Arco di Traiano di... · ed un rivestimento di marmo pario. Sulle facciate la superficie è...

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prof. Nicola MUCCI L’ARCO DI TRAIANO ________________________________________________________________________________________________________________ LICEO SCIENTIFICO “G.RUMMO pagina 1 di 12 ”Benevento” « Devesi l'Arco ammirare siccome appunto da tutti si ammirano le grandi ossa dei giganti, devesi rivivere con lo stupore e quasi adorare col silenzio. Deve considerarsi che forse questa gran mole non fu mai in tanta venerazione come si è al presente, anzi, ella sarà sempre più venerabile e venerata nei secoli avvenire. » Giovanni De Nicastro, 1723 L'arco di Traiano di Benevento è un arco trionfale costruito tra il 114 e il 117 d.C. e dedicato all'imperatore Traiano in occasione dell'apertura della via Traiana, una variante della via Appia che accorciava il cammino tra Benevento e Brindisi. .

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prof. Nicola MUCCI L’ARCO DI TRAIANO

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LICEO SCIENTIFICO “G.RUMMO pagina 1 di 12 ”Benevento”

 

«  Devesi  l'Arco  ammirare  siccome  appunto  da  tutti  si  ammirano  le  grandi  ossa  dei 

giganti, devesi rivivere con lo stupore e quasi adorare col silenzio. Deve considerarsi che 

forse questa gran mole non fu mai in tanta venerazione come si è al presente, anzi, ella 

sarà sempre più venerabile e venerata nei secoli avvenire. »  

Giovanni De Nicastro, 1723 

 

L'arco  di  Traiano  di  Benevento  è  un  arco  trionfale  costruito  tra  il  114  e  il  117  d.C.  e  dedicato 

all'imperatore Traiano  in occasione dell'apertura della via Traiana, una variante della via Appia che 

accorciava il cammino tra Benevento e Brindisi. 

 

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LICEO SCIENTIFICO “G.RUMMO pagina 2 di 12 ”Benevento”

Si tratta di un arco a un solo fornice, alto 15,60 m e largo 8,60 m con un’ossatura di blocchi di calcare 

ed un rivestimento di marmo pario.  

Sulle facciate la superficie è articolata da quattro semicolonne, disposte agli angoli dei piloni, le quali 

sorreggono una trabeazione, che sporge al di sopra del fornice. Al di sopra di questa si trova un attico, 

anch'esso più sporgente nella parte centrale, sopra il fornice dove è presente questa iscrizione: 

 

IMP[eratori] CAESARI DIVI NERVAE FILIO 

NERVAE TRAIANO OPTIMO AVG[usto] 

GERMANICO DACICO PONT[ifici] MAX[imo] TRIB[unicia] 

POTEST[ate] XVIII IMP[eratori] VII CO[n]S[uli] VI P[atri] P[atriae] 

FORTISSIMO PRINCIPI SENATUS P[opolus]Q[ue] R[omanus] 

All'imperatore Cesare, figlio del divo Nerva,  

Nerva Traiano Ottimo Augusto 

Germanico Dacico, ponteficie massimo 

 (rivestito della) potestà tribunicia diciotto (volte), (acclamato) imperatore sette (volte), console sei 

(volte), padre della patria,  

fortissimo principe, il Senato e il Popolo romano (posero). 

 

È  costruito  in  blocchi  di  pietra  calcarea,  rivestiti  da  “opus  quadratum”  in  blocchi  di marmo  pario. 

L'attico presenta all'interno un vano coperto da una volta a botte. 

 

 

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LICEO SCIENTIFICO “G.RUMMO pagina 3 di 12 ”Benevento”

L'arco presenta una ricca decorazione scultorea sulle due facciate principali, con scene (sul lato rivolto 

verso la città) che si riferiscono alla pace e alle provvidenze verso i cittadini e la Città di Benevento. 

Sul lato rivolto verso ciò che era campagna, invece,  alla guerra e alle provvidenze verso le province. 

