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SPECIALE UDIENZA

N E L S E G N O D I F R A N C E S C ONe valeva la pena! Non c’è

stato bisogno di viverequesta due giorni “vati-

cana” per accertarlo, perché infondo tutti eravamo convinti diuscire dall’abbraccio di Papa Fran-cesco stupiti e meravigliati. Maadesso che scriviamo quasi inpresa diretta proprio per non farscivolare via l’atmosfera e le sen-sazioni scaturite dalla Piazza e daiMusei, la convinzione iniziale sirafforza in un sentimento di con-templazione emotiva che nonsmette e che ci fa dire che vera-mente questo Papa lascia il segno.Ma andiamo per gradi a raccon-tarvi questa meravigliosa iniziativadella nostra Associazione di con-certo con il Circolo (alla fine, nei ti-toli di coda di questo testo,

daremo il giusto spazio alle per-sone che hanno permesso ciò).

Cominciamo dall’accoglienza dimartedì 26 pomeriggio al presti-

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gioso Hotel NH Villa Pamphili: undesk che già dalle esaurienti rispo-ste alle scontate, qualcuna ancheestemporanea, richieste dei parte-cipanti faceva intravedere la qua-lità e la professionalità sia dellasistemazione alberghiera che deiservizi che ci sarebbero stati offertimercoledì 27 e giovedì 28 con gu-stoso…antipasto nella stessa se-rata con tour gastronomico alMonte de’ Cocci a Testaccio.Il risveglio, forzosamente antici-pato di tutti, per essere puntuali ilgiorno dell’Udienza papale alleore 8,00 di mercoledì in Largodel S. Uffizio sarà poi, come ve-dremo, ricompensato da una gior-nata indimenticabile in tutti i sensioltre che liturgici anche climatici

perché l’Udienza si è svolta in unapiazza…glaciale per via del gran

freddo (la temperatura si è mante-nuta per tutta la cerimonia at-torno allo zero). L’ attesa delle ore 10,30 (in effettisi è cominciato un quarto d’oraprima) quando da protocollo, co-mincia l’incontro papale, è filatavia veloce tra qualche ricordo che

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i colleghi ritrovatisidopo parecchi annidalle varie partid’Italia riannoda-vano con piacere eil meticoloso con-trollo dei varimacchinari cinefo-tografici che al mo-mento dell’estremavicinanza del Papanon dovevano fal-lire un click o unciak per il ricordomigliore da ripor-tare a casa magari

anche da far vedereagli amici… Ci siamo subito… scaldatiquando dal microfonoaperto sulla maestosapiazza è stato fatto l’ap-pello:” E’ presente l’Asso-ciazione Nazionale deiPensionati della Banca diRoma” ed allora abbiamoavuto la percezione dellenostre quasi 700 presenze(ai Musei saremo in 380).Poi finalmente, è arrivato,in modo sia pur scontatoma quanto mai emozio-nante, il momento ma-

gico del con-tatto fisico (perben due voltenella sua jeepcandida in te-nuta invernalecon tanto di

cappotto e sciarpa), non quello fil-trato da media o TV, con Francescoche pur nella sua proverbiale affa-bilità ci ha lasciato letteralmentesenza fiato, con sensazioni e sen-timenti sospesi per parecchi se-condi prima di ritornare in un

SPECIALE UDIENZA

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certo senso …sullaterra. Dopo il bagnodi folla e terminate levarie omelie plurilin-gue (con l’inevitabileaccenno, in aperturadel discorso papale,alla temperatura:“Siete stati corag-giosi per il freddo…)lassù dove c’è il tronocon il baldacchinobianco, si è passatial momento signifi-cativo della presen-tazione a PapaFrancesco, tra le altre,della nostra Associa-zione e del Circolo e dei rispettivipresidenti Matera e Todaro.Come vola il tempo, ci viene dadire, quando ritorniamo alle ore

12 al punto di partenza: quattroore che sono sembrate a tutti cin-que minuti, tanta è stata l’intensitàdell’udienza con l’incalzante suc-

cedersi degli eventi. Il resto della giornata per granparte dei partecipanti è trascorsatra il pomeriggio di visita alla cittàe la serata gastronomica nei luo-ghi classici della movida romana.Il terzo giorno, giovedì 28, è co-minciato alle ore 9 in Viale delleMura Vaticane dove il gruppoBanca di Roma si é ritrovato all’in-gresso dei Musei per la visita allemeraviglie michelangiolesche as-sieme alla riscoperta della Basilicadi San Pietro. Guide professionali ci hanno ac-compagnato, passando per i bel-lissimi Giardini Vaticani alla visioneprima delle Stanze di Raffaello epoi della sempre stupenda Cap-pella Sistina con il Giudizio Univer-sale di Michelangelo. Siamo andati quindi alla riscopertadella Chiesa principale della Cri-stianità perché tale è stata la sen-sazione di quanti di noi cheavevamo sempre visto, fino a que-sto giorno, la Basilica in modo nonapprofondito. Un senso di stordimento, lo stessoavvertito all’uscita dalla piazza afine udienza, ci ha colto dopo letre ore, passate ai Musei e alla Ba-

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silica, filate via anche questetroppo velocemente. Sentimento che si mescolava ine-vitabilmente con una certa tri-stezza perché questa bellissimaesperienza stava terminando enon ci restava che salutarci: ma intutti abbiamo letto la voglia e lavolontà di rincontrarci per un’altraesaltante manifestazione !

Titoli di coda, come dettoin apertura, che non pos-sono non scorrere, ringra-ziando Felice Novelli, ilnostro uomo al Vaticano,l’ Associazione NazionalePensionati Banca di Romacon il presidente Matera, ilvice Mangione, Luigi Ve-nier, tutti i fiduciari as-sieme allo staff disegreteria che hanno vo-

luto fortementequesta iniziativaanche per so-lennizzare i 60anni di vita delsodalizio.Un sentito gra-zie, infine alCircolo Uni-

Credit Banca di Roma con il pre-sidente Todaro, che ha messo a di-sposizione di questo evento tuttala sua professionalità e know-hownell’organizzare e gestire viaggi eattività sociali.

