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“DETERMINAZIONE DELL’EFFETTO RISERVA INDOTTO DALLA GESTIONE DELL’AREA MARINA PROTETTA SULLE POPOLAZIONI ITTICHE IN RELAZIONE ALLE ATTIVITÀ DI PESCA ED ALLE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE” RISULTATI MONITORAGGIO 2012 Dott.ssa Francesca Galfo Dott. Francesco Tiralongo

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“DETERMINAZIONE DELL’EFFETTO RISERVA INDOTTO DALLA GESTIONE

DELL’AREA MARINA PROTETTA SULLE POPOLAZIONI ITTICHE IN RELAZIONE ALLE

ATTIVITÀ DI PESCA ED ALLE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE”

RISULTATI MONITORAGGIO 2012

Dott.ssa Francesca Galfo Dott. Francesco Tiralongo

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PREMESSA Oggetto del presente documento è il resoconto delle attività svolte nel 2012 e la presentazione dei

dati ricavati ed elaborati e dei risultati ottenuti nell’ambito del progetto “Determinazione

dell’Effetto Riserva indotto dalla gestione dell’Area Marina Protetta sulle popolazioni ittiche in

relazione alle attività di pesca ed alle condizioni socio-economiche”.

Il progetto è stato prolungato fino a dicembre del 2013 per un periodo corrispondente a 6 mesi

durante i quali verranno riprese e continuate le attività di monitoraggio previste dal protocollo

originario, riviste ed eventualmente modificate alla luce delle carenze e criticità emerse nella prima

fase dello studio. I dati elaborati, i risultati ottenuti e le conseguenti conclusioni verranno presentate

a fine progetto in un elaborato finale relativo all’intero periodo dello studio.

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INTRODUZIONE

Le AMP costituiscono strumenti privilegiati ed indispensabili per la conservazione dell’ambiente

marino e della sua integrità e per la tutela e la salvaguardia della biodiversità marina.

L’istituzione delle aree marine protette ha assunto negli ultimi anni sempre maggiore rilievo:

è’ormai riconosciuto che la protezione conseguente alla loro istituzione permette il recupero della

biodiversità marina e delle funzioni ecosistemiche assicurando un sistema naturale che

“teoricamente” non risente del disturbo antropico.

I benefici derivanti dalla istituzione delle AMP sono di tipo ambientali ma anche socio-economici:

oltre alla conservazione e protezione dell’ecosistema marino, le aree marine protette svolgono un

ruolo di fondamentale importanza nella gestione e valorizzazione della fascia costiera contribuendo

al benessere economico e sociale delle realtà locali attraverso la promozione di un uso

ecologicamente sostenibile delle risorse. Da un punto di vista ecologico, i benefici derivanti

dall’istituzione delle Aree marine protette e dal grado di protezione che consegue alla loro gestione

si traducono nel mantenimento e miglioramento dello stato di naturalità dell’ambiente, nella

composizione e struttura delle biocenosi floro-faunistiche ed in tutti quei processi, dinamiche

trofiche e relazioni ecologiche che definiscono la funzionalità globale dell’ecosistema marino. In

particolare, come confermato da diversi studi effettuati in Mediterraneo, le AMP producono effetti

positivi sulle comunità ittiche costiere che ne rappresentano una componente molto importante

proprio come indicatrice dello stato di salute dell’ambiente marino e costiero incrementandone

l’abbondanza, la taglia e la biomassa e riconducendo ad una struttura di comunità “più naturale”.

L’aumento dell’abbondanza e/o biomassa di alcuni organismi e della diversità in specie all'interno

dell’area protetta rappresenta uno dei benefici principali derivanti dalla istituzione delle AMP; con

il termine “effetto riserva” si intende l’insieme dei cambiamenti dell’ambiente marino originati

dalla riduzione degli impatti antropici che possono manifestarsi appunto come incremento della

densità, della taglia e della biomassa. All’effetto riserva si aggiungono “l’effetto reclutamento” e

“l’effetto spillover” che determinano come risultato una esportazione o migrazione di individui

verso zone esterne all’AMP permettendo così un aumento di diverse specie anche in zone lontane

dal sito protetto.

Come conseguenza stessa dei benefici ecologici ed ambientali, le riserve creano importanti benefici

anche a livello economico e sociale, noti per esempio nel settore della pesca e del turismo.

La conseguenza dell’esportazione di individui nelle zone limitrofe alla riserva, per esempio, si

traduce in un beneficio diretto sulle attività di pesca in termini di miglioramento dei rendimenti

nelle aree circostanti non protette.

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La pesca da sempre svolge un ruolo determinante per le popolazioni rivierasche e per lo sviluppo

della fascia costiera rappresentando sia una fonte di sostentamento sia un patrimonio di tradizioni

storico-culturali e sociali di grande valenza. Attualmente questa attività versa in una condizione

critica a causa del depauperamento delle risorse; da diversi decenni gli stock ittici sono sottoposti ad

un eccessivo sfruttamento; a ciò si aggiungono altri fattori determinanti come l’inquinamento ed il

cambiamento climatico, l’introduzione di specie alloctone; tutti questi fattori si ripercuotono

sull’abbondanza e sulla distribuzione degli stock ittici. In realtà, la stessa attività di pesca, se

condotta in maniera irrazionale contribuisce al depauperamento delle risorse ed allo stesso tempo

all’alterazione dell’ambiente marino agendo in maniera diretta o indiretta.

In quest’ottica la necessità di preservare le comunità ittiche e di garantirne lo sfruttamento razionale

costituisce uno degli obiettivi dell’istituzione delle AMP nell’ambito della gestione della pesca;

quest’ultima deve essere tuttavia affrontata con un approccio interdisciplinare in modo da integrare

le esigenze ambientali di conservazione con le esigenze socio economiche locali.

Gli obiettivi istitutivi di un’area marina protetta si ottengono tramite strumenti gestionali basati su

una opportuna regolamentazione e sulla scelta di misure di tutela e protezione appropriate; tali

strumenti gestionali devono essere definiti sulla base di studi conoscitivi finalizzati

all’identificazione delle specificità di ogni singola AMP.

Inoltre la valutazione dell’efficacia di gestione ed i conseguenti ottenuti dall’instaurazione del

regime di tutela devono essere continuamente tenuti sotto controllo tramite periodiche attività di

monitoraggio che forniscono informazioni aggiornate sullo stato e sul trend dei siti protetti e sui

meccanismi biologici che si sono instaurati all’interno dell’AMP.

Il parametro più utilizzato per verificare l’efficacia delle AMP è la valutazione dell’effetto riserva

attraverso lo studio dell’abbondanza e della biomassa e delle dinamiche temporali del popolamento

ittico in differenti zone sottoposte a differenti livelli di protezione.

Il monitoraggio e gli studi mirati alla valutazione dell’effetto riserva risultano pertanto

indispensabili per garantire una governance adeguata alla realtà della riserva stessa fornendo

elementi conoscitivi di base utili a stabilire l’idoneità delle misure gestionali adottate ed

eventualmente a modificarle nel caso in cui queste non risultino adeguate al raggiungimento degli

obiettivi istitutivi.

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IL PROGETTO

Nell’ottica dell’importanza e della necessità del monitoraggio nella valutazione dell’efficacia delle

AMP come strumento di conservazione e protezione dell’ambiente marino, l’Area Marina Protetta

del Plemmirio il cui spirito è quello di valorizzare e tutelare il patrimonio naturale nel pieno rispetto

delle esigenze socio-economiche e delle vocazioni delle comunità locali, ha promosso uno studio

finalizzato alla determinazione dell’effetto riserva indotto dalla gestione sulle popolazioni ittiche in

relazione alle attività di pesca ed alle condizioni socio-economiche.

L’obiettivo generale della presente ricerca è quello di valutare gli effetti del regime di protezione

dell’Area Marina Protetta del Plemmirio sulla biodiversità e sulle comunità ittiche costiere in

relazione all’attività di pesca e le conseguenti ricadute socio-economiche sul territorio.

Come è stato sottolineato, lo studio dell’effetto riserva rappresenta una delle ricerche chiave per

valutare il funzionamento e l’efficacia di un AMP in termini di protezione e gestione: il

monitoraggio ed il confronto tra siti all’interno e siti esterni della riserva, posti a differente

vincolistica, rappresenta lo strumento metodologico che consente di stabilire se ci sono differenze

significative tra zone soggette a misure di tutela differenti e di valutare se un maggior livello di

tutela (corrispondente ad un maggiore livello di restrizioni) favorisce realmente migliori condizioni

di naturalità.

In questo senso, sono stati compiuti molti studi in diverse AMP del Mediterraneo che vengono

utilizzati per valutare la pertinenza di aree marine protette quale strumento per una gestione della

pesca e la conservazione degli ecosistemi.

Da un punto di vista ecologico la fauna ittica rappresenta un ottimo descrittore della variabilità

ambientale e conseguentemente un valido indicatore degli eventuali effetti di protezioni derivanti

dalle AMP. I metodi convenzionali più utilizzati in passato per raccogliere informazioni sul

popolamento ittico in termini di abbondanza, biomassa e struttura di comunità derivavano dalla

raccolta di dati provenienti dalla pesca professionale e ricreativa.

Pertanto, lo studio della composizione quali-quantitativa della fauna ittica costiera in un area marina

protetta condotto attraverso il monitoraggio della pesca costituisce un elemento conoscitivo

indispensabile per la conservazione delle risorse naturali e per la gestione delle attività alieutiche.

L’indagine ha riguardato quindi l’attività di pesca regolamentata in AMP, sia di tipo professionale

che ricreativo.

In quest’ottica, lo studio in atto mira, come già evidenziato, all’acquisizione di dati utili a stabilire

gli effetti della istituzione, gestione e regolamentazione della AMP a conferma del ruolo nella

tutela e conservazione delle risorse ed al tempo stesso contribuisce alla conoscenza ed alla

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descrizione delle attività di pesca all’interno della riserva ed alla valutazione dell’impatto socio-

economico legato alle suddette attività.

Il progetto, inizialmente di durata annuale, è stato articolato in differenti fasi di diversa durata

ciascuna delle quali ha previsto determinate attività; di seguito viene riportato il diagramma di Gantt

con la denominazione e la durata delle differenti fasi.

MESI 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 I Fase: Pre-survey II Fase: Monitoraggio III Fase: Elaborazione dati IV Fase: Relazione finale

1° Fase: Fase di Pre-survey

La fase di presurvey ha previsto inizialmente una ricerca bibliografica relativamente alle attività di

pesca professionale e ricreativa ed alla gestione delle stesse all’interno delle Aree Marine Protette,

alle normative di pesca, comunitarie e nazionali, alle attività di pesca in generale e con particolare

attenzione, alle metodiche ed attrezzi utilizzate nella Marineria di Siracusa. Successivamente sono

stati consultati i Registri della Capitaneria di Porto e gli elenchi in possesso dell’AMP allo scopo di

dimensionare, caratterizzare e descrivere la flotta peschereccia operante all’esterno ed all’interno

della riserva (tecniche ed attrezzi di pesca, composizione del naviglio, etc); in riferimento alla pesca

ricreativa, è stata consultata la documentazione in possesso dell’AMP relativa alle autorizzazioni

rilasciate nel corso dell’anno sulla cui base è stato elaborato l’elenco dei pescatori ricreativi. Ciò ha

permesso di individuare la consistenza numerica dei pescatori che esercitano in AMP, il numero di

licenze di pesca, la tipologia delle imbarcazioni, delle tecniche e degli attrezzi da pesca in relazione

sia alla pesca ricreativa che professionale; durante le attività di monitoraggio questi sono stati

verificati sul campo.

Sono state inoltre programmate le attività di monitoraggio e realizzato un disegno di

campionamento relativamente alla pesca ricreativa e professionale; in particolare sono stati scelti i

siti di rilievo, è stata stabilita la frequenza dei rilievi e dei campionamenti ed elaborato il calendario

delle attività.

Sono state elaborate delle lettere informative riguardanti il progetto e le attività previste da

quest’ultimo da consegnare ai pescatori professionale e ricreativi al fine di assicurare ed ottimizzare

la partecipazione ed il coinvolgimento degli stessi nel progetto.

Il progetto inoltre ha previsto una indagine socio-economica delle attività di pesca mirata a

delineare un quadro descrittivo di queste attività nel territorio sotto gli aspetti sociali, demografici

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ed economici, la cui definizione fornisce indubbiamente ulteriori elementi conoscitivi necessari alla

pianificazione di eventuali interventi gestionali.

Tale componente progettuale è stata concretizzata attraverso la realizzazione di interviste rivolte

agli utenti della pesca ed effettuate sia durante le attività di campo sia telefonicamente nelle fasi

successive del progetto con il supporto di appositi questionari.

Sono state pertanto elaborate 2 tipologie di questionari (uno per la pesca ricreativa ed uno per

quella professionale) articolati in più sezioni a seconda delle informazioni richieste:

o Sezione anagrafica e sociale: dati anagrafici dell’utente (data e luogo di nascita, grado di

istruzione, professione, etc)

o Sezione relativa alle attività di pesca: informazioni generali riguardanti i sistemi di pesca

utilizzati, imbarcazioni, le aree, la frequenza e gli orari di pesca, la tipologia del pescato etc.

o Sezione generale: costi dell’attività, associazionismo, conoscenza legislazione, opinione

riguardo l’istituzione dell’AMP, etc.

Sono state inoltre programmate le interviste telefoniche a supporto delle interviste effettuate

direttamente sul campo.

Sono stati elaborati fogli di lavoro in Excel per la gestione ed archiviazione dei dati raccolti e tutto

il materiale occorrente per le attività sul campo (schede di campionamento, mappe, etc).

2° Fase di Monitoraggio: attività di monitoraggio sul campo

La fase di monitoraggio ha previsto, sia per la pesca professionale che ricreativa, la realizzazione

delle attività sul campo come indicato dal protocollo con rilievi eseguiti con cadenza settimanale

presso i siti di campionamento individuati nella prima fase; ciascun rilievo ha comportato il

censimento visivo del pescato con annotazione su apposite schede da campo della quantità in peso

ed in numero di individui totale per ciascuna specie e le interviste rivolte sia ai pescatori

professionali che ricreativi e realizzate tramite la somministrazione dei questionari di cui sopra. Nel

contempo sono state consegnate ad entrambe le categorie le lettere informative relative al progetto.

Le rilevazioni sul campo hanno permesso di valutare e di seguire l’andamento delle catture per

specie, zona ed attrezzo relativamente ai due tipi di pesca ed al tempo stesso hanno fornito

l’occasione ad entrambe le categorie di pescatori, professionale e ricreativa, di evidenziare criticità

e problematiche relative alla loro attività. Contemporaneamente sono state realizzate le interviste

telefoniche ed aggiornati in continuum gli elenchi dei pescatori ricreativi e professionali in possesso

dell’AMP. Tutti i dati raccolti, relativamente alla pesca professionale e ricreativa e le informazioni

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relative ai questionari compilati sono stati archiviati in fogli di lavoro Excel precedentemente

elaborati.  

3° Fase: Elaborazione ed organizzazione dei dati

Nella terza fase, i dati raccolti nel corso dello svolgimento delle varie fasi di attività ed in

particolare i dati ricavati dal monitoraggio, sono stati elaborati ed integrati in riferimento agli

obiettivi perseguiti dal progetto; in particolare l’elaborazione dati ha previsto analisi statistiche,

applicazione di indici descrittivi delle comunità rilevate, osservazioni sulle composizione ed

andamento delle catture, tecniche ed attrezzi da pesca etc. in funzione della determinazione delle

differenze di biomassa e biodiversità nelle aree in cui vengono praticate le attività di pesca e

sottoposte a differenti regimi di regolamentazione.

Sono stati inoltre analizzati i libretti di cattura della pesca ricreativa con registrazione ed

elaborazione dei dati riportati in questi ultimi (giornate di pesca, pescato, etc); inoltre in questa fase

di attività i libretti di cattura sono stati rielaborati alla luce delle criticità emerse negli studi

precedenti (integrazione delle informazioni richieste, schede dei pesci etc).

4° Fase: Relazione finale – presentazione dati e risultati.

In questa fase, come previsto dal protocollo originario, le informazioni ricavate ed i risultati

ottenuti nell’elaborazione dei dati dovevano essere riportati in una relazione finale descrittiva del

progetto. Tuttavia alla luce della proroga di quest’ultimo, è stato realizzato un report in cui vengono

restituiti i dati, i risultati ottenuti dall’elaborazione di questi ultimi e le informazioni ricavate ad

oggi. Si rimanda alla stesura della relazione finale, relativa al completamento dello studio, per le

eventuali discussioni e conclusioni.

Il progetto così come prospettato ha subito in corso d’opera delle variazioni in riferimento alla

tempistica, comunicate ed approvate dall’ ente gestore, che hanno comportato la rimodulazione di

alcune fasi.

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PESCA PROFESSIONALE

RISULTATI

Secondo i dati raccolti presso la capitaneria di Porto, la marineria siracusana risulta composta da 88

unità rappresentate quasi esclusivamente da imbarcazioni di stazza medio – piccola, che praticano

essenzialmente quella che viene definita “piccola pesca”. Nella tabella seguente si riportano i valori

massimi, minimi e la media dei parametri relativi alla lunghezza fuori tutto, alla tonnellata stazza

lorda ed alla potenza dei motori espressa in cavalli delle imbarcazioni che compongono la flotta

peschereccia. Per ciascuno dei parametri analizzati si è proceduti alla suddivisione in classi di valori

e successivamente al raggruppamento delle imbarcazioni nelle diverse classi. I risultati sono

espressi nei grafici sottostanti; come risulta evidente il 60% delle imbarcazioni ha una tonnellata

stazza lorda inferiore a 5; la maggior parte presenta una lunghezza fuori tutto compresa tra 6 e 9

metri e la potenza dei motori è principalmente inferiore ai 30 cavalli.

Caratteristiche delle flotta

Min. Max. Media Dev. Stand. T.S.L. 0,78 84,83 9,95 14,75 L. F. T. 4,27 26,11 10,14 5,01 H. P. 4 753 108,01 129,69

T .S .L .

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

<  5 5,1‐10 10,1‐20 20,1‐30 >30

C lassi T .S .L .

%

L .F .T .

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

<6 6,1‐9 9,1‐ 12 12,1‐15 >  15,1

C lassi L .F .T .

%

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HP

0%

10%

20%

30%

40%

50%

<30 31‐60 61‐90 91‐120 >120

C lassi hp

%

I siti di ormeggio delle imbarcazioni si estendono da Siracusa, ed in particolare a nord, dal “Porto

Piccolo”, al porticciolo di “Ognina di Siracusa”, a sud. Tra gli estremi sono compresi il “Porto

Grande”, collegato al “Porto Piccolo” dal “Canale”, altro sito di ormeggio, fino ad arrivare ad

“Ognina”. Il grosso della flotta risiede tra il “Porto Grande”, il “Canale” e il borgo marinaro di

“Ognina”.

Per quanto riguarda i sistemi di pesca, la quasi totalità dei pescatori ha licenze abilitanti all’utilizzo

di più di un attrezzo (posta, palangari, lenze e arpioni), che adattano in funzione della stagione e

della disponibilità della risorsa. Tuttavia i principali attrezzi utilizzati dalla pesca artigianale sono

indubbiamente il tramaglio e il palangaro ed in particolare il primo è certamente di più largo

impiego rispetto al secondo.

P erc entuale lic enz e s is temi di pes c a

 Marineria S R

Pos ta 33%

 Nas s e 0%

A rpione 3%

Lenz e 10%  Ferrettara  4%

Circuiz ione 11%

Palangaro 35%

S tras c ico 4%

Infatti, nonostante dal grafico, basato su dati estrapolati dalle licenze di pesca in base alle varie

autorizzazioni, il palangaro risulti l’attrezzo più utilizzato, le indagini condotte sul campo e le

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interviste rivolte ai pescatori hanno rilevato che il tramaglio rappresenta l’attrezzo in assoluto di più

largo impiego tra i pescatori. Tale attrezzo ha infatti una buona facilità d’impiego e consente di

ottenere rendimenti misti con specie ad elevato valore commerciale.

