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Anno IV Numero 841 Venerdì 25 Marzo 2016, S. Annunc. del Signore AVVISO Ordine 1. ORDINE:Concorso ordinario 2. Ordine: Un Farmaco per tutti 3. Ordine: Tirocini post laurea in farmacia Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Le Varici: trattamento 5. La dieta quando si fa la radioterapia 6. Cancro al polmone, arriva un naso elettronico per "fiutarlo" allo stadio iniziale Prevenzione e Salute 7. “le uova fanno aumentare il colesterolo”, vero o falso? 8. Tutti gli alimenti «amici» del sonno. alimentazione che aiuta il relax Meteo Napoli Venerdì 25 Marzo Variabile Minima: 9°C Massima: 16°C Umidità: Mattina = 64% Pomeriggio =48% “LE UOVA FANNO AUMENTARE IL COLESTEROLO”, VERO O FALSO? Molti credono che le uova facciano aumentare il colesterolo. FALSO. Non solo non aumentano i livelli di colesterolo, ma le uova, a lungo demonizzate per il loro elevato contenuto di grassi, sono non solo ricche di significati simbolici legati alla Pasqua, ma anche di nutrienti importanti per la salute. In alcune regioni italiane, la tradizione della Pasqua prevede dolci in cui le uova sode e decorate vengono inserite all’interno dell’impasto, oppure torte salate realizzate con le erbette e le uova sode, ma anche le più classiche uova e asparagi oltre alle frittatine che non mancano mai nel picnic di Pasquetta. Da tempo ormai si sa che 100 g di uova contengono solo 5 g di grassi e di questi solo 1,5 g sono grassi saturi, oltre ad essere un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico contenendo tutti gli aminoacidi essenziali per il nostro organismo in solo 64 calorie. Un uovo, per es., contiene 6 g di proteine e pochi grassi che non hanno alcun impatto negativo sul colesterolo. Come dimostrato da numerose ricerche le uova sono una buona fonte di vitamina D utile per l’assorbimento del calcio, aiutano a prevenire la degenerazione maculare grazie all’alto contenuto di carotenoidi, rientrano tra gli alimenti che prevengono il cancro della mammella ma soprattutto è stato dimostrato che, il consumo moderato di uova, che non superi le 4 uova a settimana suddivise anche nei vari preparati, non ha nessun impatto negativo sul colesterolo e quindi non vi è alcuna correlazione tra il consumo di uova e le malattie cardiovascolari. Inoltre, con qualche piccolo cambiamento rispetto alla tradizione della Pasqua, meglio le uova alla coque piuttosto che sode: sono sufficienti 3 min. di bollitura, rispetto agli 8 che servono per farle sode, per godere dei benefici delle uova.” (Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi……….. E' 'nu scoglio ca nun fa patelle E' uno scoglio piatto - un avaro

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Anno IV – Numero 841 Venerdì 25 Marzo 2016, S. Annunc. del Signore

AVVISO Ordine

1. ORDINE:Concorso

ordinario

2. Ordine: Un Farmaco

per tutti

3. Ordine: Tirocini post

laurea in farmacia

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. Le Varici: trattamento

5. La dieta quando si fa la

radioterapia

6. Cancro al polmone,

arriva un naso elettronico

per "fiutarlo" allo stadio

iniziale

Prevenzione e Salute

7. “le uova fanno

aumentare il

colesterolo”, vero o

falso?

8. Tutti gli alimenti «amici»

del sonno. alimentazione

che aiuta il relax

Meteo Napoli

Venerdì 25 Marzo

Variabile

Minima: 9°C Massima: 16°C Umidità: Mattina = 64%

Pomeriggio =48%

“LE UOVA FANNO AUMENTARE IL COLESTEROLO”, VERO O FALSO?

Molti credono che le uova facciano aumentare il colesterolo.

