Appunti - Camera di Commercio Udine sistema camerale... · 2018-01-04 · Appunti La newsletter del...

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Settembre 2017 1 Appunti Anno X, Numero 81, Dicembre 2017 In primo piano Gli incentivi per gli investimenti 4.0 Grazie alla proroga, anche per il 2018, degli incentivi fiscali introdotti dal Piano Industria 4.0, le imprese potranno continuare a beneficiare del momento favorevole all’investimento. All’interno l’illustrazione di alcune delle misure previste dal Piano. Segue a pag. 2 La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza INDICE ADB e Wiserfunding: la Credit Research a supporto del mercato secondario dei MiniBond Anche per i mini-bond ci sono tutti gli elementi per passare da una fase 2.0 ad una fase 3.0. L’articolo illustra il servizio di “Credit Research” di recente introdotto con l’obiettivo di favorire lo sviluppo del mercato secondario. Segue a pag. 6 Presidente: Giovanni Da Pozzo Direttore: Sergio E. Rossi Consorzio Camerale per il credito e la finanza Via Meravigli 9/B, Milano Tel. 02 8515 4258 [email protected] www.consorziocamerale.eu La newsletter è redatta a cura dell’Ufficio Studi e Comunicazione Responsabile progetto editoriale: Carlo Bettonica Responsabile operativo: Chiara Carzaniga Gli incentivi per gli investimenti 4.0 2 Coming soon…Riforma della Legge Fallimentare: quali cambiamenti per imprese, professionisti ed Enti? 5 ADB e Wiserfunding: la Credit Research a supporto del mercato secondario dei MiniBond 6 Il controllo di gestione: dalla legge delega per la riforma della crisi d’impresa un’occasione da non perdere 9 Il lancio di una campagna di crowdfunding…due chiacchiere con Alberto Cigada e Daniela Canoro, “Dado” 11 "Cos'è la Sacher-Torte?! Va be', continuiamo così, facciamoci del male" 15 Gli eventi 17 Le pubblicazioni 18 Le consultazioni pubbliche 21 "Cos'è la Sacher-Torte?! Va be', continuiamo così, facciamoci del male" La Sacher-Torte deriva il proprio nome da un principe; un nome che nasconde una lunga battaglia legale, iniziata nel secolo scorso, per l’esclusività dello stesso e che vede come protagonisti l’hotel Sacher e la famosa pasticceria Demel. Segue a pag. 15

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Settembre 2017

1

Appunti Anno X, Numero 81, Dicembre 2017

In primo piano

Gli incentivi per gli investimenti 4.0

Grazie alla proroga, anche per il 2018, degli incentivi

fiscali introdotti dal Piano Industria 4.0, le imprese

potranno continuare a beneficiare del momento

favorevole all’investimento. All’interno l’illustrazione di

alcune delle misure previste dal Piano.

Segue a pag. 2

La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza

INDICE

ADB e Wiserfunding: la Credit Research a supporto del

mercato secondario dei MiniBond

Anche per i mini-bond ci sono tutti gli elementi per

passare da una fase 2.0 ad una fase 3.0. L’articolo

illustra il servizio di “Credit Research” di recente

introdotto con l’obiettivo di favorire lo sviluppo del

mercato secondario.

Segue a pag. 6

Presidente: Giovanni Da Pozzo

Direttore: Sergio E. Rossi

Consorzio Camerale

per il credito e la finanza

Via Meravigli 9/B, Milano

Tel. 02 8515 4258

[email protected]

www.consorziocamerale.eu

La newsletter è redatta a cura

dell’Ufficio Studi e Comunicazione

Responsabile progetto editoriale: Carlo Bettonica

Responsabile operativo: Chiara Carzaniga

Gli incentivi per gli investimenti 4.0 2

Coming soon…Riforma della Legge

Fallimentare: quali cambiamenti per

imprese, professionisti ed Enti? 5

ADB e Wiserfunding: la Credit Research a

supporto del mercato secondario dei

MiniBond 6

Il controllo di gestione: dalla legge delega

per la riforma della crisi d’impresa

un’occasione da non perdere 9

Il lancio di una campagna di

crowdfunding…due chiacchiere con Alberto

Cigada e Daniela Canoro, “Dado” 11

"Cos'è la Sacher-Torte?! Va be', continuiamo

così, facciamoci del male" 15

Gli eventi 17

Le pubblicazioni 18

Le consultazioni pubbliche 21

"Cos'è la Sacher-Torte?! Va be', continuiamo così,

facciamoci del male"

La Sacher-Torte deriva il proprio nome da un principe;

un nome che nasconde una lunga battaglia legale,

iniziata nel secolo scorso, per l’esclusività dello stesso e

che vede come protagonisti l’hotel Sacher e la

famosa pasticceria Demel.

Segue a pag. 15

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

2

Gli incentivi per gli

investimenti 4.0

M. Bortoli, GFinance Srl

Il momento è favorevole per gli

investimenti: saranno prorogati a tutto il

2018 gli incentivi fiscali stabiliti con il Piano

Nazionale Industria 4.0 a favore delle

imprese attive in Italia. L’obiettivo del

Governo è accompagnare gli

imprenditori nel processo di

trasformazione industriale indirizzandoli

verso un modello di fabbrica 4.0.

Saranno finanziati in particolare l’acquisto

di macchinari tecnologicamente

avanzati, l’automazione dei processi e la

digitalizzazione aziendale. Grazie agli

incentivi, nei primi sei mesi dell’anno si è

già registrato un incremento del 9% degli

ordinativi interni per i beni strumentali, con

un +11,6% per i macchinari.

All’interno della proposta di legge di

bilancio per il 2018, che sarà approvata in

via definitiva nel mese di dicembre, è ora

previsto il rifinanziamento del super e

iperammortamento, e della Legge

Sabatini.

Gli incentivi risultano particolarmente

interessanti per gli imprenditori perché si

applicano a tutte le imprese sull’intero

territorio nazionale, indipendentemente

dalla natura giuridica e dal settore

economico in cui operano, e non

prevedono meccanismi di valutazione e

selezione delle domande.

Vediamo nel dettaglio i tre strumenti, per i

quali proponiamo anche una simulazione

di investimento.

1 Disponibile in GU, al link

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/12/21/1

6G00242/sg

L’iperammortamento

Per l’acquisto di beni strumentali ad alto

contenuto tecnologico è prevista una

maggiorazione extra contabile del 150%

degli ammortamenti, consentendo un

recupero fiscale incrementale, rispetto

all’ammortamento ordinario, pari al 36%

del valore dell’investimento.

I beni devono essere nuovi e presentare

caratteristiche tecniche tali da poter

essere inclusi negli elenchi dei beni

agevolabili previsti dalla Legge di Bilancio

2017 (allegato A)1, ovvero:

• beni funzionali alla trasformazione

tecnologica e/o digitale delle imprese

in chiave 4.0;

• sistemi per l’assicurazione della qualità

e della sostenibilità;

• dispositivi per l’interazione uomo-

macchina e per il miglioramento

dell’ergonomia e della sicurezza del

posto di lavoro.

I beni devono inoltre essere interconnessi

al sistema aziendale di gestione della

produzione o alla rete di fornitura. Perché

il bene sia interconnesso è necessario (e

sufficiente) che:

• scambi informazioni, in modo aperto e

sicuro, con sistemi interni (es.: sistema

gestionale, sistemi di controllo

dell’automazione industriale,

magazzino, altre macchine dello

stabilimento, ecc. ) e/o esterni (es.:

clienti, fornitori, altri siti di produzione,

supply chain, ecc.) per mezzo di un

LE FOTO DEL MESE

Le foto pubblicate in questo numero sono

relative al territorio delle province di

Savona, Imperia, La Spezia e Milano dove

sono in programma iniziative del Consorzio

Camerale.

Nella copertina è ritratta una veduta di

Cervo, in provincia di Savona.

