ANORAMA Tirrenone subito dopo la Sicilia per quanto concerne l’obesità. La realtà cavese non è...

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Il sindaco lo aveva già anticipato al nostro giornale nell’agosto scorso: «Abbiamo sul terreno diverse ipote- si: un bando per l’ex complesso di San Giovanni, la possibilità di recu- perare il Metelliano o altri spazi pri- vati dello stesso tipo e infine la pos- sibilità di adattare il deposito degli auto- bus in piazza Lentini. Quest’ultima soluzione mi sembra la più affasci- nante». Nel corso delle festività nata- lizie lo ha confermato davanti al pub- blico al termine di uno spettacolo a cui ha assistito: «Il teatro si farà. Entro un anno contiamo di rimuovere gli ostacoli per sistemarlo nel deposito del CSTP. In alternativa avvieremo comunque la realizzazione di una sala di dimensioni più piccole che possa soddisfare le esigenze della città». Il vecchio deposito di piazza Lentini potrebbe essere una struttura ade- guata, sia per la sua ubicazione (all’inizio del centro storico) sia per lo spazio disponibile dentro e fuori, essendo confinante con un ampio par- cheggio. Cava attende da decenni una sala teatrale, avendo perso l’antico Teatro Verdi nel 1946, quando, a causa del- lo stato d’abbandono a cui era stato ridotto prima e durante la guerra, fu decisa la sua trasformazione in sede del municipio. Negli ultimi anni da più parti viene fortemente espressa la necessità di destinare uno spazio ad una sala tea- trale, anche di dimensioni modeste, purché sia consentito agli appassio- nati di assistere alle rappresentazio- ni di una stagione di prosa. A PAG. 3 ANORAMA Tirreno Tirreno periodico di attualità costume & sport Il sindaco ha confermato i buoni propositi sul vecchio deposito dei bus Gravagnuolo: “Promesso, Cava avrà il suo teatro” Forse entro un anno il progetto per la nuova sala FATTI ACCADUTI Nuovi spazi per insediamenti produttivi nell’area industriale Finalmente la pensilina sul secondo binario della stazione ferroviaria Nuovo sito del Comune, ma ancora incompleto La storia dei presepi attraverso la macchina fotografica di Oliviero Il Lavoro Tirreno ritorna in edicola A Moccia il Premio Badia La Nazionale di calcio TV e il Gabibbo al “Simonetta Lamberti” Nel corso di un convegno organizzato da “La rosa di gerico” si è discusso dell’alimentazione e dei problemi gravissimi connessi con l’anoressia e la bulimia. Sono stati presentati i risultati di un’indagine sull’obesità infan- tile condotta nell’ambito dell’ASL Sa1. I dati esposti sono allarmanti: l’Italia occupa il secondo posto, nella gra- duatoria mondiale, per l’incidenza di obesità; la sola Campania conta il 36% di soggetti in soprappeso, e vie- ne subito dopo la Sicilia per quanto concerne l’obesità. La realtà cavese non è da meno: su 350 soggetti, testa- ti sia al 7° anno d’età che al 9°, ben il 30% è risultato essere in soprappeso, il 9% obeso. Sul banco degli accusati sono soprattutto le famige- rate merendine e la pubblicità, spesso scorretta, con cui vengono reclamizzate. Considerare erroneamente il soprappeso come una manifestazione di buona salute, un domani potrà esse- re la causa di patologie a livello circolatorio e cardiaco ed ha nove possibilità in più di trasformarsi in obesità. A PAG. 7 CAVESE E’ una squadra che fa divertire A PAG. 12 SERIE C1 - GIRONE B Dopo il mercato verso i play off A PAG. 13 REGOLE & SPORT Il pasticcio dell’ordinamento sportivo A PAG. 14 Lo Sport IF ATTI COPIA GRATUITA Anno XVII - Numero 1/2 G ENNAIO /F EBBRAIO 2007 Sito internet: www.panoramatirreno.it e-mail: [email protected] Direzione-Redazione-Amministrazione: Via Luigi Angeloni, 60 • 00149 - Roma SICUREZZA Polemica sui pittbull per i vigili urbani A PAG. 2 LAVORI PUBBLICI Il rione Filangieri cambierà volto A PAG. 3 RIFIUTI Migliora la raccolta differenziata A PAG. 5 TASSE Il tributo “Cavaiola” non è dovuto A PAG. 5 SOLIDARIETÀ La Caritas diocesana in aiuto del Congo A PAG. 10 RECENSIONI Pubblicati tre libri di autori cavesi A PAG. 11 Cava de’ Tirreni IF ATTI MUTUI AGEVOLATI Ristrutturazioni di appartamenti Accordo per i finanziamenti con una banca locale A PAG. 2 Offresi terreno in area industriale ENRICO PASSARO L’ area industriale di Cava de’ Tirreni cre- sce, si espande. È una buona notizia, se si tiene conto delle ambizioni del pas- sato e dello stato di degrado e abbandono che ne è seguito per decenni. Oggi si è risco- perto che la piccola industria e l’artigianato produttivo possono portare sviluppo e occu- pazione. Ovvio, ma meglio tardi che mai! L’amministrazione Gravagnuolo ha mostra- to subito interesse verso questa lapalissiana verità e sta annunciando ai quattro venti che sono disponibili nuovi spazi e che i requisiti per ottenere i dovuti permessi saranno d’ora in poi quelli che daranno garanzie di svilup- po e occupazione, appunto. Non sempre l’ovvio è anche scontato. Evidentemente in passato i criteri erano diversi. Ci dicono che l’assegnazione avveniva (quando avveniva) in ordine cronologico, senza alcuna valuta- zione di merito. Viene il vago sospetto che la procedura non potesse dare buoni frutti e difat- ti non ne ha dati o ne ha dati molto pochi, fino a far pensare ad un fallimento dell’ASI. CONTINUA A PAG. 2 WEB Da Parigi la babele dell’informazione europea targata Cava Adriano Farano, 26 anni, figlio di imprenditori cavesi, è amministra- tore delegato del sito www.cafeba- bel.com, una rivista europea on-line di attualità in sette lingue, che dispo- ne di 22 redazioni distribuite in 14 paesi europei e di più di 300 fra gior- nalisti e traduttori impegnati. La bril- lante iniziativa è nata nel 2001 da un’idea di un gruppo di studenti Erasmus che si sono posti l’obiet- tivo di costruire uno spazio virtua- le di dibattito in cui poter scambia- re idee su questioni europee. In pochi anni è diventato un importante por- tale. Farano lavora presso l’ufficio centrale di Parigi ed è anche respon- sabile della versione italiana del sito. A PAG. 4 Via Gaudio Maiori, Zona Industriale - Cava de’ Tirreni (Sa) Tel. 089 349392 pbx www.graficametelliana.com Lanciato l’allarme sui disturbi dell’alimentazione Il 30% dei bambini cavesi in sovrappeso Da così... ... a così? Il sindaco Gravagnuolo ha confermato che il vecchio deposito degli autobus di Piazza Lentini potrebbe essere convertito in Teatro comunale. Ci siamo divertiti ad immaginare in un fotomontaggio come potrebbe diventare la facciata del vecchio edificio. Non è una proposta, per carità! E’ solo uno scherzo. Siamo certi che gli architetti di Cava e i tecnici del Comune sapranno pensare a qualcosa di meglio. Tifosi cavesi all’Arechi in occasione del derby con la Salernitana (foto A. Venditti)

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Il sindaco lo aveva già anticipato alnostro giornale nell’agosto scorso:«Abbiamo sul terreno diverse ipote-si: un bando per l’ex complesso diSan Giovanni, la possibilità di recu-perare il Metelliano o altri spazi pri-vati dello stesso tipo e infine la pos-sibilità di adattare il deposito degli auto-bus in piazza Lentini. Quest’ultimasoluzione mi sembra la più affasci-nante». Nel corso delle festività nata-lizie lo ha confermato davanti al pub-blico al termine di uno spettacolo acui ha assistito: «Il teatro si farà. Entro

un anno contiamo di rimuovere gliostacoli per sistemarlo nel depositodel CSTP. In alternativa avvieremocomunque la realizzazione di una saladi dimensioni più piccole che possasoddisfare le esigenze della città».

Il vecchio deposito di piazza Lentinipotrebbe essere una struttura ade-guata, sia per la sua ubicazione(all’inizio del centro storico) sia perlo spazio disponibile dentro e fuori,essendo confinante con un ampio par-cheggio.

Cava attende da decenni una sala

teatrale, avendo perso l’antico TeatroVerdi nel 1946, quando, a causa del-lo stato d’abbandono a cui era statoridotto prima e durante la guerra, fudecisa la sua trasformazione in sededel municipio.

Negli ultimi anni da più parti vienefortemente espressa la necessità didestinare uno spazio ad una sala tea-trale, anche di dimensioni modeste,purché sia consentito agli appassio-nati di assistere alle rappresentazio-n i d i una stagione d i prosa.

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ANORAMATirrenoTirrenoperiodico di attualitàcostume & sport

Il sindaco ha confermato i buoni propositi sul vecchio deposito dei bus

Gravagnuolo: “Promesso,Cava avrà il suo teatro”Forse entro un anno il progetto per la nuova sala

FATTIACCADUTI

Nuovi spazi per insediamenti produttivinell’area industriale - Finalmente lapensilina sul secondo binario della stazioneferroviaria - Nuovo sito del Comune,ma ancora incompleto -

La storia dei presepi attraverso lamacchina fotografica di Oliviero - Il LavoroTirreno ritorna in edicola - A Moccia ilPremio Badia - La Nazionale di calcioTV e il Gabibbo al “Simonetta Lamberti” -

Nel corso di un convegno organizzato da “La rosa digerico” si è discusso dell’alimentazione e dei problemigravissimi connessi con l’anoressia e la bulimia. Sonostati presentati i risultati di un’indagine sull’obesità infan-tile condotta nell’ambito dell’ASL Sa1. I dati esposti sonoallarmanti: l’Italia occupa il secondo posto, nella gra-duatoria mondiale, per l’incidenza di obesità; la solaCampania conta il 36% di soggetti in soprappeso, e vie-ne subito dopo la Sicilia per quanto concerne l’obesità.La realtà cavese non è da meno: su 350 soggetti, testa-

ti sia al 7° anno d’età che al 9°, ben il 30% è risultatoessere in soprappeso, il 9% obeso.

Sul banco degli accusati sono soprattutto le famige-rate merendine e la pubblicità, spesso scorretta, con cuivengono reclamizzate.

Considerare erroneamente il soprappeso come unamanifestazione di buona salute, un domani potrà esse-re la causa di patologie a livello circolatorio e cardiacoed ha nove possibilità in più di trasformarsi in obesità.

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CAVESE

E’ una squadra che fa divertireA PAG. 12

SERIE C1 - GIRONE BDopo il mercato verso i play off

A PAG. 13

REGOLE & SPORT

Il pasticcio dell’ordinamento sportivoA PAG. 14

Lo SportI FATTI

COPIA GRATUITAAnno XVII - Numero 1/2

GENNAIO/FEBBRAIO 2007

Sito internet: www.panoramatirreno.ite-mail: [email protected]

Direzione-Redazione-Amministrazione: Via Luigi Angeloni, 60 • 00149 - Roma

SICUREZZAPolemica sui pittbull per i vigili urbani

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LAVORI PUBBLICIIl rione Filangieri

cambierà voltoA PAG. 3

RIFIUTIMigliora la raccolta

differenziataA PAG. 5

TASSEIl tributo “Cavaiola”

non è dovutoA PAG. 5

SOLIDARIETÀLa Caritas diocesana

in aiuto del CongoA PAG. 10

RECENSIONIPubblicati tre libri di autori cavesi

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Cava de’ TirreniI FATTI

MUTUI AGEVOLATI

Ristrutturazioni di appartamenti Accordo per i finanziamenti

con una banca localeA PAG. 2

Offresi terreno in area industriale

ENRICO PASSARO

L’area industriale di Cava de’ Tirreni cre-sce, si espande. È una buona notizia,se si tiene conto delle ambizioni del pas-

sato e dello stato di degrado e abbandonoche ne è seguito per decenni. Oggi si è risco-perto che la piccola industria e l’artigianatoproduttivo possono portare sviluppo e occu-pazione. Ovvio, ma meglio tardi che mai!

L’amministrazione Gravagnuolo ha mostra-to subito interesse verso questa lapalissianaverità e sta annunciando ai quattro venti chesono disponibili nuovi spazi e che i requisitiper ottenere i dovuti permessi saranno d’orain poi quelli che daranno garanzie di svilup-po e occupazione, appunto. Non semprel’ovvio è anche scontato. Evidentemente inpassato i criteri erano diversi. Ci dicono chel’assegnazione avveniva (quando avveniva)in ordine cronologico, senza alcuna valuta-zione di merito. Viene il vago sospetto che laprocedura non potesse dare buoni frutti e difat-ti non ne ha dati o ne ha dati molto pochi, finoa far pensare ad un fallimento dell’ASI.

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WEBDa Parigi la babeledell’informazione

europea targata CavaAdriano Farano, 26 anni, figlio di

imprenditori cavesi, è amministra-tore delegato del sito www.cafeba-bel.com, una rivista europea on-linedi attualità in sette lingue, che dispo-ne di 22 redazioni distribuite in 14paesi europei e di più di 300 fra gior-nalisti e traduttori impegnati. La bril-lante iniziativa è nata nel 2001 daun’idea di un gruppo di studentiErasmus che si sono posti l’obiet-tivo di costruire uno spazio virtua-le di dibattito in cui poter scambia-re idee su questioni europee. In pochianni è diventato un importante por-tale. Farano lavora presso l’ufficiocentrale di Parigi ed è anche respon-sabile della versione italiana del sito.

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Via Gaudio Maiori, Zona Industriale -Cava de’ Tirreni (Sa)

Tel. 089 349392 pbx www.graficametelliana.com

Lanciato l’allarme sui disturbi dell’alimentazione

Il 30% dei bambini cavesi in sovrappeso

Da così...

... a così?

Il sindacoGravagnuoloha confermatoche il vecchiodeposito degliautobus diPiazza Lentinipotrebbeessereconvertito inTeatrocomunale. Cisiamo divertitiad immaginarein unfotomontaggiocomepotrebbediventare lafacciata delvecchioedificio. Non èuna proposta,per carità! E’solo unoscherzo.Siamo certiche gliarchitetti diCava e itecnici delComunesaprannopensare aqualcosa dimeglio.

Tifosi cavesi all’Arechi in occasione delderby con la Salernitana (foto A. Venditti)

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PATRIZIA RESODurante la conferenza di fine anno orga-

nizzata dal sindaco, l’assessore alla“Qualità della Sicurezza”, AlfonsoSenatore, ha reso partecipi di quanto haprogettato ed operato al fine di consen-tire di potersi muovere in una città sicu-ra. Alcuni degli obiettivi prefissi entro il2006 sono stati raggiunti: lotta al moto-rino selvaggio, ai piromani boschivi, aiparcheggiatori abusivi, agli autocarri cheentravano sul corso, sgombero della sta-zione. Altri sono in corso d’opera: lottaall’abusivismo edilizio, al deposito sel-vaggio dei rifiuti e dei cartoni. Quindi larisultante di questo elenco di interventi:nessuno reato consumato (ad esclusio-ne di uno ancora in via di accertamen-to); nessun furto d’appartamento nelperiodo estivo; nessun incendio boschi-vo; ripristino della legalità nella stazio-ne e nella villa comunale centrale; arre-sto di due rumeni, di due topi d’appar-tamento, di un violentatore, di un insa-no di mente (ricoverato in strutture psi-

chiatriche), di uno spacciatore. Ricorrentidue termini: lotta ed arresto.

La parola “prevenzione” è utilizzata solonel titolo, insieme a “ma anche repres-sione”, mentre il documento attesta cheè stata attuata solo repressione, senzanessun intervento di prevenzione o dieducazione alla legalità allo scopo di pre-venire. E’ necessario intervenire con azio-ni forti in determinati casi, quali l’arrestoo l’allontanamento di persone socialmentepericolose. e lesive della libertà altrui,ma contemporaneamente è estrema-mente necessario anche una seria pro-grammazione per prevenire atti che que-ste persone, in moltissimi casi dalla fac-ciata pulita e rispettata, potrebbero com-piere.

Prendiamo un esempio e non a caso:gli extracomunitari che operano il com-mercio ambulante irregolarmente sottoi portici. Negli anni abbiamo imparato aconoscerli, alcuni indubbiamente sonodei bravi ragazzi, volenterosi di lavora-re, che si sono guadagnati anche le sim-

patie di molti di noi; altri dal comporta-mento più indubbio, con chiarezza di inten-ti che rasenta o prevarica la legalità (mala mela marcia è sempre esistita, in tut-ti gli ambienti!).

Un altro esempio? Legalità per moltiequivale anche ad avere rispetto dellacittà e delle regole che la governano aproposito delle affissioni di pubblicità com-merciale, propagandistica, politica, ecc.Cava ormai è costantemente deturpatadall’affissione selvaggia di manifesti elocandine ovunque, nessuna regolariz-zata presso l’ufficio affissione del comu-ne. Educare alla legalità significa anchegovernare un volantinaggio ambulante,che non richiede autorizzazioni, duran-te il quale però non si è legittimati a tap-pezzare di carta le vie della città!

Il mondo è bello perché è vario, reci-ta un vecchio adagio. Infatti per molti sicu-rezza e legalità non risponde al princi-pio che tutti i senza tetto siano neces-sariamente dei delinquenti oppure chetutti gli affetti da problemi mentali sianosocialmente pericolosi: in molti casisarebbe opportuno anche concertareinterventi sul territorio non solo con leForze dell’Ordine, ma con i Servizi Socialie con gli operatori del settore, allo sco-po di prevenire seriamente particolarisituazioni. Si potrebbe arrivare all’infini-to, perché infinite sono le sfaccettaturedella realtà soggette a più interpretazionie non sta a noi dire cosa fare per laQualità della Sicurezza.

ATTUALITÀ Cava de’ Tirreni

Gennaio/Febbraio 2007 ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport2

Siglati un accordo traamministrazione comu-nale e Banca dellaCampania che preve-de la concessione dimutui a condizioni pri-vilegiate per facilitare laristrutturazione e il recu-pero del patrimonioimmob i l i a re de l l a

città.La convenzioneammonta a dieci milio-ni di euro.

I cittadini che abbia-no interesse a ristrut-turare facciate, andro-ni, porticati e scale diedifici possono usu-fruire di agevolazioni.

«Il progetto rientra in

un discorso di riqualifi-cazione della città» haspiegato il sindacoGravagnuo lo . Perl ’ ammin is t raz ionel’accordo è stato cura-to dall’assessoratoall’urbanistica. L’asses-sore Lamberti ha segui-to il progetto chieden-

do in particolare chel’iniziativa fosse rivoltaa tutte le frazioni dellacittà, anche in consi-derazione dell’eventodel Millennio.

Per il direttore dellaBanca della CampaniaOtello Mandra «l’ini-ziativa vuole essere non

solo un incentivo percondomini e singolepersone, ma è ancheun’importante opportu-nità per gli operatori edi lavoratori edili laddo-ve l’industria edile con-tinua a costituire uncaposaldo dell’econo-m ia c i t t ad i na» .

Si allarga l’area industrialedi Cava: un lotto di terreno di20.000 mq si è reso disponi-bile in seguito all’archiviazio-ne di una pratica di richiestadi assegnazione risalente al2001. Tale terreno potrà esse-re assegnato alle aziende chene faranno richiesta. Il crite-rio di assegnazione sarà quel-lo di privilegiare le attivitàindustriali che garantiscanoeffettivamente sviluppo eoccupazione.

Infatti il Consorzio Asi haindividuato una nuova proce-dura nell’assegnazione dei

lotti disponibili ai vari impren-ditori che ne faranno richie-sta. Non più un criterio cro-nologico, in base al quale i lot-ti venivano concessi a chi pre-sentava per primo il progetto,bensì applicando il principiodella meritocrazia.

In sostanza, il Consorziodelibererà l’assegnazione deilotti in base alla valutazionedei progetti che verranno pre-sentati.

Il Consorzio Asi provve-derà a specificare i termini dipresentazione delle richiestee i requisiti che ogni azienda

deve possedere per permet-tere le valutazioni. Ogni azien-da, all’atto della presentazio-ne della domanda, dovrà spe-cificare le proprie esigenze dilocalizzazione e di opportunità.Successivamente, se la richie-sta inoltrata rispetterà i neces-sari requisiti di compatibilitàambientale, l’Asi rilascerà ilnulla osta da presentare poial Comune per ottenere il per-messo di costruire.

«Con i l S i ndacoGravagnuolo avevamo presol’impegno di dare una rispo-sta seria agli imprenditori che

hanno intenzione di impian-tare insediamenti industriali aCava - ha dichiarato l’asses-sore alla qualità dello svilup-po e del lavoro, FrancescoMusumeci. - Si sta provve-dendo a recuperare le zoneAsi e a redistribuirle. Questoè finalmente l’inizio della svol-ta per le attività produttive eil lavoro a Cava. Il nostroimpegno era di far sì che nel-le zone Asi non ci fosse ildeserto, ma occupazione eproduzione e la nostra ammi-nistrazione sta attuando que-sta politica».

Finanziamenti agevolati per ristrutturazioniAccordo tra Comune e Banca Campania

Cresce il Consorzio ASI

Nuovi spazi per la piccola industriaMusumeci: ”Sviluppo e occupazione i criteri delle assegnazioni”

Oggi l’ASI è animata da un sanofurore di far bene: rinnovati gli orga-ni, aumentati gli spazi, si dibatte

al suo interno di iniziative formative e disensibilizzazione per diffondere e arric-chire la cultura imprenditoriale. Siamofinalmente in tema, si potrebbe comin-ciare ad essere ottimisti.

Apprendiamo però che chi ottienel’autorizzazione ad insediarsi nell’areaindustriale di Cava usufruisce sì di unterreno (e non è poco), ma deve prov-vedere da sé a risolvere i problemi di

acqua, energia elettrica, fognature, gas,cablaggio e di un agevole accesso stra-dale. Abbiamo capito bene? L’area indu-striale generosamente offerta alle impre-se non dispone di un minimo di infra-strutture? E perché mai, di grazia,un’azienda in grado di garantire svilup-po e occupazione dovrebbe decidere dipuntare il dito su una specie di desertoinfrastrutturale e lì decidere di fare i pro-pri investimenti? Quale sarebbe l’incen-tivo? Perché dovrebbe rendere un favo-re ai cavesi e non andare piuttosto ad

alzare il suo capannone altrove, dovel’attacco per l’energia elettrica è assicu-rato, dal rubinetto scorre acqua, non biso-gna attendere qualche mese per averela linea telefonica e una connessione velo-ce ad internet e la strada garantisce iltransito agevole di un tir? Sono doman-de legittime che un imprenditore si pone.La stessa domanda ce la poniamo noie, forse, se la dovrebbe porre anche ilConsorzio e l’amministrazione comuna-le. Invitereste qualcuno a cena, chie-dendogli di portare con sé posate, piat-ti, bicchieri e possibilmente una sedia?Ovviamente no. Ma, la storia c’insegna,l’ovvio non è sempre così scontato.

