Anno XI - N. 60 - Aprile 2017 - Copia Gratuita · Dopo 5 anni: il rischio di tumore al polmone è...

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Anno XI - N. 60 - Aprile 2017 - Copia Gratuita Periodico di informazione paesana e dintorni a cura della Pro-Loco Mugnano Nuovo Consiglio Pro-Loco Pro Loco Mugnano Dal 3 di febbraio scorso il nuovo consiglio della Pro-Loco è formato da Gabriele Giglietti (nuovo responsabile del Gruppo Teatrale “La Fratente” che la sera dell’assemblea ha preso il maggior numero di voti), Gabriele Agabitini, Gloria Barbanera, Luca Barbanera, Chiara Brilli, Marika Brilli, Franco Chiatti, Stefano Chiatti, Adriano Giglietti, Elisa Luzi, Massimo Massetti, Valentina Pansanelli, Mirco Salvatori, Francesca Scor- pioni, Giulio Vernata e Valentina Vignali; la nuova presidente è, come ormai già noto, Chiara Brilli, veterana della proloco, di cui fa parte già da 9 anni, pur essendo ancora molto giovane. Lo abbiamo già detto, è un consiglio giovane, ma non per questo timoroso: ci siamo impegnati con il Paese di Mugnano per 3 anni, e cercheremo di portare avanti la nostra Responsabilità nel migliore dei modi. Vogliamo essere il Consiglio di tutti, quindi non esitate a contat- tarci per qualsiasi chiarimento, informazioni o critica: ben venga, quin- di, il confronto. Il nostro lavoro è già iniziato con la prima manifestazione dell’anno, la festa di Carnevale dei bambini al CVA, è proseguito poi con il funera- le di Rocco Carnevale e la cena per la Festa della Donna. Il prossimo appuntamento è per la festa del Primo Maggio, organiz- zata come da tradizione con il gruppo festaioli e il Motoclub; subito dopo, dal 4 al 7 maggio saremo impegnati con il Prologo, la festa delle proloco del Perugino, a Corciano, con una novità: il 4 maggio il menù sarà proposto dalle proloco spoletine. Concludendo, vi invitiamo tutti alla prossima assemblea per la festa paesana, “In...contriamoci a Mugnano” 2017: abbiamo bisogno di braccia nuove, non tiratevi indie- tro e non vi pentirete, passerete sicuramente un mese all’insegna del lavoro e della fatica, ma soprattutto della gioia e della condivisione. Mugnano è un paese che vanta di- verse tradizioni che gli abitanti si dan- no da fare per tramandare, introducen- do magari qualche nuovo elemento. Una di queste è il cosiddetto funerale di Rocco, che si tiene il mercoledì delle ceneri, in quanto carnevale finisce, muo- re, il martedì e quindi il rito funebre si tiene il giorno dopo. Si trovano tracce di questa usanza nel primo dopoguerra (v. Memorie di vita e di lavoro pagina 207). Dopo il corteo per le vie del paese, accompagnato da suoni e canti tradizionali, viene celebra- to un pubblico processo a Rocco carne- vale, colpevole di tutti i mali del vec- chio anno, al termine del quale viene emessa la sentenza di condanna con il rogo del fantoccio. Si finisce poi con una bella mangia- ta offerta dalla Proloco: fagioli in umi- do, pecorino ed alici al tacco per bere più vino. La redazione ...E la tradizione si rispetta: Il funerale di Rocco E’ stato un grande debutto per il gruppo teatrale La Fratente di Mugnano che ha portato in scena sabato25, domenica 26 e sabato 1 aprile “Per sempre mia”, lo spetta- colo teatrale di Valentina Chiatti, li- beramente ispirato al libro “Il san- gue delle donne” di Alvaro Fiorucci. Una performance di recitazione, musica, danza, luci e immagini, de- dicata alla violenza sulle donne; un mix di grandissima suggestione che ha portato il pubblico a riflettere ed emozionarsi, tanto da regalare, a La Fratente commuove il suo pubblico spettacolo concluso, una standing ovation e una serie interminabile di applausi. E’ un lavoro che ha richie- sto un grandissimo impegno da par- te di tutti – dice il coordinatore Ga- briele Giglietti – nel nostro gruppo collaborano circa quaranta persone che, a vario titolo, prestano la pro- pria opera per la vita del gruppo: gli attori, scenografi, costumisti, tecni- ci luci, immagini, suono, tutti uniti per raggiungere un unico obiettivo: combattere la violenza sulle donne. (segue a pag. 6)

