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Quotidiano on line - Registrato al Tribunale di Campobasso Direttore Responsabile: giuseppe Saluppo VimarFa ediZioni sede legale via Garibaldi, 21 86100 campobasso redazione tel: 0865.915466 email: [email protected] www.gazzettamolisana.com E-mail: [email protected] anno ii - n° 0 mercoledi’ 27 Settembre 2017 L’Oscar del giorno lo asse- gniamo a Raffaele Pagano. Il questore di Campobasso, all’atto della sua andata in pensione, ha ritenuto scrivere una lettera aperta ai cittadini nella quale ri- percorre i suoi 45 anni di servi- zio e sprizza quell’amore per la Polizia e contenuti umani. IL NOSTRO TAPIRO Il Tapiro del giorno lo diamo a Ste- fano Ramundo. Ha strombazzato da tempo l’avvio della raccolta diffe- renziata dei rifiuti a Campobasso ma è proprio la città capoluogo a scontare ritardi atavici e storici. Poi, nel centro storico è caos perchè an- dava fatta la raccolta porta a porta considerando la zona. Stefano Ramundo Campobasso e l’occasione perduta L’Ardire di Giuseppe Saluppo P enso che abbiamo perso una grande occasione”, furono le parole del dele- gato alla Cultura, Nico Ioffredi, dopo la decisione della Leone Cinematografica, di non girare più a Campobasso una scena del film: “In arte Nino”. E, alla luce della puntata trasmessa ieri sera sulla Rai, è per davvero un’occasione persa per la città di Campobasso. E tutto questo, perché? Perché, il Comune tardò a presentare la sua manifesta- zione d’interesse. Tardare. At- tardarsi. Essere in ritardo. E’ quello che accade a Campobasso da qualche anno. Città ristretta nei suoi confini. Circondata da inutili orpelli. Recintata nel suo basso profilo culturale. Lontana anni luce da quella città che è andata crescendo nel tempo gra- zie ad una borghesia illuminata. Oggi, delimitata, chiusa in un pantano. IL NOSTRO OSCAR Seguici anche Su Facebook e twitter www.gazzettamolisana.com Appena il 25% dei Comuni smaltiscono i rifiuti differenziandoli Campobasso è assente Raffaele Pagano Servizio a pagina 3 Al Neuromed La Notte dei Ricercatori Servizio a pagina 5

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Quotidiano on line - Registrato al Tribunale di Campobasso Direttore Responsabile: giuseppe SaluppoVimarFa ediZioni sede legale via Garibaldi, 21 86100 campobassoredazione tel: 0865.915466email: [email protected]

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E-mail: [email protected]

anno ii - n° 0 mercoledi’ 27 Settembre 2017

L’Oscar del giorno lo asse-gniamo a Raffaele Pagano. Ilquestore di Campobasso, all’attodella sua andata in pensione, haritenuto scrivere una letteraaperta ai cittadini nella quale ri-percorre i suoi 45 anni di servi-zio e sprizza quell’amore per laPolizia e contenuti umani.

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Ste-fano Ramundo. Ha strombazzato datempo l’avvio della raccolta diffe-renziata dei rifiuti a Campobassoma è proprio la città capoluogo ascontare ritardi atavici e storici. Poi,nel centro storico è caos perchè an-dava fatta la raccolta porta a portaconsiderando la zona.

Stefano Ramundo

Campobasso

e l’occasione

perduta

L’Ardire

di Giuseppe Saluppo

Penso che abbiamo persouna grande occasione”,furono le parole del dele-gato alla Cultura, Nico

Ioffredi, dopo la decisione dellaLeone Cinematografica, di nongirare più a Campobasso unascena del film: “In arte Nino”. E,alla luce della puntata trasmessaieri sera sulla Rai, è per davveroun’occasione persa per la città diCampobasso. E tutto questo,perché? Perché, il Comune tardòa presentare la sua manifesta-zione d’interesse. Tardare. At-tardarsi. Essere in ritardo. E’quello che accade a Campobassoda qualche anno. Città ristrettanei suoi confini. Circondata dainutili orpelli. Recintata nel suobasso profilo culturale. Lontanaanni luce da quella città che èandata crescendo nel tempo gra-zie ad una borghesia illuminata.Oggi, delimitata, chiusa in unpantano.

