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Anno XV, Numero 4 Concorso nazionale, per il D’Ovidio News premio speciale di Mariantonietta Finella Giugno 2016 D’OVIDIO NEWS Siamo su internet! www.icdovidiocb.gov.it Mirabella Eclano, uno scrigno di storia e arte di M.F. Il pomeriggio di sabato 28 maggio è stato dedi- cato alla scoperta dei tesori di Mirabella Ecla- no. Grazie alle guide molto preparate, gli alun- ni hanno potuto ammira- re la chiesa di Santa Ma- ria Maggiore che al suo interno contiene 3 grandi tesori: il crocifisso ligneo policromo risalente al XII secolo che si trova sull'al- tare; il fonte battesimale in pietra scolpita anch'es- so del XII secolo; il soffitto in legno di castagno di Tomaioli risalente al 1787. Inoltre, i ragazzi "La validità delle temati- che affrontate, la grafi- ca originale e ben impo- stata e la vivacità di foto e immagini rendono piacevole la lettura e immediata la compren- sione dei messag- gi". Questa la motivazio- ne del premio speciale conferito al nostro gior- nalino D'Ovidio News che ha partecipato alla XIV edizione del concor- so nazionale "Il giornale nella scuola", organizza- to dall'Istituto Compren- sivo Guarini di Mirabella Eclano. La premiazione si è svolta sabato 28 maggio ed è stata una giornata ricca di emozio- ni. Sul palco è salita la delegazione della reda- zione "D'Ovidio News", guidata dalla professo- ressa Annamaria Fazioli che ha spiegato breve- mente il progetto sottoli- neando la proficua colla- borazione con l'Ordine dei Giornalisti del Molise e l'impegno nel creare un giornale moderno, al pas- so coi tempi e che soprat- tutto coinvolge i ragazzi. A premiare con coppa, tar- ga di riconoscimento pergamena è stata la dirigente scolastica di Mirabella Eclano, Maria Iride Ianniciello, che è stata molto affettuosa coi ragazzi per l'eccellente giornale realizzato. In apertura della manifesta- zione è intervenuto il sindaco Franco Capone che ha spiegato come è nato il progetto del con- corso, ripercorrendo an- che la data tristemente nota del terremoto irpino del 1980. Sul palco nel corso della mattinata si sono esibiti in canti, balli e concerti ragazzi di tutta Italia che han- no partecipato al concor- so. Ad aggiudicarsi il primo premio sono stati i ragazzi dell'istituto comprensivo di Milena Campofranco, in pro- vincia di Caltanissetta, ap- plauditissimi da tutta la pla- tea in sala. I ragazzi hanno anche assistito ad un corto- metraggio realizzato per ripri- stinare la tratta ferroviaria Avellino - Rocchetta Sant'An- tonio che attraversa 3 regioni Campania, Basilicata e Pu- glia) e il cui paesaggio è parti- colarmente affascinante. L'obiettivo è quello di solleci- tare le istruzioni affinché venga ripristinata la trat- ta. Terminata la premiazio- ne, i ragazzi hanno prosegui- to la gita a Mirabella Eclano, un paese ricco di tesori mera- vigliosi. I ringraziamenti a questo punto sono d'obbli- go: ringraziamo il dirigente scolastico Pasquale Grassi, le docenti e tutti coloro che hanno permesso la realiz- zazione di questo splendido progetto; infine, l'applauso più grande va a voi, alunni della Francesco D'Ovidio, della Nina Guerrizio e della Enrico D’Ovidio, autentici piccoli grandi giornalisti. sono stati nel museo di arte sacra dove sono raccolte importanti opere e manufat- ti d'arte sacra insieme ad altro materiale documenta- rio di varia cronologia e pregevole fattura. I ragazzi si sono spostati poi nella chiesa di San Bernardino, dove hanno potuto ammira- re il soffitto in legno risalen- te al 1740, gli splendidi affreschi del 1769, il pulpi- to, gli altari in marmo poli- cromo, il pavimento maioli- ca del 1787. La visita guida- ta è proseguita nella chiesa di San Francesco per termi- nare ai musei. I ragazzi sono rimasti affascinati dal museo del carro che racconta Come viene realizzato lo splendido carro che viene eretto ogni anno a settembre con una grandiosa cerimonia. Infine, ultima tappa, il museo dei Misteri, antiche statue in car- tapesta rappresentanti alcuni momenti della vita di Gesù.

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Anno XV, Numero 4

Concorso nazionale, per il D’Ovidio News premio speciale di Mariantonietta Finella

Giugno 2016

D’OVIDIO NEWS

Siamo su internet!

www.icdovidiocb.gov.it

Mirabella Eclano, uno scrigno di storia e arte di M.F.

Il pomeriggio di sabato

28 maggio è stato dedi-

cato alla scoperta dei

tesori di Mirabella Ecla-

no. Grazie alle guide

molto preparate, gli alun-

ni hanno potuto ammira-

re la chiesa di Santa Ma-

ria Maggiore che al suo

interno contiene 3 grandi

tesori: il crocifisso ligneo

policromo risalente al XII

secolo che si trova sull'al-

tare; il fonte battesimale

in pietra scolpita anch'es-

so del XII secolo; il soffitto

in legno di castagno di

Tomaioli risalente al

1787. Inoltre, i ragazzi

"La validità delle temati-

che affrontate, la grafi-

ca originale e ben impo-

stata e la vivacità di foto

e immagini rendono

piacevole la lettura e

immediata la compren-

sione dei messag-

gi". Questa la motivazio-

ne del premio speciale

conferito al nostro gior-

nalino D'Ovidio News

che ha partecipato alla

XIV edizione del concor-

so nazionale "Il giornale

nella scuola", organizza-

to dall'Istituto Compren-

sivo Guarini di Mirabella

Eclano. La premiazione

si è svolta sabato 28

maggio ed è stata una

giornata ricca di emozio-

ni. Sul palco è salita la

delegazione della reda-

zione "D'Ovidio News",

guidata dalla professo-

ressa Annamaria Fazioli

che ha spiegato breve-

mente il progetto sottoli-

neando la proficua colla-

borazione con l'Ordine dei

Giornalisti del Molise e

l'impegno nel creare un

giornale moderno, al pas-

so coi tempi e che soprat-

tutto coinvolge i ragazzi. A

premiare con coppa, tar-

ga di riconoscimento

pergamena è stata la

dirigente scolastica di

Mirabella Eclano, Maria

Iride Ianniciello, che è

stata molto affettuosa coi

ragazzi per l'eccellente

giornale realizzato. In

apertura della manifesta-

zione è intervenuto il

sindaco Franco Capone

che ha spiegato come è

nato il progetto del con-

corso, ripercorrendo an-

che la data tristemente

nota del terremoto irpino

del 1980. Sul palco nel

corso della mattinata si sono

esibiti in canti, balli e concerti

ragazzi di tutta Italia che han-

no partecipato al concor-

so. Ad aggiudicarsi il primo

premio sono stati i ragazzi

dell'istituto comprensivo di

Milena Campofranco, in pro-

vincia di Caltanissetta, ap-

plauditissimi da tutta la pla-

tea in sala. I ragazzi hanno

anche assistito ad un corto-

metraggio realizzato per ripri-

stinare la tratta ferroviaria

Avellino - Rocchetta Sant'An-

tonio che attraversa 3 regioni

Campania, Basilicata e Pu-

glia) e il cui paesaggio è parti-

colarmente affascinante.

L'obiettivo è quello di solleci-

tare le istruzioni affinché

venga ripristinata la trat-

ta. Terminata la premiazio-

ne, i ragazzi hanno prosegui-

to la gita a Mirabella Eclano,

un paese ricco di tesori mera-

vigliosi. I ringraziamenti a

questo punto sono d'obbli-

go: ringraziamo il dirigente

scolastico Pasquale Grassi,

le docenti e tutti coloro che

hanno permesso la realiz-

zazione di questo splendido

progetto; infine, l'applauso

più grande va a voi, alunni

della Francesco D'Ovidio,

della Nina Guerrizio e della

Enrico D’Ovidio, autentici

piccoli grandi giornalisti.

sono stati nel museo di arte

sacra dove sono raccolte

importanti opere e manufat-

ti d'arte sacra insieme ad

altro materiale documenta-

rio di varia cronologia e

pregevole fattura. I ragazzi

si sono spostati poi nella

chiesa di San Bernardino,

dove hanno potuto ammira-

re il soffitto in legno risalen-

te al 1740, gli splendidi

affreschi del 1769, il pulpi-

to, gli altari in marmo poli-

cromo, il pavimento maioli-

ca del 1787. La visita guida-

ta è proseguita nella chiesa

di San Francesco per termi-

nare ai musei. I ragazzi sono

rimasti affascinati dal museo

del carro che racconta Come

viene realizzato lo splendido

carro che viene eretto ogni

anno a settembre con una

grandiosa cerimonia. Infine,

ultima tappa, il museo dei

Misteri, antiche statue in car-

tapesta rappresentanti alcuni

momenti della vita di Gesù.

Il 6 aprile nella nostra scuola è

stata organizzata una tavola

rotonda, anche con la collabo-

razione di noi ragazzi sul tema

del brigantaggio, argomento

che noi alunni delle classi terze

abbiamo approfondito durante

l’intero anno scolastico attra-

verso il progetto "Fu anche

un'altra storia". All’incontro

sono intervenuti il prof Alessan-

dro Romano e il prof Franco

Miranda. Il primo, attraverso

innumerevoli foto di documenti

originali, ha mostrato a tutti che

i briganti erano eroi che com-

battevano per la patria; ci ha

mostrato che il famoso mito di

Garibaldi è un falso (anche se

questo era già conosciuto da

molti), e inoltre ci ha fatto vede-

re sotto una nuova luce i Pie-

montesi, che hanno sterminato

numerosi paesi e ucciso tanti

uomini. Franco Miranda invece

ha descritto i briganti molisani

come ladri "di galline", che han-

no usato la causa della patria

PAGIN A 2 D ’O VID IO N EWS

Il 30 novembre del 1862

nacque a Matera, Chita Vito

Eustachio in una famiglia

agiata economicamente,

grazie al lavoro nei campi

del padre. La madre, inve-

ce, era dedita alla famiglia

ed era costretta a vivere di

stenti. Da ragazzo collaborò

nei campi con il padre, il

quale, lo maltrattò per tutta

la sua adolescenza. Visse

rozzamente e sperperando i

guadagni intraprese una

vita libertina. Prima che il

padre morisse, Eustachio

lasciò la casa paterna dan-

dosi al vagabondaggio, che

per lui fu un esilio forzato.