Alcuni pescatori che praticano la pesca con tale attrezzo, durante alcuni periodi dell’anno o dopo

particolari condizioni meteo marine, utilizzano un altro tipo di rete da posta fissa, definita

“imbrocco”.

Per quanto riguarda la distanza di pesca dalla costa, all’interno della marineria siracusana, si

riscontra che la maggior parte delle imbarcazioni, in base alle autorizzazioni rilasciate, pratica una

pesca ti tipo “locale”, contro una percentuale nettamente inferiore che invece pratica la pesca

“ravvicinata”.

Per pesca locale, si intende l’insieme delle imbarcazioni che praticano l’attività della pesca ad una

distanza massima dalla costa che può essere di 3 o di 6 miglia nautiche, in base a quanto specificato

nell’autorizzazione; mentre per pesca ravvicinata si intendono tutte le imbarcazioni che sono

autorizzate a pescare fino alla distanza massima di 40 miglia nautiche dalla costa. In tutti i casi, c’è

da sottolineare che la maggior parte delle imbarcazioni, soprattutto le piccole imbarcazioni che

operano con tramaglio, operano effettivamente entro le 3 miglia nautiche dalla costa.

T ipolog ia  di pes c a  ‐ Marineria  S irac us a

Pes ca locale 80%

Pes ca ravvic inata 

20%

P esca   loca le P esca  ravvic ina ta

Sul totale delle imbarcazioni iscritte alla marineria di Siracusa, nell’anno 2012, solo 28 sono fornite

di autorizzazioni di pesca in AMP (Zona B e C). Nella tabella seguente si riportano i valori

massimi, minimi e la media dei parametri relativi alla lunghezza fuori tutto, alla tonnellata stazza

lorda ed alla potenza dei motori espressa in cavalli delle imbarcazioni che compongono la flotta

peschereccia che opera in AMP e la suddivisione in classi di valori delle imbarcazioni. Anche in

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questo caso la maggior parte delle imbarcazioni ha una tonnellata stazza lorda inferiore a 5, una

lunghezza fuori tutto compresa tra 6 e 9 metri ed una potenza dei motori inferiore ai 30 cavalli.

Caratteristiche della flotta - AMP

Min. Max. Media Dev. Stand. T.S.L. 1,07 9,95 3,44 2,39 L. F. T. 5,25 12,87 7,89 2,17 H. P. 5,40 480,00 57,81 92,53

T .S .L . ‐ AMP

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

<  5 5,1‐10C lassi T .S .L .

%

L .F .T . ‐ AMP

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

<6 6,1‐9 9,1‐ 12 12,1‐15

C lassi L .F .T .

%

HP  ‐ AMP

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

<30 31‐60 61‐90 91‐120 >120

C lassi hp

%

Tutte le 28 imbarcazioni, ad eccezione di una, praticano la tipologia di pesca che rientra nella

categoria della pesca locale, quindi con limiti massimi di distanza di pesca dalla costa di 3 o 6

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miglia nautiche. Per quanto riguarda la tipologia delle imbarcazioni, queste si suddividono in

cabinato, semicabinato ed open. Il cabinato (64%), rappresenta indubbiamente il modello preferito

ed utilizzato all’interno della riserva.

T ipolog ia  di pes c a  ‐ AMP

Pes ca ravv ic inata 

20%

Pes ca  locale 80%

P esca   loca le P esca  ravvic inata

T ipolog ia  delle  imbarc az ioni c on  permes s o  

pes c a  in  AMP

Cabinato 64%

S emicabinato 

22%

 Open 14%

C abinato S emicabinato Open

In riferimento ai sistemi di pesca autorizzati all’interno dell’AMP (reti da posta e palangari la cui

lunghezza o numero di ami è opportunamente regolamentata dal consorzio stesso) sempre sulla base

delle informazioni riportate nelle autorizzazioni, la rete da posta fissa risulta l’attrezzo principale.

Percentuale licenze sistemi di pesca AMP

Lenze 17%

Palangari38%

Posta42%

Nasse3%

Le attività sul campo hanno dimostrato e confermato che il tramaglio risulta l’attrezzo di gran lunga

preferito dai pescatori dotati di autorizzazione di pesca in AMP, seguito dal palangaro di fondo.

Molte imbarcazioni appartengono e sono gestite da un singolo pescatore, che ne è solitamente anche

il proprietario; altri fanno parte di cooperative di pesca.

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C ooperative  di Pes ca ‐  AMP

Pes catori 

as s oc iati in 

cooperative 46%

Pes catori non 

as s oc iati    54%

Per quanto riguarda il sito di ormeggio, come si evince dal grafico, la maggior parte dei pescatori

tiene la barca tra Siracusa, al porto piccolo, ed Ognina. All’interno dell’AMP, zona Terrauzza, trova

ormeggio un’imbarcazione, autorizzata alla pesca interna all’area, che pratica un particolare tipo di

pesca artigianale con rete da posta circuitante (rete “sgammerrara”).

Sito di Ormeggio

Terrauzza4%

SR - Porto Piccolo56%

SR - Porto Grande

4%

Ognina36%

Ognina

SR - Porto Piccolo

SR - Porto Grande

Terrauzza

Le attività di monitoraggio sul campo, come da protocollo, sono state realizzate nel periodo

compreso tra il mese di giugno 2012 e gennaio 2013; in particolare sono state effettuate 49 giornate

di rilevamento in cui sono stati realizzati 126 rilievi sul campo che hanno comportato il censimento

visivo del pescato. Nelle tabelle successive vengono indicati il totale dei rilievi effettuati, di barche

censite, di attrezzi di pesca, l’abbondanza ed il peso totale degli individui ed il numero di specie; gli

stessi parametri sono stati suddivisi per le 3 diverse zone di pesca, B, C (all’interno della riserva) ed

OUT (esterno della riserva) e per attrezzo.

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Percentuale di Rilievi per zona

5%3%

92%

B

C

OUT

Numero Rilievi per zona

4 6

116

0

20

40

60

80

100

120

140

B C OUT

ZoneN

um

ero

rili

evi

B

C

OUT

Percentuale di Barche censite per zona

80%

10%

10%

B

C

OUT

Numero Barche censite per zona

2 2

16

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

B C OUT

Zone

Nu

mer

o b

arch

e

B

C

OUT

Percentuale di attrezzi di pesca per zona

66%

17%

17%

B

C

OUT

Numero di attrezzi di pesca per zona

1 1

4

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

4,5

B C OUT

Zone

Nu

mer

oat

trez

zi

B

C

OUT

Come si evince dalla tabella precedente, solo 4 delle imbarcazioni censite durante il periodo di

osservazione hanno operato in AMP.

Zona Totale B C OUT

N° Rilievi 126 4 6 116

N° Barche censite 17 2 2 16

N° sistemi di pesca 4 1 1 4

Abbondanza individui 7016 135 580 6301

Numero specie 52 17 18 51

Peso (Kg) 1056,65 19,43 56,08 981,14

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16

Attrezzo Tramaglio Palangaro Circuizione Nasse

N° Rilievi 118 5 1 2

N° Barche censite 13 3 1 1

Abbondanza individui 6755 212 25 24

Numero specie 50 5 1 1

Peso (Kg) 988,65 51 8 9

Percentuale di rilievi per attrezzo

2%1%

93%

4%

Tramaglio

Palangaro

Circuizione

Nasse

Numero di rilievi per attrezzo

118

5 1 2

0

20

40

60

80

100

120

140

Tramaglio Palangaro Circuizione Nasse

Zone

Nu

mer

o r

iliev

i Tramaglio

Palangaro

Circuizione

Nasse

Percentuale di barche censite per attrezzo

17%

71%

6% 6%

Tramaglio

Palangaro

Circuizione

Nasse

Numero di barche censite per attrezzo

13

3

1 1

0

2

4

6

8

10

12

14

Tramaglio Palangaro Circuizione Nasse

Zone

Nu

mer

o r

iliev

i Tramaglio

Palangaro

Circuizione

Nasse

In riferimento agli attrezzi, il tramaglio risulta l’attrezzo più utilizzato seguito dal palangaro di

fondo. La maggior parte dei pescatori utilizza una rete con una lunghezza di circa 1000-1500

(lunghezza massima 4500 metri, minima 500) e principalmente le maglie 9 ed 11, variando anche

con maglia 10 e 12 in funzione della stagionalità e delle specie bersaglio. La rete viene tenuta a

mare da 2 a 24 ore con una media di 10 variando anche in questo caso l’ora di salpa e cala. Il

palangaro di fondo utilizzato dai pescatori censiti presenta una lunghezza media di 5000 metri ed un

numero di ami compreso tra 600 e 1000; dai rilievi effettuati, il palangaro tuttavia non è stato

utilizzato all’interno dell’AMP.

Nella tabella successiva viene invece riportato il numero delle pescate rilevate suddivise per zona ed

attrezzo.

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17

Numero di pescate per attrezzo e per zona

0

20

40

60

80

100

120

140

B C OUT

Zone

Nu

mer

o p

esca

te Nasse

Circuizione

Palangaro

Tramaglio

Dai rilievi effettuati sono state ricavate anche le aree di pesca più battute; all’interno dell’AMP, la

zona C è più frequentata (Punta della Mola) rispetto alla zona B.

Per quanto riguarda l’esterno della riserva, i siti di pesca più battuti, suddivisi per zone e per

attrezzo sono indicati in ordine nelle tabelle successive.

Siti di pesca per zona

B C OUT

Terrauzza Punta della Mola Arenella

Capo Murro di Porco Augusta

Capo Murro di Porco

Fontane Bianche

Ognina

Portopalo di CapoPassero

Punta della Mola

Punta Castelluccio

Siracusa (nord-sud del porto)

Santa Panagia

Numero di rilievi per attrezzo e per zona

B C OUT

Tramaglio 4 6 108

Palangaro 0 0 5

Circuizione 0 0 1

Nasse 0 0 2

Sito di pesca Distanza dalla costa (m) Profondità (m)

Arenella 200 - 2000 30

Augusta 3000-6000 200

Capo Murro di Porco 2000 - 9000 100

Fontane Bianche 800 - 2000 30-40

Ognina 500-10000 25-300

Punta Castelluccio 1000 - 1800 30

Punta della Mola 100-1000 35-50

Santa Panagia 200-6000 200

Siracusa(nord-sud del porto) 300 - 8000 30 - 300

Terrauzza 300 - 6000 30-90

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Siti di pesca per attrezzo

Tramaglio Palangaro Circuizione Nasse

Arenella Siracusa Siracusa Siracusa

Augusta Portopalo di CapoPassero

Capo Murro di Porco Fontane Bianche Ognina Punta Castelluccio Punta della Mola Santa Panagia Siracusa Terrauzza

Non è stato possibile quantificare il numero di giornate effettive di pesca; i pescatori censiti hanno

infatti dichiarato di uscire tutti i giorni, tuttavia le condizioni meteo avverse, soprattutto nei mesi

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autunnali e invernali, riduce notevolmente ed in maniera imprevedibile le uscite a mare; loro stessi

non sono riusciti a fornire una informazione precisa a riguardo. Ciò viene confermato dalle

informazioni raccolte nei questionari.

Negli 8 mesi di campionamento sono state censite un totale di 52 specie di cui 44 osteitti distribuiti

in 22 famiglie, 2 condroitti, 2 molluschi cefalopodi e 2 crostacei. Come si evince dalla tabella e dal

grafico, la famiglia di osteitti più rappresentata è quella degli sparidi con una percentuale del 27%.

Pecentuale di Famiglie di osteitti censite

Gadidae2%

Mullidae2%

Merlucciidae2%

Lophiidae2%

Labridae11%

Scaridae2%

Sparidae27%

Trichiuridae2%

Trachinidae2%

Sphyraenidae2%

Synodontidae2%

Triglidae5% Uranoscopidae

2% Coryphaenidae2%

Clupeidae2%

Centracanthidae5%

Carangidae5%

Zeidae2%

Sciaenidae2%

Scombridae7%

Scorpaenidae5%

Serranidae5%

Nella tabella successiva viene riportata la lista faunistica censita in tutti i rilievi effettuati e le liste

relative alle tre diverse zone B, C ed OUT. Sono state evidenziate in grigio le specie censite in tutte

e tre le zone.

Famiglie N° specie

Carangidae 2

Centracanthidae 2

Clupeidae 1

Coryphaenidae 1

Gadidae 1

Labridae 5

Lophiidae 1

Merlucciidae 1

Mullidae 1

Scaridae 1

Sciaenidae 1

Scombridae 3

Scorpaenidae 2

Serranidae 2

Sparidae 12

Sphyraenidae 1

Synodontidae 1

Trachinidae 1

Trichiuridae 1

Triglidae 2

Uranoscopidae 1

Zeidae 1

22 44

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20

Lista specie totale Lista specie - Zona B Lista specie - Zona C Lista specie - OUT

Boops boops Boops boops Boops boops Boops boops

Chelidonichthys lastoviza Dentex dentex Diplodus annularis Chelidonichthys lastoviza

Coris julis Mullus surmultetus Diplodus vulgaris Coris julis

Coryphaena hippurus Pagellus acarne Merluccius merluccius Coryphaena hippurus

Dentex dentex Palinurus elephas Mullus surmultetus Dentex dentex

Diplodus annularis Raya clavata Octopus vulgaris Diplodus annularis

Diplodus puntazzo Sciaena umbra Palinurus elephas Diplodus puntazzo

Diplodus sargus Scomber scombrus Phycis phycis Diplodus sargus

Diplodus vulgaris Scorpaena porcus Sarpa salpa Diplodus vulgaris

Euthynnus alletteratus Scorpaena scrofa Scorpaena scrofa Euthynnus alletteratus

Labrus viridis Sepia officinalis Sepia officinalis Labrus viridis

Lepidopus caudatus Serranus cabrilla Serranus cabrilla Lepidopus caudatus

Lithognathus mormyrus Spicara smaris Serranus scriba Lithognathus mormyrus

Loligo vulgaris Trachinus draco Sparisoma cretense Loligo vulgaris

Lophius piscatoris Trachurus trachurus Sphyraena viridensis Lophius piscatoris

Maya squinado Trigla lucerna Spicara smaris Maya squinado

Merluccius merluccius Zeus faber Symphodus tinca Merluccius merluccius

Mullus surmuletus Trigla lucerna Mullus surmuletus

Mustelus mustelus Mustelus mustelus

Octopus vulgaris Octopus vulgaris

Pagellus acarne Pagellus acarne

Pagellus erythrinus Pagellus erythrinus

Pagrus pagrus Pagrus pagrus

Palinurus elephas Palinurus elephas

Phycis phycis Phycis phycis

Raya clavata Raya clavata

Sarda sarda Sarda sarda

Sardina pilchardus Sardina pilchardus

Sarpa salpa Sarpa salpa

Sciaena umbra Sciaena umbra

Scomber scombrus Scomber scombrus

Scorpaena porcus Scorpaena porcus

Scorpaena scrofa Scorpaena scrofa

Sepia officinalis Sepia officinalis

Seriola dumerili Seriola dumerili

Serranus cabrilla Serranus cabrilla

Serranus scriba Serranus scriba

Sparisoma cretense Sparisoma cretense

Sphyraena viridensis Sphyraena viridensis

Spicara maena Spicara maena

Spicara smaris Spondyliosoma cantharus

Spondyliosoma cantharus Symphodus tinca

Symphodus tinca Synodus saurus

Synodus saurus Thalassoma pavo

Thalassoma pavo Todarodes sagittatus

Todarodes sagittatus Trachinus draco

Trachinus draco Trachurus trachurus

Trachurus trachurus Trigla lucerna

Trigla lucerna Uranoscopus scaber

Uranoscopus scaber Xyrichthys novacula

Xyrichthys novacula Zeus faber

Zeus faber

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Il numero totale degli individui catturati (Abbondanza) è 7016 corrispondenti a 1056,65 Kg. Nella

tabella successiva viene riportata la composizione delle catture rilevata in tutto il periodo di

campionamento indicando il numero di individui ed i chilogrammi totali, il numero di individui, i

kg e la frequenza percentuale di ciascuna specie.

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE

Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza %

Triglia Mullus surmuletus 1725 169,77 24,59

Pappagallo Sparisoma cretense 1367 145,5 19,48

Nasello Merluccius merluccius 1223 337,05 17,43

Perchia Serranus cabrilla 240 15,53 3,42

Sauro Trachurus trachurus 382 29,98 5,44

Pagello bastardo Pagellus acarne 335 30,54 4,77

Musdea Phycis phycis 274 49,65 3,91

Scorfano rosso Scorpaena scrofa 233 54,2 3,32

Boga Boops boops 220 15,62 3,14

Serrania Serranus scriba 129 8,5 1,84

Sarago sparaglione Diplodus annularis 127 5,23 1,81

Pagello fragolino Pagellus erythrinus 75 7,8 1,07

Seppia Sepia officinalis 55 12,15 0,78

Pagro Pagrus pagrus 52 6,82 0,74

Salpa Sarpa salpa 52 7,5 0,74

Pesce prete Uranoscopus scaber 45 7,86 0,64

Sarago fasciato Diplodus vulgaris 41 5,78 0,58

Polpo Octopus vulgaris 36 20,5 0,51

Calamaro Loligo vulgaris 35 7,5 0,50

Pesce lucertola Synodus saurus 29 2,75 0,41

Aragosta Palinurus elephas 28 15,95 0,40

Capone ubriaco Chelidonichthys lastoviza 25 5 0,36

Lampuga Coryphaena hippurus 25 8 0,36

Spatola Lepidopus caudatus 20 5 0,29

Tanuta Spondyliosoma cantharus 20 1 0,29

Pesce pettine Xyrichthys novacula 17 1,4 0,24

Scorfano nero Scorpaena porcus 17 1,3 0,24

Sgombro Scomber scombrus 17 8,4 0,24

Gallinella Trigla lucerna 16 5,6 0,23

Tordo pavone Symphodus tinca 16 1,53 0,23

Totano Todarodes sagittatus 15 4 0,21

Ricciola Seriola dumerili 14 9,5 0,20

Zerro Spicara smaris 12 0,78 0,17

Donzella pavonina Thalassoma pavo 10 0,5 0,14

Menola Spicara maena 10 0,5 0,14

Mormora Lithognathus mormyrus 10 2 0,14

Donzella Coris julis 9 0,45 0,13

Tracina Trachinus draco 8 3,42 0,11

Sarago maggiore Diplodus sargus 7 1,3 0,10

Corvina Sciaena umbra 5 3,35 0,07

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22

Sarago pizzuto Diplodus puntazzo 5 0,8 0,07

Granceola Maya squinado 4 0,7 0,06

Palamita Sarda sarda 4 3,9 0,06

Palombo Mustelus mustelus 4 13,6 0,06

Pesce San Pietro Zeus faber 4 2,9 0,06

Razza Raya clavata 4 3,25 0,06

Barracuda Sphyraena viridensis 3 1,4 0,04

Dentice Dentex dentex 3 3,3 0,04

Rana Pescatrice Lophius piscatoris 3 5 0,04

Tordo marvizzo Labrus viridis 3 0,9 0,04

Tonnetto Euthynnus alletteratus 2 1,6 0,03

Sarda Sardina pilchardus 1 0,09 0,01

TOTALE 7016 1056,65 100

Composizione delle catture

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

2000

Specie

Nu

mer

o in

div

idu

i

Composizione delle catture

0,0

50,0

100,0

150,0

200,0

250,0

300,0

350,0

400,0

Specie

Kg

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23

Le specie più abbondantemente catturate sono rappresentate dalla triglia (Mullus surmuletus), dal

pappagallo (Sparisoma cretense) e dal nasello (Merluccius merluccius). Nel grafico successivo

vengono riportate le frequenza percentuali delle specie più abbondanti; il resto del pescato è stato

raggruppato nella categoria “altro”.

Frequenza percentuale delle specie censite

Boops boops3%

Serranus scriba2%

Diplodus annularis2% Pagellus erythrinus

1% Altro10%

Scorpaena scrofa3%

Phycis phycis4%

Pagellus acarne5%

Trachurus trachurus5%

Serranus cabrilla3%

M erluccius merluccius17%

Sparisoma cretense19%

M ullus surmuletus26%

Per le specie di interesse commerciale è stato considerato l’andamento della biomassa nei vari mesi

di rilevazione.

