ANT: nuovo Direttivo, nuovo Presidente, nuove prospettive ... · Ci aspetta un lavoro molto intenso...

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ANNO XVII - N. 3 SETTEMBRE 2006 N eonatologia T rentina Periodico trimestrale dell’ANT - Amici della Neonatologia Trentina - Associato a “Vivere” ONLUS Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Trento N. 3/2006 ANT: nuovo Direttivo, nuovo Presidente, nuove prospettive UN NUOVO “SINDACATO” PER NEONATI E GENITORI LAI CHAU - Vietnam 2007 UN IMPEGNO DA 100.000 ABBIAMO BISOGNO DEL VOSTRO GENEROSO AIUTO - GRAZIE! (pag. 21) pag. 2 BRIDI NUOVO PRESIDENTE » 3-5 NEONATOLOGIA EFFICIENTE » 6 PREZZI DEI LATTI » 7-9 LATTE DI MAMMA - CRESCITA » 10-11 Vaccinazioni » 12 Pannolini di stoffa » 13 23 settimane: che fare? » 14-15 “Portare” nostro figlio » 16 Reparto: due anni di impegni » 17 Lettere di genitori » 18-19 ANT-VIETNAM: TANTE NOTIZIE! » 20-21 ANT: ALLOGGIO PER MAMME » 22-23 ANT: NUOVO DIRETTIVO 5 ottobre ore 17.00 3° incontro sul latte di mamma (pag. 7) VIETNAM 2007 AIUTATECI! (pagg. 18-19)

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ANNO XVII - N. 3SETTEMBRE 2006

Neonatologia TrentinaPeriodico trimestrale dell’ANT - Amici della Neonatologia Trentina - Associato a “Vivere” ONLUS

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Trento

N. 3/2006

ANT: nuovo Direttivo, nuovo Presidente, nuove prospettive

UN NUOVO “SINDACATO” PER NEONATI E GENITORI

LAI CHAU - Vietnam 2007UN IMPEGNO DA 100.000 €

ABBIAMO BISOGNO DEL VOSTROGENEROSO AIUTO - GRAZIE! (pag. 21)

pag. 2 BRIDI NUOVO PRESIDENTE» 3-5 NEONATOLOGIA EFFICIENTE » 6 PREZZI DEI LATTI» 7-9 LATTE DI MAMMA - CRESCITA» 10-11 Vaccinazioni» 12 Pannolini di stoffa» 13 23 settimane: che fare?» 14-15 “Portare” nostro figlio» 16 Reparto: due anni di impegni» 17 Lettere di genitori» 18-19 ANT-VIETNAM: TANTE NOTIZIE!» 20-21 ANT: ALLOGGIO PER MAMME» 22-23 ANT: NUOVO DIRETTIVO

5 ottobre ore 17.003° incontro

sul latte di mamma (pag. 7)

VIETNAM 2007AIUTATECI! (pagg. 18-19)

Lo scorso 9 giu-gno il Consiglio

Direttivo eletto dal-l 'assemblea del-l'ANT mi ha elettoPresidente di questaassociazione, asso-ciazione nella qualesono entrato circa 9anni fa, grazie ad unafiglia che ha volutonascere prima deltempo. Grazie a leiho potuto avvicinar-mi a questo mondo,per me totalmente

sconosciuto fino al luglio '96, e soprattutto cono-scere ed apprezzare il lavoro, la professionalità,l'impegno la passione verso i bambini prematuridel dott. Dino Pedrotti e di medici e infermieri delReparto di Neonatologia di Trento.

Da questa esperienza sono nate tante cose: soli-de amicizie, impegno nel volontariato nel lon-tano Vietnam, condivisione via via sempre piùconvinta della battaglia che Dino Pedrotti va svi-luppando in favore dei più piccoli, senza se esenza ma.

La battaglia per un prezzo equo del latte in pol-vere - nessuno lo ricorda - è partita dalla penna deldott. Pedrotti e se oggi i genitori possono goderedi prezzi “europei” e calmierati va a lui il meritopiù grande (pag. 6).

Assumo questo impegno nel 20° di costituzio-ne dell'ANT e dopo 20 anni di presidenza di DinoPedrotti, cosa non semplice per me.

Mi confortano soprattutto tre cose:- che Dino continuerà come segretario del-

l'Associazione e direttore del giornale a dare ilsuo contributo prezioso;

- un Consiglio direttivo ricco di personalità,di idee e progetti, di umanità, con tante mamme,qualche papà, personale sanitario competente emotivato;

- ed infine mi conforta il fatto di aver assimi-lato almeno in parte la ricchezza della batta-glia che Dino Pedrotti va conducendo da anni afavore dei bambini. Con l'assillo di trovareattenzione da parte di tutti, politici, istituzio-ni, organizzazioni alla centralità dei bisogni deipiù piccoli.

Ci aspetta un lavoro molto intenso nei prossimitre anni. Da poche settimane l'ANT ha finanziatocon propri fondi l'affitto di un appartamentovicino al Reparto di Neonatologia del S. Chiara,

messo a disposizione delle mamme dei bimbiricoverati in reparto, in particolare delle mammeche arrivano da più lontano (pag. 20).

Stiamo riallestendo una presenza più viva del-l'ANT nell'atrio del Reparto, che possa essereanche occasione di incontro e dialogo tra lanostra associazione ed i genitori dei bambiniricoverati.

Sarà nostra cura riprendere e rilanciare l'inizia-tiva verso l'Assessorato e l'Azienda per chiede-re maggiori risorse in personale e attrezzature,con l'obiettivo di migliorare e potenziare un repar-to che vede almeno 400 prematuri all'anno assisti-ti al S. Chiara, evitando che vi siano forzosi eingiustificati spostamenti fuori provincia. Nonpossiamo dimenticare i risultati raggiunti da que-sto Reparto negli anni scorsi quando era all'apicedelle prestazioni qualitative a livello nazionale edinternazionale e ci impegneremo nel fare tuttoquanto possibile per mantenere e, se possibile,rafforzare questo primato (pagg. 3-5).

Da più di due anni siamo impegnati ad anima-re come soci fondatori l'Associazione nazionale“Vivere”, nata per coordinare le iniziative delleassociazioni che si occupano di neonati e di pic-coli prematuri in particolare.

Continueremo il nostro lavoro di pubblicazionedi libri e riviste finalizzati all'informazione su que-sti temi come Bambini sani e felici e altri. Cosìcome sarà nostra cura continuare a finanziare corsidi aggiornamento per il personale e per i genitorie le mamme in particolare, come l'annuale inizia-tiva prevista quest'anno il 5 ottobre prossimo sullapromozione del latte materno (pag. 7).

Da ultimo, ma non certo ultimo, prosegue lanostra attività di volontariato, che vede ognianno alcuni progetti animati dalla presenza quali-ficata di medici, ostetriche e personale infermieri-stico e che ha visto in particolare in Vietnam unainiziativa che ha già avuto ottimi e concreti risul-tati nel miglioramento delle condizioni di vita deibambini nei reparti di Maternità e Neonatologiadegli ospedali di quattro province del Vietnam;quest'anno interverremo nella poverissima pro-vincia di Lai Chau (pag. 18).

Insomma tante cose che continueremo a farecon entusiasmo in questo bel gruppo motivatoed affiatato del nuovo direttivo dell'ANT. Sarànostra cura lavorare per non abbassare né la qua-lità né l'intensità delle iniziative che venivanoanimate dal dott. Pedrotti: e facendo questosiamo sicuri che ciò continuerà a mantenerlo“sano e felice”.

Paolo Bridi

2 ANTN. 3/2006

Amici dellaNeonatologiaTrentina - onlus -

Paolo Bridi (genitore), presidente degli Amici della Neonatologia

CARI AMICI, ANDIAMO AVANTI…

Le crisi si ripetono ormai dadiversi anni e pare che non

si voglia affrontare alla radiceil problema in modo definitivo(è “come il vento sulla pirami-de di Cheope”, avevamo scrit-to).

Già nell'aprile 2004 eranocomparse sui giornali segnala-zioni di una “emergenza aNeonatologia”: “la crisi durada due anni,… il personale èstanco ma continua a lavorarecon una turnistica dura e mas-sacrante…” . Anche allorainviammo una lettera all'As-sessore e all 'Azienda(28.4.04), dando tutto l'appog-gio dei genitori al reparto. Conscarsi risultati.

Il 2.1.2006, come segnala-to, i giornali riportavano neititoli le gravissime parole delprimario dott. De Nisi, “siamoin emergenza, mancanomedici e infermieri”. Parolenel vuoto.

Nel maggio scorso, dopo lapubblicazione delle tre paginedi NT dedicate alla crisi dellaNeonatologia, poco si èmosso. Solo il giornale l'Adi-ge (19.5.06) ha recepito ilnostro grido di allarme ed hacommentato la situazione. Manon c'è stata nessuna reazionepubblica, nessun commento daparte dei politici. Siamo abi-tuati all ' indifferenza neiconfronti dell 'assistenzaneonatale: i neonati sonobelli, ma non sono trattatisecondo i loro diritti. Pare chela Neurochirurgia dia un gran-de ritorno di immagine; laNeonatologia interessameno.

Il 19.5.06, nel giorno in cuilasciavo la presidenza del-l'ANT, facevo all'AssessoreAndreolli “il punto su comepare stia andando la Neonato-logia trentina. Interessa?”Riportavo quanto scritto sul-

l'ultimo NT. L'Assessore, in uncolloquio, ha recepito ledomande e si è impegnato achiedere informazioni all'A-zienda.

Il 19.5.06 il consigliereAndreotti ha presentato unainterrogazione al Presidentedel Consiglio provinciale,riprendendo quanto scritto suigiornali e chiedendo:

E' vero che solo in Trentinoil 30% dei neonati nasce inospedali senza pediatra?

È vero che c'è un'eccessivaburocratizzazione, a scapitodell'assistenza?

E' vero che è praticamentesospesa l'attività di ambulato-rio neonatologico (solo duemedici al mattino), che sonostati aboliti i controlli sul ter-ritorio e l'esame dell'udito?

E' vero che non si fannotutti gli adeguati controlli diqualità sui prematuri ad altorischio?

E' vero che c'è poco tempoper la ricerca (clinica ed epi-demiologica) e per la forma-zione?

Nessuna risposta finoraall'interrogazione, dopo 4mesi. Andreotti intende pre-sentare altra interrogazione.

Il 13.6.06 scrivevo sull'Adi-ge uno “sfogo”, un mio “ulti-mo grido”, sollecitando inter-venti sui dieci punti di crisi. Escrivevo all'Assessore: “Lanostra organizzazione di diecianni fa era da migliorare,non da tagliare”…

Siamo andati avanti senza

novità e senza risposte finché,a fine luglio 2006, due madrimi hanno segnalato di esserestate inviate a Bolzano a par-torire i figli prematuri, “per-ché la Neonatologia di Trentonon poteva accoglierli”. Cosenormali, che capitavano 1-2volte all'anno (in interscambiocon Bolzano), ma “cose”inaccettabili quando si viene

a sapere che si sono verificatepiù di 10 volte nell'ultimoanno. E questo per mancanzadi personale e poi anche per-ché solo 6 degli 8 posti diterapia intensiva sono com-pleti (ma prima di completarlici vuole il personale!).

Posso urlare, posso manda-re un ultimissimo grido? Gliinterventi diventano oraurgentissimi! Non si può aprireil centro di fecondazione assi-stita di Arco e non prevedereuna decina di gravi prematuri inpiù. Non si può chiudere Borgoe non pensare che vi saranno200 nati in più al S. Chiara. Nonsi possono abolire i controlli diqualità di vita a 2-8 anni. Per-ché si è arrivati a questasituazione di grave crisi?