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

3

collegamento basato su specifiche

documentate, disponibili

pubblicamente e internazionalmente

riconosciute (esempi: TCP-IP, HTTP,

MQTT, etc.);

• sia identificato univocamente, al fine di

riconoscere l’origine delle informazioni

e garantire la sicurezza dei dati,

mediante l’utilizzo di standard

internazionalmente riconosciuti

(indirizzo IP).

Gli investimenti possono ad esempio

riguardare le macchine utensili, gli

impianti per la realizzazione di prodotti

mediante la trasformazione dei materiali e

delle materie prime, le macchine motrici e

operatrici per la movimentazione dei

pezzi.

Per usufruire dell’iperammortamento è

necessario produrre un’autocertificazione

dei beni, o, in caso di bene superiore a

500mila euro, una perizia giurata rilasciata

da un ingegnere o da un perito industriale

o da un ente di certificazione accreditato,

attestante che il bene possiede

caratteristiche tecniche tali da includerlo

negli elenchi ed è interconnesso al

sistema aziendale di gestione della

produzione o alla rete di fornitura.

L’incentivo sarà esteso dalla prossima

legge di bilancio a tutto il 2018: la

consegna del prodotto potrà avvenire

entro dicembre 2019 a condizione che

entro il 31/12/2018 il relativo ordine risulti

accettato dal venditore e sia avvenuto il

pagamento di acconti in misura pari ad

almeno il 20% del costo di acquisizione.

Esempio di calcolo per

l’iperammortamento

Proviamo ora a calcolare i benefici fiscali

potenzialmente applicabili nel caso

dell’acquisto di un nuovo macchinario 4.0

per un importo di 100mila euro, entrato

immediatamente in funzione in azienda.

2 Disponibile in GU, al link

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/12/21/1

6G00242/sg

Il vantaggio in termini di minori imposte è

pari all’IRES annuale calcolata sul maxi-

ammortamento, 7.200 € anno (24% di

30.000) – ovvero il beneficio fiscale è pari

al 36% del valore iniziale del bene.

Il coefficiente di ammortamento civilistico

e fiscale è infatti pari al 20% e – in aggiunta

- il bene può usufruire della maggiorazione

del 150% del costo di acquisizione, pari a

150mila euro.

Ammortamento per i beni immateriali

Per l’acquisto di beni immateriali -

software, sistemi e system integration,

piattaforme e applicazioni - connessi a

investimenti in beni materiali Industria 4.0 è

possibile ammortizzare un valore pari al

140% del costo di acquisto del bene

(indipendentemente dal fatto che il bene

immateriale sia o meno specificamente

riferibile al bene materiale agevolato).

I beni devono inoltre rientrare nell’elenco

dei beni agevolabili nell’allegato B

annesso alla legge di bilancio 2017 (Beni

immateriali connessi a investimenti in beni

materiali «Industria 4.0»)2. E’ bene

specificare che la lista dei software

agevolati al 140% fa riferimento ai soli

software acquistati stand alone. I software

necessari al funzionamento della

macchina sono invece considerati parte

della stessa e quindi agevolati al 250%.

Come per l’iperammortamento anche in

questo caso è necessario produrre

un’autocertificazione, o, in caso di bene

superiore a 500mila euro, una perizia

giurata.

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

4

Gli ordini devono essere accettati entro il

31 dicembre 2018 (con consegna fino al

31 dicembre 2019 in caso di acconto).

Esempio di calcolo per l’ammortamento

di beni immateriali

Prendiamo ora il caso dell’acquisto di un

nuovo software 4.0 per un importo di 10

mila euro, acquistato ed Interconnesso

nel 2017, a cui si applica un coefficiente di

ammortamento pari al 50%.

L’ammontare complessivo dedotto

fiscalmente sarà pari ad 14mila euro, di

cui 10mila dedotti per derivazione

attraverso l’imputazione in conto

economico, e gli altri 4mila dedotti

extracontabilmente.

Anno Amm.to

imputato

al conto

economic

o

Amm.to

dedotto

per

derivazion

e

Variazione in

diminuzione

relativa alla

maggiorazion

e per beni

immateriali

2017 5.000 5.000 2.000

2018 5.000 5.000 2.000

total

e

10.000 10.000 4.000

La Legge Sabatini

La misura, già in vigore dal 2013, è stata

rafforzata con l’introduzione di condizioni

più vantaggiose per gli investimenti

connessi all’Industria 4.0 e sarà rifinanziata

con la manovra 2018 per un importo

complessivo di 330 milioni di euro. Possono

accedere alla Nuova Sabatini le piccole

e medie imprese di tutti i settori.

La misura consente di ottenere un

contributo a fondo perduto a fronte di un

finanziamento per l’acquisto, o leasing, di

beni strumentali nuovi per un massimo di 2

milioni di euro.

Il contributo è pari all’ammontare degli

interessi, calcolati su un piano di

ammortamento convenzionale con rate

semestrali posticipate, al tasso del 2,75%

annuo per cinque anni.

E’ prevista una maggiorazione pari al 30%

dell’agevolazione, e una riserva di fondi

pari al 20% (30% dal 2018) in caso di

investimenti innovativi, quali gli

investimenti in big data, cloud computing,

banda ultralarga, cybersecurity, robotica

avanzata e meccatronica, realtà

aumentata, manifattura 4D, Radio

frequency identification (RFID) e sistemi di

tracciamento e pesatura dei rifiuti.

Possono ad esempio essere finanziate le

spese relative a macchinari, impianti, beni

strumentali di impresa, attrezzature nuove

di fabbrica ad uso produttivo e hardware,

classificabili, nell’attivo dello stato

patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4,

dell'art. 2424 del codice civile, nonché

software e tecnologie digitali, destinati a

strutture produttive già esistenti o da

impiantare, localizzate nel territorio

nazionale. L’importo minimo dei beni

agevolabili è pari a 516,46 euro, al netto

dell’IVA.

Per accedere all’incentivo la PMI deve

presentare alla banca, o a un

intermediario finanziario convenzionato,

la domanda di agevolazione e la

correlata richiesta di finanziamento.

Ciascun finanziamento può essere assistito

dalla garanzia del “Fondo di garanzia”

fino all’80%. La Legge Sabatini è inoltre

cumulabile con i benefici previsti

dall’iperammortamento.

Esempio di cumulo della Legge Sabatini

con l’iperammortamento

Nel caso di beni Industria 4.0 si applica la

maggiorazione del 30% per l’acquisto di

beni tecnologici ai sensi della Sabatini a

cui va sommato il beneficio

dell’iperammortamento, per una

riduzione del costo di investimento pari al

46%.

Intervento Riduzione costo

acquisto bene

Nuova Sabatini 10%

Iper ammortamento 36%

Totale 46%

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

5

Coming soon…

Riforma della Legge

Fallimentare: quali

cambiamenti per imprese,

professionisti ed Enti?

Camera di commercio di Milano

Via Meravigli 9/B - Sala Conferenze

19 dicembre 2017

Il Consorzio Camerale per il credito e la

finanza, in collaborazione con

Unioncamere Lombardia e la Camera di

commercio di Milano MonzaBrianza Lodi,

promuove una giornata di

approfondimento sui cambiamenti

introdotti dalla Riforma della Legge

Fallimentare.

Il 14 novembre 2017 è entrata, infatti, in

vigore la legge delega per la riforma della

disciplina della crisi di impresa e

dell'insolvenza, per la quale si è ora in

attesa dei decreti attuativi da parte del

Governo.

Nel corso dell'incontro, professionisti, enti e

sistema finanziario si confronteranno sulle

novità introdotte dalla legge delega

nell'ambito di una tavola rotonda con

esperti della tematica.

