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>>> continua a pag. 2 a cura di Gianluca Bono BORGO MONTELLO E LA Discarica Eterna Una “Smart City” è possibile Il 10 novembre u.s. il Tavolo di Lavoro Mobilità e Trasporti del Meetup 256 ha inoltrato al Servizio Mobilità e Trasporti del Comune di Latina una domanda di accesso agli atti per ottenere, oltre ad altri documenti, copia dello “Studio per la riqualificazione del trasporto pubblico locale del comune di Latina” commissionato al Ce.R.S.I.Te.S (Centro Ricer- che e Servizi per l’Innovazione Tecnologica Sostenibile dell’Università La Sapienza) in data 12/05/2014 mediante determina n°838/2014, dell’allora Dirigente Avv. Passanti Francesco, che ha previsto un impegno di spesa di €40 mila euro. Dallo studio in parola (terminato dal Ce.R.S.I.Te.S nel mese di febbraio 2015), ottenuto in copia il 9/12/2015, si evince come la totale riqualificazione del TPL (Trasporto Pubblico LoLocale) di Latina sia realizzabile mediante: 1 . l’eliminazione di sovrap- posizioni delle obsolete linee perlopiù ridondanti, improduttive e/o poco frequentate dall’utenza cittadina; 2 . la riduzione complessiva del numero delle linee ma contestuale aumento delle corse di quelle ritenute strategiche al fine di incentivare l’uso del trasporto collettivo; 3 . l’accorpamento del servizio urbano e subur- bano mediante la realizzazione di una nuova rete integrata nella quale le due tipologie di servizio si uniscono e operano sinergicamen- te ampliando, in questo modo, la copertura territoriale tramite: a) la razionalizzazione e lo sfruttamento delle linee del servizio scolastico e del COTRAL; b) la riduzione delle linee tipo QUEL PROFUMO DI LIBERTÀ OLTRE IL COMPROMESSO continua >> a pag. 3 >> a pag. 4 In riferimento agli articoli di stampa pubblicati in data 21 gennaio 2016 da “Il giornale di Latina”, si precisa che il meetup 256 “I Grilli e le Cicale di Latina” non ha nessun tipo di rapporto politico con i tre espulsi dal Movimento 5 Stelle Iannuzzi, Simeoni e Vacciano. È opportuno ricordare che i rapporti politici che intercorrevano erano imperniati sul collegamento tra cittadini e portavoce 5 Stelle e nel momento della decisione personale dei tre relativa alle dimissioni sono cessati definitivamente. È facilmente verificabile poiché nessuna attività parlamentare dei tre è stata avallata e elaborata dal nostro meetup dal momento della loro decisione in poi. Peraltro, nessuno dei tre parlamentari è più iscritto da tempo al meetup 256 “I Grilli e le Cicale di Latina”; a cura di Bernardo Bassoli “256News” anno I - n° I - 2016

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>>> continua a pag. 2a cura di Gianluca Bono

BORGO MONTELLO E LADiscarica Eterna

Una “Smart City”è possibile

Il 10 novembre u.s. il Tavolo di Lavoro Mobilità e Trasporti del Meetup 256 ha inoltrato al Servizio Mobilità e Trasporti del Comune di Latina una domanda di accesso agli atti per ottenere, oltre ad altri documenti, copia dello “Studio per la riqualificazione del trasporto pubblico locale del comune di Latina”commissionato al Ce.R.S.I.Te.S (Centro Ricer-che e Servizi per l’Innovazione Tecnologica Sostenibile dell’Università La Sapienza) in data 12/05/2014 mediante determina n°838/2014, dell’allora Dirigente Avv. Passanti Francesco, che ha previsto un impegno di spesa di €40 mila euro. Dallo studio in parola (terminato dal Ce.R.S.I.Te.S nel mese di febbraio 2015), ottenuto in copia il 9/12/2015, si evince come la totale riqualificazione del TPL (Trasporto

Pubblico LoLocale) di Latina sia realizzabile mediante:1 . l’eliminazione di sovrap-posizioni delle obsolete linee

perlopiù ridondanti, improduttive e/o poco frequentate dall’utenza cittadina;2 . la riduzione complessiva del numero delle linee ma contestuale aumento delle corse di quelle ritenute strategiche al fine di incentivare l’uso del trasporto collettivo;3 . l’accorpamento del servizio urbano e subur-bano mediante la realizzazione di una nuova rete integrata nella quale le due tipologie di servizio si uniscono e operano sinergicamen-te ampliando, in questo modo, la copertura territoriale tramite: a) la razionalizzazione e lo sfruttamento delle linee del servizio scolastico e del COTRAL; b) la riduzione delle linee tipo

