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Anno XXII • N. 26 • 29 giugno 2012 • www.agendabrindisi.it il settimanale dei brindisini www.bagnatoluigi.it - [email protected] IL TAR «BOCCIA» LA NOMINA DEL PRESIDENTE DELL’AUTORITA’ PORTUALE Foto Maurizio De Virgiliis

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Anno XXII • N. 26 • 29 giugno 2012 • www.agendabrindisi.it

il settimanale dei brindisini

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IL TAR «BOCCIA» LA NOMINA DEL PRESIDENTE DELL’AUTORITA’ PORTUALE

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3ATTUALITA’

ORGANIZZAZIONE VIAGGI E CROCIEREBIGLIETTERIA AEREA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

BIGLIETTERIA MARITTIMA • PRENOTAZIONI ALBERGHIERE

Corso Garibaldi, 29 • Tel. 0831/524872 • Fax 0831/564025 - 563468 • BRINDISI

Piazzetta Rubini - Comeabbiamo già rilevato, questapiazzetta è stata «liberata» dapanchine e vecchie fioriere incemento per farne una zonadi carico-scarico merci in vi-sta della riapertura di corsoGaribaldi. Si ignora se il«consiglio» di GiovanniBrigante di farla tornare adessere un salottino sia statorecepito o no, ma sta di fattoche i frequentatori (per lo piùanziani) della piazzetta chepassavano il tempo a chiac-chierare, seduti sulle panchi-ne rimosse, non ci stanno adessere privati di quel mo-mento di socializzazione e direlax: un disappunto dimo-strato dalla foto. Il commen-to è stato: il sindaco ci togliele panchine e noi ci portiamole sedie. Ma con tutti i pro-blemi che abbiamo vi paregiusto rinunciare a questaconsuetudine? Una presa diposizione decisa, ma questa

richiesta saràascoltata? Ilsindaco Mim-mo Consales(foto) procedecon una fer-

mezza che deriva sì dalla for-te convinzione che «sbotti-glierà» - come lui dice - iltraffico ma presumibilmentesupportata da una valutazio-ne tecnica. Se invece di uno«sbottigliamento» vi sarà,come probabile, un «incasi-namento» saranno tratte ledebite considerazioni. A mioparere, comunque, l’unicasoluzione valida è pianifica-re e costruire parcheggi a ra-so o sotterranei. Infine unsuggerimento, se posso: vi-sto che c’è la dichiarata vo-glia di rendere questa cittàun po’ più decorosa e vivibi-le, perché non riqualificare ilimitati spazi esistenti incittà (le piazze o piazzetteRubini, Dante, Concordiaecc.) restituendo così la vec-chia destinazione d’uso chenon è certo quella di conte-nere una decina d’auto.

dustria Brindisi GiuseppeMarinò (foto), favorevole alrigassificatore, si chiede su

R e p u b b l i c a :«Quanto è co-stato ai cittadi-ni, il non farenel corso diquesti undici

anni?». Beh, visto che si par-la di costi, ribalto la doman-da: quanto è costato a Brin-disi e ai brindisini l’arrogan-te ostinazione (condita da at-ti illegittimi e da reati - sepur prescritti - di corruzione)della società inglese a volerfare un impianto non condi-viso dalle istituzioni e dallamaggioranza della popola-zione? In un caso come que-sto, pare evidente come laprepotenza abbia avuto lameglio sull’intelligenza.

Autorità Portuale - IlTAR di Lecce ha accolto ilricorso dell’ingegnere Calo-

Rigassificatore - A Brindi-si vi sono vicende che hannola durata delle telenovele. IlCTR (Comitato Tecnico Re-gionale) ha ritenuto di rive-dere il proprio giudizio sulrilascio del NOF (Nulla Ostadi Fattibilità) al rigassificato-re: nella votazione ha pesatola presenza di tutto il corpodei Vigili del Fuoco pugliese(ben cinque voti), che ha ga-rantito il dietrofront nono-stante non vi fossero ulteriorinovità tecniche da valutare.Una situazione paradossale,inverosimile se si pensa chel’Amministrazione provin-ciale retta da MicheleErrico, nonostante giustifi-cate motivazioni, non riuscì afar annullare il NOF rilascia-to nel 2002 soprattutto per-ché il CTR stesso, comescrisse, era preoccupato dellereazioni legali della BrindisiLng. Il presidente di Confin-

OPINIONI IN LIBERTÀ DI GIORGIO SCIARRA

ZZOONNAA FFRRAANNCCAAgero Casilli circa l’illegitti-mità della nomina di Hercu-les Haralambides (foto) inquanto di nazionalità non ita-liana. Al di là dei commentisu questa vi-cenda, si poneuna domanda:chi pagherà idanni sulle ri-sorse economi-che impegnate sinora e sugliatti assunti? Quale ripercus-sioni (sicuramente negative)si abbatteranno su un portogià ridotto alle pezze? Nonc’è dubbio che la politica o,meglio, quelli che pretendo-no di rappresentarla, non nehanno indovinata una (da Vi-to Mascolo in poi). Se lasperanza è l’ultima a morire,non possiamo che approfitta-re di questa longevità e augu-rarci che chi dovrà nominareil prossimo presidente del-l’Authority non continui aprocurare danni al porto diBrindisi e quindi al suo terri-torio e alla sua economia.

Nuovo Teatro Verdi - Sta-volta il detto nemo prophetain patria non è stato rispetta-to: il Consiglio d’Ammini-strazione della FondazioneNuovo Teatro Verdi ha deci-so di affidare l’organizzazio-ne della nuova stagione tea-

trale al dottorC a r m e l oGrassi (foto),che per un bre-ve periodo erastato indicato

da una parte del PD comepossibile candidato sindaco).Grassi, presidente del TeatroPubblico Pugliese, dovrebbeessere il nuovo direttore arti-stico. Nessuno può dire chenon conosca a fondo l’am-biente e il mestiere, e sicura-mente svolgerà al meglio ilsuo compito, certo che esserebrindisino - e quindi far benegli interessi della propriacittà - intensificherà il pro-prio impegno. Auguri, buonlavoro e in bocca al lupo!