ENRICO PASSARO

DALLA PRIMA

Offresi nuova area industriale

5 gennaio • Una nottebianca per la Befana.Superati i contrasti traAscom eConfcommercio.

6 gennaio • E’ UfficialeSalernitana-Cavese sigiocherà a porteaperte.

7 gennaio • Notte Bianca:10.000 visitatori.Fuoristrada in undirupo nel territorio diMaiori: muore uncontadino cavese.

9 gennaio • Telefonia:pioggia di bollettepazze.

10 gennaio • E’ la grandeGiornata del derbySalernitana-Cavese. Indiciottomila all’Arechi.

11 gennaio • Programmanatalizio: accuse disperperi da ForzaItalia. SalernitanaCavese 0-0. LaCavese ha giocatomeglio. L’incontrorovinato da teppisti.Ferito un professioni-sta cavese ed unpoliziotto.

12 gennaio • S.O.S.elettrosmog. Attivatealcune centraline incittà.

13 gennaio • Pace fatta fraMargheritae sindacoGravagnuolo. Cimiteroilluminato dai pannellisolari.

14 gennaio • Parte ilrestyling di otto strade.Zampognari ditutt’Italia in concerto alconvento di SanFrancesco.

15 gennaio • La Cavesebatte il Foggia (1-0).

16 gennaio • Riapre lachiesa di san GiovanniBattista a Rotolo.

17 gennaio • Incidenti sullastatale 18: feriti ecaos.

18 gennaio • Cibi scotti:protestano le mammedelle scuole materne.

19 gennaio • A Pregiato lamoglie lo caccia e luidà fuoco alla casa.

20 gennaio • Altri soldi peradeguare a norma dilegge la nuova areamercatale della città.

21 gennaio • VincenzoGalotto è il nuovosegretario dell’Udeurcittadino.

26 gennaio • Un cinquan-tenne colto da maloresi salva grazie alpronto intervento del118.

27 gennaio • I titolari deinegozi di giocattolipotranno aprire alpubblico le loro attivitàa Carnevale.

28 gennaio • GiancarloAccarino elettocoordinatore cittadinodella Margherita. Ilcongresso si chiudeunitariamente.

29 gennaio • La Cavesevince con il Taranto (2-0). Pomeriggio diviolenza allo stadiosolo ed unicamente adopera dei tifosi pugliesiche tentano di aggre-dire la Polizia. Ilsindaco Gravagnuoloelogia i supporterscavesi.

30 gennaio •Duecentocinquantatarantini identificatidopo il pomeriggio difollia di domenicascorsa.

GennaioDIARIO

Direttore responsabile ENRICO PASSARO

Promotion & AdvertisingBIAGIO ANGRISANI

Capo redattoreFRANCO ROMANELLI

RedazioneL. D’AMATO, A. DONADIO,

A. MONGIELLO, P. RESO, P.V. ROMA

Registr. Trib. di Salernon. 789 del 5.12.1990

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Cava de’ Tirreni (Sa)

Questo numero è stato chiuso in redazione il 31 gennaio 2007

Per la stampa di questo giornale non vengono tagliati alberi.

Il prodotto è realizzato con carta ecologica e riciclata

Sito internetwww.panoramatirreno.it

Per le inserzionisu PANORAMA TTirirrrenoeno

[email protected]

Recupero del patrimonioimmobiliare

Finalità: Interventi dimanutenzione e restaurodei portici, della facciate,degli androni e relativi vaniscala, delle parti esterne.Plafond: Euro 10 milioni.Beneficiari: Persone fisiche,condomini, imprese proprie-tarie di edifici con fronte sustrada o ambiti di percorren-za pubblica (interventi nonlimitati al borgo centrale).Forma tecnica e durata: a)Prestiti massimo 60 giorni,B) Mutui chirografarimassimo 84 mesi, c) Mutuifondiari massimo 180 mesi.Finanziabilità: 100 % dellaspesa da sostenere ivacompresa se personefisiche, esclusa se imprese.Importo: a) massimo euro30.900,00 non cumulabile;b) minimo euro 31.000,00massimo 70.000,00 noncumulabile; c) con il limiteprevisto dalla fondiarietàrispetto al valore dellagaranzia ipotecaria (80%),salvo eccezioni, massimoeuro 250.000 per ogniintervento non cumulabile.Tasso: fisso 6,25;Tasso fisso 6,50 Tassovariabile Euribor 6m/mmp +2,00;Tasso fisso per operazionimassimo 10 anni 5,85% (ex5,70%), oppure tasso mistoper operazioni massimo 15anni con tasso fisso primi 5anni 5,65% (ex 5,50%) eper i successivi periodiquinquennali a scelta FIRSp.p. + 1,50% o tassovariabile Euribor 6m/365mmp + 1,20 per operazionimassimo 15 anni con tassofisso primi 5 anni 5,50% eper i successivi periodiquinquennali a scelta tassofisso IRS p.p +1,50% otasso variabile Euribor6m/365mmp + 1,20%.Spese: a) b) c) speseistruttoria 0,35% - incassorata Euro 1 – penale est.ant. 1,50%Validità condizioni: fino al31-03-2007 e rivedibilitàtrimestrale con comunica-zione al Comune di Cavade’ Tirreni.

ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport

Sicurezza in città: repressione…ma “soprattutto” prevenzione!

No ai pittbull per i vigili urbaniL'associazione di donne “La Rosa di Gerico” ha espresso preoccupazione per

la ventilata istituzione di un'unità cinofila dei Vigili Urbani con cani pit bull che nonrisultano avere doti di istinto e caratteriali adatte a tale tipo di uso.

La Rosa di Gerico ha chiesto all’amministrazione che venga verificata l'oppor-tunità di tale iniziativa, auspicando che non si diffonda una cultura del sospetto edell'intolleranza verso i più deboli ed indifesi che costituirebbe un esempio nonformativo per i più giovani .

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PRIMO PIANO Cava de’ Tirreni

Gennaio/Febbraio 2007ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport 3

Cambierà completamente volto ilrione Filangieri, una delle zone piùvicine al centro cittadino, inserito nelprogramma dell’amministrazionecomunale “Cava dalle dieci piazze”.

Il progetto, diviso in tre stralci, pre-vede il restyling completo del rione,con un costo previsto di 1.640.000.Il nuovo parco di via Filangieri saràdotato di ampi spazi a verde pub-blico, con un gazebo al coperto peraccogliere anziani e bambini e unafontana. È previsto il rifacimentodell’impianto di illuminazione, con set-te pali della luce che consentirannodi eliminare i cavi elettrici sospesi daun fabbricato all’altro. Si darà il via,infine, al rifacimento del tratto viario

dall’incrocio con via Filangieri fino avia Gramsci, con l’abbattimento diun vecchio fabbricato che permet-terà l’allargamento della strada e lareal izzazione di marciapiedi.

«L’attenzione dell’amministrazio-ne non è rivolta solamente al centrocittadino - ha affermato il consiglie-re comunale Enrico Polichetti, chesu indicazione del Sindaco, staseguendo l’evolversi della progetta-zione - L’amministrazione sta met-tendo in campo strategie migliorati-ve di tutto il rione Filangieri, prestandoparticolare attenzione alla zona dovesorgono le case popolari, troppospesso abbandonata negli anni pas-sati».

In corso nuovi lavori per il rione Filangieri

Illuminazione, un parco e allargamento stradaleSpett. le Redazione di Panorama Tirrenoe p.c. Preg.mi dott.ri Oreste Orvitti, Trenitalia SpA, eModestino Ferraro, Rete Ferroviaria Italiana - NapoliCon grande soddisfazione del Comitato PendolariCavese, che mi onoro rappresentare, portiamo a cono-scenza che dopo una lunghissima contrattazione coni vertici regionali delle Ferrovie dello Stato siamo riu-sciti ad ottenere la pensilina sul secondo binario del-la nostra stazione. Un ringraziamento particolare peril costante interessamento al dott. Orvitti e all’ing. Ferraro,i nostri “martiri” e preziosissimi interlocutori presso laDirezione Regionale Campana. Il nostro impegno perrendere più efficiente la stazione continuerà anche gra-zie all’appoggio incondizionato del Sindaco dott.Gravagnuolo e dell’intera Amministrazione Comunale.Tra non molto verrà installato un tabellone elettronicoper l’aggiornamento in tempo reale di arrivi e parten-ze. Per la “sicurezza” all’interno inoltreremo richiesta

di telecamere a circuito chiuso per la vigilanza soprat-tutto nelle ore serali e nelle ore di minor affluenza deipendolari e altri viaggiatori, anche se questo compitogià viene svolto in modo perfetto dal tutor delle FS nel-le ore mattutine e da un’impresa di vigilanza nelle orepomeridiane, ma un occhio elettronico che vigila 24ore al giorno rende la stazione più sicura e vivibile. Suquesto punto abbiamo avuto un forte appoggiodall’Assessore alla Sicurezza, avv. Senatore, checostantemente fa controllare la situazione dai VV.UU.di Cava oltre al consueto ed instancabile lavoro delleforze di Polizia. Alle FS va un ringraziamento per averinserito il nostro comitato nella “carta regionale dei ser-vizi FS” in distribuzione presso tutte le stazioni dellaCampania e di aver dotato di numerazione i binari allastazione di Salerno Duomo/via Vernieri.

ALDO SCARLINOin rappresentanza del Comitato

Finalmente la pensilina alla stazione FS di Cava

Richieste anche telecamere per la vigilanza serale

FRANCESCO ROMANELLI«Il teatro si farà. Entro un anno

contiamo di rimuovere gli ostacoliper sistemarlo nel deposito del CSTP.Qualora dovessero sorgere ostacoliavvieremo comunque la realizza-zione di una sala di dimensioni piùpiccole che possa soddisfare le esi-genze della città». E’ quello che haa f f e rma to i l s i ndaco Lu ig iGravagnuolo al termine di una rap-presentazione del Piccolo Teatro alBorgo, che ha messo in scena l’Avarodi Molière nell’aula magna del liceoscientifico “Genoino”.

La dichiarazione del primo citta-dino è stata accolta da uno scro-sciante applauso da parte del pub-blico che ha assistito allo spettaco-lo. La secca affermazione del sin-daco ha colpito anche MimmoVenditti, direttore artistico del PTB,che era presente in abiti di scena(ha interpretato magistralmenteArpagone). Venditti da anni si stabattendo per far “risorgere” in cittàun teatro che possa garantire “per350 giorni all’anno” spettacoli dibuon livello.

La struttura candidata a diventa-re teatro (come anticipato qualchemese fa dallo stesso Gravagnuoloa Panorama Tirreno) è ubicata inPiazza Lentini, nell’attuale vecchiodeposito degli autobus. «E pensa-re che per in passato qualche poli-tico locale - afferma Venditti - ave-va proposto di abbatterla! Voglio, riba-dire, se mai ce ne fosse bisogno,che il teatro non sarà solo del Piccolo

Teatro al Borgo ma di tutte le realtàculturali della città. In questi ultimitempi ne sono sorte tante ed io spes-so seguo le loro performances e nerimango profondamente entusia-sta». Una cosa è certa la città haveramente fame di “teatro”. La fol-la che gremisce le gradinate dell’aula

magna del liceo scientifico in occa-sione delle repliche del PiccoloTeatro per i suoi cinquant’anni di atti-vità (che continueranno fino a giu-gno) ed il lungo applauso con il qua-le è stata accolta la notizia sono diper sé esplicative più di tante paro-le. Anche le varie rappresentazioni

teatrali che ci sono state nel corsode l p rog ramma na ta l i z i o“Nataleèarte” hanno fatto registra-re quasi sempre il tutto esaurito,segno che la città ha veramente biso-gno quanto prima di un’idonea strut-tura dove anche le realtà locali e,non so lo , possano es ib i rs i .

Gravagnuolo si è impegnato dinanzi al pubblico al termine di uno spettacolo per la realizzazione al più presto di una nuova sala

Parola di sindaco: “Il teatro si farà”Entro un anno il progetto per il vecchio deposito degli autobus di Piazza Lentini

Il sindaco di CavaLuigi Gravagnuolo hadichiarato chel’amministrazionecomunale si stamuovendo per larealizzazione di unteatro nei locali finoraadibiti a depositodegli autobus inpiazza Lentini. Ilprimo cittadino haquindi confermatoquanto già anticipatonel settembre scorsoin un’intervista aPanorama Tirreno(foto sotto)

Ci sono bambini che, una volta nella vita, vorrebbero poter rubare della marmellata.Ma sono nati in Paesi dove la terra non produce quasi nulla. Dove le “case” sono baracche. Dove si va a dormire a stomaco vuoto. Si lavora anziché andare a scuola e si muore per un banale morbillo. Eppure un destino diverso è possibile.Dipende anche da te.Con l’adozione a distanza di ActionAid International e 82 centesimi al giorno puoi trasformare la vita di un bambino e della sua comunità: dall’estrema povertà a un futuro di dignità e diritti. E - perché no - con della marmellata da rubare!

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LETTERE ALLA DIREZIONE

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ATTUALITÀ Cava de’ Tirreni

Gennaio/Febbraio 2007 ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport4

Nuovo sito con polemicheper il ComuneIl Comune di Cava de’ Tirreni

ha il nuovo sito www.cittadica-va.it. Nuove pagine che - sidichiara - presentano caratteristi-che idonee alle esigenze di unente pubblico: usabilità, accessi-bilità e flessibilità. La grafica el’albero di navigazione è curatada Sensi Comunicazione; lastruttura tecnica da MTNCompany.

Il Comune assicura che tutte leinformazioni saranno tenute incostante aggiornamento efacilmente reperibili, ma già sonostate espresse alcune obiezioni euna vera e propria polemica si èscatentata tra una testataprovinciale e la MTN Company,accusata di aver millantato unaqualità non riscontrata nellarealtà. In effetti alcune aree delsito sono ancora inattive, ma laMTN si giustifica sostenendo diaver svolto solo funzioni tecnichedi content manager e di nonessere responsabile dei contenutiche spettano alle strutturecomunali.

Il sito è diviso in tre settoriprincipali: uno dedicatoall’Amministrazione, con tutte lenotizie più recenti compresodelibere, determine e atti pubblici;uno dedicato alle informazioni,con notizie utili per la cittadinan-za, dagli orari delle farmacie diturno, di locali e negozi, fino ainumeri di telefono d’utilità per leemergenze; ed infine un settorededicato alla Comunicazione, coni comunicati stampa aggiornati edisponibili per chiunque vogliaavere notizie sulle attività dellacittà.

C’è da dire che lo spazioappare ancora come uno stru-mento di pura informazione. Sispera che quanto prima possaadeguarsi alle più moderneimpostazioni dei siti della pubbli-ca amministrazione, erogandoanche servizi, in modo che aicittadini sia consentito di otteneredocumenti o di espletare alcuneincombenze (anche piccole)senza doversi recare necessaria-mente presso gli uffici.

Sedi comunalialle associazioni

cittadineIl Comune di Cava de’ Tirreni

ha deciso di assegnare luoghi,spazi fisici e sedi di aggregazionealle associazioni presenti sulterritorio cittadino, compatibil-mente con la disponibilità dellestrutture comunali.

I gruppi interessati devonopresentare una richiesta scrittaindirizzata all’Assessorato alPatrimonio, entro e non oltre il 28febbraio 2007. Nella richiestadevono essere indicate le finalitàdell’Associazione e lo scopo percui si richiede la sede. Inoltre, vaallegato alla domanda lo statutodell’Associazione, una brevecronistoria delle attività associati-ve e la fotocopia di un documentodi riconoscimento di chi presentala domanda.

Il modulo per la presentazionedella domanda è, inoltre, scarica-bile dal sito internet del Comunedi Cava de’ Tirreni all’indirizzowww.comune.cava-de-tirreni.sa.it

A partire dal mese di marzosaranno resi noti i risultati delleassegnazioni.

Notizie in breveI FATTI

«Mi saluti la valle metelliana e tut-ti i miei amici». Così Adriano Faranodal la redazione d i Par ig i d iCafèbabel.com. Nonostante ormaila sua sede di lavoro sia la capitalefrancese, Cava è sempre nei suoipensieri. Si può dire che il giovaneFarano a ventisei anni ha effettiva-mente ”sfondato” nel mondo delgiornalismo on-line. E’ riuscito a farequello che sognava quando già fre-quentava il liceo classico ”MarcoGaldi” e durante i campi estivi degliscout. ”Cafèbabel.com” è la suacreatura e ne è molto orgoglioso. E’la prima rivista europea on-line diattualità in sette lingue (catalano, fran-cese, inglese, italiano, polacco, tede-sco e spagnolo). «Ma non è stato

facile - afferma - far capire la vali-dità del nostro progetto».

Figlio di imprenditori, AdrianoFarano, dopo il diploma ha iniziatola sua “peregrinatio” in Europa perpartecipare ai vari progetti Erasmus.Nel 2001 nasce l’associazione “BabelInternational” e successivamente larivista che consta attualmente di ven-tidue redazioni locali ubicate in quat-tordici paesi europei. Sono oltre tre-cento i giornalisti ed i traduttori chevi lavorano. Nel corso di pochi anniè diventato un importante portale conuna media di circa trecentomila visi-tatori al mese. E’ molto soddisfattodel lavoro sinora svolto; Farano, oltread essere amministratore delegatodella società che gestisce il sito, diri-

ge anche l’edizione italiana. «A lavo-rare a questo progetto - spiega - ciabbiamo creduto molto sia io che ilmio amico Nicola dell’Areciprete,attuale presidente dell’associazione.Volevamo produrre la nostra rivistain Italia ma per battere la burocra-zia siamo stati costretti ad emigra-re a Parigi. Qui le cose all’inizio nonsono andate come speravamo mapoi dopo un precariato durato novemesi abbiamo ingranato. Sono arri-vati i primi finanziamenti e dal 2003riconosciamo lo stipendio mensileai giornalisti e provvediamo ancheal pagamento dei vari collaboratorie traduttori».

FRANCESCO ROMANELLI

Cafèbabel.com, ventidue redazioni in quattordici paesi europei

Da Cava a Parigi in sette lingue la babele dell’informazione on line

Adriano Farano è amministratore delegato della prima rivista europea di attualità

L’associazione Giornalisti Cavade’ Tirreni e Costa d’Amalfi “LucioBarone” comunica che in data 21novembre 2006 nel corso della pri-ma riunione del neo consiglio diret-tivo, Antonio De Caro è stato ricon-fermato presidente. Il consiglio diret-tivo, composto da Maria AlfonsinaAccarino, Alfonso Bottone, AndreaDe Caro, Antonio De Caro, AntonioDi Giovanni, Walter Di Munzio,Niccolò Farina, Adriano Mongiello,Vito Pinto, Patrizia Reso, FrancescoRomanelli, Marina Santoriello eFranco Bruno Vitolo, ha eletto gli orga-ni dell’associazione. La vicepresi-denza è andata ad Alfonso Bottone,mentre Franco Romanelli e FrancoBruno Vitolo sono rispettivamente iltesoriere e il segretario.

«La mia conferma è un attestato

a tutto il consiglio che ho avuto il pia-cere di presiedere lo scorso anno -ha dichiarato il presidente De Caro.- È stato il lavoro dell’intero consi-glio e la collaborazione che mi è sta-ta data a consentire la mia nuovaelezione, come è dimostrato anchedalla conferma del segretario e deltesoriere. E’un segnale di continuitàdi un programma che sta crescen-do, come dimostra la presenza di gio-vani e nuovi consiglieri che costui-tuiscono il futuro».

L’associazione si propone di for-nire nuove opportunità a quanti inten-dono iniziare l’attività giornalistica,rafforzando in particolare il ruolodegli iscritti e della carta stampatadella Costiera Amalfitana.

E’ in corso di realizzazione il sitointernet dell’associazione.

De Caro presidente confermatoEletti gli organi dell’Associazione Giornalisti

La politica è sempre piùpercepita come occa-sione di business: ele-

zioni o “piazzamenti” nellecompetizioni elettorali devo-no necessariamente tramu-tarsi, in questa ottica, in affi-damento di incarichi pubbli-ci che garantiscano presti-gio e denaro. Cava, ovvia-mente, non sfugge a questa“moda”: il gossip del palaz-zo è ricco di confronti e lot-te più o meno sommerse checon la politica pura non han-no assolutamente niente ache fare.

E’ sempre stato così, for-se questo fenomeno è per-fino in qualche modo giustoo inevitabile, non stiano a farei puritani, ma quel che gua-sta è che si sia perso il sen-so della misura.

La colpa principale è impu-tabile al Parlamento nazio-nale, che ha sciagurata-mente consentito agli entilocali di fare quel che voglio-no, salvo tagliarne i fondi incaso di stretta economica.Una volta cresciute a dismi-sura le fonti di spesa (dal mol-tiplicarsi del numero degliassessori agli incarichi ester-ni, dalle sedi di rappresen-

tanza all’estero alle presi-denze di commissioni) è dif-ficilissimo contenerne altre:si è innestato un circuito per-verso che si tradurrà, state-ne certi, in un cospicuo incre-mento delle gabelle locali:addizionale IRPEF, ICI, revi-sione degli estimi catastali,ecc.

Siamo nell’era del cam-panilismo esasperato, dellamegalomania dei presiden-ti delle regioni, pomposa-mente definiti “governatori”anche se talvolta, come pur-troppo accade, si rivelanoincapaci perfino di far toglie-re la spazzatura dalle stra-de. A tal proposito, sia comesia, non possiamo che plau-dire all’operato della giuntaGravagnuolo: mentre neicomuni limitrofi si navigaancora in un mare di rifiuti,la nostra città è fortunata-mente in condizioni miglio-ri. C’è solo da augurarsi cheduri!

Dicevamo della perditadel senso della misura: lapolitica si traduce ormai inun chiacchiericcio privo diqualunque contenuto reale.Da mesi ci rompono le sca-tole sull’ipotesi legate alla

nascita di due nuovi “conte-nitori”: il partito democraticoper il centrosinistra e il par-tito delle libertà per il cen-trodestra. Fateci caso: di tut-to si straparla, ma non di pro-grammi, idee contrapposte,modi per risolvere i proble-mi. Tutt’al più si disquisiscesulle coppie di fatto, prefe-ribilmente gay perché susci-tano più “interesse”, ma divera economia, difesa dellostato sociale, politica este-ra, quasi non c’è traccia.Tutto si risolve in personali-smi, battute, adunate di neoa-mici. Una volta, bene o male,le decisioni importanti veni-vano prese nei congressinazionali, preceduti da quel-li locali. Perfino l’ultimo deimilitanti poteva almeno illu-dersi di partecipare alle scel-te, di poter contribuire con ilsuo voto ed il suo interven-to al processo decisionale.Ora non è così: il leader (nonsolo Berlusconi e non soloa destra!) raduna un po’ dipopolo plaudente, fa undiscorsetto in cui per l’80 %del tempo demonizza l’avver-sario e per il restante 20%gli “amici” del suo stessoschieramento e tutto finisce

lì, fino alla prossima aduna-ta.