E’ POSSIBILE ISCRIVERSI ACCENDENDO AL

LINK

Il Programma

14.45

Registrazione dei partecipanti

15.00

Saluti di apertura

Dott.ssa Monica Mauri | Dirigente Area

Comunicazione e sviluppo delle imprese -

Camera di Commercio di Milano

MonzaBrianza Lodi

15.15

Legge Fallimentare e prevenzione della crisi di

impresa: verso la Riforma

Dott.ssa Lorena Ponti | PerConsulting

Prof. Avv. Alberto Jorio | Studio legale Fubini,

Jorio, Cavalli e Associati

15.30

Tavola rotonda: Una riflessione sulle novità

previste dalla Riforma della Legge

Fallimentare

Dott. Roberto Fontana | Sostituto procuratore

della Repubblica di Milano e componente

della Commissione Rordorf

Dott. Rinaldo Sali | Vicesegretario Generale -

Camera Arbitrale di Milano

Avv. Carlo Alberto Giovanardi | Managing

Partner Giovanardi - Pototschnig & Associati

Dott. Claudio Pastori | Dottore

Commercialista fondatore dell’Associazione

ASCRI

Dott. Marcello Pollio | Presidente

dell’Associazione PREGIA e dottore

commercialista - Pollio & Associati Studio

Societario Tributario

Dott. Massimo Racca | Responsabile Credito

Anomalo Banco BPM

Avv. Mirella Mogavero | Coordinatore

Regionale Avvocatura INPS Lombardia

Modera i lavori

Prof. Avv. Alberto Jorio | Studio legale Fubini,

Jorio, Cavalli e Associati

17.00

Dibattito e conclusioni

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

6

ADB e

Wiserfunding: la

Credit Research a

supporto del

mercato

secondario dei

MiniBond

G. Murano, ADB

Il Decreto Sviluppo del 2012, con la

conversione nella L.134 del 7 agosto 2012

e le successive integrazioni, ha dato il via

libera all’avvicinamento al mercato dei

capitali, precisamente al mercato del

debito, delle PMI italiane, portando alla

creazione di un nuovo segmento, MTF, su

Borsa Italiana: l’ExtraMOT Pro.

Le PMI italiane hanno fino ad oggi emesso

obbligazioni per un valore superiore a due

miliardi di euro, vincendo l’iniziale

scetticismo degli investitori istituzionali,

storicamente poco inclini ad operare su

size di piccolo taglio. Se le emissioni di

obbligazioni PMI continuano ad essere

collocate in maniera regolare ad un tasso

di crescita costante, va constatata

tuttavia l’elevata illiquidità dei titoli e la

persistente latenza di un mercato

secondario che stenta a decollare, anche

in considerazione delle emissioni

caratterizzate da un sole investor.

Tale approccio, sicuramente legittimo,

tende da un lato a sminuire il fascino per

un imprenditore di avere un titolo

soggetto alle valutazioni di mercato e

dall’altro nega la possibilità, ad investitori

attenti, di cogliere opportunità

d’investimento e, contestualmente, ai

possessori di titoli di poter operare con una

gestione attiva di portafoglio.

I titoli quotati sono dotati di standard di

comunicazione finanziaria ben definiti da

Borsa Italiana, che consentono di

conoscere la Società quotata con il

Documento di Ammissione e di avere un

aggiornamento periodico della

documentazione finanziaria ed un

aggiornamento delle informazioni rilevanti

per gli investitori.

In termini pratici, quindi, esistono tutte le

informazioni disponibili ma potrebbe

essere utile introdurre uno strumento che

funga da elemento interpretativo dei dati

e delle informazioni e che consenta di

avere un maggiore focus sulla parte

prospettica delle informazioni finanziarie.

Un’operazione che potrebbe essere utile

nel favorire lo sviluppo di un mercato

secondario, che consenta di fatto il

passaggio dalla “fase 2.0”, quella della

comunicazione informativa, alla fase

“3.0”, quella delle analisi indipendenti

fornite da operatori del settore.

Per favorire lo sviluppo del mercato

secondario, ADB ha deciso di promuovere

il servizio di “Credit Research” per PMI, uno

strumento in grado di fornire al potenziale

investitore tutti gli elementi che gli

consentano di poter valutare opportunità

di investimento ed alle Aziende di

presentarsi alla comunità finanziaria

secondo la best practice dei mercati più

evoluti. La “Credit Research”, risultato di

una ricerca autonoma, indipendente e

basata su informazioni di pubblico

accesso, è un documento professionale

Milano, Loggia dei Mercanti

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

7

che descrive l’Emittente, il settore di

riferimento, le strategie di crescita,

l’andamento economico, patrimoniale e

finanziario storico e previsionale.

I vantaggi per la Società quotata sono

molteplici, tra questi ricordiamo che in

primo luogo è possibile ottenere una

maggiore visibilità da parte della

comunità finanziaria, in linea con quello

che dovrebbe essere il percorso di

comunicazione legato ai mercati

finanziari. In questo caso un’informativa

costante che non limiti il proprio percorso

agli obblighi informativi ma che renda gli

investitori partecipi del percorso aziendale

intrapreso e dei risultati economici e

strategici raggiunti favorisce, da un lato,

un possibile percorso di avvicinamento al

mercato azionario e, dall’altro, facilita la

rinegoziazione del Bond in fase di rinnovo.

Nella seconda ipotesi, infatti, la Società

emittente può “vincolarsi” ai sottoscrittori

della prima emissione e sperare che siano

propensi a sottoscrivere anche una nuova

emissione oppure deve iniziare

nuovamente il proprio percorso

comunicativo ripartendo da zero.

Un vantaggio generale sarebbe legato

alla possibilità di creare un mercato

secondario dei titoli obbligazionari

quotati, soddisfacendo l’interesse della

pluralità di investitori che, pur essendo

interessati ad inserire titoli con un buon

rendimento nel proprio portafoglio, non

riescono ad avere, in termini rapidi,

un’idea chiara del potenziale

investimento.

L’esigenza di comunicazione e

trasparenza incrocia inoltre due esigenze

derivate da recenti evoluzioni normative:

la prima è quella connessa al

Regolamento sul Market Abuse (MAR) che

impone degli obblighi di trasparenza e

comunicazione alle società quotate sul

mercato ExtraMOT Pro; la seconda è

connessa all’evoluzione dei Piani

Individuali di Risparmio, strumenti

strutturati per investire una parte

consistente del proprio patrimonio gestito

in strumenti finanziari quotati da PMI,

azioni ed obbligazioni.

Il documento racchiuderà analisi,

valutazioni ed approfondimenti qualitativi

svolte da ADB insieme ad una sintesi del

profilo di rischio di breve termine

elaborata da Wiserfunding, fintech

londinese fondata dal Prof. Edward

Altman e dal Dottor Gabriele Sabato,

specializzata nello sviluppo di modelli per

Credit Research

Strumento di comunicazione con

gli stakeholders

Miglioramento della financialreputation

Maggiore visibilità da parte della comunità

finanziaria

Possibilità di creare un mercato

secondario dei titoli obbligazionari

quotati

Check-up dei dati economici (on-going

monitoring) da parte di analisti specializzati

Possibilità di utilizzare il documento come

strumento di relazione con la Banca

Aspetti normativi

REGOLAMENTO MAR

Opportunità

Piani Individuali di Risparmio (PIR)

Manarola

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

8

la stima del rischio di credito associato alle

piccole e medie imprese (PMI Z-Score).

Wiserfunding è nata con l'obiettivo di

migliorare la cultura e l'attenzione al

rischio di credito sia da parte delle PMI

che da parte dei prestatori o investitori.

Nel contesto dell’attuale

disintermediazione creditizia, è sempre più

necessario ridurre il livello di asimmetria

informativa che caratterizza il mercato del

credito alle PMI per poter assistere ad un

reale sviluppo di canali di credito

alternativi a quello bancario. La

valutazione del merito creditizio delle PMI

è un processo complesso che richiede

elevate capacità tecniche, esperienza e

degli strumenti evoluti specificamente

sviluppati per la piccola e media impresa.