Varia z ione  mensile  delle  ca tture  delle  spec ie  di  interesse  

commerc ia le  (kg )

0

20

40

60

80

100

120

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Mes e

Kg

Triglia

Mus dea

Nas ello

S corfano ros s o

Variazione mensili delle catture in Kg delle principali specie di interesse commerciale

Mese   Mullus surmuletus Triglia

Phycis phycis Musdea

Merluccius merluccius Nasello

Scorpaena scrofa Scorfano rosso

Giugno 10,87 8,46 61,6 9,15

Luglio 29,6 21,5 42 18,8

Agosto 35 4 49 12

Settembre 25,5 2 40,3 5,8

Ottobre 27,5 9,5 11 2,55

Novembre 23,5 0 12 2,9

Dicembre 17,8 4,4 97,15 1

TOTALE 169,77 49,86 313,05 52,2

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24

Nelle tabelle successive si riporta il pescato espresso come numero di individui e kg totale e per

specie relativamente a ciascun sistema di pesca, tramaglio, palangaro, nasse e circuizione.

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - TRAMAGLIO

Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza %

Triglia Mullus surmuletus 1725 169,77 25,54

Pappagallo Sparisoma cretense 1367 145,5 20,24

Nasello Merluccius merluccius 1138 317,05 16,85

Sauro Trachurus trachurus 382 29,98 5,66

Pagello bastardo Pagellus acarne 335 30,54 4,96

Perchia Serranus cabrilla 240 15,53 3,55

Boga Boops boops 220 15,62 3,26

Scorfano rosso Scorpaena scrofa 203 49,2 3,01

Musdea Phycis phycis 202 29,65 2,99

Serrania Serranus scriba 129 8,5 1,91

Sarago sparaglione Diplodus annularis 127 5,23 1,88

Pagello fragolino Pagellus erythrinus 75 7,8 1,11

Seppia Sepia officinalis 55 12,15 0,81

Pagro Pagrus pagrus 52 6,82 0,77

Salpa Sarpa salpa 52 7,5 0,77

Pesce prete Uranoscopus scaber 45 7,86 0,67

Sarago fasciato Diplodus vulgaris 36 4,78 0,53

Calamaro Loligo vulgaris 35 7,5 0,52

Pesce lucertola Synodus saurus 29 2,75 0,43

Aragosta Palinurus elephas 28 15,95 0,41

Capone ubriaco Chelidonichthys lastoviza 25 5 0,37

Tanuta Spondyliosoma cantharus 20 1 0,30

Scorfano nero Xyrichthys novacula 17 1,3 0,25

Pesce pettine Scorpaena porcus 17 1,4 0,25

Sgombro Scomber scombrus 17 8,4 0,25

Tordo pavone Symphodus tinca 16 1,53 0,24

Gallinella Trigla lucerna 16 5,6 0,24

Totano Todarodes sagittatus 15 4 0,22

Ricciola Seriola dumerili 14 9,5 0,21

Zerro Spicara smaris 12 0,78 0,18

Polpo Octopus vulgaris 12 11,5 0,18

Donzella pavonina Thalassoma pavo 10 0,5 0,15

Menola Spicara maena 10 0,5 0,15

Mormora Lithognathus mormyrus 10 2 0,15

Donzella Coris julis 9 0,45 0,13

Tracina Trachinus draco 8 3,42 0,12

Sarago maggiore Diplodus sargus 7 1,3 0,10

Sarago pizzuto Diplodus puntazzo 5 0,8 0,07

Corvina Sciaena umbra 5 3,35 0,07

Granceola Maya squinado 4 0,7 0,06

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25

Pesce San Pietro Zeus faber 4 2,9 0,06

Razza Raya clavata 4 3,25 0,06

Palamita Sarda sarda 4 3,9 0,06

Palombo Mustelus mustelus 4 13,6 0,06

Tordo marvizzo Labrus viridis 3 0,9 0,04

Barracuda Sphyraena viridensis 3 1,4 0,04

Dentice Dentex dentex 3 3,3 0,04

Rana Pescatrice Lophius piscatoris 3 5 0,04

Tonnetto Euthynnus alletteratus 2 1,6 0,03

Sarda Sardina pilchardus 1 0,09 0,01

TOTALE 6755 988,65 100

L’abbondanza di individui catturati con il tramaglio è di 6755, i kg, 988,65 mentre il numero delle

specie censite è 50 così rappresentate: 2 condroitti, 4 molluschi cefalopodi, 2 crostacei e 42 osteitti.

Le specie più abbondantemente catturate con il tramaglio sono rappresentate, in accordo con il

pescato totale, dalla triglia (Mullus surmuletus), dal pappagallo (Sparisoma cretense) e dal nasello

(Merluccius merluccius).

Composizione delle catture - Tramaglio

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

2000

Specie

Nu

mer

o in

div

idu

i

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26

Composizione delle catture - Tramaglio

0

50

100

150

200

250

300

350

Specie

Kg

Per il tramaglio è stato considerato anche l’andamento delle catture in Kg nei mesi di rilevazione

espresso nel grafico sottostante.

Andamento delle catture in Kg - Tramaglio

0,00

20,00

40,00

60,00

80,00

100,00

120,00

140,00

160,00

180,00

200,00

Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio

Mese

Kg

Il grafico successivo riporta invece le variazioni mensili delle catture in kg delle specie più

abbondanti; il resto del pescato è stato raggruppato nella categoria “altro”.

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27

Variaz ione  mensile  delle  catture  (kg )  ‐ Tramag lio

0,00

20,00

40,00

60,00

80,00

100,00

120,00

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Gennaio

Mes e

Kg

Boops boops

Serranus cabrilla

Pagellus acarne

Sparisoma cretense

Scorpaena scrofa

Trachurus t rachurus

M erluccius merluccius

Phycis phycis

M ullus surmuletus

Octopus vulgaris

Sepia off icinalis

Palinurus elephas

Altro

Con il palangaro sono stati catturati 212 individui rappresentati da 5 osteitti; le specie più

abbondantemente catturate sono rappresentate dal nasello (Merluccius merluccius) e dalla musdea

(Phycis phycis).

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - PALANGARO

Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza %

Nasello Merluccius merluccius 85 20 40,09

Musdea Phycis phycis 72 20 33,96

Scorfano rosso Scorpaena scrofa 30 5 14,15

Spatola Lepidopus caudatus 20 5 9,43

Sarago fasciato Diplodus vulgaris 5 1 2,36

TOTALE 212 51 100

Composizione delle catture - Palangaro

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

Merlucciusmerluccius

Phycis phycis Scorpaena scrofa Lepidopus caudatus Diplodus vulgaris

Specie

Nu

mer

o in

div

idu

i

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28

Composizione delle catture - Palangaro

0

5

10

15

20

25

Merlucciusmerluccius

Phycis phycis Scorpaena scrofa Lepidopus caudatus Diplodus vulgaris

Specie

Kg

Solo 24 individui di 1 sola specie, un mollusco cefalopode, e 25 individui di una sola specie di

osteitti sono stati catturati rispettivamente con le nasse e con la circuizione.

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE

NASSE

Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg

Polpo Octopus vulgaris 24 9

TOTALE 24 9

CIRCUIZIONE

Lampuga Coryphaena hippurus 25 8

TOTALE 25 8

Nei grafici sottostanti viene riportata l’abbondanza degli individui, il peso in kg, la percentuale di

catture ed il numero di specie per attrezzo di pesca.

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Catture in Numero di individui per attrezzo di pesca

24 25212

6755

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

Rete da posta fissa Palangaro Nasse Circuizione

Attrezzo di pesca

Nu

mer

o in

div

idu

i

Catture in chilogrammi per attrezzo di pesca

9 851

988,65

0

200

400

600

800

1000

1200

Rete da posta fissa Palangaro Nasse Circuizione

Attrezzo di pesca

Kg

Percentuale di catture per attrezzo di pesca

Rete da posta f issa

96,2%

Nasse0,4%

Circuizione0,4%

Palangaro3%

Rete da posta f issa

Palangaro

Nasse

Circuizione

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30

Numero di Specie censite per attrezzo

50

51 1

0

10

20

30

40

50

60

Tramaglio Palangaro Circuizione Nasse

Zone

Nu

mer

o s

pec

ie Tramaglio

Palangaro

Circuizione

Nasse

Per il tramaglio, è stato calcolato come sforzo di pesca esercitato dalle imbarcazioni operanti con il

suddetto attrezzo da cui sono state ricavate le cattura per unità di sforzo, c.p.u.e. per 500 metri di

rete.In particolare nella tabella successiva sono riportati i valori per mese di c.p.u.e. provenienti dai

dati raccolti allo sbarco, rappresentati successivamente nel grafico.

Valori c .p.u.e. ‐ R ete da pos ta  

0,210,26

0,2

0,29 0,32

0,61 0,58

0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,6

0,7

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Mese

Kg/500m

c .p.u.e.

c.p.u.e. totali per mese della reti da posta fissa

Mese Kg//500 m

Giugno 0,26

Luglio 0,2

Agosto 0,29

Settembre 0,32

Ottobre 0,21

Novembre 0,61

Dicembre 0,58

TOTALE 0,16

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31

Le variazioni mensili della c.p.u.e. sono state calcolate inoltre per le specie di interesse

commerciale; le restanti specie sono state cumulate ed indicate con la voce altro.

Va lori c .p.u.e . delle  princ ipa li spec ie  di  interesse  commerc ia le

0,000

0,050

0,100

0,150

0,200

0,250

0,300

0,350

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Mes e

Kg/500m

Triglia

S corfano ros s o

Nas ello

Musdea

A ltro

Va lori c .p.u.e . Trig lia

0,0200,033

0,048 0,053

0,072

0,166

0,058

0,000

0,040

0,080

0,120

0,160

0,200

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Mes e

Kg/500m

Variazione c.p.u.e. (Kg/500m) principali specie di interesse commerciale

Mese   Mullus surmuletus Triglia

Scorpaena scrofa Scorfano rosso

Merluccius merluccius Nasello

Phycis phycis Musdea

Altro

Giugno 0,020 0,016 0,111 0,015 0,089

Luglio 0,033 0,021 0,047 0,024 0,072

Agosto 0,048 0,016 0,068 0,005 0,121

Settembre 0,053 0,012 0,083 0,004 0,156

Ottobre 0,072 0,006 0,029 0,025 0,08

Novembre 0,166 0,020 0,085 0,000 0,299

Dicembre 0,058 0,003 0,316 0,014 0,174

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Valori c .p.u.e . S corfano  rosso

0,016

0,021

0,016

0,012

0,006

0,020

0,003

0,000

0,005

0,010

0,015

0,020

0,025

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Mes e

Kg/500m

Va lori c .p.u.e . Nasello

0,111

0,0470,068 0,083

0,029

0,085

0,316

0,000

0,040

0,080

0,120

0,160

0,200

0,240

0,280

0,320

0,360

0,400

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Mes e

Kg/500m

Valori c .p.u.e . Musdea

0,015

0,024

0,005 0,004

0,025

0,000

0,014

0,000

0,005

0,010

0,015

0,020

0,025

0,030

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Mes e

Kg/500m

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33

Va lori c .p.u.e .  ‐ Altro  P escato

0,0890,072

0,121

0,156

0,08

0,299

0,174

0

0,05

0,1

0,15

0,2

0,25

0,3

0,35

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Mes e

Kg/500m

E’ stata inoltre calcolata la c.p.u.e per i palangari distinguendo il palangaro tipo camaci, armato per

la cattura dei saraghi, (Diplodus sargus e Diplodus vulgaris) ed il palangaro di fondo

opportunamente armato, calato a maggiori profondità, che ha come specie target il nasello

(Merluccius merluccius); entrambe le tipologie di palangaro rappresentano “mestieri” molto

redditizi aventi come target, specie di elevato valore commerciale quali sparidi (Diplodus sargus,

Diplodus vulgaris, Pagrus pagrus) e naselli. Il palangaro di fondo ha diverse specie accessorie con

altrettanto valore commerciale tra cui ricordiamo la musdea (Phycis blennioides).

.

Va lori c .p.u.e .  ‐ P a langaro

0,83

00

0,13

0

0,13

0

0,54

0

0,54

0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,6

0,7

0,8

0,9

Palangaro tipo "camac i" Palangaro di fondo

P a langari

 c.p.u.e.

S arago fas c iato

S corfano ros s o

S patola

Nas ello

Musdea

Variazione c.p.u.e. Palangari (Kg/500 ami)

Tipo di palangaro Diplodus vulgaris Sarago fasciato

Scorpaena scrofa Scorfano rosso

Lepidopus caudatus Spatola

Merluccius merluccius Nasello

Phycis phycis Musdea

Palangaro tipo "camaci" 0,83 0 0 0 0

Palangaro di fondo 0 0,13 0,13 0,54 0,54

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34

Il pescato è stato inoltre suddiviso nelle diverse aree di pesca: B, C ed OUT.

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - ZONA B

Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza %

Pagello bastardo Pagellus acarne 36 3 26,67

Triglia Mullus surmuletus 25 2 18,52

Sauro Trachurus trachurus 15 1 11,11

Scorfano rosso Scorpaena scrofa 14 1,35 10,37

Boga Boops boops 12 1 8,89

Zerro Spicara smaris 10 0,7 7,41

Aragosta Palinurus elephas 6 3,05 4,44

Perchia Serranus cabrilla 4 0,23 2,96

Scorfano nero Scorpaena porcus 2 0,1 1,48

Corvina Sciaena umbra 2 1,5 1,48

Razza Raya clavata 2 1,5 1,48

Dentice Dentex dentex 2 2,3 1,48

Gallinella Trigla lucerna 1 0,3 0,74

Seppia Sepia officinalis 1 0,3 0,74

Tracina Trachinus draco 1 0,3 0,74

Sgombro Scomber scombrus 1 0,4 0,74

Pesce San Pietro Zeus faber 1 0,5 0,74

TOTALE 135 19,43 100

Composizione delle catture - Zona B

0

5

10

15

20

25

30

35

40

Pag

ellu

s ac

arne

Mul

lus

surm

ulet

us

Tra

chur

us tr

achu

rus

Sco

rpae

na s

crof

a

Boo

ps b

oops

Spi

cara

sm

aris

Pal

inur

us e

leph

as

Ser

ranu

s ca

brilla

Sco

rpae

na p

orcu

s

Sci

aena

um

bra

Ray

a cl

avat

a

Den

tex

dent

ex

Trig

la lu

cern

a

Sep

ia o

ffici

nalis

Tra

chin

us d

raco

Sco

mbe

r sc

ombr

us

Zeu

s fa

ber

Specie

Nu

mer

o in

div

idu

i

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35

Composizione delle catture - Zona B

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

Pag

ellu

s ac

arne

Mul

lus

surm

ulet

us

Tra

chur

us tr

achu

rus

Sco

rpae

na s

crof

a

Boo

ps b

oops

Spi

cara

sm

aris

Pal

inur

us e

leph

as

Ser

ranu

s ca

brilla

Sco

rpae

na p

orcu

s

Sci

aena

um

bra

Ray

a cl

avat

a

Den

tex

dent

ex

Trig

la lu

cern

a

Sep

ia o

ffici

nalis

Tra

chin

us d

raco

Sco

mbe

r sc

ombr

us

Zeu

s fa

ber

Specie

Kg

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - ZONA C

Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza %

Triglia Mullus surmuletus 255 23 43,97

Pappagallo Sparsoma cretense 168 14,8 28,97

Perchia Serranus cabrilla 41 2,5 7,07

Serranus Serranus scriba 31 1,55 5,34

Boga Boops boops 30 2,4 5,17

Scorfano rosso Scorpaena scrofa 18 3,2 3,10

Seppia Sepia officinalis 10 2 1,72

Musdea Phycis phycis 8 1,2 1,38

Nasello Merluccius merluccius 4 1 0,69

Polpo Octopus vulgaris 3 2 0,52

Zerro Spicara smaris 2 0,08 0,34

Sarago fasciato Diplodus vulgaris 2 0,12 0,34

Tordo pavone Symphodus tinca 2 0,2 0,34

Salpa Sarpa salpa 2 0,5 0,34

Sarago sparaglione Diplodus annularis 1 0,03 0,17

Gallinella Trigla lucerna 1 0,3 0,17

Aragosta Palinurus elephas 1 0,5 0,17

Barracuda Sphyraena viridensis 1 0,7 0,17

TOTALE 580 56,08 100

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36

Composizione delle catture - Zona C

0

50

100

150

200

250

300

Mul

lus

surm

ulet

us

Spa

rsom

a cr

eten

se

Ser

ranu

s ca

brilla

Ser

ranu

s sc

riba

Boo

ps b

oops

Sco

rpae

na s

crof

a

Sep

ia o

ffici

nalis

Phy

cis

phyc

is

Mer

lucc

ius

mer

lucc

ius

Oct

opus

vul

garis

Spi

cara

sm

aris

Dip

lodu

s vu

lgar

is

Sym

phod

us ti

nca

Sar

pa s

alpa

Dip

lodu

s an

nula

ris

Trig

la lu

cern

a

Pal

inur

us e

leph

as

Sph

yrae

na v

iride

nsis

Specie

Nu

mer

o in

div

idu

i

Composizione delle catture - Zona C

0

5

10

15

20

25

Mul

lus

surm

ulet

us

Spa

rsom

a cr

eten

se

Ser

ranu

s ca

brilla

Ser

ranu

s sc

riba

Boo

ps b

oops

Sco

rpae

na s

crof

a

Sep

ia o

ffici

nalis

Phy

cis

phyc

is

Mer

lucc

ius

mer

lucc

ius

Oct

opus

vul

garis

Spi

cara

sm

aris

Dip

lodu

s vu

lgar

is

Sym

phod

us ti

nca

Sar

pa s

alpa

Dip

lodu

s an

nula

ris

Trig

la lu

cern

a

Pal

inur

us e

leph

as

Sph

yrae

na v

iride

nsis

Specie

Kg

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - OUT

Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza %

Triglia Mullus surmuletus 1445 144,77 22,93

Nasello Merluccius merluccius 1219 336,05 19,35

Pappagallo Sparisoma cretense 1199 130,70 19,03

Sauro Trachurus trachurus 367 28,98 5,82

Pagello bastardo Pagellus acarne 299 27,54 4,75

Musdea Phycis phycis 266 48,45 4,22

Scorfano rosso Scorpaena scrofa 201 49,65 3,19

Perchia Serranus cabrilla 195 12,80 3,09

Boga Boops boops 178 12,22 2,82

Sarago sparaglione Diplodus annularis 126 5,20 2,00

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37

Serranus Serranus scriba 98 6,95 1,56

Pagello fragolino Pagellus erythrinus 75 7,80 1,19

Pagro Pagrus pagrus 52 6,82 0,83

Salpa Sarpa salpa 50 7,00 0,79

Pesce prete Uranoscopus scaber 45 7,86 0,71

Seppia Sepia officinalis 44 9,85 0,70

Sarago fasciato Diplodus vulgaris 39 5,66 0,62

Calamaro Loligo vulgaris 35 7,50 0,56

Polpo Octopus vulgaris 33 18,50 0,52

Pesce lucertola Synodus saurus 29 2,75 0,46

Lampuga Coryphaena hippurus 25 8,00 0,40

Capone ubriaco Chelidonichthys lastoviza 25 5,00 0,40

Aragosta Palinurus elephas 21 12,40 0,33

Tanuta Spondyliosoma cantharus 20 1,00 0,32

Spatola Lepidopus caudatus 20 5,00 0,32

Pesce pettine Xyrichthys novacula 17 1,40 0,27

Sgombro Scomber scombrus 16 8,00 0,25

Totano Todarodes sagittatus 15 4,00 0,24

Scorfano nero Scorpaena porcus 15 1,20 0,24

Ricciola Seriola dumerili 14 9,50 0,22

Tordo pavone Symphodus tinca 14 1,33 0,22

Gallinella Trigla lucerna 14 5,00 0,22

Mormora Lithognathus mormyrus 10 2,00 0,16

Donzella pavonina Thalassoma pavo 10 0,50 0,16

Menola Spicara maena 10 0,50 0,16

Donzella Coris julis 9 0,45 0,14

Sarago maggiore Diplodus sargus 7 1,30 0,11

Tracina Trachinus draco 7 3,12 0,11

Sarago pizzuto Diplodus puntazzo 5 0,80 0,08

Palombo Mustelus mustelus 4 13,60 0,06

Granceola Maya squinado 4 0,70 0,06

Palamita Sarda sarda 4 3,90 0,06

Rana Pescatrice Lophius piscatoris 3 5,00 0,05

Tordo marvizzo Labrus viridis 3 0,90 0,05

Corvina Sciaena umbra 3 1,85 0,05

Pesce San Pietro Zeus faber 3 2,40 0,05

Barracuda Sphyraena viridensis 2 0,70 0,03

Razza Raya clavata 2 1,75 0,03

Tonnetto Euthynnus alletteratus 2 1,60 0,03

Sarda Sardina pilchardus 1 0,09 0,02

Dentice Dentex dentex 1 1,00 0,02

TOTALE 6301 981,14 100

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38

Composizione delle catture - OUT

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

Specie

Nu

mer

o in

div

idu

i

Composizione delle catture - OUT

0

50

100

150

200

250

300

350

400

Specie

Kg

Nei grafici sottostanti viene riportata l’abbondanza degli individui, il peso in kg, la percentuale di

catture ed il numero di specie suddivisi per zona.