La morte delle ideologie èun male: alle defunte (se talisono) se ne dovrebberosos t i t u i r ne d i nuove .Preferiremmo invece che levecchie fossero semplice-mente aggiornate alla lucedelle lezioni della storia e delprogresso scientifico e tec-nologico. Francamente, tan-to per fare un esempio, nonci sembra un bene che inegozi ed i supermercati sia-no costretti ad essere aper-ti tutti i giorni, festivi compresi.Chi ci lavora, come padro-ne o dipendente, avrà puredei figli, un marito o unamoglie con i quali dovrebbetrascorrere le domeniche ele altre feste e, in ogni caso,avrebbe comunque il diritto-dovere di “staccare la spi-na”…

Una volta si parlava dicogestione, di partecipazio-ne dei lavoratori alle decisioniaziendali. La socialdemo-crazia tedesca era portatri-ce di tali proposte, mentre inSvezia e negli altri paesinordici lo stato assistenzia-le assicurava prestazioni pernoi quasi impensabili. Questi

modelli sono naufragati,d’accordo, ma ogni tantocontinua ad insidiarsi il dub-bio che dietro la presuntaincompatibilità economica siceli anche la voglia di incre-mentare semplicemente gliaffari. Se l’alternativa è rap-presentata, come sembra,dalla competizione con i rit-mi e le condizioni lavorativedei cinesi, stiamo propriofreschi!

Allo straparlare della politicapreferiremmo una politica di fatti

La regione annega nei rifiuti. Almeno a Cava “speriamo che ce la caviamo”

L'ANGOLODELL’UTOPIA

PIER VINCENZO ROMA

Siamo nell’era delcampanilismo

esasperato, dellamegalomania deipresidenti delle

regioni,pomposamente

definiti“governatori”

anche se talvoltasi rivelano incapaci

perfino di fartogliere la

spazzatura dallestrade

Domenica felinacon petizione

Si è svolto a dicembre in PiazzaDuomo l’ultimo appuntamento dome-nicale “Le Domeniche Feline”, orga-nizzato dall’Associazione di volon-tariato “44Gatti”. L’iniziativa è stataanche l’occasione per sensibilizza-re l’opinione pubblica verso le pro-blematiche degli animali. A tal finesono state raccolte in collaborazio-ne con la LAV (Lega Antivivisezione)molte firme nell’ambito della petizio-ne popolare per vietare l’importazio-ne delle pelli dalla Cina. «Chiediamoal nostro Governo di fermare l’impor-tazione. Si può aiutare firmando lapetizione ma anche pensandoci quan-do acquistiamo capi di pelliccia. Èdifficile indossare questi capi sapen-do come gli animali vengono tortu-rati e uccisi», ha dichiarato la volon-taria Antonia Maggio.

Trasparenzadegli incarichiL’architetto Emilio Lambiase ha indi-

rizzato una lettera aperta al Sindacod i Cava ch i edendo chel’Amministrazione si doti di una“Commissione Trasparenza Incarichi”che possa vigilare sull’uso non discri-minatorio dell’assegnazione di inca-richi professionali o a ditte.

L’iniziativa trova spunto dal com-portamento di alcuni dirigenti, con-solidato nel tempo e definito «dub-bio», che avrebbe favorito pochissi-mi privilegiati che «puntualmenteoccupano, anche a più riprese, ognispazio economico della città».

Lambiase dichiara di avere il pri-mato di essere escluso da questi rap-porti da oltre un decennio ed affer-ma: “L’ultimo mio incarico pubblicorisale al 1994”.

Page 5: ANORAMA Tirrenone subito dopo la Sicilia per quanto concerne l’obesità. La realtà cavese non è da meno: su 350 soggetti, testa - ti sia al 7° anno d’età che al 9°, ben il

Il Consorzio di Bacino Salerno 1rende nota la percentuale relativa allaraccolta differenziata da gennaio anovembre 2006, che è del 28,96%.Un risultato che non supera il tettodel 35% previsto per legge ma chemostra, in ogni caso un miglioramentorispetto al 2005, chiusosi con il25,61%.

Con un totale di 42.011.689 di rifiu-ti differenziati, il Consorzio di BacinoSA/1, continua dunque nel suo trendpositivo diventando uno dei consor-zi con maggiore raccolta differenziatain Campania. E buoni sono stati irisultati anche nella maggior partedei venti comuni consorziati: podiod’ onore per Calvanico che si aggiu-dica il primo posto con il 78,60%, aseguire Fisciano con il 64,03% eCorbara con il 61,24% (vedi tabel-la).

Rispetto al 2005 quindici comunihanno aumentato la percentuale di

raccolta differenziata. In particolareCalvanico, che nel 2005 aveva rag-giunto solo il 12,53%, Cava de’Tirreni, che l’anno precedente si eraarenata sul 15,46%, Nocera Inferioree Nocera Superiore, ferme rispetti-vamente sul 13,72% e 17,61%, e SanValentino Torio con il 13,95%.

«Risultati notevoli per il Consorziodi Bacino Salerno 1 - dichiara ilCommissario Raffaele Fiorillo - e ciògrazie all’impegno e allo sforzo orga-nizzativo del Consorzio e della stra-grande maggioranza dei comunisoci, che hanno potenziato la rac-colta differenziata. I risultati del solomese di novembre consolidano iltrend di crescita con una media delConsorzio di R.D. 31,96% con par-ticolari note di merito a Cava de’Tirreni che ha raggiunto il 34,92%,Nocera Inferiore, giunta al 33,51%,Pagani con il 24,94% e San ValentinoTorio che ha superato il 40,37%.

Consorzio Sa/1

Aumenta la raccolta differenziata ma c’è ancora molto da migliorareAlcuni Comuni decisamente “virtuosi”, a novembre Cava quasi al 35%

PRIMO PIANO Cava de’ Tirreni

Gennaio/Febbraio 2007ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport 5

Un gruppo di cittadini ha deciso di mettere sotto accusa la tassa sullosversamento delle acque reflue nel torrente “Cavaiola”, che devono paga-re anche i cavesi al Consorzio di Bonifica dell’Agro Nocerino-Sarnese. Edhanno avuto ragione: dopo la ribellione al provvedimento, attraverso unasottoscrizione con la quale molti cittadini hanno detto no al balzello, gliinteressati hanno ricevuto la comunicazione di sgravio da parte delConsorzio in cui si attesta che il tributo non è dovuto. Coloro che ancoranon hanno ricevuto notizie in merito possono recarsi presso lo SportelloUnico per le Attività produttive (SUAP) dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00alle 11.00.

Il regio decreto del 13.2.1933 che istituì questi enti prevedeva compitiprecisi circa la manutenzione e la bonifica dei corsi d’acqua di competen-za. «Ma il consorzio di bonifica dell’agro nocerino-sarnese ha adempiutoa tali compiti? - s’interroga Romano Virtuoso, primo firmatario della prote-sta - non vogliamo neanche lontanamente pensare che i ricavi incassati inquesti ultimi anni siano stati utilizzati solo per mantenere in piedi una strut-tura che non ha adempiuto ai propri compiti».

I cittadini, dunque, devono pagare soltanto le tasse dovute. Negli ultimitempi si sono verificati tanti casi incresciosi. «Molte cartelle sono stateinviate a persone defunte - sottolinea Virtuoso - altre sono state rimessea cittadini che non devono pagare la tassa perché non abitano nel territo-rio di pertinenza ed altre ancora sono state inviate a più componenti dellostesso nucleo familiare e che non risiedono neanche nel comune metel-liano. Insomma un grande caos».

I contribuenti si ribellano agli “inutili balzelli”

No alla tassa extra sul torrente Cavaiola

Il Consorzio di Bonifica: “Il tributo non è dovuto”

Lotta alle evasioni dell’ICINell’ambito della lotta all’evasionetributaria, l’Ufficio ICI, avendo acqui-sito nuovi strumenti di verifica tracui la banca catastale di tutti gliimmobili di Cava de’ Tirreni, prov-vederà al controllo della posizionepatrimoniale ai fini ICI per ogni pro-prietario.Pertanto, tutti gli interessati sonoinvitati a sanare eventuali irregola-rità recandosi presso l’Ufficio ICI alfine di usufruire della agevolazionidi cui agli artt. 36 e 37 delRegolamento Comunale Generaledelle Entrate, consistenti della ridu-zione ad 1/5 della sanzione ed allametà degli interessi.In mancanza, l’Ufficio provvederà,come per legge, all’emissione di attidi accertamento con l’applicazionedelle sanzioni ed interessi nellam i su ra mass ima p rev i s t a .

Parco gioci a S. ArcangeloSu sollecitazione del consiglierecomunale Antonio Armenante, ilSindaco Luigi Gravagnuolo ha datomandato all’Ufficio Tecnico comu-nale di effettuare un sopralluogo perla progettazione della recinzione delparco g iochi ne l la f raz ioneSant’Arcangelo. Lo scopo è quellodi rendere più sicuro e regolamen-tato l’accesso all’area del parco. Peri lavori è stata già individuata lacopertura finanziaria.

Un monumento alle scuoleL’assessore alla Qualità dell’istru-zione e dei rapporti con l’UniversitàDaniele Fasano, ha avviato il pro-getto “Cava la nobile: la scuola adot-ta un monumento”, incontrando i diri-genti scolastici per metterne a pun-to i dettagli. Il progetto quinquen-nale, nato in previsione della cele-brazione del Millennio dell’AbbaziaBenedettina e organizzato dalComune di Cava in collaborazionecon l’associazione Erchemperto,prevede lo studio e la manutenzio-ne dei monumenti della città da par-te degli studenti delle scuole metel-liane.

Ponte di Santa LuciaE’ stato abbattuto il ponte perico-lante nella frazione Santa Lucia, cheaveva provocato la chiusura al traf-fico nel gennaio 2006 della stradaprovinciale al confine tra Cava eNocera Superiore. Prima dell’abbat-timento si è reso necessario prov-vedere ad alcuni lavori per sposta-re un cavo dell’energia elettrica. Ilponte verrà ricostruito ex novo.

Riorganizzazione degli ufficiIl Comune è al lavoro per la ridefi-nizione dei Settori. Generalmentela riforma della macchina organiz-zativa richiede un tempo medio da4 a 6 anni. Il Sindaco ha, però, riba-dito l’esigenza di accelerare i tem-pi. La proposta di riforma è, per ilmomento, limitata ad una riorga-nizzazione della dirigenza e nonriguarda ancora gli uffici e gli ese-cutivi. L’obiettivo è quello di passare daun organigramma piramidale e patri-moniale ad un modello matricialein cui viene promossa l’interazionee l’interdisciplinarità. I settori siridurranno da 8 a 6 con l’accorpa-mento di alcune funzioni, e la defi-nizione di unità organizzative di ser-vizio intersettoriale e interdiscipli-nareNell’organigramma saranno inse-riti una struttura di supporto ai set-tori tecnici, l’ufficio per le relazionicon il pubblico e un ufficio per lacelebraz ione del Mi l lennio.

Dal PalazzoI FATTI

V i s i t a t e i l s i t o w w w . p a n o r a m a t i r r e n o . i tContiene l’ultimo numero del giornale, un archivio di foto e servizi su Cava e la Cavese, pagine di storia cittadina e sportiva

Scrivete a [email protected]

I DATI DEL 2006Calvanico 78,60% Fisciano 64,03% Corbara 61,24%Roccapiemonte 53,58% Mercato San Severino 53,50% Sant’Egidio del M.Albino 52,27% Baronissi 50,61% Castel San Giorgio 50,36% Angri 41,58% Scafati 38,65% Pellezzano 36,26% San Marzano sul Sarno 29,33% Bracigliano 28,99% Cava de’ Tirreni 25,19%San Valentino Torio 24,52% Siano 22,92% Nocera Superiore 19,61% Nocera Inferiore 19,16% Pagani 6,82%Sarno 0,36%

Gravagnuolo:“Avanti così”

Il Comune ha reso noto cheCava de’ Tirreniha superato laquota del 35% di raccolta differen-ziata imposta dalla legge. «Siamopartiti dal 16% registrato nel mesedi giugno. E’ un risultato entusia-smante considerato anche ildisorientamento della cittadinanzadeterminato dall’emergenza diottobre. Continuiamo così», èl’invito del Sindaco Gravagnuolo,che insieme all’assessore allaqualità dell’ambiente GermanoBaldi, ringraziano tutta la cittadi-nanza cavese per gli sforzi degliultimi mesi, dimostrando unospiccato senso di civiltà e respon-sabilità.

Continua l’impegno a migliorare erazionalizzare la raccolta dei rifiuti.L’assessore alla qualità dell’ambien-te Germano Baldi ha concordato conla Confcommercio e la Confesercentila necessità di ottimizzare le opera-zioni di conferimento e smaltimentodei rifiuti, soprattutto della grandedistribuzione, dei ristoranti, dei bare di tutte le categorie commerciali ingenere. Infatti sono state rilevate alcu-ne discrepanze nelle modalità dideposito della carta e dei cartoni daparte di una parte dei commercian-ti cavesi, che non provvedono a ripu-lire e a disporre ordinatamente i car-toni e, soprattutto, non rispettano gliorari indicati. Si è così avviata un’ulte-riore campagna informativa rivoltaai commercianti. Qualora non saran-no rispettate le indicazioni concor-date, saranno previste delle sanzionie una maggiorazione dell’importo dapagare. Per incentivare il rispetto del-

le regole, a partire da febbraio i com-mercianti che conferiranno in manie-ra adeguata carta e cartoni, riceve-ranno un bonus economico ogni seimesi. «Tutte le nostre forze sonoimpegnate per diventare un comu-ne modello, al fine di ridurre la Tarsue rendere la nostra città più pulita ecivile», ha dichiarato l’assessoreBaldi.

Bonus economico o imposta più alta

Nuove regole sui rifiuti dei commercianti

Sanzioni e incentivi per carte e cartoni

L’assessore Germano Baldi

La Giunta Regionale del laCampania ha deciso un finanzia-mento di 2 milioni e 400mila europer l’acquisto e la ristrutturazionedi un immobile da adibire a sededel Recapito di Cava de’ Tirreni delCentro per l’Impiego, sulla base diu n p r o g e t t o p r e s e n t a t odall’Amministrazione Provincialedi Salerno.

I l f inanziamento (1mi l ione990mi la euro per l ’acquis todell’immobile e 410mila euro perla ristrutturazione) sarà erogato indue trance, pari al 70%, entro tren-ta giorni dalla trasmissione delladocumentazione alla RegioneCampania, e il saldo del 30%,entro trenta giorni dalla consegnadi una relazione finale di regolareesecuzione.

«La concessione di questo finan-

ziamento - ha spiegato il consigliereprov inc ia le d i R i fondaz ioneComunista, Giuseppe Foscari -rappresenta un primo passo fon-damentale per dotare Cava de’Tirreni di una struttura che consentadi creare in città un adeguatoRecapito per l’Impiego, di avere uffi-ci polivalenti e funzionali e di poterpensare ad un ampl iamentodell’offerta di servizi al cittadino. Èun traguardo importante, il risulta-to di una battaglia condotta da me,dall’assessore provinciale allePolitiche del Lavoro e Centri perl’Impiego, Massimo Cariello, edall’assessore provinciale ai LavoriPubblici, Francesco Alfieri. Orasiamo in attesa di una risposta allarichiesta di riconoscimento di unCentro per l’Impiego a Cava auto-nomo rispetto a Maiori».

Finanziamento Centro per l’Impiego Cestini sul corsoAl via nei giorni scorsi i lavori per

la collocazione di venti cestini per irifiuti lungo il centro storico. L’inizia-tiva voluta dal Sindaco Gravagnuolo,su indicazione dell’assessore allaQualità dell’Ambiente Germano Baldi,prevede anche l’installazione di por-tacenere dove i cittadini potrannodepositare i mozziconi di sigarette ele gomme da masticare, contribuen-do in questo modo a mantenere puli-ta la pavimentazione dei famosissi-mi portici, simbolo della città di Cava.«Faccio appello alla civiltà e alla sen-sibilità dei cittadini, affinché usino icestini per la carta e soprattutto peri mozziconi e le gomme da mastica-re - sottolinea l’assessore Baldi. - Ilcentro storico costituisce un patri-monio di tutti i cavesi che potrannoaiutarci a difenderlo da atti vandali-ci».

Circolo MelilloElezioni al circolo pensionati ex

ONPI ”Gennaro Melillo”. Il nuovoconsiglio direttivo è formato daRomano Virtuoso (presidente),Giuseppe Paglietta (vicepresidente),Vincenzo Frascolla (segretario), ErricoCriscuolo (tesoriere) e PasqualeVitale (direttore tecnico).

Il ragioniere Gennaro Melillo ex diri-gente dell’ufficio collocamento, attual-mente in quiescenza, fondatore delcircolo, è stato nominato all’unanim-ità dall’assemblea dei soci presi-dente onorario. Attualmente il sodal-izio per mancanza di spazio ha dovu-to limitare le iscrizioni. «Speriamo chegli amministratori comunali - affermail presidente Romano Virtuoso - cidiano una mano per trovare una sedepiù idonea per aprire le porte del nos-tro circolo a tante persone anzianedella zona».

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ATTUALITÀ Cava de’ Tirreni

Gennaio/Febbraio 2007 ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport6

Tra le tante iniziative intrapresedurante le festività natalizie una si èdistinta perché ha privilegiato l’arte foto-grafica per trattare il presepe, in par-ticolare il presepe di S.Arcangelo, pri-ma che un fatale incendio lo distrus-se, e quello della chiesa di S.Francesco, prima del terremoto. L’auto-re, Antonio Oliviero, maestro fotografocon una lunga e proficua esperienzaprofessionale anche nel fotogiornali-smo, ha utilizzato la sua arte per docu-mentare le radici di questa tradizionecavese, figlia di quella napoletana.L’Oliviero stesso ricorda le origini anti-che e popolane del presepe mobile,risalenti alla fine del 1800 ad opera diun’intuizione geniale d’”o pettenes-saro” (fabbricante di pettini) AntonioEsposito, che dopo qualche anno ini-ziò un sodalizio con Nicola Chiurazzo,cuoco, perfezionandosi e dotando dimovimenti alcuni pezzi. Da qui il recu-pero della tradizione da parte delnostro concittadino Pasquale Milito.Numerosi quadri fotografici, dispostisu pannelli nel portone dell’ex Carcere

al Purgatorio, hanno avuto il compitodi documentare la continuità dell’artepresepiale cavese. Da evidenziare dueparticolari voluti dall’Olivieri: il primo,l’aver allestito la mostra in ricordo didon Antonio Fasano, per anni parro-co di S.Arcangelo, e l’altro nel desti-nare il ricavato dalla vendita delle foto-grafie al sostegno dei bambini orfanio comunque bisognosi della BosniaErzegovina, ai quali si dedica ormaida tempo, con un impegno continuoed in loco.

Oliviero, la storia dei presepi di Cava immortalata dalla macchina fotograficaOmaggio

al MaestroBucciarelliSi è conclusa presso la

struttura dell’ex carcere inCorso Umberto, messa adisposizione dal Comune,una esposizione di arte pre-sepiale del Maestro Bucciarellicon una sezione specificadedicata ai pastori che ripro-ducono gli antichi mestieridel borgo, dall’ombrellaio al“cucipiatti”, dal cestaio al cera-mista, dall’arrotino al frutti-vendolo. Il Maestro Bucciarelliè artisticamente noto nellacittà metelliana anche peraver preso parte a numero-se iniziative organizzate dalComune e dell ’AziendaAutonoma di Soggiorno eTurismo cittadina. Autore delmonumentale presepe di SanFrancesco sin dagli anni ’60,Bucciarelli ha vinto moltepli-ci premi e conserva gelosa-mente una corposa collezio-ne di targhe di riconosci-mento per le opere realizza-te. Attualmente il Maestro èin pensione e, ovviamente, lasua venerabile età non gli con-sente di lavorare a mano libe-ra sui presepi e pastori, eppu-re nella sua abitazione èd’obbligo il presepe che luistesso predispone.

Il presepevivente

ad AlessiaLa 19ª edizione del prese-

pe vivente di Alessia si è con-clusa domenica 14 gennaio,con la levata del Bambino.

«Anche quest’anno - affer-ma il presidente del comita-to organizzatore, CarmineAdinolfi - abbiamo avuto lasoddisfazione di accoglieremigliaia di persone che cihanno testimoniato il loroapprezzamento ed incorag-giato ad organizzare il pros-simo presepe vivente che èdiventato un evento nataliziotra i più attesi della provincia,come ci hanno testimoniatole più alte cariche della ammi-nistrazione provinciale,Angelo Villani e CarminePignata, che abbiamo avutol’onore di ospitare. Un rin-graziamento di cuore al grup-po Pistonieri Santa Maria delRovo e al suo attivissimo pre-sidente Antonio Luciano, checi hanno aiutato negli allesti-menti delle location ed algruppo Rangers d’Italia diCava per la preziosa colla-borazione nella gestione deiflussi di visitatori».

Gli abitanti dello storicocasale, dai bambini ai piùanziani, hanno accolto i visi-tatori in costumi d’epoca. Ivicoletti illuminati da torcehanno guidato i visitatori allascoperta degli antichi mestie-ri e tra gustosità gastronomi-che. E’ stato possibile assa-porare il pane appena cottonel forno a legno del 1400,oppure le squisite frittelle ealtro ancora. Passando per ilmercato, le botteghe artigia-ne, l’ovile, il mulino ad acqua,davanti al Re Erode ed allapostazione dei soldati roma-ni per il censimento, si giun-geva alla grande grottaambientata all’interno dellasuggestiva chiesetta dellafrazione.

Notizie in breveI FATTI

Addio Signorina MariaROMA (e.p.- b.a.) - A metà gennaio è scomparsa la signorina Maria Grazia

Senatore. Cavese, viveva a Roma. Con il suo impegno di gran lavoratrice aveva condotto per decenni la Pensione

Louisiana in Via Flavia, nel centro della Capitale. Negli anni il suo piccoloalbergo a conduzione familiare ha ospitato decine di migliaia di villeggiantiprovenienti da tutti i Paesi del mondo. Numerosi cavesi trasferitisi a Romaper lavoro e per studio hanno vissuto a lungo nei decorosi e puliti locali datiin locazione dalla signorina Maria, sempre molto disponibile e affettuosa ver-so i suoi concittadini.

Persona discreta, ha sempre mantenuto stretti contatti con la sua città, paren-ti e conoscenti. Ha vissuto e lavorato sodo e coraggiosamente nella metro-poli laziale, per il suo benessere e quello dei suoi familiari, riuscendo a con-quistarsi stima e rispetto nel quartiere e fra gli altri operatori del settore. Noidi Panorama Tirreno l’abbiamo conosciuta e le abbiamo voluto bene per lasua disponibilità, umanità e gentilezza. Costituisce una parte importante deinostri ricordi.

La salutiamo con grande affetto e rivolgiamo ai suoi familiari i sentimenti piùsentiti di partecipazione per la grave perdita.

