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EDITORIA VATICANA Anno VI | Numero 1 | Periodico bimestrale SPECIALE

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EDITORIA VATICANAAnno VI | Numero 1 | Periodico bimestrale

LIBRERIA EDITRICE VATICANA

SPECIALE

copertina LEV_1 16/04/14 13:05 Pagina 1

Editoriale3

Buona fortuna a lettori e visitatori!

La partecipazione della Santa Sede al XXVII Salone internazionale del libro

di Torino rappresenta una esperienza unica. È la prima volta, infatti, che

tanti libri realizzati da Libreria Editrice Vaticana, Musei Vaticani, Biblioteca

e Archivio Vaticano, Accademie Pontificie possono essere visti insieme in un

unico spazio. Una esposizione non di carta ma di idee, che trasporta il lettore

verso un mondo che viene da lontano, ma che al tempo stesso è vicino

all’uomo d’oggi, stimolandone la ricerca dell’eterno o appagandone la sete

di speranza.

Parola e parole dei Papi, biografie e agiografie, vicende storiche della Chiesa

cattolica, arte come via per la ricerca di Dio, percorsi biblici e di vita

spirituale.

Tutto un mondo da esplorare e conoscere davanti al quale l’homo sapiens

non può non rimanere attonito e sorpreso, mettendosi sulla scia del dantesco

“fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”.

La crisi della lettura, con la relativa disattenzione al libro, appartiene alla

stessa crisi della società ed è per questo che impegna tutti ad una inversione

di tendenza. Un nuovo e diverso mainstream per non soccombere

nell’anonimato di una società globalizzata.

Essere tra i libri per la Santa Sede ed in particolare per la Libreria Editrice

Vaticana è come riaffermare il senso di una missione, alla quale il libro dà

un contributo strumentale, metodologico e contenutistico. Andare oltre il

banale e l’idiozia per immergersi nell’avventura umana più vera, come può

essere la ricerca dello stesso Dio o dell’uomo. Trovare l’uomo e trovare Dio è

possibile. Ma occorre avere la curiosità e la decisione di prendere il proprio

libro. Take your book please and good luck!

Don Giuseppe Costa SDBDirettore della Libreria Editrice Vaticana

Editoriale

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Sorprendendo il mondoIl primo anno di Papa Francesco

Abbiamo appena vissuto un anno sor-prendente per la Chiesa e il mondo,non immaginabile un anno fa. In questigiorni i giornalisti stanno offrendo dap-pertutto le loro interpretazioni di quellache sembra una svolta straordinarianell’immagine del cattolicesimo. Uncardinale abbastanza anziano prove-niente dall’Argentina, non menzionatonella lotteria delle previsioni intorno alConclave del 2013, è diventato unafonte di ispirazione per tantissime per-sone in tutto il mondo. Anche perquelle che appartengono ad altre reli-gioni o per quelle che non credono innessuna religione. Una scrittrice ame-ricana, che si definisce atea, ha com-mentato che l’impatto di PapaFrancesco va oltre tutto ciò che ungenio di Public relations potrebbe maiimmaginare: per lei il Papa è commo-vente e autorevole perché è una per-sona di autenticità trasparente.Quindi oggi ci offre un kairos, un mo-mento opportuno, per presentare unlibro che ci fa ricordare innanzitutto iprimi tre mesi dopo il Conclave. Sonograto di questo invito che mi consentedi offrire qualche commento, non solosul libro di Stefan von Kempis, ma sualcuni aspetti di quest’anno che mi col-piscono come gesuita e come profes-sore di teologia.

