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RIVISTA MENSILE DI EDUCAZIONE PERMANENTE MASCI N UMERO 4 APRILE 2010 - ANNO 52 SOMMARIO IN ULTIMA PAGINA SPEDIZIONE IN A. P . 45% ART.2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 DAL C.M.P. PADOVA EURO 2,00 LA COPIA EDITORE,AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ: Strade Aperte Soc. coop. a.R.L., via Picardi, 6 - 00197 Roma, www.masci.it PERIODICO MENSILE DEL MASCI (MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANI) DI EDUCAZIONE PERMANENTE, PROPOSTA E CONFRONTO La frase che mi ha accompagnato per tutti questi anni di scoutismo, sia con l’AGESCI che con il MASCI, è quella che avevo cucita sulla mia camicia scout, prima AGI poi AGE- SCI, “ESTOTE PARATI” (siate preparati). Questo è quello che ho pensato quando il nostro Presidente Nazionale mi ha comunica- to che la regione Toscana avrebbe ospitato la 25° Assemblea Nazionale Elettiva. Lilli aveva un sogno, che si è realizzato con il Sinodo dei Magister ad Alghero, il mio è che l’entusiasmo acquisito in Sardegna non venga meno e che la nostra Assemblea Nazionale Elettiva 2010 sia una fucina di idee e progetti che portino il nostro movi- mento al passo con i tempi e, con l’aiuto di Dio, e portino tutti noi a metterci in gioco ogni giorno al servizio degli ultimi, per esse- re parte di quegli uomini e di quelle donne che vogliono lasciare il mondo migliore di come lo hanno trovato. C’è un’altro motivo che mi riempie il cuore di gioia, l’occasione di far conoscere la nostra regione. A mia memoria non ricordo un even- to nazionale in Toscana con una così ampia partecipazione di Adulti Scout. Come tutte le regioni della nostra bella Italia, la Toscana ha le sue peculiarità, scendendo da Nord trovia- mo le Alpi Apuane, per le caratteristiche simili alle Alpi, che scendono nel mare della Versilia, continuando verso sud cominciamo ad incontrare le città d’arte come Pisa, Firen- ze, Arezzo, Siena e molte altre, l’influsso etrusco lo si assapora in ogni angolo, guar- dando ad ovest il mare è punteggiato di varie isole con fondali splendidi dove possiamo vedere delfini e cetacei, arrivando al confine con il Lazio si trova la campagna maremma- na che è unica nel suo genere e dove l’evento avrà luogo. La Toscana ha dato i natali ad artisti illustri conosciuti in tutto il mondo per le loro splen- dide opere, ma anche a nove comunità MASCI che ce la metteranno tutta perchè for- mate da persone generose, ospitali, franche e sincere, con un buon cuore che vi accoglie- ranno con un caldo sorriso di benvenuto. Noi siamo pronti… Vi aspettiamo! “Estote Parati”… noi siamo pronti LAURA TERRENI S.R. Toscana

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R I V I S TA M E N S I L E D I E D U C A Z I O N E P E R M A N E N T EMASCIN U M E R O 4 A P R I L E 2 0 1 0 - A N N O 5 2

SOMMARIO IN ULTIMA PAGINA

SPEDIZIONE IN A. P. 45%ART. 2 COMMA 20/B LEGGE662/96 DAL C.M.P. PADOVAEURO 2,00 LA COPIAEDITORE, AMMINISTRAZIONEE PUBBLICITÀ:Strade AperteSoc. coop. a.R.L.,via Picardi, 6 - 00197 Roma,www.masci.it

PERIODICO MENSILE DELMASCI (MOVIMENTO ADULTISCOUT CATTOLICI ITALIANI)DI EDUCAZIONE PERMANENTE,PROPOSTA E CONFRONTO

La frase che mi ha accompagnato per tuttiquesti anni di scoutismo, sia con l’AGESCIche con il MASCI, è quella che avevo cucitasulla mia camicia scout, prima AGI poi AGE-SCI, “ESTOTE PARATI” (siate preparati).Questo è quello che ho pensato quando ilnostro Presidente Nazionale mi ha comunica-to che la regione Toscana avrebbe ospitato la25° Assemblea Nazionale Elettiva.Lilli aveva un sogno, che si è realizzato con ilSinodo dei Magister ad Alghero, il mio è chel’entusiasmo acquisito in Sardegna nonvenga meno e che la nostra AssembleaNazionale Elettiva 2010 sia una fucina diidee e progetti che portino il nostro movi-mento al passo con i tempi e, con l’aiuto diDio, e portino tutti noi a metterci in giocoogni giorno al servizio degli ultimi, per esse-re parte di quegli uomini e di quelle donneche vogliono lasciare il mondo migliore dicome lo hanno trovato.C’è un’altro motivo che mi riempie il cuoredi gioia, l’occasione di far conoscere la nostraregione. A mia memoria non ricordo un even-to nazionale in Toscana con una così ampiapartecipazione di Adulti Scout. Come tutte leregioni della nostra bella Italia, la Toscana ha

le sue peculiarità, scendendo da Nord trovia-mo le Alpi Apuane, per le caratteristichesimili alle Alpi, che scendono nel mare dellaVersilia, continuando verso sud cominciamoad incontrare le città d’arte come Pisa, Firen-ze, Arezzo, Siena e molte altre, l’influssoetrusco lo si assapora in ogni angolo, guar-dando ad ovest il mare è punteggiato di varieisole con fondali splendidi dove possiamovedere delfini e cetacei, arrivando al confinecon il Lazio si trova la campagna maremma-na che è unica nel suo genere e dove l’eventoavrà luogo.La Toscana ha dato i natali ad artisti illustriconosciuti in tutto il mondo per le loro splen-dide opere, ma anche a nove comunitàMASCI che ce la metteranno tutta perchè for-mate da persone generose, ospitali, franche esincere, con un buon cuore che vi accoglie-ranno con un caldo sorriso di benvenuto.Noi siamo pronti… Vi aspettiamo!

“Estote Parati”…noi siamo prontiLAURA TERRENIS.R. Toscana

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LE ISOLE DELL’ARCIPELAGO A P R I L E 2 0 1 0

Educazione Permanente: perchè?ENRICO CAPO

La Formazione Continua riguardasoprattutto l’aggiornamento professio-nale e motivazionale sul luogo di lavoro,ed è per così dire imposta, poiché pro-viene dall’alto. L’Educazione Perma-nente sorge dal basso, cioè da coloroche intendono continuare a crescere,come Persone e come Comunità.

Due date segnano l’appropriazione, daparte del MASCI, dell’Educazione Per-manente; e cioè:1970 - Assemblea di Verona sul tema:“Educazione Permanente e Coeduca-zione”1972 - Primo Seminario sperimentale diAnimazione, a Casa Nostra di Castel-gandolfo (Roma).

Cominciamo con il chiederci: in cosa sidifferenzia la Formazione Continuadalla Educazione Permanente ?

La Formazione Continua riguardasoprattutto l’aggiornamento professio-nale e motivazionale sul luogo di lavoro,ed è per così dire imposta, poiché pro-viene dall’altoL’Educazione Permanente (perlomenocome la intendiamo noi) sorge dalbasso, cioè da coloro che intendono con-tinuare a crescere, come Persone e comeComunità.“Non ci si salva da soli, ma con e attra-verso gli altri”, ci ammonisce Emma-nuel Mounier, l’inventore del Persona-lismo ComunitarioE questo, quando? “Dalla culla allatomba”, è un altro assioma dell’Educa-zione Permanente.Quest’ultima affermazione giustifica tral’altro l’esistenza di un Movimento diScautismo adulto: poiché la PartenzaRover/Scolta è un momento di decollo enon certo di arrivoE chi vuole proseguire la propria stradadi Educazione Permanente con il meto-do scout (uno dei tanti possibili percorsidi crescita), è libero di ritrovare le stes-se tracce dello sviluppo della persona-lità, incontrate durante

l’entusiasmante esperienza vissuta da/Lupetto/CocccinellaLa stessa scelta del metodo di Educazio-ne Permanente Scout attrae poi - tuttora- tanti adulti che non hanno avuto la

ventura di conoscerlo in età giovanile.Per chi proviene poi dallo Scauti-

smo/Guidismo giovanile, la presadi coscienza di un processo di

crescita giorno per giornosegna il momento in cui si

comincia a diventareadulti.

La fortuna per gliAdulti Scout è dun-que quella di viverein Comunità, le

quali sono tali solo se ci si aiuta vicende-volmente a crescere nei vari aspetti dellavita quotidiana:E quindi mentalmente, culturalmente,spiritualmente, politicamente, fisicamen-te, nel servizio, nella famiglia, e via diseguito.Non ci si accorge sempre che la vita daadulti ci logora tutti, spesso senza che cene accorgiamoSe riandiamo mentalmente agli annidella nostra giovinezza, infatti, ci rendia-mo conto che siamo tutti cambiati (spes-so in peggio), e non solo fisicamenteQuali ideali di allora abbiamo perso,strada facendo ?A cosa si è ridotto il nostro entusiasmodei diciotto anni ?Se il ragazzo/ragazza che eravamo ciincontrasse oggi, ci saluterebbe con gioia(“bravo/a, hai messo a frutto i tuoitalenti !”), oppure si volterebbe dall’al-tra parte, imbarazzato ?!?!In ogni modo, è difficile spiegare con lesole parole che cosa intendiamo – noi –per Educazione Permanente:Bisogna infatti viverla, questa Educazio-ne Permanente, per comprenderla inpieno.Non vogliamo tuttavia essere dellesuper-Donne e dei super-Uomini:Molte altre Persone infatti praticanol’Educazione Permanente senza saperlo,senza bisogno di applicare l’etichettaE:P. (Educazione Permanente) al loropercorso di crescita.Ma noi vogliamo essere coscienti di que-sta nostra volontà comune (o meglio,comunitaria) di miglioramento globaledella nostra personalità.Un vecchio motto delle BrancheRovers/Scolte così recita: “se la strada timanca, fattela !”Ed è questo l’augurio che l’un l’altro cifacciamo, in quest’anno di grazia 2010!