 

Lato interno (verso l’attuale Via Traiano); 

La  facciata si presenta composta principalmente da 6 pannelli principali posti verticalmente e divisi 

dal fregio continuo di trabeazione e da altri pannelli minori. 

 

La descrizione parte dal pannello superiore sinistro fino al pannello inferiore destro. 

 

  

 

 

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LICEO SCIENTIFICO “G.RUMMO pagina 4 di 12 ”Benevento”

1. Gli Dei del tempio attendono Traiano 

Gli  Dei  dell’Olimpo  romano  attendono  Traiano.  Nel 

tempio  di  Giove  Ottimo  Massimo  in  Campidoglio,  tra 

Giunone e Minerva, Cerere, Liber Pater ed Ercole, Giove 

porge con  la destra  il  fulmine, ricevendo  il quale Traiano 

diventerà suo rappresentante in terra. 

 

 

 

 

 

 

2. L’ingresso di Traiano al tempio del Dio Marte 

Nel  campo di Marte, dinanzi al  tempio del dio, Traiano, 

seguito  dai  littori,  riceve  dai  due  consoli,  alla  presenza 

della  dea  Roma  che  poggia  una  mano  sulla  spalla  di  

Adriano  e  di  due  altre  figure  simboliche,  il  decreto  di 

concessione del trionfo. 

 

 

 

 

 

 

3. Assegnazione delle terre ai veterani del Reno e del Danubio 

In  questo  pannello  Traiano  appare  in  primo  piano  a 

sinistra.  Il  tema  è  forse  legato  alle  provvidenze  per  i 

veterani  nelle  regioni  del  Reno  e  del  Danubio.  Una 

matrona con la corona turrita, che regge con la sinistra un 

vessillo  sormontato  da  cinque  aquile,  raccomanda  a 

Traiano due legionari in congedo. 

 

 

 

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LICEO SCIENTIFICO “G.RUMMO pagina 5 di 12 ”Benevento”

4. Provvidenze in favore del commercio 

Questo  quadro  rappresenta  la  stabilità  e  la  sicurezza 

raggiunta  dall'Impero  Romano  in  questo  periodo. 

Vengono  celebrate  le  provvidenze  in  favore  del 

commercio.   Sullo  sfondo  le  immagini  di  Portunus,  di 

Ercole  e  di Apollo,  le  divinità  venerate  nel  Foro  Boario, 

denotano  questa  zona  commerciale  della  città.  Qui 

Traiano, scortato dai  littori, riceve  da tre rappresentanti 

dei  commercinati  il  ringraziamento  per  quanto  ha  fatto 

per loro. 

5. Trionfo di Traiano a Roma 

Traiano ritorna vittorioso a Roma, all'inizio dell'estate del 

99.  Davanti  ad  una  porta  della  città,  il Praefectus 

Urbis invita Traiano  ad  entrare  in  Roma.  Traiano  si 

appresta  ad  entrare  come  imperatore,  ma  lo  fa  con 

semplicità, senza cavalcatura. Questo pannello compone 

un'unica scena  con quello parallelo di sinistra. 

 

 

 

6. Trionfo di Traiano a Roma 

Questo   quadro,  come  quello  parallelo  di  destra, 

appartiene  alla  stessa  scena  del  rientro di  Traiano  dalla 

Germania. Dinanzi ad un edificio esastilo, forse  il tempio 

di  Vespasiano,  Traiano  è  accolto   dai  Geni  del  Popolo 

Romano, del Senato e dell'Ordine Equestre. 

 

 

 

 

 

 

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LICEO SCIENTIFICO “G.RUMMO pagina 6 di 12 ”Benevento”

I  quattro  pannelli  inferiori  sono  separati  da  pannelli  decorativi  più  bassi  con  "Vittorie 

tauroctone"  (Vittorie nell'atto di  sacrificare  tori) e  sormontati da altri pannelli decorativi 

con sacerdoti e strumenti del sacrificio. 

