ANNO XV N. 21 - 22 DICEMBRE 2017 di CASTROVILLARI e del ...

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ANNO XV N. 21 - 22 DICEMBRE 2017 Il prossimo numero del Diario sarà in distribuzione il 29 dicembre di CASTROVILLARI e del POLLINO Augura Buon Natale

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ANNO XV N. 21 - 22 DICEMBRE 2017

Il prossimo numerodel Diariosarà in distribuzione il 29 dicembre

di CASTROVILLARI e del POLLINO

Augura Buon Natale

il DIARIO - ANNO XV N. 21

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Il 14 dicembre scorso, nella sede delCircolo PD di Castrovillari, facendoseguito agli impegni presi il 16 no-

vembre, si è nuovamente incontrato ilneocostituito coordinamento territo-riale tra i Segretari cittadini del PartitoDemocratico dell’area Pollino.Nell’occasione erano presenti i Segre-tari cittadini diAcquaformosa, AndreaCapparelli, di Castrovillari, GiovanniFazio, assistito dal Vicesegretario Fran-cesco Propato e dal Componente dellaSegreteria cittadina Vincenzo Varcasia,di Civita, Andrea Ponzo, di Frascineto,Angelina Giordano, di Laino Castello,Gaetano Palermo, di Mormanno, Car-

mine De Angelis e di Saracena, Cri-stiana Viola. La Segreteria Provinciale èstata rappresentata dalla ComponenteEra Rocco. Il coordinamento territorialeha discusso delle problematiche co-genti di interesse per l’intera area, in-traprendendo una comune strategiaper affrontarli, e delle imminenti ele-zioni politiche, rimarcando, all’unani-mità, la necessità di questo territorio diavere una propria rappresentanza par-lamentare, espressione dei Circolistessi della zona.A detta di tutti il nominativo che verràproposto agli organismi superiori delPartito, provinciale e regionale, dovrà

essere quello di una persona iscritta alPD che abbia esperienza politica e am-ministrativa, che sia radicata nel terri-torio, riconosciuta e riconoscibile daicittadini e che abbia voglia di portareavanti un progetto politico lungimi-rante e condiviso con i Circoli di questoterritorio. Per poter sconfiggere l’anti-politica e l’astensionismo è necessarioproporre agli elettori persone credibili,serie, di specchiata onestà intellettualee la cui storia personale possa esseregaranzia di buona politica.Non si è parlato né di nomi e nem-meno di Comune di provenienza, per-ché non ci sono proposte precostituite,

ma soltanto la voglia di portare avanti,finalmente, una logica di territorio, peril territorio.La volontà unanime è che,nell’agirepolitico, anziché continuare a pensareal comune di,si inizi a pensare, unavolta per tutte e definitivamente, al ter-ritorio del Pollino, andando aldilàanche delle correnti e delle apparte-nenze di ciascuno dei convenuti. Il coordinamento, al termine dell’in-contro, si è dato appuntamento, nellastessa sede, al prossimo 27 dicembre,per continuare a discutere dell’argo-mento elettorale e di altre questioni diinteresse per l’area.

Area Pollino/Coordinamento dei segretari PD

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocatidel Foro di Castrovillari si è riunito aseguito di ricezione di una nota, e re-

lativa documentazione a supporto, daparte del “Comitato per la Difesa del Ter-ritorio - Pollino”.La comunicazione era relativa ad unapossibile allocazione di un impianto ditrattamento rifiuti, a servizio dell’ATO 1della Regione Calabria, coincidente conla Provincia di Cosenza, in area non di-stante dal Palazzo di Giustizia di Castro-villari.Dall’accurato esame della documenta-zione pervenuta, è apparso evidenteche l’Ordine è direttamente interessatoalla vicenda, in quanto il Palazzo di Giu-

stizia - al pari di altre strutture, quali laCasa Circondariale di Castrovillari, non-ché gli edifici scolastici di Frascineto egli abitati di Castrovillari, Frascineto edEianina- si trova ad una distanza infe-riore a quella minima prevista dalla vi-gente normativa per tali tipi diinsediamenti industriali, classificati qualiIndustrie Insalubri di Prima Classe. Senza voler entrare in valutazioni tecni-

che, circa l’organizzazione dello smalti-mento dei Rifiuti Solidi Urbani, previstanel Piano Regionale approvato nel di-cembre 2016, l’Ordine Forense ha rite-nuto del tutto evidente che l’attuazionedel Piano medesimo deve svolgersi nelrigoroso rispetto delle leggi e dellenorme che lo regolano. Di conseguenza, il Consiglio dell’Ordine,preoccupato per la tutela del diritto dei

propri Associati ad esercitare le proprieattività - all’interno del Palazzo di Giusti-zia- in condizioni di serena vivibilità e as-soluta sicurezza sanitaria, ma anche disalvaguardare il diritto alla legalità dellepopolazioni residenti; ha emesso deli-bera di Consiglio in data 07/12/2017,approvata all’unanimità, che è statainoltrata ad ogni Autorità competenteaffinché venga espletata ogni utileazione per verificare e approfondire itermini della questione, riservandosiogni eventuale iniziativa, ove necessarioanche di carattere legale, a tutela dei di-ritti e degli interessi degli avvocati delForo di Castrovillari e della popolazionetutta

L’Ordine degli Avvocati di Castrovillaridice No all’EcoDistretto

Il Comune di Castrovillari e la Società “CalabraMaceri”, che si occupa della raccolta differen-ziata in città, hanno reso noto che il servizionon verrà effettuato solo lunedì25 dicembre,giorno di Natale, e lunedì 1° gennaio, Capo-danno. Per tale motivo domenica 24 dicembree domenica 31 dicembre non si dovrà conferirela frazione organica. Mentre negli altri giorni ilservizio sarà assicurato regolarmente secondoil calendario. In occasione delle prossime festività natalizie ilSettore Lavori Pubblici e Patrimonio del Co-mune di Castrovillari ha predisposto il serviziodi apertura al pubblico dell’area cimiteriale chein questi giorni diviene meta, per la visita aipropri cari defunti, anche da parte di chi risiede

fuori città. Il 24, 25, 26, 30 e 31 dicembre la stessa sarà aperta dalle ore 8 alle ore 12.Naturalmente saranno, come sempre, garantiti i servizi essenziali e per informazionici si può rivolgere al numero telefonico 3472477065.

Calendari per le festività natalizie per differenziata e visite cimiteriali

Da alcuni mesi un nutrito gruppo di associazioni di volontariato, di protezionecivile, di promozione sociale e cooperative che operano nel territorio del di-stretto sociale di Castrovillari ha avviato un proficuo confronto e dialogo per lacostituzione di un Forum territoriale del Terzo Settore. In collaborazione con ilCSV (Centro Servizi per il Volontariato di Cosenza) e il suo sportello territoriale,si sta provvedendo ad estendere l’adesione a tutte queste organizzazioni cheoperano e sono impegnate proficuamente nell’area. Il Forum del Terzo Settoredella Calabria ha investito molto su tutto il territorio regionale per dotare tuttii distretti sociali della rappresentanza riconosciuta dalla legge. Anche nel terri-torio del Pollino e nel relativo distretto sociale si è arrivati ad una valutazionecondivisa ovvero quella di fondare un qualificato “organismo di rappresen-tanza”. Una volontà forte e urgente vista anche l’importanza del momento chesi sta attraversando con particolare riferimento a livello nazionale per la nuovaRiforma Nazionale del Terzo Settore con il relativo Testo Unico del Terzo Settoree i suoi regolamenti applicativi ma anche perché la Calabria sta completandoil trasferimento delle competenze in materia di Politiche Sociali dalla Regioneai Comuni. L’assemblea costituente del FORUM si è tenuta a Castrovillari il 20dicembre.

