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MAGGIO 2015 Via Quirino Majorana, 139 Info, prenotazioni: 06 55284044 - 393 0099526 [email protected] [email protected] LA GUERRA VISTA DAL PALCOSCENICO. LA COMPAGNIA ENTER PORTA IN SCENA AL TEATRO ARVALIA “LA GUERRA DEGLI ASPARAGI” DI PIERRE LOUKI (7-10 MAGGIO) E “GERANI PER LA GUERRA” DI DENIS CANNAN (14-17 MAGGIO) Dalla guerra vista attraverso gli occhi del generale e del soldato protagonisti della piéce di Pierre Louki, all’ultima notte di una lunga guerra raccontata dalla penna di Denis Cannan: sarà Lei, la ‘Guerra’, la protagonista assoluta dei due spettacoli presentati dalla Compagnia Enter diretta da Luca Milesi nel mese di maggio al Teatro Arvalia di Roma. Si comincia il 7 maggio 2015 con “La guerra degli asparagi” di Pierre Louki, in scena fino al 10 maggio. Con la regia di Maria Concetta Liotta andranno in scena Gianluca Delle Fontane e Luca Milesi. Canto e consulenze musicali di Claudia Costantini. Scenografie e costumi di Marianeve Leveque. Disegno luci di Luca Imola. Con la collaborazione artistica de “Il Palco e la Nota”. Alquanto singolare l’immaginario del soldato protagonista della tagliente commedia sulla guerra di Pierre Louki, attore, paroliere e cantante francese. “Dov’è il nemico?” – si interroga il Generale senza guerra, protagonista anch’egli della piéce scritta nel 1990 - “Il nemico è ovunque non lo si veda, se non esistesse bisognerebbe

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MAGGIO 2015

Via Quirino Majorana, 139 Info, prenotazioni: 06 55284044 - 393 0099526 [email protected] [email protected]

LA GUERRA VISTA DAL PALCOSCENICO. LA COMPAGNIA ENTER PORTA IN SCENA AL TEATRO ARVALIA “LA GUERRA DEGLI ASPARAGI” DI PIERRE LOUKI (7-10 MAGGIO) E “GERANI PER LA GUERRA” DI DENIS CANNAN (14-17 MAGGIO) Dalla guerra vista attraverso gli occhi del generale e del soldato protagonisti della piéce di Pierre Louki, all’ultima notte di una lunga guerra raccontata dalla penna di Denis Cannan: sarà Lei, la ‘Guerra’, la protagonista assoluta dei due spettacoli presentati dalla Compagnia Enter diretta da Luca Milesi nel mese di maggio al Teatro Arvalia di Roma. Si comincia il 7 maggio 2015 con

“La guerra degli asparagi” di Pierre Louki, in scena fino al 10 maggio. Con la regia di Maria Concetta Liotta andranno in scena Gianluca Delle Fontane e Luca Milesi. Canto e consulenze musicali di Claudia Costantini. Scenografie e costumi di Marianeve Leveque. Disegno luci di Luca Imola. Con la collaborazione artistica de “Il Palco e la Nota”. Alquanto singolare l’immaginario del soldato protagonista della tagliente commedia sulla guerra di Pierre Louki, attore, paroliere e cantante francese. “Dov’è il nemico?” – si interroga il Generale senza guerra, protagonista anch’egli della piéce scritta nel 1990 - “Il nemico è ovunque non lo si veda, se non esistesse bisognerebbe

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inventarlo”. Eccolo il mondo dei due meravigliosi personaggi usciti dalla penna di Louki, meravigliosi perché protagonisti di una metafora applicabile a mille campi della vita. Uomini preparati ad affrontare un pericolo che non arriva mai lasciando malinconicamente vuote le loro esistenze, esseri umani alla perenne ricerca della quadratura dei conti all’interno di rapporti dominati dalla disciplina e dalla convenzione, in abito borghese come in abito militare. Un generale ed un soldato in preda ad una crisi di inconsolabile voyeurismo spiano il mondo che li circonda da dietro un binocolo, trovandolo terribilmente impreparato per il gioco che loro amano di più, la guerra. Il flusso dei vacanzieri del weekend ad esempio rende impossibili le grandi manovre dal venerdì alla domenica: i campi di battaglia sono occupati dagli amanti del picnic, dalla loro mondezza, dalla loro mollezza. Pierre Louki si lascia intelligentemente ispirare dal linguaggio di Ionesco e dall’architettura scenica di Beckett, senza mai dare l’impressione di creare il doppione di qualcosa di già visto. Nel dialogo surreale fra il vecchio generale ormai incapace di fare l’ “Attenti !” e il giovane soldato innamorato del sedere di “Simona”, l’unica grazia che dal mondo dei civili arriva nel suo binocolo, non ce n’è per nessuno: per i pacifisti che non hanno compreso come la loro esistenza sia giustificata solo dalla guerra e per la bomba atomica, che ha tolto lavoro a troppa gente. “Caporale, grandi imprese ci attendono. Il nemico è alle porte. Il nostro scopo è impedirgli di entrare. Il problema più urgente è capire quante porte ci sono. Se sono più di due, dovremo farci in quattro. Ora, chi può farci in quattro meglio del nemico? Per avere una piccola probabilità di vincere, bisognerebbe innanzitutto farsi decimare. Ecco la mia strategia. Si ricordi il motto degli eroi antichi. “A destra travolti. A sinistra annientati. Il centro si ritira. All’attacco! E’ chiaro?” Più chiaro di così … Dal 14 al 17 maggio la Compagnia Enter sarà ancora in scena al Teatro Arvalia con

