Appunti Di Massaggio Ayurvedico e Aromi
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8/14/2019 Appunti Di Massaggio Ayurvedico e Aromi
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Introduzione
Questo testo vuole essere di supporto a tutte quelle persone che cercano informazioni di
base sulle discipline del massaggio ayurvedico e dellaromaterapia. E da considerarsi un
insieme di appunti di una persona che negli anni ha fatto ricerca in questo senso, e ora
desidera condividere le basi di questa conoscenza con tutti. In fondo trovate una
bibliografia per ampliare la vostra conoscenza.Sul mio sito http://elenacobez.bravehost.com
troverete eventuali news e aggiornamenti;
che la conoscenza possa essere di tutti, affinch la vita di ognuno di noi possa migliorare.
Elena Cobez
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Lessenza del massaggio
Nella nostra tradizione occidentale il massaggio una pratica conosciuta ai pi, ma in
genere con una conoscenza superficiale, nel senso che sappiamo per averlo provato o
intuitivamente che cosa possa essere un massaggio, ma forse non ne conosciamo tutte le
potenzialit.
Il massaggio permette al nostro corpo e quindi alla nostra mente di rilassarsi. Questa
condizione, che nella vita di ogni giorno rara, ci permette di contattare maggiormente i
nostri bisogni e la nostra interiorit.
Un esempio di quanto migliori lo stato di salute delle persone che si fanno massaggiare
nel respiro. Durante la pratica, la persona che riceve il massaggio progressivamenterallenta il ritmo respiratorio, ed il respiro diventa pi ampio, ritorna ad uno stato pi
naturale.
Questo permette allintero organismo un recupero veloce, in quanto il respiro fonte
primaria di vita per lessere umano, e quando respiriamo male, di fretta, o siamo
contratti, come se avessimo difficolt a nutrirci, come mangiare di fretta, poi il cibo a
volte resta sullo stomacocos il respiro, se rallenta, se trova un suo ritmo proprio, ci
permette di contattare uno stato di benessere che nostro, ma che spesso non riusciamo apercepire.
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Massaggio ayurvedico e analisi della mente
Pu sembrare strano associare il massaggio allindagine della mente. In realt
nellayurveda questi due aspetti non sono poi cos lontani. In questa scienza di origine
indiana, lo studio della mente delluomo parte fondamentale per consolidare un
autentico benessere nellindividuo.
Non possibile sviluppare un corretto equilibrio fisico senza una conoscenza di se stessi.
Questo tema ormai presente anche negli sviluppi della medicina occidentale. A dire la
verit, il tema della mens sana in corpore sano antichissimo, ma la sua applicazione
continua ad essere un tema attuale.
Il sistema di conoscenza indiano ha sviluppato diversi aspetti della cura della mente e
della sua educazione, per esempio attraverso i mantra e gli yantra. I mantra sono sillabe,parole, che ripetute consentono alla mente di entrare in uno stato di meditazione,
raccoglimento, concentrazione. Cos gli yantra, disegni simbolici, che indirizzano la mente
attraverso le loro geometrie.
Dalla cura amorevole del corpo abbiamo cos la possibilit di salire fino ad armonizzare
la mente, restando allinterno della stessa tradizione, che ha visto sempre il corpo come un
contenitore al quale dare piena dignit, senza dimenticare per limportanza dellanima,
che ne lo spirito vitale.
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I tre Dosha
Nella filosofia ayurvedica i cinque elementi (aria, acqua, terra, fuoco, etere) si combinano a
formare i TRE DOSHA, che sono VATA, PITTA, KAPHA.
VATA una forza costituita da etere e aria; essa rappresenta il movimento. Ha sette
caratteristiche che sono: freddo, leggero, irregolare, mobile, rarefatto, secco (non
scorrevole) e ruvido. Un suo eccesso porta irritazione nervosa, alta pressione, confusione;
una sua carenza determina congestione, perdita di tono e di coraggio, poca dinamicit e
creativit.