Angelo Scarano da MaterdominiNei primi giorni dell’anno è deceduto presso la casa famiglia “Le Mimose”,

in Materdomini di Nocera Superiore, Angelo Scarano. Il nome di questa per-sona non dice molto, ma per tutti gli abitanti della zona era il simpatico bam-binone che ha trascorso quasi tutta la sua vita nell’ospedale psichiatrico diMaterdomini. Benvoluto da tutti ed aiutato da molte persone (la famiglia Baldiin particolare) ha vissuto in mezzo alla gente ed il calore umano ha avuto lameglio rispetto a tante medicine. E’ stato l’ultimo personaggio semplice cheabbiamo conosciuto. Padre Egidio Siviglia O.F.M. del santuario di Materdominiha concluso la messa esequiale con queste parole: «Dalle persone umili esofferenti c’è tanto da apprendere».

Achille Benigno

La scomparsa di Antonio FiorilloIl 18 gennaio scorso è venuto a mancare Antonio Fiorillo, pensionato Enel

e padre dell’ex sindaco di Cava Raffaele Fiorillo. Alla moglie Anna ed ai figliLorenzo, Angelo e l’amico Raffaele vanno i sensi del nostro profondo cordo-glio.

LUTTI

Quando ho letto il suo nome suldepliant della mostra fotogra-fica di Antonio Oliviero è come

se avessi avuto un salto all’indietronel tempo. Immediatamente mi sonotornati alla memoria due grandi occhiazzurri che sapevano penetrarminell’anima ogni volta che incrociavanoil mio sguardo. La vita mi ha concessodi conoscere quest’uomo piccolo,semplice prima come insegnante direligione al liceo, dove era solitosuscitare l’ilarità della scolaresca conla battuta “sono caduto lungo lungoa terra”, per poi conoscerlo come pre-te quando era parroco a Dragonea.Fu il caso che me lo fece scoprire inquesta veste: vidi un cane entrare nel-la parrocchia in cerca di riparo dallacalura estiva e lo seguii. Molte don-ne cercarono di scacciarlo; donAntonio, dall’altare, invitò a non insi-stere: “Non vi è motivo se non si annoiaad ascoltare le mie parole”! Solo pochi

giorni prima ebbi modo di essere apo-strofata da un altro rappresentantedel clero, al quale chiesi un contri-buto per provvedere ad alcuni canirandagi di cui mi prendevo cura, ilquale, spocchioso, rifiutò dicendoche i cani non hanno anima.

Ma il mio rapporto con don Antonionon finisce qui. E’ assurto a guidaspirituale nel periodo più buio dellamia esistenza, senza consumarediscorsi metafisici, ma con sempliciparole che sapevano cogliere le mieemozioni e i miei pensieri e donan-domi un libro, attraverso il quale rea-lizzai che il dolore è universale.Questo era don Antonio. Questo èstato per i suoi parrocchiani e per lafrazione di S.Arcangelo. Non avevagrandi velleità, un solo grande desi-derio: giungere al cuore delle perso-ne e credo proprio che ci sia riusci-to!

PATRIZIA RESO

Ricordo di don Antonio Fasano

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PATRIZIA RESOUn’azione tra le più natu-

rali ed elementari, come quel-la di nutrirsi, può trasformar-si in dramma in questa societàdistratta. Instaurare con il ciboun rapporto in cui trasferire leproprie ansie, le proprie pau-re può equivalere, infatti,all’instaurarsi di forme pato-logiche estremamente serie,quali l’anoressia o la bulimia.Quest i i temi aff rontat idall’associazione La Rosa diGerico durante l’incontro orga-nizzato con la scrittrice GiannaSchelotto, autrice nel ’92 dellibro “Una fame da morire” incui narra la storia vera di dueragazze, Sara e Milena, chehanno cercato di annullarsiattraverso il cibo.

La Schelotto, anche psico-terapeutica, ha affrontato iltema da un punto di vista pro-fessionale senza accantona-re l’approccio umano, deter-minante per individuare edentrare nelle profonde moti-vazioni che poi induconoall’alterazione di questo rap-porto.

“Perché proprio il cibo?Perché mangiamo quandosiamo tristi, quando ci sen-tiamo soli, quando siamoarrabbiati… Perché il primoincontro che si ha quando sinasce è col seno materno equesto contatto è pieno di altrielementi. Non serve solo a sfa-marti, ma a sentirsi protetti,accuditi, amati!”

Argomento di grande attua-lità ed incubo dei genitori diadolescenti, poiché equivalea sprofondare in un mondocompletamente sconosciuto,attorno al quale si è creato unalone di mistero, iniziandodalla difficoltà di sentirsi dia-gnosticare una malattia delgenere e di avere punti di rife-rimento, quali centri o spe-cialisti presso cui rivolgersi perun intervento appropriato erisolutivo. La paura e l’ansiadi parlarne all’esterno a volte

peggiora la situazione, quasicome accadeva negli anni 70quando si faceva l’atroce sco-perta di avere un figlio tossi-codipendente.

Questo tipo di patologia nonsi riscontra nei paesi poveri.«Non colpevolizzerei troppo igenitori. In questo nostro mon-do le ragazze mettono in attouna sorta di rivolta, di fatto simanifesta un conflitto tra desi-deri espressi e desideri repres-si e, a questo punto, decido-no di negarsi qualsiasi tipo didesiderio», compreso quelloprimordiale del cibo. «Si nutro-no dei lori genitori, in partico-lare divorano la mamma».Questo rapporto anomalo conil cibo è abbastanza diffusoanche nella nostra comunità,forse anche più di quanto sipensi proprio perché circon-dato il più delle volte dal silen-zio, ed è uno dei punti fonda-mentali della programmazio-ne di intervento del ConsultorioFamiliare di Cava, coordina-to dalla dr.ssa Grazia Gentile,che prevede un Progetto diEducazione alla Salute offer-to alle scuole di ogni ordine egrado della città con la fina-lità, attraverso una correttainformazione capillare, di pre-venire eventuali patologie,intervenendo di fronte ai pri-mi campanelli di allarme.

Nel corso della serata è sta-to presentata anche un’inda-gine, condotta dal pediatraDomenico Viggiano, nell’ambi-to del territorio di competen-za dell’ASL Sa1, sull’obesitàinfantile. I dati esposti sonoallarmanti: l’Italia occupa ilsecondo posto, nella gradua-

toria mondiale, per l’inciden-za di obesità; la sola Campaniaconta il 36% di soggetti insoprappeso, e viene subitodopo la Sicilia per quanto con-cerne l’obesità. La realtà cave-se non è da meno: infatti su350 soggetti, testati sia al 7°anno d’età che al 9°, ben il30% è risultato essere insoprappeso il 9% obeso. Ciòche oggi si affronta con super-ficialità e considerando erro-neamente il soprappeso unamanifestazione di buona salu-te, un domani può essere lacausa di patologie a livello cir-colatorio, cardiaco ed ha novepossibilità in più di trasformarsiin obesità.

Un messaggio molto forteè partito sul mettere in discus-sione il proprio stile di vita perevitare l’insorgere di questi pro-blemi, iniziando col mettere albando le tanto reclamizzatemerendine che fanno salutee famiglia. Il ministero dellePolitiche Agricole e Forestali,in collaborazione con l’IstitutoNazionale per la Ricerca pergli alimenti e la nutrizione, hadiffuso delle linee guida peruna corretta alimentazione.Nonostante le campagne pub-blicitarie promosse in tale dire-zione, non è avvenuta l’auspi-cata diffusione all’interno del-le scuole. Sarebbe opportu-no a tal punto creare dei grup-pi di lavoro, che coinvolganotutte le componenti scolasti-che, all’interno di ogni scuo-la per individuare degli inter-venti operativi da un punto divista alimentare, per quantoriguarda mense, distributoriautomatici e snack food.

ATTUALITÀ Cava de’ Tirreni

Gennaio/Febbraio 2007ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport 7

Costituito il comitato “Pro SanLiberatore” che dovrà essere da pun-golo ad iniziative per il suo recupe-ro. Della costituzione se n’era discus-so già nello scorso mese di agostoproprio nell’eremo durante la “Nottedel Plenilunio”. Nel corso della sera-ta si rilanciò il progetto di ristruttura-zione del luogo santo curato dalle archi-tette Elisabetta De Rosa, Maria Carladel Duca e Maria Gabriella Ippolito.

Il comitato “Pro San Liberatore” èformato da mons. Orazio Soricelli, pre-sidente onorario, mons. Carlo Papa,delegato del presidente onorario;Filippo Monetta, presidente; RiccardoDi Mauro, amministratore; donGioacchino Lanzillo, segretario.Consiglieri sono: Napoleone Cioffi,Vincenzo Lamberti, Lucia Avigliano,Umberto Petrosino e Mario Galdi. Ilr isanamento conservat ivo delRomitorio di San Liberatore prevedeinterventi minori nella chiesetta, la crea-zione di una sala di ritrovo per i fede-li con la disponibilità di 14 posti letti.La spesa totale occorrente è di 160mila euro, la cui metà è stata assicu-rata da fondi comunitari, mentre l’impor-to rimanente dovrà essere raccolta traprivati. Un recupero che trasforme-rebbe San Liberatore da eremo ad oasi

di spiritualità, da poter inserire in uncircuito di turismo religioso. Nel cor-so di una riunione alla quale era pre-sente anche mons. Soricelli, mons.Carlo Papa, rettore dell’Eremo, ha rela-zionato sulla situazione attuale dei luo-ghi. Presente anche l’assessore ailavori pubblici, Napoleone Cioffi, cheha confermato che l’importo occorrenteper la sistemazione del sentiero se loaddosserà l’amministrazione comu-nale. Riccardo Di Mauro, direttore com-merciale del periodico cavese “IlCastello” ha messo a disposizione latestata per iniziative di raccolta di dena-ro tra privati.

FRANCESCO ROMANELLI

Il rapporto anomalo col cibo al centro di un convegno promosso dalla “Rosa di Gerico”

Il 9% dei bambini cavesi è obesoDisturbi dell’alimentazione: 30% in sovrappeso. I rischi di anoressia e bulimia

160.000 euro per risanarel’eremo di S. Liberatore

È tornato in edicola Il Lavoro Tirreno, periodico fonda-to nel 1965 da Lucio Barone. Il giornale riprende le pub-blicazioni grazie all’iniziativa dei figli del compianto Lucioe sotto la direzione di Vito Pinto. Il Lavoro Tirreno ha costi-tuito per anni la terza testata cittadina, insieme a Il Castellodi Mimì Apicella e Il Pungolo di Filippo D’Ursi. Fu l’unicoad avere una diffusione che travalicava i confini cittadini,riuscendo ad essere presente nelle edicole di quasi tut-

ta la provincia. Col suo giornale Lucio Barone ha avvia-to al giornalismo decine di giovani, non solo cavesi. È conemozione che abbiamo rivisto la vecchia testata e il par-ticolare formato del giornale, seppure con un piccolo “lif-ting” grafico.

I migliori complimenti e auguri ai fratelli Barone per l’ini-ziativa e al direttore Pinto, da parte della direzione e ditutta la redazione di Panorama Tirreno.

Fu fondato e diretto da Lucio BaroneIl Lavoro Tirreno è di nuovo nelle edicole

Accordo con Sarno

per ricordarela battagliadel 1460

Presso la Sala Bottiglieridella Provincia di Salerno èstato sigliato un Protocollod’Intesa tra il Sindaco diSarno Amilcare Mancasi el’Associazione Trombonieri,Sbandieratori e Cavalieri diCava de’ Tirreni, presiedutada Antonio Luciano. Loscopo è quello di organiz-zare d’estate, nella Piana diSarno, la rievocazione dellabattaglia avvenuta nellanotte fra il 6/7 Luglio 1460,fra l’armata del Re FerranteI d’Aragona e quellaguidata da Giovannid’Angiò ed i traditori Baronidella Terra di Lavoro. Lacontesa vide vittorioso ilgiovane Ferrante, grazieallo spontaneo soccorsodei “militi cavoti”.L’evento che l’A.T.S.C.realizzerà nella localitàFoce di Sarno, con laconsulenza storica di LivioTrapanese e le esperienzeamministrative presso gliEnti di Carmine Adinolfi, èstato voluto per valorizzarele risorse storico-culturalidelle Città di Sarno e diCava de’ Tirreni.Questo è il calendario deglialtri eventi organizzatidall’AssociazioneTrombonieri, Sbandieratorie Cavalieri di Cava nel2007:- Sabato 30 giugno -Rievocazione storica: LaCittà de La Cava nel 1460fra storia e leggenda, perricordare quanto accadutonella Città di Cava, nellaPiana di Sarno e nelMaschio Angioino di Napoli,tra i mesi di luglio e settem-bre del 1460, fino allaconsegna, da parte di ReFerrante, della famosaPergamena Bianca allaCittà de La Cava;- Sabato 7 luglio: Corteostorico e consegna del ceropasquale, da partedell’Armata Cavota, allacomunità francescana;- Domenica 8 luglio:Disfida dei Trombonieri -XXXIII Edizione ed estra-zione dei premi della IIlotteria provinciale - proDisfida dei Trombonieri.

LIVIO TRAPANESE

Notizie in breveI FATTI

PUBBLICHEAsl Salerno 1 – UOEndocrinologia di CavaAmbulatorio Obesità eprime valutazioni DCAReferente: dr. MarianoAgrusta

Asl Salerno 1 – UORianimazione e TerapiaIntensiva.Alimentazione entrale eparenteraleReferente: dr.ssa Odierna

ASL SA1 – Dipartimento diSalute Mentale. Unità operativa SaluteMentale di Nocera InferioreReferente: Dr. GiuseppeD’Aquino. tel. 081 9212186Unità Operativa SaluteMentale Costa D’AmalfiReferente: Dr.ssa RosaMennella. Tel. 089 871081Università Federico II – NAClinica PsichiatricaReferente: Dr. Senatore.Tel. 081 7464248Dr.ssa Di Filippo. Tel. 0817462002

II Università di Napoli –Clinica PsichiatricaLargo Madonna delleGrazie, NapoliReferente: Prof. M. Maj.Tel. 081 5666514Dr. Bortolotti. Tel. 08156665517; centralino 081561111

PRIVATECentro ABA (associazioneper lo studio e la ricerca suanoressia, bulimia, obesitàe disordini alimentari)Salerno, via S. Margherita36A, tel. 089 755051Ref. Dr.ssa Anna Di GenioNumero verde 800 165615

AIDAP (Ass. ItalianaDisturbi dell’Alimentazionee Peso) – NapoliRef. Dr.ssa Rosa Mennella– Boscotrecase. Tel. 0815374177Dr.ssa Emma D’Antonio,via G.L. Bernini 58, Napoli.Tel. 081 5568710Dr.ssa Rosaria Grassi, viaPoseidonia 386, Salerno.Tel. 089 725758- 339349895

ISSPPREF NapoliSolo per la psicoterapiaReferenti: dr. SergioMaresca, dr.ssa GemmaTrapanese.

Psicoterapeuti privati che sioccupano di Disturbi dellaCondotta Alimentare inCampaniaDr. Giuseppe Separano,psicologo, via Firenze 3,Mugnano di Napoli (Na).Tel.3929257199Dr. Vittorio Ciampa, psicolo-go e psicoterapeuta,viaE.Alvino 2,Vomero (Na).Tel 0815780770Dr.ssa Sonia Collaro,psicologa, P.le Tecchio 33,Na, tel 0816174561Dr.ssa Virginia D’Angelo,psicologa, via Kerbaker 61,tel 3803174687Dr. Roberto Pasanisi,psicologo psicoterapeuta,via B. Cavallino 89, Na, tel0815461662Dr. Aldo Schiamone,psicologo psicoterapeuta,C.so V.Emanuele 94, Sa,tel 089226899Dr.ssa Giorgia Tisci,psicologa, via Palizzi 25,Na, tel 3929257307Dr. Massimo Tortorelli,psicologo psicoterapeuta,via Vigna 52, Pozzuoli (Na),tel 0815268184.

A CHI RIVOLGERSIElenco di strutture che si occupano di aspetti parziali dellacura dei disturbi dell’alimentazione, elaborato dalla Rosa diGerico, per eventuali riferimenti

Mostra dei Sordomuti CavensiAnche quest’anno, l’unio-ne culturale sportivaSordomuti Cavensi haorganizzato la Mostra didisegni e di pittura nei gior-ni 20-22 dicembre. Hannopartecipato bambini sor-di e non, figli di sordi enon, sotto la sapientedirezione di GiovanniLo r i a , l au reandoall’Accademia delle BelleArti di Napoli e figlio di sor-di.I lavori, da semplici dise-gni su fogli, su vetro-pla-stica, su tele, piccole scul-

ture sono rimasti in esposizione nella saletta presso la sede dell’associazio-ne sita in Via P. Atenolfi, 46. Particolarmente apprezzata una scultura cherappresenta due mani che esprimono la “Lingua dei Segni”.

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Joe Galzerano, ovvero Giuseppe Galzerano,col cappello in testa, senza baffi, viso intelli-gente, un cappotto a quadretti, il 17 maggiodel 1900 è sul porto di New York sotto le men-tite spoglie del noto investigatore SherlokHolmes. Passeggia col dottore Watson, cherappresenta lo scrittore Harry Petacock, ovve-ro Arrigo Petacco, che ad un certo punto glichiede notizie sugli emigranti. Tra gli emigrantiche ritornano in Italia quel giorno c’è anche iltessitore anarchico pratese, Gaetano Bresci.Nel fumetto di Fabio Santin e Marco Riccomini,“Gaetano Bresci”, appena pubblicato dalle edi-zioni Mir di Firenze, una pagina è dedicata aGiuseppe Galzerano. L’editore di CasalvelinoScalo è in compagnia di Petacco e stannoinsieme perchè entrambi si sono occupati diBresci: però Galzerano della storia di Brescie degli anarchici è un vero esperto e su Bresciha pubblicato una biografia monumentale, diben millecentocinquanta pagine corredata danovantaquattro foto, contro le 250 pagine diPetacco, ricercando e rendendo noti tutti i mini-mi particolari.

Difatti quando Bresci sulla banchina del por-to di New York, incontra questi due strani tipisi rivolge a loro per chiedergli: «Sapete doveè l’imbarco della nave Guascogne?». Petaccoè indeciso nella risposta, ma Joe Galzerano,

con la mano alzata, la indica con sicurezza algiovane emigrante che si presenta e quandochiede con chi ha avuto l’onore di parlare gliviene risposto che ha parlato con Joe Galzeranoche dice di trovarsi a New York per indagaresull’omicidio dell’emigrante abruzzese, il gior-nalista Carlo Tresca, ucciso dalla mafia o,secondo un’altra versione, dai comunisti.

Galzerano è in buona compagnia: così inquesto fumetto che riscostruisce la vicendadi Gaetano Bresci che a a Monza, la sera del29 luglio 1900, giustiziò l’allora re d’Italia,Umberto I°, tra gli altri personaggi c’è anchelo scrittore Curzio Malaparte, Corto Malteseed altri. Gli autori, che sono un veneziano eun fiorentino, riconoscono che il libro di

Galzerano è “esaustivo e completo”, fa pie-na luce sulla morte di Bresci e “traccia un qua-dro a 360 gradi su tutto il mondo che ruotavaattorno e dentro al Bresci”. In questi giorni idue autori hanno omaggiato GiuseppeGalzerano del loro fumetto riconoscendo nel-la dedica che è stato il “primo vero e “verace”biografo di Bresci” e hanno costretto l’edito-re di Casalvelino Scalo a leggere, per la pri-ma vo l t a i n v i t a sua , un f ume t t o .“Fortunatamente è un fumetto storico”, com-menta sorridendo Giuseppe Galzerano, checontemporaneamente è autore ed editore dellibro su Gaetano Bresci, dal quale hanno sin-tetizzato il loro fumetto. «E’ stata una piace-vole scoperta ritrovarmi nel fumetto», dice anco-ra Giuseppe Galzerano, studioso appassio-nato degli emigranti anarchici, che è capa-cissimo di trovare documenti sulla loro vita inogni parte del mondo e di scavare nelle pie-ghe della storia sociale e sta per dare allestampe un’altra monumentale biografia di unemigrante anarchico, fucilato nel 1931 soloper aver avuto l’intenzione - l’intenzione, sot-tolinea Galzerano - di uccidere Benito Mussolini.

Giuseppe Galzerano annunzia anche dal suolibro che un regista di Bologna sta per rica-vare un film su Bresci e sull’attentato.

FRANCESCO ROMANELLI

SALERNO & PROVINCIAGennaio/Febbraio 2007 ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualità

costume & sport8

La politica si umanizza. Con que-sta frase si potrebbe sintetizzarel’attività svolta finora dalla consi-gliera provinciale di Parità, LuciaSenese.

Abbiamo più volte parlato di que-sta nuova figura istituzionale, checon l’avvento del Duemila hacaratterizzato anche la realtà del-la nostra Provincia. Ricordiamoche la Consigliera di Parità, cari-ca a cui si accede per pubblicoconcorso, è sorta con lo scopo divigilare ed intervenire in tutti i set-tori perchè si tutelino i diritti di uomi-ni e donne in egual misura.

Lucia Senese, da attenta osser-vatrice della realtà quotidiana, hamanifestato una chiara propen-sione per le fasce più svantaggiate,ovviamente con un occhio parti-colare alla sfera femminile. Anchequesta volta ci ha sorpreso: fortedel suo ruolo, ha scelto di pene-trare in una realtà che la maggiorparte volutamente ignora o tendead ignorare, quella carceraria, delcome si consuma il tempo in car-cere, in particolare per le donne.E per comunicare le osservazio-ni raccolte ha scelto il linguaggiodelle immagini che, come lei stes-sa ci ha dichiarato, «hanno un effet-to immediato e sono molto più inci-sive, poiché parlano in modo mol-to più chiaro».

Questo compito è stato affida-to alla regista Giustina Laurenzi,

che non solo si è limitata a regi-strare scene di vita quotidianaall’interno del carcere di Fuorni,ma ha intessuto un rapporto uma-no con le detenute, tale da incri-nare quel muro di diffidenza chenormalmente si erge verso chi,dall’esterno, guarda spinto solo damera curiosità. Davanti alla cine-presa le detenute hanno dato vitaalla loro spontaneità e finito perraccontare la loro storia, le diffi-coltà, i silenzi, lo scorrere del tem-po in modo infruttuoso. E’ nato cosìil documentario “Donne di un altromondo”, percorsi di libertà oltre ilcarcere.

La realtà di cui si viene a cono-scenza è sconcertante. Su 28detenute presso la struttura cir-condariale salernitana, ben 27sono agli arresti per detenzionedi droga per uso personale. Di fat-to non hanno compiuto nessunaazione a delinquere e se hannosbagliato, hanno sbagliato piùverso se stesse che verso lasocietà. Oltretutto molte di lorostanno scontando una pena adistanza di tempo, cioè il reato èstato commesso anni fa. Nel frat-tempo hanno abbandonato lacosiddetta via sbagliata, even-tualmente si sono anche inseriteda un punto di vista lavorativo, han-no messo su famiglia, hanno avu-to dei figli… Ecco la nota dolensche accomuna tutte le donne dete-

nute: i figli. Lo stesso direttore diFuorni, Alfredo Stendardo, haspecificato la differenza di gene-re che intercorre tra l’uomo e ladonna nello scontare la propriapena: «tutto diventa più laceran-te quando la detenuta è anchemadre».

