“Ritornate a me con tutto il cuore” · La Comunione eucaristica tende ad una trasformazione...

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Periodico della comunità cristiana santenese Contro il male l’amore di Dio, nostro Padre, dona la Croce di Cristo, suo Figlio. Raphael Hombach ANN0 XXVIII www.parrocchiasantena.it NUMER0 1 • FEBBRAIO 2010 Sommario A PAGINA 2 La Sindone... Le Pillole/3... A PAGINA 3 La famiglia... L’organo della Chiesa... A PAGINA 4 I piloni... Il C.A.V .... A PAGINA 5 Letteratura... Lo sport... A PAGINA 6 Comunità in cammino “Ritornate a me con tutto il cuore” Quaresima con la Sindone Dal 2 al 5 giugno prossimi è in programma un viaggio-pel- legrinaggio ad Ars-sur- Formans, nel distretto francese Rhone-Alpes, poco a nord di Lione, luogo in cui svolse il suo ministero sacerdotale san Giovanni Maria Vianney, noto come “il Curato d ’Ars”, appun- to. La meta del pellegrinaggio è suggerita dall’anno sacerdo- tale indetto da papa Benedetto XVI, che si concluderà proprio nel giugno prossimo e che ha come patrono il Vianney. La figura del Santo Curato d’Ars è assai interessante per la sua umile fedeltà alla mis- sione a cui il buon Dio lo aveva chiamato, nel costante abbandono, colmo di fiducia, nelle mani della Provvidenza divina. Egli riuscì a toccare il cuore della gente non in forza delle proprie doti umane, né facendo leva esclusivamente su un pur lodevole impegno della volontà; conquistò le anime, anche le più refratta- rie, comunicando loro ciò che intimamente viveva, e cioè la sua amicizia con Cristo. Fu “innamorato” di Cristo nell’Eucaristia, la quale «non è semplicemente un evento con due protagonisti, un dialogo tra Dio e me. La Comunione eucaristica tende ad una trasformazione totale della propria vita. Con forza spalanca l’intero io dell’uo- mo e crea un nuovo noi» - come ebbe modo di scrivere l’allora card. Joseph Ratzinger (La Comunione nella Chiesa, San Paolo, Milano 2004, p. 80). Lungi allora dal ridurre la figura di San Giovanni Maria Vianney a un esempio, sia pure ammirevole, della spiri- tualità devozionale ottocente- sca, è necessario al contrario cogliere la forza profetica che contrassegna la sua personalità umana e sacerdotale di altissi- ma attualità. Nella Francia post-rivoluzionaria che speri- mentava una sorta di “dittatura del razionalismo” volta a can- cellare la presenza della Chiesa nella società, egli visse in gio- ventù un’eroica clandestinità percorrendo chilometri nella notte per partecipare alla Santa Messa. Oggi, le sfide della nostra società non sono meno impe- gnative. (continua in terza pagina) Dall’Eucarestia e dalla fiducia in Dio, una vita autentica Le ragioni di un viaggio-pellegrinaggio ad Ars “Ritornate a me con tutto il cuore” Le parole del profeta Gioele che risuonano con forza nella liturgia del Mercoledì delle Ceneri, orientano in maniera molto precisa il nostro itinerario quaresimale. Ad esse fa eco la parola dell’Apostolo Paolo: “Lasciatevi riconci- liare con Dio!”. Anche nel Vangelo, la parola del Signore Gesù ci invita a recuperare il senso profondo dell’esistenza: “Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. Si tratta di parole che ci possono accompagnare per tutto il tempo della quaresima, unendo l’invito pubblico, coraggioso, aperto alla conversione da una parte, e l’esigenza profonda di un rinnovamento interiore dall’altra. Il profeta parla a tutto il popolo e denuncia i mali che affliggono la sua vita pubblica; Paolo si rivolge alla comunità, senza paura di rimprove- rare la sua tendenza ad arrestarsi nel cammino di crescita verso la pienezza di Cristo; Gesù stesso nel Vangelo denuncia apertamente la finzione di chi pratica il bene unicamente per apparire. La quaresima è tempo di conversione del cuore, occasione favorevole per ritrovare identità. La Pasqua sarà il tempo della gioia della risurrezione, che non può essere tenuta nascosta nel chiuso del cenacolo, ma si apre alla proclamazione gloriosa: “Cristo è risorto!”. Per tutto il mondo c’è possibilità di salvezza, di perdono, di vita nuova. La nostra Quaresima con la Sindone. Il nostro cammino quaresimale di quest’anno, secondo l’invito del nostro Arcivescovo, sarà una preparazione alla solenne Ostensione della Sindone, esposta nel Duomo di Torino dal 10 aprile al 23 maggio prossimi. Verrà anche Papa Benedetto XVI, domenica 2 maggio, a venerare la Sindone a Torino. Sono ancora impresse nella nostra mente le parole che Papa Giovanni Paolo II disse quando anche lui venne a prostrarsi in preghiera, già sofferente, nell’Ostensione del 2000: “Nella Sindone si riflette l’immagine della sofferenza umana. Essa ricorda all’uomo moderno, spesso distratto dal benessere e dalle conquiste tecnologiche, il dramma di tanti fratelli, e lo invita ad interrogarsi sul mistero del dolore per approfondirne le cause. L’impronta del corpo martoriato del Crocifisso, testimoniando la tremenda capacità dell’uomo di procurare dolore e morte ai suoi simili, si pone come l’icona della sofferenza dell’innocente di tutti i tempi: delle innu- merevoli tragedie che hanno segnato la storia passata, e dei drammi che continuano a consumarsi nel mondo. Davanti alla Sindone, come non pensare ai milioni di uomini che muoiono di fame, agli orrori perpetrati nelle tante guerre che insanguinano le Nazioni, allo sfruttamento brutale di donne e bambini, ai milioni di esseri umani che vivono di stenti e di umiliazioni ai margini delle metropoli, specialmen- te nei Paesi in via di sviluppo? Come non ricordare con smarrimento e pietà quanti non possono godere degli elementari diritti civili, le vittime della tortu- ra e del terrorismo, gli schiavi di organizzazioni criminali? Evocando tali drammatiche situazioni, la Sindone non solo ci spinge ad uscire dal nostro egoismo, ma ci porta a scoprire il mistero del dolore che, santificato dal sacrificio di Cristo, genera sal- vezza per l’intera umanità”. Nella seconda settimana di Quaresima - da domenica 28 febbraio a domenica 7 marzo - verrà esposta nella nostra chiesa parrocchiale un copia in grandezza naturale della Sindone: sarà una bella occasione per noi per prepararci a “leg- gere” l’immagine della Sindone, ma anche per vivere con più intensità la nostra quaresima guardando a quel Volto che riassume e prende su di sé le sofferenze di tutti gli uomini, come ci dice il tema voluto dal nostro Arcivescovo per l’Ostensione di quest’anno: “Passio Christi - Passio hominis”: nella sofferenza di Gesù noi vediamo la sofferenza dell’uomo, le croci di tutti gli uomini. Davanti alla Sindone potremo pregare così: “Signore, fa’ di me la tua sindone. Quando, deposto nuovamente dalla croce, vieni in me nel sacramento del tuo corpo e del tuo sangue, che io ti avvolga con la mia fede e il mio amore come in un sudario, in modo che i tuoi lineamenti si imprimano nella mia anima e lascino anche in essa una traccia indelebile. Signore, fa’ del ruvido e grezzo panno della mia umanità la tua sindone!” E’ questo lo spirito con cui vogliamo vivere la Quaresima di quest’anno: allora buona Quaresima a tutta la Comunità. Don Nino La Santa Sindone nel positivo fotografico: cioè come appare alla visita di chi l’osserva La Santa Sindone nel negativo fotografico: rileva la figura positiva dell’Uomo crocefisso Il Lettore: un ministero al servizio della Parola di Dio In preparazione all’Ostensione della Sindone che sarà esposta nel Duomo di Torino dal 10 aprile al 23 maggio prossimi, la nostra parroc- chia di Santena, insieme con le altre parrocchie della nostra Unità Pastorale, propone, nella set- timana dal 27 febbraio al 7 marzo, “LA SETTI- MANA della SINDONE”. In questi giorni - dal 27 febbraio al 7 marzo - nella nostra Chiesa parrocchiale sarà esposta una copia della Sindone in grandezza naturale (m. 4,42 x m. 1,12) che potrà essere visitata da tutti come preparazione alla venerazione della Sindone conservata nel Duomo di Torino. Anche i nostri ragazzi - delle elementari e delle medie - potrebbero venire a vedere questa copia della Sindone, accompagnati dai loro insegnan- ti: una bella occasione per accostarsi alla figura misteriosa dell’Uomo della Sindone, non solo dal punto di vista religioso, ma anche dal punto di vista storico e scientifico. In quella stessa settimana - mercoledì 3 marzo alle ore 21 - ci sarà, sempre nella Chiesa parrocchiale, una conferenza tenuta dal Prof. Bruno Barberis , direttore del Museo della Sindone e del Centro internazionale di sindo- nologia di Torino, uno dei massimi esperti della Sindone, e venerdì 5 marzo alle ore 21 ci trove- remo per un incontro di preghiera davanti all’immagine della Sindone. Noi sacerdoti saremo disponibili in quei gior- ni per guidare i ragazzi nella visione della Sindone: basta dare la propria adesione preno- tandosi presso la parrocchia con un pò di anti- cipo per organizzare le cose per bene. Settimana della Sindone 28 febbraio - 7 marzo 2010 L’impegno di proclamare la Parola di Dio è un vero e pro- prio ministero molto impor- tante nella celebrazione litur- gica, perché l’accoglienza della Parola di Dio dipende molto dalla sua proclamazione. La Commissione liturgica del Consiglio Pastorale parroc- chiale ha proposto un breve corso di liturgia per tutti colo- ro che animano le nostre cele- brazioni. Ecco alcuni consigli proposti: Le letture devono essere “Parola di Dio” , facendola precedere da una breve pausa. Consigli per la lettura: Il lettore ricordi che non legge la Parola di Dio per sé, ma per gli altri. Deve dunque prestare una particolare atten- zione in modo da essere capito. Leggere adagio, senza fret- ta: dobbiamo lasciare il tempo alle parole non soltanto di essere pronunciate, ma soprat- tutto di essere capite: a questo riguardo, è fondamentale che il lettore si sia preparato prece- dentemente. Parlare con chiarezza, pronunciando con decisione e distintamente. Molto spesso capita di spegnere la voce alla fine della frase, “mangiandosi” le ultime sillabe. E’ perciò importante mantenere un tono regolare durante tutta la lettura. la commissione liturgica lette dal lezionario posto sul- l’ambone evitando l’uso del foglietto (controllare prima dell’i- nizio della celebrazione le letture). E’ opportuno che il lettore prepari la proclamazione della Parola di Dio almeno leggen- do la lettura prima della Messa. Prima di iniziare la procla- mazione è importante regolare la posizione del microfono per- ché questo sia in prossimità della bocca, evitando di stare chinati sul libro. Prima di iniziare la pro- clamazione è bene attendere sempre che l’assemblea sia seduta in atteggiamento di ascolto. Occorre evitare di leggere le note scritte in rosso (esem- pio: “Prima Lettura”, “Salmo Responsoriale”, ...). Dopo aver proclamato il “titolo” del brano (“Dagli Atti degli Apostoli”) fare una breve pausa. Al termine della lettura, bisogna far risaltare la frase

