Appalti pubblici corso su tutte le NOVITà - Napoli 20 09 2013

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GLI APPALTI PUBBLICI AFFIDATI IN ECONOMIA DOPO LE ULTIME NOVITÀ NORMATIVE E

GIURISPRUDENZIALI

(Affidamenti in economia, Consip, MEPA e procedure negoziate)

Ilenia FilippettiNapoli, 20 settembre 2013

Ilenia Filippetti

appaltielegalita.blogspot.com [email protected]

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ACQUISIZIONI IN ECONOMIA:

Quali sono le norme del codice dei contratti pubblici che disciplinano le acquisizioni “in economia”? (art. 125 cod.)

Esistono altre fonti che disciplinano queste acquisizioni? (art. 329 ss reg.)

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Che indicazioni ha dato l’Autorità per la vigilanza sul tema degli affidamenti in economia? (FAQ economia)

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Giurisprudenza recente sugli “affidamenti in economia”:

TAR Marche sez. I 13/9/2013 n. 637Conformemente al dettato di cui all’art. 125 del d.lgs. 163 del 2006 l'affidamento deve avvenire nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato, ovvero tramite elenchi di operatori

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economici predisposti dalla stazione appaltante. Deve precisarsi che il rispetto del principio di rotazione non implica alcun divieto nei confronti del precedente contraente o gestore ad essere invitato e a partecipare alla procedura selettiva che sia stata indetta per l'affidamento delle prestazioni di servizi in seguito alla scadenza del contratto, dovendo piuttosto essere garantita la scelta del contraente in coerenza con i ridetti principi concorrenziali, di trasparenza e par condicio.

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TAR Toscana sez. I 31/10/2012 n. 1753:I principi generali di imparzialità e trasparenza che debbono connotare tutti gli affidamenti di servizi e forniture, ivi compresi quelli in economia che, pur avendo caratteri di semplicità e informalità, si sostanziano comunque in procedure soggette all'osservanza delle regole generali che presiedono all'affidamento di contratti pubblici (cfr. Cons. Stato, sez. V, 1 marzo 2012, n. 1195).

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TAR Friuli Venezia Giulia - Trieste Sez. I - sentenza 11 giugno 2013, n. 334:

E’ legittima una procedura indetta da un Comune ai sensi dell’art. 125, comma 9, del d.lgs. n. 163 del 2006 e s.m.i. nel caso in cui il Comune stesso abbia invitato a presentare offerta un congruo numero di ditte (nella specie, 14 imprese di settore), a nulla rilevando che solo 3 imprese abbiano ritenuto di aderirvi e di formulare offerta. Infatti, l’art. 125, comma 8, del d.lgs. n. 163/2006

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si limita a richiedere la previa consultazione di un numero minimo di operatori economici, ma non impone, assolutamente, l’acquisizione di un numero minimo di offerte, con l’ovvia conseguenza che la procedura non può ritenersi illegittima laddove solo alcuni degli operatori consultati abbiano inteso presentare la loro offerta.

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AMMINISTRAZIONE DIRETTA:

Che cosa significa acquisizione in economia in “amministrazione diretta”? (art. 125 cod.)

Anche l’amministrazione diretta è un appalto? (FAQ economia D11)

Esistono limiti di importo per l’amministrazione diretta? (FAQ economia D7 e D8)

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L’amministrazione diretta è soggetta alla tracciabilità dei flussi finanziari? (FAQ tracciabilità C3)

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Giurisprudenza recente sull’“amministrazione diretta”:

TAR Lazio Latina sez. I 28/2/2013 n. 207:È consentita la gestione di un servizio in economia con amministrazione diretta. La disciplina normativa, infatti, se da un lato milita al fine di evitare che funzionari e dipendenti pubblici si improvvisino imprenditori con rischiose ricadute in termini di corruzione, dall’altro consente alle amministrazioni pubbliche la gestione in economia (anche diretta) “a condizione di

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ottenere conseguenti economie di gestione” (cfr.art. 6 bis D.Lgs. 165/2001) “e, qualora ne ricorrano le condizioni” ai sensi del “l'articolo 125” D.Lgs. 163/2006 (cfr. art. 34 co. 26 D.L. n. 179 del 18 ottobre 2012 conv. in L. 17 dicembre 2012, n. 221). Dal complessivo quadro normativo, emerge la netta preferenza del legislatore per l’esternalizzazione dei servizi pubblici, ma, tuttavia, non può non riconoscersi anche una - seppur limitata -possibilità, per l’ente pubblico, di gestione in economia di detti servizi.

