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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 Anno XXXIV N.20 22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 COPIA OMAGGIO Intervista all’assessore alle finanze Lanfranco Principi. Le risposte in esclusiva su tutti gli aumenti per le famiglie apriliane previsti dalla nuova manovra di bilancio APRILIA - “LA DIFFERENZIATA CI COSTA DI PIÙ: LO SI SAPEVA”

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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO

Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 Anno XXXIV N.20 22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018COPIA

OMAGGIO

Intervista all’assessore alle finanze Lanfranco Principi. Le risposte in esclusiva su tutti gli aumenti per le famiglie apriliane previsti dalla nuova manovra di bilancio

APRILIA - “LA DIFFERENZIATA CI COSTA DI PIÙ: LO SI SAPEVA”

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di Gianfranco Compagno

La signora Vittoria Ottaviani,vedova di Alessandro Pazienti,ha festeggiato i 100 anni nellasua casa storica di Carroceto(via Nettunense). Attorniatadall’affetto dei parenti, amici econoscenti. Presente il sindacodi Aprilia Antonio Terra, checome tradizione ha donato unastampa, nella quale è impressala medaglia dei 100 anni:“Porgo a nome di tutta la citta-dinanza di Aprilia i miglioriauguri alla Signora VittoriaOttaviani nata a Filettino il14.11.1918 per l’importantetraguardo dei 100 anni”. Lasignora Vittoria ha raggiunto laveneranda età con una lucidità

incredibile. Ha particolarmentegradito la visita del Sindaco.Durante il brindisi augurale si èesibita con un paio di canzoni:“Finestra Chiusa” di Carlo Buti(1934) e “Scrivimi” di NinoFontana (1937). La signora Vit-toria Ottaviani è un pezzo distoria della nostra città, pratica-mente vive ad Aprilia sin dallanascita della città. VittoriaOttaviani è stata registrataall’anagrafe di Filetto (FR) il14 novembre 1918. A propositodella data di nascita mi ha rac-contato un aneddoto, che haribadito anche il giorno delcompleanno. La mamma gli hasempre raccontato che lei è natala sera del 4 novembre 1918,proprio il giorno della procla-mazione della vittoria dellaprima guerra mondiale, da cuiil nome imposto, come accade-va spesso all’epoca, fu registra-ta 10 giorni dopo, a causa dellaneve.La famiglia Ottaviani è origina-ria dell’Umbria. Proveniente daCisterna di Latina, la signora

Vittoria vive ad Aprilia daquando si è sposata, aveva 20anni, con Alessandro Pazienti,l’ultimo dei figli del possidentePietro Pazienti, che di anni neaveva 28. Il matrimonio è statocelebrato il 29 ottobre 1938(esattamente 1 anno dopo l’i-naugurazione di Aprilia) aRoma presso la Basilica diSanta Maria degli Angeli e deiMartiri. Una delle tappe classi-che del viaggio di nozze dell’e-poca (chi se lo poteva permette-re) era Venezia (vedi foto inpiazza San Marco). L’appunta-mento fisso con la signora Vit-toria è due volte l’anno pressola chiesetta di Carroceto, diproprietà degli eredi Pazienti,in occasione della celebrazione

di Sant’Antonio, 17 gennaioSant’Antonio Abate e il 13 giu-gno Sant’Antonio di Padova.Conservo una foto storica cheho scattato il 13 giugno 1991(27 anni fa), come tradizione afine cerimonia, nella foto c’era-no: Fernando Salluti, VirginiaBenedetti Proscio, CarolinaCasali Bartoli, Gisella BottoniCasali, Vittoria OttavianiPazienti, Alessandro Pazienti,Bianca Arrighi Tassi e AmelioTassi.

1925 I PAZIENTI A CARROCETO

Pietro Pazienti (1866 - 1935),fu Ignazio ha iniziato la suaattività di bonificatore ed agri-coltore 43 anni (1891) orsonoacquistando e trasformando unlotto dell’ex Tenuta di Sant’A-lessio, ora parte del suburbioRomano . È quanto si legge inun documento datato il 14 set-tembre 1934.Il 16 marzo 1925 Pietro Pazien-ti con la moglie Anna Ginotti ei suoi 10 figli: Giulio (1886),

Ugo (1888), Ida (1890), Peppi-na (no data), Giovanni (1896),Umberto (1900), Ignazio(1903), Vittorio (1905), Anto-nio (1908) e Alessandro (1910),

tutti in età di lavoro, si era tra-sferito presso la Tenuta di Car-roceto, in Agro Romano dellaquale aveva ottenuto il posses-

so dagli eredi della principessaElena Appony Borghese. Con iproventi venuti dalla venditadel fondo già da lui modificatoè portato a coltura intensiva, il20 maggio 1925, con atto delnotaio Girolamo Buttaoni inRoma acquistò i 950 ettari dellaTenuta di Carroceto . Il suoobbiettivo principale era quellodi bonificare e migliorare laproprietà, affinché i suoi ottofigli maschi potessero avere unfuturo tranquillo con le lororispettive famiglie. L’impresanon fu delle più semplici, i ter-

reni erano completamenteincolti e malsani, senza alcunaattrezzatura e mancante diacqua potabile. All’ atto dibonificare i terreni gli fu conte-

stata una contravvenzione percioccatura abusiva di terrenoboschivo. Nel 1927, PietroPazienti acquistò due macchine

agricole “Borzig” tipoFlower, per dissodare iterreni incolti, si prodi-gò alla ricerca di acquapotabile, elemento fon-damentale per l’azien-da. Man mano che latenuta veniva progres-sivamente bonificata,costruì cinque centricolturali per un costototale, compresi mac-chinari, di lire1.500.000 (oltre unmiliardo e mezzo dilire attuali). PietroPazienti, in quel docu-mento ricorda, la crisigenerale sopraggiunta,che rallento la suaopera di trasformazio-ne. Scavati due pozziirrigò altri 70 ettari. Fuproprio durante quellacrisi che gli arrivòun’intimazione di

pagamento molto onerosa, poi-ché non gli erano state ricono-sciute delle agevolazioni fisca-

li. La sua grande preoccupazio-ne, era quella che se fosse statocostretto a pagare l’imposizio-ne, si sarebbe ritrovato in con-dizioni economiche disastrose,e nell’ impossibilita di portare atermine la sua opera, per questomotivo chiese un intervento digiustizia ad Araldo Di Crolla-lanza. Pietro Pazienti morì aRoma il 28 febbraio 1935, l’an-no successivo, con l’ istituzionedel comune di Aprilia, l’O.N.C. iniziò le pratiche diesproprio di tutta la tenuta diCarroceto. Fu il figlio Giovan-ni, anche a nome dei fratelli, apresentare ricorso contro taleprovvedimento, ma il 26 gen-naio 1937 il collegio centralearbitrale, “in nome di sua Mae-stà Vittorio Emanuele Terzo,per grazia di Dio e per volontàdella nazione-Re d’Italia-Impe-ratore di Etiopia”, decise diespropriare 753 ettari dellatenuta di Carroceto, offrendoun indennizzo di lire 1.050.000.A furia di ricorsi, gli eredi diPietro riuscirono ad avere unindennizzo superiore, e a rien-trare in proprietà di alcuni ettaridi quella tenuta. Per anni, anchenel dopoguerra, la famigliaPazienti è stata la più importan-te della città. Foto archivio G. Compagno eB.Tofani e famiglia Pazienti

22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 2 IL GIORNALE DEL LAZIO

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LAZIOIL GIORNALE DELIL GIORNALE DEL

LAZIO

È nata a Filettino il 4 novembre 1918, è stata registrata 10 giorni dopo. Nel 1938 sposò Alessandro Pazienti

100 ANNI, BUON COMPLEANNO SIGNORA VITTORIA OTTAVIANI 1925, IL POSSIDENTE PIETRO PAZIENTI ACQUISTA LA TENUTA DI CARROCETO

L’ANTICO BORGO DI CARROCETO “CAROCCETO o CARUCETO. Io credo che la denominazione originale de’ tempi bassi di questacontrada fosse Carducetum, donde formossi quella di Carucetum, della quale la prima memoria cheio abbia trovata in una Carta del 1358 riportata dal Nerini n. LXVIII. e questa per l’abbondanza de’-cardi, che particolare a questo suolo. Questo tenimento comprende rubbia 519 e mezzo incirca (960ettari circa ndr), appartiene ai Borghese, diviso ne’ quarti detti del Casale, di Sopra strada e Fontanile,della Ficoccia, e di Valle lata. Confina con quelli di Caroccetello, Campo di Carne, Casal della Man-dria, Campo Morto,Valle Lata e Buon Riposo”. Così Antonio Nibby nella sua “Analisi storico - topo-grafica - antiquaria della carta de’ dintorni di Roma nel 1837 descriveva la località. Carroceto è famo-sa perché nel 1697 ha sostato papa Innocenzo XII, durante il viaggio da Roma ad Anzio, per inaugu-rate il porto Innocenziano. L’antico borgo si trova sulla strada regionale Nettunense, all’incrocio convia della Stazione, ormai inglobato nel centro urbano di Aprilia. La maggior parte degli apriliani con-fondono la località con via Carroceto, che quando Aprilia non esisteva era la strada che arrivavadirettamente nella località appartenuta ai principi Borghese sino al 1925 e poi acquistata da PietroPazienti (n.1866 m.1935). Attualmente via Carroceto si interrompe all’altezza di piazza BenedettoCroce. Ancora oggi i vecchi abitanti di Carroceto dicono “Vado su ad Aprilia”.

A cura di Gianfranco Compagno

Pietro Pazienti (1924)

Carroceto stazione sanitaria (1932

Venezia- Vittoria e Alessandro Pazienti (1938)

Il isndaco Terra con la sig.ra Vittoria

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 3IL GIORNALE DEL LAZIO

Tutti gli aumenti previsti dalla prima manovra finanziaria del Terra bis spiegati da Alessandro Mammucari di Movap

BILANCIO 2019: ARRIVANO LE SALASSATE PER GLI APRILIANI

La Tari lievita anche del 270% rispetto al 2011 per alcune categorie. Costano in media 500 euro in più i loculi cimiteriali

Prima manovra di bilancio peril Terra bis e si prevedono giàtanti aumenti per i contribuentiapriliani. Abbiamo volutoapprofondire nel dettaglio lecifre e gli interventi con Ales-sandro Mammucari di Movap.Per la Tari si evidenzianoaumenti fino al 270% rispettoal 2011, i loculi cimiteriali lie-vitano di 500 euro in media(compresi anche quelli perbambini) e raddoppia la stimad’incasso per le multe stradali.Ma andiamo nel dettaglio.

TA.RI. : AUMENTI PER 25EURO CIRCA A FAMI-GLIA. AUMENTI RISPET-TO AL 2011 FINO AL 270%“Con la delibera di GiuntaComunale n. 186 del 26 ottobre2018 –ci spiega Mammucari-propedeutica al Bilancio 2019l’amministrazione Terraaumenta il prelievo per farfronte ai maggiori costi che sisostengono per erogare il servi-zio. I numeri ci dicono che leimprese vedranno aumentarel’imposta del 3 per cento men-tre saranno le famiglie adassaggiare sulla loro pelle unaumento medio di oltre 25 eurononostante le sfavillanti pro-messe di riduzione delle tasseapriliane da parte della GiuntaTerra. Le imprese non sonorisparmiate e vedranno aumen-tare il conto nei confronti dellaGiunta Terra e così un super-mercato di medie dimensioni(400 mq) verserà in più nellecasse comunali oltre 80 euro.L’aumento è la diretta conse-guenza degli aumenti dei costioperativi legati alla raccolta deirifiuti e qui si pone il problemadelle innumerevoli assunzionicompiute in quest’ultimoperiodo dalla Progetto

Ambiente, assunzioni moltospesso effettuate a chiamatadiretta da parte della GiuntaTerra. Un altro importante con-fronto riguarda i livelli delletariffe all’inizio del 2011 equelli di prossima approvazio-ne per il 2019. Se nel 2011 unbar pagava una tariffa di 9,15euro al mq nel 2019 il SindacoTerra chiederà loro ben 15,96euro al mq con un aumento del90 per cento, ancora se ad unristorante e pizzeria si impone-va nel 2011 una tariffa di 9,15euro al mq, oggi i Civiciimpongono loro una tariffa di21,18 euro al mq con unaumento del 130 per cento, pernon dimenticarci dei negozian-ti che nel caso di una semplicevendita di frutta e verdurahanno visto aumentare la tarif-fa da 7,50 euro al mq a 27,54ovvero del 270 per cento. E’bene precisare che i dati sono

perfettamente comparabili per-ché tanto oggi che nel 2011 iregimi fiscali prevedevamo lacopertura integrale dei costisostenuti per il servizio erogatoattraverso la definizione di unPiano Economico Finanzia-rio”.

QUESTIONE MULTESTRADALI: PREVISTO UNINCASSO DI 500 MILAEURO“Con delibera di Giunta Comu-nale n. 188 del 26 ottobre –continua Mammucari- l’ammi-nistrazione Terra prevede diincassare attraverso gli indisci-plinati automobilisti aprilianiben 500.000,00 di euro cheandranno a rinsaldare le magrecasse comunali. Incassi ben aldi sopra della media se si pensache nel 2017 da questa voce ilcomune ha incassato euro312.000 e nel parziale 2018 (10

mesi) 273.000,00 quasi la metàrispetto alle previsioni 2019. Aldi là della poco attendibilitàdella previsione, anche in rela-zione al fatto che l’aumentodelle buche stradali nellanostra città renderà molto diffi-cile il superamento dei limiti divelocità, non si può non critica-re il fatto che dei 500.000,00 dieuro previsti solo 6.000,00verrà destinato al miglioramen-to della circolazione stradaleladdove più logico sarebbestato destinare una quota piùampia ad un tema molto sentitodalla nostra città. Anche daquesta deliberà emerge comedopo oltre 7 anni di ammini-strazione il Sindaco Terra nonriesce a mettere in equilibrio inostri conti ed avviare unaseria politica di riduzione dellapressione fiscale che al contra-rio aumenta e si fa sentire neiportafogli dei nostri cittadini.Aumenti sul fronte della Tariche si sommano a quanto avve-nuto negli scorsi anni senzaintervenire con puntualità neiconfronti dei soggetti chiamati

a versare il ristorno ambientaleche al contrario viene previstoa livelli molto inferiori allamedia”.

QUESTIONE CIMITERO:AUMENTO DEI LOCULIFINO A 700 EURO IN PIÙ.AUMENTATI ANCHE ILOCULI PER I BAMBINI“Aumenti –riprende Mammu-cari- sul fronte dei canoni cimi-teriali che renderà più onerososeppellire i propri cari con unaumenti che vanno dalle400,00 euro fino alle 700,00euro con una crescita del pre-lievo particolarmente evidente.Nel dettaglio ora per acquistareun loculo in prima, seconda oterza fila   si dovranno pagare2.100 euro, mentre prima ser-vivano 1600 euro. Per le quartee quinte file si pagherà 1.800(prima 1.200 euro). Il costo diun loculo per bambini aumentadi oltre 100 euro, si va dai 330euro attuali ai 450 euro. Stessatariffa per l’ossario. Il costo perl’inumazione a terra, invece,varia dai 600 agli 800 euro”.

Alessandro Mammucari

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 4 IL GIORNALE DEL LAZIO

INTERVISTA IN ESCLUSIVA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE PASQUALE DE MAIO

“UN CONSIGLIO COMUNALE CHE RAPPRESENTA LA CITTÀ”Focus su un apriliano che fa politica dal 2000 e che ora occupa la seconda poltrona istituzionale più prestigiosa del Comune di Aprilia

di Riccardo Toffoli

“Un Consiglio comunale diqualità, che rappresenta tutte legenerazioni apriliane dai gio-vani ai meno giovani. Un Con-siglio comunale veramenterappresentativo di questa città,una fotografia esatta anchedella società apriliana con rap-presentanti delle professioni,insegnanti e forze dell’ordine.E’ un Consiglio comunale chepuò lavorare molto bene perAprilia”. A pochi mesi dall’in-sediamento il nuovo presidentedel Consiglio Pasquale DeMaio traccia con Il Giornaledel Lazio un bilancio del Con-siglio comunale che sarà chia-mato a governare la città per iprossimi cinque anni. De Maioci accoglie nel suo ufficio, alprimo piano di Piazza Roma,quello che per anni è stato delpredecessore Bruno Di Mar-cantonio. Non c’è nulla dicambiato, anzi una forma dirispetto verso Di Marcantoniolo ha spronato a seguire quantofinora fatto a parte dei piccoli“miglioramenti”. “Abbiamovelocizzato l’iter per conse-gnare a tutti i consiglieri ladocumentazione necessaria deipunti all’ordine del giorno delconsiglio comunale – ha dettoDe Maio- questo per me èmolto importante di modo chei consiglieri, quando vengonoin riunione dei capigruppo,hanno già il materiale relativoai punti all’ordine del giorno indiscussione”.

UN APRILIANO “DOC”Pasquale De Maio è nato nel1960 a Montalbano Jonico, unpaesino in provincia di Matera.

Il padre dopo aver vinto il con-corso per entrare in Ferrovia,decide di trasferirsi con lafamiglia in una città vicino a

Roma e sceglie Aprilia. Era ilgennaio 1961. “Avevo pochis-simi mesi – ci racconta- esiamo andati a vivere prima inuna casa al vicolo dei Lauri perpoi abitare in via Montegrap-pa”. Nel 1978 anche Pasqualetenta con successo l’ingressonelle Ferrovie. Vince il concor-so e si trasferisce a Torino conla sua compagna Anna, cono-sciuta ai tempi delle superiori aLatina che sposa nel 1980. “Cisiamo frequentati ai tempidelle superiori al Galilei – rac-conta De Maio- e ci siamoinnamorati. A me poi nonandava di concludere gli studie non volevo gravare economi-camente sulla famiglia. Ho ini-ziato a lavorare qua e là e poiho vinto il concorso alle Ferro-vie. Sono stato a Torino dal1978 al 1983”. Questo è l’annoin cui De Maio è tornato avivere ad Aprilia con un trasfe-rimento da parte delle Ferroviecome macchinista a Roma.Lavoro che ha svolto fino al 6

novembre 2013. L’AGGRESSIONE: “SONOORMAI PASSATI CINQUEANNI. VERIFICHEREMOLA CHIUSURA DELLEINDAGINI”Era il 6 novembre 2013, DeMaio era delegato allo sport.Scendeva dal Palazzo comuna-le di piazza Bersaglieri, quan-do alle ore 13, mani che sonorimaste tuttora ignote, lo colpi-scono diverse volte con unaspranga fino a farlo cadere aterra. Non è un caso isolato diaggressioni, minacce a politicie amministratori apriliani. “Daallora non ho saputo più nulla– ci dice De Maio- sono passa-ti cinque anni e la vicenda siavvia alla chiusura delle inda-gini da parte degli organiinquirenti. Non sono mairiuscito a capire il motivo peril quale sono stato colpito inpieno giorno così brutalmentené è stato mai scoperto il mioaggressore. Dopo cinque anni,ho dato mandato all’avvocato

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 5IL GIORNALE DEL LAZIO

di verificare a che punto sonoandate le indagini. Quell’espe-rienza mi ha seriamente edemotivamente toccato. Avevopaura per me, ma anche per lamia famiglia. E qualcuno miha consigliato di abbandonarel’attività politica e amministra-tiva. Io però, sono un combat-tente. Se inizio a fare una cosa,cerco di portarla a termine.Devo dire che in questa scelta,sono stato confortato dallavicinanza di tanti amministra-tori e soprattutto della miafamiglia”. Da quell’episodio leFerrovie lo hanno voluto tra-sferire in un luogo “sicuro”:presso l’aeroporto di Fiumici-no a curare i rapporti tra Treni-talia e gli aeroporti di Roma.Lavoro che ha svolto fino aquando ha preso l’incarico dipresidente del Consigliocomunale. Ora è in aspettativae tra un anno potrà andare inpensione.

LA CARRIERA POLITI-CA: DALL’UDC A FORUMPasquale De Maio è stato perla prima volta assessore alleattività produttive nella secon-da giunta Meddi. Venne nomi-nato da Meddi il 2 aprile 2002,due giorni prima della morteprematura del sindaco, dopoaver superato l’ennesima crisipolitica con l’Udc. De Maioera, infatti, in quota Udc. “Eroall’epoca il presidente delquartiere Lampione 2000 –continua- e appena costituito ilcomitato, siamo riusciti astrappare un accordo conRosario Raco per dotare ilquartiere di opere di urbaniz-zazione. Il quartiere si eraimpegnato a pagare la pubblicailluminazione e le conduttureidriche, il Comune si sarebbe

impegnato a realizzare strade emarciapiedi. L’accordo ebbesuccesso e Giustino Izzo micontattò per inserirmi in lista.È iniziato così il mio impegnoin politica. Ero particolarmen-te legato a Luigi Meddi. Miopapà era amico del papà diGino. Questo forse è stato ilmotivo per il quale mi ha volu-to come assessore al suo fian-co”. Dopo la parentesi del-l’Udc, De Maio è entrato inForum per Aprilia che all’epo-ca aveva appoggiato la candi-datura di Calogero Santangelo.E’ risultato il primo dei noneletti, dopo Antonio Terra.“Sarei dovuto andare a ricopri-re il ruolo di assessore allefinanze –ci racconta- ma nonme la sentivo. Così Terra pro-pose Antonio Pio Chiusolo. Ilno del sindaco ci relegò all’op-posizione”. Non ha più abban-donato Forum. Con DomenicoD’Alessio divenne assessorealle sport e successivamente,con la prima giunta Terra rima-se in Consiglio come capo-gruppo di Forum con delegaallo sport. E ora presidente delConsiglio comunale.Avrebbe preferito un asses-sorato?“La presidenza del Consigliocomunale era stata promessadurante il ballottaggio e incaso di appoggio alla nostracoalizione, a Giorgio Giusfre-di. In questo caso, avrei sicura-mente ricoperto il ruolo diassessore. L’attuale scelta èstata del tutto condivisa e hapermesso la rappresentanza didonne nell’attuale giunta. Lalista Forum, nonostante fossestata la prima lista della coali-zione, nella scorsa consiliaturaha sofferto un po’. AvevamoMarchitti come assessore ma

con le dimissioni di Chiusolo ela nomina a suo posto diMastrofini, la nostra rappre-sentanza era sicuramente piùlimitata rispetto alle altreliste”.Adesso però Forum ha presotutti i posti che erano diAprilia Domani: l’assessora-to ai lavori pubblici e la pre-sidenza del Consiglio?“Non ci avevo proprio fattocaso. Rispetto moltissimo illavoro svolto da Bruno DiMarcantonio che è stato miopredecessore. Oggi Forum siconferma una realtà politicaimportante e consolidata per lacittà e ha ottenuto la giustarappresentanza anche se unabuona fetta di elettorato è statadirottata nella lista del Sindacofinora in quota a Forum. Sceltache però, ho condiviso”. Che ne pensa di questo Con-siglio? C’è stato un cambia-mento?“Penso che il Consiglio comu-nale sia stato stravolto rispettoalla scorsa consiliatura. Cisono ingressi di politici chehanno svolto ruoli in passato inamministrazione, come MarcoMoroni, Vittorio Marchitti,Bruno Di Marcantonio, MauroFioratti Spallacci e AlessandraLombardi. Ci sono consigliericomunali che rappresentano ilmondo giovanile come DavideZingaretti e Federico Cola eche danno importanti spunti diriflessione per la città. In gene-rale il livello qualitativo è altoe posso dire con sicurezza cherappresenta l’esatta fotografiadi Aprilia: dal mondo delleprofessioni, al mondo dellascuola, dai giovani ai rappre-sentanti delle borgate. È unconsiglio che lavorerà sicura-mente molto bene per la città”.

Aprilia, grande successo perla mostra di Dino Massarenti

Domenica 18 Novem-bre il Maestro DinoMassarenti ha termi-nato la mostra perso-nale di acquerelli chesi è tenuta presso laSala Manzù dellaBiblioteca Comunaledi Aprilia. Oltre 20 acquerelli chehanno riguardato quel-li che sono i soggettida sempre magistral-mente espressi dalMaestro, e cioè il maree gli ambienti circo-stanti ad esso, princi-palmente nostrani,quali Torre Astura,Fogliano, San FeliceCirceo senza trascura-re alcuni scorsi dell’a-mata Aprilia, dove lostesso è nato nel 1942.Tantissimo il pubblico, che haaddirittura superato le presen-ze della mostra del 2016 inoccasione degli 80annidella  Città di Aprilia, fatta suinvito del Comune. Nella giornata inaugurale,splendide le parole dello sto-rico dell’arte pontinoAlbertoSerarcangeli, e preziose lepresenze degli amici e notissi-mi artisti,Claudio Cottiga eMassimiliano Drisaldi.Importante anche l’apporto didiverse scolaresche interve-nute, a dimostrazione chel’arte debba essere tramanda-ta anche ai più piccoli.Tra gli impegni del grandeartista apriliano, a breve una

esposizione a Latina di cuidaremo notizia appena si for-malizzeranno le date espositi-ve.