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Appena il 25% dei Comunismaltiscono i rifiuti

differenziandoliCampobasso è assente

Raffaele Pagano

Servizio a pagina 3

Al Neuromed

La Notte

dei Ricercatori

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227 settembre 2017

TAagliolto

La lettura di una legge eletto-

rale da riformare per renderla

sempre più adeguata ad assi-

curare il governo del territo-

rio e la partecipazione

popolare, andrebbe fatta al-

l’inizio di una legislatura e

non alla fine, tempo in cui le

motivazioni fanno capo uni-

camente agli interessi eletto-

rali dei partiti e giammai a

quelli del potenziamento

della dialettica democratica

tra eletti e gli elettori.

Il consiglio della Camera di

commercio del Molise ha af-

frontato il tema della riforma

elettorale che sta viaggiando

all’interno del

consiglio regionale e nelle se-

greterie politiche per tentare

di dare un contributo di chia-

rezza e per salvaguardare in

maniera diretta i valori istitu-

zionali dell’Ente e delle cate-

gorie economiche e

produttive che l’Ente rappre-

senta e garantisce. Significa-

tiva è parsa l’unanimità di

giudizio che ha accompa-

gnato e definito i punti sa-

lienti della riforma che si

vorrebbe fosse realizzata “

migliorando il rapporto tra i

cittadini e la politica regio-

nale, puntando a elevare la

qualità di coloro che rappre-

senteranno e gestiranno l’Isti-

tuzione regionale”. In questa

direzione il consiglio came-

rale

propone un solo collegio re-

gionale “nel quale, attraverso

opportuni tecnicismi da pre-

vedere nella nuova legge, si

debba garantire la

rappresentanza dei diversi

territori. Ogni altra soluzione

tendente a moltiplicare i col-

legi regionali porta ad ali-

mentare lo sviluppo di un

improduttivo clientelismo

politico. La suddivisione in

più collegi, in una realtà come

quella del Molise, consenti-

rebbe il confronto politico a

consiglieri eletti solo sulla

base della appartenenza geo-

grafica e, giocoforza, rappre-

sentanti di quell’unico

territorio al quale devono

l’elezione. La conseguenza

sarebbe la difficoltà, una

volta risultati eletti, di alzare

il livello della proposta legi-

slativa, essendo ciascuno dei

consiglieri rappresentante di

ambiti particolarmente ri-

stretti”. Ciò che preme in par-

ticolare è la qualità della

classe politica e amministra-

tiva e il sistema per selezio-

narla. Una buona

legge elettorale potrebbe ser-

vire allo scopo. Motivo per

cui dal consiglio, all’unani-

mità, è stato affermato che “

Il Molise ha bisogno di rap-

presentanti politici autorevoli,

eletti sulla base di interessi

generali comuni all’intera

Regione che, caratterizzan-

dosi per una dimensione così

tanto ridotta, non giustifica la

parcellizzazione dei collegi.

Ciò che può essere valido per

le grandi Regioni, con milioni

di abitanti non è applicabile,

allo stesso modo, al Molise.

Inoltre, la parcellizzazione

territoriale in più collegi ap-

pare anacronistica, conti-

nuando a riproporre un

modello socio-politico già

sconfessato dagli operatori

economici e dalla logica dei

grandi numeri che ha portato

la quasi totalità delle associa-

zioni datoriali e sindacali ed

Enti (tra cui, in prima linea, le

Camere di Commercio delle

due province molisane) ad

aggregarsi su base regionale”.

