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ARGENTINA DEL NORD Deserti, lagune e pueblos d’alta quota in 4x4 Gli incantevoli scenari del nord ovest tra montagne, quebradas colorate, lagune, vulcani e pueblos (in hotel, hosterias e una notte in casa privata) Viaggi di 14 giorni - con possibile estensione a San Pedro de Atacama, in Cile Un viaggio che tocca alcuni dei paesaggi più spettacolari, selvaggi e sconosciuti delle regioni andine dell’Argentina del nord. Da Salta, la bella città coloniale ai piedi delle Ande, ci si inoltra tra le montagne. In questa regione si trovano alcuni degli ambienti naturali più scenografici di tutta la catena andina: la Quebrada de Humahuaca (Patrimonio UNESCO), una vallata di rocce multicolori, il “Cerro de los siete colores” (sito protetto dall’UNESCO), i grandi “salares”, bacini bianchissimi tra le montagne, antichi resti di laghi, le inaspettate formazioni glaciali nel deserto di alta quota, le lagune abitate da colonie di fenicotteri rosa, la miniera di zolfo a 5.200 metri dai colori psichedelici, le scenografiche formazioni del deserto rosso, i coni vulcanici nerissimi che si innalzano tra vette circondate da colate laviche, il “campo de Piedra Pomez”, inaspettato labirinto di torrioni di pomice bianca che emergono dalla sabbia nera, gli incontri con branchi di vicuñas, i graziosi pueblos andini dove il tempo sembra essersi fermato e ci si saluta con la gente del posto come vecchi amici. Il viaggio si effettua in fuoristrada percorrendo piste sterrate fino a passi di circa 4.500 mt, sotto cieli blu intenso, vulcani dalle cime innevate e spettacolari paesaggi desertici non ancora scoperti dal turismo. I pernottamenti si effettuano in buoni hotel, piacevoli e semplici “hosterias” locali, e una notte in una casa privata, vivendo un’esperienza con la comunità locale. Esperta guida locale parlante italiano. Possibile estensione del viaggio, sempre in 4x4, fino a San Pedro de Atacama (nord del Cile).

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ARGENTINA DEL NORD Deserti, lagune e pueblos d’alta quota in 4x4

Gli incantevoli scenari del nord ovest tra montagne, quebradas colorate, lagune,

vulcani e pueblos (in hotel, hosterias e una notte in casa privata)

Viaggi di 14 giorni - con possibile estensione a San Pedro de Atacama, in Cile

Un viaggio che tocca alcuni dei paesaggi più spettacolari, selvaggi e sconosciuti delle

regioni andine dell’Argentina del nord. Da Salta, la bella città coloniale ai piedi delle

Ande, ci si inoltra tra le montagne. In questa regione si trovano alcuni degli ambienti

naturali più scenografici di tutta la catena andina: la Quebrada de Humahuaca

(Patrimonio UNESCO), una vallata di rocce multicolori, il “Cerro de los siete

colores” (sito protetto dall’UNESCO), i grandi “salares”, bacini bianchissimi tra le

montagne, antichi resti di laghi, le inaspettate formazioni glaciali nel deserto di alta

quota, le lagune abitate da colonie di fenicotteri rosa, la miniera di zolfo a 5.200 metri

dai colori psichedelici, le scenografiche formazioni del deserto rosso, i coni vulcanici

nerissimi che si innalzano tra vette circondate da colate laviche, il “campo de Piedra

Pomez”, inaspettato labirinto di torrioni di pomice bianca che emergono dalla sabbia

nera, gli incontri con branchi di vicuñas, i graziosi pueblos andini dove il tempo

sembra essersi fermato e ci si saluta con la gente del posto come vecchi amici.

Il viaggio si effettua in fuoristrada percorrendo piste sterrate fino a passi di circa 4.500

mt, sotto cieli blu intenso, vulcani dalle cime innevate e spettacolari paesaggi desertici

non ancora scoperti dal turismo. I pernottamenti si effettuano in buoni hotel, piacevoli

e semplici “hosterias” locali, e una notte in una casa privata, vivendo un’esperienza

con la comunità locale. Esperta guida locale parlante italiano. Possibile estensione del

viaggio, sempre in 4x4, fino a San Pedro de Atacama (nord del Cile).

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PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Inverno 2020 / 2021

1° giorno / Italia – Buenos Aires

Partenza dall’Italia con voli di linea per Buenos Aires. Pasti e notte a bordo.

2° giorno / Buenos Aires – Salta

Arrivo al mattino e proseguimento con il volo domestico per Salta (a volte, a seconda

anche della compagnia aerea utilizzata, potrebbe rendersi necessario un trasferimento

supplementare tra i due aeroporti di Buenos Aires). Accoglienza all’arrivo da parte

dello staff locale e trasferimento privato in hotel. La cittadina, chiamata “Salta la

linda” (cioè la bella), è situata a 1200 metri di altitudine sul versante orientale delle

Ande, nel Nord Ovest argentino, una regione ricca di storia, colori e folklore.