Crescendo divenne molto

bellicoso, ladro ed attacca-

brighe; non possedé mai

una residenza e di conse-

Fu anche un’altra storia

guenza un vero lavoro. Dopo

il dicembre del 1888 non si

udirono più sue notizie. Dal

1889 al 1892 riuscì a man-

tenere un lavoro fisso presso

proprietari terrieri di Matera,

poi fu assunto come vaccaro

da un fattore di Gravina.

Vagò ramingo nelle zone

calabro-lucane quando

nell’inverno del 1895 ritornò

a casa con grande stupore

dei parenti. Fino all’aprile del

1896 non si allontanò dalla

città natale e partecipò a

diverse scorribande. La sua

nuova casa divenne una

grotta in agro di Matera. In

questo periodo i carabinieri

inviarono molti rapporti al

procuratore del re, dove era-

no mansionati furti, danni

alle coltivazioni e minacce

anonime ai proprietari terrie-

ri. Nello stesso periodo si

registrarono molti omicidi

con armi da fuoco. Chita Vito

Eustachio fu soprannominato

“Chitarrid”, il brigante solita-

rio materano: questo nomi-

gnolo li fu affidato per la sua

altezza inferiore alla media e

per il suo gran coraggio. Se-

condo le testimonianze risa-

lenti al 1896, il covo di Chi-

tarrid fu scoperto da parte di

un pastorello di 13 anni che

avvertì i suoi padroni. Questi

ultimi contattarono Il Rondi-

none (soprannominato Pun-

zo), il quale si recò accompa-

gnato da vari uomini alla

grotta indicata dal pastorello.

Nella grotta Il Rondinone fu

ferito da un individuo, il qua-

le, fu assalito dagli uomini di

come capro espiatorio per arric-

chirsi. Tra i due c’è stato un ac-

cesso confronto, uno scontro di

ideologie diverse, che, purtrop-

po, non ha lasciato a noi alunni

lo spazio per soddisfare le no-

stre curiosità attraverso le do-

mande.

Un brigante venuto dai Sassi di Annachiara Gallo, Pia Eleonora Sabella, Irene Vergalito

Punzo che lo uccisero. Alla fine

dello scontro si scoprì che il

cadavere apparteneva al fami-

gerato Chitarrid.

Fu anche un’altra storia … ma quale? di Dario Petruccelli

AN N O XV, N UMERO 3 PAGIN A 3

“L’altra sera Campobasso ha dimostrato di non essere quella

sonnacchiosa comunità senza palpiti. Nello scrigno d’arte del

teatro Savoia (affollato in ogni ordine di palco), grazie alla prege-

vole iniziativa del locale complesso della Scuola Media Statale

’Francesco D’Ovidio’ è stata dimostrata la validità del metodo

per consegnare alla società giovanissimi, figli della Città, dotati

di qualità eccezionali. Nel quadro dell’insegnamento di un perio-

do storico che ha investito la comunità regionale, quale il feno-

meno del brigantaggio, il corpo docente ha interessato gli allievi

della scuola ad approfondire l’argomento mettendo in cantiere

uno spettacolo teatrale completo di sceneggiatura, di canti, di

musiche, di luci degni di una vera compagnia teatrale. Particola-

re è stata la professionalità dell’impareggiabile giovane presen-

tatore”.

Fu anche un’altra storia

W la scuola di Giovanni Tucci

“L’ambiente chiede aiuto” vuol

dire che ognuno di noi deve

aiutare l’ambiente che da anni

ci sta inviando richieste di soc-

corso, di intervento. E’ arrivato

il momento che ognuno di noi,

nel suo piccolo, faccia qualco-

sa, con gesti quotidiani, relativi

per esempio, ad un consumo

più intelligente, acquisti che

privilegino meno imballaggi e

prodotti locali. Il progetto con

questo nome, ha l’obiettivo di

sensibilizzare gli alunni sul pro-

blema della mole di rifiuti che

ogni giorno cresce e ci sovrasta

e alla necessità di adottare

nuovi stili di vita consapevoli.

L’inizio, ha visto l’intervento

delle quinte elementari della

scuola Enrico D’ Ovidio e delle

prime medie della Francesco

D’Ovidio che, lavorando insie-

me, sono riuscite a produrre

addobbi natalizi con materiali

riciclati, decorando l’albero

esposto nell’ atrio del Comune.

Il progetto è andato avanti con

il contributo dei ragazzi delle

seconde medie che, con mate-

PAGIN A 4 D ’O VID IO N EWS

L’ambiente chiede aiuto, ognuno può fare qualcosa! di Sabrina Ciaramella, Micaela D’Alfonso, Nicola Ciocca

Nel mese di marzo, il Corpo Fore-

stale dello Stato ha apportato un

intervento di recupero che ha resti-

tuito alla natura un esemplare di

lupo. L’animale, un maschio di

circa 18-24 mesi, è stato ritrovato,

ferito, dal personale del comando

stazione forestale di Torella del

Sannio; probabilmente sarà stato

l’impatto con un autovettura ad

avergli provocato un grave trauma

cranico, L’esemplare è stato rico-

verato, presso la Riserva Naturale

di Montedimezzo, gestita dalla

Forestale attraverso l’Ufficio Terri-

toriale per la Biodiversità; per più

di un mese, è stato accudito dal

personale forestale e curato dai

veterinari, tra cui il dottore Luigi

Mastrogiuseppe. Dopo più di 40

giorni di cure, il Lupo Valerio, così

soprannominato in omaggio al

signor Valerio, che, con la sua se-

gnalazione al 1515, la sera del 10

febbraio scorso, gli ha salvato la

vita, è stato liberato in ambiente

adatto alla sua natura. Oltre al

servizio veterinario ASREM, è stato

coinvolto il Parco Nazionale della

riali di scarto inorganici, hanno

creato vere e proprie opere su

tela, che saranno esposte ad

una mostra a fine anno. Questo

progetto è un modo per far guar-

dare con altri occhi i rifiuti, dargli

una nuova vita e dare libero

sfogo alla creatività. “L’Ambiente

chiede aiuto” ha visto una se-

conda parte riguardante i rifiuti

organici. Qui ci siamo interessati

insieme alle professoresse Ga-

briella Mariano, Lavinia D’Egidio

e Simona Oriente al compostag-

gio, ossia allo smaltimento di

prodotti organici per la produzio-

ne di terriccio. E’ stata anche

coinvolta la professoressa Clau-

dia Belli, esperta del settore, che

ci ha fatto vedere, attraverso

delle slide alcune esperienze di

aziende agricole sul territorio

molisano. Sono autosufficienti,

con impatto zero sull’ ambiente

e producono compost. Questa

parte del progetto prevede altri

sviluppi che attueremo l’anno

prossimo… le sorprese non man-

cheranno!

Lupo Valerio, una storia a lieto fine di Anna Scica

Majella, che ha messo a disposi-

zione del Corpo Forestale un

radiocollare satellitare. Che ha

permesso ai biologi e ai veterina-

ri, il monitoraggio, in tempo rea-

le, degli spostamenti e delle

attività dell’animale. Lupo Vale-

rio ora è libero; è tornato alla

sua vita selvaggia, lontano dai

pericoli sia fisici che ideologici,

responsabili dei molti pregiudizi

nei confronti di una specie ai

vertici della catena alimentare.

AN N O XV, N UMERO 3 PAGIN A 5

"È la prima volta che entro a

palazzo San Giorgio ed è

davvero splendido". Gabrie-

le esprime il suo stupore

entrando nell'edificio muni-

cipale e anche Nicco-

lò, Alessandro e Ciro si guar-

dano intorno con grande

curiosità e spirito di osser-

vazione. Il sindaco Antonio

Battista ci fa accomodare in

una delle sale di ricevimen-

to, ci sediamo e notiamo

subito che siamo attorno ad

un tavolo circolare, equidi-

stanti dal centro. La profes-

soressa Fazioli consegna al

primo cittadino il nostro

g i o r n a l i n o D ' O v i d i o

News, spiegando che Nicco-

lò ha scritto una lettera

aperta in cui, pur apprez-

zando le numerose cose

belle della città, ha sottoli-

neato che per i ragazzi man-

cano spazi per giocare libe-

ramente a pallone all'aria,

in alternativa al chiuso della

palestra o del palazzetto. Il

sindaco Battista ha risposto

illustrando il programma

Il bilancio positivo del Dirigente Scolastico di Allegra Palmiotti

dell'amministrazione comu-

nale per valorizzare quello

che già c'è e per aggiungere

anche nuovi parchi verdi alla

città. "C'è tutta la volontà di

questo governo a voler ac-

contentare le richieste di voi

ragazzi che sarete gli uomi-

ni, le donne e soprattutto gli

amministratori del domani.

E’ nostra premura creare le

condizioni ideali per far sì

che possiate restare ad

abitare e a lavorare in que-

sta città – le parole del sin-

daco Battista – per quanto

riguarda le strutture sportive

speriamo nei finanziamenti

che potrebbero arrivare in

occasione delle Olimpiadi.

Per quanto i campetti per

giocare a calcio, presto si

avrà a disposizione anche

quello all’interno del parco

di via Campania che si ag-

giunge a quello a ridosso

della chiesa di San Pietro.

Sempre in fatto di strutture

sportive stiamo lavorando

con la Provincia per la pale-

stra vicino all’IPIA e per ri-

mettere a posto quella di via

Milano. Inoltre presto ne

saranno realizzate altre tre:

una a ridosso della scuola

Petrone, una nel quartiere

CEP e una a servizio della

scuola di via Crispi, istituti

questi ultimi due che saranno

costruiti ex novo. Il problema

delle amministrazioni è co-

munque duplice: reperire i

fondi per realizzare gli im-

pianti e trovare poi il soggetto

‘privato’ in grado di poterli

gestire per sottrarli all’abban-

dono. Così come stiamo cer-

cando di preservare i nostri

parchi attraverso l’affidamen-

to degli stessi ad associazioni

che hanno le competenze per

prendersene

cura. Questo

è il nostro

impegno e la

nostra linea

per rendere

la nostra

Campobas-

so ancora

più bella, più

verde e an-

Aree verdi per i ragazzi, il Sindaco Battista risponde di M. F.

cora più vivibile». All'incontro

erano presenti anche l'asses-

sore all'ambiente Stefano

Ramundo, Giovanna Viola,

consigliere comunale e presi-

dente della commissione sport

e il consigliere comunale Giu-

seppe D'Elia. L'assessore

Ramundo ha coinvolto i ragaz-

zi nella scelta, in anteprima,

del raccoglitore di mozziconi di

sigarette che saranno posizio-

nati in alcuni punti della città.