Maurizio Bocconcelli

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NOTIZIE... a cura dell’Associazione

NORME ANTIRICICLAGGIOD.Lgs 109/07 e D.Lgs. 231/07

Dal 1° gennaio 2014 partirà la normativa antiriciclag-gio per cui, al fine di evitare il rischio di un blocco deiconti, è opportuno che ciascuno si rechi presso la pro-pria Agenzia per verificare la regolarità della documen-tazione in atti alla luce di dette disposizioni.

MESSA PER I DEFUNTI

Tradizionale ma sempre piena di significati la SantaMessa che l’Associazione ha fatto celebrare per la ri-correnza del 2 novembre in memoria dei nostri de-funti. Colleghi e familiari, assieme al Direttivodell’Associazione si sono riuniti in buon numero nellaBasilica dei Santi Apostoli nell’omonima piazza diRoma a due passi dalla storica sede del Banco di Romadi Via del Corso.

UNI.C.A.Recupero IRPEF su premio

Riceviamo dal Fondo Pensione:“Si comunica che il Casellario Nazionale dei Pensionatinon ha ancora trasmesso al Fondo Pensione il file con-tenente i dati relativi al recupero Irpef per i pensionatiche hanno sostenuto l’addebito della polizza UNI.C.Asulla pensione integrativa.Siamo in attesa di ricevere notizie per procedere all’ap-plicazione dei relativi conguagli nel primo ruolo utile(al massimo entro febbraio 2014).”Continueremo a seguire la vicenda.

POLIZZA UNI.C.A.

Come noto con il 31 dicembre p.v. scade la coperturaassicurativa per il cui rinnovo sono in corso i necessaricontatti con le Compagnie. In questa sede speriamo

di ottenere l’eliminazione della nota clausola discrimi-natoria, che riguarda poche centinaia di colleghi, rela-tiva alla mancata copertura per questi ultimi dellespese su patologie antecedenti all’1/1/2012.La campagna di adesione alle assistenze sarà lanciatanella seconda quindicina di gennaio 2014 per il perso-nale in servizio mentre i pensionati riceveranno a do-micilio l’offerta di adesione, indicativamente nelperiodo compreso fra la seconda quindicina di feb-braio e la prima qundicina di marzo 2014.L’assistenza in forma diretta (in Rete Convenzionata)sarà limitata, per il Titolare ed il nucleo a carico, allesole prestazioni di ricovero.L’avvio a regime dei piani sanitari è previsto, indicati-vamente, per la prima quindicina di marzo per i dipen-denti in servizio e per la seconda quindicina di aprileper i pensionati.Vi terremo al corrente sull’esito della vicenda con in-formazioni sul nostro sito, attraverso la newsletter esul numero di marzo 2014 de “Il Nostro Villaggio”.

CONSIGLIO NAZIONALE

Lo scorso 30 ottobre si è riunito, nella sede sociale diVia Padre Semeria in Roma il Consiglio Nazionaledell’Associazione che ha discusso, tra le varie voci al-l’ordine del giorno, della verifica contabile al 30/6/2013e delle previsioni al 31/12/2013, della riorganizzazioneinterna dell’Associazione con relativi provvedimenti edeliberazioni, della Polizza globale casa, delle Conven-zioni per la RC Auto e per l’Assistenza fiscale e dei tra-dizionali incontri di fine anno.Il Consiglio ha accettato con disappunto le dimissionida Tesoriere del collega Luigi Venier al quale haespresso ringraziamento ed apprezzamento per laproficua attività svolta. In sua vece ha nominato la si-gnora Rosaria Alba Senia, già dipendente del FondoPensione. I recapiti del nuovo tesoriere sono: tel.06.87821768; e-mail: [email protected].

FAP CREDITO

Il Consiglio Direttivo nella riunione del 24 ottobrescorso in merito allo stato ed alle prospettive della Fe-derazione, anche alla luce delle risultanze emersenell’Assemblea del 18 aprile 2013, dopo intenso e par-tecipato dibattito, si è così espresso con le seguentiazioni che il Presidente Catenaccio ha richiesto di met-tere in pratica fin da subito:1) I Consiglieri tutti devono farsi carico di contattarerealtà omogenee alla Fap al fine di avvicinarle e verifi-

Per queste Feste, l’augurio di vivere appienolo spirito del Natale, rendere più solidi gli af-fetti e le amicizie e prepararsi al nuovo annocon meravigliose speranze. Tanti carissimi au-guri a tutti gli associati ed alle loro famiglie.

Fulvio Matera

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NOTIZIE... a cura dell’Associazione

care se è possibile trovare punti d’incontro per intera-gire con esse.2) Recuperare i riferimenti di Fondi pensione di cate-gorie omogenee o similari alla Fap, per poter stabilirecontatti.3) Contattare le strutture presenti in Age Platform Italiaal fine di individuare situazioni analoghe a quella dellaFederazione per creare sinergie; inoltre rivolgersi al-l’Istat per ottenere dati statistici sulla media delle pen-sioni dei bancari, da utilizzarsi in seguito per sfatare laleggenda delle pensioni esagerate.4) Richiedere alle Associazioni iscritte che disponganodi strutture per la consulenza agli associati la disponi-bilità ad offrire tale servizio anche nei confronti di

quelle “scoperte”. Riguardo alla Sanità integrativa c’è stato un attentoesame della comparazione delle ipotesi di convenzio-namento con Assicurazioni e Casse Sanitarie e del co-spicuo vantaggio fiscale per la deducibilità dal redditodel premio pagato per i fondi sanitari contro la sola de-trazione d’imposta delle altre formule.Si è convenuto di entrare assolutamente in qualcheconvenzione anche senza esaminare troppo puntual-mente le condizioni offerte salvo poi una volta entratiottimizzare gli eventuali aspetti critici. Su questa proposta il Consiglio ha dato mandato alPresidente di organizzare l’informativa ed i contatticon le Associazioni