Il libro ci offre una bella sintesi biogra-fica e visiva del background del cardi-nale Bergoglio.Sulla storia della sua biografia in ge-nere mi viene in mente un detto famosodel beato cardinale Newman: “To liveis to change, and to be perfect is to havechanged often”. Vivere è trasformarsi ela perfezione significa aver cambiatospesso. Credo che Padre Bergogliostesso abbia confessato di essere moltocambiato col passare degli anni, e inparticolare con la nascita della sua sen-sibilità per i poveri. Da giovane provin-ciale dei gesuiti in Argentina era, comelui stesso si è definito, troppo rigido eautoritario. Anche negli ultimi anni daarcivescovo, secondo le parole di suasorella, era piuttosto riservato e serio,ma a Roma, dice lei, si diverte ognigiorno. In breve, da Papa sembra cheabbia trovato una nuova qualità di li-bertà interiore, una capacità traspa-rente di comunicare la sua umanità e lasua sensibilità. E poi questo cambia-mento in lui è diventato la fonte del suoimpatto straordinario sul mondo. Del-l’origine e dei primi simboli di tuttaquesta storia di aria fresca, Kempisoffre una narrativa affascinante e moltoleggibile. Il suo libro ci fa ricordare alcuni gestiiniziali che hanno sorpreso il mondo in-

di Michael Paul Gallagher SJ *

* Professore emeritodi Teologia

fondamentale pressola PontificiaUniversitàGregoriana

Questo interventoè stato pronunciatoil 14 marzo 2014

presso la SalaMarconi della RadioVaticana di Roma,in occasione della

presentazionedel libro Papa

Francesco. Chi è,come pensa, cosa

lo aspetta(LEV, 2013)

di Stefanvon Kempis

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tero: essersi inchinato in silenzio sulbalcone di San Pietro per ricevere labenedizione del popolo in quella seraumida del 13 marzo, subito rifiutandoalcuni dei modi più elaborati di vestire;avere deciso di non vivere nel Palazzoapostolico, e avere adottato un linguag-gio semplice perché i pastori devonosentire l’odore delle pecore.In quella prima sera di un anno fa, eroinvitato in un programma della radio ir-landese. L’arcivescovo di Dublino, in-tervenendo alla stessa trasmissione,affermò che la scelta del nome France-sco diceva tutto. Questa era, in sé, lachiave della novità, come ora possiamovedere più chiaramente un anno dopo:una semplicità coraggiosa di stile, unapassione per una Chiesa povera per ipoveri; dando priorità ai temi essenzialidel Vangelo, la tutela della terra legataa un desiderio di pace e un impegnoconcreto per riformare e ricostruire laChiesa. Adesso abbiamo tante imma-gini che hanno incarnato tali priorità ehanno toccato il mondo intero. Essecomprendono, per evocare fra i diversimomenti narrati in questo libro con fo-tografie bellissime, la decisione di an-dare a Lampedusa e celebrare la messasu un altare costruito su relitti di bar-che affondate, o più recentemente lacolazione con tre uomini senza fissa di-mora e un cane per il suo 77° comple-anno nel mese di dicembre. Azioni

come queste parlano più delle parole,dando nuova autorità alle sue parolepreferite come l’amore, la gioia, la mi-sericordia, la tenerezza.Saltiamo ad un momento più recenteche mi ha colpito molto. Nel mese difebbraio Papa Francesco ha registratoun breve video per il suo amico angli-cano Tony Palmer, destinato a una riu-nione dei ministri pentecostali diKenneth Copeland in Texas. Iniziò bre-vemente in inglese e proseguì in ita-liano. Come ha detto lo stessoFrancesco, voleva parlare “il linguaggiodel cuore”. Guardando direttamente lafotocamera (apparentemente uniPhone), parlava lentamente sul pec-cato di separazione di cui siamo tuttiresponsabili, aggiungendo che Dio nondovrebbe mai iniziare un miracolo diunità senza finirlo. Spontaneamente hacitato la storia biblica dei fratelli diGiuseppe che scesero in Egitto percomprare cibo, ma avendo trovato unloro fratello, piansero in un abbraccioreciproco di guarigione, un momento

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che riassume tutto l’anelito per l’unitàdei cristiani. La reazione di Kenneth Copeland èstata di pregare (in lingue) con la suagrande congregazione e proclamare cheil fatto successo sarebbe stato inimma-ginabile fino a pochi decenni fa. Le im-magini di questo evento sono diventate“virale”, sono state viste su internet dapiù di 100.000 persone in soli tregiorni. Quello che mi colpisce di più èl’immediatezza delle parole del Papa,parole semplici, e fermandosi di tantoin tanto per trovare la migliore espres-sione. Questa è la sua forma preferita,non un discorso d’insieme, ma una con-versazione spirituale. Anche il suo do-cumento più esteso, Evangeliigaudium, è notevole per il suo tonoquasi colloquiale. Lo stile di Francesco

