Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso...

21
Autorizzazione del Tribunale di Treviso n. 454 del 07/08/1980 RIVISTA TECNICA COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI TREVISO via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: [email protected] Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015

Transcript of Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso...

Page 1: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Autorizzazione del Tribunale di Treviso n. 454 del 07/08/1980

RIVISTA TECNICA

COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI TREVISO

via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472

e-mail: [email protected]

Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015

Page 2: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

PRESIDENTE

Geom. Bruno Cisterna

DIRETTORE RESPONSABILE

Dott. Geom. Vanni Battistella

IL COMITATO DI REDAZIONE:

Geom. Deborah Candon

Geom. Massimo Cattarossi

Geom. Ferruccio Clementi

Geom. Luigi Clementi

Geom. Fiorenzo Dall’Ava

Geom. Roberto De Cristofaro

Geom. Claudio Favero

Dott. Geom. Ermanno Fellet

Geom. Paolo Gazzola

Geom. Gianfranco Tandura

Geom. Denis Vian

SOMMARIO Pag. 2

COORDINATORE STAMPA

Geom. Alberto Varago

Il Foglio

Dicembre 2015

via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472

e-mail: [email protected]

FOTO DI COPERTINA:

Scorcio del Sile a Treviso.

Foto del Geom.

Massimo Cattarossi

VITA DEL COLLEGIO: Aggiornamento Albo professionale 3

VITA DEL COLLEGIO: Aggiornamento Registro dei praticanti 4

VITA DEL COLLEGIO: Esami di Stato per l’abilitazione alla libera professione 5

VITA DEL COLLEGIO: Elenco abilitati 2015 8

FISCO E TASSE: Segnale positivo per il mercato immobiliare 9

PROFESSIONE: Approfondimento sulla registrazione del preliminare di compravendita 10

URBANISTICA: Convegno “Innovazione urbanistica nei PAT e PI” 12

URBANISTICA: Atti del convegno - 1^ PARTE - 14

Page 3: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 3

Aggiornamento

Albo professionale

a cura della segreteria

del Collegio

VITA DEL COLLEGIO

AGGIORNAMENTO ALBO PROFESSIONALE

SEDUTA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL 25 NOVEMBRE 2015

Geom. TULLIO BRUSSI di Treviso

Geom. PAOLO MASSARIOLO di Praga

Geom. ANTONELLO VENDRAMIN di Treviso

Geom. MASSIMO VENDRAMIN di Treviso

Geom. GIOVANNI ZANATTA di Montebelluna

Geom. LUCIO ZULIANI di Susegana

CANCELLAZIONI PER DIMISSIONI

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 4: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 4 VITA DEL COLLEGIO

Aggiornamento

Registro dei praticanti

AGGIORNAMENTO REGISTRO DEI PRATICANTI

SEDUTA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL 25 NOVEMBRE 2015

Geom. DAVIDE BOLZONELLO di Cornuda

Geom. ENRICO CAVALLIN di Quinto di Treviso

Geom. MIRKO CHIESURIN di Susegana

Geom. ROBERTO FRARE di Treviso

Geom. TOMMASO GIROTTO di Silea

Geom. MATTIA PICCOLI di Cordignano

a cura della segreteria

del Collegio

NUOVA ISCRIZIONE

ATTESTAZIONI DI COMPIUTA PRATICA

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 5: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 5 VITA DEL COLLEGIO

Esami di Stato per

l’abilitazione alla libera

professione

ESAMI DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA

LIBERA PROFESSIONE DI GEOMETRA - SESSIONE 2015

Preparazione, impegno, professionalità, determinazione... queste sono solo alcune delle

doti che la società di oggi richiede, esige, da chiunque si affacci al mondo del lavoro.

Lo stesso è stato richiesto ai 43 giovani geometri che hanno sostenuto l’esame di abilita-

zione alla libera professione.

Una sessione d’esame contraddistinta dalla serietà e preparazione da parte dei candidati

che hanno dimostrato buona capacità di argomentare le richieste della commissione; con-

traddistinta da una commissione esaminatrice competente, sensibile, capace di capire ed

affrontare le perplessità che gli aspiranti geometri manifestavano ricordando, innanzitutto,

che la formazione è un lungo cammino.