Forum territoriale del TerzoSettore dell’area del Pollino

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Ordine dei Medici Provinciale di Cosenza

Maria Varcasia presenta ilsuo libro “Come eravamo”

Domenica 17 dicembre, alla sala Convegni dell’Ordine deiMedici-chirurghi e degli Odontoiatri di Cosenza si è tenutala manifestazione “Le diverse strade del Natale”. Una serata

scandita da una serie di itinerari, da quelli dell’introspezione aquelli della fragilità sociale, da quelli dell’azione comunitaria sinoagli itinerari della memoria. In quest’ultimo contesto, caratteriz-zato dalla presentazione di libri scritti da medici, la dottoressaMaria Varcasia, ha presentato il suo ultimo volume “Come era-vamo”. La serata, impreziosita da un parterre di tutto rispetto co-stituito dai medici della provincia di Cosenza, ha registrato anchela presenza del Direttore Generale dell’Asp di Cosenza, dott. Raf-faele Mauro . L’intermezzo musicale a cura dell’Open Sound Groupe le incursioni poetiche della dottoressa Emilia Zicari hanno resoparticolarmente piacevole la kermesse che si è conclusa con unapprezzato buffet culinario e il tradizionale scambio di auguri. Apresentare l’autrice, l’editore Angelo Filomia che ha messo in luceil dono della leggerezza della Varcasia quando scrive di se stessae lo fa, oltrettutto, con una spiccata dose di autoironia eludendoqualsivoglia aspetto autoreferenziale. L’autrice raccontando partedella sua vita, enfatizza, in tempi di i “muri” e “chiusure”, la convi-vialità, quale opportunità cruciale per costruire ponti e diventare,così, una scuola di inclusione umana che non teme confronti.Maria Varcasia, da canto suo, ha messo in evidenza le sue motiva-zioni e il suo coraggio nel mettersi in gioco raccontando la vita at-traverso la sua esperienza di medico di Pronto Soccorso laddove,dietro le quinte di questo teatro del dolore e della vita, insiemeai suoi collaboratori più cari, riusciva a creare un clima di serenitàche veniva poi trasmesso ai pazienti. Le radici profonde di questavisione della vita, trovano terreno di coltura nella stessa infanziadi Maria Varcasia che, nel suo libro, ne racconta gli aspetti salientiattraverso le sue figure familiari di riferimento, riuscendo nel con-tempo a disegnare con sublime leggerezza uno spaccato dellavita della nostra comunità negli anni Sessanta. Un libro da tenereaccanto al caminetto in questi giorni di festa, contribuendo oltret-tutto alla ricerca cui l’autrice ha destinato gli incassi.

Auguri di un Felice Nataleed un buon Anno nuovo

Sul fil rouge del ricordo, è stata inaugurataa Castrovillari sabato 9 Dicembre alle ore18.00 “Amarcord”, la nuova personale del-l’artista Francesco Senise che dal 9 al 23 Di-cembre sarà visitabile presso il TeatroVittoria. Patrocinata dal Comune di Castro-villari, l’esposizione è stata presentata dalvicesindaco avv. Francesca Dorato, dall’on.Franco Laratta, dall’architetto GiuseppeBruno, dalla prof.ssa Ines Ferrante presi-dente dell’associazione culturale MysticaCalabria che ha curato la mostra e dallostesso artista che ha voluto omaggiare il ci-nema italiano e la commedia all’italiana,con un’antologia di 13 opere inedite sutela. La personale espone, attraverso l’artecontemporanea, interpreti, registi e am-bientazioni che seppero incarnare magi-stralmente i vizi e le virtù degli italiani e diun’epoca, il cui fascino abbraccia, anche lamoda, la letteratura, il teatro, l’enogastro-nomia. Il cinema, da sempre, è lo specchiodella società e, tra la metà degli anni ’50 ela metà degli anni ’60, i films italiani sonostati testimonianze straordinarie dei cam-biamenti e delle contraddizione di una na-zione. I volti dei protagonisti e le sceneindimenticabili, filtrate dal cuore e dal-l’anima dell’artista lungrese si propongonoai visitatori per le festività natalizie castro-villaresi e le opere in mostra saranno alle-stite in funzione dello spazio aperto,sempre in relazione al rapporto artista-pubblico. Artista autodidatta, FrancescoSenise vive ed opera a Lungro dove è nato,libero da vincoli estetici precostituiti, riu-scendo in pochi anni ad imporre all’atten-zione della critica più esigente il valoredelle sue forme e dei suoi contenuti. La suaattività artistica lo ha posto in una posi-zione di rilievo nel panorama degli artisticalabresi e non, grazie alle indubbie dotitecniche e alla partecipazione alla vitaespositiva non solo regionale, ma anchenazionale ed internazionale.

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“Amarcord”, personaled’arte contemporanea di Francesco Senise

Verrà inaugurata Sabato 23 Dicembre alle ore 17.30 la mostra docu-mentaria “Il Risorgimento a Castrovillari. Storia di un patriota dimenti-cato: il capitano Dionisio Baratta” che vedrà in esposizione cimeli

ottocenteschi, tra cui abiti da cerimonia appartenuti al patriota Muzio Pace,marito della N.D. Maria Baratta e il libro “Garibaldi e i suoi tempi” donatoda Jessie White “Miss Uragano”, infermiera di Garibaldi al capitano N.H Dio-nisio Baratta. I cimeli appartengono alla collezione privata di Casa Barattae sono a loro volta appartenuti al N. H. Dioniso Baratta, medico, capitano epatriota risorgimentale. Ubicata nella splendida sala espositiva della Cap-pella Gallo restaurata, presso Palazzo Gallo, la mostra verrà presentata,dopo i saluti istituzionali dell’on, Domenico Pappaterra, presidente delParco Nazionale del Pollino e dall’avv. Francesca Dorato vicesindaco dellacittà di Castrovillari, dalla prof.ssa Ines Ferrante presidente dell’associazioneculturale Mystica Calabria, dal prof. Franco Blaiotta già docente di lettere edirigente scolastico e dal N.H Paolo Baratta cultore di storia locale e pro-fondo conoscitore delle vicende storiche dell’antica e nobile famiglia Ba-ratta protagonista indiscussa della storia di Castrovillari. La mostra saràfruibile dal 23 Dicembre 2017 al 7 Gennaio 2018 dalle 17.alle 19.00 e, neigiorni festivi o di mattina, su prenotazione. A curare la mostra, con il pa-trocinio dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, l’ associazione culturale My-stica Calabria operante a Castrovillari allo scopo di valorizzare e diffondereil patrimonio storico-artistico con particolare riferimento alla cultura cala-brese, e che ha fortemente voluto esporre nella Cappella Gallo, un luogo

particolarmente rilevante per il territorio, consapevole del fatto che gli spazi storici debbano essere valorizzati permezzo di eventi culturali che mettano in evidenza il patrimonio esistente e favoriscano la conoscenza e la divulgazionedella storia e della cultura del territorio stesso.

Mostra Documentaria “Il Risorgimento a Castrovillari.Storia di un patriota dimenticato:

il capitano Dionisio Baratta”

Il 22 dicembre scorso si è tenuta, presso l’EcomuseoValle del Raganello – Palazzo Castellano di Civita, la mo-stra “Paris - Venezia. Dis/velata vaghezza” di AntonioAversa, stimato docente e curioso interprete di svariatilinguaggi espressivi: dalla pittura alla fotografia pas-sando per il disegno e il readymade. Le Lettres Nouvelles è una riproposizione su acquerellidel ritrovamento, da parte dell’artista, di alcune letteredipinte inviategli, nel giro di un mese nel 1998, daun’amica di Parigi, conosciuta e frequentata a Venezia,città dove Aversa vive e lavora. I dipinti astratti su fogli

leggeri, contenitori adornati da pensieri fugaci e poesie,ripercorrono la vaghezza del pittore che ha riunito que-sta corrispondenza insolitamente epistolare traslandolain una suggestione che rievoca il paesaggio dell’anima.Parole e silenzi che richiamano ad atmosfere d’Orientee vanno a carpirne la bellezza e la grazia. Carte precariedi un viaggio che escono dall’intimità per consegnarsialla molteplicità. Il filo della vaghezza è anche il conno-tato dell’altra opera dell’artista nella quale un uomo euna donna sono collocati in parti opposte e si guardanosenza vedersi.

Paris - Venezia. La dis-velata vaghezzanella mostra di Antonio Aversa a Civita

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L’apparizione, qualche giorno ad-dietro, della ministra per le politi-che sanitarie presso il nostro

ospedale, ha destato in molti una flebilesperanza, circa la possibilità che sia final-mente arrivato il momento che, a Castro-villari così come nel resto della Regione,venga posto fine all’attuale e assai com-

plicata fase critica e di grave incertezzain cui versa il comparto socio-sanitario.Ai cittadini, fruitori dei servizi e delle pre-stazioni sanitarie poco importa la tele-novela, a questo punto stucchevole,degli scontri quasi quotidiani tra il com-missario al piano di rientro dal debitodella sanità calabrese, ing. Scura, e la