Il TIPO VATA con influenza primaria dellelemento Vata mostrer diverse delle seguenticaratteristiche: corporatura sottile, longilinea, le articolazioni scricchiolano facilmente,
abitudini irregolari. Lappetito variabile e pu essere scarso, frutto di distrazione; la
mente molto attiva, curiosa, creativa. Sotto stress pu diventare ansioso, timoroso,
insicuro. E possibile che soffra di insonnia.
La pelle avr tendenza a seccarsi, la struttura ossea potr essere fragile.
PITTA una forza creata dallinterazione dinamica tra acqua e fuoco; queste due forzeapparentemente antagoniste rappresentano la trasformazione. Pitta rappresentato dagli
enzimi che digeriscono il cibo e dagli ormoni che regolano il metabolismo. Un suo eccesso
porta a infiammazioni, ulcere, squilibri ormonali; un suo difetto causa indigestione,
incapacit di trasformare a tutti i livelli. Pitta descritto come caldo, leggero, fluido,
sottile, acuto, soffice, chiaro, maleodorante.
Il TIPO PITTA pu avere le seguenti caratteristiche: perdita e acquisizione di peso in tempi
brevi, corporatura media, la pelle presenta lentiggini e/o tendenza allacne. Se si ammala
tende ad avere febbre, infiammazioni, infezioni. Preferisce lattivit moderata e ama la
competizione; presenta unintelligenza acuta e determinazione. E un tipo passionale; sotto
stress pu diventare impetuoso e collerico.
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KAPHA rappresenta lequilibrio tra acqua e terra. Kapha rappresenta la struttura e la
lubrificazione, i fluidi che nutrono e proteggono gli organi. Esso untuoso, freddo,
pesante, stabile, denso, liscio. Un eccesso di kapha fa aumentare il muco, crea rigidit nella
mente, fissazione; una sua carenza porta a secchezza, incapacit di concentrazione.
Il TIPO KAPHA corpulento e ha una struttura fisica possente. La pelle spessa; suda
poco, ingrassa facilmente e perde peso con difficolt. I capelli sono spessi. Se si ammala
soffre di congestione, di ritenzione di liquidi. Normalmente pacifico e contento, ha una
buona resistenza, e pu tendere al negativo verso legocentrismo, lavidit e/o
uneccessiva sensibilit.
I tre dosha principali si mescolano a formare i TIPI MISTI, che presentano caratteristicheprevalenti di due dosha.
Introduzione alla Fitoterapia e allAromaterapia
Per Fitoterapia, si intende la scienza che si occupa di trattamenti preventivi e terapeutici
con rimedi di origine vegetale. Il termine deriva dal greco phytn `pianta' e dal grecotherapea, derivato di therapeo `curare'; indicando la terapia praticata attraverso luso
delle piante.
La fitoterapia, e con essa laromaterapia, di origini antichissime, quasi quanto luomo.
Innanzitutto dobbiamo pensare che luomo da sempre utilizza le piante; inizialmente le
us come cibo, poi di conseguenza ne scopr le caratteristiche medicamentose; da sempre
luomo legato direttamente al mondo vegetale, pi ampiamente alla Natura. Questo
legame non solo indissolubile, ma non conosce et. In questo relazionarsi spontaneo con
tutto il mondo naturale, dobbiamo cercare le origini della fitoterapia e dellaromaterapia.
Niente, nellantichit, era pi naturale che usare le stesse piante, e le pietre per la cura. Era
quanto di pi semplicemente disponibile ci fosse. Non solo, ma poich questa relazione tra
uomo e Natura era ancora molto stretta, in alcune culture uomini dotati di sensibilit
particolare cominciarono a descrivere le propriet curative delle piante, cercando di
risolvere con esse i problemi di salute che andavano presentandosi di giorno in giorno.