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39

Catture in Numero di individui per zona di pesca

6301

135580

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

B C OUT

Zona di pesca

Nu

mer

o in

div

idu

i

Catture in chilogrammi per zona di pesca

981,14

19,4356,08

0

200

400

600

800

1000

1200

B C OUT

Zona di pesca

Kg

Percentuale di catture per zona di pesca

OUT90%

C8%

B2%

B

C

OUT

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40

Numero Specie censite per zona

17 18

51

0

10

20

30

40

50

60

B C OUT

Zone

Nu

mer

o s

pec

ie

B

C

OUT

Le specie più abbondantemente catturate sono state nella zona B il pagello bastardo (Pagellus

acarne) e la triglia, nella zona C la triglia ed il pappagallo e in OUT la triglia, il pappagallo ed il

nasello.

Nel grafico sottostante sono state invece considerate le specie catturate in tutte le tre zone e di esse

viene espressa la frequenza percentuale sul pescato totale per zona.

Frequenza percentuale delle specie censite nelle tre zone

0,00

5,00

10,00

15,00

20,00

25,00

30,00

35,00

40,00

45,00

50,00

Palinuruselephas

Boopsboops

Triglalucerna

Serranuscabrilla

Scorpaenascrofa

Sepiaofficinalis

Mullussurmuletus

Specie

%

B

C

OUT

Sul pescato censito nei 126 rilievi, nei rilievi effettuati in zona B, C ed OUT sono stati calcolati, con

il supporto del programma statistico PRIMER6&PERMANOVA+, gli indici ecologici i cui valori

sono indicati nelle tabelle successive:

N - Abbondanza degli individui

S - Ricchezza specifica

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41

H' - Indice di Diveristà specifica (Shannon-Weaver o Shannon-Wiener 1949)

J' - Indice di Equiripartizione o "evennes" (Pielou 1966)

d - Indice di ricchezza in specie (Margalef 1958),

c - Indice di dominanza Simpson (1949).

Indici ecologici

N S H J d c

Pescato Totale 7016 52 2,4828 0,6284 5,7588 0,1400

Zona B 135 17 2,2258 0,7856 3,2618 0,1459

Zona C 580 18 1,6377 0,5666 3,2618 0,2893

OUT 6301 51 2,4894 0,6331 5,7153 0,1377

Abbondanza (N) degli individui catturati

7016

135580

6301

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

Pescato Totale Zona B Zona C OUT

Nu

mer

o in

div

idu

i

Ricchezza specifica (S)

52

17 18

51

0

10

20

30

40

50

60

Pescato Totale Zona B Zona C OUT

Nu

mer

o s

pec

ie

Indice di Diveristà specifica Shannon & Weaver (H')

2,48282,2258

1,6377

2,4894

0,0000

0,5000

1,0000

1,5000

2,0000

2,5000

3,0000

Pescato Totale Zona B Zona C OUT

Indice di Equiripartizione o "evennes" Pielou (J')

0,6284

0,7856

0,56660,6331

0,0000

0,1000

0,2000

0,3000

0,4000

0,5000

0,6000

0,7000

0,8000

0,9000

Pescato Totale Zona B Zona C OUT

Indice di ricchezza in specie Margalef (d)

5,7588

3,2618 3,2618

5,7153

0,0000

1,0000

2,0000

3,0000

4,0000

5,0000

6,0000

7,0000

Pescato Totale Zona B Zona C OUT

Indice di dominanza Simpson (c)

0,1400 0,1459

0,2893

0,1377

0,0000

0,0500

0,1000

0,1500

0,2000

0,2500

0,3000

0,3500

Pescato Totale Zona B Zona C OUT

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Non è stato possibile effettuare un confronto tra le comunità rilevate e tra gli indici ricavati per la

notevole differenza tra il numero di rilievi effettuati nelle tre diverse aree.

Tuttavia, per poter effettuare un confronto tra le diverse zone sottoposte ad un regime di protezione

differente e valutare un eventuale effetto riserva, e considerato che il numero di pescate effettuate in

AMP tra quelle rilevate in tutto il periodo di osservazione, appare in numero ridotto rispetto alle

pescate effettuate all’esterno della riserva, è stato preso in considerazione lo stesso numero di

pescate (4) effettuate con il tramaglio e dalle stesse imbarcazioni nelle tre diverse zone B, C ed

OUT. Vengono riportati nelle tabelle successive e rappresentati graficamente i dati relativi

all’abbondanza, alla biomassa ed ai rendimenti di pesca in Kg (c.p.u.e.) e numero di individui per

500 metri di rete per le diverse zone relativamente a queste pescate.

COMPOSIZIONE CATTURE - ABBONDANZA e BIOMASSA

Nome comune Nome scientifico B C OUT

N° individui Kg N° individui Kg N° individui Kg

Boga Boops boops 12 1 30 2,4 0 0

Sciarrano Serranus scriba 0 0 31 1,55 10 0,4

Perchia Serranus cabrilla 4 0,23 39 2,36 10 0,4

Sarago sparaglione Diplodus annularis 0 0 1 0,03 0 0

Sarago maggiore Diplodus sargus 0 0 0 0 3 0,5

Sarago fasciato Diplodus vulgaris 0 0 2 0,12 0 0

Pagello bastardo Pagellus acarne 36 3 0 0 5 0,2

Pagello fragolino Pagellus erythrinus 0 0 0 0 10 0,8

Pappagallo Sparisoma cretense 0 0 166 14,6 30 0

Zerro Spicara smaris 10 0,7 2 0,08 0 1

Scorfano rosso Scorpaena scrofa 14 1,35 6 1,2 4 0

Scorfano nero Scorpaena porcus 2 0,1 0 0 0 0

Dentice Dentex dentex 2 2,3 0 0 0 0

Sauro Trachurus trachurus 15 1 0 0 15 1

Sgombro Scomber scombrus 1 0,4 0 0 0 0

Barracuda Sphyraena viridensis 0 0 1 0,7 1 0,4

Salpa Sarpa salpa 0 0 2 0,5 0 0

Tordo marvizzo Labrus viridis 0 0 0 0 1 0,2

Tordo pavone Symphodus tinca 0 0 2 0,2 0 0,15

Musdea Phycis phycis 0 0 4 0,24 0 0

Gallinella Trigla lucerna 1 0,3 1 0,3 0 0

Triglia Mullus surmuletus 25 2 195 16 69 7

Tracina Trachinus draco 1 0,3 0 0 0 0

Pesce prete Xyrichthys novacula 0 0 0 0 2 0,4

Polpo Octopus vulgaris 0 0 3 2 0 0

Aragosta Palinurus elephas 6 3,05 0 0 0 0

Seppia Sepia officinalis 1 0,3 10 2 6 1,2

Razza Raya clavata 2 1,5 0 0 0 0

Corvina Sciaena umbra 2 1,5 0 0 1 0,7

San Pietro Zeus faber 1 0,5 0 0 0 0

TOTALE 135 19,43 495 44,28 167 14,35

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Composizione delle catture

0

50

100

150

200

250

Specie

Nu

mer

o in

div

idu

i

B

C

OUT

Composizione delle catture

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

Specie

Kg

C.P.U.E. (Kg/500m) - N° ind/500m

Nome comune Nome scientifico B C OUT

Kg/500m N° ind/500m Kg/500m N° ind/500m Kg/500m N° ind/500m

Boga Boops boops 0,08 1,00 0,10 1,25 0,00 0,00

Sciarrano Serranus scriba 0,00 0,00 0,06 1,29 0,00 0,00

Perchia Serranus cabrilla 0,02 0,33 0,10 1,63 0,04 0,96

Sarago sparaglione Diplodus annularis 0,00 0,00 0,00 0,04 0,00 0,00

Sarago maggiore Diplodus sargus 0,00 0,00 0,00 0,00 0,05 0,29

Sarago fasciato Diplodus vulgaris 0,00 0,00 0,01 0,08 0,00 0,00

Pagello bastardo Pagellus acarne 0,25 3,00 0,00 0,00 0,02 0,48

Pagello fragolino Pagellus erythrinus 0,00 0,00 0,00 0,00 0,08 0,96

Pappagallo Sparisoma cretense 0,00 0,00 0,61 6,92 0,00 2,88

Zerro Spicara smaris 0,06 0,83 0,00 0,08 0,10 0,00

Scorfano rosso Scorpaena scrofa 0,11 1,17 0,05 0,25 0,00 0,38

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Scorfano nero Scorpaena porcus 0,01 0,17 0,00 0,00 0,00 0,00

Dentice Dentex dentex 0,19 0,17 0,00 0,00 0,00 0,00

Sauro Trachurus trachurus 0,08 1,25 0,00 0,00 0,10 1,44

Sgombro Scomber scombrus 0,03 0,08 0,00 0,00 0,00 0,00

Barracuda Sphyraena viridensis 0,00 0,00 0,03 0,04 0,04 0,10

Salpa Sarpa salpa 0,00 0,00 0,02 0,08 0,00 0,00

Tordo marvizzo Labrus viridis 0,00 0,00 0,00 0,00 0,02 0,10

Tordo pavone Symphodus tinca 0,00 0,00 0,01 0,08 0,01 0,00

Musdea Phycis phycis 0,00 0,00 0,01 0,17 0,00 0,00

Gallinella Trigla lucerna 0,03 0,08 0,01 0,04 0,00 0,00

Triglia Mullus surmuletus 0,17 2,08 0,67 8,13 0,67 6,63

Tracina Trachinus draco 0,03 0,08 0,00 0,00 0,00 0,00

Pesce prete Xyrichthys novacula 0,00 0,00 0,00 0,00 0,04 0,19

Polpo Octopus vulgaris 0,00 0,00 0,08 0,13 0,00 0,00

Aragosta Palinurus elephas 0,25 0,50 0,00 0,00 0,00 0,00

Seppia Sepia officinalis 0,03 0,08 0,08 0,42 0,12 0,58

Razza Raya clavata 0,13 0,17 0,00 0,00 0,00 0,00

Corvina Sciaena umbra 0,13 0,17 0,00 0,00 0,07 0,10

San Pietro Zeus faber 0,04 0,08 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE 1,63 11,25 1,85 20,63 1,34 15,09

C .p.u.e . 

0,00

0,10

0,20

0,30

0,40

0,50

0,60

0,70

0,80

Kg/500m B

C

OUT

Numero   individui per 500 metri  di rete

0,00

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

6,00

7,00

8,00

9,00

n°/500m B

C

OUT

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45

L‟analisi multivariata effettuata tramite PERMANOVA sulle abbondanze e sulle biomasse del

popolamento ittico, sulle c.p.u.e. e sul numero di individui/500m non ha mostrato differenze

significative per nessuno dei parametri indagati.

Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare le abbondanze degli individui catturati nelle pescate effettuate nella zona B, C,

OUT (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).

Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 8898 4449 1,9464 0,0638 ns Res 9 20572 2285,8 Total 11 29470

Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare le biomasse degli individui catturati nelle pescate effettuate nella zona B, C,

OUT (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).

Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 9107,3 4553,7 1,8895 0,0692 ns Res 9 21690 2410 Total 11 30797

Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare i rendimenti totali in peso (c.p.u.e. kg/500m ) ed in numero ( n° ind./500m) delle

pescate effettuate nella zona B, C, OUT . (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).

Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 9207,8 4603,9 1,9295 0,0622 ns Res 9 21475 2386,1 Total 11 30682

Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 7918,6 3959,3 1,7338 0,0991 ns Res 9 20552 2283,6 Total 11 28471

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Si riportano le elaborazioni grafiche (Multi Dimensional Scaling).

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47

Sono stati calcolati gli indici ecologici per le comunità censite nelle tre diverse aree in riferimento ai

rilievi considerati, e su questi è stata effettuata un’analisi statistica con PERMANOVA in modo

univariato.

Indici ecologici

N S H J d c

Media Dev. St. Media Dev. St. Media Dev. St. Media Dev. St. Media Dev. St. Media Dev. St.

Zona B 33,75 10,08 5,75 2,99 1,21 0,61 0,69 0,20 1,35 0,76 0,41 0,26 Zona C 123,75 67,83 7,00 3,83 1,36 0,48 0,74 0,16 1,31 0,94 0,32 0,13

OUT 39,50 21,79 5,25 0,96 1,24 0,24 0,75 0,13 1,27 0,39 0,35 0,09

Risultati della PERMANOVA condotta per N ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).

Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 20308 10154 5,8828 0,0208 * Res 9 15535 1726,1 Total 11 35843

Come si evince dalla tabella, sono state riscontrate differenze statisticamente significative

nell’abbondanza degli individui. Il test pair-wise (confronti a coppie) effettuato successivamente

all’analisi di cui sopra, ha evidenziato che tali differenze si riscontrano tra la zona B e la zona C

della riserva.

Risultati derivati dal Pair-wise post-hoc delle tre aree per N (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa)

Groups t P(MC) B, C 2,6247 0,0406 *

B, OUT 0,47892 0,6577 ns C, OUT 2,3649 0,0581 ns

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Le stesse analisi, effettuate per gli altri indici, non hanno rilevato in nessun caso differenze

statisticamente significative come si evince dalle tabelle successive.

Risultati della PERMANOVA condotta per S ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).

Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 6,5 3,25 0,39796 0,6868 ns Res 9 73,5 8,1667

Total 11 80

Risultati della PERMANOVA condotta per H’ (valori medi di Shannon-Wiener) ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).

Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 5,32E-02 2,66E-02 0,12111 0,8886 ns Res 9 1,9768 0,21964 Total 11 2,03

Risultati della PERMANOVA condotta per J (valori medi di evenness) ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).

Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 8,11E-03 4,05E-03 0,14245 0,8704 ns Res 9 2,56E-01 2,85E-02 Total 11 0,26428

Risultati della PERMANOVA condotta per d (Indice di ricchezza in specie Margalef), ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).

Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 1,30E-02 6,52E-03 1,21E-02 0,9887 ns Res 9 4,8463 0,53848 Total 11 4,8594

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Risultati della PERMANOVA condotta per c (Indice di dominanza Simpson). ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).

Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 1,74E-02 8,72E-03 0,28757 0,7535 ns Res 9 2,73E-01 3,03E-02

Total 11 0,29044

In riferimento alle autorizzazioni di pesca in AMP, è stato effettuato un confronto sul numero di

licenze rilasciate negli anni compresi tra il 2007 ed il 2012; i dati sono stati ricavati dalla

documentazione in possesso presso l’AMP e riportati nella tabella successiva.

Anno N° Licenze rilasciate

2007 19

2008 32

2009 41

2010 32

2011 30

2012 28

Come risulta evidente, nei primi anni dopo l’istituzione dell’AMP, si è registrato un aumento dei

pescatori in possesso di autorizzazione di pesca all’interno della riserva anche se nessun dato

conferma l’effettiva frequenza di pesca all’interno dell’ AMP; dal 2010 ad oggi invece il numero di

autorizzazioni è diminuito fino ad arrivare al valore più basso registrato nel 2012; molto

probabilmente le possibili cause sono in parte imputabili all’opinione dei pescatori sull’istituzione

dell’AMP e sui relativi benefici apportati dalla gestione di quest’ultima ed ai rapporti degli stessi

con l’AMP e le autorità locali. In occasione delle interviste, sono infatti emerse una serie di criticità

vissute dai pescatori che ritengono l’AMP indifferente alle esigenze degli stessi e responsabile

direttamente o indirettamente di alcune problematiche come per esempio le limitazioni nelle aree di

pesca che tendono ad aumentare la competizione fra i pescatori, l’eccessiva sorveglianza da un lato

e dall’altro una carenza in termini di controllo della pesca abusiva ed illegale, fattori che nel

complesso tendono a scoraggiare gli utenti che preferiscono pertanto sfruttare aree di pesca all’

esterno della riserva. In riferimento e contrariamente agli eventuali ed ipotetici benefici derivati

dall’istituzione della AMP, molti pescatori lamentano invece negli ultimi anni una evidente

riduzione degli stock ittici secondo alcuni dovuta appunto alla gestione dell’AMP, alla pesca

abusiva oltre che a cause naturali come per esempio, fattori ambientali, la presenza di delfini o la

stanzialità del pesce stesso. Probabilmente queste stesse cause fanno si che di tutti i pescatori

provvisti di autorizzazione pochissimi pescano effettivamente all’interno della riserva e questi stessi

con una frequenza bassissima, dato emerso dall’attività di monitoraggio e dai questionari effettuati.

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50

QUESTIONARI ED INTERVISTE

Come da protocollo, durante le attività di monitoraggio, sono state realizzate delle interviste con il

supporto di appositi questionari al fine di fornire un quadro generale della attività della piccola

pesca svolta in AMP e nella provincia di Siracusa, soprattutto da un punto di vista socio-economico,

delle problematiche esistenti e delle criticità vissute dai pescatori e di individuare il profilo dei

pescatori professionali.

Nel corso del progetto sono state effettuate un totale di 33 interviste ai pescatori professionali di cui

24 forniti di autorizzazione di pesca in AMP ed iscritti alla Marineria di Siracusa e 9 iscritti alla

stessa ma sprovvisti di licenza. Si riportano i dati relativi e le informazioni ricavate dalle interviste

e questionari dei pescatori con licenza di pesca in AMP; in particolare sono state effettuate 8

interviste dirette ossia sul campo e 16 interviste telefoniche per un totale di 24 pescatori intervistati

sui 28 forniti di licenza di pesca in AMP relativamente all’anno 2012. Questi restituiscono circa

l’86 % dei pescatori che operano in AMP e il 27% degli iscritti alla Marineria di Siracusa

costituendo quindi un campione rappresentativo della realtà locale della piccola pesca a Siracusa.

Percentuale di pescatori intervistati - Marineria Siracusa

73%

27%

Pescatori intervistati

Pescatori non intervistati

Percentuale di pescatori intervistati - AMP

86%

14%Pescatori intervistati

Pescatori non intervistati

Degli utenti intervistati, tutti di sesso maschile, l’88% svolge l’attività di pescatore come unica

professione, il 2% ha una altra attività ed il 4% è rappresentato da pensionati.

Marineria Siracusa

N° Pescatori Totali N° Pescatori intervistati

88 24

AMP

N° Pescatori Totali N° Pescatori intervistati

28 24

Professione N° Pescatori

Pensionato 2

Pescatore 21

Altra professione 1

Professione

8%

88%

4%

Pensionato

Pescatore

Altra professione

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51

Il primo dato che si è ritenuto opportuno rilevare è stata la distribuzione dei pescatori per fascia di

età; in particolare sono state individuate 5 fasce di età. I risultati relativi espressi come distribuzione

percentuale dei pescatori per fascia d’età, sono rappresentati nel grafico sottostante.

Per quanto riguarda il grado di istruzione, il 54 % degli utenti ha il diploma di scuola media, il 29%

la scuola elementare, il 13% il diploma di scuola media superiore, il 4 % la laurea.