Nei pennacchi dell'arcata del fornice sono raffigurate personificazioni della Vittoria e della 

Fedeltà militare,  accompagnate  dai  geni  delle  quattro  stagioni;  sulla  chiave  dell'arco  è 

raffigurata la personificazione di Roma.  

Il  fregio  figurato  della  trabeazione  sorretta  dalle  colonne,  raffigura  la  processione  del 

trionfo celebrato da Traiano sulla Dacia. 

 

Lato esterno (verso l’attuale Via S.Pasquale) 

La facciata ha la stessa composizione in pannelli principali e secondari come l’altra verso la città. 

Anche qui, la descrizione parte dal pannello superiore sinistro fino al pannello inferiore destro. 

 

 

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1. Cerere, Diana e Silvano  

Le Divinità della Dacia accolgono Traiano. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2. Sottomissione della Dacia 

L’Imperatore  riceve  l’omaggio  di  una  provincia 

inginocchiata,  che  l’albero  di  quercia  a  sinistra  e  le 

figure allegoriche di Tisia e dell’Alutus (i fiumi di confine 

della  regione) mostrano  chiaramente  essere  la  Dacia. 

Questa,  nel  momento  in  cui  compie  l’atto  di 

sottomissione,  è  raccomandata  a  Traiano  da  un 

corregionale e amico dell’imperatore.  

 

 

 

 

3. Traiano riordina l’esercito nelle provincie 

In questo pannello sono ricordate le iniziative di Traiano 

per  il  riordinamento  dell'esercito  nelle  province. 

All'imperatore,  circondato  dai  littori,  Honos  presenta 

una  recluta  al  cui  fianco  è  l'ufficiale  addetto  alla  leva, 

che  tiene  in mano  la tesa per  la  verifica  delle misure 

regolamentari. A destra si riconosce  la personificazione 

di Roma con il diadema turrito. 

 

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4. Celebrazione dell’Istitutio Alimentaria 

 

In  questo  pannello  appare  subito  in  primo  piano 

l'immagine di Marte con l'elmo sul capo. La scena è 

dedicata all'Institutio Alimentaria. Sulla destra della 

scena  c'è  l'imperatore,  in  compagnia dei  littori,  ed 

affiancato  da  due  virtù,  Indulgentia  e  Felicitas. 

Traiano presenta a Roma, al cui  fianco è Marte, un 

bimbo e una fanciulla che si levano dalla terra arata. 

Si  riconoscono,  in  basso  a  sinistra,  la  cornucopia, 

simbolo di abbondanza e un semplice aratro. 

 

5. Pacificazione della Germania 

La  pacificazione  della  frontiera  Germanica  da 

parte  di  Traiano,  raggiunto,  nella  regione,  dalla 

notizia della morte di Nerva e della convalida della 

successione da parte del Senato. (Anno 98 d.C.). Alla 

presenza  di  Giove  Feretrio,  che  è  al  centro  della 

scena, Traiano stipula il patto di pace con il capo dei 

Germani, che è a destra. Traiano è in primo piano  a 

sinistra con la testa che purtroppo manca.  

 

 

6. Traiano si incontra con Ercole 

Traiano,  seguito  dai  suoi  ufficiali,  come  lui  in  toga, 

scortato  dai  littori,  si  incontra  con  Ercole  e  con  due 

personaggi, uno  recante un  cavallo per  la briglia,  l'altro 

un grosso cane al guinzaglio. Il pannello sembra alludere 

al consolidamento del possesso delle regioni Danubiane, 

cui  Traiano  si  dedicò  dopo  la  pacificazione  della 

Germania. Traiano è in primo piano a destra. 

 

 

 

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Nei  pennacchi  dell'arcata  del  fornice  sono  raffigurate  personificazioni  (il  Danubio  e  la 

Mesopotamia) accompagnate dai geni delle quattro stagioni; 

Sulla chiave dell'arco è raffigurata la personificazioni della Fortuna.  

