Antifone di Comunione Quaresima A

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apostolato liturgico PROVINCIA ITALIANA PIE DISCEPOLE DEL DIVIN MAESTRO www.pddm.it Servizio online: www.apostolatoliturgico.it Sede Centrale: Via Portuense, 739 00148 Roma Tel. 06.65.68.669 - Fax 06.65.68.679 E-mail: [email protected] Magazzino: Viale Matteotti, 57/A 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.61.87.06.150 - Fax 02.61.87.06.160 E-mail: [email protected]

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Page 1: Antifone di Comunione Quaresima A

apostolato liturgico

PROVINCIA ITALIANA PIE DISCEPOLE DEL DIVIN MAESTRO

www.pddm.it

Servizio online: www.apostolatoliturgico.it

Sede Centrale: Via Portuense, 73900148 Roma

Tel. 06.65.68.669 - Fax 06.65.68.679E-mail: [email protected]

Magazzino: Viale Matteotti, 57/A20092 Cinisello Balsamo (MI)

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Page 2: Antifone di Comunione Quaresima A

A cura di Emmanuela Viviano pddmE-mail: [email protected] internet: www.pddm.it

Sussidi - 14

12 Posters per le domeniche di Quaresima - PasquaAnno liturgico ciclo A

apostolato liturgico

© In copertina: «Io sono la risurrezione e la vita», mosaico battistero di Michelangela Ballan pddm. Chiesa sant’Andrea (Hong Kong).

© Copyright per testi e foto: Archivio pddm

Finito di stampare nel mese di novembre 2010 dalla Tipolitografia Trullo - Roma

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INTRODUZIONE

Questo nuovo sussidio, sulla scia dei precedenti, presenta i canti di comunio-ne delle domeniche di Quaresima-Pasqua del ciclo A, a cura di vari autori

membri del COPERLIM (Corso di Perfezionamento Liturgico Musicale).Il sussidio viene proposto insieme a 12 posters figurati che riportano in pri-

mo piano una frase tratta dall’antifona di comunione della liturgia domenicalecollegata all’Evangelo del giorno. Si coglie così lo stretto legame tra Parola e Sa-cramento: la Parola accolta, come nutrimento, nell’ascolto diviene cibo eucaristi-co, partecipato nel sacramento.

L’elaborazione grafica dei posters è stata progettata e curata da MichelangelaBallan pddm che ha utilizzato opere artistiche già realizzate in altri contesti.

Ne riportiamo l’elenco:

- I domenica di Quaresima: «Nel Pane e nella Parola - Il fuoco dello Spirito», boz-zetto per vetrata. Chiesa S. Maria Assunta (Carmignano - VI).- II domenica di Quaresima: «La luce della Trasfigurazione», bozzetto per mosai-co. Chiesa S. Eusebio e fratelli Maccabei (Garbagnate - MI).- III domenica di Quaresima: «Fiumi d’acqua viva», mosaico battistero. Chiesa S. Rita (Millepini, Rodano - MI).- IV domenica di Quaresima: «Dalla croce siamo guariti», mosaico battistero.Chiesa S. Maria Assunta (Carmignano - VI).- V domenica di Quaresima: «Io sono la risurrezione e la vita», mosaico battistero.Chiesa S. Andrea (Hong Kong).- Domenica delle Palme e della Passione: «La coppa della divina volontà», bozzet-to per mosaico. Studio privato.- Giovedì santo: «Pane di vita, calice di salvezza», vetrata presbiterio. Chiesa Cristo Re (Alba - CN). - Pasqua: «In Lui solo c’è salvezza», vetrata prospetto esterno. Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Follonica - GR).- Ascensione: «Andate in tutto il mondo», particolare bozzetto per mosaico. Chiesa S. Rita (Millepini, Rodano - MI).- Pentecoste: «La fiamma dello Spirito», vetrata. Chiesa dei Santi Pietro e Paolo(Follonica - GR).- Santissima Trinità: «L’amore trinitario», vetrata. Cappella Suore Minime (Paola - CS).- Corpo e Sangue del Signore: «Io sono la vite - Io sono il chicco che muore», portadel tabernacolo. Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Follonica - GR).

INTRODUZIONE

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GESÙ TENTATONEL DESERTO

Antifona di comunione (Mt 4,4)Non di solo pane vive l’uomo,ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

CONTENUTO MUSICALE DEL SUSSIDIO

- I Domenica di Quaresima: Non di solo pane (Suor Alessia Pantaleo)- II Domenica di Quaresima: Hic est Filius meus (David Di Paoli Paulovich)- III Domenica di Quaresima: Acqua viva per noi (Lino Impagliatelli)- IV Domenica di Quaresima: Oculi nostri (Carlo Paniccià )- V Domenica di Quaresima: Chiunque vive e crede (Silvio Catalini)- Domenica delle Palme e della Passione del Signore: In manus tuas (Don Graziano Ghisolfi)- Giovedì santo: Panem et vinum, Corpus et Sanguis Christi (Ilario Defrancesco)- Pasqua: Haec Dies (Don Antonio Parisi)- Ascensione del Signore: Ecco io sono con voi (Suor Alessia Pantaleo) - Pentecoste: Veni Sancte Spiritus (Mons. Antonio Parisi)- Santissima Trinità: Gloria Patri (Don Graziano Ghisolfi) - Corpo e Sange del Signore: Chi mangia la mia carne (Silvio Catalini)

GLI AUTORI

• SILVIO CATALINI, direttore Cappella Musicale della Cattedrale di Camerino. Falerone (FM, Marche)• DAVID DI PAOLI PAULOVICH, compositore, musicologo e direttore della Cappelladei Frati Cappuccini di Trieste. (TS, Friuli Venezia Giulia)• DON GRAZIANO GHISOLFI, responsabile Sezione “Musica per la Liturgia” dell’Uffi-cio Diocesano per il Culto Divino. Cremona (CR, Lombardia)• ILARIO DEFRANCESCO, direttore dell’Ensemble Canticum Novum. Moena (TN,Trentino Alto Adige)• LINO IMPAGLIATELLI, organista titolare Santuario S. Maria delle Grazie e della Chie-sa San Pio. San Giovanni Rotondo (FG, Puglia)• CARLO PANICCIÀ, direttore Cappella Musicale della Cattedrale di Macerata. Mace-rata (MC, Marche)• SUOR MARIA ALESSIA PANTALEO (AGC), responsabile settore musica-liturgia Dioce-si di Palestrina. Palestrina (RM, Lazio)• MONS. ANTONIO PARISI, responsabile Istituto Diocesano di Musica Sacra di Bari(BA, Puglia)

ALCUNE NOTE SUI CANTI

Ogni canto contiene una brevissima presentazione della forma musicale-liturgicae una proposta esecutiva.