Il controsenso posto in evi-

denza è, appunto, che mentre

sul territorio è in atto un

processo di aggregazione, ai

livelli istituzionali ed eletto-

rali si punta invece alla par-

cellizzazione al solo scopo di

perpetuare i potentati locali e

la visione bossistica della po-

litica. All’unanimità, inoltre,

il consiglio camerale ritiene

che il sistema elettorale con

premio di maggioranza per la

scelta del presidente vada

confermato, così come an-

drebbe ribadita la perma-

nenza del sistema

proporzionale per la elezione

dei consiglieri. Ciò “per eli-

minare ogni interesse a una

discussione francamente di

nessun rilievo, ritenendo co-

munque fondamentale ga-

rantire il principio

democratico insito nel voto

disgiunto e vista l’assorbente

importanza che avrebbe la in-

dividuazione del Presidente

per la formazione del Consi-

glio, si potrebbe procedere a

due votazioni a mezzo di due

schede elettorali diverse: una

per il presidente scelto con il

sistema maggioritario e una

per i consiglieri scelti con

quello proporzionale, con

doppia

preferenza facoltativa - in

questo ultimo caso - esclusi-

vamente di genere”. Comun-

que, “qualora le forze

politiche decidessero di an-

dare avanti in tale progetto di

riforma, il consiglio della Ca-

mera di commercio del Mo-

lise, all’unanimità, nelle

prossime settimane s’è riser-

vata la possibilità di inviare a

tutte le forze politiche un do-

cumento che, augura forte-

mente, “possa essere inserito

nel programma del candidato

Presidente”. Si tratterebbe di

Carta dei Servizi elaborata di-

rettamente dalla classe im-

prenditoriale locale, dalle

forze sociali e professionali

sulle vere criticità riscontrate

dagli imprenditori nel rap-

porto con le istituzioni, con la

finalità ultima di proporre un

percorso di ammoderna-

mento e di miglioramento del

contesto socio-economico nel

quale sviluppare un tessuto

economico più dinamico.

“Un documento che parta dal

basso, dalle reali esigenze del

mondo produttivo locale e

che, per sua stessa natura,

possa essere recepito da

chiunque si prefigga un reale

miglioramento dell’economia

del Molise, candidandosi alla

sua guida”.

Dardo

Il Consiglio della Camera di Commercio del Molisesuggerisce un collegio unico elettorale e suggerisce

migliore qualità della classe politica e amministrativaNel dibattito sulla riforma della legge elettorale

Alla Regione Molise è

stato notificato il Decreto

del Ministero delle Politiche

Agricole e Agroalimentari

sul riconoscimento dello

stato di calamità naturali re-

lativo alle eccezionali nevi-

cate protrattesi dal 5 al 25

gennaio 2017. Lo rende

noto l’Assessore regionale

alle Politiche Agricole e Fo-

restali, Vittorino Facciolla, a

seguito della risposta posi-

tiva ottenuta dalla Regione

Molise ed inerente la richie-

sta per l’applicazione, nei

territori delle Province di

Campobasso ed Isernia dan-

neggiate dall’eccesso di

neve, delle provvidenze del

Fondo di Solidarietà Nazio-

nale. “Le eccezionali nevi-

cate di notevole intensità

hanno di fatto arrecato note-

voli danni alle produzioni,

alle strutture aziendali ed

alle infrastrutture connesse

alle attività agricole– com-

menta soddisfatto l’Asses-

sore- come Regione Molise

ci siamo prontamente atti-

vati richiedendo il riconosci-

mento dello stato di calamità

per tutti quei comuni che ne

hanno fatto richiesta”.

La declaratoria sarà pubbli-

cata sulla Gazzetta Ufficiale

della Repubblica Italiana.