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Anno XI - N. 60 - Aprile 2017 - Copia Gratuita

Periodico di informazione paesana e dintorni a cura della Pro-Loco Mugnano

Nuovo Consiglio Pro-Loco

Pro Loco Mugnano

Dal 3 di febbraio scorso il nuovo consiglio della Pro-Loco è formatoda Gabriele Giglietti (nuovo responsabile del Gruppo Teatrale “LaFratente” che la sera dell’assemblea ha preso il maggior numero divoti), Gabriele Agabitini, Gloria Barbanera, Luca Barbanera, Chiara Brilli,Marika Brilli, Franco Chiatti, Stefano Chiatti, Adriano Giglietti, Elisa Luzi,Massimo Massetti, Valentina Pansanelli, Mirco Salvatori, Francesca Scor-pioni, Giulio Vernata e Valentina Vignali; la nuova presidente è, comeormai già noto, Chiara Brilli, veterana della proloco, di cui fa parte giàda 9 anni, pur essendo ancora molto giovane.

Lo abbiamo già detto, è un consiglio giovane, ma non per questotimoroso: ci siamo impegnati con il Paese di Mugnano per 3 anni, ecercheremo di portare avanti la nostra Responsabilità nel migliore deimodi. Vogliamo essere il Consiglio di tutti, quindi non esitate a contat-tarci per qualsiasi chiarimento, informazioni o critica: ben venga, quin-di, il confronto.

Il nostro lavoro è già iniziato con la prima manifestazione dell’anno,la festa di Carnevale dei bambini al CVA, è proseguito poi con il funera-le di Rocco Carnevale e la cena per la Festa della Donna.

Il prossimo appuntamento è per la festa del Primo Maggio, organiz-zata come da tradizione con il gruppo festaioli e il Motoclub; subitodopo, dal 4 al 7 maggio saremo impegnati con il Prologo, la festa delleproloco del Perugino, a Corciano, con una novità: il 4 maggio il menùsarà proposto dalle proloco spoletine. Concludendo, vi invitiamo tuttialla prossima assemblea per la festa paesana, “In...contriamoci aMugnano” 2017: abbiamo bisogno di braccia nuove, non tiratevi indie-tro e non vi pentirete, passerete sicuramente un mese all’insegna dellavoro e della fatica, ma soprattutto della gioia e della condivisione.

Mugnano è un paese che vanta di-verse tradizioni che gli abitanti si dan-no da fare per tramandare, introducen-do magari qualche nuovo elemento. Unadi queste è il cosiddetto funerale diRocco, che si tiene il mercoledì delleceneri, in quanto carnevale finisce, muo-re, il martedì e quindi il rito funebre sitiene il giorno dopo.

Si trovano tracce di questa usanza nelprimo dopoguerra (v. Memorie di vita edi lavoro pagina 207). Dopo il corteoper le vie del paese, accompagnato dasuoni e canti tradizionali, viene celebra-to un pubblico processo a Rocco carne-vale, colpevole di tutti i mali del vec-chio anno, al termine del quale vieneemessa la sentenza di condanna con ilrogo del fantoccio.

Si finisce poi con una bella mangia-ta offerta dalla Proloco: fagioli in umi-do, pecorino ed alici al tacco per berepiù vino.

La redazione

...E la tradizionesi rispetta:

Il funeraledi Rocco

E’ stato un grande debutto per ilgruppo teatrale La Fratente diMugnano che ha portato in scenasabato25, domenica 26 e sabato 1aprile “Per sempre mia”, lo spetta-colo teatrale di Valentina Chiatti, li-beramente ispirato al libro “Il san-gue delle donne” di Alvaro Fiorucci.

Una performance di recitazione,musica, danza, luci e immagini, de-dicata alla violenza sulle donne; unmix di grandissima suggestione cheha portato il pubblico a riflettere edemozionarsi, tanto da regalare, a

La Fratente commuove il suo pubblicospettacolo concluso, una standingovation e una serie interminabile diapplausi. E’ un lavoro che ha richie-sto un grandissimo impegno da par-te di tutti – dice il coordinatore Ga-briele Giglietti – nel nostro gruppocollaborano circa quaranta personeche, a vario titolo, prestano la pro-pria opera per la vita del gruppo: gliattori, scenografi, costumisti, tecni-ci luci, immagini, suono, tutti unitiper raggiungere un unico obiettivo:combattere la violenza sulle donne.