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Isole della scoperta (dei gabbiani)1. Sono rivolte a:• ai censiti di recente• ai promotori di comunità in via di for-male costituzione• a quanti sono curiosi di conoscere laproposta scout rivolta agli adulti

2. Luoghi e date:• Emilia-Romagna 23/25 aprile, respon-sabile del campo, Claudio Bissi• Puglia 30 aprile 2 maggio, responsabi-le del campo Luigi Cioffi• Sicilia 30 aprile 2 maggio, responsabi-le del campo Lorena Accollettati• Liguria 18/20 giugno, responsabile delcampo Luigi Cioffi• Umbria 2/3 luglio, responsabile delcampo Giorgio Zaccariotto

3. Obiettivi• conoscere scopi e finalità del Movi-mento, scoprendone identità e missione• approfondire la conoscenza del PattoComunitario e dei valori espressi dallaLegge scout• approfondire la conoscenza di alcunistrumenti del metodo: la comunità, lacarta di comunità, il servizio, la cateche-si• Riflettere insieme sul rapporto movi-

mento-comunità come proposta com-plessiva al mondo degli adulti anche allaluce di quanto emerso nel recente Sino-do dei Magister

4. Metodologia di lavoroSu queste isole voleremo con Jonathan,il gabbiano che voleva volare come unrapace. Con Jonathan scopriremo che èpossibile osare sempre un po’ di più permigliorarsi.Sull’isola si lavorerà partendo da espe-rienze concrete e condivise, si attraver-serà l’affascinante linguaggio della sim-bologia, per giungere alla concettualiz-zazione.E’ questa l’essenza della pedagogiascout: è solo l’esperienza vissuta cherende il sapere fattore di crescita cultu-rale e comportamentale.Sulle isole dei gabbiani avremo modo diverificare la coerenza fra le aspettativepersonali e comunitarie e gli obiettivi efinalità del Movimento, ma sarà anche illuogo nel quale riflettere sulla coerenzafra il cammino personale e comunitariointrapreso e quello indicato dal Movi-mento.Faremo esperienza concreta del fuoco,della strada, della veglia, del gioco, del

servizio, del deserto e di altri tipici stru-menti del metodo.Vivremo un’esperienza dove metteremoin comune le nostre storie, ripercorrere-mo la lunga storia dello scautismo e delguidismo soprattutto degli adulti, cerche-remo di capire quali opportunità il Movi-mento mette a nostra disposizione peressere comunità di fede e di servizio nelterritorio.Sperimenteremo l’essenzialità e lasobrietà così come proposti dello scauti-smo e scopriremo che un stile di vita piùsobrio è possibile e necessario per salva-guardare il Creato.Cercheremo di comprendere come PattoComunitario, Statuto, Carta di Comunitàpossano essere non tanto “documentiufficiali” quanto piste per orientare lavita della comunità e strumento di cresci-ta per ogni adulto scout.Vivremo, infine, esperienze di preghierae di catechesi in stile scout.

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Isole della responsabilita’ (dei pescatori)1. Sono rivolte a:• i magister e i componenti i magisteri• animatori e promotori di comunità in viadi formale costituzione• nelle more della definizione dei percorsidi formazione per i “quadri”, all’Isola deiPescatori potranno partecipare anche icomponenti i comitati regionali e di zona

2. Luoghi e date:• Campania 4/6 giugno responsabile delcampo Mario Rocca• Veneto 18/20 giugno responsabile delcampo Alberto Albertini• Abruzzo 25/27 giugno (possibilmente aCamarda) responsabile del campo Riccar-do Della Rocca

3. Obiettivi• Mettere a fuoco le principali problemati-che della vita di comunità, i suoi program-mi, i suoi tempi• Approfondire le tematiche relativeall’educazione degli adulti e come questasi realizza concretamente nella vita dicomunità• Riflettere insieme sul rapporto movimen-to-comunità come proposta complessiva almondo degli adulti anche alla luce di quan-to emerso nel recente Sinodo dei Magister

4. Metodologia di lavoroI pescatori non apprendono il loro mestieresui libri o sui banchi di scuola, lo appren-dono nelle lunghe serate nella taverna dovei più vecchi raccontano le loro storie, tal-volta mettendoci un po’ di fantasia, loapprendono riparando le reti, lo apprendo-no sulla barca imparando a riconoscere iltempo e la possibile pesca dall’incresparsidell’acqua e dal colore del cielo, imparanoad orientarsi (malgrado la bussola ed ilGPS) dalla posizione delle stelle e del sole.A tutti noi chiamati a svolgere, sia puretemporaneamente, un ruolo di animazionee di guida nelle Comunità, viene offerta

questa esperienza.Un’esperienza dove metteremo in comunele nostre storie, ripercorreremo la lungastoria dello scautismo e del guidismosoprattutto degli adulti, cercheremo diapprendere alcuni trucchi del mestiere, cer-cheremo di capire quali sono i segni daosservare per orientarci.L’attracco a quest’Isola è l’opportunità permettere a fuoco gli elementi caratteristicidella vita di una Comunità, per individuaremeglio le responsabilità proprie del Magi-ster, per confrontare la propria esperienzacon quella di altri Adulti Scout che condi-vidono la stessa responsabilità, per metterea fuoco ricchezze e difficoltà della vitadella Comunità.Non potremo nel poco tempo disponibileaffrontare tutte le tematiche che interessa-no una Comunità, ma cercheremo dicostruire insieme una “chiave di lettura”,concentrandoci sui temi dell’educazionedegli adulti, della vita di comunità, del ser-vizio del prossimo, dell’equilibrio tracomunità e movimento.Un’esperienza da vivere nello spiritosobrio ed essenziale che ci è proprio, utiliz-zando gli elementi fondamentali del meto-do scout, vivendo con intensità momenti difesta, di preghiera e di celebrazione.Nella convinzione che lo scautismo siapprende più vivendolo che dai racconti e

dalle letture, soprattutto vivremo insiemeuna piccola ma reale esperienza di comuni-tà.Cercheremo di comprendere come PattoComunitario e Carta di Comunità possanoessere non tanto “documenti ufficiali”quanto piste per orientare la vita dellacomunità e strumento di crescita per ogniadulto scout.Cercheremo di esplorare i possibili sentieridi una spiritualità per adulti vivendola epraticandolaCercheremo di scoprire come la vita di ognicomunità diventa un piccolo tesoro se con-tribuisce e partecipa responsabilmente allavita del movimentoOgnuno porterà la propria esperienza, lapropria Carta di Comunità, ma soprattuttole ricchezze e le debolezze della propriaComunità per condividerle con gli altriSu quest’Isola non si impara il difficilemestiere del Magister ma speriamo che siacquisisca il gusto e la voglia di essere sem-pre più competenti, sempre più capaci disvolgere il nostro servizio verso le personeche il Signore, con molta delicatezza maanche con molta fiducia e fermezza, per unpo’ di tempo ci ha affidato.Io sono convinto che sarà un’avventuradivertente ed affascinante se sapremo viver-la con grande libertà e generosità

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FORMAZIONE ALLA COM-PETENZA SU “CREATO EDAMBIENTE”Capo campo: Luciano LeperdiE’ una delle isole dell’Arcipelago fina-lizzata ad approfondire il tema delcampo, senza lezioni accademiche mafacendo piuttosto un cammino tutti insie-me (staff e partecipanti) per prenderecoscienza dei tanti problemi che affligo-no oggi la nostra Terra e, sempre insiemeo con l’aiuto di invitati “esperti”, percercare di capirne i termini e quindipoterli affrontare.Alla fine del campo ci si aspetta che losforzo fatto da chi organizza e chi parte-cipa provochi una ricaduta nelle variecomunità, attraverso attività, proposte,discussioni, etc. Sarebbe bello che i par-tecipanti esprimano il loro impegno chenon si partecipa solo per se stessi, ma percontribuire alla crescita del movimentoGli obiettivi:suscitare curiosità e interesse sulle tema-tiche che verranno trattate puntando adun buon coinvolgimento;conoscere buona parte degli aspetti ine-renti al Creato e all’ambiente che conti-nua a cambiare (non solo il clima) tantoche di fronte ai molti problemi c’è chi lisottovaluta mentre per altri, sono consi-derati catastrofici;verificare la coerenza fra essered’accordo e applicare, con convinzionenel proprio quotidiano, quanto espressonel Patto Comunitario (articoli 7.1 – 7.4)trovare motivazioni personali per arriva-re ad una vera conversione ecologica,cambiando i propri stili di vita e tenendosempre ben presente il bene di tutti e losviluppo sostenibile;dare all’impegno ambientale la prioritàassoluta necessaria, davanti a tutte lealtre esigenze economiche, sociali epolitiche.Contenuti:

Il campo di competenza, come del restotutte le altre iniziative dell’Arcipelago, siarticolerà in quattro mezze giornate (dalpomeriggio del venerdì al pranzo delladomenica). Questo è il limite temporale,entro il quale verranno svolte le attivitàdi campo, che si svilupperanno su:la natura come Dio l’ha creata perl’uomo;l’ambiente che l’uomo ha trasformatonei secoli;prendere consapevolezza/coscienza didove stiamo andando;cosa possiamo e dobbiamo fare comin-ciando da ora per ridurre in modo sostan-ziale ciascuno la propria impronta ecolo-gica.Metodo:• far vedere alcuni aspetti dei problemi,metterli tutti insieme e vederne le perico-lose conseguenze più probabili;• trovare prima a gruppi poi condividereinsieme, con l’aiuto dello staff ed esper-ti, delle proposte di soluzioni;• lavorare a gruppi, dopo aver avutospunti dallo staff, per presentare, con ilmetodo scout, problemi (fuoco) ed ideeper una soluzione che deve andare, unavolta presa coscienza ed assunzione diresponsabilità, al di fuori di noi, perchèsolo se tutti siamo uniti per custodi-re/salvaguardare il creato cammineremoverso la pace universale (veglia)Quando: dal 5 al 7 marzo 2010Dove: Pianezza (TO)

FORMAZIONE ALLA COOPE-RAZIONE INTERNAZIONALECapo campo: Francesco De Falchia chi è rivolto? A tutti coloro che oggi sisono o stanno per avvicinarsi al mondovariopinto della Cooperazione Interna-zionale, con lo spirito delicato di coluiche desidera imparare....Grandi cambiamenti sono avvenuti daquando BP con profetica intuizione ha

proposto la fraternità internazionale per-ché gli scout, cittadini del mondo, fosse-ro operatori di pace. Allora la geografia,disegnando con precisione i confininazionali, ci mostrava anche i rapporti dipotere tra gli stati e i continenti, tra popo-lazioni ricche e popolazioni povere, trapopoli colonizzatori e popoli colonizzati.Questa “geografia” non è più sufficien-te per descrivere o delimitare la localiz-zazione sulle carte geografiche dei centridi potere, delle aree ricche, o delle popo-lazioni sfruttate ed oppresse .Più complessa e meno nota oggi una geo-grafia che possa disegnare sul mappa-mondo la globalizzazione el’imperialismo economico e finanziario ole nuove forme di colonizzazione. Piùcomplicato progettare ed operare per“servire” i più deboli, gli sfruttati. Sap-piamo anche che di fronte alla complessi-tà delle dinamiche che condizionano lafinanza, i mercati, la competizione politi-ca ed economica, le nuove forme di vio-lenza e di sopraffazione in atto, le tragi-che disuguaglianze ed ingiustizie di que-sto nostro mondo globalizzato potremmocorrere il rischio di convincerci di essereassolutamente impotenti e dunque asso-lutamente non responsabili di quantoaccade attorno a noi. Ma sappiamo ancheche tale conclusione sarebbe a dir pocoinaccettabile per chi ha fatto la promessascout e soprattutto per chi è credente.A fronte dei cambiamenti avvenuti e diquelli in atto, ma anche per le sfide che ciaspettano, qui o altrove nell’immediatofuturo, lo scoutismo avverte l’esigenzadi rendere più attuale il messaggio di BP.Le esperienze fatte recentemente dalMASCI e dall’AGESCI in iniziative disolidarietà internazionali hanno dischiu-so prospettive affascinanti a questa esi-genza lasciando intravedere le moltepotenzialità dello scoutismo in questoambito.