Sistemazione in un grazioso boutique hotel, pranzo libero e in funzione dell’orario di

arrivo del volo si effettua una prima visita del centro in stile coloniale della città, con

la sua piazza centrale e le belle chiese, e dell’interessantissimo Museo MAAM, dove

si possono ammirare i corpi perfettamente conservati dal gelo e dall’aria secca di

tre bambini Inca, ritrovati nel 1999 da una equipe del National Geographic sulla

vetta del vulcano Llullaillaco a 6.790 mt (in mancanza di tempo alcune visite

possono slittare al mattino successivo). Alla sera rientro in hotel e pernottamento.

Pasti: colazione a bordo, pranzo libero e cena in hotel.

3° giorno / Salta – Quebrada de Humahuaca – Tilcara – Cerro de los Siete

Colores – Purmamarca

(300 km asfalto) (altezza max 2500 mt / all’arrivo 2.300 mt)

Visita della città qualora non fosse stata effettuata il pomeriggio precedente ovvero

partenza in fuoristrada verso nord, attraversando dapprima una zona di fitta foresta,

chiamata ‘Yungas de transiciòn’ e poi alcuni tipici pueblos, per entrare nella

Quebrada de Humahuaca lungo la strada che costituiva l’antico “Camino Real”

degli Inca, via di comunicazione tra Buenos Aires e Lima. La vegetazione è qui

differente poiché siamo in una zona di transizione tra gli altipiani andini e le foreste,

diventa subtropicale di alta quota e con un clima caldo-umido. Poi la strada inizia a

salire fino a raggiungere i 2.500 metri di altezza. Si prosegue lungo questa quebrada

(una valle molto stretta) per ammirare dei paesaggi veramente spettacolari di

montagne colorate dichiarate dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Le montagne e le valli circostanti si riempiono gradualmente dei grandi cactus

cardones. Continuando a salire lungo la quebrada si può ammirare la “Paleta del

Pintor”, altra formazione che ci meraviglia per le fantastiche colorazioni. Arrivo a

Tilcara dove, sulla cima di una collina che domina la valle, si trovano i resti di una

antica roccaforte degli indios Omahacas dell’epoca precoloniale. Ritorno verso sud e

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quindi si lascia la valle principale per raggiungere Purmamarca, un “pueblo” disteso

alle falde dello scenico Cerro dei Sette Colori (luogo protetto dall’UNESCO).

Sistemazione in hotel e pernottamento.

Pasti: colazione in hotel, pranzo in un ristorante e cena libera.

4° giorno / Purmamarca – Salinas Grandes – Susques – S.Antonio de Los Cobres

(130 km asfalto, 150 km sterrato) (altezza max 4.200 mt / all’arrivo 3.750 mt)

Purmamarca è dominata dalla scenografica montagna i cui differenti colori sono dovuti

a una stratificazione naturale con colori come verde, rosso, giallo e viola. Qui ci attende

una breve e piacevolissima camminata. Una bella strada conduce a un passo a 4.200

metri tra montagne innevate e brulle; ecco subito sull’altro lato appare il bianco

specchio di Salinas Grandes che si tinge di ogni colore con le differenti luci del giorno,

creando effetti veramente spettacolari. Si raggiunge il centro di questo deserto di sale

con le vetture, circondati da un paesaggio surreale, dove poter ammirare le vasche di

acqua blu da cui si raccoglie il prezioso minerale.

Ancora poche decine di chilometri d’asfalto lungo la strada che conduce verso il Cile e

raggiungiamo l’antica capitale della puna, Susques, dove si trova la più antica chiesa

del nord e forse dell’attuale Argentina, costruita nel 1598. Visita alla semplice e fiera

comunità di Susques. Si attraversano i campi colorati di oro dalla paja brava (il

particolare tipo di erba che caratterizza gli altopiani andini), si costeggia il vulcano

Tuzgle di 5500 m con le sue colate laviche e arrivo al Viaducto de la Polvorilla,

costruito nel 1930 e alto 220 mt, l’ardito ponte della ferrovia che collega l’Argentina al

Cile, attualmente non più utilizzata. Arrivo al borgo minerario di San Antonio de Los

Cobres e sistemazione per la sera in una hosteria locale.

Pasti: colazione in hotel, pranzo in un ristorante, cena in hosteria.

5° giorno / San Antonio de Los Cobres – deserto del Labirinto – Tolar Grande

(250 km sterrato) (altezza max 4.520 mt / all’arrivo 3.650 mt)

Cielo blu scuro, campi dorati, paesaggi che lasciano senza fiato. Entriamo nel cuore

della puna (la regione dell’altopiano andino) più remota, misteriosa e affascinante.

Attraversiamo il villaggio di Santa Rosa de los Pastos Grandes, il lago salato

multicolore di Pocitos e poi l’incredibile deserto del Labirinto caratterizzato da

centinaia di “cupole” rocciose rosse che si attraversano con un percorso tortuoso e

scenografico. Si raggiunge quindi il piccolo canyon della Garganta del Diablo.

I paesaggi cambiano in continuazione, siamo nel cuore dell’altopiano andino.

Entriamo nella zona di Tolar Grande, ricca di salares, montagne colorate, misteriose

formazioni saline e alcuni dei vulcani più alti al mondo. Pernottamento presso

l’Hosteria Casa Andina o, se non disponibile, al rifugio municipale.

Pasti: colazione in hosteria, pranzo a picnic, cena in hosteria o presso una famiglia.