I genitori, i cittadini posso-no PRETENDERE di avereuna Neonatologia efficiente enon in crisi continua? E' com-pito dell'ANT difendere i dirit-ti dei neonati. Dando “voce aineonati”, è nel loro nome chepretendiamo una definitivaristrutturazione della Neo-natologia trentina.

d.p.

3NEONATI A RISCHION. 3/2006

Il ruolo dell'ANT: “sindacalisti” in difesa dei diritti dei neonati

I NEONATI PRETENDONO CHE LANEONATOLOGIA SIA PIÙ EFFICIENTE!

4 NEONATI A RISCHION. 3/2006

OBBIETTIVI 2006: LIVELLI MINIMI DI ASSISTENZA AI NEONATI

Non è difficile fare calcoli. Urge avere un organico che permetta di avere per 6 giorni su 7 tre neo-natologi al mattino e due al pomeriggio, con reperibilità per trasporto ed altre emergenze (coperturaminima di 312 ore settimanali effettive.

Il numero minimo di 10 neonatologi a tempo pieno (nei part-time si lavora al 70%) era stato fis-sato quindici anni fa e poi inspiegabilmente ridotto, malgrado l'aumento di impegni e di ricoveri.

Solo così si può attuare un programma che prevede ambulatorio per 5 giorni su 7, follow upcompleto fino a 8 anni dei nati ad alto rischio, presenze nei corsi pre-parto, formazione e audit negliospedali periferici, epidemiologia globale, studi e ricerche, incontri programmati con genitori, pre-senza a Tione,... Solo così si potranno avere 8 posti effettivi di terapia intensiva, come a Bolzano.

Con un neonatologo in più - pagato dall'ospedale S. Camillo - si potrebbero controllare tutti i2700 nati a Trento, con accessi di 2-3 ore al giorno, come attuato negli anni1985/1997.

Il personale infermieristico, altro discorso molto delicato, deve essere sufficiente. Una sola caposala?Al Nido, come in ogni altro Nido d'Italia, deve essere presente almeno una infermiera per turno.Devono essere disponibili tutti i dati 2000-2004 (stampa 5° volume “IL NEONATO TRENTINO”).

FOLLOW UP: OBBLIGO di valutare qualità di cure e qualità di vita

I neonati trentini di peso inferiore a 1500 g fin dal 1977 sono stati sottoposti a controlli per tuttoil primo anno di vita e poi a due anni e a sette anni, come ora si raccomanda in tutto il mondo.

La neuropsichiatra dott.ssa Ghersini è stata l'anima di questa ricerca, in collaborazione conpsicologi, oculisti, otorino, pediatri di base, insegnanti dei bambini ex prematuri gravi.

Se è ovvio che occorre controllare a distanza i risultati delle nostre cure su organismi così deli-cati, diventa veramente obbligatorio seguire i bambini trentini, dato che alla base delle nostrecure c'è sempre stata una filosofia di semplificazione e di scarso intensivismo e tecnicismo.

Un controllo dei ritardi di sviluppo su 180 bambini indagati nati negli anni 1977-1985 (95%dei sopravvissuti) ci dice che erano state riscontrate gravi disabilità nel 5% dei bambini. Neglianni 1986-1991 questi casi si erano ridotti al 2,2%, malgrado un netto aumento della sopravvi-venza (vedi NT dic. 1993). Nel 1995 il dott. Pederzini e la dott.ssa Berti avevano organizzato unSeminario sull'argomento con molto successo. La dott.ssa Ghersini, prima del suo pensionamen-to, ci ha offerto un'ultima parziale relazione sui nati 2000-2001 (NT dicembre 2004, pag. 16).

Negli ultimi dieci anni si è nettamente ridottol'interesse per l'argomento, soprattutto “per man-canza di tempo”, “per la riduzione degli organi-ci”,…

Immaginiamo (speriamo di no) che gli esiti nega-tivi siano aumentati… L'Azienda, la società trenti-na, i genitori sarebbero indifferenti?

Queste “cose” sono inaccettabili! Speriamo cheben presto la Neonatologia trentina possa riorga-nizzare una raccolta di dati in continuo su questotipo di bambini.

Per chi ha interesse per l'argomento sono ancoradisponibili alcune copie di NT del dicembre 1993.

5NEONATI A RISCHION. 3/2006

L'ASSESSORE ANDREOLLI PROMETTE:“non mancano le risorse finanziarie”

E' da mesi che la Neonatologia è in sofferenza. Cosa intende fare?… Nel bilancio di metà legislatura si prevede un nuovo progetto per la salute della donna e del

neonato. Proprio in queste settimane stiamo autorizzando l'assunzione per le aree più critiche, tra cuiquella materno-infantile…

I nuovi servizi?Per il prossimo anno saranno adottati dei provvedimenti importanti per la salute della donna e

del neonato. Sarà potenziata l'attività del Consultorio genetico per la prevenzione delle patologiedel feto… Non verranno fatte mancare le risorse finanziarie…

(Boccardi, l'Adige 11.8.06)

CONSULTORIO GENETICO: la crisi forse si risolve in parte...

Alcuni genitori trentini ci hanno segnalato di essere stati inviati a Bolzano o a Padova perché ilConsultorio genetico di Trento non aveva tempo per seguire il loro caso. A Bolzano (con popola-zione analoga a quella di Trento) ci sono tre genetisti.

A Trento uno solo e nemmeno al 100% (la responsabile dott.ssa Belli deve fare anche qualche guar-dia nel pronto soccorso del S. Chiara…). Abbiamo segnalato anche questo fatto negativo all'AssessoreAndreolli, che ci ha promesso un intervento immediato (e lo ha confermato in una intervista su l'Adigedell'11.8). Speriamo che si possa migliorare, almeno in questo settore strategico per la prevenzione.

TRASPORTO ASSISTITO: buona volontà non riconosciuta

Dal 1974 la Neonatologia trentina esegue a titolo gratuito, senza aumento di personale, un servi-zio che viene dato ormai per scontato. In Italia lo si è organizzato solo negli ultimi 10-15 anni, masolo dietro aumento di personale specifico. Tra tutti i reparti ospedalieri di degenza, solo i neonatolo-gi di Trento garantiscono questo servizio di emergenza per tutta la provincia con i servizi del 118. Senon lo prestassero, cosa succederebbe?

Sul Corriere del Trentino del 10.8.06 abbiamo letto un parere discutibile del primario ostetrico diArco dott. Luehwick: “Recentemente abbiamo fatto nascere ad Arco un bimbo di 27 settimane,trasportato a Trento in elicottero”. Questa non è “efficienza”. Tutti i bimbi sotto le 32 settimanedovrebbero nascere a Trento (“trasporto in utero”), almeno al 95%. Si doveva giustificare l'evento: “cispiace, non doveva capitare, ma purtroppo il bimbo ha voluto nascere troppo in fretta…”.

PUNTI NASCITA PERIFERICI: si, ma solo se si potenzia la Neonatologia di Trento!

Dopo la chiusura di Borgo (2 agosto), restano - oltre al S. Camillo di Trento - altri due centri senzapediatra, Tione ed Arco. Il Trentino è un caso unico in tutta Italia (25% dei nati, senza pediatra).

Fin dagli anni '80 abbiamo accettato questa soluzione a patto di rispettare 5 clausole: trasportoin utero efficiente al 95%, trasporto neonatale garantito al 100%, audit periodici perinatali e for-mazione continua garantiti a tutto il personale di periferia almeno una volta all'anno da parte dellaNeonatologia di Trento, verifiche di efficienza continue con dati epidemiologici, presenza a giornialterni di neonatologi qualificati di Trento o Rovereto. Sentendo ora i Nidi periferici, pare che perla formazione non vi sia più tempo. Altro tassello di gravità, inaccettabile.

ESAME DELL’UDITO: NON SI FA IN TRENTINO

Come segnalato, è stato sospeso del tutto l'esame dell'udito a tutti i bambini a 7-8 mesi median-te il Boel test, un test introdotto vent'anni fa per controllare l'interesse del bambino ai suoni e ad ogget-ti in movimento, per valutare udito, vista e comportamento. Ogni dubbio si approfondiva con gli spe-cialisti, ma poteva capitare di lasciarsi sfuggire qualche caso. Test buono sì, ma non perfetto.

L'Azienda ha deciso di sospendere il test ma, come sarebbe stato doveroso, non l'ha rimpiazzatocon un controllo molto più sicuro alla nascita (emissioni oto-acustiche). I nati sordi sono circa 1 su1000. Lo screening della sordità in età neonatale è ora vivamente raccomandato a livello internazio-nale e anche il nostro Ministero sta per varare un programma nazionale di screening.

A livello nazionale il 70% degli ospedali del Nordovest e il 40% del Nordest attuano lo screeningneonatale (Piemonte, Liguria, Veneto al 90-100%; il nostro Trentino è allo 0%).

Siamo sempre stati tra i primi ad attuare programmi di prevenzione in età neonatale. Ci pare giu-sto arrabbiarci per questi ritardi…

6 “LATTE NON MATERNO”N. 3/2006

Afine 2003 - sulla base didiverse segnalazioni di geni-

tori - avevamo pubblicato un rap-porto, con confronti tra prezziitaliani ed europei e con testi-monianze di molti genitori (chesi organizzavano per andare adacquistare i latti al di là del Bren-nero con risparmi fino al 70%!).

Scrivevamo: “Cosa succede-rebbe se un pieno di benzinacostasse 30-40 euro in Italia e10 in altri stati d'Europa? Ilproblema non è solo economi-co, ma anche sociale e sanita-rio: non riguarda un articolodi lusso, ma un alimento taloraessenziale, usato più spessoproprio da famiglie a bassoreddito, da prematuri o neonatiricoverati o gemelli (con spesedoppie!)”.

A dicembre 2003 e poi amarzo 2004 abbiamo fattodiverse segnalazioni

alle Società scientifiche (chehanno risposto in modo non

costruttivo, offese perchéavevamo scritto che sonoresponsabili anche i pediatri)

alle Aziende (che hannoriconosciuto come il 25%del loro fatturato andavain informazioni e regali aipediatri (“perché i pedia-tri possano perfezionare“gratis” il loro aggiorna-mento obbligatorio”, con ilconsenso e l’apprezzamentodelle Società scientifiche)

allo stesso Ministro che harisposto all'interrogazionedel nostro on. Olivieri (7.3) ealle denunce della Lega Con-sumatori Toscana con l'istitu-zione di un gruppo di lavoro(10.5) che ha portato ad unaccordo (2.11.04) per cui leDitte si impegnavano a ridur-re del 25-35% i prezzi deilatti e a non fornire gratis illatte ad ospedali; i congressipediatrici dovevano essere

ridotti da 660 a 300… UnD.M. n° 46/22.2.05 vieta lesponsorizzazioni a con-gressi (salvo autorizzazionidel Ministero).

L'8.7.04 si è deliberataun'istruttoria nei confrontidelle Aziende; il 12.10.05 l'An-titrust, a seguito di denunciapresentata dalla Lega Consu-matori Toscana, ha condannatosei ditte al pagamento di 9.743milioni di euro “per aver strettoun cartello di mercato volto afar lievitare i prezzi del 100-300% rispetto alla media euro-pea”. Il 22.6.2006 la I sezionedel TAR Lazio ha confermatola multa e respinto i ricorsi.

Malgrado quanto successo,vi sono ancora troppi convegnisponsorizzati passati come“aggiornamenti scientifici”,dove i pediatri italiani scianoe studiano, anche con il patro-cinio della nostra Regione...).

