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IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19 1 Predisposto dal Collegio dei Docenti del 13 /1/ 2016 Approvato dal Consiglio di Istituto del 14/1/2016 L’effettiva realizzazione del piano nei termini di seguito indicati resta condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica, da parte delle autorità competenti, delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste. “Nino Bergese” Istituto Professionale di Stato per i Servizi enogastronomici e l’ospitalità Alberghiera

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IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19

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Predisposto dal Collegio dei Docenti del 13 /1/ 2016

Approvato dal Consiglio di Istituto del 14/1/2016

L’effettiva realizzazione del piano nei termini di seguito indicati resta condizionata

alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica, da parte delle autorità

competenti, delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.

“Nino Bergese”

Istituto Professionale di Stato per i Servizi

enogastronomici e l’ospitalità Alberghiera

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1. La scuola

Sede amministrativa: segreteria e presidenza 4

Offerte formative dell’istituto 4

2. L’Istituto professionale 5

Percorsi regionali di istruzione e formazione professionale 5

Impianto metodologico e sistema dei crediti 7

3. Profili professionali

Servizi per l'Enogastronomia e l'ospitalità alberghiera 11

Enogastronomia 12

Opzione Prodotti dolciari artigianali ed industriali 12

Servizi di sala e di vendita 13

Accoglienza turistica 13

Servizi commerciali 14

4. Spazi a disposizione 15

5. Il contesto territoriale 16

Il rapporto con il territorio 16

Le attività professionalizzanti 17

6. Finalità 18

7. Piano di miglioramento 20

8. L’Istituto e il PNSD 22

9. Scelte didattiche 25

Sostegno al successo formativo e lotta alla dispersione 28

10. Il Progetto educativo 31

Spazio Musica

Sportello di ascolto

Studio lingua russa

Lingua e cultura lusobrasiliana

Progetto poliglotta

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Un Monastero per Genova

Centro Sportivo Bergese

La nostra città

Ligurian street food

Progetto Bar didattico

Progetto attività esterne

Progetto Insieme si Può

Progetto Inter-loqui-Amo

Sos DSA

Progetto Unicef

Progetto Educazione alla Salute

Orientamento in entrata, in itinere in uscita

Progetto Caffè shakerato

Art cafè

Moodle per l’inclusione

Dall’orto alla tavola”

“American Bartending System”

Un solo mondo, un solo futuro

Storie di diversa giovinezza

11. Valutazione trasparente 50

Griglia di valutazione per competenze

Griglia di valutazione del comportamento

12. Rapporti con le famiglie 52

13. Quadri Orari 53

14. Funzionigramma 58

15. Altri organismi 65

16. Figure professionali 68

17. Fabbisogno Organico Docenti 69

18. Organico di Potenziamento 70

19. Fabbisogno organico di potenziamento 74

20. Fabbisogno Organico ATA 75

21. Piano di formazione dei docenti 76

22. Clausola di salvaguardia 77

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La Scuola

Via Giotto 10 Genova Sestri Ponente 16153

Tel. 010.6503862

email: [email protected]

pec: [email protected]

sito: http://www.istitutobergese.it/ipssabergese

Dirigente Scolastico Prof. Angelo Capizzi

Direttore SGA Costantino Barbieri

Collaboratori del

Dirigente Scolastico

Falcone Giovannino

Fredduselli Enrica

Offerte formative dell’Istituto:

ACCOGLIENZA TURISTICA

ENOGASTRONOMIA

ENOGASTRONOMIA

(OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI)

SERVIZI DI SALA E DI VENDITA

SERVIZI COMMERCIALI

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L’Istituto Professionale

L’Istituto Professionale offre l’istruzione generale e tecnico-professionale

necessaria per ruoli tecnici nei settori produttivi e dei servizi di rilevanza

nazionale.

Ha una durata di 5 anni ed è suddiviso in due bienni e un quinto anno, al termine

del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato per il conseguimento del

diploma di Istruzione Professionale, con il quale è possibile accedere

all’Università.

Sono previste 1.056 ore annuali pari a una media di 32 ore settimanali.

Più laboratori, stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per apprendere, specie

nel secondo biennio e nel quinto anno, attraverso un’esperienza diretta.

Gli Istituti professionali possono continuare ad organizzare percorsi triennali per

il conseguimento di qualifiche professionali sulla base della programmazione

delle Regioni.

Le materie comuni a tutti gli indirizzi sono: italiano e storia, matematica, scienze

integrate, lingua inglese, diritto ed economia.

Gli istituti professionali avranno maggiore flessibilità rispetto agli istituti tecnici.

In particolare gli spazi di flessibilità nell’area di indirizzo riservati agli istituti

professionali,

aggiuntivi alla quota del 20% di autonomia già prevista, ammontano al 25% in

prima e seconda,

al 35% in terza e quarta, per arrivare al 40% in quinta.

Nelle quote di flessibilità, è possibile:

articolare le aree di indirizzo in opzioni,

introdurre insegnamenti alternativi inclusi in un apposito elenco

nazionale, definito con decreto ministeriale, per rispondere a particolari

esigenze del mondo del lavoro e delle professioni.

Percorsi regionali di istruzione

e formazione professionale (IeFP)

Percorsi in regime di sussidiarietà integrativa (IeFP)

Il nostro Istituto realizza, all'interno del curricolo quinquennale, percorsi in

regime di sussidiarietà integrativa (IeFP), da intendersi come percorsi di

istruzione e formazione professionale, di competenza regionale. Al termine del

terzo anno, pertanto, è possibile acquisire la qualifica professionale, rilasciata

dalla Regione Liguria, in operatore della ristorazione oppure operatore ai servizi

di promozione ed accoglienza dell'area professionale turistico alberghiera.

Le certificazioni regionali sono riconosciuti e spendibili a livello nazionale e

comunitario, in quanto compresi in un apposito Repertorio nazionale, condiviso

tra Stato e Regioni con Accordi del 27 luglio 2011 e del 19 gennaio 2012. Tali

certificazioni, fanno riferimento alla nuova classificazione europea dei livelli di

qualificazione che facilita il trasferimento e l’impiego delle qualifiche in più paesi

e nell'ambito di sistemi di istruzione e formazione diversi: quella del terzo anno è

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una qualifica di istruzione e formazione professionale di secondo livello europeo.

Devono peraltro essere considerati da un lato come un arricchimento dell'offerta

formativa, dall'altro come un opzione aggiuntiva da parte delle studente (e delle

famiglie) che consente un primo livello di accesso al mondo del lavoro senza

peraltro limitare in nessun modo il conseguimento della qualifica quinquennale. I

percorsi in regime di sussidiarietà integrativa (IeFP) offrono pertanto una

maggior flessibilità dell'offerta formativa consentendo all'utenza di modulare per

gradi il proprio percorso formativo e di crescita personale.

I tradizionali percorsi degli istituti professionali statali, prevedevano al terzo

anno il conseguimento di una qualifica professionale che consentisse l’ingresso

nel mondo del lavoro.

La riforma della scuola superiore entrata in vigore nell’anno scolastico 2010-2011

ha eliminato l’esame di qualifica delegando alle singole regioni la possibilità, con

specifiche normative regionali, di istituire percorsi di qualifica regionali.

La Regione Liguria, ha deliberato in merito, istituendo dei percorsi di qualifica.

Per il nostro istituto, nell’ambito del percorso professionale dei “Servizi per la

ristorazione ” è previsto che, gli studenti, dopo il primo anno di frequenza

obbligatoria e dopo aver frequentato la prima parte del secondo anno, vengano:

● inseriti in un percorso di formazione interno all’istituzione scolastica.

Tale inserimento prevede un periodo di alternanza scuola-lavoro. Questi studenti

potranno sostenere l’esame al termine del terzo anno, per il conseguimento della

qualifica che,dopo averla ottenuta, potranno :

1. interrompere gli studi ed entrare nel mondo del lavoro;

2. rientrare nel percorso scolastico accedendo al quarto anno del nostro

Istituto e conseguire al termine del quinto anno il diploma per essere

inseriti nel percorso di studi quinquennale fino al diploma.

Il percorso in essere viene attuato all’interno di quello d’istruzione quinquennale,

di conseguenza ha il medesimo orario annuale delle lezioni pari a 1056 ore,

corrispondente a 32 ore settimanali. Per realizzare ciò l’Istituto ha variato il

piano orario dell’Istruzione Professionale, da attuare con la Riforma, avvalendosi

dell’utilizzo della quota di autonomia del 20%, e delle quote di flessibilità relative

all’area di indirizzo. In tal modo si aumenta la percentuale di ore da dedicare

all’accrescimento delle competenze tecnico-professionali indispensabili per un

rapido inserimento nel mondo del lavoro, senza però trascurare le competenze di

base e trasversali che rimangono comunque ad un livello ottimale per la possibile

prosecuzione degli studi.

Infatti, anche gli studenti qualificati nei percorsi IeFP potranno proseguire gli

studi frequentando il quarto e quinto anno del percorso d’Istruzione

Professionale. Tale prosecuzione permette di ottenere il Diploma e la possibilità

di iscriversi all’Università o a corsi post-diploma.

Le certificazioni regionali fanno riferimento alla nuova classificazione europea

dei livelli di qualificazione che facilita il trasferimento e l’impiego delle qualifiche

in più paesi e nell'ambito di sistemi di istruzione e formazione diversi: quella del

terzo anno è una qualifica di istruzione e formazione professionale di secondo

livello europeo.

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Per gli studenti del terzo anno vengono organizzati gli stage in chiaro

collegamento con l’acquisizione di competenze tecnico-professionali sul campo di

lavoro.

Impianto metodologico e sistema dei crediti Ci si avvale di un metodo laboratoriale e si procede attraverso un percorso per

obiettivi e progetti. Inoltre si ricorre a lezioni frontali, utilizzo di schemi e mappe

concettuali, visione di materiali in Power point e di altri supporti informatici,

supporti cartacei preparati dall’insegnante, simulazioni ed esercitazioni, visione

di filmati a tema, discussioni guidate, utilizzo di laboratori pratici, visite guidate,

incontri con esperti che trattino temi specifici riguardanti il settore scelto.

Attività specifiche

Sono previste obbligatoriamente le seguenti attività specifiche:

• Svolgimento durante ogni anno scolastico di 1 Unità di Apprendimento

(U.d.A.) Professionale e di 1 U.d.A. Civica per ogni classe

• Creazione del Portfolio (cartella informatica dove ciascun studente

individualmente raccoglie ciò che ha prodotto nei 3 anni del corso e che ritiene

significativo come chiave interpretativa del suo percorso)

• Sostenimento della Prova esperta (ad esclusione del 3^anno)

• Stage

• Svolgimento di L.A.R.S.A.

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L’Unità di Apprendimento (U.d.A)

Le U.d.A. non sono unità di insegnamento, preoccupate di dichiarare ciò che fa o

deve fare il docente per trasmettere determinati contenuti, ma, appunto, di

apprendimento, ovvero attente a promuovere ciò che fa e deve fare l’allievo per

imparare effettivamente, nel suo modo, tali contenuti. Essa non coinvolge mai

una sola disciplina, ma tutte quelle necessarie a tale scopo.

Il docente è il garante di tale uso strumentale delle discipline nel processo

educativo. Le UdA devono essere “critiche” cioè i ragazzi non devono conoscere ciò

che viene loro richiesto, devono animarsi da soli, riempire la “distanza”. Sono lo

strumento dell’ imparare ad imparare.

Il Portfolio

Il contenuto del Portfoglio, non più di una decina di documenti, può spaziare da

una poesia che lo ha particolarmente coinvolto, a un’esperienza di stage vissuta

dallo studente come interessante e professionalizzante (es. uno spettacolo

teatrale visto con la classe, un progetto cui ha partecipato, ecc.). Il Portfolio è il

punto di partenza del colloquio di esame. Deve essere costruito nel corso dei 3

anni.

La prova esperta

La prova esperta è da considerarsi come la prova di valutazione finale,

nell’ambito della quale devono essere verificate le competenze relative ai

seguenti assi Culturale, Professionale, di Cittadinanza.

È collocata alla fine di ogni anno scolastico per le classi 1° e 2° e consente di

rilevare in forma simultanea, sulla base di un compito significativo e rilevante, la

padronanza di più competenze e saperi da parte dei candidati, viste nel loro

insieme ovvero della capacità di mobilitazione da parte del soggetto delle risorse

(conoscenze, abilità e capacità) possedute, in un quadro di autonomia e

responsabilità.

L.A.R.S.A.

Sono attività Laboratoriali di Approfondimento, Recupero e Sviluppo degli

Apprendimenti:

• di approfondimento e/o sviluppo per gli allievi che manifestano interesse

e/o attitudini personali e sociali in riferimento ad aree disciplinari; per chi

presenta un livello adeguato di padronanza e desidera procedere oltre verso

l’eccellenza esercitando le competenze in situazioni originali-creative

• di recupero, per chi si trova in difficoltà lungo il percorso di

apprendimento, per attuare azioni personalizzate di compensazione e riequilibrio

culturale (specie linguistiche e logico-matematiche)

Ogni disciplina deve dedicare ai L.A.R.S.A. 1/6 (=16.7%) del proprio monte ore

annuale. Tali attività vengono anche inserite nelle attività che l’ISA prevede, a

conclusione del primo periodo didattico in orario curricolare, per il recupero,

sviluppo e approfondimento degli apprendimenti, secondo l’organizzazione a

classi aperte.

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Durata del corso

Il corso è triennale e prevede un periodo di stage presso aziende del territorio al

terzo anno.

Il percorso in essere viene attuato all’interno di quello d’istruzione quinquennale,

di conseguenza ha il medesimo orario annuale delle lezioni pari a 1056 ore,

corrispondente a 32 ore settimanali. Per realizzare ciò l’Istituto ha variato il

piano orario dell’Istruzione Professionale, da attuare con la Riforma, avvalendosi

dell’utilizzo della quota di autonomia del 20%, e delle quote di flessibilità relative

all’area di indirizzo (25% nel primo biennio e 35% nel terzo anno). In questo modo

si riesce ad aumentare la percentuale di ore da dedicare all’accrescimento delle

competenze tecnico-professionali indispensabili per un rapido inserimento nel

mondo del lavoro, senza però trascurare le competenze di base e trasversali che

rimangono comunque ad un livello ottimale per la possibile prosecuzione degli

studi.

Il passaggio alla annualità successiva del percorso formativo e l’ammissione agli

esami di accertamento finali sono subordinate, oltre al raggiungimento degli

obiettivi minimi previsti, alla frequenza di un congruo numero di ore del percorso

formativo.

Esame di qualifica

Al termine del percorso è previsto il superamento di un Esame di qualifica,

basato su prove teorico-pratiche, il cui superamento permette agli allievi di

conseguire l’attestato di qualifica professionale regionale in

“Operatore dei servizi enogastronomici e turistici”.

Ammissione all’esame

Alla fine del terzo anno è previsto un doppio scrutinio:

• 1 per l’ammissione alla classe IV

• 1 per l’ammissione all’esame di qualifica

Il voto di ammissione all’esame di qualifica (credito formativo di ammissione) non

tiene conto solamente dei risultati ottenuti nelle singole discipline ma anche della

valutazione del comportamento, delle UdA, delle prove esperte e dello stage. Il

Consiglio di classe ha stabilito un peso differente ad ognuna di queste componenti

e anche le varie discipline non hanno lo stesso peso (maggior valore viene dato

alle materie professionalizzanti).

La commissione

La commissione è nominata con apposito atto dal Dirigente della struttura

regionale competente, ed è composta da:

• 4 docenti della scuola

• 1 Presidente nominato da apposito albo regionale

Le prove d’esame

• 1 prova scritta Multidisciplinare (Lingua e letteratura italiana, ed. civica,

storia, inglese)

• 1 prova scritto-pratica Professionale con assi culturali (la valutazione della

prova professionale è determinante ai fini del superamento dell’esame: se il

candidato non raggiunge almeno il grado “basilare” la prova di esame è da

considerare non superata indipendentemente dai risultati delle altre prove e dal

credito di ammissione)

• 1 prova orale (colloquio senza domande sulle materie specifiche per

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verificare le conoscenze, ma una discussione da parte dell’allievo di un elaborato

scritto o multimediale da lui stesso realizzato)

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Servizi per l'Enogastronomia e

l'ospitalità alberghiera L'identità degli Istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida

base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di

sviluppare i saperi e le competenze necessarie ad assumere ruoli tecnici operativi

nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro

dimensione sistemica.

In linea con le indicazioni dell'Unione europea e in coerenza con la normativa

sull'obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione

di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l'offerta formativa

degli istituti professionali si articola in :

● un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, con funzione di

promuovere un'equilibrata crescita culturale dello studente, riguardo i linguaggi

e gli aspetti storico - sociali, matematici, scientifico - tecnologici.

● un area di indirizzo, che si differenzia a seconda del percorso,con il compito

promuovere una professionalità di base su cui innestare successive e più ampie

specializzazioni.

Il Diplomato nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità

alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle

filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene

in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi, è in grado di:

utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e

l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di

ristorazione e di ospitalità;

Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle

attrezzature e alle risorse umane.

Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni

di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.

applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni

di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito

professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della

qualità del servizio;

comunicare in almeno due lingue straniere;

reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione

dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi

applicativi;

attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi

enogastronomici;

curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il

patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del

territorio e la tipicità dei suoi prodotti;

organizzare e gestire servizi con competenze tecniche , normative ed

economiche, nell’ambito delle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità

alberghiera;

Valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali,

artigianali del territorio e la tipicità dei prodotti locali.

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Articolazioni:

Enogastronomia Nell’articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di intervenire

nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione

dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le

tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze

enogastronomiche.

Dall’anno scolastico 2013/2014 nell’articolazione “enogastronomia” del ciclo di

studi, è attiva un’opzione denominata “Prodotti dolciari artigianali ed

industriali” (Pasticceria) che vede in particolare un implemento del

laboratorio di servizi enogastronomici-settore pasticceria, specie nel terzo anno, e

l’introduzione di Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari.

L’inserimento di tale specializzazione all’interno dell’offerta formativa

dell’Istituto, va nella direzione attuale del mercato e della relativa carenza di

percorsi formativi ad hoc in tale specializzazione sul territorio.

Tale percorso formativo è condotto anche con interventi didattici di supporto

ricorrendo alle altissime professionalità e realtà imprenditoriali del settore

tradizionalmente operanti sul territorio. Al termine del ciclo di studi lo studente

potrà scegliere tra l’inserimento nel mondo lavorativo, la frequenza a corsi post

diploma di specializzazione o l’iscrizione a corsi universitari.

Nell’ opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” il Diplomato è in

grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione,

conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno; ha

competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione, e sul

controllo di qualità del prodotto alimentare.

I diplomati conseguiranno i seguenti risultati di apprendimento:

1. Controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico,

nutrizionale e gastronomico;

2. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda

dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

3. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni

industriali e artigianali dolciarie e da forno.

4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle

produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove

tendenze di filiera.

5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,

trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per

ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

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Servizi di sala e di vendita

Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di

svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione,

produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi

enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per

adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della

clientela, valorizzando i prodotti tipici.

A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle articolazioni

“Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, raggiungono le seguenti

competenze.

1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,

merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in

relazione a specifiche necessità dietologiche.

3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda

dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

Accoglienza turistica Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di

intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e

organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della

clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche

attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del

territorio.

Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,

informazione, intermediazione, organizzazione e gestione turistica alberghiera.

Tra le figure professionali più richieste per l’intero settore cui accedere anche con

livelli di istruzione post-diploma:

Maitre,

Chef,

Cuoco Barman,

Cameriere,

Responsabile servizi alloggio,

Responsabile servizi ricevimento,

Responsabile servizi ristorazione,

Direttore d’albergo.