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TRACCIABILITÀ DEGLI ACQUISTI IN ECONOMIA:

La tracciabilità di applica a qualunque affidamento in economia, anche se di modesto importo? (FAQ tracciabilità A13)

Esistono modalità semplificate per la tracciabilità relativa ad affidamenti di modesto importo? (FAQ tracciabilità A8 e A9)

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Il cig richiesto in modalità semplificata (Smart cig) può essere richiesto per procedure aperte con base d’asta inferiore a € 40.000? (FAQ tracciabilità A8)

Esistono spese per le quali non occorre chiedere il “cig”? (FAQ tracciabilità A12)

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Giurisprudenza recente sulla “tracciabilità”:TAR Sicilia Palermo sez. II 11/1/2013 n. 31

Le norme finalizzate alla garanzia della trasparenza e della tracciabilità dei pagamenti posti in essere nell' esecuzione degli appalti sono state ritenute prevalenti dal legislatore rispetto ad ogni altro interesse pubblico o privato concorrente, nella considerazione dell'alto rischio di infiltrazioni mafiose nel campo degli appalti che, data la rilevanza degli interessi economici in gioco, richiama da sempre

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l'attenzione della criminalità organizzata" (T.a.r. Sicilia, Palermo, III, 25 febbraio 2011, n. 361; nello stesso senso: T.a.r. Sicilia, Palermo, III, 19 dicembre 2011, n. 2406; T.A.R. Sicilia, Catania, III, 20 luglio 2010, n. 3127; da ultimo, T.A.R. Sicilia Palermo Sez. I, Sent., 21 dicembre 2012, n. 2752).

Recenti indicazioni dell’AVCP sulla “tracciabilità”:Parere Aut. vig. sui contratti pubblici di lavori,

servizi e forniture 30/7/2013 n. AG42/13

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Indipendentemente dalla configurazione giuridica come appalto di servizi ovvero come contratto di ricerca di cui all'art. 19, co. 1, lett. f) del d.lgs. n. 163/2006, entrambe le fattispecie rientrano pienamente nell'ambito di applicazione della normativa sulla Tracciabilità dei flussi finanziari, di cui alla legge n. 136/2010, come successivamente modificata.

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COTTIMO FIDUCIARIO:

Cottimo fiduciario: quali sono le caratteristiche di tale procedura di affidamento? (art. 125 cod.)

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Quali sono gli obblighi da adempiere per i cottimi fiduciari relativamente a:

tracciabilità (FAQ tracciabilità B5)

pubblicità (art. 331 Reg.)

trasparenza (art. 23 Dlvo. 33/2013)

anticorruzione (art. 1 c.32 L. 190/2012):secondo le modalità indicate dall’AVCP (art. 3 Del. 26/2013)

e nel rispetto dei tempi indicati dal “decreto del fare” (art. 26 DL. 69/2013)

monitoraggio SIMOG (FAQ obblighi info. A7)

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Giurisprudenza recente sui “cottimi fiduciari”:TAR Abruzzo Pescara sez. I 29/11/2012 n. 512:

Il cottimo fiduciario le cui acquisizioni avvengono mediante affidamento diretto a terzi non esclude affatto l'applicazione dei principi generali contrattuali (legalità, trasparenza e parità di trattamento: A.P. n. 26/2012), e, quando l'Amministrazione utilizza il sistema dell'offerta economicamente più vantaggiosa (art. 83 cod. con.), la stessa deve uniformarsi alle relative

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regole del codice degli appalti pubblici (C.S., V, n. 1082/2011 e n. 2251/2012). La necessità di ricorrere a soggetti estranei all'Amministrazione come commissari richiede idonea motivazione sull'assenza di figure professionali interne; inoltre il professionista esterno deve essere selezionato in base ad un elenco presente presso l'Ordine professionale e non nominato direttamente.