Per la donna il tempo ha unoscorrere molto più lento e senzapietà colpisce nel profondo dell’ani-mo le donne detenute che sonocostrette a lasciare i propri figli oltrele sbarre; anche affidare a qual-che familiare il proprio bambino èun vissuto angoscioso. «Il carce-re uniforma, massifica, è difficilesentirsi individuo in carcere e peruna donna è ancora peggio, per-ché, a differenza dell’uomo, la don-na si struttura sulle relazioni uma-ne. Il carcere dovrebbe avere lapossibilità di comunicazioni conl’esterno».

Ricordiamo che il direttore diFuorni, un paio d’anni fa, ha per-messo alle sue detenute di pas-seggiare per il corso di Salerno inoccasione del feste natalizie; ladifferenza di genere si manifestaanche in questo: respirare l’atmo-sfera natalizia, vedere le vetrineluccicanti, la confusione nelle stra-de, sono elementi sufficienti perfare stare meglio una donna dete-nuta.

Purtroppo la realtà carcerariapresenta anche delle carenze

notevoli da un punto di vista strut-turale, basti pensare che dal 2000è previsto in modo obbligatorio ilbidet nelle celle di detenzione, su400 centri di detenzione solo 3-4si sono adeguati, e non dovreb-be essere difficile rendersi contoquanto possa incidere l’assenzadel bidet per una donna. La realtàcarceraria cade in una sorta dioblio, «nonostante abbia deglienormi costi per la società: ognidetenuto costa 600 euro al gior-no, sono 60.000 i detenuti inItalia…», come ha giustamentesottolineato Stendardo.

Testimonial della serata è sta-ta la g rande reg is ta L inaWertmuller, la quale ha avutoparole di encomio per l’iniziativaed è rimasta piacevolmente sor-presa dal filmato: «La cosa checolpisce di più è la simpatia straor-dinaria delle ragazze. Non è dapoco! Perché quest’allegriacostruita sulla malinconia è unaforza enorme. Queste ragazze nondovranno aver paura di niente, omeglio della droga sì perché comehanno visto non serve a niente,ma di tutto il resto no! E’ come sesi fosse stabilito un incontro d’amo-re tra Giustina (la regista n.d.r.) ele prigioniere, grazie alle istituzioni.Di questa esperienza, vissutaquasi come un gioco, possiate trar-ne le giuste considerazioni!»

PATRIZIA RESO

“Donne di un altro mondo”, percorsi di libertà oltre la galera

Scene da un carcere femminileDocumentario di vita quotidiana sulle detenute di Fuorni

Continuare a vigilareper la Costituzione

Si è riunito a Roma, il popolo dellaCostituzione. L’assemblea, presieduta daOscar Luigi Scalfaro, presidente emerito del-la Repubblica e presidente dei Comitati“Salviamo la Costituzione”, ha visto la par-tecipazione di rappresentanti provenienti datutta Italia. E’ stato ricordato che il 25 giugnoè stata una data storica con la vittoria delreferendum: oltre 5 milioni di cittadini hannodetto chiaramente no a qualsiasi attacco anti-democratico alla nostra Carta Costituzionale.Una qualsiasi modifica deve necessaria-mente passare prima per l’articolo 138, quel-lo cioè che deve salvaguardare i principi fon-damentali, attraverso l’approvazione di unamaggioranza qualificata, e non semplicementea colpi di maggioranza come sta avvenen-do da 15 anni a questa parte, “affinché il risul-tato del referendum non sia tradito e dob-biamo ribadirlo visto che ci sono interpreta-zioni bislacche del referendum” (FrancoBassanini, portavoce dei Comitati Salviamola Costituzione e presidente di Astrid). Presentiall’assemblea anche i ministri Vannino Chiti,responsabile delle Riforme costituzionali, eFioroni, del dicastero per la Pubblica Istruzione.Entrambi hanno ribadito il concetto che laCostituzione non ha bisogno di grandi rifor-me, anche se c’è bisogno di innovazione.Chiti: «La priorità è quella dell’attuazione deipunti in programma. Ora si lavora con le regio-ni e gli enti locali per la riforma del testo uni-co degli enti locali. Il secondo punto è il fede-ralismo fiscale, il terzo è vedere quali sonole parti condivise del Titolo V che possonoessere attuate». Fioroni invece ha dichiara-to la disponibilità ad accogliere le proposteper veicolare la cultura costituzionale attra-verso le scuole: «Dobbiamo cercare di tra-smettere i valori della Costituzione ai nostrigiovani. Il modo migliore per farlo è la cono-scenza della Carta Costituzionale, che è ilvero patriottismo del nostro Paese e che rap-presenta i valori e le passioni che cementa-no l’identità nazionale».

Al termine dell’assemblea è stato letto edapprovato, all’unanimità, un documento attra-verso il quale il Coordinamento Nazionale sifa promotore per il rafforzamento immedia-to dell’articolo 138 e perché i Comitati“Salviamo la Costituzione” continuino a vigi-lare sui principi fondamentali della CartaCostituzionale e siano portatori degli stessiall’interno della società.

P.R.

Notizie in breveI FATTI

Il labile confine fra vero e falso

LONDRA. Negli oscuri scantinati diBuckingam Palace viene rinvenuta unacrosta che ad un’attenta analisi è risultataessere un autentico dipinto delCaravaggio. Nasce spontaneo chiedersi inpiena affermazione di una realtà semprepiù virtuale, quanto sia labile il confine fravero e falso. Olocausto, allunaggio, undicisettembre, tutto è rimesso in discussione ela storiografia vacilla.

La filosofia induista indica la nostraepoca come quella dell’oscurità, dellamenzogna, mentre in Occidente il vero edil falso sembrano ormai trasfusi in un unicoinforme “blob”, finché il vero curioso,(sventura e bontà sua, perché il prezzodella verità è alto) si prende il fastidio dicapire cosa sia e cosa si intenda per veroe falso. Un po’ come aprire la scatola diShrodinger e, collassando l’onda fotonica,scoprire se il gatto è vivo o morto.

MARIO R. ZAMPELLA

Dal MondoFOTOREPORTER

“Virgilio è stato a Palinuro”. Neè più che convinto FelicianoSperanza, già ordinario di Linguae Letteratura Latina pressol’Università degli Studi di Messina.Lo rivela con un suo articolosull’ultimo numero di “Ascolta”periodico dell’associazione exalunni della Badia di Cava. In sin-tesi Speranza ritiene che la descri-zione dei luoghi fatti con cosìgrande precisione presuppone lapresenza di Virgilio nel territoriocilentano. E’ impossibile che si siapotuto fidare di descrizioni per“sentito dire”. «Sicuramente nonera un pigro. Dalla città parteno-pea amava recarsi a Nola dove

possedeva un campicello (ne par-la anche nelle Georgiche) e daqui presumibilmente avrebbe rag-giunto anche Palinuro». Per tan-ti anni solo un’ipotesi che ora peril professore Speranza “pare con-finare con la realtà”. «In una del-le mie gite giovanili - scriveFeliciano Speranza - per mare,intorno al promontorio, finoall’argentato scoglio del Coniglio,essendo in possesso delle realiriproduzioni dei luoghi, riconobbii ciclopici scogli, rocciosi ed in granparte acuminati, sorgenti dalleglauche, voraginose acque che ilpoeta descrive con una dovizia diparticolari impressionante».

Feliciano Speranza si domanda:«Poteva, da lontano, l’ingegno diVirgilio, per quanto fantasioso,cogliere così perfettamente nelvero? Poteva arrivare a tanto lagenialità ispiratrice di un vate?Anzi, c’è di più, nella sua descri-zione si denota qualcosa di più: ilpoeta sembra che resti affascinatodai territori che descrive. Nellamemoria e nel cuore del sommocantore della latinità più che Capri,Cuma, Gaeta, Misero, Vulcano eravivo nella sua mente il promon-torio di Palinuro rassomigliante adun g i gan tesco ce taceo» .

F.R.

Studi su Virgilio: forse visitò le bellezze di PalinuroIl prof. Speranza ritiene che le sue descrizioni della costa sono troppo precise

La costa di Palinuro

L’editore Giuseppe Galzerano eroe di un fumetto

Page 9: ANORAMA Tirrenone subito dopo la Sicilia per quanto concerne l’obesità. La realtà cavese non è da meno: su 350 soggetti, testa - ti sia al 7° anno d’età che al 9°, ben il

Dialetto nelle scuoleLa Regione Campania si è impegnata ad appro-

vare una legge per l’insegnamento della linguanapoletana nelle scuole medie. L’iniziativa è par-tita del capogruppo di Alleanza Nazionale, LuigiRispoli. «La lingua napoletana – ha dichiarato– è un patrimonio culturale che va salvaguar-dato, al di là delle appartenenze politiche. NelLazio hanno già approvato all’unanimità una leg-ge per la tutela e la valorizzazione dei dialettilaziali e in particolare del romanesco».

Nel progetto è prevista l’istituzione dell’Accade-mia della Vicaria Vecchia, per la conservazio-ne di elaborati, la ricerca storica e linguistica,percorsi formativi, preparazione di una gram-matica e un vocabolario, archivi sonori e video.

AMBIENTEGennaio/Febbraio 2007ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualità

costume & sport 9

PATRIZIA RESOUn poco in sordina è passato un interes-

sante studio, condotto dal Centro StudiAmbiente e Territorio “Carlo Alfan de Rivera”ed elaborato dal consigliere provinciale PinoFoscari, sul dissesto idrogeologico del terri-torio salernitano nel corso degli anni, anzi deisecoli. Foscari ha intuito che, studiando i docu-menti conservati nell’Archivio di Stato diSalerno, si può costruire una banca dati, conla mappatura del territorio e l’incidenza di feno-meni alluvionali e/o franosi per zona, allo sco-po di prevenire conseguenze disastrose inseguito ad eventi calamitosi. Ci sono volutinove mesi di certosino lavoro per la rileva-zione dei dati, un mese solo per l’elaborazio-ne degli stessi. I documenti consultati vannodal 1773 al 1860, quindi restano ancora diver-si lustri prima di arrivare ai giorni nostri, maFoscari non è intenzionato a fermarsi, datoche «solo un quadro completo degli eventimanifestatisi nel corso degli anni, e del lororipetersi quasi ciclico in determinate zone, con-sentirà di attuare una seria prevenzione».

Il tema, oltre ad essere di grande attualitàperché ancora molto fresca la ferita lasciatadalla colata di fango che ha sepolto gran par-te di Sarno nel ’98, offre numerosi spunti permeglio comprendere i cambiamenti climaticiche stanno caratterizzando anche il nostro ter-ritorio. E’ indubbio che se intervento operati-vo ci deve essere, è preferibile che questo siaattuato in relazione a dati ben precisi, ondeevitare ulteriori storture cementizie, che han-no reso ancora più precario un territorio di persé con delle caratteristiche idrogeologiche par-ticolari. Un po’ come dire “evitare di disinqui-nare un fiume alla foce e non alla sorgente”,secondo l’espressione usata dal vice presi-

dente della Provincia Iuliano, il quale hadichiarato il forte sostegno dell’Ente che rap-presenta a simili iniziative.

Il territorio di Cava, così come è ubicato,risulta essere coinvolto su due versanti: perquanto concerne frazioni come Passiano,S.Arcangelo rientra nel versante mare, poi-ché eventi calamitosi si ripercuotono su inse-diamenti urbani posti a sud, cioè Vietri, Molina;S. Lucia invece rientra nel versante di Nocera.Alluvioni allagamenti, inondazioni, smotta-menti, frane sono stati registrati puntualmen-te nel corso di questi secoli, come fenomenicausati da incessanti piogge. Quindi ciò cheriteniamo erroneamente essere una manife-stazione anomala oggi, di fatto non è altro cheuna conseguenza naturale di precipitazioniabbondanti ed i documenti attestano unamaggiore incidenza di episodi di effetto idro-logico, rispetto a quelli di natura geologica.

Tutto ciò induce a pensare che la cura deivalloni e dei corsi d’acqua deve essere inse-

rita in una seria programmazione di interven-ti ambientali, anche perché lo stesso Alfan DeRivera, grande illuminista del ‘700, napoleta-no, urbanista del Regno Borbonico, all’epo-ca riteneva, l’incuria degli stessi, la causa prin-cipale di dissesti e simili. Non dimentichiamo,come giustamente ha rilevato l’architettoSicignano, che negli ultimi cinquant’anni si ècostruito il triplo, il quadruplo di quanto si èfatto fino al 1960 e si è costruito in manieraanche più concentrata (per costruire la Basilicadi S. Pietro ci sono volute quattro generazio-ni), ne consegue che l’intervento dell’uomoha inciso notevolmente poiché ha fortemen-te penalizzato la natura. La politica miope edaffaristica ha permesso la penalizzazione diinteri territori attraverso l’abusivismo edilizio,ignorando volutamente che la terra non è qual-cosa di passivo, ma qualcosa di pulsante, cheva rispettata.

La nascita del Ministero dell’ambiente inDanimarca risale al 1976, l’Italia ha realizza-to questo dicastero solo nel 1983. Il notevo-le ritardo denota con quanta superficialità ipolitici si siano accostati alla tutela del terri-torio, sottovalutando l’influenza nefasta cheavrebbe recato l’uomo attraverso la sua seteindiscriminata di sottomettere la natura alleleggi dettate dal business. L’ultimo schiaffodato al territorio è rappresentato dalla cattivagestione per lo smaltimento dei rifiuti solidiurbani, argomento molto caro al prof. De Feodell’Università di Salerno. Ancora una volta ipolitici hanno perso l’occasione di gestire sag-giamente la tutela dell’ambiente, arrivando inritardo e senza specifiche competenze in meri-to, limitandosi alla gestione spicciola, finaliz-zata a degli effetti immediati e banalizzandole ripercussioni nel futuro.

Venerdì 15 dicembre si è svol-ta in Campidoglio a Roma la mani-festazione “Un bosco per Kyoto”,con l’assegnazione di premi perl’impegno nella difesa dell’ambien-te naturale. I riconoscimenti sonostati attribuiti a personalità del mon-do scientifico ed accademico,associazioni ed enti. Il primo pre-mio è andato alla signora NoraJoumblatt, per aver piantato inLibano un milione e cinquecen-tomila cedri libanesi; premiatianche il Benin, il Brasile, ilCostarica, la Finlandia e la Svezia.Tra le città italiane del meridio-ne, solo due sono state ricom-pensate per l’impegno nella dife-sa della natura, il comune diMattinata, in Puglia, e Cava de’Tirreni. L’assessore alla Qualitàdell’Ambiente, Germano Baldi, haritirato una targa e un attestatodi riconoscimento nella cerimoniasvol tas i a l la presenza delPresidente della Repubblica,Giorgio Napolitano, del Ministro

dell’Ambiente, Alfonso PecoraroScanio, del Sindaco di Roma,Walter Veltroni, e del Ministro diGrazia e Giustizia ClementeMastella.

«E’ stato un momento moltoimportante, per me e per tutta lacittà di Cava de’ Tirreni - ha com-mentato Germano Baldi . -Naturalmente il premio va condi-viso con il sindaco Gravagnuoloche con il suo impegno ha con-tribuito notevolmente a raggiun-gere questi risultati. Per il 2007abbiamo già partecipato ad un ban-do della Regione Campania perpiantare un albero per ogni bam-bino nato, come previsto dalla leg-ge 113 del 1992, e pianteremo cin-quecentoquaranta alberi per i natidel 2000. Tra le altre iniziative, stia-mo attivando una convenzione vol-ta al controllo delle caldaie, siadomestiche che industriali, per veri-ficare le immissioni di gas serrain atmosfera, e potenzieremo laraccolta differenziata dei rifiuti».

Il dissesto idrogeologico nel Salernitano

Una mappa delle calamità naturali in provinciaper attuare una sana prevenzione ambientale

Studio del Centro Studi “Carlo Alfan de Rivera” curato da Pino Foscari

Cerimonia in Campidoglio alla presenza del Capo dello Stato

“Un bosco per Kioto”, premio al Comune di CavaRiconoscimento alla città metelliana per la tutela ambientale

Da questo numero ha inizio una rubricasull’acqua, elemento fondamentale per la vitaquotidiana e futura che oggi rischia di trasfor-marsi in merce di scambio. Sono già alcuni anniche padre Alex Zanotelli, prete comboniano,sta allertando i cittadini sul rischio di privatiz-zazione dell’acqua. Rischio più che tangibile,dato che nel napoletano è stato scongiuratoproprio perché padre Alex si è adoperato nelcostruire una rete, tra associazioni, comitati, sin-goli cittadini, perché si prendesse coscienza diquesto progetto, da parte delle pubbliche ammi-nistrazioni, per far fronte ai problemi di quan-

tità e qualità dell’acqua erogata. La rubrica servirà proprio a questo: innanzi

tutto sarà il riferimento per quanti abbiano dub-bi, timori, domande da esporre in merito, in secon-do luogo potrebbe diventare l’anello di con-giunzione di tutte le realtà comunitarie che abbia-no intenzione di costruire la famosa rete cui fariferimento padre Alex in ogni incontro pubbli-co cui partecipa. Uno di questi si è tenuto pres-so la parrocchia del Volto Santo di Pastena, aSalerno, ed ha visto la partecipazione di centi-naia di persone. Gente comune, che non imma-ginava minimamente che l’acqua stesse acqui-

stando lo stesso valore del petrolio, inteso comeinteresse da parte di privati a specularci sopra.Si tratta solo di una leggenda metropolitana oppu-re esistono veramente prospettive che vannoin questa direzione? Cercheremo di dare unarisposta ad ogni domanda, ospiteremo gli inter-venti dei diretti responsabili e dei cittadini cheriterranno opportuno esprimersi in merito. Peril momento invitiamo tutti a costituire dei comi-tati per la raccolta di firme destinate a soste-nere una proposta di legge sull’acqua, intesanon come merce di scambio, per i quali si èavviata una mobilitazione dal 13 gennaio in ognicomune d’Italia. Chiunque desideri mettersi incontatto può scrivere alla redazione di PanoramaTirreno, ([email protected] oppu-re [email protected]), oppure telefonare al 3293141673.

CHIARE FRESCHE E DOLCI ACQUE…L’acqua non è merce di scambio!

BiotecnologieCava vede il business

Disoccupazione, sottoccupazione,precarietà, lavoro in nero, questi soloalcuni dei termini tra i più usati in politica,in economia, all’interno dei nuclei familiari.Si è soliti definire “una piaga” la carenza dilavoro. E uno dei punti di forza del pro-gramma Gravagnuolo è stato proprioquesto, l’occupazione: l’eletto sindaco si èimpegnato a creare 1.000 posti di lavoronel corso del suo governo della città. Macome? Una prospettiva in questa direzioneè scaturita nitidamente dalla “Giornatastudio su ricerca e biotecnologie: dallaconoscenza allo sviluppo industriale”.Infatti il fine ultimo è espresso chiaramentedallo stesso primo cittadino in apertura deilavori: «Vogliamo che le idee che abbiamoselezionato (riferito agli 8 progetti selezio-nati per l’incubatore di impresa – n.d.r.)siano messe in condizione di diventarevere e proprie imprese innovative, in gradodi dare nuovi stimoli e nuove opportunità alnostro territorio». Forse c’è ancoradell’arcano in questo pensiero, oppurepotrebbe essere inteso come il solitoblaterare privo di sostanza del politico diturno. Eppure non è la prima volta chel’uomo, il cavese ha a che fare con labiotecnologia, che in effetti consiste nellosfruttamento di risorse naturali, o meglio diprocessi biologici per produrre beni eservizi. Tradizionalmente ciò è avvenuto inagricoltura attraverso la produzione divino, formaggi, birra, ecc, oppure attraver-so la conversione di bioproteine in antipa-rassitari biologici in agraria, o ancora incampo medico con la produzione diantibiotici, vaccini.

Oggi la biotecnologia si fa più sofisticatae si inizia a parlare di micro e nanotecnolo-gia anche a Cava, il che significa costruirecose piccole con una precisione assoluta.

La Giornata studio organizzata dalComune consta di due appuntamenti, dicarattere scientifico e imprenditoriale, chevanno a sostegno dell’idea di impresa“Progettazione e sviluppo per applicazionicliniche di ingegneria tissutale” selezionatanell’ambito del progetto Urban CittàSolidale. Un’équipe di esperti, insigniprofessori universitari, sia nazionali cheinternazionali, relazioneranno su temiparticolarmente dibattuti in campo scientifi-co, quali la ricerca sulle cellule staminali,prelevate da polpa dentaria, per applica-zione terapeutica e la funzione dellagenetica nelle applicazioni biomolecolari.Siamo lontani dalla concezione di impresaagricola o meccanica, ma l’amministrazio-ne ha scelto di sostenere questi progetticonsapevole delle grosse potenzialità cherappresentano per il nostro territorio:possono infatti tradursi in opportunità dicrescita per l’economia locale ed essereun trampolino per lo sviluppo della città.Ancora una motivazione a fronte di questoprogramma: «L’occasione per evidenziarel’effervescenza intellettuale e l’eccellenzadei cervelli presenti sul nostro territorio, ingrado di produrre, stimolare e rafforzare laricerca e promuoverne la possibilità ditrasformarla in nuove opportunità dibusiness», come ha voluto sottolinearel’assessore alla Formazione e LavoroFrancesco Musumeci.

P.R.

Notizie in breveI FATTI

Forza Italia su Decimare“Solo scelte populiste”

Il consigliere provinciale e comunale di Forza Italia,Carmine Adinolfi, è intervenuto sulla decisione dell’ammi-nistrazione comunale di Cava de’ Tirreni di allargare ilperimetro del Parco Diecimare anche alle aree del territo-rio limitrofe, definendola «una scelta demagogica e populi-sta, come nel miglior stile comunista, che vuole solamenteintrodurre nella nostra vallata altri steccati e divieti, oltreche criminalizzare e penalizzare quei cittadini che hanno ilsolo torto di praticare una attività venatoria nel pienorispetto della legge e che anzi contribuiscono in manieraseria e concreta anche al mantenimento ed al controllodelle nostre colline».

Secondo Adinolfi il parco rischierebbe di penalizzareancor di più le piccole attività agricole e servirebbe acreare un ennesimo carrozzone politico. «Il fallimento delParco Diecimare è la riprova che piuttosto di steccati evincoli è necessario invece praticare una politica volta alrecupero dei sentieri e del verde cittadino, con il coinvolgi-mento di tutte le associazioni ambientaliste, compresequelle dei cacciatori».