A conclusione del percorso quinquennale è possibile proseguire gli studi

presso gli Istituti Tecnici Superiori dell’Ambito “Fruizione e valorizzazione

del patrimonio culturale” o scegliere l’università più idonea alle proprie

caratteristiche e aspirazioni.

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Servizi commerciali

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali“ ha

competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le

aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali

sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche

quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo

delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli

pubblicitari.

Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di

interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti

nazionali ed internazionali.

È in grado di:

ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;

contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli

adempimenti amministrativi ad essa connessi;

contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo–

contabile;

contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;

collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;

utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;

organizzare eventi promozionali;

utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le

esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni;

comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione

della terminologia di settore;

collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.

Si acquisiscono competenze:

Per assumere ruoli specifici nella gestione dei processi amministrativi e

commerciali e nelle attività di promozione delle vendite;

Nell’amministrazione delle imprese, comprese le attività connesse al

marketing e alla comunicazione.

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SPAZI a disposizione (totale mq. 5743) Dal 1987 l’Istituto è profondamente cambiato. Gli spazi iniziali sono aumentati e,

cercando di essere in linea con i tempi, ha aggiornato, ogni anno , la struttura per

migliorare l’offerta formativa da offrire agli alunni. Ad oggi dispone di:

39 Aule ordinarie

6 Aule dotate di lavagna interattiva multimediale

1 Aula Educazione adulti EDA

1 Biblioteca

1 Spazio polivalente

4 Magazzino

1 Altri locali speciali

1 Aula di sostegno

2 Aule video

1 Presidenza

1 Vicepresidenza

5 Uffici

2 Archivi

1 Sala server

5 Laboratori di Cucina

3 Laboratori di sala -bar

1 Laboratorio American Bar

1 Bar didattico

1 Laboratorio di degustazione -enologia

1 Laboratorio Accoglienza Turistica

1 Ambulatorio medico

2 Spogliatoi allievi/e

1 Sala insegnanti

1 Palestra

11 Laboratori

7 Servizi Igienici alunni

2 Servizi igienici insegnanti

Inoltre le aule sono dotate di dispositivi idonei a consentire la fruizione di

attrezzature, sussidi e strumenti specifici utili all’innovazione didattica quali le

stazioni multimediali. Questo per sostenere fattivamente la valorizzazione delle

opportunità offerte dal progresso tecnologico a sostegno di un apprendimento più

consono allo stile cognitivo dei giovani.

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IL CONTESTO TERRITORIALE

L’ Istituto Nino Bergese conta di dare il suo contributo affinché le risorse umane ivi

impiegate siano in grado di valorizzare al meglio il patrimonio naturale, culturale e

artistico.

L’istituto, infatti, ha sviluppato, nel corso degli anni, un rapporto di interscambio e di

dialogo con il territorio, con le realtà economiche e con le istituzioni scolastiche

italiane, europee ed extraeuropee.

La nostra Scuola promuove e valorizza le attività da realizzarsi in collaborazione con

gli Enti esterni, ritenendole qualificanti e parti integranti del progetto formativo. L'economia di Genova e della Liguria ha risentito e risente profondamente dei

significativi mutamenti in atto nei settori produttivi e più in generale economici.

L’attuale passaggio storico verso economie sempre più “terziarizzate” e “leggere”,

meno legate all’industria e alle forme industriali tradizionali, ha portato a

ridisegnare la mappa del mercato del lavoro e delle professioni, nonché a far

interagire diversamente il mondo della formazione, dell’Istruzione.

In questo contesto, il settore turistico alberghiero, può essere considerato uno dei

settori economici con maggiori potenzialità sia nel presente che in prospettiva a medio

e lungo termine. In questo contesto, peraltro, l”habitat culturale di Genova e della

Liguria è andato muovendosi verso una spiccata valorizzazione complessiva delle

risorse ambientali disponibili: il centro storico genovese, l'Acquario, le due Riviere, il

Parco Nazionale delle Cinque Terre, il sistema dei parchi regionali, presentano in

questo senso un vasto panorama di interesse economico e turistico.

IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO

L’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione, articolato nelle

sue diverse specializzazioni, si colloca nel cuore di un’area a vocazione turistica e

svolge la propria opera formativa con l’intento di rispondere alle esigenze di ruoli

imprenditoriali e maestranze altamente qualificate.

Il nostro territorio presenta ambiti culturali, economici e turistici di notevole

potenzialità. Pertanto l’Istituto è da sempre impegnato a riservare ampi spazi,

durante la propria attività, ai contatti e conseguenti collaborazioni con enti locali,

università, associazioni del territorio.

Queste collaborazioni sono momenti di arricchimento reciproco e stimolo per lo

studente ed il personale in generale a relazionarsi col mondo del lavoro della ricerca.

Nello specifico sono stati attivati degli incontri programmati consistenti in serate

aperte alla cittadinanza, come momento di formazione e ampia informazione al

territorio. Sono stati scelti temi legati alla valorizzazione dei

prodotti locali ed alla conoscenza della filiera produttiva, partendo dalla produzione,

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trasformazione e fino al consumo, in sintonia con gli indirizzi scolastici presenti.

Vengono trattati inoltre tematiche di promozione del territorio e della sua storia.

L’istituto offre anche l’opportunità di operare direttamente nella realtà lavorativa

aderendo alle richieste di operatori esterni per l’organizzazione e la realizzazione di

convegni e meeting, fiere e congressi, ai quali gli allievi del settore turistico

aderiscono e nei quali operano, confrontandosi con il mondo del lavoro e allestendo

“chiavi in mano” opportuni buffet e servizi di catering.

Un panorama così economicamente vivo, vario e complesso richiede operatori con una

ricca base culturale e una preparazione flessibile ed articolata, in grado di evolversi e

di adattarsi al mutare delle esigenze.

In questo contesto il nostro Istituto si inserisce offrendo i seguenti sbocchi

occupazionali sia per il settore Ristorativo alberghiero sia per il settore

dell’Accoglienza turistica.

Da quanto scritto sopra si evince che sono diverse e molteplici le opportunità offerte

sia agli studenti qualificati del terzo anno, sia agli studenti diplomati del quinto anno.

Il ventaglio delle possibilità va dall’inserimento nella ristorazione collettiva (aziende,

scuole, asili, ospedali etc.) a quello nella ristorazione commerciale (ristoranti, pizzerie,

fast food, etc.) in strutture alberghiere nazionali e/o internazionali, agrituristiche e/o

sui mezzi di trasporto (aerei, treni, navi) ricoprendo ruoli diversi sulla base delle

specifiche conoscenze acquisite, in particolare, nel biennio post-qualifica del percorso

formativo.

Attività Professionalizzanti La nostra Scuola propone,

promuove e valorizza le attività da realizzarsi in collaborazione con gli Enti esterni,

ritenendole qualificanti e parti integranti del progetto formativo. Cura anche come

"partner" operativo l'organizzazione e la realizzazione di buffet, rinfreschi, pranzi con

allestimento completo del servizio, compreso quello di Ricevimento ed Accoglienza. In

questa funzione promuove ed evidenzia sempre la sfera didattica connessa a questa

tipologia di interventi sul territorio.

In particolare, consapevole che la qualità di una formazione professionale rivolta

alla ristorazione e al l'accoglienza deve essere relativa a tutta la "filiera di

prodotto", l'istituto ha recentemente attivato collaborazioni con aziende di

produzione e trasformazione alimentare di eccellenza presenti sul territorio ligure che

si affiancano a quelle collaborazioni tradizionalmente attive con ristoranti e alberghi.

Le iniziative promosse dall’Istituto sono le seguenti: iniziative organiche di stage per

le classi 2°,3°,4°,5° presso strutture alberghiere di prima qualità;

scambi culturali e professionali con scuole italiane, europee ed extraeuropee.

Interventi didattici e di collaborazione con esperti provenienti da realtà produttive di

eccellenza presenti sul territorio.

Visite guidate presso aziende agroalimentari, di trasformazione, ristorative,

alberghiere di eccellenza presenti sul territorio.

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Finalità L’Istituto, consapevole della complessità della realtà attuale e della velocità di

cambiamento della società, ritiene di poter essere, in questo contesto, strumento di

qualificazione per gli allievi e le loro famiglie perseguendo obiettivi che riguardano

sia lo sviluppo della personalità, nel rispetto delle diversità, sia lo sviluppo di una

professionalità dotata di una solida base scientifica.

Appare anche indispensabile, alla luce delle complessità sempre più elevate che offre

il contesto internazionale a livello sociale, economico e politico, che la nostra scuola si

costituisca come realtà istituzionale e costruisca la propria identità attraverso l’azione

collettiva e partecipata di tutte le sue componenti.

La ricerca da parte della nostra scuola della sua identità istituzionale, che si traduce

nell’erogazione di un servizio funzionale alle esigenze ed alle peculiarità della nostra

utenza e del nostro territorio, si unisce all’esigenza di inserire l’offerta formativa in

un contesto internazionale e, più specificamente, nella dimensione europea

dell’educazione, avendo come obiettivo finale la formazione di un cittadino che abbia

acquisito sensibilità e consapevolezza di appartenere alla dimensione europea ed ai

suoi valori condivisi in un contesto culturale anche internazionale.

L’Istituto intende sviluppare la propria attività in direzione della massima attenzione

nei confronti degli studenti, con lo scopo fondamentale di favorire lo “star bene a

scuola”, garantendo pari opportunità a parità di condizioni.

Ineludibile appare quindi il superamento di situazioni di disagio degli allievi,

attuando precise e tempestive strategie mirate ad ottenere l’integrazione in generale e

a superare le problematiche legate a disabilità, anche attraverso il mantenimento di

una attenzione sempre sollecita nei confronti dei soggetti più deboli.

Tutto ciò può essere attuato solo attraverso la predisposizione e l’attenta

organizzazione di un servizio didattico-educativo qualificato, professionalizzante ed

interagente con l’esterno, che sia in grado di proporre attività finalizzate allo sviluppo

di dinamiche di gruppo positive, all’acquisizione di responsabilità e autonomia,

all’elaborazione di strategie condivise dai ragazzi, per superare i problemi legati agli

apprendimenti, alle relazioni e all’organizzazione del gruppo stesso.

Sviluppare costantemente la logica del miglioramento dei servizi che vengono forniti

significa quindi operare in modo che tutti i livelli dell’organizzazione scolastica siano

sistematicamente e sinergicamente coinvolti nel creare una serie di servizi, di

strategie operative, di percorsi educativi sempre più rispondenti ai bisogni

dell’utenza, che ha come obiettivo primario il successo scolastico degli studenti.

Quanto sopra indicato si traduce nei seguenti obiettivi di carattere generale:

1. sviluppare la propria attività privilegiando la massima attenzione nei confronti

degli studenti allo scopo di offrire loro pari opportunità, a parità di condizioni;

2. consentire il superamento di situazioni di disagio degli allievi attraverso azioni

tempestive di integrazione, in particolare mantenere l’attenzione nei confronti di chi

presenti problematiche legate sia a disabilità motoria, sensoriale, psichica, sia a

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difficoltà di inserimento;

3. offrire un servizio didattico-educativo qualificato professionalmente e in

sintonia con l’esterno;

4. aiutare gli allievi a costruire gradualmente e con serenità la propria identità

socio-culturale nel rispetto della diversità;

5. favorire l’incontro col mondo del lavoro e delle professioni anche in un contesto

internazionale;

6. favorire la mobilità internazionale con particolare riferimento ai programmi

Erasmus +;

7. realizzare esperienze di condivisione progettuale con altre realtà nazionali

attraverso scambi ed esperienze di e-twining;

8. sviluppare costantemente la logica del miglioramento dei servizi erogati,

operando sistematicamente e coinvolgendo in tal senso tutti i livelli

dell’organizzazione;

9. migliorare il livello professionale delle risorse umane impiegate all’interno

dell’organizzazione.

L’Istituto traduce le finalità generali sopra esposte in specifici obiettivi per la qualità,

individuando altresì indicatori misurabili e personalizzati dell’effettivo grado di

raggiungimento degli obiettivi stessi.

+

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PIANO DI MIGLIORAMENTO A conclusione del processo di autovalutazione di istituto, culminato con la

compilazione del RAV (Rapporto di AutoValutazione), sono state individuate le

seguenti priorità e traguardi da raggiungere al termine del triennio di riferimento

nell’ambito dell’area degli esiti degli studenti:

ESITI DEGLI

STUDENTI

PRIORITÀ TRAGUARDO

Risultati scolastici Favorire il successo

formativo

Generare una tendenza di

crescita in percentuale degli

ammessi e la diminuzione

delle sospensioni del giudizio.

Ridurre il divario tra classi e

sezioni

Risultati delle prove

standardizzate

nazionali (INVALSI)

Favorire, partendo

dalla valutazione

degli apprendimenti

tra classi parallele, la

partecipazione

consapevole alle

prove INVALSI

Aumento del numero degli

studenti partecipanti

per il cui raggiungimento si intende perseguire i seguenti obiettivi di processo:

AREA DI

PROCESSO

DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI

Curricolo,

progettazione

e valutazione

1. Realizzazione del curricolo di scuola delle discipline

strutturato per competenze;

2. Strutturazione di test di ingresso, verifiche intermedie e

finali comuni con criteri condivisi di valutazione per

competenze.

Ambiente di

apprendiment

o

1. Arricchire la dotazione multimediale, favorire la fruizione

dei laboratori;

2. Migliorare il clima scolastico attraverso momenti di

relazione e condivisione.

Inclusione e

differenziazio

ne

1. Potenziare l’attività di tutoraggio istituendo nel biennio,

dove possibile, il tutor di classe;

2. Sperimentare iniziative didattiche strutturate per gruppi

di livello;

3. Sperimentare iniziative ad hoc per gli studenti stranieri in

orario curricolare;

4. Realizzare attività specifiche in orario di curricolare per

contrastare forme di dispersione

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Continuità e

orientamento

1. Rafforzare la collaborazione con le scuole secondarie di

primo grado creando opportunità di condivisione di buone

pratiche ed informazioni;

2. Creare percorsi specifici nel biennio per l’orientamento alla

scelta dell’articolazione nel triennio;

3. Lavorare per gruppi omogenei di interesse favorendo

l’esplorazione delle opportunità formative dopo il diploma e

consolidando le competenze;

Orientamento

strategico e

organizzazion

e della scuola

1. Migliorare la comunicazione con le famiglie, accrescere la

loro partecipazione e condivisione;

2. Creare un clima di condivisione estesa tra i docenti

mediante il loro coinvolgimento nella discussione e nelle

decisioni;

3. Migliorare la chiarezza nell’attribuzione di compiti e

responsabilità.

Sviluppo e

valorizzazion

e delle risorse

umane

1. Incrementare le occasioni di formazione del personale

scolastico, favorendo la più ampia partecipazione su temi

inerenti le priorità individuate;

2. Attribuire incarichi sulla base delle competenze personali

individuate, favorire la più ampia partecipazione alle

attività progettuali.

Integrazione

con il

territorio e

rapporti con

le famiglie.

1. Creare occasioni di incontro con le famiglie su tematiche

specifiche;

2. Favorire la creazione di gruppi di genitori finalizzati alla

realizzazione di attività di supporto a quella scolastica;

3. Rafforzare la collaborazione col mondo della produzione, gli

enti locali, le altre ISA, i Centri di formazione e

l’università.

La rivisitazione del curricolo disciplinare sulla base della specifica realtà scolastica, la

condivisione di criteri di valutazione delle competenze, la fotografia iniziale ed il

monitoraggio continuo dell'azione didattica possono favorire il successo formativo

degli studenti e diminuire le differenziazioni registrate a livello di ISA. Analogamente

l'introduzione di nuove metodologie didattiche supportate dagli strumenti

multimediali e dal ricorso alle attrezzature di laboratorio possono permettere il

rafforzamento della motivazione e la partecipazione attiva. La condivisione e l'ascolto

favoriscono un clima di fiducia verso l'istituzione e l'aumento dell'autostima tra gli

studenti. Organizzare la didattica per livelli oltre a facilitare l'individualizzazione dei

percorsi, permette il rafforzamento dell'orientamento in uscita. La formazione dei

docenti risulta essenziale per mettere in atto strategie di recupero, rafforzamento ed

orientamento fondate sull'innovazione della didattica e l'individuazione dei percorsi.

Il coinvolgimento delle famiglie, consapevole ed attivo, favorisce e rafforza l'azione

didattica volta a sviluppare competenze adeguate e a favorire scelte consapevoli.

L'incontro sinergico con le realtà operanti sul territorio aumenta le possibilità di

azione e sviluppo dell'ISA.

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L’ISTITUTO E IL PNSD L'Istituto è impegnato sulle tematiche della digitalizzazione della scuola da anni, in

particolare con il Progetto nazionale Web X .

A partire dall'a.s. 2013/14 è partita la sperimentazione del Registro Elettronico,

offrendo alle famiglie un'interfaccia scuola famiglia efficiente e chiara entro la quale

si esaudiscono tutte le necessità formali legate al tema della trasparenza, mentre

quelle sostanziali, agevolate dalla tecnologie, restano soddisfatte dall'umanità del

dialogo scuola-famiglia che resta aperto secondo le modalità tradizionali dei colloqui

settimanali e periodici coi docenti e dal quadro condiviso del patto formativo. Si vanno

sempre più diffondendo le Lavagne Interattive Multimediali (LIM) che troveranno

spazio in ogni aula entro orizzonti temporali ragionevoli. L'Istituto dispone di

laboratori informatici attrezzati con un numero di postazioni sufficienti a garantire

piena funzionalità in tutte le classi ospitate.

Il PNSD istituisce la figura dell'Animatore Digitale che si affianca alle strutture

consolidate lavorando in particolare sui temi della formazione interna (stimolando la

formazione negli ambiti del PNSD anche attraverso momenti formativi aperti alle

famiglie e ad altri settori del territorio), del coinvolgimento della comunità scolastica

(favorendo la partecipazione e il protagonismo degli studenti nell'organizzazione di

workshop e altre attività) e la creazione di soluzioni innovative (individuando

soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili, favorendo l'ingresso di buone

pratiche altrove sperimentate, promuovendo laboratori di coding per gli studenti).

Il PNSD si realizza nella nostra scuola nel rapporto efficiente tra la dirigenza, le

figure di staff (Animatore Digitale e Funzione Strumentale), i docenti esperti (punti di

riferimento diffusi negli indirizzi e nei singoli consigli di classe) e tecnici (coi quali si

concretano e armonizzano le esigenze didattiche secondo lo stato dell'arte) e tutti i

docenti e il personale che, nel rispetto della libertà d'insegnamento, sempre più viene

coinvolto.

Si riporta dal testo del PNSD: «Se l'obiettivo de nostro sistema educativo è sviluppare

le competenze degli studenti, invece che semplicemente trasmettere programmi di

studio, allora il ruolo della didattica per competenze, abilitata dalle competenze

digitali, è fondamentale in quanto attiva processi cognitivi, promuove dinamiche

relazionali e induce consapevolezza... Il paradigma su cui lavorare è la didattica per

competenze intesa come progettazione che mette al centro trasversalità, condivisione

e co-creazione, e come azione didattica caratterizzata da esplorazione, esperienza,

riflessione, autovalutazione, monitoraggio e valutazione. Il primo passo è quindi fare

tesoro delle opportunità offerte dalle tecnologie digitali per affrontare una didattica

per problemi e per progetti».

L'Istituto è coinvolto e intende consolidare le reti di scuole entro le quali è possibile

sviluppare progetti che consentono di condividere le risorse e le professionalità per il

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bene comune. In particolare l'Istituto, nell'a.s. 2015/16, fa parte della rete di scuole

vincitrice del bando per il progetto di formazione degli Animatori Digitali e partecipa

ai progetti «Agire per conoscere» nelle articolazioni Automazione-giovani-identità e

Roboetic@.