È stato posto l’accento sulla semplicità delle forme facendo ricorso ad ostinati ecanoni, strutture molto semplici ed apprezzabili dalle assemblee per la facilità di ripe-tizione. A differenza degli altri sussidi, c’è un’attenzione maggiore alla Schola che puòeseguire i diversi canti in polifonia.

LA PAROLA

In questa prima domenica dell’itinerario quare-simale siamo condotti nell’austerità del desertoper sperimentare la vittoria di Cristo sul maligno.L’itinerario pasquale della fede non ci esoneradalle lotte, dalle prove e dalle difficoltà del nostrocammino nella storia, spesso insidiata dal male.

Il brano evangelico (Mt 4,1-11) apre ilgrande ritiro della Chiesa facendoci contempla-re il Signore Gesù dopo un digiuno di 40 giornie 40 notti. Come singoli credenti e come co-munità impariamo da Cristo quali siano gli at-teggiamenti da assumere nel momento dellatentazione. La lotta si svolge nel deserto perché,nel Figlio di Dio, siamo ammessi a compiere unesodo sulla via dell’obbedienza al Padre.

Il libro della Genesi (Gen 2,7-9; 3,1-7) ci ri-presenta la storia drammatica del peccato nel ten-tativo dell’uomo di sostituirsi a Dio e di chiudersial suo progetto d’amore. Il peccato ci fa ritornare«polvere» sfigurando quella dignità immensa checi era stata donata da Dio nella creazione.

La sapiente pedagogia della Chiesa, all’ini-zio della Quaresima, ci rende coscienti della ne-cessità di vincere il male. L’apostolo (Rm 5,12-19) ci ricorda che dove ha abbondato il peccatosovrabbonda la grazia; Cristo, nuovo Adamo,con la sua vittoria ha inaugurato per noi la vitanuova e ci ha resi nuove creature.

I SEGNI

• Nelle domeniche di Quaresima, insieme aqualche altro segno, valorizziamo sempre ilcanto di comunione suggerito in queste pa-gine. Esso attinge direttamente dall’Evange-lo del giorno. L’antifona di oggi, tratta daMt 4,4, dà tono a tutta la Quaresima e allacelebrazione. L’uomo non si nutre solo dipane, ma soprattutto della Parola che escedalla bocca di Dio. La Parola si mangia conla bocca del nostro cuore. Essa è corpo diCristo che nutre, si prolunga nel Pane, nellaCoppa e nel corpo di Cristo che è la Chiesa.La vittoria di Cristo tentato diventa la vitto-ria di tutti i fedeli che si accostano al celestebanchetto.

Il Pane e il Vino sostengono la Chiesa neldeserto quaresimale, mentre ai piedi dellasanta montagna, con il cuore contrito e umi-liato, essa prende coscienza di essere il popolodell’alleanza, convocato per l’ascolto della Pa-rola e per l’esperienza gioiosa dei prodigi (cf Prefazio di Quaresima V).• Il colore violaceo dei paramenti è gia un se-gno che indica l’austerità del tempo quaresi-male; tale austerità dovrebbe emergere anchedalla scelta dei canti, dal sobrio accompagna-mento degli strumenti musicali, dall’assenzadei fiori nell’aula liturgica.

ANTIFONA DI COMUNIONE - I DOMENICA DI QUARESIMA

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ANTIFONA DI COMUNIONE - I DOMENICA DI QUARESIMA

Non di solo Pane

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Suor Maria Alessia Pantaleo (AGC)

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Il testoostinato:Miserére, miserére mei Domine.Miserére, miserére mei Domine.

versetti:1. Non di solo pane vive l’uomo,ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio (Mt 4,4)

2. Convertite i cuori al Vangelo,tornate al Signore con azzimi di vera giustizia.

3. Non vi sian litigi e discordiee la carità abbondi in voi portando i suoi frutti di pace.

La strutturaLa forma musicale è quella dell’ostinato.Per semplicità il canto dell’ostinato è assegnato all’Assemblea (eventualmenterafforzato dal coro) al quale si sovrappone il canto di versetti evangelici da partedi un solista o di un piccolo coro di voci.È prevista la possibilità di inserire uno strumento come l’oboe o il flauto traverso.

Proposta esecutiva1. Organo + Oboe (o altro strumento);2. Organo + Assemblea (ostinato)3. Organo + Assemblea + Coro4. Organo + Assemblea + Versetto5. Organo + Assemblea + Coro + Oboe6. Organo + Assemblea + Strofa...ecc.... fino a concludere con... Organo + Oboe come all’inizio.

GESÙ TRASFIGURATOSULLA MONTAGNA

Antifona di comunione (Mt 17,5)Questo è il mio Figlio prediletto,nel quale mi sono compiaciuto.Ascoltatelo!

LA PAROLA

L’episodio della Trasfigurazione che ci è of-ferto nel Vangelo della seconda domenicadi Quaresima è talmente importante che vieneanche celebrato in una festa liturgica il 6 agosto.Per definire questa festa le Chiese orientali usa-no l’espressione «Pasqua d’estate». La scena delTabor ha infatti gli elementi di un’apparizionepasquale col Cristo glorioso circondato dagliapostoli stupiti ma tranquillizzati da Gesù.

Sono due i segni che caratterizzano que-st’avvenimento: la «voce del Padre» e la «luce»che avvolge il mistero della Trasfigurazione. Lavoce che rivela «Questo è il Figlio mio predilet-to» è la stessa echeggiata in occasione dell’im-mersione di Cristo nelle acque del Giordano,che lascerà poi, al centurione sotto la croce, ilcompito di proclamare la verità su Gesù: «Da-vero costui era Figlio di Dio!». La voce contie-ne, perciò, il Credo che Dio ci rivela e che laChiesa professa. La luce, invece, è per noi il se-gno dell’azione della grazia che trasforma-tra-sfigura la nostra fragilità e ci rinnova come «fi-gli della luce». La voce conduce al Cristo, laluce trasforma in lui; la voce si esprime nellaParola, la luce avvolge attraverso la fede ed isacramenti; la voce indica la via della vita, laluce inaugura il nuovo giorno della salvezza.

