architetti per milano - ELAN42 — Network Communication · 2017-11-21 · una borsa di studio...

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presentano architetti per milano in onda su Sky Arte hd (canale 120) dal 2 luglio, tutti i giovedì h 20:30 2 luglio Daniel Libeskind 9 luglio Renzo Piano 16 luglio César Pelli 23 luglio Peter Eisenman 30 luglio David Chipperfield 6 agosto Rem Koolhaas SKYLINE Architetti per Milano ©lagalla23 Tutti i diritti riservati

Transcript of architetti per milano - ELAN42 — Network Communication · 2017-11-21 · una borsa di studio...

presentano

architetti per milanoin onda su Sky Arte hd (canale 120)dal 2 luglio, tutti i giovedì h 20:30

2 luglioDaniel Libeskind

9 luglioRenzo Piano

16 luglioCésar Pelli

23 luglioPeter Eisenman

30 luglioDavid Chipperfield

6 agostoRem Koolhaas

SKYLINE Architetti per Milano ©lagalla23

Tutti i diritti riservati

6 puntate da 26/30 minuti

Nel novembre 2013, in occasione dei suoi 150 anni, il Politecnico di Milano ha inaugurato MI/ARCH, l’appuntamento annuale che ha l’obiettivo di promuovere visioni e progetti per lanciare Milano come grande capitale dell’architettura.Ideato e curato dall’architetto Stefano Boeri, professore ordinario di urbanistica al Politecnico, MI/ARCH ha inaugurato presentando un ciclo di lezioni pubbliche tenute dai più prestigiosi nomi dell’architettura internazionale, chiamati a raccontare le loro visioni e i loro progetti per Milano tra cui Daniel Libeskind, Renzo Piano, César Pelli, David Chipperfield, Peter Eisenman e Rem Koolhaas. Sono loro i grandi architetti che stanno trasformando lo skyline della città di Milano.

Il format tv SKYLINE Architetti per Milano (6 puntate da 26/30 minuti) presenta brevi ma ricche monografie, introdotte e commentate da Stefano Boeri, dedicate ai grandi architetti protagonisti di MI/ARCH 2013–2014, seguendoli in una giornata tutta milanese: dall’incontro col pubblico e con gli studenti di architettura al Politecnico e alla Triennale alla visita del sito del loro progetto per Milano.Ogni intervista è stata realizzata proprio all’interno del loro intervento, in corso di costruzione o appena completato, che il pubblico di Sky Arte hd potrà così ‘visitare’ in anteprima.Attraverso un’intervista approfondita, ciascun architetto presenta al pubblico la sua biografia, la sua idea di architettura e la sua visione per Milano. Il racconto è arricchito da filmati originali, disegni, fotografie e render in 3d delle opere realizzate in tutto il mondo e quelle realizzate, o in corso di realizzazione, a Milano.

concept delprogramma

il format

“Expo 2015 è una grande occasione per Milano,per mettersi in scena davanti al mondo. I progetti di questi architetti visionari non sono solo un’anticipazione del futuro, ma anche la conferma più importante della sfida planetaria che Milano sta giocando con le altre capitali del mondo contemporaneo”.

— stefano boeri —

DANIEL LIBESKINDNato a Łodz, Polonia, nel 1946, è cittadino americano dal 1964.

breve biografiaNato in Polonia, da adolescente è immigrato con la sua famiglia a New York. Qui ha ricevuto una borsa di studio dalla American–Israel Cultural Foundation per proseguire gli studi. Prima di iniziare a studiare architettura ha studiato musica e lavorato come musicista professionista. Si è laureato in Architettura a New York alla Cooper Union nel 1970 e ha compiuto i suoi studi post lauream a Essex, in Inghilterra.Nel 1989 ha vinto il concorso per il Museo Ebraico di Berlino e, dopo aver stabilito il suo studio professionale in un primo tempo a Berlino e, in seguito, nel 2003 a New York, Daniel Libeskind ha realizzato progetti culturali, commerciali e residenziali in varie parti del mondo ottenendo molti riconoscimenti soprattutto per i suoi musei: il Felix Nussbaum Haus, Osnabrück; l’Imperial War Museum North, a Manchester; il Denver Art Museum; il Contemporary Jewish Museum a San Francisco; il Danish Jewish Museum; il Royal Ontario Museum a Toronto; il Military History Museum a Dresda. Nel 2003 lo Studio Libeskind ha vinto un altro concorso di importanza storica: il Masterplan per la ricostruzione del World Trade Center dopo gli attentati dell’11 settembre, a Manhattan.

il progetto per milanoA Milano ha progettato uno dei complessi residenziali di CityLife, il progetto di riqualificazione dell’area dell’ex Fiera di Milano, di cui ha curato la stesura del Masterplan insieme a Zaha Hadid e Arata Isozaki, e per il quale ha progettato anche la Torre Libeskind alta 150 metri.