“FALSO. Non solo non aumentano i livelli di colesterolo, ma le uova, a lungo demonizzate per il loro elevato contenuto di grassi, sono non solo ricche di significati simbolici legati alla Pasqua, ma anche di nutrienti importanti per la salute. In alcune regioni italiane, la tradizione della Pasqua prevede dolci in cui le uova sode e decorate vengono inserite all’interno dell’impasto, oppure torte salate realizzate con le erbette e le uova sode, ma anche le più classiche uova e asparagi oltre alle frittatine che non mancano mai nel picnic di Pasquetta. Da tempo ormai si sa che 100 g di uova contengono solo 5 g di grassi e di questi solo 1,5 g sono grassi saturi, oltre ad essere un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico contenendo tutti gli aminoacidi essenziali per il nostro organismo in solo 64 calorie. Un uovo, per es., contiene 6 g di proteine e pochi grassi che non hanno alcun impatto negativo sul colesterolo. Come dimostrato da numerose ricerche – le uova sono una buona fonte di vitamina D utile per l’assorbimento del calcio, aiutano a prevenire la degenerazione maculare grazie all’alto contenuto di carotenoidi, rientrano tra gli alimenti che prevengono il cancro della mammella ma soprattutto è stato dimostrato che, il consumo moderato di uova, che non superi le 4 uova a settimana suddivise anche nei vari preparati, non ha nessun impatto negativo sul colesterolo e quindi non vi è alcuna correlazione tra il consumo di uova e le malattie cardiovascolari. Inoltre, con qualche piccolo cambiamento rispetto alla tradizione della Pasqua, meglio le uova alla coque piuttosto che sode: sono sufficienti 3 min. di bollitura, rispetto agli 8 che servono per farle sode, per godere dei benefici delle uova.” (Humanitas)

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 841

SCIENZA E SALUTE

Le VARICI: TRATTAMENTO

La malattia varicosa delle vene è dovuta al rilasciamento delle pareti dei vasi

Le vene sono vasi sanguigni di diametro variabile con pareti sottili. All'interno scorre il sangue, che ha attraversato i tessuti, e dalla periferia viene spinto verso il cuore grazie alla contrazione della muscolatura circostante. LE VARICI, O MALATTIA VARICOSA, SONO VENE SUPERFICIALI DILATATE, e si distinguono per questo in sacculari o cilindriche a seconda dell'entità del rilasciamento. Tale dilatazione può essere localizzata, apparendo come una zona di nodosità a livello cutaneo oppure diffusa a tutto l’arto inferiore. Esiste una predisposizione genetica alla debolezza delle pareti venose oltre a fattori di rischio soprattutto nel sesso femminile e alla stazione eretta prolungata che agevolano la patologia. Le vene, diversamente dalle arterie, avendo uno strato muscolare scarsamente rappresentato si dilatano in modo permanente quando la parete tende a rilasciarsi, a causa di una quantità di sangue transitante superiore alla norma oppure per un suo rallentamento di flusso. Questo processo può essere contrastato dai muscoli che circondano la vena, ma se la loro spinta è insufficiente allora la dilatazione può divenire costante. L'evoluzione della malattia varicosa nella maggioranza dei casi è ascendente dal basso verso l'alto. La gravidanza, l'età e l'obesità rappresentano fattori di rischio specifici per le donne.

Oltre un milione di pazienti si sottopongono ogni anno ad interventi chirurgici per il trattamento delle vene varicose Circa il 40% delle donne ed il 25% degli

uomini presentano un quadro sintomatologico che va dal leggero disagio, al gonfiore degli arti, alla fatica e al dolore nella deambulazione. Se non trattato preventivamente aumenta il rischio di comparsa di capillari superficiali (teleangectasie), varicosità, per arrivare alla rottura dei vasi e all'ulcerazione dei tessuti molli. Ogni paziente può scegliere, consigliato dallo specialista di fiducia, quale trattamento sia più adatto alla propria condizione.