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TAR Lombardia sez. I 17/5/2012 n. 1366:È legittima la scelta della p.a. di non prendere in considerazione l’offerta di una ditta del settore, non invitata ad una procedura semplificata di cottimo fiduciario ex art. 125, comma 11 del d.lgs. n. 163 del 2006, ma che ha presentato comunque l’offerta, ove sia stata motivata con riferimento al fatto che - nonostante la partecipazione di un solo concorrente dei cinque formalmente invitati - la ditta interessata sia stata più volte invitata in passato a procedure di cottimo

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fiduciario, e, in un caso, sia risultata aggiudicataria (TAR Lombardia, Brescia, sez. II, 21.1.2011, n. 137).

TAR Abruzzo L'Aquila sez. I 14/5/2012 n. 337:In un contesto "in cui le stazioni appaltanti consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o più di essi le condizioni dell'appalto", la prescrizione legislativa che sia consultato un certo numero di operatori con cui "negoziare" le condizioni contrattuali trova la sua evidente ratio

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nell'esigenza di assicurare il "rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento" di cui all'art. 125 cit. La previsione legislativa è quindi caratterizzata dal momento negoziale, in cui taluni elementi del contratto, tra cui il prezzo, non sono determinati dalle regole della procedura bensì dall'incontro tra le volontà dell'amministrazione e di uno degli operatori "consultati".

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TAR Molise 10/5/2012 n. 205:Atteso che il cd. stand still è riconducibile all'obbligo di trasparenza, richiamato dall'articolo 125 del d.lgs. n.163 del 2006, esso trova applicazione anche nel caso di cottimo fiduciario da tale norma disciplinato (cfr. Tar Firenze, sentenza n.6570 del 2010). La procedura negoziata di cui all'articolo 125 del d.lgs. n.163 del 2006, pur caratterizzata da maggior snellezza e semplicità, non può abdicare ai principi fondamentali in materia di aggiudicazione di

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contratti pubblici, come si desume dal medesimo articolo, il quale, al comma 2, prevede che "l'affidamento mediante cottimo fiduciario avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento".Ciò premesso, è altresì evidente che il principio di predeterminazione dei criteri, nel caso di scelta secondo il metodo dell'offerta economicamente più vantaggiosa, enunciato all'articolo 83 del d.lgs. n.163 del 2006, è riconducibile a quello di trasparenza e parità di trattamento (cfr. T.A.R.

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L'Aquila, sentenza 7 aprile 2011 n. 182). Ne consegue che l'amministrazione, nel caso di specie, avrebbe dovuto predeterminare i criteri in modo adeguato, da un lato, a mettere tutti i concorrenti nella medesima posizione conoscitiva in ordine alle esigenze della stazione appaltante, dall'altro, a vincolare la successiva valutazione alle caratteristiche richieste e predeterminate; ciò, pur senza assegnare in modo rigido un punteggio ad ogni criterio, secondo quanto previsto dall'articolo 83 del d.lgs. n.163 del 2006, essendo la procedura

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negoziata, di cui all'articolo 125 del medesimo d.lgs., caratterizzata da maggiore semplicità.