Wiserfunding si è dotata sin dalla sua

fondazione di un advisory Board di cui

fanno parte i massimi esperti mondiali di

risk management e di modelli per la

3 Al link http://www.corporate.adb.it/servizi/debt-capital-markets-advisory/credit-research

valutazione del merito creditizio. Tra essi, il

Professor Altman, uno dei fondatori di

Wiserfunding, è uno dei massimi esperti

mondiali di valutazione del rischio di

credito e fu il primo a sviluppare un

modello di scoring per valutare la

rischiosità delle grandi imprese americane

nel 1968. I modelli di Z-Score per le PMI

Italiane sono degli strumenti altamente

predittivi che permettono di valutare in

pochi minuti la rischiosità di un’azienda. Il

PMI Z-score si distribuisce tra 0 e 1000 dove

valori più alti rappresentano un miglior

profilo di rischio.

Il primo Emittente di ExtraMOT Pro ad

essere oggetto di una Credit Research è

stato U.B.C SpA, la cui research è

disponibile sia sul sito di ADB3 che su quello

di Borsa Italiana4.

4 Al link http://www.borsaitaliana.it/pro-link/partner/adb/creditresearch/creditresearchubc_pdf.htm

Proposta dall’Unione Europea la

costituzione di un fondo monetario europeo

Gli organi legislativi dell’Unione Europea

stanno vagliando una proposta di

regolamento del Consiglio sull’istituzione di

un fondo monetario europeo.

L’iniziativa assume la forma di una proposta

di regolamento del Consiglio, che richiede

l’approvazione del Parlamento europeo.

La proposta prevede che il fondo

monetario europeo sia istituito come

soggetto giuridico unico ai sensi del diritto

dell’Unione. Esso succederà al

meccanismo europeo di stabilità, di cui

preserverà l’attuale struttura finanziaria e

istituzionale. Questo significa che il Fondo

monetario europeo continuerà a fornire

sostegno per la stabilità finanziaria agli Stati

Membri in difficoltà, a raccogliere fondi

attraverso l’emissione di strumenti sul

mercato dei capitali e a effettuare

operazioni sul mercato monetario.

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

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Il controllo di

gestione: dalla

legge delega per

la riforma della

crisi d’impresa

un’occasione da

non perdere

S. Mancini, L. Ponti e V. Roggiani, PeR

consulting

È sempre più frequente, negli ultimi tempi,

sentire parlare di Controllo di Gestione. È

un peccato, viene da dire, che

l’attenzione su tale ambito della disciplina

aziendale venga posta solo oggi in

maniera così significativa e come

conseguenza di quanto sarà introdotto

dal Legislatore con la Legge n. 155/2017

recante la “Delega al Governo per la

riforma delle discipline della crisi di

impresa e dell’insolvenza”.

Sembra quasi, infatti, che anziché un

ordinario strumento di “buona gestione”

che tutte le imprese dovrebbero aver già

implementato (ciascuna in maniera

differente in funzione della complessità e

della dimensione del business), il controllo

di gestione risulti invece ora un innovativo

mezzo attraverso cui applicare le nuove

norme della Legge.

L’art. 14 della Legge n. 155/2017 in tema

di modifiche al codice civile prevede

all’articolo 1 lettera b il “dovere

dell’imprenditore e degli organi sociali di

istituire assetti organizzativi adeguati per la

rilevazione tempestiva della crisi e della

perdita della continuità aziendale”. E

proprio il controllo di gestione appare

essere lo strumento naturalmente

deputato a eleggersi a questo ruolo.

Ad ogni buon conto, questa reviviscenza

non potrà che fare bene alle impese e

proprio la ripartenza dalle basi della

gestione aziendale permetterà di

raggiungere il risultato cui il Legislatore

tende: la precoce emersione dello stato di

crisi.

Il controllo di gestione è lo strumento in

grado di far suonare i primi campanelli di

allerta per la gestione anticipata dei

segnali di crisi e quindi il mezzo a

disposizione degli imprenditori per

accedere a quei benefici premiali che il

legislatore chiede al Governo di definire

con l’attuazione della delega conferita; è

altresì lo strumento attraverso il quale

elaborare il piano industriale per la

continuità per tutte quelle aziende che,

ormai trovandosi in stato d’insolvenza,

conservino comunque la possibilità di

uscire dalla crisi (opzione peraltro

auspicata e verso la quale verrà

presumibilmente orientata la stesura della

nuova disciplina sulla crisi d’impresa).

Occorre ricordare, innanzi tutto, la

funzione di “modello organizzativo” del

Controllo di Gestione, il cui fine principale

deve essere quello di tradurre l’idea di

business e gli obiettivi strategici

dell’imprenditore in obiettivi operativi e

numerici e quello dell’attribuzione delle

responsabilità alle varie funzioni aziendali,

con lo scopo di poterne misurare le

performance e riscontrare le cause degli

scostamenti in tempi rapidi, che

Oneglia

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

10

consentano al management di assumere

gli opportuni provvedimenti.

I benefici per l’imprenditore appaiono

dunque evidenti: la possibilità di

prevedere ed anticipare gli eventi, e

soprattutto i loro effetti, potrà consentire il

concretizzarsi di azioni volte ad influenzare

gli eventi stessi verso un’evoluzione

favorevole all’azienda, riducendo così il

rischio di crisi.

Il Controllo di Gestione è a sua volta un

sistema di strumenti che devono essere

implementati in maniera strutturata e

coordinata per poterne ottenere, nel loro

complesso, la massima efficacia:

- il Business Plan, con un orizzonte

temporale da tre a cinque anni, ha il

compito di tradurre in “numeri” quella

che è l’idea imprenditoriale e gli

obiettivi strategici che l’imprenditore si

pone;

- il Budget annuale, con il quale si

definiscono gli obiettivi operativi di

ciascuna funzione aziendale nel breve

periodo e vengono assegnate le

relative responsabilità;

- la reportistica periodica, con il

compito di verificare gli andamenti

periodici e consentire al management

di avere feedback in tempi rapidi per

assumere le opportune decisioni;

- il Revised Budget ed il Forecast hanno

l’obiettivo di prevedere e verificare gli

effetti dei provvedimenti assunti in

corso d’opera;

- la contabilità industriale, con lo scopo

di consentire la corretta gestione dei

costi e fornire gli elementi necessari

alla predisposizione dei precedenti

strumenti contabili, ne sono i principali

ed essenziali, seppure non unici,

elementi.

Peraltro, solo lo sviluppo integrato del

sistema nel suo complesso potrà

consentire di migliorare progressivamente

la conoscenza del proprio business ed

acquisire tutte le informazioni necessarie

per affinare le previsioni e fornire tutti gli

elementi per poter agire in modo efficace

sull’evoluzione dell’azienda.

Oltre alla sistematicità, l’altro elemento

essenziale consiste nella tempestività: le

scadenze di redazione ed analisi devono

essere ben definite e rispettate

puntualmente per consentire al

management la necessaria reattività

rispetto agli scostamenti

budget/consuntivo riscontrati.

L’investimento da sostenere non è

sicuramente trascurabile, sia per il

presumibile ricorso a forze esterne ma

anche, e soprattutto, per il necessario

impegno richiesto alle risorse umane

interne; a tal fine risulta quindi decisiva la

convinzione del management

sull’importanza dello strumento: solo così

potrà essere sviluppata quella cultura

aziendale necessaria alla buona riuscita

del progetto, senza la quale è destinato a

naufragare.

In conclusione, subordinare

l’implementazione del Controllo di

Gestione all’assolvimento di un “obbligo

di legge”, in particolare in situazioni di crisi,

ne farebbe sicuramente perdere il reale

significato; tuttavia, il fatto che oggi se ne

parli in maniera sempre più frequente,

rappresenta un’occasione da non

perdere con l’obiettivo di comprendere

gli indiscutibili vantaggi che ne derivano

per una corretta gestione aziendale ed

approfondirne le modalità operative.