presidenza della Regione. Se, come ap-pare, sono ormai insanabili i contrasti ele difformità di vedute fra i due maggiorisoggetti responsabili della guida e ge-stione della sanità in Calabria e, se, i ri-sultati fin qui prodotti dal regimecommissariale sono scadenti, sia dal latodei conti economici che da quello dellaqualità dei servizi, come accertato dal-l’ultimo tavolo di verifica romano, il fa-moso tavolo Adduci, la ministra per latutela della salute farebbe cosa graditase attivasse la rinegoziazione di un pianoormai fallito e, di conseguenza, nomi-nasse un nuovo commissario. Questoperché, permanendo per intero le cause(conti in disordine e mancato raggiungi-mento dei l.e.a.) che hanno, nel lontano2009, determinato il commissariamentodella sanità calabrese, tale regime non èpossibile, a norma di legge, considerarlosuperato. Se la ministra Lorenzin si de-terminerà in questo senso e contestual-mente si adopererà per creare le miglioricondizioni affinché in capo alla sanitàcalabrese ritorni a regnare un clima in-tessuto di piena collaborazione, unità diintenti e, soprattutto, alto senso di re-sponsabilità, sarà possibile sin da subitoiniziare a scrivere una nuova e migliorepagina in Calabria. In un settore, la sanitàappunto, i cui destini sono indubbia-mente in cima ai pensieri di tutti i cala-bresi. Nella nostra città ha sede un

ospedale spoke, che ha un vasto bacinodi utenza e che sulla carta dovrebbe of-frire tutti gli standard (strutturali, funzio-nali, qualitativi, quantitativi etecnologici) che la legislazione in mate-ria prevede per i nosocomi con questostatus. Sono note, invece, le gravi ca-renze, in tutti gli aspetti sopra indicati,che purtroppo affliggono l’ospedale Fer-rari. L’unità operativa complessa di orto-pedia e traumatologia ancora chiusa,nonostante esista la graduatoria dei pro-fessionisti idonei alla carica di primariodi quel reparto. Nessuna programma-zione in vista dei prossimi esodi, per rag-giunti limiti di età, di specialisti deireparti di chirurgia e pneumologia. Ca-renze di personale anche nell’U.O.C. diostetricia e ginecologia. Inoltre, il nu-mero dei posti letto è fortemente sotto-dimensionato, rispetto a quanto previstodai piani regionali e dallo stesso attoaziendale, ciò che determina lunghe listedi attesa e, per chi può, la migrazioneverso ospedali di altre Regioni. Una pa-gina a parte meriterebbe l’altra gambadella sanità pubblica, la medicina di di-stretto o territoriale. Qui la nostra Re-gione ed il nostro territorio registranoritardi gravi ed intollerabili, se solo sipensa che l’organizzazione e l’attiva-zione di una moderna rete delle cure pri-marie, potrebbe arrecare grandivantaggi ai cittadini ma anche alle cassedella Regione ed, inoltre,fungere da po-tente filtro verso i sempre più congestio-nati pronto soccorso e repartiospedalieri, costretti, a volte, a disporrefinanche ricoveri inappropriati, con laconseguenza di sottrarre tempo ed assi-stenza alle forme propriamente acute.

Carmine Zaccaro

Lo stato fortemente critico della Sanitàin Calabria e sul nostro territorio

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Alla presenza del Comandanteprovinciale dei Vigili del Fuoco,ingegnere Massimo Cundari, del

presidente della Provincia, Franco Ia-cucci, del Sindaco, Domenico Lo Polito,del consigliere provinciale, VincenzoTamburi, del presidente del Consiglio,Piero Vico, del consigliere comunale,Onofrio Massarotti, del Capo del Distac-camento, il Capo Reparto Esperto, Sil-vano Zicari, dei Vigili e di ospiti, si e'svolta una cerimonia presso il distacca-mento (il cui stabile è di proprietà pro-vinciale) del capoluogo del Pollino,interessato da lavori di miglioramento etinteggiatura delle parti esterne confondi provinciali, grazie alle segnalazionidel Sindaco, del capo del distaccamentoe all'immediata disponibilità e sensibi-lità' del presidente dell'ente superiore.

Il momento ha testimoniato l'attacca-mento delle istituzioni a tali importantipresidi sul territorio a tutela dell'incolu-mità pubblica, espresso dalle autoritànei loro contributi e da quella sinergiache lega, sempre più, i vari organismidello Stato per la salvaguardia del benee patrimonio comune.Nel ringraziare, il presidente della Pro-vincia ha sottolineato il ruolo chehanno e devono avere continuamentegli enti ed i Corpi dello Stato per la rico-struzione del tessuto sociale, bisognosodi riferimenti, esempi e senso di respon-sabilità come richiama costantementel'opera meritoria dei Vigili del Fuoco.Fattori ricordati anche dal Comandanteprovinciale che ha menzionato il ruolostrategico della caserma castrovillaresenella Zona per la vicinanza all'auto-

strada ed alle aree del Parco tanto dapoter svolgere pure una funzione di tu-tela boschiva con altri soggetti. Anche ilresponsabile del distaccamento ha ri-lanciato funzione e capacità che ven-gono portate avanti - come affermatodagli altri - grazie al grande senso deldovere e dedizione degli oltre trenta uo-mini dell'avamposto, fortemente moti-vati nei loro compiti.«E' questo - ha aggiunto il primo citta-dino a margine della manifestazione -che fa pregna di contenuti la sede con

giurisdizione su ben 39 Comuni peroltre 131mila abitanti e quasi 1974km.q. Numeri che la rendono - ha ag-giunto - importante anche per il vastocomprensorio di competenza». L'iniziativa al termine ha anche regi-strato, in segno di riconoscenza, la con-segna dei Crest dei VV.F. , il primo e'stato offerto dall'ingegnere Cundari alPresidente Iacucci ed il secondo dalcapo distaccamento Zicari al Sindaco LoPolito, prima che questi visitassero i lo-cali della caserma.

Cerimonia presso il distaccamento dei Vigili del Fuoco

Si rinnova a Morano la tradizione del pre-sepe vivente allestito nella zona alta del cen-tro storico. L’iniziativa, organizzata dallalocale fraternità cappuccina, patrocinatadall’Amministrazione comunale, coinvolgegran parte della cittadinanza, che nel riper-correre con personaggi reali l’evento dellanascita di Gesù, riscopre il senso della condi-visione e promuove i valori cristiani del vi-vere civile. Il programma ormai consolidato,si snoda tra il 25 dicembre c.a. e il 7 gennaio2018, e interessa il Rione San Pietro, con l’in-nesto, quest’anno, di un corposo amplia-mento del percorso presepiale. Tutte lelocation sono ricavate in ambienti antichis-simi, alcune delle quali del periodo medie-vale.

Il presepe vivente a Morano

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Il sindaco di Morano Calabro, Nicolò DeBartolo, esprime grande soddisfazioneper la nomina a coordinatore nazionaledi Alternativa Popolare del senatoreAntonio Gentile. La leadership dell’at-tuale sottosegretario allo Sviluppo Eco-nomico dell’esecutivo Gentiloni, cheraccoglie l’eredità di Angelino Alfanoalla guida della formazione centrista,dopo la scissione consensuale deigiorni scorsi, traccia il nuovo corso diAP, valorizzando l’esperienza di go-verno e ponendosi praticamente incontinuità con essa.«La designazione del sen Gentile allaguida di Alternativa Popolare - affermaDe Bartolo – costituisce un sicuro rico-noscimento per l’intera Calabria e perquella classe di uomini e donne checredono fermamente nel riformismomoderato e nei principi che hannoreso l’Italia una nazione libera e demo-cratica. Il senatore Gentile saprà ope-rare per il bene della collettività e persuperare le difficoltà del momento. Lasua nomina, quanto mai autorevole eopportuna, giunge peraltro in un pe-riodo assai delicato per il Paese, chia-mato fra qualche mese a eleggere inuovi rappresentanti parlamentari.

Non possiamo permetterci di sba-gliare; in un frangente delicato e com-plesso come quello che stiamovivendo, un errare potrebbe tradursinell’azzeramento della speranza pertanti italiani che si sforzano di immagi-nare un futuro migliore, più giusto edequo per tutti. Il sen. Gentile saprà in-terpretare i sentimenti della gente eproporre strategie risolutive per i pro-blemi che affliggono l’Italia e in parti-colare la nostra terra. Alraggiungimento di questo obiettivo,

come in passato, sta già dedicando lesue migliori energie. Le forze centristeche si ispirano al cattolicesimo popo-lare, che ha avuto nel moranese don

Carlo De Cardona un esempio lumino-sissimo di come si possa e si debba la-vorare concretamente per il popolo,hanno da oggi modo di confrontarsiattivamente con un interlocutored’alto livello, per disegnare insiemenuove sinergie collaborative e, soprat-tutto, progettare e realizzare condi-zioni di sviluppo credibili e diffuse. Conquesto spirito, profondamente con-vinto che la scelta dei vertici nazionalidi AP si traduca per noi calabresi nellapossibilità di poter contare nella pros-sima legislatura su una rappresentanzapolitica prestigiosa e competente, checoltivi l’unità e la trasformi in valorespendibile per i territori, manifesto alsen. Gentile il mio augurio di buon la-voro e le congratulazioni di tutti gliamici della sezione di Alternativa Po-polare Morano».