Su questi ultimi, la rete costituitasi tra I.S.A. IPSSA Bergese, Einaudi-Casaregis-

Galilei, Università di Genova, Associazione Robofriends e Ente di Formazione

Coop&Go si pone l’obiettivo di garantire agli studenti il successo formativo mediante

l'utilizzo di risorse tecnologiche innovative. La rete mira a promuovere un percorso

formativo di competenze orientative, cioè un insieme di caratteristiche abilità e

motivazioni personali necessari al soggetto per gestire con consapevolezza ed efficacia

la propria esperienza formativa e lavorativa. La rete è attiva anche al fine di avviare

la costruzione di un e-portfolio tramite la formazione di gruppi di livello in attività

laboratoriali diversificate e coerenti col profilo professionale d’indirizzo.

Il PNSD dell'Istituto si articola in particolare come segue.

Azione generale:

•Questionario per conoscere i bisogni formativi dei docenti e del personale ATA.

• Questionario per conoscere le aspettative e i bisogni di studenti e genitori.

• Ricognizione delle buone pratiche già presenti nell'istituto.

• Presentazione del PNSD alle componenti scolastiche.

Formazione dei docenti:

• Formazione delle figure di staff (secondo quanto stabilito dal PNSD).

• Corso di base per l'utilizzo del Registro Elettronico.

• Corso di base per l'utilizzo della LIM.

• Corso di base per l'utilizzo di Moodle e di altri ambienti di classi virtuali.

• Corso di base per l'utilizzo delle risorse digitali presenti nel testo scolastico.

• Corso di base per l'utilizzo di strumenti Cloud.

• Patente europea ECDL.

• Corsi di formazione sulle metodologie didattiche (esempi: problem solving,

flipped classroom, EAS, strumenti collaborativi on line, costruzione di questionari e

compiti in classe con Moodle

• Eventuali altri corsi emergenti dalle richieste spontanee dei docenti.

Formazione degli studenti

• Corso di base per la sicurezza in rete, i reati informatici e il cyberbullismo.

• Corso sulle tematiche del copyright e del copyleft.

• Corsi per il conseguimento della patente ECDL.

• Corsi di coding.

• Eventuali altri corsi emergenti dalle richieste spontanee degli studenti.

Formazione dei genitori

• Corso di base sul funzionamento del registro elettronico.

Formazione del personale ATA

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• Corsi di base relativi all'adeguamento digitale amministrativo.

• Corsi di base sul Registro Elettronico.

• Altri corsi emergenti dalle richieste spontanee del personale ATA.

Coinvolgimento della comunità scolastica

Azione generale

Segnalazioni dei docenti

•Diffusione di notizie relative ad opportunità formative quali seminari, conferenze,

momenti formativi utili all'assolvimento della formazione dei docenti Studenti

•Analisi ed eventuale accoglimento di proposte di utilizzo di spazi e risorse

scolastiche secondo modalità creative e sostenibili.

•Questionari di feedback anonimo sull'efficacia percepita dell'azione didattica dei

docenti, dei consigli di classe, della struttura scolastica.

Creazione di soluzioni innovative

Azioni generali

•Adeguamento della dotazione tecnologica esistente in funzione delle risorse raccolte

(fondi PON, contributi e finanziamenti vari).

•Catalogazione delle risorse disponibili ed eventuale messa a frutto di quelle non

utilizzate.

•Misure per la diffusione della rete wifi nella scuola

•costruzione di liste di distribuzione per consigli di classe, commissioni, coordinatori,

tutor, per favorire la circolazione della comunicazione interna e l'interfaccia con le

famiglie.

•Condivisione tra docenti di materiali in piattaforma, in particolare dei compiti in

classe, per favorire una progettualità d'istituto.

•Attivazione di canali su youtube contenenti filmati di docenti con gli elementi

minimi ed essenziali delle diverse discipline.

Collaborazioni con enti pubblici

•Richiesta al Comune di abilitazione all'uso delle reti wifi pubbliche degli strumenti

digitali degli studenti.

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Scelte didattiche –metodologiche

per superare il disagio scolastico Nell’ISA sono presenti diversi alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) che, per

varie cause di natura fisica, psichica o sociale, si trovano ad iniziare il percorso di

formazione scolastica con delle pre-esistenti situazioni di svantaggio tali da non

facilitare un regolare processo di apprendimento. Una priorità che L’istituto si è posta

è il conseguimento per ciascun alunno di obiettivi didattici multi ed interdisciplinari

in termini di abilità, conoscenze e competenze, attraverso un graduale sviluppo

processuale, individuando tutte quelle strategie d’insegnamento, atte a controllare,

limitare, risolvere lo svantaggio di partenza in modo tale da consentire loro di

imparare senza troppe difficoltà, di sviluppare la propria personalità attraverso la

costruzione di relazioni positive nel proprio contesto-classe, con l’aiuto dei compagni e

degli operatori scolastici, nella realizzazione di un reale processo di integrazione, in

continua collaborazione con la famiglia.

Le varie tipologie di BES verso cui l’ISA ripone una speciale attenzione:

1. Disabilità (L. 104/1992)

2. DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento L. 170/2010)

3. Disturbo Oppositivo-Provocatorio (DOP)

4. Deficit da Disturbo di attenzione e iperattività (ADHD)

5. Funzionamento intellettivo al limite (Borderline cognitivo)

6. Disagio comportamentale e/o relazionale

7. Disagio per condizioni fisiche difficili (ospedalizzazione, malattie acute o

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croniche, lesioni, fragilità,…)

8. Disagio per condizioni psicologiche particolari (problematiche familiari,

personali,…)

9. Deficit del linguaggio

10. Deficit delle abilità non verbali (disprassie)

11. Deficit della coordinazione motoria

12. Svantaggio linguistico (anche stranieri di recente immigrazione)

13. Svantaggio culturale

14. Svantaggio socio-economico

Per ognuna di queste aree, l’Istituto intende mettere in campo una serie di procedure

atte a rilevare il problema, ad individuare le strategie migliori per

gestirlo/limitarlo/risolverlo, per far sì che l’alunno possa vivere la Scuola come

ambiente accogliente, stimolante, rispettoso dell’individualità ma nel contempo in

grado di sollecitare le potenzialità cognitive e relazionali di ciascuno per uno sviluppo

formativo della persona nella collettività.

E’ a questo scopo ogni anno, in collaborazione con famiglie e territorio, il Collegio dei

Docenti elaborerà il Piano Annuale dell’Inclusività (P.A.I.) che darà un monitoraggio

iniziale delle situazioni di B.E.S. presenti nella scuola, giungerà ad individuare

risorse umane e tecnologiche per mettere in campo vere e proprie strategie didattiche

atte a favorire il processo di formazione di questi studenti.

Il P.A.I. prevederà, inoltre, la costituzione del Gruppo di lavoro per l’Inclusività (GLI)

che secondo quanto indicato dalla D.M. del 27.12.2012 e della C.M. n. 8 del 6.03.2013,

coordina gli interventi a favore di ogni alunno con BES che entri a far parte

dell’Istituto, attraverso relazioni e strategie operative individuate tra le risorse

interne alla Scuola e risorse esterne (territorio e famiglie).

Ciò presuppone, per i docenti:

l’individuazione di precisi criteri di iscrizione e di inserimento degli allievi in

situazione di difficoltà nelle singole classi dell’istituto, nel rispetto della normativa

nazionale e regionale esistente, ma in applicazione anche dell’autonomia didattica,

organizzativa, di ricerca-sperimentazione e sviluppo assicurata ad ogni scuola dagli

art. 3,4,5, 6 e 7 del DPR 275/99

la definizione di pratiche didattiche e culturali condivise all’interno dell’Istituto

in tema di accoglienza

la creazione di un clima d’accoglienza nella scuola che renda effettiva

l’integrazione di tali studenti nella comunità scolastica

la promozione della comunicazione e della collaborazione tra scuole, tra scuola e

famiglia di studenti e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e

dell’integrazione socio – culturale e lavorativa.

Studenti con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA)

Per tali studenti l’Istituto mette a disposizione tutti gli strumenti e gli ausili

disponibili e recepisce le indicazioni contenute nella Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010.

La quantità e le caratteristiche qualitative dell’inserimento vengono formalizzate nei

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Piani Didattici Personalizzati (PDP) elaborati dai consigli di classe, d’intesa con le

famiglie.

L’inserimento deve consistere nella definizione di un percorso formativo che punti a

superare gli ostacoli che limitano l’apprendimento delle abilità scolastiche e

consentire la realizzazione di una programmazione misurata sui reali bisogni e sui

ritmi di apprendimento.

Studenti con Disturbi evolutivi specifici e/o con svantaggio

La quantità e le caratteristiche qualitative dell’inserimento sono definite nel Piano

Didattico Personalizzato (PDP), non inteso come mera esplicitazione di strumenti

compensativi e dispensativi. Esso è lo strumento in cui si includono progettazioni

didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e gli

strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense,

a carattere squisitamente didattico- strumentale. Nei casi di questi studenti

l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato è deliberata in Consiglio

di classe dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e dalla

famiglia.

Studenti con Disabilità

Nell’ottemperanza delle fonti normative L.104/1992 e D.P.R. 24 febbraio 1994 e delle

Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità del 2009, il nostro Istituto

affronta l’integrazione in maniera così strutturata:

Definizione nell’ambito del CdC, su indicazione del docente di sostegno e dei

referenti Asl, del Piano Educativo Individualizzato (PEI) in collaborazione con la

famiglia ed analizzando la situazione iniziale che tenga conto della Diagnosi

Funzionale e delle osservazioni sistematiche

Sull’analisi delle potenzialità individuazione degli obiettivi a breve, medio e

lungo termine, promozione dell’autonomia personale dell’alunno sviluppando e

potenziando le capacità espressive e la motivazione alla vita di relazione

Condivisione con i docenti di classe delle attività curricolari in base alla

disabilità dell’alunno.

Strumenti:

Attività curricolare con la classe di appartenenza in aula, nei laboratori, in

palestra; partecipazione a progetti, visite guidate, viaggi di istruzione.

Lavoro individualizzato con particolare riferimento all’area dell’autonomia

personale, sociale, relazionale.

Utilizzo di sussidi specifici qualora necessari.

Impiego di metodologie per favorire gli obiettivi del PEI.

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Sostegno al successo formativo e lotta alla dispersione

La scuola, oltre all’integrazione vuole favorire appieno l’inclusione di ogni alunno, dar

significato e valore alla sua persona e alla sua presenza nel contesto scolastico e

sociale, partire dalle sue capacità e dalle sue difficoltà ed eventualmente predisporre

un piano di studi personalizzato o individualizzato.

Il nostro Istituto cercherà di garantire il successo formativo di tutti gli alunni,

rimuovendo o minimizzando gli ostacoli che rendono difficoltoso l’apprendimento e il

corretto inserimento nel contesto socio-culturale e scolastico.

Si propone di riflettere e condividere idee, metodologie e proposte e soprattutto

cercherà di promuovere percorsi che rispondano con attenzione ai bisogni di

personalizzazione di alunni che manifestino o si trovino in difficoltà temporanea o

duratura rispetto al re rendimento scolastico e al conseguimento delle competenze

adeguate.

La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con

continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o

per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai

quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.

Leggere le situazioni di alcuni alunni attraverso il concetto di Bisogno Educativo

Speciale (B.E.S) può far fare alla Scuola un significativo passo in avanti verso la piena

inclusione;

Il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una macrocategoria che comprende dentro

di sé tutte le possibili difficoltà educative - apprenditive degli alunni, sia le situazioni

di disabilità riconducibili alla tutela della L.104 all'articolo 3, sia i disturbi evolutivi

specifici sia le altre situazioni di problematicità psicologica, comportamentale,

relazionale, apprenditiva, di contesto socioeconomico, ambientale, linguistico –

culturale …

Il “Bisogno Educativo Speciale” non va visto come una diagnosi clinica, ma una

dimensione pedagogicopolitica;

Le recenti disposizioni ministeriali (Circolare Ministeriale n. 8 del 6 Marzo 2013;

Nota Ministeriale del 27 giugno 2013 (PAI); Nota Ministeriale del 22 Novembre 2013)

sostengono e valorizzano il ruolo pedagogico e didattico del team docenti e del

consiglio di classe nell’individuazione dell’alunno come alunno con BES; ai docenti

non è richiesto di fare diagnosi, ovviamente, ma di riconoscere una situazione di

problematicità.

Le recenti disposizioni ministeriali riconoscono agli insegnanti la possibilità di

individuare l’alunno con BES sulla base di “ben fondate considerazioni pedagogiche e

didattiche” consentendo alla scuola di riappropriarsi di un forte ruolo che le e’ proprio.

L’estensione del diritto alla personalizzazione dei percorsi formativi e di valutazione

anche ad alunni non compresi prima nella legge 104/92 e poi nella Legge 170/2010, e’

una scelta importante che favorisce politiche scolastiche più eque ed inclusive: alunni

che prima non erano individuati come portatori di bisogni e tutelati in questo senso,

ora lo possono essere.

ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL L’INCLUSIONE

SCOLASTICA ( Chi fa cosa, livelli di responsabilità, etc)

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Per quanto riguarda gli alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico,culturale e

disagio comportamentale/relazionale.

Tali tipologie di Bes dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi

come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben

fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti

potranno essere di carattere transitorio.

Il docente referente che si occupa del disagio, ad inizio ottobre, rileverà i casi di alunni

“a rischio” attraverso incontri con i C.d.C. I docenti saranno invitati a compilare la

“Scheda per la rilevazione di alunni in disagio” e comunque a fornire tutte le notizie e

i materiali che riterranno necessari. Le segnalazioni potranno avvenire,

naturalmente in corso d’anno, qualora se ne presenti la necessità. La scheda

elaborata in maniera dettagliata verrà inoltrata dal coordinatore di classe al

Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico, il docente referente, dopo aver esaminato

le relazioni dei casi segnalati, con eventuale consulto di esperti della problematica

evidenziata, valuteranno un primo approccio di intervento. Il C.d.C pianifica

l’intervento e, se necessario, predispone il piano personalizzato. Al fine di verificare

l’efficacia dell’intervento si terranno incontri periodici nell’ambito dei C.d.C

programmati , o se necessario, con sedute appositamente convocate. La

documentazione prodotta (scheda di rilevazione, PdP, interventi )sarà raccolta nel

fascicolo personale riservato dell’alunno.

Il responsabile del Disagio, in accordo con la famiglia e con il Consiglio di Classe ,

potrà proporre all’allievo anche percorsi scolastici integrati con altri centri formativi,

che siano maggiormente adatti alle sue esigenze e lo possano aiutare a sviluppare in

modo più consono le sue capacità.

RISORSE UMANE D’ISTITUTO

Coordinatore BES

Collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere:

• azione di coordinamento delle attività previste per gli alunni con BES,

• coordinamento per la stesura del PDP e predisposizione di modulistica;

• creare un archivio o una banca dati di proposte didattiche integrate fruibile di

docenti e propone materiali utili per l’integrazione

Consiglio di Classe

• fa osservazioni mirate per rilevare le diverse tipologie di BES presenti nell’IC;

• favorisce il confronto e la continua collaborazione;

• ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di

una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e

dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della

eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia;

• deve utilizzare al meglio le risorse umane strumentali finanziarie disponibili;

• consentire l’adattabilità del percorso didattico, degli spazi, dei materiali, in

base alle esigenze riscontrate (Miglioramento/peggioramento,

adeguatezza/inadeguatezza)

• comunica con la famiglia ed eventuali esperti

• elabora il Piano Didattico Personalizzato che ha lo scopo di definire, monitorare

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e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli

apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico.

• Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal

Dirigente Scolastico.

• valuta se apporre eventuali modifiche o integrazioni nel corso dell’A.S. e si

preoccupa di comunicarle alla famiglia ;

• verifica singolarmente e collegialmente la positività o le criticità dei risultati

raggiunti.

Collegio dei Docenti

• discute e delibera i criteri per l’individuazione degli alunni con BES.

• al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.

Ogni docente

• nell’ambito dell’insegnamento della propria disciplina e compatibilmente alle

esigenze della classe attuerà interventi didattici individuali di recupero e di rinforzo

nei confronti degli alunni in condizioni di disagio e di difficoltà di apprendimento

articolando il percorso formativo su obiettivi minimi e criteri di verifica concordati;

• creerà situazioni di apprendimento che possano favorire lo sviluppo e il

consolidamento delle capacità e delle competenze di tutti gli allievi.

Ruolo delle famiglie

Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli

interventi inclusivi attraverso:

• la condivisione delle scelte effettuate

• il coinvolgimento nella redazione dei PdP

Le famiglie devono essere coinvolte nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei

propri figli,anche come assunzione diretta di corresponsabilità educativa.

I genitori verranno accolti ed ascoltati nel confronto con il docente coordinatore di

classe e con il referente per i Bes per condividere interventi e strategie nella

redazione del PdP.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi

inclusivi;

per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:

• rispondere ai bisogni individuali

• monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni

• monitorare l'intero percorso

• favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-

identità

• costruire un dossier di sviluppo (portfolio)

INTERVENTI DI RECUPERO PER TUTTI GLI ALUNNI

• Durante il corso dell’intero anno scolastico i Consigli di Classe provvedono alla

segnalazione di allievi che necessitano di interventi di recupero in discipline

specifiche ;

• tali alunni devono essere individuati e responsabilizzati sulla propria

situazione specifica dal docente della materia individuata come carente, dal

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coordinatore di classe e dal docente responsabile dei Corsi di recupero;

• si organizzano corsi di recupero nelle ore antimeridiane con gruppi ridotti di

allievi e con insegnanti della materia affinchè vengano rinforzate le capacità e

colmate le carenze per favorire risultati positivi durante le lezioni in classe;

• gli insegnanti dei corsi cercano di individuare le maggiori difficoltà degli allievi

e approfondiscono le spiegazioni degli argomenti che riterranno più utili e opportuni;

• gli alunni si impegnano con la frequenza e con ulteriori esercitazioni a

recuperare lo svantaggio per procedere nell’approfondimento dei programmi

curricolari in classe;

• il docente responsabile coordina l’organizzazione dei corsi, la compilazione dei

documenti (registro presenze e verifiche) da parte degli insegnanti che tengono i corsi

e la frequenza degli alunni.

IL PROGETTO EDUCATIVO Il progetto educativo che I’IPSSA “ Bergese” di Genova propone è fondato sulla

convinzione che non sia possibile costruire un eccellente futuro professionalizzante

rivolto al mondo del lavoro se non operando sulla corretta e completa formazione

dello studente anche da un punto di vista civico.

È una scuola attiva proprio perché insegna ad avere concretezza e senso di praticità,

ma al tempo stesso educa i giovani motivandoli nell'affrontare i problemi della

contemporaneità con spirito critico e autonomia di giudizio.

Competenze chiave di cittadinanza

Il Progetto dell’Istituto Nino Bergese

"Promuove il miglioramento dei processi educativi con l’intento di favorire la crescita

delle persone nella comunità". L’obiettivo principale risulta essere: modificare

l’atteggiamento delle giovani generazioni verso aree significative del sapere,

accrescendone conoscenze e compe-tenze da tradurre in comportamenti concreti.

Infatti, solo un cittadino “competente” può esercitare effettivamente i propri diritti di

cittadinanza. Per questo è fondamentale promuovere nei giovani competenze che li

preparino a rispondere alle sfide della globalizzazione, ad adattarsi in modo flessibile

ad un mondo in rapido cambiamento e forte connessione, ad affrontare problemi

complessi attraverso strumenti e metodi appropriati. Tali competenze si rivelano

particolarmente utili nell’affrontate le tematiche rivolte al mondo della ristorazione .

Nello specifico l’Istituto intende migliorare l’offerta formativa della scuola

sviluppando una metodologia didattica in-terdisciplinare che insegni a cogliere il

contributo delle diverse discipline all’analisi e alla soluzione dei problemi, con

particolare riferimento ai temi della ristorazione sviluppando una maggiore

consapevolezza nello sviluppo della filiera alimentare.