Milano, City Life

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

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Il lancio di una campagna

di crowdfunding…due

chiacchiere con

Alberto Cigada e Daniela

Canoro

“Dado”

A cura di J. Matta, ItaliaCrowdfunding

Dado, il purificatore progettato da

Nextmaterials per migliorare la qualità

dell’aria, rappresenta la risposta ad un

mondo in cui l’aria è sempre più

inquinata. Al suo interno è, infatti, presente

una tecnologia in grado di filtrare

inquinanti ambientali indoor.

Per poter finanziare questo progetto

NextMaterials, spin-off del Consorzio

INSTM, si è rivolta al crowdfunding

attraverso la piattaforma italiana Eppela

fissando un traguardo di 10.000 euro, che

è stato raggiunto e superato grazie al

supporto di Postapay crowd e di 63

sostenitori.

Ce ne parlano il Prof. Alberto Cigada,

founder di NextMaterials e Daniela

Canoro, giornalista esperta di marketing e

comunicazione; entrambi con incarichi

anche di docenza universitaria.

Per iniziare, parlateci di NextMaterials

I soci di NextMaterials sono tre professori

universitari, ma lo spin-off opera in un

Laboratorio di Ricerca congiunto con il

Politecnico di Milano, in stretta

collaborazione con una decina di

ricercatori, e si avvale di alcuni

professionisti nell’ambito della

comunicazione e nel design.

Alberto, qual è il tuo ruolo all’interno del

progetto?

Il ruolo all’interno del progetto è quello di

ricerca e sviluppo insieme al resto del

Team. In particolare seguo la parte di

ricerca e sviluppo e di relazione con le

aziende interessate a ingegnerizzare la

tecnologia e i prodotti a partire dal

prototipo realizzato all’interno dello spin

off.

Come è nata l’idea di far nascere

“DADO”?

Lo studio dei filtri per la purificazione

dell’aria è stato avviato da NextMaterials

nel 2012.

Nel 2013 è stato realizzato il primo

prodotto per il pubblico: il vaso fico

d’india in cartone ondulato contenente

un filtro antibatterico. Il prodotto ha avuto

il riconoscimento ADI DEISGN INDEX ed è

stato esposto in Triennale per tutto il mese

di ottobre 2013.

Nel 2016 NextMaterials, a seguito di

ulteriori sviluppi della tecnologia

fotocatalitica, ha progettato il primo

prototipo di “Dado” con forma e

materiale diversi.

A giugno 2017 è partito il progetto di

crowdfunding con Eppela per trovare i

fondi necessari alla certificazione e

industrializzazione del prodotto.

A settembre, infatti, è stata fatta una

prima revisione delle componenti

meccaniche; e a seguire

l’implementazione della tecnologia del

filtro. A breve è prevista

l’implementazione finale del filtro, a

conclusione di un progetto di ricerca

sviluppato con il Politecnico di Milano, che

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

12

ci sta dando risultati superiori alle

aspettative iniziali e che per il momento

dobbiamo tenere riservati per problemi di

brevettazione.

Quello che possiamo dire è che le

prestazioni di “Dado” sono già oggi molto

superiori a quelle che aveva all’inizio del

progetto.

Terminata questa fase dovremo attivare

la richiesta di certificazione con Marchio

CE e verrà finalizzato e concluso il

progetto grafico.

Parlaci di “DADO”

Dado è un purificatore progettato per

migliorare la qualità dell’aria. La

tecnologia all’interno è in grado di filtrare

inquinanti ambientali indoor. Durante la

campagna di crowdfunding abbiamo

presentato un modello di semplice

conformazione, di piccole dimensioni,

leggero. Abbiamo pensato che

un’estetica di impronta industriale potesse

contribuire a rendere dado un prodotto

adatto a tutte le tipologie di ambienti. In

questa fase stiamo progettando e

rivedendo anche i materiali e la forma

esterna.

Il purificatore è stato progettato per

migliorare la qualità dell’aria, in primo

luogo con l’obiettivo di abbattere la

carica batterica negli ambienti indoor,

con prestazioni da questo punto di vista

che i depuratori oggi in commercio non

offrono.

La tecnologia ha inoltre altri vantaggi. Il

filtro è in grado di trattenere dall’aria che

respiriamo una gran quantità di

particolato solido, riducendo di molto il

fenomeno dell’intasamento dei filtri

tradizionali (fatto che ne rappresenta il

maggior limite). Inoltre ossida per

fotocatalisi i composti organici volatili

(VOC) quali NO, CO, toluene e benzene.

L’effetto è paragonabile a quello delle

marmitte catalitiche delle automobili

moderne e tutti sappiamo quanto questo

sia importante e come la catalisi abbia un

effetto duraturo nel tempo, senza

necessità di sostituzione.

Daniela, perché vi siete rivolti al

crowdfunding per finanziare il progetto?

Oggi il crowdfunding ha sempre più

importanza come sostegno nello sviluppo

dei nuovi progetti, non solo in termini

economici ma soprattutto come

operazione di marketing. Grazie al

crowdfunding si è in grado di raggiungere

una parte di pubblico, il consumatore

finale, e di avere quasi nell’immediato la

sua opinione sul prodotto o sul progetto.

Il crowdfunding permette una raccolta

fondi online condivisa da persone che

dimostrano concretamente interesse per il

progetto. È anche importante capire fin

da subito, a inizio campagna, se il

progetto è sostenibile.

Quali sono i fattori principali per una

campagna crowdfunding di successo?

I principali fattori per una campagna

crowdfunding di successo sono

sicuramente la credibilità, l’utilità del

progetto e la sua reale fattibilità e

realizzazione. Se un progetto corrisponde

alla risoluzione dei bisogni più vicini del

consumatore, allora avrà più probabilità

di avere un riscontro positivo. Nel nostro

caso, il progetto riguarda una delle

problematiche più sentite in questo

momento: l’inquinamento indoor.

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

13

Perché avete scelto Eppela come

piattaforma?

Eppela ha un team dedicato sempre

presente e attento durante la campagna

di crowdfunding. Eppela è inoltre

supportata da importanti istituzioni come

Poste Italiane e Visa che sostengono i

progetti più meritevoli per premiare

l’innovazione italiana grazie a un

cofinanziamento fino al 50% del budget

prefissato. NextMaterials è stata

supportata dal progetto PostePay Crowd.

I prodotti presentati su Eppela permettono

una sorta di test di mercato la cui buona

riuscita dipende molto dal risultato e

dall’ottenimento del budget e delle risorse

necessarie.

Inoltre la piattaforma Eppela ha un servizio

di advisoring, un’interfaccia grafica di

qualità ed è facilmente fruibile

dall’utente.

Eppela come piattaforma italiana poteva

essere più vicina alla realtà della nostra

community e alle persone che

collaborano nel nostro settore.

Abbiamo conosciuto la piattaforma di

Eppela attraverso un convegno

organizzato dalla Camera di commercio.

Entrambi, cosa avete provato quando hai

realizzato che la campagna ha avuto

successo?

Siamo stati molti soddisfatti soprattutto per

aver consolidato la fiducia

dell’interlocutore, per aver avuto

l’opportunità di mettere in campo le

nostre risorse e aver condiviso i nostri

obiettivi.

Approvato da Consob il nuovo

regolamento sull’equity crowdfunding

La Consob ha approvato il nuovo

regolamento sull’equity crowdfunding. Tra

le novità, l’ammissione alla raccolta di

capitali online anche delle PMI tradizionali,

così come era stato previsto dalle ultime

modifiche legislative.

E’ stata, inoltre, ridotta la soglia di

investimento obbligatoria della raccolta

che deve essere sottoscritta da un

investitore professionale dal 5% al 3% per le

offerte effettuate da piccole e medie

imprese in possesso della certificazione del

bilancio e dell’eventuale bilancio

consolidato, relativi agli ultimi due esercizi

precedenti l’offerta, redatti da un revisore

contabile o da una società di revisione

iscritta nel registro dei revisori contabili.