i contenuti della puntataIn conversazione con Stefano Boeri proprio al centro delle residenze CityLife, il grande architetto polacco ripercorre i più importanti progetti della sua carriera, e il suo punto d’orgoglio, i tanti Musei del mondo che portano la sua firma: “Quando costruiamo un museo non stiamo costruendo solo un’altra scatola, un altro contenitore ma un modo per portare al pubblico il potere del pensiero umano, la meraviglia del mondo, creando allo stesso tempo qualcosa di interessante, qualcosa che, naturalmente, deve funzionare con diversi tipi di arte ma allo stesso tempo deve essere in grado di offrire qualcosa all’immaginazione”.

Racconta anche il concept del difficile, importante Masterplan del World Trade Center di New York, dopo gli attentati dell’11 settembre: “Non si trattava solo di descrivere la tragedia, ma di prendere il ricordo di quel giorno particolarmente catastrofico in cui il mondo libero è stato attaccato, New York… e fare qualcosa di diverso, riportarlo alla vita, affermare la vittoria della vita su quelle azioni malvagie. [...] Così ho cominciato creando il Memoriale, andando giù fino alle fondamenta, creando il museo ma anche un nuovo skyline simbolico che fosse una celebrazione di ciò per cui New York è famosa nel mondo. Ora la zona di Lower Manhattan ha vissuto il suo Rinascimento. Quando era in macerie, era un luogo triste. C’era Wall Street e di notte era buio. Ora, grazie alla ricostruzione, le persone hanno riscoperto questo strepitoso luogo storico”.

Prima Visione tv2 luglio – h 20:30

SKYLINE architetti per milano

Daniel Libeskind

Sky Arte hd (canale 120)

Dettaglio Residenze Libeskind CityLife© CityLife SpA

Masterplan Residenze CityLife © Studio Libeskind

Daniel Libeskind nel cortile delle Residenze CityLife © lagalla23

Daniel Libeskind © lagalla23

Residenze Libeskind CityLife © CityLife SpA

Torri Hadid, Libeskind e Isozaki, CityLife © Studio Libeskind

STUDIO LIBESKINDMasterplan Residenze CityLifemilano

www.libeskind.comwww.city-life.it

RENZO PIANONasce a Genova nel 1937 in una famiglia di costruttori.

breve biografiaStudia al Politecnico di Milano dove si laurea nel 1964. Nel 1971, a Londra, fonda lo studio Piano & Rogers con Richard Rogers, con cui vince il concorso per il Centre Pompidou di Parigi. Dai primi anni ‘70 agli anni ‘90 collabora con l’ingegnere Peter Rice, creando l’Atelier Piano & Rice, attivo dal 1977 al 1981. Infine, nel 1981, costituisce il Renzo Piano Building Workshop, con sedi a Parigi, Genova e New York, con cui ha realizzato progetti in tutto il mondo: la Menil Collection a Houston, il Terminal dell’Aeroporto Internazionale Kansai a Osaka, la Fondazione Beyeler a Basilea, il Centro Culturale Jean-Marie Tjibaou in Nuova Caledonia, Potsdamer Platz a Berlino, la riqualificazione del Porto di Genova, l’Auditorium Parco della Musica a Roma, il Nasher Sculpture Centre a Dallas, l’ampliamento dell’High Museum of Art ad Atlanta e della Morgan Library a New York, la Maison  Hermès a Tokyo, la sede del New York Times, la California Academy of Sciences a San Francisco, la London Bridge Tower (The Shard) a Londra, l’ampliamento dell’Isabella Stewart Gardner Museum a Boston e del Kimbell Art Museum a Fort Worth e il nuovo Whitney Museum of American Art a New York. Il suo percorso è premiato da numerosi riconoscimenti, tra cui il ‘Pritzker Architecture Prize’ nel 1998. Nel 2013 Renzo Piano è stato nominato Senatore a Vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e nel maggio 2014 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa dalla Columbia University, New York, usa. Oggi è impegnato in progetti come il Campus della Columbia University a New York, il Centro Culturale della Fondazione Stavros Niarchos ad Atene, l’Academy Museum of Motion Pictures.

il progetto per milanoA Milano, è oggi impegnato nel progetto della Città della Salute, il più grande polo pubblico di cura e ricerca della Sanità italiana che riunisce l’Istituto Nazionale dei Tumori e l’Istituto neurologico Carlo Besta, che sorgerà nelle ex area Falck di Sesto San Giovanni.

i contenuti della puntataHa voluto incontrare i ragazzi del Politecnico di Milano proprio nell’ex area Falck di Sesto San Giovanni, dove sorgerà la sua Città della Salute: “Mi hanno sempre affascinato i luoghi pubblici, sono i luoghi civici, i luoghi che fanno la città, dove si condividono dei valori. [...] L’ospedale è un luogo di sofferenza, come il carcere, però è un luogo di grande civiltà [...] dove c’è un attimo di sospensione, di grande fragilità perché il malato è in una situazione sospesa. Quando Veronesi dodici anni fa divenne Ministro e mi chiese di lavorare con lui su questo grande tema, mi sembrava una cosa molto giusta...”.