La competenza è qualcosa di profondo e complesso che presuppone certamente il

possesso di conoscenze e abilità, ma che prevede soprattutto la capacità di utilizzarle

in maniera opportuna in svariati contesti. Ne consegue che le competenze non sono

date ad un soggetto, ma da esso sono acquisite in maniera creativa con la riflessione e

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con l’esperienza.

La sfida a cui è chiamata la valutazione scolastica nel passaggio da una “scuola delle

conoscenze” ad una “scuola delle competenze” è sintetizzata bene da una frase di

Grant Wiggins: “Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare

con ciò che sa” . Si propongono percorsi didattici, nei quali lo studente è chiamato ad

utilizzare le proprie conoscenze e abilità in situazioni contingenti e aperte

all’imprevisto, non predeterminate, mostrandosi “competente”. Le competenze

indicano quindi ciò che lo studente è effettivamente capace di fare, di pensare, di agire

davanti alla complessità dei problemi e delle situazioni che si trova ad affrontare e a

risolvere, mobilitando la sua sfera cognitiva ed intellettuale, ma anche la sua parte

emotiva, sociale, estetica, etica, valoriale.

E’ compito specifico della scuola promuovere quegli interventi educativi capaci di far

sì che le capacità personali si traducano nelle otto competenze chiave di cittadinanza

previste dal Ministero a conclusione dell’obbligo di istruzione secondaria.

Le competenze chiave sono quelle di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e

lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione, e che

rinforzano il percorso di apprendimento continuo che si prolunga per l’intero arco

della vita (lifelong learning).

Tali competenze, di seguito riassunte , risultano coerenti con gli obiettivi del nostro

Istituto.

AMBITO COSTRUZIONE DEL SÈ

1) Imparare a imparare Organizzare il proprio apprendimento, individuando,

scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione

(formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle

proprie strategie e del proprio metodo di lavoro.

2) Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie

attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi

significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e lepossibilità

esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

AMBITO RELAZIONE CON GLI ALTRI

3) Comunicare e comprendere Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso

(quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità

diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale,matematico, scientifico,

simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o

rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti,

stati d’animo, emozioni, ecc utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze

disciplinari, mediante diversi supporti.

4) Collaborare e partecipare Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di

vista, valorizzando le proprie e altrui capacità, gestendo la conflittualità,

contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive,

nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

5) Agire in modo autonomo e responsabile

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Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo

interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità

comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

AMBITO RAPPORTO CON LA REALTÀ

6) Risolvere problemi Affrontare situazioni problematiche costruendo e

verificandoipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e

valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema,

contenuti e metodi delle diverse discipline.

7) Individuare collegamenti e relazioni

Individuare e rappresentare, elaborando argomenti coerenti, collegamenti e relazioni

tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti

disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica,

individuando analogie e differenze,coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro

natura probabilistica.

8) Acquisire ed interpretare l’informazione

Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed

attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità,

distinguendo fatti e opinioni.

Alternanza scuola-lavoro

come percorso di professionalizzazione

L’Istituto ha accolto l’alternanza scuola lavoro (L. 53/2003 e D.L. 77/2005) come

risorsa capace di coniugare le potenzialità formative del mondo del lavoro con quelle

peculiari dell’istituzione scolastica. I destinatari sono gli studenti a partire da quelli

che hanno compiuto il quindicesimo anno di età, sino a quelli frequentanti il biennio

post-qualifica. I progetti di alternanza scuola - lavoro devono essere realizzati anche

per studenti disabili il cui percorso educativo individualizzato lo preveda, onde

favorirne la crescita motivazionale e l’inserimento socio - professionale nell’ambito

del progetto di vita. I percorsi di alternanza sono progettati, attuati, verificati e

valutati sotto la responsabilità della scuola sulla base di apposite convenzioni con le

imprese o con le associazioni partner.

Nello specifico l’intervento /Formativo /di /Alternanza /Scuola /Lavoro, si pone

l’obiettivo di innestare nella cultura professionale di base degli allievi un forte

bagaglio di conoscenze professionali nei vari comparti delle Aziende Turistico

Alberghiere con particolare riguardo ed approfondimenti circa la produzione, il

servizio e la vendita, con l’adeguamento alle vigenti normative, abilità peculiari per

specifiche competenze, creando così un inserimento attivo nell’organizzazione del

lavoro.

Si tratta, pertanto, di una diversa modalità di apprendimento, basata sulla logica

dell’imparare facendo, che può servire a superare la tradizionale separazione tra

momento formativo (in aula) e momento applicativo (in azienda), tra il “pensare” e il

“fare”.

Gli obiettivi dell’Alternanza scuola – lavoro sono:

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Contribuire a far scoprire il lavoro e le competenze come momento

fondamentale per la realizzazione di sé, attraverso l’integrazione e la valorizzazione

di conoscenze teoriche e apprendimento dall’esperienza;

Contrastare il fenomeno dell’abbandono e della dispersione scolastica, con

percorsi più stimolanti, specialmente per quei giovani più propensi ad acquisire

abilità e competenze in campo operativo, conseguendo un saper fare utile anche nel

contesto scolastico.

Far conoscere realtà aziendali e sviluppare una mentalità imprenditoriale.

L’alternanza è potenzialmente un moltiplicatore delle opportunità di successo per

tutti:

1. conferisce sicurezza

2. apre spazi per la collaborazione

3. permette di farsi conoscere

4. facilita la conoscenza sul campo dell’organizzazione aziendale.

Lo studente affronta lo stage aziendale con un proprio Progetto formativo individuale

concordato con l’Azienda e che si articola in tre parti: la situazione in ingresso definita

dalla scuola, il percorso formativo, concordato tra scuola e azienda, esplicitato in

termini di conoscenze e competenze da acquisire, e la valutazione finale riservata

all’azienda. Viene istituito la figura del TUTOR AZIENDALE e del TUROR

SCOLASTICI entrambi con il compito di monitorare e supportare l’allievo durante il

percorso di Stage . Al termine, il Consiglio di classe, esamina la qualità del percorso

di stage, le competenze acquisite, l’incidenza formativa sul percorso d’ordinamento e

delibera la valutazione del percorso stesso definendone il valore formativo.

3) Procedure relative agli alunni stranieri con lacune o difficoltà nella lingua italiana

Nella nostra società l’integrazione degli immigrati è una priorità e la scuola è

chiamata ad assumere, per quanto le compete, il suo ruolo di interprete delle più

pressanti istanze sociali, ruolo peraltro espressamente richiesto dalla normativa

vigente, ultimo apporto la C.M. 2 dell’8 gennaio 2010, che fa riferimento all’organica

distribuzione degli alunni non italofoni nelle classi a partire dalle prime,

all’individuazione di percorsi educativo - formativi e di modalità valutative

personalizzati e finalizzati a favorire l’integrazione e il successo formativo degli

alunni stranieri con difficoltà linguistiche.

In particolare nelle strategie di accoglienza di un Istituto devono assumere il

carattere di una prassi consolidata, ove necessari, i corsi curricolari intensivi di

alfabetizzazione linguistica, in quanto il saper comprendere, parlare e scrivere

l’idioma del paese ospitante, prima a livello funzionale e poi anche in modo adeguato

ad affrontare il dialogo scolastico, è uno dei vettori utili all’integrazione.

Agli interventi strettamente linguistici, nella consapevolezza che l’espressività sia

anche un sistema di “relazione complesso”, si associano, nel corso dell’anno scolastico,

progetti culturali, finalizzati a valorizzare, in un quadro comune di rispetto valoriale :

la diversità;

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l’integrazione;

come arricchimento di tutta la comunità nell’ottica che l’integrazione "è"

rispetto delle diversità.

PROGETTI/SPERIMENTAZIONI

Titolo progetto descrizione

Spazio Musica

Il progetto ha come obiettivo principale migliorare il

clima scolastico attraverso il canto, la musica, i racconti.

Inoltre , essendo una attività extracurricolare, permette

agli alunni ad “usare” gli spazi scolastici in ore non di

studio

In particolare il progetto si propone di :

Educare alla musica I ragazzi

Educare alla socialità attraverso elementi artistici;

Contrastare l’abbandono scolastico stimolando gli

alunni a venire a scuola “anche per divertirsi”

piuttosto che dedicarsi a passatempi peggiori;

Rafforzare l’autostima;

Sviluppare il senso di apparte nenza;

Coinvolgere tutte le component dell0istituto

impegnando alunni, docenti e Ata nella

preparazione di un evento finale.

Sportello ascolto

L’adolescenza è da sempre considerata una fase di vita

molto complessa e delicata, durante la quale il ragazzo e la

ragazza cominciano a definire le proprie scelte personali e

si impegnano in un processo di costruzione dell’identità.

La nostra scuola offre sia per i ragazzi che per le famiglie

non solo una la formazione didattico educativa, ma anche

un luogo di riferimento nel quale si strutturano le

relazioni con il gruppo dei pari, si affrontano i problemi

relativi all’età con l’aiuto di personale competente.

In particolare gli obiettivi sono:

Potenziare negli alunni l’autostima, lo star bene con

se stessi e con gli altri;

Prevenire la dispersione scolastica ed il disagio

giovanile;

Favorire la collaborazione scuola-famiglia;

Favorire la comunicazione non conflittuale, la

socializzazione, l’integrazione e l’intercultura;

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Prevenire e contrastare il bullismo;

Studio lingua

russa

Il nostro Istituto ha tra i suoi obiettivi l’internalizzazione ,

lo studio della lingua Russa si inserisce a pieno titolo

fornendo agli alunni in termini sia di cultura sia di

conoscenza della lingua una adeguata preparazione

Si propone di sviluppare la capacità espressiva minima per

entrare in contatto in modo efficace con I turisti russofoni

rispondendo a semplici quesiti e riuscendo a dare

informazioni basilari. Inoltre , il progetto, si propone di

creare un approccio alla cultura ed alle tradizioni dei paesi

slavofoni per permettere una accoglienza adeguata.

Lingua e cultura

lusobrasiliana

Lo scopo del progetto è andare oltre i confini della propria

nazione , abituare gli studenti ad approfondire culture

diverse in quanto ciò permette di arricchire la loro

formazione e consolidare le competenze

Questo progetto prevede il rafforzamento dell’esercizio

consapevole e critic delle competenze di comunicazione e

allargamento degli orizzonti culturali

Progetto

Poliglotta

Il progetto inende fornire ai discenti da poco arrivati in

Italia semplici moduli di scienza degli alimenti scritti in

lingua italiana e tradotti nella loro madre lingua. In

sintesi “facilitare l’approccio alla nuova materia di studio”.

Offrire, pertanto, all’alunno straniero, uno strumento per

comprendere gli obiettivi minimi della material ed

imparare ad esporli in lingua italiana. Inoltre il progetto si

prefigge di coinvolgere la classe e gli alunni stranieri con

maggiore conoscenza della lingua italiana per elaborare

testi con l’aiuto degli appunti presi nel corso della lezione o

attraverso la consultazione di riviste o interviste.

Obiettivo fondamentale è comunque il favorire

l’integrazione degli alunni stranieri all’interno del gruppo

classe attraverso il rinforzo o l’apprendimento della lingua

italiana e della disciplina oggetto di studio.

Favorire la “peer education” tra gli alunni stranieri e di

classi diverse .

Un “monastero”

per Genova

Il progetto si presta ad evidenziare ed "allenare" da parte

degli studenti competenze trasversali relative ad

"educazione alla cittadinanza", "consapevolezza di se e

della propria "comunità, conoscenza de territorio e dei

prodotti locali. L'attualità come elemento della storia.

Centro sportivo

Bergese

Per Centro Sportivo Scolastico si intende una struttura

organizzativa costituita all’interno della scuola e

finalizzata alla gestione dell’attività sportiva scolastica.

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Gli obiettivi sono :

utilizzare lo sport come strumento privilegiato per

l’educazione alle regole, come mezzo di integrazione

interculturale, come utile supporto per il

superamento di ogni diversità.

Stare bene con se stessi e con gli altri, cercare e

trovare un positivo confronto tra pari

incrementare il senso di appartenenza al proprio

Istituto scolastico

la pratica di giochi sportivi con regolamenti condivisi che

un pool di studenti in collaborazione con l’insegnante

andranno a stilare costituiranno un rafforzamento di

quelle carenze di perseveranza, di responsabilizzazione e

di fiducia nelle proprie capacità che sono alla base di tanti

insuccessi scolastici.

La nostra città

I luoghi frequentati dai giovani sono, di norma, I centri

commerciali, le discoteche….con questo progetto ,che

propone uscite mirate sul territorio ,si vuole far conoscere

la città, le opportunità che offer, le bellezze che racchiude

Ligurian street

food

Il progetto “Street Food “ vuole proporre agli alunni

una attività dove il cibo è il protagonista assoluto.

Prelibatezze italiane e internazionali, dal dolce al salato,

incontreranno la praticità del cibo di strada, offrendo

un’esperienza gastronomica unica, assolutamente

innovativa e al passo coi tempi

Progetto Bar

didattico

Permette agli alunni di affrontare giornalmente le

problematiche e l’organizzazione di un bar rivolto ad un

pubblico conosciuto: i loro Docenti.

Progetto Attività

esterne

Questo progetto si prefigge di:

promuovere iniziative di confronto con altri Istituti

alberghieri, stimolando gli interessi e le abilità

acquisite dai nostri studenti.

Consolidare maggiormente la presenza della nostra

scuola sul territorio collaborando con Enti pubblici

eassociazionidi volontariato proponendosi con

servizi di catering.

Incrementare le competenze degli alunni

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IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19

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avvicinandoli a realtà aziendali del settore

attraverso la partecipazione ad eventi e visit

emirate guidate;

Partecipare ad iniziative esterne che stimolino gli

interessi e le attitudini dei ragazzi, solo cos’ gli

alunni si possono realmente rendere conto di ciò che

il mondo del lavoro richiede.

Progetto Insieme

si puo’

Il progetto ha come obiettivo il desiderio di sensibilizzare

alla solidarietà in tutte le sue sfaccettature nel tentative

di educare tutta la comunità scolastica ad un reale senso

di alterità scevro da qualunque atteggiamento

utilitaristico. Destinatario, infatti, di questo

comportamento è tutta la comunità scolastica perchè il

progetto si pone , proprio per la sua natura, in una

dialettica di grande respiro ed acquisisce una valenza di

educazione permanente . Pertanto , proprio per la sua

peculiarietà, questo progetto si pone in modo trasversale

alla prassi educativo-didattica,

Progetto. “caffè

shakerato”

E’ un progetto interculturale nato nel 2005 all’interno

dell’Istituto.L’obiettivo del progetto è promuovere la

creatività in tutte le sue forme per far emergere il pensiero

e le emozioni dei giovani, gli studenti vengono

sensibilizzati dai loro docenti ad aderire al gruppo in varie

forme:produrre testi un tema concordato, costruire

coreografie che possono essere inserite all’interno degli

eventi, performance (in collaborazione con I Docenti die d.

fisica e del gruppo teatro) , produrre canzone in qualsiasi

stile, in collaborazione gli alunni di ogni nazionalità il

gruppo “spazio musica”; creare coreografie, anche

attraverso la proiezione di immagini create ad hoc, come:

manga,fumetti, fotografie.

Si stimolerà la partecipazione di studenti non di madre

lingua italiana anche per recuperare e valorizzare la

lingua e le tradizioni del paese di origine.

Art cafè

Questo progetto è finalizzato a fare entrare nel mondo

della scuola le grandi potenzialità dei linguaggi dell’Arte

in tutte le sue manifestazioni attraverso una conoscenza

diretta dei protagonist che porteranno le loro storie

artistiche. Lo scopo è quello di sensibilizzare I giovani

verso una apertura di nuovi linguaggi che possono ben

integrarsi con la loro futura professione che avrà al

centro la comunicazione e la cultura.

In quest’ottica le discipline professionali come cucina, sala,

ricevimento saranno coinvolte per rendere gli studenti

protagonisti dell’organizzazione dei singoli eventi da ogni

punto di vista.

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Progetto

In rete con

Einaudi

Casaregis

“Moodle per

l’inclusione

Si propone di popolare un database di item disciplinari

orientati alle competenze, costruiti al fine di rilevare, nelle

classi prime, le competenze di base necessarie a

raggiungere gli obiettivi minimi a partire da alcune

materie presenti in tutte le scuole secondarie di secondo

grado (italiano, matematica, scienze, inglese). Si

prenderanno come riferimento le linee guida del primo

biennio e i Quadri di Riferimento INVALSI (per italiano e

matematica). Si immagina la costruzione di “prove

automatiche equipollenti” su cinque argomenti paralleli

alle cinque prove scritte tipiche di un anno scolastico (due

nel trimestre / primo quadrimestre, tre nel pentamestre,

secondo quadrimestre), nelle materie sopra indicate.

Progetto

“dall’orto alla

tavola”

L’Istituto ha preso in gestione un orto , gli alunni con I

Docenti coltivano in modo stagionale gli ortaggi e le erbe

aromatiche per farne apprezzare I profumi, la genuinità e

la coltivazione

Progetto

“American

Bartending

System”

Il progetto si inserisce perfettamente ed integra I

contenuti dei programmi curricolari di sala-bar. L’obiettivo

che si prefigge è quello di incrementare le conoscenze e le

abilità relative alla disciplina di sala bar attraverso corsi,

rivolti agli allievi, che realizzano cocktail second il metodo

“ suggestivo” acrobatic.

Il corso prevede una selezione die partecipanti in base ad

un test di cultura generale, merceologia e lingua straniera.

In tal modo si garantisce l’accesso solo agli alunni

maggiormente meritavoli.

Le lezioni saranno strutturate come segue:

Una prima parte teorica anche con interventi di

esperti esterni;

Una seconda parte pratica, dove verranno

presentate le varie fasi operative.

Al termine gli student saranno sottoposti ad una prova

scritta ed una prova pratica, chi supererà entrambe le

prove potrà partecipare ai concorsi nazionali.

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Insieme si può

Da circa vent’anni il nostro istituto accoglie alunni con

disabilità.

Il gruppo di lavoro, da anni, promuove molteplici iniziative

ed individua strategie operative utili all’inclusione degli

studenti.

Attualmente sono presenti 90 alunni disabili (di cui 15 in

situazione di gravità).

Obiettivo primario è l’integrazione di detti allievi grazie

alla valorizzazione delle loro capacità/abilità.

Per ogni alunno, provvisto di certificazione in base alla

legge 104/92, viene elaborata, di comune accordo con la

famiglia, il consiglio di classe e il consultorio di

riferimento, una programmazione personalizzata in cui

sono individuati obiettivi educativi e didattici utili

all’acquisizione di competenze basilari per la formazione

globale della persona e per l’avviamento al mondo del

lavoro.

Nel nostro istituto sono attivi progetti integrati con la

formazione professionale (CIF, ISFORCOOP), progetti di

alternanza scuola/lavoro e, per alunni in situazioni

particolari, progetti a classi aperte e di potenziamento

dell’area professionale.

Il fine è quello di consentire agli studenti l’acquisizione e il

rafforzamento di competenze utili a un ingresso protetto

nel mondo del lavoro oltre che permettere loro di elevare il

proprio livello di autostima e di autonomia personale e

sociale.

Denominazione progetto Insieme si può

Priorità cui si riferisce Inclusione/integrazione e

successo scolastico/formativo di alunni provvisti di

certificazione in base alla legge 104/92.

Traguardo di risultato Consentire agli studenti

l’acquisizione e il rafforzamento di competenze utili a un

ingresso protetto nel mondo del lavoro oltre che

permettere loro di elevare il proprio livello di autostima e

di autonomia personale e sociale per la realizzazione di un

progetto di vita adeguato.

Obiettivo di processo Individuare ed accrescere le

risorse personali degli allievi, rafforzare le loro capacità e

di conseguenza la motivazione ad apprendere.

