ARCOBALENO 3 30 lezioni di Religione per la Scuola … · Introduzione Nelle prime pagine della...

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30 lezioni di Religione per la Scuola Secondaria di primo grado Gruppo Scuola Nuova approccio narrativo percorso didattico per concetti chiave flessibilità di struttura e di programmazione livelli differenziati di attività quaderno di laboratorio integrato 3

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30 lezioni di Religioneper la Scuola Secondaria di primo grado

Gruppo Scuola Nuova

approccio narrativopercorso didattico per concetti chiaveflessibilità di struttura e di programmazionelivelli differenziati di attivitàquaderno di laboratorio integrato

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Questo volume, sprovvisto di talloncino a fronte (o opportunamente punzo-nato o altrimenti contrassegnato) è da considerarsi copia di saggio-campione gratuito, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati art.17, c.2 L.633/1941). Esente da IVA (D.P.R. 26.10.1972, n. 633, art.2, lett.d).

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IntroduzioneIntroduzioneIntroduzione

Nelle prime pagine della Bibbia è narrata la storia di Noè e dell’arca che salvò

l’umanità dalla distruzione del diluvio. Dio voleva punire gli uomini a causa del

male, ma decise di salvare l’unica persona retta rimasta sulla terra: Noè, con la

sua famiglia; così, dopo aver invitato Noè a costruirsi una barca gigantesca dove

accogliere una coppia di tutti gli esseri viventi, mandò la pioggia su tutta la terra,

per giorni e giorni, ininterrottamente.

Quando la pioggia smise e la terra fu nuovamente asciutta, Noè poté discendere

dall’arca. In quel momento vide nel cielo un arcobaleno. Il libro della Genesi, che

contiene questo racconto, dice che quel segno nel cielo stava a indicare la pace tra

l’uomo e Dio: Dio non avrebbe mai più mandato un diluvio a distruggere l’umanità.

L’arcobaleno è dunque un segno di alleanza, la memoria di un patto tra noi e

colui che ha creato il mondo in cui viviamo. È il segno di un impegno di Dio nei

nostri confronti.

Perché, dunque, abbiamo scelto questo “segno” come titolo del nostro libro? Perché

crediamo che, insieme, stiamo per compiere un cammino straordinario: quello

della scoperta di Dio e del nostro rapporto con lui: si tratta di un rapporto che

ha una storia (molto antica, che va scoperta); rapporto che riguarda la nostra

vita di oggi (chi siamo, da dove veniamo, qual è il nostro futuro e perché è tanto

importante); rapporto che non è solitario ma passa attraverso la vita in comune

(ecco, per esempio, un motivo per cui è importante conoscere la Chiesa cattolica,

tanto importante anche per la storia del nostro Paese).

Dio non è solitudine, ma relazioni: amore, amicizia, vita che genera vita.

L’ARCOBALENO che dà il titolo al nostro corso è dunque tutto questo e ancora

di più: Dio è amore, dice Gesù; e l’amore, come l’arcobaleno, è un ponte, il più

grande ponte disteso tra gli uomini e verso il cielo.

Ogni lezione che troverai in questo libro è una piccola parte di quel ponte.

Gli autori

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Lezione 1La vita: la prova del quotidiano 6La storia: Crescere vuole dire anche decidere 6La Bibbia racconta: la prima scelta 7Attività 1 8

Lezione 2Il vaso rotto: il peccato originale 10La storia: Anche il male può essere ovunque 10Come nasce il male 11Il primo male 11Attività 2 12

Lezione 3Gesù e l’amore del Padre 14La storia: Colui che guarisce 14Un Padre che ama senza condizioni 15Attività 3 16

Lezione 4Dio ama ogni persona 18La storia: Ciascuno di noi è amato 18Capisco chi sono, decido come comportarmi 19Non esistono “copie conformi” 19Attività 4 20

Lezione 5Abbiamo bisogno della Legge 22La storia: Per convivere servono regole comuni 22Il Decalogo 23Attività 5 24Sapere per capireLa Chiesa e lo Stato italiano 26

Lezione 6La Legge e l’obbedienza 28La storia: Obbedire, accettare, condividere 28Comprendere e seguire una vita/una via 29Attività 6 30

Lezione 7Tu sei libero... 32La storia: Che cos’è la libertà? 32Scegliere il bene 33Attività 7 34

Lezione 8La legge scritta nel nostro cuore 36La storia: Nuova legge per un nuovo popolo 36La “legge” che nasce nel cuore 37Attività 8 38

Lezione 9Una buona notizia 40La storia: Saper dare agli altri, vivere meglio tutti 40La carità è amore 41I “gradi” della carità 41Attività 9 42

Lezione 10La vita cristiana: come Gesù 44La storia: Il vero messaggio del Vangelo 44Seguire Gesù fi no in fondo 45Attività 10 46

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4

Lezione 11Anche gli altri sono persone 48La storia: Dove c’è un uomo, c’è tutto il mondo 48Quello che ci unisce vale di più 49Attività 11 50

Lezione 12Il mio prossimo? I vicini... 52La storia: Il prossimo, “vicino” e “lontano” 52Di chi dobbiamo occuparci? 53Attività 12 54

Lezione 13... e lontani 56La storia: La nostra idea di “lontano” 56La lontananza la decidiamo noi 57Attività 13 58

Lezione 14La mia famiglia 60La storia: «Onora il padre e la madre» 60La comprensione reciproca comincia in famiglia 61Attività 14 62

Lezione 15I miei amici 64La storia: “Voler bene” al di fuori della famiglia 64Le regole dell’amicizia 65Attività 15 66