In riferimento al sito di ormeggio delle imbarcazioni, il 46% dei pescatori tiene la barca a Siracusa,

al porto piccolo, il 33% ad Ognina, il 4% al porto grande di Siracusa ed il restante 17% in località

differenti (Marzamemi, Porto Palo di CapoPassero, Terrauzza); inoltre alcuni pescatori che

normalmente ormeggiano ad Ognina, durante l’anno trasferiscono per periodi di durata variabile la

barca a Siracusa e viceversa.

Classi di età N° pescatori

<18 0

18-30 2

31-50 8

51-60 7

>60 7

Scolarizzazione N° pescatori

Elementare 7

Media 13

Diploma 3

Laurea 1

Sito di ormeggio N° pescatori

Ognina 8

Siracusa Porto Piccolo 11

Siracusa Porto Grande 1

Altro 4

Classi di età

34%

29%

29%0% 8%

<18

18-30

31-50

51-60

>60

Grado di scolarizzazione

4%13%

29%

54%

Elementare

Media

Diploma

Laurea

Sito di ormeggio

17% 33%

4%46%

Ognina

Siracusa Porto Grande

Siracusa Porto Piccolo

Altro

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52

Per quanto riguarda l’effettiva operatività della flotta all’interno della riserva, il 79% ha confermato

di pescare all’interno dell’AMP.

Pesca in AMP

21%

79%

Si

No

Alla domanda riguardo la frequenza di pesca all’interno della riserva, tenuto conto del 21 % che

non vi pesca mai, il 46% ha dichiarato di pescare all’interno della AMP in maniera moderata, il 25

% vi pesca solo raramente, ed il restante 8% pesca spesso nella riserva; nessuno ha risposto di

pescare sempre ed esclusivamente all’interno di quest’ultima. In particolare, il 37 % di coloro che

operano nella riserva, pesca in zona C mentre il 63% in Zona B.

Frequenza di pesca in AMP

8%0% 21%

25%

46%

No

Raramente

Media

Spesso

Sempre

Sito di pesca in AMP

37%

63%

Zona B

Zona C

Dai questionari risulta che i siti di pesca più frequentati risultano essere nella zona B Capo Meli e

Terrauzza, nella zona C Punta della Mola. I siti di pesca più frequentati all’esterno della riserva

risultano quelli indicati in tabella nelle percentuali che appaiono nel grafico.

Pesca in AMP N° pescatori

Si 19

No 5

Frequenza di Pesca in AMP N° pescatori

No 5

Raramente 6

Media 11

Spesso 2

Sempre 0

Siti di Pesca in AMP N° pescatori

Zona B 12

Zona C 7

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53

Siti di pesca esterni alla riserva

9%9%

6%

4%

4%

9% 18%

17%15%

9%

Ognina

Siracusa

Avola

Santa Panagia

Fontane Bianche

M arzamemi - Portopalo

Arenella

Penisola M anchisi

Cassibbile

Altro

In riferimento alla stagionalità, tutti i pescatori hanno dichiarato di uscire in maniera continua tutto

l’anno con una frequenza di 7 giorni a settimana (ad eccezione di un pescatore che ha dichiarato di

uscire solo 2-3 volte a settimana). La frequenza delle uscite, a detta di tutti, è condizionata

principalmente dalle condizioni meteo pertanto è difficoltoso definire il numero effettivo di giornate

di pesca; un'altra causa che condiziona e limita le uscite viene identificata nella manutenzione della

barca e degli attrezzi.

Le autorizzazioni di pesca prevedono inoltre l’utilizzo di determinati sistemi di pesca e le

percentuali delle autorizzazioni relative a questi ultimi sono state analizzate nei paragrafi

precedenti; per quanto riguarda l’effettivo utilizzo degli attrezzi, dalle interviste è emerso che il

42% dei pescatori utilizza il tramaglio, il 29% utilizza sia il palangaro che il tramaglio

principalmente in funzione della stagione e delle specie bersaglio; il 17% utilizza solo il palangaro,

l’8% le nasse ed il restante 2% la lenza.

Attrezzi utilizzati

4% 17%

42%

29%

8%

Palangaro

Tramaglio

Palangaro e Tramaglio

Nasse

Lenze

Siti di pesca esterni all’AMP

Ognina

Siracusa

Avola

Santa Panagia

Fontane Bianche

Marzamemi - Portopalo

Arenella

Penisola Manchisi

Cassibbile

Altro

Attrezzi utilizzati N° pescatori

Solo Palangaro 4

Solo Tramaglio 10

Palangaro e Tramaglio 7

Nasse 2

Lenze 1

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54

Come risulta evidente sia dal grafico che dalla tabella, i sistemi di pesca più utilizzati risultano

quindi il palangaro (11 pescatori) ed il tramaglio (17 pescatori) ed in particolare quest’ultimo

sembra essere quello più utilizzato dalla flotta che opera in AMP a conferma di quanto emerso dai

rilievi eseguiti sul campo.

I pescatori che utilizzano il tramaglio escono in maniera continua durante l’anno con una frequenza

giornaliera; per coloro che lo utilizzano insieme al palangaro, le stagioni preferite risultano essere la

primavera e l’estate utilizzandolo in alternativa al palangaro circa 2-3 volte a settimana. Il tempo di

posa e l’ora di cala e salpa variano notevolmente: alcuni pescatori calano la notte o all’alba per

salpare la mattina dopo 4-6 ore di posa; altri calano il pomeriggio o la sera per salpare all’alba o il

mattino dopo (12 ore di posa); altri ancora calano la mattina all’alba per salpare il giorno dopo (24

ore di posa).

Il 71% di coloro che utilizzano il tramaglio pesca in AMP principalmente in zona B a Terrauzza e

Capo Meli; in zona C, l’area di pesca più frequentata risulta Punta della Mola; la distanza dalla

costa e la profondità variano in funzione del sito di pesca.

Pesca in AMP: Tramaglio

29%

71%

Si

No

La frequenza di pesca con il tramaglio in AMP è indicata nei grafici e nelle tabelle sottostanti.

Frequenza di pesca in AMP: tramaglio

24%

24%

28%6%

18%

No

Raramente

Media

Spesso

Sempre

Tramaglio

Pesca in AMP N° pescatori

Si 12

No 5

Tramaglio

Frequenza di Pesca in AMP N° pescatori

No 5

Raramente 4

Media 4

Spesso 3

Sempre 1

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55

I siti di pesca all’esterno della riserva sono gli stessi elencati precedentemente ad una distanza dalla

costa e ad una profondità variabile.

La lunghezza dell’attrezzo varia da 500 a 2000 metri, l’altezza da 2 a 4 metri; la maglia più

utilizzata risulta la maglia 9; molti pescatori hanno dichiarato tuttavia di utilizzare differenti maglie

(10-11-12) in funzione della stagione e delle specie bersaglio che conseguentemente variano

durante il corso dell’anno. Le specie più pescate, a sentire i pescatori, risultano essere naselli,

triglie, seppie, scorfani, pappagalli, aragoste etc.

Per quanto riguarda l’utilizzo del palangaro, il 55% di coloro che lo utilizzano ha dichiarato di

pescare spesso in AMP, in zona B, a Capo Meli e Terrauzza ed in zona C, a Punta della Mola ma

principalmente di pescare all’esterno della riserva (i siti corrispondono a quelli citati sopra) ad una

distanza dalla costa ed ad una profondità che varia a seconda del sito di pesca.

Pesca in AMP: Palangaro

55%45%

Si

No

L’utilizzo del palangaro risulta continuo per coloro che lo utilizzano come unico attrezzo di pesca

durante tutto l’anno con una frequenza di tutti i giorni, varia per coloro che lo utilizzano

contemporaneamente ed in alternativa al tramaglio. In questo caso, le stagioni preferite sembrano

essere autunno ed estate ed in ogni caso in base alla specie bersaglio. Il numero di ami vari da 200 a

2000, la lunghezza da 2000 a 10000 metri e la lunghezza dei braccioli è in media di 1,5 metri; l’esca

più utilizzata risulta il gambero e/o i calamari. Il palangaro di fondo appare quello più utilizzato

rispetto a quello di superficie ed intermedio; in relazione alla tipologia del palangaro variano le

specie catturate rappresentate principalmente da naselli, saraghi, pagri, dentici, pagelli, palamiti

come specie target. Il tempo di posa varia notevolmente: alcuni pescatori calano il palangaro la sera

per ritirarlo il mattino dopo all’alba mantenendo quindi l’attrezzo in acqua per circa 12 ore; la

maggior parte tuttavia effettua la cala e la salpa contemporaneamente con un tempo di posa di circa

4 ore.

Palangaro

Pesca in AMP N° pescatori

Si 6

No 5

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56

Solo due pescatori utilizzano come sistema di pesca le nasse; in particolare il numero di trappole

varia da 150 a 200 e queste ultime sono di plastica e/o metallo. La frequenza di pesca è varia

durante l’arco dell’anno anche se principalmente la primavera e l’autunno rappresentano le stagioni

in cui questo attrezzo viene utilizzato e continua durante la settimana. Entrambi i pescatori hanno

dichiarato di pescare spesso all’interno della riserva sia in zona B che in zona C ad una profondità

di circa 150 metri con un tempo di posa di circa 24 ore; gli stessi calano le nasse anche all’esterno

della riserva ed in particolare i siti più frequentati sono Ognina, Siracusa e Santa Panagia. La specie

bersaglio è rappresentata dal polpo.

La lenza viene utilizzata raramente solo da un pescatore in maniera varia durante l’anno;

quest’ultimo, che ha comunque dichiarato di non pescare mai all’interno dell’AMP, utilizza una

lenza da fondo con un solo amo e le specie bersaglio sono rappresentate da pagelli.

Di tutti gli intervistati, solo 3 pescatori (12%) effettuano la pesca a circuizione della lampuga solo

all’esterno della riserva (Ognina) nei periodi consentiti dalle normative con una frequenza di 7

giorni a settimana, condizioni meteo permettendo.

Alla domanda riferita all’utilizzo del pesce catturato, il 79 % ha risposto di vendere il pesce al

mercato, il 13% alle pescherie; il restante 8% ha dichiarato di vendere direttamente il pesce nei siti

di sbarco.

Utilizzo pesce catturato

8%

13%

79%

Mercato

Pescheria

Vendita diretta

In riferimento al pescato, sono state poste ai pescatori una serie di domande riguardanti l’eventuale

riduzione di quest’ultimo e la presenza di specie alloctonee; l’83% dei pescatori ha dichiarato di

non aver mai visto specie alloctone mentre il restante 17% ha dichiarato di aver pescato qualche

specie “strana” non riuscendo ad identificarla; il 71 % dei pescatori lamenta una notevole riduzione

del pescato negli ultimi anni attribuendo le cause all’inquinamento, al riscaldamento delle acque ed

altri fattori ambientali, alla pesca eccessiva ed alla gestione spesso non opportuna della stessa AMP.

Utilizzo pesce catturato N° pescatori

Mercato 19

Pescheria 3

Vendita diretta 2

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57

Specie alloctone

17%

83%

Si

No

Riduzione del pescato

29%

71%

Si

No

L’intrusione di tursiopi per esempio viene considerata una causa determinante che sia direttamente,

cibandosi del pesce ed impoverendo di conseguenza le risorse, che indirettamente, causando danni

notevoli alle reti, influenza la quantità di pescato; a tal proposito il 79% dei pescatori conferma di

subire intrusioni da tursiopi con una frequenza media con conseguenti danni alle reti.

Intrusione tursiopi

21%

79%

Si

No

Per quanto riguarda il costo dell’attività in 1 anno, il 41 % degli intervistati ha risposto di spendere

da 5000 a 10000 euro, il29% da 10000 a 15000, un 13% ne spende da 1000 a 5000 ed un altro 13%

da 15000 a 20000, solo il 4% spende meno di 1000 euro. Le spese fanno riferimento al

mantenimento della barca e degli attrezzi, al pagamento di multe e contributi, al carburante etc. In

tabella sono elencate le diverse spese in ordine di importanza.

Presenza di specie alloctone

N° pescatori Riduzione Pescato N° pescatori

Si 4 Si 17

No 20 No 7

Intrusione tursiopi N° pescatori

Si 19

No 5

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58

Costo dell'attività in euro

13%

29%

41%

13%4%

<1000

1000-5000

5000-10000

10000-15000

15000-20000

L’83 % degli utenti, alla domanda se vivevano conflitti con i pescatori ricreativi ha dichiarato di

non avere conflitti con questi ultimi mentre il restante 17% ha risposto affermativamente

attribuendo i conflitti al fatto che spesso questi ultimi pescano nelle stesse aree, con sistemi di pesca

non autorizzati e rivendono al mercato il pesce catturato e lamentano in questo senso, la mancanza

di sorveglianza e controlli della pesca ricreativa.

Conflitti con i pescatori ricreativi

17%

83%

Si

No

Ai pescatori è stato chiesto inoltre di definire i loro rapporti con le autorità locali di controllo

(Capitaneria di Porto); un 13% ha confermato di interagire negativamente con questi ultimi, un altro

13% di interagire sia positivamente che negativamente mentre il restante 74% ha confermato di

avere buoni rapporti con le autorità locali. Tutti gli utenti hanno manifestato tuttavia delle lamentele

che fanno riferimento da un lato alla eccessiva rigidità dei controlli spesso condotti in maniera non

giustificata e dall’altro lato alla mancanza di controlli nei confronti di pescatori senza licenza ed

auspicano in questo senso una maggiore sorveglianza nei confronti soprattutto della pesca abusiva.

Alcuni utenti hanno lamentato inoltre un eccessivo controllo e severità da parte dell’AMP stessa.

Costi dell’attività N° pescatori

<1000 1

1000-5000 3

5000-10000 10

10000-15000 7

15000-20000 3

Spese

Mantenimento barca ed attrezzi

Tasse e contributi

Carburante

Alrto

Conflitti con i pescatori ricreativi N° pescatori

Si 4

No 20

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59

Conflitti con Autorità Locali

13%

74%

13%

Si

No

Media misura

In riferimento alla domanda riguardo l’iscrizione o l’appartenenza a cooperative o associazioni, il

50 % fa parte di una o più cooperative di pesca, il restante 50% no.

Iscrizione a o appartenenza a cooperative o associazioni

50%50%

Si

No

Il 79% degli intervistati ha dichiarato di conoscere la legislazione di riferimento della pesca

professionale lamentando la presenza di leggi e normative troppo restrittive che non aderiscono

spesse volte alla realtà locale.

Conoscenza della Legislazione della pesca professionale

8%

13%

79%

Si

No

Media misura

Alla domanda riguardo la conoscenza della regolamentazione della pesca professionale in AMP, il

96% ha affermato di conoscerlo.

Conflitti con le autorità locali N° pescatori

Si 3

No 18

Media misura 3

Iscrizione a o appartenenza a cooperative o associazioni

N° pescatori

Si 12

No 12

Conoscenza legislazione pesca professionale

N° pescatori

Si 19

No 3

Media misura 2

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60

Conoscenza della del regolamento della pesca professionale in AMP

96%

4%

Si

No

Ai pescatori professionali è stato chiesto inoltre la loro opinione riguardo l’istituzione dell’AMP e

degli eventuali benefici apportati da quest’ultima. Il 17% è apparso entusiasta nei confronti

dell’AMP confermando gli effetti positivi conseguenti all’istituzione della riserva; alcuni hanno

dichiarato come esemplari delle stesse specie ittiche pescate in zona B presentano taglie maggiori

rispetto a quelle pescate in zona C ed in generale, in riferimento ai pesci “di seconda”, all’esterno

della riserva questi ultimi sono solitamente di più piccola taglia rispetto all'interno della riserva.

L’83% ha risposto dichiarando che l’AMP non ha portato nessun beneficio in riferimento al pescato

che, secondo alcuni, si è mantenuto pressoché uguale nel corso degli anni secondo altri, in realtà c’è

stato un aumento evidente subito dopo l’istituzione dell’AMP ma poi il pescato si è notevolmente

ridotto e altri ancora hanno lamentato addirittura una riduzione del pescato negli ultimi anni ed in

particolare in concomitanza all’istituzione di quest’ultima. La maggior parte dei pescatori inoltre ha

dichiarato di non aver osservato differenze tra le zone interne ed esterne della riserva, mentre altri

hanno confermato che effettivamente nella zona A c’è più pesce ma quest’ultimo non si sposta nelle

zone limitrofe o esterne alla riserva.

Alcuni hanno sottolineato come l’AMP, o meglio la gestione della pesca in AMP, limita moltissimo

questa attività con orari troppo restrittivi e limitazione degli attrezzi e delle aree di pesca;

quest’ultimo fattore in particolare tende ad aumentare la competizione tra i pescatori stessi che si

ritrovano spesso a condividere le stesse aree con la conseguenza che tutti pescano di meno e

sfruttando le stesse zone di pesca contribuiscono alla riduzione delle risorse ittiche. Come risulta

evidente, non tutti hanno una opinione favorevole sull’AMP; sarebbe opportuno in questo senso

migliorare i rapporti con i pescatori coinvolgendoli maggiormente nelle attività di gestione della

pesca, e non solo, all’interno della riserva. Nel corso delle interviste, alcuni pescatori hanno colto

l’occasione per offrire qualche suggerimento come per esempio una serie di soluzioni per ovviare

alcune criticità, come variazione delle zone di pesca o un tempo di riposo del mare, etc..

Conoscenza regolamento pesca professionale in AMP

N° pescatori

Si 23

No 1

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61

Benefici istituzione AMP

83%

17%

Si

No

Dai questionari sono emerse inoltre alcune informazioni importanti, in particolare delle criticità

vissute dai pescatori professionali che lamentano in primo luogo la pesca abusiva o illegale ossia di

pescatori senza licenza, sia all'interno che all'esterno della riserva, la pesca di esemplari

sottomisura, la pesca eccessiva effettuata con attrezzi non in regola, le attività di pesca subacquee,

la presenza di reti senza segnali, ed al tempo stesso la mancanza di controlli. Alla luce di queste

problematiche auspicano, una maggiore sorveglianza e maggiori controlli orientati nella giusta

direzione ed al tempo stesso una maggiore flessibilità e disponibilità sia dell’AMP che delle autorità

locali nei confronti di coloro che svolgono quest’attività in maniera dignitosa nonostante le

difficoltà oggettive anche per garantire che la piccola pesca, che rappresenta un piccolo tesoro di

tradizione e di cultura ed al tempo stesso una fonte di sostentamento di una parte importante della

realtà locale, non venga perso e dimenticata nel tempo.

Benefici istituzione AMP N° pescatori

Si 4

No 20

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62

PESCA RICREATIVA

RISULTATI

Nel corso del 2012 sono state rilasciate 636 autorizzazioni della pesca ricreativa fra annuali, mensili

e settimanali per un numero di pescatori pari a 521. Nelle tabelle che seguono viene indicato il

numero e la tipologia di autorizzazioni rilasciate, annuale, mensile e settimanale, da barca e/o terra,

il numero di pescatori ricreativi con autorizzazioni annuali mensili e settimanali da barca e/o terra, il

numero di residenti e non residenti. In riferimento a questi ultimi, si ricorda che solo i residenti nel

comune di Siracusa possono pescare in zona B; i non residenti, come previsto dal regolamento,

hanno permesso di pesca solo in zona C; tuttavia nel 2012, una quota di autorizzazioni rilasciate ai

non residenti hanno previsto il permesso di pesca anche in zona B.

Anno N°Autorizzazioni rilasciateAutorizzazioni

annuali Autorizzazioni

mensili Autorizzazioni

settimanali

2012 636 324 249 63

Autorizzazioni

39% 51%

10%

Annuali

Mensili

Settimanali

Anno N°Pescatori N°Pescatori annuali N°Pescatori

mensili N°Pescatori settimanali

N°Pescatori settimanali-mensili

2012 521 324 143 32 22

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63

Pescatori

6%

27%

63%

4%

Annuali

Mensili

Settimanali

Mensili-settimanali

Anno N°Autorizzazioni Barca Terra Barca e terra Non specificato

2012 636 134 477 20 5

Autorizzazioni

1%3%

21%

75%

Barca

Terra

Barca e terra

Non specificato

Anno N°Pescatori Barca Terra Barca e terra Non specificato

2012 521 124 376 16 5

Pescatori

72%

24%

3% 1%

Barca

Terra

Barca e terra

Non specif icato

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64

Anno N°Residenti N° Non Residenti N° Non Residenti con permesso di pesca in Zona B

2012 418 16 87

Residenti e non Residenti

3%

17%

80%

Non Residenti con permesso dipesca in Zona BNon Residenti

Residenti

Come si evince dalle tabelle e dai grafici si ha una netta prevalenza di autorizzazioni da terra e

quindi di pescatori che operano da terra, rispetto a quelle da barca e di quelle annuali rispetto a

quelle settimanali e mensili.