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Sia l’hosteria Casa Andina sia il Rifugio Afapuna sono di proprietà della

Municipalità di Tolar Grande. L’hosteria, inaugurata nel 2012 per implementare la

offerta di ospitalità in questa remota area della Puna Salteña, dispone di pochissime

camere e interamente costruita in adobe e pietra vulcanica, seguendo fedelmente le

tecniche tradizionali di costruzione delle comunità locali.

Il Rifugio, costruito anch’esso pochi anni fa’ grazie ai fondi dell’ex-ambasciatore di

Francia, rappresenta una comoda, pulita e ben gestita opzione, unica alternativa

disponibile rispetto alla recente hosteria e alle case private. Possiede due grandi

camerate, con 9 letti a castello l’una, e due bagni, tutti separati per uomini e donne. I

letti son dotati di lenzuola e coperte, con servizio di cambio lenzuola/asciugamani

giornaliero. Il rifugio è riscaldato da 6 stufe a legna ed è disponibile acqua calda.

Colazione e cena sono preparate e servite presso una casa di famiglia selezionata dal

nostro corrispondente locale. In caso non sia possibile pernottare presso le strutture

della municipalità, si alloggerà in camere presso case locali. In ogni caso, qualunque

sia la sistemazione per la notte, l’accoglienza è calda e originale!

6° giorno / i dintorni di Tolar Grande: La Casualidad – Mina Julia

(120 km sterrato + 140 km asfalto) (altezza max 5.100 mt / all’arrivo 3.650 mt)

Giornata dedicata ai dintorni di Tolar Grande. L’escursione prevista necessita di una

partenza di buonora per raggiungere la città fantasma de La Casualidad,

attraversando da est a ovest il Salar di Arizaro con una visione a 360° sul terzo salar

più grande al mondo, circondato da una serie di vulcani e montagne innevate che

superano i 6.000 mt e segnano il confine con il Cile. Un tempo era il luogo più

popolato della puna del Nord Argentina, dove sino al 1976 vivevano circa 2.500

persone, grazie all’attività estrattiva della Mina Casualidad e della Mina Julia. La

strada venne asfaltata per ragioni militari e corre a mezza costa sui bordi del salar,

con paesaggi grandiosi, colorati e sempre diversi.

Seguendo la vecchia pista ci avviciniamo a una catena di montagne ricche di zolfo,

raggiungendo i 5.150 mt.. A bordo dei nostri 4x4, se il percorso è sgombro,

lentamente cerchiamo di risalire sino alla cima lungo la vecchia pista. Lassù, tra le

case dei minatori e la vecchia miniera, si apre uno spettacolo straordinario di colori

psichedelici. Siamo a Mina Julia, un mondo a parte che lascia veramente senza fiato

per la bellezza e la sua dura storia. A fine giornata rientro a Tolar Grande per la notte.

Pasti: colazione in hosteria, pranzo a picnic e cena in famiglia o in hosteria.

L’escursione alla Mina Julia è soggetta alle condizioni della strada. L’eventuale

presenza di neve o altre condizioni meteorologiche avverse potrebbero infatti

rendere impossibile il raggiungimento della meta. In questo caso il programma

prevederà solamente l’arrivo a La Casualidad.

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7° giorno / Cono di Arita – Salar di Arizaro – oasi di Antofallita – Salar di

Antofalla (190 km sterrato) (altezza max 3.900 mt / all’arrivo 3.500 mt) Attraversiamo lo scenografico Salar di Arizaro in tutta la sua lunghezza da Nord a

Sud e tra effetti di miraggio, proprio nel mezzo della distesa salina, osserviamo un

perfetto cono roccioso nero che si innalza: è il “Cono di Arita”, una montagna sacra

che non può essere scalata.

Un altro passo montano tra i fantasmagorici paesaggi colorati di queste alture e si

raggiunge il grande Salar di Antofalla. Lo seguiamo bordeggiando tra montagne

colorate, formazioni di roccia e cristalli fino a raggiungere la piccolissima oasi di

Antofallita, dove vive un solo nucleo familiare, con una vista incredibile sul salar.

Siamo proprio in mezzo alle Ande, si prosegue fino all’omonimo villaggio di

Antofalla, un piccolo pueblo di case erette con mattoni di adobe (antica tecnica

tradizionale con cui si impasta il fango o l’argilla, spesso con erba secca, fino a

ottenere una mistura che una volta essiccata sarà in grado di resistere a intemperie ed

escursioni termiche), abitato da circa 40-50 abitanti …un luogo veramente unico.

Alloggeremo presso le famiglie locali, pernottando in case private (da prevedere

camere da 4-5 letti ciascuna e bagno in comune), per vivere assieme alla comunità

locale una esperienza davvero speciale.

Pasti: colazione in hosteria, pranzo a picnic e cena in famiglia.

8° giorno / Antofalla – Quebrada Calalaste – Antofagasta de la Sierra – El Penon

(190 km sterrato) (altezza max 4.100 mt / all’arrivo 3.400 mt) Antofalla era un tempo una delle stazioni di sosta per le carovane di lama che

effettuavano la rotta tra questa parte delle Ande e l’oasi di Atacama. Si lascia questa

piccola comunità di pastori e si continua lungo il salar raggiungendo una serie di

curiose pozze di acqua colorata: una blu, una nera e una color rosso vivo, veramente

inaspettate. Non lontano il salar presenta una serie di formazioni saline multicolori

davvero spettacolari (in funzione della presenza di acqua o meno, queste formazioni

colorate potrebbero essere coperte).