Gli alunni hanno partecipato

con grande coinvolgimento

alla scelta esprimendo pareri

e preferenze. Una mattinata di

partecipazione diretta alla vita

amministrativa della città.

Per chiudere nel migliore dei modi le interviste sul nostro giornalino, abbiamo rivolto alcune domande al Dirigente Scolastico del

nostro Istituto, il professor Pasquale Grassi.

Cosa ne pensa del progetto del giornale d’istituto?

“Penso che sia un bel progetto e spero di riuscire a farlo continuare nel tempo”.

C’è un argomento da noi trattato che ha preferito? Se sì, quale?

“Sono stati interessanti tutti. In particolare mi è piaciuta la lettera scritta al Sindaco Battista”.

Cosa ne pensa dell’impegno mostrato dagli studenti nelle attività per la redazione del giornalino?

“Penso che ci sia stato un grande impegno, visto anche il risultato finale”.

Cosa pensa degli studenti adolescenti?

“Gli adolescenti vivono un’epoca più difficile della nostra e vanno incontro a numerosi rischi. Ci sono delle situazioni problemati-

che che spesso, durante l’adolescenza, sfociano in altri problemi”.

Come sono cambiati gli studenti negli ultimi anni rispetto al passato?

“Una volta gli studenti ci venivano affidati dalle famiglie e questo era anche il risultato di una considerazione che la società

aveva del mondo della scuola, del ruolo del docente. Questa considerazione negli anni è venuta meno, gli insegnanti hanno

perduto quella sacralità del loro ruolo ed ora sono costretti a lavorare in condizioni di maggiore difficoltà”.

Quali iniziative didattiche ritiene di poter attivare per il futuro?

“In generale sogno di non avere problemi economici, qualche risorsa l’abbiamo ma ne potremmo avere di più. Mi piacerebbe

avere la possibilità di aprire la scuola, tutti i giorni, senza problemi di gestione”.

Le piace la sua professione?

“Devo dire che mi piace sempre di meno perché mi ha fatto perdere il rapporto quotidiano che avevo con gli alunni”.

Quando ha iniziato a pensare di fare l’insegnante e poi il preside?

“Fare l’insegnante era un mio desiderio già dall’università, da studente delle superiori mi immaginavo al posto degli insegnanti.

Durante l’insegnamento sono stato coinvolto da un insolito destino e sono diventato preside”.

Quali scuole ha frequentato?

“Ho frequentato l’Istituto Magistrale Principessa Elena e poi la facoltà di lingue e letteratura straniera all’Istituto universitario

Orientale di Napoli”.

PAGIN A 6 D ’O VID IO N EWS

Caro diario,

oggi con te vorrei affrontare una tematica diversa … voglio parlarti di una realtà che al giorno d’oggi viene chiamata

“bullismo”. Dopo l’incontro con il prof. Vincenzo Musacchio non ci siamo più fermati e, per approfondire meglio l’argomento, una

psicologa, ha incontrato la nostra classe. Durante il primo incontro abbiamo imparato termini complessi attribuiti a scherzi pe-

santi, a continue prese in giro, e al non accettare persone appartenenti a religione ed etnie diverse, tutti temi con sfondo di epi-

sodi di bullismo. L’incontro è iniziato disponendoci in cerchio. In un primo momento la psicologa ha fatto la nostra conoscenza e

abbiamo “stretto amicizia”, successivamente ci siamo divisi in piccoli gruppi e abbiamo analizzato i termini imparati precedente-

mente grazie ad alcune brevi letture forniteci da lei. A differenza dell’incontro con il prof. Musacchio che ci ha fatto capire cos’è il

bullismo, in che situazioni nasce e perché avviene; la psicologa invece, ci ha munito di consigli utili se si è testimoni o vittime di

un episodio di bullismo. Abbiamo approfondito il caso in cui si è testimoni ma non si ha il coraggio di intervenire per paura di

poter diventare una vittima (come avviene nella maggior parte dei casi). Invece bisognerebbe raccontare tutto ad un adulto o

affrontare il bullo con un grande gruppo di amici che vada contro di esso. Se si è vittima l’ultima cosa da fare è non aver paura

del prepotente, perché molto spesso il cosiddetto “bullo” forse è colui che ha sofferto di più ed ha bisogno di sfogarsi mettendo

in difficoltà qualcuno pur di apparire più “grande”, anche se si sa … dentro è molto fragile. In questo caso bisognerebbe parlarne

con un adulto fidato per aiutare sia se stessi che il bullo. Nei giorni seguenti la psicologa ci ha presentato un film e una serie di

cortometraggi che avevano come fondamento il tema del bullismo sotto varie forme. Il primo cortometraggio si basava sul pos-

sesso di dati privati. Parlava di una ragazza che possedeva una foto di sé in reggiseno e un ragazzo, che avendo trovato il suo

telefono acceso e in assenza di sguardi altrui, abusivamente, posta la foto su un social network e cerca di ricattarla dicendole

che poteva rimuovere la foto dal social solo se si fossero fidanzati. Un’altra faccia del bullismo sono gli scherzi, altrettanto pe-

santi, ma che non riguardano la tecnologia: come ad esempio quello raccontato da un cortometraggio che racconta di un ragaz-

zo che gettò, all’insaputa di tutti e della vittima le scarpe del ragazzo indifeso nel lago; un altro scherzo di pessimo gusto è quello

fatto ad una bambina che per farsi accettare dal gruppo di ragazze della sua classe si fa truccare nel bagno della scuola e le

vengono scattate delle foto fatte poi vedere senza il suo consenso ad un gruppo dei maschi. Molte persone vengono, infine, pre-

se in giro per la bravura e per l’impegno scolastico, quello che si verifica in un altrettanto cortometraggio in cui la ragazza non

vuole far copiare un compito in classe alla sua vicina di banco e per questo viene filmata un video in cui la si prende in giro per

poi postarlo su Youtube. Secondo noi il bullismo non dovrebbe esistere. Dovrebbe esistere solo un gruppo unito di amici ma pur-

troppo il fenomeno non dipende da noi, non è una causa, ma è la conseguenza di quello che accade nella vita reale.

Apprendimento cooperativo, un nuovo modo di lavorare insieme di Jennifer Biundo, Asia Esposito, Letizia Iasi Quest’anno nella nostra classe abbiamo lavorato in una maniera nuova, attraverso una metodologia: “l’apprendimento coope-

rativo”. Ora sicuramente vi chiederete: cos’è l’apprendimento cooperativo? Il nome deriva dal termine inglese cooperative lear-

ning e significa apprendere insieme, cooperando. Ma… a cosa serve? Attraverso questo modo di lavorare ogni componente del

gruppo può dare il proprio contributo ed esprimere la propria opinione durante lo svolgimento del compito assegnato dall’inse-

gnante. La cosa bella di quest’ apprendimento è che ognuno ha il proprio ruolo! Noi abbiamo applicato questa metodologia

nell’osservazione diretta di alcuni particolari fenomeni che abbiamo studiato in scienze. I ruoli erano: leader: è quella persona

che porta il gruppo alla meta. Deve far partecipare in maniera ordinata tutti i componenti. osservatore/timer: è colui che, osser-

vando, verifica che ognuno svolga correttamente il proprio ruolo e detta i tempi del lavoro. verbalizzante: annota le osservazioni

fatte dal gruppo e conserva i documenti relatore: è colui che espone alla classe il procedimento svolto e le conclusioni. Il grup-

po ideale è formato da quattro persone, tuttavia, poiché il nostro gruppo era di cinque compagni, abbiamo inserito il ruolo del

contestatore: pone dei dubbi al gruppo in modo da spingerlo a lavorare meglio. In questa metodologia il docente assume un

ruolo di mediatore-tutor, cosa che abbiamo sperimentato anche noi, quando abbiamo accolto, in continuità, i bambini della

scuola elementare di via Roma e via D’Amato e abbiamo condotto con loro gli stessi esperimenti fatti da noi con le professores-

se Lavinia D’Egidio e Gabriella Mariano come ad esempio: la capillarità, l’impenetrabilità, l’elasticità, la porosità. È stato bellis-

simo assumere un ruolo guida, mettere in campo tutto ciò che

avevamo imparato e, soprattutto, capire che quel lavoro rinforza-

va le nostre conoscenze. Il lavoro è stato valutato prendendo in

esame l’impegno e la responsabilità del singolo e l’obiettivo rag-

giunto complessivamente dal gruppo. Noi qualche giorno fa ab-

biamo fatto un’altra lezione del genere, ma cambiando i compo-

nenti dei gruppi. Ogni gruppo doveva procurarsi il proprio materia-

le riguardante l’argomento del sistema cardiocircolatorio, seguito

a un incontro con il dottor Carissimi, che ha operato per tanti anni

come trasfusionista ematologo. L’esito del lavoro è stato positivo

e abbiamo ancora una volta lavorato attraverso l’apprendimento

cooperativo.

Esperimento sul Ph e sulla reazione chimica tra acido e base

No al bullismo, progetto di crescita di Annachiara Gallo e Matilde Soriano

AN N O XV, N UMERO 3

I supereroi sono sempre

stati visti come personaggi

banali e infantili o come

vera fonte di sicurezza e

quindi come dei guardiani

immaginari. Persone amanti

di supereroi esistono in tutto

il mondo, ma mai nessuno

come il piccolo Anthony

Smith, bambino di 4 anni.

Anthony ha, purtroppo, una

malformazione alle orecchie

che gli permette solo di sen-

tire lievemente dall’orecchio

sinistro. Per aiutarlo a senti-

re i rumori la madre Christi-

na D’Alessandro gli propone

un apparecchio blu ma il

bambino lo rifiuta per una

sola ragione: i supereroi non

mettono apparecchi acusti-

ci. La madre, esasperata,

contatta la Marvel, una rino-

matissima casa editrice di

fumetti, per chiedere di

PAGIN A 7

Un bambino, un supereroe e un orecchio blu di Giovanni Verile

creare un supereroe con un

apparecchio acustico in

modo da convincere il figlio

ad indossare il suo. Gli auto-

ri della Marvel trovano la

richiesta molto interessante

e dopo aver mandato una

foto di Occhio di Falco (abile

supereroe arciere che per

un periodo ha perso l’udito)

alla madre decidono di crea-

re Blue Ear (in italiano

“Orecchio Blu”, questo il

nome che Anthony dava

all’apparecchio) chiamando-

lo proprio come il bambino a

cui è dedicato: Anthony

Smith. Con la sua frase

“Grazie al mio apparecchio

acustico, sento la gente il

pericolo!”, il piccolo Anthony

non solo si convince ma va

anche fiero del suo

“orecchio blu”, vivendo

adesso la vita di un piccolo

supereroe di tutti i giorni.