Altre novità riguardano l’obbligo di

adesione delle piattaforme a un sistema di

indennizzo a tutela degli investitori o stipula

di un’assicurazione di responsabilità

professionale e l’apertura automatica

anche agli organismi di gestione collettiva

della sezione speciale dell’albo delle

piattaforme in cui sinora erano annotate

solo le banche e le imprese di investimento

autorizzate alla prestazione dei relativi

servizi di investimento che hanno

comunicato alla Consob, prima dell’avvio

dell’operatività, lo svolgimento dell’attività

di gestione di un portale.

In tema di campagne di

“autoquotazione”, l’articolo 13 comma 1-

bis, prevede che il gestore che intende

condurre sul proprio portale offerte aventi

a oggetto strumenti finanziari di propria

emissione o emessi da soggetti controllanti,

controllati o sottoposti a comune controllo,

adotta misure idonee per l’efficace

gestione del conflitto che insorge in

relazione a questo tipo di attività. Tali misure

includono l’astensione dal condurre tali

offerte, laddove i conflitti di interesse non

possano essere gestiti adeguatamente, in

modo da evitare effetti negativi per gli

investitori.

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

14

Alberto, ti rivolgeresti ancora al

crowdfunding in futuro?

Certamente. Il crowdfunding può essere

sia un punto di partenza per progetti

ancora nella prima fase di progettazione

sia una parte intermedia che permette di

accelerare le fasi di realizzazione.

Daniela, che consiglio potresti dare a chi

decide di finanziare il proprio progetto

con il crowdfunding?

Il consiglio è quello di raccontare un

progetto con maggiore chiarezza e

semplicità possibile. Di fare una richiesta

coerente con i propri obiettivi: di solito una

campagna dura dai 45 giorni ai 60 giorni

e abbiamo cercato di fare una selezione

del budget necessario alla realizzazione

considerando anche i tempi ristretti della

campagna. Il nostro progetto, per

esempio, comprende anche una parte di

spese in marketing e promozione

necessarie per la vendita del nuovo

prodotto che non sono state incluse.

Siamo nella fase di sviluppo della

tecnologia. Abbiamo inserito nella

timeline la suddivisione dei costi nel modo

più esplicito e trasparente possibile, in

modo da rendere partecipe l’utente delle

diverse tappe di realizzazione di un

prodotto finale: dal suo concept al

prototipo fino alla commercializzazione.

Credo sia importante presentare il

progetto con un video efficace che possa

chiarire i temi esposti e soprattutto possa

coinvolgere emotivamente l’utente.

Anche per quanto riguarda le ricompense

credo sia fondamentale diversificarle per

aumentare la possibilità della donazione.

Non solo, lasciare anche le ricompense

simboliche permette di creare una

maggiore fidelizzazione e ampliare il

target e la community di riferimento.

Qual è il vostro pensiero sul

crowdfunding?

Il crowdfunding è prima di tutto relazione.

In questa prima esperienza di campagna

di crowdfunding quello che ci ha colpito

maggiormente è stata la fidelizzazione di

persone che credono nel nostro spin off,

nella ricerca e nel valore aggiunto del

nostro obiettivo: ovvero di voler trasferire

la ricerca al mondo produttivo.

NextMaterials, insieme al suo team, si è

rivolto al crowdfunding per un supporto,

non solo in termini economici ma

soprattutto come operazione di

marketing. Con molto impegno ci sono

riusciti, cogliamo l’occasione per

ringraziarli della disponibilità e per salutarli.

Villa Grock, Imperia

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

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"Cos'è la Sacher-

Torte?! Va be',

continuiamo così,

facciamoci del

male"

E. Fano

In un’epoca di grande diffusione dell’arte

culinaria, con show televisivi, film, libri,

manuali, un’epoca in cui i grandi chef

sono personaggi famosi alla pari di attori e

sportivi, vale la pena di ricordare la storia

di una delle torte più famose della storia,

se non “la” più famosa, l’austrica Sacher-

Torte, e la battaglia legale per

assicurarsene il nome originale.

Se, come sembrerebbe, la pizza

Margherita deve il proprio nome

addirittura a una Regina, la Sacher-Torte si

deve accontentare di un Principe, che

non le ha dato il nome bensì i natali.

Nel 1832 il Principe di Metternich, buona

forchetta sempre alla ricerca di nuovi

piatti da provare, diede incarico di creare

un nuovo dessert al suo chef, ma dal

momento che quest’ultimo era

ammalato, il praticante di turno, il

sedicenne Franz Sacher, dovette

soddisfare la richiesta del Principe tra il

panico generale e i pochi ingredienti a

disposizione.

Nonostante le torte di cioccolato in

Austria fossero tutt’altro che una rarità, la

nuova ricetta di Franz Sacher divenne così

popolare da essere ammessa alla Corte

Imperiale, diventando uno dei dolci

preferiti, se non addirittura “il” preferito

dell’Imperatrice Sissi.

Il successo della Sacher-Torte e di altre sue

ricette fecero la fortuna di Franz Sacher,

diventando una storia di successo di

famiglia quando il figlio Eduard, pure lui

cuoco, aprì nel 1876 l’Hotel Sacher, che

grazie soprattutto a sua moglie Anna

Fuchs divenne uno dei luoghi più visitati

dall’aristocrazia di fine Ottocento e primi

Novecento.

Negli anni trenta del secolo scorso il figlio

di Eduard e Anna Sacher, Eduard Jr.,

lavorò come suo padre per un periodo

presso la famosa pasticceria viennese

Demel, alla quale, probabilmente in un

momento di crisi finanziaria che colpì

l’Hotel Sacher, vendette la ricetta della

Eduard Sacher-Torte.

Di lì a poco iniziò l’inevitabile battaglia per

l’esclusività sulla denominazione Sacher-

Torte tra l’Hotel Sacher e la pasticceria

Demel.

Battaglia campale che durò una ventina

d’anni, fino alla decisione finale del 1962

che attribuì all’Hotel Sacher il diritto all’uso

esclusivo della denominazione Original

Sacher-Torte, mentre la pasticceria Demel

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

16

si dovette accontentare della dicitura

Eduard Sacher-Torte, oggi Demel Sacher-

Torte.

Oltre al nome, elemento fondamentale su

cui si costruì la successiva strategia di

branding, oggetto del dibattito era altresì

se la Sacher-Torte originale dovesse avere

lo strato di marmellata di albicocche al

centro oppure sopra, sotto l’ultimo strato

sottile di cioccolato.

Da allora ebbe inizio il duopolio della

Sacher-Torte viennese tra l’Hotel Sacher e

la pasticceria Demel che, seppur a livello

locale, non ha nulla da invidiare ad altri

duopoli su scala mondiale come Coca

Cola e Pepsi Cola, Apple e Microsoft.

Un’oculata strategia di brand ha

permesso negli anni all’Hotel Sacher di

sopravanzare nelle vendite la pasticceria

Demel, con più di 360mila pezzi prodotti a

mano ogni anno, mentre l’opinione dei

consumatori si divide tra chi sostiene che

le due versioni della Sacher-Torte siano

sostanzialmente identiche e chi invece le

trova completamente diverse.

La ricetta originale sembra essere

custodita in cassaforte all’Hotel Sacher,

segreto industriale paragonabile alla

ricetta della Coca Cola, senza che si sia

tentato di proteggerla con diritto

d’autore.

Ma come spesso avviene, il vero valore

del prodotto risiede nella comunicazione

della sua storia e della sua autenticità,

ottimamente trasmesse al pubblico

dall’attenta strategia di branding posta in

essere nel corso degli anni dall’Hotel

Sacher.