: Metodiche chirurgiche di 'stripping' I trattamenti chirurgi si dividono in Chirurgia tradizionale

Chirurgia mini-invasiva o Endovascolare. Chirurgia tradizionale Tecnicamente si definisce legatura e stripping del segmento di vena non più competente; si esegue con un'incisione all'inguine da cui si accede alla grande safena che può così essere legata e tagliata. La porzione di vena che non è più funzionale e quindi superflua viene rimossa (sfilata) attraverso un' incisione praticata all'altezza del malleolo mediale. E' un trattamento ancora in uso, i tessuti e i piccoli nervi distribuiti lungo il corso della vena possono subire traumi o danni; inoltre, durante il periodo di recupero, circa 2 settimane, il paziente può lamentare una lieve sintomatologia dolorosa.

TRATTAMENTO delle VARICI

La chirurgia Tradizionale

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 841

Le nuove tecniche per la risoluzione delle vene varicose

ELVeS - Endo Laser Vein System: E' la procedura chirurgica mini invasiva che permette, mediante l'utilizzo dell'energia laser e di una speciale fibra ottica, di intervenire sulla causa di molteplici malattie venose. Il trattamento laser endovenoso ELVeS è una insieme di procedure mini-invasive per il trattamento risolutivo dell'incontinenza venosa della grande e piccola safena, delle sue complicanze e di tutte quelle patologie dove la causa è l'alterazione venosa. Biolitec dal 2001 ha costantemente sviluppato ed innovato la tecnologia laser e delle fibre ottiche per le procedure, raccogliendo le tante richieste e suggerimenti provenienti da chirurghi e clinici internazionali al fine di rendere la procedura, oltre che sempre più efficace e sicura, anche economica in virtù dell’efficienza offerta dal setting chirurgico impiegato.

: Con questo termine vengono indicate la terapia con i farmaci, le calze elastiche e la riabilitazione vascolare. I farmaci sono utilissimi per combattere i disturbi e le complicanze delle varici ma non sono in grado di far regredire una vena varicosa.

Le calze elastiche sono uno dei mezzi più efficaci per combattere i sintomi (in particolare il gonfiore). Per migliorare il comfort del paziente, la calza elastica deve essere prescritta dal medico che deve prendere con cura la misura della calza. Per riabilitazione vascolare s'intende il drenaggio linfatico manuale (una forma di fisioterapia eseguita da personale specializzato) e la pressoterapia sequenziale. Entrambe sono utilissime nei casi nei quali prevalgono il gonfiore o le alterazioni della pelle. Con questo termine vengono indicate la terapia con i farmaci, le calze elastiche e la riabilitazione vascolare. (Salute, Obesità) SCIENZA E SALUTE

LA DIETA QUANDO SI FA LA RADIOTERAPIA

La chetogenica è utile

Sulla base di dati preclinici promettenti, la dieta chetogenica è stata proposta come una misura supplementare per i malati di cancro sottoposti a terapia standard di cura. Tuttavia, i dati sulla tollerabilità e gli effetti delle diete chetogeniche sui malati di cancro sottoposti a radioterapia (RT) sono ancora scarsi. STUDIO: in questo studio, sei pazienti hanno subito RT e contemporaneamente consumato una chetogenica auto-somministrata in ospedale e sotto controllo medico. RISULTATI: Non sono stati riscontrati effetti collaterali associati alla dieta. Due pazienti non avevano livelli elevati di corpi chetonici nel siero nonostante il rispetto della dieta. C'era consenso sul fatto che il pasto era saziante e la perdita di peso si è verificata in tutti i pazienti, anche se questo è stato significativo solo in due pazienti. La perdita di peso è dovuta principalmente alla perdita di massa grassa con la conservazione simultanea di massa muscolare. La qualità generale della vita è rimasta stabile, e tutti i soggetti hanno riferito di sentirsi bene a dieta. Si è avuto la regressione del tumore in 5 pazienti con malattia in stadio precoce; tuttavia un soggetto con tumore polmonare metastatico ha sperimentato lieve progressione nel corso di 3 cicli di chemioterapia combinata + chetogenica, che progredì rapidamente dopo la fine della dieta. Questi dati avvalorano l'ipotesi che la dieta chetogenica somministrata come misura di supporto durante la terapia oncologica è sicura e può essere utile nella conservazione della massa muscolare. (Obesità.it)