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Periodico della comunità cristiana santenese

Contro il malel’amore di Dio, nostro Padre,

dona la Croce di Cristo, suo Figlio.

Raphael Hombach

ANN0 XXVIII www.parrocchiasantena.it NUMER0 1 • FEBBRAIO 2010

SommarioA PAGINA 2La Sindone...Le Pillole/3...

A PAGINA 3La famiglia...L’organo della Chiesa...

A PAGINA 4I piloni...Il C.A.V....

A PAGINA 5Letteratura...Lo sport...

A PAGINA 6Comunità in cammino

“Ritornate a me con tutto il cuore”Quaresima con la Sindone

� Dal 2 al 5 giugno prossimi èin programma un viaggio-pel-legrinaggio ad Ars-sur-Formans, nel distretto franceseRhone-Alpes, poco a nord diLione, luogo in cui svolse ilsuo ministero sacerdotale sanGiovanni Maria Vianney, notocome “il Curato d’Ars”, appun-to. La meta del pellegrinaggioè suggerita dall’anno sacerdo-tale indetto da papa BenedettoXVI, che si concluderà proprionel giugno prossimo e che hacome patrono il Vianney.

La figura del Santo Curatod’Ars è assai interessante perla sua umile fedeltà alla mis-sione a cui il buon Dio loaveva chiamato, nel costanteabbandono, colmo di fiducia,nelle mani della Provvidenzadivina. Egli riuscì a toccare ilcuore della gente non in forzadelle proprie doti umane, néfacendo leva esclusivamentesu un pur lodevole impegnodella volontà; conquistò leanime, anche le più refratta-rie, comunicando loro ciò cheintimamente viveva, e cioè lasua amicizia con Cristo. Fu“innamorato” di Cristonell’Eucaristia, la quale «non èsemplicemente un evento con

due protagonisti, un dialogo traDio e me.

La Comunione eucaristicatende ad una trasformazionetotale della propria vita. Conforza spalanca l’intero io dell’uo-mo e crea un nuovo noi» - comeebbe modo di scrivere l’alloracard. Joseph Ratzinger (LaComunione nella Chiesa, SanPaolo, Milano 2004, p. 80).

Lungi allora dal ridurre lafigura di San Giovanni MariaVianney a un esempio, siapure ammirevole, della spiri-tualità devozionale ottocente-sca, è necessario al contrariocogliere la forza profetica checontrassegna la sua personalitàumana e sacerdotale di altissi-ma attualità. Nella Franciapost-rivoluzionaria che speri-mentava una sorta di “dittaturadel razionalismo” volta a can-cellare la presenza della Chiesanella società, egli visse in gio-ventù un’eroica clandestinitàpercorrendo chilometri nellanotte per partecipare allaSanta Messa.

Oggi, le sfide della nostrasocietà non sono meno impe-gnative.

(continua in terza pagina)

Dall’Eucarestia e dalla fiducia in Dio,

una vita autenticaLe ragioni di un viaggio-pellegrinaggio ad Ars

“Ritornate a me con tutto il cuore” Le parole del profeta Gioele che risuonano

con forza nella liturgia del Mercoledì delleCeneri, orientano in maniera molto precisa ilnostro itinerario quaresimale. Ad esse fa eco laparola dell’Apostolo Paolo: “Lasciatevi riconci-liare con Dio!”. Anche nel Vangelo, la parola delSignore Gesù ci invita a recuperare il sensoprofondo dell’esistenza: “Il Padre tuo, che vedenel segreto, ti ricompenserà”. Si tratta di paroleche ci possono accompagnare per tutto il tempodella quaresima, unendo l ’invito pubblico,coraggioso, aperto alla conversione da unaparte, e l’esigenza profonda di un rinnovamentointeriore dall’altra.

Il profeta parla a tutto il popolo e denuncia imali che affliggono la sua vita pubblica; Paolo sirivolge alla comunità, senza paura di rimprove-rare la sua tendenza ad arrestarsi nel cammino dicrescita verso la pienezza di Cristo; Gesù stessonel Vangelo denuncia apertamente la finzione dichi pratica il bene unicamente per apparire.

La quaresima è tempo di conversione del cuore, occasionefavorevole per ritrovare identità. La Pasqua sarà il tempo dellagioia della risurrezione, che non può essere tenuta nascosta nelchiuso del cenacolo, ma si apre alla proclamazione gloriosa:“Cristo è risorto!”. Per tutto il mondo c’è possibilità di salvezza,di perdono, di vita nuova.

La nostra Quaresima con la Sindone.Il nostro cammino quaresimale di quest’anno, secondo l’invito

del nostro Arcivescovo, sarà una preparazione alla solenneOstensione della Sindone, esposta nel Duomo di Torino dal 10aprile al 23 maggio prossimi. Verrà anche Papa Benedetto XVI,domenica 2 maggio, a venerare la Sindone a Torino.

Sono ancora impresse nella nostra mente le parole che Papa

Giovanni Paolo II disse quando anche lui venne a prostrarsi inpreghiera, già sofferente, nell’Ostensione del 2000: “NellaSindone si riflette l ’immagine della sofferenza umana. Essa ricordaall ’uomo moderno, spesso distratto dal benessere e dalle conquistetecnologiche, il dramma di tanti fratelli, e lo invita ad interrogarsisul mistero del dolore per approfondirne le cause. L’impronta delcorpo martoriato del Crocifisso, testimoniando la tremenda capacitàdell ’uomo di procurare dolore e morte ai suoi simili, si pone comel’icona della sofferenza dell’innocente di tutti i tempi: delle innu-merevoli tragedie che hanno segnato la storia passata, e dei drammiche continuano a consumarsi nel mondo. Davanti alla Sindone,come non pensare ai milioni di uomini che muoiono di fame, agliorrori perpetrati nelle tante guerre che insanguinano le Nazioni,

allo sfruttamento brutale di donne e bambini, aimilioni di esseri umani che vivono di stenti e diumiliazioni ai margini delle metropoli, specialmen-te nei Paesi in via di sviluppo? Come non ricordarecon smarrimento e pietà quanti non possono goderedegli elementari diritti civili, le vittime della tortu-ra e del terrorismo, gli schiavi di organizzazionicriminali? Evocando tali drammatiche situazioni,la Sindone non solo ci spinge ad uscire dal nostroegoismo, ma ci porta a scoprire il mistero del doloreche, santificato dal sacrificio di Cristo, genera sal-vezza per l’intera umanità”.Nella seconda settimana di Quaresima - dadomenica 28 febbraio a domenica 7 marzo -verrà esposta nella nostra chiesa parrocchiale uncopia in grandezza naturale della Sindone: saràuna bella occasione per noi per prepararci a “leg-gere” l’immagine della Sindone, ma anche pervivere con più intensità la nostra quaresimaguardando a quel Volto che riassume e prende sudi sé le sofferenze di tutti gli uomini, come cidice il tema voluto dal nostro Arcivescovo per

l’Ostensione di quest’anno: “Passio Christi - Passio hominis”:nella sofferenza di Gesù noi vediamo la sofferenza dell’uomo, lecroci di tutti gli uomini.