Isole della competenza

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Oggi e ancor più domani occorre averenel proprio “zaino” almeno la consape-volezza di quanto appena accennato, peroperare intelligentemente nella fraternitàinternazionale. E’ soprattutto questa con-sapevolezza che si intende far scoprirenei tre giorni in cui perlustreremo lanostra isola ben sapendo che gli scoutpossiedono già una competenza partico-lare per affrontare situazioni, persone ecultura molto differenti e non semprefacili. L’obiettivo è ambizioso, è perciòsaggio iniziare e partecipare con il cuoree la mente aperti propri di coloro chericercano e sperimentano nuovi sentieri .Luogo e data:L’appuntamento è al Casale di S.Anna aSala – Rieti - a circa 90 km. da Romaalle ore 15 di venerdì 25 Giugno 2010La fine delle attività è prevista per le ore13 della domenica campo internaziona-lePer le iscrizioni presso il sitowww.masci.it o inviando un fax di pre-notazione al n° 068077047Per le informazioni… (il capo campoFrancesco De Falchi)

CANTIERE BIBBIACapo campo: Luigi CioffiÈ rivolto a:adulti scout e persone comunque interes-sate ad un approfondimento nel confron-to coi testi bibliciLuogo e data:Friuli-Venezia Giulia 7 maggio 9 mag-gio, responsabile del campo Luigi CioffiObiettiviavvicinarci con confidenza al testo bibli-co confrontarlo e metterlo in relazionecon la nostra vita sperimentare la letturabiblica come ascolto “col cuore”Metodologia di lavoroL’isola di competenza “Cantiere Bibbia”è l’occasione per sperimentare in unclima gioiosamente scout l’ascolto dellaParola che ci sollecita a costruire, a raf-forzare o restaurare il nostro rapportocon Dio e con i fratelli.

Cuore del Cantiere è il percorso biblico,guidato, in questa occasione, da donRinaldo Fabris sul tema “ Sono forse ioil custode di mio fratello? Responsabili-tà e solidarietà ”.L’approccio al testo è organizzato in lec-tio (letture/lezioni) che si alternano amomenti di riflessione personale, condi-visione e drammatizzazione in cui sonocoinvolti tutti i partecipanti.I momenti di preghiera comuni (le lodi ela S.Messa della domenica) sono curati arotazione dai partecipanti.Anche alcuni servizi comuni (prepara-zione del refettorio, servizio a tavola,lavaggio pentole e stoviglie) sono svoltidai partecipanti. Una comunità MASCIdel FVG offre il servizio cucina.Il cantiere inizia venerdì 7 alle ore 17 etermina domenica 9 maggio alle 15.30.Agli iscritti saranno inviati ulteriori det-tagli su viaggio, materiali, orari, ecc.Per ulteriori informazioni rivolgersi a:Marina Colombo (tel. 040.2609059,[email protected])Marta ed Elpidio Caroni (tel. 040.421701, [email protected])Rita Chinese (tel. 040.826007, [email protected])

CAMPO SUL SERVIZIOCapo campo: Bruno MagattiSi rivolge a:Coloro i quali vogliono crescere nellacapacità di orientare il proprio stile divita al servizioLuoghi e date:Lombardia 9/11 aprile, responsabile delcampo Bruno MagattiObiettivi• Ripensare, insieme, il concetto stessodi Servizio, come elemento che in qual-che modo dovrebbe caratterizzare nonsolo e non prevalentemente i momentidel tempo libero, ma, piuttosto, lo stilepersonale di ciascuno nelle relazioni enelle azioni di ogni giorno• rivedere la nostra idea nei riguardi dellaparola “povertà”

• acquisire conoscenze relative allepovertà attuali• verificare il nostro stile di approccioall’altro e alla povertà• rivedere insieme lo stile che il Cristosuggerisce nei confronti della personaMetodologia di lavoroQuesta isola è parte di un arcipelago, nelquale si vivono fatiche, si trovano anfrat-ti e segreti che non si è soliti esplorare edove si nascondono rocce aguzze, relittiabbandonati; forse incontreremo anchequalcuno che porta dentro di sél’esperienza di un naufragio e magari leferite di una vita in mezzo ai marosi. Cer-cheremo, in tutto questo di scoprire qual-che tesoro prezioso non immediatamentevisibile all’occhio.Per esplorare questo arcipelago dovremoattrezzarci con quella competenza che èpropria dell’esploratore, ma anche con lasensibilità di chi sa dove è bene attracca-re per ritrovare ciò che altri nemmenosospettano che esista.Per questo occorrerà, prima di prendere illargo, dedicare un po’ di tempo all’ascol-to di vecchi marinai, esploratori di marilontani, cercatori di tesori, di quelli chesanno capire, osservando la configurazio-ne del terreno che là vale la pena diattraccare, perché dietro quelle rocce sipotrebbe nascondere un tesoro. Proprioda loro cercheremo di imparare comericonoscere nei relitti abbandonati al ter-mine di una deriva dimenticata, le traccedi quelle storie, alle volte inimmaginabi-li, che li hanno portati fin lì.Tutti noi saremo chiamati a riflettere sulnostro modo di navigare un po’ da turistiin classe di lusso nel nostro tempo libero.Cercheremo di capire che non solo lafrettolosità con cui navighiamo nei picco-li laghi della nostra quotidianità ma ancheil nostro percepirci sempre in gara conqualcuno e il nostro smisurato narcisismoci impediscono di cogliere le possibilitàdi incontro che ci si parano dinanzi.Incontreremo poi esperti di mappe diumanità, timonieri che hanno condotto

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piccoli vascelli e grandi navi, ma anchesemplici marinai, che senza gloria appa-rente, hanno grandi storie nella loropelle.Poi partiremo per l’esplorazione vera epropria, per ri-aggiustare il nostro mododi navigare. Le situazioni, i luoghi e lepersone ci aiuteranno a fare un passo dicompetenza nella direzione della pover-tà, partendo dal riconoscimento che cia-scuno di noi è reduce da un qualche pic-colo o grande naufragio.

CAMPO DI SERVIZIO ALOURDESCapo Campo: Sonia MondinObiettivo del campo:Far vivere un momento forte di spiritua-lità e di servizio a Lourdes, inserito nelcammino di formazione permanente pre-visto dal nostro metodo scout, unitoall’esperienza del pellegrinaggioDate del campo:Dal 27 luglio al 03 AGOSTO2010S’inizierà l’attività già sul treno, che par-tirà da Reggio Calabria il 27 Luglio2010 con le seguenti fermate: NAPOLI –ROMA – PISA – GENOVA. Fermate edorari precisi, saranno divulgati agliiscritti dopo la comunicazione delle Fer-rovie (di solito 5/6 giorni prima dellapartenza).Modalità d’iscrizionePer la scheda e le modalità d’iscrizioneentrare nel sito del MASCIwww.masci.it Arcipelago delle Opportu-nità - Isole della competenza - Iscrizionecampi. Oppure nel sito dell’OPFBwww.opfb.org Esperienza FormativaMasci. Per ulteriori chiarimenti contatta-re la Capo Campo Sonia [email protected]. 335 5309620.Contenuti:Lo scopo del campo della competenzaMASCI a Lourdes è quello di fornireagli AASS partecipanti, una visionecirca l’approccio alla disabilità e all’in-fermità, nonché stimolare una riflessione

sul senso della sofferenza in una visionecristiana della vita.Questo campo/pellegrinaggio oltre adessere un’esperienza spirituale e caritati-va è pure un’occasione per stabilire rela-zioni umane significative con tutti i par-tecipanti al pellegrinaggio, specialmentecon disabili e malati, grazie ad un servi-zio di assistenza più o meno impegnati-vo a seconda delle disponibilità e le sen-sibilità dei singoli.La riflessione su questa esperienza,vuole avvenire pure in una scoperta diLourdes attraverso la storia delle appari-zioni e della vita di Bernardette, la cono-scenza dei luoghi e del Santuario nonchéi riferimenti alle Scritture che tutto que-sto favorisce. Tutto ciò costituisce ilnucleo profondo dal quale l’adulto deveripartire per divulgare in Comunità taleesperienza e forse anche per meditareuna scelta definitiva verso questo tipo diservizio.Schema:Lo schema dell’Isola della competenzavissuta nell’esperienza del TRENO del-l’OPFB prevede la scansione in tremomenti principali:Il viaggio di andata ci servirà per breveconoscenza e presentazione del plannig.La permanenza a Lourdes, in cui struttu-rare le varie fasi (accoglienza – servizio– momenti di preghiera e meditazione –la “mission” e la conoscenza dell’FB –l’Isola della competenza MASCI nelmondo degli ultimi e della sofferenza –le tappe e gli appuntamenti del Movi-mento).Il viaggio di ritorno sarà per stimolare laverifica personale e di gruppo, rafferma-re sensazioni e impressioni, raccoglieresuggerimenti, ed infine come diventaretestimoni nelle ns. comunità e nella ns.vita dell’esperienza fatta.

ISOLA DEL SORRISOCapo campo: Gianfranco GuarinoSono rivolte a: Tutti gli Adulti Scoutdesiderosi di esplorare il variegatomondo della disabilità.

Tutti i Foulards Bianchi censiti nel Movi-mentoLuogo e data:Puglia 2/4 luglio responsabile del campoGianfranco GuarinoObiettiviStabilire ovvero rafforzare relazioniumane con persone diversamente abiliInterrogarsi sul proprio approccio perso-nale alla fragilità, come metafora del-l’esistenza, comune ad ogni essereumanoRiflettere insieme sul binomio normali-tà/diversità. Trarre spunti di riflessionepersonali e comunitari sul mistero dellasofferenza e sulle relative risposte di fededi cui uno scout cattolico disponeMetodologia di lavoro…perché “Isola del Sorriso”? Per risal-tarne la valenza relazionale. Il sorriso èinfatti il primo segnale di accoglienza…Le attività sono organizzate in una strut-tura immersa nel verde con ampi spaziall’aperto dove si svolge la vita dell’Isoladal mattino fino a tarda sera. Durantetutta la durata sarà svolto, anche conl’aiuto di supporti audiovisivi, un temaintorno al quale si dispiegheranno le varieattività. L’accantonamento avverrà dinorma in camerate comuni insieme agliamici diversamente abili ospiti ed essistessi animatori di alcune sessioni del-l’Isola.La vita vissuta fianco a fianco sia in cuci-na che in refettorio che in camera da lettoe nelle attività è la modalità più signifi-cativa dell’Isola in quanto consentirà dideclinare nella “normalità” della vitaquotidiana l’approccio con persone dota-te di sensibilità e ricchezze fuori dalcomune.

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Stop a fame e povertà:Un Thinking day diverso…GABRIELE GUARINO Scout Universitari di Roma

Martedì 23 Febbraio 2010 presso la Sala Studio della Cappelladella Sapienza, si è celebrato il "Thinking day". La manifestazio-ne si è svolta in un clima di “grande famiglia scout”, in cui peruna sera non c’è stata distinzione funzionale tra docenti e studen-ti, tra capi e rovers, tra MASCI e AGESCI.