Si attraversa il bacino e ci si addentra tra montagne, vallate e coni vulcanici con un

percorso selvaggio, magnifico e sempre diverso a ogni curva. Passando dalla

Quebrada di Calalaste, uno dei posti migliori dove avvistare dei camelidi allo stato

selvatico, si raggiunge quindi la pianura di Antofagasta. La zona è tra le più ricche in

assoluto di branchi di vigogne e di lama. Arrivo ad Antofagasta de la Sierra, la più

grande oasi lungo la via carovaniera per San Pedro de Atacama, e visita del piccolo e

originale peublo, dove si trova anche un semplice museo. Il dipartimento di

Antofagasta de la Sierra è una regione veramente poco abitata: estesa quasi quanto la

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Lombardia è abitata da circa 1.800 abitanti di cui 800 nel “capoluogo”. Il paesaggio

circostante, desertico in quanto delimitato dalle catene andine orientali e occidentali,

è ricco di ambienti mozzafiato: piccoli coni vulcanici, nerissime colate di lava, laghi

salati, lagune e rocce isolate.

Si dedicherà un po’ di tempo per salire sul piccolo e perfetto cono del vulcano

Antofagasta, a pochi km dal pueblo. Con una camminata di meno di un’ora saremo in

vetta per godere di fantastiche vedute sul paesaggio circostante. Tra le rocce nere

originate da remote colate si scorgeranno i resti di un antico insediamento incaico. Si

prosegue poi sull’altopiano fino a El Penon, base per le escursioni del giorno

seguente. Pernottamento nell’ottima hosteria locale.

Pasti: colazione in famiglia, pranzo in casa privata e cena in hosteria.

9° giorno / dintorni di El Penon: Campo de Piedra Pomez – Carachi Pampa

(110 km sterrato) (altezza max 4.100 mt / all’arrivo 3.400 mt)

Giornata dedicata all’escursione in un luogo assolutamente inaspettato, il Campo de

Piedra Pomez, una vera e propria meraviglia naturale: un’immensa area di pietra

pomice di oltre 80 chilometri quadrati, solidificata in curiose formazioni rocciose alte

sino a 10 metri, circondate da sabbia grigia e nera di origine vulcanica, erose dai venti

in forme di funghi, torrioni e panettoni.

Le valli nascoste tra le montagne circostanti sono occupate da enormi dune di sabbia

bianca che creano un ambiente lunare e in forte contrasto con le colate laviche e i coni

vulcanici. Seguendo tracce appena evidenti raggiungiamo le formazioni di pietra

pomice e avremo tempo per perderci in camminate e scoprire questo ambiente magico

e fantasmagorico. L’architettura bizzarra, il cielo cobalto, i contrasti di colori e la

solitudine del luogo, rendono indimenticabile questa visita.

Si prosegue in un bellissimo paesaggio desertico in cui non son rari gli incontri

casuali con branchi di vigogne. Se c’è ancora tempo disponibile, valutato da guida e

capo autista, si prosegue lungo la pista fino alle pendici del vulcano Carachi Pampa.

Nel pomeriggio si ritorna a El Penon, cena e pernottamento in hosteria.

Pasti: colazione in hosteria, pranzo a picnic e cena in hosteria.

10° giorno / Laguna Grande – Vulcano Galan – Laguna Diamante – El Penon

(150 km sterrato) (altezza max 4.000 mt / all’arrivo in hosteria 3.400 mt)

Prima colazione e intera giornata dedicata a escursioni nei dintorni dell’oasi di El

Penon. In un bellissimo paesaggio desertico, in cui non son rari gli incontri casuali

con branchi di vigogne, la pista risale un’ampia vallata che porta alla bella Laguna

Grande, uno specchio d’acqua che – a seconda della sua abbondanza e del tasso di

concentrazione dei sali – riflette le maestose vette circostanti e ospita colonie di

migliaia di fenicotteri rosa delle tre specie andine.

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Si prosegue in una delle zone meno antropizzate della Puna, affascinanti e desolati

paesaggi, dove svettano torrioni di lava solidificata. Salendo continuamente, a circa

4.800 mt, si arriva al bordo del cratere del vulcano Galan. La caldera, antichissima e

molto grande (circa 40 km di diametro) è stata scoperta qualche decina di anni fa solo

grazie alle foto satellitari, proprio perché essendo così ampia, da poco la percezione

di essere su un vulcano. Solo una ventina di anni fa alcuni prospettori minerari hanno

trovato il passaggio per raggiungere il vulcano con gli automezzi. Ancora oggi questo

luogo è raggiunto da poche decine di persone ogni anno.

Le tracce scendono all’interno e attraversando la pianura che occupa la parte centrale

del cratere si raggiunge la Laguna Diamante, situata a circa 4.600 mt, che deve la sua

colorazione color smeraldo o turchese, a seconda della luce, alla presenza di arsenico

nelle sue acque. Non lontano un campo geotermico con fuoriuscita di acqua bollente.

Nel pomeriggio si rientra a El Penon ripercorrendo la strada tra valli, lagune e

vulcani, con una prospettiva diversa e una vista sempre incantevole. Pernottamento.

Pasti: colazione in hosteria, pranzo a picnic e cena in hosteria.