Cali medi del 35% (fino al 70%) e nuovi latti a prezzi “europei”

LATTI ITALIANI,PREZZI ANCORA STRANI

LATTI UNO NORMALI: PREZZI IN EURO/KG

40

30

20

anno 2004 (Italia) anno 2006 (Trento)

il prezzo più alto (Mellin 1) 45,4

PREZZO MEDIO DI 11 LATTI 38,0

il prezzo più basso (Similac 1) 32,4

Bebilac 1, il latte “di rottura” 2000 19,5

prezzo dei latti in Francia, Spagna 16,0

prezzo dei latti in Regno Unito, USA 10,0

prezzo Finlandia, Olanda, Germania 8,0

26,5 prezzo Nutrilon 1 - farmacia

23,8 prezzo Mellin 1 - farmacia

17,0 prezzo Plasmon 1 - supermercato

11,0 prezzo Vivena 1 (-70%), Neolatte 1

il prezzo del latte Vivena 1 37,3

9,4 prezzo Crescendo 1 - supermercato

23,0 PREZZO MEDIO DI 9 LATTI

10

-35%

7LATTE MATERNON. 3/2006

Anche quest'anno l'ANTorganizza per la terza volta

un incontro pubblico in occa-sione della Settimana dell'Al-lattamento Materno (SAM2006) che si terrà in ottobre intutto il mondo.

Il tema del 2006 è legato al25.o anniversario dell'emana-zione da parte dell'AssembleaMondiale della Sanità (1981)del Codice internazionale sulMarketing dei sostituti dellatte materno (LM).

Il Codice deve essere appli-cato non solo a tutti i latti cosid-detti “artificiali” (LA) maanche a tisane, ad acqueminerali e ad ogni alimentoproposto per lattanti prima deisei mesi di vita; anche biberon

e tettarelle sono consideratisostituti del seno materno.

Il Codice vieta ogni pubbli-cità a tutti i sostituti del LM,l'offerta o le forniture a bassocosto, in particolare nelle strut-ture sanitarie; nessun regalodeve essere fatto agli operatorisanitari; le informazioni devonoessere obiettive e coerenti;devono essere spiegati i benefi-ci del LM e gli svantaggi e icosti dei LA.

Stabilito questo, il LA nondeve essere demonizzato. Visono LA “salvavita” in caso dirarissimi casi di intolleranze odi malattie metaboliche; vi sonoLA indispensabili nell'alimen-tazione del prematuro; vi sonoinfine LA per lattanti “nor-

mali” frutto di importanti ricer-che nutrizionali per far crescerenel modo migliore ogni lattanteprivo di LM.

La ricerca delle Aziende pro-duttrici di LA deve essereapprezzata. Non è vero che lemamme allattano al 100%;anche in natura nascono cuccio-li senza LM (e la natura di rego-la li elimina). I record mondialidi allattamento al seno non toc-cano mai il 100% (NorvegiaLM al 90% a 4 mesi; da noi al75-80%). Però, dato che il natu-rale obiettivo delle Aziende è“vendere” i loro prodotti, gliStati devono promuovereleggi che limitino loro interven-ti contrari all'etica del commer-cio e al Codice internazionale.

Sono i pediatri e gli opera-tori sanitari che hanno benaltri obiettivi, quelli di essere“al servizio” dei neonati e delleloro famiglie e di “difenderedalla concorrenza” la mam-

ma che allatta. I genitori hannoil diritto ad essere informati edevono comportarsi in modoresponsabile nei confronti delloro figlio. Alla base di tutto cisono i bambini che hanno i

massimi diritti ad essere aiutatia crescere più sani e più felici.Partendo appunto dall'allatta-mento al seno che offre loro l'a-limento più sano dato nel modopiù bello.

5 ottobre: un incontro pubblico a favore dell'allattamento al seno

DIFENDIAMO IL LATTE DI MAMMA!

Responsabilità di pediatri e mamme - Diritti di mamme e bambini

LATTE DI MAMMA,SENZA CONCORRENTI!!!

5 ottobre 2006 - ore 17.00Sala della Fondazione Cassa di Risparmio diTrento e Rovereto - via Calepina 1, TRENTO

Presentazione delle Linee Guida sull'Allatta-mento Materno elaborate nel 2005 La “Concorrenza”: i “sostituti del Latte Mater-no”. I rischi di iniziare male: quando il latte artifi-ciale al Nido?A casa: i tanti dubbi delle mamme, il ruolodelle ostetriche Strategie dei Pediatri di famiglia Il Codice violato?Interventi programmati e testimonianze dimammeDiscussione

SIETE TUTTI INVITATI!

ABC DELL’ALLATTAMENTO MATERNO

E' uno degliopuscoli che consuccesso l'ANTdistribuisce da 10anni per spiegaretutto quello cheogni mamma de-ve sapere, in mo-do sempre ag-giornato.

L'ultimo opu-scolo aggiornato(6. edizione) èappena stato stam-pato e sarà distri-buito in occasionedell'incontro del 5ottobre (o comun-que spedito a ri-chiesta: pag. 24).

8 LATTE MATERNON. 3/2006

Durante la gravidanza lapaura principale è il parto.

Quanto dolore riuscirò a sop-portare, come mi comporterò,come sarà partorire? Tuttedomande più che lecite chetutte le gestanti si pongono!

Ebbene, dopo cinque mesi daquesto magnifico evento, checi ha cambiato la vita possia-mo solo dire: che storia l'allatta-mento! Il parto è solo una portache si apre e ci conduce in unmondo completamente inaspet-tato e imprevedibile, con tantis-sime domande e poche risposte.

Nasce questo piccolo esse-rino, resti tre o cinque giorni inospedale e poi via: a casa! Elì? Cosa fare? Piange…e ades-so? Cosa avrà? I papà checontinuano a chiedere: ma per-ché piange? E tu: ha appenamangiato, impossibile cheabbia ancora fame! E' propriovero: genitori non si nasce, sidiventa!

Quando il bambino nascele assistenti al Nido ti aiutanoad attaccare il bimbo al seno.E' la cosa più naturale di que-sto mondo, magnifica sottoquesto aspetto. Si ha un contat-to con il proprio figlio che nonha eguali, ma purtroppo c'èun problema: insegnare alneonato che dal tuo seno esce ilsuo nutrimento. Il neonato hasì l'istinto di sopravvivenza,ma non è facile capirlo. E poinoi donne siamo diverse l'unadall'altra: c'è chi ha il seno condei bei capezzoli sporgenti epoi c'è chi, come noi, ha ilcapezzolo piccolo e il bambi-no per attaccarsi fa più fatica eallora cosa fare?

La prima poppata è la piùimportante: bisogna fare moltaattenzione a posizionare bene ilbambino altrimenti nasconoquei problemi chiamati "raga-di", che sono delle lacerazioniai capezzoli che sono dolorosis-

simi e renderebbero un calvariol'allattamento.

Ad allattare al seno si imparagiorno per giorno. L'arrivo delpiccolo coincide purtroppo conun momento di grande emotività(ed è giusto che sia così). Se iproblemi dell'allattamento pos-sono sembrare insormontabili ese non si ha piena fiducia in ciòche si fa, si rischia di andareincontro a momenti di forte ten-sione e ci si sente persino inca-paci. Gran parte delle difficoltàdell'allattamento al seno sonotemporanee e si risolvono.

Ci si può aiutare tramamme, è importante mante-nere i contatti con le altregestanti che hanno fatto il corsodi preparazione alla nascita,come abbiamo fatto noi, saràoccasione di nascita di unabella amicizia e poi ci si confor-ta a vicenda nei momenti didubbio o di depressione. E poici sono le ostetriche del terri-torio che sono degli angeliposti in terra: persone preparateche vi daranno tutte le informa-zioni e l'aiuto di cui avete biso-gno per riuscire a dare il vostrolatte al bambino.

Una volta imparato inizial'avventura! Il modo più norma-le per prendersi cura del propriofiglio è stargli vicino e consen-tirgli di attaccarsi al seno ognivolta che vuole. L'allattamentoal seno cambia giorno per gior-no e non esiste un modo giustoo sbagliato di farlo. Non biso-gna credere alle dicerie: haimangiato qualcosa che ha resoil tuo latte cattivo! Mangiare ditutto, ma sempre con modera-zione.

All'inizioci sembravatutto difficile,ma poi le cosehanno comin-ciato ad anda-re sempre me-glio: ora dopo

ora siamo diventate esperte,soprattutto nei primi giorni,dove si allattava anche diecivolte al giorno. Non bisognaaver fretta di far sì che tutto siaperfetto, e non bisogna farsiprendere dall'ansia se all'inizionon si riesce ad allattare bene:tutte le mamme hanno difficoltàe quante difficoltà abbiamoavuto noi: cure per le ragadi,impacchi caldi per gli ingorghi,coppette raccogli latte per l'ab-bondanza di latte. Ma unamamma sopporta tutto per ilproprio figlio: pensate alle diffi-coltà che ogni secondo devepassare vostro figlio: per lui ètutto nuovo: il nostro volto, lenostre carezze e crescere non èfacile!

Ora i nostri piccoli (Ariannae Loris) hanno compiuto seimesi e stanno benone. Abbiamovissuto insieme l'esperienzadell'allattamento al seno e cistiamo avviando verso lo svez-zamento e anche lì sarà unabella avventura! Allattare alseno è bello e ce ne siamoaccorte quando abbiamosmesso di preoccuparci.Ricordiamoci che i veri nemicisono l'ansia e la tensione, nonl'allattamento al seno.

Adesso per noi allattare alseno è una piacevole abitudine,un modo semplice e naturaleper prendersi cura dei nostrifigli ed è diventato parte inte-grante della nostra giornata efinché avremo "quote latte" asufficienza continueremo a farcrescere i nostri figli in questomodo!

mamma Sonia,mamma Lorena

Due mamme ci raccontano tante belle cose...

ALLATTARE: MA CHE BELLA STORIA...!

MA LA STRADA CERTE VOLTE È DIFFICILE

A pag. 15 mamma Micaela ci scrive le sueangosce con una figlia che collabora poco: mala mamma è forte e piena di speranze...

9N. 3/2006

Sull'ultimo NT (pag. 14) la mamma di una bambina diotto mesi che cresceva poco (con pediatra preoccu-

pata) ci domandava: “Siccome mia figlia Annalisa èallattata al seno, è possibile che sia sbagliata non miafiglia, ma la curva dei percentili?”. Saggia domanda.Come già preannunciato nella risposta, a fine aprile2006 l'OMS ha diffuso nel mondo le nuove curve di cre-scita nei primi anni di vita, derivate da uno studio con-dotto tra il 1997 e il 2003 in sei stati del mondo (USA,Norvegia, Brasile, Ghana, India, Oman). Gli 8400 bam-bini considerati erano allattati al seno (al 70% a 12mesi), tutti vaccinati, con madri non fumatrici.

E' molto interessante osservare come non siano state

rilevate differenze significative tra i vari stati considera-ti: i bambini, se alimentati e curati bene, crescono in modouguale indipendentemente da dove nascono, dal loro patri-monio genetico e dalla classe sociale. Queste curve diven-tano pertanto un punto fisso di riferimento nel mondo.

Sono quindi da aggiornare anche le curve dei percenti-li, che tutte le mamme trentine conoscono (sono in fondo alLibretto pediatrico) e che avevamo tracciato vent'anni fa.Vi sono molte differenze? Abbiamo confrontato i percenti-li 10-50-90 delle nostre curve e delle curve OMS e vi diamole conclusioni pratiche:

1. DALLA NASCITA A 6 MESI NON VI SONO DIF-FERENZE SIGNIFICATIVE

Le differenze sono al massimo di 100-200 g e si arriva almassimo a 400 g in più per i maschi di 3 mesi.