Sondaggi d’istituto, tra curiosità e innovazione a cura di Ludovica Di Tota e Ilena Giancola Per questo ultimo sondaggio abbiamo posto la seguente

domanda: “Quale progetto o laboratorio ti ha appassionato

in particolar modo?” Le risposte erano suddivise per classi;

quindi gli alunni delle classi prime potevano scegliere tra le

seguenti attività: Teatro, Giornalino, Riciclaggio o nulla per i

più pigri. La maggior parte dei ragazzi hanno preferito il La-

boratorio teatrale, al secondo posto c’è il progetto del giorna-

lino e subito dopo quello del riciclaggio. Gli alunni delle classi

seconde potevano scegliere tra: Laboratorio Teatrale, Rici-

claggio, Latino, Giornalino oppure niente per chi non ha ade-

rito a nessun progetto. In questo caso il giornalino è stato il

più votato, seguito da quello sul riciclaggio, il corso di latino

e il laboratorio teatrale a pari merito; solo dieci non hanno

aderito ad alcun progetto. Nelle due terze le opzioni erano:

Matematica e Realtà, Teatro, Giornalino, Latino. Un gran

numero di ragazzi ha preferito il progetto di Matematica e

Realtà, ma la scelta per eccellenza è stata quella del niente,

subito dopo troviamo il progetto teatrale e il giornalino con i

medesimi voti e, infine, il corso di Latino. Questo è stato un

grande successo sia per il progetto del Giornalismo, al quale

hanno aderito con entusiasmo tanti ragazzi e sia perché tutti

i progetti e i laboratori proposti dalla nostra scuola, hanno

fatto sì che i ragazzi si separassero da play-station, dal com-

puter o dai cellulari e, che dedicassero del tempo in più alla

scuola.

PAGIN A 8

Un giorno a Montecitorio, un viaggio molto istruttivo di Diana Iordache

D ’O VID IO N EWS

Il giorno 19 aprile, noi ragazzi di

terza, ci siamo recati a Roma

per una visita al Senato. Siamo

arrivati in centro a ora di pranzo

e, come prima tappa, abbiamo

ammirato l’imponente Fontana

di Trevi, appena restaurata.

Dopo aver mangiato, ci siamo

fermati a Piazza Navona, per

entrare nel Pantheon (nel quale

si trovano le tombe di re Vittorio

Emanuele II e del pittore Raffael-

lo). Finalmente dopo una piccola

attesa, siamo entrati nella sala

della Costituzione nella quale la

nostra guida ci ha spiegato le

funzioni delle Camere facendoci

degli esempi. Nel tardo pomerig-

gio, siamo entrati nel Senato,

nel quale abbiamo avuto l’op-

portunità di assistere ad una

seduta dei senatori. Nonostante

il baccano, la disattenzione da

parte di alcuni senatori e argo-

menti abbastanza pesanti per

noi, è stata una seduta interes-

Tutti al Senato, esperienza positiva di Laura Persichillo e Alessia Presutti

Chi l'avrebbe mai detto che

avremmo avuto la possibilità di

assistere per qualche minuto ad

una seduta dell’Assemblea della

Camera dei Deputati e vedere con

i nostri occhi quello che accade

durante l’esame di una nuova

legge? E invece è successo lo

scorso 20 aprile a noi alunni delle

classi seconde che, accompagnati

dalle professoresse Cirelli, Fazioli,

Fostinelli e Panzera abbiamo tra-

scorso una meravigliosa giornata

nella bellissima Roma! Abbiamo

ammirato uno dei capolavori di

Michelangelo: Piazza del Campi-

doglio, fin dal medioevo quest’a-

rea è sede dell'amministrazione

civile della città, la statua eque-

stre del Marco Aurelio e l’impo-

nente scalinata. Poi lambendo

l’Altare della Patria, uno dei sim-

boli più importanti della nostra

nazione, abbiamo raggiunto Piaz-

za di Spagna, con la sua Barcac-

cia, una delle più famose piazze

della capitale che deve il suo no-

me al Palazzo di Spagna, sede

dell'ambasciata dello stato iberico

presso la Santa Sede; Fontana di

Trevi, la più grande e nota fontana

del mondo; Il Pantheon, un edificio

della Roma antica costruito come

tempio dedicato a tutte le divinità

passate, presenti e future. E infine

abbiamo raggiunto Montecitorio, un

edificio storico di Roma, che si af-

faccia su piazza del Parlamento da

un lato e su piazza Monte Citorio

dall'altro. Qui ha sede la Camera dei

Deputati della Repubblica Italiana,

nel nostro sistema politico è una

delle due assemblee legislative che,

insieme al Senato della Repubblica,

costituiscono il Parlamento italiano.

In particolare abbiamo avuto la

possibilità di visitare il Transatlanti-

co, dove abbiamo incontrato il par-

lamentare molisano Danilo Leva, un

lussuoso corridoio così chiamato

per l’arredamento che ricorda quelli

delle navi transoceaniche; la Sala

dei Ministri, utilizzata per le riunioni

tra i Ministri e i Sottosegretari di

Stato nelle occasioni in cui si trova-

no alla Camera dei Deputati. Infine

abbiamo raggiunto l’aula nella qua-

le si riunisce l’Assemblea dei Depu-

tati; progettata da Ernesto Basile

è rivestita in legno di quercia e

coperta da un velario liberty in

vetro colorato realizzato da Gio-

vanni Beltrami. Quel giorno in

aula si discuteva sui “Princìpi per

la tutela, il governo e la gestione

pubblica delle acque”. È stata

un’esperienza unica che ci ha

permesso di conoscere com’è

fatto e come funziona il nostro

Parlamento..

sante. Dopo esserne usciti, ci sia-

mo recati al pullman ma prima

abbiamo percorso tutta Via del

Corso è la passeggiata in capitale

ha sempre il suo fascino. E’ stata

una bellissima esperienza istrutti-

va.

PAGIN A 9 AN N O XV, N UMERO 3

Una giornata tra i Sassi di Matilde Soriano e Alessandra Sottile

Pozzuoli, in viaggio nella storia antica di Luigi Cicchella e Lorenzo Lalli

Anche quest'anno le clas-

si prime si sono recate in

viaggio d’istruzione con

destinazione Napoli. Sia-

mo partiti al mattino pre-

sto accompagnati dai

professori Cirelli, Fostinel-

li, Pizzuto e Diana. La

prima tappa è stata la

Solfatara di Pozzuoli. La

Solfatara è un vulcano

ancora attivo, più perico-

loso e più grande del

Vesuvio. E’ particolare

perchè non ha delle pen-

dici alte come quelle del

Vesuvio e non erutta lava

ma vapore acqueo. Circa

39.000 anni fa, c'è stata

la più grande eruzione

vulcanica sulla terra degli

ultimi 200.000 anni. Que-

sto ha cambiato il clima

della terra: i materiali

emessi nell'atmosfera,

soprattutto la cenere,

rimangono sospesi in aria

per molti anni ed i raggi

solari sono bloccati. Andan-

do avanti le classi hanno

visitato due fornaci, una più

calda e una meno, chiama-

te Inferno e Purgatorio.

Hanno spiegato anche

cos'è lo zolfo, ovvero un

materiale costituito da pic-

coli cristalli gialli che, se

esposti ad una temperatu-

ra elevata producono una

grande quantità di vapore

acqueo. Successivamente

gli alunni si sono recati al

sito archeologico di Cuma.

Sono entrati in una grotta

che fa da ingresso al sito.

Una volta dentro hanno

visitato l’antro delle 100

porte, una galleria risalente

al VII secolo. Nei libri dei

primi storici c’è scritto che

l’ultimo re di Roma cioè

Tarquinio il Superbo, acqui-

stò i libri sibillini, testi spe-

ciali riguardanti la sibilla,

che dovevano essere inter-

pretati. Quello di Pozzuoli è

un porto commerciale rag-

giunto da tutti i popoli del

mediterraneo. Ultima tappa

dei ragazzi è stato il tempio

di Giove. Lì hanno visto una

fonte battesimale dove

venivano battezzati gli adul-

ti prima di sposarsi. Poi il

ritorno a Campobasso con

una strategica sosta in

Autogrill!

“Ibis

redibis

non morieris

in bello”

Responso della Sibilla

Quale miglior modo per

farci apprezzare le innu-

merevoli bellezze delle

nostra penisola se non

facendoci visitare un

angolo d’Italia ancora

intatto nel paesaggio e

nello spirito come Matera

e i suoi Sassi?! E’ stata

proprio questa la meta

del viaggio di istruzione

delle classi seconde di

quest’anno scolastico.

Come tutte le più belle

città, anche Matera ha

una storia che ha influen-

zato molto la sua fama

attuale. Nell’antichità,

infatti, essa vide il susse-

guirsi di molti popoli che

lasciarono tracce molto

importanti. Tra questi i

Lucani, un popolo dedito

soprattutto all’agricoltura

ed alla caccia che intorno

al 402 cominciò ad

espandersi lungo tutto il

Mar Ionio fino a giungere

in Basilicata ed assediar-

la. Il nome Lucania, con

cui è chiamata ancora

oggi la Basilicata, deriva

proprio da questa popola-

zione. Sapevate che Matera

vanta uno tra i migliori siste-

mi idrici del mondo?! Ebbe-

ne si, fin dall’antichità ha

usufruito di un’efficiente

rete idrica a cui sono annes-

se una moltitudine di cister-

ne tra le quali Il Palombaro,

la più grande. L’acqua, fin

dall’antichità rappresenta

un simbolo di prosperità per

la città e, infatti, molte sono

le chiese dedicate alla Ma-

donna Idris, protettrice

dell’acqua, una è situata sul

Monte Errone, le cui origini

risalgono al 1200-1400.

Tutt’oggi Matera vanta un

preminente centro storico

ed è stata designata ufficial-

mente Capitale della Cultu-

ra 2019. Il nucleo materano

è diviso in due aree: Matera

Nuova, con edifici moderni

e dove si concentra la mag-

gior parte della popolazione.

Matera Antica è rimasta

immutata nel tempo ed è

caratterizzata dalla presen-

za dei Sassi che si distinguono

in: ‘Sasso Caveoso’, con tracce

delle antiche abitazioni dalle

quali gli abitanti furono trasferiti

in seguito alla denuncia di Carlo

Levi, il quale sosteneva che le

condizioni igienico-sanitarie fos-

sero in contrasto con il progres-

so della civiltà. La popolazione fu

trasferita nel ‘Sasso Barisano’

che ospita le attuali abitazioni.