11° giorno / El Penon – Hualfin – S. Maria – resti incaici di Quilmes – Cafayate (60 km sterrato, 270 km di asfalto) (altezza max 4.100 mt / all’arrivo 1.700 mt)

Si lascia l’ambiente della Puna. Dopo un ultimo passo a oltre 4.000 mt inizia la

discesa dall’altopiano, percorrendo la valle Calchaqui. Superando i campi amarillos

di Paja Brava improvvisamente appare, in una stretta valle tra alte montagne

rocciose, una immensa duna di sabbia bianca. E’ un paesaggio davvero spettacolare,

entrando ora nella valle di Hualfin abitata dalla amena comunità raccolta nel piccolo

pueblo.

Seguendo poi la mitica Ruta 40 (la strada che costeggia le Ande dal confine con la

Bolivia fino alla Terra del Fuoco, per oltre 4.000 km) ci dirigiamo verso nord. Il

paesaggio cambia, man mano che si procede e si scende di quota l’ambiente desertico

cede spazio ai primi ambienti verdeggianti. Sosta nelle campagne del distretto di

Santa Maria. Continuando si visitano le rovine preincaiche di Quilmes, le meglio

conservate di tutta l’Argentina e con una storia drammatica alle spalle.

Fino a qui si spingeva il tratto di cammino Inca più meridionale dell’Impero. Entrati

nella Provincia di Salta raggiungiamo i verdi vigneti di Cafayate, terra di vino e

folklore a quasi 1.700 mt. Cafayate è una piacevolissima cittadina, d’impronta oramai

turistica, che si sviluppa intorno alla piazza principale, con negozi aperti fino a sera

inoltrata, caffè con tavolini all’aperto e numerosi ristoranti dove si possono assaggiare

le rinomate specialità locali. Sistemazione in un resort nei pressi della cittadina.

Pasti: colazione in hosteria, pranzo a picnic o ristorante, cena libera.

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12° giorno / Cafayate – Quebrada de las Conchas – Salta

(180 km asfalto) (altezza max 2.000 mt / all’arrivo 1.200 mt)

Giornata conclusiva dello strabiliante percorso nella regione del Nord-Ovest

dell’Argentina e ultime emozioni del viaggio. Lungo il tragitto dedicheremo del

tempo all’esplorazione di una meraviglia naturale di questa regione.

Si entra nella Quebrada de las Conchas, un vero e proprio canyon di oltre 50 km

ritagliato dall’erosione delle acque, in una zona ricchissima di giacimenti rocciosi di

argilla, ferro, calce e ceneri. Giacimenti sedimentari rossi risalenti in certi casi a 450

milioni di anni fa, riportati alla luce dalla spinta tettonica che ha prodotto la catena

andina, sono stati erosi e modellati dagli agenti atmosferici nel corso delle ere

geologiche dando luogo a delle formazioni spettacolari, uniche e così dissimili tra

loro, che a ogni curva verrebbe continuamente voglia di fermarsi per fotografarle.

Arrivo a Salta nel primissimo pomeriggio e tempo a disposizione per un’ultima

piacevole passeggiata nel centro cittadino o per degli acquisti. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in resort, pranzo libero e cena libera.

13° giorno / Salta – Buenos Aires – partenza Al mattino tempo libero fino al trasferimento in aeroporto in tempo per il volo su

Buenos Aires, dove proseguire con il volo di rientro per l’Italia (talvolta si rende

necessario un trasferimento tra i due aeroporti della capitale). Pernottamento a bordo.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena liberi o a bordo.

14° giorno / arrivo in Italia

Arrivo in Italia in mattinata.

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ESTENSIONE IN CILE – 4 giorni

Attraversando le Ande fino a San Pedro de Atacama

Da Salta a San Pedro de Atacama, attraversando la cordigliera andina per due volte

e in due punti diversi. Dopo l’attraversamento del Paso de Jama, (4.300 m. s . l .m. ) ,

circondati dalle alte montagne che s’innalzano dagli sterminati altopiani che

caratterizzano la “puna”, si entra in Cile e si raggiunge la mitica oasi di San Pedro

de Atacama, con la magica Valle della Luna, l’area geotermica del Tatio, ricca di

geyser e sbuffi di vapore sulfureo, la splendida laguna Miscanti e altri grandiosi

paesaggi, altre lagune incastonate nei sorprendenti colori dell’altopiano andino.

Si superano nuovamente le Ande con una nuova spettacolare strada attraverso il

Paso de Sico - sempre oltre i 4.000 m.s.l.m. - che conduce alla Quebrada del Toro

prima di rientrare a Salta.

N.B. per le escursioni in Cile è ora obbligatoria la presenza di una guida locale

cilena che viaggerà assieme ai partecipanti.