I SEGNI

• La liturgia di questa domenica dovrebbemettere in risalto alcuni elementi caratteristiciche sono in rapporto con le letture, con le mo-nizioni o con i canti. Non dovrebbe essere tra-lasciato il segno stesso della trasfigurazione at-traverso l’intronizzazione di un’icona del mi-stero, magari nei pressi dell’ambone. I fedeli,chiamati a contemplare il volto luminoso diCristo nell’icona, sono pure invitati a fareesperienza di contemplazione. • La luce taborica potrebbe essere sprigiona-ta, in questa liturgia domenicale, anche dallasolenne processione con il libro dei Vangeli,all’inizio della Messa e prima della proclama-zione, accompagnato dalle luci e dall’incen-so. Parola che si deve ascoltare, luce splen-dente che illumina, volto trasfigurato che sideve contemplare.• Una preghiera della liturgia bizantina, moltosuggestiva, può aiutarci a vivere questa dome-nica: «Venite, saliamo al monte del Signore;nella casa del nostro Dio e nostro Re contemple-remo la gloria della Trasfigurazione, gloria delFiglio unigenito del Padre. Dalla luce assorbia-mo abbondante luce e, sollevati dallo SpiritoSantissimo, inneggiamo per i secoli alla Trinitàconsustanziale».

ANTIFONA DI COMUNIONE - II DOMENICA DI QUARESIMA

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ANTIFONA DI COMUNIONE - II DOMENICA DI QUARESIMA

Hic est Filius meusDavid Di Paoli Paulovich

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Il testoostinato:Hic est Filius dilectus Meus, in quo Mihi complacui.

antifona:Questo è il mio Figlio prediletto,nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo! (Mt 17,5)

La strutturaLa forma musicale è quella dell’ostinato.L’Assemblea canta l’ostinato in latino ciclicamente.L’antifona è diluita in tutto il canto di comunione a cura del Coro.

Proposta esecutivaCome indicato in partitura.

GESÙE LA SAMARITANAAntifona di comunione (Gv 4,13-14)Chi beve dell’acqua che io gli darò, dice il Signore,avrà in sé una sorgente che zampilla fino alla vita eterna.

LA PAROLA

La liturgia della terza domenica di Quaresimadell’anno A è tutta orientata ai catecumeni,

per annunciare a loro e a noi il mistero racchiusonella simbologia dell’acqua. La fame e la sete dicoloro che si preparano al battesimo sarannoestinte nei sacramenti dell’iniziazione cristiana.

Per la catechesi battesimale della Chiesa, og-gi è proposto il Vangelo della Samaritana (Gv4,5-42). L’acqua che il Signore dona a chiunqueè in cammino verso di Lui è un’acqua che fa ri-nascere, estingue la vera sete così da diventareacqua che zampilla per la vita eterna.

L’acqua viva dello Spirito è un dono pasqua-le che tutti possiamo ricevere nell’incontro conil Signore che ci disseta al suo costato aperto.

Il racconto dell’Esodo (Es 17,3-7), riletto allaluce dell’incontro del Cristo con la Samaritana, ciaiuta a prendere coscienza del nostro peccato; an-che noi, infatti, siamo come Israele che mormora-va contro Dio, nel deserto, a causa della sete.

Il grido di Israele risuona oggi con forza sul-la bocca dei catecumeni e dei battezzati e trovarisposta ed esaudimento pieno in Cristo, rocciadella nostra salvezza, dal quale scaturisce l’acquache zampilla per la vita eterna. Per la fede pos-siamo dissetarci continuamente a questo fiumedi grazia e di salvezza.

I SEGNI

• La proclamazione del Vangelo di Giovannioggi sia fatta integralmente, con una lettura cal-ma e incisiva. È momento di altissima evange-lizzazione e catechesi, insostituibile e irragiungi-bile da qualsisasi parola umana. • I grandi misteri che la celebrazione della Paro-la svela potrebbero essere adeguatamente messiin risalto con alcuni elementi rituali. All’ingres-so, in questa domenica battesimale, avrà luogoil rito della benedizione e dell’aspersione dell’ac-qua, che sostituisce l’atto penitenziale. • Segnarsi con il segno della croce e l’acquabenedetta, all’ingresso delle nostre chiese, èmemoria del battesimo e professione di fedenella Trinità Santissima, Padre e Figlio e Spi-rito Santo e nell’incarnazione, passione, mor-te e risurrezione. Questo gesto è un dire «sì»al nostro battesimo.• L’incontro con Cristo nell’Eucaristia sia pre-parato mediante la meditazione appropriata epersonalizzata della pagina evangelica. È in-contro con il Salvatore; come la Samaritanaal pozzo di Giacobbe, lasciamoci incontrareda Cristo; egli, come nuovo Mosè, tocca laroccia del nostro cuore perché da peccatoriinariditi diventiamo sorgente zampillante diacqua nuova.

ANTIFONA DI COMUNIONE - III DOMENICA DI QUARESIMA

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ANTIFONA DI COMUNIONE - III DOMENICA DI QUARESIMA

Acqua viva per noiPasquale Impagliatelli

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Il testoostinato:Acqua viva per noi, acqua di vita eterna.

antifona:Chi beve dell’acqua che io gli darò, dice il Signore,avrà in sé una sorgente che zampilla fino alla vita eterna. (Gv 4,13-14)

La strutturaLa forma musicale è quella dell’Antifona responsoriale.Il Coro e l’Assemblea (che canta la parte del soprano) cantano ciclicamentel’ostinato.L’antifona viene cantata da un solista.L’ultimo ostinato si può ripetere ad libitum.

Proposta esecutivaCome indicato in partitura.

GESÙE IL CIECO NATOAntifona di comunione (cf Gv 9,11)Il Signore ha plasmato un po’ di fango sui miei occhi:sono andato, mi sono lavato, ho acquistato la vista, ho creduto in Dio.

LA PAROLA

La catechesi battesimale della quarta domeni-ca di Quaresima conduce alla scoperta del-

l’identità di Gesù e del nostro battesimo e deisuoi effetti. Siamo tutti dei «ciechi nati» e ab-biamo bisogno che il Signore ci apra gli occhidonandoci la luce della fede. Questo annunciodi salvezza che la Chiesa oggi rivolge ai catecu-meni, per noi battezzati è già una realtà dellaquale non finiremo mai di rendere grazie.

Il Vangelo (Gv 9,1-41) ci guida in modoprogressivo a riconoscere, per la fede, l’identiàdi Gesù, luce vera del mondo, e a riconoscere lanostra cecità. Il cieco va a lavarsi alla piscina diSiloe che significa inviato, con chiaro riferimen-to a Cristo; il cieco accetta di vedere e di crede-re nel Messia, mentre coloro che credono di ve-dere sono i veri ciechi, negano l’evidenza deifatti e rifiutano Gesù Cristo.

Continuando, con la Chiesa, il camminoverso la santa Pasqua, siamo ancora una voltachiamati a scegliere da che parte vogliamo stare.