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 6 IL GIORNALE DEL LAZIO

Intervista in esclusiva a Pietro Ferrulli, presidente di FuturAprilia, il movimento nato con la candidatura a sindaco di Giorgio Giusfredi

“RISULTATI DELUDENTI DI UN CIVISMO APERTO A TUTTI I POLITICI, DELUSI O TRADITI”Dura la critica nei confronti dell’attuale amministrazione civica

di Riccardo ToffoliFuturAprilia nasce dalle ceneridell’esperienza politica dellacandidatura a sindaco di GiorgioGiusfredi. E’ un movimentoaperto a tutti i cittadini che siriconoscono in determinati valo-ri di stampo progressista e puntaa promuovere una partecipazio-ne attiva della cittadinanza allavita della città. Abbiamo intervi-stato a neanche un mese dallacostituzione, il presidente PietroFerrulli che non risparmia durecritiche nei confronti dell’attualecompagine amministrativa. Come prima iniziativa, stateraccogliendo le firme per ade-rire alla proposta di leggedell’Anci di inserire l’educa-zione alla cittadinanza nei pro-grammi scolastici?“Aderiamo a questa iniziativaperché siamo convinti dell’esi-genza diffusa di riappropriarsidel senso di appartenenza allacomunità e delle regole di convi-venza. L’obiettivo è quello didiventare “buoni cittadini”,ponendo al centro anche dei pro-cessi educativi i principi e valoricivili fondamentali come la par-tecipazione, la legalità, lademocrazia, il bene comune deiComuni. Introdurre la materiadi Educazione alla cittadinanzanei programmi scolastici è unmodo per interrogarsi sulle rego-le e sul loro significato ed è ciòche fa di ciascuno di noi un cit-tadino migliore. Proporre lacarta costituzionale quale fulcroda integrare negli argomenti distudio: non come un monumentodel passato o una tavola dellalegge, ma come perno che reggela convivenza civile, una risorsaper orientarsi e una matrice di

valori”.Come giudica l’attuale compa-gine civica al governo dellacittà? “Da un decennio circa la nostracittà è governata da una coali-zione civica nata come rispostaalla crisi dei partiti con l’idea dirisolvere problemi squisitamentelocali, privilegiare la ricerca disoluzioni ai problemi concreti

con un approccio realistico piùche ideologico. Un simileapproccio ha evidenziato limitivistosi, che non regge senza unosguardo ampio, perché sonopochissimi i problemi di un ter-ritorio che si risolvono solo nelterritorio. C’è bisogno dellagrande dimensione, della città,della regione o dello Stato sevuoi portare a soluzione dellecose. Credo siano evidenti ideludenti risultati nella nostracittà di una simile visione. Unaamministrazione che è un esem-pio lampante di un governo tesoa trincerarsi in un localismosfrenato. Una amministrazioneche tiene insieme amministratoridi diversa estrazione politica,

delusi o traditi dai partiti classi-ci, che in una fase di forte confu-sione hanno scelto una posizioneintermedia, neutrale, né didestra, né di sinistra, un po’ ditutto e un po’ di nulla. Convintanel pensiero che non sia neces-saria alcuna collocazione ideale,producendo nei fatti una ammi-nistrazione indistinta caratteriz-zata dall’assenza di una visione,

una prospettiva, un’idea dicittà”.Però anche voi vi siete presen-tati come “civici”. Non le sem-bra una contraddizione?“Certo anche noi ci siamo pre-sentati sotto la veste del civismoma abbiamo affermato di volerintraprendere nuove strade, diesplorare una diversa culturaincoraggiando e agevolando lapartecipazione dei cittadini conun approccio inclusivo, aperto eprogressista, che agisce nelcampo dei valori della CartaCostituzionale. La nostra è quin-di una scelta di campo ben preci-sa. Ma sappiamo bene che tuttociò si può fare con la politica enon contro di essa. Per questo

riteniamo essenziale che la poli-tica si svegli. Siamo pronti adaprire un dibattito vero tra partitie movimenti, che la democrazialocale si ampli alle voci disso-nanti, che si sviluppino forzeportatrici di una visione politicache sappiano far tesoro delleistanze presenti in particolarenell’associazionismo. A quelleassociazioni di volontariato chespesso suppliscono alla carenzadi servizi rivolti alla protezionee promozione dei soggetti piùdeboli. Così come a quelle real-tà associative che promuovono esensibilizzano attorno a temati-che quali l’ambiente, il migliora-mento della qualità di vita neicentri urbani, la riflessione sullapartecipazione civica dei cittadi-ni e così via. A guadagnarcisarebbero tutti: i partiti trovereb-bero una strada per controbattereall’antipolitica diffusa ritornan-do nella società , ossia cogliendospunti, idee, richieste dal mondoreale; l’associazionismo, nellesue molte variate sfumature,potrebbe contare su un appoggiopolitico che vuole dire il soste-gno e la sensibilizzazione laddo-ve si decide e si legifera”.Non avete appoggiato ufficial-mente Terra al ballottaggio.Ora che la macchina ammini-strativa è stata avviata, pensa-te di aver fatto la scelta giu-sta?“L’esordio della nuova giuntanon è certo stato brillante. Il sin-daco rinviato a giudizio per truf-fa aggravata e falso ideologicoin atto pubblico. Accusa gravis-sima perché rivolta a chi dovreb-be rappresentare in primo luogol’onorabilità della città. Legitti-mo quindi che le opposizioni ne

abbiano chiesto le dimissioni.Ma la discussione seguita inseno al consiglio comunale nonè stata certo edificante. Il Sinda-co che ripeteva come un mantrache era tranquillo, che tutto sisarebbe chiarito, che i magistratisi sono sbagliati e che si potevaandare avanti tranquillamenteperché la volontà popolare si eraespressa col voto. Nessun passoindietro e nemmeno di lato.Cosa che consentirebbe alcomune di inserirsi come partecivile. Vorrei ricordare che ilsindaco di Milano, Sala, hasospeso il suo mandato solo peressere stato indagato, qui tuttotranquillo. E i consiglieri dimaggioranza, nei loro interventi,senza entrare nel merito, si limi-tavano a rinnovare la fiducia alsindaco e a stigmatizzare la scel-ta dell’opposizione di abbando-nare l’aula. Una scelta, quest’ul-tima, a mio parere inevitabileperché l’alternativa sarebbe stataessere spettatori di un film giàvisto in altri precedenti consiglicomunali . Esempi? A chi chie-deva lumi sui diversi trasferi-menti di dirigenti negli ultimimesi si rispondeva che sono tutti“ trasferimenti volontari”. A chichiedeva spiegazioni sulla com-posizione delle commissioni,personalmente il Sindacorispondeva che non c’era quan-do se ne era discusso, o, quandoun proprio assessore si candida-va per un concorso rispondevache non lo sapeva. Con questitrascorsi non c’è da meravigliar-si se i rimborsi gonfiati per iquali è stato accusato sianoavvenuti “ a sua insaputa”. Miricorda tanto l’immagine delconformista di Giorgio Gaber”.

da sin. Pietro Ferrulli e Giorgio Giusfredi

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 8 IL GIORNALE DEL LAZIO

LA GIORNATA DELLE IMPRESE, PER LE IMPRESE, NELLE IMPRESEIL TOUR DI FEDERMECCANICA NELLE AZIENDE DELLA PROVINCIA DI LATINA

LA VISITA ALLO STABILIMENTO DAIKIN APPLIED EUROPE DI CECCHINAdi Gianfranco Compagno

“#Impresaday, la giornata delleimprese, per le imprese, nelleimprese” così è stata denominatal’iniziativa a livello nazionale diFedermeccanica (FederazioneSindacale dell’Industria Metal-meccanica Italiana), costituita

nel 1971, che rappresenta attra-verso 70 Gruppi metalmeccanicicostituiti nelle AssociazioniIndustriali Territoriali del Siste-ma Confindustriale. La Feder-meccanica associa circa 16.000imprese che occupano 800.000addetti. Martedì 13 novembreha toccato la provincia di Latina.Il tour organizzato da Federmec-canica in collaborazione conUnindustria ha coinvolto cinqueaziende di eccellenza della pro-vincia di Latina: Crown Imbal-laggi Italia Srl (Aprilia), DaikinApplied Europe Spa- (Ariccia -Roma), Stim Srl (Cisterna di

Latina), Tecnoprima Spa (SezzeScalo) e Optimares Spa (SezzeScalo). La delegazione è stataguidata da Stefano Franchi diret-tore generale di Federmeccani-ca, accompagnato da GiorgioKlinger presidente di Unindu-stria Latina e Fabio Mazzenga,presidente della sezione Metal-

meccanica di Unindustria Lati-na. Tra gli altri invitati eranopresenti alcuni giornalisti delterritorio. “L’obiettivo è di farcomprendere all’esterno e all’in-terno del sistema l’eccellenzadelle aziende e il valore dellamanifattura”. “Per spiegare tuttociò – dichiara il direttore genera-le di Federmeccanica StefanoFranchi - non si può rimanerefuori dalla fabbrica, ma è neces-sario conoscere e far conoscere ivalori, il patrimonio tecnologicoe di innovazione, la cura dei par-ticolari, anche dell’estetica, chesi trovano nelle imprese. Insom-

ma un’Industria “bella e buona”.Il nostro obiettivo è quello didiffondere una nuova culturaaprendo le porte delle nostrefabbriche per fare uscire un mes-saggio rivolto a tutti, inclusivo:l’Impresa come bene di interessecomune. Per questo dedichere-mo l’intera giornata - dalla mat-

tina alla sera - allenostre imprese.#ImpresaDay è ungiorno simbolico incui ogni minutosarà vissuto nelleimprese e per leimprese. Tutti inostri sforzi, tutto ilnostro tempo deveconcentrarsi sucoloro, imprendito-ri e collaboratori,che si impegnano,quotidianamente,per costruire ilfuturo del Paese”.

LA VISITA ALLADAIKIN APPLIED EUROPE La Daikin Applied Europe Spa èubicata al km 12.300 della S.R.Nettunense, tra le località diCampoleone e Cecchina, a 8 chi-lometri dal centro di Aprilia. Ilnuovo ingresso dopo l’ultimoampliamento in corso d’opera(11.500 mq), sarà ubicato nellarotatoria della strada CorrieraNuova, proprio al confine con ilcomune di Aprilia. A ricevere ladelegazione di Federmeccanica ivertici di Daikin Applied EuropeSpa: l’amministratore delegatoClaudio Capozio, il direttore del

sito e dei siti europei Luca Pao-lella, il capo del personale SaraRazzicchia, il direttore finanzia-rio Torstein Egeland e l’aprilianaMonia Massari (GeneralAffairs). Un’accoglienza all’in-segna della massima trasparen-za. Nessuna preclusione per igiornalisti che hanno potutofotografare e video riprendere levarie fasi della visita. Ad illu-strare il gruppo Daikin è statol’amministratore delegato Clau-dio Capozio, nella grande salariunioni dello stabilimento. LaDaikin Industries LTD nasce nel1924. La sede del gruppo è adOsaka Giappone, l’attuale pre-sidente e amministratore delega-to (ceo) è Mr Togawa. I dipen-denti sono 70.263 con un fattu-rato 2017 di 18 miliardi di euro eun utile operativo di 1 miliardo e951 milioni di euro. Attualmentela Daikin è la numero uno almondo nel campo del condizio-namento, non solo per qualità,ma anche per volume di vendite.Gli stabilimenti nel mondo sono17 (6 Asia, 5 America centro set-tentrionale e 6 EMEA - EuropaMedio Oriente e Africa), cosìsuddivisi: due in Italia, uno inBelgio, uno Turchia, uno Inghil-terra e uno negli Emirati Arabi.Il core businnes del gruppo èimprontato sulla costruzionedelle apparecchiature di condi-zionamento di grandi dimensio-ni La Daikin ha acquisito il sitodi Cecchina della McQuay nel2006, sito inaugurato nel 1969(50 anni il prossimo anno), nel2008 acquisisce la Rotex e nel

2016 la Zanotti. L’attività princi-pale del sito di Cecchina, sededella Daikin Applied EuropeSpa è la produzione di grandiimpianti e sistemi di refrigera-zione in ambito commerciale.L’anno fiscale 2017 (chiuso amarzo 2018) è stato di 164milioni di euro, con la previsio-ne di chiudere con 200 milioni ilfatturato per l’anno fiscale incorso. I dipendenti sono 400. Lostabilimento è in forte espansio-ne, dai 21 mila metri quadratiiniziali, si sono aggiunti ulteriori3.250 mq nel 2016 e 11.500 mqdell’espansione attuale in fase diultimazione. In conclusione delsuo intervento l’amministratoredelegato Claudio Capozio conuna punta di orgoglio riferisce:“Noi siamo i fornitori unici edesclusivi per tutti i nuovi stadiper i campionati del mondo dicalcio 2022 in Qatar. Stadi chedevono essere raffreddati all’a-perto e non al chiuso con tempe-ratura esterna di 46 gradi chedevono garantire nei posti asedere una temperatura di 24gradi circa”.

Foto di Giorgia Ferrari

Claudio Capozio, amministratore delegato

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 10 IL GIORNALE DEL LAZIO

Intervista all’assessore alle finanze Lanfranco Principi. Le risposte in esclusiva su tutti gli aumenti per le famiglie apriliane previsti dalla nuova manovra di bilancio

APRILIA - “LA DIFFERENZIATA CI COSTA DI PIÙ: LO SI SAPE-VA”

di Riccardo Toffoli

Prima manovra di bilancio perl’assessore alle finanze Lan-franco Principi con una serie di“aumenti” e di “polemiche”politiche. Aumenti della Tari,aumenti dei loculi cimiteriali eaumenti degli introiti dovutiagli incassi per sanzioni ammi-nistrative. L’opposizione attac-ca: “il Comune sta cercando difare cassa”. Ma cosa c’è dietroa questi aumenti? Ne abbiamoparlato direttamente con l’as-sessore nel consueto appunta-mento del Giornale del Laziocon “L’intervista”.Prima di entrare nel meritodegli aumenti, parliamo unpo’ della sua storia politica.Lei è sempre stato un uomodi centrodestra. Militanteattivo di Forza Italia, haanche ricoperto incarichiimportanti nel partito per poiaderire al “civismo”. Perchéquesta scelta?“Nasco come uomo di partito,entro in Forza Italia e vado aricoprire ruoli importanti. Sonostato l’ultimo coordinatorecomunale eletto da un congres-so. Il distaccarmi dal partitonon è stata una scelta semplicee in una prima fase è stataanche un po’ sofferente. Quan-do ho deciso di entrare nellacoalizione civica, i partiti inco-

minciavano ad avere difficoltànel dare delle risposte allagente. Vorrei riportare il dizio-nario Garzanti che definisce“civica” una lista elettoralepresentata alle elezioni ammi-nistrative autonoma rispetto aipartiti nazionali con un pro-gramma che mira a risolvere iproblemi locali. E’ quello che

ho voluto per la città. Da unaparte sapevo che far parte diuna lista civica mi avrebbe pre-cluso delle ambizioni persona-li, come incarichi superioririspetto a quello comunale.Ma, del resto, non è mia inten-zione fare scalate politiche oraggiungere chissà quale vetta.Mi sono messo in politica per

fare qualche cosa nella città incui sono nato e in cui lavoro,dove ho famiglia e gli amici.Ho ritenuto che questo mondocivico che stava nascendo adAprilia fosse la scelta più giu-sta perché era il veicolo che midava la possibilità di fare qual-cosa per la città. Quando hoabbandonato il partito e mi

sono inserito nella lista civica,inizialmente mi hanno vistocon sospetto proprio perchéprovenivo da Forza Italia. Misono comunque messo a dispo-sizione fino a che Terra mi hagratificato nominandomiamministratore unico dellaMultiservizi”.Dalle sue parole però emergeancora un po’ di sofferenzaper aver lasciato il partito. Sepotesse dare lo stesso contri-buto alla città, ma all’internodi Forza Italia, tornerebbe amilitare nel partito?“No. Non c’è sofferenza nellemie parole. Mi dispiace solonon aver avuto la possibilità dipoter dare il mio contributo neicinque anni in cui sono statofuori dal consiglio comunale,anche se in questi cinque annisono cresciuto politicamente eora mi sento pienamente grati-ficato con la carica da vicesin-daco”.È la sua prima manovra dibilancio con tante “polemi-che” per via degli aumenti.Primo fra tutti la Tari.Insomma sembra che arrivalei al timone delle finanze eaumentano le tasse dei citta-dini?“Non sono stato scelto di certoperché aumentassero le tasse.Quando ho iniziato il mio lavo-ro d’ufficio, tutto mi sarei

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aspettato fuorché aumentare letasse, anzi il mio obiettivo eraquello di diminuirle. Per quan-to riguarda la Tari, nonostantegli spot elettorali che ci accusa-no di fare cassa con la Tari, coiloculi cimiteriali e con le san-zioni amministrative, vorreiricordare che è la norma nazio-nale che ci impone di copriretotalmente il servizio con l’im-posta. Nel corso degli anni pre-cedenti, abbiamo fatto un lavo-ro di caccia agli evasori. Ora liabbiamo inseriti nel sistema,abbiamo dovuto dare loro isacchetti gratis e abbiamodovuto programmare ora il ser-vizio. Non è un vero e proprioaumento ma sono state rimodu-late le tariffe di modo da copri-re totalmente il servizio, cosìcome è previsto dalla legge”.Lei parla di “rimodulazione”e non di “aumento” dellaTari. Sui 45 euro circa stima-ti di aumento medio a fami-glia, vanno però tolti i rispar-mi della diminuzione dellapercentuale dell’addizionaleprovinciale. Riduzione dovu-ta all’ottimo lavoro della dif-ferenziata. Quanto costeràquindi a famiglia questa“rimoduzione”?“Meno di 20 euro. Abbiamoattivato la differenziata adAprilia, qualcuno diceva chesarebbe dovuta diminuire labolletta. Non è affatto così.Com’è gestita la differenziataqui ad Aprilia, e vorrei ricor-darlo è presa a modello da tantiComuni del circondario, è perme un’eccellenza. Basta anda-re a Latina e ci si rende conto ladifferenza in termini di rifiutitra Aprilia e Latina. Ovviamen-te questo comporta un aumentodei costi e non una diminuzio-

ne. E’ vero che diminuisce ilcosto del conferimento in dis-carica, ma è anche vero cheaumenta il costo generale delservizio soprattutto per mante-nere una livello di differenziatacosì eccellente. Ma è un costoche riusciamo a contenere”.

Parliamo dell’aumento deiloculi. Era proprio necessa-rio un incremento di circa500 euro sul costo del loculo?“Qualcuno ha accusato chel’amministrazione fa cassa suipoveri defunti. Non è vero.Non bisogna lucrare su questecose, ma un’amministrazionenon può rimetterci. Io ritengoche il servizio cimiterialedebba essere autosufficiente.Dire che si faccia cassa, questoè assolutamente falso. Quelloche ricaveremo da questoaumento sarà in parte investitoper l’ampliamento del cimiteroe in parte per coprire i costi perla gestione e manutenzioneordinaria, nonché quella straor-

dinaria per l’area vecchia.Un’amministrazione non develucrare su queste cose, perònon deve nemmeno rimetterci.Gli aumenti sono dovuti sola-mente a coprire le spese di uncimitero adeguato alla nostracittà e fruibile al meglio”.

Il cimitero rimarrà gestitodal pubblico oppure si conti-nuerà nell’ipotesi avviatadall’ex assessore ai lavoripubblici Fioratti Spallacci diun project financing con affi-damento al privato?“Una parte del personale dellaMultiservizi che svolgeva ilservizio cimiteriale è statoassorbito dalla ProgettoAmbiente. Vedremo nel corsodel tempo se questa gestione cisoddisfa o meno, però io riten-go che si possa tranquillamentecontinuare con la gestione pub-blica, così come è tuttora”.Aumenti delle multe. Ilnuovo comandante dellaPolizia Municipale ha detto

che è possibile arrivare a 500mila euro annui circa diincassi per violazioni al codi-ce della strada. Ci troveremoi vigili ovunque?“L’attuale comando della Poli-zia Municipale si è dotato diuno strumento elettronico che

alla sola lettura della targaemette una serie di informazio-ni sull’autoveicolo. E’ uscitogià su strada qualche volta susollecitazione da parte delcomandante. I risultati nonsono confortanti per l’attualeamministrazione e, mi permet-to di dire, per tutta la cittadi-nanza. C’è un’alta percentualedi veicoli che girano senzarevisione, ma ancor più grave èl’alto numero di autovettureche girano senza assicurazione.Questo è gravissimo. La perso-na che guida l’autovetturapriva di assicurazione non hanulla da perdere e a fronte diincidenti gravi, non c’è assicu-razione che risarcisce. Noi rite-

niamo che con questo strumen-to, non con i vigili, possiamoarrivare a quei numeri che stia-mo pubblicizzando, che sonosecondo me raggiungibili.Rigetto al mittente le accuse:l’amministrazione non facassa, ma cerca di tutelare ilcittadino”.Multiservizi. Lei è statoamministratore unico dell’a-zienda speciale. Un’aziendache è stata spacchettata emolti servizi sono stati priva-tizzati. Ora emerge il casodelle manutenzioni stradali.Con la nuova gestione priva-ta, in pochi mesi si è consu-mato tutto il budget annualeper gli interventi. Alla luce diquesto, secondo lei, erameglio mantenere i servizi inmano al pubblico per rispar-miare?“Affidandolo a ditte esterne,

non c’è dubbio che il serviziosia migliorato. Ma vorrei sotto-linearlo, non per incapacitàdell’azienda o per la poca pro-fessionalità del lavoratori. Nelperiodo in cui è stata gestitadalla Multiservizi la manuten-zione delle strade, sono statifatti dei veri e propri miracoli.La mancanza dell’azienda nonera tanto quella della professio-nalità del personale ma deimezzi che non sono all’altezzadei mezzi che ha disposizionel’attuale gestore del servizio.Tutto questo però comporta uncosto aggiuntivo. Noi con queipochi mezzi che avevamo, condisponibilità del personale chenon finirò mai di ringraziare,non potevamo rendere quelservizio o avere quelle accor-tezze che ora vengono invecegarantite”.

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 12 IL GIORNALE DEL LAZIO

Il grande e importante lavoro della Breast Unit di Latina, diretta dal dottor Fabio Ricci

CHIUSA LA CAMPAGNA CONTRO IL TUMORE ALLA MAMMELLALa testimonianza diretta del prefetto di Latina Maria Rosa Trio

di Nicola Gilardi

Si è conclusa sabato 10 Novem-bre la campagna di prevenzionecontro il tumore alla mammella.Organizzata da: Lega Italianaper la Lotta contro i Tumori(LILT), Regione Lazio, AziendaSanitaria Locale (ASL) di Lati-na, Breast Unit di Latina, Uni-versità Sapienza di Roma- PoloPontino la campagna ha coinvol-to tutti e 33 i Comuni della pro-vincia di Latina che hanno illu-minato di rosa una loro locationrappresentativa della Città. Inoccasione di questa data è stataorganizzata una conferenzastampa alla quale sono interve-nuti: Il prefetto di Latina MariaRosa Trio, la consigliera MariaGrazia Ciolfi, in rappresentanzadel sindaco di Latina DamianoColetta, il dottor Giorgio Casati,direttore generale della A.U.S.L.di Latina, il dottor Sergio Par-rocchia, direttore sanitarioOspedale S. Maria Goretti diLatina, il dottor AlessandroRossi, presidente LILT dellaprovincia di Latina; il dottorFabio Ricci, direttore clinicoBreast Unit A.U.S.L. Latina; laprofessoressa Antonella Caloge-ro, presidente corso di laurea inmedicina e chirurgia dell’Uni-versità La Sapienza di Roma -Polo Pontino e MarcellaSchembari, infermiera profes-sionale presso la Breast Unit. Hamoderato la giornalista Marias-sunta D’Alessio. Particolarmen-te interessante il commento delprefetto di Latina, la dottoressaMaria Rosa Trio che ha avuto a

che fare in passato con questeproblematiche e che ha ripercor-so le varie tappe della malattiaha ricordato la figura del profes-sor Umberto Veronesi, luminarescomparso della lotta ai tumori.«Grazie alla prevenzione si può

essere più fortunati, dobbiamolavorare per tutti coloro che nonce l’hanno fatto. Solo con l’u-nione possiamo sconfiggerequesti mali» ha detto il prefetto.A seguire l’intervento del diret-tore della Breast Unit, il dottorRicci: «La Breast unit ha avutoun cammino importante. È statoun sogno condiviso da altrimedici, come il dottor Carlo DeMasi. Questi sogni potevanorestare tali senza che qualcuno sispendesse per realizzarli e una diqueste persone è il dottor Casati,che ci ha sempre lasciato laporta aperta». Una battaglia cheè passata anche per la cultura:«Abbiamo sempre avuto all’in-

terno di questa unità anche l’uni-versità - ha detto il dottor Ricci -, questo ha permesso di avereuna rivoluzione culturale: daltrattamento massimo tollerabilesi è passati trattamento minimoefficace, per poi arrivare agli

anni 2000 che ha posto al centroil paziente, con un approcciomedico traslazionale che si spie-ga con il passaggio “dal banconedella ricerca al lato del pazien-te”. Questo significa avere unarelazione reciproca con ilpaziente e rappresenta un’armavincente». Infine il commentodel dottor Giorgio Casati, diret-tore Generale dell’AUSL diLatina: «Si è costruita una cate-na di valore attorno a questotema, la Breast Unit ha attornouna quantità di persone che sispende che è di grande impor-tanza. L’azienda sanitaria conti-nuerà ad investire su questo set-tore. Il modello che abbiamo

approntato è stato apprezzato alivello regionale. Non si stalavorano per curare la malattia,ma per curare la persona e que-sto mi rende orgoglioso di que-sta azienda». Il dottore, inoltre, èstato insignito del simpatico tito-lo di “Donna ad Honorem”, chein passato era stato assegnatosoltanto al professor UmbertoVeronesi per il suo grande lavo-ro di contrasto al cancro allamammella. Questa campagna,fatta di conferenze, incontri e

promozione dell’attività vera epropria della Breast Unit, hafatto emergere il grande lavorosvolto dagli addetti ai lavori edai medici dell’unità stessa. Ilcostante monitoraggio a scopopreventivo, infatti, permette diintervenire in maniera semprepiù incisiva e con risultati sem-pre migliori, in grado di garanti-re un’altra qualità della vitadella paziente

Foto di Gianfranco Compagno

Il prefetto di Latina Maria Rosa Trio

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L’esposto è stato firmato dai consiglieri Vincenzo La Pegna (Aprilia Valore Comune) e Roberto Boi (Lega)

ESPOSTO IN PROCURA: CONTESTATI 197 MILA EURO DIMANUTENZIONE STRADALE IN CAMPAGNA ELETTORA-

di Riccardo Toffoli

“Con questa nuova amministra-zione siamo tornati indietro neltempo. Le figure poste negliassessorati sono quasi tuttesenza una esperienza politica eamministrativa alle spalle equindi nominate dal sindaco asuo uso e consumo. GiuseppePetito da neanche un mese elettopresidente della commissionelavori pubblici, ha deciso dilasciare l’incarico. È l’ultimo diuna lunga serie: prima ha abban-donato il dirigente Ferraro, poil’ing Corrado Costantino e infi-ne il nuovo dirigente dei lavoripubblici Claudio Dello Vicario.Qualcosa non fa fuggire dalComune i dirigenti tecnici.Abbiamo un bilancio che puni-sce i cittadini con incrementidella Tari, dei loculi cimiteriali euna stima di incasso per sanzionidel codice della strada lievitatononostante i vigili urbani sianopochissimi. Ci sono sul groppo-ne delle finanze 12 milioni dieuro di anticipazione di cassa,una Multiservizi finita sotto l’at-tenzione del Ministero delleFinanze e sette punti di contesta-zione ancora non chiariti. Unsindaco che rimanda sempre l’o-rologio delle sue dimissioni:prima diceva che se fosse statoindagato si sarebbe dimesso, poiha spostato la lancetta al rinvio agiudizio e ora che è sotto proces-so, scarica la responsabilità allasua maggioranza che lo vuoleancorato a quella poltrona.Credo che quest’amministrazio-ne sia arrivata al capolinea”.Sono dure le parole del consi-gliere comunale di Aprilia Valo-re Comune Vincenzo La Pegnadopo che, insieme al capogruppodella Lega Roberto Boi hannosottoscritto un esposto alla pro-cura della repubblica di Latina,alla Corte dei Conti, alla Guar-dia di Finanza e all’autorità

nazionale anticorruzione, percome sono stati ordinati i lavoridi manutenzione di diverse stra-de sotto campagna elettorale,senza impegno di spesa e ordi-nativi di servizio da parte degliuffici preposti.