Contemporaneamente al rilascio delle autorizzazioni annuali (324) sono stati consegnati i libretti di

cattura (Log-book). Nella tabella seguente viene indicato il numero dei pescatori cui è stato

rilasciato il libretto, corrispondente quindi al numero delle autorizzazioni annuali, suddiviso per

tipologia (barca, terra, barca e/o terra).

Anno N°Pescatori N°Pescatori

annuali N°Autorizzazioni

annuali Terra Barca Barca e terra Non specificato

2012 521 324 324 201 106 14 3

Autorizzazioni annuali

1%4%

62%

33%

Terra

Barca

Barca e terra

Non specif icato

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65

Solo 107 libretti dei 324 rilasciati ai pescatori annuali, sono stati restituiti alla AMP alla data di

scadenza e di questi, solo una parte sono stati compilati; l’analisi dei dati è stata effettuata solo su

questi ultimi; in tabella si riporta il numero totale dei libretti rilasciati, quelli restituiti, compilati ed

analizzati suddivisi nelle categorie da barca, terra e barca e terra.

Anno N°Pescatori N°Autorizzazioni/pescatori

Annuali – N°Libretti rilasciati

N° Libretti restituiti N° Libretti analizzatiN° Libretti

Terra N° Libretti

Barca N° Libretti Barca

e terra

2012 521 324 107 90 69 20 1

Libretti di cattura

84%

16%

67% 33%

Non restituiti

Restituiti

Compilati

Non compilati

Libretti di cattura analizzati

69

20

1

0

20

40

60

80

100

Terra Barca Barca e terra

Come risulta evidente dai grafici e dalla tabella, il numero di libretti analizzati, nonostante

costituisca un campione rappresentativo degli utenti (33%), è basso rispetto al numero di libretti

rilasciati nel corso dell’anno; inoltre, osservando il numero di autorizzazioni rilasciate in totale, si

vede che una metà consistente di queste ultime fa riferimento ad autorizzazioni mensili e/o

settimanali di cui non si ha alcun dato non prevedendo il rilascio dei log-book.

Alla luce di ciò, l’analisi dei dati contenuti nei libretti fornisce sicuramente un quadro descrittivo e

significativo dell’attività di pesca ricreativa in termini di tipologia e rendimento del pescato, numero

effettivo di utenti, quantificazione delle giornate dedicate alla attività etc. ma al tempo stesso, i

risultati ottenuti dalla suddetta analisi sono inevitabilmente sottostimati rispetto ai dati reali.

Per ovviare a quanto espresso precedentemente e fornire una stima descrittiva quanto più prossima

ai dati reali, i risultati ottenuti dai 90 libretti analizzati sono stati rapportati al numero totale dei

pescatori annuali a cui sono stati consegnati i libretti di cattura (324).

Questo metodo è stato applicato sia per quanto riguarda il numero delle uscite che la composizione

ed il rendimento del pescato.

Dai dati analizzati si evince che l’attività di pesca ricreativa viene praticata in maniera continua in

tutto l’anno, a conferma di quanto già emerso negli anni precedenti, ad eccezione del periodo di

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66

fermo compreso dal 1 aprile al 15 maggio di ogni anno, imposto ed individuato dall’ente gestore

(art. 20, comma 10 del regolamento di esecuzione).

Il totale delle uscite registrate, la media di uscite al mese (per 11 mesi), la media di uscite per

pescatore al mese, la media dei pescatori al mese ed i mesi con più uscite, sono riportati nelle

tabella sottostante.

Anno Totale

uscite

Media

uscite/mese

Media

uscite/pesc/mese

Dev.

Stand.

Media

pescatori/mese

Dev.

Stand. Mesi con più uscite

2012 1358 123,5 2,7 0,36 46,8 7,93 Giugno-Agosto-Settembre

I dati relativi alle uscite ed alla media di pescatori al mese rapportati a 324 pescatori vengono

indicati nella tabella successiva.

Anno Totale uscite Media pescatori/mese Media uscite/mese

2012 4888 168 444

In particolare, analizzando i dati, si evince come in ogni mese si registra un numero consistente di

pescatori che operano da terra rispetto ai pescatori che operano da barca; ciò vale anche per le

uscite il cui numero maggiore è rappresentato dalle uscite da terra rispetto a quelle da barca.

In riferimento ai pescatori con autorizzazione di pesca da barca, è stata effettuata un’analisi delle

imbarcazioni sulla base delle informazioni contenute nei libretti e nei moduli da compilare al

momento del rilascio delle autorizzazioni; in particolare, il numero di pescatori da barca e

conseguentemente il numero di natanti che operano all’interno della riserva è risultato di 140 (124

autorizzazioni solo da barca e 16 autorizzazioni barca-terra); dai dati esaminati, la tipologia di

imbarcazione più utilizzata appartiene alla categoria “Open”; nel grafico sottostante sono indicate

tutte le categorie di barche con le rispettive percentuali di presenza.

Tipologia Barche

Cabinato5% Gommone

7%

Walkaround5%

Pilotina10%

Canotto1%

Lancia3%

Stam1%

Open41%

Arcos 1%

Rio1%

Gozzo11%

Semicabinato 10%

Ars 241%

Saver1%

Motoscafo1%

Vela2%

Warauna1%

Gozzo

Open

Semicabinato

Lancia

Canotto

Pilotina

Walkaround

Gommone

Cabinato

Arcos

Ars 24

Motoscafo

Rio

Saver

Vela

Warauna

Stam

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67

Nella tabella successiva vengono riportati i valori medi, massimi e minimi delle principali

caratteristiche delle imbarcazioni come lunghezza fuori tutto e potenza motori espressa in cavalli.

Caratteristiche imbarcazioni

Min. Max. Media Dev. Stand. L. F. T. 3 11,3 5,8 1,26 H. P. 4 306 78,7 80,09

Per quanto riguarda le tecniche di pesca, vengono utilizzati gli attrezzi previsti dal regolamento; tra

questi i più utilizzati risultano la canna da lancio sia da superficie che da fondo per i pescatori che

esercitano l’attività da terra ed il bolentino e la traina da barca (dato emerso dai questionari

effettuati).

Le informazioni riportate nei libretti relativamente al pescato sono state elaborate e da queste sono

stati ricavati una serie di dati riguardo la composizione delle catture in termini di specie, numero di

specie, abbondanza di individui, etc.

Il numero totale di individui catturati (Abbondanza, N) è di 8966. Il numero di specie (Ricchezza

specifica, S) è 31; queste ultime sono rappresentate da 1 mollusco cefalopode e 30 osteitti ripartiti

in 17 famiglie; dalla tabella e dal grafico si evince una netta prevalenza di Sparidi con una

percentuale del 27%.

Perc entuale  di F amig lie  c ens ite  nel 2012  

S paridae

27%

Mugilidae

3%

Belonidae

3%Carangidae

10%Centracanthidae

3%

Coryphaenidae

3%

Labridae

7%

Moronidae

3%

Mullidae

3%

Muraneidae

3%Pomacentridae

3%S caridae

3%

S combridae

10%

S corpaenidae

3%

S erranidae

7%

S phyraenidae

3%

Trachinidae

3%

Il numero medio di specie (Sm) e di individui catturati al mese è risultato rispettivamente di 21,8 e

815,1 mentre il numero di individui catturati da un pescatore è di 99,6. I mesi con più pescato sono

risultati i mesi di giugno, luglio e agosto.

Famiglie N° specie Belonidae 1 Carangidae 3 Centracanthidae 1 Coryphaenidae 1 Labridae 2 Moronidae 1 Mugilidae 1 Mullidae 1 Muraneidae 1 Pomacentridae 1 Scaridae 1 Scombridae 3 Scorpaenidae 1 Serranidae 2 Sparidae 8 Sphyraenidae 1 Trachinidae 1

17 30

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68

Andamento del pescato

0

500

1000

1500

2000

2500

Gen

naio

Feb

brai

o

Mar

zo

Mag

gio

Giu

gno

Lugl

io

Ago

sto

Set

tem

bre

Otto

bre

Nov

embr

e

Dic

embr

e

Mesi

Nu

mer

o in

div

idu

i

Rapportando i risultati a 324 pescatori, otteniamo un numero totale di individui catturati pari a

32278. Nelle tabelle seguenti vengono riportati i dati relativi alla composizione totale delle catture

ed alla composizione delle catture suddivisa tra terra, barca e barca/terra considerando 90 e 324

pescatori. Inoltre è stata calcolata la percentuale sul totale del pescato del contributo della pesca

esercitata da barca, da terra e barca e/o terra.

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE (90 Pescatori)

2012

Terra Barca Barca e terra Totale

TOTALE 4508 4419 39 8966

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE (324 pescatori)

2012

Terra Barca Barca e terra Totale

TOTALE 16229 15908 140 32278

Composizione delle catture

39

4419 4508

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

4000

4500

5000

Terra Barca Barca e terra

Composizione delle catture

0,4%

50,3%

49,3%

Terra

Barca

Barca e terra

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE %

2012

Terra Barca Barca e terra

TOTALE 50,3 49,3 0,4

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69

Come risulta evidente dalla tabella, il numero di individui pescati da barca e da terra è praticamente

uguale. Alla luce di ciò e considerato quanto affermato precedentemente riguardo il numero delle

uscite da terra, che ricordiamo è significativamente più elevato rispetto a quelle da barca, possiamo

affermare che il maggiore contributo al pescato deriva dalla pesca da barca.

Nella tabella seguente si riporta la lista delle specie catturate ed il rispettivo numero di individui

indicando le specie con il nome comune ed il nome scientifico, il totale del pescato suddiviso nelle

categorie da imbarcazione, da terra e da imbarcazione e terra sia per 90 pescatori che per 324.

Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore

Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 807 987 20 1814 20,2

Boga Boops boops 1702 157 6 1865 20,7

Serrania Serranus cabrilla 188 1011 4 1203 13,4

Perchia Serranus scriba 273 248 9 530 5,9

Sparaglione Diplodus annularis 200 235 0 435 4,8

Pagello Pagellus erythrinus 13 321 0 334 3,7

Occhiata Oblada melanura 167 110 0 277 3,1

Pappagallo Sparisoma cretense 60 6 0 66 0,7

Castagnola Chromis chromis 2 75 0 77 0,9

Menola Spicara maena 18 97 0 115 1,3

Scorfano Scorpaena sp. 128 64 0 192 2,1

Pagro Pagrus pagrus 49 68 0 117 1,3

Occhialone Pagellus bogaraveo 50 824 0 874 9,7

Dentice Dentex dentex 13 39 0 52 0,6

Sauro Trachurus spp. 38 88 0 126 1,4

Ricciola Seriola dumerili 30 4 0 34 0,4

Tonnetto Euthynnus alletteratus 69 1 0 70 0,8

Tonno rosso Thunnus thinnus 10 0 0 10 0,1

Palamita Sarda sarda 66 3 0 69 0,8

Lampuga Coryphaena hippurus 21 8 0 29 0,3

Pesce pilota Naucrates ductor 14 0 0 14 0,2

Aguglia Belone belone 358 69 0 427 4,7

Sarago Diplodus spp. 47 0 0 47 0,5

Barracuda Sphyraena sphyraena 28 0 0 28 0,3

Polpo Octopus vulgaris 2 4 0 6 0,1

Spigola Dicentrarchus labrax 99 0 0 99 1,1

Cefalo Mugli cephalus 21 0 0 21 0,2

Murena Muraena helena 8 0 0 8 0,1

Tordo Labrus spp. 23 0 0 23 0,3

Tracina Trachinus draco 3 0 0 3 0,0

Triglia Mullus spp. 1 0 0 1 0,0

Altro - - - - - -

TOTALE 4508 4419 39 8966 99,6

Nome comune Nome scientifico2012

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE

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70

Composizione ed andamento delle catture

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

Nom e  s pe c ie

Num

ero in

div

idui

Terra

Barca

Barca e terra

Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore

Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 2905 3553 72 6530 20,2

Boga Boops boops 6127 565 22 6714 20,7

Serrania Serranus cabrilla 677 3640 14 4331 13,4

Perchia Serranus scriba 983 893 32 1908 5,9

Sparaglione Diplodus annularis 720 846 0 1566 4,8

Pagello Pagellus erythrinus 47 1156 0 1202 3,7

Occhiata Oblada melanura 601 396 0 997 3,1

Pappagallo Sparisoma cretense 216 22 0 238 0,7

Castagnola Chromis chromis 7 270 0 277 0,9

Menola Spicara maena 65 349 0 414 1,3

Scorfano Scorpaena sp. 461 230 0 691 2,1

Pagro Pagrus pagrus 176 245 0 421 1,3

Occhialone Pagellus bogaraveo 180 2966 0 3146 9,7

Dentice Dentex dentex 47 140 0 187 0,6

Sauro Trachurus spp. 137 317 0 454 1,4

Ricciola Seriola dumerili 108 14 0 122 0,4

Tonnetto Euthynnus alletteratus 248 4 0 252 0,8

Tonno rosso Thunnus thinnus 36 0 0 36 0,1

Palamita Sarda sarda 238 11 0 248 0,8

Lampuga Coryphaena hippurus 76 29 0 104 0,3

Pesce pilota Naucrates ductor 50 0 0 50 0,2

Aguglia Belone belone 1289 248 0 1537 4,7

Sarago Diplodus spp. 169 0 0 169 0,5

Barracuda Sphyraena sphyraena 101 0 0 101 0,3

Polpo Octopus vulgaris 7 14 0 22 0,1

Spigola Dicentrarchus labrax 356 0 0 356 1,1

Cefalo Mugli cephalus 76 0 0 76 0,2

Murena Muraena helena 29 0 0 29 0,1

Tordo Labrus spp. 83 0 0 83 0,3

Tracina Trachinus draco 11 0 0 11 0,0

Triglia Mullus spp. 4 0 0 4 0,0

Altro - - - -

TOTALE 16229 15908 140 32278 99,6

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE (324 pescatori)

2012Nome comune Nome scientifico

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71

Al fine di fornire una stima della biomassa e del rendimento del pescato in peso, il numero di

individui catturati di ciascuna specie è stato moltiplicato per il corrispondente peso medio (per la

definizione di quest’ultimo è stata presa in considerazione la taglia media o comune ottenuta sulla

base di ricerche bibliografiche, consultazione sito fishbase.it, interviste con i pescatori sia

professionali che ricreativi, misurazioni dirette ed applicata la relazione lunghezza-peso) e da qui è

stato calcolato il rendimento totale in kg espresso nelle tabelle successive sia per 90 pescatori che

per 324. In particolare il rendimento in kg per 90 pescatori risulta uguale a circa 930 kg nell’anno di

campionamento con una media di pescato per pescatore pari a 10 kg in un anno.

Kg Kg/Pescatore

Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 45,35 0,50

Boga Boops boops 16,79 0,19

Serrania Serranus cabrilla 60,15 0,67

Perchia Serranus scriba 26,50 0,29

Sparaglione Diplodus annularis 5,66 0,06

Pagello Pagellus erythrinus 26,72 0,30

Occhiata Oblada melanura 5,26 0,06

Pappagallo Sparisoma cretense 4,22 0,05

Castagnola Chromis chromis 0,15 0,00

Menola Spicara maena 1,73 0,02

Scorfano Scorpaena sp. 28,80 0,32

Pagro Pagrus pagrus 16,38 0,18

Occhialone Pagellus bogaraveo 105,75 1,18

Dentice Dentex dentex 52,00 0,58

Sauro Trachurus spp. 8,32 0,09

Ricciola Seriola dumerili 25,50 0,28

Tonnetto Euthynnus alletteratus 84,40 0,94

Tonno rosso Thunnus thinnus 166,35 1,85

Palamita Sarda sarda 38,50 0,43

Lampuga Coryphaena hippurus 55,19 0,61

Pesce pilota Naucrates ductor 3,65 0,04

Aguglia Belone belone 11,96 0,13

Sarago Diplodus spp. 4,70 0,05

Barracuda Sphyraena sphyraena 15,51 0,17

Polpo Octopus vulgaris 6,00 0,07

Spigola Dicentrarchus labrax 101,87 1,13

Cefalo Mugli cephalus 4,98 0,06

Murena Muraena helena 8,00 0,09

Tordo Labrus spp. 0,97 0,01

Tracina Trachinus draco 0,31 0,0

Triglia Mullus spp. 0,04 0,0

Altro - - -

931,7 10,3

RENDMENTO DELLE CATTURE (90 pescatori)

Nome comune Nome scientifico2012

TOTALE

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72

Kg Kg/Pescatore

Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 163,26 0,50

Boga Boops boops 60,43 0,19

Serrania Serranus cabrilla 216,54 0,67

Perchia Serranus scriba 95,40 0,29

Sparaglione Diplodus annularis 20,36 0,06

Pagello Pagellus erythrinus 96,19 0,30

Occhiata Oblada melanura 18,95 0,06

Pappagallo Sparisoma cretense 15,21 0,05

Castagnola Chromis chromis 0,55 0,00

Menola Spicara maena 6,21 0,02

Scorfano Scorpaena sp. 103,68 0,32

Pagro Pagrus pagrus 58,97 0,18

Occhialone Pagellus bogaraveo 380,71 1,18

Dentice Dentex dentex 187,20 0,58

Sauro Trachurus spp. 29,94 0,09

Ricciola Seriola dumerili 91,80 0,28

Tonnetto Euthynnus alletteratus 303,84 0,94

Tonno rosso Thunnus thinnus 598,86 1,85

Palamita Sarda sarda 138,61 0,43

Lampuga Coryphaena hippurus 198,67 0,61

Pesce pilota Naucrates ductor 13,15 0,04

Aguglia Belone belone 43,04 0,13

Sarago Diplodus spp. 16,92 0,05

Barracuda Sphyraena sphyraena 55,84 0,17

Polpo Octopus vulgaris 21,60 0,07

Spigola Dicentrarchus labrax 366,74 1,13

Cefalo Mugli cephalus 17,92 0,06

Murena Muraena helena 28,80 0,09

Tordo Labrus spp. 3,48 0,01

Tracina Trachinus draco 1,11 0,0

Triglia Mullus spp. 0,15 0,0

Altro - - -

3354,1 10,3

Nome scientifico2012

TOTALE

RENDMENTO DELLE CATTURE (324 pescatori)

Nome comune

Confrontando inoltre il numero di individui ed il peso delle specie più frequenti, si evidenzia come

in termini di individui le specie che contribuiscono maggiormente all’abbondanza totale sono le

donzelle (Thalassoma pavo e/o Coris julis;), i serrani (Serranus scrba), gli occhialoni (Pagellus

bogaraveo) e le perchie (Serranus cabrilla); in termini di peso risultano invece le spigole

(Dicentrarchurs spp.) e gli occhialoni.

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73

0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000

Boops boops

Coris julis - Thalassoma pavo

Serranus scr iba

Pagellus bogaraveo

Serranus cabrilla

Diplodus annular is

Belone belone

Pagellus spp.

Oblada melanura

Scorpaena spp.

Trachurus spp.

Pagrus spp.

Spicara maena

Dicent rarchurs spp.

Numero individui

0 20 40 60 80 100 120

Boops boops

Coris julis - Thalassoma pavo

Serranus scr iba

Pagellus bogaraveo

Serranus cabr illa

Diplodus annular is

Belone belone

Pagellus spp.

Oblada melanura

Scorpaena spp.

Trachurus spp.

Pagrus spp.

Spicara maena

Dicent rarchurs spp.

Peso individui

E’ stato inoltre calcolato, dalle percentuali ottenute precedentemente del contributo della pesca

esercitata da barca, da terra e barca e/o terra, il corrispondente contributo in kg.