“Gerani per la guerra” di Denis Cannan, traduzione di Ada Salvatore, regia di Luca Milesi, con Andrea Zanacchi, Maria Concetta Liotta, Alberto Albertino, Lorenzo Guerrieri, Marco Fioravante, Luca Morciano, Marica Malgarini. Scenografie e costumi di Marianeve Leveque. Disegno luci di Luca Imola. E' l'ultima notte di una lunga guerra: in teoria non sappiamo quale e non importa. Lo spazio è quello del territorio conteso, noto anche come "terra di nessuno", dove il ciclo della morte ha sostituito a lungo quello della vita, in una "normalità" che

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nessuno è stato in grado di inceppare; fino a quella giornata, a quella sera, in cui un odore iniziò a sprigionarsi nell'aria, come chiara percezione del ritorno del sole. Il luogo è quello di una cucina di una fattoria, in cui Smilia aspetta il ritorno del marito da una importante missione per conto delle forze della Resistenza. La guerra però ha il potere di cancellare le vite e di sconvolgere l'immaginario ed i sentimenti di chi la combatte e di chi la subisce, al punto da rendere possibili le "relazioni pericolose" fra la moglie onesta per antonomasia e l'ufficiale dell'esercito occupante ormai sfiancato dalla lotta e annoiato dalla seduzione per puro sesso delle donne capitate sul suo cammino. Denis Cannan, uno dei pilastri della drammaturgia inglese del XX secolo, ha scritto "Gerani per la guerra" nel 1951. "Captail Carvallo", questo il titolo originale dell'opera tradotta per l'Italia da Ada Salvatore, contribuì certamente ad aprire la strada a quel filone letterario che ebbe per vocazione la riscoperta della personalità, dei desideri e delle pulsioni che mai avevano cessato di esistere e di battere in quell'umanità che era stata ricoperta dalla polvere e dal fuoco di trent'anni di guerra, durati dall'agosto del 1914 al settembre del 1945. Smilia Darde, suo marito Gaspare, il Capitano Carvallo e il soldato Gross, il Professor Vinke e il Barone capo dei partigiani, la giovane domestica Annina, a volte non sembrano neanche essere le creature umane condannate dal destino a nascere in quell'Età della Catastrofe; la delicatezza, la speranza, la furbissima ironia usate da Cannan come ingredienti del loro linguaggio, come colonne portanti di quella che è anche una commedia, riescono a rendere perfettamente l'immagine di una generazione di increduli sopravvissuti, in procinto di uscire dalla guerra con in mente un solo desiderio: ricominciare. 21-22 maggio ore 21 Abraxa Teatro presenta

La luce dai tuoi occhi Processo a Dio

Regia, testo e drammaturgia: Emilio Genazzini Interpreti: Sara Chirico, Massimo Grippa e Paola Morini Scenografia: Emilio Genazzini Disegno luci: Massimo Grippa Costumi: Matilde Guiducci Musiche dal vivo: Massimo Grippa

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Selezione musicale: Emilio Genazzini Scrittura scenica: il Collettivo della Compagnia Consulenza drammaturgica: Clelia Falletti Foto: Guido Laudani Oggi, vivendo tutto ciò che accade, attuare un “processo a Dio” è una scelta artistica che sembra estremamente attuale e coraggiosa. Lo spettacolo affronta questo tema e, senza nascondersi, lo vive attraverso le relazioni dei personaggi con toni e colori diversi fino alla presa di posizione finale. È liberamente ispirato al testo “Il processo di Shamgorod” di Elie Wiesel, premio Nobel per la pace: in una taverna, sull’ora del crepuscolo, si incontrano tre attori ebrei chiamati lì da un misterioso personaggio, per creare una messa in scena in occasione della Festa di Purim, dal Libro di Esther. I protagonisti, seguendo un gioco enigmatico architettato dallo sconosciuto, scopriranno che la richiesta è quella di fare un processo a Dio, il vero Responsabile di ciò che accade: … E allora lo scopo di questo processo è solo quello di provare a capire: “perché Dio dà agli assassini la forza e alle vittime le lacrime, l’impotenza e La vergogna. Voi lo capite? Io, no!...” Lo spettacolo evidenzierà la scelta dei protagonisti e l’evoluzione finale dello spettacolo.