Nevicata 2017, i soldi per i danni all’agricoltura

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327settembre 2017

TAagliolto

aaStando al V Rapporto Banca

Dati Anci-Conai, il Molise sa-

rebbe una delle regioni italiane

più arretrate per quanto ri-

guarda il riciclo dei rifiuti,

smaltiti soltanto per il 28,6%

da quando è stata ufficial-

mente avviata la raccolta dif-

ferenziata nel 2014. E mentre

Piemonte, Lombardia, Tren-

tino-Alto Adige, Veneto,

Friuli-Venezia Giulia, Marche,

Sardegna ed Emilia-Romagna

sono le uniche ad aver centrato

l'obiettivo fissato dall'Unione

Europea con sei anni di anti-

cipo, tutte le altre regioni re-

stano distanti anni luce dal

voto di sufficienza in materia

ecologica. Tra queste il Molise

che, secondo alcuni dati però

ancora tutti da verificare, si

contenderebbe con la Campa-

nia il titolo poco gratificante di

regione meno "riciclata" d'Ita-

lia. Dato, tra l’altro, che è

emerso anche nel corso del-

ll’incontro con i sindaci svol-

tasi all’Arpa Molise qualche

giorno fa proprio nel tentativo

di scrollare di dosso quell’apa-

tia istituzionale che sta bloc-

cando fondi e servizi. In realtà,

in Molise, si arriva al 25% di

raccolta differenziata rispetto

al 50% previsto nel primo

step. E a pesare è proprio l’as-

surda situazione di incaglio

della città di Campobasso,

dove la raccolta differenziata è

ferma al palo. Da qui, l’orga-

nizzazione dell’incontro

dell’Agenzia per l’ambiente

Molise per dare una maggiore

spinta alla raccolta differen-

ziata. Non abbiamo ancora dei

dati in linea con le medie na-

zionali, anche se è stato atti-

vato da parecchio tempo il

sistema di raccolta differen-

ziata sia mista che porta a

porta. I risultati non sono stati

molto esaltanti, soprattutto in

alcuni Comuni tra i quali

spicca proprio la città di Cam-

pobasso.

Rifiuti, il Molise è in codaalla graduatoria nazionale

In vista delle elezioni regionali

del 2018, nella sede del Partito

Democratico a Campobasso,

si è riunito il tavolo della coa-

lizione di centrosinistra indetto

dalla Segreteria regionale del

PD.

Alcuni punti iniziali, di me-

todo e di merito, al centro della

prima discussione, sui quali si

è registrata la più ampia con-

vergenza di intenti: visione, in-

clusione, programma e lavoro.

Ma anche umiltà, impegno e

responsabilità. Da qui, il rico-

noscimento rispettoso e reci-

proco degli interlocutori

politici presenti al tavolo e la

volontà comune di elaborare

una piattaforma programma-

tica chiara e condivisa tra gli

alleati, incardinata su inter-

venti capaci di favorire il ri-

lancio dell’economia e

l’aumento dell’occupazione,

non dimenticando lo spirito

solidaristico che dovrà guidare

ogni azione futura.

VISIONE. La cornice valo-

riale di riferimento è l’Europa

e il rafforzamento del suo peso

istituzionale e solidaristico.

L’auspicio è contribuire da

ogni territorio a questa marcia,

evitando derive ultranaziona-

listiche, rinascere di desideri di

confini e paure di diversità. Il

voto di ieri in Germania deve

farci riflettere tutti. Anche dal

Molise va lanciato un segnale

chiaro: il percorso e l’esito

elettorale devono spingere

verso quei desideri e quelle

speranze di maggiore ugua-

glianza e vicinanza, condivi-

diamo le sfide di una

transizione difficile sul piano

demografico, socioeconomico

e culturale.

INCLUSIONE. Nel merito

del confronto, i rappresentanti

dei partiti della coalizione di

governo, hanno evidenziato la

necessità di ripartire dalla

compagine politica che nel

2013 portò il centrosinistra alla

vittoria contro il centrodestra

ed il movimento 5 Stelle, che

restano i due maggiori avver-

sari politici.

Per questo, resta ferma la vo-

lontà del tavolo di interloquire

con tutti i soggetti politici che

hanno contribuito a costruire

l’alleanza che quattro anni fa

ha portato il centro sinistra alla

guida della Regione. E andare

oltre.