L’ESPOSTOSecondo i due consiglieri firma-tari dell’esposto agli organiinquirenti, nella fase di controllodegli atti, sono state rilevate“significative anomalie nellagestione delle risorse pubblicheconcomitanti con il periododella campagna elettorale appe-na conclusa. Da circa tre mesi siè notato un considerevoleaumento delle manutenzioniordinarie e straordinarie dellereti viarie comunali”. Con lospacchettamento della Multiser-vizi, il servizio di manutenzionedelle strade è passato ad un’a-zienda privata la Viam Infra-strutture srl. L’impresa Viam èaggiudicataria dell’accordo qua-dro generale per la manutenzio-ne viaria per totale di 427 mila543 euro e 37 centesimi. Nel-l’ambito di tale accordo l’impre-sa ha svolto lavori per conto delComune di Aprilia pari a 252mila 134 euro, per quattro con-tratti attuativi regolarmente fir-mati dagli uffici comunali com-petenti. Ma, sostengono i dueconsiglieri, “non sembra inveceessere corretta la procedura conla quale è stata affidata l’asfalta-tura di alcune strade proprio nelperiodo elettorale. Ciò si evincedalle missive tra il responsabiledel procedimento dell’ufficiolavori pubblici del Comune, ilDirigente dei Lavori Pubblici el’impresa Viam. Emerge infattiche quest’ultima avrebbe realiz-zato opere per ben 197 mila eurosenza alcuna copertura finanzia-ria ed ordini di servizio”. I dueconsiglieri inseriscono nell’e-sposto, le lettere intercorse tra

l’impresa e gli uffici dei lavoripubblici. Nella missiva del 14giugno 2018 la Viam comunica-va, infatti, di sospendere i lavorisulle reti viarie in quanto avreb-be sforato di ben 197 mila euro ilavori commissionati. Spiega diaver svolto lavori per 251 mila616 euro corrispondenti ai quat-tro contratti attuativi e di aversvolto lavori per 197 mila eurosupplementari a seguito di ordi-nativi di lavoro ricevuti. “Lastessa –dicono i due consiglieri-appare cosciente del fatto chetali opere richieste da “qualcu-no” siano sprovviste di copertu-ra di nuovi contratti attuativi”. Ecitano le carte. L’ufficio Lavoripubblici e tecnologico comuna-le, con missiva del 18 giugnorisponde alla Viam di avere“grande preoccupazione” perquanto esposto, in quanto lanorma vieta tassativamente l’e-secuzione di lavori senza pre-ventiva determinazione di impe-gno di spesa e senza che venga-

no emessi i relativiordini di servizio, signi-ficando che la Viam ben conoscetali adempimenti in quanto evi-denziati in una riunione del 29aprile 2018. Il dirigente dei lavo-ri pubblici in una missiva del 5luglio, fanno ancora notare i dueconsiglieri, “è tassativo sul fattodi non aver rilasciato alcuna dis-posizione alla loro esecuzione”.“IL SINDACO HA PUBBLI-CAMENTE DETTO CHE E’STATO LUI A SOLLECITA-RE I LAVORI”“La lettura delle carte –ci spiegail consigliere Vincenzo LaPegna- ci ha indignato non poco.Quando abbiamo fatto accessoagli atti, abbiamo assistito perso-nalmente ad una discussione tral’ufficio lavori pubblici e i dele-gati della società. Una voltauscito il ricorso, il sindaco Anto-nio Terra ha ammesso di esserestato lui a sollecitare gli inter-venti di manutenzione. Di certonoi riteniamo che questi inter-

venti in campagna elettorale,hanno influito sul risultato, inparticolare dal primo turno alballottaggio il cui risultato èstato completamente ribaltato.Sicuramente non è il motivodeterminante, ma ha contribuitoper noi. Quest’amministrazioneha dimostrato diverse volte diaccelerare l’iter per i lavori cheall’epoca venivano effettuatidalla Multiservizi. Io personal-mente ho documentazione foto-grafica di consiglieri che sononei cantieri a supervisionare ilavori. Per non parlare di dovevengono fatti gli interventi. ViaGoito dove si trova Edilizia ’90,sembra una strada del nord. Per-fetta. Con segnaletica verticale eorizzontale precisissima, quandomezza Aprilia ha strade piene dibuche, rattoppate e che si allaga-no continuamente. Per non par-lare delle periferie. Questo noi locontestiamo politicamente e intutte le sedi preposte”.

VIA GOITOVincenzo La Pegna

Secondo la documentazione prodotta dai due consiglieri, sarebbero stati effettuati 197 mila eurodi lavori senza impegno di spesa e ordinativi di servizio. La Pegna: “siamo indignati”

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 16 IL GIORNALE DEL LAZIO

Il film - denuncia di Alessio Cremonini è stato oggetto di dibattito molto partecipato a Latina“SULLA MIA PELLE”, GLI ULTIMI SETTE GIORNI DI STEFANO CUCCHI

La proiezione gratuita è stata organizzata dal Partito della Rifondazione Comunista di Latina Ha visto la partecipazione dell’associazione “ACAD” e dei “Giuristi Democratici”

di Noemi Reali

La morte di Stefano Cucchi(22.10.2009) è un caso dicronaca nera che,da subito,ha attirato l’indignazione delpubblico. Recentemente èstato presentato alla 75^Mostra Internazionale d’artecinematografica di Venezia ilfilm di Alessio Cremonini“Sulla mia Pelle”; pellicolache vede Alessandro Borghinei panni di Cucchi e cheripercorre gli ultimi settegiorni di vita del ragazzoromano. Il Partito dellaRifondazione Comunista diLatina ha organizzato, in col-laborazione con l’associazio-ne “Stefano Cucchi Onlus”,“ACAD” (associazione con-tro gli abusi in divisa) e“Giuristi Democratici”,venerdì 9 novembre, alle ore18:00, la proiezione del film“Sulla mia pelle” presso ilcircolo Il Gabbiano, vialeXVIII dicembre, 124. Finitala proiezione è seguito uninteressante dibattito con lapartecipazione dell’avvocatoCesare Antetomaso dei Giu-risti Democratici e di Rossel-la (si presenta con il solonome) dell’associazioneACAD. Il segretario del cir-colo del PRC di Latina, PinaNecci, si è detta soddisfatta

dell’incontro. “Il dibattito hafatto emergere degli aspettiche non tutte le persone col-gono immediatamente. Gra-zie all’intervento dell’avvo-cato Antetomaso si è messoin evidenza il dramma di unprocesso penale e degliaspetti negativi che presentail sistema carcerario e nonsolo. Infatti è stato evidenzia-to come un giudice non abbiamai alzato gli occhi sull’im-putato; perché bastava vede-re il volto sfigurato del ragaz-zo per capire che era statosottoposto a dei pestaggi.” hadichiarato Pina Necci.Secondo lei Il fatto che ilragazzo non abbia denuncia-to fin dall’inizio le violenze,dimostra la fragilità dellostesso: “è un ostaggio delleistituzioni. Trovandosi in car-

cere poteva pensare che visarebbero state ulteriori ritor-sioni contro di lui e che rima-nendo in silenzio sarebbe,invece, potuto tornare libero.L’ ACAD ha riscontrato chenegli istituti penitenziari esi-ste una forma di non atten-zione per i detenuti - pazien-ti; è come se fossero ritenuticolpevoli a prescindere,viene meno la pietas cristianache tutti dovrebbero averenei riguardi di qualcuno chesta male. Vi è una sorta dipregiudizio”. La verità ègiunta col film, mentre sareb-be stato auspicabile chevenisse fuori prima. “Sullamia pelle” è un film crudo,che ha saputo trasmettere allepersone la triste realtà che havissuto Cucchi. Da parte delpubblico c’è stato forte inte-

resse e partecipazione. “L’av-vocato Cesare Antetomaso ciha invitato a continuare adorganizzare eventi di questotipo, per rendere il pubblicopiù consapevoli dei fatti dicronaca.” L’associazioneACAD vuole dare risaltoall’associazione stessa e nonalle singole persone, ma piùdi tutto vogliono insegnarecome comportarsi ai giovaniche, per disgrazia, dovesserocapitare in una situazioneanaloga a quella di StefanoCucchi; è giusto dare lorostrumenti e competenze.

“Possiamo dire che abbiamoportato a Latina qualcosa diimportante. Abbiamo fatto unlavoro pregevole. Ma biso-gna dire che dobbiamo anco-ra batterci per far sì chevenga riportato il numero diriconoscimento delle forze

dell’ordine anche sull’unifor-me come già è stato fatto peril casco. Questo permettereb-be di evitare ulteriori abusi dipotere” ha concluso PinaNecci.

Foto di Gianfranco Compagno

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 18 IL GIORNALE DEL LAZIO

IL GOVERNATORE DEL ROTARY DISTRETTO 2080 PATRIZIA CARDONE IN VISITA AL ROTARY CLUB APRILIA-CISTERNA

di Noemi Reali

Il governatore del Rotary Clubdistretto 2080, l’architettoPatrizia Cardone, accompa-gnata dal marito arch. Giovan-ni Di Lullo, visita il RotaryClub Aprilia-Cisterna. La con-viviale si è svolta il 7 novem-bre presso l’ Enea Hotel diAprilia. Patrizia Cardone dopola laurea ha iniziato l’attività dilibera professione con incari-chi di progettazione oltre adinteressarsi del settore arreda-

mento d’interni. Dal 1979 haaltresì intrapreso la carriera discenografo che l’ha vistaimpegnata come Scenografodella RAI presso il “Centro diProduzione TV di ROMA”. Daoltre 25 anni è impegnata inattività associative a favoredella crescita e dell’afferma-zione delle donne organizzan-do numerosissime conferenzee tavole rotonde. La serata ini-

zia, come di consuetudine, conil tocco della Campana seguitodagli inni italiano, europeo edel Rotary a cui tutti prendonoparte in piedi verso la bandie-ra. A prendere per prima laparola è il presidente delRotary Aprilia-Cisterna, l’av-vocato Cinzia Bersani: “ inqualità di presidente ho il pri-vilegio di poter iniziare questaconviviale rivolgendo a nomedi tutto il Club un deferentesaluto al Governatore delRotary Italia Distretto 2080,

l’architetto PatriziaCardone,consulente del gover-natore con incarichi speciali edanche lui rotariano. Ho inoltreil piacere e l’onore di salutarele autorità rotariane e gli amiciche ora mi accingo a nomina-re: Il Tesoriere del R.I. Distret-to 2080 dottor Vito De Pasqua-le; l’assistente del governatore,R.I. Distretto 2080 per ilnostro Club, dottor Alfredo

Zenga; l’assistente del gover-natore, R.I. Distretto 2080dott. Alessandro Sestili, nostrosocio; il presidente della com-missione dottor Marco Roma-no Baffoni, mio marito; ilnostro socio decano e presi-dente eletto dottor Mario Gen-tili; il segretario del nostroClub ingegner PaoloPuccini;l’avvocato AntonioVecchi, tesoriere del nostroClub; la dottoressa Elra Lie-benberg membro del C.D; l’as-sistente sociale Maria Ferrantee prefetto del nostro Club; il

past president ingegner Rober-to Grassi e presidente dellaCommissione R. F.; il presi-dente della CONFAPI per laprovincia di Latina, ingegnerMichele Volpe, che propriostasera entrerà a far parte dellafamiglia rotariana. Inoltre ilpresidente della commissioneper l’Effettivo dottor MaurizioSantoro, la socia professores-sa Silvana Aghilone, accompa-

gnata dal marito dottor Anto-nio Brugnone, la socia profes-soressa Maria Loreta Renzettied il socio dottor Stefano Zevi-ni.” A seguire il presidentedella commissione per l’effet-tivo, Maurizio Santoro, ha pre-sentato il nuovo socio ingegnerMichele Volpe. Quest’ultimo èstato già direttore ConfapiLazio Delegazione Provincialedi Latina e rappresentantedatoriale nell’OPRM Organi-

smo Paritetico Metalmeccani-co Regione Lazio, membro delBoard del reference pointnazionale sulla qualità dell’i-struzione e della formazione.Al termine della serata loscambio dei doni dei varigagliardetti. “Noi donne siamoabituate a lottare per otteneredegli obiettivi e siamo abituatea portare a termine l’opera. IlRotary sta cambiando sicura-mente in meglio, ma soprattut-to sta cercando di avvalersidelle donne in modo significa-tivo.” ha dichiarato PatriziaCardone. “ Il Rotary di Apriliaè stata una scoperta,un clubche pensavo avesse piùsoci,invece mi sono trovata unclub più piccolo. Non semprescendere di numero o avere unperiodo di recessione fa maleperché quel periodo ti porta ariflettere e a rimboccarti lemaniche.”

Foto di Giorgia Ferrari

Governatore Patrizia Cardone e presidente CInzia Bersani

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 20 IL GIORNALE DEL LAZIO

Intervista in esclusiva al maestro Alessia Calcagni che promuove da otto anni con grande successo una rassegna nazionale dedicata ai compositori per coro viventi

“LA MUSICA BELLA È ANCHE QUELLA ITALIANA!”L’ultima il 4 novembre scorso al museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma è stata dedicata al compositore Manolo Da Rold

di Riccardo Toffoli

Grande successo per l’ottava edi-zione della rassegna nazionalededicata ai compositori per coriancora viventi. Un’iniziativa unicaa livello nazionale, lanciata dalmaestro Alessia Calcagni che oraha raggiunto dei livelli di qualità edi organizzazione altissimi, ospi-tando non solo compositori cono-sciutissimi e apprezzati nel mondodella coralità, ma anche cori tra ipiù prestigiosi del Lazio. L’ultimaedizione il 4 novembre scorso èstata dedicata al compositoreManolo Da Rold e come ormai daqualche anno a questa parte, si ètenuta si è tenuta nel prestigioso egrandissimo salone d’onore delmuseo delle Arti e Tradizioni

Popolari di Roma. Abbiamo inter-vistato il maestro Alessia Calcagniper conoscere il segreto di questosuccesso.Perché ha pensato ad una rasse-gna corale per compositoriviventi?“Attraverso l’esperienza di averorganizzato dal 2000 RassegneCorali per cori di voci bianche, laRassegna Compositori viventinasce nel 2012, dalla mia idea dipromuovere la ComposizioneContemporanea attraverso autoriviventi, per cori di voci bianche,ed in seguito anche per cori a vocipari, giovanili e misti. La collabo-razione Direttore /Compositore/Coro é, ed é stata finora il fulcrodel progetto, soprattutto il rappor-to fra coro- scelta del brano- com-petenze: ogni coro partecipante haeseguito, nelle passate edizioni, 2

brani del Compositore, ,dapprimascelti dai direttori di ciascun coro,su un elenco stabilito, (da Visioli,Caraba, Coppotelli, Basevi), inseguito (da Guaccero), diretta-mente dedicati dall’autore a cia-scun coro, alcuni dei quali esegui-ti in prima esecuzione. Le prime 3edizioni furono solo per cori divoci bianche, poi da Basevi con lospazio offerto dal Museo fu rivoltaanche a cori giovanili e cori a vocipari e miste. Ogni Rassegna é stataregistrata su cd dal vivo ed è anda-ta in onda su Radio Vaticana. Vor-rei citare tutte le passate edizioni:a ,aggio 2012 lo Speciale TullioVisioli, ad aprile 2013 lo SpecialePiero Caraba, a maggio 2014 loSpeciale Guido Coppotelli, amarzo 2015 lo Speciale Andrea

Basevi, a dicembre 2015 lo Spe-ciale Giovanni Guaccero, anovembre 2017 lo Speciale EnricoMiaroma, il 3 dicembre 2017 loSpeciale Lorenzo Donati e infinequest’ultima il 4 novembre 2018lo Speciale Manolo Da Rold”.Perché è importante cantarespecialmente da piccoli?“Perchè è importante cantare,credo sia la domanda giusta. Èun’arte che possono fare tutti,anche quelli che credono di essere“stonati”, ma la parola “stonato”non fa parte del mio vocabolario.La mia Maestra Bruna LiguoriValenti ci ha insegnato questo finda quando iniziai a cantare a 5anni nel Coro di voci biancheAureliano. É logico che iniziare dapiccoli è fondamentale per unacrescita musicale che porta adavere alte competenze, senza mai

modificare la voce del bambino,.......guai a farlo! E poi cantaresoprattutto in un coro insegna alrispetto, a sentire la propria vocefusa con le altre, senza mai emer-gere, io la chiamo “democraziavocale”. Il coro é fondamentaleper crescere nella musica e con lamusica. La voce é lo strumento piùantico e la possono usare tuttisenza selezione, occorre solo unacorretta impostazione vocale. Esoprattutto “mangiare” di tutto:dal Gregoriano alla musica rina-scimentale, al periodo Romanticofino ad arrivare alla Musica Con-temporanea Aleatoria e ai compo-sitori attuali. Questo “pane reper-torio” sviluppa un cantore intodos. E la varietà di scrittura digeneri si è sviluppata anche in

tutte le 8 Rassegne che ho organiz-zato ed ideato dal 2012. OgniCompositore si presenta attraversoi suoi brani, e dentro i suoi branic’è la sua anima, e il pubblico l’a-scolta e la comprende La cosabella è che, da quando si sonosvolte queste Rassegne, i Compo-sitori mi ringraziano perché il lororepertorio successivamente è statoeseguito da molti cori. È una spe-cie di pubblicità ai nostri eccellen-ti Compositori: si canta e la musi-ca bella è anche Italiana!”Il connubio tra concerti e musei

è stato vincente nella buonariuscita delle manifestazioni.Crede che si potrebbero ravvi-vare i musei con più iniziativemusicali?“Si! il connubio Rassegna/Museodelle Arti e Tradizioni PopolariRoma è stata una grande agevola-

zione per me, soprattutto per-ché da Basevi (la prima Ras-segna svoltasi al Museo) icori partecipanti si sono rad-doppiati. La location del-l’ampio Salone d’onore oltreche ad essere bellissima,offre un grandissimo spazioin cui cori e pubblico posso-no essere numerosi. Per que-sto ringrazio Francesco Aqui-lanti il responsabile delMuseo che ci ospita ormai da5 edizioni”.Tra le rassegna già svolte,quale crede sia la più riusci-ta?“La Rassegna più riuscitasarà sempre la prossima.Riguardo alle 8 svolte sonostate tutte ben riuscite, con unpubblico vastissimo e unacinquantina in tutto di com-pagini corali. Riguardoall’ultima di Manolo DaRold, tutti i cori erano di eccel-lente qualità e soprattutto lebellissime musiche del Composi-tore Veneto, sono state eseguite inmaniera impeccabile. Lui ha unagrande dote, la sua musica rispec-chia i suoi studi, il Maestro èanche un grande organista oltreche Direttore di coro, e le suepagine musicali sono in gran partedi ispirazione Bachiana. La suascrittura inoltre e molto eclettica:il Rinascimento che è parte diessa, diventa in qualche modomoderno, nel suo stile e nella suaforma e firma”Ha una preferenza per un com-positore?“Ho la preferenza e l’ammirazioneper tutti i Compositori, dal primoall’ultimo, ognuno ha dato la suaimpronta ed è rimasto in ogni coroche lo ha cantato e nel pubblicoche lo ha ascoltato. Spesso il miocoro di voci bianche ha partecipa-to a Concorsi Corali in cui ha can-tato vari brani delle RassegneCompositori, con note di merito daparte della commissione sullascelta del repertorio e la sua vasti-tà. Merito sempre di chi scrive, machi scrive ha bisogno di essereeseguito, altrimenti rimane solospartito. Il connubio composito-re/esecutore non potrà mai esseredistaccato. Il compositore ha biso-gno dell’esecutore e viceversa”.Quale sarà il prossimo appunta-mento?“Prima di sapere quale sarà ilprossimo Autore, vorrei ringrazia-

re tutti o cori partecipanti al DaRold: Coro di voci bianche dellaTerra, e Coro Ludus In Canto Dir.Alessia Calcagni; Coro IncantoACSD Nuova Armonia dir.Costantino Savelloni; Coro I FioriMusicali dir. Cristina Bortolato;Coro Note Blu dir. Marina Mun-gai; Coro Lavinium dir. FabrizioVestri; Coro Vivona dir. MarilenaLopergolo; Coro Diapason Dir.Fabio De Angelis; Coro Città diRoma Dir. Mauro Marchetti; CoroFemminile Eos dir. Fabrizio Bar-chi. Vorrei ringraziare Manolo DaRold e la sua musica, i maestriAndrea Basevi, Guido Coppotelli,Enrico Miaroma, Giovanni Guac-cero e la Dott.ssa del Miur Annali-sa Spadolini per la partecipazioneall’8° Convegno che da sempreprecede la Rassegna e dedicato aBruna Liguori Valenti, I Cippigra-phix per la bellissima grafica dellaLocandina, la Arcl il Miur eNuova Consonanza che hannopatrocinato l’evento, Lukas che haregistrato il cd e Radio Vaticanache ormai da 2 anni manda in ondadal vivo tutte le rassegne e intervi-sta i compositori. Per Da Roldandrà in onda i primi di dicembresu Radio Vaticana con la trasmis-sione L’Arpeggio di Luigi Picardi.Le prossime edizioni saranno pre-stissimo: LA 9A SPECIALEROBERTO BRISOTTO IL 7APRILE 2019, LA 10A SPE-CIALE GIORGIO SUSANA IL3 NOVEMBRE 2019”.

Manolo Da Rold e Alessia Calcagni

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 22 IL GIORNALE DEL LAZIO

VIAGGI NEI QUARTIERI DI APRILIA

di Lorenzo Lauretani

Campo di Carne ed è subitofrontiera. Un po’ americana:davanti al Bar del Borgo stan-no di vedetta al via vai delladomenica mattina. Troppo lon-tana – e non solo per il piazza-le che li divide - l’impresenzia-ta chiesa parrocchiale dell’An-nunciazione della Beata Vergi-ne Maria dal saloon per fare laRomagna di Peppone e DonCamillo, nonostante le campa-ne e il panorama basso faccia-no il loro. Il parlottio serratoche rinsalda vecchie coppie diamici, lo scambio cordiale egentile e il saluto a gran voceche trattiene il congedanterimettono tutti al proprioposto. Questo stesso paesaggiosi ripeterà poi a tutti i crocicchinel giro che farò in macchinacon Giampiero Bazzucchi,presidente del comitato diquartiere. Mi accoglie, insie-me al vice presidente Gianlu-ca Fusco, nella loro sede di viaGiuseppe Lugo 5. “Qui di pro-blemi ne abbiamo tanti acominciare dalla sicurezzastradale. Stiamo per inoltrareuna petizione al Prefetto diLatina perché se ne faccia cari-co. Non possiamo continuare asopportare questo stato dicose. Qui il pubblico, lo statonon c’è. Basta pensare che l’u-nico spazio pubblico è l’aiuolache abbiamo intitolato pernostra iniziativa a GiorgioBuzzi, il cui anniversario

dell’assassinio ricorre in questigiorni.”. E’ tra queste strade, inquesto curioso meltin’ potall’apriliana, su un pezzo diterra chiuso tra via Pontina evia Nettunense rispettivamente

a Est e Ovest, via dei Giardinia Nord e via Pantanelle e viaSelciatella a Sud, che vivonocirca 7mila anime. Dentro cista una turbogas di SorgeniaPower, tre biogas e via GenioCivile a collegare, senza mar-ciapiedi per carità, circa ottoagglomerati di abitazioni cre-sciute a mo’ di compound suilotti delimitati una volta dalletenute agricole, sorte per gra-zia dell’Opera Nazionale

Combattenti. Quando poi iproprietari decisero che nonera più aria di maggese e messi– finiti in bella mostra sul gon-falone del quartiere - e chestare senza televisore a colori

prima o poi gli avrebbe fattofare la fine dei contadini diSteinbeck in “Furore”, pensa-rono bene di spezzettare i pos-sedimenti in tante caselline esvenderle al miglior offerente,tanto poi sarebbe arrivato ilcondono, la sanatoria e sisarebbe potuto chiedere, a quelpunto, anche una fogna, l’ac-qua e pure internet. Chiuso ilcerchio e il cancello sul giardi-no, così si può star tranquilli!