Renzo Piano conclude raccontando il tema che oggi gli sta più a cuore e che sta affrontando, da quando è diventato Senatore a Vita, con il gruppo di giovani architetti G124: “Bisogna accettare il fatto che le città possano crescere, ma al loro interno, completandosi, costruendo sul costruito riempiendo i buchi neri che sono le ex aree industriali, le ex aree ferroviarie, le ex basi militari. Ti accorgi che intervenendo sulle periferie con questa grande opera di rammendo, hai a che fare con infrastrutture, con il verde, con il consolidamento strutturale, l’adeguamento energetico. Nascono mille e mille micro-cantieri che sono anche micro-mestieri, micro-imprese che implicano micro-investimenti, micro-finanziamenti. Se vogliamo dare spazio ai giovani è questo il modo”.

Prima Visione tv9 luglio – h 20:30

SKYLINE architetti per milano

Renzo Piano

Sky Arte hd (canale 120)

tavole del progetto© Renzo Piano Building Workshop

tavole del progetto© Renzo Piano Building Workshop

Monica Chittò, Sindaco di Sesto San Giovanni, Renzo Piano e Stefano Boeri durante la Lecture pubblica all’Ex Area Falck© lagalla23

Renzo Piano al cantiere dell’Area Ex Falck, Sesto San Giocanni© lagalla23

Renzo Piano nello studio di Punta Nave, Genova© lagalla23

tavole e plastico del progetto© Renzo Piano Building Workshop

RENZO PIANO BUILDING WORKSHOPCittà della Salute (progetto in corso d’opera) ex area falck, sesto san giovanni (milano)

www.rpbw.comwww.bizzipartners.com/it/projects/milanosesto.html

CÉSAR PELLISan Miguel de Tucumàn, 1926.

breve biografiaHa condotto i suoi studi in architettura in Argentina, laureandosi all’Università di Tucumàn. Ha fatto il suo apprendistato di architetto nello studio di Eero Saarinen. In seguito ha lavorato in altri due studi di architettura entrambi a Los Angeles. Nel 1977, è stato nominato Rettore della Scuola di Architettura della Yale University a New York e nello stesso anno ha fondato il suo studio professionale, César Pelli & Associates, che nel 2005 ha preso il nome di Pelli Clarke Pelli Architects per riconoscere il ruolo dei suo collaboratori principali.Nella sua lunga carriera ha ricevuto 12 lauree ad honorem e oltre 200 tra premi e riconoscimenti. Nel 1995 ha vinto la Gold Medal dell’American Institute of Architects Awarded e, nel 2004, l’Aga Khan Award for Architecture per il progetto delle Petronas Towers di Kuala Lumpur.

il progetto per milanoA Milano ha progettato i tre edifici della Torre UniCredit e Piazza Gae Aulenti, costruzione simbolo del complesso di Porta Nuova\Garibaldi realizzato da Hines, di cui lo studio Pelli Clarke Pelli Architects è anche autore del Masterplan.Gli edifici dell’area – che ospitano uffici, residenze, alberghi e spazi commerciali – sono concepiti secondo i più avanzati criteri di risparmio energetico e per valorizzare la dimensione pedonale degli spazi che si sviluppano alla loro base.

i contenuti della puntataStefano Boeri ha incontrato l’architetto nella sua Torre UniCredit di Porta Nuova che con 231 metri di altezza alla guglia e 32 piani, è stato fino al 2015 il grattacielo più alto d’Italia, diventando decisamente il nuovo simbolo della Milano contemporanea.

La puntata racconta la biografia di questo Maestro dell’architettura fin dai suoi esordi: “Durante il mio primo anno di studi ho scoperto che l’architettura, in quanto movimento moderno, poteva aspirare a diventare arte moderna e che allo stesso tempo, come architetto, avrei potuto fare qualcosa di utile e importante nella società. Questa combinazione – che l’architettura possa avere contemporaneamente una funzione sociale e artistica – mi ha affascinato e ho pensato che avrei potuto dedicarle tutta la mia vita. Questo è ciò che ho fatto, e che continuo a fare con grande piacere”.