13° giorno / Salta – Purmamarca – Susques – Paso de Jama (Cile) – San Pedro

de Atacama (540 km asfalto, 40 km sterrato) (altezza max 4.300 m / arrivo 2.400 m)

Al mattino incontro con l’autista/guida e partenza in fuoristrada verso nord. Oggi, per

entrare in Cile, si viaggerà nel cuore delle Ande. Un tragitto spettacolare attraverso

alcuni dei più bei luoghi di questo angolo di mondo, scavalcando passi di oltre 4.000

metri, tra lagune e salares. Si raggiunge Purmamarca per poi deviare verso Salinas

Grandes, e dopo aver superato Susques ci si inoltra ulteriormente nella Puna,

l’altopiano andino dove non crescono alberi ma solo bassi cespugli e dagli spazi

che sembrano infiniti. Ecco giunti al Paso de Jama a 4.300 mt, per il primo

spettacolare attraversamento della Cordigliera Andina, circondati molti vulcani e da

montagne che sfiorano i 6.000 mt. Passaggio di frontiera con il Cile e proseguimento

in un ambiente desertico, con i suoi spazi che sembrano infiniti e rocce

monolitiche di ignimbrite.

Si ridiscende sul versante cileno fino a San Pedro de Atacama, piccolo paesino al di

là del confine col Cile, che sino alla fine degli anni ‘90 non aveva corrente elettrica

e che oggi, pur mantenendo l’antico fascino, si è sviluppato turisticamente

rispettando, però, l’impatto ambientale. Dinanzi si staglia la figura maestosa del

vulcano Licancabur, il vero re di questa parte delle Ande. A suggellare la

conclusione della giornata sarà un tramonto a dir poco indimenticabile sopra la

catena di montagne e i suggestivi vulcani della cordigliera. Sistemazione a San

Pedro in un lodge andino molto confortevole e pernottamento.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena liberi.

14º giorno / San Pedro de Atacama: escursione ai Geyser del Tatio, Termas de

Puritama, la Cordillera de Sal (140 km asfalto)

Incontro con la guida locale cilena parlante spagnolo e partenza prima dell’alba

(verso le 5 del mattino) per raggiungere l’area geotermica dei Geyser del Tatio,

ambiente dalla bellezza surreale a circa 4.300 mt: geyser, fumarole e piscine

naturali di acqua calda bordate da residui salini colorati. E’ proprio il mattino presto,

prima che il sole si levi definitivamente, il momento migliore per osservare,

nell’azzurra limpidezza atmosferica dell’altopiano, i fenomeni dovuti all’intensa

attività vulcanica sotterranea, prima che i venti mattutini disperdano il vapore delle

fumarole. Col supporto della guida locale comprenderemo le implicazioni e le

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caratteristiche geologiche e biologiche di quest’area che, aldilà della bellezza

naturale, nasconde importanti risvolti naturalistici.

Colazione davanti ai geyser (condizioni meteo permettendo, ndr). Tempo disponibile

e meteo permettendo si visiterà anche la parte alta del sito, ricco di piscine naturali

dove potersi bagnare nelle acque termali. Sulla strada del ritorno si effettua una sosta

alle termas de Puritama, dove sgorgano delle sorgenti di acqua calda di origine

vulcanica con proprietà terapeutiche. Numerose vasche naturali, con l’acqua a una

temperatura media di 33° C, e piccole cascatelle invogliano chiunque a bagnarsi,

concedendosi una sosta rilassante. Rientro a San Pedro e un po’ di relax per

recuperare il risveglio del primo mattino. Nel pomeriggio si effettua un’escursione a

pochi chilometri di distanza, raggiungendo un punto panoramico per assistere a uno

spettacolare e infiammato tramonto, con vista mozzafiato sulla Cordillera de Sal.

Infine rientro a San Pedro e pernottamento.

Pasti: colazione in fronte ai geyser, pranzo e cena liberi.

(N.B. L’area termale di Puritama è gestita congiuntamente da una fondazione senza

scopo di lucro e dalla comunità di Atacama. Sono presenti sia servizi igienici sia

spogliatoi per cambiarsi ed è possibile noleggiare gli asciugamani…consigliato

portarsi il costume per un irresistibile e rilassante bagno caldo)

15º giorno / San Pedro de Atacama: il sito di Pukara de Quitor, la Valle di Marte

e la Valle della Luna (150 km asfalto)

Al mattino escursione nei dintorni di San Pedro. Non distante dal piccolo

pueblo si visita il sito archeologico di Pukara Quitor. Questa fortezza, costruita nel

XII sec. dal popolo Atacameño con blocchi di pietra e mattoni, si erge sul pendio di

una collina che dominava strategicamente il territorio circostante e in questo luogo gli

indios fecero l’ultima strenua resistenza all’avanzata degli spagnoli nel XVI secolo.

Rientro a San Pedro e nel pomeriggio escursione alla Valle di Marte, racchiusa da

piccole montagne di terra e di sabbia che presentano meravigliose sculture naturali.

Poi la vicina Valle della Luna, dove gli agenti atmosferici hanno modellato il

territorio in forme policrome e bizzarre. Si intuisce ben presto il motivo del

nome: è una distesa di cristalli di sale. Attesa del tramonto e della magia delle sue

luci sul deserto di Atacama, in prossimità di una immensa duna di sabbia color grigio

cenere. Rientro a San Pedro e pernottamento.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena liberi.