è orale e non scritto, esplorativo piutto-sto che esplicativo, e quindi raggiungesubito la gente. Poi ci sono anche innumerevoli esempiche rivelano la sua visione spirituale, ola sua teologia implicita. Per esempionella sua omelia, senza un testo prepa-rato per la festa del Sacro Cuore, par-lava come in molte occasioni dellatenerezza di Dio e poi ha aggiunto:“Questo potrebbe sembrare un’eresia,ma più difficile che amare Dio è la-sciarsi amare da Dio”. Questo è untema chiave della sua spiritualità, edallo stesso tempo un fondamento o me-glio una molla per il suo senso di mis-sione. La grazia di sentirci amati cispinge fuori da noi stessi come centroe verso le altre realtà umane, comedelle persone ferite che cercano unospedale da campo. Nella visione diFrancesco solo l’esperienza di questodono dell’amore di Dio può liberare laChiesa dalla tendenza di essere chiusao auto-referenziale. Qui abbiamo untipo di cerniera o cardine della sua vi-sione dove la contemplazione e l’azionesi nutrono. Naturalmente sarebbe sbagliato descri-vere Papa Francesco come qualcunoche rende il Vangelo troppo dolce.Nella sua prima omelia rivolta ai cardi-nali nella Cappella Sistina, il giornodopo la sua elezione, la sua prima cita-zione è stata dello scrittore francese

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Léon Bloy (un convertito dall’ateismocon una fede austera e militante): “Chinon prega il Signore, prega il diavolo”.Questo riconoscimento del conflittospirituale, o della spiritualità “dialet-tica”, è stata forte in molti discorsi diquesto primo anno. In questi momentiil Papa assomiglia ad un maestro deinovizi vecchio stile. Il suo messaggio,spesso nelle omelie quotidiane, è di pu-rificazione del cuore, di smascherare letentazioni di fare il Vangelo troppo ac-cogliente. In tutto questo sta echeg-giando la cosiddetta seconda settimanadegli esercizi spirituali di Sant’Ignazio. In sintesi i gesti generosi e le parole at-traenti e severe vanno di pari passo. Ci-tiamo quattro delle sue parole chiave inquesto senso. La tenerezza è esigente,ci invita fuori di noi stessi. La miseri-cordia di Dio è ambiziosa, cerca la no-stra conversione. La cultura di incontromira a guarire la nostra vulnerabilitàreciproca o la nostra piccolezza. Aprirele porte (o andare verso le periferie) si-gnifica sia la possibilità di uscita che lapossibilità di ingresso.Prima di concludere vorrei citare nuo-vamente Newman e questa volta per in-dicare la zona dove mi sembra chePapa Francesco abbia avuto l’impattopiù sorprendente e più drammatico pertante persone. Disse Newman una voltain contrasto col primo ministro Peel: “Ilcuore viene raggiunto non attraverso

l’intelletto ma attraverso l’immagina-zione”. Qui abbiamo una chiave di let-tura di Francesco, che staraggiungendo i cuori attraverso unaserie di immagini parlate e una serie diimmagini visive o di azioni simboliche.Forse la centralità dell’immaginazionenel suo modo di comunicare ha qual-cosa in comune di nuovo con Sant’Igna-zio. Basta ricordare alcune espressioni:“I cristiani malinconici hanno la facciada peperoncino all’aceto”; Dio non èindefinito e diffuso, come uno spraysparso un po’ ovunque. E basta aggiun-gere le tante immagini di tenerezza peri più deboli: il lavaggio dei piedi ai gio-vani detenuti durante la festa del Gio-vedì Santo o il lungo abbraccio con unuomo affetto da una malattia terribiledella pelle. “Il cuore viene raggiuntonon attraverso l’intelletto ma attraversol’immaginazione”.Con questa espressione di Newman co-mincio a capire perché Francesco con-tinua a sorprendere il mondo e toccarei cuori di tante persone, vicine o lon-tane dalla Chiesa. Quindi in questocontesto e in questo spirito, benvenutoal nuovo libro di Stefan von Kempis checi ricorda in maniera ricca e completail background di Bergoglio, e poi i primimesi da Papa: attraverso queste pagine,possiamo scoprire i semi profetici checontinuano a sorprenderci un annodopo. u