Certamente è stata una bellissima serata quella tra-scorsa ad incitare le vecchie glorie del calcio della exBanca di Roma – Bari.Il 28 novembre scorso, presso un centro sportivo allaperiferia di Bari i nostri disputando una entusiasmantee goliardica partita di calcetto, hanno sfidato i colleghidell’associazione pensionati della Cassa di Risparmiodi Puglia – Ubi Banca guidati dal presidente AndreaDolce. Tutti un po’ avanti negli anni, ma ancora pienidi voglia di competere, hanno rispolverato le loro scar-pette e sfoggiato performance di veri fuori classe me-ravigliando quanti di noi erano lì ad applaudirli.La gara, che ci ha tenuti col fiato sospeso fino alla fine,si è conclusa con un meritato pareggio (1-1) che hasoddisfatto entrambe le squadre.I colleghi ex Bancadi Roma, allertatisolo di recente,non hanno avutoil tempo di prepa-rarsi atleticamente,a differenza degliavversari che ave-vano già program-mato da tempoquesto incontro;comunque hannomantenuto altol’onore della nostraassociazione sottola guida dell’intra-montabile ed indi-struttibile mister

Nicola Taiano. Mi piace però ricordare anche gli altricolleghi che sono scesi in campo con grande agoni-smo: Peppino Sabatino, Giacinto Laforgia, Mimmo Sca-tola, Luigi Demitri, Antonio Bellomo, Mario Casalino,Aurelio Manolio, Cardiello Junior e Quadrello junior.Al termine dell’esaltante gara abbiamo festeggiato conun assortito buffet, offerto dall’associazione ospitante,e scambiato gli auguri natalizi con l’impegno di ripe-tere questa bellissima ed emozionante esperienza chesarà ulteriore motivo per tenerci sempre uniti e fami-liarizzare con altre associazioni .

Il fiduciario della PugliaSaverio Costantino

LE STORICHE GLORIE DEL CALCIO DELLA BANCA DI ROMA –BARI

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NOMINATIVO ZONA DI RIFERIMENTO

BRUNO FRANCESCO BASILICATA-CAMPANIA USCENTE

D'OTTONE SERGIO BASILICATA-CAMPANIA NUOVO

BRUNO VINCENZO CALABRIA-SICILIA USCENTE

MONCADA GIOVANNI CALABRIA-SICILIA NUOVO

REMORINI ROBERTO EMILIA ROMAGNA USCENTE

FAVRETTO GIORGIO FRIULI VENEZIA GIULIA USCENTE

BOTTA MARIO (BdR) * LAZIO-ABRUZZO-SARDEGNA-MOLISE-ESTERO USCENTE

CATENACCI ALESSANDRO (BdR) * LAZIO-ABRUZZO-SARDEGNA-MOLISE-ESTERO NUOVO

DE MARINIS ANTONIO (BSS) * LAZIO-ABRUZZO-SARDEGNA-MOLISE-ESTERO USCENTE

ORLANDI GIULIA (BSS) * LAZIO-ABRUZZO-SARDEGNA-MOLISE-ESTERO USCENTE

SODI CARLO (BSS) * LAZIO-ABRUZZO-SARDEGNA-MOLISE-ESTERO NUOVO

STOCCHI PAOLO (BdR) * LAZIO-ABRUZZO-SARDEGNA-MOLISE-ESTERO NUOVO

PANIZZA GIULIANO LIGURIA USCENTE

CAGIADA ALDO LOMBARDIA USCENTE

TAJARIOL GIANFRANCO MARCHE USCENTE

MANICONE LORENZO PIEMONTE USCENTE

COSTANTINO SAVERIO PUGLIA USCENTE

MARRANCI PIERLUIGI TOSCANA NUOVO

MARSEGLIA FRANCESCO TOSCANA USCENTE

MERIGGI MAURO TOSCANA NUOVO

TEDESCHI AURELIO UMBRIA USCENTE

PETRILLO BARTOLOMEO MARIO VENETO-TRENTINO ALTO ADIGE USCENTE

ELENCO C ANDIDATI

Con la chiusura dell’esercizio 2013 e la connessa approvazione della situazione economico-patrimoniale viene ascadere il mandato quadriennale affidato agli attuali Fiduciari Regionali che, come noto, rappresentano gli associatiresidenti nelle rispettive aree di competenza e fanno parte del Consiglio Nazionale dell’Associazione.Si deve quindi procedere al rinnovo delle cariche ed in proposito vigono le disposizioni di cui all’art. 9 dello Statuto,come noto integralmente riportato sul sito dell’Associazione.Per le votazioni verrà inviata a ciascun associato avente diritto una scheda precisando che:- può essere espresso UN SOLO VOTO DI PREFERENZA- ciascuno deve votare per un candidato residente nella propria Area territoriale - il cognome ed il nome del prescelto debbono essere indicati possibilmente con caratteri in stampatello- sulla scheda, oltre al nominativo prescelto, non devono essere apposte altre indicazioni, pena la nullità del voto.Verrà trasmessa, altresì, una busta - da affrancare - da utilizzare per la spedizione della scheda facendo attenzione che:- il voto deve pervenire entro e non oltre il 28 febbraio 2014- le successive operazioni di scrutinio, a cura di un’apposita Commissione già nominata, avranno luogo entro il10 marzo successivo.Di seguito pubblichiamo la lista dei candidati divisi per zona territoriale di competenza.Per la sola zona Abruzzo, Molise, Lazio, Sardegna, Estero è indicata anche la Banca di provenienza di ciascun candidatoin quanto i tre posti da ricoprire in base all’accordo di fusione sono così ripartiti: 1 agli ex Banca di Roma e 2 agli exBanco di Santo Spirito *

R I N N O V O C A R I C H E E L E T T I V E

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Bergantini Pietro Mario – Foggia La Salandra Mauro - Foggia

Camponeschi Maria Rosaria – Roma Malatesta Luigi – Novara

Clapci Gianfranco – Bologna Mattei Alessandro – Treviso

Cordiano Antonio – Foggia Neri Calligaris Maria Grazia – Trieste

De Santis Massimo – Roma Senia Rosaria Alba – Roma

Gullotta Domenico – Budapest

Alasia Edvige - Torino Maggiore Maurizio - Velletri

Alfei Maria Cristina - Roma Mancini Lamberto - Roma

Anitori Ersilia - Roma Mannari Amerigo - Santa Marinella

Barberi Virgilio - Roma Maratta Roberto - Roma

Benedetti Ferruccio - Anzio Martone Alfonso - Roma

Bigarelli Romanino - Roma Mascagni Gian Franco - Roma

Cenerini Erminia - Perugia Merlini Angelo Luigi - Cassina dè Pecchi

Chiari Anna - Roma Milella Vito Marino - Pesaro

Cogoni Agostino - Milano Ostinelli Delia - Brunate

De Lellis Anna - Roma Padalino Michele - Piacenza

Della Porta Maurizio - Roma Paolini Giovanna - Roma

Di Tullio Ada - Termoli Papetti Mario - Roma

Felcher Rosario - Bettola Petralli Pier Luigi - Anguillara Sabazia

Ferraresi Paride - Milano Pignato Giovanni - Roma

Franchi Giancarlo - Melegnano Ponti Marcella - Firenze

Fusa Delfino - Verona Provenza Alfredo - Catania

Gaddoni Gianfranco - Aviano Qualandri Petronio - Alatri

Gentili Rodolfo - Roma Rampino Donato - Roma

Guarini Pasquale - Foligno Regis Graziella - Biella

Guerra Piera - Milano Villa Mario Felice - Sedriano

Lattanzi Francesco - Corsico

ANAGRAFICO

Hanno aderito all’Associazione … e li accogliamo con simpatia:

Hanno lasciato l’Associazione … e li ricordiamo con rimpianto:

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Fino a dicembre del 2013, ilgoverno Monti aveva bloc-cato la perequazione auto-

matica, cioè la rivalutazione inbase all’aumento dei prezzi, ditutte le pensioni superiori a 3volte il trattamento mi-nimo (1.486,3 euro lordi almese). Dal 2014, invece, le rendite chesuperano questa soglia torne-ranno a crescere in base all’au-mento dei prezzi, anche se inmaniera parziale, con un mecca-nismo che penalizza le pensionipiù alte e salva invece quelle piùbasse.

Ecco come funzionerà il nuovo si-stema anche se la parola defini-tiva si potrà dire solo dopol’approvazione definitiva dellaLegge di Stabilità che, al mo-mento in cui scriviamo, ha pas-sato il vaglio solo del Senato.Si legge sui giornali che al pas-saggio legislativo alla Camera deiDeputati della legge di stabilitàverrà riproposta l’estensione dell’indicizzazione piena (100%) per itrattamenti fino a quattro volte ilminimo (circa 2.000 euro lordi) ecosì via per gli altri scaglioni sinoai 3.000 euro lordi.Sarà alzata la soglia dei 90 milaeuro (fino a 150 mila?) per il con-tributo di solidarietà.

LE RIVALUTAZIONI

Innanzitutto, il blocco della pere-quazione rimane in vigore per gliassegni superiori a 6 volte il trat-tamento minimo, che corrispon-dono a 2.972,6 euro lordi almese. Le pensioni che oltrepassano que-sta soglia, dunque, non si rivalu-teranno neppure durante ilprossimo anno e rimarranno inva-riate per il triennio 2014-2016Ci sarà invece un adeguamentopieno all’inflazione per le ren-dite inferiori a tre volte il tratta-mento minimo, corrispondenti,

come detto sopra, a 1.486,3 eurolordi al mese. Gli assegni che nonsuperano questa soglia, verrannodunque aumentati di una quotapari alla crescita dei prezzi regi-strata nel corso 2013 (nei primi 9mesi dell’anno è stata dell’1,5%).Per una pensione di 1.400 euro,per esempio, l’incremento do-vrebbe attestarsi sui 20 euro lordial mese (l’1,5% di 1.400 euro) checorrispondono a 15 euro netti.Per gli assegni compresi tra tre equattro volte il trattamento mi-nimo (cioè fino a 1.981,7 eurolordi mensili) la perequazione au-tomatica sarà invece parziale epari al 90% dell’inflazione. Nel-l’ipotesi di un caro-prezzi pari

all’1,5% su base annua, dunque, lerendite che hanno questo im-porto verranno rivalutatedell’1,35% (il 90% di 1,5%). Chi riceve una pensione di 1.750euro lordi, ad esempio, deveaspettarsi un aumento attornoai 24 euro (17 euro al netto delletasse).Per le rendite tra quattro e cin-que volte il trattamento mi-nimo (fino a 2.477,2 euro lordimensili) la rivalutazione sarà in-vece pari al 75% dell’aumento deiprezzi (1,12% circa, su un’infla-zione dell’1,5%). Chi riceve unapensione di 2.400 euro lordi, peresempio, avrà un aumento dicirca 29 euro (17 euro netti).Gli assegni compresi tra cinque esei volte il trattamento minimo(fino a 2.972,6 euro lordi men-sili) subiranno un incremento parial 50% dell’inflazione (corrispon-dente allo 0,75% su un caro-prezzidell’1,5%). Esempio: chi incassa unassegno di 2.600 euro lordi, avràdal prossimo anno un aumento diquasi 20 euro (12-13 euro netti).

TAGLIO ALLE PENSIONI D’ORO

Torna il prelievo di solidarietà sullepensioni d’oro e si rafforza perchésecondo dati INPS interesserà29.554 trattamenti.Nel prossimo triennio scatta uncontributo del 6% per la quota diassegno pensionistico che supera14 volte il minimo Inps (circa 90mila euro lordi l’anno).Il prelievo sale al 12% se si su-pera di 20 volte il minimo(128mila euro) e arriva al 18%per i pensionati oltre 30 volte ilminimo (190 mila euro annui).C’è una differenza rispetto ai vec-chi contributi di solidarietà in-trodotti tra il 2011 e il 2012 daigoverni Monti e Berlusconi e boc-ciati dalla Corte Costituzionale cheli aveva considerati discriminatoriperché relativi solo alla categoriadei pensionati. Questa volta il gettito andrà a fa-vore delle gestioni previdenzialiobbligatorie di appartenenza, conla finalità di concorrere al mante-nimento dell’equilibrio del sistemapensionistico.