Un’altra tipicità della città sono

le sue botteghe; la più famosa è

Il Bottegaccio, che affiancato lo

sviluppo della città. Qui si na-

sconde la storia di Matera con le

riproduzioni di oggetti che hanno

caratterizzato il suo passato: la

Pupa, una bambola anticamente

fatta di caciocavallo che si usava

regalare ai bambini nel periodo

dello svezzamento per sviluppa-

re i denti e procurare ai piccoli il

calcio, che scarseggiava all’inter-

no delle loro umide abitazioni. O

ancora il Cucù, all’apparenza un

semplice fischietto in argilla a

forma di gallina, lavorato a mano

e molto colorato. Ha una storia

molto antica: inizialmente era

visto come un oggetto capace di

tenere lontano gli spiriti malva-

gi, oggetto portafortuna e sim-

bolo di prosperità. Successiva-

mente si arricchì del significato

della fertilità e si usava offrirlo

in dono agli sposi in segno di

buon augurio. Più il cucù era

grande e colorato, maggiore era

il messaggio di fertilità portato.

Il timbro per il pane poi è uno

dei simboli dell’arte pastorale

della murgia materana. Fino agli

anni ’50 le massaie usavano

impastare il pane in casa e lo

consegnavano ai proprietari dei

forni per la cottura, timbrando

le pagnotte per distinguerle. I

timbri erano realizzate dai pa-

stori durante la transumanza,

quando avevano del tempo

libero da dedicare all’intaglio

del legno. Un monumento stori-

co di grande importanza è la

Cattedrale di Matera, in stile

romanico pugliese che sorge

dove secoli prima si ergeva la

chiesa di S. Eustachio. Ricca di

antiche opere, la Cattedrale, è

stata da poco ristrutturata.

PAGIN A 10 D ’O VID IO N EWS

Crescere, è stata la parola-chiave del mio secondo anno scolastico. Nuovi programmi, nuovi progetti, nuove conoscenze e nuovi

aspetti di me. L’inizio dell’anno è cominciato con la convinzione di migliorare e un leggero mal di pancia da ansia. Sembra ieri il

primo giorno di scuola: nuovi studenti nell’atrio, l’eccitazione di tutti ma anche la preoccupazione di “conquistare” i banchi

dell’ultima fila. La seconda media è l’intermedio fra il primo anno e il terzo anno, tra l’essere ancora bambini ed essere ormai

adolescenti. Durante il corso dell’anno scolastico abbiamo incontrato nuovi professori con i quali abbiamo stretto una sintonia

reciproca; è stato arricchito da progetti costruttivi come il progetto di prevenzione al bullismo finalizzato al confronto con la real-

tà . Il progetto del giornalino, che ha reso normali studenti una vera e propria redazione che collabora come dei veri giornalisti, e

il progetto in accordo con la protezione civile, il quale aveva come obbiettivo la conoscenza dei rischi. Tutti questi progetti mi

sono serviti da un punto di vista personale e mi hanno arricchito di informazioni. Un altro appassionante progetto è stato quello

che ha avuto come tema la lingua latina, al quale hanno aderito molti studenti di tutte e tre le classi con il quale ho socializzato.

Studiando e seguendo le lezioni i giorni sono passati e con loro anche le uscite didattiche come quella che ci ha portati a palazzo

Montecitorio a Roma: qui abbiamo assistito ad una seduta parlamentare e visitato l’edificio. E poi il viaggio con meta Matera,

capitale della cultura 2019, che ci ha ospitati fra i suoi sassi dopo molte ore trascorse in pullman. Quest’anno è stato un anno

molto impegnativo rispetto al precedente, ma ciò non vuol dire che sia mancata la volontà di fare. In questo anno ho provato a

dedicare tutta me stessa agli studi. L’anno scolastico sta quasi per finire e non accetto l’idea che da settembre saranno gli ultimi

nove mesi da trascorrere in questa scuola: sto cominciando ad affezionarmi e vorrei rimanere nella mia aula tempestata di car-

telloni, per sempre. E’ stato un bellissimo periodo in cui ho accresciuto la mia autostima. Grazie anche al supporto dei professori

il tempo è volato e ora sto realizzando che manca poco alla fine della scuola. SIAMO AGLI “SGOCCIOLI”! Il prossimo sarà un anno

laborioso ma anche un po’ triste non solo perché è il nostro ultimo anno ma anche perché ci mancheranno i ragazzi delle attuali

terze che al campanello di fine lezione ti corrono incontro a salutare. Un anno è passato e sinceramente mi mancherà un po’.

Spero di frequentare l’anno prossimo nei migliori dei modi e a tutti buona estate!

Tantissimi progetti, apprendimento garantito di Pia Eleonora Sabella

Scuola media, splendida esperienza di Allegra Palmiotti

Quando, ormai tre anni fa, ho iniziato la prima media non mi sarei mai aspettata che, in così poco tempo, sarebbe finito tut-

to. Questi anni sono stati importantissimi per me, sin dal primo giorno. Inizialmente ero un po’ spaventata e solo dopo un po’

di tempo sono riuscita a capire che questo sarebbe stato un passo importante, dal punto di vista sociale e morale. Devo

ammettere che, durante questo percorso, molto spesso ho desiderato di arrivare presto agli esami per terminare, nel più

breve tempo possibile, questo ciclo scolastico; solo ora, invece, mi rendo conto che non vorrei mai lasciare questa scuola

che, in tre anni, mi ha fatto incontrare nuove persone (tra professori, collaboratori, alunni...) che non vorrei dimenticare mai.

All'inizio di quest'anno ho trovato nuovi professori ma, dopo un periodo di squilibrio iniziale, dovuto anche alla paura per gli

esami, io e i miei compagni siamo riusciti a superare ogni difficoltà e a trovare molta complicità con ognuno dei nuovi inse-

gnanti. L'esperienza che ricorderò di più, di questi tre anni e soprattutto dell'ultimo, non può non essere che il meraviglioso

viaggio d'istruzione che, quest’anno, ci ha portati in Sicilia. Non solo per le bellezze di questa isola ma, soprattutto per il cli-

ma amichevole e sereno che si è creato durante il viaggio; infatti durante questa esperienza ho capito che anche i professo-

ri, che ogni giorno sembrano troppo seri, sono "persone normali", sanno divertirsi e scherzare come ragazzi. Ho conosciuto

realmente i miei compagni di classe e, più di tutti i luoghi visitati che, se vogliamo dire la verità non ricorderà nessuno, non

dimenticherò ogni giorno passato insieme a loro tra risate, scherzi, stanchezze e tanta voglia di stare insieme. Ormai siamo

arrivati alla fine di questo "meraviglioso viaggio", tra ansie, paure ed anche un po' di malinconia a dover dire per sempre

addio a questa scuola e ad ogni persona che ho conosciuto e, con la quale, ho condiviso questa indimenticabile tappa della

mia adolescenza che rimarrà per sempre un ricordo indelebile della mia vita.

LI RICONOSCETE?

PAGIN A 11

Tre anni di noi di Ludovica Di Tota

AN N O XV, N UMERO 3

Il giornale d’istituto, momento di crescita di Benedetta Pietrangelo

Un fiume di pensieri, che sembra non smettere mai! Vorrei una macchina del tempo, una di quelle fantascientifiche che ti porta-

no indietro nel tempo, per rivedere questi anni memorabili. Vorrei una macchina fotografica, per catturare quegli attimi stupen-

di trascorsi insieme, e perché no, anche i litigi e le sgridate dei prof! Già, perché in questo percorso breve ma intenso, ho capito

che dagli errori s’impara tanto: s’impara a non giudicare le persone dall'aspetto esteriore, a non perdere occasioni che non

capiteranno più nella vita, e non arrendersi mai di fronte a quelle piccole difficoltà della vita. Vorrei che questi ultimi giorni, que-

sti ultimi sgoccioli di scuola, non finissero mai... Se l'adolescenza vuol dire cambiamento, le scuole medie ne sono la conferma.

Si entra bambini e si esce ragazzi veri e propri. Quando si arriva all'ultimo anno, sembra quasi che il tempo offra per un breve

momento, di guardare indietro; come un flash si rivede velocemente il periodo trascorso, e girandosi la lacrima è inevitabile. Le

cose si apprezzano di più quando le perdi e posso dire che è vero. Questi tre anni mi hanno insegnato tante cose. La scuola mi

ha aiutato a crescere e a esprimere i miei pensieri, mi ha insegnato a stare con gli altri e a capire quella che sono, ora ho dei

miei ideali. Porterò con me i preziosi insegnamenti dei professori, ma anche qualche dispiacere, difficile da dimenticare. Mi

mancheranno i miei compagni, anzi i miei amici, i professori, mi mancherà questa scuola. Ora sono pronta per affrontare una

nuova avventura, quella della scuola superiore e questo solo grazie alla forza, a quella corazza, che con l'aiuto degli insegnanti

mi sono costruita nel corso di questi anni. Sono maturata tantissimo, questo l'ho notato anch’io. Questa scuola è stata una vera

e propria casa, dove in ogni momento mi sentivo avvolta da un velo di calore che proprio grazie alla maturità acquisita sono

riuscita ad apprezzare. Tra i banchi della scuola rimarrà solo quella bambina di prima media, tutto il resto, invece verrà via con

me: una ragazza che ha capito il senso dell'amore e dell'umanità. Che ha capito che la vita è una e che il futuro si deve costrui-

re da adesso ponendo alla base delle fondamenta robuste. Ricordo ancora oggi le parole del preside in auditorium il primo gior-

no di scuola media: “I ragazzi entrano in prima media che sono ancora bambini, ed escono che sono quasi adulti”. Non so per-

ché ma questa frase mi ha accompagnata durante il mio percorso scolastico e mi ha aiutato ad accorgermi di quanto sia rapida

la nostra crescita nel corso di questi tre anni. Oggi siamo adolescenti piuttosto irrequieti, che vivono uno dei momenti più impor-

tanti della loro vita. Abbiamo imparato a conoscerci, a rispettarci e a volerci bene. Ormai siamo un gruppo “collaudato” che ha

trovato un suo equilibrio... peccato che tra poco saremo costretti a lasciarci! Siamo partiti insieme, in una classe estranea, che

percepiva l'insicurezza di ventitrè bambini che temevano l'avvenire, ma che, conoscendosi meglio, hanno imparato a diventare

grandi ed affrontare tutte le difficoltà della vita. Siamo cresciuti, sempre insieme, in un clima di solidarietà e stima reciproca, in

cui ciascuno si è impegnato a dare il massimo per il bene di un amico trovatosi in difficoltà, in un’interrogazione o in un

momento del suo percorso in cui avrebbe voluto mollare. Un grazie ai miei professori, che mi hanno aiutato molto in questo

percorso. Spero che i nostri prof ci ricordino sempre con un sorriso, dicendo: “quella era la mitica 3B!”. Qui ho incontrato molte

persone, alcune delle quali sono entrate nella mia vita e mai ne usciranno. I professori e i miei compagni sono stati dei punti di

riferimento, che mi hanno aiutato a crescere. E sicuramente, queste “quattro mura” hanno dato una svolta radicale alla mia

vita. Sono fiera di aver trovato amici veri, che ti aiutano e non ti abbandonano. Con voi, 3B, ho vissuto i tre anni belli della mia

vita. Sono sicura che, anche se ci divideremo, tutti i miei ricordi e tutte quelle avventure che abbiamo condiviso, le terrò sempre

nel mio cuore e per me resteranno dei ricordi indelebili. Attorno a noi si è creato un vero e proprio universo, fatto di pianeti, ma

anche di lati oscuri ancora da esplorare, o d’insegnamenti ancora da capire. Siamo cresciuti, cambiati e maturati. E alla fine,

anche quel piccolo universo è cambiato con noi. Solo adesso che sto lasciando questa scuola, ne sento la mancanza. Grazie ai

vari laboratori ho avuto anche l’occasione di conoscere tanti ragazzi al di fuori della classe e di collaborare con loro. Le scuole

medie, anche se passano velocemente, trasmettono davvero tante emozioni.