L’apostolo (Ef 5,8-14) ricorda ai cristiani laradicale trasformazione avvenuta nel battesimo.Un tempo eravamo tenebra, ma ora siamo lucenel Signore. Per cui il nostro comportamentodev’essere degno dei figli della luce.

I SEGNI

• Il battesimo dona occhi nuovi, quelli dellafede, per vedere le cose che non si vedono co-me se fossero visibili. La fede che illumina edona uno sguardo nuovo nasce dall’ascolto edall’obbedienza alla Parola. • La celebrazione di questa domenica richiedeuna forte e convinta professione di fede; findall’atto penitenziale dev’essere messo in rilievoil mistero che viene celebrato, la memoria del-la fede ricevuta come luce, la grazia del battesi-mo come illuminazione. L’atto penitenziale dis-sipa le prime tenebre dal nostro cuore per po-ter essere unti poi dalla Parola proclamata.• Oggi è la domenica Laetare (= Rallegrati,Gerusalemme); nell’aula liturgica, nei pressidell’altare o dell’ambone potrebbero esseredisposti dei ceri bianchi che ardono e illumi-nano, accanto a una discreta composizionefloreale. Un piccolo cero può essere dato atutti i presenti; verrà acceso al momento delcongedo per ricordare gli impegni del battesi-mo e l’impegno a essere luce del mondo conla propria condotta di vita. • Preghiamo ancora per i catecumeni, per iquali oggi continuano gli scrutini; essi sipreparano ad essere illuminati da Cristo nelbattesimo.

ANTIFONA DI COMUNIONE - IV DOMENICA DI QUARESIMA

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ANTIFONA DI COMUNIONE - IV DOMENICA DI QUARESIMA

Oculi nostriCarlo Paniccià

Il testoostinato:Oculi nostri ad Dominum Deum nostrum.

antifona:Il Signore ha spalmato un po’ di fango sui miei occhi:sono andato, mi sono lavato, ho acquistato la vista, ho creduto in Dio. (cf Gv 9,11)

La strutturaLa forma musicale è quella dell’ostinato.Il coro e l’organo lo cantano ciclicamente.L’assemblea canta la parte del soprano.L’antifona viene cantata da un solista o da un piccolo gruppo di voci mentre viene cantato l’ostinato.Per un buon bilanciamento è bene che quando interviene il solista,l’organo col coro e l’assemblea riducano l’intensità delle voci.

Proposta esecutiva1. Organo;2. Organo + Coro all’unisono (ostinato)3. Organo + Assemblea (ostinato) + Coro in polifonia (ostinato)4. Organo + Versetto5. Organo + Assemblea (ostinato) + Coro in polifonia (ostinato)....Per terminare il Coro e l’Organo cantano la CODA.

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ANTIFONA DI COMUNIONE - V DOMENICA DI QUARESIMA

Chiunque vive e crede in meSilvio Catalini

GESÙE LA RISURREZIONE

DI LAZZARO

Antifona di comunione (Gv 11,26)Chiunque vive e crede in me,

non morirà in eterno, dice il Signore.

LA PAROLA

Il Cristo, luce del mondo, è oggi per la Chiesarisurrezione e vita. I catecumeni e l’intera co-munità cristiana sono invitati a entrare nella di-namica di questa domenica che introduce nelgrande mistero pasquale della vita e della morte.

Il brano evangelico (Gv 11,1-45) è una pro-vocazione alla fede in Cristo che vince la morte;la sua risurrezione, annunciata da quella di Laz-zaro, è pegno della nostra.

Il cristiano affronta la realtà della morte conil passaggio alla «vita nuova» che si attua in Ge-sù per mezzo dello Spirito. Nella persona del-l’amico Lazzaro, la morte va incontro a Cristoche si prepara al duello definitivo da cui usciràvincitore. Il giorno di Pasqua, infatti, cantere-mo nella sequenza: «Morte e Vita si sono affron-tate in un prodigioso duello; il Signore della vitaera morto, ma ora, vivo, trionfa».

Il profeta Ezechiele, in sintonia con il testoevangelico annuncia che Dio vuole dare la vitaall’uomo. Egli vuole aprire i nostri sepolcri e far-ci uscire dalle tombe scavate dal nostro peccato.

Così l’apostolo (Rm 8,8-11), ripete l’an-nuncio della grande realtà pasquale che derivadal battesimo. Noi siamo stati liberati dallalegge del peccato e della morte e apparteniamoal Padre, nel suo Figlio risorto, per la forzadello Spirito.

I SEGNI

• La domenica di Lazzaro è il grande segnoed anticipo della risurrezione di Gesù. Mol-to opportunamente sarà preceduta o seguitada una celebrazione penitenziale, con i segnibattesimali dell’acqua e della luce, per farememoria del nostro passaggio dalla mortedel peccato alla vita di figli di Dio medianteil battesimo e la grazia sacramentale dellariconciliazione. I fedeli verranno educati aprepararsi al sacramento della Penitenza,meditando i testi evangelici di queste do-meniche. • La preghiera universale oggi si dilaterà, perdomandare che tutti coloro che sono immer-si nei gorghi del peccato siano salvati me-diante la predicazione del Vangelo, il battesi-mo e la conversione. Chiederemo, inoltre, diessere abitati dalla carità, che è già entrarenella risurrezione lasciando che lo Spirito,carità di Dio, dilaghi e invada tutta la nostraesistenza.• In questo giorno di risurrezione daremoimportanza alla preghiera del Padre nostro:con le mani alzate verso il cielo, come figlirisorti, per misericordia possiamo stare in-nanzi al Padre dei cieli e chiamarlo comeGesù, il Figlio amato, ci ha insegnato a fare.

ANTIFONA DI COMUNIONE - V DOMENICA DI QUARESIMA

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Il testoantifona:Chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno, dice il Signore. (Gv 11,26)ostinato:Io sono via, vita e verità.

La strutturaForma musicale composita che prevede la presenza di un ritornello e un canone.

Proposta esecutivaIl versetto è un canone a tre parti e può essere eseguito in più modi a secondadelle esigenze.

Una possibile esecuzione può essere la seguente:1. Antifona: Solista (o una sezione del coro)2. Antifona: Assemblea + Coro3. Ostinato: Solista (o una sezione del Coro)4. Ostinato: canone a tre parti5. Antifona: Solista (o una sezione del Coro)6. Antifona: Assemblea + Coro

LA PASSIONEDEL SIGNOREAntifona di comunione (cf Mt 26,42)Padre, se questo calice non può passare senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà.

LA PAROLA

Con questa domenica ha inizio la Grandee Santa settimana, culminante nella ce-

lebrazione del Triduo pasquale, centro di tut-to l’Anno liturgico. Con il Cristo, oggi en-triamo in Gerusalemme, incamminati, tra gliosanna festosi, verso la Passione, la morte ela risurrezione.