Nonostante però di case epalazzine se ne siano costruitetante – ma mai abbastanza – diterra sgombra da queste partine è rimasta parecchia, cosìsull’onda entusiastica di unarivoluzione verde nostrana cisi è messi a coltivare di nuovo.Questa volta però non prodottidi cui cibarsi ma, massa biode-gradabile da far fermentarenegli impianti che produconoenergia, con l’aiuto delle pos-senti braccia di stranieri invisi-bili. E il “digestato”, lo scartodi quelle lavorazioni? Ce neoccuperemo dopo, a tempodebito. In tutto ciò c’è poco dastar sereni. Di giorno - lo stra-niero - lo vedi poco e di nottepure. Perché già lui, lo stranie-ro, quello venuto a rubare quellavoro di bracciante agricolo (esimilari) a cui i nostri nonni e inostri padri hanno rinunciatoparecchio tempo fa, di solito èscuro di suo; poi da questeparti di lampioni poco e nientee capita che, quando staccaalle undici della sera dal lavoroin serra, lo metti sotto con lamacchina mentre se ne torna inbici a casa. E non capita soloagli stranieri: le vittime del-l’incuria e del degrado sonostati anche italiani come GiulioDe Angelis, investito e uccisosu via Genio Civile in estate. “Il nostro problema più urgen-te – dice il presidente - è quellodi creare un senso di comunitàcoeso e unitario. La strutturadisgregata dei complessi abita-

tivi del nostro quartiere, lamancanza di vie e mezzi pub-blici di raccordo tra i nuclei edi luoghi pubblici di ritrovorende questo nostro obiettivoquasi irraggiungibile. Eppurenoi non desistiamo. Stiamocercando di colmare il gap conalcune iniziative, come adesempio quella del mercatorionale della domenica cheteniamo in via della Cogna, econ le pressioni sull’ammini-strazione comunale e sulle isti-tuzioni, come la petizione dicui dicevamo prima.”.In questo senso il comitato diquartiere sta preparando l’in-stallazione di una stele in largoGiorgio Buzzi, commissionataal Maestro Claudio Cottiga.L’opera, di cui vi mostriamo ilpannello dimostrativo in foto,è costituita da una lastra in

Casello 45, Pantanelle, Casolare, Genio Civile, Campo di Carne, Fontanelle, Querceto, Giardini: tutti al centroC’ERA UNA VOLTA L’AGRO APRILIANO DOVE OGGI VIVE UN NUOVO POLO INDUSTRIALE: CAMPO DICARNE

Da dx: Giampiero Bazzucchi, presidente del comitato di quartiereinsieme al vice presidente Gianluca Fusco

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 23IL GIORNALE DEL LAZIO

marmo di circa 180 cm dialtezza su cui verrà inciso iltoponimo del quartiere. Gliultimi 25 centimetri, alla som-mità della stele stessa, sarannocostituiti da lastra di ceramica,sovrapposta al marmo e deco-

rata con motivi arboreo-florea-le.“Questo nostro lavoro avrà unseguito e un senso solo se cifossero le condizioni minimeperché la gente di questo quar-tiere possa avvicinarsi con par-tecipazione alle questioni dipubblico interesse e non avver-tire repulsione e rabbia versole istituzioni. Faccio l’esempiodi Casello 45: da mesi sonoletteralmente confinati lì,quando sarebbe bastato com-pletare l’ultimo tratto di viaVesuvio per connetterli allastazione ferroviaria, al pontesu via Nettunense e a via dellaCogna. I lavori erano partitima ora sono fermi da tempo.Gli sbancamenti sono oramaistati guastati dalla pioggia edal maltempo.”.In effetti il territorio del quar-tiere tracima oltre via Nettune-se per estendersi oltre, versoArdea e Lido dei Pini. Su quelversante, a ridosso della cen-

trale energetica di Sorgenia etra questa e via della Cogna,esiste un’ampia area urbaniz-zata con strade, marciapiedi epanchine. Opera compensati-va, fu approntata per servireuna serie di nascenti abitazioni

che sarebbero dovute sorgere aridosso della centrale ma allacui costruzioni i proprietari delterreno rinunciarono pensandoa una remunerazione previsio-nalmente inadeguata all’inve-stimento necessario, vistanesoprattutto la collocazione.Oggi quell’impianto di strade,di marciapiedi e di panchine èparzialmente visibile sotto unaspessa coltre di rovi e di erba.Alcuni manufatti sono stati tra-

fugati e alcuni passaggi sonointerdetti al traffico con dellebarriere in cemento.“Questo è un esempio – conti-nua il presidente - di comemolto denaro venga sperperatoe di come molte occasioni ven-

gano perse per incompetenza,per manchevolezze, dimenti-canze o per connivenze degliamministratori pubblici e pri-vati. Avevamo chiesto che cifosse concessa quell’area perla festa di quartiere. Niente dafare. Stiamo ancora aspettandoche venga destinata al verdepubblico l’area adiacente lascuola “Benedetto Lanza” divia Genio Civile come formadi compensazione per le abita-

zioni che verranno costruite inquell’area. Ne abbiamo biso-gno per proseguire nella nostraopera. Sarebbe perfetta: lì c’èun bar e le mamme, una voltaaccompagnati i bambini ascuola, si fermerebbero a par-

lare. Persone che altrimentinon hanno altre occasioni perincontrarsi si troverebberoquasi naturalmente in quellospazio.”.Ho trovato un quartiere che, almomento e nelle unità che cosìlo percepiscono, fonda la pro-pria identità su un piccolo

manipolo di martiri, consciodella propria condizione e delproprio ruolo nello scacchierecittadino e, per questo, dispo-sto a combattere per la propriasopravvivenza comunitaria. “Via Genio Civile – concludeBazzucchi – è una strada diraccordo tra via Pontina e viaNettunense e non può esserelasciata a sé stessa. Così cometutto il quartiere ha bisognoche le fogne siano servite daun depuratore e che non sversi-no a cielo aperto come inveceaccade oggi, alla stessa manie-ra il tessuto sociale va manute-nuto con cura altrimenti cia-scuno di noi sarà in balia di séstesso. Non ci serve la divisio-ne. Serve coesione, una sedeche non sia un container e gio-

vani disposti a spendersi per ilterritorio. Ne abbiamo alcuniagguerriti ma non abbastanzaper condurre le nostre batta-glie.”.Questa volta vi lasciamo conquesto appello. Ci sembra piùeloquente di quanto potessimodire. Alla prossima puntata.

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100 anni fa si concluse la PrimaGuerra Mondiale, le “terre irre-dente” del Trentino e della Vene-zia Giulia furono strappate dainostri bisnonni e trisnonni alnemico austriaco pagando unprezzo assai caro: più di 600.000morti, centinaia di migliaia di feri-ti e una pace instabile, destinata acrollare negli anni seguenti. Sonotrascorse 4 generazioni e oggi l’I-talia unita e in pace celebra la finedel primo conflitto mondiale e siritrova nelle parole del Capo delloStato che ricorda il sacrificio deicaduti e rammenta il valore dell’a-micizia e della collaborazione tra ipopoli come strumento essenzialeper coltivare la pace, l’integrazio-ne e il rispetto dei diritti umani edelle minoranze. Eppure in tanti,oggi come in altri giorni simili,sembriamo sempre più guardarenostalgici in direzione di tempiche per fortuna non ci appartengo-no e si spera non ci appartenganopiù. Nello scenario di festeggia-menti non sono mancati striscioni

e parole che, sulle note delle piùattuali tematiche politiche, scim-miottavano quegli anacronisticimotti patriottici di ”Amor diPatria” e “difesa dei Sacri Confi-ni”, figli di quel nazionalismoottuso e aggressivo che in epochein cui le classi dirigenti eranoincapaci di perseguire gli interessinazionali senza accendersi in con-flitti, ci ha trascinato più volte nel-l’orrore cieco della guerra, tentan-doci con le sue lusinghe e falsepromesse di libertà e indipenden-za. E’ passato un secolo, il Piavenon mormora più e di nemici sullesue sponde ne rimane soltanto illontano ricordo, eppure qualcunocanta ancora quel famoso motivet-to di quella sua leggendaria canzo-ne : “non passa lo straniero” gri-dano in molti rievocando gli anti-chi ardori bellici nel tentativo discuotere la coscienza nazionalecontro quegli stranieri d’oltralpe ed’oltreoceano che opprimono lanostra economia o contro quegliimmigrati che, invece di un fiume

o dei nostri monti, hanno attraver-sato il mare per invadere le nostreterre e minare la nostra sicurezza.Sembra che il tempo non sia maipassato e che a distanza di 100anni la necessità di confrontarcicon qualche nuova minaccia siatalmente forte da farci sentire nellecito a rievocare con nostalgia ilricordo di una guerra, profanandola memoria di quanti morirono perle sue cause e spingendoci semprepiù lontani da quella pace che aduro costo e sacrificio abbiamocostruito e ci siamo ripromessi diconservare con buonsenso. Avre-mo forse davvero un giorno inten-zione di abbandonare del tutto lanostra virtù e le nostre promesse?Vogliamo davvero lasciarci com-pletamente andare all’insoddisfa-zione generata dall’incertezza edall’ignoranza? Siamo disposti acoltivare in noi quella rabbiainsensata che persone senza scru-poli, ora come in passato, sonodisposte a strumentalizzare per ipropri fini, sempre pronti a farci

intendere che non ci sia mai sceltao altro modo per risolvere i con-flitti se non attraverso lo scontro?Forse è in momenti come questo,quando ci accorgiamo di scivolarelentamente verso il baratro, che ilsilenzioso ricordo di tutti queipoveri uomini che in tempi buisacrificarono al nostro posto vita einnocenza ci torna utile più che

mai, permettendoci di riflettere suquello che è il vero prezzo che sipaga seguendo chi sceglie di nonperseguire altro cammino se nonquello dell’odio e della violenza.Ricordiamoci sempre che esisteun’altra via, più umana, fondatasul dialogo e la comprensione,perché la nostra unica speranzacome esseri umani di non ricaderenei nostri errori è capire che l’uni-co “Sacro Dovere” a cui siamotenuti è quello di preservare lapace combattendo e respingendoardentemente coloro che tentanodi convincerci che mettere l’uomocontro un qualsiasi altro suo similesia giusto. A 18 anni, senza possi-bilità di scegliere, a mio Bisnonnoe ai suoi coetanei venne messo inmano un fucile chiedendogli di“fare l’Italia” con una guerra, oggia 18 anni ai nostri giovani vienedata la possibilità di scegliere cosatenere in mano e come costruire ilfuturo della nostra Nazione e delnostro mondo: finché in molti sce-glieranno di tenere in mano unapenna avremo sempre una grandevittoria da celebrare.

Simone Buzzoni

22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 24 IL GIORNALE DEL LAZIO

La Difesa della Pace

MilleVoci, gli eventi autunnali 2018 in TV:“Daphne and friends 2”, “Franco Dani, la

mia musica” e “MilleVoci napoletane”“Daphne andfriends 2” siregistrerà il 28novembre 2018,con inizio dalleore 19,00 pressoil dancing “Sati-ricon” di Aprilia(LT). L’eventomusicale è unramo delnoto      formattelevisivo atema musicale -con cadenzaannuale - “Mil-leVoci”, prodotto e diretto da Gianni Turco.Daphne (Barillaro) si esibirà in brani che ha incisonel suo CD e sarà in compagnia dei suoi friendseccellenti: Dino, Michele, I Santo California, FrancoDani, Fausto Cigliano e, dulcis in fundo, Ester d’An-nunzio, la figlia di soli 13 anni, simpatica erede dicotanto DNA. Gli ospiti, oltre che esibirsi in canzonidel loro repertorio di successo, duetteranno con laprotagonista i motivi più noti al pubblico italiano maanche d’oltre confine ed oceano.Un grande spettacolo, fatto con buona musica, atten-de gli spettatori presenti in sala e quelli a casa, unospettacolo degno di una prima serata TV della qualepotremo godere sia in sala (ingresso gratuito) siaassistendo attraverso gli schermi di circa 200 emit-tenti televisive regionali, sia sul ch. 161 di canaleItalia (a diffusione nazionale), sia su Viva Italiachannel (Sky canali 879 e 825) per l’Europa e Paesilimitrofi e perfino sulla piattaforma ROKU tv, piat-taforma via cavo visibile in USA, Canada, GranBretagna, Irlanda, Olanda, Centro America, e partedell’Asia. Della serie “scusate se è poco”.Forte di una più che quindicinale esperienza, propriocon il suo format classico “MilleVoci”, il regista eproduttore italiano Gianni Turco ha da tempoampliato la propria scuderia con altri importati for-mat musicali, di cui citiamo, solo come esempi ecla-tanti, il partenopeo “MilleVoci Napoletane” ed ilcapitolino “MilleVoci romane”. Le riprese televisive sono a cura dell’équipe perso-jale del regista, na squadra consolidata da tempo cona capo Francesco De Luca, primo operatore.L’appuntamento è quindi fissato per il 28 novembre2018, in via Sirente nr.3, Aprilia (LT) presso il dan-cing “Satiricon”. L’evento sarà preceduto da altroimportante special, “Franco Dani, la mia musica”con inizio alle ore 15,00. Superfluo dilungarsi sullafigura di Franco, lo conoscono tutti, anche oltre con-tinente per essere stato attore di successo in fotoro-manzi ma anche di cinema, passato poi alla musicaleggere, la sua musica, la bella musica. L’incointrocon Dani sarà condotto dalla brava Stefania Cento.Il giorno precedente, il 27 novembre, sempre al“Satiricon” di Aprilia, saranno effettuate le registra-zioni di “MilleVoci napoletane”, una rassegna deipiù noti motivi classici della canzone partenopea. Ilformat sarà condotto da Nunzio Milo e Grazia Guer-ra.L’ingresso per i tre eventi è gratuito ma previo pre-notazione all’indirizzo eMail [email protected] telefoni cellulari dovranno essere e restare spentiper tutta la durata delle registrazioni.

L.L.

I ringraziamenti dell’assessore Martino alla Pro Loco e alle associazioni che hanno partecipato

OSMOSI: UN’IDEA DI SUCCESSOE’ rimasta l’unica iniziativa culturale che si tiene a CulturAprilia

Anche quest’anno il festival aprilianodella cultura “Osmosi” è stato un vero eproprio successo. Sul target degli annipassati, Osmosi ha lo scopo di creare deilaboratori artistici e creativi attraverso lasinergia tra associazioni culturali aprilia-ne e di promuovere i prodotti culturaliapriliani. Osmosi attualmente, è rimastol’unico festival della cultura che si tienepresso i locali di CulturAprilia, la sededell’ex Claudia, che è stata ristrutturatacoi fondi del Plus e che doveva essere ilcontenitore di tutte le iniziative culturaliapriliane. Osmosi nasceva anche per que-sto: per riempire un contenitore che èsempre rimasto vuoto e che, nonostantetante iniziative su come riempirlo e comegestirlo, in questi anni è rimasto scatolavuota. Osmosi quest’anno, nasce dallapartecipazione ad un bando regionale“Lazio delle Meraviglie” che scadeva adagosto, nel pieno del Ferragosto. Il sinda-co Antonio Terra ha accolto l’idea e hadato mandato agli uffici di inviare la pro-posta progettuale scritta e ideata daRiccardo Toffoli, maestro e insegnantedella scuola Matteotti (ma che successi-vamente ha deciso di non partecipare allagestione dell’evento), insieme a DoraNevi, maestro e insegnante presso lascuola Chiominto di Cori che ha seguitotutta la parte artistica fin dall’inizio. Ilprogetto si è classificato ai primi postinella graduatoria e ha ottenuto dallaRegione quasi tutto il contributo richie-sto. Osmosi si è tenuto dal 23 al 27 otto-bre. Ed è stato un vero e proprio succes-so. Molto soddisfatti gli organizzatoridella Pro Loco di Aprilia che hannogestito l’evento e le tantissime associa-zioni coinvolte, che hanno animato i cin-que giorni dell’evento. “L’edizione 2018– commenta l’Assessore alla Cultura,Elvis Martino – segna un passaggioimportante: si tratta ormai della terza edi-zione di questo evento, che sa rinnovarsi

ogni volta, riuscendo comunque a coin-volgere l’intero panorama associativocittadino. Noto con piacere che alcunimeccanismi organizzativi sono ormairodati. Questo ci proietta con fiduciaverso le prossime edizioni”. A guidare lecinque giornate di Osmosi 2018 è stato iltema “plastic free” che ha caratterizzatoanche i laboratori della mattina, pro-grammati per le scuole. Più di 500 stu-denti, nel corso delle mattinate, hannoavuto la possibilità di visitare l’areaespositiva su arti, mestieri e tradizionilocali o di cimentarsi nei laboratori di tra-sformazione artistica dei materiali discarto. Grande successo di pubblicoanche per gli spettacoli e gli eventipomeridiani e molto apprezzato anche ilservizio di navetta gratuita che ha per-messo ai cittadini apriliani di raggiunge-re il Polo CulturAprilia dal centro cittadi-no. “Il tratto distintivo e più bello diOsmosi – commentano gli organizzatori– è il lavoro corale svolto dalle tantissimerealtà cittadine coinvolte, dalle associa-zioni alle aziende, dalle istituzioni allescuole. Anche quest’anno il Festival ci hapermesso di mettere in mostra il frutto diquesta splendida contaminazione. Non ciresta che ringraziare tutti coloro chehanno dedicato tempo ed energie allamanifestazione e dare appuntamentoall’edizione 2019”. Gli organizzatori diOsmosi 2018 e l’Assessore alla Cultura,Elvis Martino ringraziano tutti coloroche hanno reso possibile l’organizzazio-ne del Festival: le associazioni La Botte-ga degli artisti, Diapason, Life, ArteMediterranea, Mestieri e Tradizioni,Infiorata Città di Aprilia, Assinarch,Energie del territorio, Un ricordo per laPace, Montagna Libera, Lo Scrigno, Agofilo e fuselli, Loro di Napoli, A. P. S.Colori nel Mondo, Kammermusik, CoroSan Pietro in formis, Liberi Cantores,Nuovi armonici, Laeta corda, Pontina

Guitar Orchestra, La bottega della musi-ca di Michele Rapone, CoderDojo, Ama-deus Scuola di Musica ad Aprilia, EmilyCasagrande Illustratrice Segni e Disegni.Un grazie all’Assessore Biolcati Rinaldi,al consigliere Alessandra Lombardi, adOrnella Pistolesi, Francesco Locicero,Maurizio Consolandi, Agnese Battistin,Tiziana Vona. Un ringraziamento a DinoMassarenti, Claudio Cottiga e AntonioDe Waure. Un grazie va anche allaRegione Lazio per il Bando Lazio dellemeraviglie, al Comune di Aprilia e aisuoi collaboratori, alle aziende di Apriliain Latium, alla Progetto Ambiente, allaNuova Tesei, alla Multiservizi, alla ProLoco di Aprilia e allo staff organizzativo,agli Istituti Comprensivi Toscanini eMatteotti (plessi Elsa Morante e GraziaDeledda), ai dirigenti scolastici e ai lorocollaboratori, ai docenti e ai ragazzi delleclassi III, IV e V. Grazie al Teatro Fine-stra per lo spazio messo a disposizione ela preziosa collaborazione di Michele eAntonio; alla Croce Rossa Italiana e laCb Rondine di Aprilia per la gestione delgiro didattico all’interno dei padiglioniespositivi, alle famiglie Ridolfi e Pelle-grino per aver accolto il nostro simbolicoe semplice omaggio artistico alla memo-ria dei loro cari. Un ultimo ringraziamen-to alla Tipografia Di Lelio e alla copiste-ria ArtCopy e a Nicolò D’Ignazio eEmily Casagrande per la parte grafica.

GRANDE SUCCESSO PER L’EVENTO DEL VENERDÌ FIRMATO SONIA SETTEGrande successo di partecipazione e degno di nota, la chiu-sura del venerdì sera con il Gruppo Giovanile Pathos ed ilcoro San Pietro in Formis diretti dal M°Sonia Sette. IlGruppo Giovanile, formato da ragazzi di età compresa trai 13 e i 20 anni, ha presentato brani particolari, non presen-ti nei repertori corali, scelti dai ragazzi stessi ed armoniz-zati a 4 e più voci dal M°Giuseppe Mele che li accompa-gna al pianoforte sotto la direzione artistica del M°SoniaSette. Poi è stata la volta del Coro San Pietro in Formisdiretto sempre dal M°Sonia Sette. L’associazione corale,presente sul territorio da oltre venti anni, si è divertita pro-ponendo 3 brani del repertorio folk ed un inedito: Lo stelodi vita. Un originale composto dal M°Giuseppe Mele epresentato dal Coro San Pietro in Formis a Lucca nelmarzo 2018, in occasione del centenario della fine dellaPrima Guerra Mondiale, riscuotendo notevole successo siaper l’armonizzazione e il testo che per l’interpretazione delgruppo corale.

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 25IL GIORNALE DEL LAZIO

L’idea è del regista italo argentino e apriliano di adozione Maximiliano Hernando Bruno, alla sua opera prima

“RED LAND” IL FILM CHE RACCONTA LA TRAGICA FINE DI NORMA COSSETTOCon la partecipazione straordinaria di Franco Nero e Geraldine Chaplin

di Noemi Reali

“Ci sono voluti 75 anni perraccontare al cinema la storiadi Norma Cossetto, giovaneistriana, torturata, violentata euccisa dai partigiani titini nel1943”. (ANSA). L’idea è statadel regista italo argentino eapriliano di adozione Maximi-liano Hernando Bruno, alla suaopera prima“Red Land (Rosso Istria)” è iltitolo del lungometraggio che èstato presentato durante la con-ferenza stampa del 6 novembrepresso Palazzo Madama, sededel Senato della Repubblica,nella sala Caduti di Nassirya ealle ore 20:00 presso il CinemaThe Space Moderno situato inpiazza della Repubblica. L’e-vento è stato organizzato dallaFederazioni delle Associazionidegli Esuli Istriani Fiumani eDalmati e dall’ANVGD(Associazione NazionaleVenezia Giulia e Dalmazia) incollaborazione con Regionedel Veneto, Treviso Film Com-mission, grazie al sostegnodella Camera di Commercio diTreviso Belluno Dolomiti“Bellezza e impresa”, Venice-film, Italia Protagonista eCamera di Commercio di Trie-ste. Il regista, sceneggiatore eattore Maximiliano HernandoBruno nasce a Buenos Aires(Argentina) il 17 novembre1977. “Io sono italiano, di ori-gine italiana, mia madre è ita-liana. I miei nonni sono abruz-zesi, sono dovuti andar via dal-l’Italia dopo la guerra, una

conseguenza della guerra”, haaffermato il regista in confe-renza stampa. Apriliano diadozione. Aveva 13 anni(1990) quando è venuto ad abi-tare ad Aprilia con la sua fami-glia. Ha militato nelle squadregiovanili dell’Aprilia Calcioed ha frequentato le scuole

superiori a Latina. Ha diviso lasua carriera tra cinema, televi-sione, teatro e moda. Impegna-to anche come produttore indi-pendente e sceneggiatore. Alcinema lo abbiamo visto in“Caribbean Basterds” di EnzoG. Castellari e in televisione alfianco di Giulio Scarpati eNino Frassica in “Cugino eCugino” e nella serie televisivadi canale 5 Squadra Antimafia3. Al cinema con “Il Leone DiVetro” Regia di SalvatoreChiosi. Film in cui interpretaSpartaco Biasin, un’operacinematografica che lo vede

anche sceneggiatore e produt-tore oltre che interprete. Oggitorna con “Red Land”, un lun-gometraggio ambientato nelsettembre del 1943, nei giorniin cui nei territori italiani delfronte orientale scoppia il caosa seguito dell’armistizio dell’8settembre. Con l’esercito ita-

liano oramai allo sbando, lepopolazioni Istriane, Fiumane,Giuliane e Dalmate, si trovanoad affrontare un nuovo nemi-co: i partigiani di Tito cheavanzano in quelle terre. Inquesto drammatico contestostorico, avrà risalto la figure diNorma Cossetto, giovane stu-dentessa istriana, laureandaall’Università di Padova, bar-baramente violentata e uccisadai partigiani titini. “ Si trattadi un fatto storico realmenteaccaduto e che non è mai statovisto al cinema; per questo cisiamo impegnati con molto

coraggio a portarlo nei cinema.Abbiamo raccontato una storianascosta negli ultimi settan-t’anni. È importante un esamedi coscienza da parte di tutti”ha dichiarato il regista Bruno.La fotografia è di GiovanniAndreotta, la scenografia diPaolo Bandiera, i costumi diFulvia Àmendolia, il montag-gio di Marco Spoletini, la sce-neggiatura di MaximilianoHernando Bruno ed AntonelloBelluco, la musica di FabrizioCastania ed Enrico Zoni. Sitratta di una produzione Veni-cefilm srl in collaborazionecon RAI cinema. Hanno preso

parte al lungometraggio SeleneGandini ,Sandra Ceccarelli,Romeo Grebensek, EleonoraBolla,Maximiliano HernandoB r u n o , V i n c e n z oBocciarelli,Diego Pagotto,Carla Stella, Alvaro Gradel-la,Maria Vittoria CasarottìTodeschini, Monica Garavelìo

ed Andrea Pergolesi. E con lapartecipazione straordinaria diFranco Nero e Geraldine Cha-plin. Dal 15 novembre 2018 illungometraggio è in program-mazione nei cinematografi ita-liani. Foto di Gianfranco Compagno

Maximiliano Hernando Bruno

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 26 IL GIORNALE DEL LAZIO

GLI AMORI IMPOSSIBILILI CREIAMO NOI?

Sono innamorata di un uomoche ho cercato da tutta una vita,ed ora che l’ho trovato, l’ amoreche provo per lui è impossibileda vivere insieme. Sogno di faremolte cose insieme a lui, marimarranno solo sogni. Sonosposata da molti anni e vogliobene a mio marito, ma lui è l’a-more che cercavo. Ci siamoincontrati qualche volta e stareinsieme a lui è stato bellissimo,era come vivere in un film. Misentivo bellissima, apprezzata,amata e protetta come un gioiel-lo prezioso, era tutto mio ed iototalmente sua. Ora ho deciso dinon incontrarlo più, anche se ilmio cuore e la mia anima gliappartengono, e so che sarà cosìper sempre. Le sto scrivendoquesta lettera non per averedelle risposte rispetto a questasituazione, ma per far sapere adaltre donne che questo amoreche si prova non morirà mai.Ma forse, ora, una domanda minasce spontanea: gli amoriimpossibili li creiamo noi?