Consiglio di Stato sez. V 5/10/2011 n. 5454:L'espresso richiamo al rispetto dei principi di trasparenza, rotazione e parità di trattamento esclude innanzitutto che l'affidamento mediante cottimo fiduciario di lavori, servizi e forniture sia riconducibile ad una semplice attività negoziale, essendo per contro evidente la preoccupazione del

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legislatore di salvaguardare l'applicazione dei principi costituzionali cui deve essere improntata in generale l'azione amministrativa (ed in particolare il procedimento di scelta del contraente dei contratti pubblici), posti a tutela non già a tutela degli interessi singolari dell'amministrazione appaltante o degli operatori economici interessati, quanto piuttosto dell'interesse pubblico generale alla legalità, imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa (come valore essenziale ed imprescindibile dell'intero

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ordinamento e della convivenza sociale).La giurisprudenza ha ribadito che il principio di pubblicità dei procedimenti di gara trova fondamento nel dettato costituzionale (art. 97) e nei principi comunitari e che esso è applicabile anche agli appalti concernenti i cc.dd. settori esclusi, a nulla rilevando sul punto il silenzio della legge (C.d.S., sez. VI, 5 dicembre 2008, n. 5943), precisando peraltro che l'obbligo di pubblicità delle sedute delle commissioni di gara riguarda esclusivamente

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la fase dell'apertura dei plichi contenenti la documentazione e l'offerta economica dei partecipanti e non anche la fase di apertura e valutazione delle offerte tecniche (C.d.S., sez. V, 13 ottobre 2010,m n. 7470; 14 ottobre 2009, n. 6311; così anche, sez. V, 28 ottobre 2008, n. 5386).

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AFFIDAMENTO DIRETTO:

Quando è possibile ricorrere agli affidamenti in economia “diretti”? (art. 125 cod.)

Per l’indagine di mercato finalizzata ad un affidamento diretto occorre inviare una lettera di invito? (art. 334 reg.)

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Giurisprudenza recente sugli “affidamenti diretti”:TAR Lazio Roma sez. II bis 15/4/2013 n. 3801:

La giurisprudenza della Corte di Giustizia ha sottolineato, al fine di assicurare la trasparenza delle procedure e la parità di trattamento degli offerenti, come le modifiche sostanziali apportate alle disposizioni essenziali di un contratto di appalto devono ritenersi equivalenti ad una nuova aggiudicazione quando presentino caratteristiche sostanzialmente diverse rispetto a quelle del contratto iniziale e

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siano, di conseguenza, atte a dimostrare la volontà delle parti di rinegoziare i termini essenziali di tale appalto (Corte giustizia CE grande sezione, 13 aprile 2010, n. 91).E' pertanto illegittima la determinazione con cui l'Amministrazione, anzichè addivenire ad una modifica delle condizioni contrattuali preesistenti nei limiti consentiti dall'art. 311 del d.P.R. n. 207 del 2010, ha proceduto ad un sostanziale affidamento diretto, come tale non consentito, in assenza della

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relativa procedura ad evidenza pubblica.

Consiglio di Stato sez. V 27/3/2013 n. 1833:Questa (..) Sezione con una recentissima pronuncia (Cons. St., sez. V, 8 novembre 2012, n. 5686) ha già scandagliato l’irrilevanza dell’elemento nella colpa, sulla scia della giurisprudenza della Corte di Giustizia (da ultimo, Corte di Giustizia del 30 settembre 2010, Graz Stadt) nell’individuazione della responsabilità dell’amministrazione in materia di affidamento di appalti

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pubblici rammentando come in ragione di quanto previsto dall’art. 2, d.lgs. 163/2006, ma in fondo anche da quanto statuito, in generale, dall’art. 1 L. 241/90, questo peculiare regime di responsabilità valga sia per gli appalti di rilievo comunitario che per gli altri appalti pubblici. L’esigenza che il diritto dell’Unione europea ispirato alla massima concorrenza nel settore degli appalti pubblici trovi cogente attuazione ha spinto il legislatore dell’Unione ad introdurre un rimedio che massimizza in sede giurisdizionale

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l’effettività del rispetto delle norme e dei principi di derivazione comunitaria, eliminando ogni possibilità che l’amministrazione possa sottrarsi al ristoro patrimoniale, opponendo eventuali l’esistenza di eventuali esimenti fondate sull’assenza di un comportamento colpevole tenuto dall'Amministrazione aggiudicatrice.

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CONSIP

Come è strutturato il sistema degli acquisti su CONSIP e quali strumenti sono disponibili sul portale www.acquistinretepa.it ?

