AREA DI TRASFORMAZIONE F...prevalgono quelle trattate a verde (fig. 2). L’apparente predominanza...

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1 committente GIUSTACCHINI DAVIDE via Antonio Fiorini, n. 12 25135 Brescia BARESI ATTILIA via Provinciale, n. 34b 25040 Corte Franca (Bs) domicilio presso: Notaio RIZZONELLI GIAMMATTEO via Malta, n.7 25124 Brescia progetto LUSSIGNOLI ASSOCIATI Società di ingegneria S.r.l. arch. Luciano Lussignoli, arch. Fabrizio Bonomi, geom. Claudio Favalli, arch. Francesco Mazzeo via Corsica 118, 25125 Brescia C.F./P.I. 02931660985 REA BS490852 tel. 0302428139 - fax 0302478672 [email protected] www.la-associati.com direttore tecnico arch. Luciano Lussignoli progettista arch. Luciano Lussignoli coordinatore del progetto arch. Luciano Lussignoli collaboratori arch. Milena Codenotti, ing. Pierluigi Maranesi, ing. Andrea Moreschi, ing. Annamaria Plebani, arch. Maria Laura Tonni, arch. Michela Vieno UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n. QA/240/10 AREA DI TRASFORMAZIONE F.1 via Lucio Riccobelli - Brescia atto PIANO DI LOTTIZZAZIONE elaborato ABACO DELLE SOLUZIONI CONFORMI

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committente GIUSTACCHINI DAVIDE via Antonio Fiorini, n. 12 25135 Brescia BARESI ATTILIA via Provinciale, n. 34b 25040 Corte Franca (Bs) domicilio presso: Notaio RIZZONELLI GIAMMATTEO via Malta, n.7 25124 Brescia

progetto

LUSSIGNOLI ASSOCIATI Società di ingegneria S.r.l.

arch. Luciano Lussignoli, arch. Fabrizio Bonomi, geom. Claudio Favalli, arch. Francesco Mazzeo

via Corsica 118, 25125 Brescia C.F./P.I. 02931660985 REA BS490852 tel. 0302428139 - fax 0302478672 [email protected] www.la-associati.com

direttore tecnico

arch. Luciano Lussignoli

progettista

arch. Luciano Lussignoli

coordinatore del progetto

arch. Luciano Lussignoli

collaboratori

arch. Milena Codenotti, ing. Pierluigi Maranesi, ing. Andrea Moreschi, ing. Annamaria Plebani, arch. Maria Laura Tonni, arch. Michela Vieno

UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n. QA/240/10

AREA DI TRASFORMAZIONE F.1 via Lucio Riccobelli - Brescia

atto PIANO DI LOTTIZZAZIONE

elaborato

ABACO DELLE SOLUZIONI CONFORMI

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progetto n°

369 data

Maggio 2015 esecutore

LSSLCN revisore

TNNMLR modifica n°

000 data modifica

--/--/---- archiviazione

369_Abaco SC.pdf

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Dalla ricognizione condotta nel

quartiere di Costalunga,

documentata negli abachi allegati

alla Relazione paesaggistica,

finalizzata ad individuare gli

elementi tipologici, architettonici e

materici ricorrenti, emerge

inaspettatamente un quartiere

diverso da quello percepito

dall’immaginario collettivo dove

gli unici elementi ricorrenti sono

rappresentati dalla presenza di

edifici prevalentemente di due

piani (fig. 1), con la presenza di

superfici scoperte più o meno

ampie nelle quali non sempre

prevalgono quelle trattate a verde

(fig. 2).

L’apparente predominanza del

verde è sostenuta dalla presenza,

nei giardini, di alberi ad alto fusto

che avendo raggiunto la maturità

dovuta all’età del loro impianto,

occupano la percezione dello

spazio aperto con le loro chiome

completamente sviluppate (fig. 3).