ANNALISA

Noi, creiamo tutto della nostravita anche se non ce ne rendia-mo conto. Utilizziamo, per cosìdire, tutti i dati che abbiamoincamerato dalla nascita fino adoggi per arrivare a fare ciò.Questi dati si intrecciano “spon-taneamente” fra di loro a secon-da delle situazioni ambientaliche ci capitano, o delle personeche incontriamo. Le sensazionie le emozioni che governano inostri comportamenti, sono perla maggior parte inconsci.Costruire un amore impossibile,può significare la riproduzionedi un’esperienza d’amore avutadurante la nostra infanzia neiconfronti di uno dei due genito-ri. Nel senso che: l’amore versouno dei due genitore è stato sof-focato o reclamato a causa dilontananze forzate, ma necessa-rie. Vedi il caso in cui i bambinivengono lasciati per lungotempo dai parenti per difficoltàeconomiche, o altro. Questalontananza non fa altro che raf-forzare quell’amore goduto perpoco tempo dal bambino chenon smetterà mai di amare dalontano il proprio genitore. Lalontananza viene, così, fusa conl’amore, rappresentando per ilbambino una condizione“necessaria” affinché egli possapercepire il suo amore per ilgenitore, ma, poi, per il princi-pio della generalizzazione, ten-derà a costruire i propri amorisu questi presupposti. Da adultonon riuscirà a comprenderecome mai si sentirà attratto dapersone che non gli potrannogarantire la loro presenza d’a-more, se non solo e soltanto dalontano, facendogli vivere quel-le reminiscenze inconsce e pia-

cevolmente ricostruite, comequalcosa di assolutamentenecessario. Ebbene sì, siamosempre noi gli artefici dellanostra vita, anche se non voglia-mo ammetterlo perché ci risultastrano pensare di essere la causadelle nostre stesse sofferenze,ma se ci pensiamo bene, il latopositivo è quello che: se siamonoi a costruire tutto possiamoanche ricostruire in un mododiverso ciò che non ci piace;usando altri dati a nostra dispo-sizione procurandoceli dall’in-terno, oppure dall’esterno attra-verso l’imitazione, processoessenziale di apprendimento.

IL DUBBIO UCCIDEIo e mia sorella tempo fa ci pro-mettemmo di essere sempre sin-cere e oneste con noi stesse, mapurtroppo a causa di una ereditàdi nonno non siamo più le stes-se. Io credo che lei stia facendola furba, ma non ne sono sicura.Nel senso che con la scusa diaverlo accudito di più quandoera malato si sta arrogando ildiritto di pretendere una mag-giore ricompensa. Io non nesono poi così sicura di quelloche dice, perché spesso ci man-dava la figlia ad accudirlo e avolte una persona di sua fiducia.Non è vero che si è sacrificataper amore del padre, ma io nonposso dirglielo perché non nesono sicura. Coma faccio adaffrontarla, non ne ho il corag-gio. Mi sto rendendo conto cheil mio atteggiamento nei suoiconfronti è cambiato, proprioperché mi convinco che non siastata completamente onesta, maallo stesso tempo non vorreiferirla dicendole quello che

penso, perché poi non ne sonoproprio sicura. Questo dubbiomi sta destabilizzando e mirende irascibile, cosa fare?

OLIVIA

Essere dubbiosi non è solosegno di indecisione, ma èsoprattutto segno di una maturi-tà intellettuale e critica. In psi-cologia spesso questo termineviene identificato con l’abbas-samento dell’autostima, in cuiavere dubbi su se stessi aumen-ta la probabilità di essere ancorapiù incerti. Le persone condubbi a volte affrontano altridubbi per contrastare quelli chegià hanno, ma solo per cercaredi smuovere la situazione inter-na che percepiscono. Vivere didubbi non appaga, ma in alcunicasi sono un meccanismo didifesa dalle certezze che con-tengono verità non accettate. E’come una persona che pensa diessere tradita, ma che rimanenel dubbio perché non vuoleaffrontare una realtà troppodolorosa, e a volte anche scon-veniente: ricominciare unanuova vita piena di incertezze esenza punti di riferimento. Que-sto è il caso di alcune personeche rimangono soffocati edagganciati a storie “d’amore”ormai finite da tempo. Il dubbioa volte può logorare a tal puntoda portare l’individuo a com-portamenti inconsulti. Può rele-garlo in atteggiamenti di vitti-mismo; può fargli credere chesiano gli altri a crearglieli, manon è mai così. Nessuno può,nello specifico, crearci qualcosase non siamo noi consciamenteo inconsciamente a far sì checiò accada. E’ utile sapere chenessuno può esercitare alcunpotere su di noi, se non solo esoltanto le nostre stesse emo-

zioni che l’altro inavvertita-mente sollecita. Sembra assur-do pensarla in questa maniera,ma è proprio così che funzio-niamo. Quando conteniamoquella emozione, per certi versici sentiamo attratti da personeche vanno a stimolare in noi deidubbi, trasformandoci così indetectives. Gli altri, quelli pernoi “pacifici” nemmeno livediamo, perché? Semplice,non vanno a stimolare le nostreemozioni del dubbio! Il dubbioè una sensazione devastante, sece la portiamo addosso permolto tempo, esso va a logorarela stima che abbiamo di noistessi perché ci spinge a tratte-nerci con gli altri per non faraffiorare la nostra curiositàrivelatrice di verità. Rivelare undubbio non è sempre positivo,ma il logorio che ne determinapuò fare ancora peggio. Quindiè giusto parlarne sempre, altri-menti il risultato sarà ancorpeggiore che conoscere unaverità che temiamo.Per saperne di più poteteacquistare il mio libro “ResetPsicologico”, presso il TeatroEuropa di Aprilia. Scrivi a- Dott.ssa Anna DeSantis ad Aprilia in viaMozart 50 (di fronte Confora-ma) tel. 347.6465458 o invia-re una e-mail al seguenteindirizzo di posta elettroni-ca: a1 desantis @libero.it

Dott.ssa Anna De Santis(Psicologa - Psicoterapeuta)

LA PSICOLOGA RISPONDE

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 27IL GIORNALE DEL LAZIO

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 28 IL GIORNALE DEL LAZIO

ARIETEEccolo Giove, pronto ad offrire ilsuo aiuto che parla di possibilitàe realizzazione di scopi e di pro-getti!!! Vi sentirete pronti perorientare le vostre energie versonuove situazioni.. potrebbe esse-re il lavoro a richiamare lavostra attenzione ma anchenuove idee che vi permetterannodi cambiare molte cose nellavostra realtà di vita! È proprio laparola “cambiamento” il temache terrete in seria considerazio-ne.. l’entusiasmo diventerà lavostra forza e il sorriso illumine-rà la via che percorrerete..

TOROSentite in voi l’esigenza di pren-dere il volo..?? con tutta probabi-lità sentirete anche la stanchezzadi un sistema che vi accompagnada sempre e che chiede di esseretrasformato in qualcos’altro.. sedentro di voi sentite davvero l’e-sigenza di cambiare almenoqualcosa per dar vita non solo“al nuovo” ma anche ad unnuovo modo di relazionarvi, diagire, di vivere.. allora seguitequesto segnale che vi chiama adascoltare le vostre esigenze per-sonali e a realizzare i desideri del

cuore.. potete…

GEMELLIQuesto sarà un tempo di condivi-sione.. il mondo relazionale saràil vostro piano d’azione.. andran-no molto bene le situazioni che vivedranno protagonisti nell’ambi-to sociale, nei rapporti professio-nali, nei progetti da realizzare incollaborazione sia nella sferalavorativa che personale.. valu-tate bene ogni cosa e canalizzatele vostre energie ascoltando sicu-ramente le ispirazioni che vioffriranno tanti spunti per realiz-zare ogni cosa.. ma che tuttoavvenga con obbiettività e chia-rezza di idee..

CANCROGiove indica chiaramente unavia da seguire: risolvere e supe-rare…! vuol dire poter “guarire”vecchie ferite.. definire situazionirimaste insolute.. considerarecon obbiettività ciò che non avetevissuto nel modo più giusto pervoi.. tutto questo può anche rife-rirsi ad una sorta di insoddisfa-zione vissuta e non ancora risoltaper qualcosa che riguarda unarealtà relativa ad un vostro siste-ma di vita.. si chiude un ciclo perripartire con il sorriso nel cuoreaffinché possiate poi affermare lavita che desiderate vivere..

LEONE“Creatività” sarà la parola d’or-dine che contraddistinguerà tuttociò che farete e che vivrete!!!Questo tempo colmo di vitanuova, vi permetterà finalmentedi volare più in alto! Di recupe-rare le forze e le energie necessa-rie per orientare il vostro passoverso nuovi obbiettivi! I senti-menti.. i desideri del cuore..

saranno messi in primo piano..investirete il vostro amore versotutto ciò che incontrerete nelvostro percorso.. e voi sapete chele cose fatte con amore non pos-sono che produrre amore..

VERGINEOsservate bene, scrutate nelvostro sistema di vita passato e intutto ciò che vi ha accompagnatifin qui.. se ad oggi, c’è qualcosache dovreste lasciar andare allo-ra è tempo di fare una sintesirelativa al vostro sistema di vita..comprendere “cosa e perché”per poter tracciare un confineche vi permetta di stabilire ciòche è stato e ciò che potrebbeessere in questo tempo presente ese la vita vi chiama a fare cose..ad investire le vostre energie daconcretizzare in un progetto.. nonesitate nemmeno un attimo! osate

BILANCIAIniziate a rivedere qualcosa divoi.. magari certe convinzioniche non vi permettono di viverecon semplicità ciò che vi sta più acuore.. spesso dovremmo crearele condizioni affinché il cuorepossa essere affiancato da buonipensieri che permettano così diosservare e comprendere.. e nelcontempo offrire alla mente stes-sa, il sostegno di un cuore cheispira.. tutto questo vuol dire“ascoltare ma rimanere obbietti-vi”.. è proprio così che si creanole condizioni migliori per viverebene tutte le cose..

SCORPIONEDopo un anno di condivisionecon il buon Giove… un periodoalquanto lungo per sensibilizzareed attivare le qualità e le risorsenascoste dentro di voi, adesso

inizia un tempo nuovo dove viattiverete per usufruire di tuttequelle qualità che vi rappresenta-no.. iniziate ad immaginare comevorreste realizzare alcuni deiprogetti che riguardano il vostrosistema di vita, soprattutto in ter-mini pratici e realizzativi.. saretesostenuti da una grande forzache vi permetterà di affermareintenti e desideri..

SAGITTARIOGiove vi farà compagnia per unintero anno.. vi prenderà permano e vi condurrà là dove rivol-gerete il vostro sguardo.. nonrimandate ciò che invece dovre-ste considerare in questo tempopresente.. e non lasciate ai sogniciò che dovreste tradurre in real-tà.. forse idealismo e concretezzatroveranno un punto di incontrodentro di voi, tanto da rendervimeno sognatori e più realisti..immaginate quanto diventerà piùcreativa la vostra vita.. e quantosarete orgogliosi nel poter affer-mare i vostri sogni divenutiintenti

CAPRICORNOCerto.. Saturno nel vostro cielovi sta chiedendo molto.. maessendo il vostro pianeta guidariuscirete perfettamente adentrare nel progetto che vi staoffrendo come possibilità di cre-scita che poi si traduce in unasemplice frase: “prendervi laresponsabilità nel poter viverebene la vostra vita!” .. e se qual-cosa dovesse crearvi esitazione..ecco che Giove immediatamentevi offrirà il suo aiuto che consistenella possibilità di mantenereaperto il vostro cuore predispo-nendolo all’ascolto relativoanche alle piccole cose..

ACQUARIOSono contenta nel poter dire che“il pianeta dell’abbondanza” simuoverà anche a vostro favore..!!“la sua attenzione nel lavoro cheavete svolto insieme” era centra-ta esclusivamente sul riconoscerea voi stessi certe esigenze maanche nello scioglimento di queinodi scomodi che hanno creatocontrasti dentro di voi e intorno avoi.. ora le cose cambiano.. tuttodiventerà più semplice.. tutto simuoverà positivamente per voiche state cambiando atteggia-mento… lavoro.. nuovi contatti..nuove idee creative.. tutto in arri-vo

PESCIQuesto cielo vi sta chiedendo:“vi sentite realizzati..? siete con-tenti di voi..? del vostro sistemadi vita vissuto sia in termini pra-tici che personali..?” se la rispo-sta non fosse del tutto affermati-va, dovrete trovare il modo perdar vita alle vostre idee ascoltan-do i vostri desideri e consideran-do le vostre giuste aspettative.. larealizzazione nasce da una sem-plice affermazione: “sono con-tento di me perché ci credo!”.. ilcielo offre possibilità e sostegno..ma in terra bisogna usare le pro-prie risorse..

Il Giardino dei Cristalliassociazione culturale di

discipline umanistichetel. 3477329631 –

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GIOVE E’ ENTRATO IN SAGITTARIO!! COSA OFFRIRA’ AD OGNUNO DI NOI..??

L’Oroscopo di Laura Bendoni

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 29IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 29

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di Elisa Bonacini unricordoperlapace.blogspot.it [email protected]

Si è tenuta domenica 11 novembre lacommemorazione del 4 novembre Gior-nata dell’Unità nazionale e delle ForzeArmate, quest’anno la ricorrenza nel cen-tenario della vittoria. Era il 4 novembre1918 quando il Generale Armando Diaz aseguito dell’armistizio firmato a VillaGiusti (Padova) dava lettura via radio del“Bollettino della Vittoria” annunciando lafine della guerra con l’impero austroungarico. La manifestazione organizzata dal Comu-ne di Aprilia ha visto dalle ore 9 il radunodelle Associazioni Combattentistiche ed’Arma in Piazza Roma; è seguita laSanta Messa presso la Chiesa di SanMichele Arcangelo e Santa Maria Goretti.Il corteo delle autorità e delle associazio-ni si è poi recato al monumento di piazzadella Repubblica ove è stata deposta unacorona d’alloro in memoria dei Caduti.La cerimonia si è conclusa presso la SalaConsiliare “Luigi Meddi” con i saluti delSindaco Antonio Terra. Esposti alcunicimeli della prima guerra mondialeappartenenti alla collezione Bonacini

denominata “Un ricordo per la pace”: labandiera del Regno d’Italia, l’elmetto delmilite, il cappello dell’alpino, la “vaira”dei bersaglieri i cosiddetti “fanti piuma-ti”; una rosa rossa avvolta dal nastro tri-colore quale omaggio ai Caduti. Il Sindaco ha ricordato nel suo discor-so il sacrificio di quanti hanno com-battuto per l’unità d’Italia ed eviden-ziato il prezioso contributo dellaCroce Rossa nella Grande Guerra.L’Ispettrice Sorella Gisella Scalet èintervenuta illustrando l’origine dellaCroce Rossa e l’impegno delle croce-rossine e delle donne nel primo con-flitto mondiale. Il consigliere Federi-co Cola ha letto il “Bollettino dellaVittoria”. Proiettato un breve videocon la toccante testimonianza di unreduce. L’Associazione “Un ricordo per laPace” esprime gratitudine all’Ammi-nistrazione Comunale di Aprilia peraver consentito la piccola esposizionestorica; un ringraziamento particolarea Eva Torselli Capo di Gabinetto delComune di Aprilia e al DirigenteRocco Giannini Vice SegretarioGenerale. Colgo l’occasione per rivolgere un

ringraziamento personale alle crocerossi-ne della Grande Guerra che con le lorocure amorevoli salvarono in due occasio-ni la vita a mio nonno Maggiore dei Ber-saglieri Giuseppe Bonacini ferito grave-

mente al volto ed a una gamba nelle bat-taglie di Castagnevizza 26 maggio 1917 eSasson Piave 20 giugno 1918.Grazie alle crocerossine di ogni tempo!

(foto Elisa Bonacini)

22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 30 IL GIORNALE DEL LAZIO

COMMEMORAZIONE 4 NOVEMBRE 1918IL RICORDO DEI MILITI E DEL CONTRIBUTO DELLE CROCEROSSINE NELLA GRANDE GUERRA

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 31IL GIORNALE DEL LAZIO

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Cari lettori e lettrici,ormai giunti a fine anno, siamoin tempo di bilanci e pertantodedico questo articolo per farvipartecipi e destinatari dellaconoscenza del lavoro sin quisvolto nell’ambito delle politi-che sociali dalla Federazione diEnti No Profit del Lazio Aps“Farereteonlus”, che mi pregiodi rappresentare, nel settore spe-cifico dell’ Immigrazione edIntegrazione, con questa breve eintensa intervista alla collegasociologa dr. Ssa Valeria Leva,che dal 2016 collabora attiva-

mente alla promozione dellestrategie innovative di inclusio-ne sociale all’interno del nostronetwork regionale per il tramitedell’associazione Dialogo Onlusdi Aprilia. Cara Valeria ci puoi illustraregli sviluppi del ProgrammaRete Nuova Cittadinanza? Quest’ anno Aps “Farereteon-lus”, dopo due anni incentratisull’insegnamento della linguaitaliana agli stranieri minori edadulti, ha deciso di implementa-re nell’ambito del ProgrammaRete Nuova Cittadinanza, i pro-pri laboratori di inclusionesocio-educativa, incentrandolisulle strategie di contrasto alfenomeno della dispersione sco-lastica, con un progetto speri-mentale pilota nell’Istituto Com-prensivo Matteotti di Aprilia

(scuola media), per cui ringraziola prof. Ssa Valeria Miraglia, e diintegrazione e cittadinanza atti-va con laboratori di comunica-zione sociale ed educazione allacittadinanza presso Istituto Ros-selli di Aprilia, grazie alla prof.Ssa Sabrina Vento. Quale è l’ obiettivo che caratte-rizza la mission del Program-ma Rete Nuova Cittadinanza?L’obiettivo dei nostri progetti inatto è quello di favorire la per-fetta integrazione dei menocompetitivi secondo gli standarddi questa società (persone immi-grate, minoranze etniche, perso-ne con disabilità, persone sociosvantaggiate), con strategie dididattica inclusiva e valorizza-zione di sé. Come diceva ilpedagogista Dewey nel suo libro“Esperienza ed educazione”, il

compito della Scuola èquello di dedicare gran-de attenzione alle realicapacità degli allievi,sviluppandone le poten-zialità. Un esempio diquesto suo modo di per-cepire il sistema scola-stico lo mise in atto DonMilani con la sua Scuo-la di Barbiana, in cuiaveva sperimentato unadidattica che prevedevadi dare a tutti unaopportunità formativa,includendo le personesocio svantaggiate, lefasce deboli della popo-lazione. Il compito dellascuola di Don Milaniera quello di aiutare gliallievi a sviluppare unapropria autonomia di

apprendimentopersonale andando infondo alle cose, di ragio-nare con la propria testamettendo l’individuo alcentro del processo diapprendimento.Quale è la mission deivostri laboratori educa-tivi integrati?Quello che noi con inostri laboratori stiamofacendo è sviluppare lapiena autonomia dell’in-dividuo, attivare le suecapacita emozionali ecognitive ed aiutare glialunni a sviluppare laconsapevolezza di sestessi e delle proprierisorse personali, delleloro capacità, tirar fuori ipropri talenti e dare lorogli strumenti necessariper risolvere le propriedifficoltà. Aggiungo cheil nostro compito diesperti di inclusionesociale che lavorano peruna società educante pergenerare coesione socia-le (obiettivo europeo2014-2020) è quello diapprofondire la crescitae percezione positiva disé, della propria culturae della propria storia atti-vando un senso di appar-tenenza non solo allapropria cultura, maanche a quella degli altripopoli per sentirsi citta-dini del mondo, dato cheviviamo in un contestoinevitabilmente semprepiù multiculturale. Quali sono le novità diquest’anno inserite nelProgramma ReteNuova Cittadinanza?Abbiamo attivato uncorso di educazione allacittadinanza e di educa-zione sui diritti umani,con lo scopo di far cono-scere i diritti fondamen-tali che molto spessovengono omessi e peg-gio violati, per favorireuna maggiore conoscen-za di queste tematiche eincentivare gli alunni aessere promotori di pacee rispetto e sviluppare un

senso di giustizia sociale, che lispinga a difendere i propri dirittie quelli degli altri. Uguaglianza,pace, giustizia, non discrimina-zione, tolleranza e rispetto per ladignità umana sono valori fon-danti delle nostre società demo-cratiche e multiculturali. L’im-portanza per il nostro lavoro èquello di stimolare le competen-ze sociali, civiche e intercultura-li, il pensiero critico e l’alfabe-tizzazione tra i migranti ed i piùdeboli socialmente ed economi-camente, oltre che promuoverel’istruzione dei bambini e deigiovani svantaggiati. Questiobiettivi sono stati al centrodella Dichiarazione di Parigi deiMinistri europei dell’Istruzionenel marzo del 2015. In conclusione, come riassumeil lavoro sin qui svolto per ApsFarereteonlus? Il nostro lavoroall’interno del PRNC è ideare esviluppare progetti che promuo-vono una società più inclusiva ediversificata attraverso l’istru-zione e l’educazione permanen-te.Quali sono le “sfide” del Pro-gramma Rete Nuova Cittadi-nanza per il 2019?P.R.N.C.: Promuovere il“potenziale” dei bambini menoavvantaggiati dal contesto socia-le culturale ed economico diappartenenzaP.R.N.C. vuole essere una Retedi strategie di inclusione che sioccupa dell’ educazione di bam-bini e giovani così come avviatadalla Commissione europea inun’ottica di coesione sociale. La nostra Rete vuole favorire edavviare dialoghi e scambi dibuone pratiche fra insegnanti,ricercatori e professionisti per losviluppo di strategie congiuntesulla didattica inclusiva.La nostra rete vuole creare unapiattaforma di collaborazione frale scuole e le Istituzioni, gliEsperti e la Comunità, promuo-vere la tolleranza, la diversità ele competenze di cittadinanza. Il motto di APS “FARERE-TEONLUS” è UNITI NELLADIVERSITA’. IL NOSTROSOGNO E’ COSTUIRE UNMONDO MIGLIORE, EDU-CANDO I NUOVI CITTADINIAL RISPETTO PER SE STESSIE PER GLI ALTRI.

22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 32 IL GIORNALE DEL LAZIO

A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra Esperta di politiche e progettazionesociale. Per scrivermi:[email protected]

RUBRICA TERZO SETTORE E PRIVATO SOCIALE: MONDI VITALI E CAPITALE SOCIALESTRATEGIE DI INCLUSIONE SOCIALE DEL PROGRAMMA RETE NUOVA CITTADINANZA

DI APS “FARERETEONLUS” PER LO SVILUPPO DELLA COESIONE SOCIALE

Rafforzare l’inclusione, la diversità e la cittadinanza attiva attraverso l’istruzionee l’educazione permanente. Vi presento il lavoro della sociologa Valeria Leva

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 33IL GIORNALE DEL LAZIO

Il 20 novembre è l’anniversariodella Convenzione delle NazioniUnite sui diritti del fanciullo(UNCRC), approvata nel 1989.L’adozione della convenzioneinternazionale è stata una pietramiliare per i diritti dei bambini.A tutti i bambini devono esserericonosciuti tutti i diritti della

“Dichiarazione Universale deiDiritti del Fanciullo;

I DIRITTI DEI BAMBINIDiritto ad essere protetto eavere possibilità e facilitazioniper crescere in modo sano (fisi-camente, intellettualmente,moralmente, spiritualmente esocialmente in condizioni dilibertà e di dignità). Diritto ad avere un nome e unanazionalità.Diritto a vivere in modo sicuro.Diritto a mangiare, avere unacasa, divertirsi e avere curemediche adeguate.Diritto a cure speciali : se ilbambino ha minoranza fisica,mentale o sociale deve ricevereun trattamento, un’educazione ecure speciali secondo le sue

necessità;Diritto a crescere in unambiente di affetto e sicurezzamateriale e morale, se possibilecoi suoi genitori. Da piccolo nondovrebbe mai essere separatodalla mamma.La società e gli Stati devono avercura dei bimbi senza famiglia edi quelli senza mezzi, ma ancheconcedere sussidi alle famiglienumerose per mantenere i figli;Diritto di andare a scuola (chealle elementari deve essere gra-tuita). La responsabilità dell’e-ducazione del bambino incombeprima di tutto sui genitori, maanche sulla società e sugli Stati.Il bambino ha il diritto di dedi-carsi a giochi, attività educative,

ricreative e al divertimento;Diritto ad essere i primi a rice-vere protezione e soccorsoimmediato in ogni circostanza;Diritto di essere protetto con-tro ogni forma di negligenza, dicrudeltà o di sfruttamento. Nondeve lavorare fino a quando nonha un’età adatta o fare lavori chenuocciano alla sua salute e neostacolino lo sviluppo fisico,mentale o morale;Il bambino ha diritto ad essereprotetto dalle discriminazionirazziali, religiose o di altro tipo.Deve essere educato alla com-prensione, tolleranza, amiciziafra i popoli, pace e fratellanzauniversale, sapendo che nella suavita dovrà aiutare i suoi simili.E noi adulti? Noi adulti abbiamo il dovereprimo di indignarci e di credere

che ogni bambino, anche il piùlontano e disperso nel mondo,potrebbe essere nostro figlio. I bambini hanno il diritto di vive-re la loro infanzia protetti dalleguerre e dalla fame. Hanno ildiritto di essere istruiti e amatiper la bellezza che si portanodentro. Ma vanno protetti anche dallenostre aspettative, dai nostrisogni lasciati a metà, dal doveredi essere sempre i primi, nellosport e nella scuola. I bambinivanno amati per quello chesono e non per i risultati cheottengono. E bisogna stringerliun po’ tra le nostre bracciaquando hanno paura e fannobrutti sogni.