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Tutte le «sfortune» del presidente

anno molti non hanno ancoracapito quale sia e come siscriva il suo cognome! E ciassale il dubbio che esami-nando il ricorso di Casilli(brindisino doc con un co-

Come è noto, il TAR diLecce ha «bocciato» la nomi-na del presidente dell’Auto-rità Portuale e la redazionebrindisina della Gazzetta delMezzogiorno (con la firmadell’esperto di cose portualiBruno Stasi ... ma presumi-bilmente senza il controllo diuno «sconosciuto» ma pun-tualissimo collega) non haperso occasione per regalarciun’altra prova di precisionein fatto di testi e nomi. Comese non bastasse la mortifica-zione dell’accoglimento delricorso proposto dall’inge-gnere brindisino Calogero(Rino) Casilli, il povero Her-cules Haralambides è statoancora una volta «maltratta-to» dalla Gazzetta, che proba-bilmente non vedeva l’orache l’ellenico presidente del-l’Authority fosse silurato pernon incorrere più in gaffes ederrori vari. Quel cognomegreco è davvero un problemaper i colleghi di via Carmine:Haralambides nel titolo del-la prima pagina dell’insertolocale, Haralamibides nellancio della prima pagina se-guito da Haralambidis econfermato dall’Haralambi-dis nel titolo del servizio in-terno che, fra note del purbravo e attento Stasi e virgo-lettati del TAR, offre la se-guente serie: Haralambides… Haralambidis … Hara-lambides … Haralmbides!

Povero presidente: dopo un

gnome facile facile!) il TARabbia tenuto conto anche del-le difficoltà di alcuni giorna-listi. Quanto a Stasi, cosa vo-lete: era abituato a nomi ita-liani e semplici in materiaportuale come Salucci, Mo-rosi, Ravedati, Giannini,Giurgola. Se Haralambidesdovesse definitivamente sa-lutare Brindisi, sarebbe unaliberazione anche per lui!(Nelle foto: Hercules Hara-lambides e Bruno Stasi).

RASSEGNA STRAMBA

Direttore responsabileAntonio Celeste

Collaborano:Danilo Arigliano

Fabrizio CaianielloAntonio CaputoEugenio CorsaAntonio ErricoRosario FarinaAlfredo Gatti

Francesco GuadalupiRoberto GuadalupiMassimiliano Iaia

Nicola IngrossoPaolo LonatiPaolo Palamà

Mario PalmisanoFrancesco Pecere

Davide PiazzoEupremio Pignataro

Roberto PiliegoMarco Pisoni

Renato RubinoDomenico SaponaroGianmarco Sciarra

Giorgio SciarraSalvatore Sergio

Mino Taveri (Mediaset)

Fotografie:Antonio Celeste

Maurizio De VirgiliisAlfredo Perchinenna

Prestampa e stampa:A. G. M. srl Lecce

Direzione e redazione:Via Serafino Giannelli, 16

(già via Anime)72100 BRINDISI

Telefono 0831/564555Fax 0831/560050

E-mail:[email protected]

Sito web:www.agendabrindisi.it

Registrazione Tribunaledi Brindisi n. 16/1991

DISTRIBUZIONEGRATUITA (5.000 copie)

Romanzo di Marchionna«L’unguento delle

streghe» (292 pagi-ne - Codice ISBN9788891019868) èil titolo di un roman-zo date recente-mente alle stampedal brindisino PinoMarchionna.

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La misteriosa morte di una funzionaria ONU si intrec-cia con un «affaire» di corruzione ed illegalità nel setto-re degli investimenti energetici. In un Salento interpre-tato come ultima frontiera occidentale che si confrontacon i dirimpettai arabi, un maturo cronista di provinciasi ritrova a trattare casi di cronaca che richiamano i te-mi di più scottante attualità: l’integralismo islamico, lequestioni energetiche, la pace in Medioriente. La sua èun’indagine speculativa, scandita da una sorta di «pen-siero ruminante» che gli consente di ordinare e colle-gare scenari ed accadimenti tra loro indipendenti, finoa giungere alla soluzione dell’enigma.

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«Una rotonda sul mare…» - Fred Bongusto nei pri-mi anni del ‘60 compose u-no dei suoi più grandi suc-cessi, ma già una quindicinadi anni prima, a Brindisi, u-na rotonda sul mare c’eragià e costituiva uno dei ri-chiami più gettonati dell’e-state salentina. A ridossodella rotonda c’era un im-menso salone con zona mu-sica, irradiata da un juke-box sempre in funzione conun bar ricco di gelati di ognitipo e, infine, con zona risto-rante: il tutto firmato da quelmago della ristorazionebrindisina che fu «Ntunuc-ciu Ajello». La sera, la so-vrastante terrazza diventavauna animata e fantasmagori-ca pista da ballo, con l’or-chestra di Noè Frascaro, unvirtuoso del piano come po-chi. Tutto questo costituivala prerogativa della spiaggiaSant’Apollinare (foto), conun lungo arenile sabbioso,con centinaia di cabine, conun suggestivo pontile perl’attracco delle barche (a re-mi o a vela) e dei vaporettiche trasportavano festosecomitive di bagnanti. La tra-versata, in partenza dellabanchina del lungomare al-l’altezza della Capitaneria diPorto, era resa vivace e ru-morosa grazie ad un fisar-monicista, finto cieco, il cuiprogramma musicale com-prendeva prevalentemente iltango della gelosia e la mar-cetta Rosamunda. Il 15 ago-sto scattava l’appuntamentocon la «mellonata». Le fa-miglie sostavano in spiaggiaper l’intera giornata, all’o-dore del mare ed a quellodelle tajedde di parmigianaal forno, di polpette al sugo,di appetitose angurie scatta-riscianti. Sant’Apollinare e-ra, insomma, il paradiso del-la estate brindisina. Ma ungiorno, un brutto giorno, lanostra città volle indossarel’abito della realtà industria-

nia. Una storia incredibil-mente vera!