(segue a pag. 6)

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APRILETocca armedià gl’ove per fa’ le torte.M’arc’mando, ‘l formaggio quillo bòno sinnó di-venta nero. La ciaramiq’la: è meglio quilla bianca o quillaroscia? Per me von ben’ tutti due. ’L lunedì d’ Pasqua s’ va a giocà a la lunga a laguadella: arcordàteve, la torta ‘mbriaca.

MAGGIO’L primo tappa fissa: porchetta al civvùa. Sperano che piove per gì a cercà i funghe a lepianacce. Ta l’orto se mette ‘gni cosa. E pu c’è anche la prucissione a la croce:s’armagna la porchetta.

GIUGNOFesta de l’arie verdi, se dovria armagnà alcivvùa. Tutti al’opra: ariva la festa, più seno e meno selavora; nun ce dovrìa esse bisogno del chiamo.Nite a dà na mano, ‘nsieme se sta bene.

AGENDAdel

MUGNANESE

Claudio Barbanera

A Mugnanol’8 marzo

si festeggiacon...

GUSTO!!!

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Chi nun beve in compagnia, è un ladro o una spia.Una persona che non socializza, viene considerato come per-sona non amica, in quanto potrebbe avere qualcosa da na-scondere.

“Quanto me la vedo brutta!!”, disse la vecchia che cam-minava sopra gli specchi.A volte la realtà delle cose è peggiore di come uno se laimmagina.

Patti chiari, amicizia lunga.Definire accordi chiari, magari scritti, serve ad evitare ma-lintesi o contenziosi, dovuti ad un’interpretazione di parte.

Poca brigata, vita beata.Restare fuori da compagnie troppo numerose, a volte puòessere gratificante.

Fà più uno a smucchià, che cento ad ammucchià.In famiglia, o nelle associazioni, la gestione economica nonaccorta di una sola persona è sufficiente a vanificare gli in-troiti apportati anche da più persone.

La pera quando è matura, casca da sola.Le malefatte compiute, anche se tenute nascoste, alla lungasi vengono a scoprire.

Una bugia a chi ne ha bisogno, nun è peccato, né vergo-gna.Non si deve giudicare male chi mente a fin di bene, ad esem-pio tenendo nascoste brutte notizie a una persona, per nonfarla preoccupare.

Galina che nun becca, ha già beccato.Un animale o una persona che non mangia vuol dire che nonsente appetito perché magari ha già mangiato.

Bisogna fare il passo secondo la gamma.Raccomandazione a tenere uno stile di vita consono alle pro-prie possibilità.

Ha ditto Gigino...Modi di dire perugini. Primo: Secò, sarè contento che st’anno sonno nute a

potà le piante anche a Mugnano?Secondo: M’bè sì, ma no del tutto, perché nunc’avreno la murigge, per godè ‘l fresco.Primo: E ma bensì! Nun sè mà contento, sé comeBertoldo, che nun voleva sta nné gnudo e nné vestito.Secondo: Si! Po’ esse che è ragione tu, che a la fine‘l Comune ha fatto bene, ma alora, tu che sè gni cosa,me fè capì perchè onno potato tre o quattro piantein quattro a cinque zone, io sapevo che si s’atacca ‘navia, s’ finisce, prima d’avianne ‘n’antra.Primo: Quisto, a dì la verità, nun l’ho capito mancoio.Secondo: Nn’è che anche l’ piante c’ sonno quille piùo meno fortunate, e veng’no curate “a chiamata”?Primo: Potriste anche avé ragione… Per adè te salu-to. Arvedecce a la prossima.

La panchina

Continua il malcostume!E’ vietato mettere buste di plastica nel

cassone, ancora peggio lasciarle a terra...

Smettere fa bene ... fin da subito!Gli effetti della rinuncia al fumo:30 minuti dopo l’ultima sigaretta: le pulsazioni cardiache, la pressionearteriosa e la temperatura di mani e piedi tornano a livelli normali.Dopo 8 ore: nel sangue salgono i livelli di ossigeno e scendono quelli dimonossido di carbonio.Dopo 24 ore: diminuisce il rischio di infarto miocardico acuto.Dopo 48 ore: migliorano gusto e olfatto.Dopo 72 ore: i bronchi si rilassano e il respiro diventa più facile, aumentala capacità polmonare.Da 2 settimane a 3 mesi dopo: la capacità polmonare aumenta del 30%, sifa meno fatica a svolgere attività fisica, i capelli e la pelle diventano piùluminosi, migliora l’alito.Da 1 a 9 mesi dopo: aumenta l’energia, si riducono tosse, stanchezza efiato corto, migliorano i meccanismi di difesa dell’apparato circolatorio.Dopo 1 anno: si dimezza il rischio di malattie coronariche.Dopo 5 anni: il rischio di tumore al polmone è la metà di chi continua afumare.Dopo 10 anni: il rischio di morire di cancro al polmone è pari a quello diun non fumatore e si riducono i rischi di tumori del cavo orale, laringe,pancreas, rene, vescica, esofago.Dopo 15 anni: il rischio di infarto è quello di un non fumatore, hai liberatodal fumo casa tua, i tuoi figli e amici... e magari hai anche migliorato la tuaautostima.