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In India per esempio, questi uomini, chiamati Rishi, riuscivano tramite la loro speciale
sensitivit a comprendere le propriet delle piante e a usarle in sapienti miscele, che
daranno il via alla tradizione Ayurvedica. In modo analogo, altre culture elevate
raggiunsero un buon livello duso delle piante: ricordiamo gli Egizi, per esempio, e i
Cinesi. E da tenere presente che allepoca la dimensione religiosa, quella medica, ed anche
quella estetica erano spesso un tuttuno. Questo significa che un sacerdote era il
depositario delle conoscenze mediche, e con esse curava gli ammalati, guardando a loro
come malati sia fisici che di spirito. Anche la parte legata alla bellezza apparteneva al
sacro, sebbene nel tempo divenne pi accessibile ai molti. Per gli antichi, le piante
contenevano una parte vivente non solo identificata con la loro effettiva parte biologica e
vitale, ma anche con la parte animica. Luso di ogni pianta non era solo luso delle sue
propriet, ma anche un cosciente ricorso alle risorse della sua anima. In questo modolintero mondo naturale appariva come un complesso intreccio di risorse spirituali a
sostegno delluomo; tale conoscenza restava comunque appannaggio di pochi, e
soprattutto dei sacerdoti, in ogni cultura. Ricordiamo per esempio la tradizione Druidica,
viva ancora ai giorni nostri, in cui gli elementi naturali, le piante, gli alberi, hanno un
significato mistico, oltre che terapeutico.
Nel mondo Greco si pales presto linteresse per la medicina naturale, con Ippocrate (466-
377 a.C.) che descrisse nel Corpus Hippocraticumil rimedio vegetale per ogni malattiaconosciuta, oltre alla relativa terapia. Un secolo dopo, Teofrasto (300 a.C.) compose un
vero e proprio trattato di botanica. Dioscoride, nel 50 d.C. compose il De Materia
Medica comprendendo le propriet terapeutiche di circa seicento piante; e Galeno (131-
201 d.C.) svilupp un sistema duso delle piante che ancora oggi viene chiamato farmacia
Galenica. Si distinguono due modi dimpiego delle piante: quello delle piante spontanee,
essiccate, e quello dei preparati galenici, per i quali si usano alcol, acqua, aceto per
concentrare le propriet dei preparati, poi usati per la preparazione di unguenti, impiastri
ed altro.
La tradizione erboristica riprese grande forza in epoca medievale, in cui soprattutto i
monaci benedettini tennero orti coltivando le piante medicinali, i cosiddetti giardini dei
semplici. Con Carlo Magno (812 d.C.) inizi un periodo di attenzione per le risorse
naturali; pi tardi troviamo una famosa interprete dellerboristeria dellepoca, santa
Ildegarda (1099-1179 d.C.), che nei suoi trattati denominati Physica non solo riprese la
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tradizione precedente, ma inser nuove ricerche. Per quel che riguarda la medicina, forte
fu linfluenza della Scuola di Salerno, che con scienziati come Avicenna e i testi arabi,
reintrodusse linfluenza greca.
Durante il Rinascimento queste pratiche andarono a mescolarsi con le ricerche alchemiche.
In particolare lAromaterapia trova innumerevoli punti di contatto con quelle pratiche, in
quanto la distillazione dellessenza, anche per il suo processo chimico, ricorda la
distillazione della quintessenza, delloro alchemico.
Cos Paracelso (1493-1541 d.C.) cerc di distillare lanima delle piante, cercando di
identificarne anche le affinit a gruppi, per darne una classificazione.