QUEL PROFUMO DI LIBERTÀOLTRE IL COMPROMESSO

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In riferimento agli articoli di stampa pubblicati in data 21 gennaio 2016 da “Il giornale di Latina”, si precisa

che il meetup 256 “I Grilli e le Cicale di Latina” non ha nessun tipo di rapporto politico con i tre espulsi dal Movimento 5 Stelle Iannuzzi, Simeoni e Vacciano. È opportuno ricordare che i rapporti politici che intercorrevano erano imperniati sul collegamento tra cittadini e portavoce 5 Stelle e nel momento della decisione personale dei tre relativa alle dimissioni sono cessati definitivamente. È facilmente verificabile poiché nessuna attività parlamentare dei tre è stata avallata e elaborata dal nostro meetup dal momento della loro decisione in poi. Peraltro, nessuno dei tre parlamentari è più iscritto da tempo al meetup 256 “I Grilli e le Cicale di Latina”;

a cura di Bernardo Bassoli

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“navetta” attraverso l’inserimento di nuovi capolinea che andranno a costituire nodi di scambio; c) l’am-pliamento dell’offerta relativa al servizio studenti e il potenziamento del servizio stagionale turistico (Latina Lido).La citata riorganizzazione del TPL persegue, inoltre, l’obiettivo di:• estendere l’orario di servizio del trasporto col-

lettivo;• aumentare l’accessibilità ai principali poli at-

trattori/generatori presenti nel contesto urba-no, quali istituti scolastici, poli sanitari, centri commerciali, uffici, ecc.;

• rendere di facile comprensione per l’utenza l’u-tilità della nuova offerta di trasporto collettivo;

• ridurre, di conseguenza, il traffico veicolare in particolare sulla rete urbana.

Lo studio di riqualificazione del TPL dovrebbe ridurre le attuali percorrenze chilometriche di circa il 14%.Considerato che la Regione Lazio eroga un contri-buto ordinario per il servizio di TPL pari a € 1,5207/Km (anno 2012) e che per l’anno 2013 (determi-na n°2461 in data 29/12/2014) al concessionario ATRAL è stata riconosciuta una percorrenza totale di Km 1.891.594, pari ad un rimborso di € 3.164.201 il risparmio teorico garantito dall’applicazione della nuova rete del TPL si attesterebbe intorno ai € 443 mila/anno.Per quanto sopra, il TdL Mobilità e Trasporti del Me-etup 256 si auspica che il nuovo bando europeo, per la scelta del nuovo concessionario del TPL, venga emanato quanto prima, tenendo ovviamente conto delle rilevanti modifiche suggerite dal Ce.R.S.I.Te.S.Ma se all’amministrazione – quella comunale e in particolare all’ente regionale – un risparmio del 14% fa certamente piacere, la stessa cosa non si può dire per il concessionario privato poiché si vedrà decur-tare gli introiti derivanti dai contributi chilometrici regionali.

È per questo motivo che riteniamo questa fase particolarmente delicata e non immune a possibili ingerenze (politiche e/o di stakeholder) tese a man-tenere invariato, o persino aumentare, con qualche artificio, il monte chilometri posto a gara.Del resto l’interesse di qualsiasi privato è quello di massimizzare il profitto minimizzando le spese. L’attuale concessionario non si è certamente distinto per il puntuale rispetto del contratto di concessione (rep. 64575 stipulato in data 10/03/2005). Non sono pochi, infatti, gli articoli che l’ATRAL sembra aver “di-menticato” o “interpretato” pro domo sua.

La cosa risulta ancora più grave in considerazione del fatto che l’ATRAL avrebbe dovuto gestire il TPL sino al 2011 ma, invece, ha proseguito in regime di proroga per ulteriori 5 anni. Dunque non si spiega come in 11 anni di gestione “su-perficiale” del Trasporto Pubblico l’amministrazione politi-ca non sia intervenuta potendo ricorrere, in caso estremo, all’articolo 26 (Cause di decadenza e risoluzione) per mani-festi e reiterati disservizi.La biasimevole gestione del TPL locale, documentata nel tempo dalla stampa loca-le e denunciata dalle principali associazioni dei consumatori, è nota alla cittadinan-za e, in particolare, all’utenza che l’ha subita fino al punto di adattarsi e accettarla (sindrome di Stoccolma 2.0).