RENDIMENTO DELLE CATTURE in Kg - 90 pescatori

2012

Terra Barca Barca e terra Totale

TOTALE 468,6 459,3 3,7 931,7

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74

RENDIMENTO DELLE CATTURE in Kg - 324 pescatori

2012

Terra Barca Barca e terra Totale

TOTALE 1687,1 1653,6 13,4 3354,1

Rendimento delle catture in Kg

3,7

459,3468,6

0

200

400

600

800

Terra Barca Barca e terra

E’ stata altresì studiata la struttura del popolamento in termini di frequenza di specie e tramite la

stima di vari descrittori della ricchezza e della diversità specifica.

Le specie più abbondanti sono rappresentate dalla boga (Boops boops), dalle donzelle (Thalassoma

pavo e/o Coris julis), serrani (Serranus scriba), occhialoni (Pagellus bogaraveo) e perchie

(Serranus cabrilla); in tabella viene riportata la frequenza percentuale mostrata da ciascuna specie

sul totale degli individui censiti.

Nome comune Nome scientifico Frequenza percentuale %

Boga Boops boops 20,80 Donzella Coris julis - Thalassoma pavo 20,23 Serrania Serranus scriba 13,42 Occhialone Pagellus bogaraveo 9,75 Perchia Serranus cabrilla 5,91 Sparaglione Diplodus annularis 4,85 Aguglia Belone belone 4,76 Pagello Pagellus spp. 3,73 Occhiata Oblada melanura 3,09 Scorfano Scorpaena spp. 2,14 Sauro Trachurus spp. 1,41 Pagro Pagrus spp. 1,30 Menola Spicara maena 1,28 Spigole Dicentrarchurs spp. 1,10 Castagnola Chromis chromis 0,86 Palamita Sarda sarda 0,78 Tonnetto Euthynnus alletteratus 0,77 Pappagallo Sparisoma cretense 0,74 Dentice Dentex dentex 0,58 Sarago Diplodus spp. 0,52 Ricciola Seriola dumerili 0,38 Barracuda Sphyraena viridensis 0,32 Lampuga Coryphaena hippurus 0,31 Tordo Labrus spp. - Simphodus spp. 0,26 Cefalo Mugilidi 0,23 Pesce pilota Naucrates ductor 0,16

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75

Tonno rosso Thunnus thynnus 0,11 Murena Muraena helena 0,09 Polpo Octopus vulgaris 0,07 Tracina Trachurus spp. 0,03 Triglia Mullus spp. 0,01

In particolare, da barca, le specie più pescate risultano le donzelle, i serrani e gli occhialoni; da

terra, le boghe, le donzelle, i serrani e le perchie.

Con il supporto del programma statistico PRIMER6&PERMANOVA+, sono stati calcolati per la

comunità censita gli indici di biodiversità di seguito elencati i cui valori vengono riportati in tabella.

N - Abbondanza degli individui

S - Ricchezza specifica

H' - Indice di Diveristà specifica (Shannon-Weaver o Shannon-Wiener 1949)

J' - Indice di Equiripartizione o "evennes" (Pielou 1966)

d - Indice di ricchezza in specie (Margalef 1958),

c - Indice di dominanza Simpson (1949).

Abbondanza N Ricchezza specifica Ricchezza specifica media (Sm) J' H' D c

8966 31 21,8 0,7190 2,4692 3,2962 0,1236

Nel corso del progetto sono stati effettuati alcuni rilievi sul campo che hanno fornito informazioni

importanti riguardo l’attività di pesca ricreativa in generale; inoltre, l’analisi del pescato relativo ai

rilievi effettuati ci ha permesso di poter effettuare un confronto tra il pescato nelle diverse zone

della riserva; ricordiamo a tal proposito che nei libretti di cattura non viene indicato il sito di pesca,

pertanto, dall’analisi dei dati riportati in questi ultimi non si può evincere alcun dato sull’effetto

riserva che come sappiamo rappresenta uno degli obbiettivi dello studio in corso.

In particolare sono state effettuate 9 giornate di monitoraggio sul campo nei mesi compresi da

giugno ad ottobre per un totale di 19 rilievi che hanno comportato il censimento visivo del pescato e

le interviste ai pescatori. Dei 19 pescatori intervistati, di cui 14 con autorizzazione da terra, 3 da

barca e 2 senza autorizzazione, 5 hanno dichiarato di non pescare mai all’interno della Riserva,

bensì all’esterno in particolare ad Ognina; 11 invece pescano in zona B (Capo Meli e Costa Bianca)

e solo 3 in zona C; gli attrezzi e le metodiche utilizzate dai pescatori censiti sono risultati la canna

fissa (in particolare da superficie) e da lancio e lo spinning; la maggior parte ha dichiarato di uscire

la media di 1/2 volte a settimana e di trattenersi dalle 2 alle 5 ore e la fascia oraria preferita è l’alba

- mattina.

Solo 14 rilievi dei 19 sono stati effettuati all’interno del perimetro della riserva, ed in particolare in

11 rilievi sono stati censiti pescatori che operavano da terra e in 3 pescatori che operavano da barca;

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76

si riporta in tabella il numero totale di individui catturati (Abbondanza, N), il numero e la lista delle

specie catturate in relazione ai suddetti rilievi suddivisi per tipologia (barca e terra) e zona.

Totale uscite AMP Uscite Barca Uscite Terra Numero specie Abbondanza (N)

14 3 11 15 102

Rilievi

311

0

10

20

30

Uscite Terra Uscite Barca

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE

Nome comune Nome scientifico 2012

Terra Barca Totale N° individui/Pescatore

Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 0 14 14 1,0

Boga Boops boops 35 8 43 3,1

Serrania Serranus cabrilla 0 2 2 0,1

Perchia Serranus scriba 0 21 21 1,5

Sparaglione Diplodus annularis 0 1 1 0,1

Pagello Pagellus erythrinus 0 7 7 0,5

Menola Spicara maena 0 4 4 0,3

Pagro Pagrus pagrus 0 1 1 0,1

Sauro Trachurus spp. 0 2 2 0,1

Ricciola Seriola dumerili 0 1 1 0,1

Aguglia Belone belone 1 0 1 0,1

Barracuda Sphyraena sphyraena 1 0 1 0,1

Gallinella Chelidonichthys lucernus 0 1 1 0,1

Triglia Mullus spp. 0 2 2 0,1

Tanuta Spondyliosoma cantharus 0 1 1 0,1

TOTALE - 37 65 102 7,2

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77

Composizione ed andamento delle catture

0

5

10

15

20

25

30

35

40

Nome specie

Nu

mer

o in

div

idu

i

Terra

Barca

Come si evince dal grafico ed in accordo con quanto precedentemente affermato, il contributo

maggiore al pescato proviene dai pescatori da barca nonostante il numero minore di rilievi

corrispondenti. Le specie più pescate da terra sono le boghe, da barca, donzelle e perchie.

Composizione delle catture

37

65

0

20

40

60

80

100

Terra Barca

Composizione delle catture

36,3%

63,7%Terra

Barca

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE

Nome comune Nome scientifico 2012

B C OUT Totale

Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 0 0 14 14

Boga Boops boops 35 0 8 43

Serrania Serranus cabrilla 0 0 2 2

Perchia Serranus scriba 0 0 21 21

Sparaglione Diplodus annularis 0 0 1 1

Pagello Pagellus erythrinus 0 0 7 7

Menola Spicara maena 0 0 4 4

Pagro Pagrus pagrus 0 0 1 1

Sauro Trachurus spp. 0 0 2 2

Ricciola Seriola dumerili 0 0 1 1

Aguglia Belone belone 1 0 0 1

Barracuda Sphyraena sphyraena 1 0 0 1

Gallinella Chelidonichthys lucernus 0 0 1 1

Triglia Mullus spp. 0 0 2 2

Tanuta Spondyliosoma cantharus 0 0 1 1

TOTALE - 37 0 65 102

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78

Composizione ed andamento delle catture

0

5

10

15

20

25

30

35

40

Nome specie

Nu

mer

o in

div

idu

i

B C OUT

Composizione delle catture

37

0

65

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

B C OUT

Nu

mer

o in

div

idu

i

Composizione delle catture

64%0%

36%

B

C

OUT

E’ stata effettuata un’analisi statistica con PRIMER6&PERMANOVA+, esaminando i dati relativi

allo stesso numero di rilievi (3) effettuati all’interno della riserva (zona B e C) ed all’esterno (OUT)

ed alle pescate effettuate da barca e da terra; in particolare il test PERMANOVA non ha mostrato

differenze statisticamente significative tra il pescato in zona B, C ed OUT ed il pescato da terra e da

barca. Seguono le tabelle relative ai risultati della PERMANOVA e successiva rappresentazione

grafica (MSD).

Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare l’abbondanza degli individui nelle pescate effettuate nella zona B, C, OUT . (* =

p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).

Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 12231 6115,6 1,4278 0,198 ns Res 6 25700 4283,3

Total 8 37931

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79

Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare l’abbondanza degli individui nelle pescate effettuate da barca e da terra. (* =

p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).

Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 1 4505,2 4505,2 0,94716 0,4638 ns Res 4 19026 4756,6

Total 5 23531

I dati ottenuti nel 2012, numero di pescatori, autorizzazioni rilasciate, libretti analizzati, numero di

uscite, medie di pescatori al mese, medie di uscite al mese, numero di specie, composizione ed

abbondanza del pescato sono stati successivamente confrontati con quelli relativi al 2009, al 2010

ed al 2011 al fine di effettuare un confronto tra i 4 anni di studio. In riferimento alla tipologia del

pescato ed alla definizione della struttura della comunità, sono stati calcolati gli indici di

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80

biodiversità per i 4 anni e messe a confronto le differenti tipologie di pescato. Nelle tabelle

successive si riportano i dati dei 4 anni. Come si può notare mancano alcuni dati relativamente al

2009 e 2010.

Anno N°Pescatori Annuali Mensili Settimanali Mensili - Settimanali Non specificato

2009 467 - - - - -

2010 413 - - - - -

2011 590 354 236 -

2012 521 324 143 32 22 -

Anno N°Pescatori Terra Barca Barca e Terra

- Non specificato

2009 467 - - - - -

2010 413 - - - - -

2011 590 - - - - -

2012 521 376 124 16 - 5

Anno N°Autorizzazioni Annuali Mensili Settimanali - Non specificato

2009 467 - - - - -

2010 413 - - - - -

2011 722 354 368 -

2012 636 324 249 63 - -

Anno N°Autorizzazioni Barca Terra Barca e terra - Non specificato

2009 467 - - - - -

2010 413 - - - - -

2011 722 - - - - -

2012 636 134 477 20 - 5

467 413

590521

0

200

400

600

800

Nu

mer

o p

esca

tori

2009 2010 2011 2012

Numero pescatori

467 413

722

636

0

200

400

600

800

Nu

mer

o a

uto

rizz

azio

ni

2009 2010 2011 2012

Numero Autorizzazioni

Nella tabella sottostante vengono invece indicati il numero di libretti analizzati da cui sono stati

elaborati i dati nei 4 anni di studio.

Anno N°Autorizzazioni

rilasciate N° Libretti restituiti N° Libretti analizzati

N° Libretti Terra

N° Libretti Barca N° Libretti

Barca e terra

2009 467 177 153 94 51 8

2010 413 178 162 96 60 6

2011 722 149 138 93 37 8

2012 636 107 90 69 20 1

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81

153

162

138

90

0

50

100

150

200

Nu

mer

o li

bre

tti

2009 2010 2011 2012

Libretti di cattura analizzati

Dall’analisi dei dati a disposizione, si evince un aumento significativo del numero di pescatori nel

2011 rispetto agli anni passati ed una diminuzione seppur minima nel 2012; ciò si riflette anche sul

numero di autorizzazioni rilasciate.

Nelle tabelle sottostanti, vengono indicati il numero totale delle uscite, la media di uscite per

pescatore al mese, la media di pescatori e di uscite al mese, i mesi con più uscite e la composizione

delle catture nei 4 anni di studio.

Anno Totale uscite Media

uscite/mese Media

uscite/pesc/mese Dev.

Stand Media

pescatori/mese Dev.

Stand Mesi con più uscite

2009 1544 154,4 3 0,85 42,6 16,37 Ottobre-Novembre

2010 2570 233,6 3 0,83 73,5 26,57 Febbraio-Ottobre

2011 2250 204,5 3 0,76 70 24,61 Settembre- Ottobre

2012 1358 123,5 2,7 0,36 46,8 7,93 Giugno-Agosto-Settembre

COMPOSIZIONE DELLE CATTURE 2009-2010-2011-2012

2009

Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore

TOTALE 5890 6088 130 12108 79,1

2010

Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore

TOTALE 8498 4068 48 12614 78,0

2011

Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore

TOTALE 9471 3891 177 13539 98,1

2012

Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore

TOTALE 4508 4419 39 8966 99,6

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5890

6088

130

8498

4068

48

9471

3891

177

45084419

390

2000

4000

6000

8000

10000

Nu

mer

o in

div

idu

i

2009 2010 2011 2012

Composizione delle catture

Terra

Barca

Barca e terra

Relativamente al numero totale delle uscite ed al totale del pescato, per poter confrontare i risultati

considerata la differenza nel numero di libretti analizzati, i dati sono stati equiparati a 90 libretti.

Anno Totale uscite Abbondanza (N)

2009 908 7122

2010 1427 7007

2011 1467 8842

2012 1358 8966

908

14271467

1358

0

400

800

1200

1600

Nu

mer

o u

scit

e

2009 2010 2011 2012

Uscite

71227007

88428966

0

2000

4000

6000

8000

10000

Nu

mer

o in

div

idu

i

2009 2010 2011 2012

Abbondanza degli individui catturati

Nella tabella sottostante vengono invece riportati i dati relativi all’abbondanza degli individui

catturati, il numero totale di specie, il numero medio di specie al mese e gli altri indici di

biodiversità; ciò al fine di effettuare un confronto tra le comunità censite e la loro struttura nei

diversi anni di studio.

Anno Abbondanza (N) Ricchezza specifica (S) Ricchezza specifica media (Sm) J' H' D c

2009 12108 39 21,1 0,6613 2,454 3,9433 0,1394

2010 12614 37 22,6 0,6511  2,3511 3,8125 0,1569

2011 13539 31 22,8 0,6677 2,2929 3,1534 0,1601

2012 8966 31 21,8 0,7190 2,4692 3,2962 0,1236

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1210812614

13539

8966

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

14000

Nu

mer

o in

div

idu

i

2009 2010 2011 2012

Abbondanz a  deg li individui (N)

39 3731 31

0

10

20

30

40

50

Nu

mer

o s

pec

ie

2009 2010 2011 2012

R ic c hez z a  s pec ific a  (S )

21,122,6

22,821,8

0

10

20

30

Nu

mer

o s

pec

ie

2009 2010 2011 2012

R ic chez z a  s pec ific a   media (S m)

2,454 2,35112,2929 2,4692

0

1

2

3

4

2009 2010 2011 2012

Indice di Diveristà specifica Shannon & Weaver (H')

0,6613 0,6511

0,66770,719

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

2009 2010 2011 2012

Indice di Equiripartizione o "evennes"Pielou (J')

3,9433 3,81253,1534 3,2962

0

1

2

3

4

5

2009 2010 2011 2012

Indice di ricchezza in specie Margalef (D)

0,1394

0,1569

0,1601

0,1236

0

0,2

0,4

2009 2010 2011 2012

Indice di dominanza Simpson (c)

Il numero totale di specie catturate nei 4 anni di studio è di 43 rappresentate da 2 molluschi

cefalopodi e 41 specie di osteitti ripartiti in 22 famiglie; come risulta evidente dal grafico e dalle

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84

tabelle, la famiglia degli sparidi risulta prevalere con un numero di 10 specie ed una percentuale

pari al 24%. Il numero di famiglie censite in ciascun anno ed il numero totale di famiglie censite

nei 4 anni di studio viene riportato nella tabella seguente.

Famiglie N° specie per famiglie

N° specie totale per famiglie 2009 2010 2011 2012

Belonidae 1 1 1 1 1

Carangidae 3 4 3 3 4

Centracanthidae 2 2 1 1 2

Coryphaenidae 1 1 1 1 1

Labridae 3 2 2 2 3

Merlucciidae - 1 - - 1

Moronidae 1 1 1 1 1

Mugilidae 1 1 1 1 1

Mullidae - 1 1 1 1

Muraneidae 1 1 1 1 1

Pomacentridae 1 1 1 1 1

Pomatomidae 1 - - - 1

Scaridae 1 1 1 1 1

Scombridae 4 2 3 3 4

Scorpaenidae 1 1 1 1 1

Serranidae 2 2 2 2 2

Sparidae 9 9 9 8 10

Sphyraenidae 1 1 1 1 1

Synodontidae 1 - - - 1

Trachinidae 1 1 - 1 1

Trichiuridae - 1 - - 1

Triglidae 1 - - - 1

TOTALE FAMIGLIE 19 19 16 17 22

19 19 16 17

0

10

20

30

Nu

mer

o

2009 2010 2011 2012

Numero  famig lie

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Perc entuale di F amig lie c ens ite dal 2009 al 2012

Moronidae

2%

S corpaenidae

2%

Triglidae

2%Trichiuridae

2%Trachinidae

2%S ynodontidae

2%

S phyraenidae

2%

S paridae

24%

S erranidae

5%

S combridae

10%S caridae

2%

Pomatomidae

2%

Pomacentridae

2%

Muraneidae

2%

Mullidae

2%

Mugilidae

2%

Merlucc iidae

2%

Labridae

7%

Coryphaenidae

2%

Centracanthidae

5%

Carangidae

10%

Belonidae

2%

Nella tabella riportata nella pagina seguente viene mostrata la composizione del pescato nei 4 anni

di osservazione.

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87

I mesi con più pescato sono risultati i mesi di giugno, luglio e agosto in tutti gli anni di studio. Le

specie più frequenti e abbondanti sono risultate: boga (Boops boops), serrani (Serranus scriba) e

donzelle (Thalassoma pavo e/o Coris julis;) occhialoni (Pagellus bogaraveo) e perchie (Serranus

cabrilla).

Frequenza percentuale (%) delle specie

Nome comune Nome scientifico 2009 2010 2011 2012

Boga Boops boops 24,52 30,80 30,53 20,80

Donzella Coris julis - Thalassoma pavo 11,71 15,70 17,06 20,23

Serrania Serranus scriba 20,94 16,07 15,96 13,42

Occhialone Pagellus bogaraveo 8,47 2,17 3,89 9,75

Perchia Serranus cabrilla 5,76 6,96 6,48 5,91

Sparaglione Diplodus annularis 2,23 3,06 4,01 4,85

Aguglia Belone belone 2,59 1,28 3,72 4,76

Pagello Pagellus spp. 1,88 2,54 1,43 3,73

Occhiata Oblada melanura 4,99 4,50 4,39 3,09

Scorfano Scorpaena spp. 1,45 2,34 2,55 2,14

Sauro Trachurus spp. 1,85 1,05 0,84 1,41

Pagro Pagrus spp. 0,34 1,18 0,95 1,30

Menola Spicara maena 0,91 1,55 0,98 1,28

Spigola Dicentrarchurs spp. 0,01 0,02 0,01 1,10

Castagnola Chromis chromis 1,28 2,13 1,61 0,86

Tonnetto Euthynnus alletteratus 1,24 0,25 0,40 0,78

Palamita Sarda sarda 0,46 1,55 0,86 0,77

Pappagallo Sparisoma cretense 2,84 1,39 0,95 0,74

Dentice Dentex dentex 0,03 1,79 0,22 0,58

Sarago Diplodus spp. 0,78 1,51 0,71 0,52

Ricciola Seriola dumerili 0,21 0,20 0,35 0,38

Lampuga Sphyraena viridensis 0,71 0,55 0,42 0,32

Barracuda Coryphaena hippurus 0,78 0,49 0,56 0,31

Tordo Labrus spp. - Simphodus spp. 0,01 0,13 0,37 0,26

Cefalo Mugilidi 0,32 0,29 0,49 0,23

Pesce pilota Naucrates ductor 0,06 0,02 0,13 0,16

Tonno rosso Thunnus thynnus 0,02 0,02 0,02 0,11

Murena Muraena helena 0,01 0,02 0,04 0,09

Polpo Octopus vulgaris 0,01 0,06 0,02 0,07

Tracina Trachurus spp. 0,04 0,03 0,00 0,03

Triglia Mullus spp. 0,00 0,03 0,01 0,01

Spicara Spicara smaris 1,03 0,20 0,00 0,00

Pesce Pettine Xyrichthys novacula 0,07 0,00 0,00 0,00

Sgombro Scomber scombrus 0,05 0,00 0,00 0,00

Gallinella Trigla spp. 0,05 0,00 0,00 0,00

Salpa Sarpa salpa 0,04 0,00 0,00 0,00

Pesce Lucertola Synodus saurus 0,02 0,00 0,00 0,00

Pesce serra Pomatus saltator 0,01 0,00 0,00 0,00

Mormora Lithognathus mormyrus 0,00 0,06 0,01 0,00

Seppia Sepia officinalis 0,00 0,02 0,00 0,00

Leccia Trachinotus 0,00 0,02 0,00 0,00

Spatola Lepidopus caudatus 0,00 0,01 0,00 0,00

Merluzzo Merluccius merluccius 0,00 0,01 0,00 0,00

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88

QUESTIONARI ED INTERVISTE

Come previsto dal protocollo, durante la fase di monitoraggio, sono state realizzate delle interviste

con il supporto di appositi questionari al fine di fornire un quadro generale della pesca ricreativa

all’interno dell’AMP e di delineare il profilo degli utenti.