2. TRA 6 MESI E 24 MESI LE CURVE DEI PESIDEVONO ESSERE ABBASSATE ANCHE PIÙ DIMEZZO CHILO

Questo vale sia per i maschi che per le femmine. P10 èla linea più importante, quella che può dare più preoccu-pazioni (come nel caso di Annalisa). Se finora ci preoccu-pava un bambino di 8 kg e mezzo a 12 mesi, ora dobbiamoconsiderare accettabile e “normale” un bambino che arri-vi a pesare kg 8,300 a 12 mesi.

Dopo i 2 anni e almeno fino a 5 anni i pesi nelle nostrecurve e in quelle OMS sono abbastanza sovrapponibili.

3. DOPO I 18-24 MESI L'ALTEZZA DEI BAMBINI(P10-P50-P90) VIENE SPOSTATA IN ALTO DICIRCA 2 cm.

Le curve OMS ci danno tutti i dati mese per mese ditutti i percentili e possono essere scaricate dal sito

http://www.who.int/childgrowth/en/In ogni caso siamo disponibili a inviarle per posta

(anche per posta elettronica) a chiunque ce ne facciarichiesta.

CRESCITA

Le nuove curve di crescita dell'OMS

COL LATTE DI MAMMA SI CRESCE MENO E MEGLIO

COSA SIGNIFICA “CURVA DEI PERCENTILI”?

Preso un numero significativo di bambini (ad es.gli 8400 dello studio OMS = 100%), si sottopongo-no tutti a misure in modo uniforme. Tra essi si trovail valore medio che divide il 50% di pesi più bassidal 50% di pesi più alti (ad es. 9,6 kg = “percentile50” = P50), il valore che divide il 10% più piccolodal 90% più grande (ad es. 8,3 kg = “percentile 10”= P10) e altri valori simili (P90 = 11,7, P80,P70…).

Nelle figure compaiono le nuove curve del per-centile 10 per maschi e femmine da 0 a 5 anni (P10OMS).

10 VACCININ. 3/2006

INFEZIONE - Tutti sannocosa succede durante un'in-

fezione. Quando organismiestranei (detti “antigeni”:virus o germi, ma anche pro-teine estranee, poll ini ,…)entrano e si diffondono nelnostro corpo, questo si difen-de con una reazione del suosistema immunitario. L'anti-gene virus/germe (o una suatossina, cioè il “veleno” pro-dotto) s t imola nel nostrocorpo la produzione di sostan-ze che bloccano la sua azionenegativa: si forma così un“anticorpo” specifico perquella infezione.

ANTICORPI - Sonosostanze prodotte dal

sistema immunitario sullostampo specifico di un antige-ne, che viene così tamponato.Si producono anticorpi “spe-cifici” contro ogni infezione.Non si distinguono gli anticor-pi prodotti da antigeni di infe-zioni “naturali” (ad es. dalvirus della rosolia) oppure pro-dotti da introduzione program-mata di quel virus (vaccino).

Di regola, nei primi mesi divita non si eseguono vaccina-zioni, perché esistono nel lat-tante “anticorpi” maternitrasmessi durante la gravidan-za. E questi anticorpi blocche-rebbero l'antigene introdottocol vaccino. Certi anticorpimaterni, come quelli anti-morbillo, durano molti mesi,tanto che prima dell'anno nonsi esegue la vaccinazione anti-morbillo.

VACCINO - Ogni germe,ogni virus oggi noto può

essere coltivato, studiato neisuoi effetti, attenuato fino adavere effetti limitati o inappa-renti nell'organismo (reattoge-nicità), pur mantenendo lacapacità di stimolare il sistemaimmunitario (immunogeni-cità). In certi casi si usano letossine attenuate prodotte dacerti germi (tetano, difterite).Un vaccino altro non è cheuna piccola infezione trasmes-sa in modo controllato, con rea-zioni negative molto inferioririspetto all'infezione naturale.

In certi casi si riesce addi-rittura a “copiare” solo quellaparte di certi germi o di certivirus che stimola la produzio-ne di anticorpi e questo ci puòdare dei vaccini purificati (ècome se si introducesse solo ilpungiglione, non tutto il corpodell'ape…).

IL SISTEMA IMMUNI-TARIO - Inizia a funziona-

re già nei primi mesi di gra-vidanza, tanto che si puòsapere già a 4-5 mesi se unfeto è stato infettato, ad esem-pio, dal virus della rosolia. E'già maturo alla nascita. Se neiprimi mesi di vita un neonatova incontro a dieci infezioni,riesce a reagire producendo“anticorpi” verso ognuna diqueste infezioni.

Quindi, se si introducono 6-8 antigeni con una vaccinazio-ne a due mesi, non “si rovina ilbambino”, non si fa nulla diinnaturale, non succede nulladi diverso da quel che succedecon una infezione. La vaccina-zione è come una piccola infe-zione programmata.

ECCIPIENTI - Perattenuare o per

conservare il vaccinosi usano, oltre all'anti-gene, anche altresostanze. Il mercurioera usato per sua azio-ne disinfettante (è pre-sente nel liquido delle

lenti a contatto, nei pesci ocea-nici); anche se non sono statidocumentati danni dato il bas-sissimo dosaggio, ora nonviene più usato.

LA STORIA, I DANNI -Oggi si vaccina in ogni

stato del mondo e più del 75%dei bambini del mondo è vac-cinato. Sappiamo cosa succe-de in una popolazione vacci-nata e non vaccinata, sappia-mo quanto costa vaccinare equanto costa non vaccinare ecurare le malattie non preve-nute; sappiamo quali danniproduce un vaccino ed anchequali danni producono lemalattie se non si vaccina.

Se non si vaccina contro ilmorbillo avremo un caso dimorte o encefalite ogni 5000bambini; nel bambino vacci-nato il rischio non è zero, ma èinferiore a 1 su 500.000.

Se non si vaccina controdifterite e tetano (sono tossi-ne e non si può vaccinare con-tro i germi) queste gravimalattie tornano in una comu-nità (esperienza russa nel1992). Se non si vaccina con-tro l'emofilo, torneremo adavere 1 caso di meningite ogni1000 bambini. E così se non sivaccina contro la pertosse.

Si contesta il vaccino anti-polio, dato che nel mondo cisono appena un migliaio di casi.Sono già capitati casi di infe-zione anche in Europa (1995) eattendiamo che l'OMS dichiarilibero dalla polio tutto ilmondo, non un solo stato.

Quanto al vaccino antiepa-tite B, dopo 15 anni dall'intro-duzione abbiamo vaccinata lapopolazione fino a 25-30 annie già si vedono gli effetti posi-tivi (meno tumori al fegato): èvero che in Italia è stato intro-dotto per primi e che si èrischiato, ma il vaccino si èdimostrato efficace in tutto ilmondo, tanto che ormai lo siraccomanda dappertutto.

Cos'è esattamente una vaccinazione

L'ABC DELLE VACCINAZIONI

11N. 3/2006

11.7.2006: su l'Adige l'As-sessore Andreolli annunciache proporrà un disegno dilegge per rendere facoltativitutti i vaccini. Ormai i vacciniobbligatori (polio, difterite,tetano, epatite B) sono som-ministrati a più del 95% deibambini trentini. E, come sista facendo in Veneto e in Pie-monte, è giusto seguire questastrada.

“Bravo Andreolli!” è ilcommento di Pedrotti (12.7).Diventeremo “più europei” eaumenteranno le responsabi-l i tà di genitori e pediatri .Obblighi vaccinali vi sonosolo in Italia, Francia, Grecia,Portogallo. Per l'OMS bastache sia vaccinato il 90% pertenere sotto controllo unamalattia.

Ma vi sono subito al trecampane. In una lettera si diceche la proposta è “aberrante,incosciente, demagogica” (visono alti rischi dai bambiniimmigrat i non vaccinati) ;Marco Brazzo, un chinesio-logo (non medico), duro dasempre contro ogni vaccino,ripropone la teoria che vacci-nare comporta altissimi rischi.

Quasi ogni giorno seguonorepliche e controrepliche. Sidice che le informazioni sullasicurezza sono molto scarse(13.7). Un “Comitato scienti-fico” (dott. Brazzo e Buratto-ni) accusa tutta l'organizzazio-ne che sta alla base della prati-ca vaccinale nel mondo: ogni

informazione è falsa edeviante, i vaccini scombus-solano il sistema immunitario,le statistiche sono manipolate,si parla solo con slogan e frasifatte…Si dice che Pedrotti èpoco informato (22.7), cheinsulta i genitori perché hadato del “presuntuoso” agenitori che gli insegnano lorocome funziona i l sistemaimmunitario (27.7), che è un“vigliacco” (27.7) perchéapprofitta della posizione incui si trova. Il 29.7 il sig. Tre-mante gli dàdel bugiardo e delvecchio rimbambito (di vene-randa età, nemmeno medicosarebbe). “Caro signor Dino,cerchi di aggiornarsi e diinformarsi meglio… esistonostatistiche “serie”, nascostedalle multina-zionali…”.

Il 4.8 si ripro-pone la storia diPatrick, un bam-bino affetto dagrave malattiagenetica insortaa 3 mesi “inoccasione dellavaccinazione”.Un i l luminato“chirurgo pe-diatra” di Bari(che afferma diaver fat to “lascoperta del se-colo”) convincei genitori che ilvaccino avrebbe“slatentizzato”

i geni… Il 5.8 una mammaafferma che suo figl io haavuto danni da tracce di mer-curio presenti nei vaccini:“Cercate i metalli!”. Il dott.Nava, responsabile dell 'A-zienda sanitaria, spiega che ivaccini trentini non contengo-no più mercurio. L'11.8 unpediatra di base di Pisa affer-ma che non vi sono studi suf-ficienti, che occorre fare altrericerche, che non occorre piùvaccinare contro malattie chenon esistono. 12.8.06: Ultimareplica esauriente di Pedrotti:“Dopo un mese di polemi-che, un po' di serietà”.

Chi desidera ricevere docu-mentazione su quanto discus-so, può sempre contattarci(pag. 24).

VACCINI

Polemiche roventi sulle vaccinazioni

VACCINI NON PIÙ OBBLIGATORI?

L'Azienda per i Servizisanitari ha diffuso nelmese scorso un opuscoloaggiornato di 20 paginesui vaccini, da distribuirealla nascita, nei consulto-ri, da parte dei pediatri.

Dieci pagine del libro“Bambini sani e felici”sono dedicate ai vaccini,sui rischi, sulle controin-dicazioni.

Ogni Libretto sanitariodi cui è dotato ogni neona-to riporta spiegazioni esau-rienti sui vaccini.

Non si può accusare laSanità trentina di man-canza di informazioni!

VACCINIAMO I NOSTRI FIGLICONTRO MORBILLO E ROSOLIA!

In Trentino la copertura vaccinale entro i dueanni di vita contro morbillo e rosolia (2004) è

tra le più basse d’Italia (80%). Cinque anniprima era sul 60%.

12 PANNOLININ. 3/2006

L’esperienza molto positiva di una mamma

TORNANO I PANNOLINI DI STOFFAAncora prima di diventare

mamma mi sono sempreinteressata all'aspetto “ecolo-gico” di ciò che quotidiana-mente consumo e quindi, amaggior ragione, chiedendomiquale mondo volevo per imiei figli, l'idea di utilizzare ipannolini di stoffa mi è parsacoerente con questa mia incli-nazione.

In attesa del mio piccoloWalter, ho da subito fatto iconti con lo scetticismo gene-rale e addirittura lo schernoper una scelta che di fattoappariva anacronistica.

Con la caparbietà che micontraddistingue ho acquistato14 pannolini (“Popolino” contaglia regolabile, una decina distrati assorbenti extra e alcunirotoli di fogli pre-pannolino incellulosa biodegradabile(anch'essi lavabili!). Poi, magi-camente, sono apparsi i mieiciripà, proprio quelli che la miamamma metteva a me!