Trattamento conservativo

La Chirurgia Mini - Invasiva

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SCIENZA E SALUTE

CANCRO AL POLMONE, ARRIVA UN NASO ELETTRONICO per "FIUTARLO" allo STADIO INIZIALE

Il dispositivo, sviluppato all'Ieo di Milano, consente di ottenere diagnosi precosi. I test sono stati effettuati con l'aiuto di cani addestrati a riconoscere il tumore

Un "naso elettronico" capace di analizzare il respiro di una persona e scoprire un eventuale cancro al polmone nel suo stadio iniziale. E' il risultato raggiunto presso l' Istituto europeo di oncologia di Milano e descritto sul Journal of Breath Research. Il dispositivo, che offre maggiori garanzie per una diagnosi precoce, è stato testato con successo su 146 pazienti. L'esperimento ha coinvolto anche un gruppo di cani specializzati nel fiutare il tumore. "L'obiettivo della ricerca - è sconfiggere il tumore polmonare diagnosticandolo in tempo, quando le possibilità di guarigione possono raggiungere l'80%". "Quello al polmone è la prima causa di morte per tumore in Italia, se la malattia è all'esordio, il tasso di sopravvivenza a cinque anni è del 54%, ma oggi solo il 15% dei casi viene identificato allo stadio iniziale".

Ad essere "fiutate" sono alcune molecole presenti in caso di tumore polmonare, i cosiddetti "Voc" o composti volatili organici. I sensori del dispositivo captano la presenza di queste sostanze nell'aria espirata dal paziente con una sensibilità e un'accuratezza del 90% nei casi di

cancro allo stadio primario.

Il fiuto infallibile dei cani - Il meccanismo di riconoscimento dei Voc è stato "mutuato" dalla

capacità dei cani "medical detector" di fiutare la presenza del tumore. Durante i test effettuati a Milano, gli addestratori sottoponevano gli animali, addestrati presso il dipartimento di veterinaria della Statale, a campioni di urine umane, di cui uno soltanto apparteneva a una persona ammalata. Ogni volta che il cane sceglieva il campione "giusto", veniva ricompensato dall'addestratore. La ricerca continua - Il costo dello strumento si aggira intorno ai 1.200 euro. I ricercatori hanno affermato che un apparecchio di questo tipo, se i risultati verranno confermati da ulteriori ricerche, potrà servire a fare un primo screening a basso costo sui soggetti a rischio, per poi sottoporre alla Tac a basse dosi coloro che risulteranno positivi. (salute, Tgcom24)

TUTTI GLI ALIMENTI «AMICI» DEL SONNO L’ALIMENTAZIONE CHE AIUTA IL RELAX

I consigli sui cibi che aiutano a rilassarsi e tutti quelli da bandire per evitare problemi di insonnia la sera

Per favorire un buon sonno anche la corretta alimentazione è importante. I cibi giocano infatti un ruolo importante perché il metabolismo degli alimenti che consumiamo, la quantità, la qualità sono legati al rilassamento muscolare e alla produzione di quei neurotrasmettitori come la serotonina che favoriscono rilassamento e sonno. «La premessa per un buon sonno è una buona digestione» . Quindi, prima regola: mai andare a letto con lo stomaco vuoto o con lo stomaco troppo pieno (soprattutto di grassi, più

elaborati da digerire) perché entrambe le situazioni rendono difficoltosa la fase dell’addormentamento. preferibili alimenti che contengono triptofano, aminoacido precursore della serotonina, neuro-

trasmettitore che con la melatonina regola l’umore e il ritmo del sonno e ha un’azione calmante.

I composti volatili organici

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 841

AVENA – E’ un cereale che rinforza il sistema nervoso perché contiene sali minerali, vitamine e zinco. Non è un calmante, ma è un alimento molto utile per chi è stressato per il superlavoro.