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La Libreria Editrice Vaticanaper Papa Francesco

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Impegnata a far conoscere l’attività pastorale di Papa Fran-cesco, nel corso del suo primo anno di pontificato la LibreriaEditrice Vaticana ha pubblicato numerosi volumi a sua firma:ha dato avvio alla collana “Le parole di Papa Francesco”, cheriunisce le sintesi delle omelie del mattino, i testi delle cate-chesi del mercoledì e i saluti pronunciati prima dell’Angelusdomenicale, ma ha anche consegnato alle stampe raccolte di

omelie e discorsi dell’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio,arcivescovo di Buenos Aires. Ha inoltre diffuso la sua primaEnciclica, Lumen fidei, e l’Esortazione apostolica Evangeliigaudium, sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale. Tre ivolumi pubblicati in coedizione con Jaca Book.In queste pagine, la rassegna delle copertine di tutti i libri diPapa Francesco editi dalla LEV. u

9 Papa

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Editoria 10

Lo stand al Salone del Libro di Torino,il successo delle pubblicazioni su papaFrancesco, le novità editoriali in vistadella canonizzazione di Giovanni PaoloII, l’ormai prossimo Catechismo invideo. A colloquio con ZENIT, donGiuseppe Costa SDB, direttore dellaLibreria Editrice Vaticana (LEV), haillustrato le attività in corso e lepubblicazioni imminenti. Ribadendo unpunto fermo: nessun successo editoriale,nemmeno per i temi sulla crestadell’onda, va dato per scontato.

Dall’8 al 12 maggio si terrà il Sa-lone del Libro di Torino, al qualesarà presente uno stand dellaSanta Sede: che spazio avrà laLEV in questo padiglione?All’interno del padiglione della SantaSede, la LEV occuperà il 70% di unospazio di 400 metri quadrati. L’Edi-trice Vaticana esporrà i suoi libri incompagnia delle altre edizioni esi-stenti all’interno del Vaticano: iMusei, l’Archivio Vaticano, la Biblio-teca Vaticana e anche alcune Acca-demie Pontificie che hanno unaproduzione in proprio. In questo con-testo la LEV porterà tutta la sua piùrecente produzione ed in particolarele pubblicazioni relative ai papi Gio-vanni Paolo II, Benedetto XVI eFrancesco. Ci saranno circa un mi-

gliaio di titoli che verranno esposticon le loro copertine ed è la primavolta che un’editrice vaticana esponequasi per intero il suo catalogo.Dopo un anno di pontificato sonocentinaia i volumi pubblicati supapa Francesco dalle case editricidi tutto il mondo: che tipo di con-tributo editoriale sta offrendo laLEV per diffondere la predica-zione e il magistero dell’attualepontefice?La LEV ha i diritti sui testi dei sommipontefici, pertanto noi pubblichiamol’intero magistero di papa Francesco:abbiamo iniziato pubblicando le ca-techesi dell’Udienza del mercoledì edell’Angelus, che sono raccolte incinque volumi, e, periodicamente,nell’ambito di una collana autonoma.Abbiamo pubblicato, come ci è statoconcesso, le omelie del mattino indue volumi, nella versione che vienepubblicata ogni giorno dall’Osserva-tore Romano, secondo un accordo conla Segreteria di Stato. Abbiamo poiraccolto dei volumi su temi particolaricome quello recentissimo sulle ome-lie pasquali del cardinale Bergoglio,avendo noi acquisito dall’arcivesco-vado di Buenos Aires, i diritti relativialle omelie di Francesco, prima di di-ventare papa, a partire dal 2003. I no-stri volumi stanno riscuotendo un

Quando il Papadiventa un bestseller

di Luca Marcolivio *

*intervistapubblicata suZenit.org il 27Marzo 2014

Il direttore della Libreria Editrice Vaticana, don Giuseppe Costa,annuncia nuove pubblicazioni su Bergoglio e Wojtyla