16° giorno / S. Pedro – Laguna Miscanti e Miniques – Paso de Sico –

San Antonio de Los Cobres – Quebrada del Toro – Salta

(260 km asfalto, 190 km sterrato) (altezza max 4.550 mt • all’arrivo 1.200 mt)

In questa giornata si lascia il territorio cileno per rientrare in Argentina, attraversando

le Ande in uno dei punti più spettacolari in assoluto. Espletate le (sempre lunghe, ndr)

Page 11: ARGENTINA DEL NORD...luci sul deserto di Atacama, in prossimità di una immensa duna di sabbia color grigio cenere. Rientro a San Pedro e pernottamento. Pasti: colazione in hotel,

formalità doganali a San Pedro, in mattinata si effettuerà un’escursione alle Lagunas

Altiplanicas, forse l’area naturalistica più incantevole e suggestiva della regione di

Atacama. Ammireremo le pittoresche lagune Miscanti e Miniques, differenti l’una

dall’altra, tutte colorate e racchiuse in una cornice di coni vulcanici unica al mondo.

Il Paso de Sico (4.100 mt circa) è il posto di frontiera che segna il punto di entrata in

Argentina e da cui proseguire, dopo aver espletato le ultime formalità doganali, sino a

raggiungere la cittadina di San Antonio de los Cobres.

Poco più di un villaggio, San Antonio era già nel periodo coloniale un punto di

sosta per le carovane di muli che attraversavano le Ande, passando dalla costa

atlantica al Pacifico. In passato lo sfruttamento dei ricchi giacimento minerari le

conferì il titolo di ‘capoluogo della Puna’, ma il successivo decadimento del settore

estrattivo causò un regresso dell’economia locale. Con le sue case in adobe, oggi

San Antonio si regge economicamente grazie all’artigianato tessile e per essere

una delle stazioni della linea ferroviaria del “Tren a Las Nubes”.

Si lascia l’altopiano per tornare verso la valle di Salta, lungo la più selvaggia e

la più elevata delle quebradas del nord-ovest argentino, la Quebrada del Toro.

Maestose montagne incorniciano il panorama che si ammira durante

l’attraversamento di queste lande desertiche, interrotte qua è là da sagome di cactus

solitari. Arrivo a Salta in serata e sistemazione in hotel per il pernottamento.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena liberi.

17° giorno / Salta – Buenos Aires – partenza

Al mattino trasferimento in aeroporto, volo per Buenos Aires e connessione col volo

di rientro in Italia. Pernottamento a bordo.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena liberi o a bordo.

18° giorno / Italia

Arrivo in Italia al pomeriggio.

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Altre informazioni:

Trasporti – Si utilizzano fuoristrada tipo Toyota Hilux con 3 passeggeri o VW

Amarok con 4 passeggeri + autista. Esperto autista/guida parlante spagnolo o italiano.

Organizzazione – Alcuni pranzi sono a picnic. Sono previste alcune camminate, nel

complesso facili e per le quali non è richiesta alcuna preparazione specifica.

Clima – Nelle regioni dell’emisfero australe, nei mesi di Giugno-Settembre (inverno

australe) le temperature sulla Puna argentina presentano una fortissima escursione

termica: di giorno oscillano tra i 13° e i 20°, con notti fredde tra i 3° e i 5° e a volte

anche di alcuni gradi sottozero. Nelle vallate della parte iniziale e finale del viaggio le

temperature sono molto più miti. Il clima è secco, il cielo è sempre limpido, le notti

sono illuminate da impressionanti stellate e le piogge sulla Puna sono rarissime.

Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Ricordarsi le medicine

di uso personale, in particolare sonniferi e analgesici.

Altimetria: come specificato nel programma, alcuni passi di montagna superano i

4.500 m., con punte fino a 5.000 m. e alcuni pernottamenti si effettuano a circa

3.700/3.800 m. E’ quindi necessario essere in buone condizioni di salute. Si consiglia

visita medica preventiva. Il programma è stato studiato per avere una acclimatazione

graduale all’altitudine, quindi fenomeni di mal di testa e sensazioni di malessere sono

Formalità burocratiche – Per i cittadini italiani è sufficiente il passaporto con validità

residua di almeno 6 mesi.

Avvertenze: a causa dell’altezza a cui si svolge l’itinerario può capitare che alcuni

tratti di strada siano chiusi a causa neve. In tal caso la guida dovrà variare l’itinerario

cercando di effettuare il massimo numero di visite previste. Gli orari dei voli interni

possono variare in base alla programmazione delle linee aeree.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Itinerario di esplorazione molto

scenografico, immersi in una natura grandiosa, selvaggia e incontaminata. Molto adatto

a chi privilegia un contatto con ambienti naturali autentici dove la presenza dell’uomo è

estremamente limitata. Viaggio impegnativo da un punto di vista fisico, data

l’altitudine a cui si svolge. La maggior parte delle tappe sono su sterrato, con ottimi

fuoristrada adatti per l’itinerario. Sistemazioni in buoni hotel nelle località più

importanti e in buone hosterias nei centri secondari; tre notti in semplici alloggiamenti

municipali a Tolar Grande e una notte in case private ad Antofalla (come specificato

nel programma) in sistemazioni spesso con camere multiple e servizi in comune.

Tassa di Soggiorno - Da Marzo 2020 la città di Buenos Aires applica la tassa di

soggiorno che dev’essere pagata direttamente dai viaggiatori al momento del check-in

in hotel. L’importo varia per categoria di hotel (da 0,50$ a 1,50$ per persona a notte),

si paga sul posto e in contanti, solo pesos argentini o USD. Le carte di credito per

questo pagamento non sono accettate. Importo soggetto a modifiche senza preavviso.