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La Caritas Diocesana risponde all’appel-lo lanciato da padre Carmelo Sanfelice,un missionario che da alcuni mesi è nelCongo dove sta lavorando instancabil-mente per «dare dignità a dei piccoli orfa-nelli». Sono per l’esattezza 115, che vivo-no in una struttura cattolica del villaggiodi Cahi nella diocesi di Bukava. L’aiutorichiesto alla Caritas diocesana da padreSanfelice è consequenziale ad un incon-tro avuto dallo stesso religioso conMons.Orazio Soricelli nei mesi scorsi.«Basta una cifra davvero modesta -afferma il presidente Rosario Pellegrino- per permettere a questi ragazzi unaadeguata scolarizzazione. In quest’areac’è un tasso di analfabetismo spaven-toso. Questi giovanetti affidati alle curedi padre Carmelo certamente meritanotutta la nostra attenzione. Numerosi di

questi bambini saranno affidati quantoprima a famiglie del posto che natural-mente non potranno accollarsi tutte lespese di vitto. E’ alto il tasso di povertàdell’intera zona. Noi come Caritas sia-mo vicini a padre Felice ma urge più che

mai anche l’aiuto di tutti. Con una ciframodesta, una tantum, sarà possibilefare avviare delle attività commerciali (ven-dita di riso, pesce secco, vestiti, carbo-ni e stoffe) a queste famiglie che con iproventi rivenienti da questa attivitàpotranno assistere i poveri orfanelli condecoro. Una sorta di adozione a distan-za molto particolare che siamo convintidarà dei buoni frutti».

Il progetto è stato denominato “IleKidogo” che nella lingua del posto signi-fica “poco”. «In effetti ci viene chiestoveramente poco - conclude il presiden-te Pellegrino - per ridare la speranza atanti bambini a cui è stata negata persi-no l’innocenza e la spensieratezza». Perqualsiasi informazione gli interessatipotranno rivolgersi alla Caritas Diocesanain piazza Duomo (tel.089466030).

Gennaio/Febbraio 2007 ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport

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E’ stata una vera e proprio“Festa dei popoli di Cava”quella che si è svolta lo scor-so mese di novembre. Lapioggia insistente non hacondizionato la partecipazio-ne dei cavesi a questa inte-ressante manifestazione orga-nizzata dalla benemerita asso-ciazione “Eugenio Rossetto”svoltasi nell’area dell’ex mer-cato coperto di Viale Crispi.

La onlus nasce nella cittàmetelliana il 31 gennaio del1995 per iniziativa di un grup-po di famiglie cavesi che ave-vano ospitato nell’estate e nelperiodo natalizio del 1994ragazzi profughi della guerracivile nella ex Jugoslavia pro-venienti dal campo di Lipovljani

(Croazia) nell’ambito di unprogetto di accoglienza orga-nizzato dai comuni di Cava eMaiori. Dal 1999 è iscritta alregistro del volontariato dellaregione Campania.

Le comunità degli stranieripresenti sul territorio metel-liano hanno “raccontato” i loropaesi di origine (Marocco,Perù, Polon ia , Russ ia ,Senegal , Sr i Lanka edUcraina) con oggetti, foto, abi-ti tradizionali, musica, storiee ricette gastronomiche.

Molto soddisfatto della riu-scita della kermesse il respon-sabile della Associazioneonlus cavese, FerdinandoCastaldo D’Ursi. «Il nostroimpegno era quello di coin-

volgere molta gente - ha sot-tolineato - ed i risultati ci appa-gano pienamente. Nonostantele cattive condizioni atmosfe-riche in molti hanno visitatogli stand degli amici extraco-munitari che vivono nellanostra città. Un risultato appa-gante che contribuirà anchea far superare molti pregiudi-zi». Una delegazione di inse-gnanti presenti alla manife-stazione ha chiesto alla“Eugenio Rossetto” di rende-re itinerante la “festa dei popo-li” presso tutte le scuole del-la città. Un’iniziativa che, seavrà un seguito, potrà farconoscere usi e costumi del-le popolazioni di extraeuropeianche ai ragazzi e contribuirà

ad una maggiore integrazio-ne tra varie etnie.

Nel corso della giornata è sta-to sottoscritto da numerosipartecipanti alla “Festa deiPopoli” un documento redat-to dall’associazione “EugenioRossetto” nel quale vengonoavanzate alcune proposteoperative, come l’istituzionedella casa delle associazionie delle interculturalità.Viene,altresì, richiesta l’istituzione diuna consulta degli stranieri, ilpotenziamento dell’ufficioimmigrati, la partecipazione dirappresentanti di extracomu-nitari a consulte, commissio-ni ed altri organismi istituzio-nali.

FRANCESCO ROMANELLI

Interessante iniziativa culturale è stata orga-nizzata tra l’associazione Come&Te ed il perio-dico della costiera amalfitana Ecomagazine,diretto da Alfonso Bottone, di recente elettovicepresidente dell’Associazione GiornalistiCava-Costa d’Amalfi. Come&Te è la contra-zione di Comunicazione & Territorio ed è pre-sieduta da Pasquale Petrillo, già capo staffdella passata amministrazione Messina. Si trat-ta di un salotto letterario con scadenze fissefino alla prossima primavera, presso il qualesi presentano tra i più validi scrittori del pano-rama nazionale, per discutere dei loro ultimilibri, editi tra il novembre 2005 e il novembre2006.

Finora si sono avuti gli incontri con PeppeLanzetta attore, autore di soggetti cinemato-grafici e regista, con il suo Giugno Ricasso;seguito da Claudio Velardi, noto esperto diComunicazione e consigliere politico diMassimo D’Alema durante il periodo in cui èstato capo del Governo, autore di L’anno chedoveva cambiare l’Italia; infine, MassimoCampanini, che ha presentato il suo Pensieroislamico contemporaneo.

Il salotto si svolge tra Cava e la Costiera, ilvenerdì presso il Social Tennis di Cava, il saba-to presso una delle sedi lungo la costa amal-fitana (Aule Consiliare di Maiori, Vietri, Paiano;Sala Benincasa di Cetara).

“Ile Kidogo”, per aiutare il Congo basta “poco”

Iniziativa di “Come&Te” ed Ecomagazine

Un salotto letterario sulle novità editorialiSerie di incontri con i principali autori contemporanei

E’ trascorso già un annodalla morte di padre AttilioMellone, francescano ed illu-stre uomo di cultura. Per ricor-darlo è stata celebrata unamessa nel convento dei fran-cescani di Piazza Nicoteradove padre Attilio aveva edu-ca to numeros i g iovan i“all’amore per Gesù Cristonelle concrete realtà dellavita”. Insigne “dantista” ave-va fondato nel 1974 la “LecturaDantis Metelliana” che anco-ra oggi, molto attiva, richiamain città i maggiori studiosi del“divin poeta”.

Padre Attilio (il suo nome dibattesimo era Olimpio) eranato a Montesano sulla

Marcellana il 19 luglio del1917. Vestì l’abito francesca-no dell’Ordine dei frati mino-

ri nel 1933; fu ordinato sacer-dote il 29 giugno del 1941. Nel1951 arrivò in città per inse-gnare teologia dogmatica nellocale seminario. Diventò assi-stente spirituale della Fuci edei Laureati cattolici. Nel perio-do 1964-1970 da Visitatoregenerale delle missioni fran-cescane in Libia, diventò vica-r i o p resso l ’ i s t i t u t oFrancescano di Grottaferrata.L’anno successivo ritornò nel-la città metelliana e, grazie allasua grande conoscenzadell’opera dantesca, venneinvitato a commentare i can-ti del Sommo Poeta nelle piùprestigiose sedi di LecturaDantis italiane. Nel 2004, per

la meritoria opera svolta nelcampo della letteratura, ilcomune metelliano gli conferìla cittadinanza onoraria. Hacessato di vivere, destandogrande commozione in tuttala città, il 14 novembre delloscorso anno.

Le numerose pubblicazionidi padre Attilio su Dante sonostate raccolte in un unicotesto: “Saggi e letture dante-sche”, pubblicato lo scorsoanno dalla casa editriceGaia/Periscopio. L’opera haottenuto una menzione spe-ciale nel corso dell’ultimoPremio “Valitutti svoltosi adottobre.

FRANCESCO ROMANELLI

A un anno dalla morte di Padre Attilio Mellone“Lectura Dantis Metelliana” ne ricorda l’impegno

AVVISO ALLE AZIENDE

CCoonn uunnaabbbboonnaammeennttoo aa

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[email protected]

ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualitàcostume & sport

Se la musica è nel webARMANDO FERRAIOLI

Da sempre le nuove tecnologiedi comunicazione hanno coin-volto il mercato delle opere

musicali. Oggi l’industria fonograficasi trova a dover affrontare l’avventodei mezzi di trasmissione digitale del-le opere d’ingegno.La vera rivoluzione per l’industriamusicale è nata dal momento in cuila rete ha incominciato ad affermarsicome valida alternativa ai normalicanali di distribuzione dell’informazioneculturale. Non a caso la musica è sta-

ta la prima tra le opere dell’ingegno ad esplorare il cyber-spazio. Nel nuovo ambiente digitale le fondamenta, sulle qua-li si sono da sempre poggiate le regole dell’industria fono-grafica, sono sovvertite dalla veste immateriale delle opered’ingegno, che navigano nel web scorporate dal supportomateriale. In internet ogni artista è in grado di promuoverele proprie opere, metterle a disposizione del pubblico e distri-buirle, senza la necessità di rivolgersi ai tradizionali inter-mediari. In internet i ruoli, gli schemi tradizionali non hannopiù valore. Nella disciplina del diritto d’autore con il termine“pirateria” si indica tradizionalmente la violazione dei dirittiesclusivi riconosciuti dalla legge ai titolari del diritto d’auto-re e dei diritti connessi ai fini di lucro o commerciali.

Questo volume è nato con l’intento di tracciare la discipli-na del diritto d’autore sulle opere musicali, con particolareattenzione alle problematiche giuridiche, economiche esociali apportate dai nuovi mezzi di fruizione digitale delleopere dell’ingegno.

L’esigenza di una trattazione specifica della materia deri-va dal fatto che l’opera musicale è la prima forma d’arte adessere fruita nel web. Giovani musicisti, studenti, produtto-ri, artisti, consumatori ed altri protagonisti dell’industria disettore sono sempre di più alla ricerca di nozioni di base suldiritto della musica, in quanto la conoscenza di queste ulti-me, è necessaria per operare legittimamente sul mercato,assicurandosi la tutela dei propri interessi ed il rispetto diquello altrui .

Nel volume viene ottimamente analizzato il rapporto tra lamusica e la tecnologia, caratterizzato dalle nuove forme digodimento delle opere musicale on line attraverso i servizidi file-sharing, swapping e peer-to-peer, inaugurati daMp3.com e Napster e vengono inoltre analizzati i rapportitra la musica e la legge, la normativa italiana in merito, l’ammi-nistrazione del diritto d’autore on line e le prospettive peril diritto d’autore digitale in un’ottica giuridico- economica.

D. De AngelisLA TUTELA GIURIDICA DELLE OPERE MUSICALI DIGITALIGiuffrè Editore (Mi)327 pagine - Euro 24.00

La S.p.A. si rinnova

La riforma delle società dicapitali di recente fattura e piùin particolare, quella delle

società per azioni, ha portato comeconseguenza delle modificazioni deicomportamenti sociali delle stesse,fornendo agli azionisti di controlloquel modello strutturale di governodell’impresa che si sostanzia in unaquantità di strumenti giuridici che,ad un tempo, concentrano tutto ilpotere di gestione nelle loro manied allontanano le responsabilità della società e loro dalleconseguenze della gestione da esse poste in essere. Lenovità introdotte dalla riforma entrata in vigore il 1°gennaio 2004 hanno reso necessario l’avvio di una analisicritica di tale disciplina, quale risultato dall’apporto innova-tivo che la riforma ha portato, iniziando un cammino chenon sarà breve, pacifico e agevole.

Il testo propone una visitazione critica-sistematica ditutta la disciplina delle società per azioni illustrandonedettagliatamente l’organizzazione patrimoniale, l’organiz-zazione dei proprietari del capitale conferito, soci e degliapporti effettuati, titolari di altri strumenti finanziari comun-que denominati, l’organizzazione dell’amministrazione egestione della società e del relativo controllo, il bilanciod’esercizio, i sistemi alternativi di gestione e di controllo.

Nel testo viene evidenziata la rinnovata versatilità della“forma” società per azione. Questa, infatti, appare direttaad offrire ulteriori strumenti di operatività alle iniziativeimprenditoriali, attraverso il nuovo disegno dell’organizza-zione patrimoniale, di quella dei titolari dei conferimenti edegli apporti a vario titolo, nonché di quella così dettacorporativa.

A. BracciodietaLA NUOVA SOCIETÀ PER AZIONIGiuffrè Editore (MI) 2006 543 pagine - Euro 34.00

RecensioniSCAFFALE

CULTURA E SOLIDARIETÀIniziativa dell’associazione “Eugenio Rossetto”

“Festa dei popoli”, proposteper conoscersi e integrarsi

Padre Attilio Mellone

L’arcivescovo Orazio Soricelli

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CULTURAGennaio/Febbraio 2007ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualità

costume & sport 11

La VII edizione del Concorso letterario“Badia di Cava de’ Tirreni”, organizzato dalComune e dal Distretto Scolastico, si è con-cluso con la vittoria dello scrittore FedericoMoccia, con il suo popolarissimo “Tre metrisopra il cielo”, e della studentessa RosariaDe Rosa del Liceo Classico “Marco Galdi”,rispettivamente nella categoria Autori e nellacategoria Studenti.

Nelle votazioni della giuria, composta dacirca 100 studenti, Federico Moccia ha supe-

rato Giorgia Manzi, autrice di “Non avrò piùpaura”, storia di un’infanzia violata, e IsabellaSantacroce, autrice di “Lovers”, storia d’amo-re tra due ragazze in crisi per la presenza delpadre di una di loro come terzo incomodo.

La classifica degli studenti, basata sulle pro-ve estemporanee di analisi critica e creativitàlegate ai libri in concorso, è stata stabilita daimembri della Commissione Scientifica, che asuo tempo aveva scelto i quindici libri in con-corso, da cui trarre i cinque finalisti da sotto-

porre al vaglio dei giovani. Alle spalle di Rosaria De Rosa, secondo

premio ex aequo per Marina Pastore e DavideFusco (Liceo Scientifico “A.Genoino”).

La De Rosa ha vinto anche il primo premionella classifica per la migliore analisi critica,superando Marina Pastore e la sua compa-gna di Istituto Maria Senatore. Nella provacreativa, ha prevalso Davide Fusco su RosariaDe Rosa e Marina Pastore, dopo un’entusia-smante volata all’insegna della qualità e del-

la fantasia. La cerimonia finale, presentata da Chiara

D’Amico e Franco Bruno Vitolo, è stata allie-tata dalle musiche di Paolo Degli Esposti eDario Basta, componenti del complesso “Raretracce”, specializzato appunto nell’esecuzio-ne delle canzoni di Rino Gaetano, il genialecantautore prematuramente scomparsotrent’anni fa e mai dimenticato.

Ma l’operetta è davverofinita? Sembrerebbe di nodopo il successo ottenuto incittà dalla compagnia teatra-le di Gerardo Sellitti di NoceraInferiore, che si è esibita nelsalone delle feste del SocialTennis Club, presiedutodall’avvocato FrancescoAccarino, presentando ”Lavedova (sempre) allegra” diFranz Lehár riadattata proprio

dal bravo Sellitti. Nessun altrocompositore di operette riu-scì come Lehàr in quest’ope-retta a intrecciare così benefra di loro la musica e la tra-ma. A chi gli rimproverava discrivere delle operette trop-po operistiche, tragiche e sen-timentali, egli rispondeva:«Non credo che lo scopodell’operetta sia quello di tra-scinare nel ridicolo e nel buffo

tutto ciò che è bello e subli-me. Il mio obiettivo è nobili-tare l’operetta!». Per render-la maggiormente ”compren-sibile” Gerardo Sellitti ha eli-minato nei colloqui le parti can-tate che sono state rese cosìmolto comprensibili. Certoqualche amante dell’operet-ta pura magari non avrà con-diviso ma il successo ottenu-to certamente premia questa

compagnia composta non daattori professionisti. Un plau-so, quindi, a Gerardo Sellitti(un medico prestato all’arte).

Ci sentiamo anche di sotto-lineare le performance diTommaso Avallone (ex diri-gente di azienda), noto nonsolo ai cavesi per la sua bra-vura anche in altri settori arti-stici, che ha interpretato conbravura la parte del conteDanilo Danilowitch, e diGennaro Marino (bancario),che calca da molti anni i pal-coscenici, nella parte del can-celliere d’ambasciata Njiegus.La sua comicità “furba” ed

accattivante ha catturatol’attenta platea che ha sotto-lineato la sua interpretazionecon numerosi applausi.Ammiccante e brava AntoniaRuggiero (Valencienne),essenziale e professionaleAntonella Crudele (AnnaGlavari). Senza peccare dipiaggeria un bravo anche atutti gli altri: Enzo Crudele(Kromow), Maria TeresaContaldo (Olga), RobertoCos tab i l e (Cam i l l o de

Rossillon), Nanni Pasetti (Rouldi Saint Brioche), EmilioS ma l done (V i scon teCascada), Giovanni Cesaro(Bogdanowitch), FrancescaRuggiero (Silviana), FabioLana ro (Co lonne l l oPritschitch), Maria GiovannaRugg ie ro (Praskowia ) ,Stefania e Grazia Smaldone,Alessandra Ruggiero eTeresa D’Alessandro (com-ponenti del corpo di ballo).

FRANCESCO ROMANELLI

Consegnati i Premi Badia

Un’edizione “tre metri sopra il cielo”Moccia il più votato, la giovane De Rosa prima fra gli studenti

”La vedova (sempre) allegra” al Social Tennis Club

Chi ha detto che l’operetta è finita?

La compagnia teatrale di Gerardo Sellitti di Nocera Inferiore, nel salonedelle feste del Social Tennis Club, dove ha presentato ”La vedova(sempre) allegra” di Franz Lehár; a fianco, Tommaso Avallone e AntoniaRuggiero

Sono molti coloro che,pur amanti della poesia,si accostano malvolen-

tieri a quella in lingua napole-tana. Ciò accade, secondome, per due motivi: il primo,più diffuso tra le persone col-te, è che la lirica dialettale èritenuta un genere minore; ilsecondo è la difficoltà di let-tura del dialetto, dovuta a pocadimestichezza con la sua glo-riosa tradizione letteraria.Eppure, se viene semplice-mente ascoltata, la poesiadialettale piace, eccome! Allora perché non leggerla, vistoche la parola letta può offrire emozioni più durature? Un’occa-sione ce la offre Tommaso Avagliano con un volumetto diversi dal titolo Tra veglia e suonno (Cava, Il Portico editore,2005).

L’autore, ispirandosi alla lezione dei classici della lettera-tura napoletana, con un lavoro ammirevole approda felice-mente a una personale rielaborazione della lingua di Russoe di Di Giacomo, attualizzandola e rendendola più rispon-dente alla sua inevitabile evoluzione. Ne è nata un’opera godi-bile sotto ogni aspetto. I temi trattati sono quelli eterni dellavera poesia: l’amore, la nostalgia, il rimpianto per il tempoche passa. Il tutto trasfigurato dalla consapevolezza di lascia-re una “traccia” della nostra avventura umana.

Sono lieto di affermare che questo libro di Avagliano è vera-mente bello, sia per la veste grafica (impeccabile, com’è nel-la tradizione del suo mestiere di editore) che per il contenu-to. Senza presunzione, credo di essere un discreto intendi-tore della poesia e della canzone di Napoli. Perciò posso direcon sincerità (quella che nasce dall’ammirazione delle ope-re altrui) che in Tra veglia e suonno i risultati raggiunti sonodavvero notevoli. Le composizioni della raccolta sono tuttegodibili, ma una fra tutte mi ha particolarmente colpito: “P’ ’astrada ’e Croce”, in cui il verso quinario adoperato è di raralevità e leggiadria. Basta leggere la strofa finale per render-sene conto: “Tra veglia e suonno / da nu curtiglio / sento namamma / ca chiamma ’o figlio. / Sperza p’ ’o cielo / strilla narondine, / squilla na fàuce / sott’a nu ponte. / L’acqua int’ ’avasca / nun fruscia chiù. / Zitte, int’ ’o bosco / canta ’o cucù!”.

ALDO AMABILE

Il libro di PasqualePetrillo Testimone diparte - La cronaca, i

retroscena e le curiositàdegli ultimi venti anni divita politica cavese - èuna carrellata di per-sonaggi della politicacavese, ma anche del-la vita sociale, econo-mica e civile di Cava de’Tirreni. Ripercorre,attraverso commenti,ricordi e riflessioni, gliultimi venti anni (1988-2006) della cronacapolitica cittadina. E’ ilracconto delle vicendepolitiche ed ammini-strative che vanno dagliultimi anni del sindaco Abbro agli anni di Fiorillo, fino alla vit-toria del centrodestra con Messina, la sua defenestrazionee la successiva elezione di Gravagnuolo. Si tratta di circaquattrocento pagine in cui si intrecciano avvenimenti politi-co-amministrativi con alcune delle vicende cittadine più rile-vanti: l’abusivismo edilizio ed il problema della casa, la crisieconomica ed occupazionale con le vicissitudini della Di Mauroe della Manifattura Tabacchi, l’acqua ai nitrati e l’emergenzarifiuti, il trincerone ed il sottovia veicolare, la piscina copertaed il palazzetto della sanità. Sullo sfondo, alcune delle vicen-de politiche nazionali ed internazionali che hanno accompa-gnato ed inciso anche sulla vita politica cavese: tangento-poli, la caduta del Muro di Berlino, la fine della DC, la crisidei partiti, la seconda repubblica, l’affermazione di Forza Italiae di Berlusconi, la tragedia dell’11 settembre, la vittoriadell’Unione di Prodi.

La col legaP a t r i z i aReso ha

presentato alC l u bUnivers i ta r ioCavese una suoi n t e r e s s a n t etesto: ”Bambini…nel mondo”.Con modestiaasserisce che «illibro non nascecon l’intenzionedi fare letteratu-ra ma solo comestimolo ad apri-re la propria fine-stra sul mondo,dura nove rac-conti, affinchéogni donna edogni uomo, nelmomento in cui entrano in contatto con un bambino, pensi-no che non esiste solo quel bambino».

Sì effettivamente, Patrizia è una donna intelligente con unamiriade di sentimenti puri. E’ una donna che è stata e sarà(ne siamo convinti) sempre in prima linea per combattere isoprusi e le ingiustizie che si consumano nei confronti deipiù piccoli e degli indifesi.

Il libro è stato scritto, non è una banalità, con il suo grandecuore anche di mamma. Sono delle storie molto tenere dovei personaggi sono, appunto, i bambini. Un libro che meritacertamente di essere letto tutto di un fiato. Lei non lo dice main cuor suo sogna una società a misura di bambino perchésarebbe certamente più giusta.