Davanti alla Sindone potremo pregare così: “Signore, fa’ di mela tua sindone. Quando, deposto nuovamente dalla croce, vieni inme nel sacramento del tuo corpo e del tuo sangue, che io ti avvolgacon la mia fede e il mio amore come in un sudario, in modo che i tuoilineamenti si imprimano nella mia anima e lascino anche in essauna traccia indelebile. Signore, fa’ del ruvido e grezzo panno dellamia umanità la tua sindone!”

E’ questo lo spirito con cui vogliamo vivere la Quaresima diquest’anno: allora buona Quaresima a tutta la Comunità.

Don Nino

La Santa Sindone nel positivo fotografico: cioè come appare alla visita di chi l ’osserva

La Santa Sindone nel negativo fotografico: rileva la figura positiva dell’Uomo crocefisso

Il Lettore: un ministero al servizio della Parola di Dio

� In preparazione all’Ostensione della Sindoneche sarà esposta nel Duomo di Torino dal 10aprile al 23 maggio prossimi, la nostra parroc-chia di Santena, insieme con le altre parrocchiedella nostra Unità Pastorale, propone, nella set-timana dal 27 febbraio al 7 marzo, “LA SETTI-MANA della SINDONE”.

In questi giorni - dal 27 febbraio al 7 marzo -nella nostra Chiesa parrocchiale sarà espostauna copia della Sindone in grandezza naturale(m. 4,42 x m. 1,12) che potrà essere visitata datutti come preparazione alla venerazione dellaSindone conservata nel Duomo di Torino.

Anche i nostri ragazzi - delle elementari e dellemedie - potrebbero venire a vedere questa copiadella Sindone, accompagnati dai loro insegnan-ti: una bella occasione per accostarsi alla figura

misteriosa dell’Uomo della Sindone, non solodal punto di vista religioso, ma anche dal puntodi vista storico e scientifico.

In quella stessa settimana - mercoledì 3marzo alle ore 21 - ci sarà, sempre nella Chiesaparrocchiale, una conferenza tenuta dal Prof.Bruno Barberis, direttore del Museo dellaSindone e del Centro internazionale di sindo-nologia di Torino, uno dei massimi esperti dellaSindone, e venerdì 5 marzo alle ore 21 ci trove-remo per un incontro di preghiera davantiall’immagine della Sindone.

Noi sacerdoti saremo disponibili in quei gior-ni per guidare i ragazzi nella visione dellaSindone: basta dare la propria adesione preno-tandosi presso la parrocchia con un pò di anti-cipo per organizzare le cose per bene.

Settimana della Sindone28 febbraio - 7 marzo 2010

� L’impegno di proclamare laParola di Dio è un vero e pro-prio ministero molto impor-tante nella celebrazione litur-gica, perché l’accoglienza dellaParola di Dio dipende moltodalla sua proclamazione. LaCommissione liturgica delConsiglio Pastorale parroc-chiale ha proposto un brevecorso di liturgia per tutti colo-ro che animano le nostre cele-brazioni. Ecco alcuni consigliproposti:

� Le letture devono essere“Parola di Dio”, facendolaprecedere da una breve pausa.

Consigli per la lettura:� Il lettore ricordi che non

legge la Parola di Dio per sé,ma per gli altri. Deve dunqueprestare una particolare atten-zione in modo da essere capito.

� Leggere adagio, senza fret-ta: dobbiamo lasciare il tempoalle parole non soltanto diessere pronunciate, ma soprat-tutto di essere capite: a questoriguardo, è fondamentale che illettore si sia preparato prece-dentemente.

� Parlare con chiarezza,pronunciando con decisione edistintamente.

� Molto spesso capita dispegnere la voce alla fine dellafrase, “mangiandosi” le ultimesillabe. E’ perciò importantemantenere un tono regolaredurante tutta la lettura.

la commissione liturgica

lette dal lezionario posto sul-l’ambone evitando l’uso delfoglietto (controllare prima dell’i-nizio della celebrazione le letture).

� E’ opportuno che il lettoreprepari la proclamazione dellaParola di Dio almeno leggen-do la lettura prima dellaMessa.

� Prima di iniziare la procla-mazione è importante regolarela posizione del microfono per-ché questo sia in prossimitàdella bocca, evitando di starechinati sul libro.

� Prima di iniziare la pro-clamazione è bene attenderesempre che l ’assemblea siaseduta in atteggiamento diascolto.

� Occorre evitare di leggerele note scritte in rosso (esem-pio: “Prima Lettura”, “SalmoResponsoriale”, ...).

� Dopo aver proclamato il“titolo” del brano (“Dagli Attidegli Apostoli”) fare una brevepausa.

� Al termine della lettura,bisogna far risaltare la frase

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� La rivelazione attraverso iprofeti - La rivelazione di Dioda parte di se stessonell’Antico Testamento avvie-ne certamente attraverso glieventi della storia del popolod’Israele che egli chiama a séper esserne depositario.Quegli eventi, che potrebberoessere analizzati sotto il sem-plice profilo delle cause e deglieffetti esclusivamente umani,assumo un significato ulterio-re alla luce della fede in Dio.Accanto a questa rivelazionenell’avvenimento storico, c’èperò la rivelazione nell’eventodella parola: la parola profeti-ca. Basti pensare all’importan-za della rivelazione dei profetinei momenti salienti della sto-ria d’Israele: Samuele per ilregno di Saul; Natan per il reDavide; i profeti cosiddetti“maggiori” nei tempi prece-denti l ’esilio e durante ladeportazione in Babilonia, trai secoli IX e VI a.C.; Aggeo eZaccaria per la restaurazioned’Israele dopo l’esilio. Ma chiè il profeta?

Il profeta è letteralmente un“portavoce” di Dio, al quale egliaffida un messaggio da tra-smettere al popolo, o al re, o adun singolo. La sua “chiamata”da parte di Dio è sempre per-sonale e accade solo a determi-nati uomini, come evento gra-tuito, non vincolato da condi-

Pillole formative / 3zioni e spesso imprevedibile eirresistibile da parte del profetastesso. Dio gli “parla” o mani-festa “visioni”, non però consensazioni esterne uditive ovisive, ma piuttosto con perce-zioni o ispirazioni interne.Sempre c’è un messaggio con-creto da trasmettere a qualcunocon una missione determinata,di cui il profeta rende contodirettamente a Dio.

Spesso è gravoso per il pro-feta giustificare questa chiama-ta davanti a sé e agli altri,soprattutto quando incappa inopposizione e incomprensioni:la fatica sta nel dimostrareun’esperienza personalissimache non ha testimoni, pur nellacertezza di essa e della veritàche veicola.

Del resto è in effetti possi-bile che vi siano pure falsi pro-feti (cfr. 1Re22,8; Ger 23 e 28;Ez 13), che non hanno ricevu-to rivelazioni da Dio, oppure

le hanno accolte o elaborateerroneamente. Essi si distin-guono per la loro infedeltà aDio e alla sua alleanza storica,con messaggi dissonanti dallafede d’Israele; per il mancatocompimento della profezia,anche dopo la loro morte; peruna condotta morale riprove-vole o quantomeno macchiata;per l’assente richiamo nei con-fronti degli uditori a passareda un’esistenza peccaminosa auna conforme alla volontàdivina. Generalmente, infatti,la predicazione autenticamen-te profetica, accanto all’affer-mazione dell’unico vero Dio,richiama ad una coscienza delpeccato e alla minaccia delcastigo e promette la salvezza,alla fine dei tempi, per unresto d’Israele. Tuttavia, inogni caso nessun criterio èdecisivo da solo, ma sempre sicompone con gli altri.

[3-continua]

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...la Preghiera

� L’immagine presente sullenzuolo della Sindone riman-da alla crocifissione e il fattoche sia impressa sul lenzuolorimanda alla sua deposizionedalla croce. Per chi legge lapassione di Gesù nei vangelinon è tanto difficile da accet-tare ciò che si vede nellaSindone, quanto piuttosto ilmodo come l’immagine si èformata sulla Sindone. Nonc’è nessuna contraddizione fraquanto leggiamo della soffe-renza inflitta a Gesù e quantoconstatiamo nell’immaginedella Sindone.