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E’ una vera gioia sentire che tanti giovani sono capacidi assumersi responsabilità con vari incarichi.

Siamo tutti orgogliosi di questi giovani, perché sonocapacissimi ad organizzare feste e avvenimenti con gran-de creatività.

Appartenere alle varie associazioni li tiene uniti nellamaniera più bella e li rende capaci di donare vita al paesee non solo, poiché tutto ha risonanza anche fuori, tanto datenere alto il nome di un piccolo paese.

Fra le tante Associazioni che desiderano avere un bel

In parrocchia servono animatorigruppo di giovani, bussa la Parrocchia, che ha bisogno dellaloro presenza creativa, per far sì che gli ambienti che laParrocchia metterà a disposizione si riempiano di vociargentine di ragazzi, ragazze e bambini che potrebbero sbiz-zarrirsi in mille attività. Questo consentirebbe loro di vi-vere una vita piena di valori, di crescere sanamente, dialimentare e coltivare principi di fede e fratellanza, unen-dosi anche ai giovani di Fontignano, Montepetriolo e SanMartino.

Nella Settimana Santa, la Chiesa ri-vive il percorso della passione, mortee risurrezione del Signore. Il triduo pa-squale ci fa entrare negli avvenimentipiù cari della vita del cristiano.

Inizia dal Giovedì santo, quandoGesù ha voluto fare l’ultima cena coni dodici apostoli. In chiesa si ricordaquesto avvenimento con la celebrazio-ne della Santa Messa definita “In coenaDomini”, cena in cui Gesù ha istituitoil sacramento della Eucarestia, quindianche del Sacerdozio.

Dopo la Santa Messa, al canto del“Pange lingua”, il SS Sacramento vie-ne portato dal sacerdote solennementenel tabernacolo dalla cappella del Cro-cifisso, che non è il sepolcro ma l’alta-re della reposizione, perché Gesù, inprevisione della sua morte, ha voluto

Conosciamo i riti della Settimana Santalasciarci il suo corpo, per dirci che sa-rebbe rimesto sempre con noi.

Il Venerdì Santo si può andare a vi-sitare Gesù in quell’altare, per ado-rarlo e meditare la sua Passione. Nel-la processione della sera si pregaripercorrendo le tappe della sua Pas-sione e Morte.

Il Sabato Santo le campane, che ilvenerdì non hanno suonato, a mezzo-giorno risuoneranno per annunciare laResurrezione. Alla sera, la solenneVeglia pasquale, veglia per eccellen-za, inizia con l’accensione e la bene-dizione del fuoco, simbolo della po-tenza dell’amore di Gesù per noi. Dalfuoco si accende il cero pasquale, sim-bolo di Gesù Luce del Mondo. Sulcero sono incise l’alfa e l’omega, pri-ma e ultima lettere dell’alfabeto gre-

co, per indicare che Cristo è il princi-pio e la fine di tutte le cose; sul cerosono incise anche le cifre dell’anno persignificare che Gesù, Signore del tem-po e della storia, vive oggi, domani esempre per noi. La croce incisa è perconfigurarlo a Gesù. Con il cero acce-so e la chiesa buia, si rientra mentre ilsacerdote proclama “Lumen Christi”,poi si accendono le candele e quindile luci.

La cerimonia continua con la be-nedizione dell’acqua per il fonte bat-tesimale.

Gesù è risorto, le campane lo an-nunciano suonando a distesa e tutti,con la gioia della risurrezione nel cuo-re, si scambiano gli auguri di Buona eSanta Pasqua.

Angiolina Bifarini

COSI’ PARLAVAMO...

Renato Vernata

Saccènte: Cattivo sapore di un alimento inacidito perché andato a male.

Saracca: Sardina sotto sale. Il termine indicava anche una sonora sberla.

Catinella: Mortaio che serviva in cucina per triturare il sale grosso.

Ciampellone: Persona dai modi sgraziati che cura poco l’aspetto.