Parte del ricavato della vendita del libro andrà a Pigrizia,l’associazione di Alex Zanotelli, per sostenere le missioni inAfrica, e a S.O.Solidarietà, della dott.ssa Maria Aloide Tonin,impegnata per la ristrutturazione di un ospedale a Emekukuin Nigeria.

Patrizia ResoBAMBINI… NEL MONDO2006 - Û 10,00

RecensioniSCAFFALE

Tra “veglia e suonno”, la tracciapoetica di Tommaso Avagliano

Politica cavese degli ultimi annivista da un “testimone di parte”

Nove racconti sui bambiniper aprire la porta al mondo

Il libro di Mimmo Venditti “Commedie pergioco”, edito da “Il Castello”, è stato presen-tato a dicembre a Santa Maria del Rifugio. Ilvolume presenta la prefazione di GiuseppeMuoio e gode del patrocinio della Provinciadi Salerno, del Comune di Cava de’ Tirreni edell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismodi Cava.

“Commedie per gioco” raccoglie cinque com-medie scritte da Venditti e che l’autore stes-

so ha portato al successo nei teatri di tutt’Italia,ottenendo anche premi e riconoscimenti: “Miomarito aspetta… un figlio”, “La vera storia delmedico dei pazzi”, “Chi trova un amico… etc.etc.”, “La Commedia Nova”, “Nu Sosia ugua-le a mme”.

Un libro nato per festeggiare i cinquantaanni di carriera dell’attore e i trenta anni del-la compagnia “Piccolo Teatro al Borgo”, di cuiVenditti è l’anima pulsante.

Commedie scritte da Venditti “per gioco”

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Gennaio/Febbraio 200712

ADRIANO MONGIELLOQuattrocentotrentaquattro ore di ritardo per

ottenere un responso che già conoscevamo,che la Cavese è di una spanna abbondantesuperiore alla Salernitana, ed altre 96 ore peravere la conferma che i biancoblu sono la veraterza forza del campionato, sempre ammes-so che il Ravenna superi l’ostacolo delSimonetta Lamberti quando dovrà renderlevisita nel mese di febbraio: così lapidari e spa-valdi? Certo, anche se il calcio non è una scien-za esatta, comunque restano le prestazioniche da convincenti sono diventate garanziadi spettacolo, di tecnica e tattica calcistica,resta una duttilità dei singoli nell’occupare ruo-li diversi, geometrie vincenti anche a dispet-to di infortuni, squalifiche e cessioni autono-me (leggasi l’addio irriverente e improvviso,alla vigilia di Salernitana-Cavese, da parte diRomondini), quindi un collage di capacità deltecnico, Sasà Campilongo, conoscenza del-le caratteristiche dei calciatori che servonoalle teorie dell’allenatore, targata Dionisio, entu-siasmo che non deborda dai limiti della cor-rettezza, il pubblico, ultras in testa. Ci stiamodivertendo, e non lo nascondiamo, sono tut-ti a parlare e scrivere di sorpresa e di mira-colo, ma forse sono coloro che si sono inte-ressati alla Cavese di Campilongo solo dalla

C1, dimenticando che è da un paio di anniche distribuiamo lezioni di calcio, un po’ ingiro per il Centro-Sud, Emilia e Toscana com-prese, e la squadra non è formata da talentidi categoria superiore, ma da calciatori chesono stati educati all’agonismo, alla tattica edalla sofferenza (calcisticamente si intende) daltrainer, che mira, e giustamente, ad uno deicampionati superiori, A o B!

POMERIGGIO ALL’ARECHI. Il pubblicocavese all’Arechi è stato straordinario: primadell’inizio della gara e fino ad inizio ripresa,nessuno striscione volgare, nessun coro con-tro, ma un solo canto “pro” Cavese, mentrenel secondo tempo, qualche scritta, simpati-ca, inneggiante al “cavalluccio marino” finitonell’acquario di Aliberti, oppure ai fatti (que-sto per rispondere allo scritto di Marcello Festasu Popolo Sportivo, distribuito in occasionedella gara) che le hanno consentito di esse-re “recuperata” nonostante una retrocessio-ne sul campo, mentre per gli aquilotti le pro-mozioni dall’eccellenza alla C1 sono state gua-dagnate sul manto erboso. Stipati in una gab-bia, oggetto di lanci di petardi truccati, impos-sibilitati a qualsiasi tipo di coreografia, hannomostrato lealtà sportiva e attaccamento ai colo-ri biancoblu, un misto di ceti sociali, un unicocomportamento, un unico rammarico, una par-

tita dominata ma non vinta. Pazienza, il goalè venuto dopo soli quattro giorni per stende-re il Foggia, lo squadrone, il blasonato sata-nello che doveva stravincere il torneo.

OMAGGIO A MARI? Vergognoso e stru-mentale atteggiamento della società grana-ta, nell’ambito della cerimonia prevista ad ini-zio gara all’Arechi, per ricordare Catello Mari.Invitato il Sig. Giuseppe, padre del calciato-re della Cavese perito tragicamente in un inci-dente d’auto, il giorno della promozione in C1,

a ricevere una targa da parte della Salernitana,non gli è stato consegnato alcunchè, è statocostretto a vedere la partita in un settore chenon era quello garantito dalla società, ed èstato ignorato dal presidente Lombardi. La rea-zione di Mari è stata più che giustificata: «Nonpermetterò a nessuno di speculare sulla mor-te di mio figlio – ha tuonato il maresciallo –né tantomeno ad una società che si è com-portata in maniera indegna e vile, alla qualenon ho chiesto io di organizzare consegna ditarghe, ma alla quale ho risposto affermati-vamente alla richiesta di intervenire per com-pletare una giornata di sport, alla quale miofiglio avrebbe dato tanto pur di parteciparvi».

IL 2007. Ma guardiamo avanti. L’arrivo diUnniemi, jolly di centrocampo e difensore divalore, dovrebbe essere il primo di 4 rinforzi.La società non parla ma ci crede, i tifosi sistropicciano gli occhi nel vedere la classifica,i commenti all’unisono per una squadra chec’è ed è forte: come pensare ad un 2007 comeanno di transizione? L’illusione è figlia dellapresunzione, ma oggi nella valle metelliananon si respirà né l’una né l’altra, si fa il pun-to, partita dopo partita, la si gioca per vince-re e nessuno opera particolari pressionidall’esterno, dobbiamo solo non svegliarci daquesto sogno che dura, dura, dura…

Archiviato il girone d’andata con la bella prestazione nel derby, nel ritorno non si deve mollare la zona play off

Questa è una Cavese che fa divertireEsemplare il comportamento dei tifosi all’Arechi e col Taranto. Senza passi falsi in trasferta, è lecito sognare

ANORAMATirrenoTirrenoSPORT

periodico di attualitàcostume & …

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11ª giornata - 12/11/06RAVENNA-CAVESE 2-1

RAVENNA (4-4-2): Capecchi 6,5;Dei 6,5 Serafini 6,5 Anzalone 6,5Fasano 6,5; Aloe 6,5 (26’ stCavagna 6) Affatigato 6,5 (6’ stCossu 6) Sciaccaluga 6,5 Pizzolla7; Succi 7 (38’ st Dicuonzo sv)Chianese 6,5. A disp.: RossiNicoletto Gorini Gerbino. All. D.Pagliari.CAVESE (4-3-3): Mancinelli 6,5;Arno 6 Cipriani 6 Pittilino 5Nocerino 5 Alfano 6; Tatomir 6(11’ st Romondini 6) D’ Amico 6,5(34’ st Albano sv); Tarantino 6Ercolano 5 Schetter 6 (48’ stRossi). A disp.: RodomontiSportillo De Giorgi Aquino. All.Campilongo.ARBITRO: Ferrandini di Sondrio.Guardalinee: Tremolada ePignataro.MARCATORI: 38’ pt Succi (Ra),41’ pt Pittilino (Ca), 19’ st Succi(Ra) rigore.ESPULSI: 42’ pt Nocerino (Ca)doppia ammonizione; 45’ ptErcolano (Ca) scorrettezze; 47’ stPittilino fallo da dietro. Al 46’ delpt era stato espulso anche iltecnico della Cavese Campilongoper proteste.AMMONITI: Tatomir ErcolanoPittilino Alfano Nocerino SchetterMancinelli e Tarantino dellaCavese: Succi del Ravenna.NOTE: spettatori 3059 (paganti2357; abbonati 702) con rappre-sentanza campana per unincasso complessivo di 34.978euro. Angoli 5 - per il Ravenna.Rec.:5’ pt; 5’ st.

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12ª giornata - 19/11/06CAVESE-MANFREDONIA 4-1

CAVESE (4-4-2)- Mancinelli 7;Volpecina 6,5 (42’st. Prevete sv.),Cipriani 6,5, Rossi 6,5, Sportillo 6(11’st. Arno 6); Alfano 7,Romondini 7,5, Tatomir 6,5,D’Amico 7; Albano 6,5, Tarantino7 (27’st. De Giorgio 6). A disp.Rodomonti, Cerchia, Perna,Cuomo. All. Di Napoli (squalificatoCampilongo).MANFREDONIA (4-4-2)Sassanelli 5; Calabro 5 (36’st.Citro sv.), Trinchera 4,5,Giovannini 5,5, De Simone 6;Machado 5, Togni 6, De Santis 6,Piccioni 5,5 (17’st. Brutto 6);Vadacca 6 (23’ Apuzzo 5,5 ),Bonvissuto 6. A disp.: Pierotti, DeGiosa, Scarlato, Musacco. All.Pierini.ARBITRO: Barbirati di Ferrara.Guardalinee: Spadaccini - DeFalco.MARCATORI: 44’pt. Tarantino,24’st Albano rig. (C), 39’st. Alfano(C), 44’st. Bonvissuto rig. (M),49’st. Romondini (C).ESPULSO: 22’st. Sassanelli (M)per doppia ammonizione.AMMONITI: D’Amico (C), Albano(C), Togni (M), De Simone (M),Cipriani (C), Giovannini (M),Romondini (C).NOTE : Spettatori oltre 3.000 consparuta rappresentanza ospite(paganti 2.509, più 575 abbonati,per un incasso di euro 35,440compresa quota abbonati). Angoli7 a 1 per il Manfredonia.Recupero: pt. 1’ st.5’.

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13ª giornata - 27/11/06AVELLINO-CAVESE 4-0

AVELLINO (3-4-1-2):Gragnaniello 6,5; D’Andrea 6,5Puleo 6,5 Bacis 6; De Angelis 6,5(27’st Diliso sv); Di Cecco 6,5Riccio 7 Moretti 7,5; Grieco 7,5(38’st Tufano sv); Biancolino 7,5(33’st Rivaldo sv) Evacuo 7,5. Adisp: Milan, Ametrano, Ulivi,Ascenzi. All. Galderisi.CAVESE (4-3-1-2): Mancinelli 4,5;Arno 4,5 Nocerino 5 Rossi 5Sportillo 5 (14’st Prevete 6);Alfano 5 Tatomir 5,5 (33’st Manzosv) Romondini 5,5 D’Amico 5 (1’stDe Giorgio 6); Tarantino 5,5;Albano 5. A disp: Rodomonti,Volpecina, Cerchia, Cuomo. All.Campilongo (squalificato), inpanchina Di Napoli.ARBITRO: Valeri di Roma.Guardalinee: Taiano e Signorile.MARCATORI: 22’pt Biancolino,8’st Evacuo, 10’st Moretti, 13’stGrieco.AMMONITI: Sportillo (C), Alfano(C), Moretti (A), Tatomir (C), Diliso(A).NOTE: Avellino con il lutto albraccio. Prima del fischio d’inizioè stato osservato un minuto disilenzio in ricordo di Gian PietroTagliaferro, ex centrocampistadell’Avellino, deceduto a 47 anniin un incidente stradale. L’arbitro,tra il 2’ ed il 7’ della ripresa, èstato costretto ad interrompere ilgioco in tre occasioni per lancio incampo di fumogeni provenientidalla curva riservata alla tifoseriaospite. Spettatori 8.000 circa.paganti 7.146, incasso 82.095,00euro. Angoli 3-9 per la Cavese.Rec. 0’pt, 4’ st.

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14ª giornata - 4/12/06CAVESE-JUVE STABIA 3-1

CAVESE (4-3-3)- Mancinelli 6;Arno 6, Rossi 6, Cipriani 6 (13 stManzo 6), Nocerino 6; Alfano 8(43’ st Sorbino sv), Romondini6,5, D’Amico 6,5; Tarantino 7,Ercolano 7,5, De Giorgio 6,5(41’st Tatomir sv) A disp.Rodomonti, Volpecina, Prevete,Albano. All. Di Napoli.JUVE STABIA (3-5-2) Benassi 6;Mariniello 6, Viviani 5,5 (35 stFemiano E. sv) Silvestri 6; D’Anna6,5, De Rosa 5,5 (30’ stTerracciano 6), Esposito 5 (1 stAncione 5,5) Rinaldi 6, FemianoA. 6,5; Baclet 5,5, Galantucci 5.ARBITRO: Forconi di Aprillia.Guardalinee: Marino e De Pinto.MARCATORI: 19’ pt Femiano A.(JS), 33’ pt e 41’ pt Alfano (C), 16’st Ercolano (C). AMMONITI:Mariniello (JS), Ercolano e Arno(C).NOTE : Spettatori 3.000 circa(paganti 2.256, più 575 abbonati,per un incasso di euro 34.523compresa quota abbonati). Angoli5 a 3 per la Cavese. Recupero: pt2’; st. 5’. Gli ultras della Cavesehanno disertato l’incontro perprotesta contro la decisione delprefetto di posticipare la gara.Molti dei circa 1000 tifosi ospitisono entrati con mezz’ora diritardo. Prima della gara il padredello scomparso Catello Mari haconsegnato la maglia di ambasci-atori dell’ AICOVIS ai sindaci diCava e di Castellammare.

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15ª giornata - 10/12/06TERAMO - CAVESE 2-1

TERAMO (4-4-2): Paoloni 6,5;Maury 6,5 Cascone 7 Migliacciosv (23’ pt Filippi sv; 44’ ptD’Alessandro 6) Radi 6,5;Margarita 7 Catinali 7 Chiarotto6,5 Capodaglio 7; Amodeo 7 (26’st Turienzo sv) Myrtaj 7,5. A disp:Scarabattola, Romano, Thiago,Luiso. All. Gabetta.CAVESE (4-3-3): Mancinelli 7,5;Arno 6 Pittilino 5 Cipriani 6Nocerino 5,5; Alfano 5,5 (16’ stTatomir 6) Romondini 5,5 D’Amico6 (42’ st Prevete sv); Tarantino 6(29’ st Albano sv) Ercolano 5,5 DeGiorgio 5. A disp.: Rodomonti,Rossi, Volpecina, Sorbino. All.Campilongo.ARBITRO: Baracani di Firenze.Guardalinee: Gambini e Martini.MARCATORI: 24’ pt Myrtaj (T),26’ pt Tarantino (C), 6’ st Myrtaj(T, rig).AMMONITI: Radi (T), Cascone(T), Capodaglio (T), Pittilino (C),Tarantino (C).NOTE: spettatori 1244 di cui 850paganti e 394 abbonati per14.521 euro di incasso. Angoli 7-3per la Cavese. Recuperi: 3’ pt, 5’st.

Così a Novembre e DicembreTABELLINI

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LA FOTO

Lo stricione piùbello all’Arechi

In occasione del derby con la Salernitana i tifosi della Cavesehanno esibito un cartellone con l’immagine di Pipotto Tarallo,indimenticato giornalista e commentatore, oltre che appas-sionato della squadra aquilotta, morto prematuramente. Unbel ricordo!

SPORTGennaio/Febbraio 2007ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualità

costume & sport 13

BIAGIO ANGRISANILa partenza dopo il pit stop

del mercato di gennaio aprenuovi scenari al campionatodi C1, girone B. Tutte le squa-dre hanno modificato, poco omolto a seconda delle esi-genze, i loro assetti. Un buonnumero di formazioni nel frat-tempo ha cambiato ancheallenatore e altri tecnici cadran-no prima che la stagione ter-mini . Così va i l calc io.

E’ difficile poter dire a pochigiorni dalla chiusura gli affarimigliori. In questi casi occor-re guardare la realtà, che almomento vede in alta quotadue squadre (Avellino eRavenna) contendersi la lea-dership con un vantaggio mini-mo sulle inseguitrici. Tra que-ste c’è anche la Cavese chesul mercato ha ingaggiatoalcuni elementi che dovreb-bero permettere a Campilongodi poter lottare sino alla finenella corsa verso la serie B,magari allargata al giro dei playoff.

Il Foggia non è certo rima-sto alla finestra e dopo aversostituito il tecnico riparteabbastanza modificato in varireparti. Tra gli obiettivi dauni

c’è la promozione diretta e ilrelativo inseguimento ai bian-coverdi allenati da Galderisie ai giallorossi gestiti da DinoPagliari. Nella contesa potreb-bero rivelarsi decisivi gli scon-tri diretti.

Il Taranto, dopo la gazzar-ra messa in atto da alcune cen-tinaia di suoi sostenitori nellagara di Cava de’ Tirreni, cer-ca di rimettersi in carreggiataaccusando comunque il dop-pio ko incassato contro i bian-coblu, rinnovando una con-solidata tradizione che vuolela Cavese quasi sempre vin-cente nelle sfide dirette con ilclub ionico. Il duello tra que-ste due squadre si allarganaturalmente al discorso playoff che vede in lizza il bal-danzoso Gallipoli, abile a vin-cere soprattutto tra le muradomestiche e con un organi-co attrezzato per reggere il

passo delle migliori.Il bel Lanciano di Campione,

che in questa prima parte del-la stagione ha offerto spuntitecnici notevoli, esce dal mer-cato con diverse incogniteavendo venduto alcuni prez-zi pregiati, Correa su tutti.

Da verificare la febbrile atti-vità della Salernitana che almercato non sembra abbiaimpressionato molto né addet-ti ai lavori né i suoi tifosi. Perun giudizio di merito occorreperò attendere le prossimeuscite della squadra granata.

Il Perugia è in risalita e nonè possibile escluderlo dai gio-chi sebbene sinora non abbiamai realizzato exploit conse-cutivi da poter intravederesperanze di promozione diret-ta. La formazione umbra pun-ta a una delle card play off.Una presenza ingombranteper la concorrenza.

«Voglio esprimere il mio più vivo apprezza-mento per le dichiarazioni del signor QuestoreDomenico Pinzello, che ha riconosciuto la cor-rettezza e la compostezza dei tifosi dellaCavese», questo è qunto ha affermato ilSindaco di Cava de’ Tirreni Luigi Gravagnuolo,dopo il derby con la Salernitana. Il sindaco ha

poi espresso solidarietà agli agenti rimasti feri-ti e ai due feriti cavesi (di cui un cugino dellostesso sindaco). «Soprattutto voglio ricono-scere ai tifosi cavesi di aver messo in campogrande organizzazione, capacità di autocon-trollo e straordinaria passione che ha dato ungrande esempio di civiltà sportiva».

L’altra faccia del campionato dopo il mercato

Aquilotti in corsaAvellino e Ravenna raggiungibili, le ambizioni del FoggiaSalernitana sotto osservazione e il Perugia resta un’incognita

La soddisfazione del sindaco dopo il derby

21ª giornata - 4 febbraioAncona-CaveseAvellino- Martina

Foggia-SambenedetteseGiulianova-GallipoliLanciano-Ravenna

Perugia-TeramoSalernitana- Ternana

S. Marino-ManfredoniaTaranto-Juve Stabia

22ª giornata - 11 febbraioCavese-Ternana

Foggia-Giulianova Gallipoli-Martina

Juve Stabia-Ancona Perugia-Avellino

Ravenna-San Marino Sambened.-Salernitana

Taranto-Lanciano Teramo-Manfredonia

23ª giornata - 18 febbraioAncona-Perugia Avellino-Foggia Gallipoli-Cavese

Giulianova-Lanciano Manfredonia-Taranto

Martina-Ravenna Salernitana-Teramo

San Marino-Sambened. Ternana-Juve Stabia

24ª giornata - 25 febbraioCavese-Martina Foggia-Ancona

Juve Stabia-Avellino Lanciano-Ternana

Perugia-Salernitana Ravenna-Manfredonia Sambened.-Giulianova

Taranto-Gallipoli Teramo-San Marino

25ª giornata - 4 marzoAncona-Lanciano Avellino-Teramo Gallipoli-Foggia

Giulianova-CaveseManfredonia-Sambened.

Martina-Juve Stabia Salernitana-Ravenna San Marino-Perugia

Ternana-Taranto

Prossimi incontriC1/B

☺ ☺ ☺

16ª giornata - 17/12/06CAVESE-PERUGIA 3-2

CAVESE (4-3-3)- Mancinelli 6;Arno 6, Cipriani 6, Rossi 6,5Nocerino 6,5; Romondini 6,5,Tatomir 6,5 (14’st Prevete 6,5),D’Amico 6 ( 23’ st. Schetter 6);Tarantino 6,5 (36’ Sorbino s.v. ),Ercolano 7 , De Giorgio 8. A disp.Criscuolo, Volpecina, Pittilino,Albano. All. Campilongo.PERUGIA (4-3-1-2) Pinzan 6;Rizzo 6, Mandolini 6, Baldini 5,Sussi 5,5, Vanin 5,5 (1’st.Mocarelli 6,5), Mamede 6,5,Guadalupi 6,5, Albino 6; Mazzeo7 (25’st. Rubino 6), Ginestra 6,5(30’ Ardemagni 6). A disp.:Bianchi, Angeli, Goretti, Taurino.All. Cari.ARBITRO: Peruzzo di Schio.Guardalinee: Antico - Milazzo.MARCATORI: 3’st. De Giorgio(C), 8’ st., 12’ st Mazzeo (P), 24’st. De Giorgio (C), 37’ st.Ercolano (C).AMMONITI: Ginestra (P), Arno(C), Mamede (P), Nocerino (C),Mazzeo (P),NOTE : Spettatori oltre 3.000 dicui 2.535 paganti, più 575abbonati, per un incasso di euro36,282 compresa quota abbonati.Angoli 9 a 5 per la Cavese.Recupero: pt. 1’; st .4’.