Il senatore Tonino Gentile nuovo coordinatore nazionale di APGli auguri del sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo

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La lettera di Mons. Savino a donne e uomini imp

Riportiamo uno stralcio della letteradel vescovo Mons. Savino, a donne euomini impegnati nelle istituzioni poli-tiche della Diocesi di Cassano all’Jonio.

«Siamo prossimi al Natale che ri-schia, anche quest’anno, di esseresprecato o frainteso se dimenti-

chiamo che «lo sposo arriva di notte»,quando «l’olio delle lampade» può es-sere esaurito e il sonno ha il sopravventosui nostri cuori infiacchiti. Se ragione ecoscienza si sono addormentate nel di-simpegno e nell’indifferenza, la venutadel Signore è disattesa. Urge, dunque,che ci svegliamo! Innanzi tutto vi conse-gno il mio rammarico perché non hoavuto riscontro di processi attuativi ri-guardanti le decisioni su cui ci siamo tro-vati concordi nei nostri incontri passati.Le ferite economiche, sociali ed esisten-ziali si aprono o si acutizzano in prossi-mità del Natale quando sembranoamplificarsi tutti i bisogni insoddisfatti

di felicità e di amore mentre il cuore dimolti si apre all’attesa e alla speranza diun, sia pur minimo, alleviamento di di-sagi economici e sofferenze avvilenti.La realtà che viviamo sembra essere ca-ratterizzata da una timida ripresa econo-mica che stenta a essere percepita daipiù impoveriti; gli indicatori economicinazionali ed internazionali sembranoorientarsi verso la positività; ma intantoaumentano fenomeni di avversione ag-gressiva, di violenza fisica, verbale e me-diatica, di odio feroce e dichiarato versole donne, i poveri, gli immigrati, i disabili.L’odio reciproco, il gusto di gettare fangosu coloro che si ritengono nemici, l’in-tento demolitorio di ogni riferimentosono traboccati dal sistema virtualedelle reti telematiche alle relazioni di-rette delle persone, le più fragili, più vul-nerabili, ridotte a bersagli da colpire eabbattere.Viviamo una «emergenza di umanità»! Ilmodello di sviluppo liberista e selvaggio,in cui domina l’«homo homini lupus», èassunto come modello culturale e antro-pologico. Lo Stato stesso perde consi-stenza, sia per via delle grandiorganizzazioni politiche ed economicheinternazionali che filtrano la volontà po-polare fino ad annullarla in complessiapparati tecnocratici, sia per via del lo-calismo che frantuma le comunità nazio-nali in molteplici centri di spesa e dicontrollo sotto la pretesa di libertà e diautonomia in cui si registra un deficit diresponsabilità.Occorre che prendiamo atto e ci libe-riamo da alcune costanti del pensieroche, illudendoci di assicurare la felicità,

uccidono l’umanità. Tra queste ne in-dico alcune.Il realismo: tendiamo a pensare chel’unico sistema, di eventi e di persone,sia quello corrente; la realtà apparente èconsiderata un dato di cui il singolo, inquanto soggetto, fa esperienza ed in cuiè necessario che si adegui.Lo scientismo per cui il futuro delmondo è sotto l‘egida del progressoscientifico e tecnologico, dell’industria4.0, di nuove e meravigliose macchina-zioni che consentano di eliminare la fa-tica, di lavorare allegramente, di vivereper lungo tempo in salute, di esseresempre connessi e raggiungibili, di farescelte giuste; gli scienziati e i tecnocratipromettono di realizzare tutti i sognidell’umanità, come l’immortalità, senzache nessuno si affatichi ad esprimere ipropri bisogni.La disintermediazione per cui tutti icorpi intermedi come i sindacati, le as-semblee rappresentative, le associazioni,le parti sociali, vengono visti come unostacolo da frantumare, disarticolare,demolire mentre, invece, i corpi inter-medi devono rigenerarsi eticamente, re-cuperando credibilità ed autorevolezza.Il processo di sfigurazione dell’uomocolma il vuoto della politica. Infattisiamo dinanzi a uno dei punti più bassidell’elaborazione consapevole della pro-posta politica che mutua il suo senso eil suo significato dall’economia e dall’in-novazione. La politica è investita e sur-classata dalle ragioni dei bilanci e degliaccordi internazionali di libero scambioinsieme alla ricerca affannosa delle inno-vazioni scientifiche e tecnologiche. En-

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pegnati nelle istituzioni politiche della Diocesi trambi questi fattori sono tecnici e nonumani, artificiali e non comunitari: lapolitica viene vista con sempre mag-gior disinteresse da parte dei cittadiniperché ha dimenticato i cittadini, gliuomini in carne ed ossa, i loro bisognireali, i loro sogni, i loro organi di rappre-sentanza, il loro diritto di curarsi, il di-ritto d’istruirsi senza dover inseguirel’ultima sperimentazione scolastica, at-tivata per pochi e con costi aggiuntivi,l’ennesimo indirizzo universitario inno-vativo e a pagamento, il diritto di lavo-rare senza dover sacrificare i propriaffetti con incessanti turni di lavoro,anche di sabato e domenica, il diritto diaccrescere, con il lavoro onesto e com-petente, il proprio reddito e la propriaaspettativa di vita fino a poter ritirarsidal lavoro salariato e sentirsi diversa-mente utili alla comunità e ai propri af-fetti per un periodo non troppo brevedella vita.La politica trova il suo senso e il suo si-gnificato e diventa credibile se, par-tendo dalle “periferie umane”, mette alprimo posto la promozione della giusti-zia e dell’uguaglianza rispetto alle stri-denti ed evidenti disuguaglianze.Ribadendo la priorità dei beni comuni(acqua, casa, lavoro …) la politica nondeve lasciarsi asservire al potere eco-nomico o tecnologico (cfr. Papa France-sco in Laudato Si), ma media e governagli interessi contrapposti in modo taleda redistribuire la ricchezza e la dignitàa vantaggio di chi non ha ricchezza edignità o ne ha meno. La politica è un’arte nobile e mistica seva incontro ai poveri e ai deboli, agli

scartati in cui si riflette l’immagine diGesù-Bambino: a chi non trova casa epassa le sue notti in macchina, in sta-zione o sotto i ponti, a chi, cercando la-voro, è rimasto imprigionato nelmercato delle sostanze stupefacenti, achi vende il suo corpo sulla strada aduomini senza scrupoli; la politica va in-contro a chi non può più pagare ilmutuo della casa e finisce dagli usuraidopo aver sperimentato i metodi “lega-lizzati” dei prestiti bancari; a chi si pre-senta agli Uffici dei servizi socialicomunali o della Caritas; la politica vaincontro alle vittime di una natura pro-fanata e deturpata dall’abusivismo edi-lizio e dall’inquinamento di acque eterreni, dovuto a discariche illecite.Sono certo, cari politici del nostro terri-torio, qui in Calabria, che convergiamoin impegni urgenti ed inderogabili. Nesuggerisco alcuni.

Contrastare la ludopatia con l’elimi-nazione delle “slot machine” e delle salegioco, con sgravi fiscali per gli esercentiche vogliano collaborare. Il gioco d’az-zardo “uccide” intere famiglie. Ritornosu questa proposta di facile attuazione.

Definire piani territoriali, ispirati dauna visione strategica e non da una lo-gica meramente prestazionistica, con ilconcorso delle famiglie in un lavoro diconcertazione con gli Enti del TerzoSettore, e con le rappresentanze delleimprese, nel cui perimetro inserire leazioni di sostegno per le famiglie e laprima infanzia, i servizi di cura per lepersone in condizione di fragilità;

Favorire una mappatura reale deibisogni dei propri territori che, insieme

al coinvolgimento degli Enti del TerzoSettore e ad un’adeguata infrastrutturaprofessionale, faciliti l’applicazione delREI (Reddito di Inclusione).

Riscopriamo insieme, cari politici edamministratori, la bellezza di essereumani e comunitari, la bellezza di vol-gere i fattori economici e tecnocraticiverso un orizzonte di senso e di valoreche restituisca all’uomo la dignità; que-sta bellezza, che è Grazia, è stata condi-visa da Dio con tutto l’umano. La Graziasia a fondamento di ogni agire.

Riporto gli “auguri scomodi” ai politicidi don Tonino Bello: «Gesù che nasce per amore vi dia la nau-sea di una vita egoista, assurda, senzaspinte verticali e vi conceda di inventarviuna vita carica di donazione, di pre-ghiera, di silenzio, di coraggio. Il Bambinoche dorme sulla paglia vi tolga il sonno efaccia sentire il guanciale del vostro lettoduro come un macigno, finché nonavrete dato ospitalità a uno sfrattato, aun marocchino, a un povero di passag-gio. Dio che diventa uomo vi faccia sen-tire dei vermi ogni volta che la vostracarriera diventa idolo della vostra vita, ilsorpasso, il progetto dei vostri giorni, laschiena del prossimo, strumento delle vo-stre scalate».