I processi alchemici erano intesi come ricerca interiore, come produzione attraverso esatti
processi di una materia che avrebbe costituito la prova che chi creava aveva raggiunto la
comprensione delle leggi del creato. Il procedimento alchemico si svolgeva su due piani,quello esteriore, affine ad un processo chimico, ed uno interiore, quello della preparazione
dellalchimista stesso. Egli infatti sarebbe riuscito a creare loro solamente quando tale
qualit si fosse sviluppata nella sua interiorit, intendendo con oro, lo sviluppo delle virt,
della conoscenza, della saggezza, e lIlluminazione. In questo senso anche la produzione di
preparati fitoterapici assumeva un senso simbolico, cercando di estrarre dalla pianta, oltre
alle sue propriet fisiche, anche le sue caratteristiche sottili.
Nel Rinascimento nacquero gli orti botanici; e con lo sviluppo dei commerci lEuropaconobbe innumerevoli nuove piante, che botanici esperti cercarono di classificare (in
particolare quelli della scuola di Montpellier, in Francia).
Arriviamo cos al botanico forse pi famoso, Carlo Linneo che nel 1735, nel Systema
Naturaeclassific il regno vegetale cos accuratamente che il suo metodo venne conservato
e successivamente arricchito. Nel 1900 gli studi relativi alla fitoterapia e con essa
laromaterapia diventano sempre pi ampi. Con la moderna chimica e con i processi di
sintesi, alcune propriet delle piante vengono riprodotte in laboratorio. La pianta per
conserva una caratteristica peculiare, che quella di avere un bouquet di componenti,
che sinteticamente risultano difficili da riprodurre. Per questo, per esempio, riprodurre in
laboratorio gli oli essenziali mantenendone inalterate le propriet impossibile. Se ne pu
estrarre una componente e riproporla, ma non riprodurre lintero ecosistema interno
della pianta. Non solo, ma tale ecosistema ha un equilibrio ben particolare, con le
componenti che si sostengono a vicenda, creando un unicum in efficacia.
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Questo complesso unico anche il motivo della difficile gestione del rimedio, in quanto
effettivamente anche in una tisana, ci troviamo davanti ad una molteplicit di effetti. Tali
effetti sono quindi generalmente pi ad ampio spettro rispetto ad una medicina; non
colpiscono solo un certo organo o una certo processo biologico, piuttosto si riflettono in
pi parti.
Va anche tenuto conto che nonostante i prodotti naturali siano comunemente ritenuti
innocui, prodotti molto puri e in particolare gli oli essenziali sono preparati molto
potenti che vanno utilizzati con conoscenza e dosaggio limitato. Infatti, davanti a
preparazioni cos pure, la nota dominante deve essere la qualit e non la quantit, che non
va a beneficio delleffetto finale.
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La Qualit in Fitoterapia e Aromaterapia
Un elemento imprescindibile in questo campo la qualit. Essa infatti determina
totalmente il risultato finale che vogliamo ottenere con le preparazioni. In particolare in
aromaterapia, viene posta grande attenzione a tutto il processo di creazione, dalla raccolta
della pianta, alla sua successiva distillazione. I principi attivi vengono conservati solo se
vengono rispettate il pi possibile le caratteristiche di ogni pianta. Da questo punto di
vista, lambiente, la tipologia di produzione, il raccolto e la successiva trasformazione sono
tutti elementi dominanti.
Una volta prodotta lessenza o ricavata la droga dalla pianta, essa un vero e proprio
rimedio, che va usato con consapevolezza. Pi la qualit del prodotto alta, pi dobbiamofare attenzione alla quantit, ricordandoci sempre che non sono rimedi blandi, ma
altamente efficaci. A volte, la loro apparente poca efficacia dovuta non ad una reale
inutilit, quanto al nostro indice di intossicazione, che non ci permette di sentirne
immediatamente i benefici (anche se i principi attivi lavorano dentro di noi). Una cosa da
ricordare, che ognuno di noi ha una propria specificit e quindi reagir in modo diverso
ai preparati; tale reazione inoltre da relazionarsi alla situazione interna di intossicazione
o meno dei tessuti e degli organi.