Martedì 23 Febbraio 2010 presso la Sala Studio della Cappella della Sapienza, in occa-sione del "Thinking day", gli Scout Universitari di Roma, che operano nell'ambitodella comunità della Cappella della Sapienza, hanno voluto riunire le identità scout pre-senti all'interno dell'Università, perché il "creare pensiero" fosse arricchito anche dal-l'esperienza professionale e dallo spirito di ricerca che anima il mondo accademico.Hanno partecipato docenti, scout e non, esperti del settore, e altri studenti, in una situa-zione allestita secondo i criteri scout, per riflettere sul tema proposto quest'anno dal-l'AGESCI: "Stop a fame e povertà", in questo frangente analizzato dal punto di vistadell' informazione. L'intento finale è stato quello di creare una forte e continuativasinergia tra l'ambiente scout e l'Università, per la progettazione di un intervento a favo-re di una situazione di povertà, non sostenuta da strutture organizzative consolidate eda informazione adeguata: una piccola missione in Tanzania, nata dallo spirito di ini-ziativa proprio di alcuni dei nostri studenti! Un modo forse modesto, ma certamenteincisivo nel suo piccolo, per tradurre in ulteriore azione concreta la capacità di analisiche anima l'Università. Gli Scout Universitari si rendono strumenti di questa possibiletraduzione, come incoraggiato dalla stessa AGESCI, e forti dell’esperienza educativache li caratterizza, grazie al Clan universitario “Il Mosaico”, che permette loro di vive-re la quotidianità delle problematiche connesse alla vita, le tempistiche e le aspettativedegli studenti; e del Co.Co., (Comunità diCoordinamento), la Comunità di Capi,che comprende lo staff di Clan e che inte-gra la formazione con il ruolo specificoassegnatogli dall’associazione, di costi-tuire uno strategico punto di contatto tral’esperienza educativa scout e l’ambienteuniversitario, avendo come fine ultimo ilservizio.La manifestazione si è svolta in un climadi “grande famiglia scout”, in cui per unasera non c’è stata distinzione funzionaletra docenti e studenti, tra capi e rovers, traMASCI e AGESCI, tra scout e non: eraun gruppo di fratelli e sorelle, che aveva-no come unico scopo incontrarsi, cono-scersi, confrontare le diverse esperienze,e porre insieme un primo mattone perun’arricchente cooperazione, in questocaso per la missione, ma anche, si spera,in un futuro immediato, per il nostro ter-ritorio comune, l’Università.

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La Comunità MASCI più giovane d’Italiaspiega il suo perché

La nostalgia di un gruppo di amici, ha contagiato altri amici. Poila nostalgia si è trasformata in qualcosa di diverso: nella voglia divivere e rivivere lo scoutismo da persone adulte.

Tutto è iniziato tramite la magia dei racconti. La nostalgia di un gruppo di amici, unavolta membri dell’Agesci, ha contagiato altri amici ancora, e la nostalgia si è così tra-sformata in qualcosa di diverso, nella voglia di vivere e rivivere lo scoutismo. Dopo unincontro chiarificatore con Carmine Zobel, Segretario del MASCI regione Campania,fu presa la decisione: nasce – è il 28 novembre 2008 – la comunità MASCI Castel-lammare 1°, composta da membri associativi ed extra-associativi, che sceglie comepropria sede la Parrocchia dello Spirito Santo, all’Acqua della Madonna, nel quartierepiù disagiato della città e con la maggiore presenza di minori a rischio. Al Sinodo deiMagister, il Castellammare 1° si “scopre” la comunità Masci più giovane d’Italia, trala sorpresa e la contentezza di quanti vivono il Movimento da maggior tempo. Il “per-ché” di questa scelta è molto più sempli-ce di quanto si possa pensare: voglia discoutismo, non più da adolescenti, ma dapersone adulte; l’argomento vincente èstato quello dell’autonomia delle Comu-nità che, nel rispetto del Patto, dello Sta-tuto e del Regolamento, consente comun-que ampio spazio di pensiero e di opera-tività: solo chi conosce bene una realtà sacome operare in essa, soprattutto con rife-rimento ad un quartiere degradato.Attualmente, la comunità collabora ad idopo-scuola pomeridiani nella bibliotecadel Gesù, sempre nel centro antico; operacon un’associazione di diversamenteabili, l’Asjha, per i quali crea momenti digioco, incontro e fede; cura gli allena-menti e la crescita di un gruppo di ragaz-zi, nati tra il ’92 ed il ’96, che hanno for-mato due squadre, regolarmente iscritteall’Anspi, i cui giovani si ritrovano così aconfrontarsi con le regole, con il concettodi fratellanza, e con la preghiera. LaComunità si è data il nome di SideraMaris, ponendosi così sotto l’egida diMaria Stella del Mare e Regina dellaPace, la cui processione per le vie delmare è uno dei momenti più suggestividella vita della Parrocchia, oltre alle varieattività parrocchiale cui si dedica con ilgiovanissimo A.E. don Pasquale Somma.

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Gli adulti scout delle comunità Modica 1 e Modica 2 hanno organizzato una tavolarotonda dal tema: “Differenziamoci,come,quando, perché”. Dopo l'apertura con il salu-to del Sindaco e dei magister Maria Grazia Ruta e Giuseppe Bellaera sono intervenutiil presidente dell'Ato Ambiente, Giovanni Vindigni,, l'assessore all'ecologia,avv.Tiziana Serra, il sig.Massimo Puccia, esperto igiene ambientale; il moderatore dott.Lavima Masci. La tavola rotonda constatava di due momenti, uno teorico e l'altrodimostrativo (l'esperto ha dimostrato ciò che si può ottenere con il riciclo: il rifiutodiventa risorsa se viene differenziato con risparmio di risorse naturali).Perché gli adulti scout del MASCI hanno organizzato questa tavola rotonda?E' stato un percorso, iniziato lo scorso anno, con riflessioni e approfondimenti sull'uo-mo e il creato, commentando gli scritti del nostro fondatore, Baden-Powell, il quader-no di strade aperte “fare strada nel creato” il manuale dell'adulto scout, i documentidella chiesa ed altri articoli.Il creato, grande dono di Dio, è esposto a seri rischi da scelte e stili di vita che nonsono più sostenibili e che possono portare a situazioni di degrado irreversibile. La terraha ancora un’enorme capacità di assorbire gli sbagli dell'uomo ma non può continuareall'infinito. Al corretto rapporto dell’uomo con l’ambiente il santo padre BenedettoXVI dedica alcuni paragrafi dell’enciclica “ Caritas in veritate”: Scrive il Papa che ilcreato “è stato donato da Dio a tutti e il suo uso rappresenta per noi una responsabi-lità verso i poveri, le generazioni future e l’umanità intera”. Siamo perciò chiamati aprendere coscienza dei nostri errori e conseguentemente avviarci, secondo l'espressionedi Giovanni Paolo II, alla “conversione ecologica”, fatta non di immobilismo, ma di atticoncreti sia comunitari, che individuali. Occorre riguadagnare stili di vita più essenzia-li e “una disciplina della responsabilità nei riguardi degli altri e del nostro stesso futu-ro” (Benedetto XVI, Bressanone 2008).Poichè la produzione di rifiuti è correlata agli stili di vita e alle regole di una economiabasata sul consumismo, lo scopo di que-sta tavola rotonda è prevenire la produ-zione di rifiuti, favorire il riciclo deglistessi, creare la possibilità della separa-zione e del recupero e riuso dei vari mate-riali.Dinanzi ai rifiuti che ogni giorno accu-muliamo alle soglie delle nostre casesiamo chiamati ad una corresponsabilitàche è di tutti perché è di ciascuno .L'informazione e l'educazione dell'adultosono degli impegni che la società civiledeve avere come obiettivo, in questa logi-ca sono stati distribuiti dei manuali guidaper la raccolta differenziata.

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Tavola rotonda sulla raccolta differenziataMARIA GRAZIA RUTA E GIUSEPPE BELLAERA

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Cultura dell’Accoglienza, ancora tantoda fareANNA VOLPE E GABRIELE RUSSO

Celebrando la “Giornata del Pensiero” 2010 con un incontro acarattere inter-religioso, il MASCI-Lazio ha segnato un’altra tappalungo il sentiero che da qualche anno ha intrapreso nei territoridell’Accoglienza

Allo Straniero e che ha un nome che certamente sarebbe piaciuto a BP: “Verso Scauti-smo Senza Frontiere”. In pratica, a cinque persone di culture e fedi diverse, e diversa-mente impegnate per la pace: un indiano di religione indù, un italiano di religioneebraica, un senegalese di fede islamica, un rumeno cristiano ortodosso ed il nostro AENp. F. Compagnoni (tre di queste persone suggerite dalla Comunità di S.Egidio), è statochiesto, senza altra indicazione preventiva, di fornire una testimonianza di come la cul-tura di pace s’era fatta strada nella loro formazione e di come questa chiedeva loro diessere tutelata. Dagli interventi, i più diversi tra loro per approccio, contenuto, soluzio-ne narrativa e spunti, è venuto fuori un quadro assai variegato che per tutta la duratadell’incontro - ben due ore - non ha faticato a tenere viva l’attenzione dei 120 AS con-venuti per l’evento.La marcia di “Verso Scautismo Senza Frontiere” è iniziata oltre due anni fa conl’organizzazione di una festa in uno dei luoghi simbolo della Roma multietnica (piaz-za Vittorio, marzo 2007), cui hanno fatto seguito un seminario regionale con la parte-cipazione di 4 importanti operatori della multiculturalità (marzo 2009); un GrandeGioco dove ricostruire e sperimentare, seppur allegramente, le difficoltà delle popola-zioni immigrate (settembre 2009); una serie di strumenti messi a disposizione degli ASper orientarsi nel mondo delle comunità etniche locali.Tuttavia, sia le sempre più numerose manifestazioni di intolleranza verso il diverso, siale iniziative politiche già messe in campo da Parlamento e Amministrazioni locali (dueesempi: il c.d. decreto sicurezza el’operazione White Christmas), impongo-no un impegno ancora maggiore e ancorapiù capillare sull’art. 8.3.2 del PattoComunitario: “Ci impegniamo a praticaree a diffondere la cultura dell’accoglienzaverso lo straniero che cerca nel nostroPaese dignità e lavoro...”. L’opera diinformazione e sensibilizzazione non puòmai terminare, ma sarebbe ora ancor piùefficace che le Comunità si aprissero alterritorio per cercare, nella serietà gioco-sa tipica dello scout, occasioni di incontroe integrazione con le comunità etnichelocali. Peraltro, in tema di sviluppo, cosìcome l’economia, l’assetto demografico,la contribuzione all’erario godono i bene-fici della presenza di immigrati, chissàche il MASCI ed ogni AS non possanotrarre da una simile occasione altra linfavitale.