Questo fatto impressionanteimpone di scegliere: o all’origi-ne della Sindone vi fu un con-tatto diretto tra questo lenzuo-lo e il cadavere di Gesù, o nellastoria un altro uomo fu tortu-rato alla maniera stessa diGesù e poi il suo cadavere fu

La Sindone e i racconti evangelici della Passione e della sepoltura di Gesù

messo a contatto con questotelo, ma certamente non vi fula costruzione intenzionale diuna reliquia, perché l ’im -magine della Sindone sfugge atutte le spiegazioni di artefattoche finora sono state tentate.

Il discorso si complica quan-do si cerca di ricostruire lemodalità della sepoltura diGesù. Nelle descrizioni evange-liche esse non sono dettagliatee, fra sinottici e quarto vangelo,si verifica una certa divaricazio-ne. I vangeli non intendevanodescrivere dei minimi partico-lari, quanto sottolineare che nelcaso di Gesù si è trattato,nonostante la sua condanna amorte come malfattore, di unasepoltura eseguita in modoonorato. Certamente, per unaspiegazione della formazionedell’immagine della Sindone, lamolteplicità dei panni funebriindicati nei vangeli costituisceun motivo di difficoltà.L’immagine infatti è frutto diuna proiezione ortogonale e siconcilia male con la descrizionedi un avvolgimento che provo-cherebbe, invece, una proiezio-ne cilindrica.

Nella lettura dei vangeli èdominante l’impressione cheagli autori stesse a cuoredescrivere il procedimentodella sepoltura dalla prospettivadell’esperienza dei testimonidel sepolcro vuoto e non da

quella del trattamento obietti-vamente riservato al cadaveredi Gesù. La pluralità degliindumenti funebri, che aveva-no avuto funzione di veri lega-mi tali da incorniciare laimmobilità e impotenza diquel corpo, è ora essa stessaridotta all’impotenza e sempli-cemente “giace”, privata dellasua preda.

L’intenzione dei vangeli èquella di affermare la presenzadi un atto di potere sovranoesercitato da parte di una vitaritrovata. Al di là di questaintenzione convergente, i van-geli trasmettono una rappre-sentazione poco omogenea delprocedimento della sepolturadi Gesù: probabilmente essa siregge su due tradizioni - dauna parte, quella di Marco eMatteo, e, dall’altra, quella diGiovanni - che immaginanoin modo differente il procedi-mento della sepoltura. La nar-razione sinottica presentameno difficoltà per la spiega-zione della Sindone rispetto aquella giovannea.

dal sito www.sindone.org

Mercoledì 17 febbraio 2010è il mercoledì delle ceneri.

Inizia il tempo della Quaresima: 40 giorni in preparazionealla Pasqua.Sulla nostra fronte vengono messe le ceneri.

La Chiesa ci dice:Convertiti!Lascia il peccato e torna a Gesù!Convertiti e credi al Vangelo!Gesù ti ama e ti perdona.

Noi diciamo:E’ vero! Sono un peccatore. Sono fatto di cenere. Gesù è la mia vita.

Vieni alla Celebrazione delle Ceneri:ore 8,30 in Grotta

ore 17,00 in Chiesa per tutti i ragazziore 20,30 in Chiesa per i giovani e gli adulti

Cari lettori, buon 2010! Questo è l’augurio dei catechistiper un grandioso anno ed è l’augurio della nostra UnitàPastorale 57. Per riprendere il cammino vi debbo informareche ci sono novità per quanto riguarda la catechesi.

Nel mese di novembre scorso, la nostra Unità Pastoraledi cui fanno parte le parrocchie di Cambiano, Favari e LaLonga, Marocchi, Moriondo, Poirino, Trofarello, Santena,Valle Sauglio e Villastellone si è riunita per formare ungruppo di lavoro sulla catechesi. Perchè formare questacommissione? Perchè la vuole il nome della stessa “UnitàPastorale”. Se non ci si unisce, si rimane divisi e non è peressere divisi che il vescovo di Torino ha ideato per le par-rocchie le varie unità: un cuor solo un’anima sola, insiemecon Cristo.

Questo gruppo, che ha come responsabile don SergioFedrigo, parroco di Trofarello, insieme a laici e rispettivisacerdoti ha pensato che sarebbe meglio buttare le retiuniti per una migliore pesca sulla Parola rivolta ai ragazzi ealle loro famiglie. Questo progetto dovrebbe aiutarci arisolvere problemi e incertezze, arricchire ogni parrocchiache in questi anni vive sfide e frenesie dei tempi moderni.

Ora ogni parrocchia dovrà presentare alle altre il propriooperato per raggiungere un fine che possa essere buono pertutti secondo la vita di ciascuna. Di certo più persone por-tano idee, più ci si aiuta e perché no... con allegria e piùcoraggio le reti per la pesca verranno gettate molto piùvolentieri e con efficacia. Di certo dobbiamo osare nel farecose nuove senza perdere il fine: l ’amore di Dio. Gesùdisse: «Vi farò diventare pescatori di uomini...». Tempi duriper la pesca oppure è solo il nostro pessimismo, che frena,che si basa solo sulle nostre forze e non sulla fiducia e spe-ranza in Lui?

La “ preghiera salmica”

Signore, il Santo di Dio, tu cichiami alla santità.Ti preghiamo dunque: dacciuna vita che proclami la tua.Strappaci dai nostri egoismi edalla nostra crudeltà.Liberaci dalla nostra volontàdi oppressione. Concedi che amiamo in spiri-to e verità.Insegnaci i tuoi comanda-menti, che sussurrino il tuoamore nei nostri cuori.Perché la tua tenerezza siaconosciuta da tutti gli uomini, fa’ che sappiamo vederti inogni uomo e sappiamodiscernerti in ogni povero.Insegnaci, non il timore delloschiavo che si piega davanti alcastigo, ma piuttosto queltimore affettuoso che vorreb-be esserti sempre più vicino.Vicino a te, Signore vivente, per i secoli dei secoli.

Amen.

...l’angolo del Catechismo

Unità Pastorale 57Parte la Commissione Catechesi

“...lo avvolsero in un lenzuolo...” Dipinto di M. Caffaro Rore

SABATO in FESTAil sabato pomeriggio dalle ore 15,30 alle 17,00

GIOCHI e LABORATORI (libera e gratuita per tutti)

Page 3: “Ritornate a me con tutto il cuore” · La Comunione eucaristica tende ad una trasformazione totale della propria vita. Con forza spalanca l’intero io dell’uo-mo e crea un

il lavoro, quella che al suointerno porta casi di malattieo handicap, casi di droga , didifficoltà di comunicazione tragenitori e figli, separazioni,divorzi.....

Questa famiglia esiste anchequi a Santena, nella nostra via,nel nostro condominio.

Pensiamo alla famiglia comecellula primaria e viva dellacomunità umana, luogo doveil singolo individuo nasce condignità, cresce, si sviluppa e siforma. E’ nella famiglia che siimpara a vivere veramente, avalorizzare la vita, la salute, lalibertà e la pace, la giustizia ela verità, il lavoro ed il rispettoper gli altri ...tutti valoriperenni, insostituibili.

lo Specchio� N° 1 • FEBBAIO 2010 � PAGINA 3COMUNITA’

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Unità Pastorale 57la Parrocchia di Santena organizza un pellegrinaggio

per l’anno Sacerdotale del Santo Curato d’Ars

dal 2 al 5 giugno 2010 (Pullman quattro giorni e tre notti)

Lione, Ars, Annecy, Chambery Informazioni, programma e iscrizioni

presso l ’ufficio parrocchialeTelefono 011 945 67 89 o 333 755 97 95

oppure vai al sito: www.parrocchiasantena.it

Chi era il Santo Curato d’Ars?(continua dal numero

precedente)� Oggi, che e stato eviden-ziato l’errore nella valutazionestorica del personaggio diFilomena e il suo culto sop-presso, a chi dobbiamo ascri-vere quei miracoli?

Non possiamo negare ildono delle guarigioni fatto daDio al curato d’Ars. Questiera ben conscio che i prodigierano un segno divino cherinviavano ad una guarigionepiù profonda. E per nulladesideroso che si manifestas-sero fenomeni d’infatuazionepopolare, cercò di distoglierel’attenzione da sé.

Dal 1818 al 1859 ha vissutoad Ars facendo le stesse cose,tuttavia ogni messa, confes-sione, predica, penitenzaerano vissute sempre conintensità e freschezza di spiri-to. La santità del curato d’Arssi fonda, infatti, non nellegrandi cose, ma nella quoti-dianità e semplicità del pro-prio ministero. Lo zelo, lafedeltà, l’umiltà e l’amore perla sua missione costituisconol’ossatura della sua vocazionealla santità. Il suo apostolatoad Ars gli causò anche moltesofferenze: da principio eglidovette sopportare le calunniediffamatorie di alcuni parroc-chiani, in seguito anche deisacerdoti dei paesi vicini.

Nel 1843 don Vianney siammalò gravemente e solo lepreghiere e un voto a “santaFilomena” lo salvarono dallamorte. In seguito alla malat-tia, e visti i numerosi impegnipastorali, gli fu affiancato uncollaboratore, don AntoineRaymond. Il nuovo collabora-tore sicuramente liberò damolte incombenze donGiovanni Maria, ma fu ancheuna croce da saper sopportare.