Al contrario di quanto ci si

aspetta, il quartiere di Costalunga

è composto da edifici fra loro

differenti per composizione e per

qualità dei materiali impiegati.

Si passa da edifici civili senza

particolari ricercatezze formali a

ville e villini con qualche

presunzione architettonica e

formale, fino a giungere a

episodiche architetture

contemporane.

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Alla luce della documentata

frammentarietà ed eterogeneità

del tessuto edilizio del quartiere

imputabile sia alla varietà dei

soggetti intervenuti, sia alla

diversa temporalità degli

interventi, al fine di garantire un

corretto inserimento del nuovo

intervento nel tessuto urbano

esistente ed una contemporanea

assonanza fra le componenti dei

singoli interventi e l’insieme, di

seguito si riportano gli elementi ai

quali si dovranno uniformare i

singoli permessi di costruire, che

riguardano:

1. Indicazioni tipologiche e

insediative

2. Cono ottico

3. Recinzioni

4. Rampe di accesso alle

autorimesse

5. Alberi d’alto fusto

6. Coperture

7. Materiali

8. Rapporti dimensionali e

proporzionali delle forometrie.

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1. INDICAZIONI TIPOLOGICHE E INSEDIATIVE

1. Nella edificazione dei singoli

lotti si dovrà garantire assonanza

morfologica e tipologica con le

costruzioni a carattere abitativo

presenti nelle aree circostanti il

nuovo intervento. Si considerano

pertanto soluzioni conformi:

− tipologie edilizie mono o

bifamigliari nei lotti

2,3,4,5,6,7,8,9;

− tipologie edilizie in linea per il

lotto 1.

2. Non sono ammessi

frazionamenti dei lotti se non nel

caso della divisione dei giardini

appartenenti ai diversi proprietari.

3. Non è consentita, all’interno

dei singoli lotti, la realizzazione

fuori terra di edifici accessori

isolati quali: autorimesse, depositi

attrezzi, spogliatoi in presenza di

piscine o altro tipo di locale

accessorio.

4. Nei lotti 5 e 9 sarà possibile

dare origine a due abitazioni

distinte, indicativamente secondo

lo schema 1.

Schema 1

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2. CONO OTTICO

Nella progettazione dei singoli

edifici si dovrà garantire,

mediante una adeguata

articolazione dei volumi previsti

sui lotti 6, 7, 8, il mantenimento di

un cono ottico tale da consentire

la visibilità del Colle di S.

Giuseppe come indicato nello

Schema 2.

Schema 2

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3. RECINZIONI

1. Le recinzioni prospicienti le

aree pubbliche dovranno avere

caratteristiche uniformi, in

particolare si prescrive un muretto

con altezza dal marciapiede

compresa fra i 20 cm e i 50 cm di

cm 30 con soprastante

cancellata dal semplice disegno

come suggerito dallo schema 2.

2. Le recinzioni prospicienti la

strada privata interna potranno

essere diverse, ma dovranno

essere uguali fra loro per tipo e

materiali.

3. Le recinzioni interne fra i lotti e

fra i giardini potranno essere

realizzate con rete metallica e

piantini in ferro.

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4. RAMPE DI ACCESSO ALLE AUTORIMESSE

Le rampe di accesso agli interrati

dovranno essere realizzate lungo

i margini del lotto e dovranno

essere realizzate in modo da

consentire l’impianto di

vegetazione arbustiva lungo il

confine.

5. ALBERI D’ALTO FUSTO

Nella progettazione degli spazi

verdi privati dovranno essere

impiegate essenze d’alto fusto

preferibilmente di tipo autoctono.

Potranno comunque essere

impiegate varietà già presenti nei

giardini privati del quartiere.

La tabella riportata a fianco

fornisce un elenco delle essenze

compatibili.

Nome Classe di

grand.

Adatto in ambito urbano

Nome Classe di

grand.