A Sky Arte hd il ‘guru dei grattacieli’ descrive anche il suo punto di vista su questa categoria specifica dell’architettura:“Gli edifici semplicemente ‘alti’ non hanno un’immagine pubblica e invece i grattacieli ce l’hanno perché sono in grado di comunicare a un livello emotivo e non razionale. Molti architetti non sarebbero d’accordo su questo, loro usano il termine grattacielo per qualunque edificio alto, ma io credo che sia sbagliato. Non possiamo fuggire all’implicazione emotiva contenuta in un edificio”.

Prima Visione tv16 luglio – h 20:30

SKYLINE architetti per milano

César Pelli

Sky Arte hd (canale 120)

Vista del palazzo dalla Stazione Garibaldi© lagalla23

Palazzo Unicredittavola del progetto © Pelli Clarke Pelli Architects

César Pelli mentre guarda Palazzo Unicredit© lagalla23

César Pelli © lagalla23

Vista del palazzo da Piazza Gae Aulenti© lagalla23

Piazza Gae Aulenti© lagalla23

PELLI CLARKE PELLI ARCHITECTSPalazzo UniCredit, Piazza Gae Aulenti, milano

www.pcparch.com

PETER EISENMANNato a Newark nel 1932.

breve biografiaArchitetto di fama internazionale pluripremiato per progetti di arredo urbano e strutture innovative per le istituzioni educative. Nel 1967, fonda a New York l’Institute for Architecture and Urban Studies (IAUS) di cui è direttore fino al 1982.Nel 2001 ha ricevuto la Medaglia d’Onore dal New York Chapter dell’American Institute of Architects e, nello stesso anno, il Cooper-Hewitt National Design Award della Smithsonian Institution in Architecture. Ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia del 2004. La rivista Popular Science ha nominato Eisenman uno dei primi cinque innovatori del 2006 per l’University of Phoenix Stadium degli Arizona Cardinals. Insegna alla Cornell University e alla Columbia University, negli usa e alla Cambridge University (uk). Nel 2003 gli è stata conferita una laurea honoris causa in Architettura dall’Università La Sapienza di Roma. Nel 2012 Stefano Boeri, nel suo ruolo di Assessore alla Cultura del Comune di Milano, ha donato a Eisenman il ‘Sigillo della Città Milano’ per i suoi importanti studi sull’architettura milanese e la sua costante attenzione alla cultura della città.

il progetto per milanoA Milano Eisenman sta realizzando il complesso Residenza Carlo Erba in un’area storica di Città Studi: un’architettura che fonde l’attenzione per il benessere e la sostenibilità energetica con il design di qualità, tra contemporaneità e storia, tipico dello stile moderno milanese, del quale Eisenman è uno dei conoscitori a livello mondiale, grazie ai suoi studi cinquantennali sull’architettura moderna italiana. i contenuti della puntataPeter Eisenman descrive la genesi e lo sviluppo del suo progetto più importante, il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa (2005): “Di tutte le cose che ho visto sull’Olocausto ho sempre pensato che erano nostalgiche o kitsch… Parlai quindi con Richard Serra e gli dissi, «Ehi Richard, perché non mi fai da guru? Tienimi tu lontano dal kitsch». Perché Richard è l’architetto meno kitsch in assoluto. E così Richard entrò nel progetto come collaboratore. Per realizzare il progetto fummo selezionati da Helmut Kohl che fu costretto a prenderci tutti e due. Gli antisemiti e simili volevano una specie di stradina che portasse gli ebrei lacrimosi sotto un albero da qualche parte, e non questa enorme distesa nel bel mezzo di Naziland!”.

Eisenman concede l’intervista a Stefano Boeri, comodamente seduto nel cantiere delle sue Residenze Carlo Erba, a Milano, un progetto in corso di completamento: “Ci sono tre cose che producono questo approccio specifico. Una è che non potevamo andare più di 34 metri oltre il livello del terreno. Numero due, abbiamo un’area triangolare che, per i limiti di altezza, non ci permette di realizzare un edificio perimetrale. E il terzo limite è che avevamo un certo numero di unità da inserire per rendere il progetto finanziariamente sostenibile per il committente. Inoltre volevamo giocare con i giardini pubblici di fronte all’edificio che hanno permesso anche a noi di avere un giardino. Volevamo un’organizzazione su tre livelli che è tipica degli edifici milanesi. Una base massiccia, un piano nobile, cioè una parte intermedia, e una parte superiore distinta dal resto. Abbiamo quindi usato materiali diversi. Volevamo realizzare un edificio che incorporasse le idee dell’area, del cliente e dell’architettura. Mi piace pensare che l’abbiamo fatto”.