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La giornata del 28 febbraio 2010 per il MASCI Campania è iniziata con unapreghiera sul tema della “spiritualità della strada” recitata durante l’alza ban-diera. L’inizio dei lavori è stato invece preceduto dalla lettura dell’indirizzo disaluto inviato del Presidente Nazionale Riccardo Della Rocca, una riflessionein cui il concetto del “cammino” era in più parti presente per incitare e/o perconfortare: Io e il MASCI: insieme... si può… un cammino sul quale tutto ilMASCI si è avviat… - La missione che il MASCI da tempo ha assunto conintuizione profetica, quello dell’ “educazione degli adulti”… -Abbiamo capito che l’educazione non riguarda solo bambini, adolescenti egiovani, non è un rinviare non è un preparare al futuro, ma aiutare “qui edora”… -Abbiamo capito che l’educazione non è un cammino che si può per-correre da soli...-Abbiamo capito che l’educazione non è un cammino che sirealizza nel chiuso di una stanza… -Abbiamo capito che l’educazione, per noicredenti, si accompagna sempre a percorsi di spiritualità e di catechesi…Le immagini e i testi delle presentazioni in PowerPoint di Marie- JosèD’Alessandro e Luigi Cioffi hanno scandito le ore della giornata con lo stes-so spirito: la scoperta dell’io, dellapropria identità, dell’accettazione,delle proprie scelte e della necessitàdi confrontarle e confrontarsi con glialtri nella consapevolezza che non si“cresce” e non si “migliora” se non“con” e “insieme” agli altri. Il gioco agruppi “dei sei cappelli di colorediverso” ha evidenziato che è possibi-le, anche se con non poche difficoltà,vedere e rivedere le cose da più puntidi vista e quindi affrontarli senza tra-lasciare nulla, anzi arricchendole dielementi e contenuti.La parte centrale della giornata ci havisti coinvolti nella Santa Messa cele-brata da Don Peppino (A.E. dellacomunità Battipaglia 2) su un altare“da campo” costruito in stile scout dalReparto “San Giorgio” Gruppo AGE-SCI Battipaglia 1°. Don Peppinodurante l’omelia ha esaltato la chia-mata al servizio, quale disegno divi-

Io e il Masci: “Insieme… si può”.Un impegno alla portata della Campania!COMUNITÀ BATTIPAGLIA 2

Attraverso questo Incontro, abbiamo cercato di interrogarci sullanostra identità di Adulti e Scout. Il “Fil Rouge” della giornatasono stati i sei colori del “Grande Gioco” ovvero “I sei Cappelliper pensare”: il BBiiaannccoo per la Neutralità, il BBlluu per il Commando,il GGiiaalllloo per l’Illuminazione e il RRoossssoo per la Passione... Sei coloriper “pensare da più punti di vista”.

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no, svolto nell’umiltà di compiere ilvolere del Padre.Il periodo “post-prandiale” che solita-mente negli incontri è un … “perio-do critico…” domenica 28 febbraio,all’incontro della Regione Campania“Io e il Masci: “Insieme … si può”,ha visto tutti i presenti presi dal rac-conto di Marie-Josè’ della favola“dell’uccello nomade”…. E, se possi-bile, l’attenzione al racconto si cen-tuplica quando entra in scena“l’uccello Magister”, che ci parla diun gruppo affiatato, dove si fa tuttoinsieme, dove si decide e discute inmodo collegiale, …. L’uccello noma-de capisce che tutto diventa più bellose è sperimentato insieme con altri.Dopo la “favole” di Marie-Josè siamostati coinvolti dalla “passione” diLuigi che, indossando il cappellorosso, ha fotografato lo stato dellanostra società, della carenza di “bot-teghe” dove i giovani possanoapprendere i valori della vita, dellaresponsabilità degli adulti. A questostato di cose il MASCI risponde conun insieme di valori (legge scout),con un obiettivo (educazione perma-nente: capacità di gestire il cambia-mento dentro e fuori di me), con unmetodo (autoeducazione, progettuali-tà, imparare facendo … la comunità:centro di fede e di speranza cristiana,luogo di amicizia, di educazione per-manente, di confronto, di gioia, dirinnovamento,ambiente in cui si ela-borano scelte comuni di impegno e diservizio).La conclusione dell’incontro nonpoteva che avvenire con un “BimBum Crack” preceduto dall’ammainabandiera, la preghiera della sera è labenedizione dell’A.E. Poi tutti a casacon la serena consapevolezza che … Io e il Masci: “Insieme … si può”.

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Le parole che non vi ho dettoMARIE-JOSÈ D’ALESSANDRO Incaricata comunicazione MASCI Calabria

Di ritorno da una bellissima avventura sento il bisogno di espri-mere alcune mie sensazioni che per la mancanza di tempo non hoavuto modo di esternare sul momento, quindi ecco: “le parole chenon vi ho detto...”

“Io ed il MASCI: insieme si può” - MASCI Campania 28 febbraio 2010.Attraverso questo Incontro della Regione Campania a cui hanno partecipato oltre 250adulti scout, si è voluto provare ad interrogarci sulla nostra identità di Adulto, diScout, di Cattolico, sulle nostre scelte, sulle nostre adesioni. Liberarci dalla passivi-tà e dall’apatia, risvegliare gli entusiasmi, riscoprire l’essere Gruppo.Un “Fil Rouge” ha scandito la giornata di Domenica 28 febbraio a Battipaglia consei colori illustrati attraverso il Gioco “I sei Cappelli per pensare”, ovvero “comepensare da più punti di vista”. Per iniziare quattro colori: il Bianco che simboleggiala Neutralità, il Blu il Comando, il Giallo, l’Illuminazione e il Rosso la Passione. Siè così partiti da, “Io e il mio percorso personale”, prendendo coscienza di ciò chesiamo, della nostra storia, del nostro vissuto, per capire ciò che ci ha portato un gior-no a voler scegliere questa strada: far parte di un “Gruppo”, “La scelta del Masci”.Il nostro fare discernimento nel Masci, “Io e il Masci”. Per arrivare alle varie dimen-sioni del Masci e del nostro impegno ai vari livelli, “Io con il Masci”. A conclusionegli altri due colori: il Verde per la Creatività con un’analisi del Questionario di Veri-fica elaborato all’interno di ogni Comunità e con il Nero, che porta alla Criticacostruttiva, un dibattito. Una Verifica dunque poiché una delle chiavi dello scouti-smo, colei che ci permettere di proseguire sulla via dell’ “Educazione Permanente” èappunto il sapersi continuamente interrogare, analizzare. Solo prendendosi in esame,ripercorrendo i propri passi potremo proseguire verso un percorso nuovo e costante-mente migliorato e rinnovato. Questo Incontro è nato per essere un momento diriflessioni e di interrogativi, l’intento essendo di fermarsi. Arrestare per un po’ iltempo, insieme, facendo di noi una grande Comunità. Senza per forza averel’ambizione o la convinzione di capire tutto e subito i vari “imput” che sono stati pro-posti. Ma cercando di fare maturare il nostro pensiero, abituandolo a “digerire” e afar suo ciò che ognuno ritiene possa averlo più stimolato secondo i propri bisogni ele proprie esigenze.Ma di ritorno da questa bellissimaavventura dovuta anche alla dalla splen-dida organizzazione logistica dellaComunità di Battipaglia, desidero espri-mere alcune mie sensazioni che magarisi sono potuto leggere sul mio viso, mache sicuramente per la mancanza ditempo non ho avuto modo di esprimeresul momento, quindi ecco: “le paroleche non vi ho detto ...”Ancora rivedo Luigi Cioffi che nel salu-tarmi mi chiede (non ricordo le paroleesatte): “allora sono andato bene?” pote-te immaginare la mia sorpresa in unasimile domanda, consapevole come

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sono della profondità dei suoi interventi che hanno dato “spessore”, proprio nellasua parte finale, al nostro incontro! A Luigi quindi avrei voluto dire: “GrazieLuigi per la tua disponibilità nell’avermi fraternamente affiancata, per averedato un impronta fatta di sapere, di esperienza, di riflessioni meditate e forti neiloro contenuti. Tutto questo con semplicità, modestia ed emozione. Non avevodubbi chiedendoti di partecipare all’incontro che saresti stato, non un comple-tamento, ma una vivente “pietra angolare”.Ancora rivedo il viso di Carmine Zobel, perennemente sorridente e soddisfattonel vedere gli Adulti scout della sua Regione attenti, interessati, emozionati. Ilsuo sguardo era amorevole come lo può essere l’atteggiamento di un “padre peri suoi figli”, come colui che chiede solo di fare il meglio per la sua ComunitàRegionale.A Carmine quindi avrei voluto dire:”Grazie Carmine per averci dato testimo-nianza di un grande impegno a far crescere la tua Regione con responsabilità eamore”.Ancora rivedo Alfonso Ingenito, che ha avuto l’umiltà di parlare per ultimo,correndo il rischio di non essere ascoltato. Preoccupato solo di non “appesanti-re” i suoi corregionali con cifre, e fredde argomentazioni tecniche sui risultatidel Questionario. Alfonso che, per contro, ha saputo coinvolgere tutti, dimo-strando quanto fossero utili i numeri che andava esponendo, per aiutare la regio-ne a conoscersi meglio e a crescere in numero e qulità. Ad Alfonso quindi avreivoluto dire: “Grazie Alfonso per la tua naturale semplicità e per averci dimo-strato che è molto più importante dire poco ma bene, lasciandosi guidare soloda ciò che è giusto fare, senza il narcisismo di voler “apparire”Ancora rivedo Luciano Lainati silenzioso e attento, sempre pronto ad interve-nire perchè gli apparati tecnici non dessero problemi, ma anzi fossero di utilesupporto allo svolgimento della giornata. Luciano che mi ha regalato la musicagiusta per i miei interventi, che ci ha regalato i due bellissimi video clip finali,costati tempo e fatica (il primo pensato da me a Pasqualino mi è stato mandatoa visionare almeno 3 o 4 volte: testimonianza del perfetto spirito di squadra erispetto dei gusti e desideri altri). A Luciano quindi avrei voluto dire:“GrazieLuciano per la tua disponibilità e la tua pazienza, grazie del tuo sorriso e dellatua voglia di dare il massimo. Ci sei riuscito in pieno”Ancora rivedo Franz Petito: il mio grande amico e fratello Campano incontra-to al Campo di Cesena, lì è nata subito una reciproca stima e amicizia consape-voli di avere la stessa voglia di condivisione fraterna delle nostre esperienze e divoler fare strada insieme. A Franz quindi avrei voluto dire: “Grazie Franz anchete sei stato grandioso in tutta questa mega-organizzazione,, sorretto sicuramen-te da una Comunità operosa e disponibile che ha saputo dimostrare, grazie alletante le persone esterne che si sono rese spontaneamente disponibili a fornirvile mille cose necessarie alla organizzazione logistica, di essere, nella vostracittà, una realtà scout appezzata e stimata. E grazie ancora per la fiducia che mihai dimostrato facendoti in qualche modo “garante” della mia persona e quin-di del mio coinvolgimento in questa bellissima avventura”.E grazie a tutti voi Adulti Scout Campani, tranquilli, sorridenti e solari con lavoglia di stare insieme a riflettere ma anche cantare ridere e fare bans. Se noi,Adulti scout, non possiamo scindere il nostro “essere” dal nostro “fare”, è veropure che lo dobbiamo fare con la “mente e con il cuore”: e così è stato per voi. Grazie ancora di tutto e… Buona strada. Marie-José