Prima di affrontare le acque della morte e diattraversarle libero e vivente, Gesù entra nellacittà santa, Gerusalemme, la Sposa, che tragica-mente gli porrà sul capo la corona di spine delrifiuto, anziché la corona nuziale dell’amore edella fedeltà.

Portando il peso della nostra durezza dicuore il Cristo Maestro, Re, Profeta e Sacerdote,vive quel dolore che il Vangelo di Matteo (Mt26,14-27,66), nel racconto della Passione, ci ri-vela come segno dell’amore estremo di Dio perl’uomo.

La faccia del servo sofferente (Is 50,4-7), re-sa dura come pietra, è lo stesso Volto che all’ini-zio del cammino quaresimale abbiamo contem-plato trasfigurato dalla luce e che incontreremoal mattino di Pasqua nel giardino della vita.

Seguiamo il Maestro, come discepoli fedeli,nel cammino della croce, per giungere a procla-mare senza dubbi né esitazioni: «Gesù il Croci-fisso è risorto, come aveva detto».

I SEGNI

• Il solenne ingresso in Gerusalemme chela Chiesa ritualizza con la proclamazionedel Vangelo, la processione e i canti, è pre-ludio della Pasqua del Signore. La proces-sione rituale, pur semplice e discreta in al-cuni luoghi, ma anche gioiosa e con unafunzione di testimonianza della fede e del-l’amore per Cristo nei giorni della sua bea-ta passione, è anche un segno concreto chela comunità cristiana pone davanti al mon-do, per rendere presente Cristo e ricordarea tutti l’universalità del mistero della re-denzione. Per questo va accuratamente pre-parata nei diversi momenti rituali, nel per-corso da fare, nei canti da eseguire. C’èsempre il pericolo di passare dalla solennitàai gesti goffi che possono rendere penosa oridicola la forma di celebrare. È un impe-gno al servizio della comunità curare benela preparazione e l’esecuzione del rito so-lenne dell’ingresso del Signore in Gerusa-lemme. Può essere un valido richiamo pergli indifferenti e i non credenti.• Poiché in questo giorno si celebra la Gior-nata Mondiale della Gioventù, potrebbero es-sere i giovani protagonisti e testimoni dellasolenne acclamazione a Cristo, unico Salvato-re del mondo.

ANTIFONA DI COMUNIONE - DOMENICA DELLE PALME E DI PASSIONE

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ANTIFONA DI COMUNIONE - DOMENICA DELLE PALME E DI PASSIONE

In manus tuasDon Graziano Ghisolfi

Il testoostinato:In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum.

versetti:1. Padre, se questo calice non può passare senza ch’io lo beva,sia fatta la tua volontà. (Mt 26,42)

2. Dio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?Tu sei lontano dalla mia salvezza. (Sal 22[21],2)

3. In te hanno sperato i nostri padri,hanno sperato e tu li hai liberati. (Sal 22[21],3)

La strutturaPer la struttura formale e la proposta esecutiva vedi quanto indicato per il cantodi comunione per la IV domenica di Quaresima.

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ANTIFONA DI COMUNIONE - GIOVEDÌ SANTO

Panem et vinum, Corpus et Sanguis Christi

Ilario Defrancesco

FATE QUESTOIN MEMORIA

DI ME

Antifona di comunione (1 Cor 11,24-25)Questo è il mio corpo, che è per voi;

questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, dice il Signore.

Fate questo ogni volta che ne prendete,in memoria di me.

LA PAROLA

Con la Messa Vespertina «nella Cena del Si-gnore» entriamo nel Triduo Santissimo del-

la passione, morte, sepoltura e risurrezione delSignore; viviamo l’incomparabile mistero delsuo amore gratuito offerto agli uomini di tuttele generazioni. Questa celebrazione si articola inquattro momenti:1. La liturgia della Parola: la cena pasqualed’Isarele (Es 12,1-8.11-14); l’istituzione dell’Eu-caristia (1 Cor 11,23-26); il mandato dell’amoree del servizio (Gv 13,.1-15).2. La lavanda dei piedi: gesto facoltativo ma cherichiama realisticamente Gesù che si fa servo edà la propria vita; infatti è un gesto che indicanon tanto la fraternità ma il servizio che giungefino al dono di sé. 3. La liturgia eucaristica: oggi Cristo Gesù, pri-ma di essere consegnato, ci ha lasciato il memo-riale della sua Pasqua.4. La reposizione del Santissimo Sacramento:l’Eucaristia si conserva per la comunione del ve-nerdì santo e ciò dà l’opportunità di sostare inuna prolungata adorazione.

I SEGNI

• È la Pasqua del Signore! Proviamo a farci il-luminare dalla sua luce, ad esporre la nostravita al suo giudizio e al suo perdono, e i ritinon saranno più solo riti, ma diventerannorealtà viventi, segni e fonti di grazia e ci verràda esclamare, per la prima volta in un modonuovo: è la Pasqua del Signore! • All’offertorio, insieme al pane e al vino, siporteranno le offerte per i poveri raccolte nellaQuaresima; il pane avrà più apparenza di pane,seppur azzimo, e sarà spezzato e condiviso. Sidistribuirà la comunione sotto le due specie perintinzione predisponendo più calici, patene eministri. L’altare della reposizione non avrà ap-parenza di sepolcro né l’Eucaristia sarà espostain un ostensorio ma racchiusa nel tabernacolo;l’addobbo di fiori, luci, profumi... dica la gioiae la commozione della Chiesa per il dono cheGesù ci lascia di se stesso.• La lavanda dei piedi è un segno per esprimerela consegna che Gesù fa di sé; se non può averluogo per diverse ragioni, si potrebbe anticipareil gesto della pace dopo il Vangelo e l’omelia,cantando «Dov’è carità e amore» prima di passa-re alla preghiera universale.

ANTIFONA DI COMUNIONE - GIOVEDÌ SANTO

Page 18: Antifone di Comunione Quaresima A

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Il testoostinato:Panem et vinum, Corpus et Sanguis Christi, salus aeterna.

antifona:Questo è il mio corpo, che è per voi;questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, dice il Signore.Fate questo ogni volta che ne prendete, in memoria di me. (1 Cor 11,24.25)

La strutturaLa forma musicale è quella dell’ostinato con antifona.Il coro e l’organo lo cantano ciclicamente mettendo in evidenza le diverse voci.L’assemblea canta la parte del soprano.L’organo può raddoppiare le parti anche se il brano nasce per l’esecuzione acappella.

Proposta esecutivaCome indicato in partitura.

