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Mario Gottardi architetto e designer La grammatica della linea

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Mario Gottardi architetto e designer La grammatica della linea 2 3 Mario Gottardi architetto e designer La grammatica della linea

L’oggetto è la storia dell’uomo. Ne diventa la sua immagine nell’essenza

della linea e della forma e assume, nel corso dei secoli, valori diversi.

Da manufatto si eleva a oggetto di culto. Il nuovo homo-faber/demiurgo plasma

le cose che ci circondano attuando un processo che conduce dal cultuale al culturale.

L’Architetto è colui che abbellisce lo spazio assolvendo al contempo sia il ruolo

di homo-faber (tecnica) sia quello di artista (estetica). Il mestiere dell’architetto

genera un fascino collettivo dando vita a percezioni ed emozioni che vedono

il bello in armonia con il paesaggio. L’Abitare. L’uomo ha scelto di abitare,

abbandonando i suoi istinti e diventando parte di una comunità, in cui l’architettura,

più importante artificio da lui creato, è diventata mezzo nel quale e attraverso

il quale si è relazionato con il contesto naturale, rivelando nei secoli la propria identità.

Mario Gottardi è architetto a pieno titolo. Ha espresso nella sua lunga carriera

un’attenzione costante nei confronti delle nuove tendenze europee e americane,

senza mai abbandonare la propria poetica. Lo si avverte nelle ville, dove il rigore

costruttivo non è mai disgiunto da una sensibilità volumetrica e spaziale così come

negli edifici residenziali, in cui l’esigenza abitativa non condiziona il sapiente uso

dell’equilibrio e dello spazio. Le radici veneziane, la luce lagunare riecheggiano

nell’opera di Gottardi. Il sapiente uso dei pieni e dei vuoti, la fluidità della linea

creano quella musicalità cantata dal cemento armato, dal legno e dall’acciaio.

Se la grammatica progettuale dell’edificio deve tener conto di determinate

regole, la grammatica progettuale dell’oggetto d’arredamento gode di quella

libertà creativa che svela la dimensione più intima dell’artista.

“Leggerezza”, “rapidità”, “esattezza”, “visibilità”, “molteplicità” e “coerenza”

(Italo Calvino Lezioni Americane) sono aggettivi adatti a descrivere il design di Mario Gottardi.

Nella poltrona MG169 la delicata tensione delle curve e controcurve ricorda l’atto

di un gabbiano pronto ad alzarsi in volo. La sedia MG179 è caratterizzata

da una raffinata eleganza che richiama l’elemento gotico e il fascino senza tempo

degli strumenti musicali a corda. Il tavolino MG619 che nelle sue forme semplici evoca

lo scafo di una barca, si fa custode di preziosi ricordi per viaggi nostalgici del passato.

Proprio in questa sua estrema essenzialità concentra la funzione dell’accogliere.

Il progetto consiste nel riproporre i tre oggetti d’arredo nel loro disegno

originale, modificandone invece la rivestitura, realizzata con tessuti indiani,

per la poltrona MG169 e la sedia MG179.

Con il supporto del figlio Giorgio si è voluto rendere omaggio all’architetto

anche in una sfera più intima, quella familiare. I nuovi prototipi, realizzati

nel 2018, sono presentati con i nomi delle donne di casa Gottardi: Michaela,

la moglie; Maria Grazia, la figlia; Chiara, la nipote. Uno styling volto non solo

a riaffermare l’eleganza del design italiano, ma orientato verso un’esclusiva

ricerca sui materiali (in questo caso tessuti indiani), esaltati nelle loro peculiarità

estetiche di texture/colore e che al contempo coniuga la sobria linearità

dei tre oggetti d’arredamento con le nuove tendenze in atto. Questa operazione

di “cosmesi”, per dirla come il critico d’arte Gillo Dorfles, non interviene

sulla già perfetta simbiosi tra forma e funzione di tutti e tre gli oggetti,

ma si propone di rinnovarne l’immagine con lo scopo di riproporli sul mercato,

consacrandone l’entrata nel mondo del design contemporaneo.

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Poltrona con struttura

di sostegno in legno chiaro

massello di faggio con seduta

e schienale morbidamente

imbottiti. Quest’ultima riprende

l’originale lavorazione – imbottitura

a molle. Rivestita con tessuto

damascato blue e purple.

La sagoma esile e curvata

della struttura, tipica degli anni

’50, si è potuta ottenere grazie

alla lavorazione del pezzo unico

di legno per “asportazione”,

dove lo stesso viene sagomato

e ritagliato. Un oggetto elegante,

caldo e adatto ad essere inserito

in ogni ambiente.

(misure)larghezza: 65 cm

profondità: 85 cm

altezza: 93 cm

(materiali)legno faggio naturale lucidato trasparente

imbottitura a molle

rivestimento in tessuto damascato

1958

2018

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Sedia con struttura in legno

chiaro e seduta imbottita a molle,

rivestita con tessuto damascato

verde tono su tono. La struttura

in legno è caratterizzata da esili

gambe e schienale inclinato,

quest’ultimo costituito da stecche

convergenti incrociate e da una

orizzontale. Il risultato è

una leggerissima griglia dalla cornice

lignea sagomata dalla struttura

portante dello schienale.

1955

2018

(misure)larghezza: 48 cm

profondità: 40 cm

altezza: 93 cm

(materiali)legno faggio naturale lucidato trasparente

imbottitura a molle

rivestimento in tessuto damascato

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Tavolino con struttura in legno

gambe in rame e ripiano in vetro.