Terzanèllo: Mattone di terracotta fatto a mano.

Stopp’lòne: Pianta infestante dalle foglie pungenti, con radice lunga, difficile daestirpare.

Strozzaprète: Gnocchi fatti con sola farina o tipo di pasta fatta a mano, impastatacon sola acqua e spianata grossolanamente.

Sveccià: Gettare cose piccole a spaglio, lontano.

Diosilla: Discorso lagnoso o suono ripetuto continuamente, che generano noia e/ofastidio.

Préna: Donna incinta, o anche bestia gravida. Per estensione, il termine indicavaanche una persona vogliosa o smaniosa di raggiungere un obiettivo.

La Pro-Loco informache siamo presenti negliitinerari storico artistici

del Portale della RegioneUmbria all’indirizzo

www.umbriatourism.it

Quando il padre fa Carnevale,ai figli tocca la Quaresima.

Lo zucchero nun è fattopì somari

Bisogna fa’ ‘l passosecondo la gamma

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L’angolo della salute

Dott. Vittorio Frongillo

La salute in cucina

Stefania Scuota

POLMONITELa polmonite è l’infiammazione del

polmone; è stata per millenni la pri-ma causa di morte in tutto il mondo.

Già 400 anni prima della nascitadi Cristo, Ippocrate ne descriveva isintomi, che sono rimasti pressochéimmutati: febbre alta, tosse insisten-te, respiro affannoso.

La scoperta degli antibiotici hacambiato radicalmente il decorso dellamalattia. Morire di polmonite oggi èuna rarissima eccezione, mentre finoa pochi decenni fa era la regola, so-prattutto per bimbi e anziani.

Come per tutte le malattie, ci sonoforme lievi, medie, gravi e gravissi-me. Per capire i danni prodotti dallapolmonite bisogna spiegare alla buo-na cosa sono, e a che cosa servono ipolmoni. I polmoni sono una speciedi spugna, occupano tutto il torace,quindi c’è un polmone destro ed unpolmone sinistro. In mezzo c’è il cuo-re. La benzina che fa funzionare lenostre cellule è l’ossigeno, un gasprodotto da tutte le piante per effet-to della luce solare. Questa gas arri-va ai polmoni, quando respiriamo aria

pura, e viene assorbito dal sangue.Il sangue ricco di ossigeno arriva alcuore, che è proprio lì vicino, che lodistribuisce in tutto il corpo attra-verso l’arteria aorta. Ceduto l’ossi-geno ai vari organi, il sangue pove-ro di ossigeno torna attraverso levene ed il cuore destro ai polmoni,e ricomincia un nuovo scambio conassorbimento di ossigeno fresco chetorna al cuore sinistro e viene di-stribuito di nuovo a tutti i tessuti. Ilprimo organo che riceve il sanguericco di ossigeno è il cervello. Seper pochi minuti il cervello non fos-se rifornito di sangue ossigenatosubirebbe danni a volte irreparabi-li. Lo stesso vale per gli altri organi.Senza l’apporto continuo di sangueossigenato si fermerebbero fegato,reni, intestino, e perfino il cuore.

Nella polmonite succede che nel-la parte di polmone interessata dallamalattia si forma una specie di li-quido infiammatorio, che impediscelo scambio di ossigeno col sangue.Se la zona polmonare malata è pic-cola, poche sono i danni. Se la zonaè invece molto estesa i danni sono

notevoli, ed il sintomo più grave cheil malato avverte è la mancanza difiato. Con gli apparecchi appositi sipuò misurare se manca e quanto os-sigeno manca al malato, e deciderequindi se ricoverarlo o no.

Perché la polmonite viene a qual-cuno e non viene ad altri? Dipendedalla presenza o meno di anticorpi.Un giovane sano di solito ha un si-stema difensivo molto potente. Madavanti ad una carica microbica moltoelevata di germi cha hanno una spic-cata predilezione per il tessutopolmonare, possono ammalare an-che loro. Alcuni tipi di polmonite, unavolta chiamate atipiche, possono es-sere evidenziate solo dalla radiogra-fia del torace, e possono sfuggireall’ascoltazione del medico, anche ilpiù esperto, soprattutto nelle fasi ini-ziali, perché non danno il solito re-perto di crepitazione ed ottusità allavisita. La cura antibiotica porta sem-pre alla guarigione, salvo casi rari dipazienti già compromessi per altrepatologie gravi.