Pur non volendo toglierenulla al coadiutore, è anchevero che egli aveva un caratte-re non facile, forse geloso,talora invadente e non di radoautoritario. I rapporti tra i duefurono tuttavia ottimi: il coa-diutore nutriva un particolareaffetto per il suo parroco, ilquale ne apprezzava l’operato,anche se spesso aveva a chefare con il suo carattere diffi-cile. E di fronte alla gente ilcurato prese sempre le difesedel suo collaboratore, che nonera molto stimato dal popolo.

Vi furono anche altri avve-nimenti della vita pastoraleche, pur scontrandosi con lasua volontà, egli accettò. Adesempio, la Casa dellaProvvidenza per cui aveva lot-tato e sofferto, dovette essereceduta alle Figlie di sanGiuseppe. Il santo, certamen-te contento di assicurare ilfuturo di un’istituzione cosìpreziosa per lui, tuttavia visseil passaggio non senza dolore.

Inoltre, per quasi tutto ilperiodo trascorso ad Ars,Giovanni Maria visse unacrisi profonda. In lui era tal-mente forte il senso della pro-pria incapacità e non idoneitàal ministero pastorale, chedesiderava ritirarsi in solitudi-ne per espiare i suoi peccati.Gli appariva terribile morireda parroco.

Ma ogni richiesta fatta alsuo vescovo fu vana, come talifurono pure i tentativi, fatti dipropria iniziativa, per fuggireda Ars (1843 e 1853). Il pen-siero che avrebbe potuto con-durre a Dio tante altre animelo costringeva a restare, preva-lendo sulla propria volontà.

(4. continua. 7)

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(continua dalla prima pagina)Se allora c’era la “dittatura

del razionalismo”, ora si regi-stra in molti ambienti unasorta di “dittatura del relativi-smo”. Il razionalismo fu inade-guato perché pretese di elevarela sola ragione a misura ditutte le cose; il relativismocontemporaneo mortifica laragione, perché di fatto arrivaad affermare che l ’essereumano non può conoscerenulla con certezza al di là delcampo scientifico positivo.Oggi però, come allora, l’uomomendicante di significato ecompimento va alla continuaricerca di risposte alle doman-de che non cessa di porsi.

L’insegnamento che a que-sto proposito continua a tra-

smetterci il santo Curatod’Ars è che ogni cristiano,non solo il sacerdote, deveporsi in un’intima unionepersonale con Cristo, da col-tivare e accrescere giornodopo giorno, per lasciare cheEgli tocchi i cuori e li apra alsuo amore misericordioso.Solo così, di conseguenza,può rifiorire con entusiasmo evitalità la fede di tutti.

Un viaggio sui luoghi delVianney possa essereun’occasione per riflettere sututto questo e pregare affin-ché, per sua intercessione, ilbuon Dio faccia dono alla suaChiesa di santi sacerdoti eperché cresca nei fedeli ildesiderio di sostenere e coa-diuvare il loro ministero.

Dall’Eucarestia e dalla fiducia in Dio,

una vita autenticaLe ragioni di un viaggio-pellegrinaggio ad Ars

� La nostra Città di Santena,che nei prossimi anni saràsempre più conosciuta cometerra di asparagi e sede delCastello Cavour, un riconosci-mento culturale e musicale dialto livello lo ha ottenuto pro-prio in queste settimane. Sitratta del monumentale orga-no che si trova nella nostraChiesa Parrocchiale dei SantiPietro e Paolo e che dal 1929anno di costruzione da partedella famosa ditta Francesco

Un nuovo volume della Provincia di Torino

L’Organo di Santena, un gioiello di eleganza

Vegezzi Bossi, svolge il suoonorato servizio di accompa-gnamento musicale alle diver-se funzioni religiose. In tuttiquesti anni si sono avvicendatisu quei tasti personaggi anche“storici” delle vicende santene-si, come ad esempio per tuttimons. Pietro Amateis e ilCanonico Serra.

Un riconoscimento “ufficia-le” che riscopriamo tra le pagi-ne molto ben documentate e

angeli trombettieri, dipinta dicolore beige”. Il prospetto cen-trale si presenta con 43 cannein zinco e 2 tastiere in consol-le con 56 tasti ciascuna.

Confessa nella prefazione alvolume, l’autore delle fotogra-fie e curatore della rassegnaorganistica annuale dellaProvincia di Torino EdgardoPocorobba: “...ho cercato di tra-sferire nelle immagini, le emo-zioni provate nel fotografarequesti strumenti, l’uno più bellodell ’altro, come spero concorde-ranno i lettori di questa enciclo-pedica fatica” - ed aggiunge -“L’organo di Santena è tra imaggiori della provincia perimponenza ed eleganza. Si inse-risce perfettamente nell ’insiemearchitettonico della chiesa, adiniziare dalla stessa scenograficafacciata ed è in sintonia con larobusta impronta dei compositoripiemontesi di mezzo secolo fa”.

Michele Tosco

illustrate del poderoso volumeedito proprio in queste setti-mane dalla Presidenza dellaProvincia di Torino:“Organalia”, Cento organidella Provincia di Torino.Nella nostra Città riscopria-mo di avere un vero e propriogioiello architettonico e musi-cale composto, come precisa ilvolume, da “cinque campate contorre centrale sormontata dacimasa a volute con coppia di

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Nuovi Arrivi

Festa in Famiglia� “La famiglia è un fonda-mento indispensabile per lasocietà e per i popoli, e anche unbene insostituibile per i figli,degni di venire al mondo comeun frutto dell ’amore, del donototale e generoso dei genitori....E’ una vera scuola di umanitàe di valori perenni. Nessuno si èdato la vita da solo.” (PapaBenedetto XVI 18/01/09)

Chi ci parla della famiglia ecome se ne parla nella nostrarealtà quotidiana?

La cronaca mette esclusiva-mente in evidenza i fatticruenti di uccisioni, omiciditra consanguinei, conflitti tragenitori e figli, violenze traparenti, mentre i media pub-blicitari ci presentano unafamiglia senza problemi, sem-pre più felice a seconda delprodotto alimentare o di bel-lezza che viene scelto che cirende belli e sani.

Noi vogliamo riflettere sullafamiglia vera, quella che lavorao piuttosto che oggi ha perso

Ma questa famiglia ha biso-gno di essere difesa, perchévengano riconosciuti e soste-nuti i suoi diritti inalienabili.

Questa è la famiglia di cuivogliamo parlare, che voglia-mo valorizzare e per la qualeorganizzeremo ogni anno lafesta, “La Festa dellaFamiglia”, da ricordare, comeuna ricorrenza.

Per quest ’anno abbiamoorganizzato un lungo weekend da venerdì 7 a domenica 9maggio 2010, qui a Santenapresso l’oratorio parrocchiale.

Si alterneranno momenti diriflessione, su varie problema-tiche, a momenti di gioco,serate in allegria e divertimen-to e non dovrà mancare la

preghiera e l’Eucarestia.Sappiamo che in una fami-

glia il tempo non basta maiper fare tutto, ma pensiamo alpoco tempo che dedichiamoallo stare tutti insieme, perchéi vari impegni di ogni compo-nente della famiglia non lopermettono, pensiamo a comenon siamo più abituati a par-larci, perché troppo indaffara-ti. Segniamo sul calendarioquesta data.

Parlare insieme ad altre per-sone dei propri problemi nonli risolve certamente, ma cipuò aiutare a creare il giustospirito per affrontarli, sapendoche non siamo soli a viverli.

Questa è solol’informazione, ci faremo pre-sto vivi con il programma det-tagliato ...al prossimo articolo!

Carla B.

Page 4: “Ritornate a me con tutto il cuore” · La Comunione eucaristica tende ad una trasformazione totale della propria vita. Con forza spalanca l’intero io dell’uo-mo e crea un

lo Specchio� N° 1 • FEBBRAIO 2010� PAGINA 4 NOTIZIE e ASSOCIAZIONI

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Finalità:� Promozione della dignità della persona umana.� Sensibilizzazione della Comunità verso i problemi

umani e sociali.� Collaborazione con le strutture pubbliche operanti

sul territorio.Cercasi volontari!

E’ possibile contattare il Gruppo Caritaspresso l’Ufficio Parrocchiale ogni giovedì (non festivo),

dalle ore 9 alle ore 11 - Tel. 011 945 67 89

Segni sacri sul territorio

Pilone della partoriente � Continuiamo la rubrica:Segni sacri sul territorio, operadi Carlo Smeriglio.

Al “ Pilone della Partoriente”,si raccomandavano allaMadonna le donne in procintodi diventare mamme e per ren-dere grazie dopo il lieto even-to. Tale denominazione mi èstata confermata ancora pochianni fa da un’anziana signora.