Il futuro per i neo-abilitati? Innanzitutto è dove-

roso ricordare che il geometra è un tecnico

poliedrico poiché è in grado di interpretare e

applicare norme, di stimare beni, di progettare,

di dirigere e di amministrare il territorio. Il geo-

metra rappresenta un punto di riferimento per il

cittadino, il “traghettatore” che lo accompagna

nelle difficili tappe burocratiche con semplicità

e chiarezza, con un occhio vigile ai cambia-

menti della società e con la volontà di fare il

meglio per il proprio cliente.

Ovviamente il geometra di oggi deve avere una buona capacità gestionale e professiona-

le per continuare ad essere un punto di riferimento sia verso il pubblico che il privato, è

prioritaria la nostra capacità di saper coordinare il cambiamento epocale in corso, il quale

richiede concretezza, relazioni, presenza nella società civile, risparmio nella gestione

dell’attività, professionalità e soprattutto una dinamica capacità imprenditoriale.

Il futuro di ogni geometra dipende dalla voglia di agire, imparare, arrivare, emergere...

perché si sa, ai sogni non c’è un limite …. neanche per i geometri!

a cura dei referenti della

Commissione Scuola ed

Aggiornamento Profes-

sionale

Geom. Lucio Gazzola

Geom. Mauro Scattolin

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 6: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 6 VITA DEL COLLEGIO

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 7: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 7 VITA DEL COLLEGIO

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 8: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 8 VITA DEL COLLEGIO

ABILITATI 2015

1. Geom. ANDREA BERTON di Farra di Soligo 2. Geom. LOREL BIDA di Vittorio Veneto 3. Geom. CRISTIAN BORTIGNON di Vedelago 4. Geom. RICCARDO BOZZO di Zenson di Piave 5. Geom. SAMUELE BRESSAN di Ciano di Crocetta del Montello 6. Geom. ANDREA CAVALLIN di Montebelluna 7. Geom. ENRICO CAVALLIN di Quinto di Treviso 8. Geom. GIORGIO CESTER di Casale sul Sile 9. Geom. GIADA CHINELLATO di Campocroce di Mogliano Veneto 10. Geom. ERICA CIETTO di Farra di Soligo 11. Geom. ALESSANDRO CIONE di Treviso 12. Geom. GIORGIA CORRADIN di Ponte di Piave 13. Geom. MARCO DALLA TORRE di Treviso 14. Geom. GIANLUCA DURANTE di Volpago del Montello 15. Geom. STEFANO DUSSIN di Asolo 16. Geom. RICCARDO FABIANI di Peseggia di Scorzè (VE) 17. Geom. LUCA FIOROT di Colle Umberto 18. Geom. ROBERTO FRARE di Treviso 19. Geom. ANDREA GANEO di Caselle di Altivole 20. Geom. PAOLA GARBUIO di Castelfranco Veneto 21. Geom. MARCO GASPARINI di Istrana 22. Geom. OMAR GOTTARDO di Oderzo 23. Geom. FILIPPO MAJER di Cappella Maggiore 24. Geom. LUCA MANCON di Piombino Dese (PD) 25. Geom. MATTEO MORANDIN di Fossalunga di Vedelago 26. Geom. GIOELE MORETTO di Fonte 27. Geom. DANIELE NARDIN di Spresiano 28. Geom. MATTIA PICCOLI di Cordignano 29. Geom. ALEX ROSSETTO di Giavera del Montello 30. Geom. SANDRO SALA di Gorgo al Monticano 31. Geom. SARA SAVIANE di Monastier di Treviso 32. Geom. SIMONE SCARPA di Treviso 33. Geom. FABRIZIA STIVAL di Pieve di Soligo 34. Geom. NICOLA TIRAORO di Roncade 35. Geom. NICOLO’ TORRESAN di Paese 36. Geom. NICOLA TRONCON di Treviso 37. Geom. ALESSANDRO ZABOTTI di Casier

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 9: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 9 FISCO E TASSE

Segnale positivo per il

mercato immobiliare

MERCATO IMMOBILIARE: COMPRAVENDITE E MUTUI DA FONTE

NOTARILE. DALL'ISTAT ALTRO SEGNALE POSITIVO A FINE ANNO 2015

Le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari complessivamente conside-

rate nel 3° trimestre 2015 (144.487), sono cresciute dell'8,4% rispetto allo stesso periodo

dell'anno precedente.