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11 Editoria

ottimo successo, sottolineato dallenumerose richieste di traduzione al-l’estero: stiamo riscontrando un rin-novato interesse da parte dei paesiche già seguivano Benedetto XVI,con una particolare accentuazione perquanto riguarda l’America Latina. Pa-recchie case editrici latino-americanesi sono avvicinate al magistero ponti-ficio e questo è un fatto nuovo.Qual è, a suo avviso, il segreto delsuccesso “editoriale” di papaFrancesco?L’interesse verso il magistero dellaChiesa Cattolica era già notevole conBenedetto XVI ed è cresciuto conRatzinger vista la sua dimensione digrande teologo e di comunicatoredella carta stampata. Lo stile di Be-nedetto XVI è uno stile che ancora af-fascina i lettori. C’è tuttavia unadiversità di approccio tra la tipologiadei lettori di papa Ratzinger e quellidel pontefice regnante. Certamente lapopolarità di papa Francesco, con ilsuo approccio per frasi che colpi-scono l’immaginario della gente, fa-vorisce una diffusione dei suoi testiscritti anche se la gente non pensa aisuoi testi magisteriali, a differenza diquanto succedeva con BenedettoXVI. È un successo notevole ma nonè affatto scontato, è un successo chebisogna conquistare sul mercato.Avete in programma uscite parti-

colari in vista della canonizzazionedi Giovanni Paolo II?Avevamo già pubblicato parecchilibri in occasione della beatificazionedi Giovanni Paolo II, quindi ripropor-remo quei volumi. Tra i nuovi testi èin preparazione un libro a cura dellavaticanista Giovanna Chirri, destinatoai più giovani, e la traduzione italianadegli Scritti Spirituali, un diario cheabbraccia più di quarant’anni (1962-2003) della vita di Karol Wojtyla. Ab-biamo poi ripubblicato i suoi scrittipoetici, rilanciandoli in un unico vo-lume. Nell’ambito dell’editoria sussi-diaria segnalo dei calendari dedicatial pontefice polacco.A che punto è la realizzazione delCatechismo in video?Il Catechismo in video è una bellainiziativa, preparata da CrossinMediaGroup, una società creata apposita-mente dai produttori per “trasportare”il Catechismo in una serie di video diottima qualità in cui vengono utiliz-zate l’immagine, la musica e le pa-role, con illustri testimonial.L’iniziativa è già a buon punto: ab-biamo concesso i diritti ma la produ-zione resta di CrossinMedia Group.Da quello che già ho visto, si tratta diun eccellente prodotto che speriamopossa moltiplicare in maniera egregiala diffusione del Catechismo dellaChiesa Cattolica. u

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Giovanni XXIII 12

Una ricostruzione ampia e dettagliata della

missione di monsignor Angelo Giuseppe

Roncalli in Bulgaria, ove ebbe inizio il suo

ministero episcopale. La offre questo studio

storico-diplomatico alla luce delle nuove

fonti archivistiche, pubblicato nella Collana

“Atti e Documenti”, curata dal Pontificio Co-

mitato di Scienze Storiche.

Nominato arcivescovo da Pio XI nel 1925,

monsignor Roncalli fu inviato in Bulgaria in

qualità di Visitatore apostolico, soprattutto

con il compito di provvedere ai gravi bisogni

della piccola e disastrata comunità cattolica.

“Con la nomina a Visitatore apostolico in

Bulgaria – osserva l’autore nell’introduzione

–, Roncalli entrò nella carriera diplomatica

della Santa Sede senza una preparazione

specifica”. Il suo incarico, inizialmente a ter-

mine, si trasformò in una permanenza decen-

nale, durante la quale Roncalli pose le basi

per l’erezione della Delegazione apostolica a

Sofia, della quale divenne nel 1931 il primo

titolare. Roncalli rimase in quella sede fino

al 1934, quando venne trasferito alla Dele-

gazione apostolica in Turchia e Grecia.

“Il decennio bulgaro di monsignor Roncalli

– nota ancora l’autore – è un capitolo impor-

tante nella vicenda biografica di un uomo

che, eletto Papa nel 1958, avrebbe segnato

una svolta nel cammino verso l’unità delle

Chiese cristiane: lo sviluppo della sensibilità

ecumenica”.