Tale pilone è situato in loca-lità Tetti Busso, a lato di viaAlberassa, sul terreno delnumero civico 16. Edicola inmuratura a pianta quadrata,misura mt. 1,25 di lato e mt.2,80 di altezza. La facciata haun timpano e una porta in ferrodi forma rettangolare. Il tetto èa due spioventi sormontato dacroce in ferro. All’interno alcentro della volta è dipinto ilsimbolo dello Spirito Santo, esulla parete di fondo un dipintodi pregevole fattura rappresen-tante la Madonna con ilBambino Gesù. Questo dipintoporta i segni del tempo nellasua parte inferiore. Sempreall’interno, su ognuna delle duepareti laterali si notano ancoradue figure dipinte, rivolte versol’immagine della Madonnadella parete di fondo. Le iden-tità di questi dipinti sono ormaiindecifrabile (lo erano già dieci

anni fa); è sicuro che sonoimmagini di santi perché sinotano ancora le aureole.All’interno, alla base dei dipin-ti, ripiani con fiori e lumini.

Questo pilone fu costruito nel1884 dalla nonna di GiuseppeRazzetti della Trinità (Pinin)per grazia ricevuta, essendousciti indenni dopo essere staticoinvolti nel ribaltamento di uncarro trainato da buoi. Sonoincidenti tipici dell’epoca, esituazioni simili sono soventeraffigurate negli ex voto espostinelle chiese e nello scalonedella nostra chiesa parrocchiale.

A cura della famigliaBergoglio che ne è ora pro-prietaria, recentemente è statorestaurato l’intonaco esterno,

e sistemato il terreno circo-stante allo scopo di impedireche il pavimento possa essereinvaso dall’acqua provenientedalla strada in occasione diforti precipitazioni. Quindiora rimane da restaurarel’interno, se possibile farlo, oridipingerlo per portarlo allecondizioni originali.

Con la speranza che renderenoto tutto questo serva a desta-re l’interesse di restauratori,decoratori, pittori, e di quantihanno a cuore la conservazionedi questi segni sacri sul territo-rio santenese, essendo essitestimonianza della fede deipadri, e ricordi di frammenti distoria del passato.

CarloSmeriglio

� Il comitato cittadino per la riapertura delparco della Villa Cavour, forte dell’appoggiodi 1500 cittadini che ne hanno sottoscrittol’appello, chiede di poter usufruire del parco,chiuso da più di un anno.

In questo parco si svolgevano molte attività:didattiche, culturali, sportive e ludiche.Frequentato da scolaresche, accompagnate daidocenti, per lo studio della fauna e della flora,in certi casi unici esemplari in Europa.

Per molte Associazioni il parco è teatro diattività culturali. L’Artes tutti gli anni orga-nizza un’Estemporanea di pittura dal titoloPasseggiata nel Parco, invitando pittori ditutto il Piemonte con esposizione di quadrilungo i viali. Gli Scout usano il parco per daredimostrazione della loro preparazione, e orga-nizzano giochi per i bambini. I bambini degliasili, assidui frequentatori, arrivano anchedalle città vicine con lo scuolabus.

Il WWF ha utilizzato il parco per un pro-getto naturalistico dedicato alle scuole: il pro-getto prevedeva la creazione di nidi artificialiche sono stati posizionati sugli alberi del parcoper mostrare ai bambini come in un secondomomento varie specie di uccelli popolasserotali nidi. Per gli sportivi il parco costituisce uncampo di allenamento ideale data l’assenza di

auto e la forte ossigenazione dell’aria. Aglianziani e alle mamme con bambini piccoli èrimasto l’unico polmone verde, non essendociin città altre zone verdi usufruibili.

Il parco rappresenta anche un importanterichiamo turistico. I l Camperclub “LaGranda” ha organizzato negli anni passati bencinque raduni. La partecipazione a questemanifestazioni è stata sempre considerevole.Oltre trecento mezzi e quasi mille persone perraduno, provenienti da tutta Italia, visitavanoil nostro territorio rappresentando una note-vole risorsa anche per i commercianti locali.

Tutto questo è terminato, ogni attività èbloccata da oltre un anno.

A cura di Marco Osella

Un comitato cittadino chiede la riapertura del parco Cavour

Iscrizione al Circolo San Luigi

Tesseramento 2010Ragazzi fino 15 anni € 3,00Adulti ... € 5,00

Presso il bar dell’Oratorio

� Ci sono persone che dadecenni si impegnano per ladifesa della vita umana tuttaintera, dal concepimento allamorte naturale, senza alcunaeccezione.

Queste persone non sonosemplicemente “per la vita” masi oppongono all’aborto pro-curato, alla fecondazione arti-ficiale, all’eutanasia, al testa-mento biologico. I pro-life,essendo controcorrente, sonospesso giudicati degli irriduci-bili di un’ortodossia antiabor-tista e antieutanasista chemolti hanno abbandonato.

Essi sono un ostacolo alcompromesso che molti inse-guono sui temi laceranti del-l ’aborto e del divorzio; unostacolo sulla strada delleleggi “imperfette”, come lalegge 40 sulla fecondazioneartificiale; un ostacolo per chitrasforma le leggi ingiuste,come la 194 sull’aborto, in“leggi buone ma applicate male”.

Il pro-life si prodiga perrendere efficace la sua azione,fatta di gesti, di serviziovolontario, di parole, di testi-monianza. Egli riconosce larealtà e imposta il suo “aposto-lato” per la vita sul rispettodella legge naturale cercandodi mostrare che la difesa dellavita del nascituro, di unaragazza in stato vegetativo, diun embrione fabbricato inprovetta si fonda sull’umanitàdelle vittime e che uccidere uninnocente non è mai lecito.

Purtroppo, anche di fronte auna ragione logica ed eviden-te, il mondo prosegue imper-territo nella direzione della

Via Crucis di Gesù nel grembo

cultura di morte facendo dige-rire all’uomo della strada leleggi ingiuste (con la scusa che“funzionano” e che “ormai sonostate assorbite bene”) e sfornan-do nuove leggi inique resemeno amare dal “mantello” delcompromesso.

Il pro-life si ritrova sì consolidissime argomentazionirazionali, che però salvanopochissimi bambini non ancoranati e non cambiano la testa deilegislatori, non toccano il cuoredei giornalisti e degli opinionleader. E allora si scopre servoinutile e si accorge che “fermarestando la solidità della sua argo-mentazione ragionevole, che maidovrà rinnegare” la grande bat-taglia per la vita non si puòcombattere senza di Lui.

Oggi la Via Crucis piùdolorosa e drammatica diCristo è quella del bambinonel grembo di sua madre.Gesù continua a morire nellecentinaia di migliaia di bam-

bini che ogni giorno nelmondo vengono uccisi nelgrembo con vari metodi;infatti ha detto: “tutto quelloche avete fatto a uno di questimiei fratelli più piccoli lo avetefatto a me” (Mt. 25,4).

Qualcuno che piange suquesti bambini c’è. Sono ledonne che si rendono conto diaver ucciso un figlio. Qualestrage... quanto sangue inno-cente! E tutt ’intorno... unsilenzio davvero assordante.

“Le parole e le immaginicoraggiose della Via Crucis diquesto libro faranno gridare alloscandalo. Sì, perché oggi il vio-lento non è chi uccide, ma chi hail coraggio di denunciarlo”.

Queste pagine saranno diconforto e consolazione per:

� le donne che sono tentateo hanno già abortito.Guardando alla sofferenza diCristo potranno riscoprire lavita e la misericordia;

� i sacerdoti che, guardandoa Gesù tra le loro mani,potranno trovare il coraggiodella testimonianza per laverità e la vita;

� i pro-life che, guardando aGesù lasciato solo e rinnegatodai suoi, riscopriranno la bel-lezza del loro compito e trove-ranno la forza di respingere loscoraggiamento e la voglia diabbandonare.