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PASSA PAROLA… DATE DA RICORDARE A P R I L E 2 0 1 0

Route nazionale MASCI sulla ViaFrancigena-2010LUCIANO PISONIResponsabile nazionale MASCI Impresa “Vie Francigene e Vie Romee”

Il cammino riprende, la Comunità deipellegrini cresce, la struttura della Routeè tracciata, i dettagli sono definiti. Que-st’anno percorreremo il tratto Fidenza(PR) – Lucca: 210 km. in 10 giorni dicammino.Nel sito del MASCI potete vedere loschema di questo progetto e scaricare ildepliant da mostrare ad amici e cono-scenti. Il nostro cammino si concluderàa Roma nel 2012.Nel 2008 siamo partiti dal Gran SanBernardo in 25; l’anno scorso eravamoin 48 e quest’anno, per motivi sia logi-stici che di efficienza di gruppo, preve-dendo di essere in una sessantina, fare-mo 2 gruppi di 30 persone, autonomi edistanziati di 1 giorno. Il 1° gruppo,condotto da Luciano Pisoni, si ritrova aFidenza domenica 8 Agosto e chiude laRoute a Lucca il giovedì 19. Il 2° grup-po, condotto da Renato Fasoli, si ritrovail 9 Agosto a Fidenza e termina il vener-dì 20.Le tappe saranno Medesano (PR), Siviz-zano (PR), Berceto (PR), Montelungo(MS), Pontremoli (MS), Aulla (MS),Sarzana (SP), Marina di Massa (MS),Pietrasanta (LU), Lucca. Attraversere-mo luoghi carichi di arte, di storia e di

spiritualità, supereremo il Passo dellaCisa, Mons longobardorum, ed entrere-mo nella meravigliosa Toscana. Que-st’anno avremo modo di riflettere insie-me sul “Volto di Cristo”; il tema è sug-gerito dalla eccezionale Ostensionedella Sindone a Torino e dal “VoltoSanto” che incontreremo a Lucca.Lo stile della Route è scout: essenziali-tà, attenzione agli altri e scoperta delmondo passato e attuale. Faremo unaimportante esperienza umana e spiritua-le ed anche gli amici che non sono delMASCI faranno con noi una veraComunità. Le giornate prevedonomomenti di cammino, di riposo, diriflessioni, di preghiere, di approfondi-menti d’arte e di storia, di incontro congli ospiti, di partecipazione ai riti reli-giosi ed anche di allegria e festa. Incon-treremo autorità, persone carismatiche,amici di altre associazioni che ci accom-pagneranno e si uniranno a noi, scoutgiovani e meno giovani, ComunitàMASCI, giornalisti e TV: da tutti riceve-remo stimoli e a tutti lasceremo il segnodel nostro passaggio e del nostro vivereuno scautismo adulto. Per risolvere i problemi logistici sono inpiena attività A.S. del MASCI Emilia-

Romagna, Toscana e Liguria, amici delCAI e coloro che fanno parte delle staffdei 2 gruppi: la loro disponibilità è esem-plare.Un furgone servirà a trasportare i bagaglipesanti e per le emergenze.Il costo complessivo individuale sarà di€ 280, tutto compreso, esclusi i viaggi diarrivo e rientro a casa.Le iscrizioni vengono accolte fino al rag-giungimento del numero max di 30 pergruppo: gli eccedenti vengono messi in“lista d’attesa” e tenuti informati in casodi disponibilità di posti. L’iscrizione saràconsiderata effettiva dopo il versamentodi un anticipo di € 50 secondo le moda-lità fornite agli interessati. Le iscrizioni si chiuderanno la domeni-ca 20 Giugno.

Per info e iscrizioni: 1° GRUPPO: Luciano Pisoni cell. 347.7139968e-mail: [email protected]° GRUPPO: Renato Fasoli cell. 335.6749663 e-mail: [email protected] amici non censiti MASCI non sonocoperti dalla nostra assicurazione e quin-di dovranno provvedere personalmente.

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“Sui sentieri della grande guerra… pernon dimenticare”3° CAMPO MOBILEAltopiano di Asiago

ILa storia ha lasciato segni evidenti trale montagne dell’Altopiano di Asiago.Tra i più significativi: i suoi abitanti, chesi vuole discendano dagli antichi Cimbridi nordica provenienza. La lingua cim-bra, ormai in disuso è stata parlata finoai primi decenni del novecento, ed è pre-sente ancora nei nomi dei luoghi e neisoprannomi di molte famiglie. La Gran-de Guerra che ha devastato i paesi e ipanorami di Asiago: anche se ormai lon-tana nel tempo, quell’immensa tragediaè ancora perfettamente tangibile nellemigliaia di trincee e fortificazioni, nelletestimonianze raccolte nei musei ed èsempre in grado di suscitare momenti digrande commozione. La Prima GuerraMondiale infatti ha segnato queste mon-tagne in maniera indelebile. Le battaglieche si sono combattute hanno segnatol'Altopiano di cicatrici profonde.Un'incredibile fotografia di ciò che siera consumato nel primo conflitto delsecolo scorso è data dalle rovine e dairuderi delle centinaia, migliaia dicostruzioni militari: fortificazioni, trin-cee, villaggi, magazzini e ospedali dacampo, ma anche strade e acquedotti.Tutto o quasi è ancora visibile: alcuniluoghi, ripristinati, sono un vero e pro-prio immenso museo all'aperto, dove sipossono ben rivivere le situazioni e ledifficoltà provate dai militari durante ilunghi anni di guerra. Questo campo civedrà impegnati in alcuni dei luoghi piùsignificativi e suggestivi della GrandeGuerra :una giornata nella zona monu-mentale del Monte Cengio e Forte Cor-bin con un’ampia visione sulla vald’Astico. Un’altra tra i Castelloni di S.Marco e il monte Ortigara. Per finirevisita al Museo all'aperto di MonteZebio.

Inizio campo: giovedì 26 agosto 2010alle ore 17,00 Termine: domenica 29 agosto con ilpranzoSoggiorno in casa nei pressi di Asiago

Per informazioni e pre-iscrizioni:Annamaria Saccardo cell. 3276925012 e-mail: [email protected] Andrea Tappa cell. 3486559687 e-mail: [email protected]

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Memorial Ninni Rogolino 2010Al Memorial si possono iscrive-re tutte le squadriglie Esploratori oGuide di qualsiasi associazionescout. Ogni Squadriglia iscritta , il gior-no delle gare del Memorial parteci-perà a cinque prove di segnalazio-ne, di cui una pratica con compo-nenti assemblati in anticipo insede. Le 4 prove di segnalazione, consi-stono in un messaggio da trasmet-te e da ricevere ( su due postazio-ni contemporanee ) , secondo letipologie di segnalazione ( semafo-rico con bandierine, morse conbandierine, morse con fischietto,apparati radio ). Il messaggio saràcomposto da una frase, con egualnumero di parole e lettere da sor-teggiare fra le squadriglie parteci-panti al Memorial. Ogni prova sarà svolta davanti aduna commissione che sarà sceltaper ciascun gruppo. Verrà altresìvalutata lo stile, la presentazione, labuona organizzazione e soprattuttolo spirito di Squadriglia, durante l’esecuzione delle prove. Per la provacon gli apparati radio,ove vengarichiesto, prima della data delMemorial potrà essere organizzatoun giorno ,per tutte le squadriglieconcorrenti, di presa di conoscenzae prove di trasmissione con gliapparati che saranno utilizzatidurante le prove.L’iscrizione di ciascuna squadrigliaal Memorial , va presentata entro enon oltre Mercoledì 31 Marzo2010 presso la sede della 1° Comu-nità Masci di Reggio Calabria ViaCrisafi 5.Per eventuali chiarimenti sullemodalità delle prove ci si puòrivolgere ad Aldo Riso tel. 0965-621667 o ad Antonino Meduri

0965- 52642Data del Memorial: Domenica 16Maggio 2010 - Il luogo sarà comu-nicato per tempo alle Squadriglieiscritte Premiazione: A insindacabile giu-dizio della Commissione che prov-vederà a raccogliere i punteggiespressi dalle commissioni ,una perciascun gruppo, saranno assegnati ,in un pomeriggio espressamentededicato i seguenti premi:

Premio di € 500,00 per la Squa-driglia 1° classificataPremio di € 300,00 per la Squa-driglia 2° classificataPremio di € 200,00 per la Squadri-glia 3° classificata

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Tre giorni in paradiso… anzi quattroAnche quest’anno la Comunita’ MASCI Pozzuoli 1° propone i classici tre giorni in Paradiso… anzi quattro. Infatti quest’anno arricchiremo l’offerta proponendo un visita più Approfondita dei campi flegrei con il giro nel battello con fondo trasparente sulla città sommersa di baia ed ancora la visita al castello ed al suo maestoso e ricco museo.Il 30 maggio in costiera amalfitana per visitare Positano ed Amalfi.Il 31 maggio ci trasferiremo a capri per godere delle sue bellezze.Il 1° di giugno lo dedicheremo a pozzuoli come detto sopra.

Il 2 di giugno visiteremo la mostra “lux in tenebris” allestita nelle catacombe di San Gennaro e San. Gaudosio concludendo la mattinata con un poi giro panoramico sul lungomare e sulla collina di Posillipo.