Quest’ultimo è apribile, è solo

appoggiato sulla struttura

in legno che si scopre bacheca

dove è possibile riporre piccoli

oggetti e riviste. Di forma

rettangolare può essere affiancato

ad un altro così da raddoppiarne

la misura.

mod

elloM

G61

9

1950

chia

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G61

9

2018

(misure)larghezza: 70 cm

profondità: 35 cm

altezza: 38 cm

(materiali)legno faggio naturale lucidato trasparente

ottone

vetro

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1913-2004

(1941)Restauro.

Palazzo Mocenigo Casa Nuova (Bennati),

Venezia

(1947-48)Progetto.

Villa Riganti,Riccione (Rn)

(1946)Interni e arredo.

Albergo Grand Hotel,Verona

(1953-54)Interni e arredo.

Belvedere Turbonave Cristoforo Colombo

(1963)Progetto.

Hotel Cascata, Madesimo (So)

(1965)Progetto.

Chiesa S. Pietro Martire, Cinisello Balsamo (Mi)

(1949)Progetto.

Villa Montanari,Riccione (Rn)

(1962)Interni e arredi.

TurbonaveMichelangelo

(1992-93)Design.

Uffici Alleanza Assicurazioni, Milano

(1951)Interni e arredo.

Hotel Bauer Grunwald, Venezia

(1987-1994)Progetto.

Complesso Parrocchiale, Sesto S. Giovanni (Mi)

(1969)Progetto e arredi interni.

Albergo Conchiglia, Madesimo (So)

(1952)Progetto.

Villa Marinotti,Tai di Cadore (Bl)

(1990-93)Progetto.

Ufficio Gruppo Zurigo, Milano

(1963)Progetto e arredi.Teatro San Babila,

Milano

(1968)Design.

Caveau della banca Lips Vago, Milano

(1960-62)Design.

Mobile bar apertoPoltroncinaPorta riviste

(1958-59)Interni e arredi.

Turbonave Leonardo da Vinci

Nasce a Venezia nel 1913. Si laurea al Politecnico di Milano nel 1939 e da allora,

nel capoluogo lombardo, svolge un’intensa e poliedrica attività. Gli ambiti

di intervento spaziano dall’urbanistica al restauro, dalle costruzioni pubbliche

e private, all’arredamento navale, alberghiero, privato e teatrale sia in Italia sia all’estero.

La carriera universitaria, svolta presso l’Università di Pavia, lo vede impegnato

già dal 1949 quale assistente ordinario presso l’Istituto di Disegno.

In questi anni progetta e realizza ville private tra le quali Villa la Caravella sul lago

di Garda; Villa Montanari a Riccione e Villa Marinotti a Tai di Cadore.

Libero docente dal 1955, è professore incaricato di Disegno presso la Facoltà

di Scienze e nel 1965 diviene Direttore dell’Istituto stesso. Nel 1973 è professore

incaricato stabilizzato presso la Facoltà di Ingegneria. La sua professione si avvia

a Venezia, città natale, con lavori di restauro tra cui Palazzo Mocenigo detto

“il Nero” e Palazzo Contarini delle Figure sul Canal Grande. Nel 1951 ristruttura

gli interni e crea gli arredamenti dell’Hotel Bauer Grunwald. Nel 1958 collabora

alla progettazione urbanistica di piazzale Roma. La chiesa di S.Pietro Martire

a Cinisello Balsamo risale al 1965, tra il 1966 e il 1969 sviluppa il progetto

per il nuovo Conchiglia Grand Hotel Torre di Madesimo e dal 1965 al 1968

si dedica alla realizzazione del teatro e centro culturale San Babila di Milano oltre

ad altri progetti di interni, alberghi, cinema e vari appartamenti privati;

tra le opere di design si ricorda la porta d’ingresso del caveau della Banca Lips Vago

del 1968. Nel 1970 lavora alla pianificazione dei complessi turistici

di Marmaria, Kiris North e Aksu East in Turchia. Sono degli anni Novanta

le ristrutturazioni della sede centrale dell’Alleanza Assicurazioni in viale Luigi

Sturzo (Milano), degli uffici del Gruppo Zurigo in piazza Carlo Erba (Milano)

e la costruzione del complesso parrocchiale di Sesto San Giovanni. La partecipazione

ai concorsi, già iniziata nel 1953, lo vede impegnato con successo ad alcuni progetti.

Vince, in tempi diversi, concorsi per le navi Cristoforo Colombo (1953),

Leonardo da Vinci (1958), Michelangelo (1962), di cui realizza

gli arredamenti. Partecipa inoltre al concorso per il “Repertorio Progetti Tipo”

della Regione Lombardia, per il Centre Pompidou a Parigi, per “Tre Chiese

per il 2000” e per piazza Duomo a Milano. La sua attività di architetto e designer

prosegue fino alla sua morte avvenuta il 18 agosto 2004 a Lanzo d’Intelvi (Co).

Nel 2013, per celebrare il centenario della nascita, gli è stato dedicato il premio

“Concorso d’Idee” indetto dal Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano,

per la progettazione di una passerella ciclopedonale sul Naviglio della Martesana.

In occasione della premiazione è stata allestita una mostra dei suoi bozzetti

e disegni preparatori presso il Salone d’Onore della Triennale di Milano.

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progetto Giorgio GottardiCaterina Corni Paola Maria Gianotti

[email protected]

graficaPaola Bertozzi

web designerSimone Gri l lo

fotoUmberto Corni

testiCaterina Corni Paola Maria Gianotti

archivioChiara de Pascale

ufficio stampaMaria Chiara Salvanell i

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via Lanzone 23, 20123 Milano+39 366 165 0141http://milanohomescouting.com/idea4mi