*** Ai miei tempi … l’acqua

minerale frizzante venivafatta, seduta stante, in tavo-la, versando nella bottigliauna bustina di «idrolitina».Ricordo che, ancora bambi-no, rivolgendomi a mio pa-dre, dicevo: «Per favore, midai un bicchiere di acquache … pizzica?».

*** Ghiatoru & Diamanu e la

spesa … persa - «E’ propriovero che ogni lasciata è per-sa. Nel senso che un’occa-sione propizia va sfruttatasubito, altrimenti si perdel’occasione buona» diceGhiatoru a Diamanu, chereplica: «A me è successodi peggio! L’altro giorno,dopo avere fatto la spesa inpiazza, ho preso la corriera,scendendo poi alla fermatanei pressi di casa mia, di-menticando però sul pull-man le borse con la spesa.Questo è l’esempio classicodi «ogni lasciata è persa»,ma è anche la manifestazio-ne di come, di contro, ungran figlio di buona mam-ma s’è futtutu la spesa allafaccia mia!».

*** Modi di dire - «Fuci ch’è

… notti!». Fai presto chenon c’è più tempo!

*** Dialettopoli - Franfullìc-

chi (pesciolini marinati efritti); frusciàri (sperperare);frìciri (friggere); fumisìa(vampata di calore); furlìnu(furbacchione); assìri dicùntu ( superare prevista peril parto); cuntignùsu (perso-na boriosa); l’àrvulu ti lu ca-lipsu (l’albero di eucalipto).

*** Pensierino della settima-

na - Ogni cuore si esprimecon un proprio linguaggio.Non pretendiamo che parlie dica come parla e dice ilnostro cuore.

gne, è stato mortalmente in-vestito un gattino. Chiestol’intervento dei netturbini, larisposta sarebbe stata: «Oggiritiriamo soltanto metalli evetri». Ma questo, purtrop-po, lo sfortunato gattino nonlo sapeva, altrimenti avrebbeevitato di … morire!

*** Borseggiatrice facoltosa

- Nei pressi del Colosseo, iCarabinieri hanno tratto inaresto una giovane nomade,abile borseggiatrice. Al mo-mento del fermo, la ladrun-cola (ospite, esentasse, nelnostro paese) ha chiesto difare una telefonata a casa,per tranquillizzare la dome-stica, preposta alla cura deisuoi cinque figlioli, residen-ti in una villetta di Guido-

le. E così, in breve tempo, ladorata spiaggia scomparvesotto le macerie dei residuichimici e di grosse chiazzedi petrolio. Quindici annidopo, i juke-box avrebberoirradiato la canzone «Unarotonda sul mare». Ma lanostra rotonda, la nostrasplendida rotonda era ormaidefinitivamente scomparsa!

*** La banda musicale - Pare

che qualcuno abbia intenzio-ne di ricostituire la BandaMusicale «Città di Brindi-si». Molto richiesti i …tromboni, specie se … trom-bati nelle ultime elezioni.

*** Un gattino sfortunato -

Qualche giorno fa, in unacentralissima via di Mesa-

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Sono passati un po’ di annidalla pubblicazione di «Cattivamaestra televisione» del filo-sofo Karl Popper, ma l’allar-me lanciato dal celebre intel-lettuale è rimasto inascoltato.Non solo, le cose - se possibile- sono peggiorate nella forma enei contenuti. Gli stilemi lin-guistici ed iconici di mammmaTV, già inquinati dalle reticommerciali, con l’avventodelle emittenti locali privatehanno raggiunto livelli di per-fezione perversa ormai irrever-sibili. Non ci resta che impara-re a convivere con il fenomenocercando di opporre difese na-turali che privilegino altre for-me di intrattenimento quali lalettura, la scrittura, l’ascolto dibuona musica, la (moderata)navigazione in internet. Ma an-che con lo zapping di reazionee critica ai cliché imposti, aimodelli eterodiretti.

Intanto non ne possiamo piùdi cuochi e chioccianti matronecol mestolo d’ordinanza cheimperversano a tutte le ore e sututti i canali. Via, con la loromousse e le loro «verdurine»!Un altro bel calcione va elargi-to sul didietro dei queruli con-duttori pomeridiani, quelli del-l’affettato «buon pomeriggio»,le emerite facce di bronzo cheipnotizzano svagati pensionatie lacrimose casalinghe con sto-rie morbose il cui filone fogna-rio appare inesauribile. Ci hastancato quel quotidiano par-terre formato da tuttologi quat-tro stagioni (il giornalista di se-rie B, l’avvocato che ha pocoda fare in studio, il prete diturno, il criminologo in servi-zio permanente effettivo e ladivetta scoppiata).

Uno dei rari talk improntati

tiro a rete con l’interno piedeviene chiamato «piattone», an-che quando il giocatore hatrentotto di piede; viceversa,anche se un giocatore ha il nu-mero quarantacinque come I-bra, il suo sarà sempre uno«scarpino». Per i telecronistidel tennis invece, la sventa-gliata con la racchetta sarà co-munque «sventaglio». Sgrade-vole poi è l’enfasi isterico-im-bonitrice degli speaker da sta-dio e dei telecronisti che stril-lano come ossessi copiando icolleghi sudamericani. La car-relata degli orrori e del cattivogusto si chiude con un accen-no alla nuova moda del gior-nalismo da strada lanciata da«Striscia» e dalle «Iene» (guit-ti col microfono in mano che,ansimando, inseguono poveri-cristi); alle trasmissioni «stori-che», superatissime, di cui fa-remmo volentieri a meno(«Porta a porta», «Chi l’ha vi-sto» ecc.). Siamo stufi dei so-liti personaggi, dei soliti for-mat, vogliamo cose e faccenuove! Riformiamo anche i te-legiornali, nei contenuti e nel-la forma. In tempi di touch-screen siamo ancora costretti asubire la visione di quei pen-narelloni imbracciati da gior-nalisti in difficoltà a leggeresenza guida. Auspico una leg-ge ostativa alla messa in ondadi immagini di repertorio perpiù di dieci volte. Ci siamo e-sauriti nel vedere la reiterazio-ne ossessiva del video sfocatoriprendente il mentecatto cri-minale in blazer blu che, perla stramillesima volta, premeil telecomando assassino! Ec-co, questo è un classico esem-pio di estetica dell’osceno.