Questo anno di scuola è stato un anno impegnativo per me. A ripagare la fatica e le molte ore di studio ho ottenuto bei risul-

tati nelle varie materie in parallelo a tutto ciò ad alleviare i momenti più difficili e le giornate più faticose ci sono stati i miei

amici. Ho frequentato anche il corso pomeridiano riguardante l'attività di giornalino. Questo corso mi ha aiutata a crescere

sotto diversi punti di vista tra cui quello umano e culturale. A questo mio impegno ho dedicato parte del mio tempo e molta

dedizione che mi hanno portata a raggiungere belle soddisfazioni come il mio primo articolo pubblicato sul giornalino della

scuola. Nel corso dell'anno non ho mai riscontrato situazioni negative o problemi, anzi il contrario! Io e i miei amici colleghi

abbiamo sempre lavorato serenamente e in maniera volenterosa. É stata un'esperienza molto formativa che spero di ripren-

dere nuovamente negli anni scolastici successivi! Colgo l'occasione per ringraziare tutte le professoresse che con pazienza e

impegno hanno sempre lavorato con professionalità aiutandoci a risolvere qualsiasi tipo di problema ed i miei amici che

sono riusciti a creare in ogni tipo di contesto un'atmosfera serena.

PAGIN A 12 D ’O VID IO N EWS

Foto che passione! di Alessandro Paolantonio

L'AIIG, l'Associazione Italiana

Insegnanti di Geografia, ha orga-

nizzato un concorso fotografico

che pone l'attenzione sui paesag-

gi naturali, caratteristici delle

proprie regioni, coinvolgendo

alunni di ogni età e provenienza;

secondo me quest'iniziativa è

positiva e utile per tutti i parteci-

panti e non solo. L'obiettivo

dell'Associazione è di salvaguar-

dare il territorio attraverso le

immagini e insegnare a noi stu-

denti a lottare per proteggere la

natura, ma lo scopo è anche

quello di farci conoscere i territo-

ri caratteristici della nostra Italia.

Ho partecipato a questo concor-

so con una foto che rappresenta

una parte del territorio della mia

regione totalmente incontamina-

ta, infatti non c'è traccia di pre-

senza dell'uomo in nessun piano

della foto: solo campi, boschi e

montagne. La foto sta ottenendo

un discreto risultato, ma nono-

stante ciò trovo che il concorso

sarebbe stato bello e "vero" se

fosse stata fatta una prima sele-

zione da esperti, che avrebbero

dovuto analizzare la composizio-

ne, l'attinenza al tema e anche la

presenza o meno, nelle foto,

delle basi della fotografia. Cosa

che io trovo inutile è, invece, una

prima selezione fatta su Fa-

cebook, nella quale chi ha più

followers e chi riesce a pubbliciz-

zare di più o meglio la sua foto

(oppure quella della propria

scuola o classe) vince. Ad esem-

pio ci sono delle foto inutili o non

rappresentative che stanno sca-

lando la classifica e stanno aven-

do dei voti esorbitanti ed esage-

rati. Foto che meritano, invece,

non sono né considerate né vota-

te quindi hanno pochi like. Sa-

rebbe stato opportuno giudicare

in base a parametri tecnici e

culturali, anziché in base ai li-

ke raggiunti. Per ottenere migliori

risultati, in futuro, sarebbe utile

organizzare incontri con profes-

sionisti del settore in modo da

imparare a utilizzare meglio i

mezzi a nostra disposizione (non

solo macchine fotografiche ma

anche telefonini).

#campobasso#sangiorgio#santopatrono

#campobasso#l’arcobaleno#chemeraviglia

#castelsanvincenzo#abbazia#primavera

#campobassso#castellomonforte#primavera

#campobasso#risveglio#nuovogiorno

#campobasso#centrostorico#spettacoloneve

#altomolise#paesaggio#moliseincontaminato

#campobasso#tramonto#capolavoro

PAGIN A 13 AN N O XV, N UMERO 3

Teresa Riccitelli

"Della visita del presidente Mattarella

mi ha colpito la sua semplicità: quando

è sceso dall'auto blu, ha salutato tutti e

molti bambini hanno fatto il selfie con

lui".

Teresa Riccitelli

"La visita del presidente Mattarella ri-

marrà per sempre nel mio cuore: i gior-

nalisti delle televisioni locali hanno in-

tervistato me, Anna e la maestra Sabi-

na. Quando sono tornata a casa, ho rac-

contato tutto ai miei genitori e mi sono

rivista almeno mille volte in televisione!"

Nicla Pietrunti

Samuele Di Iorio

Mario Nicu Judele

"La visita del presidente Mattarella è

stata una giornata incredibile: tanta at-

tesa, molta emozione, tanta stanchez-

za, ma anche tanta felicità per aver in-

contrato il Capo dello Stato, non avrei

mai immaginato potesse accadere".

Sofia Carriero

Il Presidente Mattarella a Campobasso, tra i ricordi e i disegni della Primaria

PAGIN A 14

Non dimentichiamo i libri in vacanza, consigli di lettura

Anche quest’ anno siamo giunti alla fine

dell’anno scolastico e quale miglior occasio-

ne per consigliarvi delle letture estive. Se-

condo noi sarebbe più opportuno assegnare

dei libri da leggere al posto di caricare gli

alunni di noiosi compiti!

Quella che segue è una proposta di libri,

suddivisa per genere letterari.

Libri prevalentemente avventurosi:

Robinson Crusoe, 20mila Leghe Sotto I Ma-

ri,

Le Avventure Di Tom Sawyer, L’Isola Del

Tesoro.

Serie romanzesche-umoristiche:

Il Diario Di Una Schiappa, I Fratelli Wilson,

Le Avventure di James Patterson alle scuole

medie nei panni di Ralph Katchadorian.

Gialli per ragazzi:

Le Avventure di Sherlock Holmes, le opere di

John Grisham e Agatha Christie.

Cari amici, questo è il nostro suggerimento

per la lettura estiva.

Vi aspettiamo il prossimo anno scolastico

augurandovi buone vacanze e allegre lettu-

re!

D ’O VID IO N EWS

di Ciro della Valle e Luca Gualtieri

Per trascorrere le vacanze estive la nostra professo-

ressa di lettere, Donatella Lettino, ci ha suggerito i

titoli che seguono:

Calvino Italo, Il visconte dimezzato

Calvino Italo, Il barone rampante

Calvino Italo, Il cavaliere inesistente

Calvino Italo, Marcovaldo

Greci Rossella-Zanoni Daniele, Storie di normale

dislessia. 15 dislessici famosi raccontati

Boyne Jhon, Il bambino con il pigiama a righe

Il diario di Anne Frank

Flipovic Zlata, Diario di Zlata

AA.VV., Lettere di condannati a morte della Resisten-

za italiana

Viganò Renata, L’Agnese va a morire

Garlando Luigi, Per questo mi chiamo Giovanni

Hossein Khaled, Mille splenditi soli

Coelho Paulo, L’Alchimista, Giono Jean, L’uomo che

piantava gli alberi

A conclusione di questa lista di libri, vi auguro un

meraviglioso fine anno scolastico e buone vacanze

estive. Non resta che acquistare, o prendere in bi-

blioteca , uno o più di questi libri e sfogliarlo su una

sdraio con una fresca bibita e il suono del mare.

Giovani orchestre del Perosi, successo al Savoia di Irene Vergalito

di Pia Eleonora Sabella

Grande successo per l’Orchestra Sinfonica

Giovanile e la Junior Orchestra del conser-

vatorio “L. Perosi”, che si è esibita il giorno

27 Maggio alle ore 21:00 al teatro Savoia,

nell’ambito della IV edizione del “Festival

dei Misteri”. Ricco il programma proposto

all’attento pubblico: la “Danza Ungherese

n. 5” di Brahms, “Salut d’amour” di Elgar,

la “Marcia funebre di una marionetta” di C.

Gounod, “Pavane op. 50” di Fauré ed infine

le “Carmen suites n. 1 e n. 2” di Bizet. I

ragazzi erano bellissimi ed emozionatissi-

mi. Il teatro era pieno e il pubblico ha tribu-

tato loro lunghi applausi e appassionate

richieste di bis, accolte con altrettanto

entusiasmo dai giovani musicisti che han-

no mirabilmente riproposto la Danza Un-

gherese n. 5. Grandi complimenti vanno

anche al direttore Sergio Monterisi, ai coor-

dinatori e ai tutor che hanno saputo prepa-

rare questi ragazzi in modo eccellente. E

per concludere vorrei augurare a tutti que-

sti giovani e talentuosi musicisti buona

fortuna per le loro brillanti carriere. Conti-

nuate così ragazzi siete FANTASTICI!!!