Page 19: Antifone di Comunione Quaresima A

LA RISURREZIONEDEL SIGNORE

Antifona di comunione (cf Mt 28,5.6)Gesù, il crocifisso è risorto,come aveva detto. Alleluia.

LA PAROLA

Con la domenica di Pasqua ha inizio il gior-no che non conosce tramonto, giorno pri-

mo ed ultimo, giorno radioso e splendido deltrionfo di Cristo. L’alleluia pasquale risuona sen-za pausa nella comunità dei credenti per cele-brare il Signore vincitore del peccato e dellamorte. La bella e buona notizia dell’Evangelo(Gv 20,1-9) è l’incontro con Cristo e con i te-stimoni della sua risurrezione: Maria di Magda-la, Pietro e il discepolo che Gesù amava; tutticorrono verso il sepolcro vuoto. L’Amore nonpuò restare nella tomba, prigioniero della mor-te, perché l’Amore è più forte della morte.

Nel racconto degli Atti (At 10,34.37-43)Pietro, che aveva ricevuto dal Signore la missio-ne di confermare nella fede i suoi fratelli, riassu-me per noi l’annuncio fondamentale della fedecristiana. Si tratta del mistero di Cristo inviatodal Padre, consacrato dallo Spirito, morto e ri-sorto, visto e conosciuto nella fede da testimoniprescelti da Dio. Tutti ormai, giudei o pagani,possono credere per avere la salvezza.

Vestiti dalla luce di Cristo camminiamoanche noi in novità di vita, cercando le cosedi lassù, come suggerisce l’apostolo Paolo(Col 3,1-4).

I SEGNI

• Là dove ha avuto luogo la solenne vegliapasquale, la sinassi eucaristica avrà inizio conl’aspersione dell’acqua benedetta nella notte.

Cristo è risorto! Il suo sepolcro è vuoto,dalla sua umanità risorta è effuso lo SpiritoSanto: tutto si rinnova nella creazione e nel-la Chiesa. È l’Oggi per tutti noi, dell’incon-tro con il Signore Risorto nella Parola, neisegni santi del pane e del vino, nell’assem-blea liturgica. Tutto è nuovo o può essere ta-le oggi; perdoniamoci duque come Dio haperdonato noi in Cristo Gesù e viviamo co-me se fossimo già nei cieli. La fede è im-menso dono, come lo è il poterla celebrarenegli eventi salvifici del Signore e Salvatorenostro! Lo chiediamo, nella preghiera uni-versale, per l’umanità intera perché nessunopiù sia disperato e triste e piegato dal suodolore e dal suo peccato.• Oggi i fedeli potranno recare dalla chiesanelle case l’acqua benedetta e, raccolti attor-no alla mensa festiva, fare memoria della ri-surrezione segnandosi con l’acqua e il segnodella croce e rivolgendosi l’augurio cristiano:«Christos anesti! Alithos anesti!» (= Cristo è ri-sorto! È veramente risorto).

ANTIFONA DI COMUNIONE - PASQUA DI RISURREZIONE

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ANTIFONA DI COMUNIONE - PASQUA DI RISURREZIONE

Haec Dies

Mons. Antonio Parisi

Page 20: Antifone di Comunione Quaresima A

GESÙSIEDE ALLA DESTRADEL PADREAntifona di comunione (Mt 28,20)Ecco, io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo, alleluia.

LA PAROLA

Nel cammino della cinquantina pasqualeche inzia con il Triduo e culmina con la

Pentecoste, al quarantesismo giorno la Chiesaci fa celebrare la solennità dell’Ascensione delSignore, come un aspetto dell’unico mistero eci invita a contemplare il Signore risorto.Egli, dopo la sua ultima apparizione ai disce-poli, entra definitivamente nella casa del Pa-dre, inaugurando una nuova presenza in mez-zo ai suoi, presenza gloriosa e reale fino allafine del mondo.

Gesù risorto e asceso al cielo continuerà adammaestrare tutte le nazioni e a formare cre-denti. Noi tutti battezzati nell’acqua e nelloSpirito, possiamo aprire gli occhi della fede,come suggerisce l’apostolo Paolo (Ef 1,17-23),per poter comprendere a quale speranza siamostati chiamati in Gesù Cristo, il quale torneràglorioso per dare compimento alla storia.

Da oggi la Chiesa, i Dodici con Maria e glialtri discepoli, sono la continuazione visibiledell’opera di Gesù che risana e salva il mondo.Questa domenica dunque segna per la Chiesaun inizio. Essa comincerà a desiderare ardente-mente che il Signore torni, assumendo l’atteg-giamento dell’orante.

I SEGNI

• Il cielo è aperto: la nostra umanità siede inCristo alla destra del Padre; la terra è penetra-ta nei cieli poiché il cielo è sceso e noi, strap-pati alla morte, siamo già vivi nei cieli. Tuttala liturgia eucaristica è colma di questa realtà.Celebrare, dunque, bene, con misura e bellez-za, nella luce, nella preghiera, nella pulizia enell’ordine, nella semplicità. • Il rito dell’aspersione sottolinea oggi il carat-tere fortemente pasquale di questa domenica.• L’incenso, con il suo profumo che sale, sotto-linea la consacrazione dello spazio liturgico:dell’altare, delle offerte, della croce, dei presen-ti e del cero pasquale: viene incensato tutto ciòche è offerto, comprese le nostre persone.• In questa domenica, nella Chiesa universalesi celebra la Giornata Mondiale delle comu-nicazioni sociali. È bene far conoscere il mes-saggio che il Santo Padre ha scritto per questaoccasione. Tutti, in quanto battezzati, eucari-stizzati e cresimati siamo chiamati a portarela Buona Notizia, con i mezzi che abbiamo adisposizione, nei nostri ambienti di vita. Ciòpuò essere sottolineato nell’omelia e, in parti-colare, nel mandato finale della celebrazioneeucaristica: «Andate e portate a tutti l’annun-cio del Signore risorto!».

ANTIFONA DI COMUNIONE - ASCENSIONE DEL SIGNORE

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Il testoAnt.: Haec dies quam fecit Dominus. Exultemus et laetemur in ea.

1. Gesù, il crocifisso è risorto come aveva promesso.2. Al banchetto santo dell’Agnello corriamo con canti di gioia.3. O Cristo sorgente d’acqua viva fonte d’eterna vita.4. La vita ha distrutto la morte Cristo vive in noi.5. La grazia ha vinto il peccato la luce sconfigge le tenebre.6. Cristo risorto vive in eterno anche noi risorgeremo con lui.7. Cantiamo un cantico nuovo a Cristo risorto per sempre.