“Questo libro è un potentestrumento per difendere la vita,ricominciando dalla Croce diCristo”. L’autore, PadreAngelo dell’Annunciazione,cardiologo, nel 1978 è uno trai fondatori dei primi Centri diAiuto alla Vita a Trento.Carmelitano dal 1987, ordina-to sacerdote nel 1991, èConsigliere spirituale nel san-tuario di Tombetta, pressoVerona. Attualmente si dedicaalla spiritualità della vita nelConvento carmelitano diBolzano, presso la Madonnadel Carmine. È curatore di“Parola e Vita” presso l’agenziaZenit. Sito dell ’autore:www.vangelodellavita.it

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lo Specchio� N° 1 • FEBBRAIO 2010 � PAGINA 5NOTIZIE e SPORT

Una barca nel bosco(Autore Paola Mastrocola - Ed. Mondolibri - Ugo Guanda Editore)

Sono passati tanti anni dalla morte del padre e GaspareTorrente, solo ora rivedendo la vecchia barca, trova il coraggiodi aprirsi e raccontargli finalmente le difficoltà vissute. Quellabarca ora è abbandonata, ma non per lui. Suo padre è lì, dasempre è lì per ascoltare, per capire, per consigliarlo, guidarlo econfortarlo. Gaspare, figlio di un pescatore di una piccola isola mediter-

ranea, all’età di 14 anni, su consiglio dell’insegnante di france-se, che lo ritiene particolarmente dotato negli studi, ed in par-ticolare nel latino, si trasferisce con la mamma a Torino perfrequentare il liceo.Contro ogni aspettativa, si trova ad affrontare solo disagi fra

insegnanti pressappochisti e compagni di scuola che lo consi-derano fuori tempo, fuori moda. Fatica non poco a farsi accet-tare e così per non sentirsi solo e allontanato, senza neancheaccorgersene, un pò alla volta smette di studiare.Nascondendosi dietro mille giustificazioni, pur di non delude-re il “branco” è disposto a tutto per non rimanere isolato. Anche l’università gli appare fumosa, una commedia grottesca

in cui docenti e studenti fanno a gara per fare mostra di se. Manonostante ciò qualcosa è ancora vivo in lui, e così Gaspare sirituffa negli studi, prende la laurea di giurisprudenza.Ma la strada è ancora irta di ostacoli e Gaspare scopre che

occorre appartenere ad una famiglia che già opera nel settore,per potervi fare parte: non servono e non sono necessarie doti,abilità, impegno: il figlio di un pescatore può solo continuare afare il pescatore, mentre il medico partorirà un figlio medico el’ingegnere un altro ingegnere. E’ così da sempre, e semprecosì sarà. Amara sconfitta, ma la vita riserva a volte sorpresedavvero inaspettate.Gaspare non riuscirà a coltivare i propri sogni di latinista e di

avvocato, ma coltiverà nel vero senso della parola, e svilupperài propri talenti attraverso la realizzazione del “Boscomondo”,una sorta di strana casa con e dentro il verde.Il racconto di Gaspare è triste e buffo nello stesso tempo, è la

rappresentazione reale della nostra società... è quello che lenuove generazioni si lasciano vivere.E’ un racconto per i giovani, e ancor di più per le loro fami-

glie, perché spiega i meccanismi e le dinamiche del “branco”, econsente di capire come scegliere di vivere, indipendentemen-te dalle mode, dalle pressioni e vessazioni e dalle paure dell’i-solamento. E’ una storia che parte da cento, mille storie vere, da mille

frammenti di fragilità Angela Ciccarelli

L’angolo della Lettura

AMBULATORIO

VETERINARIO

D.ssa B. Landie

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SANTENA CENTRO Via Cavour 68

� Il gruppo sportivo “LeAsparagette” fu fondato periniziativa del Sig. GiuseppeTosco nel 1970.

L’iniziativa era sorta, essen-do il fondatore un attivocomponente della bandamusicale cittadina, dall’esi-genza di disporre di un grup-po di majorette che accompa-gnassero le uscite della bandaalle varie manifestazioni citta-dine ed esterne. Il gruppo inquesti lunghi anni di lavoroha avuto notevoli variazioni.

Il direttivo attualmente ècostituito dal presidente Sig.De Cesare, il vice presidenteil Sig. Croci, il segretarioSig.Gaude e dal rappresen-tante dei genitori Sig.Salemme. Sig. GiuseppeTosco è rimasto il presidenteonorario dell ’associazione.Oltre a loro la parte organiz-zativa e gestionale del gruppoè affidata principalmente alle

“Gruppo Asparagette Santena”40 anni di attività sportiva

insegnanti del gruppo.Le attività presenti sono

diverse e anche gli iscrittiaumentano di anno in anno.Troviamo il settore ginnasticaartistica divisa in propedeuti-ca (dai 5 anni) ed intermediae Il settore twirling agonisticoe non che insieme attualmen-te contano circa 50 iscritti.Infine, da circa 9 anni, il set-tore ginnastica musicale peradulti che sta scoprendo sem-pre più successo nel pubblico

femminile e che ammonta acirca 70 iscritte.

Cerchiamo disperatamentetutte le ex atlete del twirlingsantenese e tutte le majoretteche dal 1970 hanno fatto fattedel nostro gruppo. Per chiavesse piacere di rincontrarcie di partecipare agli eventidella prossima primavera, puòcontattarci al seguente nume-ro 339-3561317.

Vi aspettiamo numerosi!! Per qualsiasi info contatta-

mi al 349 4673941. Grazie!

Alessia

� La prima parte del cam-pionato non si è rivelata posi-tiva per la squadra seniores dicalcio seguita ora da FulvioZapparoli. I ragazzi del S.luigi che partecipano allaterza categoria, nel girone Cinsieme con altre 13 compagi-ni hanno centrato la vittoriain una sola occasione, andan-do incontro a diverse sconfit-te. Il vice allenatore è MarcoOpesso e insieme al mister sitrovano a gestire una rosa dicirca 25 ragazzi.

Per questo per fare giocaretutti la rotazione è ampia.Dopo la sosta invernale, iltorneo è ripreso domenica 9febbraio.

Ecco cosa ne pensa il diri-gente Ciro Lotti sulla primaparte della stagione: “L’annopassato è terminato in mododisastroso. Nell ’ultimo biennioci siamo trovati alla fine di unciclo per questo la squadra ècambiata molto. Diversi ele-menti sono giunti dallaJuniores. Le difficoltà sono statepiù del prevosto. Anchel ’allenatore con cui avevamoiniziato l’anno, ci ha lasciato ametà del girone di andata”.

“Ma cosa sperate di rag-giungere nel proseguo?”

Ultime dal San Luigi

“Ci sono stati nell ’ultimoperiodo dei nuovi arrivi, quindicercheremo di abbandonare ildesolante ultimo posto, magaricon delle buone prestazioni deiragazzi”.

Passando al volley, a set-tembre si è formata per laprima volta una compaginemista, iscritta al campionatoUisp master, in cui ci sonoragazzi dall ’età’ oltre i 23anni. Al momento sono 13elementi e il girone B com-prende 10 formazioni.

“Pur giocando insieme da pocotempo - esordisce un respon-sabile Francesco Cini - espri-miamo un ottimo gioco, tantoche siamo in testa al girone. Chivince il raggruppamento puòpartecipare alla fase finale chegli anni passati si svolgeva aRimini. Fin’ora i risultativanno al di là delle nostreaspettative, ma speriamo dimigliorarci ulteriormente”.

Giuseppe Tassone

...l’angolo degli Scout

� La felicità va ricercata? Oppure dobbiamo saper aspettare edessere al posto giusto nel momento giusto quando viene distribui-ta? Ecco ciò su cui abbiamo discusso noi ragazzi del ClanBoomerang (dai 17 ai 21 anni) in questo mese di gennaio.Dapprima abbiamo analizzato la nostra idea di felicità, a partire dadue casi diversi: la felicità ci cade addosso? Oppure la felicità ladobbiamo ricercare? Divisi in due gruppi, abbiamo dovuto difen-dere una delle due tesi, anche nel caso in cui non fossimo statid’accordo.

Per quanto riguarda la prima affermazione, è stato sostenuto che,se un avvenimento accade all’improvviso, la felicità che ne deriva èsicuramente maggiore rispetto alla felicità ricercata, in quanto que-st’ultima è attesa e a volte è il risultato di una serie di sacrifici. Afavore della seconda argomentazione invece è stato affermato che èpossibile riscontrare la felicità nelle azioni quotidiane e di conse-guenza che è meglio ricercarla, poiché così possiamo crearci ilnostro destino senza dover sperare in un episodio che potrebbenon verificarsi mai.

Siamo perciò giunti alla conclusione che la chiave per la felicità èla combinazione tra l’imprevisto e la ricerca, in quanto si tratta didue elementi complementari, giacché ci si potrebbe anche stancaredi cercarla e così anche di aspettare che accada qualcosa senzapoter intervenire.

Infine, per concludere, don Luca Peyron, già assistente di gruppiScout, ci ha dato alcuni spunti su cui ulteriormente riflettere.Siamo partiti dalla considerazione che in ognuno di noi ci sono giàtutti gli ingredienti per essere felici, perché sostanzialmente la feli-cità è diventare chi davvero siamo nel profondo per poi donare lanostra identità agli altri e ricevere gli altri con gli stessi sentimenti.Non c’è un perfetto assoluto, c’è un chi veramente siamo. Il giocodella vita è scoprire questa identità mettendo ordine nel caos chespesso ci abita e difendendoci da quello che ci sta attorno. Vivendocosì scacciamo le paure e scopriamo che noi stessi e coloro che cistanno attorno non sono una minaccia, ma solo uno splendidodono. Giulia Tesio

La ricetta della felicità

CALZATURE ED ABBIGLIAMENTO

Via Cavour,18/20 Santena

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Vi Aspettiamo

...all’Inaugurazioneil 27 febbraio 2010

dalle ore 16,00 in poi

Festa della leva 1929 - Auguri!