«Una buona alternativa può essere una minestra di orzo perché è un cereale digeribile e ricco di silicio, vitamina B1 ed E» LATTUGA – Ricca di acqua, vitamine e sali minerali è un ottimo alleato contro la stitichezza e ha una funzione depurativa. Grazie ad alcuni acidi e ad alcuni principi amari è una verdura calmante, raccomandata nel pasto serale (anche cotta). CAVOLO – E’ un ortaggio indicato per chi ha problemi di insonnia grazie al potassio, alle vitamine e all’acido folico che contiene. Ha proprietà depurative e rinfrescanti: «Meglio non esagerare perché si rischia di appesantirsi troppo e una digestione difficile è nemica del buon sonno». LATTE-FORMAGGI-YOGURT – Latte, formaggi e yogurt sono buone fonti di triptofano. Inoltre contengono calcio e sono efficaci per ridurre lo stress e calmare il sistema nervoso. Attenzione però ai formaggi stagionati: proteine, grassi e calcio subito disponibili contrastano con i meccanismi chimici del rilassamento e la digestione dei formaggi stagionati può farci sentire più ansiosi. Una buona tazza di latte prima di coricarsi aiuta il rilassamento. FRUTTA – Albicocche, pesche, mele e banane. Sono i frutti che più aiutano a conciliare il sonno. L’albicocca è il frutto calmante per eccellenza grazie al potassio, bromo e vitamina B che contiene. Simile alla pesca è l’albicocca e ha anche buone proprietà diuretiche. La banana è un frutto ricco di magnesio e potassio, elementi che aiutano muscoli e nervi a distendersi mentre la mela, facilmente digeribile è rinfrescante, diuretica e rilassante, è un ottimo frutto da consumare alla sera. PIANTE E SPEZIE – Alcune piante e spezie come basilico, maggiorana e origano, normalmente utilizzate in cucina, hanno effetto calmante. Il basilico ha effetti digestivi e rilassanti ed è utile quando lo stress colpisce il sistema digestivo; la maggiorana è fortemente sedativa mentre l’origano è un calmante naturale. LE TISANE – Esistono in natura diverse piante che hanno effetto sedativo, calmante e antiansia che, se consumate sotto forma di tisane, conciliano il sonno in modo naturale. Le erbe più conosciute sono camomilla, melissa, malva, biancospino.

COSA EVITARE – Esistono anche alimenti nemici del buon sonno. Il nemico numero uno è il SALE perché con il suo effetto sulla ritenzione dei liquidi impedisce il rilassamento e

interferisce con i meccanismi chimici dell’addormentamento. «Una fetta di prosciutto va bene – ma le fette di salame sono da evitare.

Va fatta molta attenzione anche ai cibi i scatola, agli alimenti affumicati e ai sottaceti. Anche il dado, come il sale, è da bandire la sera».

No alla frutta secca: è molto energetica, è ottima al mattino ma non la sera e inoltre è difficile da digerire.

Addormentarsi con l’alcol è solo un’illusione: l’abuso porta a una frammentazione del sonno e a una riduzione del sonno profondo e l’effetto sedativo dell’alcol è solo momentaneo. «Nessun problema per un consumo moderato – un bicchiere di vino, meglio se rosso, non crea alcuna interferenza».

Infine no a caffè, bevande energetiche e cioccolato: contengono caffeina che è un eccitante del sistema nervoso, anche se, si sa, la tolleranza è una questione individuale. (Salute, Corriere)

Ecco gli alimenti che possono favorire il buon riposo

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REGIONE CAMPANIA: CONCORSO ORDINARIO per la formazione di una graduatoria unica per

l’assegnazione di sedi farmaceutiche

Approvazione graduatoria definitiva e pubblicazione elenco sedi.