Bastiancontrario

La lingua perversadi «mamma» Tivù

«Che tempo che fa» è, in as-soluto, la trasmissione più urti-cante dal punto di vista degliapplausi seminati ad peduncu-lum canis da quei poveraccichiamati a fare da tappezzeriaumana al programma del fintodormiente Fabio Fazio. Le«De Fillippiche» della signoraCostanzo meriterebbero unatrattazione a parte, mi limiteròsolo ad osservare che, mentreil format «Amici» ha una suavalenza artistica e di coesionesociale tra i giovani, lo sdolci-nato «C'è posta per te» ha fattoil suo tempo e serve ormai so-lo come soggetto di scenettecomiche, mentre il pomeridia-no «Uomini e donne», specienella sezione riservata agli an-ziani, è un penoso, teleguidatospettacolo degradante che, inmaniera cinica, mette in ridi-colo quella fauna umana a cac-cia di una improbabile felicità.

E il linguaggio televisivosportivo? Banale e zeppo di e-spressioni logore: nel calcio, il

sulla sobrietà è senz’altro«L’infedele», per il resto sia-mo al solito teatrino noioso eritrito dove i conduttori pas-seggiano (anche in retromarciacome il Floris), i cartelli ab-bondano e gli ospiti politicivengono presentati ad uno aduno tra lo scrosciare meccani-co d’applausi, come se fosserocabarettisti o soubrettine. Iltutto condito dai soliti sipariet-ti: piani di ascolto che zooma-no sulle smorfie e sul dondola-mento negatorio del capo daparte degli avversari, rimbrottistantii «Non mi interrompere,io non ti ho interrotto», reper-tori fraseologici scontati qualiil bersaniano «Ma di cosa stia-mo parlando». Poi ci sono lespiritosaggini del comico e ilconsueto sottofondo di cascatedi battimani «a prescindere»,dispensate da un pubblico dimanichini la cui ingessata, ob-bligata fissità, stride con il di-namico assordante clappettaredi palme addomesticate.

CONTROVENTO

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Rubrica a cura di Antonio Caputo

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La sera del giorno 8 settem-bre 1943, il Capo del Gover-no, Pietro Badoglio, lesse perradio, l’annunzio seguente:«Il governo italiano, ricono-sciuta l’impossibilità di conti-nuare l’impari lotta contro laschiacciante potenza avversa-ria, nell’intento di risparmia-re ulteriori e più gravi scia-gure alla Nazione, ha chiestol’armistizio al generale Ei-senhower, comandante in ca-po delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è sta-ta accettata. Conseguente-mente, ogni atto di ostilitàcontro le forze anglo-ameri-cane deve cessare da partedelle forze italiane in ogniluogo. Esse però reagirannoad eventuali attacchi da qual-siasi altra provenienza».

E’ inutile dire che tale pro-clama non fu sentito da tuttigli italiani, né tantomeno dalleforze armate, alle quali PietroBadoglio non aveva dato pre-ventive istruzioni, per cui, pri-ve di ordini, si erano lasciatesopraffare e disarmare daquelle tedesche. Tutto ciò,mentre l’ammiraglio Rubar-telli, comandante della basenavale della piazza di Brindi-si, aveva alle sue dipendenzeanche le truppe di terra, ma sitrattava di pochi elementi delpresidio e di un altrettanto in-significante numero di carabi-nieri: in pratica, si può direche non aveva alcuna disponi-bilità di forze.

In tali condizioni, nel primopomeriggio del 10 settembre1943, pur trasecolando, LuigiRubartelli accolse nel porto diBrindisi, sistemati sulla cor-vetta «Baionetta», dopo un

avanzavano, i tedeschi aveva-no dovunque il sopravventosulle forze italiane. Le notizieprovenienti da Roma, purmolto confuse, erano in-confondibilmente cattive.

Nel primo mattino del gior-no 11 settembre 1943, Brindi-si si risvegliava con l’inaspet-tato titolo di «Capitale», men-tre il Re, dopo aver preso vi-sione di un messaggio del ge-nerale Eisenhower inviato aBadoglio, relativo alla colla-borazione tra le truppe alleatee il nostro governo, decise de-finitivamente di rimanere aBrindisi. Si delineava una si-tuazione impossibile: del nuo-vo Governo non esistevanoneppure i ministri, degli alticomandi si potevano contareil comandante, i capi di statomaggiore e in tutto tre ufficia-li che non erano generali.

Col passare dei giorni, lenotizie che giungevano datutti i teatri di operazione era-no tragiche e salvo che per al-cuni settori del ComandoGruppo Armate Est, diretta-mente dipendente dal coman-do supremo, l’unico che ap-pena giunto a Brindisi cercòdi emanare ordini e direttive,ineluttabilmente si profilaval’inevitabile declino.

A Brindisi, Capitale d’Italiafino al 14 febbraio 1944, or-mai si respirava aria di disfat-ta; nell’incertezza più assolu-ta «del domani», i Reali si e-rano trasferiti a Salerno: laStoria, nel suo procedere dieventi e tragiche situazioni,cambiava direzione.

Il Regno del Sude Brindisi Capitale

Vittorio Emanuele III.In effetti, da una breve rico-

gnizione eseguita nei dintornidella città non si ebbe tracciadi reparti tedeschi. Verso seragiunse al Castello di Terra, di-venuto residenza reale, il ge-nerale Lerici, comandante delCorpo di armata di Bari cheaffermò di avere predispostotutte le possibili misure percontrastare un’eventuale of-fensiva tedesca su Brindisi,con quei pochi reparti dellaDivisione Legnano che di-slocò sul territorio brindisino.

