Antologia della Femina Agabbadora

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• Era buio, la stanza era illuminata da un lumino con olio di lentisco, l’accabadòra entra nella casa – trovata la porta aperta – si siede accanto al capezzale, carezza la testa del tardo a morire, gli cantilena il rosario, poi una delle tante nenie per addormentare i bambini. Infine una botta secca sul cranio, con un suo attrezzo avvolto nell’orbace spesso e nero

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PierGiacomo Pala

PierGiacomo Pala è nato a Luras (OT) il 18 novem-bre 1956. Cultore e ap-passionato di tradizioni popolari. E’ proprietario e curatore del Museo Etno-grafico GALLURAS. Ha cominciato a raccoglie-re materiale etnografico all’età di dodici anni. Nel 1981 acquista un palaz-zotto nella via centrale di Luras e inizia i lavori di restauro conservativo. E’ in questo edificio che nel 1996 apre il Museo GAL-LURAS, il museo della femina agabbadòra, dove sono esposti oltre 5.000 reperti. Sempre nel 1981, da un amico di Luras, vie-ne a conoscenza della pratica della femina agab-badòra e dal quel momen-to inizia la sua ricerca su quest’argomento.

“Vedo una pietra del muro che mi incuriosisce: è diversa dalle altre. E’ di forma regolare, rettango-lare, mentre le altre sono di forma irregolare, come in tutti i muri a secco rea-lizzati con il granito.Mi avvicino e vedo che, nella parte superiore del cantonetto, c’è incastrato un piccolo cuneo sem-pre di granito. Estraggo il cuneo e la pietra cade. Chiudeva una nicchia; all’interno un martello di legno e dei piccoli fram-menti di orbace nero.Quello che ho cercato per dodici anni, finalmente, l’ho trovato.”

ANTOLOGIAdella femina

AGABBADORA

GALLURAS EDITORE

TUTTO SULLA FEMINA AGABBADORA

LE ULTIME TESTIMONIANZE REALI SULLA FEMINA AGABBADORA:

• Era buio, la stanza era illuminata da un lumino con olio di lentisco, l’accabadòra entra nella casa – trovata la porta aperta – si siede accanto al capezzale, carezza la testa del tardo a morire, gli cantilena il rosario, poi una delle tante nenie per addormentare i bambini. Infine una botta secca sul cranio, con un suo attrezzo avvolto nell’orbace spesso e nero.

• Nel confessionale una donna di circa 80/85 anni, zia.............., parlava lucidamente: una donna minuta, dal viso ovale incorniciato da un fazzoletto marrone, mani bianchissime e affusolate.

D. Cosa le ha raccontato? R. Mi ha detto: "Sono una che aiuta a morire. Sono stata incaricata da Dio. L'ultimo mio intervento è stato qualche mese fa...

• A Sant’Andrea Frius vi era alla fine dell’ottocento un artigiano che oltre a produrre manualmente attrezzi agricoli costruiva dei martelli di circa una cinquantina di centimetri che venivano utilizzati dalla Femina Accabadora per dare il colpo di grazia. • Mi confermò che, in alcuni casi, era intervenuta proprio per mettere fine alle sofferenze di persone che, purtroppo, erano in fase terminale.

€ 40.00

PierGiacomo PALA

AGABBADORA

GALLURASEDITORE