AREP News 1 2014

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IPPOTERAPIA: la riabilitazione a cavallo Arep Onlus ha siglato un accordo con il Centro Equestre Il Casale di Musano di Trevignano (TV) che preve- de da Gennaio 2014 il trasferimento del servizio di Ippoterapia presso il nuovo Circolo. La volontà di Arep è infatti quella di ampliare il servizio dando la possibilità di ridurre i tempi per le fami- glie in lista di attesa per accedere alla terapia dei propri familiari, spesso molto giovani, affetti da patologie disabilitanti per le quali l’Ippoterapia è considerata una “straordinaria medicina” grazie alle grandi doti di sensibilità, adattamento e intelligenza del cavallo. Il Servizio è attivo il lunedì e il giovedì ed è convenzionato con Ulss 9, e si può accedere tramite visita me- dica dal fisiatra o dal neuropsicologo infantile di AREP. L’ippoterapia permette di trattare patologie di tipo cognitivo e comportamentale, di origine sia organica che non, e disfunzioni del sistema nervoso centrale che presentino ricadute sul sistema muscolo scheletri- co. In particolar modo vengono trattati bambini con esiti di paralisi cerebrale infantile (PCI). I quadri patologici che si presentano quindi possono interessare solo l’aspetto cognitivo- comportamentale, l’aspetto prettamente motorio o un mix dei due quadri. Questo approccio terapeutico viene praticato da Fisioterapisti, Psicomotricisti, Neuropsicomotricisti dell'età evolutiva, Psicolo- gi o Medici opportunamente formati sull'uso terapeutico del cavallo. Le attività proposte riguardano la pulizia e cura del cavallo a terra e attività più attive con l’operatore in maternage (termine che indica quando l’operatore sale a caval- lo col bambino) o senza, che vanno ad incidere sulla sfera cognitiva-emozionale o sull’aspetto semplice- mente motorio. Quando si ha a che fare con l'ippoterapia questi due aspetti sono comunque sempre legati, se c'è movimento c'è emozione e se c'è emozione c'è movimento. I fini per cui si sceglie un’attività piuttosto che un’altra possono essere molteplici e quella che sembra la stessa attività può avere scopi completamente diversi. Ad esempio: essere portati in groppa, dopo aver svolto i compiti di cura del cavallo a terra, è un premio per l’impegno messo e per dare fine e significato all’attività fatta in precedenza. Essere portati a cavallo per ridurre il tono muscolare può sembrare uguale alla prima attività descritta ma nasce da uno scopo diverso. Nella vita di relazione ci sono sempre due canali attivi quello cosciente razionale e quello emozionale. La presenza del cavallo attiva in modo spontaneo ed immediato quello emozionale, le esperienze che ci emo- zionano di più sono anche quelle che rimangono più impresse. L’ipoterapista ha dalla sua parte il fatto che lavora con un cavallo in un luogo, il maneggio, che per le sue caratteristiche intrinseche è il più distante dall’ospedale: all’aperto, c’è la sabbia, la paglia, ecc.. Lo scopo ultimo dell’ippoterapia è portare tutte le competenze che si acquisiscono in maneggio nella vita di tutti i giorni. ATTIVITA’ SOCIALI anno 2014

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IPPOTERAPIA: la riabilitazione a cavallo

Arep Onlus ha siglato un accordo con il Centro Equestre Il Casale di Musano di Trevignano (TV) che preve-

de da Gennaio 2014 il trasferimento del servizio di Ippoterapia presso il nuovo Circolo.

La volontà di Arep è infatti quella di ampliare il servizio dando la possibilità di ridurre i tempi per le fami-

glie in lista di attesa per accedere alla terapia dei propri familiari, spesso molto giovani, affetti da patologie

disabilitanti per le quali l’Ippoterapia è considerata una “straordinaria medicina” grazie alle grandi doti di

sensibilità, adattamento e intelligenza del cavallo.

Il Servizio è attivo il lunedì e il giovedì ed è convenzionato con Ulss 9, e si può accedere tramite visita me-

dica dal fisiatra o dal neuropsicologo infantile di AREP.

L’ippoterapia permette di trattare patologie di tipo cognitivo e comportamentale, di origine sia organica

che non, e disfunzioni del sistema nervoso centrale che presentino ricadute sul sistema muscolo scheletri-

co.

In particolar modo vengono trattati bambini con esiti di paralisi

cerebrale infantile (PCI). I quadri patologici che si presentano

quindi possono interessare solo l’aspetto cognitivo-

comportamentale, l’aspetto prettamente motorio o un mix dei

due quadri.