La ripresa è trasversale, ha comunicato l'ISTAT, a tutti i comparti immobiliari: si attesta a

+8,9% per i trasferimenti di immobili ad uso abitazione ed accessori e a +1,6% per i tra-

sferimenti di proprietà immobiliari ad uso economico.

Il 93,8% delle convenzioni rogate ha riguar-

dato trasferimenti di proprietà di immobili ad

uso abitativo ed accessori (135.580), il

5,6% unità immobiliari ad uso economico

(8.100) e lo 0,6% unità immobiliari ad uso

speciale e multiproprietà.

La crescita coinvolge tutte le ripartizioni, sia per il complesso delle compravendite di unità

immobiliari sia per i trasferimenti ad uso abitativo ed accessori. Tuttavia, per entrambe le

tipologie immobiliari, valori sopra la media nazionale si osservano nel nord est e nel nord

ovest (+10%).

Sia gli archivi notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane che gli archivi dei pic-

coli centri beneficiano della ripresa immobiliare nel settore dell'abitativo (+9,2% sull'anno

precedente nei grandi centri e +8,7% nelle piccole città).

Variazioni molto positive sullo stesso trimestre dell'anno precedente (+29,2%) si registra-

no per le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzio-

ne di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche (85.705),

con percentuali sopra la media al Sud (+37,5%), Isole (+30,3%) e Centro (+29,9%).

Mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca chiudono i primi nove

mesi del 2015 con un aumento del 20,4%, per un totale di 242.039 convenzioni.

tratto da

Edilia2000.it

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 10: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 10 PROFESSIONE

Approfondimento sul-

la registrazione del

preliminare di compra-

vendita

Cari colleghi

mi riferisco alla dibattuta questione dell'obbligatorietà di registrazione del preliminare di

compravendita immobiliare.

Di seguito alcune precisazioni:

1) il preliminare redatto da notaio (anche scrittura privata autenticata) o agente d'affari......

deve essere sempre registrato.

2) il preliminare stipulato tra privati ...... può essere registrato;

3) la registrazione è sempre consigliabile perché offre maggiori garanzie nei confronti del

venditore;

4) in caso di tardiva registrazione (dopo venti giorni dalla stipula) saranno applicate san-

zioni (dal 15% entro 90 giorni fino al 24% entro un anno) .

Per maggior chiarimenti si riporta di seguito una nota esplicativa.

REGISTRAZIONE DEL CONTRATTO PRELIMINARE DI COMPRAVENDITA

Il contratto preliminare di compravendita

(o compromesso) può essere registrato

presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia

delle Entrate entro 20 giorni dalla stipula-

zione.

Per la registrazione del contratto sono

necessarie due copie dello stesso; me-

glio se entrambe con firme in originale, la

copia con firma in originale verrà comunque trattenuta dall’Agenzia delle Entrate.

E’ consigliabile registrare il compromesso per essere tutelati, nei confronti del venditore

ma non dei terzi (per questo è necessaria la trascrizione del contratto), nel lasso di tempo

che intercorre tra la stipula del preliminare e del rogito definitivo. Soprattutto se trattasi di

imprenditore che potrebbe fallire.

COSA BISOGNA PAGARE?

Attraverso il modello F23

Bisogna versare, presso una banca o un ufficio postale, l’imposta di registro nella

misura fissa di € 168,00. Se nel contratto è prevista una caparra confirmatoria all’imposta

fissa va aggiunto un importo pari allo 0,5% della caparra. Se sono previsti acconti (e il

cedente non è assoggettato a IVA) bisognerà aggiungere un importo pari al 3% degli ac-

conti.

Se si acquista da un soggetto assoggettato ad IVA è preferibile far indicare nel contratto

preliminare, in presenza di caparra confirmatoria, che questa riveste ruolo di acconto sul

prezzo oltre che di caparra. Si applicherà così il criterio di alternatività il quale prevede

introduzione

a cura del Geom.