Lezione 16I primi amori 68La storia: Imparare ad amare 68Ci esprimiamo attraverso il corpo 69Attività 16 70

Lezione 17Aperti al mondo: la pace, le guerre 72La storia: Per un ABC della pace 72L’impegno della Chiesa per la pace 73Attività 17 74Sapere per capireI grandi drammi dell’umanità 76

Lezione 18Aperti al mondo: i ricchi e i poveri 78La storia: Andare incontro al bisogno d’aiuto 78Un sacerdote a fianco dei ragazzi poveri 79

Attività 18 80Sapere per capireReligione, sport e musica 82

Lezione 19Aperti: stranieri e carcerati 84La storia: Perché l’emigrazione 84«Questi miei fratelli…» 85Attività 19 86Sapere per capireCinema e problemi sociali 88

Lezione 20Aperti: medicina e ricerca 90La storia: I progressi e i limiti della medicina 90Quando scienza e fede procedono insieme 91Attività 20 92

Lezione 21Aperti: handicap e diversità 94La storia: Siamo tutti diversi, siamo tutti simili 94Il valore di chi “conta poco” 95Attività 21 96Lezione 22Aperti: la natura e il creato 98La storia: «Prendetevi cura del mondo» 98Il tesoro che stiamo sperperando 99Attività 22 100

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5

Lezione 23Aperti: immagine e valori 102La storia: Una società di narcisi? 102Apparire o essere? 103Attività 23 104

Lezione 24Ma che cosa posso fare io? 106La storia: Con il contributo di ciascuno e di tutti 106A partire da me stesso… 107Attività 24 108

Lezione 25La ricerca di Dio 110La storia: Le diverse strade che portano a Dio 110La ricerca cristiana riguarda tutto l’umano 111Attività 25 112

Lezione 26La preghiera 114La storia: Tutto il mondo prega 114Parlare con Dio 115

Attività 26 116Sapere per capirePreghiere nel mondo 118Donne e uomini che cercano Dio 120

Lezione 27La preghiera comune 122La storia: La liturgia 122Il centro unico di tutte le azioni sacre 123Attività 27 124Sapere per capireI tempi della liturgia cristiana 126I gesti della liturgia cristiana 128

Lezione 28Noi, Dio e il silenzio 130La storia: L’importanza di stare soli con Dio 130La meditazione cristiana 131Attività 28 132

Lezione 29Dio e la bellezza 134La storia: La bellezza è ovunque intorno a noi 134Qual è la bellezza creata da Dio? 135Attività 29 136

Lezione 30Bellezza di Dio e dell’uomo 138La storia: Un’arte che nasce dalla fede 138Dipingere preghiere 139Attività 30 140Sapere per capireLe forme della bellezza 142

Esercitazioni 145

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6 • PROFILO

111lezione

Un progetto di vita

“ Non ho scelto quando nascere; non sceglierò quando morire; ma

in mezzo a questi due estremi, voglio che la mia vita sia frutto delle mie

decisioni; e voglio che siano decisioni per il bene non solo mio, ma di tutti

coloro che mi incontreranno.

(Anonimo, da un blog su Internet)

La vita: la prova del quotidianoLa storia: Crescere vuole dire anche decidere

“ Uno dei fumetti più amati degli ultimi cinquant’anni è Spider-

man, l’Uomo Ragno. È la storia di Peter, un ragazzo intelligente ma fra-

gile, che in seguito al morso di un ragno radioattivo riceve dei superpo-

teri. Un giorno vede un ladro fuggire e lo lascia andare pensando: non

sono affari miei. Ma quel ladro in seguito uccide suo zio, con il quale

Peter, orfano, vive. Il ragazzo allora si rende conto che, se in qualche

modo avesse fermato il bandito, avrebbe permesso a suo zio di vivere

ancora. Si rende conto che... da grandi poteri, grandi responsabilità!

“Dover scegliere” riguardo alla nostra vita è qualcosa che, a un certo punto, “ci viene incontro”. Fino a una certa età le scelte più importanti le fanno gli altri: i genitori decidono quasi tutto per noi; gli insegnanti scelgono che cosa insegnarci perché diventi la base di quello che ci servirà nella vita; per chi cresce in una famiglia credente, i sacerdoti diventano un punto di riferi-mento imprescindibile... Poi, più o meno all’età che tu hai ora, si cominciano a prendere decisioni in prima persona. Una cosa su tutte: che scuola scegliere il prossimo anno, fatto che determinerà gran parte dell’indirizzo delle nostre vite. Non decidono più gli altri, cominciamo a decidere noi in-sieme agli altri.Andrà sempre di più così: più crescerai, più prenderai decisioni, più dovrai scegliere ciò che è meglio o peggio per te, senza mai avere la certezza asso-luta di aver fatto la scelta “giusta”. Nessuno potrà farlo al tuo posto; potrai essere aiutato, accompagnato, ma non sostituito nelle tue decisioni. Perché Gesù è così importante per coloro che credono in lui?