SOS CRESCITAEDUCAZIONE FAMIGLIA e SCUOLA

Dott.ssa Cinzia De Angelis

Dot.t in scienze e tecnichepsicologiche, Pedagogista

abilitata Esperta in didatticaspeciale - Scrittrice

Per porre domande alladott.ssa Cinzia De Angelis

inviare una e-mail al seguenteindirizzo di posta elettronica:[email protected]

Il 20 novembre è la Giornata mondiale dei diritti dei bambiniIn questa giornata l’Onu celebra bambini e adolescenti, per ricordare che ancora

troppi di loro non godono dei diritti che meriterebbero

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 34 IL GIORNALE DEL LAZIO

Miei cari lettori, chi mi conoscee chi ha avuto modo di leggere imiei precedenti articoli sa quan-to per me sia importante l’arti-gianato, il lavoro manuale, lacucina e il turismo per l’econo-mia di un paese. Come chi miconosce sa quanto io non amiparlare di politica o occuparmidi questa, anche se in passatonon ho mai esitato a dire la miaopinione. Semplicemente nonho nessuna aspirazione politicaperché completamente lontanadal mio essere, nonostante ioprovi rispetto per alcuni politiciche svolgono il loro lavoro a ser-vizio del cittadino, nonostantetutte le difficoltà. Ma in questigiorni sono rimasta alquantosconcertata dall’articolo apparsosull’Ansa il 12 Novembre 2018riguardante l’appello dei ricerca-tori dell’Ebri, l’Istituto Europeodi Ricerca sul Cervello fondatoda Rita Levi Montalcini. Secon-do quanto affermano i ricercato-ri in un Comunicato Stampaall’interno del sito ufficialedell’Istituto, non è stato inseritoil contributo straordinario nellaproposta del Governo dellalegge di Stabilità. Da quandovivo in Italia, il nome dellascienziata Rita Levi Montalciniè sempre stato un motivo diorgoglio all’interno del paese e

l’Istituto di Ricerca da lei fonda-to è una eccellenza nelle ricer-che delle malattie del cervello,soprattutto per quella riguardan-te l’Alzheimer. Per questo lanotizia mi ha stupita non poco. Una volta Rita Levi Montalciniha detto che: “Bisogna dire aigiovani quanto sono stati fortu-nati a nascere in questo splendi-do Paese che è l’Italia”. Voi,miei cari lettori, sapete quanto iosia profondamente innamoratadi questo paese, che mi ha accol-ta e mi ha formata, facendomidiventare la donna guerriera chesono oggi. Mi chiedo però inche futuro cresceranno i giovanise tagliamo i fondi alla ricerca ese la frase della Montalcini risul-terà ancora vera. Un paese senzaricerca è un paese a cui sonostate tagliate le ali. Non solo per-ché sono molti i giovani chescelgono una facoltà scientifica,come biologia, fisica, ingegneriao chimica, e che sono costrettipoi ad emigrare all’Estero perrealizzarsi professionalmentema anche perché la ricercascientifica è importante per losviluppo e il progresso di unpaese. I paesi che in passatosono stati colpiti da una profon-da crisi ne sono usciti grazie adelle innovazioni tecnologiche escientifiche, che hanno rappre-sentato in passato e che conti-nuano a rappresentare ancoraoggi uno strumento davveromolto importante di moderniz-zazione del sistema economico

di un paese, aumentandone lacompetitività e anche l’occupa-zione. I Paesi che investonomaggiormente nella ricerca sonoquelli che hanno i maggiori tassidi occupazione e che sono quin-di molto più ricchi. Per qualemotivo bloccare la ricerca scien-tifica n Italia e costringere inostri giovani studiosi, talentuo-si e sognatori a lasciare il Paese?Perché non investire in loro enon gli creiamo un futuro di pos-sibilità qui in Italia? Finanziarela ricerca è un modo per creareposti di lavoro e per diminuire ilfenomeno dei “cervelli in fuga”.Oltre a questo evidente vantag-gio, non dobbiamo dimenticarel’importanza di fare scoperte chepotrebbero essere davvero rivo-luzionare nel campo della medi-cina e della tecnologia. Generalmente le attività di ricer-ca si dividono in due tipi: quelladi base, che ha lo scopo diampliare le nostre conoscenze, oquella applicata, che cerca solu-zioni pratiche con le conoscenzegià a disposizione. Ci sono poiricerche nate completamente percaso che hanno avuto dei risvoltidavvero sensazionali. Un esem-pio su mille è quello della peni-cillina.Lo scienziato Flaming avevadimenticato una piastra contene-te dei batteri da influenza inlaboratorio ed è partito per unavacanza di tre giorni. Ritornato,aveva notato che in alcune partii batteri erano cresciuti, in alcuni

punti, dove erapresente dellamuffa, invece no.Da qui, una dellescoperte piùimportanti nellastoria della medi-cina. La ricerca scien-tifica è il motoreche plasmerà ilmondo del doma-ni. Un investi-mento troppo importante di cuinon dovremo privarci così facil-mente. Un Paese che vuole cre-scere demograficamente, econo-micamente e culturalmentedovrebbe puntare su tre cosedavvero essenziali: ricerca,istruzione e sanità. Soprattutto,per combattere le disuguaglian-ze e le discriminazioni, è impor-tante garantire le cure e l’istru-zione per tutti. Ovviamente sonodell’idea che bisognerebbe inve-stire in queste tre punte senzadimenticare tutto il resto. Almondo non esiste solo il biancoe il nero, ma una lunga e meravi-gliosa serie di colori e sfumatu-re. E’ vero: bisogna credere nellaricerca per il progresso di doma-ni, ma senza però dimenticare osottovalutare gli altri mestieri.Non importa se artigiani, chef,scienziati, avvocati, artisti, agri-coltori o dottori: ogni lavoro hala stessa importanza per lo svi-luppo e il benessere collettivodel Paese. Tutti i lavori, se svolticon professionalità e amore,

hanno la stessa dignità e impor-tanza. Sono appena tornata daun viaggio dalla mia patria, lamia Tunisia, dove ho avutomodo di parlare con tantissimigiovani laureati tunisini e doveho avuto modo di notare che nontutti “i giovani cervelli” scappa-no dal proprio paese e nessunorimane. C’è tantissima gioventùche vuole investire nel propriopaese e che è disposta a inven-tarsi qualsiasi cosa per far cre-scere l’economia, nonostante levarie difficoltà mondiali. Sperodal più profondo del cuore cheanche i giovani italiani avrannomodo di investire in Italia per farcrescere un paese che è stupendodal punto di vista culturale.Spero che lo Stato Italiano avràmodo di incoraggiare la gioven-tù, in modo tale che non sianocostretti a scappare dal posto chesono nati e che amano. Ogni per-sona che decide di costruire ilsuo futuro in un paese straniero,dovrebbe farlo perché lo deside-ra e non perché costretto.

a cura di Sihem Zrelli

“APRILIA SI…CURA” - Imprenditoria, economia, cultura e turismo

Il mondo non cresce da solo ma cresce insieme a noi“La scienza non è che la spiegazione di un miracolo che non riusciamo

mai a spiegare e l’arte è un’interpretazione di quel miracolo”

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 35IL GIORNALE DEL LAZIO

Gentile Avvocato,ricorro a Lei perché leggo sem-pre le sue risposte in materia dieredità e successioni ed ho biso-gno proprio di un parere inmerito.Nel 1999 è deceduto mio nonnolasciando un discreto patrimo-nio in immobili. Al momentodella morte era già vedovo e miopadre, ultimo di tre fratelli, erapremorto prematuramentelasciando me e mia sorella all’e-poca ancora minorenni. Mio nonno più volte, parlandoin famiglia, aveva espresso ildesiderio che la casa colonicaove lui viveva rimanesse, dopola sua morte, a me e mia sorellaproprio perché, dopo la morte dipapà, era stato lui, insieme allanonna, ad occuparsi di noi e aprenderci a vivere con loro,insieme a mia madre alla qualevoleva bene come ad una figlia.Ci ha cresciuti e fatti studiare,tant’è che entrambi ci siamolaureati con suo immenso orgo-glio.Questa sua volontà era nota atutta la famiglia e, in ogni caso,il patrimonio del nonno consen-tiva tale assegnazione senza chegli altri eredi fossero penalizzati(come ho detto prima c’eranoaltri immobili e terreni).Alla morte del nonno, però, irapporti tra mia madre e lecognate, sorelle di mio padre, sisono irrimediabilmente guastatitant’è che per la divisione eredi-taria siamo finiti in tribunale …inutile dire che in mancanza diun testamento, invano cercato,la casa colonica non è stataassegnata a noi ma suddivisa trale due sorelle che si sono accor-date.Il mese scorso, però, mentreriordinavo la mia rimessa, ove

tra le altre cose conservo alcunimobili prelevati dalla casa dimio nonno, più per ricordo cheper effettivo valore, ho fatto unascoperta che potrebbe rimetterein gioco la situazione: difatti daun doppio fondo del cassettodella scrivania del nonno èvenuto fuori un foglio dove disuo pugno ha stilato le sue ulti-me volontà, indicando in chemodo dovevano essere ripartiti isuoi beni dopo la morte asse-gnando, peraltro a me e miasorella, l’intera quota disponibi-le. Lo scritto reca la data del10.03.1981 ma è rimasto dimen-ticato fino a pochi giorni fa,quando l’ho trovato io. E’ anco-ra possibile farlo valere? Cosadevo fare? Grazie.Massimo D.L.Prima di rispondere all’interes-sante quesito posto dal lettore ènecessario, per maggior com-prensione, delineare velocemen-te quelli che sono i principidell’accettazione dell’eredità.L’accettazione può essereespressa, e quindi formalizzatadinanzi ad un notaio, oppuretacita cioè desumibile dagli attiche il chiamato all’eredità hacompiuto in quanto incompatibi-li con la volontà di rinunciarema, al contrario, indice dell’in-tenzione di accettare e di consi-derarsi erede.Vediamo subito che, in mancan-za di un testamento, i beni cheerano del defunto vanno ripartititra i suoi congiunti secondo uncriterio dettato dalla legge. Que-sto tipo di successione è dettalegittima o ab intestato Le cate-gorie dei successibili vengonoindividuate dal legislatore inragione dell’intensità dei vincolidi parentela che uniscono i con-giunti al defunto, in riferimentoad un criterio prevalente di con-corso, ed i più prossimi escludo-no i più lontani.L’art. 565 c.c. individua le classidei successibili nel coniuge, nei

discendenti legittimi e naturali,che sono equiparati e cui vannoaggiunti gli adottivi, negliascendenti legittimi, nei collate-rali, negli altri parenti (fino alsesto grado) e nello Stato.Nel caso del nostro lettore, poi,dato che colui che sarebbe statol’erede diretto, e cioè il padre(figlio del defunto), era giàmorto al momento dell’aperturadella successione bisogna fareriferimento ad un altro istituto,quello della rappresentazione.La rappresentazione è discipli-nata dall’art. 486 c.c. e prevedeche, laddove un soggetto nonvuole o non può accettare l’ere-dità od il legato, subentrino insua vece i “ discendenti dei figlilegittimi, legittimati e adottivi,nonché dei discendenti dei figlinaturali del defunto, e, nellalinea collaterale, a favore deidiscendenti dei fratelli e dellesorelle del defunto”. Vediamo poi che la legge preve-de dei termini perentori entro iquali l’eredità deve essere accet-tataE, precisamente, l’art. 480 c.c.,la fissa in dieci anni a decorreredal giorno dell’apertura dellasuccessione (che coincide con ladata della morte).Purtroppo per il nostro lettoredetto termine è consideratoperentorio.Con sentenza numero 264 dell’8gennaio 2013, infatti, la Supre-ma Corte di Cassazione ha sta-tuito che  il diritto di accettarel’eredità da parte del chiamatoin base a un testamento ritro-vato ad oltre dieci anni dallamorte del de cuius, è da rite-nersi prescritto.Tale pronuncia dirime il contra-sto tra due tesi esistenti in mate-ria e cioè quella che sosteneval’impossibilità di accettare,decorsi i dieci anni dall’accetta-zione, a causa del maturare dellaprescrizione, e quella che, inve-ce, ammetteva tale possibilitàritenendo che, pur nell’immuta-

bilità dell’entità del termine, sipotesse considerare posticipatoil termine di decorrenza dellostesso. In altre parole, si sarebbepotuto consentire al nuovo chia-mato di accettare l’eredità, con-siderando decorrente il terminedecennale non dalla morte del decuius, bensì dalla scoperta deltestamento.La Suprema corte, nelle motiva-zioni della risposta negativasopra esaminata, chiarisce chel’impedimento sofferto da coluiche, sebbene chiamato per testa-mento non ne è venuto a cono-scenza, è impedimento di merofatto, e non costituisce circo-stanza impeditiva a che il dirittosia fatto valere nel significato dicui all’art. 2935 del codice civi-le, né circostanza contemplatadalla legge ai fini della sospen-sione della stessa prescrizione.La Corte, per giustificare taledecisione, analizza l’istituto del-l’accettazione dell’eredità. L’art.459 c.c., «nel prescrivere chel’accettazione si riferisce all’e-redità in sé considerata, a pre-scindere dal titolo della chiama-ta, legittima o testamentaria»,presuppone «un concetto unita-rio di acquisto dell’eredità stes-sa». Alla luce di ciò va lettol’art. 480 c.c., che peraltro alterzo comma prevede che«quando i primi chiamati abbia-no accettato l’eredità, ma suc-cessivamente vengono rimossigli effetti dell’accettazione, ilsuddetto termine non corre per

gli ulteriori chiamati». Il legisla-tore, consentendo a questi diaccettare da quando ne hanno lapossibilità giuridica, dimostra latassatività delle sue previsioni.Ulteriore conferma della sceltadel termine decennale da partedel legislatore, si ha osservandol’art. 483 c.c. che prevede, alsecondo comma, che «se si sco-pre un testamento del quale nonsi aveva notizia al tempo del-l’accettazione, l’erede non ètenuto a soddisfare i legati scrit-ti in esso oltre il valore dell’ere-dità, o con pregiudizio della por-zione che gli è dovuta». Da que-sta disposizione la Corte compieun’induzione logica: «l’accetta-zione è unica indipendentementedal titolo della chiamata». Esi-ste, dunque, «un unico diritto diaccettazione che, se non vienefatto valere, si prescrive nel ter-mine di dieci anni decorrentedal giorno di apertura della suc-cessione». La Corte conclude,dunque, dichiarando la legittimi-tà costituzionale dell’art. 480c.c.. Il termine previsto non ledeil diritto di difesa. Tale articolo,inoltre, è finalizzato a soddisfarel’esigenza «di cristallizzare,dopo un certo lasso di tempo, laregolamentazione dei diritti ere-ditari tra categorie di successi-bili che versano in condizioni difatto diverse»Per quanto detto sopra, quindi, ilnostro lettore non potrà far vale-re il testamento tardivamenteritrovato.

Avv. Margherita Corneli

Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]

LA PRESCRIZIONE DEL DIRITTO AD ACCETTARE L’EREDITA’

L’AVVOCATO RISPONDE

Su 358 test eseguiti su persone dietà compresa tra i 55 e i 70 anni, il70% di persone è risultata insovrappeso, nel 45% dei casi èstata riscontrata una pressionearteriosa troppo elevata, il 40%manifestava una elevata glicemiae ben il 20%, circa 60 persone,aveva già il diabete senza essernea conoscenza. Sono dati allarmanti, quelli emersiin seguito ai cinque giorni discreening gratuiti effettuati dalladiabetologa della Asl, la dottores-sa Grazia Pia Ricciardi, dall’in-fermiera Greta Mureddu, opera-trice presso il reparto di diabetolo-gia della Als, dagli infermieri dellaCasa di Cura Città di Aprilia Gio-vanni Vittoriano, Maria Mandu-ca e Gaetano Grillo e dal volon-tario della Croce Rossa ItalianaSimone Conduro, presenti dal 12al 16 novembre presso il poliam-bulatorio di via Giustiniano per laGiornata Mondiale del Diabete,organizzata da Aida onlus e dallaAsl Distretto 1 di Aprilia. Durantele 5 giornate sono stati eseguitianche 160 esami audiometrici acura della Udisence. Dati, quelli emersi al termine dellamanifestazione, che aiutano a far

riflettere sull’ambia diffusione deldiabete, che nella tipologia 2,legata maggiormente all’alimenta-zione e allo stile di vita, tende adiffondersi a macchia d’olio coin-volgendo soprattutto fasce dellapopolazione più a rischio proprio acausa delle cattive abitudini. Ildiabete, malattia cronica silenzio-sa, colpisce oggi 437 milioni dipersone nel mondo, mentre 212milioni sono malati senza saperlo. Ad Aprilia sono in cura presso ilpoliambulatorio di via Giustiniano1600 pazienti, assistiti solo dallaresponsabile del reparto di diabe-tologia, la dottoressa Grazia PiaRicciardi e da una infermiera. Altri1200 pazienti gravitano attorno alpoliambulatorio per i piani tera-peutici, ma l’incidenza ad Apriliaè molto più elevata. Tanti sono ipazienti che scelgono altre struttu-re, oppure non ancora afflitti dallegravi complicanze, quali retinopa-tie o scompensi cardio- circolatori. “Questo programma di screeninggratuito – spiega la dottoressaGrazia Pia Ricciardi – ottienesempre un grande successo, tutta-via una volta diagnosticata lamalattia riscontriamo poca dispo-nibilità da parte dei pazienti a

modificare il proprio stile di vitacon una dieta equilibrata e l’eser-cizio fisico, fondamentale. Le per-sone vanno educate a seguire ipiani terapeutici, ma da soli glispecialisti non possono farcela.Bisogna creare una rete diabetolo-gica che contempli anche l’inter-vento nelle prime fasi dei medicidi base. A loro va data la possibili-tà, una volta fallito l’effetto deiprimi farmaci, di poter prescriverefarmaci innovativi, che oggi pos-sono essere prescritti soltantodagli specialisti, già oberati dallapresa in carico dei pazienti cronicipiù gravi, ai quali deve essereinsegnata la corretta somministra-zione dell’insulina e che seguonoanche molti pazienti giovani affet-ti da diabete di tipo 1, che vannoseguiti con una particolare atten-zione”. “La Asl – ha dichiarato il Direttoredella Asl distretto 1, dottor Belar-dino Rossi – nonostante le caren-ze di attrezzature e personale,lavora per poter intervenire inmaniera più incisiva soprattuttosulle cronicità, in particolare per lapresa in carico dei pazienti diabe-tici. Riteniamo divenga più faciledopo la partenza dei PDTA, per

patologie come diabete e Bco chein provincia colpiscono 15 milapersone. Speriamo di poter inau-gurare a breve questo percorso,che contempla tra l’altro la crea-zione di una rete anche grazie aimedici di base. Bisogna superarela mentalità secondo cui tutti ipazienti diabetici debbano essereseguiti dagli specialisti: possonofarlo, dopo una adeguata forma-zione e contatti costanti con glispecialisti, i medici di base. Ilmalato inoltre deve diventare sog-getto attivo della malattia e nellacura”. Presente all’incontro, anche Fran-cesca Barbaliscia l’assessore aiservizi sociali del Comune diAprilia, che ha dato patrociniogratuito all’iniziativa.

“Questa estate l’Aida onlus – haspiegato il presidente GiustinoIzzo – ha presentato un progetto epartecipato al bando per l’assegna-zione dei locali della ex scuola divia Inghilterra. Siamo in diritturad’arrivo con l’assegnazione e sitratta di un traguardo importanteper la nostra associazione. Avereuna sede permanente e spazi a dis-posizione, vuol dire avviare unaserie di progetti che ci permette-ranno di lavorare per la prevenzio-ne del diabete e delle complicanzequando la patologia è già insorta.Sempre collaborando con il comu-ne e con la Asl, vorremmo ristrut-turare gli spazi e ricreare una pale-stra che permetta di effettuareanche lo sport come terapia”.

L.L.

Grande successo per la “Giornata Mondiale del Diabete ad Aprilia”

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 36 IL GIORNALE DEL LAZIO

di Salvatore Lonoce

Cosa rimane dopo un buco di trapano

Cari amici, ecco quello chevedo dal mio balcone, antennedi trasmettitori sul nostrodeposito di acqua: antenne chesvettano sulle nostre testeemettendo onde elettromagne-tiche potenzialmente dannoseper la salute, ma vi siete maidomandati dove sono allocati itrasmettitori dentro il nostrofungo cittadino?! Parte da qui questo mio artico-lo e da questa foto. Sebbene non esistano evidenzescientifiche sulla correlazionetra la presenza di questiimpianti e l’insorgere di pato-logie gravi per l’uomo la leggeimpone dei limiti sul cuirispetto vigila l’agenzia regio-nale per la protezione ambien-tale. Cari amici, le installazioni diimpianti per la telefonia mobi-le sul fungo non tendono adiminuire nella nostra città, mapensate, non alle onde elettro-magnetiche, ma ai tanti forifatti sul nostro serbatoio idricoper istallare tutti quei pali equei tralicci a pochi centimetridall’acqua che beviamo, chefine fanno i residui di talelavoro e, conosciamo chi operae quante volte sale e scende daquesta installazione molto sen-sibile per la nostra salute. L’Istituto Superiore di Sanità el’ISPESL in un documentocongiunto invitano le autoritàamministrative locali ad adot-tare il “principio di cautela”soprattutto nel caso di localiz-zazioni di impianti elettroin-quinanti nei pressi di siti abita-ti dalla “popolazione sensibi-

le” come le scuole, residenzesanitarie, oratori, ospedale,parco-giochi, casa di riposo edio aggiungo depositi di acqua. La conferma di una sospettapericolosità di questi impiantil’abbiamo dalla semplice con-siderazione che nessuna agen-zia di assicurazioni stipula uncontratto a copertura dai rischida campi elettromagnetici. Per la verità noi apriliani nonabbiamo mai smesso di segna-lare con denunce, sollecitazio-ni, indicazioni di proposte ope-rative, ottenendo il risultato diuna maggiore sensibilità allaquestione dell’elettrosmog daparte di tutti. Perciò la segnalazione cheoggi faccio e che ho deciso direndere pubblica con questoarticolo è con l’immagine delnostro deposito dell’acqua;ecco quello che si vede dal mioterrazzo! La presenza di impianti di tra-smissione che spuntano comefunghi sul fungo, presumosiano della telefonia mobilesempre alla ricerca di ulterioriinstallazioni. Invito pertanto voi cari aprilia-ni e cari organi competenti anon far subire ulteriori installa-zioni di ripetitori sulla nostrariserva d’acqua, almeno fino aquando le autorità sanitarie eamministrative non abbianodato garanzie e facendo sotto-scrivere dai gestori una polizzaassicurativa che tuteli eventua-li danni dovuti da queste loroistallazioni sul deposito diacqua ed alla salute degli apri-liani, quando bevono quell’ac-

qua. Al Sindaco e all’Assessoreall’Igiene e Sanità chiedo, sepossibile, di sollecitare daparte dell’ARPA una verificadello stato attuale di presenzadi rifiuti, dovuti alle istallazio-ni a cui l’acqua e di conse-guenza la popolazione è espo-sta. Cari amici, Aprilia è una città,sempre più complessa ed imetodi tradizionali di pianifi-cazione e monitoraggio devo-no essere integrati con il ruolocollaborativo degli apriliani.Da anni ad Aprilia è in atto undibattito molto acceso sui costiche questo Comune deveaffrontare ogni giorno per ilripristino dei manufatti di pro-prietà. La prima cosa da sapere è, matutte quelle istallazioni paganoun canone di affitto. Perché se lo pagano allora per-ché il nostro deposito di acquaversa in quelle condizioni.Cari amici, vi ricordo i rischiche corriamo con tali manufat-ti sulla nostra riserva di acqua:Peggioramento della qualitàbiologica dell’acquaMinore biodisponibilità diminerali disciolti nell’acquaPeggioramento del gusto emaggiorazione degli effetti delcloro (odori)Trasformazione del calcare inaragonite, stabilizzazionedella durezza del-l’acquaNon salvaguardiadelle conduttureidriche Maggiore aggressi-

vità e corrosione, minore pro-tezione dalla rugginePiù manutenzione e più costooperativo nel tempoE non ultimo la manutenzionedi questi impianti elettroma-gnetici da chi viene fatta e

soprattutto chi detiene la chia-ve del nostro deposito diacqua, quali garanzie dà a noiche non inquini la stessa condolo e a danno di tutti?!Meditate amici, meditate.

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AMBIENTE: FIRMATO UN PROTOCOLLO CON IL MINISTEROIl presidente, Nicola Zingaretti, ha firmato insieme al Ministro dell’Ambiente,Sergio Costaun accordo sulla qualità dell’aria. L’obiettivo è andare avanti nellalotta all’inquinamento e con le azioni di riconversione green del Lazio. Nuovi interventi che verranno messi in atto grazie a investimenti per un totale di10 milioni. La Regione Lazio ha a disposizione 6 milioni di euro, di cui 2 milioniimmediatamente utilizzabili per interventi da parte dei Comuni, a cui si aggiungo-no 4 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero. Tre i principali punti di intervento: Trasporto pulito, proseguendo con la sostituzione dei mezzi pubblici inquinanti econ l’acquisto di altri bus e treni nuovi ed ecologici. Incentivi anche per la sosti-tuzione dei veicoli privati più inquinanti con veicoli a ridotte emissioni.Efficientamento energetico. Saranno predisposti dei bandi per incentivare la sosti-tuzione degli impianti di riscaldamento con maggiori emissioni di gas inquinanticon altri impianti a maggiore efficienza in termini sia di rendimento energetico siadi riduzione di emissioni.Interventi sulle aree a maggior tasso di inquinamento e stop alla plastica. Un esem-pio è la riconversione dell’impianto di termovalorizzazione di Colleferro, puntan-do sulla realizzazione di un presidio industriale altamente tecnologico e senzaimpatto ambientale. “Anche il Lazio ha un piano della qualità dell'aria, sottoscritto con il ministero del-l'Ambiente che contiene finanziamenti e azioni per i Comuni e per i cittadini.Finalmente un'azione coordinata, affinché il Lazio diventi tra le Regioni al piùbasso tasso d'inquinamento dell'aria – così il presidente, Nicola Zingaretti, che haaggiunto: politiche per uno sviluppo sostenibile che aiutano a vivere meglio eanche ad inquinare di meno. Ringrazio il ministero, perché siamo giunti a questasottoscrizione anche grazie soprattutto ad una volontà di collaborazione per pro-durre buone pratiche di Governo per migliorare la qualità di vita delle persone”. “Con questo protocollo d'intesa, firmato con il presidente Zingaretti, abbiamo dato

una bella risposta e messo qualcosa di concreto. Il ministero dell'ambiente si rendedisponibile con risorsa economica e a costruire insieme al governo un percorso checonsenta ai cittadini di queste zone di poter avere anche un incentivazione, adesempio, per il cambio dell'auto, da inquinanti a emissione non inquinanti – paroledel Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che ha aggiunto: sono delle belle con-quiste e ringrazio il presidente Zingaretti, che ha creduto in questo”.

MAFIE: PROROGATO IL BANDO PER LA RISTRUTTURAZIONE DEI BENI CONFISCATI

Ristrutturazione dei beni confiscati, prorogato alle ore 12 del 14 gennaio del 2019il termine di scadenza delle istanze di partecipazione dell'Avviso Pubblico dellaRegione Lazio per la ristrutturazione dei beni confiscati. La decisione per venire incontro alle sollecitazione di tanti sindaci di tutto il terri-torio del Lazio che in questi giorni hanno chiesto di prorogare i termini dell’Avvi-so pubblico. Il bando di 488mila euro si aggiunge ai 720mila euro già erogati dallaRegione Lazio nel 2018 e segna la continuità dell’impegno dell’AmministrazioneZingaretti nel sostegno agli Enti Locali e al Terzo Settore per il riutilizzo socialedei beni immobili confiscati alle mafie. “La restituzione ai cittadini degli immobili confiscati è il più efficace e concretosegnale di lotta alla criminalità organizzata da parte delle Istituzioni Locali edell’associazionismo e rappresenta allo stesso tempo un’assunzione di correspon-sabilità nel sostegno al prezioso e robusto lavoro della Magistratura e delle Forzedi Polizia nel contrasto alle mafie”- così Gianpiero Cioffredi, Presidente Osserva-torio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio.