Ferruccio Clementi

tratto da

Federconsumatori

Piemonte

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 11: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 11 PROFESSIONE

che le operazioni soggette ad IVA non siano imponibili agli effetti dell’imposta di registro.

Non si dovrà versare in questo modo l’imposta aggiuntiva dello 0,5% ma sarà dovuta la

sola imposta fissa.

Se la registrazione avviene dopo i 20 giorni bisognerà versare la sanzione prevista per

tardiva registrazione che si applica nella misura del 15% se la registrazione avviene entro

90 giorni e nella misura del 24% se avviene entro un anno dal termine di scadenza previ-

sto.

Dovranno poi essere versati anche dei “Tributi speciali”.

Altre spese

Oltre agli importi sopra indicati vanno aggiunte le marche da bollo da applicare su ogni

copia presentata per la registrazione.

Su ogni copia del contratto va applicata, per ogni 4 facciate di 100 righe, una mar-

ca da bollo da € 16,00 (dal 25 giugno 2013); per essere in regola con la marca da bollo

ogni facciata deve contenere al massimo 25 righe.

Bisognerà poi applicare su ogni piantina una marca da bollo di € 1,00.

Va ricordato che anche se presso l’Agenzia delle Entrate vi aiuteranno a compilare il mo-

dello F23 è responsabilità del contribuente ciò che viene versato.

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 12: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 12 URBANISTICA

Convegno “Innovazione

urbanistica nei PAT e

PI”

CONVEGNO “INNOVAZIONE URBANISTICA NEI PAT E PI”

Il giorno 26 Giugno 2015 presso il BHR Treviso Hotel si è tenuto un seminario/convegno

sull’INNOVAZIONE URBANISTICA NEI PAT E PI.

Tema altamente pertinenziale con la nostra quotidiana attività di progettazione ma anche

di assistenza tecnico urbanistica fornita alla committenza.

L’iniziativa, gratuita, è stata organizzata dal Collegio Geometri e Geometri Laureati su

proposta della Commissione Urbanistica. All’incontro hanno partecipato 264 Geometri.

Le relazioni sono state tenute:

dall’Arch. Roberto Sartor (Libero professionista Esperto ed Operatore nel settore della

Pianificazione Urbanistica che ha trattato: La pianificazione urbanistica strategica nel Pia-

no di Assetto del Territorio e - Gestione delle tutele e delle trasformazioni con il Piano

degli Interventi);

da Leoni Dr. Agr. Maurizio - Libero professionista il cui intervento parlava della Valutazio-

ne ambientale della pianificazione urbanistica comunale attraverso VAS e VINCA;

e da Dal Bello Avv. Alberto - Libero professionista con una relazione sul tema “La

‘dinamica’ dei PRC nella L.R. n.11/04, tra nuovi e vecchi strumenti di flessibilità”.

In sintesi il seminario ha descritto il nuovo assetto della pianificazione urbanistica introdot-

to nel Veneto dalla L.R. n. 11/2004, con particolare riferimento agli strumenti urbanistici

generali comunali, descrivendone, le procedure di formazione, i contenuti ed i contesti di

riferimento per la loro redazione.

Nella prima parte relativa ai Piani di Assetto del Territorio, oltre alla descrizione della na-

tura strutturale di tali piani, è stata posta specifica attenzione alle novità introdotte a livello

di percorsi e strumenti operativi quali: concertazione e partecipazione, perequazione ur-

banistica, credito edilizio, compensazione, accordi pubblico-privati art.6 L.R. n. 11/2004,

proponendo metodi di lettura e di interpretazione delle norme. Inoltre è stato descritto il

quadro di coerenza e recepimento dei PAT rispetto alla pianificazione di livello superiore:

a cura del Geom.

Fabiano Marchi

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 13: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 13 URBANISTICA

Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) e Piano Territoriale di Coordina-

mento Provinciale (PTCP) e le ricadute di tali piani negli strumenti urbanistici comunali.