La Bellezza dell’umano ci spinga ad es-sere società, “communitas”, a prendercicura dei fratelli e sorelle, a custodire lenostre fragilità, a unirle, a condividerlee ad integrarle.Buon Natale! Che sia di Bellezza!»

✠ don Francesco, Vescovo

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Progetti di paesaggio tra architettura enatura in mostra al Castello Aragonese Dal 28 al 31 dicembre la suggestiva lo-cation del Castello Aragonese di Castro-villari ospiterà la Ia MostraInternazionale di Architettura del Pae-saggio, V Premio Simonetta Bastelli. La mostra fotografica, con convegnoannesso, è l’occasione per raccontare ilpaesaggio dell’uomo, la sua rappresen-tazione e trasformazione. Segni ricono-sciuti come elementi di identità di unacomunità che si manifestano sul territo-rio in cui si riconoscono.«Il progetto di architettura è in primisun progetto di paesaggio - spiega Ro-sanna Anele, Presidente LUA – Quel

paesaggio culturale che l’uomo ha sem-pre costruito per migliorare il suo habi-tat, per costruire un centro, quello del“villaggio”, come metafora in cui c’è undentro e un fuori. Interverranno al con-vegno, che si terrà dalle ore 9,00 alle19,00 del 28 dicembre, Achille Maria Ip-polito, Prof. Ordinario Università La sa-pienza di Roma; Michelangelo Pugliese,Vice Presidente AIAPP Campania, Basili-cata e Calabria; Fabio Manfredi, Prof.Università Federico II di Napoli; AntonioDattilo, Dipartimento Presidenza Re-gione Calabria; mentre i fotografi CarloMaradei, Roberto Castrofino, Fabio Vin-tigni e Salvatore Greco racconteranno ilPaesaggio.

NAPOLI (di Atanasio Pizzi) – Per lareligione cristiana, il Natale simbo-leggia la nascita del bambinelloGesù, ossia il nostro Messia, attesofin dai tempi remoti.Il giorno corrisponde al 25 Dicem-bre per le chiese, greche ortodossesecondo il calendario liturgico,mentre per quelle orientali cade il6 Gennaio secondo il calendarioGiuliano. Il termine “Natale” derivadal latino, e significa: GIORNO DINASCITA. Si dice che il giorno diSanta Lucia, il 13 dicembre, iniziala sintesi dei mesi dell’anno che se-

guirà, in fatti, il dodicesimo giorno corrisponde proprio al 25 dicembre, il giornodella nascita. L’augurio che faccio a voi tutti è quello di meditare dal 14 al 25 di-cembre, o dal 26 al 6 gennaio (secondo il vostro credo) per una nascita di tuttala Regione storica Arbëreshë, al fine di non tessere più, all’ombra dei campanili,dei minareti turchi e degli inutili protagonismi, quel pietoso velo che avvolge enon mette in mostra le bellezze dell’arberia . Il mio auspicio mira a sentimentiantichi che non vanno nella direzione del profitto a scapito di coloro chi partonoper difendere i propri ideali, unici e irripetibili.Arbëreshë di buon senso, solo a voi Auguro un Felice Natale e un 2018 colmo diribalte, sino a oggi negate, per illuminare con garbo il “codice sociale più solidodel mediterraneo”.

Il Natale come nascita dellaregione storica Arbëreshë

Progetti di paesaggio tra architettura e natura È in corso, a Castrovillari, presso la Galleria d'arte-Editrice Il Coscile, che ha al

suo attivo 376 mostre in quarantotto anni di ininterrotta attività, una personaledi scultura di Mimmo Sancineto.L'artista, che sfiora i sessantanni anni da quando ha iniziato il suo percorso diricerca proprio con la scultura, espone una rassegna di bassorilievi, altorilievie figure in argilla a tutto tondo che sviluppano un tema molto interessantequanto intrigante: “l'Eros”.La motivazione di tale scelta è stata ampiamente illustrata nel corso della seratainaugurale anche dalla lettura interpretativa di Minella Bloise di testi tratti dal-l'Antologia delle poesie erotiche e dalla splendida voce di Sasà Calabrese che,accompagnandosi con la chitarra, ha cantato canzoni a tema di autori italianie stranieri. La presentazione in catalogo porta la firma di Ulrico Schettini Montefiore, cheha realizzato una recensione sotto forma di intervista a Mimmo Sancineto, scan-dagliando nel suo animo le motivazioni di una scelta tematica delicata quantodifficili da trattare senza cadere in eccessi sgradevoli.Suggestive queste realizzazioni plastiche alle quali la patinatura in rosso con-ferisce, se si può dire, un valore aggiunto e significati profondi e delicati. La ma-teria prende vita dalle mani di Mimmo Sancineto che delicatamente modellacorpi o li abbozza soltanto per conferire loro, attraverso l'essenzialità delleforme, maggiore espressività.Alla mostra, alla quale ha presenziato il sindaco della Città Domenico Lo Polito,ha fatto da corona un pubblico numeroso che ha regalato commenti interes-santi ad una mostra il cui tema è stato trattato in vario modo e con diverse tec-niche da artisti di tutto il mondo e di tutti i tempi.

Mimmo Sancineto: Eros e scultura

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Galleria d’Arte “La bilancia”Presentato il libro “Come d’ improvviso”

“Come d’improvviso” - di Moira Sola con prefa-zione di Annamaria Corrado, edita da Pellegrini -racconta dell’ esperienza personale di una donnache si ritrova, all’improvviso, a dover affrontare unaneoplasia complicata, che in genere colpisce il seno.Da qui l’ inizio di un percorso personale, tratteggiatoin maniera inappuntabile nel libro, scritto di getto,seguendo semplicemente il Sé, vale a dire: l’Essere.«Non un percorso religioso - specifica l’autrice - maprofondamente spirituale, quello sì. Ringrazio la miafamiglia per essermi stata vicina».La presentazione è servita da spunto per poter rac-contare, in modo più dettagliato, del problema deltumore alla mammella. All’incontro erano presentila presidente dell’ Associazione “Non più soli”,Maria Salvaggio, che ha descritto le molteplici op-portunità offerte dall’ Associazione da lei rappresen-tata in termini di sostegno; la dott.ssa SaveriaMarrazzo, Responsabile U.O.S. di senologia del pre-sidio ospedaliero di Castrovillari e la dott.ssa GiadaAlessandro, psicologa dell’ associazione “Non piùsoli”. Tutte hanno manifestato preoccupazione perl’ incidenza della malattia, anche nel bacino diutenza che fà riferimento all’ ospedale di Castrovil-lari, confermando di aver dovuto aumentare gliscreening mammografici e gli esami diagnostici acausa della mutevolezza e della velocità con cui laneoplasia evolve. «Una malattia subdola - l’ ha defi-nita la dott.ssa Marrazzo - che nel tempo ha modifi-cato anche il modo di presentarsi, rendendoneancora più difficile l’ identificazione. La buona noti-zia è che con le cure adatte si riesce a fermarne lo

sviluppo ed anche se non si guarisce la si può fron-teggiare adeguatamente». La senologa, in parti-colare, ha puntato il dito sull’ alimentazione tropporicca di estrogeni che favorisce il fenomeno delleneoplasie, consigliando a più riprese di preferire ali-menti cosiddetti “bio” a carni di allevamento (so-prattutto in passato ed in generale quelleprovenienti dalle Americhe ) a cui gli estrogeni ven-gono somministrati per accelerare la crescita. A trat-tare dell’aspetto psicologico della malattia è stata,invece, la dott. ssa Alessandro «la realtà è che pur-troppo in Italia la figura dello psicologo è ancorasottostimata e, non esiste un percorso ufficiale det-tato dal Ministero della Sanità di affiancamento alpaziente». Il lavoro svolto presso l’ ospedale di Ca-strovillari è totalmente frutto del suo volontariato.Lo psicologo nordamericano James Pennebaker hadimostrato come scrivere degli eventi traumaticidella propria vita abbia un effetto benefico sull’in-dividuo, sul sistema immunitario, sul successo ac-cademico, sulla situazione relazionale di coppia,nella risoluzione di malattie psicosomatiche. La Gal-leria d’Arte “La bilancia”, non nuova ad eventi diquesto tipo, in questi giorni ospita una collettiva d’arte contemporanea nella quale espongono gli ar-tisti quali: Loredana Fiammetta Aino, Michele Co-schignano, Giuseppe Diodati, Rosaria Ferraro,Tina Pintaura, Mena Stasi, Rita Lucia Trinchi. Lamostra può essere visitata dal lunedì al sabatodalle 9,30 alle 13 e dalle 16,30 alle 20. Gli introiti del libro verranno interamente devolutiall’Associazione “Non più soli”.