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Convenzioni CONSIP:

Quali sono le fonti normative che obbligano a fare ricorso alle Convenzioni stipulate da CONSIP? (art. 26 L. 488/1999)

Quali sono le conseguenze in caso di mancata adesione a tali convenzioni? (art. 1 DL. 95/2012)

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Esistono conseguenze o sanzioni specifiche per gli enti del SSN? (art. 15 DL. 95/2012)

Una stazione appaltante può scegliere di non aderire alle convenzioni di CONSIP? (Tabella obblighi/facoltà)

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La stazione appaltante può scegliere di affidare direttamente un contratto, ad es. per la fornitura di gas - senza far ricorso alle Convenzioni CONSIP - ad un operatore economico invitato direttamente, scelto senza gara ma ottenendo comunque condizioni economiche più favorevoli? (art. 1 DL. 95/2012)

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Che cosa deve fare la stazione appaltante nel caso in cui abbia chiesto a Consip di aderire ad una delle convenzioni attive, ad. es. per la fornitura di gas, ed il fornitore non abbia accettato l’adesione per mancato rispetto delle “condizioni minime” previste nella Convenzione stessa? (art. 1 DL. 95/2012)

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Quali sono gli obblighi da adempiere per le adesioni alle convenzioni CONSIP per quanto riguarda:

tracciabilitàpubblicitàtrasparenzaanticorruzione (secondo le modalità indicate dall’AVCP e nel rispetto dei tempi indicati dal “decreto del fare”)monitoraggio SIMOG

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In caso di adesione alle convenzioni CONSIP occorre effettuare la verifica dei requisiti generali/speciali dell’appaltatore?

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Giurisprudenza recente sull’adesione alle “convenzioni CONSIP”:

TAR Calabria Catanzaro sez. II 14/6/2013 n. 675:È fuori dubbio che le Aziende sanitarie non sono tra i soggetti obbligati ad aderire alle Convenzioni Consip ( in tal senso Tar Lazio, Roma, sez. III, 13 luglio 2004, n. 6917), ma è altrettanto vero che non può negarsi la possibilità di effettuare tale adesione, atteso che detta adesione non integra un'elusione dell'obbligo di individuare il miglior

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contraente mediante procedure ad evidenza pubblica, visto che nel sistema centralizzato di acquisti il meccanismo del confronto comparativo è assicurato dalla stazione appaltante Consip che gestisce una procedura di gara ed individua il soggetto affidatario, al quale gli altri Enti potranno rivolgersi per ottenere le prestazioni oggetto dell'impegno negoziale assunto (TAR Lazio, Roma, sez. III, 1 marzo 2013, n. 2260; Tar Lazio, Roma, sez. III quater, 13 luglio 2012, n. 6393; TAR Sardegna, sez. I, 9 dicembre 2010, n. 2672;

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TAR Campania, Napoli, sez. I, 7 giugno 2010, n. 12676; Tar Lombardia, Brescia, sez. II, 5 novembre 2009, n. 1920; TAR Puglia, Bari, sez. I, 6 maggio 2009, n. 1038).

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MERCATO ELETTRONICO E MEPA:

Che cos’è il Mercato elettronico e da quali norme è regolato? (art. 328 reg.)

Il MEPA di Consip è l’unico mercato elettronico esistente oppure ne esistono anche degli altri?

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Esiste un obbligo di ricorso al mercato elettronico? E per quali tipologie di acquisizione? (art. 7 DL. 52/2012)

Il mercato elettronico consente di acquisire anche lavori? (art. 328 reg.)

In quali casi occorre precedere (anche) alla centralizzazione degli appalti di lavori? (art. 33 cod.)

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Il mercato elettronico consente di acquisire qualunque tipo di bene o di servizio?

È possibile fare ricorso al mercato elettronico per importi superiori alle soglie comunitarie?

E quali sono, esattamente, le soglie comunitarie?

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In quale forma può essere stipulato il contratto nel Mercato elettronico? (art. 328 c. 5 reg.)