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La Bibbia racconta: la prima sceltaI capitoli 2 e 3 del libro della Genesi (il primo libro biblico) sono dedicati pro-prio al tema della scelta: la donna e l’uomo (Eva e Adamo), dopo essere stati creati vengono posti nel Giardino dell’Eden, quello che la tradizione chiamerà Paradiso terrestre, per governarlo. A loro, secondo la narrazione biblica, vengono affidate tutte le piante e le creature viventi; tutto è nelle loro mani ed essi passeggiano tranquillamente con Dio stesso nel Giardino. È un raccon-to che è permeato di armonia, di serenità: tutto è bene, tutto è per il meglio; non c’è dolore, non esiste alcuna sofferenza, nessuna divisione o litigio.Ma... c’è un albero particolare, l’unico che alla coppia viene proibito da Dio. Non è un albero di mele, come erroneamente si pensa, ma l’albero «della conoscenza del bene e del male». Di quest’albero l’uomo e la donna non possono nutrirsi. Ed è a questo pun-to che accade la tragedia: entra in scena un serpente. Questi insinua, nella mente della coppia, che Dio possa averli ingannati; dice loro: «Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male. (Gen 3, 5)». La tentazione di Adamo ed Eva è dunque questa: diventare uguali a Dio.A chi non piacerebbe? In fondo noi pensiamo a Dio come a qualcuno che ha dei superpoteri; vorremmo averli a nostra volta. Ci piace essere migliori di tutti, più forti di tutti: decidere il bene e il male!Adamo ed Eva dunque mangiano del frutto della conoscenza e a quel punto tutto cambia, ma non come avevano sperato: vengono cacciati dal Giardino, cominciano a soffrire, patiscono divisioni tra loro, litigano, si scontrano... La conoscenza che doveva renderli come Dio, ha invece portato con sé il dolore.

Tutti scegliamo. Bisogna imparare ogni giorno a scegliere con dei criteri che possano non fare del male ad alcuno e che siano ispirati dal massimo bene possibile per tutti.

VITANella

Ci sono situazioni in cui ti sei trovato/a a dover sce-gliere tra due possibilità? Magari una buona e una cattiva? E in che modo hai fatto la tua scelta? Da che criteri ti sei fatto guidare? Dal tuo bene personale? Dalla giustizia? Dalla cosa migliore per tutti?

e lavoraRifletti

Parole-ideeParadiso terrestreÈ il luogo in cui vengono posti, secondo tradizione, la donna e l’uomo appena creati; al di là del racconto e del simbolismo, il Paradi-so terrestre indica un luogo di vita perfetta, in cui non c’è spazio per il dolore e la morte. “Paradiso” è termi-ne che non esiste in Ge-nesi, dove si parla solo di “Giardino”; “paradiso” è la parola persiana per dire proprio “giardino”.

SerpenteAnche il serpente è evi-dentemente un simbolo: legato nell’antichità ai culti della fertilità, per il popolo ebraico indicava l’inganno degli idoli, gli dèi degli altri popoli, quelli che trascina-vano il popolo ebraico lon-tano da JHWH.

• Peter Wenzel, Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre, 1790, dipinto esposto nella Pinacoteca Vaticana.

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8 • ATTIVITÀ

1111. Rispondi alle domande.

a. Quali sono le principali decisioni che hanno preso per te i tuoi genitori fi no a ora?

b. Pensi che abbiano fatto delle buone scelte?

c. Quali decisioni stai cominciando a prendere da solo?

d. Credi che sia giusto essere accompagnato in queste tue nuove scelte o pensi sia me-glio fare da solo?

e. Qual è il tema fondamentale dei primi due capitoli del libro della Genesi?

f. Nel libro della Genesi si parla di “Paradiso terrestre”?

g. Secondo la Genesi, qual è il compito di Adamo ed Eva nel Giardino dell’Eden?

h. Quali sono le condizioni di vita nel Giardino dell’Eden?

i. Qual è l’unico albero di cui non si possono nutrire Adamo ed Eva, secondo il comanda-mento di Dio? Scegli tra le diverse possibilità.

Un albero di mele

L’albero della conoscenza del bene e del male

Un albero di fi chi

l. Qual è il ruolo del serpente nel racconto bi-

blico?

m. Di che cosa è simbolo il serpente? Scegli tra

le diverse possibilità che ti proponiamo.

Della fertilità dell’uomo e della donna

Dell’inganno degli idoli

Dell’infelicità umana

n. Perché Adamo ed Eva vengono scacciati dal

Giardino dell’Eden?

o. Che cosa signifi ca, secondo te, l’afferma-

zione che la conoscenza porta con sé il do-

lore? Parlatene in classe e, dopo aver rac-

colto le vostre considerazioni, realizzate un

cartellone.

2. Nelle tue scelte più importanti, fi no a oggi, quali criteri ti hanno ispirato? Raccon-ta una scelta da te fatta che consideri giu-sta e una che invece si è rivelata sbagliata.

1. Dopo aver letto il testo con attenzione e osservato l’immagine, rispondi alle do-mande.

Hieronymus Bosch è lo pseudonimo di Jeroeno Antonizoon van Aecken, forse il più grande mae-

Livello 1

Livello 2

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stro della pittura fi amminga, che visse tra il 1450

e il 1516. Il Paradiso terrestre fa parte del Tritti-

co delle delizie, la sua opera più conosciuta, nella

quale Bosch mostra una singolare competenza

biblica.

chiaveconcetti • Il racconto della Bibbia comincia proprio con una scelta, quella del primo uomo

e della prima donna.

• La nostra vita è fatta di decisioni.

• Alcune delle nostre decisioni sono buone, altre un po’ meno…

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La vita: la pro

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geometrici; in quello più prossimo uno stormo

di uccelli vola entro e fuori i pinnacoli della

costruzione; al centro il paradiso terrestre con

la fontana circondata da uno stagno, dove si

abbeverano animali fantastici, ripresi dai bestia-

ri medievali, tra cui unicorni bianchi, simbolo di

castità; sulla destra a rappresentare la presenza

del male rettili deformi escono dallo stagno, tra

questi anche rospi neri, simbolo del diavolo in

persona.