Aromaterapia e Reiki, Aromaterapia e Massaggio
Laromaterapia trova particolare risonanza nel Reiki e nel Massaggio. In che modo? Nel
massaggio (di qualsiasi tipo esso sia) laromaterapia pu essere inserita, in quanto gli oli
essenziali sono veicolabili dagli oli di base, e il preparato pu essere usato per eseguire
qualsiasi tipo di massaggio. Scegliendo gli oli essenziali, possiamo creare oli per
decongestionare i muscoli, o per riattivare la circolazione, per rilassare o tonificare.
Per quel che riguarda il Reiki, gli oli trovano una felice combinazione nelluso
nellambiente, ma anche in un punto di contatto particolare. Gli oli essenziali sono
espressione pura della capacit della Terra di donare se stessa per la guarigione fisica e
spirituale delluomo. Laromaterapia una via del Cuore. Il Reiki lo altrettanto,
essendo tecnica che avvicina al proprio Cuore, e alla Comunione. Per chi ama la Natura,
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facile trovare risonanza nella tecnica del Reiki, che ci permette di nutrire non solo noi
stessi ma anche ci che tocchiamo, animali, piante, e volendo, i nostri oli essenziali che
acquisiranno una particolare vibrazione.
Con il Reiki possiamo nutrire noi stessi e la Terra, di cui gli oli essenziali sono diretta
emanazione.
Preparazioni di Base per oli da Massaggio:
Pelle grassa: geranio, lavanda, limone.
Pelle sensibile: sandalo, camomilla, rosa.
Pelle secca:sandalo, geranio, rosa.
Riscaldante: rosmarino, arancio.Rinvigorente: pino cembro, abete bianco, sandalo.
Anticellulite: limone, ginepro, cipresso, pompelmo.
Relax: lavanda, ylang-ylang.
Pelle irritata: camomilla blu, rosa.
Oli essenziali estratti dal Fiore
Camomilla nella variante romanao blu (Anthemis nobilis; Matricharia camomilla): hanno
entrambe un profumo dolce e floreale; la variante romana ha una profumazione pi
erbacea, quella blu invece si distingue per i suoi benefici effetti a livello dermico, oltre ad
essere entrambi degli ottimi rilassanti.
Elicriso (Helichrysum italicum): ha un profumo intenso, di terra. E un ottimo
dermopurificante, poich un depurativo, pu essere usato nelle miscele per il
linfodrenaggio.
Gelsomino (Jasminum grandiflorum): un olio dallodore intenso e ravvivante. E un
euforizzante, ed un antidepressivo; ha anche un effetto afrodisiaco.
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Lavanda (Lavandula angustifolia): lolio essenziale pi duttile che esista. E ottimo
cicatrizzante, disinfettante, inoltre disinfiamma divenendo utile per scottature di qualsiasi
tipo (anche solari). Si pu usare sulle punture di insetti, o in ogni manifestazione dermica
con prurito.
Neroli (Citrus aurantium): unessenza delicata, e rincuorante. Viene usato per equilibrare
persone dallanimo sensibile; un calmante, e rasserena. Per la pelle, un ottimo
rigenerante, e disinfiamma eventuali irritazioni.
Rosa (ne esistono diverse estrazioni, comunemente Rosa centifolia): ha un profumo dolce e
che dona apertura di cuore. E leggermente stimolante, adatta per riportare la nostra
sensibilit verso i sentimenti. Per la pelle, antinfiammatorio e nutre in particolare le pellisecche.
Ylang Ylang (Cananga odorata): un profumo dolcissimo, orientale, sensuale. Ha un
effetto euforizzante ed afrodisiaco, dando anche una sensazione profonda di calma e
liberazione delle emozioni. Si usa per mal di testa, stati dansia, eccessi di collera.
Oli essenziali estratti dal Frutto
Arancio dolce (Citrus sinensis): un profumo dolce, di grande apertura, dona armonia,
serenit. E usato per la cura della pelle e contro la cellulite; un ottimo antidepressivo,
sedativo nervoso, ed anche digestivo (inalato).