Castrovillari - L’associazione culturale Aprustum, dopo ilgrande successo ottenuto con “Masaniello”, torna inscena con “Lisistrata” di Aristofane. Lo spettacolo, per laregia di Casimiro Gatto, debutterà al Teatro Sybaris mer-coledì 20 dicembre alle 21, con replica giovedì 21. Testoscritto duemilacinquecento anni fa ma di un’attualità di-sarmanteper il modo ironico e licenzioso con cui ven-gono trattati temi così alti come l’impegno politico(l'emarginazione femminile e la guerra)ed etico, “Lisi-strata” può essere considerata un vero e proprio mani-festo pacifista anti litteram. Una commedia che più diogni altra sottolinea la forza motrice del sesso, ritenutogià dai Greci tanto potente da poter condurre alla solu-zione di una guerra.Aristofane qui pone le donne sullostesso piano degli uomini inneggiando all’eguaglianza.È un riscatto di genere, o meglio una vera e propriaguerra tra i generi, animata dall’intenzione più nobile:ristabilire la pace e la tranquillità.A far da sfondo alla vi-cenda sono le sanguinose guerre del Peloponneso(combattute tra il 431 ed il 404 a.C., da Sparta ed Atene)che spingono l’ateniese Lisistrata, a radunare le donnediAtene e delle città vicine nell’acropoli. Lisistrata ha unmessaggio molto importante da portar loro, è sicura diavere trovato un mezzo per porre fine a ciò che provocatanto dolore e tanta solitudine. Il sesso fa muovere ilmondo e l’eroina ateniese lo sa, ne è convinta e mettein atto uno stratagemma creativo e surreale: tutte ledonne greche dovranno astenersi dall’avere rapportisessuali con i mariti cosicché questi finiranno per impaz-zire e allora, sedotti e non accontentati, potranno abbas-sare le armi e finalmente ascoltare le loro mogli.

Domenico Donato

Aprustum va in scenacon Aristofane

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Ai fascisti non piacevano le serenate con zampogna e or-ganetto ma cantare “Giovinezza giovinezza”, la guerra,l’olio di ricino, il carcere e poi la quiete pubblica.

Èrisaputo che il fascismo non amasse granché lediversità: che fosse linguistica, ideologica o ‘raz-ziale’ (al tempo non era stata ancora sbugiardata

l’idea scientificamente fasulla di ‘razza’); questa avver-sione, nel nostro povero sud della periferia, si manife-stava anche per le serenate con organetto ezampogna, il canto di vjershë, sotto il bal-cone di probabili fidanzate o di amicie compari che venivano invitati adaprire per poi condividere un bic-chiere di vino e qualche fetta disoppressata. Ma ancor più in-sopportabili per il fascismoerano i gruppi che di notte siaggiravano armati di fucili euna zucca oblunga kungulli,secca e scavata, usata a mo’di megafono per amplificaree deformare la voce con cui sidenunciavano fatti e compor-tamenti moralmente depreca-bili da parte di qualche membrodella comunità. In quel tempo, perle donne arbëreshe era una iatturafarsi ‘cantare con la zucca’: i kënduan mekungullin! Voleva dire che una sorta di tribunaledella comunità, delegava alcuni suoi uomini a denun-ciare pubblicamente il disonore o il tradimento dellaparola data di una di loro! Come si leggerà di seguitoalla maglia del controllo sociale, spettante a carabinierie capi squadra della milizia fascista, non potevanosfuggire le pericolose serenate e soprattutto i vjershëil cui significato per le loro orecchie era insopportabil-mente misterioso, nient’altro che schiamazzi, lugubrigrida ferine, e gli strumenti musicali solo strumenti ditortura. Chissà … forse la Resistenza, la nostra Resi-stenza al sud, affatto epica, a volte è stata solo eserci-

tare la voglia di cantare, fare serenate, alla maniera deinostri padri, nonostante la fame e la miseria. Altrevolte, Resistere al Fascismo significava fargli sberleffi,deridere il Podestà, i gerarchetti che spadroneggia-vano nei paesini. Nel mio, raccontano gli anziani, inuna stradina poco illuminata, quasi buia, ka Rinuçrat,un temerario osò defecare accanto un muro e su que-sto poi vi scrisse con un pezzo di carbone:“Qui lo dico e qui lo faccio, un poco al duce e un poco al

Fascio”.Lo smacco fu tanto forte che il Po-

destà, forse il famigerato Ben-venuto Antonio,

immediatamente fecemettere un piccolo lam-

pione, proprio in quelposto. Ma dopo qual-che tempo, probabil-mente lo stessoantifascista (?) incon-tinente, ripeté lascena defecando con

più abbondanza; nonsolo, ma sempre mu-

nito del bastoncino dicarbone, vergò un’altra

rima dedicatoria: ”E ora che avete messo la luce,

gliela lascio tutta al duce!”

Ora lasciamo i gentili lettori de IL DIARIO alla cronacache un anonimo corrispondente da San Basile inviò algiornale La Vedetta stampata a Castrovillari e direttada Guido Lombardi. (Mario Bellizzi, dic2017)Da S. BasileQUIES ULTIMA DEA.- Lo stesso rispettabile giornale chemi ospita, ha dato lo spunto a questa chiacchierata cheha per scopo precipuo di lodare la brava iniziativa delMaresciallo Palmisani, guidata dall’egregio CapitanoPellegrino; e nello stesso tempo lamentare l’incuria

delle autorità locali, che non solo non hanno fatto ri-spettare alcun articolo del Codice Penale, riguardantela quieta pubblica, ma non si sono neanche intesi in do-vere d’informare le autorità competenti. In questo pae-sello, che qualcuno guarda come meta di pace e ditranquillità, da quando la guardia Francesco Tamburicapo-squadra della Milizia, ex sottufficiale decorato, siè dichiarata dimissionaria, fino a qualche sera fa, nonha avuto alcuno il bene di dormire tranquillo in nes-sun’ora della notte, se la fortuna non gli ha dato ilsonno profondo. Squadre, quasi magicamente orga-nizzate (sistini!) si davano il turno sotto le case, che(combinazione!) volevano proprio lasciate in pace, equivi con ogni mezzo di schiamazzo, cercavano di ren-dere meno opprimente la quiete della notte. Sem-brava una turba inseguita da lupi affamati, e c’erananche questi poiché di tanto in tanto un lugubre gridoferino saliva a svegliare qualche cocciuto dormente ofare sussultare di spavento qualche malato. Questo,tanto per tacere il contenuto dei canti che dovevan la-sciare poco soddisfatti quelli, che avevan la fortuna dicapirli. Il tutto sotto lo sguardo delle autorità cittadineche benchè da lontano, credo, avranno pure sentitoqualcosa! Informare l’instancabile Maresciallo dellaStazione di Saracena e tutto sarebbe finito, come tuttofinì sabato 26 settembre u.s. quando l’illustre funzio-nario non so da quale dio inviato, piombò in paeseverso la mezza notte accompagnato da un Carabinieree dal valoroso capo-squadra Battista Lama: molte con-travvenzioni; molti istrumenti di …. Tortura sequestrati…. Ci vuole così poco dunque, per lasciare in pace lostudioso che cerca il vero, l’operaio che riposa per il do-mani, l’uomo del dovere, che mentre tenta di trarre unessere alla vita, ha la sensazione che cento altri sianoin pericolo: ci vuole un Maresciallo e due militi, e forse…. Anche meno. Rendiamo grazia al gentilissimo Ca-pitano Pellegrino e al simpatico Maresciallo di Sara-cena; mentre ci facciamo l’augurio che la loro opera siacosì incominciata e non finita. (1925-27)

Mario Bellizzi

Micro-storia di un paese italo albanese: San Basile

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È uscito venerdì 24 novembre 2017il libro di racconti di Giuliano Di Be-nedetto “Bella trovata”, edito daMacabor Editore. Fedele a un’ideadi scrittura come tessitura pazientequanto necessaria, Di Benedetto,con questa sua opera prima, rivela aisuoi lettori gran parte della sua vo-cazione narrativa.Come giustificare un gesto violentofatto con il cuore in frantumi? Comepuò un calciatore stancarsi del me-stiere più bello del mondo? A chiracconteranno le loro imprese unviaggiatore e un nativo? L’amarezza

è tanta quando la generosità viene calpestata, così come è amara lavita di un regista in erba che si trova a dover fare i conti con la realtà.Perché la vita non fa sconti nemmeno ai giganti? Gli eccentrici personaggi che si turnano nella raccolta vengono inqua-drati in un particolare momento della loro esistenza, oltre che in unparticolare momento di solitudine. Sono soli perché non hanno nes-suno con cui confrontarsi o perché chi sta intorno a loro sembra noncapire quello che stanno provando. L’Io narrante si rivolge, così, al let-tore nel tentativo di cercare una forma di contatto.Nato a Castrovillari (CS) nel 1993, Giuliano Di Benedetto si è laureatoin Lingue e Culture Moderne presso l’Università della Calabria. Appas-sionato di letteratura, soprattutto quella americana, si lascia influen-zare anche da canzoni, film, fumetti. Ed è convinto che la scrittura restiuna via tangibile da percorrere per lasciare una traccia del nostro pas-saggio nel mondo.