Adatto in ambito urbano Comune Scientifico Comune Scientifico

Acero campestre

Acer campestre 2 molto adatta Lagestroemia Lagestroemia indica

3 molto adatta

Acero di monte Acer pseudoplatanus

1 molto adatta Leccio Quercus ilex 1 molto adatta

Acero riccio Acer platanoides 1 molto adatta Magnolia Magnolia grandiflora 1 molto adatta

Albero di Giuda Cercis siliquastrum 3 molto adatta Mandorlo Prunus dulcis 2 mediam. adatta

Alloro Laurus nobilis 3 mediam. adatta Melo selvatico Malus sylvestris 3 molto adatta

Bagolaro Celtis australis 1 molto adatta Nespolo Mespilus germanica 3 molto adatta

Betulla Betula pendula 2 molto adatta Nocciolo Corylus avellana 3 molto adatta

Betulla pubescente

Betula pubescens 2 molto adatta Noce Juglans regia 1 molto adatta

Carpino bianco Carpinus betulus 1 molto adatta Olmo campestre Ulmus minor 1 molto adatta

Carpino nero Ostrya carpinifolia 1 mediam. adatta Olmo montano Ulmus glabra 2 mediam. adatta

Castagno Castanea ssativa 1 molto adatta Ontano nero Alnus glutinosa 1 molto adatta

Cerro Quercus cerris 1 molto adatta Orniello Fraxinus ornus 2 mediam. adatta

Ciavardello Sorbus torminalis 2 molto adatta Paulonia Paulownia tomentosa

1 mediam. adatta

Ciliegio Prunus avium 1 molto adatta Platano Platanus acerifolia 1 molto adatta

Cipresso Cupressus sempervirens 1 mediam. adatta Prugnolo Prunus spinosa 3 mediam. adatta

Corbezzolo Arbutus unedo 3 molto adatta Rovere Quercus petrea 1 molto adatta

Faggio Fagus sylvatica 1 mediam. adatta Roverella Quercus pubescens 2 mediam. adatta

Farnia Quercus robur 1 molto adatta Salice bianco Salix alba 2 mediam. adatta

Farnia (quercia)

Quercus robur 1 molto adatta Salice piangente

Salix babylonica 2 molto adatta

Fico Ficus carica 2 mediam. adatta Sorbo degli uccellatori

Sorbus aucuparia 2 mediam. adatta

Frassino maggiore Fraxinus excelsior 1 molto adatta Spino di Giuda

Gleditsia triacanthos 2 molto adatta

Frassino meridionale Fraxinus oxycarpa 1 molto adatta Tasso Taxus bacata 3 molto adatta

Gelso Morus alba 2 mediam. adatta Tiglio nostrano Tilia platyphyllos 1 molto adatta

Ippocastano Aesculus hippocastanum 1 molto adatta Tiglio selvatico Tilia cordata 1 molto adatta

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6. COPERTURE

Nella progettazione delle

coperture si dovranno preferire i

tipi di copertura già presenti nel

quartiere Costalunga (a falda

semplice o composta e piana)

evitando soluzioni dissonanti1,

che introducano tipi anomali per

forma e dimensione.

7. MATERIALI

Per la finitura delle facciate si

dovranno impiegare materiali di

finitura in grado di riproporre le

medesime texture già presenti nel

quartiere che sono di tre tipi:

1. liscia, uniforme ed omogenea

(tipica degli intonaci);

2. a tessitura regolare (pietra

squadrata e con superficie a

taglio di sega);

3. a tessitura irregolare (pietra a

spacco)

1 Si ritiene dissonante una soluzione che produca un effetto disarmonico o incongruente con l’intorno.

8. RAPPORTI DIMENSIONALI E PROPORZIONALI DELLE FOROMETRIE

Nel caso dei rapporti dimensionali

e proporzionali delle forometrie

non si sono rilevati, nel quartiere,

caratteri prevalenti e tali

dall’incidere sui caratteri e le

motivazioni del vincolo

ambientale da indicare quali

riferimenti per la progettazione

degli edifici del P.A.

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