Altre priorità Favorire il successo

formativo/didattico/professionale nelle attività pratiche e

di indirizzo attraverso il supporto dei docenti di sostegno,

dei Consigli di Classe.

Situazione su cui si interviene Attualmente sono presenti

90 alunni disabili (di cui 15 in situazione di gravità).

Attività previste • Attività di rafforzamento degli

apprendimenti scolastici mediante lavori a piccoli gruppi,

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lavori personalizzati, studio guidato. Utilizzo di mappe

concettuali, schemi esemplificazioni, sussidi ausili,

software didattici...

• Predisposizione di progetti personalizzati in base

alle esigenze dei singoli allievi.

• Attività professionalizzanti gestite all'interno

dell'Istituto.

• Attività di Alternanza di scuola/lavoro

• Attività con la Formazione Professionale.

Risorse umane ore/area Figure strumentali area

disabilità, Consigli di classe (insegnanti di sostegno),

OSE/OSA/LIS, Servizi Sanitari/Sociali, Formazione

Professionale, Aziende, Comunità, famiglie. Impegno

orario non quantificabile.

Altre risorse necessarie Risorse finanziarie per eventuale

acquisto di programmi digitali specifici e i necessari

ausili/sussidi.

Indicatori utilizzati:

Griglie di osservazione, valutazione della situazione

iniziale, in itinere e finale in collaborazione con gli

altri interlocutori.

Stati di avanzamento:

Aumento di alunni provvisti di certificazione in base

alla legge 104/92 che conseguono qualifica,

attestazione di competenze, diploma.

Aumento di inserimenti lavorativi.

Valori/Situazione attesi:

Il numero degli alunni disabili è di anno in anno

sempre in aumento.

Progetto

Inter-loqui-Amo

PROGETTO INTERCULTURA

Denominazione progetto

Inter-loquiAmo.

Priorità cui si riferisce

Prima integrazione di alunni stranieri nella scuola;

miglioramento delle competenze linguistiche degli studenti

del biennio.

Traguardo di risultato (event.)

Favorire l’integrazione degli alunni stranieri nel tessuto

scolastico ed extrascolastico attraverso l’apprendimento

della lingua italiana per i livelli 0-1 (lingua per

comunicare).

Migliorare il rendimento scolastico degli alunni che

hanno già acquisito il livello summenzionato

attraverso corsi di aiuto-studio in orario

extrascolastico (lingua per studiare).

Obiettivo di processo (event.)

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Favorire e migliorare l’integrazione sociale e il

rendimento scolastico degli alunni di diversa

nazionalità. Promuovere il dialogo tra le due

culture, educare alla multiculturalità e alla

cittadinanza attiva attraverso la partecipazione a

eventi e/o laboratori che favoriscono l’integrazione

nella società italiana.

Situazione di partenza

L’istituto registra la presenza di un numero cospicuo di

alunni di diversa nazionalità; prioritaria è una prima

integrazione degli stessi; strumento imprescindibile è la

lingua italiana.

Per migliorare il rendimento scolastico di alunni non

madrelingua attraverso l’apprendimento dell’italiano come

lingua per comunicare e per studiare sono previste le

seguenti attività :

Rilevamento della presenza degli alunni stranieri

nell’istituto e dei risultati dei loro test d’ingresso (e,

ove non disponibili, delle prime verifiche effettuate);

predisposizione delle azioni didattiche e delle

risorse umane scolastiche ed extrascolastiche utili

per fronteggiare la situazione, in particolare:

offerta, in orario curricolare ed extracurricolare, di

corsi di italiano L2 e corsi di aiuto-studio;

predisposizione di operazioni di monitoraggio

dell’azione didattica attraverso verifiche in itinere e

finali delle competenze linguistiche acquisite;

integrazione delle azioni più propriamente

didattiche con laboratori ed eventi volti alla

multiculturalità che, di volta in volta, si

presenteranno in corso d’anno (laboratori sui diritti

dei bambini e degli adolescenti, Caffè Shakerato,

incontri con personalità di spicco del mondo della

cultura, come scrittori e attori, etc.);

rilevamento in termini di percentuale dei progressi

raggiunti attraverso il bilancio tra le prove

d’ingresso e quelle in uscita;

riscontro di una auspicabile “parabola di crescita”

del generale profitto scolastico dall’inizio alla fine

dell’anno.

Risorse umane (ore) / area

Docenti dell’organico di potenziamento: impegno orario

totale previsto: … Enti extrascolastici di supporto

(Comunità “Sant’Egidio”, Sampierdarena, “Punto luce”,

Sestri, docenti disponibili): impegno orario totale previsto:

Altre risorse necessarie

Una LIM, già presente in istituto.

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Indicatori utilizzati

Verifiche delle competenze linguistiche. Parabola della

media del profitto scolastico annuale.

Orientamento

in entrata,

in itinere

ed in uscita

Priorità cui si riferisce

Aumentare il numero degli iscritti e migliorare il

loro rendimento per una diminuzione degli

abbandoni in corso d’anno.

Migliorare gli esiti a distanza degli studenti

diplomati della scuola.

Traguardo di risultato (event.)

Intensificare le azioni di orientamento per un alto

tasso di successo formativo.

Obiettivo di processo (event.)

Per l’orientamento in entrata favorire una migliore

conoscenza del nuovo ambiente scolastico, le sue

attività e le sue regole.

Per l’orientamento in itinere tutoraggio nell’ambito

dell’alternanza scuola-lavoro.

Per l’orientamento in uscita è necessario fornire

migliori strumenti di informazione agli studenti del

quinto anno circa le opportunità e le difficoltà

rappresentate dai diversi percorsi lavorativi.

Consolidare in modo mirato la loro preparazione in settori

specifici.

Situazione su cui interviene

Bisogna considerare il fatto che l'orientamento che viene

fatto nella scuola media non sempre è adeguato. Di norma

vengono indirizzati agli Istituti professionali

sostanzialmente gli alunni che hanno poca predisposizione

allo studio, senza considerare che nella nostra scuola lo

studio è fondamentale in quanto serve per poter affrontare

con competenza le professionalità previste dal titolo di

studio.

La scuola quindi perde alcuni studenti nel passaggio da un

anno all'altro, ci sono alcuni trasferimenti e abbandoni. La

distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una

concentrazione anomala in alcune fasce.

Per l’orientamento in uscita, la scuola non raccoglie in

modo sistematico informazioni sui risultati degli studenti

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nei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo

del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il

loro inserimento nel mercato del lavoro. Il numero di

immatricolati all'universita' e' nella media o di poco

inferiore alla media provinciale e regionale.

Attività previste

In entrata: -partecipazione a Saloncini organizzati da

scuole secondarie di primo grado del territorio, con

distribuzione di materiale informativo,

-organizzazione di open day nel nostro istituto

possibilmente il sabato per permettere una maggiore

affluenza di alunni e genitori,

-organizzazione di visite al nostro istituto con

partecipazione alle attività di laboratorio per piccoli

gruppi di alunni di terza media,

-partecipazione al Salone dello Studente.

In uscita: -partecipazione a stage ed incontri di

orientamento nell’ambito dell’università o del mondo del

lavoro,-organizzazione di colloqui presso il Salone dello

Studente per l’Orientamento all’università ed al lavoro,

-raccolta di informazioni su tipologia e durata contratti

lavorativi e numero di iscrizioni all’ università.

La raccolta di informazioni sarà svolta da docenti

appartenenti all’organico di potenziamento come parte del

proprio orario di servizio.

Le altre attività saranno svolte dai docenti che collaborano

all’ attività di orientamento.

Altre risorse necessarie

Le normali dotazioni di laboratorio già esistenti a scuola.

Depliant.

Indicatori utilizzati

Numero iscritti in entrata e relativa distribuzione fasce di

voto.

Indici di occupazione in uscita nel triennio.

Stati di avanzamento

Si attende un miglioramento di entrambi i valori.

Valori / situazione attesi

Al termine del primo anno e poi dei due successivi si

attende un miglioramento del…% in entrata e del…% in

uscita nel mondo del lavoro.

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SOS DSA

Denominazione progetto SOS D.S.A.

Priorità cui si riferisce Integrazione e successo

scolastico/formativo di allievi D.S.A. (disgrafici,

disortografici, dislessici, discalculici) certificati con

diagnosi di specialista o centro privato accreditato o ASL e

presenti all’interno dell’istituto.

Traguardo di risultato Attraverso l’attivazione delle

procedure previste dalla vigente normativa (Legge 170 del

giorno 8 ottobre 2010 e D.M. 5669 del 12 luglio 2011), il

traguardo di risultato è rappresentato dal favorire

l’integrazione degli alunni D.S.A. oltre al loro successo

scolastico/formativo, consequenziale anche ad una

partecipazione attiva al dialogo educativo riguardante sia

le discipline teoriche che quelle pratiche.

Obiettivo di processo Garantire il diritto allo studio,

favorire l’integrazione nella classe, accrescere le risorse

personali degli allievi, supportarli per superare le

difficoltà specifiche con l’adozione di mezzi compensativi e

dispensativi previsti dalla normativa e validi anche in

sede d’esame.

Altre priorità:

Favorire il successo formativo/didattico nelle attività

pratiche e di indirizzo attraverso l’adozione di mezzi

compensativi e dispensativi da parte dei docenti

specifici e dei Consigli di Classe e successivamente

all’analisi delle prassie.

Situazione su cui si interviene:

Attualmente circa il 10% della popolazione scolastica è

costituito da allievi D.S.A. concentrati in particolare

nei primi tre anni dei corsi di studio.

Attività previste:

Rilevamento della presenza degli alunni D.S.A.

attraverso l’acquisizione delle diagnosi catalogate e

protocollate in riservato

Contatti con gli specialisti ove necessario

Contatti tra referente del settore, docenti e coordinatori

di classe

Contatti tra coordinatori, figura strumentale, famiglie

e allievi

Controllo scadenze diagnosi e acquisizione di quelle

rinnovate

Predisposizione di Piano Didattico Personalizzato in

ottemperanza alle disposizioni di legge che segue le

indicazioni dello specialista responsabile della diagnosi

e successivo all’osservazione degli allievi da parte dei

docenti. Detto PDP prevede il ricorso ad una didattica

personalizzata ; all’utilizzo di metodologie di

insegnamento inclusive; prevede l’adozione di

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strumenti compensativi quali, il computer con

correttore ortografico, la calcolatrice, le mappe

concettuali, le mappe procedurali; prevede l’adozione di

strumenti dispensativi come la dispensa della lettura

ad alta voce o quella parziale o totale dal prendere

appunti, la dispensa dalla memorizzazione di

paradigmi verbali o di alcune formule matematiche

per i quali verranno utilizzate tabelle; include il

rispetto dei diversi tempi di apprendimento e le

interrogazioni programmate ove necessario. Il PDP

adottato è di base il medesimo utilizzato dalla rete di

scuole del Ponente (primaria, secondaria di 1° e 2°).

Detto P.D.P. viene controfirmato dai docenti del

Consiglio di Classe, dal Dirigente Scolastico, dalla

famiglia e dall’alunno se maggiorenne e viene poi

protocollato in riservato.In futuro è prevista inoltre la

creazione di un gruppo di lavoro tra i referenti D.S.A.

di detti istituti .

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane ore/area Figura strumentale D.S.A.,

coordinatori, docenti. Impegno orario non quantificabile e

previsto soprattutto durante la predisposizione dei PDP

ma anche nel corso dell’anno scolastico ed al termine.

Altre risorse necessarie:

Risorse finanziarie per eventuale acquisto di

programmi digitali specifici.

Indicatori utilizzati:

Verifiche valutazioni alunni relativamente a tutte le

discipline ma in particolare a quelle dove gli stessi

presentano maggiori difficoltà specifiche di

apprendimento.

Stati di avanzamento:

Al termine dell’anno scolastico è atteso un

miglioramento che attesti una maggiore percentuale di

promossi rispetto a quella dello scorso anno.

Valori/Situazione attesi:

Il valore di partenza degli alunni D.S.A. è del 10%

circa, in futuro si prevede un forte aumento come

previsto dalle statistiche ASL.

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Progetto

Educazione alla

Salute

Ambiente e sviluppo sostenibile

Si intende favorire iniziative che permettano agli studenti

di conoscere l’ambiente in tutti i suoi aspetti,

sensibilizzarli all’economia delle risorse esauribili,

informarli anche sulle scelte consapevoli del cibo e dei

materiali e del loro successivo smaltimento e/o riciclaggio.

Educarli al rispetto della natura, favorendo anche la

conoscenza di fonti energetiche alternative.

AREE DI INTERVENTO

Educazione alla salute e promozione di uno stile di vita

sano

L’area si occupa di organizzare conferenze, attività ed

incontri con operatori di Servizi e Agenzie che si occupano

di aumentare le conoscenze e le competenze di alunni e

docenti nell’ambito dell’educazione alla salute e della

promozione di uno stile di vita sano. Gli ambiti di

intervento sono mirati sia all’informazione che alla

prevenzione di comportamenti che potrebbero nuocere alla

salute e all’integrità fisica e mentale degli adolescenti. In

particolare quindi tabagismo, alcolismo, consumo di

sostanze psicotrope, corretta alimentazione e DCA,

educazione alla sessualità e all’affettività. E le

conseguenze che potrebbero verificarsi sia in età

adolescenziale che adulta come malattie sessualmente

trasmesse, tumori, dipendenze, sicurezza stradale.

• Aumento conoscenze e competenze nel campo della

salute e del rischio negli adolescenti partecipanti al

progetto lavorando in sinergiea con operatori di Servizi e

Agenzie che si occupano di adolescenza

• Implementare la conoscenza dei servizi dedicati agli

adolescenti al fine di migliorare lo stato di salute della

popolazione adolescenziale di Genova

• Aumento conoscenze e competenze degli insegnanti

nel campo della salute e del benessere adolescenziale

Servizi aziendali coinvolti

Centro giovani S.C. Assistenza Consultoriale–

Dipartimento Salute Mentale e delle Dipendenze – S.S.

Relazioni esterne – U.R.P.

Modalità e strumenti di comunicazione:

Locandine e pieghevoli , sito web

http://www.centrogiovani.asl3.liguria.it/

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Progetto Unicef

L’Istituto Professionale Alberghiero “Nino Bergese” collabora

stabilmente con l’Unicef, organizzazione internazionale non

governativa, da oltre dieci anni.

L’impegno è stato profuso nell’adesione e promozione di eventi e

campagne di solidarietà, con la partecipazione a convegni e

iniziative atte a sensibilizzare giovani, adulti e scuole sui temi

della tutela dell’infanzia e del rispetto dei diritti umani e per la

valorizzazione delle differenze.

Le tematiche legate al diritto ad una sana alimentazione e

all’educazione alimentare si sono naturalmente integrate con

l’orientamento della scuola e l’Unicef è entrato in rete con

alcuni dei numerosi progetti portanti dell’Istituto.

Grazie anche alla presenza nelle scuola del “Docente Esperto

Garante per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”, e

all’operato di tutto il personale, nell’anno 2006 il Bergese è stato

insignito con il prestigioso titolo nazionale di “ Scuola

Ambasciatrice di Buona Volontà per l’impegno dimostrato a

favore dell’infanzia di tutto il mondo per diffondere il messaggio

Unicef di solidarietà e pace”.

Sotto il patrocinio dell’organizzazione, in sinergia con “ Caffè

Shakerato Internazionale” sono nate due pubblicazioni sulla

creatività espressiva: “ Caffè Shakerato” e “ La bellezza rimane”

a cura di Daniela Malini ( Docente di Italiano Ideatrice del

progetto Caffè Shakerato) con la collaborazione di Patrizia Falco

(Docente di Scienza e Cultura dell’Alimentazione e Garante ).

Un solo mondo,

un solo futuro -

Educare alla

cittadinanza

mondiale nella

scuola

Il progetto si propone come iniziativa di educazione allo

sviluppo (EaS) nella scuola, per la formazione di

competenze sociali e civiche, con riferimento alle

Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio Europeo

(2006/962/CE). Affronterà i temi della solidarietà

internazionale, della cooperazione internazionale e dello

sviluppo sostenibile come previsto dalla Legge 125/2014, art. 1,

comma 4.

Il progetto si svolgerà per molti mesi nell’Anno Europeo per lo

sviluppo 2015 e permetterà di affrontare in

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chiave educativa i temi globali proposti dalla Unione Europea

con l’EYD 2015, sensibilizzando il mondo della

scuola e della società italiana sull’impegno di cooperazione

internazionale dell’Italia.

L'insegnamento di un grande sociologo dell'educazione, Edgard

Morin, ci dice che per affrontare positivamente

temi quali la povertà, le disuguaglianze globali, la cooperazione

fra i popoli occorre prima creare un clima

culturale diffuso e favorevole attraverso la formazione dei

cittadini, ed in particolare attraverso l'educazione degli

studenti. I processi di apprendimento a scuola hanno tempi

adeguati alla riflessione profonda, inseriscono le

singole nozioni in un processo cognitivo più ampio e possono

fornire le basi per una riflessione critica sulla

realtà.

Storie di diversa

giovinezza

L’intervento ipotizzato consiste in un percorso da realizzare

nell’ambito del progetto “Storie di una diversa giovinezza”,

nell’arco dell’a.s. 2015 - 2016, attraverso lo sviluppo di studi

linguistici sugli elaborati realizzati dagli studenti partecipanti;

tali elaborati dovranno essere realizzati in due distinte fasi

temporali, la prima precedentemente all’attività svolta dal

progetto e la seconda successivamente all’incontro con i

profughi previsto dal progetto.

Gli elaborati degli studenti, forniti dalle scuole su supporto

elettronico, andranno a costituire un corpus su cui il gruppo di

ricerca ILC eseguirà analisi statistico/linguistico con l’obiettivo

di estrapolare il lessico rilevante e le eventuali differenze che

potranno emergere dallo studio degli elaborati scritti in tempi

diversi. Sarà cura dei docenti raccogliere i testi svolti dagli

studenti già in formato digitale. La modalità di conferimento dei

file ai ricercatori ILC - CNR sarà concordata tra le parti e, per

quanto possibile, gestita per via telematica.

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Nell’ambito dell’obiettivo di processo individuato nell’Area Processo “Curricolo, progettazione e

valutazione” la nostra Istituzione Scolastica ha adottato,

Sono inoltre utilizzate la griglia di valutazione del comportamento. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER COMPETENZE

Valutazione Indicatori

Gravemente

insufficiente (2-3)

Non comprende le richieste oppure si rifiuta di individuare i concetti chiave e

le informazioni essenziali per affrontare la situazione problematica.

Non applica strategie di lavoro e/o ne applica di incoerenti rispetto al

contesto.

Non risponde oppure utilizza un linguaggio non centrato e/o molto

impreciso.

Insufficiente (4)

Percepisce in maniera inesatta le richieste o,pur avendo individuato alcuni

concetti chiave anche solo in maniera frammentata, non stabilisce gli

opportuni collegamenti tra le informazioni.

Non sviluppa strategie di lavoro in modo coerente ed usa, con una certa

difficoltà, le strategie note;non avanza neppure guidato.

Non argomenta in maniera adeguata le procedure scelte.

Lievemente

insufficiente (5)

Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale riuscendo a selezionare

solo alcuni concetti chiave essenziali.

Individua strategie di lavoro poco efficaci talora sviluppandole in modo

frammentarie.

Utilizza un linguaggio limitato e/o talvolta scorretto senza precise capacità di

auto correzione.

Sufficiente (6)

Analizza le situazioni problematiche con qualche capacità di orientamento e i

collegamenti non sono pienamente sviluppati.

Mette in campo strategie di lavoro conosciute utilizzando classe

meccanicamente i modelli trattati in classe.

Incorre in qualche imprecisione espositiva,ma mostra capacità di correzione

se guidato.

Buono (7-8)

Analizza in modo adeguato la situazione problematica interpretando con

coerenza le informazioni e le relazioni tra queste, anche senza evidenti

capacità sintetiche.