Adesso che sappiamo la storia e le

vicissitudini della famosa Sacher-Torte,

dovremmo senza dubbio provarla, se non

l’abbiamo già fatto, per essere in grado,

forse, di affrontare il taglio di un altro

dessert, il Monte Bianco, che a differenza

della Sacher-Torte “si regge su un

equilibrio delicato”, come nella famosa

sequenza del film “Bianca” di Nanni

Moretti che dà il titolo a questo articolo. Se

così non fosse, continueremmo a farci del

male.

Previste dalla Commissione Europea misure

volte a proteggere le competenze

tecniche e il primato nell’innovazione

dell’U.E.

Il 29 novembre 2017 la Commissione

Europea ha adottato una serie di misure

volte a garantire la tutela efficace dei diritti

di proprietà intellettuale, incoraggiando in

tal modo le imprese europee, in particolare

le PMI e le start-up, ad investire in

innovazione e creatività.

Le iniziative previste renderanno più facile

agire in modo efficiente contro le violazioni

dei diritti di proprietà intellettuale,

semplificheranno i contenziosi

transfrontalieri e permetteranno di

combattere pratiche come la

contraffazione e la pirateria, che

riguardano il 5% delle merci importate

nell’U.E. (per un valore di 85 miliardi di euro).

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

17

Gli eventi

Savona, 19 dicembre e 16 gennaio: Dal

credito bancario agli strumenti di finanza

innovativa, attraverso un check up

economico finanziario dell’azienda

Il Consorzio Camerale per il credito e la

finanza, in collaborazione con la Camera

di commercio delle Riviere Liguri,

organizza il corso di formazione “Dal

credito bancario agli strumenti di finanza

innovativa, attraverso un check up

economico finanziario dell’azienda” che

intende affiancare gli imprenditori nella

gestione economico-finanziaria di

impresa con particolare riferimento

all’accesso al credito, sia attraverso il

tradizionale canale bancario, sia

ricorrendo ai nuovi strumenti previsti dalla

normativa.

Il corso è gratuito e strutturato in cinque

incontri. La partecipazione è aperta a

piccole e medie imprese operanti sul

territorio delle province di Savona, Imperia

e La Spezia oltre che ai professionisti che

offrono loro assistenza negli ambiti

approfonditi.

Il programma del percorso formativo è

disponibile sul sito del Consorzio

Camerale, nella sezione eventi:

http://www.consorziocamerale.eu/eventi

/

Milano, 19 dicembre: Riforma della Legge

Fallimentare: quali cambiamenti per

imprese, professionisti ed Enti?

Il 14 novembre 2017 è entrata in vigore la

legge delega per la riforma della

disciplina della crisi di impresa e

dell’insolvenza, per la quale si è ora in

attesa dei decreti attuativi da parte del

Governo.

Il Consorzio Camerale, in collaborazione

con Unioncamere Lombardia e la

Camera di commercio di Milano

MonzaBrianza Lodi organizza, per il

prossimo 19 dicembre alle ore 14.45, una

tavola rotonda dal titolo “Riforma della

Legge Fallimentare: quali cambiamenti

per imprese, professionisti ed Enti?”.

Nel corso dell’incontro, professionisti, Enti e

sistema finanziario si confronteranno sulle

novità introdotte dalla legge delega

nell’ambito di una tavola rotonda con

esperti della tematica.

Oltre al mondo imprenditoriale, l’incontro

è rivolto anche a liberi professionisti

(commercialisti e avvocati) e consulenti

d’impresa.

Maggiori informazioni sul programma dei

lavori e sulle modalità di partecipazione

sono disponibili al link:

http://www.consorziocamerale.eu/event

o/riforma-della-legge-fallimentare-quali-

cambiamenti-per-imprese-professionisti-

ed-enti/

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

18

Le pubblicazioni

Banca Centrale Europea: Rapporto sulla

stabilità finanziaria

Il Financial Stability Review della BCE

evidenzia luci e ombre nell’ambito degli

equilibri economico-finanziari globali. Da

una parte, si sottolinea come la ripresa in

corso nell’Eurozona stia gradualmente

rafforzando la stabilità finanziaria;

dall’altra, si sottolineano i rischi

dell’instabilità politica presente in

determinate aree. Secondo la BCE, infatti,

“i debiti sovrani dell'eurozona sono oggi

più sostenibili, ma una rinnovata instabilità

politica potrebbe portare a maggiori

premi di rischio sui titoli di Stato,

potenzialmente innescando

preoccupazioni circa la sostenibilità del

debito in alcuni Paesi”.

Ulteriori fattori di criticità rilevati

riguardano la vulnerabilità dei mercati

rispetto ad improvvisi aumenti di volatilità,

ai rischi derivanti dagli elevati livelli del

debito delle imprese.

Si rilevano infine indicazioni “riguardo al

fatto che i mercati non stiano

considerando che il sentiment del

mercato possa cambiare rapidamente",

suggerendo come gli investitori non

abbiano, allo stato attuale, sufficiente

consapevolezza del fatto che i tassi

potrebbero presto ricominciare a salire.

Per visionare il rapporto:

http://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/oth

er/ecb.financialstabilityreview201711.en.

pdf?7a775eed7ede9aee35acd83d2052a

198

Banca d’Italia: Rapporto sulla stabilità

finanziaria

Il rapporto sulla stabilità finanziaria di

Banca d’Italia sottolinea come, nel Paese,

la vulnerabilità finanziaria delle famiglie e

delle imprese stia continuando a ridursi.

Il basso livello dei tassi di interesse e

l’aumento del reddito disponibile

rafforzerebbero la solidità finanziaria delle

famiglie, tanto che la capacità di famiglie

e imprese di rimborsare i debiti rimarrebbe

elevata anche nell'eventualità di sostenuti

rialzi del loro costo.

In particolare, per quanto riguarda le

famiglie, si rileva come i crediti deteriorarti,

abbiano raggiunto il loro livello minimo da

oltre dieci anni: il tasso di deterioramento

annuo dei prestiti concessi dagli

intermediari è diminuito all'1,2%.

Anche il settore bancario appare in

miglioramento, soprattutto grazie

all’aumento del grado di

patrimonializzazione complessivo e al

basso livello di esposizione, da parte di

banche e di compagnie di assicurazione

italiane, al rischio di un aumento dei tassi.

Basti pensare a come nei primi nove mesi

del 2017, le banche abbiano ceduto e

cancellato dai bilanci crediti in sofferenza

per circa 26 miliardi, al lordo delle

rettifiche, contro i 4 miliardi nello stesso

periodo del 2016.

Il rapporto è disponibile al link:

https://www.bancaditalia.it/pubblicazion

i/rapporto-stabilita/2017-2/RSF-2-2017.pdf

Consob: Risk Outlook

Dal rapporto pubblicato da Consob si

rileva che nel 2016, nonostante la

contrazione dei ricavi, le maggiori società

quotate dei principali paesi europei

hanno mostrato una sostanziale tenuta

dei livelli reddituali, sia in termini di Roe sia

in termini di Ebit margin, per effetto della

riduzione di svalutazioni di asset materiali e

immateriali e della spesa per interessi. La

persistente debolezza dei ricavi si riflette

anche nella quota di imprese che si

attesta su livelli inferiori alla media

decennale, sostanzialmente stabile

nell'ultimo biennio e oscillante tra il 20% in

Germania e il 40% in Italia.

Con riferimento al profilo finanziario,

emergono segnali di miglioramento in

Italia e in Spagna, dove la quota di

imprese che presentano un livello di leva

finanziaria superiore ai valori storici si è

notevolmente ridotta portandosi in linea

con quella osservata negli altri maggiori

paesi europei. Nel primo trimestre del 2017

le condizioni di accesso al credito

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

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bancario per le imprese non finanziarie

sono rimaste pressoché stabili nell'area

euro, mentre i tassi di interesse sui prestiti

sono ulteriormente calati. Dallo scorso

anno per effetto soprattutto della minore

necessità di finanziamento di investimenti

fissi, scorte e capitale circolante, la

domanda di credito bancario si è ridotta

in Francia, Italia e (in misura minore) in

Germania, mentre ha sperimentato un

incremento in Spagna.