Ho preparato dei rettangolidi mollettone (circa 40x40

cm) ed hoacquistato deipanni di garzain cotone biolo-gico non sbian-cato per crearel'imbottituradei ciripà.Tutto ben lava-to e piegato inun cassettopronto all'uso!

Sin dalprimo giornoper circa 2-3settimane houtilizzato solo i ciripà: sonopiù comodi per un neonatoperché risultano meno in-gombranti tra le gambette,inserendo poi man mano anchei popolino, che ho utilizzatofino al compimento del primoanno di Walter in manieraesclusiva. Per il lavaggio hopreso un cesto biancheriadedicato ai pannolini che lava-vo a 60° due volte alla settima-na.

La carta pre-pannolino èfondamentale per raccoglierele feci e gettarle nel wc, se sisporca solo di pipì si può lava-re, stendere e riutilizzare. Unavolta al mese eseguivo unciclo di lavaggio a 90° e pas-savo i pannolini con il ferro dastiro per un'igiene più accura-ta.

Per il lavaggio ho utilizzatosolo puro sapone di Marsigliache sminuzzavo nel frullatoree scioglievo qualche ora primadell'uso in acqua calda. I ciripàrispetto ai popolino hanno ilpregio di asciugare molto infretta. Spesso la pipì oltrepas-sa il pannolino e quindi è d'ob-bligo qualche cambio in più dibody e tutine, inoltre nellaculla/lettino è necessaria unapiccola tela cerata che si devecambiare quasi tutti i giorni.

Posso dire che la mia espe-rienza è stata estremamentepositiva, anche quando un

anno dopo l'ho ripetuta con ilmio secondo figlio Gabriele eper di più gratis!

Anche mio marito ha col-laborato att ivamente e inbreve è diventato espertissimonel cambio e un alleato prezio-so in questo straordinarioperiodo della nostra vita!

I nostri figli non hannoMAI avuto arrossamenti oirritazioni della cute.

L'introduzione parziale deipannolini usa e getta è coinci-so con il mio rientro al lavoroe con la quantità sempre mag-giore di pappe e latte (dellamamma!) che assumevano.

Mi sento di consigliare atutte le future mamme questipannolini: fate bene al vostrobambino e all'ambiente in cuiviviamo.

Un' ultima riflessione: inAlto Adige sono utilizzati inquasi tutti gli ospedali…

Claudia, ostetrica,ma “mamma” innanzitutto!

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13PANNOLININ. 3/2006

SOBRIETÀ ED ECOLOGIA FIN DALLA NASCITA

Ogni neonato è il simbolo più concreto del futuro del mondo. Ogni neonato hadiritto a vivere in un mondo pulito, con risorse sufficienti ad aiutarlo a crescere.Ogni neonato ha diritto ad avere genitori, pediatri, politici responsabili.

Sobrietà! Non si debbono usare acque speciali per bambini, non si devono usarein casa acque imbottigliate, non si debbono dare vitamine, integratori o medicineinutili. Il libro Bambini sani e felici è pieno di raccomandazioni di sobrietà.

Facciamo nostro il consiglio di mamma Claudia. Siamo pronti a sostenere il Comune di Trento che sta promuovendo una campa-

gna per l’adozione di pannolini di stoffa.Attendiamo altre testimonianze di mamme “speciali”. Grazie!!!

I NATI A 23 SETTIMANE SI RIANIMANO, CASO PER CASO

Sull'ultimo NT erano state riportate le proposte di una “Carta di Firenze” data alla stampa (Repubblica, 8.2.06), in cuisi diceva che “a 23 sett. NON esistono evidenze scientifiche per raccomandare l'inizio delle cure”.

In una seconda stesura (18.2) si scrisse che “a 23 sett. NON sono generalmente indicati inizio delle cure e successi-ve cure intensive”.

E infine nell'Assemblea della Soc. It. di Neonatolo-gia del 30.5 la dott.ssa Pignotti ha presentato una terzastesura per cui si può rianimare un nato a 23 sett. “semostra capacità di sopravvivenza”; ma “se la situa-zione clinica è gravemente compromessa occorre con-siderare l'opportunità di non iniziare o continuare curestraordinarie sproporzionate, sempre con l'obiettivo difare il miglior interesse del paziente”.

Frasi sempre più attenuate, dopo le molte critiche sul metodo usato per affrontare un problema così serio e deli-cato. Certamente non dovevano essere date ai media né la prima né la seconda stesura.

Si è anche detto che non sono linee guida né raccomandazioni (così però stava scritto a metà febbraio), ma solo “sug-gerimenti”. S'era già detto (NT precendente) però che, se una società scientifica “suggerisce” di NON rianimare a23 sett., come si comporterà un giudice di fronte a chi ha osato rianimare un nato di 23 sett. con gravi esiti?

C'è già una abbondante letteratura internazionale che “non raccomanda la rianimazione SOTTO le 23 settima-ne”. Non si capisce quindi il polverone mediatico che si è voluto sollevare. Da oltre 10 anni a 23-24 settimane restauna “zona grigia” (così la chiamammo nel lontano 1992), in cui gli interventi debbono essere individualizzati e attua-ti solo nei centri più qualificati. Le 23 settimane sono una “frontiera” ed è accettabile che in sala parto non si riani-mi un bambino “gravemente compromesso”.

Dove si lavora bene le sopravvivenze dei neonati “ricoverati” superano il 50% con esiti gravi anche inferiorial 25%. Rischi accettabili, quando si tratta di decidere se rianimare o no una persona adulta in un grave incidente o difronte a gravi malformazioni. Ribadisco che introdurre il concetto che NON bisogna intervenire a 23 sett. significademotivare i neonatologi e abbassare la tensione per migliorare le cure neonatali.

Dino Pedrotti

?

14 “PORTARE”N. 3/2006

Dei miei viaggi nel sud delmondo il ricordo più vivo

e tenero che ho sono i bambi-ni portati sulla schiena dellamamma, della sorella, dellanonna , sempre e dovunque eche non piangono mai.

E mi sono sempre chiesta sela loro tranquillità fosse dovu-ta a questo.

Le aspettative dei nostrigenitori quali sono? Si aspet-tano un bambino che mangiadorma, che abbia dei ritmi pre-cisi, che stia tranquillamentein carrozzina, che dorma nellaculla, che non pianga all'ora dicena o quando vengono gliamici, che si autoconsoli, chesi autoaddormenti che…

Aspettative, se ci pensate,diametralmente opposte aquelle del bambino e sembrarisolvibile solamente se unodei due si rassegna.

“Portare” un bambinosignifica letteralmente farsenecarico, tenerlo, sostenerlo emuoversi con lui, in braccio ocon un supporto adatto. Men-tre nel sud del mondo i bambi-ni vengono portati tradizional-mente nei primi anni di vita, inEuropa ci stiamo ora riavvici-nando al “portare”, non pernecessità o mancanza di unaltro “trasporto” ma perché ciòdiventa un valido supportoalla relazione genitori-bam-bino.

Il “portare” diventa unponte (non una soluzione sem-plice) che aiuta i genitori adandare incontro al bambino ead accettare le sue aspettative,il suo bisogno di contatto econtenimento senza per que-sto “sacrificare” le proprieaspettative, ma scoprendomagari di essere liberi di muo-versi con il bambino accanto asé. Il “portare” però va affron-tato non solo a livello pratico

fisico, ma anche riflettuto neisuoi aspetti di vicinanza lonta-nanza, gioia fatica, libertà elegame, ascolto ed accettazio-ne,a altrimenti viene facilmen-te abbandonato davanti alledifficoltà.

I genitori che scelgono di“portare”, oltre alla propria fati-ca devono far fronte ad unadisapprovazione sociale più omeno velata che, tra l'altro èpriva di fondamenta scientifico.“Lo vizierai!” si sente dire unamadre che porta il suo bambino.

Si nota che la predisposizio-ne del genitore all'ascolto delbambino e del suo pianto“inconsolabile” è maggiore sesi trova al sicuro nella fascia ea contatto con loro, anzichésemplicemente trale braccia. Ma nono-stante il pianto siriduca notevol-mente per i bimbi“portati”, è sba-gliato pensare che il“portare” sia la bac-chetta magica perfar tacere il propriobimbo.

“Portare” inoltrerestituisce libertà dimovimento ai geni-tori, e gli confermanella loro competen-za genitoriale, ma cisono dei limiti fisicie psichici propri. Èaltresì importanteche si ascoltino e sirispettino appieno.Nelle società tradi-zionali nessunamadre è sola ma hail supporto ed ilsostegno di tutto ilclan. Nelle nostrefamiglie tutto il pesograva sulle spalle deigenitori e spessodella madre. E' indi-

spensabile quindi che i genito-ri che “portano” si riforniscanoe ricarichino periodicamente dienergia e di tempo per sé.

Vi è sul mercato una vastagamma di prodotti ma qual è ilsupporto ideale? La scelta èsoggettiva ed individuale ciònonostante ci sono delle carat-teristiche minime indispensa-bili e auspicabili che qualsiasisupporto per portare dovrebbesoddisfare: marsupio (0-7mesi), fascia di Jersey, fascialunga (davanti, fianco, schie-na), amaca, sling (anello ditessuto di cotone non elasticotenuto insieme da due anelli,davanti e di fianco).

Nelle società industrializ-zate i neonati normali hannocome caratteristica il pianto,più frequente nelle ore sera-li, che aumenta fino alla sestasettimana di vita e si riduce alquarto mese. In uno studio

“PORTARE” E “ESSERE PORTATI”“Iniziare la vita in groppa significa che nessun essere umano deve cominciare la vita tutto da solo e tutto da sotto perché porta avanti la visione della madre”(proverbio dello Zimbabwe)

15“PORTARE”N. 3/2006

controllato 99 coppie dimamme e neonati sono statiassegnati al gruppo che dovevaportare maggiormente i bimbi,rispettivamente al gruppo dicontrollo. Alla sesta settimanai neonati che sono stati porta-

ti di più hanno pianto il 43%in meno del gruppo di control-lo in tutta la giornata e 51% inmeno durante le ore serali. Si èconcluso che il portare modifi-ca il pianto “normale” ridu-cendo il tempo di pianto tipico

nei primi tre mesi di vita.(UrsA.Hunziker, Barr,R.G.: Pedia-trics 1986;77:641-648).

Per ulteriori informazioni:http://larbreabebes.it.free.fr./,http://www.portareipiccoli.it/

Aurora Paoli, ostetrica

“In molti parti dell'Africa il bambino piccolo vive fino a tre anni a stretto contatto con sua madre,dorme vicino a lei, sta sulla sua “groppa” durante il giorno e succhia il suo latte. Fa parte della madree vive nello stesso ritmo. Il bambino condivide gioie e dispiaceri con lei. La madre invece sa cosa signi-fica portare “un dolce carico”. Lei è come il gigante nella favola: porta il mondo; lei è Cristoforo, cheporta il piccolo attraverso le acque e si accorge solo quando arriva all'altra sponda che ha portato ungrande, il futuro.

Da noi il bambino viene messo in culla. E' un modo completamente diverso di “stare in mezzo almondo”. Il bambino sulla “groppa” è sempre “in mezzo”, portato nella stessa direzione della madre,si trova alla sua altezza visiva, vive l'insieme con lei, sente il suo calore, si accoccola contro il suo corpo.