Durante la notte, grazie allenotizie che il Comando Mari-na riuscì a raccogliere attra-verso la radio, si profilò unaprima situazione: salvo che inCalabria e nella zona meridio-nale della Puglia, dove letruppe tedesche si ritiravanocelermente sottraendosi alcontatto delle unità alleate che

avventuroso imbarco da Pe-scara, il Re Vittorio EmanueleIII, la Regina Elena, il princi-pe ereditario Umberto, il ma-resciallo Pietro Badoglio, ilministro della real casa PietroAcquarone e l’ammiraglioRaffaele De Courten, suocompagno di corso e di studipresso l’Accademia Navale diLivorno, divenuto ora Mini-stro della Marina e Capo diStato Maggiore. Insieme a co-storo, un nutrito seguito di di-gnitari, fedelissimi di CasaSavoia, dame di compagnia,imbucati e servitori. Prescin-dendo da ogni protocollo, ilRe chiese d’impatto all’ammi-raglio Rubartelli se a Brindisie in zone circostanti ci fosserotedeschi: alla risposta negati-va dell’ufficiale, il Sovrano equanti lo accompagnavano sitranquillizzarono. «Sta bene,sbarcheremo qui!» sentenziò

STORIA E TRADIZIONI

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«Tutte le opere sono il risul-tato di diverse azioni: da unaparte l’osservazione e la ri-flessione attenta verso la so-cietà del nostro tempo, le pau-re e i vuoti contemporanei,dall’altra uno studio di testi efonti letterarie». Parole effica-ci, dell’artista Giuseppe Ci-racì, che spiegano il sostratoconcettuale delle proprie ope-re attualmente in mostra alMAP di Brindisi. La persona-le, curata da Massimo Gua-stella, ha per titolo «Dialogocon Leonardo» e propone unaserie di lavori recenti di Ciracì(nato a Brindisi nel 1975)connotati da un forte tagliografico - trattasi di disegni estampe rielaborate - e daun’accurata quanto originalerivisitazione di studi anatomi-ci leonardeschi.

Risultato di una raffinata e-secuzione, le opere rappresen-tano uno stimolante connubiotra una raffigurazione (direm-mo a-storica) del reale - se-gnatamente della figura uma-na e dei suoi particolari anato-mici - e una ricerca concettua-le orientata verso alcune ma-trici dell’arte e del pensierocontemporaneo. Il Rinasci-mento italiano e un suo prota-gonista assoluto: Leonardo,sono l’epicentro dell’ap-profondito studio di GiuseppeCiracì. In questa indagine eglimuove dal dato puramentetecnico ed esecutivo - forseanche metodologico - per a-cuire il proprio sguardo sul-l’opera leonardesca, sul pen-siero, e sulla sperimentazionegrandemente innovativa delgenio vinciano. Oggetto prin-cipale della ricerca è il ciclo

nardesche sia con le tesi fici-niane di impronta neoplatoni-ca: richiami opportuni, stantel’inclinazione dell’artistabrindisino verso i modellinon strettamente artistici, mapure filosofici e letterari, delRinascimento italiano.

L’evento in corso al MAP sirivela di indubbio interesse,dunque, e sul piano scientifi-co-editoriale e su quello espo-sitivo. L’operazione si distin-gue difatti per la sua duplicearticolazione: importante trac-cia documentaria e storico-ar-tistica da un lato e allestimen-to particolarmente efficacedall’altro, dove la forza delsegno, la leggerezza della car-ta, la trasparenza dell’acetatostabiliscono un suggestivogioco dialettico-percettivo conla luce e il chiarore degli in-terni barocchi della chiesa disan Michele Arcangelo. Riu-scitissima, al riguardo, la scel-ta del CRACC e del TASCdell’Università del Salento,diretti da Massimo Guastella,di farne uno spazio per l’artecontemporanea di qualità - pe-raltro particolarmente attivoin questa sua prima stagionedi attività - di cui il territorioaveva bisogno.

Domenico Saponaro

«Dialogo con Leonardo»,mostra personale di GiuseppeCiracì - A cura di MassimoGuastella - M.A.P. / MuseoMediterraneo dell’Arte Pre-sente di Brindisi, via Taranti-ni 37 - Sino al 30 giugno2012 aperta dalle 18.30 alle22.00 - Mostra prorogata si-no al 28 luglio 2012 e apertasolo dal mercoledì al sabatodalle ore 18.00 alle 21.00.

E l’artista «dialoga»col Maestro Leonardo

i tratti somatici scarnificati pereffetto di un sapiente uso delvuoto e dell’incompiuto; anco-ra, una stratificazione matericae concettuale: tutto ciò è il ri-sultato della sua rilettura dellecarte del maestro.

Il volume monograficopubblicato da Congedo incoincidenza con la mostra -anch’esso curato da Guastel-la, che in apertura tratteggiail percorso artistico di Ciracì- si caratterizza per la qualitàe la quantità dei contenuti cri-tici e iconografici, nonché peril raffinato profilo grafico e lacompletezza editoriale (nonmancano gli apparati bio-bi-bliografici, né una puntualeantologia critica). Di partico-lare interesse il taglio filoso-fico e teorico del saggio diMaria Cristina Strati, che neldescrivere le opere in mostrastabilisce una loro relazionesia con le formulazioni leo-

di bozzetti conservati a Wind-sor, un corpus di seicento di-segni, eseguiti nel quaranten-nio 1478-1518, testimonianzadella lunga e appassionata de-dizione di Leonardo allo stu-dio dell’anatomia e della fi-siologia umana.

Una forte connotazione gra-fica, si diceva, costituisce lapeculiarità principale dellapersonale brindisina; abilissi-mo nel disegno, Giuseppe Ci-racì declina questa tecnica conpadronanza e originalità. Le fi-gure e i volti senza tempo esenza storia riconoscibili comecontemporanei dalla postura,dalla pettinatura o dal tagliodei capelli, finanche dallosguardo e dall’atteggiamento;gli elementi anatomici scom-posti, distribuiti e ricompostisu più fogli («con ritmo frantu-mato ma consequenziale», so-stiene a proposito FrancescaLondino nel suo testo critico);

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BASKET12

LEGADUE Si cerca il sostituto del diesse Giuliani

Enel Brindisi, aspettando GibsonArchiviati i festeggia-

menti, in casa Enel Brin-disi si comincia a pianifi-care il futuro. Circa 1500persone hanno assistitoalla consegna della cop-pa da parte del presdien-te di Legadue Marco Bo-namico per la promozionein serie A. Applausi ed o-vazioni per tutti, in parti-colar modo per tre perso-ne: coach Piero Bucchi, ilcapitano Claudio Ndoja eJonathan Gibson, che, difatto, ha traghettato Brin-disi nel basket che conta.«Super-Jonathan» è subi-to partito alla volta dell’A-merica dove sarà impe-gnato nella Summer Le-gue con i Boston Celtics.