Prima Visione tv23 luglio – h 20:30

SKYLINE architetti per milano

Peter Eisenman

Sky Arte hd (canale 120)

Dettaglio progetto Residenze Carlo Erba© Eisenman Architects

Progetto Residenze Carlo Erba© Eisenman Architects

Peter Eisenman con Stefano Boeri al cantiere delle Residenze Carlo Erba© lagalla23

Peter Eisenman al cantiere delle Residenze Carlo Erba© lagalla23

Progetto Residenze Carlo Erba© Eisenman Architects

Dettaglio progetto Residenze Carlo Erba© Eisenman Architects

Eisenman ArchitectsResidenze Carlo Erba (progetto in corso d’opera)Piazza Carlo Erba, milano

www.eisenmanarchitects.comwww.residenzecarloerba.it/index2.php?lang=en

DAVID CHIPPERFIELDNato a Londra nel 1953.

breve biografiaLaureato all’Architectural Association School of Architecture di Londra, ha cominciato lavorando negli studi di Richard Rogers e Norman Foster.Nel 1984 ha fondato lo studio David Chipperfield Architects che attualmente ha sedi a Londra, Berlino, Milano e Shanghai. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui la Heinrich Tessenow Gold Medal (1999), il RIBA Royal Gold Medal for Architecture (2011), il Praemium Imperiale from the Japan Art Association (2013). Nel 2004 è stato nominato Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico (CBE) per i suoi meriti in campo architettonico.Ha insegnato in numerose università in tutto il mondo tra cui la Staatliche Akademie di Stoccarda 1995 e Yale nel 2011. Nel 2012 ha curato la 13a Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, ‘Common Ground’. Nel 2014 è stato nominato direttore artistico del marchio italiano Driade.

il progetto per milanoA Milano ha progettato il Museo delle Culture, (MUDEC) un nuovo edificio appena inaugurato che si trova in Zona Tortona, al centro dell’area dell’Ex Ansaldo, per la quale ha vinto il concorso internazionale di riqualificazione.

i contenuti della puntataL’architetto rilascia l’intervista proprio sulla scala principale del suo Museo delle Culture, spiegandone il concept: “Si tratta di un museo come quelli del XIX secolo dove c’è un anello, una ciambella di gallerie al primo piano. Tutti gli elementi infrastrutturali si trovano al piano terra; si sale quindi e ci si trova dentro un anello. L’idea era che al centro dell’anello ci fosse un’area in cui potersi orientare e incontrare altre persone, altri concetti e altre culture. Le gallerie funzioneranno molto bene: sono molto belle, grandi, di dimensioni generose. Sono disposte come una sequenza di stanze in cui è possibile entrare da una all’altra, oppure si possono separare. É un’ottima macchina, una specie di loft”.

Il Museo però, ha inaugurato tra le polemiche, con la minaccia dell’architetto di disconoscere il progetto. Stefano Boeri lo ha incontrato di nuovo all’indomani della pubblicazione del suo dissenso sulla stampa internazionale: “L’ultima volta che ci siamo visti, eravamo tutti piuttosto contenti di come il progetto fosse stato risolto. Invece ormai tutti sanno che non sono soddisfatto del pavimento, e non si tratta solo di un problema che riguarda l’architetto. Tutti lo guardano e dicono: “È vero! È terribile!” La cosa più stupida, e che mi irrita davvero, è che questo errore poteva essere evitato. Non si è trattato di una questione di soldi. Parliamo di 5.000 metri quadrati di pietra la cui posa non è stata controllata! Si tratta di arroganza, di pigrizia ma non di soldi. Questo è ciò che più mi ha dato fastidio”.

Prima Visione tv30 luglio – h 20:30

SKYLINE architetti per milano

David Chipperfield

Sky Arte hd (canale 120)

Scorcio attraverso le vetrine polilobate© Oskar Da Riz

L’edificio visto dall’esterno© Oskar Da Riz

David Chipperfield© lagalla23

David Chipperfield e Giuseppe Zampierial cantiere del Museo delle Culture© lagalla23

La corte interna del museo a forma di fiore: particolare del soffitto© Oskar Da Riz

Lo scalone in pietra nera che conduce al piano delle esposizioni© Oskar Da Riz

David Chipperfield ArchitectsMuseo delle Culture, via Tortona 56milano

www.davidchipperfield.co.ukwww.mudec.it

REM KOOLHAASNato a Rotterdam nel 1944.