Il sondaggio effettuato dal MU256, pubblicato all’inizio del 2015 (sul sito www.latina5stelle.it), ha confermato molteplici carenze tra le quali:• la compromessa funzionalità della maggioranza delle macchine obliteratrici.

Mancanza messa in rilievo e sanzionata dai preposti uffici con una penale pari a € 6250 (determina 539 in data 20/03/2013).

• la reiterata mancata pulizia degli autobus. Mancanza messa in rilievo e san-zionata dai preposti uffici con una penale pari a € 7300 (determina 539 in data 20/03/2013).

Se la prima carenza favorisce l’evasione dei titoli di viaggio, dunque compromette le entrate del comune che, di contro, sarà costretto a rifarsi sulle imposte locali per bilanciare i mancati incassi; la seconda si riflette negativamente sul decoro generale del TPL a detrimento dell’utenza che sarà invogliata all’uso del veicolo privato con conseguente aumento del traffico e dell’inquinamento da polveri sottili.Carenze accertate anche nel corso di un “blitz” effettuato a bordo di un mezzo dell’ATRAL da una delegazione del TdL Mobilità e Trasporti del Meetup 256 e do-cumentato in un resoconto, tragicomico, pubblicato sul nostro sito ufficiale (www.latina5stelle.it) e ripreso anche dal Giornale di Latina nell’edizione del giorno 7 gen-naio u.s. (pag.12).

256NewsUna “Smart City”

è possibile.<<< continua dalla prima

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tuttavia, è bene precisare che i meetup non sono sezioni di partito e non c’è bisogno di essere iscritti al Movimento 5 Stelle per farne parte.Per quanto concerne la lista, sono, inoltre, da smentire altrettanto categoricamente qualsiasi tipo di pellegrinaggio per ottenere la certificazione – è curioso che sia indicata Roma come meta poiché come noto è lo staff di Milano che decide sulla certificazione o meno e non il così denominato direttorio , la supposta tagliola che il meetup 256 avrebbe attuato per impedire a qualcuno di candidarsi – il regolamento che ha permesso la selezione delle candidature e il percorso che ha portato a comporre la lista è noto, pubblico e trasparente – e l’utilizzo improprio del logo.Dispiace constatare come la nostra presenza sul territorio sia resa evidente per questioni di puro sensazionalismo e, solo poche volte, per il nostro impegno civico teso esclusivamente a rendere Latina una città moderna. Non ci interessano i rumors che vengono messi in campo da non meglio precisati soggetti (non si conoscono le fonti che ispirano questi articoli e nel rispetto dell’esercizio giornalistico neanche ci interessano), ma stiamo mirando esclusivamente al governo di questa città desiderando di essere giudicati sulla base del nostro impegno, delle nostre proposte e delle nostre denunce.

Noi non vogliamo solo vincere le elezioni di Latina, noi vogliamo governare Latina. Per farlo serve una squadra compatta e unita e non una brodaglia di correnti, capi bastone e liste più o meno civiche.La certificazione garantirà a Latina una lista che mai farà mancare il contatto e la collaborazione con i cittadini. I dischi rotti sui “grillini che sanno solo protestare” sono ormai noti a coloro che seguono il Movimento 5 Stelle e che non si fanno più ingannare da inutili e sterili propagande. Qualunque lista che otterrà la certificazione sarà il Movimento 5 Stelle a Latina e sarà pronta per governare la città. Nel frattempo, continuiamo senza farci distrarre dalle nostre attività civiche le quali, da tempo, sono tese a costruire piani originali e di rinnovamento nel campo dei pubblici servizi, della legalità, dello sviluppo economico ecc.Siamo consapevoli del disorientamento provocato da questa situazione di tre liste concorrenti e dall’ormai annosa questione delle dimissioni dei tre ex portavoce – utilizzata strumentalmente contro cittadini che mai potrebbero essere influenzati da alcuno poiché liberi e non legati da nessuna gerarchia partitica – ma chiediamo, da cittadini a cittadini, una necessaria pazienza poiché a breve, come detto, ci sarà a Latina una lista del Movimento Cinque Stelle. La lista sarà forte e aspirerà a vincere le prossime elezioni amministrative per restituire alla città “quel fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso”.