Teatro India Lungotevere Vittorio Gassman (già lungotevere dei Papareschi) 00146 - Roma Tel. 06 684 00 03 11 / 14 Orari sul sito www.teatrodiroma.net cartellone India

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Cicerone 3 maggio - ore 21 o il regno della parola di Anna Foa e Vittorio Pavoncello regia Vittorio Pavoncello ingresso libero su prenotazione al numero 3336638186 con Cicerone Giuseppe Alagna Quinto suo fratello Dario Biancone Terenzia sua moglie Arianna Ninchi Teocrito allievo Nicola Deleonardis Erennio Daniele Ponzo Popilio Stefano Defilippis produzione 1 Agosto film, ECAD in collaborazione con il Teatro di Roma con il patrocinio Assessorato Cultura e Turismo Comune di Roma È il 709 a.C. e due sicari si aggirano per i boschi intorno a Formia. L'ordine che si trovano a eseguire è quello di tenere d'occhio l'uomo che rappresenta la minaccia politica al posto che Cesare ha lasciato scoperto dopo le Idi di marzo. In Senato e tra il popolo romano si vocifera che il mandante dell'omicidio sia stato proprio lui: Cicerone. Del resto sul cadavere di Cesare, Bruto ha invocato il suo nome ritenendo che possa essere lui l'uomo in grado di ristabilire l'ordine nella Repubblica. La speranza di Cicerone di collaborare al governo di Cesare è stata infatti troncata dalla piega assolutistica presa dal potere. Deluso si ritira nella sua villa di Formia, iniziando la stesura di opere di carattere filosofico, politico e morale. A questo si aggiunge il divorzio dalla moglie Terenzia e la morte dell'amata figlia Tullia. Nella pièce scritta da Anna Foa e Vittorio Pavoncello la veridicità degli eventi storici si unisce al racconto onirico nel quale prendono vita anche personaggi dell’immaginario. E così Cicerone a Formia è accompagnato da Teocrito, suo giovane allievo, simbolo della filosofia greca dalla quale Cicerone non si separerà, sicuro della sua forza. Ne sono la riprova le orazioni e i discorsi politici che fa al Senato, che

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gettano nell’angoscia la sua famiglia. Terenzia e suo fratello Quinto, preoccupati del pericolo che corrono, tentano di convincerlo a smorzare i toni nei discorsi al Senato. Cicerone sembra non voler dar loro ascolto finché non sopraggiunge l'assassinio di Teocrito. Da quel momento la sua coscienza si anima dei fantasmi del passato: Catilina, Clodio, Antonio, Fulvia, Tulliola, Spartaco e Ottaviano arrivano in sogno a rivendicare le sue scelte. In una dimensione onirica, che riprende il tema che Plutarco in “Vita di Cicerone” aveva immaginato come presagio della sua morte, le anime nere dei suoi nemici arrivano a lui come corvi minacciosi e gracchianti, eseguendo un'agghiacciante danza dalla quale Cicerone riuscirà a sfuggire solo rifugiandosi nella dimensione metafisica della culla ellenica.

La Baraque 9 maggio - ore 20.00 Prima nazionale testo Aiat Fayez regia Ludovic Lagarde spettacolo in lingua francese con sopratitoli in italiano con Julien Allouf, Florence Janas, Alexandre Pallu Tom Politano, Samuel Réhault, Julien Storini scenografia Antoine Vasseur costumi Marie La Rocca e Gwendoline Bouget video Stéphane Bordonaro suono David Bichindaritz drammaturgia Marion Stoufflet Produzione Comédie de Reims–CDN / Reims Scènes d’Europe Grande e Piccolo, non più giovani ma nemmeno troppo vecchi, senza lavoro, senza prospettive né speranze, si buttano a capofitto nella fabbricazione di una bomba artigianale per vendicarsi di un’azienda di calzature. Inconsapevolmente, hanno dato avvio a un processo che li renderà ricchissimi. Pochi giorni dopo l’esplosione, un uomo si presenta a casa loro: ha visto tutto.

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In poco tempo diventano fabbricanti-schiavi: uno dopo l’altro, i clienti più bizzarri bussano alla loro porta. Costruiscono bombe su vasta scala, senza un attimo di pausa, e i soldi arrivano a palate; tuttavia, non si riconoscono in alcuna ideologia, non appartengono ad alcuna comunità, e negano fermamente qualsiasi interpretazione politica delle loro azioni. Una commedia esplosiva! Uno spettacolo creato nel quadro del progetto TERRORisms ideato e sostenuto dall’UTE (Unione dei Teatri d'Europa). Con il sostegno del programma Cultura dell’Unione Europea e nel quadro del progetto “Conflict Zones” sostenuto dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea. Il testo La Baraque è pubblicato presso l’editore L’Arche. Spettacolo presentato dal 6 al 12 febbraio 2015 presso la Comédie de Reims nell’ambito del festival Reims Scènes d’Europe