Quanto è diversa la situazione del bambino in culla. E' sdraiato, a distanza, deve produrre da solocalore, deve prima piangere per far arrivare qualcuno e deve trovare il ritmo della vita da solo. Sicu-ramente, viene cullato anche lui, ma non nel ritmo della quotidianità della madre. Questo dondolio èpiù un addormentarlo, un tacerlo per poi metterlo giù. Ogni volta dopo il dondolio e il sonno si ritrovada solo al risveglio. La percezione del bambino in Africa invece è molto diversa; la madre e il suo corpoci sono sempre e sono la sua terra reale dei primi tre anni. Possiamo quindi parlare di due partenzediverse nella vita; del lento spiccare il volo dalla “groppa” della madre e della solitaria crescita nellaculla in occidente.”

Al Imfeld, giornalista svizzero

“NOI PORTIAMO VERSO IL FUTUROI NOSTRI FIGLI E ASSIEME A LORO

PORTIAMO IL MONDO”

Nella attuale confusione, ci sentiamocome se fossimo in mezzo ad un guado,talora tra forti correnti, talora in mezzo aduna palude. E stiamo portando sulle spal-le nostro figlio… Non si può più tornareindietro, perché sta franando la riva sicuradella tradizione. Non ci si può fermare colrischio di impantanarsi o di essere travolti.

Dobbiamo considerarci come il giganteCristoforo che - nella leggenda - è riusci-to con tanta forza e tanta volontà a far pas-sare il guado al bambino che portava sullespalle, un bambino tanto pesante perchésulle sue mani reggeva il mondo intero.

(Bambini sani e felici pag. 17)

Alessandra, coccolata dai genitori

16 REPARTON. 3/2006

Il lavoro nell’U.O. di Neona-tologia è stato svolto nell’otticadella centralità del neonato edella famiglia. Cercherò diesporre i punti più qualificanti.La nostra attenzione si è con-centrata su tre aree principali.

1. Migliorare la pratica cli-nica rivisitando le pratiche quo-tidiane alla luce delle aggiorna-te evidenze scientifiche è statouno degli obiettivi principali del2005. I gruppi di lavoro compo-sti da personale infermieristicoe medico hanno aperto un’im-portante riflessione. I temi deldolore nel neonato, la gestionedell’emergenza neonatale, lepratiche di care, (quella rete diinterventi di cui il neonato quo-tidianamente ha bisogno e cheassumono un significato fonda-mentale in termini di svilupponeurocomportamentale e rela-zionale) sono stati oggetto distudio e di analisi per lasciareciò che era inutile e introdurreciò che la letteratura e la nostraesperienza concreta consideraefficaci ed utili per il neonato ela famiglia

2. Migliorare la risposta aiproblemi dell’utente: Questoha voluto dire rivedere il model-

lo organizzativo, rendendo evi-dente il “prendersi carico “del neonato e della sua fami-glia in tutti i loro bisogni.Tutta l’equipe ha partecipato aduna fase formativa, sostenutadall’A.N.T., che ci ha aiutato a

ricostruire ilsignificato di“prendersi cari-co”, prendersicura del neona-to e della fami-glia consideran-do, i bisogni ditipo fisico nondisgiunti daquelli dell’areapsicosociale. Siè recuperato ilconcetto di“paziente fra-gile” come pos-sono essere inostri neonati,del ruolo indi-scutibile della

famiglia che diventa risorsapreziosa e utente al tempo stes-so, e del ruolo del professioni-sta che fornisce una assistenzadi qualità nella misura in cui sipone degli interrogativi, riflettee personalizza il suo interventoassistenziale, attiva la rete disupporto con il territorio, lavorain un’ottica di multidisciplina-rietà. Ma significa soprattuttodoversi interrogare ogni giornosu qual è la soluzione miglioreper quel singolo problema diquel singolo neonatoe/o fami-glia.

Concretamente questo havoluto dire un cambiamento delmodello organizzativo, quindisuddivisione dei pazienti secon-do caratteristiche cliniche spe-cifiche, introduzione dell’infer-miera referente che nella stabi-lità del turno settimanale, insinergia col medico e la caposa-la, pianifica l’assistenza in casodi situazioni fortemente com-

plesse dal punto di vista clinicoo psico/sociale, prepara i geni-tori alla dimissione del neonato.

Anche al Nido si è introdot-to questo cambiamento. Allapuericultrice, non viene solorichiesto di occuparsi del neo-nato, ma di attivare nellamamma/genitore tutte le risorseper attivare il processo di geni-torialità.

3. Garantire un accompa-gnamento strutturato per ilpersonale neoassunto e di svi-luppo professionale: è stataattivata una procedura di inseri-mento dei neoassunti e di svi-luppo professionale che preve-de un tutor garantito conmomenti strutturati di rielabo-razione dell’esperienza e il pas-saggio da novizio ad espertoche tenga presente e valorizzi lapropria storia professionale. E’stato introdotto uno strumentooperativo, il portfolio, nel qualealla luce di obiettivi e compe-tenze specifiche, l’operatoreautodirige ed autovaluta ilsuo percorso in sinergia con ilproprio tutor/mentor. Questopercorso aiuta l’operatore con-sapevole del proprio percorso,mobilita delle competenzesuperiori che si traducono inmaggior capacità clinica, dicoltivare il dubbio, attività diconsulenza, maggiore attenzio-ne al paziente e ai suoi bisogni.

CS Mariangela Bassetti

Dopo due anni la caposala Bassetti lascia il reparto

BILANCIO E VALUTAZIONE DI UN PERCORSO BIENNALE

Il personale e i genitorila ringraziano per le suedoti di efficienza, com-prensione, umanità che hasaputo diffondere nelreparto di Neonatologia

Luna è arrivata a far compagnia a Maia

17LETTERE DI GENITORIN. 3/2006

DOVE PESARE I NEONATI NELLE FARMACIE DELLA PROVINCIA

Molti genitori ci hanno scritto, apprezzandol’iniziativa delle farmacie della nostra provin-cia. Come abbiamo già segnalato su NT 1/2006l'Azienda Sanitaria ha voluto chiudere i punti dicontrollo di puericultura sul territorio.

Riportiamo un elenco aggiornato (all'agosto2006, a cura dell'Associazione Titolari diFarmacia: tra parentesi il costo eventuale delservizio).

Come “sindacalisti” dei neonati, chiederem-mo alle poche Farmacie con servizio a paga-mento di adeguarsi alla maggioranza e di svol-gere un servizio gratuito…

PIANTI, COLICHE, MAMME IN CRISI:CALMA CALMA, SENO SENO...

In gravidanza più i mesi passano più lo senti dentro di te e nonpensi alle notti in bianco, ai suoi pianti inconsolabili, alla tua com-pleta impotenza di fronte al suo dolore… Ma ora, quando piange(almeno per me è così), ti senti veramente impotente e tanto tri-ste… Proprio io che di allegria, forza e tenacia ne avevo da vende-re… accidenti… i primi mesi sono stati e lo sono ancora duri…

Mangia… uhm… “sporca”... ed in teoria dorme..., una sequenzache si ripete più volte… Mentre un sorriso forse basterebbe a pla-care questo senso di tristezza che mi pervade. Allattare al seno èstato all'inizio strano; ora che ho avuto un momento di calo nellaquantità sono dispiaciuta: ho cercato in tutti i modi di praticare lafamosa “calma calma - seno seno”… Accidenti ma non è facile…Dicono di bere tanto... Io sto bevendo cosi tanto che mi sembra diessere una cisterna..e mi pare di essere ancora incinta con continuiappuntamenti al bagno… Ma sembra che migliori (bevo tisane alfinocchio, che non sopporto, per cercare di alleviare il dolore diqueste maledette coliche). Quando vedo che si dispera con urli, tidomandi come un esserino cosi piccolo possa creare degli acuticosi alti… il viso si fa rosso vivo e tu la guardi smarrita cercandodi consolarla con le parole e massaggini... Ma sembra che questinon portino alcun beneficio…

Cara la mia Anna, certo dimenticherò questa tristezza che miha colpito, certo che, al primo tuo sorriso, dimenticherò le notti inbianco a cullarti tra le braccia per ore, tanto da guardarmi allo spec-chio la mattina e dirmi: “Accidenti una volta mi sentivo carina…Com'è che mi vedo come una matusalemme?”. Ora non dovreidirlo, ma talvolta do la colpa a te… Ma tu che colpa hai... Sei ildesiderio avverato di una mamma, che ti guarda dormire e ti asso-cia ad un angioletto…

mamma Micaela

ANDALO (1,5)ARCO

ComunaleBASELGA DI PINÈBORGO VALSUGANA

BailoBRENTONICOCALLIANOCASTEL TESINOCAVALESE

Franzellin (0,5),

CAVARENODRO NardelliDRO ComunaleFIERA DI PRIMIEROFOLGARIA (0,5)LAVIS ErrigoLAVIS ComunaleLEVICO Giuliano

MEZZOCORONA (1,30)

MEZZOLOMBARDO(1,30)

MOLVENO (1,50)MORI CandioliNAGO TORBOLEPERGINE VALS.

Comunale

PIEVE DI LEDROPIEVE TESINO

POMAROLORABBI

REVÒ (2.0)RIVA DEL GARDA

AccorsiRIVA DEL GARDA

ComunaleRONCEGNOSEGONZANOSTOROSTRIGNO

TRENTO Gallo (0,30)

TRENTO v. Verona, 92

TRENTO v. Lunelli (0,50)

TRENTO Com. v. Giovanelli

TRENTO Com. S. Pio X

TRENTO Com. Mad. Bianca

TRENTO p. Cantore

TN- RAVINA (1,0)TN- SOPRAMONTETN- GARDOLO

VIGO DI FASSAVOLANOZAMBANA

DA SETTEMBRE RIPRENDIAMOA DARE VITAMINA D

La signora E.P. (11.6.06) ci espone un quesito:"Alla visita dei 3 mesi il pediatra mi ha consigliato disostituire l'Adisterolo con un nuovo e più completofarmaco, il Ditrevit. Memore di quanto è scritto nellibro "Bambini Sani e Felici", sono andata a control-lare le specifiche del prodotto ed ho scoperto che con-tiene molta vitamina E e meno vitamina D3 (25 voltemeno dell'Adisterolo), e per questo le dosi consiglia-te sono 15 gocce 2 volte al dì. Cosa ne pensa?".

Non penso bene... Basta controllare i costi e si vedeche il costo del Ditrevit è del tutto sproporzionato.Vada avanti tranquilla con l'Adisterolo, ma - come stascritto - lo sospenda tranquillamente fino a settembre-ottobre, come sta scritto sul libro. L'Accademia Ame-ricana di Pediatria (Pediatrics in Review 2/06, Pedia-trics 8/06) consiglia vivamente la somministrazionedi questa vitamina.

Vecchia raccomandazione: dare ogni giorno 2gocce di Adisterolo, come la nonna dava l'olio difegato di merluzzo nei mesi con la erre (da settembread aprile). Inutile darla nei mesi caldi estivi (Bambinisani e felici, pag.107).

Andrea comincia a succhiare: BRAVO!

18N. 3/2006

ANT: VIETNAM

In Vietnamil settore

dell'assisten-za sanitariaha ancoradelle carenzegravi che ren-dendononecessaridegli inter-venti mirati.Dopo averconcluso l'in-tervento aBac Ninh(NT 1/2005),

l'attenzione si è spostata alla pro-tezione delle mamme e dei neo-nati nella Provincia di CaoBang, la zona più a nord delVietnam, ai confini con la Cina.

Questo intervento, unamicroazione co-finanziata dallaProvincia di Trento, ha dotato il

reparto di Neonatologia dell'O-spedale Provinciale di tutte leapparecchiature necessariealla cura del neonato patologi-co (fototerapia, incubatrici,CPAP, warmer e tante altre mac-chine); adesso l'Ospedale diCao Bang è totalmente indipen-dente ed in grado di offrire assi-stenza sanitaria ai neonati senzanecessità di trasferirli ad Hanoi.