La seconda parte relativa al Piano degli Interventi ha affrontato le procedure, modalità e

strumenti introdotti dalla Legge Urbanistica Regionale per la pianificazione comunale ope-

rativa, con riferimento al PI quale “Piano del Sindaco”. Sono state poi esposte alcune e-

sperienze di PI che attengono alla dimensione degli stessi quali progetto urbano ed am-

bientale, approfondendo i temi della riqualificazione e manutenzione del patrimonio edili-

zio esistente, della disciplina delle aree agricole, della rete ecologica e delle mitigazioni

ambientali.

Si è trattato inoltre il tema della valutazione ambientale che è alla base della futura pianifi-

cazione.

Infine c’è stato un approfondimento giuridico ove l’intervento ha voluto offrire una panora-

mica sulla dinamica dei piani regolatori comunali, individuando modalità e procedure di

modifica delle previsioni urbanistiche in esso contenute.

Si riporta di seguito l’estratto del primo intervento fatto dall’Arch. Roberto Sartor e

nei prossimi numeri si proseguirà con la pubblicazione dei rimanenti atti del conve-

gno.

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 14: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 14 URBANISTICA

ATTI DEL CONVEGNO

- 1^ PARTE -

Perequazione urbani-

stica, Credito edilizio,

Accordi pubblico-

privati

ATTI DEL CONVEGNO - 1^ PARTE -

LEGGE REGIONALE 11/2004 PIANO REGOLATORE COMUNALE L’INNOVAZIONE URBANISTICA NEI PAT E PI

PEREQUAZIONE URBANISTICA, CREDITO EDILIZIO, ACCORDI PUBBLICO-PRIVATI

Brevi cenni storici di legislazione Urbanistica

LEGGE 1150/1942 (legge urbanistica nazionale alla base della ricostruzione del secondo

dopoguerra);

L.R. 61/1985 (legge urbanistica regionale che ha disciplinato le trasformazioni territoriali

nell'ultimo trentennio);

L.R. 11/2004 (nuova legge urbanistica regionale che introduce la sostenibilità delle tra-

sformazioni territoriali).

Contenuti e finalità della L.R. 11/2004

Promozione e realizzazione di uno sviluppo sostenibile e durevole … senza pregiu-

dizio per la qualità della vita delle generazioni future, nel rispetto delle risorse naturali;

Tutela delle identità storico-culturali e della qualità degli insediamenti urbani ed

extraurbani, attraverso la riqualificazione e il recupero edilizio ed ambientale degli ag-

gregati esistenti con particolare riferimento alla salvaguardia e valorizzazione dei

centri storici;

Tutela del paesaggio rurale … e delle aree di importanza naturalistica;

Utilizzo di nuove risorse territoriali solo quando non esistano alternative alla rior-

ganizzazione e riqualificazione del tessuto insediativo esistente;

Messa in sicurezza degli abitati e del territorio dai rischi sismici e di dissesto idro-

geologico;

Coordinamento delle dinamiche del territorio regionale con le politiche di sviluppo

nazionali ed europee.

Piano Regolatore Comunale

Il Piano Regolatore Comunale come definito dalla L.R. n. 11/2004 si articola in due distinti

momenti:

1)PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT):

con validità decennale delinea le scelte strategiche di assetto e sviluppo del territo-

rio. Nel caso di pianificazione comprendente più Comuni si ha il PATI che può interessare

tutti gli aspetti della pianificazione o solo alcuni settori; in quest’ultimo caso i comuni devo-

no dotarsi di PAT per gli aspetti non interessati dal PATI. PAT e PATI sono

approvati dalla Provincia.

2)PIANO DEGLI INTERVENTI (PI):

con validità quinquennale definisce le disposizioni operative; è adottato ed approvato

dal Consiglio Comunale.

Piano di Assetto del Territorio

Il PAT non è uno strumento conformativo della proprietà e introduce vincoli solamen-

te:

- nel rispetto della pianificazione di livello superiore PTRC e PTCP;

a cura dell’Arch.

Roberto Sartor

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 15: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 15 URBANISTICA

- in adeguamento alla legislazione vigente.

Il PAT ha previsioni decennali, ma validità indeterminata.

Il PAT può essere redatto in copianificazione con la Provincia qualora dotata di PTCP

(art. 15 della L.R. 11/2004).

L'approvazione del PAT è di competenza provinciale, la VAS è in capo alla Regione.