In primo piano Adamo disteso, Dio al centro e

in piedi e a destra Eva, sotto di lei una pozza

d’acqua scura, con un pesce morto che allude

al peccato e un mezzo pesce con la faccia da

oca intento a leggere un libro, simbolo usato

dal pittore per rappresentare il male.

L’immagine del Creatore raffi gurato come Cri-

sto si collega alla tradizione antica, dimenti-

cata dai quattrocentisti, ma ripresa da Bosch,

secondo il quale Dio creò il mondo tramite il

suo verbo.

(Cristian Filagrossi, da Fortunecity, “Arte fantastica”, 1995)

a. Quali sono i simboli del male rappresentati

nel dipinto?

b. Quale animale è raffi gurato al centro della

sfera su cui sorge la fontana? Guarda con

attenzione la riproduzione del quadro.

c. Perché Bosch raffi gura Dio Padre come se

fosse Cristo?

d. Scrivi una breve presentazione di questo di-

pinto, cercando di far emergere l’impressio-

ne che ti ha comunicato.

e. Confronta questo dipinto con quello di Wen-

zel a pag. 7. Quale dei due preferisci?

Il Trittico delle delizie – La creazione di Eva

Il Trittico delle delizie è il secondo dei grandi

trittici di Bosch che ci sono pervenuti integri.

Nel pannello sinistro trova raffi gurazione la Cre-

azione di Eva.

La scena è costruita con piani sovrapposti ad

andamento circolare, nel fondo quattro costru-

zioni fantastiche con elementi naturali e solidi

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Una strana defi nizione della natura

“ Se la guardi da lontano, la natura è splendida, ma da vicino… Per

me la natura è, non lo so, i ragni, le cimici, e... il pesce grosso che mangia

il piccolo, e le piante che mangiano altre piante... animali che mangiano

altri animali... è un enorme ristorante, così la vedo.

(Woody Allen dal fi lm Amore e guerra)

10 • PROFILO

lezione Il vaso rotto: il peccato originaleLa storia: Anche il male può essere ovunque

“ Quando Marco ruppe il vaso che stava in mezzo al salotto, sua

madre lo sgridò; poi si mise d’impegno e cominciò a incollarne i pezzi.

Alla fi ne, il vaso sembrava nuovo, rimesso al suo posto, al centro della

tavola. Marco allora disse alla madre: «Se sapevi che lo potevi aggiustare,

perché mi hai sgridato?»; e la madre rispose: «Perché devi imparare che

ogni cosa ha il suo valore; il vaso ha un valore; il mio lavoro per aggiu-

starlo anche!».

Chi guarda il mondo vede la bellezza. Ma vede anche il male. Non facciamoci illusioni. La pioggia in estate è una benedizione, ma un temporale violento

può produrre distruzione. Un vulcano in eruzione è bello da vede-re… ma da lontano, al sicuro. Per chi abita nei pressi l’emozione

è piuttosto la paura. Spesso le manifestazioni spettacolari della natura portano con sé forza e violenza: i fulmini, i

tifoni, le trombe d’aria… Pensiamo alle stelle: belle, poetiche, esse sono nuclei di insopportabile calore, che brucerebbero ogni forma di vita!La bellezza della natura ha qualcosa di terribile, di mostruoso per la sua forza stessa.Gli uomini di ogni tempo si sono interrogati sulla complessità delle nostre emozioni e della vita stessa dell’universo, chiedendosi: da dove viene il male, in mezzo a tutta questa meraviglia che è la

creazione?

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Il vaso rotto: il peccato originale

Come nasce il maleIl libro della Genesi, dopo aver narrato della creazione del mondo, dell’ar-monia, del “buono-bello” voluto da Dio, mostra anche il lato oscuro. Come noi, si chiede: da dove viene il male, se Dio voleva solo il bene?La risposta del primo libro della Bibbia è molto semplice, ma molto chiara: il male nasce quando l’armonia delle cose “volute da Dio” viene spezzata. Quando noi sentiamo parlare di peccato originale, dobbiamo pensare pro-prio a questo: al male che ha portato con sé ogni disarmonia. Ciò che si spezza, infatti, dopo il peccato del primo uomo, è la fiducia: dell’uomo in Dio, dell’uomo verso la donna e viceversa, della natura verso l’uomo…Il peccato originale mette in crisi la bellezza del mondo e la bontà del mon-do creato perché ci fa essere senza più fiducia.

Il primo maleSe leggi con attenzione il brano di Genesi 3, 5 (pag. 7) vedrai con chiarezza questi elementi:1. Adamo ed Eva mangiano dell’albero perché non si fidano più di Dio (si

fidano piuttosto del serpente!);2. quando Dio chiede loro conto, ecco che si accusano a vicenda…3. … e poi accusano il serpente;4. le conseguenze sono: la rottura del rapporto con la vita («morirete»)…5. … e la presenza del dolore e della fatica (rottura del rapporto con la na-

tura che darà «i frutti con fatica» e «i figli con dolore»).Ecco che il male ha invaso la bellezza. Ciò che era buono e bello è diventato un rischio: la bellezza bisognerà conquistarsela!

Scrivi qui di seguito un elenco di cose che rappre-sentano per te la “bellez-za”, che sono “belle”.

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.....................................

.....................................

e lavoraRifletti

Parole-ideeMostruosoLe parole “mostruoso” e “mostro”, vengono dal la-tino e significano due cose che a noi sembrano una l’opposto dell’altra: “mera-viglioso”, “sbalorditivo” e “terribile”, “spaventoso”. Spesso le cose che ci incu-tono meraviglia, ci fanno anche paura.