Analizza e progetta correttamente strategie risolutive in situazioni note, sa

cogliere gli elementi pertinenti anche in contesti nuovi.

Si esprime correttamente e usa un lessico adeguato.

Ottimo (9-10)

Rielabora criticamente le informazioni fornendo una coerente interpretazione

personale.

Analizza e progetta strategie efficaci in situazioni non note e anche

complesse.

Argomenta in modo articolato e personale utilizzando il linguaggio specifico,

è in grado di gestire registri linguistici di diversa complessità.

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IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19

51

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

VOTO FINALITA’ INDICATORI

10

Devono essere

rispettati tutti gli

indicatori

Sviluppare un adeguato livello

di responsabilità e

partecipazione

a) Frequenza regolare

b) Interesse e partecipazione propositiva alle

lezioni ed alle attività della scuola

c) Puntuale e serio svolgimento delle consegne

scolastiche

Rispettare il complesso delle

disposizioni che disciplinano la

vita dell’Istituto

d) Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto

Acquisire i principali valori di

cittadinanza, convivenza civile

e responsabilità dei propri diritti

e) Ruolo propositivo all’interno della classe e

funzione di leader positivo

f) Attenzione e disponibilità verso gli altri

9

Devono essere

rispettati tutti gli

indicatori

Sviluppare un adeguato livello

di responsabilità e

partecipazione

a) Frequenza regolare

b) Costante adempimento dei doveri scolastici

c) Interesse e partecipazione attiva alle lezioni

Rispettare il complesso delle

disposizioni che disciplinano la

vita dell’Istituto

d) Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto

Acquisire i principali valori di

cittadinanza, convivenza civile

e responsabilità dei propri diritti

e) Equilibrio nei rapporti interpersonali

f) Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo

classe

8

Sono sufficienti

quattro indicatori

su sei

Sviluppare un adeguato livello

di responsabilità e

partecipazione

a) Frequenza regolare

b) Rispetto delle consegne

c)Discreta attenzione e partecipazione alle attività

scolastiche

Rispettare il complesso delle

disposizioni che disciplinano la

vita dell’Istituto

d) Rispetto delle norme fondamentali relative alla

vita scolastica

Acquisire i principali valori di

cittadinanza, convivenza civile

e responsabilità dei propri diritti

e) Correttezza nei rapporti interpersonali

f) Ruolo collaborativo al funzionamento del

gruppo classe

7

Sono sufficienti

quattro indicatori

su sei

Sviluppare un adeguato livello

di responsabilità e

partecipazione

a) Frequenza irregolare

b) Parziale rispetto delle consegne

c) Partecipazione discontinua all’attività didattica

e saltuario disturbo

Rispettare il complesso delle

disposizioni che disciplinano la

vita dell’Istituto

d) Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto

del regolamento scolastico

Acquisire i principali valori di

cittadinanza, convivenza civile

e responsabilità dei propri diritti

e) Interesse selettivo

f) Rapporti collaborativi con gli altri

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52

6

Sono sufficienti

tre indicatori su

sei

Sviluppare un adeguato livello

di responsabilità e

partecipazione

a) Frequenza irregolare

b) scarso rispetto delle consegne

c) partecipazione non adeguata alle lezioni e

disturbo dell’attività didattica

Rispettare il complesso delle

disposizioni che disciplinano la

vita dell’Istituto

d) Episodi ripetuti di mancato rispetto del

regolamento scolastico, anche soggetti a sanzioni

disciplinari con ravvedimento.

Acquisire i principali valori di

cittadinanza, convivenza civile

e responsabilità dei propri diritti

e) Disinteresse per alcune discipline

f) Comportamento scorretto nel rapporto con

insegnanti e/o compagni

≤5 Sono sufficienti

tre indicatori su

sette oltre alla

condizione

necessaria:

Gravi episodi

che hanno dato

luogo a

sanzioni

disciplinari

con

sospensione

senza

ravvedimento

Sviluppare un adeguato livello

di responsabilità e

partecipazione.

a) Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite

anticipate

d) Mancato rispetto delle consegne

b) Continuo disturbo delle lezioni

f) Completo disinteresse per le attività didattiche

Rispettare il complesso delle

disposizioni che disciplinano la

vita dell’Istituto.

c) Mancanza continua del rispetto del regolamento

scolastico

Acquisire i principali valori di

cittadinanza, convivenza civile

e responsabilità dei propri

diritti.

d) Comportamento scorretto nel rapporto con

insegnanti e compagni

h) Funzione negativa nel gruppo classe

I rapporti scuola-famiglia sono improntati alla massima trasparenza e collaborazione e avvengono

attraverso l'attivazione di differenti canali di comunicazione:

colloqui generali che si svolgono due volte l'anno;

colloqui individuali su appuntamento per iniziativa di una delle parti;

assemblee per le elezioni dei rappresentanti;

Consigli di Classe;

assemblee di classe;

comunicazioni del Coordinatore di Classe, per le vie ritenute più opportune;

diario scolastico, utilizzando l'apposito spazio per le comunicazioni scuola-famiglia;

mail istituzionale fornita a tutti gli operatori e rintracciabile nel sito web;

registro elettronico, grazie al quale i genitori, in ogni momento e tramite le loro password,

possono avere informazioni in tempo reale sia sulle assenze e/o ritardi dei propri figli sia

sulle loro valutazioni scritte ed orali e seguire l’attività svolta in classe Nonostante le

strategie adottate la partecipazione dei genitori è scarsa: molte famiglie sono assenti anche

nei normali rapporti con i docenti e l’uso delle potenzialità offerte dal registro elettronico è

limitato.

Particolare rilievo va riconosciuto al Patto Educativo di Corresponsabilità, condiviso da docenti,

studenti e genitori, in quanto strumento di trasparenza dell’operato di ciascuna componente. Lo

stesso Patto è stampato sul diario scolastico degli alunni in modo che i genitori possano averlo a

disposizione in qualsiasi momento.

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53

QUADRI ORARI

Organizzazione didattica, gestione della quote di autonomia e flessibilità

L’Istituto Nino Bergese ha scelto di utilizzare le quote di flessibilità previste dal DPR

87, pertanto i quadri orari sottostanti prevedono la diminuzione di ore delle materie

“culturali” in favore di materie tecnico-pratiche dal secondo anno al quarto anno..

Pertanto in base a quanto previsto dalla normativa e su delibera del

Collegio dei Docenti con approvazione del Consiglio di Istituto in merito

all’autonomia e alla flessibilità sono state apportate le seguenti modifiche:

Classi II

Decremento ore Incremento ore

1 ora in meno di italiano 1 ora in più di sala

1 ora in meno di matematica 1 ora in più di cucina

1 ora in meno di chimica 1 ora in più di ricevimento

Classi III di sala

1 ora in meno di italiano 1 ora in più di sala

Classi III di cucina

1 ora in meno di italiano 1 ora in più di cucina

Classi III di ricevimento

1 ora in meno di italiano

1 ora in meno di alimentazione

2 ore in più di storia dell’arte

Classi IV di sala

1 ora in meno di italiano 1 ora in più di sala

Classi IV di cucina

1 ora in meno di italiano 1 ora in più di cucina

Classi IV di ricevimento

1 ora in meno di italiano

1 ora in meno di economia

2 ore in più di storia dell’arte

L’area generale, preposta alla formazione culturale, è preponderante nel primo

biennio rispetto all’area di indirizzo . La situazione si rovescia negli ultimi tre anni,

quando è prevista l’intensificazione delle competenze tecnico-professionali e l’area di

indirizzo.

L’area generale è uguale dalla prima alla quinta a prescindere dall’articolazione

prescelta, mentre varia l’area di indirizzo.

Il Collegio dei docenti ritiene necessario che nella stesura dell’orario si rispettino le

esigenze didattiche delle classi, programmando una distribuzione omogenea del carico

di lavoro nella settimana ed un’aggregazione dei blocchi orari non eccessiva ma

sufficiente allo svolgimento delle esercitazioni, nel rispetto dei precisi vincoli

caratteristici della stessa struttura organizzativa dell’indirizzo, come, ad esempio, le

compresenza dei docenti di materie Tecnico pratiche e di Scienze dell’Alimentazione.

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54

a) Indirizzo PROFESSIONALE ALBERGHIERO

“Servizi per l’Enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”

Articolazione “Enogastronomia-cucina”

DISCIPLINE primo biennio secondo biennio 5°anno

1° 2° 3° 4° 5°

Area generale ore settimanali

lingua e letteratura italiana 4 3 3 3 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia, cittadinanza e Costitutuzione 2 2 2 2 2

matematica 4 3 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze (Scienze della terra-biologia) 2 1

geografia 1

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternativa 1 1 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

Scienze integrate (fisica) 2

Scienze integrate (chimica) 2

Scienze alimentari 2 2

laboratorio servizi enogastronomia-cucina 2(°°) 2(°°)+1

laboratorio servizi enogastronomia-sala e

ven.

2(°°) 2(°°)+1

laboratorio servizi accoglienza turustica 2 3

Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3

Scienze e cultira dell'alimentazione 4 4 3

di cui di laboratorio 2(°)*

diritto e tec.ammin.struttura ricettiva 4 4 5

laboratorio servizi enogastronomia-cucina 7(°°) 5(°°) 4(°°)

laboratorio servizi enogastronomia-sala e ven. 2 2

di cui in compresenza 2

TOTALE 32 33 32 32 32

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55

b) Indirizzo PROFESSIONALE ALBERGHIERO “Servizi per l’Enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”

Articolazione “Enogastronomia-sala e vendita”

DISCIPLINE primo

biennio

secondo biennio 5°anno

1° 2° 3° 4° 5°

Area generale ore settimanali

lingua e letteratura italiana 4 3 3 3 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia, cittadinanza e Costitutzione 2 2 2 2 2

matematica 4 3 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze Scienze della terra-biologia) 2 1

geografia 1

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternativa 1 1 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

Scienze integrate (fisica) 2

Scienze integrate (chimica) 2

Scienze alimentari 2 2

laboratorio servizi enogastronomia-cucina 2(°°) 2(°°)

+1

laboratorio servizi enogastronomia-sala e ven 2(°°) 2(°°)

+1

laboratorio servizi accoglienza turustica 2 3

Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3

Scienze e cultira dell'alimentazione 4 4 3

di cui di laboratorio 2(°)*

diritto e tec.ammin.struttura ricettiva 4 4 5

laboratorio servizi enogastronomia-cucina 2 2

laboratorio servizi enogastronomia-sala e ven. 7(°°) 5(°°) 4(°°)

di cui in compresenza 2

TOTALE 32 33 32 32 32

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56

c) Indirizzo PROFESSIONALE ALBERGHIERO

“Servizi per l’Enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”

Articolazione “accoglienza d’albergo

DISCIPLINE primo

biennio

secondo biennio 5°anno

1° 2° 3° 4° 5°

Area generale ore settimanali

lingua e letteratura italiana 4 3 3 3 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia, cittadinanza e Costitutzione 2 2 2 2 2

matematica 4 3 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze (Scienze della terra-biologia) 2 1

geografia 1

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternativa 1 1 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

Scienze integrate (fisica) 2

Scienze integrate (chimica) 2

Scienze alimentari 2 2

laboratorio servizi enogastronomia-cucina 2(°°) 2(°°)+

1

laboratorio servizi enogastronomia-sala e

ven.

2(°°) 2(°°)+

1

laboratorio servizi accoglienza turustica 2 3

Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3

Scienze e cultira dell'alimentazione 4 3 3

di cui di laboratorio 2(°)*

diritto e tec.ammin.struttura ricettiva 4 5 5

tecniche di comunicazione 2 2

laboratorio servizi di accoglienza 7 4 5

di cui in compresenza 2

storia dell'arte 2 2

TOTALE 32 33 32 32 32

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57

d) Indirizzo PROFESSIONALE ALBERGHIERO

“Servizi per l’Enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”

Articolazione “Enogastronomia prodotti dolciari”

DISCIPLINE primo

biennio

secondo

biennio

5°an

no 1° 2° 3° 4° 5°

Area generale ore settimanali

lingua e letteratura italiana 4 3 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia, cittadinanza e Costitutzione 2 2 2 2 2

matematica 4 3 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integr.(Scienze della terra-biologia) 2 1

geografia 1

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternativa 1 1 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

Scienze integrate (fisica) 2

Scienze integrate (chimica) 2

Scienze Alimentari 2 2

laboratorio servizi enogastronomia-cucina 2(°°) 2(°°)

+1

laboratorio servizi enogastronomia-sala e vendita 2(°°) 2(°°)

+1

laboratorio servizi accoglienza turistica 2 3

Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3

Scienze e cultura dell'alimentazione 3 3 3

di cui di laboratorio 2(°)

*

diritto e tec.ammin. 3 2

laboratorio servizi enogastron.settore pasticceria 9 4 3

analisi e cont.chim.dei prodotti 3 2

di cui in compresenza 2

tec.di org.e gest.dei proc. Prod. 2 3 4

TOTALE 32 33 32 32 32

* Ore in copresenza

° Ore affidate all’insegnante tecnico pratico

°° Ore di laboratorio affidate all’insegnante tecnico pratico e classe divisa in squadre

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58

Funzionigramma ORGANO MONOCRATICO

Il DIRIGENTE SCOLASTICO

Il Dirigente Scolastico è il Rappresentante legale dell’Istituto. Nell’ambito delle proprie funzioni

egli:

Assicura il funzionamento dell’Istituto nel rispetto delle competenze degli Organi Collegiali;

Promuove, valorizza e organizza le risorse umane e professionali;

Verifica e garantisce la legittimità degli atti deliberati dagli Organi collegiali;

Assicura l’esercizio di diritti costituzionalmente tutelati, quali il diritto d’apprendimento degli

alunni, la libertà d’insegnamento dei docenti e la libertà di scelta delle famiglie;

Presiede il Collegio dei Docenti e la Giunta esecutiva, è membro di diritto del Consiglio

d’Istituto, nomina i propri collaboratori, presiede i Consigli di Classe, assegna gli incarichi al

personale Docente e ATA;

Assegna le deleghe nelle materie previste dalla legge;

Gestisce le risorse finanziarie e strumentali con connesse responsabilità in relazione ai risultati;

Tiene i rapporti con gli Enti Istituzionali, con le altre scuole e con la stampa;

È responsabile della formazione delle classi e dell’assegnazione delle cattedre, dell’attuazione

del POF, delle relazioni sindacali, della contrattazione decentrata d’Istituto, della sicurezza.

Fornisce al Collegio dei Docenti l’atto di indirizzo per l’elaborazione del Piano Triennale

dell’Offerta Formativa (PTOF)

ORGANI COLLEGIALI

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

Il Collegio dei docenti è composto dal personale docente in servizio presso l’Istituto ed è

presieduto dal Dirigente Scolastico.

Nella nostra istituzione scolastica sono state individuate le seguenti articolazioni:

Collegio Plenario

Collegio dei Percorsi Triennali

Dipartimenti.

Il Collegio dei Docenti:

Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’Istituto; in particolare cura la

programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare, nell’ambito degli ordinamenti

della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze

ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare; esso esercita tale potere nel rispetto

della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente.

Elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e provvede alla sua eventuale revisione

annuale entro il 15 ottobre.

Attiva le procedure per il monitoraggio e la valutazione.

Individua le commissioni e i gruppi di lavoro, i criteri per l’individuazione di referenti di

progetti e di attività e le Funzioni strumentali all’attuazione del PTOF.

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59

Formula proposte al Dirigente scolastico per la formazione, la composizione delle classi e

l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo

svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal

Consiglio d’Istituto.

Delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione

dell’anno scolastico.

Valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne

l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati.

Definisce i criteri di valutazione per classi parallele, rapporto tra conseguimento degli obiettivi

e scala numerica dei voti, numero di prove effettuate per ogni periodo - scritte, pratiche e orali.

Provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe.

Adotta o promuove nell’ambito delle proprie competenze, iniziative di innovazione curriculare.

Definisce il piano delle attività di recupero e di sostegno e di potenziamento.

Esprime parere, per gli aspetti didattici, in ordine alle iniziative dirette all’educazione della

salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze.

Elegge, nel suo seno, i 2 docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del servizio del

personale docente (L.107/2015);

Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal D.L.vo n.297 del 16 aprile 1994 “Testo

Unico”, dalle leggi e dai regolamenti alla sua competenza.

Nell’adottare le proprie deliberazioni il Collegio dei docenti tiene conto delle eventuali proposte e

pareri dei Consigli di Classe.

ARTICOLAZIONI DEL COLLEGIO

I Collegi di Sezione e dei Percorsi Triennali

Deliberano, su delega del Collegio, rispetto a materie inerenti la specificità dei rispettivi

ordinamenti.

I Dipartimenti

I dipartimenti perseguono il fine del sostegno alla didattica e alla progettazione formativa nonché

svolgono attività di ricerca didattica.

Si rapportano, attraverso le aree, alle discipline di riferimento, al fine di promuovere attività di

studio, di ricerca e di elaborazione delle soluzioni alle varie problematiche e costituiscono il

raccordo tra il Collegio dei Docenti e i C.di C., ai quali garantiscono supporto operativo.

I dipartimenti:

Concordano scelte comuni inerenti al valore formativo e didattico-metodologico.

Programmano le attività di formazione/aggiornamento in servizio.

Comunicano ai colleghi le iniziative che vengono proposte dagli enti esterni e associazioni.

Programmano le attività extracurricolari e le varie uscite didattiche.

Definiscono gli standard minimi di apprendimento, declinati in termini di conoscenze, abilità e

competenze.

Definiscono i contenuti imprescindibili delle discipline, coerentemente con le Indicazioni

Nazionali.

Individuano le linee comuni dei piani di lavoro individuali.

Elaborano test di valutazione da somministrare agli alunni per classi parallele, tendenti ad

accertare il livello delle conoscenze, competenze e delle capacità conseguite

Proporre e coordinare le attività di aggiornamento

Proporre le attività didattiche non curricolari attinenti l’area disciplinare propria

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60

Coordinare l'adozione dei libri di testo e le proposte di acquisto dei sussidi didattici

Organizzare attività e strumenti di documentazione scientifica

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

Il consiglio d’Istituto è un organo elettivo composto da 19 membri:

il Dirigente Scolastico, membro di diritto

8 rappresentanti del personale docente

2 rappresentanti del personale ATA

4 rappresentanti dei genitori

4 rappresentanti degli studenti

L’elezione ha luogo con il sistema proporzionale sulla base delle liste di candidati per ciascuna

componente. Dura in carica 3 anni, solo la componente studenti si rinnova annualmente.

E’ presieduto da un membro, rappresentante della componente genitori, nominato dal Consiglio a

maggioranza assoluta, nella prima votazione, e a maggioranza relativa nelle successive votazioni.

Le funzioni di segretario sono affidate dal presidente ad un membro del consiglio.

Il consiglio di Istituto è l’organo per mezzo del quale l’Istituzione scolastica esplica la propria

autonomia finanziaria: esso delibera i bilanci e dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari

occorrenti per il funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituzione scolastica.