Si parla già di mercato,di conferme, partenze earrivi. La prima notizia -ma era nell’aria - è quelladella rescissione del con-tratto di Alessandro Giu-liani. Il direttore sportivoche ha portato a Brindisi ivari Borovnajk, Renfroe,per arrivare a Charalam-pidis e Gibson: per motivipersonali ha chiesto edottenuto la rescissione ...con destinazione Verona,dove esiste un progettoserio ed ambizioso per ri-portare in alto la pallaca-nestro scaligera. E siamocerti che Giuliani, dopo a-ver fatto bene negli ultimidue anni tra Biella e Brin-disi, altrettanto farà nellasue terra, con la societàche cestisticamente lo halanciato tra i professioni-

Callahan, che nel massi-mo campionato potrebbeesprimere maggiormenteil suo potenziale. Italianidi lusso Ndoja e Formen-ti, due giocatori che cono-scono bene il primo cam-pionato. Tanta esperienzada fare per Zerini, che alfianco di Borovnjak, e diun altro lungo di espe-rienza, potrà maturaretantissimo.

In stand-by la situazio-ne Gibson. Il talento ca-liforniano, come diceva-mo, è in America per laSummer League: le inten-zioni sarebbero quelle ditrovare un posto nella N-BA. Per lui si sono fatti a-vanti club turchi e russi,ma l’ipotesi Brindisi non èesclusa. Il giemme Puglisiha dato l’ultimatum al pro-curatore del giocatore. Easpettiamo notizie!

Se di giocatori si parlapoco o niente (tranne leconferme), diversi i nomiper sostituire AlessandroGiuliani. Nicola Alberani,che ha interrotto il rappor-to con la Fulgor LibertasForlì, sembrava in poleposition. La società brin-disina ha dichiarato chel’accordo è saltato. Stes-sa cosa per Jhon Ebeling(Scavolini Pesaro). PiaceArio Costa (quest’anno aBrescia), ma al momentosono solo voci. Una cosaè certa, sarà allestita unasquadra per centrare unatranquilla salvezza.

sti. Ma l’ex diesse dellaNew Basket, legato allasocietà brindisina fino al30 giugno, ha dichiaratoche fino all’ultimo giornosi darà da fare lavorandogomito a gomito con San-ti Puglisi e Piero Bucchi.Non è escluso che Giulia-ni possa lavorare comeconsulente di mercato delclub biancazzurro.

C’è chi lascia Brindisi,ma anche chi è stato con-fermato. Borovnjak, Cal-lahan, Ndoja, Formenti eZerini. La dirigenza, me-more degli errori com-messi nel primo anno diA, non vuole sbagliare piùe intende ripartire dallozoccolo duro della promo-zione. Borovnjak, tra i piùforti nel suo ruolo in Le-gadue, non dovrebbe a-vere alcun problema inLega A, anzi. Molte so-cietà hanno corteggiato ecorteggiano il serbo cheha accettato volentieri lapermanenza. Utile anche

Gibson (Foto Damiano Tasco)

Francesco Guadalupi

Azzurri under 18in gara a ... bordo

La portaerei «Cavour» per una se-ra scenario di un evento sportivo le-gato al sociale. Sul ponte di volo diquello che è il simbolo del modernostrumento aeronavale della MarinaMilitare, si disputerà una partita ami-chevole di basket tra le Nazionalimaschili Under 18 di Italia e Svezia.

L’appuntamento è per il 12 luglio(ore 20.30), sull’unità della Marinache sarà ormeggiata a Taranto,presso la Base Navale. A confermadella forte connotazione della ForzaArmata integrata nel sistema-Paesee vicina al cittadino nello specificoimpiego del dual-use, in occasionedell’evento il «Cavour» tornerà ad a-vere al proprio fianco la FondazioneFrancesca Rava, come nella missio-ne umanitaria «White Crane» adHaiti nel 2010, per una raccolta a fa-vore dei terremotati dell’Emilia aiquali sarà devoluto l’intero incassodella serata. Per la prima volta Fe-derbasket e Marina Militare unirannole proprie competenze per dare vitaad un evento unico nel suo genere esenza precedenti in Italia.

Già attiva sul fronte della raccoltafondi a favore delle popolazioni col-pite dal sisma in Emilia, la Fip ha ac-colto con grandissimo piacere l’invitodella Marina Militare per portare laMaglia Azzurra a bordo di un’eccel-lenza italiana, che per l’occasione sitrasformerà in un vero e proprio pa-lazzetto con un colpo d’occhio a dirpoco suggestivo.

I tagliandi per assistere al match I-talia-Svezia Under 18 saranno invendita sul sito www.listicket.it, intutte le oltre 1.100 ricevitorie autoriz-zate Listicket Lottomatica e chia-mando il call center 892982. Il prez-zo del biglietto è di 10 euro.

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BASKET 13

Bambole, non c’è una lira.Anzi, non c’è un euro. Lesabbie mobili della crisi eco-nomica stanno per imprigio-nare anche il mondo dellosport. Sintomatica la dichia-razione del presidente dellaFerrari, Luca di Monteze-molo , che ha lanciato unmessaggio chiaro: «La situa-zione economica mondiale,ed europea in particolare, èmolto seria e il mondo dellaFormula 1 non può nonprenderne atto. Non possia-mo più perdere tempo: biso-gna affrontare con urgenzala questione dei costi».