La strutturaIl canto è composto da un’antifona iniziale in latino, tipica di Pasqua e alcuniversetti con la risposta dell’Alleluia.

Proposta esecutivaL’antifona iniziale si può ripetere all’inizio e alla fine.Oppure si potrebbe ripetere ogni due versi, dopo l’Alleluia.

Page 21: Antifone di Comunione Quaresima A

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ANTIFONA DI COMUNIONE - ASCENSIONE DEL SIGNORE

Ecco, io sono con voiSuor Maria Alessia Pantaleo (AGC)

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Il testoostinato:Ascendit Deus in iubiliationem Domine Deus in voce tubae, alleluia!

versetti:1. Ecco io sono voi fino alla fine del mondo.Alleluia, alleluia. (Mt 28,20)

2. Prendete e mangiate il mio corpo dato per voi e per tutti.Alleluia, alleluia

3. Guardate le cose del cielo dove sta assiso il Cristo.Alleluia, alleluia.

4. Andate e annunciate a tutti i popoli del mondo le meraviglie del Signore.Alleluia, alleluia.

La strutturaLa forma musicale è quella del canone.Il canone è assegnato all’Assemblea e al Coro; ad esso si sovrappone il canto diversetti evangelici da parte di un solista o di un piccolo coro di voci.È prevista la possibilità di inserire uno strumento come il flauto traverso.

Proposta esecutiva1. Organo + Assemblea (ostinato)2. Organo + Assemblea + Coro (canone)3. Organo + Assemblea + Coro (canone) + Versetto n. 14. Organo + Assemblea + Coro (canone) + Flauto5. Organo + Assemblea + Coro (canone) + Versetto n. 2...

GESÙMANDA LO SPIRITOSULLA CHIESAAntifona di comunione (cf Gv 20,21-22)Come il Padre ha mandato me, anch’io ho mandato voi. Ricevete lo Spirito Santo. Alleluia.

LA PAROLA

Siamo giunti al 50° giorno di Pasqua (Pente-coste) vissuto dalle comunità cristiane come

un unico e ininterrotto giorno di festa. Nellapienezza di questo giorno pasquale la Chiesa ce-lebra e accoglie il dono dello Spirito Santo cheprocede dal Padre e dal Figlio.

Il brano evangelico (Gv 20,19-23) sottoli-nea la realtà di questo dono trinitario, fruttodella Pasqua di Cristo, ci insegna ad accogliereil Padre che fa di noi la sua dimora e, nello Spi-rito, ci ricrea e ci abilita alla missione.

Gli Atti degli apostoli (At 2,1-11) descri-vono la venuta dello Spirito Santo. Il cenacoloè il nuovo Sinai dove Dio si rivela e ci dona lelingue di fuoco per annunciare a tutti i popolile meraviglie compiute dal suo amore, nellanostra storia.

L’apostolo Paolo (1 Cor 12,3-7.12-13) de-scrive le comunità cristiane che vivono dei donidello Spirito che realizza l’unità della Chiesa, purnella diversità dei carismi e ministeri.

Animati dallo Spirito riconosciamo che «Ge-sù è Signore», celebriamo la sua Pasqua nella li-turgia e nella vita a gloria di Dio Padre e impa-riamo a riconoscere la sua presenza attraverso lamolteplicità dei segni: la Parola, i sacramenti,specialmente l’Eucaristia, l’assemblea liturgica, iministri... Tutto è grazia nella visibilità dei segni.

I SEGNI

• La solennità della Pentecoste celebra la pie-nezza del tempo pasquale, la discesa dello Spi-rito Santo, la manifestazione della Chiesa uni-versale e missionaria, inviata a tutte le genti.La celebrazione eucaristica di questo giornodovrebbe rendere efficacemente visibile, nellapienezza dei segni, il mistero della Pentecostein maniera che l’assemblea cristiana possa vi-vere la gioia della discesa dello Spirito.• La presenza di addobbi floreali e fruttalipossono ricordare che la Pentecoste era la fe-sta del raccolto nell’antico Israele, e nellaChiesa è la festa dei frutti della Pasqua e deidoni dello Spirito. • All’inizio della celebrazione, dopo l’incensa-zione dell’altare, può essere incensata l’assem-blea, come segno del profumo dello SpiritoSanto che avvolge i fedeli.• Il canto della sequenza è un momento ritua-le di altissima preghiera, nella quale risuona-no i nomi e le azioni dello Spirito. Questomomento va curato particolarmente, magariattirando l’attenzione dell’assemblea con unabreve monizione. • Oggi si può rinnovare la memoria della Cre-sima con formule appropriate; la preghierauniversale può essere fatta in diverse lingue.

ANTIFONA DI COMUNIONE - PENTECOSTE

Page 23: Antifone di Comunione Quaresima A

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ANTIFONA DI COMUNIONE - PENTECOSTE

Veni Sancte SpiritusMons. Antonio Parisi

Il testoostinato:Veni, Sancte Spiritus!

antifona:1. Come il Padre ha mandato me,anch’io mando voi. Ricevete lo Spirito Santo. (Gv 20,21.22)

2.Tu sei nube che discende dal cielo.Tu sei acqua viva che zampilla per noi assetati.

3. Tu sei fuoco che infiamma il mondo. Tu sei viva fonte,Tu sei canto che rompe il silenzio.

4. Tu sei luce che illumina il mondo,vento che irrompe nella vita di tutti i credenti.

La strutturaLa forma musicale è quella dell’ostinato.Il coro e l’organo lo cantano ciclicamente.

Proposta esecutivaPer l’esecuzione: l’assemblea e il coro ripetono sempre il Ritornello a 4 voci.Il solista interviene con le singole strofe.

Page 24: Antifone di Comunione Quaresima A

IL VERO VOLTODI DIO

Antifona di comunione (Gv 3,16)Dio ha tanto amato il mondo da donare il suo unico figlio,

perché chiunque crede in lui non perisca,ma abbia la vita eterna.

LA PAROLA

Oggi la Chiesa celebra la solennità della San-tissima Trinità. Non si tratta di una celebra-

zione astratta e lontana dalla nostra realtà, ma diuna tappa del nostro itinerario di fede che ci per-mette di aprirci in modo nuovo al mistero del-l’Amore di Dio che si rivela e si comunica a noi.

Il brano evangelico (Gv 3,16-18) ci intro-duce nel mistero della vita trinitaria che si co-munica nella storia dell’umanità come amoreche salva. Il Padre ha tanto amato il mondo fi-no al punto di donare il proprio Figlio. Infattinella persona di Gesù di Nazaret, che è uno conil Padre, nello Spirito Santo, noi possiamo con-templare il volto umano dell’amore divino.