PAGIN A 15 AN N O XV, N UMERO 3

Roberto Bratti, Bulli con un click di Michela Cristofaro

Ivan Cotroneo, Un bacio di Cinzia Palladino Un Bacio è il nuovo libro di Ivan

Cotroneo. Un nuovo romanzo

Young Adult che affronta temi

molto profondi e capaci di far

discutere. Affrontando uno dei

periodi più difficili dell'esistenza

umana, quello dell'adolescenza,

il romanzo ci riporta in un mon-

do che con il passare degli anni

rischiamo di dimenticare. Bulli-

smo e omofobia sono altri due

degli argomenti affrontati con

grande abilità e sensibilità dallo

scrittore. Lorenzo, Elena e Anto-

nio sono i protagonisti del ro-

manzo (a tre voci) che racconta

una crudele vicenda di amore,

odio e violenza. Un ragazzo di

sedici anni, difficile, non integra-

to, che arriva in una piccola

cittadina di provincia. Una pro-

fessoressa di italiano, quaran-

tenne, stanca, ansiosa di spin-

gere i suoi studenti ad affronta-

re la vita con un coraggio che lei

stessa non possiede. Un giova-

ne uomo cresciuto troppo in

fretta, incapace di confrontarsi

con l’altro e educato alla violen-

za. Al centro di tutto, una pisto-

la, un colpo sparato alla tempia

in un’aula scolastica, e un ba-

cio. Un solo, semplice bacio,

capace di scatenare la follia. Un

libro psicologico, un puzzle di

sentimenti, il drammatico rac-

conto di un amore impossibile,

costruito come un meccanismo

a orologeria denso di rivelazio-

ni, Un bacio è stato capace di

conquistarmi grazie alla forza

della vicenda narrata, e per una

scrittura capace di toccare,

commuovere, travolgere. È un

bel libro, scritto molto bene e

dotato di un linguaggio sempli-

ce. L’argomento è attuale, pur-

troppo, il finale lascia l’amaro in

bocca. Dal romanzo è stato

tratto anche un film. La lettura

del libro è consigliata a chi vuo-

le ricordare un'adolescenza

dimenticata. Si legge in poco

tempo ma ne vale la pena.

“Talvolta penso che il

Paradiso

sia leggere

continuamente,

senza fine”

Virginia Wolf

Le classi seconde hanno parte-

cipato all'incontro con Roberto

Bratti, autore di ‘'Bulli con un

click", per approfondire il tema

del cyberbullismo. Eravamo

emozionantissimi e felicissimi

di passare un'ora con l'autore!

Bratti ci ha spiegato che solo

due casi di cyberbullismo han-

no fatto delle vittime: la prima

è Amanda Todd, una ragazza

canadese che è stata vittima di

uno scherzo. Al secondo anno

di scuola media, Amanda si

divertiva a fare nuove cono-

scenze tramite una video chat.

Durante una conversazione,

fotografò per un estraneo, il

seno nudo. L'individuo poi l'ha

ricattata, minacciando di mo-

strare la sua foto in topless ai

suoi amici a meno che lei non

si fosse mostrata di nuovo.

All'alba del Natale successivo,

la polizia bussò a casa sua alle

4:00 del mattino, informando

la famiglia della foto che stava

circolando on line. Amanda da

quel momento fu traumatizzata

manifestando, ansia, depres-

sione acuta e attacchi di pani-

co. La sua famiglia cercò di

aiutarla ma fu inutile così si

trasferì. Amanda iniziò a fare

uso di alcool e droghe, con

pesanti attacchi di ansia. Un

anno dopo il ricattatore si fece

nuovamente vivo: creò un falso

profilo su Facebook di Amanda,

usando la sua fotografia in

topless, facendo scoprire la

vicenda ai nuovi compagni di

classe, nella sua nuova scuola.

Ancora una volta Amanda Todd

si trovò costretta a cambiare

scuola. Il suo stato mentale

peggiorò, trascinandola nella

spirale dell'autolesionismo.

Nonostante prendesse anti-

depressivi e consultasse uno

psicologo, ebbe un'overdose di

medicinali e trascorse due

giorni in ospedale. Amanda fu

inoltre oggetto dello scherno di

altri studenti nella sua scuola

per i suoi voti bassi, conse-

guenza delle sue difficoltà di

apprendimento e del tempo

trascorso in ospedale per cura-

re la sua depressione grave. Al

30 settembre 2015 il suo video

di denuncia aveva ricevuto

oltre 11.166.867 visualizzazioni,

e il suo link fu presente in centi-

naia di siti web di testate giornali-

stiche di tutto il mondo. Il secon-

do caso, invece, riguarda una

ragazza italiana di 14 anni alla

quale, durante una festa in disco-

teca, gli ‘'amici" scattano una

foto e la postano sui social net-

work. Bratti ci ha spiegato, infine,

la pericolosità dei social network

raccontando la storia di un ragaz-

zo che stava al mare e che ha

scritto su Facebook che ci resta-

va ancora 24 giorni, dopo esser

ritornato a casa l'ha trovata svali-

giata perché forse il suo post è

stato intercettato da malviventi.

Lo scrittore ha anche raccontato

che cura progetti con le scuole di

Napoli, contro il cyberbullismo,

dove ha girato il cortometraggio

‘'Confidenze'' che narra la vicen-

da di una ragazza innamorata

vittima del bullismo che si conclu-

de con un emozionante lieto fine.

Questa esperienza è servita mol-

to perché ci ha fatto capire che

uno scherzo si può trasformare in

un arma distruttiva.

PAGIN A 16

Questo è l'ultimo numero in

cui vi scrivo e volevo lasciar-

vi con un interrogativo: Qua-

le sarà il nuovo tormentone

dell'estate 2016? Quale

canzone sentiremo in radio

tutte le mattine d'estate?

Questo ancora è un mistero,

e l'unico modo per scoprirlo

è aspettare! Spero solo che

nelle classifiche estive non

ci sarà al primo posto la

solita canzone smielata

(non fraintendetemi anche a

me piacciono alcune canzo-

ni d’amore), o quelle che

prese alla lettera sembrano

stupide (come accade con

molte canzoni italiane).

Vorrei che per una volta il

tormentone fosse una can-

zone che merita veramente,

una canzone di genere di-

verso magari? O chiedo

troppo? Questo è tutto da

Youtubers all over the world! di Lorenzo Mastrogiuseppe

Per questa ultima uscita del

''D'Ovidio news'' ho deciso di

parlare di una novità pazze-

sca: una serie TV con prota-

gonist i g l i youtubers

(secondo me) più divertenti

ed esilaranti del web. Se ve

lo state chiedendo la serie si

chiama ''Social Face'' e va in

onda solo su SKY. Ma fortu-

natamente le puntate si pos-

sono vedere anche su Youtu-

be digitando il nome del pro-

gramma e il numero della

puntata. Io le ho viste senza

problemi e mi uscivano le

lacrime agli occhi per quanto

ho riso! Un'iniziativa molto

divertente che ha anche lo

scopo di far conoscere alle

persone il mondo di Youtube.

Gli youtubers che partecipa-

no a questa serie tv sono:

Favij, Tutti i Mates (St3pny,

Vegas, Surrealpower e Ani-

ma), Awed, Greta Menchi e

Posa. I protagonisti si alter-

nano puntata dopo puntata e

si sfidano in challenge, video-

game e risate! Bene per que-

st’anno scolastico è tutto, ci

risentiamo per il prossimo.

Un saluto virtuale a tutti!!!!

Hit POP, chi sarà il prossimo? di Dario Petruccelli

D ’O VID IO N EWS

Estate in arrivo, consigli di bellezza di Laura Persichillo

vedere; forse quest'estate sarà

la volta buona in cui siamo tutti

d'accordo sulla canzone

“migliore”? Sperare non costa

niente in fondo. Anche se il

famoso “tormentone” è solo

una convenzione per fare pub-

blicità ad una canzone, perchè

pensandoci, chi è che decide

quale sarà questa hit dell'esta-

te? Siamo noi, che acquistando

il brano o attraverso le visualiz-

zazioni su YouTube, la votiamo

e, di conseguenza la rendiamo

popolare. Spetta agli autori

mettersi d’impegno e scrivere

una bella canzone, a noi invece

spetta il compito di votarla.

Incrociamo le dita e speriamo in

una bella canzone che ci ac-

compagnerà per quest'attesissi-

ma estate 2016!

Se ogni anno desideri avere un corpo da urlo e vuoi pre-

parare al meglio la pelle in vista dell’estate, ecco qui i

consigli utili per te. Ottenere un’abbronzatura omogenea

e avere una pelle liscia, idratata e levigata è più semplice

di quello che pensi. Basta seguire questi suggerimenti

per rendere il corpo pronto alla tintarella e aiutarti allo

stesso tempo a migliorare notevolmente la tua dieta e la

tua salute giusto in tempo per la stagione estiva. Prima di

tutto bisogna prendersi cura della propria alimentazione.

Ciò significa porre attenzione verso le vitamine e gli ali-

menti che si assumono. Man mano che ci si avvicina

all’estate è necessario bere più acqua e preferire il tè

verde, in modo tale da offrire al proprio corpo l’idratazio-

ne ideale in vista delle giornate più afose. La frutta secca

e quella di stagione sono molto consigliate: delle mandor-

le o una ricca macedonia possono essere degli ottimi

snack, per esempio. Da non sottovalutare, infine, l’impor-

tanza degli integratori alimentari, i quali possono garan-

tirti il giusto apporto di vitamine A, C, D ed E. Puoi

ad esempio acquistare delle capsule vegetali con radice

di carota, ingrediente ideale per sfoggiare in estate

un’abbronzatura invidiabile, oppure oli e integratori spe-

cifici per il sole e per la pelle, come quelli bio. Ol-

tre a preoccuparsi dell’alimentazione, è bene preparare

la pelle alle giornate al mare anche con dei trattamenti e

delle cure per il corpo mirati. Ovviamente per ottenere il

meglio dal proprio corpo, è necessario impegnarsi su tutti

i fronti. Espelli le tossine del tuo corpo e ossigena la pelle

facendo attività fisica all’aperto: basta fare sport per 30

minuti per percepirne immediatamente i benefici sui pori

della pelle.

Grande emozione al campo di

atletica “Nicola Palladino” per noi

atleti della Francesco D’Ovidio che

abbiamo partecipato alle fasi re-

gionali dei giochi studenteschi,

insieme alle scuole di tutto il Moli-

se. Ad accompagnarci sono stati i

professori Francesca Panzera e

Stefano Mascioli che ci hanno

seguito e, insieme alla professo-

ressa Mena Fratangelo, incorag-

giato durante tutta la durata delle

gare. Si è creato un vero spirito di

squadra, si è socializzato e sco-

perto nuove amicizie con i compo-

nenti anche delle squadre avver-

sarie. La nostra squadra era a dir

poco PERFETTA, ognuno incitava

l’altro e viceversa. Alla fine della

gara eravamo tutti soddisfatti del

risultato, forse chi meno chi più,

ma ugualmente felici di aver par-

tecipato. A qualificarsi per la fase

nazionale di Roma sono stati:

Cinzia Palladino per i 1000 metri,

PAGIN A 17

Matematica e Realtà, successo straordinario di Alessio Maselli

AN N O XV, N UMERO 3

Giochi studenteschi, secondo posto per la D’Ovidio di Pia Eleonora Sabella e Irene Vergalito

Irene Vergalito per la marcia e, per

la categoria speciale, Jennifer Biun-

do per il lancio del vortex e Simone

Romano per il salto in lungo. Come

scuola abbiamo conquistato il se-

condo posto e di questo siamo mol-

to contente!