Contenuti del PAT (art. 13 L.R. 11/2004)

Il PAT sulla base di proiezioni decennali:

a) verifica ed acquisisce i dati e le informazioni necessari alla costituzione del quadro co-

noscitivo territoriale comunale;

b) disciplina con specifica tutela le invarianti territoriali;

(si tratta di ambiti, manufatti, specificità geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche,

paesaggistiche, ambientali, storico-monumentali e architettoniche per le quali sono da

prevedersi nulla o bassa trasformabilità);

c) individua i contesti territoriali cui attribuire i corrispondenti obiettivi di tutela, riqualifica-

zione e valorizzazione, nonché le aree idonee per interventi diretti al miglioramento

della qualità urbana e territoriale;

d) recepisce i siti interessati da habitat naturali di interesse comunitario (SIC, ZPS) e

definisce misure idonee ad evitare o ridurre gli effetti negativi sugli habitat e sulle specie

floristiche e faunistiche;

e) individua gli ambiti per la formazione di parchi e delle riserve naturali di interesse co-

munale;

(sono tra i principali momenti atti ad assicurare la sostenibilità dei PAT; la rete ecologica

comunale (recepimento di quella di PTCP) individua i seguenti elementi costitutivi: aree

nucleo, aree di completamento, corridoi ecologici, varchi, stepping zone, ecc.. Essi

comportano inedificabità totale/parziale e richiedono attenzioni progettuali e/o valutazio-

ni di compatibilità ambientale);

f) determina il limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile (SAU)

in zone con destinazione diversa da quella agricola ….. secondo modalità indicate

negli atti di indirizzo ….., tale limite può essere derogato dalla Regione sentita la Provin-

cia per interventi di rilievo sovracomunale;

(è una della maggiori innovazioni della legge e definisce i limiti di consumo del suolo agri-

colo cui i piani comunali devono attenersi. La determinazione della SAU trasformabile

viene effettuata utilizzando i parametri degli atti di indirizzo regionali, che tengono

conto dell’ubicazione del territorio comunale e dell’antropizzazione alla data di redazione

del PAT);

g) detta una specifica disciplina di regolamentazione, tutela e salvaguardia con riferimen-

to ai contenuti del piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP)

(i contenuti del PTCP di particolare rilevanza per i PAT sono:

- trasformazione sostenibile del territorio (analisi residenziale, suddivisione delle aree

produttive in ampliabili o non ampliabili, con netta distinzione tra artigianali/industriali e

terziarie);

- tutela risorse territoriali (conservazione delle risorse ambientali, compensazioni e miti-

gazioni ambientali, rete ecologica);

- tutela delle risorse culturali e paesaggistiche con preciso riferimento a quelle di inte-

resse provinciale;

- prevenzione del rischio: idraulico, idrogeologico, sismico, acquiferi, radon, inquina-

mento luminoso, aree a rischio di incidenti rilevanti, elettrodotti e radiofrequenze, ecc.).

h) detta una specifica disciplina con riferimento ai centri storici, alle zone di tutela e alle

fasce di rispetto e alle zone agricole….;

(vanno date indicazioni al PI per quanto concerne le categorie di intervento negli edifi-

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 16: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 16 URBANISTICA

ci all’interno dei centri storici, ed edificabilità ed inedificabilità nelle zone agricole).

i) assicura il rispetto delle dotazioni minime di servizi;

- dotazione minima di servizi relativi alla residenza mq 30 per abitante teorico;

- dimensionamento dei servizi per singolo ATO;

- standard per abitante teorico 150 mc di volume residenziale lordo, salvo diverse indica-

zione del PAT.

l) individua le infrastrutture e le attrezzature di maggiore rilevanza e detta criteri per

l’individuazione di ambiti preferenziali di localizzazione per le grandi strutture di ven-

dita e di altre strutture alle stesse assimilate;

m) determina per ambiti territoriali omogenei (ATO) i parametri teorici di dimensionamen-

to, i limiti quantitativi e fisici per lo sviluppo degli insediamenti…..i parametri per i cambi di

destinazione d’uso……;