Il libro dell’Esodo (Es 34,4-6.8-9) narra larivelazione che Dio fa di se stesso a Mosè sulmonte Sinai, destinata a tutto il popolo dell’al-leanza. In Gesù Cristo, Via nuova e vivente,possiamo finalmente contemplare il volto diDio ed essere ammessi nell’intimità del Padre.

L’incommensurabile ricchezza dell’amoredel Padre, la grazia del Signore nostro Gesù Cri-sto e la comunione dello Spirito Santo sia contutti noi, oggi e sempre.

I SEGNI

• Tutti noi fin dal battesimo siamo immersinella Trinità: il Padre infatti ci chiama allavita e ci dona come modello e compagnodi viaggio il Figlio suo prediletto, mentrelo Spirito Santo è colui che ci rende con-formi a Gesù.

La Trinità, in cui ogni persona non si tie-ne per sé, ma si comunica donandosi all’altrae raggiungendo l’umanità, è modello di co-munione ecclesiale, scuola di rapporti inter-personali veri e autentici.• Invitiamo oggi i fedeli a non fare automati-camente il segno di croce, ma a pensare, ognivolta, cosa vuol dire segnarsi, in modo che laconsapevolezza del gesto ci formi ad una spi-ritualità trinitaria autentica.• Nella celebrazione odierna si potrebbeevidenziare particolarmente il Gloria e ladossologia che conclude la preghiera eucari-stica: «Per Cristo, con Cristo, in Cristo a teDio Padre onnipotente nell’unità dello SpiritoSanto ogni onore e gloria per tutti i secoli deisecoli. Amen» magari cantandoli, dove èpossibile.

ANTIFONA DI COMUNIONE - SANTISSIMA TRINITÀ

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ANTIFONA DI COMUNIONE - SANTISSIMA TRINITÀ

Gloria PatriDon Graziano Ghisolfi

Page 25: Antifone di Comunione Quaresima A

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Il testoostinato:Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto.

versetti:1. Dio ha tanto amato il mondo da donare il suo unico Figlio,perché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)

2. Voi siete figli di Dio: egli ha mandato nei vostri cuori lo Spirito del Figliosuo, che grida «Abbà, Padre». (Gal 4,6)

3. Lo Spirito di verità vi guideràalla verità tutta intera. (Gv 16,13)

La strutturaPer la struttura formale e la proposta esecutiva vedi quanto indicato per il cantodi comunione per la IV domenica di Quaresima.

GESÙPANE EUCARISTICO

Antifona di comunione (cf Gv 6,56)Dice il Signore: Chi mangia la mia carne

e beve il mio sangue, rimane in me, e io in lui. Alleluia.

LA PAROLA

In questa seconda domenica dopo Pentecostecelebriamo con solennità il sacramento delCorpo e Sangue di Cristo, come memoriale del-la sua Pasqua, fonte e culmine della vita e dellaliturgia della Chiesa.

L’Evangelo odierno (Gv 6,51-58) riporta lafine del discorso di Gesù sul Pane della vita, veramanna che nutre il popolo di Dio in cammino.

Gesù si proclama come Pane vivo discesodal cielo, per cui è ormai possibile entrare in co-munione con la vita divina mangiando la carnegloriosa del Figlio di Dio e bevendo il suo san-gue versato per la salvezza del mondo.

Il testo del Deuteronomio (Dt 8,2-3.24-16) cifa rivivere, con Israele, la grazia dell’esodo duranteil quale Dio stesso ha nutrito il suo popolo con unpane disceso dal cielo. Nella lettura cristiana diquesto evento riconosciamo l’anticipazione deldono che Cristo farà di se stesso divenendo panespezzato e sangue versato per la salvezza di tutti.

L’apostolo Paolo (1 Cor 10,16-17) aiuta lacomunità cristiana a divenire consapevole delleesigenze concrete che derivano dal celebrarel’Eucaristia, in cui diveniamo un solo Corpocon Cristo e tra di noi. L’Eucaristia realizzal’unità della Chiesa nel memoriale perenne diciò che il Signore ha fatto nella cena del doloree dell’amore, perché possiamo farlo anche noi.

I SEGNI

• L’Eucaristia di questo giorno dovrebbe essereparticolarmente solenne, magari con il cantodelle parole della consacrazione, secondo lemelodie del Messale. La processione con ilSantissimo sacramento, compiuta in un am-biente adatto a favorire l’espressione della fede,dovutamente preparata ed accompagnata concanti e preghiere, può diventare una gioiosamanifestazione del popolo di Dio in cammi-no, nutrito con il pane della vita, sicuro dellapresenza e della compagnia del suo Signore.• Tutte le domeniche nell’Eucaristia celebria-mo il dono del corpo e sangue di Cristo e diesso ci nutriamo. Oggi è conveniente daremaggiore risalto a questo mistero. Alla pro-cessione offertoriale si portino il pane, il vi-no e l’acqua preceduti dall’incenso. Dove èpossibile si faccia la comunione sotto le duespecie (cf OGMR 281- 287). Nelle compo-sizioni dei fiori si possono aggiungere spighedi grano.• Si invitino i fedeli a partecipare alla proces-sione in onore del corpo e del sangue di Cri-sto, che si organizza a livello diocesano, permanifestare l’unità delle Chiese locali, chescaturisce dalla comunione all’unico pane. Lacomunità può anche programmare un tempodi adorazione eucaristica.

ANTIFONA DI COMUNIONE - CORPO E SANGUE DEL SIGNORE

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Page 26: Antifone di Comunione Quaresima A

ANTIFONA DI COMUNIONE - CORPO E SANGUE DEL SIGNORE

Chi mangia la mia carneSilvio Catalini

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Page 27: Antifone di Comunione Quaresima A

Il testoantifona:«Chi mangia la mia carne e beve il mio sanguerimane in me ed io in lui». Dice il Signore. (Gv 6,56)

ostinato:Corpus Christi, Sanguis Christi, salva me.Corpus Christi, Sanguis Christi, inebria me.

La strutturaLa forma musicale è quella dell’antifona responsoriale con ostinato.Dopo l’esposizione in canto inizia un ostinato per coro a voci dispari (in assenzadi una schola cantorum è possibile realizzarlo cantando la parte del soprano) chepermetterà poi di riprendere il canto dell’antifona.

Proposta esecutiva1. Introduzione2. Antifona: Solo o Coro all’unisono3. Antifona: Coro all’unisono + Assemblea3. Ostinato: Coro all’unisono4. Ostinato: Coro in polifonia + Assemblea5. Antifona: Coro all’unisono + Assemblea6. Ostinato: Coro in polifonia + Assemblea

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