Per gli acquisti effettuati nel Mercato elettronico occorre rispettare il termine stand still tra l’aggiudicazione e la stipula del contratto? (art. 11 c. 10-bis cod.)

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Quali sono le procedure che si possono attivare all’interno del MEPA?

Nel MEPA è possibile acquistare in base al prezzo più basso?

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In via generale, è consentito individuare i concorrenti in base all’ambito territoriale in cui operano? (FAQ economia D29)

Nel MEPA posso scegliere i concorrenti da invitare in base ad uno specifico ambito territoriale?

È consentito alle amministrazioni acquistare un bene/servizio fuori dal MEPA ad un prezzo inferiore? (FAQ Consip)

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È possibile/obbligatorio fare ricorso al mercato elettronico per affidare contratti alle cooperative sociali di “tipo A”? E per affidare contratti alle cooperative sociali di “tipo B”? (art. 5 L. 381/1991)

Quali indicazioni ha dato l’Autorità per la vigilanza per quanto riguarda gli affidamenti di contratti alle cooperative sociali?

Le cooperative sociali possono iscriversi al MEPA? Ilenia Filippetti


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È obbligatorio fare ricorso al mercato elettronico per affidare contratti “esclusi” dall’applicazione del codice dei contratti pubblici?

Quali sono i “Servizi esclusi” di cui all’Allegato IIB del codice dei contratti pubblici?

I contratti “esclusi” dall’applicazione del codice dei contratti pubblici possono essere affidati in economia?Ilenia Filippetti


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Quali sono gli obblighi da adempiere per gli acquisti sul MEPA per quanto riguarda:

tracciabilitàpubblicitàtrasparenzaanticorruzione (secondo le modalità indicate dall’AVCP e nel rispetto dei tempi indicati dal “decreto del fare”)monitoraggio SIMOG

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In caso di ricorso al MEPA l’amministrazione deve comunque effettuare la verifica dei requisiti generali/speciali dell’esecutore del contratto?

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Giurisprudenza recente su “mercato elettronico e MEPA”:

Deliberazione Corte dei Conti - sez. regionale di controllo per le Marche 29/11/2012 n. 169

Dalle recenti disposizioni introdotte dalla "spending review", emerge evidente un favor del legislatore per modalità di acquisto effettuata mediante sistemi c.d. di e-procurement siccome suscettivi di assicurare alla amministrazione la possibilità di entrare in contatto con una più ampia platea di fornitori ma, soprattutto,

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di garantire la tracciabilità dell’intera procedura di acquisto ed una maggiore trasparenza della stessa attesa l’automaticità del meccanismo di aggiudicazione con conseguente riduzione dei margini di discrezionalità dell’affidamento.In vista del conseguimento di tale finalità – e nell’economia di una più complessiva operazione di razionalizzazione del sistema degli acquisti di beni e servizi della p.a. che ha trovato completamento con il D.L. 95/2012 (c.d. spending review 2) – il Legislatore

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ha ritagliato una disciplina specifica per gli acquisti sotto soglia dal carattere particolarmente stringente che, in difetto di espresse previsioni, pare non ammettere deroghe e/o eccezioni di sorta. Gli Enti locali, ai fini dell’affidamento di appalti pubblici di importo inferiore alla soglia di rilievo comunitario, devono obbligatoriamente ricorrere al mercato elettronico. Non sussiste, per le amministrazioni diverse da quelle statali, un obbligo assoluto di ricorso al Mercato elettronico della P.A. (c.d. Me.PA) essendo

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espressamente prevista la facoltà di scelta tra le diverse tipologie di mercato elettronico richiamate dall’art. 328 del d.p.r. 207/2010 e, segnatamente, il mercato elettronico realizzato dalla medesima stazione appaltante e quello realizzato dalle centrali di committenza di riferimento di cui all’art. 33 del Codice dei contratti.Non sussiste la possibilità di effettuare acquisti sul mercato libero anche a condizioni contrattuali più favorevoli o nel caso di difformità parziale del bene