“I paesi molisani si sono spo-

polati e quelli che sono rima-

sti hanno patito l’isolamento

culturale. Sempre tra loro, ca-

paci sì di trovare qualcuno in

piazza, ma non in grado di

guardare oltre”. Non si vuole

che, a furia di arroccarci per

temperamento o convinzione

– e questo sarebbe ancora sano

– o per tatticismo e cinicità –

e questo sarebbe imperdona-

bile – alla chiusura dei singoli

pezzi del centrosinistra segua

una chiusura politica ancora

più negletta. Quella della con-

segna o della riconsegna al

passato politico del centrode-

stra, con una rinnovata guida

ancora più pericolosa, quella

di chi guarda al nostro Sud con

approccio supponente, o

quella di chi finta dopo finta

prova a far credere che una

S.r.l. e una finta primaria in

rete sia il prologo per la vera

libertà.

Per questo l’appello all’unità

di tutti è reale e non formale,

sentito e forte.

Compito primario del tavolo

di centro sinistra sarà pertanto

quello di costruire un’alleanza

tra partiti e movimenti più

ampia possibile, aperta al con-

tributo della società civile e di

tutti coloro che si riconoscono

nel sistema valoriale del cen-

trosinistra. Una coalizione ca-

pace di guardare al centro e a

sinistra, anche oltre i movi-

menti e i partiti tradizionali,

alle molteplici forme associa-

tive e ai singoli cittadini che

vogliono tornare a partecipare

e contare. Ma anche capace di

apprezzare e valorizzare il la-

voro istituzionale e ammini-

strativo di quanti, in questi

anni, si sono spesi per un go-

verno competente del territo-

rio.

Dunque, nessun veto e nes-

suna preclusione nei confronti

di nessuno, nemmeno nei con-

fronti degli amici che fanno

capo all'Mdp, al quale il tavolo

rinnova l’invito per un mo-

mento di confronto ampio e

responsabile, utile a superare

le divergenze e mettere al cen-

tro della discussione l’inte-

resse generale del Molise.

Sulla scorta di queste pre-

messe, il tavolo politico riunito

in via Ferrari ha elaborato i

primi punti programmatici sui

quali costruire la più ampia

convergenza di intenti

“Il centrosinistratorni all’unità”

Dopo il primo tavolo politico per le Regionali nella sede del Pd,approvato un documento da sottopporre alle forze politiche

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427 settembre 2017

TAagliolto

aaQuesta, la lettera di saluto del Que-

store di Campobasso, Raffaele Pa-

gano, in occasione del suo

collocamento in quiescenza dal pros-

simo ottobre.

Cari amici, in questi giorni si avvicina

per me un traguardo importante, la

pensione: dopo 45 anni nell’ Ammi-

nistrazione della Pubblica Sicurezza è

un passo difficile da affrontare e che

induce inevitabilmente delle conside-

razioni che voglio condividere con le

persone che tanto hanno avuto parte

del mio percorso, perché questo no-

stro è più di un mestiere, è un impegno

che pervade ogni spazio fisico e men-

tale. Credo profondamente in questo

lavoro in cui ho investito tutte le mie

migliori energie e la mia buona fede,

con un solo obiettivo, che è il mede-

simo di quando a 19 anni sono entrato

all’Accademia di polizia e per cui ho

giurato alla Repubblica: servire la co-

munità presso cui lavoravo. Comunità

che non sarebbe poi stata necessaria-

mente la mia, perché come altri colle-

ghi mi sono trovato anche per molti

anni lontano da “casa”, intesa come

coacervo di affetti ma anche di abitu-

dini radicate, persone conosciute, ter-

ritorio vissuto quotidianamente.