All'inizio del mese di Agosto2006, è stato realizzato un corsointensivo di formazione delpersonale sanitario da partedell' Ospedale Pediatrico diHanoi. Alla fine di questo corso,molto apprezzato da parte ditutto il personale medico e dalladirezione dell'ospedale, sonostati selezionati un neonatologoed una infermiera pediatrica diCao Bang che, sempre con ilsupporto finanziario del proget-

to, hanno iniziato un corso pra-tico di aggiornamento presso ilVien Nhi di Hanoi, della duratadi 3 mesi. In questo modo, unavolta che i dottori saranno ritor-nati a Cao Bang, avranno unapreparazione molto completa perpoter utilizzare al meglio tutte lemacchine fornite dal progetto eassicurare cosi la miglior curapossibile ai neonati e allamamme di questa povera provin-cia di montagna.

Questa microazione, che siconcluderà ufficialmente a fine2006, ha già avuto il suo momen-to culminante con una cerimoniaufficiale di inaugurazione delnuovo Reparto di Neonatolo-gia, in data 24 agosto 2006, allaquale ha partecipato il prof. Ono-rio Clauser, docente dell'Univer-sità di Trento e membro delDirettivo GTV.

Recentemente la Provinciadi Trento ha approvato un

altro importante progetto sani-tario (del valore totale di quasi100mila Euro) che vedrà impe-gnati GTV e ANT per più di unanno nella Provincia di LaiChau, la provincia più poverain assoluto di tutto il Viet-nam, ai confini con il Laos. Lasituazione in questo ospedalecosi isolato è critica: le centi-naia di pazienti che lo affollano(tutte minoranze etniche con icaratteristici costumi coloratitradizionali) non possono rice-vere cure adeguate perché que-sto vecchio ospedale, costruitopiù di 30 anni fa, non ha nes-suno strumento medico adisposizione per prendersi curadei pazienti. Il progetto inter-

verrà, a partire dal mese di otto-bre (cioè all'arrivo della stagio-ne secca che rende agibili levecchie strade che lo colleganoalla capitale), nei reparti diNeonatologia e Ostetricia-Ginecologia. In questo inter-vento si doterà l'ospedale nonsolo delle macchine e deglistrumenti medici di base masoprattutto si offrirà formazio-ne di alta qualità ai dottorilocali perché possano aggior-nare le proprie conoscenzemediche e offrire cosi unmiglior servizio sanitario sulterritorio. La formazione saràassicurata da diversi attori cheda anni collaborano alla realiz-zazione dei progetti: in primoluogo, gli Istituti Nazionali diHanoi (Phu San per quanto

riguarda l'Ostetricia e Vien Nhiper la Neonatologia) offrirannoesperti dottori vietnamiti men-tre la Ditta Americana KSEMedical fornirà tecnici espertiper insegnare l 'utilizzo, lamanutenzione e la pulizia dellemacchine.

Tra la primavera e l'estateprossima, inoltre, è previstauna missione presso l'Ospedaledi Lai Chau, di tre dottoritrentini (un neonatologo, unginecologo, un'ostetrica) checercheranno per quanto possi-bile di “mettere a confronto”l'esperienza trentina con quellavietnamita allo scopo di aiutareil settore sanitario locale amodernizzarsi ed offrire servizisempre piu' efficienti.

Luciano Moccia

Luciano Moccia: i progetti ANT in Vietnam procedono molto bene

VIETNAM: ABBIAMO BISOGNO DI TANTI AIUTI

PROGETTO ANT 2006-2007: LAI CHAU, LA PROVINCIA PIÙ POVERA

19N. 3/2006

ANT: VIETNAM

40 BAMBINI CIECHI SONO TORNATI A VEDERE...Oltre agli interventi nel campo sanitario ed in

tanti altri settori dello sviluppo (acqua potabile,educazione, formazione professionale, credito),negli ultimi anni GTV e ANT hanno anche volutointervenire in Vietnam con interventi di solidarietà,rivolgendosi ai bambini più poveri e sfortunati.

Dopo lo straordinario successo dello scorso anno,anche quest'estate si è voluta ripetere l'esperienzaimportantissima dell'operazione per i bambini conproblemi agli occhi del distretto di Son Dong. Agiugno, più di 150 bambini sono stati visitati daglioculisti di Hanoi, i quali hanno selezionato 40 bam-bini operabili. Dal momento che il numero era trop-po alto, si è deciso di dividere le operazioni in duegruppi: il primo gruppo, di 20 bambini (con pro-blemi di strabismo eccessivo), è stato operato adHanoi nella prima settimana di luglio e tutte le ope-razioni hanno avuto perfetto successo. Gli altri 20bambini (occhi chiusi e cataratte, cioè problemi più gravi) sono stati invece operati la prima settima di agosto etutti sono tornare a vedere perfettamente ed avere una vita normale.

Con le operazioni fatte quest'estate, sono stati visitati e curati tutti i bambini con problemi agli occhi dell'interoDistretto di Son Dong, senza esclusione di nessuno: un successo incredibile realizzato grazie alla impegno di tantagente trentina che ha aderito con entusiasmo e generosità a questa iniziativa.

SOSTEGNI A DISTANZA:AIUTATI 41 BAMBINI POVERI

Il progetto di Soste-gno a Distanza deibambini orfani e porta-tori di handicap conti-nua in maniera efficace:a maggio, a tutti i bam-bini “adottati” dallagenerosità delle fami-glie trentine (già 41 intutto), è stato consegna-to riso per 3 mesi, per untotale di 90 chili . Ladistribuzione non potevaarrivare in un periodomigliore: a cause delleforti piogge e delleinondazioni, il raccoltodella scorsa primavera

era stato meno abbondante del solito, e molte famiglie stavano già soffrendo la fameprima del nostro intervento. La gratitudine dei bambini e dei loro familia-ri per questo fondamentale supporto è stata enorme.

A luglio, poi, il personale del GTV e ANT in Vietnam ha incontrato ibambini, uno per uno, ed ha consegnato a ciascuno una cartella comple-ta per andare a scuola con tutto il materiale scolastico necessario, 250.000dong (circa 13 euro) per pagare la tassa di iscrizione e ha portato con séun sarto di Bac Ninh che ha preso le misure di ogni bambino per fare duedivise scolastiche nuove per ciascuno.

In questo modo, nessuno dei bambini supportati da questo progetto di“adozione a distanza” avrà difficoltà a frequentare la scuola per interotutto l'anno scolastico.

SOSTEGNOA DISTANZA:

Per aiutare questibambini in modo effi-cace chiedeteci infor-mazioni (pag. 24) o

consultate il sito

www.gtvonline.org

Abbiamo presentatol’iniziativa a pag. 21del numero preceden-te: si chiede un versa-

mento di 240 euroall’anno o 20 euro al

mese

Attrezzature ANT a Cao Bang

20 ANT: ALLOGGION. 3/2006

Già impegnato per promuo-vere e migliorare la pre-

senza dei genitori all'internodel reparto, con foto per lamamma, presidi per attuare lacare neonatale e altre iniziati-ve, l'ANT ha promosso unnuovo importantissimo pro-getto per le mamme di neo-nati ricoverati in Neonatolo-gia. Dai primi di giugno, hamesso a disposizione delreparto un confortevole appar-tamento situato in via Goccia-doro a pochi passi dall'ospe-dale.

Già da molti anni all'inter-no del reparto le mammehanno la possibilità di allog-giare in due camere con quat-tro posti letto, ma spesso que-sti sono insufficienti rispettoalla richiesta. Da qui l'idea,sostenuta con convinzionedalla caposala MariangelaBassetti, della necessità dipoter usufruire di un apparta-mento sito nei pressi dell'o-spedale, dove poter ospitarefino a cinque mamme, permet-tendo loro di poter essere piùvicine ai loro piccoli.

L'ANT ha appoggiato dasubito tale iniziativa conentusiasmo, cercando e tro-vando un alloggio che corri-

sponde ai requisiti richiestidal reparto. E' stato redattodall'Associa-zione un rego-lamento cheassicuri unabuona convi-venza tra leospiti.

L'Azienda,dal canto suo,si è fatta cari-co di garantirepulizie e forni-tura di bian-cheria all ' in-terno dell 'al-loggio, per-mettendo inol-

tre alle madri di accedere allamensa ospedaliera gratuita-mente. L'iniziativa sta avendosuccesso, riscuotendo consen-si favorevoli tra i genitori e glioperatori.

Un grazie di cuore a tutticoloro che hanno creduto evoluto questo progetto , chehanno lavorato perché si riu-scisse a realizzarlo, un grazieparticolare ad Elena Campre-gher, una nostra collega oggiin pensione, che dopo averlavorato con tanta dedizione inNeonatologia per anni, haofferto con entusiasmo la suadisponibilità e sensibilità peraccompagnare le nuove mam-me presso l'appartamento.

Barbara Stefani

L’ANT OFFRE UN ALLOGGIO ALLE MAMME NUTRICI

21ANT: ALLOGGION. 3/2006

LETTERE DI MAMME

Siamo quattro mamme di bimbe nate premature, ricoverate presso l'ospedale S. Chiara nel reparto Terapia Intensiva e Pato-logia Neonatale di Trento.

Viste le problematiche legate alla distanza da casa, l'Associazione ANT ci ha gentilmente messo a disposizione un acco-gliente appartamento per poter stare più vicino ai nostri figli ed assisterli costantemente.

Ringraziamo profondamente l'Associazione per aver agevolato in tal modo il nostro soggiorno; un grazie partico-lare anche a tutto il personale del reparto di Neonatologia che ci sostiene in ogni momento con professionalità esensibilità. D'obbligo l'augurio che tutti i genitori che hanno vissuto tale esperienza non dimentichino l'aiuto ricevu-to, ma si impegnino nel sostenere l'Associazione. Grazie,

mamma Marika, mamma Tosca,mamma Susanna, mamma Alessandra

Nel mese di giugno ho dato alla luce Giulia, bimbaprematura.

Grazie all'ANT (Amici della Neonatologia Trenti-na) ho avuto la possibilità di stare sempre accanto allamia piccola, sono stata infatti la prima mamma adavere usufruito dell'appartamento sito in via Goccia-doro, messo a disposizione dall'Associazione.

Si tratta di un bellissimo alloggio dotato di un ampiae funzionale cucina, due confortevoli camere ed un ampiobagno. La sua collocazione a poche centinaia di metri dal-l'ospedale consente un rapido accesso al reparto.

Grazie a questo servizio ho potuto concentrarmisolo sulla mia bimba, senza pensare a trovare un allog-gio o andare avanti ed indietro da casa (abito a circa 70km da Trento).

GABRIELE RINGRAZIA

I medici hanno deciso di farmi nascere a 32 settimane;pesavo 1450 g e mi hanno messo subito in incubatrice. Dopouna settimana sono iniziate tante avventure. Stavo propriomale e la mia mamma era tanto triste; ma i dottori le dicevanoche i bimbi prematuri hanno infinite risorse. E io sono statotanto forte perché ho sempre avuto voglia di vivere.

Finalmente dopo quasi tre mesi di ospedale, hanno decisodi lasciarmi andare a casa. Il 16 settembre spegnerò la miaprima candelina.

Con questa letterina voglio dire a medici, caposala e a tuttele infermiere che vi terrò sempre nel mio cuore per l'aiuto cheavete dato sia a me che alla mia mamma.

Gabriele Moreschini

LUCA DOPO NOVE ANNI CONTINUA A RICORDARSI DI NOI...

Invio un piccolo ricordo della mia prima Comunione. Imiei genitori mi raccontano spesso di quando ero piccolo(925 g, 26 settimane) e di quello che avete fatto per me.