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disponibile sul mercato elettronico rispetto a quello rinvenuto sul mercato tradizionale. Del resto giova evidenziare che, a parte la gamma di possibilità offerta alla stazione appaltante alla stregua del richiamato art. 328 del Regolamento di esecuzione ed attuazione, lo stesso Me.PA, diversamente dal sistema delle Convenzioni Consip, si atteggia come un mercato aperto cui è possibile l’adesione da parte di imprese che soddisfino i requisiti previsti dai bandi relativi alla categoria merceologica o allo specifico prodotto e

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servizio e, quindi, anche di quella o quelle asseritamente in grado di offrire condizioni di maggior favore rispetto a quelle praticate sul Me.PA ovvero un bene/servizio conforme alle esigenze funzionali della amministrazione procedente. D’altro canto, con riferimento ad entrambe le fattispecie delineate, preme segnalare che, proprio in virtù di tale peculiare caratteristica del mercato elettronico della P.A., quale mercato aperto, nell’ambito dello stesso è prevista una duplicità di modalità di acquisto: così, oltre all’ordine diretto che

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permette di acquisire sul Mercato Elettronico i prodotti/servizi con le caratteristiche e le condizioni contrattuali già fissate, è prevista la richiesta di offerta (cd. R.d.O) con la quale è possibile negoziare prezzi e condizioni migliorative o specifiche dei prodotti/servizi pubblicati sui cataloghi on line.A legislazione vigente, l’unica ipotesi in cui possano ritenersi consentite procedure autonome sia quella in cui il bene e/o servizio non possa essere acquisito mediante mercato elettronico,

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ovvero, pur disponibile, si appalesi – per mancanza di qualità essenziali – inidoneo rispetto alle necessità della amministrazione procedente.Tale specifica evenienza dovrà essere, peraltro, prudentemente valutata e dovrà trovare compiuta evidenza nella motivazione della determinazione a contrattare i cui contenuti, per l’effetto, si arricchiscono.In difetto di siffatta rigorosa verifica l’avvenuta acquisizione di beni e servizi, secondo modalità

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diverse da quelle previste dal novellato art. 1 comma 450, varranno, nella ricorrenza dei presupposti per il ricorso al Me.PA, ad inficiare il contratto stipulato ai sensi del disposto di cui all’art. 1 comma 1 L. 135/ 2012 ed a fondare le connesse responsabilità non potendo revocarsi in dubbio che, il Me.PA, sia ascrivibile al genus degli strumenti di acquisto messi a disposizione da Consip Spa.

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PROCEDURA NEGOZIATA:

Che cosa si intende con il termine procedura negoziata? (art. 3 c.40 codice)

L’art. 57 del codice dei contratti pubblici prevede la possibilità di procedere ad affidamenti diretti?

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Quali sono gli obblighi da adempiere per la procedura negoziata senza bando per quanto riguarda:

tracciabilità (FAQ A8)

pubblicità (anche sulla GUUE)trasparenzaanticorruzione (secondo le modalità indicate dall’AVCP e nel rispetto dei tempi indicati dal “decreto del fare”)monitoraggio SIMOG (FAQ D23)

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Giurisprudenza recente sulla “procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando”:

TAR Lazio Roma sez. I bis 22/5/2013 n. 5133Il ricorso alla trattativa privata è ammesso nel caso in cui si rinvengono ragioni di urgenza riconducibili ad avvenimenti imprevedibili per l'amministrazione aggiudicataria e non imputabili alla stessa, tale è il caso in cui sussiste la necessità di evitare la perdita di finanziamenti (ad es. per i programmi di edilizia

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sanitaria).