Il “mal di sushi”Con questo nome esotico si è defini-

ta di recente un’intossicazione alimen-tare, già conosciuta come sindromesgombroide, dovuta alla cattiva conser-vazione di alcuni tipi di pesce. Negliultimi due anni, nella sola città di Mila-no, sono stati diagnosticati circa centocasi di questa malattia, il più delle voltecollegati a cibo consumato nei sushi baro in locali con formula “all you can eat”,ovvero locali dove, con una cifra fissa,si può mangiare tutto quello che unovuole. C’è da dire che lo stesso proble-ma si può verificare, sia pure con mino-re frequenza, anche con il pesce in sca-tola o con il pesce acquistato in pesche-ria.

La sindrome sgombroide è causatadall’ingestione di un eccesso diistamina, una sostanza allergizzante chesi forma grazie all’opera di batteri cheutilizzano l’istidina, un aminoacido par-ticolarmente presente nella carne di al-cuni pesci, soprattutto tonni, sgombri,sardine e acciughe.

I sintomi dell’intossicazione sono

arrossamenti, prurito, mal di testa, dif-ficoltà a deglutire, nausea, vomito ediarrea, che in genere si risolvono inpoche ore da soli o dopo trattamentocon farmaci sintomatici o cortisone.

La degradazione dell’istidina av-viene solo a temperatura ambiente (20-30°C); quindi per bloccare la forma-zione di istamina è importante lavareil pesce per abbassare la caricabatterica e poi rispettare rigorosamen-te la catena del freddo. Infatti, nel pe-sce conservato a temperature di frigo-rifero o vicine allo zero, questo feno-meno non si verifica.

Per cui, quando compriamo il pe-sce, impariamo a far caso alla tempe-ratura del banco frigo o alla presenzadi un adeguato letto di ghiaccio; ana-logamente, non è necessario privarsidi sashimi, sushi e simili, se ci piac-ciono, ma assicuriamoci che lavetrinetta dove il pesce è esposto siaadeguatamente refrigerata. In casocontrario, io eviterei.

Tutti coloro che gradiscanofar pubblicare un proprio

articolo, sono pregatidi consegnare il materiale

entro il 31 maggioalla redazione.

Vi chiediamo cortesementedi non superare

la mezza pagina di testo(pari circa a 50 righe

di lunghezza o 2.500 battute)per darci la possibilità

di pubblicarli tutti.Grazie.

Chi desiderasse averealtre copie di

“Mugnano in...forma”può ritirarle pressol’Edicola di Mugnano

...Pazzo è colui che vive povero,per morire ricco.

Con i finti tonti,controllate sempre i conti.

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Siamo arrivati quasi alla fine del campionato e si possono ormai tirare le som-me sulla stagione passata. Dal punto di vista strettamente sportivo, ci si aspet-tava qualcosa di più da questi ragazzi, magari non vincere il torneo senza sforzi

eccessivi, ma centrare l’obiettivo play off era ampiamente nelle nostre possibi-lità e ad oggi sembra svanire anche questo.

Accettiamo con qualche rammarico il verdetto del campo.L’Associazione sportiva dilettantistica Mugnano calcio deve fare tesoro di questa prima esperien-

za e ripartire, sapendo che il paese è tornato con passione a seguire la squadra, sia in casa che intrasferta.

Il gruppo dirigente creatosi è competente e capace e ha le possibilità per programmare il futurocon perizia. Da appassionati si può solo sperare che vengano ricreate le condizioni ottimali pertornare protagonisti, magari con qualche mugnanese in più che sposi la causa locale.Siamo certi che con impegno e passione si potranno comunque raggiungere ottimi risultati.

Quelli della piattaforma

I supporters ASD Mugnano

Ed è con grande piacere che ilgruppo comunica la sua soddisfazio-ne, non solo per i risultati raggiunti,ma anche per la collaborazione ot-tenuta da Ivano Barbanera che hacurato le colonne sonore dello spet-tacolo, da Laura Paliani che ne hacurato le coreografie, per l’arrivo infamiglia di Gabriele Agabitini cheha dimostrato da subito un grandeentusiasmo e una grande dedizionee per la grande scoperta: AliceChiorri, una vera rivelazione che asoli nove anni è stata capace di com-muovere la platea di tutte le serate.

Che dire?! E’ proprio una splen-dida famiglia quella del gruppo tea-

(segue dalla prima pagina)

La Fratente commuoveil suo pubblico

trale La Fratente che successo doposuccesso rinnova sempre il suo en-tusiasmo e la sua passione per il te-atro.