Bella Trovata, opera prima di Giuliano Di Benedetto

Sabato 16 dicembre, presso il teatro Sy-baris di Castrovillari, è andata in scena laprima de “Il berretto a sonagli”, celebreopera di Luigi Pirandello, a cura dell’As-sociazione Culturale “Eureka - Un sorrisoper la città”, per la regia di Marco Fiora-vante. Un testo che, a distanza di anni dalla suastesura, risulta quanto mai attuale allaluce dei fatti che viviamo. Leonardo Scia-scia la definì «La più perfetta commediascritta dal grande drammaturgo agri-gentino» e ci appare ancora così, nonscalfita dal tempo nonostante sia pas-sato un secolo dalla prima volta in cuivenne messa in scena ad opera del capo-comico, Angelo Musco. Ciò che colpiscede “Il berretto a sonagli” è la capacità di

tratteggiare l’ipocrisia che serpeggia all’interno dei costumi sociali. Le famigerate “ma-schere” pirandelliane vengono coperte, svelate e riadattate a seconda del proprio inte-resse personale. Pirandello ci racconta la storia di un quarantenne scrivano di nomeCiampa che, tradito dalla moglie, sperimenta sulla sua pelle gli effetti deleteri di dividerela consorte fedifraga con il suo rivale in amore. Condizione che Ciampa accetta pur dinon perderla. Si lascia andare, così, ad elucubrazioni che sulle prime potrebbero appariregrottesche e caricaturali ma invece celano al proprio interno uno strazio senza soluzionedi continuità. ll cast vede come protagonisti: Francesco Ortale (Ciampa), Marilena LaPolla (Beatrice Fiorica), Giuliana Stabile (Assunta La Bella), Serena Alessandria (La Sara-cena), Maria Teresa Iannicelli (Fana), Fiorella Attanasio ( Nina), Gianfranco Barone (Fifì LaBella) e Marco Fioravante (regista e interprete del delegato Spanò). Aiuto regia, Pia Ma-gnelli mentre ai costumi, Marilena La Polla. Degna di nota la scenografia.

Paola Gentile

L'associazione culturale "Eureka -Un Sorriso per la Città" al Sybaris con “ll berretto a sonagli"

AuguraBuon Natale

La giunta di Mormanno, guidata dalSindaco, Giuseppe Regina, hamesso in campo ilprogetto Hope,

un piano che prevede l'Assistenza Do-miciliare Integrata Sociale (Aids), il PianoIndividuale di Assistenza (Pia) e l'Assi-stenza Domiciliare Non AutosufficientiGravi (Adnag). «Abbiamo deciso di sce-gliere gli ultimi per iniziare la nostraazione amministrativa al fine di marcareda subito il senso del nostro agire per lacomunità - ha dichiarato il Sindaco - Co-struire una società più giusta, capace diascoltare i bisogni di chi non ha voce. Lapolitica ha bisogno di ascoltare e ri-spondere al grido dei più deboli, perpoter mostrare il volto migliore di soli-darietà e sussidiarietà che, chi si mette

al servizio degli altri, deve avere». L'Assi-stenza Domiciliare Integrata Sociale sirivolge a persone anziane ultrasessan-tacinquenni in condizioni di parziale au-tosufficienza o non autosufficienzaresidenti nel Comune di Mormanno,non titolari di indennità di accompa-gnamento e portatori di handicap di etànon superiore a 65 anni residenti nelComune di Mormanno. Se dovesseropervenire molte domande, qualora nonpossano essere accolte tutte le richieste,la scelta degli utenti sarà effettuata se-condo criteri che tengono conto del-l’età, dello stato di salute, dellecondizioni familiari e del valore ISEE. Intal caso verranno formulate due distintegraduatorie, una per le persone anziane

ultrasessantacinquenni, l’altra per i por-tatori di handicap. Nel campo dell'assi-stenza individuale, invece, si colloca ilPiano Individuale di Assistenza che pre-vede due azioni: le Borse Lavoro per di-sabili tra i 18 e i 50 anni in possesso dilicenza media inferiore, residenti nel Co-mune di Mormanno, con disabilità nonmentale e non inferiore al 75%. Le oredi attività potranno oscillare da un mi-nimo di 104 ad un massimo di 142 e sa-ranno remunerate con la somma lordadi € 8,00 per ora; ed il servizio di assi-stenza educativa scolastica e/o domici-liare per alunni disabili, residenti nelComune di Mormanno. L'Assistenza Do-miciliare non Autosufficienti Gravi è l'ul-tima azione che si rivolge ai disabili

gravi e prevede il Servizio di assistenzadomiciliare ed extra domiciliare con in-tervento di operatore socio sanitario, edil sostegno economico tramite un “asse-gno di cura” alla famiglia, il cui importooscillerà tra i 196€ ed i 226€ una tantumovvero erogato costantemente sino adesaurimento della risorsa finanziaria di-sponibile. Accederà al beneficio il nu-cleo familiare ove vive la persona condisabilità grave il cui reddito comples-sivo familiare ai fini ISEE non risulti es-sere superiore ai 13.000€. Gli interessialla fruizione degli interventi sopra indi-cati devono presentare richiesta scrittaredatta su apposito modulo, da ritirarepresso l'Ufficio Affari Generali del Co-mune o scaricare dal sito internet.

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Progetto Hope. Mormanno vicina agli ultimi della società

Pochi sono gli archivi privati soprav-vissuti al tempo, non smembrati osvenduti e asportati, pochi i custodidi frammenti di una storia non sem-pre o in tutto raccontata e che aogni generazione perde parte con-siderevole di sé, sicché trent'annihanno l'impatto di secoli. L'Associa-zione culturale Tracce di Storie, gra-zie alla disponibilità di alcuni archivifamiliari moranesi, fra cui quello diAngelo Magnelli, con la mostra"Viaggio intorno alla scrittura" riper-corre una storia di Morano non inun libro ma attraverso i libri e la pro-duzione scritta dei moranesi in unarco temporale che abbraccia quat-trocento anni. Presso il museo delNibbio, ospite della mostra, saràesposta un'ampia messe di mate-riali, che di là dalla rarità e dall'inte-resse che possono rivestire per unbibliofilo - diverse le seicentine e lesettecentine - restituisce una imma-gine di Morano oltre quella comunescenografica e stereotipata, nonsempre periferia. I manoscritti pen-sati forse per la stampa e rimastiinediti, con dediche e frontespizi ar-ricchiti di fregi ed elementi decora-tivi, testimoniano l'inclinazionediffusa al verso; i componimenti ogli scritti d'occasione offrono notiziadi accadimenti non noti; una satirabonaria per il rifacimento di unastrada importante mostra scene divita dei suoi abitanti all'inizio del se-colo scorso; i tentativi riusciti o ab-bandonati per una stampaperiodica testimoniano dei fermenticulturali e politici. Una sezione dellamostra sarà dedicata agli autoricontemporanei, alcuni dei quali sa-ranno presenti e si intratterrannocon i visitatori. La mostra sarà inau-gurata il 26 dicembre alle ore 16:00e si concluderà il 29 dicembre.IlMuseo Il Nibbio si trova in Via Ca-stello, facilmente raggiungibile dalcastello normanno-svevo.