- (gli ATO sono ambiti omogenei dal punto di vista geografico, storico, paesaggistico e

insediativo, articolati anche su più destinazioni).

n)definisce le linee preferenziali di sviluppo insediativo e le aree di riqualificazione e

riconversione;

- il PAT con specifica simbologia di frecce direzionali e linee massime di sviluppo, indivi-

dua gli ambiti di possibile trasformazione urbanistica; in quanto non conformativo

della proprietà non determina da subito nuove destinazioni urbanistiche che dovranno, se

del caso, essere recepite in sede di PI;

- il PAT individua inoltre gli ambiti per i quali sono da prevedersi riqualificazione e ricon-

versioni anche con trasformazioni di destinazione urbanistica e sostituzione edilizia

(ambiti urbani degradati, insediamenti produttivi da dismettere o rilocalizzare,ecc).

o) precisa le modalità di applicazione della perequazione e della compensazione urba-

nistica;

p) detta i criteri per gli interventi di miglioramento, di ampliamento o per la dismissione di

attività produttive in zona impropria, nonché i criteri per la procedura dello sportello

unico per le attività produttive …….;

q) individua le aree di urbanizzazione consolidata nelle quali sono sempre possibili in-

terventi di nuova costruzione o di ampliamento di edifici esistenti …….;

(si introduce una categoria urbanistica nuova coincidente con le zto A, B, C1, D, F e C2

(se con PUA convenzionato); in alcuni casi può includere edificazioni sparse o di frangia

qualora di fatto connesse alle aree urbane, anche se poste in zona agricola).

Il consolidato pone le condizioni per il superamento dello “zoning”, e mette in di-

scussione prassi progettuali centrate esclusivamente su funzioni e volumetrie mas-

sime edificabili.

r) individua i contesti territoriali destinati alla realizzazione di programmi complessi;

s) stabilisce i criteri per la localizzazione di impianti di comunicazione elettronica di uso

pubblico …….;

t) elabora una normativa di carattere strutturale in applicazione di leggi regionali di altri

settori.

Piano di Assetto del Territorio

Procedure, modalità, strumenti introdotti dalla Legge Regionale 23.04.2004 n. 11

Elaborati del PAT

- Documento Preliminare e Rapporto Ambientale Preliminare;

- Dossier Concertazione e Partecipazione;

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 17: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 17 URBANISTICA

- Tav.1 – Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale (1:10000);

- Tav.2 – Carta delle Invarianti (1:10000);

- Tav.3 – Carta delle Fragilità (1:10000);

- Tav.4 – Carta delle Trasformabilità (1:10000);

- Relazioni Tecnica e di Progetto, Norme Tecniche;

- Relazioni specialistiche (agronomica, sismica, idraulica);

- Rapporto Ambientale e Sintesi non Tecnica (VIncA);

- Quadro Conoscitivo per matrici.

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 18: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 18 URBANISTICA

Formazione del PAT

Concertazione e partecipazione (art.5 L.R. 11/20014)

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 19: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 19 URBANISTICA

La perequazione urbanistica

La legge regionale 11/2004 all’articolo 35 introduce lo strumento della perequazione ur-

banistica. Essa persegue l'equa distribuzione tra i proprietari dei diritti edificatori e

va valutata sullo stato di fatto e di diritto delle aree rapportandola ai benefici che il privato

viene ad ottenere.

Si introduce quindi il principio in base al quale il privato è chiamato a contribuire alla

costruzione della “città pubblica”, al potenziamento dei servizi e delle infrastrutture, al

miglioramento ambientale ed ecologico.

La perequazione, generalmente, si configura nella cessione gratuita di aree al Co-

mune, o realizzazione di opere di interesse pubblico e/o nel versamento di somme

a favore del Comune.

OBIETTIVI PRINCIPALI DELLA PEREQUAZIONE

a) Eliminazione delle diseguaglianze originate tra proprietari delle aree dalla pianifica-

zione urbanistica nella zonizzazione del territorio;

b) superamento dello zoning in quanto si elimina il sistema vincolistico;

c) agevolazione dell’azione di Piano grazie all’indifferenziazione delle proprietà rispet-

to alla localizzazione degli interventi;

d) realizzazione attraverso il concorso ed il contributo dell’iniziativa privata alla costruzio-

ne della “città pubblica”;

e) agevolazione di intese tra Comuni per progetti a scala sovracomunale

(perequazione territoriale).