Generazione disagio – Dopodiché stasera mi butto 10 maggio - ore 21 VINCITORE PLAYFESTIVAL 1.0 La compagnia Proxima Res si aggiudica il premio per il Playfestival 1.0 di Roma regista e co-autore Riccardo Pippa di e con Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Alessandro Bruni Ocaña, Luca Mammoli Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea in collaborazione con Il Teatro di Roma Lo sappiamo che la vita è dura, che c'è crisi, che c'è lo spread. E allora? Dopodichè? Cosa vogliamo fare? Le tematiche di disagio generazionale, crisi e voglia di cambiamento vengono trattate con un gioco di ribaltamento paradossale, invece di risolvere i problemi o lottare per un mondo migliore il pubblico viene invitato a scaricare tutti i suoi problemi su un attore che è un giocatore-pedina e che si contenderà con gli altri la possibilità di arrivare per primo alla casella finale: quella del suicidio. Varie prove e imprevisti faranno avanzare o indietreggiare i personaggi su un tabellone, anche grazie all'aiuto del pubblico dal vivo.

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Lo spettacolo nasce da una drammaturgia collettiva: gli attori scrivono per il proprio personaggio e per gli altri. Si parte da tematiche condivise, titoli, spunti, situazioni che ognuno sviluppa. I testi sono poi modificati da tutti, messi alla prova in improvvisazione e scambiati tra i vari attori/autori. E' la prima drammaturgia del gruppo, che si cimenta anche nella scrittura, dopo aver maturato un'esperienza fino ad oggi prettamente attoriale. Lo spettacolo entra in contatto col pubblico, nelle cui mani la storia viene completamente consegnata. Sabato 28 marzo al Teatro di Villa Torlonia si è conclusa la prima edizione del playFestival 1.0 di Roma. Dal 23 al 27 marzo 2015, una giuria popolare e una di esperti del settore hanno assistito e giudicato i 10 spettacoli in gara, presentati nelle cinque serate organizzate al Teatro Tor Bella Monaca e al Teatro Biblioteca Quarticciolo. Ad aggiudicarsi il primo premio, dedicato agli artisti under 40, è la compagnia Proxima Res con lo spettacolo Generazione disagio – Dopodiché stasera mi butto, che ha ottenuto il consenso più ampio da parte dei giurati con la seguente motivazione: “Una divertente commedia che descrive con ironia i temi di una generazione di disagiati senza mai annoiare. Nonostante la tematica del precariato, che abbraccia tutti gli aspetti della vita, sia tristemente nota e forse fin troppo affrontata, il testo non scade mai nella banalità. Dalla resilienza agli stage, dal precariato alla decrescita felice, si disegna l’agognato disinteresse alla vita, attraverso un gioco al massacro in cui anche il pubblico diventa carnefice. Ben scritta e interpretata con ritmo ed energia, forse pecca nel finale con l’assenza di una conclusione effettivamente definita”. La Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea - struttura promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e Turismo – Dipartimento Cultura, gestita da Zètema Progetto Cultura con la direzione di Emanuela Giordano - ha portato a Roma l’iniziativa del Teatro Ringhiera ATIR di Milano con il Piccolo Teatro di Milano e si avvale della collaborazione del Teatro di Roma diretto da Antonio Calbi. Il PlayFestival è un’iniziativa nata per valorizzare il lavoro di artisti indipendenti che operano nel teatro contemporaneo e per mettere il loro lavoro in relazione con

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quello di altri colleghi, operatori teatrali, critici e soprattutto con il pubblico. Un'occasione importante per farsi conoscere, un'opportunità per tutte quelle compagnie di eccellenza che producono e lavorano ma non trovano visibilità. Lo spettacolo vincitore verrà ospitato anche al Teatro Villa Torlonia l’8 e il 9 maggio 2015.

Still life 12 - 14 maggio Ore 21.00 TRITTICO FURIOSO focus ricci/forte drammaturgia ricci/forte regia Stefano Ricci con Anna Gualdo, Giuseppe Sartori Fabio Gomiero, Liliana Laera, Francesco Scolletta movimenti Marco Angelilli Produzione ricci/forte in collaborazione con Garofano Verde e il sostegno del Teatro di Roma Metti un’età dell’uomo, l’adolescenza, quando cominci a formare un’identità ma hai bisogno di stabilire una rete sociale. Metti la Fantasia, che ti attraversa da sempre e vorresti abitarla come la più intima delle tue stanze. Metti l’ignoranza degli altri, il timore del differente, l’angoscia bovina che non ci sia un ordine preciso sulla Terra. Metti un colore, il rosa, da sempre sinonimo falso di femminilità, di morbidezza emotiva. Metti lo sconforto, quando sei solo e sospetti che il dono sia condanna. Metti il buio, più facile di qualunque sberleffo. Metti tutto insieme e il risultato sarà l’Olocausto. Il tema della discriminazione, del mobbing psicologico identitario che determina la repressione dell’immaginazione e spinge all'auto annientamento. Una vertigine per illustrare un germe che si annida ovunque ma che proprio nei licei scolastici, in quell’età in cui ogni futuro sembra possibile, stabilisce il suo paradosso smascherando i perimetri del gregge che diventeremo.