TAR Lazio Roma sez. III 24/4/2013 n. 4124La procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara riveste carattere di eccezionalità rispetto all'obbligo delle amministrazioni aggiudicatrici di individuare il loro contraente attraverso il confronto concorrenziale, tanto che la scelta di tale modalità richiede un particolare rigore nella individuazione dei presupposti giustificativi, da interpretarsi

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restrittivamente, ed è onere dell'amministrazione committente dimostrarne l'effettiva esistenza (v. Corte di giustizia CE, 8.4.2008, n. 337/05). La stessa giurisprudenza, proprio con riferimento all'ipotesi in cui la scelta della procedura negoziata sia effettuata per "ragioni di natura tecnica" le quali presuppongono l'esistenza di una sola impresa in grado di eseguire la prestazione oggetto del contratto, ha anche ritenuto che l'accertamento di tale condizione debba avvenire in via preventiva attraverso una

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puntuale indagine conoscitiva, da effettuarsi anche in ambito europeo (v. Cons. Stato, sez. III, n. 2404/2011 e, sez. V, n. 6797/2007).

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RINNOVO E PROROGA TECNICA:

Che cos’è il “rinnovo programmato” del contratto d’appalto ai sensi dell’art. 57 del codice dei contratti pubblici?

Quali sono le condizioni ed i limiti della “proroga tecnica” disposta per l’espletamento della nuova gara, e quali sono le sue differenze rispetto al rinnovo? (art. 23 L. 62/1995)

Ilenia Filippetti


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Che cosa dice la recente giurisprudenza amministrativa in materia di proroga e di rinnovo? E che cosa rileva la Corte dei conti a tale proposito?

Che cos’è l’estensione del contratto fino al “quinto d’obbligo”? Quali sono le condizioni e i limiti di tale istituto, e che cosa si intende con obbligo di stipula dell’atto di sottomissione ? (art. 311 c. 4-5 reg.)

Ilenia Filippetti


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Come sono disciplinate le varianti nei contratti di servizi e forniture? Quali sono le relativa condizioni, i limiti che cosa si intende con obbligo di stipula dell’atto aggiuntivo? (art. 132 cod.)

Come si applica la tracciabilità finanziaria al nuovo contratto e come va fatta la richiesta del CIG? (FAQ tracciabilità A39)

Ilenia Filippetti


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IL DURC

Esistono speciali semplificazioni per il DURC relativamente agli affidamenti diretti? (art. 4 c. 14-bis DL. 70/2011)

Quali sono le ultime novità introdotte dal Decreto “del fare” alla disciplina del DURC?

Ilenia Filippetti


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Esistono recenti circolari ministeriali in materia di DURC?

Il corrispettivo va liquidato all’appaltatore anche in presenza di un DURC irregolare?

Ilenia Filippetti


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Che cosa è l’intervento sostitutivo da attuare in caso di DURC irregolare?

Il DURC può essere trasmesso da parte dello Sportello unico previdenziale in versione cartacea?

Ilenia Filippetti


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Giurisprudenza recente sul DURC:Ordinanza Consiglio di Stato sez. III 23/4/2013 n.

1467:Non vi sono norme primarie che prescrivano che il DURC per la partecipazione alle gare di appalto debba riferirsi alla specifica gara di appalto.

Consiglio di Stato sez. V 6/3/2013 n. 1370:

Ilenia Filippetti


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La regolarità contributiva e fiscale, richiesta come requisito indispensabile per la partecipazione alla gara ai sensi dell’art. 38 del D.Lgs. n. 163/2006, deve essere poi mantenuta per tutto l’arco di svolgimento della gara stessa (Consiglio Stato, sez. IV, 15 settembre 2010, n. 6907) fino al momento dell’aggiudicazione, sussistendo l’esigenza per la stazione appaltante di verificare l’affidabilità del soggetto partecipante alla gara fino alla conclusione della stessa.

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TAR Lazio Roma sez. I 17/9/2013 n. 8315:Ex art. 38, I comma, lett. i), cdcp sono esclusi dalle procedure di gara i soggetti che hanno commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali, secondo la legislazione italiana o dello Stato in cui sono stabiliti: a tal fine non rileva lo scostamento non avente carattere di oggettiva gravità, ex art. 8, III comma, del decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 24

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ottobre 2007, n. 28578.

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Appalti pubblici corso su tutte le NOVITà - Napoli 20 09 2013

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