breve biografiaLaureato in Architettura alla Architectural Association School of Architecture di Londra. Nel 1975 ha fondato lo studio di architettura OMA Office for Metropolitan Architecture e nel 2000 ha vinto il Premio Pritzker (l’Oscar dell’architettura). Oltre alla progettazione di edifici in tutto il mondo con OMA, Koolhaas lavora a discipline non architettoniche – che includono la politica, l’editoria, i media, la moda e la sociologia – attraverso il suo think tank e laboratorio di ricerca AMO. Gli edifici recentemente completati da OMA includono De Rotterdam, tre torri interconnesse sul fiume Maas; Shenzhen Stock Exchange (Borsa di Shenzhen); il quartier generale di G-Star di Amsterdam; la nuova sede per la China Central Television (CCTV) - (una torre concepita come un loop) a Pechino; la nuova sede per la Rothschild Bank di Londra; la Milstein Hall, un struttura sopraelevata che amplia il Cornell College of Architecture, Art and Planning. Nel 1978 ha scritto il best-seller ‘Delirious New York’. Nel 1995 esce ‘S,M,L,XL’ un volume di 1.200 pagine che riassume il lavoro di OMA e diventa una pietra miliare nella storia delle pubblicazioni di architettura. In qualità di direttore del programma di ricerca The Project on the City alla Harvard University, Koolhaas produce i libri ‘The Harvard Guide to Shopping’ (2001), un’analisi del ruolo del commercio al dettaglio e del consumo nella società e nell’architettura. È curatore della 14a Mostra Internazionale di Architettura – Biennale di Venezia, ‘Fundamentals’.

il progetto per milanoDal 2000 l’architetto collabora con Prada progettando showroom in tutto il mondo e le scenografie delle sfilate. A Milano Koolhaas con OMA ha appena inaugurato l’intervento di trasformazione di un ex edificio industriale nella zona sud della città creando la nuova sede della Fondazione Prada. Agli edifici esistenti si aggiungono un edificio dedicato alle esposizioni, un auditorium e una torre–museo.

i contenuti della puntataBoeri incontra Koolhaas per una visita guidata proprio nei giorni dell’inaugurazione della nuova sede della Fondazione Prada: “... Quello che realmente definisce questo spazio non è il vetro ma la presenza degli spazi industriali che lo circondano. Penso che questo in architettura sia una novità, o almeno io non l’ho mai visto prima. L’interazione tra il vecchio e il nuovo è in un certo modo così radicale, che ho usato gli elementi esistenti per definire perfino la mia architettura. In questo senso qui c’è molto più del dialogo che si può vedere solitamente nei tipici progetti di recupero”.

Poi l’architetto racconta il suo intenso e proficuo rapporto con Prada: “La richiesta più importante è stata quella di creare una diversità di spazi che fossero disponibili ad una serie quasi infinita di usi e anche che provocassero altri usi. Per esempio questo muro può aprirsi completamente così lì si può creare un teatro all’aperto. [...] Dappertutto qui ci sono possibilità di questo tipo incorporate nell’architettura”.

Sono in molti a considerare la Fondazione Prada un segnale forte della grande energia culturale della nuova Milano, e Rem Koolhaas ne è convinto: “... Questo progetto per me è molto importante anche perchè è un dialogo con Milano. Più conosco Milano, più sono colpito dalla sua incredibile capacità di creare cose e penso che oggi questa sia un’abilità molto importante che in molti altri Paesi sta scomparendo in favore del lavoro digitale e dell’industria dei servizi. Il mio progetto, è davvero un omaggio a Milano e a questa forma di conoscenza”.

Prima Visione tv6 agosto – h 20:30

SKYLINE architetti per milano

Rem Koolhaas

Sky Arte hd (canale 120)

Esterno dell’edificio© Bas PrincenCourtesy of Fondazione Prada

Progetto Fondazione Prada© Courtesy OMA

Rem Koolhaas© lagalla23

Progetto Fondazione Prada© Courtesy OMA

Rem Koolhaas© lagalla23

COrtile interno dietro all’edificio dell’auditorium© Bas PrincenCourtesy of Fondazione Prada

OMA Office for Metropolitan ArchitectureFondazione PradaLargo Isarco 2, milano

www.oma.euwww.fondazioneprada.org

STEFANO BOERINato a Milano nel 1956

breve biografiaIl suo studio professionale ha progettato architetture in Italia – come il Bosco Verticale di Milano, vincitore del premio International Highrise Award 2014 – in Europa – come la Villa Mediterranée di Marsiglia – e nel mondo – come il centro polivalente di Chanchun in Cina.Insieme a Richard Burdett, Jacques Herzog e William MacDonough, Stefano Boeri ha fatto parte della Consulta Architettonica incaricata di sviluppare le linee guida per l’Expo 2015 a Milano.È professore ordinario di Progettazione Urbanistica presso il Politecnico di Milano e ha tenuto corsi come guest professor in varie università, tra le quali Harvard GSD, Strelka/Mosca, l’Ecole Politecnique de Losanne e il Berlage Institute.Dal 2004 al 2007 è stato direttore della rivista internazionale ‘Domus’ dal settembre 2007 all’aprile 2011 ha diretto la rivista internazionale ‘Abitare’.È stato direttore artistico del Festival Internazionale di Architettura FESTARCH, che si è tenuto a Cagliari (2007 e 2008) e Peugia (2010 e 2011).È il fondatore dell’agenzia di ricerca ‘Multiplicity’ che si è dedicata allo studio delle trasformazioni delle città osservate da angolature disciplinari diverse.‘Multiplicity’ è stata invitata a presentare le sue ricerche in numerose esposizioni internazionali come la XI Documenta/Kassel, Il Musée d’Art Modern di Parigi e la Biennale di Venezia e ha promosso e partecipato a volumi collettivi come ‘Mutations’ (Actar, 2000), ‘USE’ (Skirà, 2002) e ‘Cronache dell’Abitare’ (Mondadori, 2007).Boeri ha pubblicato i suoi studi e progetti su Milano in ‘Il Territorio che cambia’ (con A.Lanzani e E.Marini, Segesta 1993) e ‘Biomilano’ (a cura di M.Brunello, Corraini, 2011), e ha recentemente pubblicato come autore due libri: “Anticittà” (Laterza, 2011) e di ‘Fare di più con meno’ (Laterza 2012).Dal giugno 2011 al marzo 2013 è stato Assessore alla Cultura, Design e Moda del Comune di Milano; dal giugno del 2014 è consulente per la Cultura e i grandi eventi per il Sindaco di Firenze.