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Massacro a cinque voci per una vittima. Il bullismo omofobico è il tema del lavoro STILL LIFE (2013) presentato per il ventennale del Festival Garofano Verde al Teatro Argentina di Roma lo scorso 25 Giugno: un evento civile nel Teatro della città, un contributo dell’ensemble ricci/forte per tentare di combattere la discriminazione identitaria. Un "omaggio" per ricordare l'adolescente romano, uno dei tantissimi, che si è tolto la vita impiccandosi con la sua sciarpa rosa. Il Teatro è un mezzo potentissimo attraverso cui esaltare il potenziale che c’è nelle differenze tra esseri umani e lo strumento con cui comunicare nuovi modi di osservare la realtà, nel rispetto delle scelte e delle nature dei singoli. Un processo per fare politica, da intendersi come una responsabilità che i cittadini hanno all’interno della polis. Senza impugnare un mitra. Assumersi tale impegno diventa un atto di coraggio che pochi riescono ad avere. Preferiamo non vedere, evitare interrogativi che ci costringerebbero ad una riflessione. Preferiamo omologarci, appunto, ai canoni di una società precostituita. Questa è già l’anticamera alla repressione della fantasia e all’auto annientamento.

La bisbetica domata 13 - 17 maggio orari spettacolo 13, 14 , 15 e 16 maggio ore 19.00 17 maggio ore 21.00 età > 13 anni di William Shakespeare traduzione e adattamento Francesco Niccolini regia Tonio De Nitto SHAKESPEARE ALLA NUOVA ITALIANA con Dario Cadei, Ippolito Chiarello Angela De Gaetano, Franco Ferrante Antonio Guadalupi, Filippo Paolasini Luca Pastore, Fabio Tinella

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musiche di Paolo Coletta scene e realizzazione pittorica di Roberta Dori Puddu scenotecnica costruttiva Luigi Conte costumi di Lapi Lou FACTORY COMPAGNIA TRANSADRIATICA Questa è una storia che avrebbe potuto essere una favola. Caterina l'inadeguata, la non allineata è la pazza per questo villaggio. Dietro di lei, spigolosa ma pura e vera, un mondo di mercimoni, di padri calcolatori, di figlie in vendita, di capricci lontani dall'amore, di burattinai e burattini non destinati a vivere l'amore, ma a contrattualizzarlo. La nostra Caterina non sta a questo gioco e come in una fiaba aspetta, pur non mostrando di volerlo, un liberatore, un nuovo inizio che suo malgrado potrà costarle molto più di quanto immagini. Ed ecco che la commedia si fa favola nera, grottesca.

Macadamia nut brittle 15 - 17 maggio orari spettacolo ore 21 domenica ore 18 TRITTICO FURIOSO focus ricci/forte drammaturgia ricci/forte regia Stefano Ricci con Anna Gualdo, Giuseppe Sartori Fabio Gomiero, Pasquale Di Filippo movimenti Marco Angelilli Produzione ricci/forte in collaborazione con Garofano Verde Dall’incontro tra l’immaginario di Dennis Cooper, uno degli scrittori più affascinanti e controversi del panorama letterario statunitense contemporaneo, e ricci/forte, al

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secolo Stefano Ricci e Gianni Forte, definiti i due enfant prodige della nuova scena drammaturgica italiana e invitati a presentare le loro performance e i loro allestimenti su prestigiosi palcoscenici internazionali (Francia, Inghilterra, Belgio, Germania, Slovenia, Croazia, Romania, America, Russia, Spagna, Portogallo, Macedonia, Stati Uniti, Turchia), nasce uno spettacolo che è giù diventato un cult, dopo il successo di critica e di pubblico della presentazione nel 2009 del primo studio al Festival Garofano Verde di Roma. Spettacolo che rappresenta un unicum nel panorama della produzione teatrale italiana di ricerca, in forza di una scrittura pirotecnica e di una regia originale e innovativa, che porta allo stremo la resistenza e le possibilità fisiche dei performer, Macadamia Nut Brittle è una fiaba crudele sull’adolescenza. Ha per protagonisti tre ragazzi (Giuseppe Sartori, Fabio Gomiero, Pasquale Di Filippo), esploratori di sconosciute regioni esistenziali, sospesi in un limbo di cattiveria e stupore, che prendono il nome da un popolare gusto di gelato della Haagen Dasz; a essi fa da contrappeso una donna (Anna Gualdo), supereroina del quotidiano, consumatrice seriale di telefilm, in cerca di punti di riferimento in un deserto d’amore. Il ritmo incalzante di un talent show, lacerato da monologhi di feroce intensità, porta il pubblico di spettatori-voyeur a riflettere, senza sconti e senza eufemismi, sul plastico mondo dei foreveryoung, sulla rimozione della soglia dell’età adulta, sugli incantamenti di una popolarità da Grande Fratello, sulla logica dei meccanismi televisivi che si fanno ordine e misura del mondo. E sull’ineluttabilità di quella data di scadenza improrogabile che è la morte. A fare da fondale a una parata di magnifiche ossessioni, forse strenui tentativi di salvezza, è uno scarno quanto desolato paesaggio di macerie colorate e pop, agitato da una bulimia di consumi. Una tensione vigorosa e sanguinante, fra esplosioni di violenza, esercizi di ginnastica sessuale estrema ed esplorazione del corpo e dei suoi limiti, senza tabù. Macadamia Nut Brittle non è intrattenimento, ma elettroshock. Porta in scena le nude emozioni dello spettatore e vuole riattivare i meccanismi di un pensiero critico, vincendo il torpore televisivo. Si ride, si soffre, ci si eleva e ci si schianta senza un attimo di respiro. Senza catarsi.