Michele Bottini

PREVIDENZA

P E N S I O N A T I S T A N G A T I

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BANCHE

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Prendo spunto dall’articolo diLuigi Mangione su “Il Nostro Vil-laggio “ del settembre scorso

cercando, con questo mio scritto, dicontribuire a sviluppare alcuni con-cetti che, a mio avviso, hanno modifi-cato profondamente la banca che hoconosciuto, da quella che seguo oggida pensionato, che leggo sui giornalio che pratico personalmente con l’-home banking .Condividendo la precisa e lucida ana-lisi di Mangione, mi soffermerei conmaggiore attenzione su due elementideterminanti che contraddistin-guono la gestione organizzativa diuna qualsivoglia azienda: il “dipen-dente”, parte attiva ed insostituibiledel patrimonio aziendale e la “mac-china contabile” elemento passivo esostituibile, cioè a dire uno stru-mento.Ne ho viste tante di macchine conta-bili che sono state utilizzate in bancae che scandivano il lavoro contabileman mano che le modifiche organiz-zative della banca venivano condizio-nate dalla evoluzione tecnica e dalprogresso. Ma sempre macchineerano, ed anche se non funzionavano,venivano baipassate dal dipendenteche manualmente risolveva il pro-blema.La macchina contabile, man manoche passava il tempo ha cambiato fi-sionomia “genetica”. Da strumento“stupido” è diventato “quasi intelli-gente”. Dico quasi perché, fino ad ora,non è riuscito a sostituire appieno lecapacità intellettive di un uomo(anche se credo che sia solo que-stione di tempo) però ha nel suo cer-vello (software) gli strumenti perrisolvere un articolo di partita doppiaed il dipendente non è più un conta-bile, non perché non ci siano più la-vori amministrativi ma perché questinon vengono più effettuati a mano,ma dal computer che li esegue in ma-niera molto più veloce.Da questa trasformazione dipendeessenzialmente il ruolo che si è ve-

nuto a creare per il dipendente dibanca. Potremmo dire che si è libe-rato tempo utile per la esecuzione diattività del tutto diverse.A questo punto ci sarebbe da aggiun-gere: ma solo la macchina ha cam-biato fisionomia genetica?Ovviamente la risposta è negativa,

perché anche il dipendente ha subitouna profonda trasformazione profes-sionale.Prima la banca aveva come missioneprincipale l’acquisizione (raccolta) ela vendita di denaro (affidamenti) av-valendosi di una serie di servizi ausi-liari che nulla avevano a che fare condetta missione. Possiamo allora dire che la missioneera (ed è) il “core business” , mentre lealtre erano solo attività collaterali,sussidiarie, ma necessarie per rag-giungere i risultati e far muovere il “si-stema banca”.Nel momento in cui (anni Novanta) gliistituti di credito cominciavano adesternalizzare le attività collaterali edaccrescevano il volume di affari am-pliando notevolmente i prodotti rela-tivi alla intermediazione finanziaria(che fornisce maggiori margini diutile), il dipendente avrebbe dovutonecessariamente maturare espe-rienze che prima non conosceva.

Quali? Quelle necessarie per potervendere un prodotto finanziario . Sevoleva lavorare in banca, doveva ade-guarsi alle mutate esigenze lavorativedi un istituto di credito.Oggi per un istituto di credito il ven-dere prodotti, finanziari e non, rap-presenta invece l’essenza stessa dellavoro, non si aspetta più che ilcliente venga in banca, ma si aggre-disce il mercato proponendo unaserie di prodotti che fanno del dipen-dente un consulente.Il venditore è caratterizzato essenzial-mente da capacità creativa che sidifferenzia sostanzialmente dalla ca-pacità di sintesi di un contabile. Capa-cità raziocinanti molto diverse, direiagli antipodi, che hanno puntualiz-zato il lungo percorso modificativoche ha contraddistinto nel tempo il la-voro bancario.In conclusione se l’impiegato di bancada contabile è diventato un vendi-tore/consulente, ciò non significa chesia sminuito e snaturato il lavoro di chiè entrato in banca negli anni Ses-santa/Settanta, ma solo che le trasfor-mazioni sociali e la evoluzione delsistema finanziario ne hanno comple-tamente mutato il DNA.

Francesco Paolo Nisio

M E T A M O R F O S I D E L B A N C A R I O

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C ’ E R A U N A V O L T A S E T T E B A G N I

SPORT

Veramente, l’addio al Circolo Sportivo del Banco diRoma l’avevamo dato qualche anno fa quando venneceduto.

Lo scorso giugno sono andato al Circolo per vedere mio fi-glio che giocava una finale di tennis, di una fase del circuito“Città di Roma”. La partita si svolgeva nella parte nuovaquella che è rimasta bloccata a lungo per problemi insortiin occasione dei mondiali di nuoto di Roma 2009. E’ unaparte con spazi immensi con due enormi costruzioni avve-niristiche, ma che c’entrano poco con le caratteristiche deicentri sportivi. Per quanti sforzi facessi, non riuscivo a rimanere concen-trato sull’andamento della partita dimio figlio. Nella mia mente è comin-ciata ad affiorare un’onda di pensierie di ricordi che riguardavano il nostrovecchio ed amato Circolo.Il primo ricordo è stato quello dell’avv.Giovanni Guidi, il nostro illuminatoAmministratore Delegato appassio-nato di sport, che aveva voluto la rea-lizzazione del Centro Sportivo aSettebagni perché credeva ferma-mente nei valori dello sport anche incampo aziendale per migliorare ilsenso di appartenenza dei dipendentie delle famiglie. Come si ricorderà, lasua lungimiranza per le attività spor-tive l’aveva portato a lanciare ancheper tutte le filiali molte coinvolgentimanifestazioni tra le quali ricordo par-ticolarmente il trofeo di calcio “LupaCapitolina” che ebbe un grande suc-cesso per alcuni anni.Chi scrive fece parte come consiglieredel primo Consiglio Direttivo del “Centro Sportivo BancoRoma” presieduto da Lamberto Paciosa. Tra gli altri consi-glieri mi vengono in mente alcuni “pilastri” del Centro tra cuiArnaldo Ventricini, Massimo Banchieri, Filippo Lazzara, Fer-nando Sallusti, Pier Luigi Tani e Giulio Valanzuolo.La memoria continuava a correre alle grandi manifestazionisportive che videro sempre come fulcro il “Centro”. Dal calcioal basket, al tiro con l’arco, al tennis, agli scacchi, per ricor-dare le principali che ci portarono a conseguire anche pre-stigiosi risultati che culminarono per la pallacanestro nellaconquista del campionato italiano, della coppa dei cam-pioni e della coppa intercontinentale – con il grande allena-tore Valerio Bianchini e lo “stratosferico” Larry Wright. Anchenel calcio, ci togliemmo qualche soddisfazioner con un’ot-tima squadra che aveva raggiunto categorie professionali(mi ricordo di Losi allenatore e dei giocatori, tra i quali i piùrappresentativi erano Crialesi e Tempestilli, poi finito alla