Arancio amaro (Citrus aurantium): ha un profumo fruttato e un poco aspro. Ha propriet
affini a quelle dellarancio dolce, risveglia il buon umore.
Limone (Citrus limon): un profumo fresco, ravvivante. Stimola la mente e la
concentrazione, ottimo per chi studia o deve impegnarsi in un lavoro mentale. Per pelli
grasse o impure, un ottimo disinfettante; febbrifugo, germicida, stimolante
immunitario, e un tonico venoso.
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Mandarino (Citrus reticulata): un profumo dolce e fine. E un sedativo del sistema
nervoso, mentre tonifica e stimola lapparato digestivo. In caso di rigidit e crampi, si pu
usare nellolio da massaggio, o in un bagno rilassante.
Oli essenziali estratti dalle Foglie
Eucalipto (Eucaliptus globulus): unessenza fresca, ottimo rimedio per i problemi
respiratori. Si usa comunemente anche per purificare laria negli ambienti, inoltre questo
olio stimola lattivit intellettuale.
Geranio (Pelargonium graveolens): rinfresca e rilassa. E un antinfiammatorio e un
antisettico; per acne ed eczemi secchi se ne fa unapplicazione locale; per la cellulite siunisce ad un olio da massaggio; ottimo anche per le smagliature e per la pelle del viso
grassa o invecchiata, sempre in miscela in una crema neutra o olio.
Tea Tree (Melaleuca alternifolia): , albero australiano, dona attraverso lestrazione
dellessenza, un olio con propriet antivirali e antibatteriche; anche un antimicotico.
Ottimo anche contro le infiammazioni e le scottature.
Oli essenziali estratti dalla Pianta intera
Achillea (Achillea millefolium): una pianta erbacea, lolio essenziale estratto di colore
blu, contenendo azulene, sostanza dalle spiccate capacit antinfiammatorie. E un
antisettico della pelle, ed un antiemorragico, oltre ad essere un regolatore del ciclo
mestruale.
Basilico (Ocimum basilicum): una pianta erbacea; lessenza ottima per bronchiti e
raffreddori. Inoltre il suo profumo favorisce il pensiero, liberando la mente dalla
confusione. E anche un tonico nervino.
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Maggiorana (Origanum majorana): una pianta erbacea; ottima per problemi muscolari,
distorsioni, contusioni; un analgesico e un sedativo. Favorisce la digestione e calma i
dolori mestruali.
Salvia (Salvia officinalis): una pianta erbacea. Lolio essenziale tossico anche in piccole
dosi. In Aromaterapia si preferisce la Salvia Sclarea (Salvia sclarea) che ha un effetto
rilassante ed euforizzante; si pu usare anche in caso di indolenzimento e dolore.
Oli essenziali estratti da Aghi e Rami
Abete bianco (Abies alba): un olio ess. Che ha benefici effetti sulla respirazione, ottimo
anche per purificare gli ambienti.
Abete rosso (Abies sibirica): anchesso, come labete bianco, migliora la respirazione, utile
in tutti i casi di raffreddamento, e purificante dellaria negli ambienti.
Pino cembro (Pinus cembra): un olio forte, corroborante, che dona un senso di sicurezza.
E un antisettico, stimola la circolazione, ottimo per tensioni muscolari e dolori reumatici,
in massaggi.
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Oli essenziali estratti dai Semi
Carota (Daucus carota): un olio essenziale che si utilizza per le sue propriet diuretiche.
Coriandolo (Coriandrum sativum): una pianta erbacea, lolio es. si pu utilizzare come
analgesico, e per sciogliere il nervosismo. Si pu utilizzare anche contro la flatulenza e per
favorire la digestione.
Finocchio (Foeniculum volgare): una pianta erbacea; lessenza ha propriet diuretiche, si
pu usare contro la nausea, e per favorire la digestione.