Matarrese, e non ultimoSemeraro ex presidente delLecce Calcio - solo per parla-re di società territorialmentevicine -, hanno da tempo lan-ciato l’allarme: «E’ inevitabi-le che siamo preoccupatiperché le società di calciosono gestite da imprenditorie gli imprenditori hanno e a-vranno sempre più difficoltànegli investimenti. C’è il ri-schio che il sistema-calciovada in crisi. Bisogna studia-re insieme forme per combat-tere la recessione».

Sono del 20,4% i tagli cheil CONI farà alle Federazio-ni: si passerà dai 192 milionidel 2011 ai 153 del 2012. Ci-fra che risente anche del ta-glio dell’importo totale che ilGoverno ha stanziato allostesso CONI: da 450 a 409milioni di euro (-9%). E’quanto ha reso noto il segre-tario generale del Coni Raf-faele Pagnozzi, al terminedella recente Giunta CONI.

Massimo Ferrarese con Albano e il presidente NBB Antonio Corlianò

sforzo sembra essere definiti-vamente naufragato conl’improvviso dietrofront diBruno Zago, l’azionista dimaggioranza designato. Tera-mo poi, già penalizzato di 8punti per la prossima stagio-ne, prova ad iscriversi co-munque alla serie A, ma at-torno alla società abruzzesesembra regnare il pessimi-smo. L’annuncio di ClaudioToti che lascia la Virtus Ro-ma completa il quadro e ren-de chiaro lo scenario di crisigeneralizzato: «La città meri-ta una squadra di alto livello,che possa competere con Sie-na, Milano, Cantù, Bologna.Quindi, investimenti di unacerta importanza che io nonsono più in grado di garanti-re. Il mio settore, quello del-l’edilizia, nel 2011 ha licen-ziato 25mila persone. E que-sti numeri mi hanno fatto ri-flettere. Restare con un bud-get ridotto? Non lo accetto,non è nella mia mentalità».

Insomma, è il caso di dirlo:mala tempora currunt … adogni livello! Parole e fattiche fanno tornare alla mentelo scorso anno quando conl’anticipo sui tempi, il patronMassimo Ferrarese, riuscì acoalizzare intorno a sè ungruppo di imprenditori co-struendo una società solida ecapace di superare il periododi crisi. La lungimiranza diFerrarese ci fa ben sperare,con la consapevolezza cheBrindisi può diventare prota-gonista della serie A neiprossimi anni.

Nicola Ingrosso

Crisi dello sporte «lungimiranza»

pe ottimistica voglia di mini-mizzare, ma solo per tentaredi capire quello che accade eper cercare, se possibile, dimigliorare la nostra vita e lasocietà in cui viviamo.

Leggendo le cronache piùdirettamente connesse al ba-sket e principalmente al ba-sket di serie A, siamo colpitidalla preoccupante situazio-ne: piazze storiche come Tre-viso, Roma, Teramo e la stes-sa Barcellona Pozzo di Gotto(rivale dell’Enel Brindisi nelcampionato appena conclu-so) lanciano l’allarme e i loropresidenti si preparano a get-tare la spugna, o a ridimen-sionare drasticamente i pro-grammi e gli investimenti.

Per salvare il salvabile aTreviso hanno costituito ilconsorzio «Universo Trevi-so» con Riccardo Pittis a ga-ranzia del progetto. Ogni

E’ da tempo che ascoltandoi notiziari, leggendo i reso-conti e le cronache dei gior-nali - o anche chiacchierandocon amici e colleghi - mi tor-na in mente mala temporacurrunt (viviamo brutti mo-menti) di Cicerone. Disastrinaturali, orrendi episodi diviolenza, crisi economica,degrado della politica, reatied arresti in ambienti eccle-siastici, scandali nello sport:è come se, per una qualchestrana congiunzione astrale,tutto il peggio dell’umanocomportamento si sia con-centrato in questo ultimo pe-riodo. Proprio riflettendo sul-la frase di Cicerone pensoanche che di «mala tempora»si è sempre parlato e che dibrutti momenti è fatta la sto-ria dell’umanità; questo vadetto non con superficialepressappochismo o con mio-

TIME OUT

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CALCIO14

Fabrizio Caianiello

Brindisi, strategie e polemiche!

ciali le dimissioni di Anni-no De Finis. L’imprendi-tore foggiano se ne vasbattendo la porta in di-saccordo con i suoi soci:«I programmi sportivi so-no stati stravolti. Sonostato chiaro fin dall’iniziodi questa mia avventura,sarei entrato in societàsolamente se avessimopartecipato al campiona-to di serie D. Sarei rima-sto nella prossima sta-gione soltanto nell’ipotesiavessimo presentato do-manda di ripescaggio inLega Pro o nel caso que-sta non ottenga risultatiavremmo costruito unacorazzata per ritornarenei professionisti».

La risposta all’ingegnerDe Finis arriva nell’inter-vento successivo dall’as-sessore allo sport AntonioGiunta, sempre ai mi-crofoni della trasmissione«100 Sport Magazine».L’assessore ha prospetta-to un futuro prossimo di-verso da quello immagi-

«E’ un momento estre-mamente diff ici le dalpunto di vista economicoma faremo di tutto per ri-portare il calcio brindisinoai fasti del passato». Ilsindaco di Brindisi Mim-mo Consales apre un in-coraggiante spiraglio peril futuro del Brindisi. Insettimana ha incontrato ipatron Giuseppe Romae Roberto Galluzzo perstudiare le strategie dicollaborazione: «Occorreun atteggiamento re-sponsabile e maturo daparte dell’imprenditoria,ma anche della cittadi-nanza perché il calcio èpatrimonio di tutti».

«Siamo molto soddi-sfatti dell’esito dell’incon-tro con il sindaco Consa-les e con l’assessore An-tonio Giunta» hanno af-fermato i presidenti Gal-luzzo e Roma. «Abbiamoconstatato il reale inte-resse da parte del primocittadino verso le sorti delcalcio brindisino e l’impe-gno dell’Amministrazionecomunale a far sì che so-cietà e Comune possanocollaborare in manieraproficua e sinergica. Enello stesso spirito di col-laborazione, chiediamoanche ai tifosi di conti-nuare a dimostrare unitàe maturità ma, soprattut-to, di avere fiducia nelnostro lavoro, così comenell ’ impegno da partedell’Amministrazione».