Roma, di cui è attualmente team manager).Nel tennis ricordo in particolare le sfide con Emo di Giovanniche finivano sempre in suo favore. E, poi, le partite con tantie tanti amici tra cui voglio menzionate Ruggiero, Marconi,Mozzarella, ecc..E poi mi sono venuti in mente gli incontri con familiari e col-leghi per motivi di svago: tra tutti, quelli musicali con ilgrande avv. Arturo Nicoletti al pianoforte, il sottoscritto almicrofono per cantare canzoni napoletane, Michele Bar-bato, fine dicitore, che si impegnava in liriche profonde e di-vertenti.Secondo me, la razionalità dell’impianto originario, che era

conosciuto e apprezzato in tutta Italia e anche all’estero èstato completamente ed irrimediabilmente stravolta. Penso che dovremmo mantenere la memoria del nostroamato Centro per quello che era, aiutati in questo dallosplendido volume di Gianni Patrizi a cui va il merito di averfatto grande tale lavoro con l’intuizione di ciò che sarebbepoi avvenuto.Per chiudere, in macchina sulla via del ritorno, mio figlio miha chiesto:”Papà ma questo non era il Circolo della tuabanca dove ci hai portato tante volte da bambini prima diandare a Verona?” Alla mia risposta affermativa ha repli-cato:”Allora era molto più bello!”Non vorrei dimenticare infine di mandare un saluto ed unabbraccio al caro amico Giancarlo Acquisti, che è stato ot-timo direttore del Centro Sportivo per molti anni.

Roberto Gatti

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Il glaucoma che cos’è? Molte persone, sentendo lafine in –oma di questa parola, pensano ad unaforma tumorale, ma così non è. Il termine glaucoma

deriva dal greco antico, e significa “occhio azzurro”, per-ché la malattia lasciata al suo naturale decorso, comesuccedeva a quei tempi, porta alla formazione di unacataratta di colore azzurrino.

Oggigiorno sappiamo che il glaucoma è una neuropa-tia ottica caratterizzata da un aumento della pressioneintraoculare, da una escavazione del disco ottico e dauna tipica alterazione del campo visivo. Cosa vuol

dire? Che questa patologia colpisce il nervo ottico checollega il bulbo oculare al cervello, spesso a causa diun aumento della pressione oculare; questa provocauna escavazione della testa del nervo ottico per viadella perdita progressiva di fibre nervose che, provo-cando l’interruzione della trasmissione del segnale vi-sivo da alcune porzioni della retina, vengonoregistrate come alterazioni (scotomi) dall’esame delcampo visivo. Il guaio è che tutto questo accade senzache il paziente ne abbia la minima percezione! Perquesto il glaucoma viene anche definito come il ladrosilenzioso della vista, in quanto è la seconda causa dicecità in Italia.

Ma andiamo con ordine.

Il glaucoma colpisce circa 1 persona su 100, ma l’inci-denza aumenta dopo i 40 anni di età, raggiungendocirca il 4-5% dopo i 60 anni. E’ una malattia genetica-mente trasmissibile (fino ad ora sono stati individuati17 geni coinvolti), ma il dato importante da ricordareè che avere un parente con il glaucoma aumenta dicirca 8 volte la probabilità di esserne affetti.

Esistono tanti tipi di glaucoma, ma quelli che si riscon-trano con maggiore frequenza sono il glaucoma cro-nico (o ad angolo aperto - più avanti vedremo cosa èl’angolo in questione) ed il glaucoma acuto (o ad an-golo stretto). Il primo è caratterizzato da un decorsolento, privo di sintomi e da pressioni oculari media-mente elevate; il secondo ha un’insorgenza improv-visa, drammatica, con forte dolore oculare e rapidaperdita della funzione visiva costituendo una dellepoche emergenze oftalmologiche.

Prima di proseguire, però, vediamo di capire alcunecose fondamentali sulla pressione intraoculare.

Possiamo considerare il bulbo oculare come una sortadi pallina che può mantenere la sua forma (importan-tissima per una corretta messa a fuoco delle immagini)perché ha una pressione che lo tiene “gonfio”. Questaè data da un liquido (l’umor acqueo) che viene pro-dotto da un “rubinetto” posto internamente al bulbo(i corpi ciliari), e che, dopo aver circolato all’interno,fuoriesce da uno “scarico” che si trova a livello dell’an-golo irido-corneale (eccolo l’angolo di cui parlavamoprima) e che si chiama trabecolato uveo-sclerale. Il rap-porto tra quanto umor acqueo entra nel bulbo equanto ne esce determina la pressione intraoculare.Non esiste un valore “normale” di pressione, ma ai finipratici, per facilitare il lavoro quotidiano degli oculisti,si considera “normale” una pressione fino a 21 mmHg(millimetri di mercurio), viene considerata “sospetta”una pressione compresa tra 22 e 25 mmHg mentre sidice “patologica” una pressione superiore a 26 mmHg.Il grosso della popolazione “normale” ha una pressioneintorno ai 16-17 mmHg. Ricordiamoci però che questilimiti sono fittizi. In medicina non esistono limiti nettiper definire un evento, perché ogni essere umano èdiverso dall’altro, esistendo infatti numerosi fattori chepossono modificare questi valori. Ad esempio la pres-

MEDICINA

IL GLAUCOMA: COS’E` E COME SI DIAGNOSTICA

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sione intraoculare varia nel corso della giornata (siparla di ritmo circadiano, essendo spesso più alta almattino e più bassa la sera) e nel corso dell’anno (ritmocircannuale con valori più alti nei mesi invernali e piùbassi nei mesi estivi). Anche bere due-tre bicchierid’acqua poco prima della misurazione del tono ocu-lare può innalzare i valori ottenuti, come una tazzinadi caffè espresso o una tazza di cioccolata. La misura-zione della fluttuazione della pressione nel corso dellagiornata viene detta curva tonometrica ed è un esameimportante per la diagnosi del glaucoma. Una fluttua-zione superiore a 5 mmHg è indice di instabilità delsistema e segnala un paziente da tenere sotto strettocontrollo.