Imitationofdeath 19 - 21 maggio orari spettacolo ore 21.30 TRITTICO FURIOSO

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focus ricci/forte drammaturgia ricci/forte regia Stefano Ricci con Giuseppe Sartori, Fabio Gomiero Liliana Laera, Francesco Scolletta Marco Angelilli, Claudia Salvatore Cinzia Brugnola, Michela Bruni Chiara Casali, Ramona Genna Blanche Konrad, Piersten Leirom Mattia Mele, Simon Waldvogel Desiree Giorgetti movimenti Marco Angelilli Produzione ricci/forte, in coproduzione con Romaeuropa Festival, CSS Teatro stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia, Festival delle Colline Torinesi, Centrale Fies - Dro Percorso iniziatico sotto l’epidermide di Chuck Palahniuk. Un’ambulanza sgomenta, un grattaevinci urbano tra topmodelspatologie, miti del gossip e onde anomale corrosive che platinano in una confezione golden da caramella sperlari al cianuro. Un’immersione ventimila leghe sotto lo smalto sbiancante, dietro l’estasi sacrificale, dove la ricerca identitaria trova un fiotto espressivo degno di un talk show da pay-tv degli emirati arabi; dove il paramorfismo è il dresscode d’accesso. Tra fallimento dell’allestimento e trionfo del mondo reale, indagare le complesse relazioni di brokeraggio tra i media e la dicotomica biancaneve in cui ci siamo fotocopiati. Analfabetizzazione dei legami interpersonali, sieropositività da Silver Surfer che ci allontanano dalle umane miserie lanciandoci, novelli Supereroi, nell’empireo di un nuovo sistema solare di amuchina consistenza; via da un patetico Rinascimento di gadget e frantumaglia etica, verso una rivoluzione copernicana dei rapporti dell’Uomo con l’Uomo. Un lavoro affamato, concreto, sudato, inodore, metabolizzato, percettivo, scostumato nella sua iperbole sentimentosa. Cromo. Come i giorni che vorremmo. Una mappatura dell’ordinaria schizofrenia da cui siamo abitati. Una restituzione dickensiana nella sua parabola sociale, illividita dalle luci di un’epoca postindustriale

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ormai in ginocchio. Fuori dai clichè, perché la frontiera di ognuno non è mai una caricatura quando la si osserva con sguardo lucido e bianchezza di cuore. Alla luce di un lungo percorso di aggiornamento sulle psicosi reali e virtuali della nostra indagine iniziatica, travasando nel corso dei due anni esperienze collettive e furori personali, masticando l’involuzione politica dei nostri Stati Territoriali e l’evoluzione percettiva del nostro Stato Personale, precisando attraverso i tentativi l’estetica di un flusso in continuo divenire per la sua modalità sfuggente, I M I T A T I O N O F D E A T H, nella sua apparente compiutezza, viene presentato con un cast internazionale e con un pluralismo linguistico creativo atto ad empatizzare senza checkpoint di frontiera, per produrre un evento culturale in cui le individualità nazionali vengano sovrapposte e shakerate insieme edificando un alfabeto emotivo comune: la radiografia di una simil_esistenza, in una simil_Europa dove, non rintracciando barlumi di autenticità vitale, forse lo sport migliore è praticare una sana imitazione della Morte.

I teatri agli under 25 25 - 31 maggio un cantiere per la creatività del futuro Il teatro India, l’Argot ed il teatro dell’Orologio ospiteranno, in una settimana di programmazione, gli spettacoli di un festival che nasce per indagare sulla creatività di una nuovissima generazione di artisti. Gli spettacoli saranno il frutto di un bando destinato ad artisti - under 25 – di teatro, danza, musica e arti visive selezionati da un gruppo di cento ragazzi, di età compresa fra 15 e 25 anni che si impegneranno anche nell’organizzazione pratica dell’evento (produzione, comunicazione, promozione, ecc). Il progetto nasce dalla collaborazione tra “Dominio Pubblico” (stagione congiunta dei teatri Argot e Orologio) e Teatro di Roma. L’ideazione è di Luca Ricci, direttore artistico di Kilowatt Festival, a Sansepolcro.