Per avere il programma dettagliato rivolgetevi a:Nicola Nardi: tel 081 7430098 - cell. 348 6023901e-mail: [email protected]

Campo di Ferragosto all’Argentario: 13-18 agostoQuest’anno ci sono a disposizione due tipologie di camere: con bagno e senza bagno (ma con molti bagni a in corridoio). Per chi lo desidera ci sarà la possibilità di partecipare anche in tenda con servizi a disposizione. I prezzi saranno diversificati secondo la tipologia di sistemazione scelta, ma sempre in etica e sobrietà scout (da un minimo di € 230 ad un massimo di € 300 per 5 giorni, tutto compreso).E’ prevista una minicrociera all’isola di Giannutri e un uscita sul Monte Amiata, con visita alla Madonna degli scout e cena presso un’azienda agrituristica (cavalli, mucche, caprioli, cinghiali) ai limiti del Parco dell’Uccellina con piatti tipici maremmani. Escursioni a piedi dal Monte a Porto Ercole. Il giorno 15 agosto sarà dedicato alla simulazione di Sagra Maremmana con la degustazione di piatti tipici, salumi e vino Morellino e Montecucco, e quindi canti popolari e ballo in piazza. Un’altra novità sarà la simpatica gara di cucina tra Comunità di Formazione. La sera prima della conclusione del campo ci sarà la Grande Fiesta, con cena all’aperto, concerto, karascout e piano bar.Come tradizione ovviamente non mancheranno le tipiche attività scout: Fuoco di Campo e di Bivacco, Fiesta ecc, ecc. Vi aspettiamo. Per informazioni: [email protected]

La comunità MASCI di SACILE (PN) organizza“DOLOMITI 2010”2° viaggio tra realtà, sogno e leggendapresso la “CASA ALPINA” di GIRALBA AURONZO(BL) q.s.l.m. 950m.dal 01 al 05 Settembre 2010con il seguente nuovo programma:MERCOLEDI’01 SETTEMBRE dalle ore 16,00 accoglienza, assegnazione camere, cena, presentazione del programma e dei luoghi.GIOVEDI’ 02 SETTEMBRE in mattinata passeggiata lungo il lago di Auronzo, nel pomeriggio escursione alla Foresta di Somadida, cena e fuoco di bivacco.VENERDI’ 03 SETTEMBRE escursione, per l’intera giornata, a Misurina q.s.l.m. 1750 m. o alle “Tre cime di Lavaredo”q.s.l. m. 2350 m. o alle “Trincee della guerra 15-18 sul Monte Paterno” q.s.l.m. 2450 m. al rientro cena e serata di comunità.SABATO 04 SETTEMBRE la sorpresa di Dolomiti 2010: Dobbiaco – Lienz (Austria) in bicicletta (con pullman al seguito).Pranzo in locale tipico.Visita alla città e rientro. Santa Messa, cena e serata in allegria.DOMENICA 05 SETTEMBRE verifica esperienze vissute, pranzo e commiato.Note ed informazioni di massima:costo soggiorno € 260,00 persona, trattamento casa albergo, spostamenti con pullman granturismo, prenotazioni fino al 30 luglio 2010. Scheda prenotazione e ulteriori precisazioni sul sito: www.stradeaperte.it da Aprile 2010.Massimo numero dei partecipanti: 50Contatti: e-mail: [email protected] Renata, Giuliano 043470890 Gabriella, Ettore 3386031514

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Al direttore di Strade Aperte Francesco Marchettie p.c. all’ autore dell’ articolo Riccardo Della RoccaComo, 24 gennaio 2010Con interesse abbiamo letto l’editoriale di Strade Aperte del numero di ottobre 2009, in occasione della “Gior-nata Mondiale dell’Amicizia delle Guide e degli Scout”, a proposito del quale vorremmo solo fare una piccola pre-cisazione.Nel paragrafo relativo all’ ”Impegno concreto nella Cooperazione Internazionale” infatti, là dove vengono ricor-date le iniziative ed i progetti internazionali, riteniamo giusto ricordare che la Fondazione Brownsea è titolare eresponsabile non solo del progetto Harambee Costa Kenya, (insieme agli AA.SS. di Austria, Germania e Liechten-stein) ma anche di Harambee Etiopia e Harambee Niger, oltre allo storico Harambee Kenya Gwassi, attivo da oltre25 anni e, in Italia, “Le Biuse” progetto volto alla realizzazione di una sede scout in Val Cannobina.Ognuno di questi progetti, fondati sui valori e sulla metodologia scout, offre ospitalità a volontari adulti (delM.A.S.C.I. e non) e a clan dell’AGESCI durante i campi di lavoro e le Routes in vari periodi dell’anno, compati-bilmente con le attività già previste dalla popolazione locale.La partecipazione ai campi prevede un periodo di formazione in Italia (amiamo l’avventura ma non andiamo allosbaraglio) e prevede, oltre alla necessaria adesione al Codice Etico di Harambee, che tutte le spese, di viaggio emantenimento, siano interamente sostenute dai volontari.Partner privilegiato è naturalmente lo scoutismo locale (là dove già esiste), con il quale condividiamo il camminodi crescita personale ma anche la costruzione di rapporti di conoscenza con la popolazione locale, che facilitanol’emersione dei bisogni prioritari da portare, insieme, a soluzione. Nella convinzione che la conoscenza delle real-tà in cui si va ad operare sia fondamentale per una fattiva collaborazione vi ringraziamo e speriamo che vorretedarne notizia. Buona Strada Saverio e Marcella (Comunità di Como)

carissimi Saverio e Marcellanell’articolo da voi indicato si fa riferimento ad Harambee Costa Kenya in quanto progetto nazionale avviato aseguito di un accordo firmato con i Presidenti delle Amicizie degli Adulti Scout dell’Austria, Germania e Lichten-stein; progetto che il nostro Segretario Internazionale cerca di seguire con attenzione anche se da un pò di tempo ilprogetto vive una situazione di stallo e di difficoltà. Conosciamo bene la storia e le iniziative della FondazioneBrownsea e la apprezziamo particolarmente per le sue caratteristiche legate all’esperienza scout e per la sua rete direlazioni con lo scautismo ed il guidismo mondiale; nel passato il MASCI ha condiviso al livello nazionale anchealtri progetti promossi dalla Fondazione. Tutto questo si inserisce nel grande arcipelago di esperienze di Coopera-zione che tante Comunità del MASCI realizzano con soggetti diversi: Caritas diocesane, altre ONG, istituti religio-si e missionari, organizzazioni dello scautismo giovanile.Anche per questo il MASCI ha voluto promuovere una propria onlus ECCOMI: accanto ai progetti che ECCOMIrealizza, per propria iniziativa o su indicazione del MASCI, vorremmo che rappresentasse un punto di riferimentoper tutte le esperienze di Cooperazione Internazionale che si realizzano nell’ambito del MASCI, qualunque sia ilpartner di riferimento. Una rete capace di diffondere esperienze, confrontarle, creare sinergie, individuare referenti locali comuni e condi-

IlPresidente rispondeIniziamo con questo numero la rubrica “Il Presidente risponde…”Ogni mese la Redazione, per evidenti motivi di spazio, sceglierà, a suo”insindacabile giudizio” una odue lettere pervenute di interesse generale del movimento e chiederà al Presidente di rispondere. Le altre lettere pervenute troveranno spazio su Strade Aperte on line.

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visi.Troppe volte tra chi opera con generosità al servizio dei più poveri, degli ultimi della terra, tra chi opera per la giu-stizia contro le inaccettabili disuguaglianze, si creano situazioni di divisione e di competizione. E’invece necessa-rio ricercare la massima unità e condivisione degli sforzi senza presunzioni e pregiudizi. Questo è l’obiettivo per ilquale vorremmo che ECCOMI lavorasse e trovasse la condivisione ed il consenso di tutte le altre esperienze.con fraterna amiciziaRiccardo Della Rocca Presidente Nazionale

Colgo con piacere l’occasione…E’ la prima volta che mi viene chiesto un parere sulla nostra stampa associativa e colgo con piacere questa oppor-tunità per esprimere il mio rammarico sull’attuale difficoltà a “leggere” in tutti i sensi la conduzione del movi-mento e quindi la stampa che lo rappresenta.Da tempo ho la sensazione che ci siano due “anime”, “due veloci-tà” che caratterizzano il movimento : la prima, quella dei vertici, con il suo entourage dirigenziale, impegnato almassimo per riqualificarlo attraverso le molteplici (forse troppe) attività, progetti, eventi….; e l’altra, la “base”,quella rappresentata dalla cosiddetta “massa”: tutti coloro che si affannano quotidianamente fra le vicissitudinidella vita cercando di coniugare la vita privata con l’appartenenza ad un movimento che esige però una seried’impegni a volte poco scoutistici, e a volte addirittura cultural-accademici. Le nostre assemblee sono ridondan-ti d’informazioni riguardanti la formazione, collaborazioni con e per le altre associazioni nazionali ed internazio-nali, regolamenti e statuti vari, aggiornamenti…..spesso in luoghi chiusi ad ascoltare per lunghe ore tuttal’informativa, risultano quindi noiose. Penso che dovremmo riappropriarci di quanto ci ha da sempre caratteriz-zato: vita all’aperto, contatto con la natura ed il “gioco”! Dallo scoutismo ho imparato che se non ci si diverte enon c’e’ l’ansia dell’attesa per la successiva attività…. Non funziona: dovremmo recuperare la sobrietà el’essenzialità! Dopo aver fatto l’analisi della mia personale visione, vorrei ora proporre qualche suggerimento :Riduzione delle iniziative proposte dal CN individuando le più caratterizzanti e significative. Scegliere localitàfacilmente raggiungibili per le tre macro-aree della nostra penisola per lo svolgimento delle “isole” per favorir-ne possibilmente l’affluenza ed ottimizzando così i tempi e i costi. Per quanto concerne “strade aperte” la rivistapotrebbe essere affidata alla responsabilità di ogni regione in stretto rapporto con il suo direttore con il quale con-cordarne i contenuti in base alle peculiarità regionali. Potremmo così sapere tutto di tutti favorendo forse contat-ti non solo virtuali, ma eventuali attività da svolgere in comune offrendo nuovi incontri, confronti e crescita. Ilgiornale potremmo sentirlo più “nostro”, vivace, accogliente, in cui ognuno si sentirebbe in quella famiglia nellaquale siamo stati accolti nel momento in cui abbiamo fatto la nostra promessa: da questo momento fai parte dellagrande famiglia scout. Buona stradaPaola Di Somma Comunità Taranto 3

carissima Paola,la tua lettera mi offre lo spunto per alcune riflessioni di carattere generale.Vorrei che tutti ci ricordassimo sempre che il nostro movimento si è dato fin dalle sue origini una struttura demo-cratica. Questa scelta è stata riconfermata recentemente nel nostro Statuto che abbiamo approvato all’unanimità,nell’Assemblea Nazionale di Rimini nel 2003.Sulla base di questo Statuto tutte le strutture sono definite “strutture di servizio” e , quello che tu definisci “verti-ce, con il suo entourage dirigenziale” è chiamato a realizzare fedelmente le Linee Programmatiche approvate daun’Assemblea Nazionale nel rispetto del Patto Comunitario.Assemblea Nazionale che è composta dai rappresentanti di tutte le Comunità italiane. Sulla base di queste Linee Programmatiche, il Consiglio Nazionale, è poi chiamato, in modo collegiale, a tradurrele Linee Programmatiche in progetti ed iniziative; il Consiglio Nazionale è un organismo composto da tutti iSegretari Regionali e da 10 Consiglieri Nazionali eletti dall’Assemblea più il Presidente, il Segretario Nazionale el’Assistente Ecclesiastico Nazionale.

