Arcola Theatre Una open house per nuove idee.

Londra. Regno Unito

2000Nasce Arcola Theatre

dove sorgeva una Fattoria

2008 Prima produzione con l’impiego di led light e

hydrogen full

2009Arcola perde i suoi locali e si sposta a

Ashwin Street

La storiaQuando il Teatro Arcola aprì nel 2000 in una ex-fabbrica tessile i suoi fondatori, i migranti turchi Mehmet Ergen e Leyla Nazli, erano determinati a farne un posto che fosse aperto alle iniziative locali. La loro mission era quella di combinare ad un atteggiamento di accoglienza verso le varie comunità le attività teatrali di sperimentazione e di innovazione. Il teatro riuscì ad ospitare subito una buona quantità di produzioni di gruppi locali, costituite da giovani, anziani, rifugiati e residenti di varie etnie e gruppi di minoranze religiose.Arcola è stato creato con pochi soldi: in primo luogo i fondatori hanno usato le loro carte di credito ed i propri risparmi personali, permettendo al teatro di sopravvivere con il minimo sostentamento. Ogni Martedì offrivano una serata di ‘pay what you can’ ticket: un modo di fare teatro per renderlo accessibile a tutti. Nell’adottare questa politica, la Arcola ha coltivato una rete di volontari, più di un centinaio che regolarmente contribuivano con il loro tempo e le loro energie a coltivare il progetto. Nel 2005 uno di loro fece una proposta audace: Ben Todd,un ingegnere, suggerì di far raggiungere la sostenibilità ambientale all’Arcola diventando il primo carbon-neutral theatre della Gran Bretagna. In conformità con l'ethos dell'organizzazione, Nazli e Ergen appoggiarono Todd permettendogli di utilizzare il teatro come terreno di prova. 

La storiaIl risultato è stato Arcola Energy, che guida la sostenibilità dell’arte fornendo consulenza e ispirazione per altri teatri, oltre a diventare un fornitore commerciale di soluzioni energetiche sostenibili. Nel 2008, il teatro caratterizzato per la sua produzione per l’accensione di celle a combustibile ad idrogeno e illuminato da lampade a LED, ridusse il suo consumo medio del 60%. Così l'organizzazione divenne suddivisa in tre settori interdipendenti: il teatro, la solidarietà con i programmi di formazione e l'energia. La diversificazione in questi diversi flussi di finanziamento aumentò la resistenza di Arcola a lungo termine: anche se il teatro nel tempo ha ottenuto finanziamenti da organizzazioni come l'Arts Council, nessuna singola fonte costituisce oltre il 15% delle sue entrate. Per il suo atteggiamento collaborativo e innovativo ha avuto altri vantaggi: Arcola ha ad esempio costruito relazioni con gli enti locali, che gli hanno riconosciuto il ruolo di centro di iniziative di sostenibilità locale. Quando, nel 2010, l `ex fabbrica dovette essere trasformata in appartamenti di lusso, il Comune ebbe un ruolo attivo nel mediare e trovare un accordo per il teatro. Nel 2011, il nuovo Arcola Theatre fu aperto nel ColourWorks Factory, a meno di mezzo miglio dal suo sito originale. Essersi spostati in un sito più grande, ha permesso ad Arcola di crescere, offrendo produzioni teatrali più grandi così come l'aumento il suo portafoglio di partnership e progetti. 

L’impatto

Oltre a diventare un istituto sostanzialmente culturale, la Arcola è diventato un host per una gamma diversificata di progetti locali e per le imprese.

Questi vanno dal giardino del quartiere, la prima scuola del Regno Unito di Black Drama, un negozio di energia on-line e l'iniziativa Greening Teatri.

Nel 2008 è nato ad Istanbul Turchia un teatro su un’ex fabbrica automobilistica sul esempio di Arcola.

Key LessonsRiconoscendo i protagonisti

Fin dall'inizio, l’ArcolaTheatre ha avuto una chiara mission:permettere a chiunque con una buona idea di tentare di rilanciare il proprio progetto all'interno di questo spazio. Il teatro ha assunto un approccio hands-off, consentendo adimprenditori in erba di sperimentaree dirigere progetti loro, oltre a fornire hands-on per il supporto digruppi per l'attuazione delle loro idee. Ad esempio,invece di essere 'diretti' da unprogramma leader, la Gioventù Teatro Arcola ha deciso di scrivere la propria politica artistica e impostarele sue proprie produzioni.

L’importanza del posto

 Arcola ha avuto l'opportunità di verificare la portata completa della suasostenibilità della sua agenda quando si è trasferita nella nuova sede. Laristrutturazione del palazzo è stato l’elemento clou per puntare sull’innovazione utilizzando solo una limitata quantità di risorse e materiali nuovi.Con l'aiuto di una vasta gamma divolontari ed esperti, sono stati riutilizzati materiali esistenti, compresimuri, porte e rottami metallici.Il 'fai da te' ed il risparmio energeticotrasmettono valori non solo per diventare un teatro sostenibile ma anche perguidare il cambiamento attraverso la cultura.

Conclusioni

Come possono le istituzioni culturali locali raggiungere obiettivi sociali oltrepassando i vincoli tradizionali?

Il primo passo verso l’innovazione sociale è ripudiare un approccio chiuso e reazionario e stabilire un atteggiamento aperto alle nuove sfide, così come ci insegna questa mirabile storia del teatro Arcola.