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Nota importante

I prezzi che trovate sono quelli dell’inverno 2019-2020. Stiamo facendo il

possibile per mantenerli invariati ma non siamo in grado di assicurarlo. I nostri

partner locali devono infatti calcolare i costi sulla base delle nuove misure di

sicurezza che bisognerà adottare. Attendono infatti a loro volta disposizioni

governative perché potrebbero dover scegliere ad esempio minibus più spaziosi

per garantire la distanza minima o i ristoranti che accolgano pochi ospiti per

mangiare a debita distanza e tutto questo incrementerebbe i costi finali rispetto

allo scorso anno. Anche i vettori cambieranno probabilmente la politica di

occupazione della cabina e questo avrebbe incidenza sulla tariffa aerea. Gli

aggiornamenti di quota saranno dunque dati una volta ultimati gli accordi e

definito i costi reali.

QUOTAZIONE PER PERSONA dei servizi in loco:

€ 2.980 base 4 partecipanti, con esperto autista/guida locale in spagnolo/italiano

€ 4.080 base 2 partecipanti, con esperto autista/guida locale in spagnolo/italiano

VOLI DALL’ITALIA per Salta (da aggiungere ai servizi a terra)

in funzione delle classi di prenotazione disponibili e del periodo del viaggio

in bassa stagione a partire da circa € 1.190 (tasse aeree, fuel e security surcharge incl.)

Da aggiungere:

- supplemento singola € 610

- copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto

- costo individuale gestione pratica € 90

N.B. Il supplemento singola è eliminabile in caso di condivisione camera doppia con

altro partecipante, previa verifica disponibilità.

Promozione “Prenota Prima”

Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e

otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”.

ESTENSIONE di 4 giorni a SAN PEDRO DE ATACAMA in CILE

con autista locale da Salta più guida in Cile parlanti spagnolo:

€ 1.940 base 4 partecipanti, in 4x4 e minibus € 2.430 base 2 partecipanti, tutto in 4x4

Supplemento Singola € 420

Date di partenza individuali:

- Partenze possibili tutti i giorni

Partenza speciale di gruppo (incluso i voli dall’Italia) Pasqua 2021 (durata 15 gg):

- da venerdì 2 a venerdì 16 Aprile 2021 (alta stagione locale)

€ 4.480 base 9-12 persone, con nostro tour leader/autista dall’Italia

Supplemento Singola € 690

**** Richiedete il programma dettagliato specifico di questa partenza ****

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Le quotazioni includono: i servizi a terra da Salta a Salta, tutti i pernottamenti nella

tipologie di strutture descritte o di pari categoria, i trasporti con automezzi fuoristrada,

tutti i pasti così come specificato sul programma, autista/guida o guida locale in

spagnolo/italiano, le escursioni e le entrate nei luoghi d’interesse come specificato,

assicurazione come specificato, dossier culturale / informativo sul paese.

Le quotazioni non includono: i voli intercontinentali e domestici A/R dall’Italia per

Salta, i pasti espressamente non inclusi dal programma, acqua e bevande, eventuali

tassa di soggiorno alberghiere, eventuali tasse locali sui voli domestici e in uscita dal

paese da pagarsi localmente, le mance, le spese personali e gli extra, la polizza

integrativa per l’aumento dei massimali di rimborso spese mediche (facoltativa), tutto

quanto non espressamente specificato.

La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive”

- Annullamento del viaggio prima della partenza

- Interruzione viaggio (con rimborso dei giorni persi fino a € 5.000)

- Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24

- Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro)

- Bagaglio fino a € 750

- Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio

- Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità

permanente

Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie

e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince

dalla tabella che segue:

Quota totale fino a: Costo a passeggero*

€ 1.000,00 € 50

€ 2.000,00 € 90

€ 3.000,00 € 130

€ 4.000,00 € 165

€ 5.000,00 € 190

€ 10.000,00 € 200

NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione

pratica.

*comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.

Copertura Integrativa

E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000

stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da

specificare espressamente all’operatore.

Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito

www.viaggilevi.com.

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NOTE IMPORTANTI

La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,88

in vigore nel mese di Marzo 2020. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20

giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.

Per ragioni tecnico-organizzative o cause di forza maggiore – in fase di

prenotazione o in corso di viaggio – l’itinerario potrebbe subire modifiche, anche in

funzione degli operativi aerei dei voli locali che possono cambiare senza preavviso e

persino pochi giorni prima della partenza, pur cercando di mantenere invariate quanto

più possibile le visite e le escursioni programmate.

Le tariffe aeree intercontinentali indicate sul programma sono orientative ma

comunque verificate in fase di programmazione del viaggio e l'effettivo importo dovrà

essere verificato in fase di prenotazione e conferma dello stesso.

Molte compagnie aeree prevedono oramai l’emissione immediata del biglietto. In

tal caso verrà riferita questa informazione contestualmente alla conferma del viaggio,

per poi procedere all’emissione. L'acconto dovrà includere anche l'intero importo del

biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali applicabili al viaggio in questione

derogheranno dalle quelle pubblicate sul nostro sito internet e sul nostro catalogo.

L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del

petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto

dell’emissione dei biglietti aerei.

Milano, 29 Aprile 2020 n.2

Organizzazione tecnica:

I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)

Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595

E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com