La nostra sfida è quella di mantenere forti e presenti le tradizioni del territorio riproponendole con vesti nuove, per coinvolgere il più ampio pubblico possibile, consapevoli che la nostra storia è un fondamentale elemento da raccontare e valorizzare.Attraverso un’iniziativa di crowdfunding civico, un’amministrazione locale può dare vita a una nuova forma di collaborazione tra pubblico e privato, con l’obiettivo di reperire le risorse necessarie alla realizzazione di un progetto di interesse pubblico. Uno dei benefici che un Ente locale può trarre dal ricorso al crowdfunding civico, ovviamente in aggiunta alla disponibilità di risorse finanziarie tradizionali, è il miglioramento della coesione e della

partecipazione della cittadinanza nella

cura dei beni comuni. Inutile sottolineare come, nonostante il crowdfunding civico sia uno strumento dalle enormi potenzialità, sia sbagliato considerarlo come la panacea ad ogni problema.L’aspetto peculiare che caratterizza il crowdfunding civico è rappresentato dalla partecipazione attiva della collettività alla realizzazione di un progetto, che è, per questo motivo, condiviso nelle finalità e nei rischi, e approvato e sostenuto finanziariamente. È evidente come, da questo punto di vista, il coinvolgimento emozionale sia importante

e faccia parte di quelle dinamiche sociali che

interessano la collettività nel suo complesso

e che sono destinati a rappresentare,

oltre che il fondamento, il patrimonio

sociale e relazionale di questa forma di

finanziamento.

Purtroppo, le risorse economiche a disposizione dei Comuni non sono tante, ma le azioni necessarie a interventi di recupero e di rilancio possono essere numerose. È di fondamentale importanza trovare innovative forme di finanziamento ed efficaci risposte a tali problematiche: Latina, come altre amministrazioni locali, ha la necessità di misurarsi con progetti di crowdfunding civico.

<<< continua dalla prima

Ma a fronte di un contratto che assicurerà, verosimilmente, circa 4 milioni di euro l’anno al futuro concessionario, le irrisorie penali applicate da un Servizio Trasporti risultano prive di qualsivoglia reale deterrenza.Infatti l’ATRAL, in tutti questi anni,

ha continuato a non tener conto delle penali sapendo bene che il puntuale rispetto del contratto gli sarebbe costato certamente di più.Se poi il prossimo concessionario potesse contare, come si vocifera, su un affidamento decennale dal valore di circa 40 milioni di euro, l’inadeguatezza del sopra citato servizio di controllo decreterebbe la completa egemonia del privato a scapito del servizio pubblico.È per questo che stiamo elaboran-do un programma teso a restituire alla città di Latina un trasporto pubblico efficiente, efficace e digni-toso. La parola “smart city” deve tradursi in fatti tangibili indirizzati al miglioramento della qualità del-la vita cittadina. Viviamo in un’era dove la tec-nologia può e deve migliorare il benessere di tutti i cittadini. Basti pensare che ad oggi, in alcune città realmente “smart”, gli automobi-listi possono ottenere sul proprio smartphone tempestive informa-zioni sul traffico o sulla disponibili-tà di un parcheggio gratuito che si traducono in un risparmio di tem-po, carburante e denaro. Questa dottrina d’impiego della tecnologia “smart” può e deve es-sere applicata anche al Trasporto Pubblico Locale per sapere, ad esempio, quanto tempo impie-gherà il mezzo per raggiungere una specifica fermata.Cambiare si può, cambiare si deve ma i primi a farlo devono essere i cittadini per rispetto delle nuove generazioni e della città in cui de-vono vivere e non solo risiedere.

QUEL PROFUMO DI LIBERTÀOLTRE IL COMPROMESSO

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Latina non è solo il secondo capoluogo di provincia più grande del Lazio, è anche la seconda discarica più grande del Lazio.

La discarica di Borgo Montello nasce come una “piccola buca nel terreno” nel 1971, quando iniziarono a modificarono le necessità della società che mostrava i suoi primi problemi di smaltimento dei rifiuti sia urbani (cioè cittadini) che, sopratutto, industriali.