La storia dell’uomo, secondo la Bibbia, è un po’ come un vaso rotto, che attende qualcuno che lo aggiusti. Per il cristianesimo, questo qualcuno è Gesù: dove si sono rotte le relazioni e la fiducia egli ha portato il perdono. E proprio il perdono è ciò di cui oggi abbiamo tutti un grande bisogno.

VITANella

Woody AllenRegista e attore statuniten-se, autore di numerosissimi film in cui con ironia tocca grandi temi dell’esistenza umana. Dalle sue battute umoristiche traspare una profonda formazione an-che biblica, che gli viene dalla sua origine ebraica.

• Un campo profughi in Uganda, rifugio di uomini e donne in fuga da zone di guerra.

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12 • ATTIVITÀ

2 2 21. Elenca nella tabella che segue alcuni fenomeni della natura dagli effetti affascinanti, ma anche terribili. L’esercizio è già avviato.

Fenomeno naturale

Manifestazioneaffascinante

Manifestazionetragica

Forza dell’acqua Caduta di una cascata Inondazione devastante

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Livello 1

2. Commenta la defi nizione della natura data da Woody Allen. Sei d’accordo con lui o hai un’altra visione del mondo?

3. A quale domanda risponde il libro del-la Genesi, dopo aver raccontato la creazio-ne operata da Dio? Scegli tra le diverse pos-sibilità.

Esiste la parità dei sessi?

Qual è l’origine del male?

La natura è buona o malvagia?

4. Qual è la conseguenza del peccato ori-ginale? Scegli tra le diverse possibilità.

La perdita della fi ducia

La negazione del bene

La mancanza della libertà

5. Dopo aver letto con attenzione Genesi 3 rispondi alle domande che seguono.

a. Con quali parole il serpente riesce a convin-cere la donna a mangiare il frutto dell’albe-ro che sta in mezzo al giardino?

b. Quali parole rivolge Dio alla donna?

c. Quali parole rivolge invece all’uomo?

d. In che modo si comportano l’uomo e la donna quando Dio chiede loro conto di ciò che hanno fatto?

e. Che cosa ordina Dio all’uomo e alla donna?

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chiaveconcetti • Noi facciamo nella nostra vita l’esperienza del bene e del male.

• Per Genesi questa situazione è conseguenza del peccato originale…

• … che spezza l’armonia tra uomo, natura e Dio.

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1. Dopo avere osservato l’immagine (La cacciata dal paradiso di Masaccio) e letto con attenzione il testo, svolgi le attività.

Un uomo che si copre la fronte e gli occhi, una

donna che urla la sua disperazione, un angelo

che sbarra una porta ed indica una direzione.

[…] Con queste immagini Masaccio ha rap-

presentato l’esito storico del “no” detto a Dio

dall’uomo. Ha offerto una sua interpretazione

del brano biblico di Gen 3, 1 -24. […]

Davanti al nostro sguardo ci sono: un giardino

chiuso, un angelo con la spada, un deserto e

un grandioso, solenne, tragico e straziante in-

cedere della coppia umana. Stanno facendo il

primo passo che contiene tutti i passi futuri.

[…] Stanno dolorosamente intonando il lamen-

to che contiene tutte le sofferenze. […]

La loro è la nudità del dolore della vergogna,

non riescono a sopportare il reciproco sguar-

do; l’ombra colpisce le loro teste. La scoperta

del chiaroscuro di Giotto che ha entusiasmato

gli artisti del ’400 viene usata da Masaccio per

scolpire il dolore dell’uomo. Le pennellate ra-

pide e dense di luce rivelano l’oceano scuro

della sofferenza, non c’è neppure bisogno del

disegno di contorno: le due teste sono impasto

tragico di luce e ombra. […]

In alto il volto dell’angelo è serio ma non ven-

dicativo, solo il segno della mano è inequivo-

cabile: avete sbagliato direzione, dovete ripren-

dere il cammino; là presso l’albero del bene e

del male pensavate di trovare il segreto della

felicità che solo Dio conosce, come avventura

nella quale imparare ad accettarsi e amare.

(adattato da G. Sala, Il libro delle origini. L’annuncio biblico nello splendore dell’arte, EDB, Bologna 2002)

a. Descrivi l’aspetto fi sico di Adamo ed Eva. Com’è in particolare il loro volto?

b. Chi viene raffi gurato in alto nel dipinto? Che cosa indica?

c. Come appare il paesaggio che fa da sfondo?

Cerca altre immagini della storia dell’arte che raffi -gurano la Cacciata dal paradiso. Raccoglietele poi in classe, cercate di scoprire i diversi particolari con cui gli artisti raffi gurano questo episodio e scrivete per ognuna una breve presentazione.

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Condividere per aiutare

“ [Il Cristo] non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abra-

mo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per

diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede. […] Infatti,

proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente,

egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

(Lettera agli Ebrei 2, 14-18)

La storia: Colui che guarisce

“ In questa città comandano le pistole / bisogna essere sempre i

più veloci / chi spara prima vive e il secondo muore / e non ci

serve né un prete né un dottore / … ma quando Gesù Cristo

ti punterà il suo dito / o sei uno sceriffo o sei un bandito. (Jovanotti, Sceriffo o bandito)

La canzone di Jovanotti presenta Gesù come uno che “punta il dito”, come un giudice che divide tra buoni e cattivi. Ma nel Vangelo non accade quasi mai che Gesù faccia questo gesto nei confronti delle persone. Anzi, alcune volte gli viene anche chiesto di “puntare il dito” ed egli si rifi uta (prova a leggere il brano Gv 8, 4-11).Gesù piuttosto ci parla di noi stessi, rivelando chi siamo e come siamo amati; il suo non è un giudizio, ma la rivelazione del progetto di Dio sull’umanità.