“Milano ospita oggi i progetti e le opere di un gruppo straordinario di architettiinternazionali. Musei, università, ospedali, residenze, sedi di grandi aziendeprivate… le architetture che stanno cambiando Milano segneranno per semprela sua storia”, ha spiegato il curatore di MI/arch Stefano Boeri, che ha poiconcluso: “Fra 50 anni si guarderà a queste architetture come ai simboli delnostro tempo presente. Esattamente come la Torre Velasca dei BBPR e il Pirellonedi Ponti restano a perpetuare il mito della Milano coraggiosa e innovatrice deldopoguerra e come la Triennale di Muzio e il Palazzo di Giustizia di Piacentinicontinuano a rappresentare la Milano monumentale ed elegante degli anni ‘30.Il Politecnico è stato in questi 150 anni uno dei principali protagonisti e testimonidi questa sfida. Grazie a eventi come MI/ARCH, vuole continuare a esserlo”.

David Chipperfield e Stefano Boeri© lagalla23

Peter Eisenman e Stefano Boeri© lagalla23

Daniel Libeskind e Stefano Boeri© lagalla23

Stefano Boeri e Cesar Pelli© lagalla23

Stefano Boeri e Renzo Piano© lagalla23

Stefano Boeri e Rem Koolhaas© lagalla23

Stefano Boeriarchitetto e curatore di MI/ARCH

LAGALLA23 Productions

Casa di produzione fondata a Milano da Alessandra Galletta, critico d’arte autore e produttore di programmi televisivi su format originali, produzioni multimediali e documentari di approfondimento sociale, artistico e culturale.

Dal 2010 ha collaborato alla nascita del canale Babel (Sky Italia), il primo canale tematico dedicato ai cittadini stranieri residenti in Italia. Per Babel ha prodotto Appuntamento con l’Arte una serie di documentari monografici che hanno come protagonisti artisti di chiara fama che hanno deciso di vivere e/o lavorare in Italia: Adrian Paci, Maria Rosa Jijion, Tomàs Saraceno, Fernando & Humberto Campana, H.H.Lim... Per Babel ha prodotto inoltre documentari sui maggiori eventi artistici internazionali quali La Biennale di Venezia 2010 (Extrabiennale), nel 2012 lo speciale sulla Biennale Architettura di Venezia ‘Common Ground’, nel 2013 la Biennale Arte di Venezia ’Il Palazzo Enciclopedico’ e La Biennale di Shanghai ‘Reactivation’.Collabora con istituzioni culturali e museali (Aurora Museum Shanghai, PAC Milano, La Triennale di Milano, Fondazione Golinelli, La Biennale di Venezia, Arthub Asia), residenze artistiche e associazioni culturali.Dal 2010 cura la rubrica di Flash Art online ‘Showreel’ che presenta ‘pillole’ video di 6/8 minuti con le interviste ad importanti artisti italiani ed internazionali come Marc Quinn, Ettore Spalletti, Alfredo Jaar, Marina Abramovic. Nellla versione cartacea di Flash Art cura invece la rubrica ‘Videoview’, un focus dai set dei video d’arte in corso di produzione. Collabora anche con Artribune.com con articoli interviste e recensioni video dalle più importanti personali e collettive internazionali.Attualmente sta terminando il docufilm ‘Ossessione Vezzoli’, due anni di riprese nel racconto della vita privata ed artistica del giovane artista italiano di fama internazionale Francesco Vezzoli.