FORMAZIONE: ELETTA CONSULTA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO

Firmato il decreto attuativo di prima costituzione della Consulta regionale per ildiritto allo studio e la promozione della conoscenza come organo dell’Ente regio-nale per il Diritto allo studio e la promozione della conoscenza (Disco). Il provve-dimento è stato firmato dal presidente, Nicola Zingaretti.Il Disco è stato introdotto dalla Regione Lazio per favorire il coinvolgimento deglistudenti e la loro effettiva partecipazione alla realizzazione degli interventi e deiservizi in tema di diritto allo studio. Fanno parte della Consulta provvisoria 14studenti eletti dai rappresentanti degli studenti degli atenei statali della regione,

uno studente vincitore di un posto alloggio nella regione eletto dai rappresentantidelle residenze gestite dall’Ente e uno specializzando eletto dagli iscritti ai corsispecialistici degli atenei della regione. La Consulta definitiva verrà votata a suf-fragio universale in concomitanza dell’elezione del Cnsu.

VIOLENZA DI GENERE: FARE RETE PER COMBATTERE IL FENOMENO

Dare vita ad un sistema integrato di protezione delle vittime di violenza di genere.È l’obiettivo dell’incontro che si è svolto presso il WeGil di Roma tra i procuratoridella Repubblica del territorio della Regione Lazio, i direttori della sanità regiona-le, alla presenza degli assessori regionali alle Pari Opportunità e alla Sanità. Unappuntamento per verificare lo stato di avanzamento del sistema di iniziative con-giunte per la tutela delle donne vittime di violenza previsto dal Protocollo d'intesasottoscritto dalla Regione Lazio, la Procura presso la Corte d'appello di Roma el'Ordine degli Psicologi del Lazio.

Tante le azioni già messe in piedi dalla Regione Lazio, come i 13 centri antivio-lenza già aperti e gli 11 di prossima apertura. Naturalmente c’è ancora molto dafare, ma progetti come quello di oggi, - ha concluso Bonaccorsi - capaci di mettereinsieme le istituzioni, con gli uffici giudiziari e il servizio sanitario dei territori,dimostrano che si può e si deve lavorare insieme per rendere le azioni di contrastoalla violenza sulle donne, efficaci e soprattutto continuative.“Lavorare insieme attraverso un sistema in grado di mettere in rete tutte le istitu-zioni è fondamentale per affrontare il tema della violenza di genere. Il fenomenodella violenza sulle donne è molto complesso. I dati Istat sono allarmanti: il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito nel corso della propria vita una qual-che forma di violenza fisica o sessuale, ma solo il 3,4% delle donne vittime di vio-lenza si è rivolta a un centro antiviolenza”- così Lorenza Bonaccorsi, assessore alTurismo e Pari opportunità.“Crediamo molto in questo metodo di sinergia e di lavoro comune aiuta tutti peruna crescita. C'è un lavoro aperto sull’osservatorio per la sanità in carcere e stiamoportando avanti da posizioni diverse un impegno importante per offrire ai cittadiniun servizio migliore” – parole di Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e all’in-tegrazione sociosanitaria.

22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 37IL GIORNALE DEL LAZIO

dallaRegionedi Bruno Jorillo

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 38 IL GIORNALE DEL LAZIO

ANZIO - NETTUNO

di Silvano Casaldi*A Nettuno, dove era nato e cresciuto calciatore giocando apiedi scalzi tra le dighe e gli scogli della Marciaronda, altempio in cui più di cinquanta anni fa non c’era ancora ilporto turistico e la spiaggia davanti al forte Sangallo siriduceva ad un palmo di rena quasi sempre sommersa dallemareggiate o dall’alta marea; a Nettuno lo sapevano che iltiro di Gino era una fucilata. Ne avevamo raccontato legesta nel numero precedente con un episodio a lui caro:

quello della sfida con Ercole Carlomagno, il portiere delGaeta in una partita vinta dal Nettuno per 1 a 0. Il gol losegnò con una punizione diretta da oltre trenta metri, cheera la specialità di Gino Paccariè. Era la quinta puntata diquei racconti nei quali descriviamo le partite più entusia-smanti del Nettuno Calcio. Però “Il destino a volte a piùfantasia di noi…” canta Biagio Antonacci, e pur non essen-do una regola lo è stato anche nel nostro caso. Ogni voltache ci incontravamo ci chiedeva di scrivere quella storia.Ci siamo arrivati – lo dicevamo prima – alla quinta punta-ta, ma lui non lo ha letto. Per chi come noi è fatalista, lo

prendiamo come un segno, quello appunto del “destino cheha più fantasia di noi…”. Gino non aveva bisogno di leg-gere le cose che lui stesso ci ha raccontato decine di volte,voleva che fossero gli altri a leggerle e quando il ‘suo’ arti-colo è stato pubblicato, in concomitanzacon la sua morte, ha assunto il significato diun ricordo più importante per tutti quelliche lo avevano conosciuto. Lui era lì immo-bile nella bara e il racconto a fianco a lui, unracconto vivo di un eroe della nostra gio-ventù, quando ancora non c’erano le ‘diret-te’ e che, dopo aver assistito alle partite alcampo di villa Borghese, correvamo a leg-gere i risultati della serie A nel tabellonecon le lettere e i numeri mobili affissi fuoriil Caffè della Posta e c’era la ressa sottoquel tabellone perché tanti sostavano percontrollare schedine con l’X, 1 e 2. E loammiravamo quando col giubbotto di pellesi fermava con la sua Harley-Davidson alCaffè Roma per prendere un caffè mentregettonava un disco al juke-box e giocavauna partita a flipper. Questo era il ricordo dilui come calciatore, dell’atleta che haindossato la maglia verde-azzurra del Nettuno, di una “pic-cola squadra, del nostro piccolo mondo, grande però diideali e amore per lo sport” scrisse Bruno Conti nella pre-fazione al libro “La Storia del Nettuno Calcio”. Il nostrocampione del mondo di Spagna ’82 lo aveva ammirato alcampo comunale (oggi intitolato a Celestino Masin).Bruno Conti giocava con gli allievi del Nettuno e il merco-ledì , quando Gino Paccariè non aveva impegni di lavoro,calzava gli scarpini e si schierava con la squadra del fratel-lo Sergio (altro talentuoso giocatore di calcio al quale dedi-cheremo una puntata nelle prossime uscite) per la partitellad’allenamento settimanale. Il suo mondo non era però sol-tanto il calcio; il suo fisico atletico indossò la divisa ditenente di vascello e capitano della Marina mercantile ecomandava equipaggi di barche di imprenditori e armatori

italiani. Da quarant’anniseguiva la Scuola di DanzaGTS dei figli Patrizia eMauro, la prima scuola didanza aperta a Nettuno. L’8novembre, al termine dellamessa, quando il parrocodon Fabrizio della chiesacollegiata di San Giovanni,

nel borgo di Nettuno, lo hasalutato evocandone ledoti, ne è scaturito unlungo, sincero e commossoapplauso dai moltissimiamici presenti, famigliari,ex calciatori, rappresentan-ti del Nettuno Calcio e allievi della Scuola dI Danza GTS.. Foto A Gino Paccariè premiato durante un raduno di ‘vec-chie glorie’ del Nettuno. Foto B Gino Paccarié a vent’annicon la maglia del NettunoFoto C Ercole Carlomagno l’al-tro ‘eroe’ della sfida con Paccariè.

* scrittore e storico di Nettuno.(Pagina a cura di Gianfranco Compagno)

NETTUNO IN LUTTO PER LA SCOMPARSA DI GINO PACCARIÉ (1938-2018)Aveva indossato la maglia del Nettuno (anni ’50 e ’70) e dell’OMI (anni ’60), Capitano di Marina Mer-

cantile, aprì con i figli Patrizia e Mauro la prima Scuola di Danza a Nettuno. I funerali si sono svoltimercoledì 7 novembre nella chiesa Collegiata di San Giovanni, al borgo di Nettuno.

Ercole Carlomagno

Gino Paccariè

Anzio, il ripristino della commissione speciale rifiuti, fortementevoluto da alcuni comitati ambientalisti, si è rivelato un flop

Il ripristino della commissionespeciale rifiuti, fortementevoluto da alcuni comitatiambientalisti, si è rivelato unflop. Nella prima seduta duratacirca 20 minuti, il sindaco haescluso dalla riunione, gliargomenti Eco Transport eBiogas, senza i quali la com-missione non ha motivo di esi-stere. Vito Pignatelli il peritodi Fare Verde non ha ricevutoalcuna documentazione sullaBiogas da Upa. Giorgio Libra-lato il perito di Upa è arrivatoin ritardo, a fine riunione e nonè stato fatto nemmeno entrare.Luca Brignone è stato chiama-to “imbecille” dal Sindaco DeAngelis, per aver detto che

nella mattinata si era svolta inRegione l’audizione per ilpiano rifiuti, a cui il comunenon ha partecipato, perchéanche questa volta, afferma DeAngelis non è arrivata lacomunicazione via mail.L’assessore all’ambiente Dani-lo Fontana, assente.Venti minuti intensi, che hannodefinito con estrema chiarezza,le posizioni di ambientalisti eamministrazione. Il Dec inca-ricato dal comune che nonancora stretto accordi ufficialicon l’ente, Alessandro Cecca-relli, ha visitato la biogas,alcuni giorni fa. A fine mesedovrebbe inviare una relazio-ne, che prenderà spunto dalle

osservazioni sulle doglianzedell’impianto, riscontrate daLibralato.L’impianto Asja Ambienteprocede a pieno regime. “Acea gas è già allacciataall’impianto. Vagli primari esecondari già montati. Reatto-re linee di captazione sensori,vasche piattaforme compo-staggio, finiti. Impianto fogna-tura già fatto, coogeneratorepronto. Collaudata completa-mente anche la parte elettro-meccanica.” A marzo lo stabilimento Bio-waste, sarà pronto a produrre.La centrale non sarà destinatasolo al fabbisogno di Anzio,ma anche ai comuni limitrofi.

L’impianto sorgerà in una areaSic, a poche centinaia di metrida una scuola in zona Sacida.

La città è stata “bidonata”.

Linda Di Benedetto

È in atto un processo mediatico,nei confronti della donna cherecentemente ha perso il maritoe le sono stati tolti i figli. Èavvenuto tutto lo scorso 13novembre, la donna, ha trovatoil marito morto seminudo ingiardino ed ha avvisato il 118. Isanitari hanno allertato la polizialocale, che sopraggiunta sulposto, l’ha trovato accasciato sultavolo del giardino. Portatoall’interno della abitazione si èproceduto agli accertamenti dirito.L’uomo era non vedente ed èdeceduto nella notte tra il 12 edil 13 novembre, il suo corpo èstato rinvenuto la mattina. Ilmedico legale, ha scritto permorte naturale, ma il legale delladonna sembrerebbe voler chie-dere un autopsia.Gli agenti entrati in casa hanno

trovato un grave stato di degradoe sporcizia e quattro bambine.Motivi per i quali è stato ritenutonecessario togliere le figlie alladonna, già in forte stato dishock, per la morte del marito. Ifunerali si sono svolti il 14novembre e le bambine nonhanno potuto assistere. Affidateai servizi sociali sono state divi-se in due strutture. Una situazio-ne gravissima, raccontata indiversi salotti televisivi a cui lasignora ha partecipato, pensandodi poter in questo modo riottene-re l’affido delle sue figlie, ma siè sentita manipolata e strumen-talizzata. Il suo dolore e il suodisagio sono diventati spettaco-lo. Non riesce nemmeno a rien-trare in casa, costantementesotto assedio della stampa, cheancora non ritiene concluso ilcaso. Una donna la sta aiutando

in questo difficile momento, incui la lucidità di chiunque vacil-lerebbe. L.U. sono le iniziali

della signora di origini torinesi,che ci viene riferito era stata giàsegnalata dalla Procura dei

minori del Piemonte e dellaValle d’Aosta ma senza seguito.Perché? Il suo percorso di

moglie e madre si ferma adAnzio, dove la procura deiminori di Roma e la procura diVelletri hanno aperto due fasci-coli per ricostruire l’interavicenda ed individuare leresponsabilità del caso.Ci viene inoltre riferito che lasituazione era già stato segnalatoai servizi sociali di Anzio, manon risulta. Le bambine non frequentavanonessun istituto scolastico. Ladonna è entrato in contatto conun senatore della RepubblicaAntonio Saccone legato alnostro territorio, per chiedere uninterrogazione parlamentare. Ilsenatore sta studiando il caso eci ha dichiarato:“Auspico la massima attenzionee sensibilità nel trattamentodella vicenda, al fine di evitareulteriori turbamenti nei minori,per il quale il Sindaco di Anzio,ha garantito il massimo impegnodella amministrazione già attiva-ta in tal senso.” L. D.

È in atto un processo mediatico, nei confronti della donna cherecentemente ha perso il marito e le sono stati tolti i figli

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 39IL GIORNALE DEL LAZIO

POMEZIALa questione Ufo e dintorni sarà al centro di un convegno

Basta scherzare! Gli Alieni sono tra noi!Gli appassionati della fanta-scienza lo sognano da sempre.Chi si trova nella “stanza deibottoni” lo nega da sempre e almassimo ha fatto spalluccedavanti a prove innegabili. Ora afare chiarezza sarà un importan-te convegno in programma aPomezia per il prossimo 25novembre presso la sala conve-gni del Simon Hotel. La questio-ne è quella degli alieni e degliufo che spessissimo, secondo levarie testimonianze più o menoattendibili, farebbero la lorocomparsa anche nei cieli di tuttoil mondo. Anche sul litorale diPomezia ci sarebbero stato degliavvistamenti clamorosi e a dirpoco inquietanti. C’è chi è sicu-ro che gli alieni siano già tra noisotto mentite spoglie. L’immagi-ne coreografica di extraterrestrisotto forma di enormi blob, bac-celli giganti, aracnidi pelosi egiganteschi e altre mostruositàpotrebbero non avere nulla a chevedere con la realtà dei fatti. Glialieni non avrebbero la pelleverde o le antennine e neanchesarebbero glabri. Pare che possa-no essere tali e quali a noi nell’a-spetto, magari con un colorito unpo’ ceruleo o la pelle diversa.Ma nell’era della chirurgia dialto livello, basta poco per pas-sare poi inosservati ed addirittu-ra poter avere un ruolo di primo

piano della società civile e anchemilitare. Insomma, c’è chi è fer-mamente convinto che ormai cistiamo convivendo da secoli. Il

titolo dell’attesissimo convegnonon a caso è “Sono tra noi”. Si èarrivati all’8° edizione del mee-ting che farà accorrere a Pome-zia frotte di amanti della fanta-scienza, che si confronterannotra le ore 10 del mattino alle ore7 della sera. L’organizzatriceunica dell’evento è FrancescaBittarello, che ha invitato a dareil loro fattivo contributo a duesuperesperti quali sono FabrizioMolly e Pablo Alyo. Il mesescorso Francesca Bittarello èstata insignita del prestigiosoPremio Perego per l’ufologiaistituito dallo storico CUN (Cen-tro Ufologico Nazionale), Pre-

mio viene dato a sole 3 personeall’anno meritevoli che si sonodistinte in ambito ufologiconegli anni per impegno conti-

nuativo, passione e professiona-lità nella ricerca e/o divulgazio-ne ufologica. Se qualcuno credeche la Chiesa sia ancora di men-talità ristretta come ai tempi diLeonardo, dovrà ricredersi vistoche vi sarà l’eccezionale parteci-pazione del vaticanista RiccardoNarducci che niente po’ po’ dimeno presenterà quelli che ven-gono annunciati quali “scoop”sugli Ufo e il Vaticano il quale siesporrà rivelando in esclusiva idelicati e nascosti rapporti traalieni e Santa Sede. Vi sarà unaltro luminare del settore: il piùimportante ufologo in Italia,ossia Roberto Pinotti e il C-U-N.

Ritornerà a Pomezia, alla vene-randa età di 98 anni, il famosocontattato Gaspare De Lama pertestimoniare preziose verità sulcontatto extra-terrestre. E per chivuol avere un souvenir per ricor-darsi di aver preso parte a questamanifestazione, potrà sperare diaggiudicarsi uno dei premi a sor-presa messi a disposizione dal-l’organizzazione. Vi sarà ancheuna postazione telescopio, unoschermo esterno così come sipotranno assaporare panino alie-no, birra aliena (ingredienti rigo-rosamente top secret). E se sivolesse avere un’occasione inpiù per dire “Io c’ero!”, chi lodesidera può prenotare un postoa tavola per mangiare assieme airelatori e poter, magari, poterdire la sua o raccontare la pro-pria esperienza aliena diretta-mente a chi di ufo ed alieni de neintende alla grande. Nel qualcaso basta contattare il329.42.18,323 o inviare una e-mail [email protected]. Poi-ché non tutti – in primis, extra-terrestri in mondi lontani o inincognita sul pianeta Terra –potrebbero non poter o non volervenire al convegno, è previstaanche una diretta streaming pernon perdersi neanche un minutodella convention. Tutte le infor-mazioni del caso in tempo reale

possono essere trovate sullapagina https://www.face-book.com/Convegno-di-Ufolo-g i a - c i t t à - d i - P o m e z i a -940563082715974/ che si puòtrovare facilmente anche scri-vendo solo nella casella di ricer-ca di Facebook la frase “Conve-gno di Ufologia città di Pome-zia”.

Fosca [email protected]

CRONACHE POMETINE(a cura di Fosca Colli)

“Pomezia BUY Night!”, per lo shopping serale Lo shopping? A Pomezia è ora possibile farloanche la sera, seppur per un solo giorno alla set-timana. Infatti, i negozi aderenti alla Rete diImprese “Pomezia Centro” informano che, dalgiovedì 15 novembre e per ogni giovedì a segui-re, è entrata nel vivo l’iniziativa “Pomezia BUYNight!”. Gli esercizi commerciali interessatirimarranno aperti almeno fino alle ore 21.00 perpermettere a coloro che tornano tardi a casa, aipassanti e ai numerosi clienti d’affari ospitidegli alberghi cittadini di potersi avvalere deipreziosi suggerimenti dei titolari dei negozi efare gli acquisti necessari: una cravatta, unachiavetta USB, un’acconciatura, un regalo... Apartire dalle ore 20.00 non è più necessariopagare il parcheggio sulle strisce blu. Per informazioni: [email protected].

Premiazione concorso letterarioSabato 24 novembre 2018, alle ore 16.00, nella sala conferenze del Museo Civico Archeo-logico ‘Lavinium’ si terrà la premiazione della XXVIII Edizione del Premio LetterarioInternazionale Città di Pomezia per opere inedite in lingua italiana. Il concorso letterario èstato indetto e organizzato dal Centro studi specialistici SISYPHUS Biblioteca-Museo cheopera all’interno del Sistema Integrato di Pomezia Biblioteca-Museo (SISIPO) e recuperal’attività e lo stigma delle precedenti manifestazioni del Premio Internazionale curate dalpoeta Domenico Defelice, attuale presidente della giuria. La selezione delle numeroseopere in concorso ha portato alla scelta di 33 autori, i cui testi sono stati vagliati per le Cin-que sezioni di pertinenza: Sezione A Raccolta di poesie o poemetto; Sezione B Poesia sin-gola; Sezione C Poesia in vernacolo; Sezione D Racconto o novella; Sezione E Saggio cri-tico. Nel corso della premiazione verranno comunicati i nomi dei premiati e, in ordine diclassifica, saranno conferite targhe ai vincitori e diplomi di merito agli scrittori al secondoe al terzo posto.

Scuola materna Gianni Rodari, nuovo giardino Ha cambiato volto il giardino della scuola dell’infanziadi Piazzale Aldo Moro. Sono state realizzate due areein gomma colata certificata, una recinzione in hpl ealluminio colorato, un gazebo e nuove forme morbidedi animali, anche queste di gomma epdm certificate. Ilavori sono stati realizzati con i fondi del M.I.U.R. perun importo di circa euro 40.000 dalla Italian Gardens.r.l.. “Un giardino costruito su misura per i più piccoli– ha detto l’Assessore Miriam M. Delvecchio – I bam-bini crescono relazionandosi con persone e cose attra-verso l’esperienza diretta con l’ambiente circostante: valorizzare giardini come questosignifica dare l’opportunità ai bambini di esplorare liberamente il mondo in un ambiente sti-molante che frequentano ogni giorno.”

Il volto sfocato di una “Città Nuova” nel Terzo Millennio

Prendendo in prestito alcuni dei versi di Giovanni Pascoli, si potrebbe dire,riferendosi al modus di intendere la politica, che c’è qualcosa di nuovo oggia Pomezia, anzi d’antico. Difatti, se, facendo riferimento, questa volta ad unodei più bei film interpretati da Louis De Funes, ossia “Il nonno surgelato”,un nostro non lontano avo si risvegliasse da un lungo congelamento, questitroverebbe una situazione non molto dissimile da quella che lui aveva vissutoin prima persona alla metà del secolo scorso. Infatti, nonostante che Pomeziasia un polo industriale, nonostante l’immensa e sovrastante presenza di isti-tuti bancari, la città fondata da Benito Mussolini negli Anni Trenta, vive unasituazione politica paritetica al passato. Anche se, per dovere di cronaca,qualche nome di facciata è emerso, è proprio la mentalità che non vuoleminimante cambiare. Quel che appare evidente a chiunque sia dotato di unapiù che minima capacità analitica, è che l’amministrazione comunale pome-tina viva un perenne blackout celebrale. Senza offesa, ma è chiaro come iperenni e ciclici problemi di questa “adorabile” e “amena” località sorta anon molti chilometri dalla capitale d’Italia, non abbia mai e poi mai, eviden-ziato una classe politica in grado di volare alto, di permettere di far progre-dire la propria cittadinanza. In sostanza, di uscire, una volta per tutte, da unostato di chiara e manifesta inferiorità. Una palude ove, pare, sia bello vivere!Ma allora, come possiamo inquadrare Pomezia? In pratica, quale è la suavocazione? In quale direzione vuole mettere la sua prua in questo turbolentomare? Invero, di progetti, nel tempo e nel frenetico cambio di amministra-zioni, se ne è parlato tanto. Appunto, se ne è parlato. A dire il vero qualcosadi “abbagliante” è stato fatto, ma nel complesso è solo apparenza e pocasostanza. Basta girare un po’ per Pomezia per rendersene direttamente conto,di testimonianze immolate allo spreco e alla inutilità ve ne sono davvero unainfinità. Pur tuttavia, a parte qualche sussurrato mugugno, la stutus quodomina e impera. Per molti versi, si potrebbe dire che si vive un lunghissimoincubo della cui fine non si ha la più che minima certezza. Ammantati da unasorta di divino potere, i politici pometini sono famosi per i loro riti e per leloro cerimonie volte ad annebbiare il comune senso del dovere e, in alcunicasi, del pudore. Si aggirano per la piazza e per le vie adiacenti come antichisentori, schivi ad ogni protesta e celebri per dare risposte utilizzando il con-sueto e ben corroborato politichese. Pertanto, di fronte a questo stato di cose,è quasi impossibile comprendere quale possa essere l’effettivo futuro diPomezia. Eppure, in questa località vivono e lavorano molte persone, pro-sperano, più o meno, diverse attività commerciali, oltre che esservi diverseindustrie. Inoltre, sembra essere stato totalmente dimenticato il suo immensopotenziale turistico, storico e anche naturalistico. Tutte potenzialità, che,ahimè, sono viste solamente come mezzo per essere degli ottimi e perfettiopportunisti. Anche se Galileo Galilei era solito asserire che: “Dietro ad ogniproblema c’è una opportunità”, a Pomezia il tutto è visto meramente comemezzo per fare ciò che conviene non per il cittadino, non per la comunità, maesclusivamente per un mero tornaconto. In conclusione, per avere, poi, unafotografia dello stato delle cose, basta, semplicemente, visitare il comune. Èpiù facile accedere a Fort Knox ed è altrettanto più semplice parlare con ilSommo Pontefice, ovvero il vescovo della diocesi di Roma, il capo del Col-legio dei vescovi, il primate d’Italia, il vicario di Cristo e pastore in terradella Chiesa universale, nonché sovrano assoluto dello Stato della Città delVaticano. Provare per credere.

Fosca [email protected]

Pomezia: qualcosa di nuovo anzi d’antico

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 40 IL GIORNALE DEL LAZIO

ARDEA Raffaella Neocliti ribatte al sindaco Mario Savarese che vuole accreditarsi con 25 abbattimentidi manufatti abusivi sul demanio. La Neocliti precisa e attende che il sindaco faccia altrettanto

All’Assessore Modica il Sindaco a revocarlela delega in quanto non voleva dimettersiperché voleva che rispettasse gli accordi percui aveva accettato l’incarico. Modica prove-niente da Aprilia si è distinta nel settoredell’archeologia di cui Ardea vanta un gran-de patrimonio, malgrado ciò l’ha sfiduciata,

facendole subire la stessa sorte che ha fattosubire all’assessore all’urbanistica RossanaCorrado. Il rimpasto sembra dovuto a “maldi pancia” di alcuni consiglieri che non gra-divano gli assessori proposti dalla fazioneavversa ai consiglieri che hanno proposto inuovi. Il gruppo predominante, sembra esse-re, i consiglieri Tarantino, Caratelli, Saccen-te, Zito, anche se sembra che la stessa Taran-tino proponeva come assessore un certo Mer-curi, mentre il sindaco ha preferito tutti lau-reati e interfacciabili con i dirigenti e non acaso ha nominato tre tecnici di cui uno il psi-cologo Morris Orakiani di Ardea e fratellodell’ex assessore ai lavori pubblici dell’am-ministrazione Di Fiori, oltre al commerciali-sta Ulderico Quilici anche questo cognatodell’ex assessore Gaetano Mastroianni sem-pre della giunta Di Fiori. Il terzo assessoretecnico, libero professionista l’architettoPamela Pezzotti già assessore a Genzano.