Gesù è la risposta a ciò che è accaduto nel Giardino dell’Eden. Là, come ab-biamo visto, l’uomo ha deciso di mangiare dell’albero; ha disobbedito a

Dio che proibiva quel gesto; ha preso con sé le conseguenze della propria azione. Gesù è venuto a liberare l’uomo e la donna da queste conseguenze: se la disobbedienza di Adamo aveva por-tato all’uomo il dolore, ecco che Gesù “prende su di sé questo dolore, tutto il dolore del mondo”; muore in croce affi nché l’uo-mo non muoia più. Gesù non è un giudice, ma colui che “libera dal male”; non è uno che condanna, ma uno che assolve; non è uno che punisce, ma colui che guarisce.

14 • PROFILO

333lezione Gesù e l’amore

del Padre

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15

Giovanni Paolo II, nel suo messaggio per la celebra-zione della Giornata mon-diale della Pace del 2002, ha scritto: «Non ci può es-sere pace senza giustizia; non ci può essere giustizia senza perdono». Esprimi le tue considerazioni e ascolta quelle dei compagni.

e lavoraRifletti

Parole-ideePeccato originalePer la tradizione cristiana, il peccato originale è quel-lo commesso da Adamo ed Eva, le cui conseguenze continuano a rendersi pre-senti nel tempo e negli uo-mini fino a noi. Con il bat-tesimo il peccato originale viene cancellato dall’amore di Gesù donato sulla croce.

Lettera agli EbreiÈ una delle lettere più belle e intense di tutto il Nuovo Testamento: non se ne co-nosce l’autore. Il tema cen-trale è la salvezza di Gesù che è venuto nel mondo per liberare dal male.

Oggi spesso si confonde la forza con la violenza: solo chi è molto forte nel cuore e nella mente è in grado di vincere la battaglia più diffi-cile, quella nei confronti di se stessi. Il vero debole è co-lui che non si sa governare, non chi è capace di perdo-nare.

VITANella

Un Padre che ama senza condizioniNonostante il peccato originale, la parola di Dio resta una parola di Padre. Dio non ha smesso di essere padre per il fatto che l’uomo e la donna hanno peccato, anzi! Quello stesso Dio che camminava nel Giardino con Adamo, cammina anche oggi con l’uomo. Questo è il messaggio cristiano.Tutta la Bibbia ha parlato di JHWH come del padre di Israele; Gesù rivela questa immagine paterna in modo ancor più evidente: un padre sempre pronto a riaccogliere suo figlio, i suoi figli.E più questi figli si allontanano da lui, più questo padre li accoglie, li attende, li vuole con sé. La lontananza aumenta in lui il desiderio; più un figlio gli disobbedisce, più questo padre lo ama.Nel Vangelo, la paternità di Dio non assomiglia a nessuna paternità umana: noi uomini, genitori, sorelle, insegnanti, fratelli, figli..: tutti ci attendiamo qualcosa dagli altri; il Padre di Gesù non si attende nulla dai suoi figli, vuole soltanto amarli, vuole che si lascino amare.

L’amore di Dio diventa amore tra i credenti

“ Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio. […]

Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. […] In questo

sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e

ha mandato il suo Figlio. […] Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi

dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo

gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi.

(1Gv 4, 7-12)

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16 • ATTIVITÀ

3 3 31. A quale immagine di Gesù corrisponde l’idea di un soggetto che “punta il dito”, come dice Jovanotti? Scegli tra le diverse possibilità.

Un Gesù giudice

Un Gesù pieno d’amore

Un Gesù che interpella con forza l’uomo

2. Perché Gesù è la risposta a quanto è accaduto nel Giardino dell’Eden?

3. Cancella tra le espressioni elencate di seguito quelle che non si addicono a Gesù.

grande giudice – vendicatore dei peccati – li-

beratore dal male – colui che assolve dal male

– colui che punisce – colui che guarisce – il fi glio

che obbedisce a Dio Padre – colui che carica su

di sé il dolore del mondo

4. Perché Gesù non condanna gli uomini? Scegli tra le diverse possibilità.

Perché incarna l’amore del Padre

Perché sa che l’uomo è debole

Perché non spetta a lui condannare

5. Perché la paternità di Dio non è identi-ca a quella umana? Scegli tra le diverse pos-sibilità.

Perché è assolutamente gratuita, non chie-

de nulla in cambio

Perché non è in grado di generare fi gli

Perché è più clemente della paternità umana

6. Il fatto che gli uomini, suoi fi gli, si sia-no allontanati da Lui, rende più debole l’amore del Padre?

7. Che cos’è il peccato originale?

8. Quale rapporto c’è tra il peccato origi-nale e il battesimo?

9. Scrivi un breve commento a Lettera agli Ebrei 2, 14-18.

10. Perché i credenti in Dio devono amarsi tra loro?

Livello 1

1. Molti dei libri della Bibbia parlano dell’amore di Dio partendo dall’esperienza dell’innamoramento, dell’amore tra l’uomo e la donna. In particolare il Cantico dei Can-

tici è uno dei testi più intensi e poetici della letteratura mondiale sulla realtà dell’amo-re. Leggi i due brani che seguono e svolgi le attività.

Livello 2

Gesù

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rechiaveconcetti • Di fronte al peccato originale e alle sue conseguenze, il cristianesimo presenta

la risposta di Gesù.

• Dio non ci abbandona nel peccato, ma opera nella storia con noi, per la nostra vita e salvezza.

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17

attiattiatti 333vità 3 3Una voce! L’amato mio!

Eccolo, viene

saltando per i monti,

balzando per le colline.