Interpreti: Franco Chiatti, ElisaLuzi, Renato Vernata, Anna MariaGosti, Maria Pia Sargenti, Alessan-dro Belli, Gabriele Giglietti, GloriaBarbanera, Gessica Scorpioni,Emanuel Pieravanti, Giuseppe Ser-vino, Valentina Pansanelli, NoemiMigliorini, Daniele Bigi, ElenaMencaroni, Alice Chiorri.

Ideazione scenotecnica: VadimChiatti.

Costumi, acconciature e trucco:Daniela Chiatti.

Luci e audio: Giancarlo Pan-

sanelli, Francesco Santucci, MattiaBarbanera, Marco Battaglini,Alessio Caligiana, Armando Ci-rimbilli.

Collaboratori di scena: GabrieleAgabitini, Roberto Curti, ClaudioBarbanera, Gianni Battaglini, Ro-berta Maghini, Lucio Marioni,Alessia Morganti, Antonella Mor-ganti, Vania Morganti, MartinaParasecoli, Riccardo Scorpioni,Chiara Brilli, Daniele Contena,Alessandro Bellafante, FrancescaScorpioni.

Realizzazione scenica: FrancoChiatti, Adriano Giglietti, EnzoBatalocco, Enzo Anselmi, Alessan-dro Bellafante.

Servizio fotografico e grafica:Ivan Vignali.

La Fratente

L’uomo è cacciatore,però viene sempre catturato....Anche i bambini bene nati,

devono essere educati

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A che età un bambino dovrebbe

Il titolo dell’articolo di questo nu-mero propone una celebre affermazio-ne di Kodály, un etnologo, educatoree compositore ungherese vissuto nelsecolo scorso, che si fa forte e chiarosostenitore del positivo impatto chela musica può avere su chi la fa e chila ascolta.

D’altra parte, ci sono numerosistudi scientifici che invitano ad avvi-cinarsi alla musica il prima possibile,perché tantissimi sarebbero gli effet-ti benefici: divenire bravi ascoltatoriaumenta, ad esempio, la capacità dimemoria, la coordinazione, la capa-cità di lettura e di concentrazione...sembra poco?

Certo, non sarà un passaggio im-mediato e non sono molti i luoghi incui è possibile sviluppare un certo tipodi sensibilità musicale, capita addi-rittura che chi educa non abbia stru-menti sufficienti o che chi è in cercadi stimoli debba accontentarsi. La gra-

avvicinarsi alla musica?Nove mesi prima della nascita ... di sua madre!

vità della situazione è smisurata, tan-to più se si considera che l’educarsialla musica, oltre allo sviluppare abi-lità personali, è soprattutto un modoper creare e diffondere sapere, sensi-bilità, relazioni, valorizzazione delpassato e rigenerazione del territorio.In altre parole, proteggere lo svilup-po della musica, in tutte le sue forme,è un modo per ridare vita alla nostra

cultura e per crescere, sia come sin-goli che come comunità.

L’Associazione Filarmonica, comele altre associazioni paesane, è di si-curo un bellissimo luogo di cultura,non solo perché si fa musica, che èun’arte meravigliosa, ma soprattuttoperché si cercano di recuperare stimolinuovi e passati, vicini e lontani, senzamai dimenticare che, nonostante i bel-lissimi risultati ottenuti, il nostro ap-proccio deve essere quello di chi conimpegno e passione si pone semprenuovi obiettivi, cercando il continuoconfronto con altre realtà.Facciamo musica per noi stessi per-ché, come diceva Confucio, la musi-ca genera un piacere di cui la naturaumana non può fare a meno, ma fac-ciamo musica anche per gli altri, per-ché vogliamo essere parte del conti-nuo miglioramento della nostra socie-tà.

Associazione Filarmonica

Il 14 maggio

La Società Filarmonicadi Mugnano

vi aspetta numerosi pressoil C.V.A.

di Mugnano per il

“Concerto per la festadella mamma”

La Redazioneaugura a tuttiBuona Pasqua!

Il MotoclubMugnano

in prima filaper aiutarela nostraUmbria

a rinascere.

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Ricettario Mugnanese

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Puoi inviarci la tua posta presso:Pro-Loco Mugnano, Via dell’Albero, 1 06132 Mugnano (PG)

posta elettronica: [email protected] internet: www.mugnanoperugia.it

REDAZIONE:Claudio Barbanera, Angiolina Bifarini, Stefania Scuota,Renato Vernata.

Vignetta: Vania Morganti.

Progetto Grafico: Serena Chiatti, Lamberto Mencaroni,Alberto Rosadini, Graziano Scorpioni.