Invece, ogni luogo dove sono andato

è diventato il mio, per spinta emotiva

e per dedizione professionale. Come

viene richiesto a molti funzionari di

polizia, anche io sono stato chiamato

a tanti incarichi diversi, dalla polizia

giudiziaria alla gestione dell’ordine

pubblico: ho investito da ultimo, dopo

tanti anni nella repressione dei reati,

nella prevenzione -altro bastione della

nostra attività- cioè in quel presidio

del territorio che rende la vita delle

persone migliore. In questo mio per-

corso ho incontrato colleghi di ogni

qualifica, da cui ho imparato e a cui

ho dato il mio sostegno in una osmosi

in cui, con umiltà, ho preso e, ritengo,

ho dato, per crescere come poliziotto

e soprattutto come uomo: cosa voglia

dire essere uomini per me si coniuga

nei concetti di onestà, lealtà e deside-

rio di fare sempre del proprio meglio.

Così ho fatto fino all’ultimo giorno,

con il mio carattere sempre teso al fu-

turo e vulcanico, talvolta non alieno

da asprezze, ma sempre connesso al

cuore.

Devo ringraziare, per quanto sono

stati questi anni, tutte le persone che

mi sono state vicine. In primo luogo

sicuramente la mia famiglia che tra

tutte le mie assenze ha patito con me

gli stessi sacrifici, e questo mi porta a

pensare anche a tutte le famiglie dei

colleghi che in questi sono coinvolte,

a volte anche drammaticamente per-

ché il nostro è un lavoro che a volte

induce al sacrificio supremo.

Devo ringraziare i colleghi, con cui in

questi quarantacinque anni ho diviso

fatiche e anche momenti esaltanti, ma

con cui comunque ho fatto un pezzo

di strada che, sommandosi ad altri

pezzi, ha costituito il mio percorso di

vita: ne sono nate amicizie ferree, in-

dissolubili, cementate soprattutto in

quelle circostanze in cui la vita di

ognuno di noi dipendeva dall’altro.

Ringrazio anche i colleghi delle altre

forze di polizia con cui spesso e feli-

cemente mi sono trovato sulla stessa

“lunghezza d’onda”, superando -

come si conviene a chi crede che dare

sicurezza sia un lavoro complesso e di

equipe- ogni seppur piccolo “conflitto

di giubba”, mirando ad un interesse

che ho sempre creduto superiore ai

particolarismi, il bene del cittadino.

Ho incontrato amministratori pubblici

illuminati che hanno inteso la Politica

nel senso alto del termine e che al di là

delle divisioni partitiche provano, in

questa società sempre più complessa,

a dare un contributo a rendere più di-

gnitosa la vita dei propri concittadini.

Le sfide per noi poliziotti, lo sap-

piamo, si fanno ogni giorno più criti-

che, sia per la maggiore complessità

della società che per la crescente ag-

gressività della criminalità che per il

peso della gestione del fenomeno mi-

gratorio: nel mio impegno quotidiano,

secondo il mio carattere, ho parlato

“alla pancia” delle persone con cui ho

lavorato, per fare passare motivazioni

e per amalgamare intenti e azioni e

questo vorrei che restasse come parte

del mio messaggio per chi continuerà

a svolgere questo mestiere difficile ed

entusiasmante: lavorate insieme, in

maniera responsabile, per superare le

difficoltà e le fatiche che queste sfide

fanno necessariamente nascere.

Ho interpretato in modo “alto” il mio

essere poliziotto, credo con equilibrio

e lucidità, mantenendo la “barra

dritta” per i miei uomini e nel loro in-

teresse ma sempre anche per i citta-

dini e nel loro interesse, nella

consapevolezza che gli interessi dei

due interlocutori non possono e non

devono mai essere confliggenti.

Esaltanti sono stati tutti i momenti

della mia vita professionale nel pic-

colo come nel più grande, dalla cat-

tura di un latitante al recupero per un

bambino dei suoi giochi rubati in casa;

altrettanto crude sono state le ama-

rezze, che pure non sono mancate.