Questo approccio terapeutico viene praticato da Fisioterapisti,

Psicomotricisti, Neuropsicomotricisti dell'età evolutiva, Psicolo-

gi o Medici opportunamente formati sull'uso terapeutico del

cavallo.

Le attività proposte riguardano la pulizia e cura del cavallo a

terra e attività più attive con l’operatore in maternage (termine che indica quando l’operatore sale a caval-

lo col bambino) o senza, che vanno ad incidere sulla sfera cognitiva-emozionale o sull’aspetto semplice-

mente motorio. Quando si ha a che fare con l'ippoterapia

questi due aspetti sono comunque sempre legati, se c'è movimento c'è emozione e se c'è emozione c'è

movimento.

I fini per cui si sceglie un’attività piuttosto che un’altra possono essere molteplici e quella che sembra la

stessa attività può avere scopi completamente diversi. Ad esempio: essere portati in groppa, dopo aver

svolto i compiti di cura del cavallo a terra, è un premio per l’impegno messo e per dare fine e significato

all’attività fatta in precedenza. Essere portati a cavallo per ridurre il tono muscolare può sembrare uguale

alla prima attività descritta ma nasce da uno scopo diverso.

Nella vita di relazione ci sono sempre due canali attivi quello cosciente razionale e quello emozionale. La

presenza del cavallo attiva in modo spontaneo ed immediato quello emozionale, le esperienze che ci emo-

zionano di più sono anche quelle che rimangono più impresse.

L’ipoterapista ha dalla sua parte il fatto che lavora con un cavallo in un luogo, il maneggio, che per le sue

caratteristiche intrinseche è il più distante dall’ospedale: all’aperto, c’è la sabbia, la paglia, ecc..

Lo scopo ultimo dell’ippoterapia è portare tutte le competenze che si acquisiscono in maneggio nella vita

di tutti i giorni.

ATTIVITA’ SOCIALI

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anno 2014

UN GRAZIE DI CUORE ALL’ASSOCIAZIONE DI

VOLONTARIATO “VIVERE INSIEME”

Il Presidente Giorgio Palesa desidera ringraziare a nome di tutta AREP

Onlus dei volontari e di tutti gli utenti che la frequentano, l’Associa-

zione “Vivere Insieme” di Villorba, rappresentata dal Presidente Ma-

rio de Vidi, per l’importante servizio di trasporto che quotidianamente

svolge

attraverso i suoi preziosi volontari agli utenti disabili della nostra

struttura.

Nel 2013 sono stati ben 3.600 i trasporti effettuati dai volontari dell’Associazione che si so-

no dunque confermati figure fondamentali e di supporto agli operatori di AREP al fine di

rendere i servizi del Centro ancora più efficienti e più vicini alle esigenze del territorio.

L'Associazione “Vivere Insieme Onlus” nasce nel 1994 all’interno della casa di Riposo "G. e

P. Marani" per opera di una decina di volontari e su impulso di Mario De Vidi e da allora è

attiva nel territorio del Comune di Villorba .

Il desiderio dei Soci era di poter offrire al territorio villorbese servizi di collaborazione e

concreto aiuto a coloro che per diverse ragioni si trovano in stato di necessità.

Oggi l’Associazione è composta da ben 90 persone e per i pochi che lasciano, tanti altri

entrano e portano nuova linfa vitale.

Un po’ alla volta cresciuti di numero, è cresciuta anche la sua capacità di intervento nel ter-

ritorio: dallo scorso anno all’Associazione hanno fatto ricorso anche le “Opere Pie” di Onigo

di Pederobba che sono poi confluite nella Associazione e recentemente ha iniziato ad es-

sere presente anche in casa di riposo di Paese (sede staccata di Casa Marani).

Collabora anche con AREP Onlus e altri protagonisti del volontariato del territorio.

L'Associazione è una organizzazione che si integra e completa la buona qualità dei servizi

resi alla comunità e non intende supplire alle eventuali carenze degli organismi preposti a

svolgere istituzionalmente compiti socio-assistenziali territoriali.

Dal 2008, su incarico del Comune (Assessorato ai Servizi Sociali), svolge anche il servizio di

trasporto dall’abitazione verso gli ambulatori ULSS di Villorba e Treviso per gli anziani in

situazione di provata difficoltà e disagio economico.

L'Associazione ha avviato nel

2010 anche una collaborazione con i

numerosi volontari che operano presso

AREP Onlus.

Per informazioni: 0422 918048 -

608754 - viverein-

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AREP Onlus Via Vazzole, 5

31020 Villorba (TV) 0422 628522 - [email protected] – www.arep.it

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