PICCOLO E’ BELLO

Maria Giovanna Galli

TAGLIATELLE AL RAGU’ BIANCO DI AGNELLOE CARCIOFI(per quattro persone)

Stupore, commozione, riflessione sentimenti cheho raccolto parlando con i partecipanti alla rappre-sentazione “Per sempre mia” del gruppo teatrale“la Fratente” del nostro paese.

Il gruppo, con questa rappresentazione, ha rag-giunto un livello di gran lunga superiore ai lavoriprecedenti, già di ottima esecuzione.

Stupore perchè si è trattato di un altro tipo diteatro che ha presentato non una storia ma moltestorie con flash di pochi minuti, accompagnati damusica e scene adeguate e di grande suggestione.

Non potevamo non commuoverci al racconto distorie dolorose di violenza e di morte sulle donnedette dai protagonisti, dai genitori delle vittime, daigiudici che hanno condannato i violenti. Le paroledi una bambina di sette anni, sul conflitto dei geni-tori, hanno strappato lacrime! E, infine la rappre-sentazione ha suscitato tante riflessioni sul rappor-to di coppia e sul perchè gli uomini arrivano a vio-lentare le loro compagne.

Oltre agli attori, tante persona hanno collabora-to allo spettacolo. Alla fine tutti sono stati invitati asalire sul palco e hanno ricevuto applausi a nonfinire. Vorrei nominarli tutti, ma lo spazio conces-somi non me lo permette. Grazie a Ivano Barbaneraper le musiche da lui create per ogni scena.

Anche Laura Paliani, la nostra ex insegnante diginnastica, merita il nostro plauso, per le luci, i co-lori e le scene bellissime anche Vadim Chiatti haavuto un enorme lavoro per coordinarle.

Un grazie speciale a Valentina Chiatti, ideatricee regista dello spettacolo al quale ha dedicato dueanni di lavoro, da quando ha letto il libro di AlvaroFiorucci “Il sangue delle donne” dal quale ha trattoil testo teatrale.

“Bisogna fare qualcosa per combattere la piagasociale della violenza sulla donna, ha dettoValentina, io l’ho fatto attraverso la mia passioneper il teatro”

Il ricavato della rappresentazione andrà a be-neficio della Associazione “Liberamente donna” chesi occupa di dare ascolto e aiuto alle donne chesubiscono violenza.

Io spero che il nostro “Per sempre mia”, vengarappresentato in altri teatri.

Tagliatelle all’uovo gr 600Polpa di agnello g 200Carciofi freschi n. 2Olio extravergine di oliva g 50Rosmarino salvia aglio alloroSale e pepe q.b.

Fate un soffritto con le erbe aromatiche e l’olio. Battete al coltello la polpa d’agnello e aggiungete al fondo.Fate rosolare il tutto e sfumate con vino bianco.Tagliate i carciofi a fettine sottili e metteteli in pentolacon l’agnello. Aggiustate con sale e pepe.Si può aggiungere un po’ di brodo vegetale per rendere piùcremoso il condimento.Come variante ai carciofi si può mettere il tartufo nero.

Parmigiano grattugiato g 200Insalata misticanza g 300Uova di quaglia n. 16Olio extravergine di oliva 1 bustina di zafferano Sale e pepe

Mettete sul fuoco una padella antiaderente e fatela scal-dare spolveratela con 50 gr di parmigiano; quando vedeteche il parmigiano inizia a sciogliere con una paletta rigira-te la cialda dal l’altro lato e fate cuocere finché non pren-de un colore dorato.Preparate una tazza rovesciata e appoggiavi la cialda an-cora morbida sopra in modo che prenda la forma di uncestino una volta raffreddata.Lessate le uova di quaglia in acqua in ebollizione per 3 mi-nuti togliete la buccia e dividete in quattro.Lavate l’insalata e preparate un emulsione di olio, zaffera-no, sale e pepe. Appoggiate l’insalata nel cestino, mettetele uova e condite con l’olio aromatizzato. A piacere si pos-sono aggiungere frutti di bosco e semi.

CESTINO DI GRANA CON MISTICANZA, UOVADI QUAGLIA E CONDIMENTO ALLO ZAFFERA-NO(per quattro persone)

Matteo Morganti

50 anni di matrimonio!Un traguardo importante raggiunto in questigiorni da ben due coppie del nostro paese:

Liliana e Silvio Maghinie

Alessandra e Mario Chiatti.Auguri da tutti gli amici!