Esso ha potere deliberante su proposta della Giunta Esecutiva sulle seguenti materie:

a) Adozione del regolamento interno che, fra l’altro deve disciplinare il funzionamento delle

attrezzature didattiche e sportive, la vigilanza degli alunni durante l’ingresso, l’uscita e la

permanenza nella scuola.

b) Adattamenti del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali.

c) Criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, extrascolastiche,

interscolastiche.

d) Partecipazione dell’Istituzione Scolastica ad attività culturali, sportive, ricreative di particolare

interesse educativo.

e) Svolgimento di iniziative assistenziali.

f) Criteri generali circa la formazione delle classi, l’adattamento delle lezioni alle condizioni

ambientali.

g) Approvazione del programma annuale e del conto consuntivo.

h) Sfruttamento delle opere dell’ ingegno prodotte nel corso delle attività curriculari.

i) Accettazione e la rinuncia di legati, eredità e donazioni

j) Costituzione o compartecipazione a fondazioni; o compartecipazione a borse di studio

k) Accensioni di mutui e in genere di contratti di durata pluriennale

l) Contratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni

immobili appartenenti alla istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di beni

per effetto di successioni a causa di morte e donazioni , della mancanza di condizioni ostative

o disposizioni modali che ostino alla dismissione del bene

m) Adesione a reti di scuole e consorzi.

n) Partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti,

università, soggetti pubblici o privati.

o) Eventuale individuazione del superiore limite di spesa di cui all’art. 34, comma 1, D.M.n.44/

2001

p) Acquisto di immobili

q) Linee di indirizzo generale della scuola

r) Approvazione del Piano Triennale dell’Offerta formativa.

s) Individuazione dell’Organo di Garanzia.

t) Determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del D.S., delle seguenti

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61

attività negoziali:

Contratti di sponsorizzazione

Contratti di locazione di immobili

Utilizzazioni di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da

parte di soggetti terzi;

Convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto

terzi;

Alienazioni di beni e servizi prodotti nell’esercizio di attività didattiche o programmate

a favore di terzi;

Acquisto ed alienazione di titoli di Stato;

Contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed insegnamento;

Partecipazione a progetti internazionali.

LA GIUNTA ESECUTIVA

La Giunta Esecutiva è una emanazione del Consiglio di Istituto e rispecchia gli orientamenti

politici dello stesso.

Alla Giunta Esecutiva è riservata la prerogativa, di carattere esclusivo, di esprimere proposte

riguardanti le materie su cui il Consiglio d’Istituto è chiamato a porre in essere gli atti decisori

deliberativi.

Essa è composta di 6 membri:

il Dirigente scolastico, membro di diritto, con funzioni di Presidente.

Il D.S.G.A., membro di diritto con funzioni di Segretario.

1 rappresentante dei docenti.

1 rappresentante del personale ATA .

1 rappresentante della componente genitori.

1 rappresentante della componente studenti.

Come il Consiglio d’Istituto, anche la Giunta Scolastica dura in carica tre anni, solo la componente

studenti viene annualmente rinnovata.

I compiti assegnati alla Giunta Esecutiva sono:

Predisporre l’ordine del giorno per la seduta consiliare.

Proporre al Consiglio il programma annuale predisposto dal Dirigente scolastico e le eventuali

variazioni.

Proporre al Consiglio il conto consuntivo predisposto dal D.S.G.A

Preparare i lavori del consiglio

Curare l’esecuzione delle delibere assunte dal Consiglio d’Istituto.

Formulare la proposta di adeguamento della tabella organica degli Assistenti tecnici.

IL CONSIGLIO DI CLASSE

E’ un organo collegiale costituito da tutti gli insegnanti della classe, da due rappresentanti dei

genitori e da due rappresentanti degli alunni eletti annualmente dalle rispettive componenti della

classe stessa .

Il c.di c. ha in generale il compito di formulare al collegio docenti proposte in ordine all’azione

educativo didattica e ad iniziative di sperimentazione e di innovazione e con quello di agevolare e

di estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.

In particolare detto organo:

Decide la programmazione didattica della classe

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IPPSA “Nino Bergese” Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-19

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Stabilisce i criteri comuni di valutazione all’interno di quelli stabiliti dal Collegio Docenti e

contenuti nel POF

Ha competenze sulla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari;

tali decisioni sono assunte con la sola presenza dei docenti.

Propone viaggi e visite d’istruzione e le attività extracurriculari

Valuta periodicamente l’andamento didattico e disciplinare della classe e , negli scrutini del

primo quadrimestre e di fine anno, quello del singolo alunno formalizzando la sussistenza o il

saldo dei debiti formativi; tali decisioni sono assunte con la sola presenza dei docenti.

Avanza proposte di tipo disciplinare, interdisciplinare, di innovazione, ecc. al Collegio dei

Docenti

Avanza proposte al D.S. in merito all’attuazione degli interventi di recupero, potenziamento e

tutoraggio previsti dal POF.

Propone al collegio docenti l’adozione dei libri di testo

Decide in merito ai provvedimenti disciplinari a carico degli alunni di cui al D.P.R.. n.249 del

24 giugno 1998 e successive modificazioni e integrazioni.

FIGURE DI SISTEMA

IL COLLABORATORE VICARIO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

È un docente nominato dal Dirigente scolastico avente le seguenti funzioni:

Sostituire il D.S. in caso di assenza e di impedimento nonché durante il periodo di ferie del

medesimo;

Intrattenere rapporti interni con i docenti, gli studenti, i genitori secondo l’orario di

ricevimento;

Controllare e verificare i verbali dei Dipartimenti;

Predisporre gli atti per il Collegio Docenti e gli altri organi collegiali;

Svolgere attività connesse con le graduatorie interne;

Collaborare con la Dirigenza nella determinazione e gestione dell’organico di diritto e di fatto;

Vigilare su ogni attività concernente l’attuazione del P.O.F.;

Svolgere l’attività istruttoria per quanto riguarda le circolari inerenti attività generali

dell’istituzione;

Collaborare con la Dirigenza nella predisposizione delle diverse fasi della Contrattazione;

Collaborare col Dirigente Scolastico nella sua attività gestionale e amministrativa;

Predisporre il piano di formazione del personale;

Predisposizione di tutti gli adempimenti e degli atti necessari per l’accreditamento dell’Istituto

presso la regione Liguria;

Partecipazione su indicazione del Dirigente ad incontri organizzati dall’amministrazione

scolastica o da altri enti;

Coordinare le varie attività tecnico pratiche d’Istituto,

Controllare la funzionalità dei laboratori didattici;

Proporre gli acquisti necessari al buon funzionamento di laboratori;

Sovraintendere alla gestione del magazzino coordinando il personale addetto e impartendo

disposizioni al personale riguardo le procedure da eseguire;

Realizzazione di ogni ulteriore attività necessaria per garantire l’ottimale funzionamento

didattico organizzativo e amministrativo dell’Istituto.

IL SECONDO COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Sono docenti nominati dal D.S. aventi le seguenti funzioni:

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Sostituire il collaboratore vicario e il D.S. in caso di assenza e durante i periodi di ferie;

Coordinamento della realizzazione del POF;

Raccogliere e custodire P.O.F., Carta dei Servizi, P.E.I., Regolamento Interno, Regolamento di

disciplina, Contratto Formativo;

Redigere l’orario delle lezioni e curare la sostituzione di assenze brevi del personale docente e

la comunicazione alle classi delle conseguenti variazioni di orario;

Autorizzare entrate e uscite fuori orario degli studenti secondo il regolamento interno,

vagliando eventuali casi eccezionali;

Collaborare con la Dirigenza nella determinazione e gestione dell’organico di diritto e di fatto;

Predisporre il calendario dei consigli di classe e degli scrutini, gli orari delle attività di

recupero, consolidamento e approfondimento durante i periodi di sospensione delle lezioni; il

calendario degli interventi di recupero individuando l’elenco dei docenti titolari da sottoporre

all’approvazione del Dirigente scolastico; il calendario degli esami preliminari agli esami di

Stato; il calendario degli esami integrativi e di idoneità; il calendario delle verifiche finali e

dell’integrazione degli scrutini;

Predisporre la fase istruttoria per la predisposizione delle circolari inerenti la sezione;

Seguire l’andamento delle iscrizioni e predispone, in collaborazione coi coordinatori di classe,

quanto necessario per lo svolgimento degli esami preliminari, di idoneità ed integrativi avendo

cura di verificare la congruenza della documentazione prodotta in collaborazione col

collaboratore con delega di sostituzione;

Coadiuvare il D.S. e il collaboratore vicario, nella gestione delle problematiche legate alla

didattica e agli interventi sugli alunni;

Realizzare ogni ulteriore attività necessaria per garantire l’ottimale funzionamento didattico

organizzativo e amministrativo dell’Istituto.

I COORDINATORI DI DIPARTIMENTO

Il docente Coordinatore del Dipartimento:

Presiede le riunioni del dipartimento

Coordina le attività di programmazione disciplinare

Suddivide, ove lo ritenga necessario, il gruppo di lavoro dipartimentale in sottogruppi

Organizza iniziative di aggiornamento su tematiche individuate dal dipartimento

Raccoglie la documentazione prodotta dal Dipartimento consegnandone copia al

Dirigente Scolastico e mettendola a disposizione di tutti i docenti

Favorisce occasioni di ricerca didattica attorno a temi di rilevanza professionale

(valutazione-tecnologie didattiche etc.)

Costituisce un punto di riferimento per i nuovi docenti (nuove nomine e/o supplenti)

della disciplina

Informa periodicamente il Dirigente sullo sviluppo della programmazione disciplinare

nelle varie classi e sulla funzionalità del dipartimento

Stende la relazione a consuntivo del dipartimento

I COORDINATORI DI CLASSE

Il coordinatore di classe, individuato dal Dirigente Scolastico, ha le seguenti funzioni:

Presiedere le riunioni del Consiglio di Classe in assenza del Dirigente;

Preparare il lavoro dei consigli di classe in modo da rendere produttive al massimo le riunioni;

Coordinare le attività didattiche;

Verificare settimanalmente la frequenza degli alunni informando tempestivamente le famiglie

nei casi di scarsa o irregolare frequenza tali da poter pregiudicare l’esito positivo del percorso

scolastico o la valutazione di fine anno;

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Vigilare sull’assolvimento dell’obbligo scolastico e del diritto dovere, attivando le eventuali

procedure di legge;

Controllare periodicamente l’avvenuta giustificazione di assenze e ritardi;

Rilevare mensilmente il numero esatto di ore di lezione effettivamente svolte dalla classe e

comunicarlo per iscritto ai referenti di sezione;

Curare e controllare le comunicazioni scuola famiglia;

Coordinare la predisposizione dei PEP per gli alunni DSA;

Predisporre la programmazione del Consiglio di Classe;

Presiedere le assemblee per le elezioni dei rappresentanti dei genitori nel Consiglio di Classe;

Predisporre il materiale per gli scrutini, sovraintendendo alla sua stesura e curandone la corretta

distribuzione agli interessati ed alla Segreteria, Ufficio Didattica;

Coordinare le attività relative lo svolgimento degli Esami di Qualifica professionale;

Verificare la documentazione presente agli atti della scuola di ogni studente della classe,

rilevando irregolarità e mancanze;

Predisporre il Documento del 15 maggio per le classi quinte, verificare tutta la documentazione

da inviare alla Commissione per Gli Esami di Stato conclusivi del ciclo di studi;

Predisporre e curare la compilazione della documentazione relativa alla certificazione

dell’Obbligo Scolastico;

Ricevere, su appuntamento, genitori della classe con particolari esigenze;

Partecipare a incontri periodici con la Dirigenza per l’organizzazione delle attività;

IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI

Il Direttore dei Servizi Generali Ed Amministrativi (D.S.G.A.) svolge attività lavorativa di

notevole complessità, che ha rilevanza esterna. L’espletamento delle sue funzioni è volto ad

assicurare l’unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali nel rispetto del Piano

Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto.

I compiti assegnati al D.S.G.A. sono:

Sovrintendere ai servizi generali amministrativo-contabile e curarne l’organizzazione

(coordinamento, promozione e verifica)

Definire e dare esecuzione agli atti amministrativo-contabili di ragioneria ed economato, con

autonomia operativa e diretta

Firmare gli atti di competenza

Coordinare il lavoro del personale ATA

Condurre attività di studio e di elaborazione di piani e programmi

Ricoprire, quando necessario, incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione del

personale

Svolgere incarichi ispettivi che gli siano affidati nell’ambito delle istituzioni scolastiche

Il direttore SGA riceve ogni anno dal Dirigente Scolastico le direttive di massima su cui modulare

la propria attività.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

DEI DATI

Si tratta di una figura in possesso di attitudini e capacità adeguate, che il D.S. in qualità di datore di

lavoro, designa come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.). Detta

figura è responsabile e coordina tutte le attività che il D.L.vo n. 626/94 e successive modifiche

assegna al servizio di prevenzione e protezione (S.P.P.) in essere presso L’Istituto ivi comprese le

azioni di formazione e informazione in materia di sicurezza.

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LE FUNZIONI STRUMENTALI AL POF

Docenti designati annualmente dal Collegio dei docenti sulla base della disponibilità e delle

competenze per lo svolgimento di attività funzionali alla realizzazione del Piano dell’Offerta

Formativa. La Funzione strumentale, oltre ad assolvere le mansioni individuate dal collegio dei

docenti,

Lavora a stretto contatto con la dirigenza ed il suo staff;

Cura l’aggiornamento delle procedure e della modulistica relative all’ambito di sua

competenza;

Individua, elabora e propone iniziative di aggiornamento per i docenti sui temi

dell’orientamento.

Partecipa alla predisposizione del POF per quanto di sua competenza.

ALTRI ORGANISMI

ORGANO DI GARANZIA

Il funzionamento dell’Organo di Garanzia è ispirato a principi di collaborazione tra scuola e

famiglia, anche al fine di rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei

confronti degli insegnanti e viceversa.

Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, sono:

Prevenire e affrontare tutti i problemi e conflitti che possano emergere nel rapporto tra studenti

e personale della scuola e in merito all’applicazione dello Statuto ed avviarli a soluzione;

Esaminare i ricorsi presentati dagli studenti dell’istituto in seguito all’irrogazione di una

sanzione disciplinare a norma di regolamento di disciplina.

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro

quindici giorni dalla ricevuta comunicazione della loro irrogazione, all’Organo di Garanzia interno

alla scuola.

Esso ha durata biennale ed è composto da:

1 docente ed 1 rappresentante del personale ATA designati dal consiglio di istituto

1 rappresentante dagli studenti ed 1 dei genitori eletti dalle rispettive componenti secondo

modalità individuate dal Consiglio d’Istituto.

L’Organo di Garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato.

In caso di giustificato motivo i componenti dell’organo sono sostituiti da supplenti sempre

designati dal Consiglio di Istituto.

IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

Il comitato tecnico scientifico (CTS) composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle

professioni e della ricerca scientifica e tecnologica. Il CTS costituisce un elemento che può

favorire l’innovazione dell’organizzazione degli istituti; è un organismo con funzioni consultive e

propositive per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e

flessibilità; è lo strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle

professioni e sviluppare le alleanze formative con altri soggetti del territorio.

L’integrazione con il territorio e il mondo produttivo è un fattore imprescindibile per

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l’elaborazione del piano dell’offerta formativa degli istituti tecnici e professionali. L’azione delle

Istituzioni Scolastiche Autonome deve intrecciarsi con i piani di sviluppo locali e le esigenze

formative degli studenti attraverso gli strumenti offerti dall’Autonomia didattica ed organizzativa e

dalle opportunità offerte dal Riordino dei Cicli. Diventa perciò strategico sviluppare sinergie tra il

mondo della scuola, le realtà produttive e gli enti locali con l’obiettivo di realizzare un piano

dell’Offerta Formativa capace di individuare i bisogni formativi, stimolare la domanda di

istruzione e formazione, rispondere alle richieste del territorio, prospettare ai giovani un futuro

possibile e realizzabile in cui possano essere protagonisti e partecipare a pieno titolo alla

cittadinanza attiva, sapendo rispondere, nel contempo, alle esigenze di un mercato del lavoro

sempre più esigente in termini di competenze specifiche e trasversali.

Il Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S.) è l’organo, con funzioni consultive e di proposta, in

merito all’organizzazione delle aree di professionalità e all'utilizzo degli spazi di autonomia e

flessibilità dell’offerta formativa dell’Istituzione Scolastica Autonoma. Esso ha il compito di

individuare un efficace raccordo tra gli obiettivi educativi e formativi dell’istituto e le esigenze

professionali del territorio relativamente ai fabbisogni produttivi nonché un raccordo tra le diverse

professionalità e la ricerca scientifica e tecnologica.

Il C.T.S. è presieduto dal Dirigente Scolastico che ne è membro di diritto ed è formato, in

composizione paritetica, da docenti interni ed esperti esterni (imprenditori, rappresentanti del

mondo del lavoro e delle professioni, docenti universitari, docenti qualificati nella Ricerca

Scientifica e Tecnologica, rappresentanti degli Enti Locali). Il numero di docenti interni è di

quattro.

Alle riunioni del C.T.S. partecipa, in qualità di consulente del Dirigente Scolastico, il Collaboratore

vicario che lo sostituisce in caso di assenza.

Il CTS esercita una funzione consultiva generale in ordine all’attività di programmazione e

all’innovazione dell’Offerta Formativa dell’ISA.

Il CTS propone, nello specifico, programmi anche pluriennali di ricerca e sviluppo

didattico/formativo in rapporto al sapere, al mondo del lavoro ed all’impresa, sia per gli studenti sia

per i docenti dell’ISA e ne propone l’attuazione al Consiglio di Istituto e al Collegio Docenti.

In particolare:

1) Ha funzioni consultive nei processi decisionali finalizzati all’elaborazione del piano

dell’offerta formativa con particolare riferimento alle aree di indirizzo e alla progettazione

degli spazi di autonomia e flessibilità.

2) Ha funzioni di raccordo tra gli obiettivi formativi della scuola, le esigenze del territorio e i

fabbisogni professionali espressi dal mondo del lavoro, della ricerca e dell’università.

3) Favorisce, promuove e facilita attività di orientamento, esperienze di alternanza scuola

lavoro, di stage aziendali per studenti e docenti.

4) monitora e valuta le predette attività.

Rapporti con gli Enti Locali

Il Dirigente Scolastico, quale legale Rappresentante dell’Istituzione Scolastica Autonoma,

mantiene i rapporti con gli Enti Locali che hanno competenze e responsabilità correlate alle

strutture dell’Istituto nonché ai percorsi di istruzione e formazione professionale assegnati in

regime di sussidiarietà integrativa.

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IL COMITATO DI VALUTAZIONE

È costituito, ai sensi della legge 107 / 2015 che al comma 130 modifica l'articolo 11 del testo unico

di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, il Comitato di Valutazione di durata triennale

così composto:

Dirigente Scolastico che lo presiede;

Tre docenti individuati dall’istituzione scolastica : due scelti dal Collegio dei Docenti ed uno

dal Consiglio di Istituto;

Un Genitore individuato dal Consiglio di Istituto;

Uno studente individuato dal Consiglio di Istituto;

Un componente esterno individuato dall'Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti

scolastici e dirigenti tecnici.

Il Comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti all’interno delle aree stabilite dalla

norma:

a) qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché

del successo formativo e scolastico degli studenti

b) risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle

competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della

collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche

didattiche

c) responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del

personale.

Il comitato nella composizione ristretta ai soli docenti individuati dall’istituzione scolastica,

integrati dal docente cui sono affidate le funzioni di tutor, presieduto dal dirigente scolastico

esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale

docente ed educativo.

Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione del

dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai

lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione di un

sostituto. Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di

cui all'articolo 501.

Il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto, nella loro indipendenza, deliberano le modalità di

individuazione dei componenti di loro competenza.

LE COMMISSIONI

In stretta connessione con quanto previsto nel PTOF, possono essere individuate delle commissioni

che accompagnino alcuni processi o favoriscano la realizzazione di azioni istituzionalmente legate

agli ordinamenti. Tenuto conto dei criteri stabiliti dal Collegio dei docenti, il dirigente scolastico

procede, sulla base delle disponibilità ottenute, alla nomina dei componenti.

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FIGURE PROFESSIONALI

IL PERSONALE DOCENTE

Si tratta di personale dipendente con funzione di insegnamento di specifiche discipline.