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Via Gerolamo Cardano, 135 Tel. 06/45460301 approfondimenti sul www.bibliotu.it

I sogni segreti di Walter Mitty lunedì 4 maggio, ore 16:30 Proiezione film Regia di Ben Stiller con Ben Stiller, Kristen Wiig, Sean Penn, Adam Scott, Kathryn Hahn, Shirley MacLaine. Durata 114 min. Usa; 2013 C’è una dimensione autentica e umana dei rapporti, non mediati da nessuna tecnologia e saldamente ancorati ad esperienze vere, da riconquistare. La fine delle pubblicazioni di una storica rivista fotografica americana e la sua trasformazione in una testata online, è la cornice entro cui si snodano le vicende del protagonista Walter Mitty, un uomo gentile e sognatore che lavora all’archivio e sviluppo negativi della rivista Life e che a volte, qualunque cosa stia facendo, si incanta e sogna ad occhi aperti imprese eroiche che lo vedono protagonista.

Cinema & Cucina. L'incontro delle due arti da lunedì 11 maggio a lunedì 15 giugno rassegna film Dal film al piatto. Un menù cinematografico - una rassegna film dove la cucina ha un ruolo da protagonista.

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Ogni pellicola ci riserva un “piatto forte” legato alla cultura di un’area geografica e alla sua cucina tradizionale, con i piatti tipici dai sapori e dagli odori inconfondibili. Ruberemo così ad ogni incontro le nostre “Ricette da Oscar” e prenderemo spunti dalle ricette letterarie suggerite da scrittori legati a quei luoghi.

Leggi e fai leggere. Di cosa parliamo quando parliamo di libri e lettura mercoledì 13 maggio, ore 15:00 seminario Nel seminario verranno affrontate le tematiche relative ai dati statistici sulla lettura in Italia. Ne parleremo con Antonella Agnoli, Maurizio Caminito, Maria Teresa Natale Gli interrogativi proposti: • Quali sono effettivamente i dati della (non) lettura in Italia • Cosa può fare la scuola • • Qual è il ruolo delle biblioteche • Quanto incidono i nuovi media nella trasformazione in atto • • Quali sono le attività che potrebbero incoraggiare la lettura tra i giovani (e non solo) • • di cosa parliamo quando parliamo di libri e lettura • Il seminario è gratuito e aperto al pubblico ma si rivolge in modo particolare a insegnanti, librai, bibliotecari, professionisti dell'informazione e volontari desiderosi di acquisire maggiori strumenti per promuovere la lettura in differenti ambiti. Il seminario è organizzato da Monteverdelegge nell'ambito del progetto Lettori in movimento con il sostegno della Regione Lazio e il patrocinio del municipio Roma XII e delle Biblioteche di Roma. Il progetto prevede numerosi appuntamenti in spazi pubblici e privati del territorio.

Le mie farfalle nello stomaco sono al ragù giovedì 14 maggio, ore 17:30 seminario

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L'incontro è incentrato sul rapporto che gli individui instaurano con il cibo e con l'alimentazione con una particolare attenzione alle emozioni e alle relazioni implicate in tale rapporto. seminario a cura dell’associazione Prospettiva Psi Incontro gratuito. È necessario prenotare lasciando il nominativo al front-office della biblioteca o inviando una mail a [email protected]

CIBO E COLORI nella TAVOL...OZZA dei PITTORI da venerdì 15 maggio a venerdì 22 maggio Mostra d'arte INAUGURAZIONE: Venerdì 15 Maggio ore 17 ARTISTI: Maria Grazia Addari • Laila Barranca • Maurizio Bruziches • Giselda Cacciani • Stefania Chiucchiù • Mari Clemente Paolo D’Antonio • Emi De Meis • Aldo Ferrotti • Primo Gambini • Francesco Giannini • Loredana Giannotti • Stefania Limatola Cristina Longobardo • Gianluca Moccia • Carla Pietrasanta • Anna Grazia Pozzi • Aurora Resta • Ada Risi • Paola Salvini • Katia Seri • Maria Sole Sollazzi • Stefania Tanca • Anna Maria Trinchieri • Vittorino Ugolini • A cura dell' ASSOCIAZIONE ARTISTICA ART ARVALIA ONLUS con il patrocinio del Municipio XI Arvalia Portuense

Via Marino Mazzacurati, 76 Tel. 06/45460421 approfondimenti sul www.bibliotu.it

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Dal 9 aprile all’11 maggio

RITRATTI di Libri e note per il mondo. Mostra fotografica AA. VV. La mostra si è ispirata al progetto interculturale “Libri e note per il mondo" ideato da Giovanna Micaglio con la collaborazione di Alessandra Benedetti