Ora però, tutto si conchiude in un cer-

chio in cui il dispiacere di lasciare

questo lavoro bellissimo e difficilis-

simo -in cui vi prego di credere non

avrei investito meno energie e amore

se fossi stato un imprenditore privato-

si lega dall’altro al sollievo di tornare

ad una vita in cui non ci si sveglia la

notte per un’emergenza e dove le re-

sponsabilità non ti fanno tremare le

vene ai polsi perché dalle tue scelte di-

pende la vita delle persone, potendomi

dedicare finalmente in modo pieno

agli affetti e ad approfondire, o dovrei

dire inventare, quegli hobby per i

quali questo lavoro non lascia molto

spazio. Il bilancio è dunque variegato,

tra soddisfazioni e dispiaceri ma co-

munque sostanzioso e ricco, segno

che non è stato inutile l’impegno.

Pieno e senza rimpianti perché

l’Amore per questa nostra Polizia io

l’ho declinato nell’amore per tutti

quelli che ne fanno parte. Ho infatti

incontrato persone straordinarie e se

ogni giorno di questi lunghissimi anni

rimarrà scolpito nel mio cuore con la

consapevolezza di una vita passata

con la mente rivolta a quello che po-

tevo fare nell’interesse della comu-

nità, per questo devo anche ringraziare

chi mi ha sostenuto, chi è stato al mio

fianco, perché -come ho già detto-

questo mio percorso l’ho fatto insieme

a molti.

Devo però qui ricordare anche coloro

con cui, talvolta, mi sono trovato a

non condividere idee o strategie e

penso che questa considerazione

debba essere dell’uomo intelligente:

anche i dissidi, infatti, mi sono serviti

a meglio ponderare le scelte e le

azioni. Se infatti mi sento di lasciare

un ulteriore auspicio per ogni poli-

ziotto, di ogni qualifica, è quello di

provare a fare le scelte giuste: con

questo voglio dire che se è vero che

nessuno ha il possesso della verità ma

ognuno ne detiene solo un piccolo

pezzo, d’altro canto credere profon-

damente in quello che si fa ed avere

come obiettivo il bene comune; conti-

nuare anche quando si sbaglia (e suc-

cede se “ci si butta nella mischia”, per

dirla operativamente) però sostenuti

dall’onestà intellettuale dall’entusia-

smo e da una visione aperta e non pre-

giudiziale: allora l’ impegno con

passione e sentimento redime tutto il

nostro lavoro, anche quando sembra

difficile anche quando sembra inutile.

A quel punto noi possiamo davvero

essere la piccola goccia nel mare delle

aspettative delle persone e nello spa-

zio dell’eternità. E qualcosa resta.

“Provare a fare le scelte giuste” vuol

dire che abbiamo preso la “valigia del-

l’umanità” dalle mani di chi ci ha pre-

ceduto e che ci viene data quando

nasciamo, per fare la nostra parte, al

massimo, che l’abbiamo portata per

un piccolo o grande tratto per poi con-

segnarla a chi viene dopo di noi, spe-

rando che il nostro contributo sia stato

utile alla crescita di quel qualcosa che

chiamiamo “essere collettivo”. Credo

che questo costituisca l’essenza pro-

fonda del nostro essere Uomini tra gli

Uomini, anche attraverso il lavoro

bellissimo che abbiamo la fortuna di

fare.

Un grande augurio a voi tutti di buona

vita. Raffaele Pagano”

“Il mio saluto alla provincia”Il Questore di Campobasso, Raffaele Pagano, va in pensione