Per farlo il medico oculista ha a disposizione diversi tipidi esami, quali la gonioscopia (l’osservazione dell’an-golo camerulare), l’esame del disco ottico e quellocomputerizzato del campo visivo, ma sfortunata-mente non esiste un solo esame che possa, da solo,dare la certezza della diagnosi. Si tratta di una sorta diindagine poliziesca nella quale la somma di diversi in-

dizi, nessuno dei quali probante, porta il detective aformarsi un convincimento sull’identità del colpevole.

Riepilogando i punti salienti che abbiamo toccato:

Il glaucoma non da sintomi!

Controlliamo il tono oculare dopo i 40 anni specie seabbiamo una storia di glaucoma in famiglia.

Il tono da solo non basta!

Curva tonometrica, Gonioscopia, Fundus Oculi e Cam-pimetria Computerizzata sono i principali esami ne-cessari per porre diagnosi.

Ricordarsi che la diagnosi è frutto di un processo de-cisionale basato sull’analisi di numerosi elementi equindi, quando è presente glaucoma, è bene farsi se-guire da un solo specialista o da un Centro GlaucomaOspedaliero per garantire la necessaria continuità edadeguata valutazione dell’evoluzione della malattia.

dott. Giovanni Melchiorri

Medico specialista Oculista

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GIOCHI

Il Burraco è un gioco di carte della famigliadella pinnacola di cui si troverebbero le originiin Uruguay nella metà degli anni Quaranta.

Si gioca con due mazzi di carte francesi, comprensividei quattro jolly per un totale di 108 carte. I quattrogiocatori si affrontano in due coppie e siedono uno difronte all’altro.

Modalità di gioco:Come in altri giochi è possibile giocare singole partiteoppure tornei formati da più tavoli e, in entrambi i casi,sia singolarmente che in coppie o squadre.

Distribuzione delle carte:Nella realtà prima di ogni smazzata le carte vengonomescolate dal mazziere, tagliate, e poi distribuite unaalla volta in senso orario ad ogni giocatore finchè tuttiriceveranno 11 carte a testa. Successivamente si dovranno formare 2 mazzetti(chiamati pozzetti) anch’essi di 11 carte, prendendo lecarte dalla parte inferiore del mazzo e smistandole al-

ternativamente fino al completamento dei mazzettistessi. A questo punto si pone il resto del mazzo (tallone) co-perto al centro del tavolo scoprendo la prima carta cherappresenterà il primo scarto della zona scarti.

Valore delle Carte:- Jolly (30 punti)- 2 o Pinella (20 punti)- Asso (15 punti)- 8,9,10,J,Q e K (10 punti)- 3,4,5,6 e 7 (5 punti)

Scopo del Gioco:Ovviamente, come si evince dal nome, lo scopo delgioco è quello di fare almeno un Burraco ovvero calarea terra una combinazione di almeno 7 carte. Le combinazioni possono essere formate da cartedello stesso valore anche con semi uguali, oppure dacarte in sequenza dello stesso seme. Ogni combinazione può contenere un Jolly o una pi-nella soltanto.Viene a tal proposito considerato un Burraco pulitouna combinazione di almeno 7 carte nella quale nonsia presente alcuna matta (Jolly o pinella); in caso con-trario il Burraco si dice “sporco” e varrà meno punti.Nella realtà per indicare un Burraco si usa posizionarel’ultima carta in senso orizzontale rispetto alle altre.

Punteggio:I punteggi possono avere sia valore positivo che va-lore negativo.Il calcolo dei punti viene effettuato alla fine di ognismazzata.

I punteggi positivi sono dati da:1. La chiusura = 100 punti.2. Il Burraco Sporco = 100 punti.3. Il Burraco Pulito = 200 punti.4. La somma del valore delle carte in vetrina e cioè ditutte le carte calate sul tavolo.

I punteggi negativi sono dati da:1. La somma del valore nominale di tutte le carte ri-maste in mano a ciascun giocatore al momento dellachiusura.2. La mancata presa del pozzetto che in questo casofa perdere 100 punti.

G I O C H I A M O A B U R R A C O

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GUSTO

Prendiamo le mandorle e 150 gr di zucchero e frul-liamo il tutto affinché si ottenga un composto il piùsottile possibile.A questo punto aggiungiamo al composto il restodello zucchero (100 gr), la vanillina (1 bustina), e 100gr di zucchero a velo; ora aggiungere a questo impastogli albumi e mescoliamo bene ed energicamente finoa quando non otterremo un composto omogeneo.Non rimane adesso che dare forma ai nostri biscotti,quindi con la ‘pasta’ formiamo dei rombi di una lun-ghezza di circa 6-7 cm e appoggiamoli sopra le ostiedopodiché li metteremo sulla placca del forno doveresteranno per 24 ore.Passate 24 ore tagliate le parti di ostie che sporgonodai biscotti e accendete il forno a 60° e infornate i bi-scotti per 15 minuti circa, giusto il tempo per asciu-garli, a questo punto spolverate con zucchero a velo e i vostri ricciarelli saranno pronti !

I D O L C I D I N A T A L E

Ingredienti:

400 gr. mandorle sgusciate250 gr. zucchero

zucchero a velo 200 gr.vanillina 1 bustina

ostie2 albumi

Preparazione:

In una ciotola versate la farina setacciata e al centro rom-pete le uova, il burro, lo zucchero , il limoncello e lascorza grattugiata del limone e dell’arancia: lavorate amano gli ingredienti fino a quando otterrete un impastoomogeneo e compatto.Date al composto la forma di una palla e lasciatelo ripo-sare per mezz’ora. Create quindi dei cordoncini del dia-metro di un dito e con un coltello tagliate dei pezzettini.Fateli quindi friggere in abbondante olio fino a quandosaranno diventati ben dorati. Quando avrete finito di friggere tutto l’impasto, scio-gliete in una pentola ampia il miele e, quando saràdiventato liquido, spegnete il fuoco e versatevi gli struf-foli e gli zuccherini colorati. Girate con un cucchiaio di legno in modo che tutti glistruffoli si impregnino di miele: versate quindi gli struf-foli su un piatto con al centro un bicchierino e date aglistruffoli la forma di una ghirlanda!