 

I lati interni del fornice presentano altri due ampi pannelli scolpiti, raffiguranti scene delle 

attività di Traiano nella città di Benevento. A sinistra, uscendo dalla città, il sacrificio della 

cerimonia  per  l'apertura  della  via  Traiana,  celebrato  da  Traiano,  nel  109  a  Benevento, 

Mentre  i  camilli  gli  porgono  la  cassetta  degli  aromi,  i  vittimari  stanno  abbattendo  un 

giovenco. Traiano è accompagnato dai littori. 

 

  

A destra, invece, l'istituzione a Benevento, nel 101 d.C. dell'Institutio alimentaria, voluta da 

Nerva  per  aiutare  i  fanciulli  poveri  e,  nello  stesso  tempo,  favorire  l'agricoltura.  Come 

appare nella scena, alla presenza di quattro matrone con corone turrite, che personificano 

Benevento, Caudium ed altre due città oggi  scomparse dei Liguri Bebiani e Corneliani,  si 

svolge  la  distribuzione  degli alimenti ai  fanciulli  e  ai  genitori,  cui  assiste  lo  stesso 

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imperatore. Nella  scena, molto  viva  ed  espressiva,  si  riconoscono  anche  una  donna  col 

bimbo in fasce e due uomini coi bambini a cavalcioni sulle spalle. 

 

  

Sulla  volta  decorata  a  cassettoni,  infine,  compare  al  centro  una  raffigurazione 

dell'imperatore incoronato da una Vittoria. 

 

 

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IL DESTINO DELL’ARCO 

 

In epoca longobarda l'arco venne  inglobato nella cinta muraria e prese il nome di "Porta Aurea", nei 

pressi della chiesa di Sant'Ilario, sul lato settentrionale delle mura, in direzione del fiume Calore. 

Nel Rinascimento, fu studiato da Sebastiano Serlio. 

 

Subì diversi restauri (sotto Urbano VIII, nel 1661, nel 1713 e nel 1792), in seguito ai danni del tempo e 

dei terremoti.Nel 1713, quando  l'arco era utilizzato ancora come porta cittadina, si sgretolò e cadde 

l'architrave di marmo che serviva da battente alla porta e il consiglio cittadino deliberò la spesa di 212 

ducati per il restauro.  

Nel 1850,  in occasione di una visita di papa Pio  IX, per suo ordine, venne  isolato abbattendo  le case 

che  vi  si  erano  addossate.  Dopo  questo  intervento  l'arco  si  presenta  liberato  dalle  costruzioni 

addossate, chiuso all'interno e ai lati da una cancellata di ferro che sarà eliminata dopo l'unità d'Italia. 

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Alla  fine dell'Ottocento si demolisce  la soprelevazione dell'attico e si sostituiscono  i pezzi mancanti 

della cornice con nuovi travertini sagomati secondo le cornici originali ma senza la ricca decorazione 

in maniera da evidenziare il restauro eseguito. L'attico viene coperto con lastroni di marmo. 

 

Nel  periodo  fascista  l’Ufficio  tecnico  del  Comune  di  Benevento  progetta  la  “sistemazione  delle 

adiecenze dell’Arco di Traiano con  la costruzione del Foro Traiano” nel quale collocare una statua di 

Traiano, donata da B.Mussolini alla città di Benevento. 

Il progetto non va in porto e la statua viene posta davanti alla Rocca dei Rettori dove è attualmente 

Nella stessa epoca, si procede, infine, allo sventramento di via Traiano. 

 

Nel  1975  la  Soprintendenza  ai  Monumenti  della  Campania  esegue  un  intervento  per  il 

consolidamento  statico  e  il  restauro  conservativo  dell'arco.  Sull'attico  viene  rimossa  la  copertura 

marmorea  sostituita da  un  solaio  in  latero‐cemento  e  contemporaneamente  vengono messe delle 

catene e due botole per permettere l'accesso nel monumento. 

In questa occasione il degrado della superficie lapidea dell'arco di Traiano emerge per la prima volta 

in tutta la sua gravita. 

Oggi l'arco è stato restaurato e parzialmente isolato dal traffico cittadino.