Borgo Montello ha attraversato tutte le “ere” della politica della gestione dei rifiuti, e ne porta su di sé le cicatrici, anzi una sola grande cicatrice: una discarica che è cresciuta a dismisura come un tumore in un tessuto agricolo sano, inquinando con il suo percolato la falda acquifera sottostante e il vicino fiume Astura. Attualmente la discarica è divisa in due parti: Indeco (gestore completamente privato) e Ecoambiente, società partecipata tramite Latina Ambiente che ne detiene il 51%, e a sua volta partecipata dal Comune di Latina per un identico 51%.I principali imputati per l’inquinamento (ancora in corso) della falda idrica sottostante la discarica sono i primi bacini del sito non impermeabilizzati e riconducibili, oggi, principalmente alla gestione partecipata del Comune: Ecoambiente. Il Comune di Latina si trova nella paradossale situazione di essere parte lesa (danni ambientali

e sanitari) e al contempo responsabile possedendo pro quota il sito che è la principale causa dell’inquinamento di falda per via degli invasi S0, S1, S2 e S3. Tuttavia, le perizie passate e recenti dei CTU della Procura di Latina non escludono una corresponsabilità nell’inquinamento prodotto da tutto il corpo discarica e che coinvolge penalmente anche il gestore privato Indeco, proprietario di invasi più giovani rispetto a quelli di Ecoambiente.Il 25 novembre 2013 presso il Teatro D’Annunzio, si tenne un incontro dal titolo eloquente: Inquinamento e bonifica Borgo Montello, tavolo per la Trasparenza. In quest’ultima occasione l’ex assessore all’Ambiente, Fabrizio

Cirilli, insieme agli enti Provincia di Latina e ARPA Lazio, e alcune cariche di Ecoambiente e Indeco, presentavano lo stato dell’arte del progetto di bonifica del sito su cui insiste la discarica di Borgo Montello.Rimanemmo abbastanza perplessi da quel progetto: a naso ci sembrava una soluzione troppo semplicistica e, sopratutto, dettata dall’economicità della sua applicazione in favore dei gestori degli invasi, piuttosto che dall’efficacia del metodo ai fini della “bonifica”. A Borgo Montello, in pratica, si è scelto di lasciare al suo destino la falda, senza la creazione di setti di contenimento, e di provare ad abbattere gli inquinanti operando nella falda stessa con iniezioni di soluzioni ossidanti. Ma di dati ce ne sono già a sufficienza, per chi vuole realmente vedere le cose come stanno. Il resto è un ozioso sonnecchiare su problemi molto seri perché non vi è la volontà di risolverli, o forse si vuole proporre alla collettività nel futuro

immediato, tramite gli enti pubblici preposti, un nuovo “scambio”: una seria bonifica contro autorizzazione a nuovi abbancamenti, come la storia di Borgo Montello già insegna. Ci preme però ricordare che una”bonifica” è d’obbligo per i gestori degli invasi di Borgo Montello, sopratutto quando il sito smetterà di essere destinato allo smaltimento dei rifiuti. La gestione post mortem è prevista per legge così come per legge i proprietari degli invasi sono tenuti ad accantonare un fondo apposito per la sua realizzazione; quest’ultimo è stato oggetto di indagine nel 2014 nell’operazione “Evergreen”.Il principio cardine dell’economia dei rifiuti in

Italia è: più rifiuti entrano in discarica, più costi ci sono. L’addebito è logicamente sulla bolletta pagata dagli utenti, senza contare il danno in termini di salute, ambiente e vite umane, che ricadrebbe per intere generazioni sulla collettività.La discarica di Borgo Montello deve essere bonificata e la bonifica dovrà essere fatta a spese delle società che si sono arricchite negli anni, riversando all’inverosimile rifiuti nel sottosuolo come se si trattasse di un buco nero, e non della terra che dà i frutti.Le leggi esistono, le tecnologie anche; servono solo amministratori con la A maiuscola e dotati della volontà di far rispettare le leggi servendosi, quando necessario, delle migliori competenze nelle tecnologie: noi vogliamo questo cambiamento! Esso può avvenire solo con il lavoro e il sostegno di ogni cittadino della comunità. A riveder le stelle!

BORGO MONTELLO E LADiscarica Eterna a cura di Michela Zappullo