Intanto sono ormai uffi-

nato dal vice presidente.Il Comune mette la faccianell’affermare che la SSDCittà di Brindisi farà uncampionato di alto livelloe sarà pronto nel renderepraticabile l’impianto del«Fanuzzi» nel caso lasquadra dovesse essereripescata, smentendoquindi la prospettiva che isoci restanti non presen-teranno domanda di in-gresso in Lega Pro.

Sul piano sportivo arri-vano le prima certezze enonostante non ci sia an-cora l’ufficialità è ormaifatta per Mino Francio-so che sarà il prossimoallenatore della squadrabiancoazzurra. Il misterbrindisino tornerà a se-dersi sulla panchina del-la propria città dopo gliottimi risultati ottenuti al-la guida del Pomigliano,avventura terminata perdivergenze del tecnicocon la proprietà.

SERIE «D» NUOTOE Mino Francioso sarebbe l’allenatore

A Riccione per imondiali Master

La Brindisi Nuoto, allenata da Lo-renzo Monaco, ha partecipato aicampionati mondiali Master di Ric-cione con 11 atleti: Giovanni Ca-massa, Francesco Leoci, LorenzoMonaco, Marco Monaco, VincenzoMonaco, Pietro Marinisci, MarilùPalmieri, Giuseppe Valentini, Anto-nio Vecchio, Valeria Vitale, Deside-rio Zongolo. L’impegno degli atletibrindisini ha fatto sì che la nostracittà fosse rappresentata in questoprestigioso contesto mondiale: anco-ra una volta lo sport ha dimostrato disaper parlare tutte le lingue ed inquesto caso a tutte le età. Dai ragaz-zi di 25 anni agli ultra novantenni,da disabili a formidabili atleti, pro-venienti da tutto il mondo, tutti sisono cimentati con sano agonismosportivo. Uno spettacolo autenticonella incredibile festa multicoloreche ha animato la manifestazione. Inquesto splendido scenario gli atletibrindisini si sono fatti valere rag-giungendo il prestigioso risultatodella certificazione nonostante itempi di fossero abbastanza severi.

Prossima prova stagionale per inuotari della società brindisina icampionati italiani, che si terrannonello Stadio del Nuoto di Bari.

Incontro dei dirigenti del Brindisi con il sindaco Mimmo Consales

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La cozza piccin(n)a: che delizia!

pisana (cuzzeddhra o coz-za piccinna). Della primaparlammo tempo fa, la se-conda mi consente dichiudere questo bellissi-mo viaggio insieme ad A-genda Brindisi, mi con-sente di farlo con grandepiacere anche perché lacuzzeddhra, è inserita or-mai nell’atlante dei pro-dotti tipici pugliesi.

Io la preparo contami-nando il suggerimento diMassimo Vaglio, massimomentore riguardo alle erbeselvatiche del tacco d’Ita-lia. La cuzzeddhra o coz-za piccinna si raccoglie diquesto periodo nei campipopolati da vegetazionesecca alla quale si fissadondolando al sole, piùsemplice acquistarla da u-no dei tanti venditori pro-

Ci fu un tempo, primache il pane fosse condivi-so, un tempo in cui l’uma-no era troppo primitivo persaper coltivare. Era il tem-po del nomadismo, dellaraccolta e della caccia, del-la necessità di misurarsicon il pericolo, di sceglierese rischiare la vita in lottecruente o condannare all'i-nedia se stessi e la propriaprole. Cacciare: uccidere orimanere uccisi, la terribilealtalena della natura nonlasciava scampo. Eppurein qualche caso raccoglieree cacciare coincidono, luo-ghi e tempi fortunati pos-sono congiungere le cose.

Catturare le lumache erasenz’altro la più semplicedelle forme di caccia. Permillenni gli esseri umanihanno potuto nutrirsi deimolluschi con la casa ap-presso. Gli antichi Grecine erano così ghiotti cheinventarono un appositoattrezzo per poterle estrar-re dal guscio: il kochlià-rion da cui deriva senzadubbio alcuno il più mo-derno cucchiaio.

La umile lumaca ha con-servato il patrimonio gene-tico dei disarmati e dei piùgracili consentendo anchea loro la sopravvivenza. LaPuglia annovera due luma-che edibili: Helix aperta oCantareus apertus (muni-ceddhra, uddhratieddhru,munaceddhra ecc..) e lapiù popolare Euparypha

fessionisti.Le cozze piccinne vanno

lavate accuratamente e la-sciate qualche minuto inacqua fredda in modo chesi sveglino e si evidenzil’esistenza di qualche con-chiglia il cui abitante è de-funto. Si mettono quindisul fuoco in una casseruo-la colma d’acqua e si la-sciano bollire per una de-cina di minuti avendo curadi schiumare. A cottura ul-timata si scolano per bene,si versano in una zuppieracon un fondo di OEVO edue spicchi d'aglio, co-spargere di sale grosso e diabbondante origano, si co-pre e si lascia intiepidire.

Nel sughetto si inzuppail pane casereccio e le cuz-zeddhre si estraggono aiu-tandosi con uno stuzzica-denti o con il più basso deirebbi di una forchetta co-mune piegato verso l’in-terno, oppure succhiandoledirettamente dal guscio easpirandone il profumomentre il frutto delizia ilpalato. Da bere Luna Sara-cena di Giovanni Petrelli,blending di Fiano e Grecoda Carmiano.

Termina qui questa ru-brica, è stato bello ma levacanze son per tutti. Cirivedremo, forse, dopo l’e-state. A tutti una felice va-canza e grazie a quantihanno condiviso con mequesto itinerario.

Tutti atavola

rubrica a cura di

Pino De Luca

Via Porta Lecce 6 - 72100 BRINDISI Telefono 0831.521834 - E-mail: [email protected]

Vini, champagne,

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