Vicolo di Pietra Papa, 64 – Via Pietro Blaserna, 5 - Tel. 06/83777148 [email protected] dal 3 al 7 maggio

STO UN PO' NERVOSA di R.A. Menduni e R. De Giorsi regia di Angelita Pugliafito con Eleonora Pariante, Alessia Di Fusco, Livia Massimi e Andrea Villanetti Può la cattiveria essere contagiosa? La risposta a questa domanda la scoprirà ben presto una normalissima psicanalista che in una comune giornata di lavoro si ritroverà ad affrontare situazioni tanto quotidiane quanto paradossali... una commedia sulle nostre nevrosi, con un finale tutto da scoprire dal 3 al 7 maggio domenica ore 17.30 e dal lunedì al giovedì ore 21.00 per saperne di più http://www.regisassociazioneculturale.it/spettacoli/89-sto-un-po-nervosa.html dal 13 al 17 maggio

TUTTI FELICI TRANNE ME testo e regia di Maurizio Canforini con Maurizio Canforini, Barbara Blasetti, Carlotta Galmarini, Lino Mandile e Alessia Tona

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Quando uno è stato “mollato” ha un’attenzione particolare verso la felicità altrui...ma gli altri sono veramente felici? Sicuramente siamo tutti maniaci dei social e li speriamo di trovare una soluzione ... Che succederà ai nostri protagonisti? Scopriamolo insieme dal 13 al 17 maggio dal mercoledì al sabato ore 21,00 domenica ore 17.30 per saperne di più http://www.regisassociazioneculturale.it/spettacoli/91-tutti-felici-tranne-me.html il 16 maggio alle ore 17.00 una sorpresa.....

ASSAGGI DI LIRICA Concerto per voci e piano Con il baritono TOMMASO MONACO il mezzo soprano DILETTA VENUSO il tenore CRISTIAN MOSCHETTINO al pianoforte il M° ALEKSANDER GASHI e il M° GIOVANNA VINCENTINI per saperne di più http://www.regisassociazioneculturale.it/eventi/96-16-maggio-2015-assaggi-di-lirica.html dal 21 al 31 maggio

LASCIA PERDERE JOHN MILES Testo e regia di Massimo Bertucci Nella sua canzone di maggior successo John Miles canta “la musica è stata il mio primo amore, e sarà l’ultimo”. Francesco ne fa la sua convinzione di vita e si nasconde dietro quelle parole per non affrontare la sua grande paura, quella di lascarsi andare a una storia d’amore vera, ma poi arriva Giulia ... venite a scoprire con noi quel che succederà... dal 21 al 31 maggio dal giovedì al sabato ore 21,00 domenica ore 18.00

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Percorsi storico-archeologici

BANCA DEL TEMPO DI CORVIALE

ATTIVITA’ DI GRUPPO ANNO 2014-2015 PER INFORMAZIONI E CONFERMA DI GIORNI E ORARI TELEFONARE O RECARSI IN

SEDE : Via Marino Mazzacurati, 76 - 00148 ROMA /

Orari: Martedì e Giovedì 16.00-19.00; Mercoledì per appuntamento. Lunedì da definire

e-mail [email protected]

blog bdtxvcorviale.blogspot

sito https://sites.google.com/site/bdtcorviale

ATTIVITA’ GIORNO ORARI NOTE TABLET - SMARTPHONE Martedì

17.30-18.30 Per appuntamento

BALLI DI GRUPPO Venerdì Da definire

GRUPPO PIGOTTE X UNICEF Giovedì 16.00-18.30 iniziato

CONVERSAZIONE FRANCESE Martedì

(quindicinale)

17.30-18.30 30 settembre

CANASTA Martedì 16.00-19.00 Iniziato

VISITE GUIDATE A programma

BURRACO

Giovedì 16.00-19.00 Iniziato

COMPUTER BASE Giovedì 16.15-17.15 2 ottobre

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COMPUTER AVANZATO Martedì 16.15-17.15 A breve

PRIMI RUDIMENTI DI CUCITO Giovedì 10.00-11.00 A breve

NUMEROLOGIA Giovedì

Quindicinale

17.30-18.30 2 ottobre

CUCINA CREATIVA

E GARA DI CUCINA

A programma

BIJOUX CREAZIONE

GIOIELLI

Giovedì 16.30-18.30 Iniziato

CREAZIONE DI MANUFATTI

PER MERCATINO

Giovedì 16.30-18.30 INIZIATO

INSEGNAMENTO BURRACO -

CANASTA

Giovedì 16.30-18.30 Iniziato

CIRCOLO DI

CONVERSAZIONE

Giovedì 16.00-17.00 9 ottobre

PATCHWORK Martedì 16.30-18.30 iniziato

LABORATORIO TEATRALE Martedì 17.00-19.00 Da definire