K K K

17ª giornata - 10/01/07SALERNITANA-CAVESE 0-0

SALERNITANA (4-3-3): Mancini6.5; Gaeta 5 (42’st Improta sv)Coppini 6 Siniscalchi 6.5 Lanzara6; Soligo 5.5 Caracciolo 5Cammarota 5 (15’st Fusco 6);Sestu 6 Ferraro 5.5 Mattioli 5(37’st Agnelli sv) . A disp.: Prisco,Cardinale, Romito, Filippini. All.:NovelliCAVESE (4-3-3): Mancinelli 7;Arno 6.5, Cipriani 6.5, Rossi 6,Nocerino 6.5; Alfano 6 (35’stPrevete sv), Tatomir 6.5, D’Amico6; De Giorgio 6 Tarantino 6,5(10’st Aquino 6.5) Ercolano 6.5. Adisp.: Criscuolo, Volpecina,Schetter, Manzo, Albano. All.:CampilongoARBITRO: Palazzino di Ciampino.Guardalinee: Ponziani e FortunatiAMMONITI: Arno (C), Gaeta (S),Rossi (C), Tatomir (C), Caracciolo(S), Nocerino (C), Ercolano (C),Cipriani (C).NOTE: spettatori 18 mila circa,3.000 quelli giunti da Cava de’Tirreni e sistemati in Curva Nord,tutti con un cappello biancoblù intesta. Paganti 14.102, per unincasso di 154.466 euro. Abbonati1.498, rateo non comunicato.Gara interrotta per 3’ al 42’ pt pertafferugli in campo tra i giocatoridopo un’azione in cui rimanevanoa terra due giocatori della Cavesescontratosi fra di loro. Al 45’ptespulso Schetter dalla panchinadegli ospiti. Angoli 6-2 per laCavese. Recupero: 5’pt e 3’st.Prima dell’inizio della gara unabomba carta lanciata da tifosigranata e esplosa tra il settoredistinti e la Curva Sud ha provo-cato il ferimento di dieci uominidelle forze dell’ordine e di alcunitifosi, tra i quali uno della Cavese.Tutti ricoverati all’Ospedale SanLeonardo di Salerno, dove unodegli agenti feriti è stato sottopos-to ad intervento chirurgico per leferite riportate all’inguine e allagambe.

☺ ☺ ☺

18ª giornata - 14/01/07CAVESE-FOGGIA 1-0

CAVESE (4-3-3)- Mancinelli 6;Arno 6,5 Cipriani 7, Rossi 6,Nocerino 7; Alfano 6,5 (39’st.Sorbino sv.), Prevete 6,5 (25’st.Unniemi 6), D’Amico 7,5; Aquino6,5 , Ercolano 8 , De Giorgio 6,5.A disp. Criscuolo, Volpecina,Sportillo, Cerchia, Albano. All.Campilongo.FOGGIA (3-5-2) Marruocco 6,5;Zanetti 6, Ignoffo 5,5, Pagliarulo6; D'Alterio 5,5, Shala 6, Giordano6, Princivalli 5,5 (22'st.Colombaretti 6), Ingrosso 6 (27'st.Zagaria 6); Dall' Acqua 5,5,Salgado 6. A disp.: Castelli, Moi,Zaccanti, Quinto, Da Dalt. All.CuoghiARBITRO: Mannella di Avezzano.Guardalinee: Chiari e Nocera.MARCATORI: 26'pt. Ercolano (C)AMMONITI: Prevete (C), Arno(C), Pagliarulo (F), Marruocco (F),Nocerino (C), Unniemi (C),NOTE : Spettatori 5.000 circa dicui 3.451 paganti, più 575abbonati, per un incasso di euro47.315 compresa quota abbonati.Angoli 4 a 2 per il Foggia.Recupero: pt. 2' ; st.3'. Primadella gara, all'esterno dello stadio,scontri, senza conseguenze, traforze dell'ordine ed uno sparutonumero di tifosi ospiti.

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19ª giornata - 21/01/07LANCIANO-CAVESE 1-0

LANCIANO (4-3-3): Maurantonio6,5; Vincenti 6 Bolic 6,5 (45' stConti sv) Molinari 6,5 Scrò 6;Carboni 6 Leone 6,5 Lanzillotta 6;La Camera 6,5 Colussi 6Macciocca 6 (19' st Triuzzi sv). Adisp. Guarna, Mariscoli, Rinaldi,Colicchia, Pagliarini. All.Camplone.CAVESE (4-3-3): Mancinelli 6,5;Volpecina 6 Farina 6 Cipriani 6Unniemi 6; Alfano 6 (34' st Albanosv) Tatomir 6 (30' st Prevete sv)D'Amico 6; De Giorgio 5,5Ercolano 5,5 Schetter 5,5 (21' stAquino sv). A disp. Criscuolo,Sportillo, Sorbino, Manzo. All.Campilongo.ARBITRO: Candussio diCervignano del Friuli.Guardalinee: Arciero e Perrotta.MARCATORE:25' st Leone (L).AMMONITI: Carboni (L), Tatomir(C), D'Amico (C), Scrò (L).NOTE: giornata soleggiata,terreno in ottime condizioni.Spettatori 2000 circa, in curvanord 500 tifosi campani. Angoli 4a 2 per il Lanciano. Recupero:2'pt, 5'st.

☺ ☺ ☺

20ª giornata - 28/01/07CAVESE-TARANTO 2-0

CAVESE (4-3-3)- Mancinelli 6;Arno 6,5 Cipriani 6,5 Farina 6,5,Nocerino 6,5; Alfano 6,5, Prevete7, Schetter 7,5 (37' st. Sorbinosv.); De Giorgio7,5 (32'st. Unniemisv.) , Ercolano 7,5 , Aquino 7,5(41'st. Albano sv.). A disp.Criscuolo, Volpecina, Sportillo,Cerchia. All. CampilongoTARANTO (4-4-2): Barasso 6,Panini 5,5 (10' st.Cejas 6),Cosenza 5, Caccavale 5,5,Colombini 6; La Rosa 6, DeLiguori 6,5, Toledo 6 (34'st.Catania sv.); Cammarata 4,5(10'st. Zito 5,5), Ambrosi 5,5, DeFlorio 5. A disp.: Faraon,Castroni, Mortari, Formuso. All.Papagni.ARBITRO: Cavarretta di Trapani.Guardalinee: Siragusa -Cannistrà.MARCATORI: 41'pt. De Giorgiorig., 6'st. Ercolano.AMMONITI: Cosenza (T),Ercolano (C), Caccavale (T),Mancinelli (C), Prevete (C), Alfano(C).NOTE : Gara sospesa per trevolte (4', 27' ed 11' minuti) acausa dell'impraticabilità delcampo, dovuta a un corposolancio di lacrimonegi da partedelle forze dell'ordine nei confrontidei tifosi del Taranto. Spettatori6.000 circa, con almeno 400ospiti, di cui 3.837 paganti, più575 abbonati, per un incasso dieuro 52.632 compresa quotaabbonati. Angoli 4 a 2 il Taranto.Recupero: pt. 6'; st .4'.

Così a Dicembre e GennaioTABELLINI

Salernitana- Cavese il 10 gennaio scorso: scambio di gagliardetti acentrocampo tra i due capitani

Una stagione in fotoLe foto della Cavese di que-

ste pagine sono di ANTONIOVENDITTI. Sul sito WWW.PANORA-MATIRRENO.IT i servizi fotograficicompleti sulle partite internedegli Aquilotti.

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SPORTGennaio/Febbraio 2007 ANORAMATirrenoTirrenoperiodico d'attualità

costume & sport14

Nell’estate del 2003 l’autonomiadell’ordinamento sportivo rispettoall’ordinamento statuale, principio finoa quel momento mai da nessunoposto in discussione, fu improvvisa-mente travolta da una serie di ordi-nanze di urgenza emesse dai TAR diCatania, Genova e Salerno. La clau-sola compromissoria contenuta neiregolamenti della Figc, secondo cuiun tesserato avrebbe potuto adire lagiustizia ordinaria solo dopo aver otte-nuto regolare autorizzazione dagliorgani di governo calcistici, quel veroe proprio patto tra gentiluomini sul qua-le si era retta l’autonomia della piùimportante disciplina sportiva, fu repen-tinamente travolta, superata daglieventi.

D’altro canto la summenzionataclausola si riferiva, sia pure implicita-mente, ad ipotesi in cui, insorta unalite tra tesserati, l’uno dei due inten-desse investire della quaestio l’auto-rità giudiziaria (tipico il caso di lesio-ni riportate nel corso di una gara). Intali casi, gli organi federali erano chia-mati, nella loro neutralità, a valutarel’opportunità o meno di rilasciare larichiesta autorizzazione. Nell’estate2003, tuttavia, la lite non era sorta tratesserati, ma tra un tesserato, il pre-sidente del Catania calcio, e la stes-sa Figc. Va detto, in premessa, chealla base di quello che si sarebbe rive-lato il primo di una serie di terremotiche avrebbero, nel giro di pochi anni,fortemente scosso e, poi, definitiva-mente abbattuto il governo federale,vi era un vero e proprio pasticcio, postoin essere dalla giustizia sportiva. Nelmese di aprile 2003 un calciatore delCatania fu schierato dalla formazio-ne etnea irregolarmente; la discipli-nare penalizzò i siciliani togliendo loroi tre punti conquistati sul campo. Laclassifica fu influenzata notevolmen-te, al punto che il Catania si ritrovò alquart’ultimo posto; fra gli altri ne bene-ficiò il Napoli che,quasi all’epilogo diun mortificante campionato, si ritrovòad un passo dalla serie C. La Caf, tut-tavia, ribaltò il verdetto della discipli-nare restituendo al Catania i tre pun-ti. Il merito della vicenda non interes-sa, interessa, invece, evidenziare chea distanza di qualche giorno, quel ver-detto fu ancora una volta ribaltato, connuova penalizzazione del Catania, daparte della Corte Federale.

Quella - si ribadisce a prescinderedal merito della questione - fu dav-vero una decisione abnorme sul pia-no procedurale. Per la prima volta, infat-ti, la Caf (fino a quel momento consi-derata la Cassazione del calcio, essen-

do i suoi verdetti definitivi, in quantoinappellabili) veniva cassata da unorgano, la Corte Federale, che, finoad allora, aveva svolto esclusiva-mente funzioni consultive. Nel casodi specie, la Corte Federale, adita daicontrointeressati per un parere, andòoltre i propri poteri, adottando essastessa una decisione, che, invece,poteva e doveva essere emessa uni-camente da organi della giustizia spor-tiva. Su tali basi si fondò il ricorso alTar di Catania presentato dal presi-dente Gaucci. Il tribunale ammini-strativo siciliano, riconoscendo la sus-sistenza del fumus boni iurise del peri-culum in mora, ordinò la riammissio-ne del Catania in serie B, nel frattemporetrocesso in serie C proprio a causadi quella penalizzazione. Seguironogiorni convulsi con provvedimenti araffica da parte di Tar disseminati sulterritorio nazionale: fra i primi di luglioe la metà di agosto, per effetto di ordi-nanze dei giudici amministrativi, si assi-stette, più o meno in ordine cronolo-gico, alla retrocessione del Napoli inC a beneficio del Catania, alla riam-missione del Catania in B in sopran-numero, alla riammissione del Genoae quindi alla riammissione dellaSalernitana.

Il 18 agosto 2003, a dieci giornidall’inizio del nuovo campionato, lesquadre che vantavano titolo a par-tecipare alla serie B erano 23, 20 pereffettivi meriti sportivi e 3 per decisionedei Tar di Catania, Genova e Salerno.L’unica retrocessa di quella stagionea non aver ottenuto il provvedimentodi riammissione era il Cosenza, casual-mente l’unica società a non aver insede un tribunale amministrativo, che,anzi, a causa dei debiti fu del tuttoestromesso dai campionati profes-sionistici. Fu in quel contesto che fuemanato uno dei più paradossali prov-vedimenti legislativi della storiadell’Italia repubblicana. Il decreto-leg-ge n.220 del 19 agosto 2003. Un prov-vedimento che all’art.1, comma I, sta-biliva con solennità “la Repubblica rico-nosce e favorisce l’autonomia dell’ordi-namento sportivo nazionale” ed all’art.5letteralmente suggeriva alla Figc edal Coni di mutare i format dei cam-pionati al fine di dare il via alla sta-gione agonistica. Grazie a quel “sug-gerimento” il giorno dopo fu varata unaserie B a 24 squadre con le tre “ripe-scate” Catania, Genoa e Salernitanae con la miracolata Fiorentina, appe-na promossa in serie C1, che fu cata-pultata in serie B, ai danni del picco-lo Martina, al quale, in forza delle clas-sifiche maturate sul campo nella sta-

gione appena conclusa, quel postosarebbe spettato. A riprova della natu-ra “anomala” della norma contenutanell’art.5, palesemente in contrasto conil principio di autonomia enunciatoall’art.1, tale disposizione fu sop-pressa in sede di conversione in leg-ge del decreto. Tale soppressione difatto rendeva illegittima la riammissionein serie B delle quattro squadre sopramenzionate, ma la legge di conver-sione giunse il 17 ottobre 2003, a sta-gione agonistica ormai ben avviata,e quell’ennesimo pasticcio non pro-vocò altri danni, almeno nella imme-diatezza.

La legge 280 del 2003, partorita intutta fretta dal legislatore per fron-teggiare la situazione di caos sopraricordata, contiene, nella sua versio-ne definitiva, disposizioni di principio,che, nell’estate 2006, sono state postefortemente in discussione. D’altro can-to si tratta di un provvedimento legi-slativo del tutto improvvisato, condisposizioni dal tenore assolutamen-te generico e del tutto inadeguate aregolare il delicatissimo rapporto traordinamento sportivo ed ordinamen-to dello Stato. La legge si componedi soli quattro articoli, di cui l’ultimoregola esclusivamente l’entrata invigore ed il terzo individua nel Tar delLazio l’unico tribunale dello Statocompetente a pronunziarsi su atti delConi e di federazioni sportive, una vol-ta esauriti i gradi della giustizia spor-tiva. A dire il vero, l’art.3 riconosce lacompetenza dei giudici ordinari sui rap-porti patrimoniali tra società, asso-ciazioni e atleti; ma tale disposizione,non secondaria, è contenuta in un sem-plice inciso; essa, tuttavia, non si pre-sta agli equivoci ed incertezze cheaccompagnano la lettura dell’art.1comma II. In tale disposizione lette-ralmente si legge: “I rapporti tra l’ordi-namento sportivo e l’ordinamento del-la Repubblica sono regolati in baseal principio di autonomia, salvi i casidi rilevanza per l’ordinamento giuridi-co della Repubblica di situazioni giu-ridiche soggettive connesse con l’ordi-namento sportivo”. L’assoluta chia-rezza espositiva della proposizioneprincipale si scontra con l’assolutagenericità dell’annessa clausola disalvezza. Non aiuta, invero, nellainterpretazione di quest’ultima la dupli-ce precisazione contenuta all’art. 2,comma I, secondo cui è riservataall’ordinamento sportivo la disciplinadelle questioni aventi ad oggetto: a)l’osservanza e l’applicazione dellenorme regolamentari, organizzative estatutarie dell’ordinamento sportivo

nazionale e delle sue articolazioni alfine di garantire il corretto svolgimentodelle attività sportive; b) i comporta-menti rilevanti sul piano disciplinaree l’irrogazione ed applicazione dellerelative sanzioni disciplinari sportive.I fatti verificatisi nell’ultima estate, e,in particolare, la retrocessione in serieB della Juventus, società quotata inborsa, ha posto in risalto l’assolutaprecarietà del principio dell’autonomiadell’ordinamento sportivo, proprio allaluce della clausola di salvezza sopramenzionata. Ed infatti, che la sanzio-ne disciplinare irrogata della retro-cessione fosse riservata all’ordina-mento sportivo non è dubitabile, allaluce dell’art.2 della L.280/03, tuttavianon pare parimenti dubitabile che latutela dei diritti patrimoniali dellasocietà e dei singoli azionisti rientrassefra le situazioni giuridiche soggettiveconnesse con l’ordinamento sportivoe, pertanto, pienamente rilevante perl’ordinamento giuridico statuale.

Sarebbe stato interessante, sul pia-no giuridico, verificare l’orientamen-to del Tar del Lazio sul ricorso annun-ziato e, poi, revocato dalla società bian-conera. A prescindere dal merito, èaltamente probabile che l’azione nonsarebbe stata dichiarata ammissibilee, cioè, che i giudici dello Stato nonavrebbero dichiarato il difetto di giu-risdizione. D’altro canto le situazionigiuridiche connesse con l’ordinamentosportivo sono innumerevoli e nonclassificabili ed eventuali future nor-me finalizzate a comprimerne o impe-dirne l’azionabilità innanzi alla magi-stratura amministrativa o ordinariapresenterebbero profili di elevataincompa t i b i l i t à con l a Ca r taCostituzionale. E allora, come se neesce?

Appare auspicabile senz’altro unariscrittura della intera legge che nonsia figlia dell’emergenza e del caos,ma che, al contrario, sia preceduta dauna riflessione serena ed approfon-dita. In via preliminare è assolutamentenecessario chiedersi se l’autonomiadell’ordinamento sportivo, intesa insenso ampio, secondo una visione tra-dizionale, sia ancora attuale o se, alcontrario, tale autonomia sbandiera-ta dalle istituzioni sportive non sia piùin linea con un movimento sportivonel quale il professionismo, gli spon-sor ed i diritti televisivi e radiofonicihanno assunto carattere di preminenzanel calcio, anche per le categorie infe-riori, e per la maggior parte delle disci-pline sportive.

VINCENZO SENATOREMagistrato

REGOLE & SPORT

Quel gran pasticcio dell’autonomiadell’ordinamento sportivo: rivedere la legge 280

Ricordate l’estate del 2003, quando a colpi di sentenze dei Tar ci fu la riammissione in B in soprannumero di Catania, Genoa e Salernitana e il ripescaggio per la miracolata Fiorentina?

NazionaleCalcio Tv

arrivederci a presto

Le ha provate davvero tut-te Mario Russo, il patron del-la manifestazione “Insiemeper la vita”, pur di sconfig-gere Giove pluvio, che ha sca-tenato fulmini e saette sindall’ora di pranzo, inondan-do lo stadio SimonettaLamberti, che ha resistito,così come gli atleti delle duecompagini che si affrontava-no, dopo un faticoso batta-ge pubblicitario, al fine diraccogliere fondi per i repar-ti di geriatria e neonatologiadell’Ospedale Civile di Cavade’ Tirreni: posticipato l’ini-zio della gara di oltre un’ora,con la fanfara dei bersaglie-ri del battaglione Garibaldi diCaserta ad intrattenere conle marce il pubblico interve-nuto, circa ottocento pre-senze, movimentato pre-par-tita con il Gabibbo a scor-razzare per il campo inzup-pato, con foto ricordo e tan-to di inno nazionale, e conKatia Pedrotti, moglie fede-le del principe Ascanio, scat-tante e prestante ala sinistra,a dare il calcio di avvio, incompagnia dell’accattivantePrincipessa ImmacolataGargiulo, intrattenitrice edispensatrice di bonton.Bisognava giocare a tutti icosti e così è stato, ed allafine fradici e contenti, i par-tecipanti alla kermesse nonsi sono sprecati in applausi:non ha sorriso il cassiere perla magra raccolta, ma l’impe-gno di rivedersi e di giocarela rivincita, è sembrata lamaniera migliore per darsi unarrivederci.

Dal punto di vista tecnico,la partita ha regalato molteemozioni, con le marcaturedi Centofanti, inviato diStriscia la notizia, Beccati (lavoce del Gabibbo…), Basile(attore della fiction “la squa-dra”), Ascanio (inviato de “Iltreno dei desideri” e autoredi due ret i d i c lasse) ,Giampaolo Fabrizio (il BrunoVespa di Striscia) e Pecci; peri metelliani in rete sono anda-ti Claudio De Tommasi, cal-ciatore di una Cavese d’oroe Polichetti, consigliere comu-nale dell’UDEUR. Belleimmagini, ovviamente, anchese un po’ velate dalla malin-conia del tempo che passa,inesorabilmente, quelle degliex aquilotti, Pidone, Gregorio,Di Risio, e del tecnico istria-no, ma cavese a tutti gli effet-ti, Piero Santin. Sollevate alcielo le coppe, mostrate le tar-ghe ricordo al fotografo uffi-ciale della manifestazione, ilnostro collega AntonelloVenditti, il pomeriggio spet-tacolar-calcistico-benefico siè chiuso con la sottoscrizio-ne di una promessa: in pri-mavera , a campo asciutto ea spalti gremiti, la rivincita siatecnica che di pubblico.

ADRIANO MONGIELLO

Una vera e propria macchi-na da reti la formazione degliallievi della Cavese guidata dalgiovane mister Emilio De Leocon la passione del calcio nelsangue. Collabora anche adun sito web (www.allenato-ri.net) e mensilmente prepa-ra articoli di tattica calcisticache faranno parte di un testoche sarà pubblicato a fineanno. La compagine metel-liana che milita nel girone ”A”possiede attualmente il miglio-re attacco con 53 reti realiz-zate e solo 15 subite. Hadisputato finora dodici incon-tri vincendoli tutti e, natural-mente, guida la classifica a

punteggio pieno. A debitadistanza con un ampio mar-gine le altre formazioni. Conquesti presupposti la vittoriadel girone è già ipotecata mail giovane De Leo, laureandoin Giurisprudenza, fa i debitiscongiuri. «Ancora il campio-nato è lungo - sottolinea - per-ciò tutto può accadere anchese i presupposti per vincerlo,è inutile negarlo, ci sono tut-ti. Ho una squadra di braviragazzi che mi segue e si appli-ca durante gli allenamenti.Per questo motivo i risultatinon si sono fatti attendere».

La rosa del ventottenne DeLeo è costituita da un mix di

giovani calciatori del 90 e del91; a questi spesso sono sta-ti aggregati anche atleti dellacompagine “giovanissimi” del1992 (Tortorella, Cesarano,Gagliardi, Schisa, Giordano eFerrara). De Leo adotta, comemister Campilongo, un 4-3-3molto rapido negli sviluppioffensivi ma soprattutto diestrema imprevedibilità. Perquesto motivo sono più cal-ciatori ad andare a rete (tre-dici per l’esattezza fino adomenica scorsa).

Non può essere natural-mente che soddisfatto percome stanno andando le cose.«Il nostro non è un girone faci-

le - sottolinea De Leo - ci sonosquadre molto forti come laSibilla Cumana, la Scafateseed il S.Antonio Abate cheabbiamo sconfitto domenicascorsa. L’exploit di quest’annonon è casuale. Sto lavoran-do con lo stesso gruppo datre anni e ciò mi ha permes-so di portare avanti un discor-so tecnico e tattico a medio-lungo termine che sta dandoi frutti sperati».

Molti giocatori hanno giàrespirato l’aria della primasquadra. «Devo per questo -conclude mister De Leo - rin-graziare Sasà Campilongoche guarda sempre con un

occhio particolare i giovani edanche la società che ha cre-du to ne l so t tosc r i t to» .

Di Pietro, Marrazzo, Baratta,D’Amore e Pane (classe 90)sono stati già chiamati comerincalzi in prima squadra men-t re due ragazzi del 91(Guadagno e Paolillo) hannoesordito in Coppa Italia con-tro il Foggia di mister Cuoghi.Il primo ha giocato uno spez-zone di partita fuori casa men-tre il secondo è stato in pan-china nella gara interna. Anchele altre squadre minori dellaCavese nei rispettivi gironi sistanno comportando egre-giamente.

A punteggio pieno nel girone e miglior attacco

Gli Allievi degli Aquilotti volano altoDe Leo: “Da tre anni con lo stesso gruppo stanno arrivando i frutti sperati”

Mario Russo, Ascanio e laprincipessa Gargiulo

In breveI FATTI