Pubblicata sul BURC Regione Campania n. 18 del 21 Marzo 2016 la graduatoria definitiva e l’elenco delle sedi del Concorso bandito nel 2009. Per visionare la graduatoria definitiva e l’elenco delle sedi basta cliccare il seguente link: http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/servizi/concorsi/1392-concorso-ordinario-campania-per-la-formazione-di-una-graduatoria-unica-per-l-assegnazione-di-sedi-farmaceutiche-da-conferire-al-privato-esercizio-approvazione-graduatoria-definitiva-e-pubblicazione-elenco-sedi

DDL CONCORRENZA, DUE EMENDAMENTI APPROVATI. GESTIONE ASSOCIATA: OBBLIGO SCENDE A TRE ANNI

Due ritocchi in materia di farmacie e il resto dei contenuti accantonato fino alla ripresa della discussione mercoledì prossimo, dopo la pausa pasquale dei lavori parlamentari.

Si sono chiusi così i lavori della Commissione industria del Senato sul Ddl Concorrenza nell'ora dedicata nella mattinata di ieri al testo. Il dibattito è ripreso proprio dall'articolo 48 e ha visto due emendamenti approvati. Il primo specifica che le farmacie dipendenti da strutture ospedaliere

sono titolate a ricevere i medicinali per uso unicamente ospedaliero, il secondo taglia da 10 a tre anni il periodo in cui la gestione

associata di una farmacia deve essere mantenuta tale dopo il superamento del concorso.

Per il resto c'è stato un nuovo accantonamento degli altri emendamenti sull'articolo ed è stato preannunciato un emendamento dei relatori sulla questione delle società di capitali. La direzione verso la quale si starebbe andando, come accennato ieri, è quella dell'introduzione di un tetto per il numero di farmacie che le società di capitali potranno possedere sul territorio regionale. Resterebbe questo l'unico paletto per le società di capitale che potranno detenere l'intero pacchetto della proprietà delle farmacie. Se effettivamente il testo deve approdare in aula nella settimana del 5 aprile, la prossima sarà quella decisiva per il licenziamento della Commissione industria. (Farmacista 33)

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

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ORDINE: TIROCINI POST LAUREA

Informazioni e Organizzazione

Al fine di fornire un servizio sempre più chiaro agli iscritti,

si informa che relativi ai tirocini post laurea di seguito si

riporta uno schema delle possibilità che al momento

prevedono un rimborso garantito dalla convenzione:

Tirocini post laurea entro 1 anno dalla Laurea Progetto Garanzia Giovani

Convenzione Regione Campania Scheda informativa Scheda competenze Tirocinio

Estratto BURC 44: Indennità di partecipazione: Il soggetto ospitante, con eccezione dei casi previsti al comma 2, ha

l’obbligo di corrispondere al tirocinante un’indennità di partecipazione in relazione all’attività da esso

prestata. L’importo mensile lordo di tale indennità, determinabile anche in misura forfetaria, non

può essere inferiore a euro 400,00. La Regione può definire agevolazioni o misure di sostegno in

materia di corresponsione e di ammontare dell’indennità.

Per maggiori dettagli puoi consultare cliccando il seguente link:

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/servizi/tirocini

dal 1 maggio 2014 ha preso avvio GARANZIA GIOVANI un Programma di intervento Europeo che

prevede la realizzazione di politiche attive finalizzate all’orientamento, all’istruzione, alla formazione,

e/o all’inserimento nel mercato del lavoro di giovani NEET (Not in Education, Employment or Training)

con un’età compresa tra i 15 ed i 29 anni.

La Regione, per il tramite dell’INPS, pagherà direttamente al tirocinante l’indennità mensile di €

500,00 per un massimo di 6 mesi e sosterrà anche i costi relativi al premio INAIL ed alla polizza R.C.

Per maggiori dettagli puoi consultare la circolare dell’Ordine cliccando il seguente link:

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/servizi/circolari/1321-circolare-

2015-garanzia-giovani

TIROCINI POST LAUREA ENTRO 1 ANNO DALLA LAUREA

TIROCINI POST LAUREA: PROGETTO GARANZIA GIOVANI