Sono stati intervistati 50 pescatori ricreativi che esercitano l’attività di pesca all’interno della

riserva, forniti pertanto di autorizzazione rilasciata dalla AMP stessa; questi restituiscono circa il 10

% dei pescatori totali rappresentando quindi un campione significativo di tutti gli utenti.

Le interviste sono state realizzate o durante l’attività di rilievo sul campo o direttamente presso la

sede dell’AMP. Vengono qui riportate le informazioni ricavate dall’analisi dei questionari.

Il 98% (49) degli utenti intervistati è rappresentato da uomini, mentre solo il 2% (1) da donne; il

92% dei pescatori è rappresentato da residenti con autorizzazione di pesca in zona B mentre l’8% da

non residenti con permesso di pesca anche in zona B.

Numero Residenti N° non residenti con permesso di pesca in zona B

46 4

Residenti e non residenti

8%

92%Residente

Non residenti conpermesso in zona B

Degli intervistati, l’82% ha una autorizzazione per pescare da terra, il 16% per pescare da barca ed

il restante 2% per pescare sia da terra che da barca; inoltre il 52% ha una autorizzazione di durata

annuale ed il restante 48% ha una autorizzazione mensile e/o settimanale.

Numero Autorizzazioni

Barca Terra Barca e terra

8 41 1

Annuale Mensile e/o settimanale

26 24

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89

Autorizzazione di pesca ricreativa

82%

16% 2%

Terra

Barca

Barca e terra

Autorizzazione di pesca ricreativa

52%

48%

Annuale

Mensile e/o Settimanale

Il primo dato che si è ritenuto opportuno rilevare è stata la distribuzione dei pescatori per fascia di

età; in particolare sono state individuate 5 fasce di età. I risultati relativi espressi come distribuzione

percentuale dei pescatori per fascia d’età, sono rappresentati nel grafico sottostante.

Classi di età

44%

16%

20% 0% 20%

<18

18-30

31-50

51-60

>60

Per quanto riguarda il grado di scolarizzazione, il 46% degli utenti ha il diploma di scuola media

superiore, il 28% il diploma di scuola media, il 12% la laurea; il 14% non ha risposto alla domanda.

Grado di scolarizzazione

12%

46%

0%14%

28%

Elementare

Media

Diploma

Laurea

Nessuna risposta

Il 18% degli intervistati è rappresentato da pensionati, il 56% da lavoratori, il 6% da studenti, l’8%

da disoccupati; il restante 12% non ha fornito alcuna risposta. Per quanto riguarda l’attività di pesca

in senso stretto, in riferimento alla domanda sul sito di pesca, i questionari hanno fornito una

Classi di età N°pescatori

<18 0

18-30 10

31-50 22

51-60 8

>60 10

Scolarizzazione N° pescatori

Elementare 0

Media 14 Diploma 23

Laurea 6

Nessuna risposta 7

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90

importante informazione considerato che a parte i rilievi, nei libretti di cattura non viene fornito

alcun dato a riguardo; in particolare, il 2% degli intervistati ha risposto

Professione

56%

8%

18%6%

12%

Pensionato

Disoccupato

Lavoratore

Studente

Nessuna risposta

di non pescare mai all’interno della riserva ma solo all’esterno, il 44% pesca solo in zona B, il 6%

solo in zona C, il 30% pesca indifferentemente in zona B e zona C mentre il restante 18% non ha

fornito alcuna risposta. Da ciò si evince che la maggior parte dei pescatori predilige la zona B e si

può pertanto ipotizzare che una parte consistente delle pescate viene effettuata proprio in questa

zona. In particolare i siti di pesca più frequentati risultano essere nella zona B Capo Meli e Costa

Bianca, e nella zona C, Punta della Mola.

Sito di pesca

30%6%

44%

2%

18%

Zona B

Zona C

Zona C-B

Esterno

Nessuna risposta

.

Siti di pesca più frequentatiSiti di pesca più frequentati

Costa BiancaCosta Bianca

Professione N° pescatori

Pensionato 9

Disoccupato 4 Lavoratore 28

Studente 3

Nessuna risposta 6

Sito di pesca N° pescatori

Zona B 22

Zona C 3

Zona C-B 15

Esterno 1

Nessuna risposta 9

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91

Alla domanda riferita agli orari delle uscite, il 26% degli intervistati ha risposto che esce

preferibilmente all’alba, il 48% la mattina, il 14% il pomeriggio ed il restante 12% non mostra

nessuna preferenza esercitando l’attività indifferentemente durante tutto il giorno.

Orario di pesca

26%

48%

14%

0%12%

Alba

Mattina

Pomeriggio

Sera

Varia

In riferimento alla stagionalità, il 34 % dei pescatori ha dichiarato di pescare indifferentemente in

tutte le stagioni, il 34 % esercita l’attività di pesca in estate, il 12% in inverno, il 10% in autunno, il

4% in primavera, il 6% non ha risposto alla domanda.

Stagionalità dell'attività di pesca

6% 12%4%

34%

10%

34%

Inverno

Primavera

Estate

Autunno

Nessuna preferenza

Nessuna risposta

Per quanto riguarda le ore dedicate alla attività di pesca, il 36% si trattiene dalle 4 alle 6 ore, il 30%

dalle 2 alle 4 ore, l’8% dalla 6 alle 8 ore, il 6% da 1 a 2 ore ed il restante 20% non ha risposto alla

domanda.

Ore di permanenza

8%

0%

20%

36%

30%

6%

(1-2)

(2-4)

(4-6)

(6-8)

(8-10)

Nessuna risposta

Orario delle uscite N° pescatori

Alba 13

Mattina 24

Pomeriggio 7

Sera 0

Varia 6

Stagionalità delle uscite N°pescatori

Inverno 6

Primavera 2

Estate 17

Autunno 5

Nessuna preferenza 17

Nessuna risposta 3

Ore di permanenza N° pescatori

(1-2) 3

(2-4) 15

(4-6) 18

(6-8) 4

(8-10) 0

Nessuna risposta 10

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92

Alla domanda riferita alla frequenza di uscite in una settimana il 78% degli utenti non ha risposto;

del restante 22%, il 73% ha dichiarato di uscire 1-2 volte a settimana e il 27% esce in media 3-4

volte a settimana.

Frequenza di pesca

22%78%

73%

27%

Nessuna risposta

Risposta

1-2 volte a settimana

3-4 volte a settimana

Per quanto riguarda il numero di giorni dedicato alla attività di pesca in un anno, il 74% degli utenti

non ha risposto; del restante 26%, il 70% ha risposto di uscire dai 50 ai 100 giorni, il 30% ha

affermato di dedicare alla pesca più di 100 giorni l’anno.

Tempo dedicato alla pesca in 1 anno

26%74% 30%

70%

Nessuna risposta

Risposta

50-100 giorni

>100 giorni

Frequenza di pesca (numero pescatori)

Nessuna risposta 39

Risposta 11 (1-2) volte a settimana 8 (2-4) volte a settimana 3

Giorni dedicati all’attività durante l’anno (numero pescatori)

Nessuna risposta 37

Risposta 13 50-100 giorni 9 >100 giorni 4

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Alla domanda riferita all’utilizzo del pesce catturato, il 54 % non ha risposto; del restante 46%, il

96% ha affermato di farne uso proprio; il restante 4% ha dichiarato di rilasciare le catture a mare

(Catch-release), una tecnica che molte AMP, soprattutto estere stanno adottando.

Utilizzo del pesce catturato

46%54%

96%

4%

Nessuna risposta

Risposta

Uso proprio

Catch-release

In riferimento all’utilizzo degli attrezzi ed alle tecniche di pesca, il 38% dei pescatori da terra

utilizza la canna da lancio, sia da superficie che da fondo, il 24% la canna fissa (fondo), un altro

24% la lenza ed il restante 14% effettua lo spinning. Gli attrezzi utilizzati dai pescatori da barca

intervistati sono risultati in egual misura il bolentino e la traina sia a mano che a mulinello.

Utilizzo pesce catturato (numero pescatori)

Nessuna risposta 27

Risposta 23 Uso proprio 22

Catch-release 1

Attrezzi e metodiche di pesca (numero pescatori)

Barca Terra

Bolentino 4 Canna da lancio 28 Traina 4 Canna fissa 18

Lenza 18

Spinning 10

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Attrezzi utilizzati per pescare da terra

38%

24%

24%

14%

Canna da lancio

Canna f issa

Lenza

Spinning

Attrezzi utilizzati per pescare da barca

50%50%

Bolentino

Traina

L’esca più utilizzata dai pescatori da terra è quella viva (bigattino) seguita da quella artificiale e

quella morta (gambero); i pescatori da barca preferiscono l’esca artificiale. Dalle risposte date si

evince che le specie più pescate da terra sono i saraghi, le boghe, donzelle, perchie e serrani; da

barca, occhiate, saraghi, aguglie, perchie e serrani.

Per quanto riguarda il costo dell’attività il 62 % degli intervistati non ha risposto; del restante 38%,

il 63% ha dichiarato di spendere meno di 1000 euro l’anno mentre il 37% spende dai 1000 ai 2000

euro; le spese maggiori sono quelle della benzina per raggiungere il sito di pesca per i pescatori da

terra e il carburante per la barca per i pescatori che pescano con la barca; a queste si aggiunge

l’acquisto ed il mantenimento dell’attrezzatura e della barca.

Costo dell'attività di pesca

38%

62% 63%

37%

Nessuna risposta

Risposta

1000 euro

1000 - 2000 euro

Costo attività (numero pescatori)

Nessuna risposta 31

Risposta 19 <1000 euro 12

1000-2000 euro 7

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Il 36% degli utenti, alla domanda se vivevano conflitti con i pescatori professionali, non ha risposto;

di coloro che hanno risposto il 94% ha dichiarato di non avere conflitti con i pescatori professionali

ed il 6% ha risposto affermativamente attribuendo i conflitti al fatto che spesso questi ultimi

pescano sottocosta interferendo con la loro attività di pesca.

Conflitto con i pescatori professionali

36%

64%

6%

94%

Nessuna risposta

Risposta

Si

No

In riferimento alle domande riguardo la conoscenza della legislazione della pesca ricreativa, del

regolamento della stessa all’interno dell’AMP e dell’iscrizione al MIPAAF ed a enti cooperative o

associazioni, sola una parte degli intervistati ha risposto alle domande; in particolare solo il 36% ha

risposto alla prima domanda; di questi il 67% conosce la legislazione. Solo il 64% ha risposto

riguardo il MIPAAF con un 63% che ha dichiarato di essere iscritto; il 75% di coloro che hanno

risposto riguardo l’appartenenza ad enti, cooperative o associazioni hanno dichiarato di non essere

iscritto a nessuna cooperativa o associazione a differenza della restante parte; in particolare di questi

alcuni sono iscritti alla Lega Navale o alla Fipsas. Il 95% di quelli che hanno risposto alla domanda

se conoscevano il regolamento dell’AMP (42%) hanno affermato di conoscerlo.

Conflitto pescatori professionali (numero pescatori)

Nessuna risposta 18

Risposta 32 Si 2 No 30

Conoscenza legislazione pesca ricreativa (numero pescatori)

Nessuna risposta 32

Risposta 18 Si 12 No 6

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Conoscenza della Legislazione della pesca ricreativa

36%64% 33%

67%

Nessuna risposta

Risposta

Si

No

Conoscenza del regolamento della pesca ricreativa in AMP

58% 42%

95%

5%

Nessuna risposta

Risposta

Si

No

Iscrizione al MIPAAF

36%64%

63%

37%

Nessuna risposta

Risposta

Si

No

Iscrizione ad enti, categorie o associazioni

68%32%

75%

25%

Nessuna risposta

Risposta

Si

No

Dai questionari inoltre sono emerse alcune informazioni importanti, in particolare delle criticità

vissute dai pescatori ricreativi che lamentano in primo luogo la presenza di subacquei che

interferiscono con l’attività di pesca, gli accessi ai punti di pesca spesso difficoltosi e impervi, la

sporcizia dei siti, soprattutto quella lasciata dagli stessi pescatori; molti a riguardo hanno proposto

di porre cartelli che invitano alla pulizia ed al rispetto dei luoghi. Ancora alcuni lamentano la

presenza di pescatori non residenti che pescano in zona B e soprattutto la mancanza di controlli

auspicando in questo senso una maggiore sorveglianza. Per quanto riguarda l’istituzione dell’AMP,

la maggior parte dei pescatori non si è espressa a riguardo; solo pochi hanno dichiarato che un

beneficio appare evidente nell’incremento, seppur minimo, del pescato.

Conoscenza regolamento pesca ricreativa AMP (numero pescatori )

Nessuna risposta 29

Risposta 21 Si 20 No 1

Iscrizione a enti cooperative o associazioni (numero pescatori )

Nessuna risposta 34

Risposta 16 Si 4 No 12

Iscrizione al MIPAAF (numero pescatori )

Nessuna risposta 18

Risposta 32 Si 20 No 12

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CONCLUSIONI

In questa prima stesura del lavoro sono stati riportati i dati elaborati ed i risultati ottenuti nel primo

anno di monitoraggio. Alla luce del prosieguo del progetto, si riserva di discutere e commentare i

risultati nell’elaborato finale in cui, i dati ottenuti ad oggi verranno incrementati con quelli reperiti

nelle prossime attività di campionamento. Tuttavia si rende necessario puntualizzare alcune

rilevanze emerse durante il periodo di osservazione e di elaborazione dei dati legate principalmente

al raggiungimento degli obiettivi del progetto stesso.

L'analisi fatta in questa sede ha evidenziato infatti la necessità di implementare i dati e le

informazioni relative alle attività di pesca all’interno dell’AMP al fine di ottenere un quadro più

completo ed esaustivo delle stesse all’interno della riserva, indispensabile per l’adozione di

eventuali misure gestionali scientificamente basate e socialmente orientate e mirate a massimizzare

i benefici economici e sociali generati dalle attività di pesca.

Confermata l’importanza e la validità dello studio in termini di descrizione, conoscenza e

caratterizzazione delle attività di pesca ricreativa e professionale, la mancanza di una attività

continua della pesca professionale all’interno dell’AMP e la carenza di informazioni riguardo il sito

di pesca per la pesca ricreativa ha condizionato la determinazione dell’effetto riserva indotto dalla

attuale gestione dell’AMP.

Dai dati relativi alla pesca professionale, infatti non sono emerse attività continue in AMP da parte

di pescatori professionali in possesso di licenza per diversi motivi attribuibili secondo il loro punto

di vista alle limitazioni spazio-temporali e a quelle legate alle caratteristiche degli attrezzi imposte

dal regolamento stesso.

In ragione del basso numero di osservazioni condotte nelle zone interne alla riserva, non è stato

possibile valutare appieno le differenze esistenti tra le diverse zone di pesca sottoposte ad un

diverso regime di regolamentazione e di conseguenza un eventuale effetto riserva; infatti,

nonostante il confronto effettuato sui pochi dati a disposizione non ha evidenziato nessuna

differenza tra i rendimenti della piccola pesca all’interno e fuori l’area protetta, probabilmente il

numero ridotto di pescate su cui quest’ultimo è stato basato potrebbe aver influenzato il risultato

delle analisi statistiche.

Lo stesso problema si è presentato anche per quanto riguarda la pesca ricreativa; dallo studio di

quest’ultima sono emersi risultati relativi al numero di autorizzazioni rilasciate per pescare

all’interno dell’AMP, alle specie più frequenti, agli attrezzi più utilizzati etc. Ciò ha permesso di

descrivere l’entità del fenomeno, di sottolinearne l’importanza e la diffusione all’interno dell’AMP

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del Plemmirio e di affermare come quest’attività, a livello locale, sta subendo un notevole

incremento conformemente a quanto sta accadendo nel resto del Mediterraneo.

Tuttavia la mancanza di alcune informazioni come per esempio il dato relativo al sito di pesca,

fondamentale nella valutazione dell’effetto riserva, non ha permesso di fare alcuna considerazione a

riguardo in quanto, non avendo la possibilità di distinguere le diverse zone di pesca, nulla si può

dire sulle eventuali differenze di biomassa e biodiversità presenti nelle aree in cui la pesca ricreativa

è sottoposta ad un diverso regime di regolamentazione.

Al fine di studiare gli eventuali benefici dell’AMP sui popolamenti ittici e riportare le evidenze

scientifiche di un eventuale effetto riserva, occorre implementare i dati relativi alla pesca in AMP

per potere effettuare un confronto significativo tra le risorse ittiche presenti all’interno della riserva

ed in particolare nelle zone sottoposte a diverso regime di tutela ed all’esterno della stessa. In

questo senso si provvederà ad intensificare i rilievi relativamente alla pesca ricreativa per ottenere

un dato più significativo riguardo il sito di pesca ed in riferimento alla pesca professionale si

procederà ad un monitoraggio più intenso di uno o due pescatori che pescano più frequentemente

all’interno della area in modo da incrementare il numero dei rilievi relativi alle pescate all’interno

dell’AMP.

In riferimento invece allo studio della componente socio-economica degli utenti, le attività di

rilevamento sul campo e l’analisi effettuata tramite la somministrazione dei questionari ci ha

permesso di interagire direttamente con i pescatori e di conoscere l’opinione di questi ultimi

sull’AMP che per la maggior parte asseriscono che l’istituzione della AMP non ha avuto un effetto

significativo sulle attività di pesca. Tuttavia, il dato più significativo ed al tempo stesso

preoccupante emerso in questa fase dello studio e così come riportato in altri studi effettuati in altre

aree marine protette, fa riferimento alla difficile convivenza tra il mondo della pesca e le finalità

istitutive dell’area protetta: i pescatori, pur riconoscendo l’importanza dell’AMP, continuano a

manifestare un atteggiamento di diffidenza ed a volte di ostilità; è auspicabile in questo senso e per

il superamento di tali criticità uno sforzo cooperativistico, organizzativo e progettuale finalizzato a

promuovere la collaborazione e partecipazione dei pescatori alle attività gestionali.

Il progetto verrà pertanto continuato ed implementato alla luce delle evidenze e criticità emerse

nella prima fase di realizzazione; ciò permetterà di analizzare e quantificare in maniera più

approfondita gli impatti delle attività di pesca sui popolamenti ittici all’interno dell’Area Marina

Protetta ed, al tempo stesso, di conseguire una analisi più attenta relativamente alla determinazione

dell’effetto riserva. La conoscenza e lo studio di tali parametri risultano infatti indispensabili per

confermare l’adeguatezza del sistema di regolamentazione adottato, ribadire i benefici conseguenti

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all’istituzione dell’AMP e fornire criteri essenziali per l’individuazione di modelli e strategie di

gestione in grado di rendere le attività di pesca compatibili con la tutela dell’ecosistema marino e lo

sfruttamento delle risorse.