LA PEREQUAZIONE NELLA PRATICA

a) Ai proprietari dei suoli con caratteristiche analoghe, in ragione del principio di equità,

viene attribuito un medesimo indice edificatorio;

b) la capacità edificatoria risultante può essere impiegata dai proprietari su una porzione

di suolo;

c) in base al principio della contribuzione alle dotazioni territoriali, la restante parte delle

aree viene ceduta a titolo gratuito all’Amministrazione comunale, con possibilità di preve-

dere quote di superficie o di volume per interventi ERP;

d) in alternativa alla cessione di aree, attraverso il principio della programmazione nego-

ziata, può essere prevista la realizzazione di opere.

AMBITI DI APPLICAZIONE DELLA PEREQUAZIONE

La perequazione si applica alle aree di riconversione e trasformazione urbanistica

cioè quelle per le quali si prevede una radicale modifica della struttura urbanistica (aree

dismesse, agricole destinate ad usi residenziali/produttive, aree a servizi).

La perequazione si applica solo nei confronti dei soggetti interessati dalle trasforma-

zioni urbanistiche secondo il principio di equità.

La perequazione può essere applicata anche negli ambiti di urbanizzazione consolidata

al fine di migliorare le dotazioni territoriali pubbliche secondo specifiche indicazioni di

Piano. Nelle aree consolidate la perequazione può risultare di difficile applicazione data

la difficoltà di creare condizioni economiche vantaggiose per attuare la “città pubbli-

ca”.

COMPARTI PEREQUATIVI

La perequazione può applicarsi alle aree di riconversione e trasformazione urbanistica

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 20: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 20 URBANISTICA

secondo le seguenti modalità:

- ambiti unitari di intervento, ossia unicamente nell’area di riconversione e trasformazio-

ne interessata dalla perequazione;

- ambiti non continui di intervento, ossia aree autonome e distinte e non continue ma

da considerarsi unitarie ai fini perequativi in quanto tra loro dotate di collegamento funzio-

nale; si prevede il trasferimento della capacità edificatoria con accordo tra il proprietario

“cedente” e quello “ospitante”.

Può essere individuato dal Piano l’obbligo della perequazione solo a distanza anche

con riconoscimento di premio di ospitalità.

MODALITA’ ATTUATIVE DELLA PEREQUAZIONE

In mancanza da parte della Regione di indirizzi specifici in materia, la perequazione può

essere applicata con le seguenti modalità :

a) Individuazione delle aree di perequazione disciplinate da norme o schede normative

contenenti:

- indice perequativo sulla base dello stato di fatto e di diritto delle aree;

- aree di concentrazione volumetrica privata e pubblica;

- aree e opere di urbanizzazione primaria;

- aree di cessione perequativa (aggiuntive a standard primari);

b) Programmazione negoziata attraverso art. 6 L.R. 11/2004 con individuazione di per-

centuale sul plusvalore dovuto alle trasformazioni urbanistiche (in genere 30%-50%

dell’incremento del valore di mercato attenuto dagli immobili).

PEREQUAZIONE PER VOLUMI

Suddivisione per classi o tessuti con attribuzione di un indice convenzionale di edificabilità

(IE).

L’indice di edificabilità IE rapportato alla superficie territoriale ST definisce l’edificabilità

spettante all’area (QST).

Il Piano definisce l’edificabilità pubblica (QSP) perequando la QST.

La somma di QST + QSP definisce la edificabilità totale QTT.

Il Piano indica dove il privato può realizzare la propria quota di edificabilità QST anche su

aree non di sua proprietà (zone cedenti e zone riceventi).

Il Foglio

Dicembre 2015

Page 21: Anno XXXV n. 424 Dicembre 2015 - lafondazione.it · Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it FOTO

Pag. 21 URBANISTICA

MODELLO DI PEREQUAZIONE

ATTI DEL CONVEGNO

- FINE 1^ PARTE -

Il Foglio

Dicembre 2015 via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472

e-mail: [email protected]