L’amato mio somiglia a una gazzella

o ad un cerbiatto.

Eccolo, egli sta

dietro il nostro muro;

guarda dalla fi nestra,

spia dalle inferriate.

Ora l’amato mio prende a dirmi:

“Àlzati, amica mia,

mia bella, e vieni, presto!

Perché, ecco, l’inverno è passato,

è cessata la pioggia, se n’è andata;

i fi ori sono apparsi nei campi,

il tempo del canto è tornato

e la voce della tortora ancora si fa sentire

nella nostra campagna.

Il fi co sta maturando i primi frutti

e le viti in fi ore spandono profumo.

Àlzati, amica mia,

mia bella, e vieni, presto!

O mia colomba,

che stai nelle fenditure della roccia,

nei nascondigli dei dirupi,

mostrami il tuo viso,

fammi sentire la tua voce,

perché la tua voce è soave,

il tuo viso è incantevole».(Cantico dei Cantici, 2, 8-14)

Mettimi come sigillo sul tuo cuore,

come sigillo sul tuo braccio;

perché forte come la morte è l’amore,

tenace come il regno dei morti è la passione:

le sue vampe sono vampe di fuoco,

una fi amma divina!

Le grandi acque non possono spegnere l’amore

né i fi umi travolgerlo.

Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa

in cambio dell’amore, non ne avrebbe

che disprezzo.(Cantico dei Cantici, 8, 6-7)

a. A chi si rivolge l’autore del Cantico dei Cantici?

b. Come ti sembra il linguaggio utilizzato?

c. Ti pare un modo superato o ancora attuale per parlare dell’amore di Dio?

2. Spesso per parlare dell’amore di Dio per l’uomo si ricorre anche al paragone dell’amore di una madre per il fi glio, come accade nel breve testo che segue.

Quando la mamma per giorni e settimane inte-

re ha sorriso al suo bambino, giunge il giorno

in cui il bambino le risponde con un sorriso.

Essa ha destato l’amore nel cuore del bambino

e il bambino, svegliandosi all’amore, si sveglia

alla conoscenza.

Così Dio si manifesta all’uomo come amore: è

Dio che illumina l’amore e lo fa risplendere e

accende nel cuore umano la luce dell’amore,

quella luce che è appunto in grado di vedere

quest’amore – l’amore assoluto.

(H.U. Von Balthasar, Solo l’amore è credibile, Borla, Roma 1982)

a. Cerca di spiegare con le tue parole il testo del teologo Von Balthasar. L’esercizio è già avviato.

Come una madre .....................................

.................................................................

.................................................................

Così Dio ...................................................

.................................................................

.................................................................

Gesù

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18 • PROFILO

444lezione

A sua immagine

“ E Dio creò l’uomo a sua immagine; a

immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò.

Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite

la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo

e su ogni essere vivente che striscia sulla terra.»

(Gen 1, 27-28)

Dio ama ogni personaLa storia: Ciascuno di noi è amato

“ Un’antica leggenda ebraica racconta che prima di creare il mon-

do Dio chiamò gli angeli attorno a sé e rivelò loro di voler creare, tra le

altre cose, la donna e l’uomo. Gli angeli lo sconsigliarono: «No, Signore,

non creare l’uomo; egli ti disubbidirà, sarà orgoglioso, bugiardo...». Dio

ci pensò su e poi rispose: «Anche se non mi sarà fedele, sarà però come

un fi glio per me! Creerò l’uomo!»

Poiché è fi glio di un Padre-amore, Gesù mette al centro del suo messaggio non una teoria astratta, ma noi tutti come persone e come persone amate.Non è forse vero che la cosa che senti più importante nella tua vita è l’essere amato? Quando senti che gli altri ti vogliono bene, sei sereno, tranquillo, in pace con il mondo; quando ti senti invece rifi utato, ecco che diventi triste. Per le persone l’amore è fondamentale. E Dio ama ogni persona in modo unico.Perché la persona è così importante per Dio? La persona è importante nel cristianesimo perché è creata da Dio in maniera “unica” e a “sua immagine”; ognuno di noi, di conseguenza, è irripetibile; nessuno sarà mai identico a quello che io oggi sono; nessuno potrà mai so-

stituirmi; nessuno potrà prendere il mio posto; nes-suno sarà amato da Dio come io sono amato,

perché, secondo il cristianesimo, ciascuno è quell’immagine che Dio creatore vide in Adamo ed Eva appena furono creati: «Vide che era cosa molto buona»!

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Prova ad applicare le rifl es-sioni della lezione alla tua esperienza quotidiana, po-nendoti questa domanda: che cosa signifi ca «devo di-ventare quello che sono»?

e lavoraRifl etti

Parole-ideePersonaIl termine “persona” (di origi-ne etrusca) deriva dal latino: in questa lingua indicava la maschera che gli attori por-tavano in scena; col tempo, è passato a indicare l’individuo nel suo aspetto visibile.

IdentitàIl termine “identità” deriva dal pronome latino idem che signifi ca “medesimo”.

Attraverso le tue scelte, anche tu, oggi, sei chiama-to a costruire qualcosa di importante. Ogni costru-zione, però, ha bisogno di un progetto: un ponte, una casa, una famiglia, un amore, un’amicizia nasco-no da un progetto e si sviluppano secondo un proget-to, altrimenti non reggono al tempo.