Nel 2016 la redditività delle maggiori

banche europee è migliorata.

L'adeguatezza patrimoniale delle

maggiori banche italiane risulta in linea

con i principali competitors spagnoli e

francesi, ma ancora inferiore a quella dei

maggiori istituti tedeschi e inglesi. Le

banche italiane, per contro, continuano a

caratterizzarsi per notevoli criticità rispetto

alla qualità del credito, con una quota di

sofferenze sul totale dei crediti

significativamente superiore alla media

europea, benché in termini netti essa sia

calata nel 2016 per effetto delle forti

svalutazioni di fine anno.

Per consultare il report:

http://www.consob.it/documents/11973/

573772/ro13.pdf/3cec8d10-035b-4b4a-

bd04-7d168fcd378c?version=1.4

Banca d’Italia: le economie regionali

Banca d’Italia ha pubblicato gli

aggiornamenti congiunturali relativi alle

economie regionali.

I documenti sono disponibili al link:

http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni

/economie-regionali/index.html

Ministero dello Sviluppo Economico:

Rapporto trimestrale sui trend demografici

e le performance economiche delle

startup innovative italiane

Dalla 13a edizione del rapporto curato dal

Ministero dello Sviluppo Economico

emerge che il valore medio della

produzione per startup nel 2016 risulta in

forte aumento: è ora pari a circa 160mila

euro, 45mila euro in più rispetto alla media

rilevata nel trimestre precedente (+39,5%).

Il valore aggregato della produzione al 30

settembre – pari a oltre 700 milioni di euro

– supera di ben 312 milioni rispetto al dato

rilevato a fine giugno.

L’aumento della popolazione

complessiva delle startup, +6,2% rispetto a

giugno, spiega solo in minima parte

questa tendenza: è altresì evidente che,

nel passaggio dai bilanci 2015 a quelli

relativi all’esercizio 2016, si è assistito a

un’importante accelerazione del

percorso di crescita delle startup già

iscritte. Peculiarità delle startup innovative

è una spiccata tendenza a investire, che

si conferma anche con riferimento

all’esercizio di bilancio 2016: il rapporto tra

immobilizzazioni e attivo patrimoniale

risulta infatti pari al 26,83%, ben 8 volte più

elevato rispetto a quello ascrivibile alla

media delle altre società di capitali

italiane.

Maggiori informazioni sono disponibili al

link:

http://www.sviluppoeconomico.gov.it/im

ages/stories/documenti/Rapporto_terzo_t

rimestre_2017_trend_startup.pdf

Mediobanca: Le medie imprese industriali

italiane

Il XVI rapporto Mediobanca-Unioncamere

si propone di analizzare performance e

competitività delle medie imprese

manifatturiere italiane, un comparto

fondamentale del tessuto imprenditoriale

nazionale.

Il dato regionale è emblematico: la prima

regione italiana per concentrazione di

medie imprese è la Lombardia, con in una

quota del 31% sul totale nazionale.

Seguono il Veneto (18%) e l’Emilia-

Romagna (10%). In termini generali, si

evidenzia come le medie imprese italiane

si distinguano per una produttività ed una

internazionalizzazione maggiori rispetto

alla media dell’intero settore

manifatturiero, con una incidenza delle

stesse all’interno del comparto che cresce

in termini sia di esportazioni che di

fatturato.

Nello specifico, in termini di

internazionalizzazione, si osserva come,

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

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seppure il 90% delle medie imprese esporti

in media per il 48% del fatturato, il

rapporto tra i siti produttivi in Italia e quelli

all’estero è 2 a 1. Un segnale di come la

base produttiva resti italiana, nonostante

l’incremento delle attività sui mercati

esteri.

Si rafforza anche la struttura patrimoniale

delle imprese, così come il recupero della

reddittività iniziato nel 2013: il ROI, dal 9,1%

nel 2014 sale al 9,5%; nello stesso periodo il

ROE sale dall’8,1% all’8,7%.

Tra le criticità, un elevato carico fiscale, la

governance (con una scarsa apertura a

manager esterni alla famiglia) ed una

forte eterogeneità sugli aspetti legati al

digitale e ad industria 4.0.

L’indagine è disponibile al link:

http://www.mbres.it/sites/default/files/res

ources/download_it/mi_2017.pdf

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Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza Dicembre 2017

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Le consultazioni

pubbliche

Scadenza: 5 gennaio 2018

Norme tecniche di regolamentazione

sulla cooperazione in materia di vigilanza

degli istituti di pagamento

EBA ha posto in pubblica consultazione il

progetto di norme tecniche di

regolamentazione (RTS) che definiscono,

in attuazione al regime della Direttiva (UE)

2015/2366 (PSD2), il quadro per la

cooperazione e per lo scambio di

informazioni tra le autorità competenti

dello Stato membro di origine e dello Stato

membro ospitante.

I nuovi RTS andranno a definire il metodo,

i mezzi e le modalità dettagliate della

cooperazione in materia di vigilanza degli

istituti di pagamento che esercitano la

loro attività su base transfrontaliera, in

particolare la portata e il trattamento

delle informazioni da scambiare, al fine di

assicurare una vigilanza uniforme ed

efficiente sugli istituti di pagamento che

prestano servizi di pagamento su base

transfrontaliera.

Per maggiori informazioni:

https://www.eba.europa.eu/news-

press/calendar?p_p_id=8&_8_struts_actio

n=%2Fcalendar%2Fview_event&_8_eventI

d=2004016

Scadenza: 22 gennaio 2018

Gli obblighi di investitori istituzionali e dei

gestori di attività in materia di sostenibilità

La Commissione responsabile delle

politiche EU in materia bancaria e

finanziaria ha posto in pubblica

consultazione un documento in cui si

chiarisce che i “fiduciary duties” (doveri di

lealtà e prudenza) di investitori istituzionali

e asset managers integrano, in via

specifica, i criteri ESG (Environmental,

Social and Governance factors) e la

sostenibilità nel lungo termine.

La Commissione ha deciso di lavorare

sulla base di un Impact Assessment, al fine

di valutare se e come ulteriori chiarimenti

in merito ai doveri in capo a investitori

istituzionali e asset managers possano

contribuire a una più efficiente

allocazione del capitale, come pure a

uno sviluppo sostenibile e “inclusivo.

Per maggiori informazioni:

https://ec.europa.eu/info/consultations/fi

nance-2017-investors-duties-

sustainability_en

Scadenza: 23 gennaio 2018

Regolamento emittenti

La consultazione avviata da Consob

riguarda le disposizioni attuative della

definizione di emittenti azioni quotate

''PMI'' e le modifiche della disciplina

applicabile agli emittenti strumenti

finanziari diffusi presso il pubblico in misura

rilevante. Il documento analizza, in

particolare, i criteri di calcolo della

capitalizzazione e del fatturato; gli

adempimenti informativi cui sono tenuti gli

emittenti in relazione all’acquisto ovvero

alla perdita della qualifica di PMI e le

modalità di pubblicazione dell’elenco

delle PMI.

Per maggiori informazioni:

http://www.consob.it/web/area-

pubblica/consultazioni?viewId=consultazi

oni_in_corso

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Consorzio Camerale

per il credito e la finanza

Via Meravigli 9/B, Milano

Tel. 02 8515 4258

[email protected]

www.consorziocamerale.eu

Per maggiori informazioni e

approfondimenti circa i contenuti

della newsletter è possibile

contattare:

Ufficio Studi e Comunicazione

Tel. 02 8515 4264

Mail: [email protected]

Newsletter N. 81

Dicembre 2017

Hanno collaborato:

Marco Bortoli

Gerardo Murano

Simone Mancini

Lorena Ponti

Valentina Roggiani

Alberto Cigada

Daniela Canoro

Juri Matta

Edoardo Fano

Chiara Carzaniga

Roberto Brero