Morano fra ilXVII e il XXIsecolo

IL DIARIO DI CASTROVIL-LARI

E DEL POLLINORegistrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005Iscrizione R.O.C. n. 13126

Edito da AssociazioneCulturale PromoIdea Pollino

Sede operativa: Via A. Alfano, 75 - Castrovillari

Stampa: Grafica Pollino Direttore editoriale

Angelo Filomia 328.1046251Direttore responsabile

Numerosa partecipazione di pub-blico all’incontro promossodall’Accademia Pollineana di Ca-

strovillari e l’Amministrazione comunaledi Civita per la presentazione dell’ultimafatica letteraria del giornalista Attilio Sa-bato.Potere & Poteri rientra tra i libri propostidell’ambito del progetto artistico-lette-rario “I Lettori - The Readers” promossodall’Accademia Pollineana. L’autore - già direttore e firma presti-giosa di quotidiani quali “La ProvinciaCosentina” e il “Domani di Cosenza” edinstancabile collaboratore dell’agenziaAnsa e del quotidiano “La Gazzetta delSud” - si è soffermato con precisa eticaprofessionale, non lesinando ironia ecuriosità nell’analizzare gli svenimenti,a narrare alcune parti del libro doveviene raccontata la Calabria degli ultimivent’anni.«Il vecchio e il nuovo, la ruggine e la pol-vere del tempo nella politica calabrese.Una regione che ha visto l’avvicenda-mento di uomini di destra, di sinistra, dicentro, che hanno fatto sognare, illu-dere e deludere nello stesso tempo lagente di Calabria - ha sottolineato Sa-bato al termine del suo intervento - Illibro racconta fatti e misfatti della poli-tica calabrese, ma soprattutto la storiacustodita in migliaia di atti conservatinel palazzo regionale e negli archivi

ormai inutilizzati delle sedi di quei par-titi storici che ormai non esistono più.Retroscena, frasi non dette, incontri nonsvelati vengono scoperti in 200 paginedi narrazione. Il materiale archiviatonelle cassette audio-video legate adun’epoca della televisione - proseguel’autore - prendono corpo nel foglio dicarta e questo ha permesso di ripercor-rere, attraverso le immagini, le varie fasiche hanno scritto la storia di questaterra. Nella narrazione si succedono lanascita dei nuovi partiti, l’alternarsidelle varie giunte regionali da Meduri aChiaravalloti, Loiero, Scopelliti e in ul-timo la scommessa Oliverio. Presidentidell’estremo ente calabrese e statisti lecui vite si sono unite nei corridoi della Ie II Repubblica in una Calabria al centrodelle strategie politiche nazionali, attoridiversi, prime donne e comparse arte-fici della costruzione della Calabria di

oggi. Il racconto di una Calabria chetutto sommato non è ancora riuscita adecollare». All’evento hanno parteci-pato - oltre al sindaco di Civita, Alessan-dro Tocci che si è detto entusiastadell’iniziativa sottolineando come l’in-contro sia stato « un momento impor-tante per far capire ai civitesi, la valenzadella politica che oggi viene un po’ bi-strattata, ma soprattutto quello che stasuccedendo a livello regionale e nazio-nale» - l’On. Nicola Adamogià, vicepre-sidente della Regione e l’On. DomenicoPappaterra, Presidente del Parco Nazio-nale del Pollino. Cerimoniere della se-rata, il dott. Pasquale Pandolfi,vicepresidente dell’Accademia Polli-neana, mentre la lettura di alcuniestratti di Potere & Poteri sono stati lettidalla dott.ssa Flavia D’Agostino, presi-dentessa della Proloco di Civita.

Paola Gentile

Potere & Poteri , presentato a Civita il librodel giornalista Attilio Sabato

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Iregali di Natale arrivano in anticipo nellatana dei lupi che festeggiano la loro se-conda vittoria di fila segnando due reti

al Sersale, in un match spumeggiante conmolti capovolgimenti di fronte da en-trambe le parti. Riavvolgiamo il nastro ripercorrendo leazioni salienti della partita. I padroni di casa, rinfrancati dall’ottima vit-toria nella precedente giornata, partono inquarta e mettono subito sottopressione gliavversari, i quali sono obbligati a rintanarsinella loro metà campo, aspettando il primoerrore per ferire i rossoneri. Detto, fatto. Laprima grande palla gol della gara nasce dauna ripartenza del centrocampista del Ser-sale, Tolomeio che trova i guantoni di unsuper Caputo a negargli la gioia del van-taggio. La storia si ripete. Dopo pochi mi-nuti gli uomini di Trapasso cercanonuovamente di bucare la difesa rossonera,sempre in contropiede, con Staglianò cheda centro area manca l’appuntamento conil gol. Il Castrovillari non si scompone e rea-gisce nell’immediato con lo splendidocolpo di tacco volante di Miceli, ottimo l’in-tervento dell’estremo difensore Parrottino.Insiste ancora la formazione castrovillarese:Canale servito con un filtrante viene atter-rato da Astorino in area, per l’arbitro è cal-cio di rigore ed espulsione per il 21sersalese. Sul dischetto si presenta De Si-

mone che, però, si lascia ipnotizzare dal-l’estremo difensore avversario gettandoalle ortiche un’occasione unica per portarein vantaggio il Castrovillari. Nella ripresa, l’ago della bilancia pendesolo dalla parte dei lupi del Pollino che,dopo numerosi tentativi, riescono a gon-fiare la rete per la gioia incontenibile deisupporters castrovillaresi. De Simone sca-glia un diagonale chirurgico nell’angolinobasso che si insacca alle spalle di Parrot-tino, facendosi perdonare l’errore dagli un-dici metri. Il Sersale accusa il colpo e vieneperforato nuovamente dall’armata rosso-nera, questa volta lo score sul tabellino lofirma il neoacquisto Catania. Dopo il gol glianimi si accendono e scatta la bagarre tra igiocatori di entrambe le compagini: gliospiti accusano i lupi di non aver gettato lapalla fuori nonostante ci fosse un loro com-pagno a terra (che non sembrava avessebisogno di grandi cure). L’arbitro vedetutto ed espelle De Simone, Mittica e Sca-lise. Dopo ben sette minuti di recupero ildirettore di gara fischia la fine del match ei ragazzi di Ferraro festeggiano sotto lacurva in festa. Si conclude così l’ultima giornata del gi-rone d’andata di eccellenza: appunta-mento al 7 gennaio per Castrovillari -Luzzese.

Fabrizio Frasca

Vacanze serene per i rossoneri.De Simone e Cataniashow al Mimmo Rende

L’attività sportiva è da sempre un tratto distintivo dell’offerta formativa dellanostra scuola. Quest’anno abbiamo deciso di unirci alla “Special Olympic-sEuropeanBasketball Week” che promuove l’opportunità per adulti e bam-bini con disabilità intellettiva, di praticare la pallacanestro, infondendofiducia in se stessi e migliorandone lo stile di vita.Questa iniziativa, di livello nazionale, quest’anno celebra la sua XIV edizione,dal 24 novembre al 3 dicembre. Prevede 30 eventi in Italia, coinvolgendo11 Regioni, con la partecipazione di 4000 Atleti, con e senza disabilità in-tellettiva. Il calendario prevede due appuntamenti in Calabria: 24 Novembrea Castrovillari presso la Palestra del Polivalente sportivo “I maggio”, coinvol-gendo gli alunni della scuola primaria Direzione Didattica Castrovillari 2; 27Novembre -Lamezia Terme presso il Palazzetto “Savutano”.Oggi, dopo la splendida esperienza vissuta, possiamo testimoniare chel’evento si è rivelato di importanza e di interesse superlativi. Ci ha dato lapossibilità di comprendere quanto il gioco e lo sport possano essere fon-damentali nella formazione e nell'educazione dei giovani e nel determinareuna cultura dell'inclusione nella società. Il coinvolgimento di “atleti” con esenza disabilità sullo stesso campo di gioco rende una semplice partita dipallacanestro un momento di sport sano e pregno di valenza sociale e cul-turale. La buona riuscita della manifestazione va accreditata alla A.s.d. “Pol-lino Basket” di Castrovillari, nelle persone del suo presidente, Franco Avolioe del coach, Massimo De Tommaso.Un riconoscimento va alla Prof.ssa Mariella Greco, Direttore provincialeteam Cosenza nonché referente Regionale progetti scuola “Special Olym-pics” per essersi prodigata affinché questo evento si svolgesse a Castrovil-lari. Per il settore giovanile ringraziamo il coach, Francesco Gallavotti, IsidoroSilella e Pino di Vasto che hanno curato la parte tecnico-sportiva, per la par-tecipazione attiva ringraziamo i docenti della Scuola secondaria di primogrado di Castrovillari, referente Giovanna Bruno, all’associazione “Il Filo diArianna” nella sua referente provinciale dei volontari, Rosaria Russo, ai do-centi del Liceo Scientifico “E.Mattei” di Castrovillari.Un ringraziamento va al Dirigente scolastico della scuola primaria CircoloDidattico n°2 prof. Francesco Furino e alle referenti, insegnanti RosamariaRubino e Maria Domenica Danza per la disponibilità e l’impegno a parteci-pare a questa importante iniziativa. momenti salienti della manifestazionesono stati immortalati dal Sig. Francesco Sallorenzo. Un ringraziamento alleinsegnanti che sono state vicine ai loro alunni: Maria Franca Fantoni, BrunaEsposito Badii,Anna Mandarino, Vittoria Cortese, Francesca Dioguardi, Or-tenzia Di Vasto, Maria Burgio, Anna Fragale.

Ins. Maria Franca Fantoni

Progetto NazionaleScuola Special Olympics Italia