Matematica e Realtà è un

progetto che si svolge in colla-

borazione con l'Università di

Perugia ed è accessibile alle

classi terze. Lo scopo di que-

sto progetto, come dice anche

il nome, è quello di mettere in

relazione la matematica a

situazioni della realtà quoti-

diana. Questo progetto si svol-

ge con degli incontri settima-

nali (laboratori di ricerca-

azione) in orari extra scolasti-

ci, attraverso un percorso con

proposte concrete basate

sull’integrazione dinamica fra

Matematica e Mondo Reale.

Durante la fase laboratoriale

la classe partecipa a una gara

di gruppo “Staffetta Creativa”

che intende stimolare la crea-

tività dei ragazzi in un sano

spirito di competizione con-

sentendo agli alunni di svolge-

re oltre al ruolo di concorrenti

anche quello, per loro insolito

ed altamente formativo, di

autori e valutatori. Al termine

del percorso, la classe partecipa

a una selezione locale, attraverso

una gara di modellizzazione per

testare le competenze acquisite,

gli alunni qualificati andranno

alla finale che si terrà presso

l’Università di Perugia. Inoltre, il

gruppo classe nell’occasione

della gara finale potrà intervenire

a l convegno denominato

“Esperienze a confronto” riserva-

to ai ragazzi che hanno partecipa-

to al laboratorio M&R. In questo

contesto il gruppo-classe potrà

presentare un elaborato, in for-

mato multimediale, frutto del

lavoro di approfondimento sui

temi M&R, che verrà condiviso

con tutti partecipanti. Quest'anno

la nostra scuola si è qualificata a

livello nazionale, seconda, alla

gara “Staffetta creativa” e ha

ricevuto un ampio consenso da

parte dei docenti presenti al con-

vegno, alla gara di comunicazio-

ne “Esperienze a confronto”,

presentando l’elaborato dal titolo

“Anatocismo bancario”. Per quan-

to mi riguarda, ho vissuto piena-

mente questo progetto perché ho

partecipato sia alla gara individuale

sia alla gara di comunicazione.

Quella che si vive a Perugia è un'e-

sperienza che non si vive tutti i gior-

ni: non solo perché si è lontani da

casa 5 giorni ma perché avere un

"contatto matematico" con dei ra-

gazzi non è proprio una cosa norma-

le, siccome la matematica è per

eccellenza la materia più odiata.

Una cosa che mi ha colpito molto è

stato proprio il fatto di mettere in

relazione la matematica e la realtà:

cioè essendo abituati a

fare matematica se-

guendo solo formule e

chiedendosi quasi l'utili-

tà di doverle imparare,

dovendo poi utilizzarle

per risolvere una situa-

zione che potrebbe ac-

cadere tranquillamene ad ognuno di

noi è una cosa a cui non avevo fatto

caso!

Anche quest’anno la scuola volge al termine e siamo tutti pronti per il mare la montagna, la crociera o qualche meta lontana.

Preparare la valigia però non è facile e, se si vuole viaggiare leggeri e con un solo bagaglio a mano, diventa un'arte: bisogna sa-

per scegliere capi comodi ed essenziali, ma senza rinunciare alle cose che servono davvero.

Ecco dunque una guida utile ed ironica ( suggerita da Lonely Planet, una casa editrice australiana che diffonde guide turistiche in

tutto il mondo) che ci ricorda alcune cose semplici da tenere a mente mentre si prepara la valigia.

"Il mondo non è così selvaggio come tendiamo a pensare: in altre parole in ogni luogo e cultura l'uomo ha imparato a lavarsi e a

lavare le sue cose. Trovare una lavanderia o un lavandino per lavare i panni sarà più semplice che portare con sé 10 magliette.

Tre è il numero perfetto: una maglietta indosso, una a lavare ed una ad asciugare! Tu non hai bisogno di questo e quello: da ripe-

tere a mente come un mantra mentre si prepara la valigia. Il valore di ciascun elemento è direttamente proporzionale al numero

delle sue funzioni: in altre parole più funzioni ha un accessorio o un indumento è più è opportuno preferirlo ad altri. Un pareo per

esempio è una gonna, un telo da mare, un tramezzo tra due stanze singole, una cabina per cambiarsi, una sciarpa, una borsa e

tanto altro. Trasportare non è indossare: se i tuoi scarponi non entrano in valigia puoi indossarli e mettere i sandali in valigia!

Ultimo consiglio utile: mettere sempre nel bagaglio una serie di farmaci per le situazioni più disparate. Non devono mai mancare:

un analgesico per mal di testa e mal di denti, un antipiretico, in caso di febbre alta, un medicinale per i disturbi intestinali, un

antibiotico a largo spettro per far fronte alle infezioni batteriche …..e una dose di buon umore pensando che non serviranno!!!!!!!

Buona valigia a tutti!

PAGIN A 18

Il bagaglio perfetto di Francesca Galasso e Jacopo Basile

D ’O VID IO N EWS

di Francesca Galasso

Lo sapevi che? di Mario Nicu Judele

Il delfino, detto anche Delphinus Delphis, fa parte dell’ordine dei Cetacei. In antichità era un rettile (anfibio) con 4 zampe, ma con il

tempo si è evoluto e le zampe si sono trasformate in pinne ed è diventato acquatico. Pur essendo un mammifero, il delfino vive

soprattutto in acque temperate e calde “raramente in quelle fredde”. È Lungo circa 2 metri, nuota a 72 KM orari . Le specie dei

delfini sono tredici, come ad esempio il Lisso, le Steno Delfo, il Legeno, l’Inia, il Delfino Gazza e il Delfino Plumbeo. Questi meravi-

gliosi animali possono ripetere il linguaggio umano, ma parlano con una velocità diversa dalla nostra, cioè al rallentatore! Il delfino

è un animale straordinario ed è uno dei pochi capace di creare una grande e stretta amicizia con gli uomini.

PAGIN A 19 AN N O XV, N UMERO 3

L’angolo della dolcezza a cura di Sofia Carriero

La ricetta di Luca Galuppo

Questa è la mia ultima intervista al simpatico pasticciere Luca Galuppo, ero intenzio-

nata a fargli alcune domande sull’estate, una delle stagioni preferite dai giovani. Lui

mi ha accolto molto bene preparandomi un buonissimo frappè con mirtilli, lamponi e

frutti di bosco, e sorseggiando ho iniziato a fargli le domande:

Usi spesso i frutti di stagione durante l’estate nei tuoi dolci?

“Si, uso sempre la frutta”.

Quale frutta?

“Lamponi, mirtilli, fragole, anguria, melone, ed altri tipi”.

Le sere d’estate quando fa più caldo, quali sono i dolci più richiesti?

“In realtà non molto mi chiedono dolci, ma per lo più gelati e frappè”.

Prepari anche i gelati?

“Sì, certo”.

Quali sono i gusti di gelato che finiscono più in fretta?

“Quelli classici come nocciola, cioccolato, stracciatella e pino pinguino”.

Secondo te i gusti particolari e strani attirano l’attenzione? Quale particolare gusto

hai preparato?

“Sì, ma non tutti sono curiosi di assaggiarli. Durante la mia esperienza lavorativa a

Vasto, con il gran caldo, preparavamo gusti particolari e quello che mi piaceva di più

era quello all’olio d’oliva”.

Qual è il tuo dolce preferito in estate?

“Il tiramisù alle fragole”.

I più giovani anche in estate preferiscono dolci alla nutella e gelati alle creme?

“Sono i gusti che non devono mai mancare!”.

Quale dolce vuoi far provare ai lettori del giornalino?

“Cosa c’è di meglio di una fresca cheesecake?”

CHEESECAKE

Ingredienti per una dose piccola

250 gr di Philadelphia o formaggio spalmabile

15 gr colla di pesce

200 gr panna montata

100 gr zucchero a velo

panetto di pasta frolla

Procedimento

Preparare la panna montata con lo zucchero e

la colla di pesce ammorbidita in poca acqua.

Aggiungere il formaggio spalmabile.

Il composto va spalmato sulla frolla e cosparso

di frutti di bosco. Oppure, a piacere, fragole,

pesche, cioccolato ecc..

Buone vacanze dalla redazione!

PAGIN A 20

Hanno collaborato a questo numero D’Ovidio News

Periodico dell’I.C. D’Ovidio, Campobasso

Direttore responsabile: Annamaria Fazioli

Capo Redattore: Mariantonietta Finella

Fotografie: Nicola Paolantonio

Centro Stampa Artes Campobasso

Hanno partecipato a questo numero:

Antonio Petraroia, Vincenzo Viglione, VA Primaria N. Guerrizio

Jacopo Basile, Francesca Galasso, VB Primaria N. Guerrizio

Sofia Carriero, Samuele Di Iorio, Mario Nicu Judele, Nicla Pietrunti, Teresa Riccitelli, VA Primaria Enrico D’Ovidio

Sofia d’Onofrio, Alice Palladino, VB Primaria Enrico D’Ovidio

Benedetta Pietrangelo IA Secondaria F. D’Ovidio

Luigi Cicchella, Ciro della Valle, Luca Gualtieri, Lorenzo Lalli, IB Secondaria F. D’Ovidio

Alessandra Coladangelo, Andrea Ianiro, IC Secondaria F. D’Ovidio;

Jennifer Biundo, Martina Carriero, Sabrina Ciaramella, Nicola Ciocca, Micaela D’Alfonso, Asia Esposito, Annachiara

Gallo, Letizia Iasi, Nicola Ciocca, Francesca Maio, Pia Eleonora Sabella, Alessandra Sottile, Matilde Soriano, Irene

Vergalito, IIA Secondaria F. D’Ovidio

Diana Iordache, Cinzia Palladino, Salvatore Passarella, IIB Secondaria F. D’Ovidio

Michela Cristofaro, Lorenzo Mastrogiuseppe, Anna Scica, IIC Secondaria F. D’Ovidio

Allegra Palmiotti, Laura Persichillo, Alessandro Paolantonio, Alessia Presutti, Dario Petruccelli, Giovanni Verile, IIIA

Secondaria F. D’Ovidio

Ludovica Di Tota, Ilena Giancola, Alessio Maselli, IIIB Secondaria F. D’Ovidio

Ospite d’eccezione: Giovanni Tucci

AN N O XV, N UMERO 3