Anuel denunica il caos nella gestione TASI

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COMUNICATO STAMPA ...non ti lascia mai solo ANUTEL denuncia il caos nella gestione TASI Un ginepraio di informazioni che non trova una chiara sintesi; la confusione regna sovrana attorno la gestione della TASI in un caos generale che mette in difficoltà tanto i Comuni quanto gli addetti ai lavori, impegnati nella creazione di strumenti sempre più sofisticati per trovare le necessarie soluzioni. A denunciare i punti deboli nella gestione del tributo, è il presidente di ANUTEL (Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali) Francesco Tuccio che, dalla sua posizione di osservatore privilegiato, incentra la sua analisi sulle ripercussioni della pubblicazione, a volte dissennata, delle delibere relative all’adozione della nuova imposta comunale, di molti Comuni Italiani. Una denuncia che apre un varco all’interno di una strada percorsa da un punto di vista tecnico, capace non solo di prevedere i risvolti problematici immediati delle varie deliberazioni ma anche quelli futuri legati ai possibili problemi nella fase di controllo dell’imposta. <<Accanto i comuni che non sono riusciti a pubblicare le delibere entro i termini previsti - spiega Tuccio - ci sono quelli che, in maniera più o meno veloce, hanno cercato di rispettare la scadenza indicata, dando vita ad una serie di delibere non sempre di facile elaborazione. Così, nel lavoro di creazione di un software (realizzato in collaborazione con “Advanced Systems”) per il calcolo IUC che comprende appunto il “calcoloTASI”, di cui si sono dotati 2000 Comuni in tutto il territorio nazionale (tra cui numerosi capoluoghi di provincia Torino, Brescia, Padova, Alessandria, Genova, Catanzaro, Grosseto, Como, Forlì, Napoli, Potenza, Pisa, Teramo, Venezia, Ancona, Aosta, Asti, Cesena, Cremona, Lecco, Lucca, Reggio Emilia, Rimini, Savona, Treviso, Urbino, Verbania e Caserta) ci siamo trovati a gestire una situazione diversa per ogni comune, che ci ha costretto ad un aggiornamento giornaliero che potesse rispondere alle varie esigenze>>. Un lavoro complesso ed articolato attorno pagine di aliquote, cifre e definizioni spesso concepite “ad personam”, ci spiega Tuccio, in un arco temporale in cui le pubblicazioni si sono oltretutto sovrapposte al periodo pre-elettorale in cui la classe politica ha cercato di acquisire consenso andando incontro anche alle esigenze di ogni singolo cittadino, che ora però rischia di pagare di tasca propria, i ritardi accumulati dalla problematica gestione della TASI di molti Comuni. <<In una situazione di confusione generale, - conclude Tuccio con un’interessante proposta - il contribuente rischia di farne le spese, motivo per cui riteniamo sia doveroso proporre una soluzione che ripercorra quanto in precedenza fatto con la TARES: cioè che il contribuente non paghi nessuna sanzione qualora in fase di saldo versi ciò che non era riuscito a versare nella precedente fase di acconto>>. Ufficio Stampa ANUTEL

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COMUNICATO STAMPA

...non ti lascia mai solo

A N U T E Ldenuncia il caos

nella gestione TASIUn ginepraio di informazioni che non trova una chiara sintesi; la confusione regna sovrana attorno la gestione della TASI in un caos generale che mette in difficoltà tanto i Comuni quanto gli addetti ai lavori, impegnati nella creazione di strumenti sempre più sofisticati per trovare le necessarie soluzioni. A denunciare i punti deboli nella gestione del tributo, è il presidente di ANUTEL (Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali) Francesco Tuccio che, dalla sua posizione di osservatore privilegiato, incentra la sua analisi sulle ripercussioni della pubblicazione, a volte dissennata, delle delibere relative all’adozione della nuova imposta comunale, di molti Comuni Italiani.

Una denuncia che apre un varco all’interno di una strada percorsa da un punto di vista tecnico, capace non solo di prevedere i risvolti problematici immediati delle varie deliberazioni ma anche quelli futuri legati ai possibili problemi nella fase di controllo dell’imposta. <<Accanto i comuni che non sono riusciti a pubblicare le delibere entro i termini previsti - spiega Tuccio - ci sono quelli che, in maniera più o meno veloce, hanno cercato di rispettare la scadenza indicata, dando vita ad una serie di delibere non sempre di facile elaborazione. Così, nel lavoro di creazione di un software (realizzato in collaborazione con “Advanced Systems”) per il calcolo IUC che comprende appunto il “calcoloTASI”, di cui si sono dotati 2000 Comuni in tutto il territorio nazionale (tra cui numerosi capoluoghi di provincia Torino, Brescia, Padova, Alessandria, Genova, Catanzaro, Grosseto, Como, Forlì, Napoli, Potenza, Pisa, Teramo, Venezia, Ancona, Aosta, Asti, Cesena, Cremona, Lecco, Lucca, Reggio Emilia, Rimini, Savona, Treviso, Urbino, Verbania e Caserta) ci siamo trovati a gestire una situazione diversa per ogni comune, che ci ha costretto ad un aggiornamento giornaliero che potesse rispondere alle varie esigenze>>. Un lavoro complesso ed articolato attorno pagine di aliquote, cifre e definizioni spesso concepite “ad personam”, ci spiega Tuccio, in un arco temporale in cui le pubblicazioni si sono oltretutto sovrapposte al periodo pre-elettorale in cui la classe politica ha cercato di acquisire consenso andando incontro anche alle esigenze di ogni singolo cittadino, che ora però rischia di pagare di tasca propria, i ritardi accumulati dalla problematica gestione della TASI di molti Comuni.

<<In una situazione di confusione generale, - conclude Tuccio con un’interessante proposta - il contribuente rischia di farne le spese, motivo per cui riteniamo sia doveroso proporre una soluzione che ripercorra quanto in precedenza fatto con la TARES: cioè che il contribuente non paghi nessuna sanzione qualora in fase di saldo versi ciò che non era riuscito a versare nella precedente fase di acconto>>.

Ufficio Stampa ANUTEL