Pepe nero (Piper nigrum): una pianta rampicante; la sua forte essenza pu essere usatacome coadiuvante nelle sindromi influenzali, e contro gli indolenzimenti e i dolori. Pu
essere usato anche contro i reumatismi.
Oli essenziali estratti dalla Resina
Elemi (Canarium luzonicum): un albero; lessenza ricavata dalla resina ha un profumo
aromatico, che favorisce la meditazione. Inoltre per le sue propriet benefiche per la pelle,
pu essere usato per le pelli invecchiate e come antirughe.
Incenso (Boswellia carterii): un albero; lessenza estratta dalla resina sedativa,
antisettica, e pu essere usata per le pelli con acne, o invecchiate e con rughe.
Oli essenziali estratti dalla Corteccia
Canfora (Cinnamonum canphora): un albero che cresce soprattutto in Giappone e Cina.
E benefico in caso di affaticamento muscolare, reumatismi, artrite; va fortemente diluito
perch tossico.
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Sandalo (Santalum album): un albero dellIndia, tradizionalmente appartiene alla zona di
Mysore. E un buon sedativo, dona calma e sensualit; inoltre indicato contro le infezioni
cutanee, micotiche, batteriche.
Oli essenziali estratti dalle Radici
Angelica (Angelica archangelica): una piante erbacea; lolio ess. legato fortemente alla
terra, ed quindi indicato in tutti i casi di debolezza, rinvigorendo lorganismo. E anche
un depurativo, digestivo e stimolante del sistema immunitario.
Vetiver (Vetiveria zizanoides): una pianta erbacea, dalle radici si estrae lessenza che
rilassante, riporta le persone nervose ad uno stato di maggiore equilibrio e dona maggioreradicamento e presenza a se stessi.
Zenzero (Zingiber officinale): una pianta erbacea; dalle radici si estrae lolio ess. Che ha
unazione stimolante e riscaldante. Si pu usare per problemi circolatori, muscolari e
articolari; ed anche per stimolare lappetito e rinforzare lo stomaco.
Oli vegetali di Base
Olio di Avocado
Colore verde scuro, ottenuto dal frutto, ricco di acidi grassi e vitamine, adatto a tutte le
pelli, in particolari quelle grasse, disidratate, con eczemi.
Olio di Borragine
Colore giallo pallido, ottenuto dai semi, ottimo per affezioni cutanee come dermatosi,
eczemi e psoriasi. E dermopurificante e dermoprotettivo, si usa in genere diluito al 10%.
Olio di Cartamo
Colore giallo pallido, ottenuto dai semi, un olio caldo, per tutte le pelli, ottimo per la
circolazione, da usare anche durante la gravidanza e per i disturbi femminili.
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Olio di Germe di Grano
Colore giallo-arancio, ottenuto dalla spremitura dei germogli freschi, ha un alto contenuto
di vitamina E, adatto a tutte le pelli, particolarmente a quelle invecchiate precocemente.
Olio di Girasole
Colore giallo pallido, ottenuto dai semi, ottimo per tutte le pelli, dona lucentezza alle
pelli aride e screpolate.
Olio di Jojoba
Colore giallo, ottenuto dai frutti, viene utilizzato in particolare per viso e capelli e come
base per la preparazione di profumi con oli essenziali.
Olio di Mandorle dolci
Colore giallo pallido, ottenuto dai noccioli, lolio pi usato per massaggi, allevia i pruriti,
linfiammazione della pelle e la secchezza.
Olio di Rosa mosqueta
Colore chiaro, si estrae dalle bacche della rosa selvatica proveniente dal Cile. Nutre etonifica la pelle, favorendo lelasticit cutanea; stimola il rinnovamento cellulare.
Olio di Sesamo
Colore giallo scuro, si ottiene dalla spremitura dei semi. E nutriente, riscaldante,
protettivo (aiuta a filtrare i raggi solari).
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