Ora finisco la terza elementare, ho molti amici, suono labatteria e mi piace andare in bicicletta…

Luca Leonardi

22 ANT: DIRETTIVON. 3/2006

Il 19 maggio si è tenuta l'As-semblea annuale con rela-

zione del presidente DinoPedrotti, approvazione delbilancio 2005 e di alcunemodifiche allo Statuto.

Dopo 21 anni è arrivato iltempo di dare responsabilità evoce ai genitori, passando aloro la presidenza. I genitorihanno comunque bisogno(hanno diritto!) di avere vicinia loro operatori sanitari che liaiutino ad essere sempre piùinformati, consapevoli eresponsabili.

Occorre affrontare il proble-ma della crisi di risorse dellaNeonatologia trentina, e-spressa sui giornali nei mesiscorsi e analizzata nelle primepagine di Neonatologia trenti-na. Pedrotti andrà dall'Asses-sore per capire con quale filo-sofia si affrontano i problemi.

Importanti recenti impegniapprovati dal Consiglio Diret-tivo (CD) dell'ANT per l'U.O.di Neonatologia sono stati (1) la presa in affitto di un

appartamento con 4-5posti letto per madrinutrici in via Gocciadoro152 (circa 9000 euro/anno;la CS Bassetti ha ottenutoche l'Azienda curi le puliziee la fornitura di biancheria),

(2) la disponibilità ad acquista-re una pastorizzatrice perla Banca del Latte UmanoDonato (circa 9000 euro;relaziona il dott. De Nisi),

(3) l'acquisto di una videoca-mera con computer pervisite di follow-up (circa2500 euro),

(4) impegni per biblioteca eaggiornamenti (circa 3000euro).

Gli incontri ostetrico-neo-natali di aggiornamento pro-mossi dall'ANT, soprattutto gra-zie all'impegno di Fabio Peder-zini e Aurora Paoli, sono statimolto seguiti ed apprezzati.

I genitori del prossimo CDdovrebbero potersi incontrareperiodicamente con primario ecaposala. Come in altri repartid'Italia, genitori disponibili eformati dovrebbero poterincontrare i nuovi genitori inincontri programmati.

L'ANT continua a sostenereiniziative a favore dell'allatta-mento al seno e diffonde illibro Bambini sani e felici in50 incontri all'anno nei corsi dipreparazione alla nascita e inincontri nelle vallate. Il libro(ultima edizione 2005, finora70000 copie) è stato editoanche stavolta con il contributodelle Casse Rurali Trentine.

Quanto agli impegni inVietnam vi è una stretta colla-borazione con il GruppoTrentino di Volontariato(GTV) che cura tutta la partefinanziaria e burocratica. DeNisi, Piffer, Malossi, Paoli,Pederzini e alcuni ostetrici col-laborano alla stesura dei pianie si sono recati più volte inVietnam. Nei mesi prossimiverranno a Trento operatorisanitari del Vietnam per unostage di formazione. Buona l'a-desione all'invito ad adottarea distanza bambini vietnami-ti (oltre 30 adesioni, almeno 10dall'ANT).

La Provincia di Trento,molto sensibile ai problemi delTerzo mondo, ci ha finanziatoal 70% un piano (da iniziare afine 2006) di 100.000 euro perun altro ospedale molto disa-giato (Lin Chau, il quintodopo Bac Giang, Bac Ninh,Cao Bang, Lang Son).

Il GTV (via S. Marco 3,Trento) ha cominciato a for-nirci un servizio di Segreteriadi cui potrà servirsi il prossimoConsiglio Direttivo (indirizza-rio, servizio soci, spedizioni,archivio..).

Da valorizzare il sitowww.neonatologiatrentina.it

(grazie a Pederzini che lo curae aggiorna)

L'ANT, prima associazionein Italia di genitori di neonati, èpresente nel Coordinamentonazionale "Vivere onlus" (vediultimo NT, pag. 21). Importantediffondere notizie sulla prema-turità, notizie molto valide pre-senti nel sito www.vivereon-lus.com. Bisognerà che ilnuovo CD designi un suo mem-bro per essere presenti nel CDnazionale di Vivere.

Nella discussione è intervenu-ta la caposala Mariangela Bas-setti: dopo aver ringraziato lemamme per contributi attivi didialogo sui loro desideri e aspet-tative, riferisce sul lavoro intensosvolto negli ultimi due anni permigliorare e personalizzare lecure e la comunicazione con igenitori. Una psicologa tiene orain reparto incontri periodici colpersonale. Con alcuni genitoridell'AMA s'è concordato unlibretto informativo di accoglien-za da consegnare ai genitori. Ilprimario dott. De Nisi confer-ma l'impegno ad ascoltare esostenere le richieste dei genitori.

Alcune mamme riportanole loro dure esperienze diimpatto nella realtà sconosciu-ta del reparto di terapia intensi-va. Occorrerebbe informaremeglio e sensibilizzare i geni-tori nei corsi pre-parto. Diffi-cile, dice Aurora Paoli: i corsiiniziano dopo le 30 settimane.Si potrebbe pensare di diffon-dere un dépliant sull'assistenzaprestata ai neonati patologicied anche il fascicolo di presen-tazione del reparto.

Secondo Pedrotti occorreche siano previsti periodiciincontri tra CD e primario -caposala. Elena Cortinovis sirende disponibile per incontricon i genitori.

L'Assemblea approvaall'unanimità Relazione eBilancio 2005.

In occasione dell'Assemblea del 19 maggio

ELETTO IL NUOVO DIRETTIVO DELL'ANT 2006-2008

23ANT: DIRETTIVON. 3/2006

Si approvano le modificheallo Statuto presentate sulprecedente NT. Per avere con-ferma che un socio desiderarimanere tale, si deve prevede-re una quota annua di 10 euro.I membri del Comitato Diret-tivo (CD) passano da sette adun numero variabile da 7 a 15.Il CD designerà due operatori

sanitari eletti nel CD che,assieme a primario e caposaladell 'U.O. di Neonatologia,faranno parte di un Comitatoscientifico: questo darà parerivincolanti per interventi diappoggio al le s trut ture eall'organizzazione dell'U.O.stessa, ai sensi dell'art. 2 delloStatuto.

UN INVITO AI “VECCHI SOCI”:CONTIAMO SU DI VOI

Chi in passato ha sottoscritto l'adesione a SOCIO ANT e nonha eseguito almeno un versamento annuale negli ultimi tre anniriceverà nei mesi prossimi una lettera in cui si chiede il rinnovodell'adesione o il ritiro dell'adesione.

L'ANT ha bisogno di contare molti soci. E noi contiamo sututti quelli che finora ci hanno sostenuto.

NUOVE CARICHE SOCIALI 2006/2008

Nel nuovo comitato direttivo sono stati eletti 8genitori e 5 operatori socio-sanitari:- Paolo Bridi, presidente,- Veronica Chiusole,- Katia Bertuol Corradini,- Elena Cortinovis,- Sabrina Goller Tabarelli,- Aurora Paoli (ostetrica),- Fabio Pederzini (neonatologo),- Erina Reversi, vicepresidente,- Rosalba Salvo,- Paola Scotoni, (sociologa)- Barbara Stefani (infermiera)- Francesca Zeni (infermiera)

Rosanna Gorza, si è dimessa per motivi familiari

Revisori dei conti: Marco Cozzio,Cristina TenagliaTesoriere: Luciano MaistriPast-president e Segretario: Dino Pedrotti

DE NISI A MILANOSULLA BANCA DEL LATTE

Il 28 ottobre nell'ambito di unSimposio Internazionale sulla Tera-pia intensiva Neonatale, si terrà aMilano un incontro internazionalesulle Banche del latte Umano. Ildott. De Nisi presiederà con B.Wharton la sessione "The future ofHuman Milk Banking"

IL BAMBINO E L’EMERGENZA

Sabato 21 ottobre, 10 e 18 novembre, 16dicembre si terranno incontri sulle manovre ele-mentari di rianimazione presso la sala Conferenzedelle Farmacie comunali di Trento - via AsiloPedrotti, 18 dalle ore 8.00 alle ore 13.00.

I genitori interessati possono prenotarsipresso tutte le farmacie comunali (€ 35,00) otelefonando allo 0461.381000.

Giovanna

Clara

24 ANTN. 3/2006

Da ritagliare o fotocopiare e rispedire in busta a:Dino Pedrotti - via Milano 140 - 38100 TRENTO ([email protected])

o per fax a Neonatologia Trentina 0461/903505� Desidero continuare a ricevere NT - NEONATOLOGIA TRENTINA� Aderisco come Socio dell’Associazione “Amici della Neonatologia Trentina”

� chiedo dépliant con copia dello Statuto dell’Associazione� Desidero ricevere (ho versato un contributo sul c/c/p o bancario):

� l’opuscolo ANT 1 “L’ABC dell’allattamento al seno” (6. edizione, 2006)� l’opuscolo ANT 3 “Consigli pratici nei primi mesi” (20. edizione, 2005)

� Per ricevere il libro “Bambini Sani e Felici” (12. edizione, 2005) e invioalmeno 10 euro su c/c/postale (specificare: “per acquisto libro”)

� INFORMAZIONI SULLE ADOZIONI IN VIETNAM (pag. 19)Cognome e nome: ..........................................................................................................................................................................................................................................

Indirizzo postale: ............................................................................................................................................................................................................................................

CAP - località ...................................................................................................................................................................................................................................................

- genitore di ..................................................................................................................................................................... nato il ...............................................................

- ev. ricovero alla nascita per ....................................................................................................................................................... (peso ..................................)

- operatore sanitario (qualifica)........................................................................................................ istituzione: ...............................................................

- indirizzo e-mail: ........................................................................................................................................................................................................................................

I dati personali forniti saranno conservati nel rispetto della legge 31.12.1996 n. 675 (tutela della privacy dei dati personali).

DEDUCIBILI LE VOSTRE DONAZIONI

Secondo il D.L. 14 marzo 2005n. 35 le persone fisiche e le impresepossono dedurre le erogazioni libe-rali a favore di ONLUS nella misu-ra del 10% del reddito imponibile efino a un tetto di 70 mila eurol’anno.

Conservare la ricevuta bancaria o di c/c/p.

Potete versare ogni contributo:

– presso ogni Ufficio postale, sul c/c/p13.20.53.80 (bollettino allegato)

– sul c/c 01/711785 della Cassa Ruraledi TRENTO (ABI 8304, CAB 1802)

– sul c/c 17000-2 della Cassa diRisparmio - Sparkasse filiale diTrento (ABI 6045, CAB 1800)

Codice Fiscale ANT: 9600 9010 222.

Periodico trimestrale degli AMICI DELLANEONATOLOGIA TRENTINA - ONLUSLargo Medaglie d’Oro, 9 - 38100 TRENTOTel. 0461.903512 - Fax 0461.903505.

Autorizz. del Tribunale di Trento n. 628 del 25.2.89Spedizione in abbonamento postaleArt. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Trento

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Neonatologia TrentinaPeriodico dell’ANT - Amici della Neonatologia Trentina

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vedi pagina 18-19

Ben arrivata Giorgia

5 ottobre 2006 - ore 17.00

LATTE DI MAMMA,SENZA CONCORRENTI!!!Sala della Fondazione Cassa di Risparmio diTrento e Rovereto - via Calepina 1, TRENTO

Linee Guida 2005 - Quanto latte di mamma?

I “Concorrenti”: i “sostituti del Latte Materno”.

I rischi di iniziare male

A casa, tanti dubbi: il ruolo delle ostetriche

Strategie dei Pediatri di famiglia

Il Codice violato?

Interventi e testimonianze di mamme

Discussione

SIETE TUTTI INVITATI!