Page 6: “Ritornate a me con tutto il cuore” · La Comunione eucaristica tende ad una trasformazione totale della propria vita. Con forza spalanca l’intero io dell’uo-mo e crea un

lo Specchio� N° 1 • FEBBRAIO 2010� PAGINA 6 NOTIZIE - OPERE e GIORNI

C O M U N I TA ’ i n C A M M I N O

O F F E R T E

AVVISOLa privac y arr iva anche nellarubrica comunità in cammino. Siavvisano i lettori che le offerte deiparrocchiani non saranno piùriportate singolarmente ma inmodo cumulativo. Per ogni tipo-logia di offerta (in occasione dimatrimonio, battesimo e così via)sarà fornito il totale dei contributiforniti dai parrocchiani.

(Nota bene): Coloro che desideranoverificare le offerte possono richie-derlo in ufficio parrocchiale e consul-tare il registro Amministrativo.

Avviso. Tutti coloro che desiderano pubblicare la foto del loro defunto, sonopregati di consegnarla esclusivamente alla persona che opera nell’ufficio par-rocchiale di via Cavour. Il giornale si riserva la pubblicazione nel numerosuccessivo, se sul numero in corso non vi è spazio.

Offerte in suffragio di:(totale € 3.545,00)

Ravasio Antonio; Vasallo Annaved. Rocca; Tosco Angela ved.Migliore; Perrone Pinella; Be-chis Adelaide ved. Barale; Be-stonso Anna ved. Alesina; Ca-vafondo Epifanio; Perrone Pi-nella dai amici; Coppola MariaGerarda; Screm Remigio; BosioLorenzo; Fraccaro Angelo daicompagni di leva; Bosio Lorenzo(Tetti Giro); Macrì Antonio;Ronco Caterina ved. Cavaglià;Leibanti Gino; Tosco Maddale-na ved. Avataneo; Migliore Al-berto; Leibanti Gino dai colleghidi lavoro della figlia Betti e dai vi-cini di casa; Ravinale Luigi; Ma-riani Stefania; Negro Michele;Albace Natale.

Offerte per il Battesimo.(totale € 270,00)

Offerte per opere parrocchiali:(totale € 2.700,00)

7 persone o famiglie hanno chie-sto l’anonimato; AssociazioneNazionale Carabinieri; leva1929; Cori Parrocchiali per Con-certo S. Cecilia; leva 1949; Asso-ciazione Cosma e Damiano perTeatro Elios; in onore di S. Lucia edi S. Margherita; famiglia Sensi;Teatro da Lions-Poirino; coltiva-tori diretti festa S. Antonio; leva1992; Apostolato della preghiera.

Offerte per lo specchio:(totale € 250,00)

6 persone o famiglie hannochiesto l’anonimato; offerte fotoper anniversari; famiglia Cuni-berti; ann. Martinelli; SagulaDomenico.

1°ANNIVERSARIO

Pallaro Angelain Rizzolo

Bosio Matteo

Monachella Antoninaved. Occhipinti

Cavaglià Carlo

Martinelli Luciano

5°ANNIVERSARIO

Maggio Mario

Migliore AlbertoOra che sei in cielo, pre-ghiamo affinchè Dio tibenedica e benedica tuttinoi. la tua famiglia.

2°ANNIVERSARIO

Gili Domenicain Brancaglion

Cundari Maria Carmelaved. Caravetta

Vassallo Annaved. Rocca

Negro Michele Piovano Gian Carlo

Tosco Angelaved. Migliore

Ronco Caterinaved. Cavaglià

Ravasio Antonio Fraccaro Angelo

Cavafondo Epifanio Bosio Lorenzo

Bragagnolo Gabriele Bruno Screm Remigio

Nuovi figli di Dio con il Battesimo94, Gallo Cristina; 95, Marmo Lorenzo; 96, FatoneRiccardo; 97, Faija Rebecca. - 1, Gambino Matteo; 2,Noto Irene; 3, Bianco Noemi Chiara.

prossimo numero“lo specchio”

uscirà il19 marzo 2010

Ritornati alla casa del Padre:93, Tosco Angela ved. Migliore anni 82; 94, Bechis Adelaideanni 107; 95, Bestonso Anna ved. Alesina anni 95; 96,Cavafondo Epifanio anni 66; 97, Poma Giuseppe anni 85; 98,Bragagnolo Gabriele Bruno anni 78; 99, Ronco Caterina ved.Cavaglià anni 85; 100, Screm Remigio anni 78; 101, MacrìAntonio anni 94; 102, Bosio Lorenzo anni 88; 103, LeibantiGino anni 86; 104, Mariani Stefania in Costamagna anni 38;105, Ravinale Luigi anni 73; 106, Tosco Maddalena ved.Avataneo anni 94; 107, Migliore Alberto anni 45. - 1,Cocozza Giuseppe anni 83; 2, Iritano Giovanni anni 82; 3,Albace Natale anni 58; 4, Spinello Maria ved. Bergoglio anni97; 5,Trimboli Anna anni 35; 6, Gagliardotto FrancescoPaolo anni 85; 7, Torretta Anna Maria ved. Maina anni 69.

ONORANZE TRASPORTI FUNEBRI

Servizio continuo 011 949.18.89 - 011 949.27.69

Nei Comuni - Ospedali - Cliniche - Case di cura non esistono vincoli che condizionano le famiglie nella scelta dell’impresa

di SEGANTIN MARCO e BALOCCO PAOLOUff.: Via Cavour, 41 - Abit. Via Cavour, 77

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P.L.� Ricarica Climatizzatori� Servizio Pre Revisioni� Servizio Revisioni� Sostituzione Cristalli in Sede

OFFICINA

Lo Specchio. Periodico dellacomunità cristiana santenese.Anno XXVIII - N. 1 febbraio 2010Aut. Trib. To n. 4302 del 4/2/1991Direttore responsabile:don Nino OliveroRedazione: don Nino, don Mauro,Aldo Viarengo, Marco Osella,Angela Ciccarelli, GiuseppeTassone, Michele Tosco.Hanno collaborato: il CAV, Gruppo Comunità e Scout,le Catechiste, Siciliano Maria Tia,Carlo Smeriglio, Giulia Tesio.Redazione presso il CentroCulturale - Santena.Articoli entro il 24 febbraio 2010per (e-mail): [email protected] la pubblicità telefonare al numero 333 755 97 95Tariffa pubblicitaria a modulo (45 x 45 mm) € 16,66 più IVA.Impaginazione/Fotocomposizione in proprio: [email protected]: Soc. Tipograf. ianni s.r.l.Santena (To).Stampato in 4.500 copie.Distribuzione gratuita.Sono gradite le offerte di sostegnoe la collaborazione al giornale.Il giornale si riserva di rifiutarequalsiasi articolo o inserzione.

Avviso ParrocchialeIl Parroco don Nino riceve algiovedì, in ufficio parrocchia-le, dalle ore 9,00 alle 11,00 edalle ore 18,00 alle 19,30, osu appuntamento telefonan-do allo 011 945.67.89

TRASPORTI EONORANZE FUNEBRE

Rostagno GiovanniSANTENA - CAMBIANO

PECETTO - CHIERI (TO)TROFARELLO

DIURNO - NOTTURNO - FESTIVOTel. 011 944.02.54

Le foto dei nostri defunti o anniversariIn ufficio parrocchiale sono archiviate le foto dei defunti e anniversariche vengono pubblicate su “Lo Specchio”; chi desidera ritirarle, dopo lapubblicazione, è pregato di farlo con sollecitudine, in orario di Ufficio, per-ché, dopo un certo tempo, le foto verranno cestinate.

Avviso ai LettoriLa Redazione informa, che dal primo numero del 2010, coloroche sono interessati alla pubblicazione della foto in occasionedell’anniversario di un proprio parente defunto, solo fino al 5°anniversario, sono invitati a versare un’offerta minimo di 10 €,utile per il sostegno al giornale. Le foto devono essere consegna-te esclusivamente alla persona che opera nell’ufficio parrocchia-le di via Cavour.La Redazione si riserva la pubblicazione, nel numero successivo,se sul numero in corso non vi è più spazio. la redazione

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Feriale:ore 8,30 in Grotta,ore 18,15 CappellaScuola Materna San Giuseppe

Festiva:Sabato ore 18,00 inParrocchiaDomenica ore 8,3010,00 - 11,15 - 18,00

Chiesa Tetti Giroore 9,00

Chiesa Case Nuoveore 10,15

Casa Riposo “Forchino”ore 10

Orario Sante Messe

Il Giornale è semprealla ricerca... di Volontari

Le Parrocchie di Santena e Cambianoorganizzano un viaggio-pellegrinaggio

dal 17 al 26 agosto 2010

SIRIA“Un ponte fra le civiltà”

Programma ed Iscrizioni presso l’ufficio parrocchiale (attenzione i posti sono limitati)

Informazioni: 011 945 67 89 - 333 755 97 95Incontro con Guido Angela

Docente di Cultura Medio Oriente in Oratorio nella sala Blu venerdì 12 marzo ore 21

Vi aspettiamo numerosi...

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