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Nell’ambito del Consiglio Nazionale in particolare attualmente la Puglia è presente, oltre che con il SegretarioRegionale ed un Consigliere Nazionale eletto, anche con la partecipazione permanente del Vice Segretario Nazio-nale e, ove i temi lo richiedano, di un membro del Comitato Esecutivo addetta alla Comunicazione ed allo Svi-luppo.Ho voluto ricordare questo non per pignoleria istituzionale o come scusa o giustificazione, anche perchè io per-sonalmente condivido convintamene le Linee Programmatiche approvate dall’Assemblea di Montesilvano e ade-risco e mi sento totalmente corresponsabile di quanto operato dal Consiglio Nazionale.Ho voluto invece sfatare definitivamente l’idea che il movimento sia guidato da un piccolo gruppo di “vertice,con il suo entourage dirigenziale” autoreferenziale, nato chissà dove e chissà come, ed estraneo alla vita ed alleesperienze delle Comunità e delle Regioni.Ho voluto solamente riconfermare che tutto quello che viene realizzato corrisponde alla volontà espressa nell’As-semblea Nazionale dalla maggioranza delle Comunità e impostato e garantito nel Consiglio Nazionale da personeelette dagli stessi delegati delle Comunità, o direttamente o nelle Assemblee Regionali.Gli indirizzi sui quali il Movimento oggi si muove sono quelli indicati nelle Linee Programmatiche di Montesil-vano. Il recente Sinodo dei Magister di Alghero, pur non avendo poteri decisionali, non solo ha mostrato che tali indi-rizzi sono ampiamente condivisi, ed ha messo in evidenza una grande ricchezza e vitalità delle Comunità e delleRegioni come hanno mostrato la Lente ed il Telescopio, i Caminetti e la Fiera delle Idee e delle Esperienze. Questa ricchezza, queste tante “piccolezze preziose”, come qualcuno le definisce, saranno veramente utili sesapranno contribuire a costruire un grande “patrimonio comune”. Questa condivisione e questa vitalità può esserefacilmente osservata nel Quaderno n°5 di Strade Aperte, arrivato di recente nelle case di tutti gli Adulti Scout.Questo non esclude che possano esserci nel movimento idee, opinioni e prospettive diverse: legittime e degne diattenzione.Le tue idee e le tue proposte, come quelle di altri Adulti Scout, meritano comunque di essere valutate e giudicatecon grande attenzione e serenità perché la molteplicità di opinioni se condivisa e messa in comune rappresentasempre una ricchezza. Questo è “il tempo propizio“. Questo infatti è l’anno dell’Assemblea Nazionale.Le tue idee e proposte , molto più che su Strade Aperte, potranno essere portate nell’Assemblea Regionale di pre-parazione all’Assemblea Nazionale e, se condivise, potranno dar luogo:• anche a proposte di modifica dello Statuto, se arrivano nei tempi previsti• a suggerimenti per le Linee Programmatiche 2010-2013• a mozioni da sottoporre all’attenzione dell’Assemblea• a proposte di candidature di Presidente, Segretario Nazionale, Consiglieri Nazionali che meglio rappresentanodiverse sensibilità ed idee• consegnare ai delegati regionali (anche se questi restano sempre liberi nell’espressione della loro volontà inquanto lo Statuto prevede che non siano obbligati da “vincoli di mandato”) osservazioni sulla Relazione del Pre-sidente.Sarà l’Assemblea nella sua sovranità a valutare e a decidere, e le sue decisioni rappresenteranno un vincolo pergli organi che la stessa Assemblea vorrà eleggere, ma anche un mandato impegnativo per tutte le Regioni, leComunità e gli Adulti Scout.Questo ci consegna la scelta democratica del nostro movimento. Sappiamo tutti che la democrazia è fatica, è lavoro, è impegno del cuore e della mente, è partecipazione, è fatico-sa ricerca del consenso e della condivisione, è sopratutto, partendo da punti di vista diversi, mediazione e sintesialta alla ricerca di un “bene comune” che va aldilà del contingente e delle piccole esigenze personali.In altri termini è “mettersi in gioco” in prima persona, una dimensione che il nostro tempo sembra aver smarrito ,ma noi fedeli alla nostra Legge continuiamo a “porre il nostro onore nel meritare fiducia”Riccardo Della Rocca Presidente Nazionale

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morte, Enrico, subito dopo l’omelia, havoluto ricordare la preghiera degli sposiche lo ha accompagnato tutta la sua vitadi sposo e che ne ha fatto dono ogni

volta che un amico “convolava a giustenozze”.Siccome è molto bella, ricca di contenu-to, la proponiamo anche a tutti voi:

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Ad Annamaria Ruina in Capo confraterno affettoTAMARA E GIORGIO ARESTI

Non è facile rievocare l’entusiasmo el’impegno che Annamaria ha saputo tra-smettere a quanti di noi hanno condivi-so con lei gran parte della nostra esisten-za nello scautismo giovanile ed adulto:ci ha insegnato a cantare, a preparare evivere il campo scout in modo veramen-te serio ed impegnato, a svolgere il ruolodi redazione di Strade Aperte con com-petenza.E’ stata per noi, assieme ad Enrico suosposo, come una sorella maggiore sem-pre pronta a sostenerci nelle difficoltà, aincoraggiarci a fare sempre meglio e dipiù, a vivere con gioia tutte le esperien-ze della vita.E’ stata:• Capo squadriglia dei Pellicani RomaXIII – Parrocchia S. Camillo• Capo Cerchio S. Camillo• Capo Fuoco S. Camillo• Capo Reparto S. Ippolito• Commissaria regionale AGI• Partecipazione attiva alla preparazionedell’assemblea nazionale capi (Mondra-gone 1971)• Proposta della creazione della comuni-tà capi e partecipazione attiva all’impo-stazione (1972)• Membro della comunità MASCI RomaII “vecchio IV”• Notevole contributo al processo di uni-ficazione AGI-ASCI da cui è scaturital’AGESCI (1974)• Segretaria di redazione della rivista“STRADE APERTE”• Co-responsabile regionale AGESCI• Consigliere nazionale del MASCIE’ nata a Civitavecchia il 30 settembre1932 ed ha raggiunto la casa del Padre il5 febbraio 2010.Nel celebrare il trigesimo della sua

PREGHIERA DEGLI SPOSIAscolta mio DioLe parole che mi salgono dal cuore:Proteggi anche questa notte il mio amore.Fa che domani si svegli senza avere dimenticato il mio nome.Fa che il mio pensiero lo accompagni durante tutta la giornata e lo difenda da ognicosa bassa e volgare!Rendi il nostro amore sempre più alto e profondo, liberalo da ogni viltà ed inganno.Fa che la mia vita serva alla sua e la sua anima si specchi nella mia.Fa che mi chiami e gli risponda, mi cerchi e mi trovi, domani e sempre.Insegnaci a soffrire uno per l’altro.Mostraci la via dell’elevazione perché sempre uniti, di cielo in cielo, possiamo ricon-giungerci in te, mio Dio.E cosi sia

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SPECIALE SINODO DEI MAGISTER A P R I L E 2 0 1 0SO M M A R I O

STRADE APERTEN° 4 • ANNO 52 • APRILE 2010

ISCRITTO AL TRIBUNALE DI ROMAal n° 6920/59 del 30/05/1959PERIODICO MENSILE DEL MASCI(MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICIITALIANI) DI EDUCAZIONE PERMANENTE,PROPOSTA E CONFRONTO

PRESIDENTE NAZIONALE: Riccardo Della RoccaSEGRETARIO NAZIONALE: Alberto AlbertiniDIRETTORE RESPONSABILE: Pio CerocchiDIRETTORE: Francesco MarchettiVia Piave 1ª Traversa, 688046 Lamezia TermeTel. 0968.27445 – Cell. 339.6133506E-mail: [email protected] IN REDAZIONE:Giorgio ArestiSalvatore BevilacquaRomano ForleoMario MaffucciFranco NerbiMaurizio NoceraMario SicaGiovanni SosiPROGETTO GRAFICO EIMPAGINAZIONE: Egidio ImperiSTAMPA:T. Zaramella Real. Graf. s.n.c.Caselle di Selvazzano (PD)E-mail: [email protected], AMMINISTRAZIONE EPUBBLICITÀ:Strade Aperte Soc. coop. a.R.L.,via Picardi, 6 – 00197 Roma,tel. 06/8077377 – fax 06-8077047Iscritta al Registro Registro deglioperatori di comunicazione al n. 4363ABBONAMENTO ORDINARIO A 11NUMERI E 3 QUADERNI DI STRADEAPERTE:Euro 20,00 da versare sul ccp. n.75364000INTESTATO: Strade Aperte, coop a.r.l. Via Picardi, 600197 RomaASSOCIATO ALL’U.S.P.I.TIRATURA: Copie 5.000QUESTO NUMERO È STATO SPEDITODALL’UFFICIO POSTALE DI PADOVACENTRALE IN DATA: 15/04/2010

EDITORIALEEstote Parati… noi siamo pronti Laura Terreni 1

LE ISOLE DELL’ARCIPELAGOEducazione Permanente: perché? Enrico Capo 2Isole della scoperta (dei Gabbiani) 3Isole della responsabilità (dei Pescatori) 4Isole della competenza 5

VITA DELLE REGIONI E DELLE COMUNITÀStop a fame e povertà: un thinking day diverso Gabriele Guarino 8La Comunità MASCI più giovane d’Italia spiega il suo perchè 9Tavola rotonda sulla raccolta differenziata Maria Grazia Ruta - Giuseppe Bellaera 10Cultura dell’accoglienza, ancora tanto da fare Anna Volpe - Gabriele Russo 11Io e il MASCI “insieme si può” un impegno alla portata della Regione Campania Comunità Battipaglia 2 12Le parole che non vi ho detto” Marie-josè D’Alessandro 14

PASSA PAROLA… DATE DA RICORDARERoute Nazionale MASCI sulla via Francigena Luciano Pisoni 16Sui sentieri della grande guerra per non dimenticare - 3°Campo Mobile Altopiano di Asiago 17Memorial Ninni Rogolino 18Tre giorni in Paradiso… anzi quattro 19Campo di Ferragosto all’Argentario: 13-18 agosto 19Dolomiti 2010 19Il Presidente risponde 20Ad Annamaria Ruina in Capo, con fraterno affetto Tamara e Giorgio Aresti 23Sommario 24

STRADE APERTESoc. Coop. a r.l. a mutualità PrevalenteSede legale: 00197 Roma - Via Vincenzo Picardi 6

Cod.Fisc./Partita IVA/N° iscriz.Reg.Imprese Roma: 04081061006Albo Società Cooperative n. A109774

Sez.: Cooperative a mutualità prevalenteTel/fax 0736 361369 – e-mail [email protected] ASSEMBELA ORDINARIA SOCI

L’assemblea ordinaria dei soci è convocata per il giorno 29 aprile 2010, alleore 10,00, presso la sede operativa della Cooperativa, sita in Ascoli Piceno,Frazione Venagrande, Via Carpignana 22, e, occorrendo, in secondaconvocazione, il giorno 30 aprile 2010, stessa ora e luogo, per esaminare ilseguente ordine del giorno:1- Approvazione del bilancio al 31 dicembre 2009 e delibere conseguentiI soci hanno la possibilità di esprimere il loro voto per corrispondenza. Coloroche intendono avvalersi di tale facoltà dovranno far pervenire, entro le ore 24del giorno 28 aprile 2010, alla sede operativa della Cooperativa – ViaCarpignana 22 – 63100 Venagrande di Ascoli (AP), le delibere proposte conla propria dichiarazione di voto.Il testo delle delibere di cui sopra e la bozza del bilancio al 31/12/209 sarannorimesse tempestivamente a tutti i soci per posta ordinaria.Roma, 28 marzo 2010 Il Presidente

Dr. Renato Di Francesco