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327settembre 2017

TAagliolto

Al Neuromed si ripeteanche quest’anno lagrande iniziativa euro-pea della Notte dei Ri-cercatori. Giovedì 28settembre 2017, stu-denti delle scuole delterritorio e cittadinipotranno visitare ilCentro ricerche e par-lare con gli scienziatiper avvicinarsi a que-sto affascinantemondo. L’evento è or-g a n i z z a t odall’I.R.C.C.S. Neuro-med e dalla Fonda-zione Neuromed, conil patrocinio del Parla-mento Europeo, delMinistero della Salute,della Regione Molise,della Provincia di Iser-nia e del Comune diPozzilli, ed è pro-mosso dalla Commis-sione Europea.Coinvolge ogni annomigliaia di ricercatorie centinaia di Istitu-zioni di ricerca in tuttii Paesi europei. Iltema scelto dal Neuro-med è “Research & In-novation for betterhealth” ed è per questoche l’edizione 2017 siarricchisce di nuovieventi, di nuove atti-vità legate alle ricerchecondotte dall’Istitutonel settore delle Neu-roscienze. Per questola celebrazione, oltre asvolgersi come tradi-zione a Pozzilli, verràarricchita da un se-condo evento, previstoil 29 settembre, nelPolo di InnovazioneNeurobiotech di Ca-serta. A partire dalleore 9.00, le porte delParco Tecnologico diPozzilli si apriranno agruppi di studenti dellescuole del territorio. Inquesto modo i giovaniavranno l’occasione diincontrare una realtàdedicata alla ricerca eall’innovazione in di-versi campi di fron-tiera dellabiomedicina. Un per-corso scientifico che iragazzi faranno all’in-terno di ciascun labo-ratorio di ricerca sullabase degli studi che vivengono condotti.Verranno toccati temidi particolare interessecome: l’estrazione el’analisi del DNA, idanni causati al cer-vello dall’abuso di

droghe, le complesseinterazioni tra i neu-roni e le alterazioniche possono causarel’epilessia, le più re-centi conoscenze sulsistema cardiovasco-lare e sulla preven-zione delle suepatologie.

Conoscenza delle atti-vità e delle strumenta-zioni, dialogoinformale e libero coni ricercatori, partecipa-zione a esperimenti in-terattivi: un contributoal futuro dei giovanimolisani e alla crescitaculturale ed econo-mica della Regione. Apartire dalle ore 18.00

porte aperte dei Labo-ratori all’interno deiquali famiglie, ragazzi,curiosi potranno avvi-cinarsi al mondo scien-tifico tramite unpercorso di ricerca tracervello e cuore e diconoscenza degli studiche in questo mo-mento i ricercatori delNeuromed stanno por-tando avanti nel pano-rama delleNeuroscienze.Proprio nel corsodell’appuntamento digiovedì 28 settembre ilpubblico potrà ancheconoscere a fondo laBanca Biologica delProgetto Moli-Sani.Decine di migliaia di

campioni raccolti daaltrettanti cittadini,conservati a 196 gradisotto zero in azoto li-quido. In rete con tuttele altre strutture similid’Europa, rappresentaun tesoro per le ricer-che del futuro. Non bi-sogna dimenticare,infatti, che le bioban-che sono state inseritedalla rivista “Times”tra le dieci idee ingrado di cambiare ilmondo. La presenta-zione al pubblico diquesta realtà molisana,e delle sue grandi po-tenzialità per la medi-cina, è inserita nelgrande calendariodella European Bio-

tech week. “La scienza–dice il Profes-sor LuigiFrati, Diret-tore Scienti-fico delNeuromed – èuna compo-nente fonda-mentale dellanostra societàe del suo tes-suto democra-tico. Oltre che,naturalmente,della nostravita quoti-diana. Primadi tutto da unpunto di vistaculturale, conla continua ri-cerca, il met-tere indiscussione leidee, il dibat-tito inces-sante, lacondivisionedelle cono-scenze. Maanche da unpunto di vistaconcreto, sepensiamo acome la nostravita sia com-p l e t a m e n t epermeata dallec o n q u i s t escientifiche etecnologiche,che rappresen-tano anche ric-chezza per una

Nazione. Con la Nottedei Ricercatori, il Neu-romed partecipa così algrande sforzo europeodi portare i cittadininon solo a conoscerepiù approfonditamenteil cammino scientifico,ma anche a dialogarecon i ricercatori. È giu-sto che il pubblico siasempre correttamenteinformato sulle stradeche la scienza per-corre, e in questa ini-ziativa i nostriricercatori adempionoad un loro fondamen-tale dovere: essere trala gente per condivi-dere questa grande av-ventura”.

Quando cura fa rimacon cultura

Tutto pronto al Neuromed per la Notte dei RicercatoriUn’occasione per vedere da vicino la sanità di eccellenza