Per SKYLINE Architetti per Milano la serie di 6 monografie per Sky Arte HD LAGALLA23 Productions si è avvalsa della collaborazione dell’architetto Stefano Boeri – docente del Politecnico di Milano e curatore della rassegna MI/ARCH – e di Maddalena Bregani, autrice e curatrice di progetti culturali e di comunicazione.

per informazioni:

lagalla23 srl

di Alessandra Galletta [email protected] www.lagalla23.com

una produzioneLAGALLA23 srl

con la partecipazione diStefano Boeri

scritto e diretto daAlessandra Galletta

in collaborazione conMaddalena Bregani

produzioneLaura Tonicello

operatori di ripresaMEDIA88, MilanoAlessandro Melchionda Stefano SalaLorenzo Cappon

Cloverthree, MilanoFilippo Lorenzi, Francesco Marullo

Cecilia FormentiAnton Giulio OnofriAndrea GiannoneEnrico Bracchitta Alessandro Dal Molin

foniciGiampiero Gandolfo, MEDIA88, MilanoAnselmo Letizia, MEDIA88, MilanoAlberto Zavagli, Cloverthree, Milano

montaggio Andrea GiannoneLuca Previtali

progetto graficoLaura Tonicello

motion graphicDaniele Zacchi

adattamento graficheAlessandro Dal Molin

color gradingSTART, Milano

mix audioFONOVIDEO Audio Post, Milano

redazioneDavide TomaiuoloFederica SimonelliAndrea GuaragnaRobin Saikia

sottotitoli Alessandra Galasso

consulente legaleMatteo Ricciardi

consulente marketingLino AponeRaimondi & Campbell Associates, Milano

distribuzioneWANTED, Milano

musicheVillasara Music House

si ringrazianoIl Politecnico di MilanoLa Triennale di Milano

Studio LibeskindRenzo Piano Building WorkshopPelli Clarke Pelli ArchitectsEisenman ArchitectsDavid Chiperfield ArchitectsOMA Office for Metropolitan Architecture

CityLife SpA Fondazione Musica per RomaHines Italia

UniCredit MilanoMUDEC Museo delle CulturePinerba srlFondazione PradaRedazione Casabella

Giovanni AzzoneRettore del Politecnico di Milano

Maria Chiara PastoreCoordinamento scientifico MI/ARCH

Silvia BottiCoordinamento scientifico MI/ARCH

Azzurra MuzzonigroStefano Boeri Architetti

Elettra ZadraPr Srl

Tiziana Biasini

con il contributo di

SKYLINE Architetti per Milano è un programma nato grazie al progetto MI/ARCH – Milano capitale mondiale dell’Architetturaideato e curato da Stefano Boeriin occasione del 150° Anniversariodel Politecnico di Milano, 2013

COMUNICAZIONE

Laura [email protected]

OIKOS colore e materia per l’architettura

OIKOS dal 1984 produce colori e materie per l’architettura, l’arte e il design: ecosostenibili ed ecosensibili, dal forte valore estetico e dal minimo impatto ambientale, risultato di un uso intelligente ed innovativo dei beni e delle risorse.

Da sempre pioniera nelle ricerche tecnologicamente più avanzate, OIKOS ha saputo sviluppare soluzioni innovative e all’avanguardia per tutte le superfici verticali, orizzontali, tridimensionali nel pieno rispetto dell’uomo, dell’ambiente e della società. E’ una missione, un impegno costante al fine di migliorare l’ambiente urbano, combattendo degrado ed inquinamento metropolitano mediante la cultura della bellezza e della reale sostenibilità.

Le strategie aziendali sono basate sul risparmio energetico, recuperando e riutilizzando i materiali di scarto per la realizzazione di nuovi prodotti, materie espressive ed intense dalle elevate potenzialità tecnologiche. I colori e la materia OIKOS reinventano spazi ed edifici, danno nuova vita agli ambienti, permettono di ritrovare una rinnovata qualità, cromatica e materica.

Per OIKOS, privilegiare la ricerca e la sperimentazione, supportare iniziative culturali e sociali è un progetto di esistenza che mette al centro il colore e la materia come strumenti di crescita umana, sociale e culturale. OIKOS da trenta anni è a fianco di enti, istituzioni e progettisti che promuovono la cultura architettonica e artistica in Italia. Convinta che la divulgazione della cultura del progetto sia una responsabilità etica, l’azienda è continuamente impegnata nel supporto e organizzazione di convegni, incontri formativi, tavole rotonde, eventi artistici e culturali. Attraverso l'apporto dei grandi protagonisti della scena internazionale, il colore OIKOS è materia per l’arte, l’architettura e il design: nel restauro di edifici monumentali, nelle riqualificazioni di centri storici e periferie, nella street art, nel supporto e nella realizzazione di opere d’arte.

Il mondo OIKOS scrive ipotesi per un abitare sostenibile in ogni suo dettaglio, sperimentando modelli di pensiero e di business e ricercando potenzialità ancora inespresse.

OIKOS firma, con i propri colori, le superfici dell’architettura e del design sostenibile nel mondo.