RICCIARELLISTRUFFOLI

Ingredienti

- 400 gr di farina bianca- 1 arancia- 1 limone

- 50 gr di burro- 3 uova

- olio di semi- 30 gr di zucchero

- 3 cucchiai di limoncello- 350 gr di miele

- zuccherini colorati

Preparazione:

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VIAGGI

S U L B E L D A N U B I O B L USe avete poco tempo ma non volete perdervi

nemmeno un angolo di questa splendida città,vi proponiamo un itinerario che, in due/tre

giorni, vi consentirà di visitare i maggiori luoghi d’in-teresse, con brevi escursioni “fuoriporta” per ammirareil maestoso palazzo imperiale di Schönnbrun, resi-denza estiva degli Asburgo e il parco divertimenti Pra-ter dove troverete attrattive, per grandi e bambini, malasciate per ultima la famosa ruota panoramica: la vista

di Vienna che si presenterà ai vostri occhi sarà assolu-tamente fantastica.È praticamente obbligatorio iniziare il tour di Viennadalla cattedrale di S. Stefano, che è al tempo stesso ilcentro di Vienna e il simbolo cittadino. Capolavoro delgotico, la sua costruzione iniziò nella seconda metà delXIII secolo, per terminare 300 anni più tardi. Di notevole impatto sia per l’imponenza delle dimen-sioni che per l’originalità del tetto, interamente rive-stito di tegole policrome a losanghe, merita una sostanon solo per ammirare i suoi meravigliosi interni, maanche per visitare le catacombe - tra le più grandi d’Eu-ropa - o per salire sulla torre meridionale, da cui si

gode un’incantevole panorama della città. Dalla catte-drale prende il nome la piazza circostante, Stephan-platz, interamente pedonale, sulla quale si trovaanche il palazzo arcivescovile, che raccoglie il tesorodel Duomo.In direzione nord - ovest si diparte Graben, una piazzadi forma allungata che costituisce, insieme all’attiguaKarntnerstrasse (che ricorda in un certo senso la FifthAvenue di New York), il cuore commerciale della città.

Dopo aver ammirato le bellissime vetrine ed i sontuosiedifici che si affacciano sulla piazza ed aver tributatoun doveroso omaggio alla Colonna della Peste chene occupa il centro, si prosegue in direzione di Peter-sckirche, che domina con la sua facciata verticale l’esi-gua piazza antistante, dedicata appunto a S. Pietro.Percorrendo la vicina Tuchlaubenstrasse si giungealla più antica piazza viennese, Hoher Markt, origina-riamente foro dell’accampamento romano di Vindo-bona.Sotto la piazza sono stati ritrovati resti di edifici ro-mani, mentre il suo centro è dominato dalla Fontanadello sposalizio in marmo e bronzo, che ha sostituito

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una precedente colonna votiva li-gnea; tuttavia, la principale attrat-tiva turistica è l’orologio che ornala sede della compagnia assicura-tiva Anker: ad ogni ora sfila sulquadrante una figurina che rap-presenta un personaggio storico,e a mezzogiorno sfilano tutte in-sieme in un corteo musicale. Dalla parte settentrionale dellapiazza si imbocca Judengasseche attraversando le viuzze del-l’antico ghetto ebraico, conducealla Chiesa di S. Ruperto, l’edificioreligioso più antico della città, fon-dato nel 740. Dopo aver ammirato la splendidavista del Donaukanal che si godeda questo punto, lasciando lapiazza verso est, si sbocca sull’am-pia Rotenturmstrasse, che ci ricon-duce a Stephanplatz Sempre percorrendo Karntners-trasse, discendiamo verso l’Opera(dove alle 14 di ogni giorno c’è lavisita guidata - anche in italiano -a questo tempio della lirica mon-

diale). In questa strada e nelleviuzze che la intersecano è possi-bile mangiare un boccone nei nu-merosi ristoranti, fast food echioschi di hot dog. Cosa c’è di meglio per concludereil pasto di un caffè e una fetta ditorta al celeberrimo Hotel Sacher(che si trova al termine del trattopedonale, all’incrocio con Philar-monikerstrasse).Facendo due passi dall’Opera rag-giungerete in poco tempo il mae-stoso palazzo dell’Hofburg convisita obbligata degli apparta-menti della principessa Sissi edella collezione dei tesori impe-riali Non dimenticate, infine, una visitaall’imponente Rathaus, municipioviennese in stile neogotico e al Pa-lazzo barocco del Belvedere, verosimbolo della Vienna Imperiale,con i suoi meravigliosi giardini egli eleganti interni dove potreteammirare il celeberrimo Bacio diKlimt.Se vi rimane del tempo c’èNaschmarkt il mercato più fa-

moso di Vienna dove potrete gu-stare un pranzo tipico, tra cibo et-

nico e piatti viennesi. Infine andate a Grinzing dove travecchie case e viottoli, ci sono ca-ratteristiche taverne del vino.

Matteo Delfini

Trimestrale dell’ Associazione Nazionale Pensionati della Banca di RomaPresidente : Fulvio Matera

Via Padre Semeria, 9 Palazzina B00154 Romatel.: 06. 87 821 772 / 768 / 777 / 778 / 787 lunedì e giovedì10,00 - 12,00 / 14,00 -16,00mail: [email protected]: www.associazionepensionatibdr.it

Autorizzazione n. 264/08 del 07. 07. 2008

Direttore ResponsabileMaurizio BocconcelliComitato di Redazione Maurizio Bocconcelli - Luigi Mangione - MarcelloMantica - Fulvio Matera - Marina PalombiImpaginazione e graficaMatteo BocconcelliStampaCSC Grafica - Guidonia Montecelio (Roma) -

Articoli, lettere e pubblicazioni varie contenutein questo periodico impegnano tutto e soltantola responsabilità degli autori.

Distribuzione Gratuita

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Sintesi documentoNome file: VILLAGGIO DICEMBRE2013_villaggio.pdfTitolo: VILLAGGIO DICEMBRE2013_villaggio.qxdCreato con: PScript5.dll Version 5.2Applicazione: Acrobat Distiller 6.0 (Windows)Autore: provaCreato il: 03.12.2013 16:13:20Modificato il: 03.12.2013 17:16:33Dimensione file: 181.0 MByte / 185321.7 KByteTrapping: SconosciutoOutput Intent: ISO CoatedPDF/X Versione: -Versione PDF: 1.4Numero pagine: 20Formato documento: 226.00 x 315.00 mmFormato finale: 226.00 x 315.00 mm

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Informazioni addizionaliSeparazioni colore: 4

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