Quest’ultima nell’incontro con l’associazio-ne dei tecnici locali ha fatto una ottimaimpressione segno che la collaborazione por-terà buoni risultati, del resto stesso lei hadetto che fare “non il muro contro muro” nongiova a nessuno. Ecco il comunicato stampadel sindaco. Morris Orakian, psicologo, delegato ai Ser-vizi alla persona; Ulderico Querini, com-mercialista e revisore dei conti degli entilocali, delegato all’Area Tributi e Commer-cio; Pamela Pezzotti, architetto,   delegatoall’Area Tecnica.“Ci sono passaggi che in politica hanno unpeso – ha dichiarato il sindaco Mario Sava-rese che prosegue – Con la mia maggioranzaabbiamo deciso di passare a un percorso dicontinuità dell’esecutivo basato su un asset-to per cui le deleghe di giunta possano esse-re speculari alle competenze dei dirigenti.Un modo, questo, per efficientare le azioniche è giusto che abbiano una doverosaaccelerazione. Non è mai mancata la fiduciada parte mia ai due assessori che con mesono rimasti nell’esecutivo fino ad oggi.Quindi mi è sembrato corretto chiedere aloro di poter riconsegnare la delega. E’ statoil mio un passaggio meramente politico peril rispetto che ho sempre avuto nei lororiguardi. Le condizioni economiche dellacittà – conclude Savarese – non permettonodi poter mantenere un alto numero di asses-sori, ed ecco perché abbiamo deciso di pro-cedere alla nomina di tre assessori che sianospeculari alle nomine dirigenziali. Questa èla storia e così sta andando. Tutto qui. Nes-sun caso politico ma solo un’azione concre-ta per portare avanti quanto abbiamo pro-messo ai cittadini”.Nella sua chiosa, il Sindaco fa riferimento adun’azione esercitata in funzione delle pro-messe fatte ai cittadini. Allora c’è da chieder-si: Quindi fino ad oggi non le abbiamo man-tenute queste promesse?

Nell’ intervista alla 7 Savareseparla di 25 case demolite oltread altre unità abitative. Dove?Quando? E sopratutto da chi?Non sarebbe il caso che andas-se con l’ accompagno a questeinterviste? Magari gli farebbe-ro dire la verità. Parla dei costi per le demoli-zioni, del prestito da restituirein 5 anni al fondo del governo,e Ardea..... Non può! Caro Savarese, ma come....Avevi la soluzione prima,quando gli altri non potevanodemolire...... Tu dicevi comefare. Comunque gradirei ci fornissil’elenco delle 25 case che haidemolito, costi e coperture.GrazieRiportiamo un articolo delquindicinale di Maria Corraoscritto nel periodo più floridodegli abbattimenti per ridare ilmare ai cittadini tanto che allaCamera dei Deputati al sinda-co Carlo Eufemi, gli fu conse-gnata una targa ricordo peraver abbattuto cosa mai acca-duta in Italia 100 le prime caseabusive sulla spiaggia, Eufeminel principio della sentenza delConsiglio di Stato che ha rite-nuto il mare “un monumentoNazionale” ha proseguito nellasua opera ordinando la demoli-zione della prima palazzina delcomplesso immobiliare di“Lido delle Salzare” definito il

Brox di Ardea. Mentre l’attua-le sindaco non solo non ne haabbattuta nessuna, ma neppurene ha reso una inagibile. DEMOLIZIONI, EUFEMIFA “100” (dal Corriere dellacittà) 19 aprile 2012Continuano le demolizioni

degli immobili abusivi sulLungomare di Ardea nell’am-bito del programma di riquali-ficazione e riassetto urbanisti-co fortemente voluto dal Sin-daco Carlo Eufemi e dall’Am-ministrazione comunale. Que-sta mattina sono partite le ope-razioni (in parte eseguite dalComune di Ardea, in partedagli stessi proprietari a segui-to dell’ordinanza comunale)

che interessano ben 10 unitàabitative e che consentirannoall’Amministrazione Eufemidi toccare “quota 100”. “Rag-giungiamo quota cento unitàabitative abusive demolite sullungomare e sulle aree di pre-gio  – dichiara Eufemi – E’ l’o-

biettivo che ci eravamo prefis-si e che supereremo nei prossi-mi giorni. E’ un risultatostraordinario che dimostraulteriormente la nostra fermavolontà di liberare la costa dalcemento attraverso fatti e azio-ni concrete. Stiamo smantel-lando pezzo pezzo il ‘serpentedi mattoni’ che per anni haimpedito la vista del marericonsegnando ai cittadini la

fruizione del paesaggio natura-le. Portiamo avanti il program-ma delle demolizioni con unacertezza: quella di aver avviatoin questi anni una profondatrasformazione della costa e diaver lasciato una serie di prov-vedimenti che devono soltantoessere attuati. Ho dato disposi-zione di procedere tutti i giornialla demolizione di tutti quegliimmobili abusivi sulla costache è possibile eseguire aseguito dei pronunciamenti deitribunali. Arrivo fin doveposso con il tempo e le risorseancora a disposizione. Chiverrà dopo di me dovrà conti-nuare per restituire totalmenteil litorale alla fruizione collet-tiva”. “Tra pochi giorni –

aggiunge il Sindaco – inizie-ranno anche i lavori di comple-tamento della sistemazione delLungomare degli Ardeatinicon marciapiedi, arredo urba-no, illuminazione e piste cicla-bili. La linea da seguire è que-sta: togliere case e riqualificaredove c’era cemento. E’ un’o-pera lunga, ma ineluttabile perpoter avere credibilità di fronteai cittadini, senza aver timoredi calpestare interessi di partee privilegi. Rivolgo un plausoparticolare agli uffici Urbani-stica, Legale e Polizia Munici-pale che non hanno mai smes-so di credere in questa batta-glia perseguendo il risultatocon determinazione”.

Non c’è due senza tre e Mario Savaresenomina una nuova giunta in sedici mesi di

governo e siamo alla terza azzerata

Sonia Modica

Neocliti (PpA): “Sindaco della legalitàrispetta la Legge Delrio”

Non rispettare legge Delrio, può rendere annullabile l’esecutivo. Proto-collato presso la Segreteria Generale del Comune di Ardea e al Prefettodi Roma, da partedel ConsigliereRaffaella Neocliti(PpA), una letteranella si fa presenteal sindaco che deverispettare la legge56/2014, conosciu-ta come “LeggeDelrio“.A l l ’ A r t .1 – Comma 137della suddettaLegge, è chiara-mente specificatoche –  Nelle giuntedei comuni conpopolazione supe-riore a 3.000 abi-tanti, nessuno deidue sessi può esse-re rappresentato inmisura inferiore al40 per cento, conarrotondamentoaritmetico. Non siè fatta attendere lanota della valentesegretaria generaledel comune Dott.ssa Marina Inches che chiede al Prefetto di Roma ilsuo parere. Un caso analogo la scorsa estate nel comune di Anzio ed ilPrefetto sollecitò il sindaco ad attuare la Legge 56/2014 art. 1 Comma137, meglio conosciuta legge Delrio. Del resto le quote rosa ad Ardeasono sotto la soglia del 40%. A seguito dell’istanza presentata dalconsigliere Raffaella Neocliti (PpA), dove quest’ultima chiedeva alSindaco il rispetto della legge Delrio, il segretario generale delcomune di Ardea dott.ssa Marina Inches, accoglie quanto richiestodal Consigliere e si rivolge al Prefetto per un suo parere in merito Un caso analogo è già accaduto nel Comune di Anzio nel mese di agostoscorso dove, a seguito di un’istanza del PD di rispettare la Legge Delrioin comune, il Prefetto sollecitò il Sindaco a provvedere con urgenzaal ripristino della quota di genere del 40%.

Raffaella Neocliti

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 41IL GIORNALE DEL LAZIO

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 42 IL GIORNALE DEL LAZIO

ARDEAIl Presidente della Pro Loco diTor San Lorenzo il Dott. MicheleLo Tierzo fa sentire la sua voceper richiamare l’attenzione di unsindaco silente verso i problemidei cittadini, denigrando sui quo-tidiani e reti televisive nazionaliil comune di Ardea e suoi abi-tanti che lo hanno eletto a primocittadino. Lamentele che crede losalvino dall’inefficienza dellasua amministrazione e della suaincapacità, che sta portandoArdea al collasso economicodove le abitazioni si sono svalu-tate di oltre il 40% e non soltantodovuto alla crisi del mercato edi-lizia oltre che alle sue esternazio-ni sui cittadini che in maggioran-za non pagherebbero le tasse, purvivendo in un paese che comel’ha definita “L’università dell’a-busivismo” . Ormai la gentescappa da Ardea e chi vorrebbevenirci resta dove sta. Ormaiqueste sue esternazioni stannomettendo in crisi le varie catego-rie professionali quali le agenzieimmobiliari, gli studi tecnici, etutto l’indotto. Intanto non riescea riportare in alcune zone la lega-lità commerciale creando dispa-rità di trattamento tra cittadini.Ha portato anche il problemaall’attenzione della Corrotti inRegione Lazio, ma fino ad ogginon si vedono risultati

LETTERA APERTA AL SINDACO SAVARESE

“Caro Mario Savarese anchemio Sindaco.Io e te ci conosciamo da un pò ditempo, quanto basta per sapereche non amo essere di parte.Dunque, dopo gli ultimi accadi-menti, fatico a rimanere in silen-zio, sia per la mia appartenenzagiornalistica, sia come operatoreculturale.Sono persuaso che il Sindaco, inqualche misura, nell’espletare lasua pur difficile quanto alta fun-zione pubblica, debba compor-tarsi come una sorta di  “buonpadre di famiglia”.Tu, invece, mi pare che ti staiadoperando per il contrario.Hai sorpreso tutti, quando seiandato a La7 per dire che adArdea impera illegalità e abusi-vismo. Poi ti sei ripetuto etichet-tando malamente i cittadini della“Rocca” e hai proseguito, in con-comitanza con la vicenda delrinnovo della Giunta, con lanefasta intervista a La Stampa,nella quale hai ribadito proble-matiche (pur non inventate) già

espresse precedentemente e conmaggiore enfasi.In molti pensavamo che preoccu-pato dai problemi di dimissioni,revoche e nuove nomine dellaGiunta, ti fossi preso una pausadi riflessione rispetto all’estem-poraneo animus masochistico.Ci eravamo sbagliati: hai com-piuto un ulteriore “exploit”,facendo letteralmente saltaresulla sedia i cittadini cheamano il proprio paese ed esse-re informati.Tu, ne sono certo, non ignoriche un telegiornale come quel-lo di Canale 5, sia molto piùcomunicativamente pregnantede La Stampa e, nonostantequesto, hai optato per l’escala-tion e sei finito pure in Rai condue programmi molto seguiti.Hai praticamente detto che lazona delle Salzare e d’intorni èabusiva, senza fogne e con sca-rico al mare.Bada Mario, non sostengo che la“verità” debba essere messa“sotto il tappeto”, ma il ruolo delSindaco, tanto più di quello checome te ha costruito il suo suc-cesso elettorale sul “cambiamen-to”  NON E’ QUELLO DIDENUNCIARE, MA DI“FARE”.Ci sono troppe abitazioni abu-sive da abbattere? Un Sindacoper prima cosa studia il proble-ma, imposta un programma insinergia con le autorità superiorie cerca di presidiare al meglio ilterritorio per impedire la pro-secuzione della pratica scelle-rata.L’uso civico appare irrisolvibi-le? Il Sindaco va in regione e sibatte per risolvere l’annosaquestione e non riuscendoci fabene a passare sulla stampa eandare in Tv.Se la sicurezza dei cittadini è aiminimi termini (ma tu non palesidi esserne convinto) il Sindacocorre dal Prefetto e domandal’implementazione delle casermeo si reca dal Salvini e cerca unasoluzione.Le strade sono tutte un “cola-brodo”? Un Sindaco prova afare qualcosa, piuttosto cheabbandonare i cittadini, soprat-tutto a Tor San Lorenzo, nellaestenuante guerra di gimkana,con soddisfazione dei gommisti.Mario tu non puoi ignorarequanto facciamo per il territo-rio sotto l’aspetto culturale epromozionale con gli amicidelle Pro Loco.

Al riguardo voglio raccontarti unpiccolo episodio: il giorno primadella tua deflagrante performan-ce a Canale 5 ero a Roma, in unarassegna cinematografica e allapresenza di attori, registi, tecnicie produttori, vantavo le stupefa-centi bellezze di Ardea. Parlavoad una platea ammirata diCastrum Inui, di Santa Marina,del Museo Manzù, dell’OratorioIpogeo e del Casarinaccio. Persabato prossimo ho organizzatoun viaggio turistico/culturale aMatera (oggi al culmine dellaconoscenza e promozione),anche per stabilire con la localePro Loco, un parallelo di antichi-tà e una sorta di gemellaggio aifini di uno scambio turistico.Bene, in quegli operatori e perquei cittadini di Matera infor-mati, cosa resterà nell’immagi-nario di Ardea della mia enfasipromozionale? Pensi che pos-sano raggiungerci sulle nostreestese coste a prendere il soledopo che avranno appreso chele fogne scaricano a mare?Pensi che potranno ipotizzare divenire a trascorrere un serenoperiodo di riposo e visitare l’im-menso patrimonio Ardea oacquistare un villino comeprima o seconda casa? E glistessi cittadini saranno felici diconstatare che i loro immobilihanno perso valore?La risposta la lascio a te e a chiha a cuore Ardea.Caro Mario tu e tutti i tuoi cori-fei avete strombazzato un cam-biamento epocale, ma la desi-nenza “mento” s’è repentina-mente aggrappata al “peggio-ra”-“mento”.Ora potresti sostenere che ilComune, purtroppo, finanziaria-mente ha le “mani legate”!Vero, ma l’hai voluto tu e i tuoi

superficiali e acritici suppor-ter. Tuttavia non puoi dirmi cheti manca qualche centinaia dieuro per piccoli ed indifferibiliinterventi almeno sulle voraginistradali.Quando qualcosa non ti riesceperché non ti rivolgi con animosereno ai cittadini? Nello speci-fico per Tor San Lorenzo, perchénon fai acquistare dei sacchetti dicatrame e metti a disposizione unpaio di vigili per il traffico?    Iopersonalmente e con gli amicidella Pro Loco e sono certo contanti altri, siamo pronti adimbracciare le pale per tappare levoragini. Mi dirai che non si puòfare, che il Prefetto, la provincia,la regione e chi ti pare lo impedi-scono? E noi lo facciamo lo stes-so, vediamo cosa succede e, amal partito, andiamo con teovunque anche in quelle Tv cheti piacciono tanto.Ora però, visto che non possia-mo farci mancare nulla, consen-timi anche una piccola chiosasugli assessori.Dopo troppi “abbandoni” (pernon voler sottilizzare), ti seimesso alla ricerca di sostituti eancora una volta non hai indu-giato a rivolgerti a persone dialtri comuni.Hai appena nominato, legittima-mente, tre nuovi assessori ealtri due (almeno pare) nelfrattempo ne dovrai nominare.Comprendo che per chi, da Sin-daco, denigra i concittadini è dif-ficile nominarne taluno Assesso-re, ma una domanda l’opinionepubblica pare francamente por-sela.Possibile che in un territorio di40,000 abitanti non vi sianoprofessionalità e competenzedegne della tua stima e diapprezzamento professionale?

Mario per la mia onestà intellet-tuale, e con me tanti, non misento di condividere il DIMIS-SIONAMENTO DELL’AS-SESSORE SONIA MODICA,la quale di una cosa ha datoincontestabile prova: s’è impe-gnata al massimo e nella delegaalla Cultura ha ottenuto apprez-zabili risultati.Perché, mi domando, non invertiil tuo operare e ti decidi a con-sultare i cittadini e a chiamarnealcuni alle responsabilità asses-sorili?Caro Mario voglio dirtelo chiaro:ad un anno e mezzo da quandoti sei insediato anche l’alibi del“quelli di prima” NON FUN-ZIONA PIU’. Ardea non stacambiando ma arretrando inmaniera preoccupante. Il degra-do è diffuso e palpabile e noncredo di confidarti qualcosa diparte o di pregiudizialmente con-trario alla tua persona o Movi-mento. Il dissesto finanziario loavete dichiarato voi è anchecontro larga parte dell’opinio-ne pubblica e di qualche piùche autorevole tuo “compagnodi strada”.Ecco caro SINDACO, io NONTI CHIEDO DI DIMETTERTI econ questa mia non ti inoltroimproperi, TI DICO SEMPLI-CEMENTE: datti da fare, rim-boccati le maniche e lascia chei media facciano il loro corsosenza il tuo concorso.Solo se sentissi di non farcela,allora potresti fare il nobile econseguente gesto di responsa-bilità e rispetto della comunità.Sindaco Savarese, perdonamiper l’invadenza, ma per favoreferma la tua prorompenteenfasi autolesionistica e avvici-nati alla comunità; ascoltala,consultala e vedrai che ne trove-rai giovamento e sostegno, al dilà dei “consigliori” di parte che,probabilmente, ti obnubilano leidee verso un vero e non soloenunciato cambiamento.Sono certo di interpretare, caroSindaco, il sentimento di tantiche non si fanno avvincere dalla“partigianeria” e dunque confi-dano nel tuo rinvigorito impegnonel supremo intesse della comu-nità e dunque ti auguro buonlavoro, con la preghiera di faretesoro (e non adontarti) ancheparziale del mio assunto.Con cordialitàMichele Lotierzo, non tuo elet-tore, ma non affetto da parti-gianeria”.

Illegalità e abusivismo ad Ardea, il Presidente della Pro Loco scrive al Sinda-co

Continuano gli appunti daparte delle forze di opposizio-ne nei confronti del SindacoMario Savarese, a cui vienerimproverato di non far fronteai problemi di Ardea mentre, siimpegna con molta intensità,costanza  e continuità, a spende-re molte parole per evidenziarepubblicamente attraverso appa-rizioni in TV nazionali, i pro-blemi di degrado e abusivismoche riguardano il Comune diArdea.E’ il caso del Consiglieree Capogruppo di ForzaItalia alla regione Lazio, Anto-nello Aurigemma, che chiede alSindaco di passare ai fatti e daremeno spazio alle parole.“Basta parole, servono i fatti –

dichiara Aurigemma – Il sinda-

co di Ardea Mario Savarese inquesti giorni ha rilasciatodichiarazioni, anche sulle tvnazionali, parlando tra le altrecose del degrado, dell’abusivi-smo nella sua città: noi ritenia-mo che il Sindaco sia stato elet-to dai cittadini per governare ilterritorio, per affrontare anchele problematiche, cercando difornire risposte alle varie istan-ze“.Poi, lo stesso Consigliere indical’atteggiamento del primo Cit-tadino di Ardea, come un com-portamento non in linea conquello che dovrebbe essere ilruolo di chi governa una città.“Troppo spesso in questi dueanni – continua Aurigemma – ilSindaco si è nascosto dietro ilsolito scaricabarile con chi lo

ha preceduto. Il tempo della teo-ria, degli annunci è finita. Lepersone hanno bisogno di con-cretezza. Condividiamo, perquesti motivi, le parole dellaconsigliera comunale RaffaellaNeocliti: ‘il primo cittadinodovrebbe, se ne è in grado, pren-dere in mano la situazione e ten-tare di risolverla’. Ma l’attualeamministrazione sta dimostran-do tutti i suoi limiti. Forse, que-ste dichiarazioni del Sindacoservono, magari, anche a spo-stare l’attenzione dalle difficol-tà e dalle liti della sua maggio-ranza: infatti, fino ad oggi que-sta amministrazione si è con-traddistinta più per le frizioniinterne, che per un’azione inci-siva e una programmazioneattenta alle esigenze delle per-

sone“. “Un Sindaco – conclude il Con-sigliere Regionale – deve fare ilpossibile, nell’ambito delle suecompetenze, soprattutto per tro-vare soluzioni adeguate alle cri-

ticità, e non continuare alamentarsi senza però mettere incampo misure chiare e precise.Restiamo convinti che Ardeaabbia tante potenzialità, pensia-mo su tutte alla vocazione turi-stica, che andrebbero sviluppateal meglio, al fine di contribuireanche al rilancio dell’economialocale. Di certo, andare in tv arimarcare ciò che non va, sicu-ramente non fornisce alcuncontributo utile per il territorioe per la cittadinanza, che è stan-ca delle chiacchiere, delle pro-messe e pretende i fatti. Dunque,il sindaco Savarese o è in gradodi svolgere al meglio il proprioruolo affrontando con determi-nazione anche le varie proble-matiche, oppure faccia le pro-prie riflessioni ed effettui unpasso indietro”.

Massimo Catalucci (In colla-borazione con (ilfaroonline.it)

Aurigemma bacchetta Savarese: “O è in grado difar fronte ai problemi di Ardea o si faccia da parte”

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 43IL GIORNALE DEL LAZIO

SPORT L’Aprilia cade contro l’Atleticodi Dario Battisti

Aprilia Racing ci risiamo. L’un-dici biancoceleste cade di nuovoin trasferta dove viene battutaper 3-1 dall’Atletico.I pontini che nel turno infrasetti-manale avevano sconfitto alQuinto Ricci per 2-1 il blasonatoAvellino e che per la prima voltanel corso della stagione eranoentrati in zona play, non riesco-no ad essere continui ed efficacifuori dalle mura amiche. Dopotredici gare fin qui disputate l’A-prilia Racing ha perso 4 volte dicui tre in trasferta. Due sotto lagestione dell’ex tecnico MauroVenturi, Vis Artena e Trastevere,e una con l’attuale allenatoreVincenzo Feola sul campodell’Atletico. L’altra battutarimediata da capitan Olivera ecompagni è stata rifilata dalLadispoli che con il risultato di3-1 ha espugnato il QuintoRicci. L’altalenante ruolino dimarcia esterno, per la verità,mette in vetrina anche i preziosisuccessi ottenuti in casa delLatina e dell’Albalonga. L’in-contro contro l’Atletico, in cuigiocano due ex come Esposito eDi Emma, si mette subito in sali-ta per le rondinelle che già allamezzora si trovano sotto di duereti. La formazione romana sindal fischio d’inizio ha imperver-sato sulla fascia dove Nanni,avendo di fronte un giovane diLega, ha fatto tutto quello chevoleva mettendo in questo modo

continuamente in difficoltà tuttoil pacchetto difensivo apriliano.Dopo aver fornito l’assist vin-cente per il suo compagnoD’Andrea è lo stesso Nanni, al

termine di una travolgentegaloppata, a trovare la giustaconclusione e portare a due lereti vantaggio dell’Atletico.L’Aprilia si compatta ed inizia aconquistare metri di campo e ilsuo sforzo e volume di giocoviene premiato con la rete chedimezza il divario. Titone gio-stra la palla tra un nugolo didifensori avversari finche la

sfera giunge nei pressi dellazona dove è appostato Corviache con un secco e preciso tiromette la stessa alle spalle delportiere Macci. Rinfrancata

dalla segnatura l’Aprilia nelparte finale del tempo si stabili-sce nella meta campo avversariama si va al riposo sul 2-1 perl’Atletico. Ad inizio ripresa l’e-pisodio che indirizza in matchverso l’Atletico. Nanni subisceun fallo in area da rigore. Il suc-cessivo tiro dal dischetto vienetrasformato con gelida sicurezzada Tortolano che fissa lo score

sul 3-1.<<La partita si è decisanei primi quindici minuti delprimo tempo quando noi noneravamo ancora “entrati incampo”. Abbiamo concesso

tutto ai nostri rivali. Successiva-mente abbiamo reagito allagrande creando due tre palle gole dopo la nostra rete si potevaanche pareggiare – commentadeluso il tecnico dell’ApriliaRacing Vincenzo Feola – nelsecondo tempo il rigore controci ha tagliato le gambe. A quelpunto siamo stati un po’ confu-sionari e non siamo riusciti a

ribaltare e riaprire la partita.Anche per merito dell’avversa-rio non abbiamo espresso unbuon calcio e una giusta organiz-zazione>>. La classifica noncambia con molti team in pochipunti e l’Aprilia in possibilerampa di lancio per tornare nellazona play off. <<Adesso dobbia-mo ripartire e rivedere alcunecose. Questo girone G è moltoequilibrato se non sei a millepuoi perdere su qualsiasi campo.Quando si sbaglia si sbaglia tuttiinsieme. Non dobbiamo trovarealibi o colpevoli – conclude ilmister pontino Vincenzo Feola –una sconfitta contro l’Atletico cipuò anche stare mentre sonorammaricato per i punti persicontro il Ladispoli, l’Anzio el’Anagni>>.

TORNEO di calcio A5 amatoriale“AMSTERDAM CUP”

È appena terminato il TORNEO di calcioA5 amatoriale “AMSTERDAM CUP”seconda edizione dopo il successo dellanno scorso dell “IBIZA CUP” organizza-to in primavera al Fernando stadium da unragazzo intraprendente Federico Papot-to... Il premio come dice il nome del torneo eraun buono viaggio per Amsterdam dalvalore di 1500€Il sottoscritto Bianchi Denis ha deciso conun gruppo fantastico di intraprendere que-sto percorso con il serio intento di esserecompetitivi.Il ché ho chiesto ad un amico di organiz-zare una squadra fatta da tutti i ragazzi delnostro amato network... Ha iniziato il reclutamento e dopo 7 lun-ghi e combattuti mesi, lunedì 05/11/2018ci siamo trovati ad alzare questa fantasticacoppa...Voglio ringraziare pubblicamente tutti i

ragazzi che chi più chi meno hanno contri-buito a questo successo... partendo dal DSLUCA CIANFANELLI, VICEPRESI-DENTE FURFARO MICHELE,CAPOCANNONIERE MATTIA CIAN-FANELLI (CIANO),THE WALL ,GRASSO FRANCESCO(APRILIA) GRASSO FRANCESCO(ALBANO)GATTUSO ANDREA GROSSIBenji JACOPO CIANFANELLIE TUTTI GLI ALTRI DA ALESSIO CIC-CARELLIMATTIA MAIOLINI, MUGNINIANDREA, FLAVIO DI LASCIO, LUCABELLARDINELLI, DIEGO LESTINIGrazie di tutto infinitamente ragazzi...Adesso godetevi questo viaggioUn ringraziamento speciale va anche allosponsor MANUEL FERRARO CON LAPIZZERIA VOGLIA DI PIZZA

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 44 IL GIORNALE DEL LAZIO

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018 pagina 45IL GIORNALE DEL LAZIO

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22 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2018pagina 46 IL GIORNALE DEL LAZIO

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