VITANella

Capisco chi sono, decido come comportarmiOgnuno di noi esercita e svolge un ruolo nella propria vita; avere un proprio ruolo è di capitale importanza; se io ho un ruolo ben preciso, signifi ca che so come comportarmi, che prendo decisioni con un senso preciso, che vado in una direzione che gli altri sanno riconoscere. Insomma: se ho un mio ruo-lo, vuol dire che sono vivo, utile, necessario… Due piccoli esempi per capire:• guidare a destra piuttosto che a sinistra, procedere solo se il semaforo è

verde, presentarsi uno alla volta allo sportello, indicare sulla carta di iden-tità o sulla patente la propria data di nascita rappresentano semplicemen-te delle convenzioni e dei doveri sociali;

• dedicare il proprio tempo a chi ha un handicap, salvare un bambino che è caduto accidentalmente nel fi ume e che non sa nuotare, recapitare il portafoglio trovato in strada implicano delle decisioni personali.

Non esistono “copie conformi”Anche nel nostro quotidiano, in casa, nel gruppo di amici, a scuola, ognuno ha il suo ruolo, la sua identità: c’è la simpatica, l’intelligente, il “secchio-ne”, quello cui rivolgersi per farsi aiutare nei compiti, il genietto… Siamo tutti diversi, ognuno con uno scopo.

Unico e irripetibile

“ Ogni uomo è qualcuno, unico e irripetibile. Se gli umani sistemi

politici, economici e sociali, le semplici umane possibilità non rie-

scono ad assicurare all’uomo che egli possa nascere, esistere e

operare come un unico e irripetibile, allora tutto ciò glielo

assicura Iddio. Per lui e di fronte a lui, l’uomo è sem-

pre unico e irripetibile; qualcuno eternamente ideato ed

eternamente prescelto; qualcuno chiamato e denomi-

nato con il proprio nome.

(Giovanni Paolo II)

19

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20 • ATTIVITÀ

4 4 4 41. Perché, secondo l’antica leggenda ebrai-ca, gli angeli sconsigliano a Dio la creazione dell’uomo e della donna?

2. Qual è il centro del messaggio di Gesù? Scegli tra le diverse possibilità.

La teoria dell’amore universale

L’amore di Gesù per ogni uomo

La liberazione dalla povertà

3. Perché la “persona”, ogni uomo è mol-to importante per Dio?

4. Che cosa signifi ca che ogni persona è unica e irripetibile?

Che è creata in maniera “unica” e a imma-

gine di Dio

Che vive una volta sola

Che nella vita si comporta sempre allo stes-

so modo

5. Quali persone nella tua vita ti fanno sentire particolarmente amato?

6. Da quale lingua antica deriva la parola “persona”? Quale signifi cato aveva in ori-gine?

7. Qual è l’etimologia del termine “iden-tità”?

8. Commenta brevemente il testo di Gio-vanni Paolo II, cercando di spiegare in par-

ticolare perché solo l’amore di Dio assicura a ciascun uomo il suo essere irripetibile e unico.

9. In quasi tutte le religioni esistono ce-rimonie legate all’assegnazione del nome al neonato; nella religione cristiana, per esempio, il nome viene imposto durante il battesimo. Chiedi ai tuoi genitori come sono arrivati alla scelta del tuo nome.

10. Il nome nella tradizione del cristiane-simo è molto importante perché nel nome è espresso il destino dell’uomo. Gesù infatti cambia il nome a uno dei suoi discepoli ap-pena lo vede per la prima volta. Ricordi di chi si tratta? Quale senso ha per la vita di quell’uomo il nuovo nome che gli viene assegnato da Gesù? Se non lo ricordi puoi leggere Gv 1, 40-42.

11. Rileggi con attenzione Genesi 1, 27-28 e indica con una X se la frase è vera o falsa.

a. Dio crea l’uomo a sua immagine come maschio e femmina. V F

b. Dio chiede agli uomini di moltipli-carsi. V F

c. Dio invita gli uomini di essere sot-tomessi a tutte le forme viventi. V F

d. Dio chiede agli uomini di soggio-gare la Terra. V F

Livello 1

Dio

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achiaveconcetti • Dio ama ciascuno di noi come persona unica e irripetibile.

• Ciascuno di noi è importante agli occhi di Dio.

• La nostra unicità è evidente da come viviamo, dalle scelte che compiamo ogni giorno.

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21

attiattiatti 444vità 4 4 41. L’opera d’arte più famosa sulla creazio-ne dell’uomo è indubbiamente l’affresco di Michelangelo della Cappella Sistina. Osser-va l’immagine, leggi il testo che segue del cardinale Ratzinger, papa Benedetto XVI, e rispondi alle domande.

Nelle immagini del mondo, Michelangelo ha

scorto la visione di Dio; egli ha, per così dire,

visto con lo sguardo creatore di Dio.

Nell’opera di Michelangelo il creatore appare

con le “sembianze di un essere umano”: l’imma-

gine e la somiglianza dell’uomo con Dio viene

rovesciata in modo da poterne dedurre l’uma-

nità di Dio, la quale rende possibile rappresen-

tare il creatore. Il creatore – l’origine – non

è semplicemente “l’Onnipotente Vecchio”. È

invece “Comunione di persone, un reciproco

donarsi”.

(cardinale J. Ratzinger, Presentazione del “trittico romano”. Nuovo libro di poesie di Giovanni Paolo II, 6 marzo 2003)

a. Hai già visto questa immagine? Ricordi dove?

.................................................................

b. Quali personaggi riconosci?

.................................................................

c. Dove è situato l’uomo?

.................................................................

d. Dove è rappresentato il creatore?

.................................................................

e. Come defi niresti la mano di Adamo?

.................................................................

f. E quella del creatore?

.................................................................

g. Come viene rappresentato l’essere “a sua immagine” dell’uomo?

.................................................................

Livello 2 Dio

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