I docenti, oltre a svolgere il loro normale orario di insegnamento, esplicano tutte le altre attività

connesse con la funzione docente. Tenuto conto dei rapporti inerenti alla natura dell’attività

didattica e della partecipazione al governo dell’attività didattica. In particolare essi:

Curano il proprio aggiornamento culturale e professionale, anche nel quadro delle iniziative

promosse dai competenti organi

Partecipano alle riunioni degli organi collegiali di cui fanno parte

Partecipano alla realizzazione delle iniziative educative della scuola, deliberate dai competenti

organi

Curano i rapporti con i genitori degli alunni delle rispettive classi

Partecipano ai lavori delle commissioni d’esame e di concorso di cui siano stati nominati

componenti

Procedono alla verbalizzazione degli atti degli organi collegiali se individuati per tale compito

dal Dirigente Scolastico.

IL PERSONALE ATA

Si tratta di personale dipendente non docente che svolge attività nelle aree funzionali dei servizi

amministrativi, dei servizi tecnici e dei servizi ausiliari.

I rispettivi profili sono di seguito descritti:

Assistente amministrativo

Svolge attività specifiche con autonomia operativa e responsabilità diretta

Esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e

capacità di esecuzione delle procedure, anche con l’utilizzo di strumenti di tipo

informatico, pure per finalità di catalogazione;

Ha competenza diretta della tenuta dell’archivio e del protocollo.

Oltre alle attività e alle mansioni espressamente previste dall’area di appartenenza,

all’assistente amministrativo possono essere affidati incarichi specifici che comportano

l’assunzione di ulteriori responsabilità, rischio o disagio necessari per la realizzazione

del POF.

Il servizio amministrativo è organizzato in aree distinte e funzioni strumentali al Piano

dell’offerta formativa:

Area didattica

Area personale

Area contabile

Area Bilancio

Assistente tecnico

Svolge attività specifiche con autonomia operativa e responsabilità diretta Esegue attività

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lavorativa richiedente specifica preparazione professionale

All’assistente tecnico sono assegnati i seguenti compiti

Conduzione tecnica dei laboratori di sala , cucina e informatica , garantendone

l’efficienza e la funzionalità

Supporto tecnico allo svolgimento delle attività didattiche

Servizi esterni connessi con il proprio lavoro

Nei periodi di sospensione dell’attività didattica gli assistenti tecnici sono utilizzati in

attività di manutenzione del materiale dei laboratori.

Collaboratore scolastico

Esegue, nell’ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta

esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che

richiedono preparazione professionale non specialistica.

E’ addetto ai servizi generali della scuola con compiti di:

Accoglienza e sorveglianza degli alunni nei periodi immediatamente antecedenti e

successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico.

Pulizia ( di carattere materiale inerenti l’uso) dei locali, degli spazi scolastici e degli

arredi

Vigilanza sugli alunni , compresa l’ordinaria vigilanza

Custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici

Collaborazione con i docenti

Ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell’accesso dalle aree esterne

alle strutture scolastiche, all’interno e all’uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi

igienici e nella cura dell’igiene personale.

Fabbisogno Organico Docenti

La definizione dell’organico ordinario si basa sulla previsione per l’anno

scolastico 2016/2017 di 51 classi del corso diurno, poiché , per effetto di naturale

scorrimento il prossimo anno come indicato nello schema:

2015-16 2016-17

Prime 12 12

Seconde 12 12

Terze 8 12 quattro in più

Quarte 7 8 una in più

quinte 6 7 una in più

Sei classi in più

Pertanto alla luce di detto scorrimento si indica il fabbisogno dell’oganico docenti

per l’anno 2016-17:

Schema sintetico richiesta organico:

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ORGANICO 2015/2016 ,

PREVISIONE 2016/2017

E

RELATIVO INCREMENTO

2015-16 2016-17

Classe

conc.

Cattedre

Ore

resid.

Cattedre Ore

residue

Incremento

in ore

A013 1 da 18 9 1 da 18 9 nessuno

A017 4 da 18 11 4 da 18+1 da 20 12 21

A019 2 da 18 12 2 da 18 12 Nessuno

A029 5 da 18 4 5 da 18 16 12

A020 9 11 2

A036 4 4 nessuno

A038 1 da 18 6 1 da 18 6 Nessuno

A039 12 12 nessuno

A246 1 da 18 –

2 da 19

7 1 da 19

2 da 18

17 9

A346 7 da 18 9 8 da 18 9 18

A446 2 da 18 12 3 da 18 6 12

A047 5 da 18

3 da 19

6 da 18

3 da 19

18

A050 11 da 18

2 da 21

17 11 da 18

2 da 21

2 da 22

5 32

A057 3 da 18

1 da 20

1 da 19

3 da 18

2 da 20

2 da 19

3 20

A060 2 da 18 2 da 18 Nessuno

A061 4 6 2

C500 2 da 21

1 da 23

1 da 22

2 da 18

1 da 19

1 da 20

5 4 da 21

1 da 19

1 da 18

4 da 20

16 18

C510 1 da 24

1 da 23

1 da 21

1 da 20

1 da 22

2 da 19

2 da 18

3 da 21

1 da 20

5 da 19

28

C520 1 da 20 1 da 20 6 6

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2 da 19

1 da 18

2 da 19

1 da 18

IRC 2 da 18 9 2 da 18 15 6

ORGANICO DI POTENZIAMENTO

La complessità dell’Istituzione Scolastica, il forte impegno progettuale nelle diverse

aree individuate nel Piano Triennale dell’offerta formativa legate da una parte alle

priorità e agli obiettivi di processo individuati nel RAV e in fase di declinazione nel

piano di miglioramento, dall’altra alle finalità proprie individuate dal Consiglio di

Istituto, come prioritari i seguenti ambiti di utilizzo dell’Organico potenziato:

Tutoraggio delle classi del primo biennio e delle terze in regime di

sussidiarietà integrativa.

Il tutor nelle classi del primo biennio assume la funzione di facilitatore e mediatore,

aiuta gli studenti in difficoltà promuovendo, se necessario, azioni di riorientamento.

Monitora costantemente il clima della classe e promuove azioni di miglioramento.

Interagisce in modo efficace con le famiglie ed il consiglio di classe nel quale è

inserito a pieno titolo favorendo la personalizzazione dei percorsi. Presenzia alle

lezioni in copresenza secondo orario concordato e organizzato su base

plurisettimanale.

Nei percorsi di sussidiarietà integrativa, il tutor d’aula assume, inoltre,

progressivamente una funzione più specifica legata al regime adottato dalla

Regione. Risulta essere figura di sistema che accompagna gli studenti nel loro

percorso triennale, segue il processo di costruzione del portfolio, contribuisce al loro

orientamento professionale con particolare riferimento alle esperienze di

Alternanza Scuola Lavoro.

Cittadinanza Democratica

Quest’area estremamente importante per la crescita umana e civile degli studenti e

per lo sviluppo delle loro competenze di cittadinanza necessita di maggiori risorse

umane per sviluppare tutte le progettualità che si evidenziano incisive a tal fine. In

particolare è importante sostenere, con adeguata preparazione specifica, i progetti

di cittadinanza e costituzione, le esperienze legate ai diritti inviolabili dell’uomo, al

rispetto delle diversità e delle differenze di genere, alla convivenza civile,

all’incontro tra culture differenti.

Internazionalizzazione

Risulta essenziale l’apporto dell’organico potenziato per sostenere e rafforzare le

competenze in lingua straniera a partire dall’Inglese senza però trascurare il

francese e lo spagnolo. In particolare l’organico potenziato sarà utilizzato per il

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sostegno alle iniziative di CLIL e per la realizzazione di corsi specifici di

approfondimento linguistico e di preparazione agli esami per le certificazioni PET,

DELF e DELE.

Inclusione

Nell’ambito delle iniziative dell’area, spesso progettate con partner esterni, viene

richiesto un forte impegno dei docenti per realizzare interventi di recupero e

sostegno in orario curricolare o pomeridiano con priorità sulle discipline di

Matematica, Inglese, Francese, Italiano, Italiano L2, materie di indirizzo. La

possibilità di utilizzo di organico potenziato permetterebbe un intervento più esteso

nel tempo e il rafforzamento delle iniziative mirate a sostenere la motivazione.

Educazione degli adulti

L’utilizzo dell’organico potenziato risulta essenziale per attivare in rete con il CPIA

percorsi di raccordo tra il secondo livello del primo periodo ed il primo livello del

secondo periodo. Sarebbe poi ipotizzabile la realizzazione di corsi brevi, rivolti al

territorio, per l’acquisizione ed il potenziamento delle competenze informatiche e di

lingua straniera.

Sostituzione figure di sistema

Oltre alla sostituzione in toto del collaboratore con funzioni vicarie, sarebbe

opportuno liberare, in parte, dall’insegnamento alcune funzioni strategiche nella

gestione e organizzazione della complessità dell’istituzione.

Sostituzione assenze brevi (fino a 10 giorni)

Dai dati registrati a SIDI relativi all’anno scolastico 2014 / 2015 si evidenziano

1283 ore di assenze, tenendo conto che l’anno scolastico dura in media 33

settimane, si registrano circa 39 ore di assenze settimanali, equivalenti a 356 giorni

di assenza di personale docente.

Per la sostituzione si prevede l’utilizzo di 5 unità dell’organico potenziato.

Potenziamento Laboratoriale e orientamento scolastico professionale

La laboratorialità è il fiore all’occhiello di una didattica innovativa dell’IPSSAR,

ma per poterla realizzare ha bisogno di risorse umane numerose e qualificate.

Dall’analisi della natura degli interventi previsti, si ritiene opportuno richiedere:

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FABBISOGNO POSTI DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Considerata la complessità e l’importanza delle attività curricolari ed extra -

curricolari nelle quali l’Istituto quotidianamente si impegna per incrementare il

successo formativo delle studentesse e degli studenti che lo frequentano e per

supportarne la motivazione e la disponibilità all’apprendimento, considerate le

azioni di miglioramento che dovranno porsi in essere a seguito del percorso di

autovalutazione, l’IPSSA Bergese individua come prioritarie le seguenti classi di

concorso per poter perseguire gli obiettivi individuati:

N° classe di

concorso

motivazione

1 A0510 per la sostituzione del collaboratore con funzioni vicarie

1 A047 per la sostituzione del secondo collaboratore del dirigente e per

favorire il recupero delle competenze logico matematiche;

1 C500 necessari per organizzare scrupolosamente e puntualmente

l’attività di alternanza scuola lavoro;

1 C 520 Per dare organicità alle attività di agenzia formativa in attività

simulata con proiezione all’attività lavorativa.;

1 A050 necessario per avviare una organizzazione scrupolosa e

puntuale per il potenziamento delle attività laboratoriali e

soprattutto per coordinare le attività rivolte allo star bene a

scuola;

1 A057 necessario per consentire la tempestiva e costante attuazione

delle procedure di certificazione degli alimenti utilizzati nei

laboratori in osservanza della vigente normativa HACCP;

importante anche per attuare corsi di formazione interna al fine

di aggiornare in tempo reale I colleghi sulle novità in campo

alimentare;

1 AD01 Docente di sostegno necessario per migliorare l’interazione

Scuola-Famiglia e i rapporti con il territorio, l’ ASL e il

coordinamento delle attività Considerato l’alto numero di

studenti disabili che frequentano l’Istituto e l’ingente mole di

lavoro necessario a preparare, attuare e verificare la loro più

idonea inclusione scolastica e laboratoriale anche al fine di

progettare specifici percorsi di ASL al fine di un futuro

inserimento lavorativo;

1 AD02 Docente di sostegno potranno incrementare il potenziamento

delle competenze matematico – scientifiche collaborando con i

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Docenti titolari in una ottica interdisciplinare, elaborando ed

attuando UDA che evidenzino l’applicabilità e l’utilità

laboratoriale delle nozioni apprese; cooperando nella

progettazione e realizzazione delle prove di ingresso

diagnostiche e delle attività di recupero, consolidamento e

potenziamento in itinere.

I docenti saranno utili per favorire la piena inclusione scolastica

e la realizzazione del diritto allo studio predisponendo percorsi

individualizzati in collaborazione con i Servizi socio-sanitari ed

educativi del settore

2 A050 L’alto numero di studenti che presentano problematiche sempre

più complesse dell’età adolescenziale, la costante frequenza di

studenti con cittadinanza non italiana (in media il 20% della

nostra popolazione scolastica), la presenza consistente di

studenti dichiarati BES, e DSA l’attenzione e la vigilanza verso

i casi di bullismo e cyber-bullismo e di discriminazione, la mole

di studenti a rischio di dispersione scolastica necessita di

interventi finalizzati alla riduzione delle situazioni di disagio

linguistico comunicativo, per attivare percorsi interdisciplinari

relativi all’area di progetto.

per progettare e realizzare attività di studio assistito in orario

curricolare ed extra-curricolare ; per attivare corsi di Lingua

Italiana L2 e incontri con le famiglie d’appartenenza degli

studenti , per prevenire e contrastare i fenomeni di

emarginazione ed esclusione scolastica; per ridurre l’abbandono

scolastico attraverso la rimotivazione e/o il riorientamento

mirato degli studenti a rischio.

1 A346 Risorse fondamentali per valorizzare e potenziare le

competenze linguistiche in compresenza nelle attività di

laboratorio , requisito ritenuto ormai indispensabile nel

bagaglio formativo dei nostri studenti;

1 A246

1 A446

1

A047-

A048-

A049

Il RAV ha messo in evidenza la necessità di migliorare gli esiti

scolastici nelle materie dell’ambito scientifico- matematico

introducendo metodologie didattiche innovative e più efficacy;

le azioni potranno incrementare il potenziamento delle

competenze matematico – scientifiche collaborando con i

Docenti titolari in una ottica interdisciplinare, elaborando ed

attuando UDA che evidenzino l’applicabilità e l’utilità

laboratoriale delle nozioni apprese; cooperando nella

progettazione e realizzazione delle prove di ingresso

diagnostiche e delle attività di recupero, consolidamento e

potenziamento in itinere.

1 A017

1 A019

16 Posti di organico di potenziamento per anno scolastico 2016-17

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Fabbisogno Organico ATA Previsione alunni 2016/17 con il serale n.1452 Succursali n°3 Disabili N° 89

L’Istituto scolastico in forte incremento già nel corrente anno utilizza il laboratorio di cucina e

pasticceria nella sede di Piazza del Monastero, il prossimo anno utilizzerà altre due sedi , per

le quali gli uffici della città metropolitana stanno lavorando, si prospettano 1.100 mq presso

la sede di Borzoli della scuola edile e una sede in voltri , nei locali di villa Sauli , all’interno

del Parco del basilico , con auditorium aule e laboratori di Accoglienza turistica e sala bar.

Pertanto le accresciute necessità comportano

Collaboratori Scolastici : N° 23 N° 15 di Base + n°5 ( per le succursali )+ 1 perchè

Istituto Prof.le + n°2 (per disabili)

Assistenti Amministrativi N° 10 n° 9 di Base +1 perchè Istituto Professionale

Assistenti Tecnici: N° 20

Attualmente sono:

n° 1 Autista

n°3 Addetti ai laboratori informatici

n°2 Linguistico

N° 12,5 Cucina e Sala AR20

Previsione orario laboratorio C500 ore 217

Previsione orario laboratorio C510 ore 178 orario complessivo H.395

Gli assistenti-Tecnici devono essere utilizzati per 24 ore di laboratorio e 12 per la

preparazione

pertanto ore 395/24 =16,46

Non è superfluo sottolineare che la figura dell’A.T. non si esaurisce nella mera

funzione di garante della funzionalità della strumentazione ma diventa una risorsa

necessaria per la completa realizzazione dell’iniziativa didattica, e si configura come

professionalità tipica a corollario della funzione docente. Il successo delle diverse

iniziative, volute dal Collegio dei Docenti e condivise dal Consiglio d’Istituto, dipende

anche dalla fattiva e concreta collaborazione degli assistenti tecnici nel processo di

apprendimento – insegnamento.

Risulta evidente che per questa istituzione è prioritario:

1. Aumentare la dotazione dei collaboratori scolastici, visto il notevole

aumento di locali e gli impegni derivanti dai corsi serali; n°23

2. Come previsto da tabella ministeriale assistenti amministrativi ; n° 10

3. confermare la dotazione organica delle aree AR02 e AR21 ; n°5

4. incrementare la dotazione organica dell’area AR20; n°20

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PIANO DI FORMAZIONE Tenuto conto degli elementi desunti dal RAV e dall’ individuazione delle priorità e

degli obiettivi di processo, tenuto conto delle finalità proprie della scuola definite dagli

ordinamenti e dall’Atto di indirizzo del Dirigente scolastico, si evidenziano le seguenti

aree di intervento nell’ambito del piano di formazione dei docenti:

Curricolo, progettazione e valutazione

sviluppo delle competenze in lingua straniera con priorità alla lingua inglese

modalità didattiche innovative

progettare per competenze

valutare per competenze, griglie di valutazione e loro utilizzo

Approfondimenti specifici degli ambiti enogastronomici e dell’ospitalità

alberghiera

attività di ricercazione sul curricolo

la progettazione europea

la valutazione di sistema

Formazione specifica ECDL e Patente Economica Europea (EBCL)

Dimensione metodologica

Curricolo, progettazione e valutazione

Metodologie innovative

Metodologie nel campo dei percorsi di sussidiarietà integrativa

Utilizzo delle TIC nella didattica

La relazione per conoscere, farsi conoscere, collaborare, condividere;

Didattica per livelli

Impresa formativa simulata

Inclusione e differenziazione

Normativa BES

Individuazione alunni BES, tipologie, approcci metodologici

Conoscenza della normativa sull'integrazione e sull'inclusione

La corresponsabilità educativa nel consiglio di classe .

FASI DI ATTUAZIONE Per avviare qualsiasi iniziativa di formazione collettiva occorrerà procedere

attraverso le seguenti fasi:

1) rilevazione ed analisi dei bisogni formativi attraverso la somministrazione di un

questionario e individuazione degli ambiti più richiesti e dei relativi contenuti

2) raccolta delle informazioni utili a soddisfare i bisogni di formazione attraverso

rilevazioni delle opportunità formative del territorio (conferenze, corsi,

disponibilità di esperti) e la disponibilità all’interno dell’Istituto di strutture

(reperimento spazi e strumenti) o di personale (assistenza tecnica in aula, docenti

esperti)

3) proposta delle iniziative (durata e periodo di svolgimento degli incontri, fabbisogno

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economico)

4) approvazione del Collegio dei Docenti

5) attivazione iniziative

6) valutazione finale attraverso il conteggio delle presenze dei docenti partecipanti e

la somministrazione di un questionario per la rilevazione del livello di gradimento

delle iniziative attivate

Qualora si rilevasse la necessità di una formazione individuale si supporterà

l’autoformazione dando disponibilità a:

- poter utilizzare spazi e strumenti della scuola ( pervia domanda scritta

dell’interessato)

- essere assistito da un docente interno con funzione di tutor.

OBIETTIVI

- Potenziare le conoscenze e le competenze professionali dei docenti e sviluppare

particolari attitudini o sensibilità

- Supportare gli obiettivi di cambiamento e miglioramento dell’organizzazione

scolastica

- Prevedere eventuali percorsi formativi o auto formativi per i docenti nuovi assunti.

CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA

L’effettiva realizzazione del piano nei termini di seguito indicati resta

condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica, da

parte delle autorità competenti, delle risorse umane e strumentali con esso

individuate e richieste.

ELENCO DOCENTI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA STESURA DEL

PTOF OLTRE AL DS Prof. Angelo Capizzi:

Barberis Stefania, Borello Maria Letizia, Brassesco Vilma, Cavalleri Maria Pia,

Cresta Laura, Cupito Gianluigi, D’amato Maria Grazia, Dello Russo Enza, Delponte

Cristina, Falco Patrizia, Falcone Giovannino, Fredduselli Enrica, Giacchero Cinzia,

Gherardi Nadia, Gulli David, Marchiori Santino, Malini Daniela, Marletta Antonio,

Marras Roberto, Pellizzari Simona, Poggi Daniela, Sentieri Maurizio, Tirelli

Alessandra.