“Si può ben dire – rileva nella prefazione

Massimo de Leonardis, ordinario di Storia

delle relazioni e delle istituzioni internazio-

nali e direttore del Dipartimento di Scienze

Politiche dell’Università Cattolica del Sacro

Cuore di Milano – che la sede di Sofia da un

lato aprì a monsignor Roncalli le porte di una

carriera ecclesiastica di ampi orizzonti, dal-

l’altro costituì un’esperienza formativa assai

importante per l’apertura ecumenica, che co-

stituirà uno dei tratti fondamentali del suo

Pontificato”. Questo lavoro si basa su un

lungo e attento studio archivistico, grazie al-

l’apertura degli Archivi Vaticani alla consul-

tazione dei fondi del Pontificato di Pio XI,

decisa da Benedetto XVI nel 2006.

Il volume è articolato in due parti. La prima

tratta della rappresentanza pontificia in Bul-

garia nel decennio 1925-1935, dapprima

come Visita apostolica, poi come Delega-

zione apostolica. Nella seconda parte è ap-

profondita l’azione diplomatica di monsignor

Roncalli, negli anni che lo videro rappresen-

tante della Santa Sede in Bulgaria (1925-

1934). L’opera è arricchita da un ricco

apparato di consultazione, che comprende un

elenco di fonti documentarie inedite dell’Ar-

chivio Segreto Vaticano, dell’Archivio Storico

della Sezione per i Rapporti con gli Stati

della Segreteria di Stato e dell’Archivio della

Congregazione per le Chiese Orientali, una

ampia bibliografia ragionata, l’indice dei

nomi e dei luoghi. u

La missione di monsignor Roncalliin Bulgaria, alla base

della sua sensibilità ecumenica

LA SOLLECITUDINEECCLESIALE DIMONSIGNOR RONCALLIIN BULGARIA (1925-1934)di Kiril Plamen Kartaloff

LEV, Città delVaticano 2014Pagine 338Euro 26,00

Il volume è statopresentato il 27marzo presso la

Sala Marconi dellaRadio Vaticana.Dopo i saluti dipadre Bernard

Ardura,presidente del

PontificioComitato di ScienzeStoriche e di donGiuseppe Costa,direttore della LEV,

sono intervenutiRita Tolomeo,docente pressol’università di

Roma La Sapienzae Massimo

de Leonardis,docente pressol’Università

Cattolica del SacroCuore di Milano.L’incontro è stato

moderato damonsignor Luigi

Michele dePalma,

segretario delPontificio Comitato

di ScienzeStoriche.

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13 Giovanni Paolo II

Karol e Jerzystoria di un’amicizia ritrovata

IL PAPAE L’AMICO EBREO

STORIADI UN’AMICIZIA

RITROVATAdi Gian Franco

Svidercoschi

LEV-Cairo, Città delVaticano-Milano 2014

Pagine 128Euro 10,00

“Si erano conosciuti sui banchi di scuola, già in primaelementare, ed erano diventati subito amici per lapelle. A Wadowice, una cittadina a sessanta chilometrida Cracovia, Lolek e Jurek erano cresciuti pratica-mente insieme fino alla maturità ginnasiale. (…) L’unoera cattolico, l’altro ebreo, così come tanti altri lorocompagni. Ma a quel tempo la diversità di apparte-nenza religiosa non era un problema”. Inizia così l’av-vincente racconto di Gian Franco Svidercoschisull’amicizia tra Karol Wojtyla, poi Papa GiovanniPaolo II, e Jerzy Kluger, tra un cattolico e un ebreo,presentato presso la Rettoria di San Stanislao a Romail 23 gennaio, nella vigilia della Giornata della Memo-ria delle vittime della Shoah. Il libro ripropone la storiadi un’amicizia nata nella Polonia degli anni Venti e du-rata tutta una vita, anche se la guerra separò per quasitrent’anni i due amici, ritrovatisi poi a Roma al terminedel Concilio Vaticano II. Un’“amicizia ritrovata”,quindi, che continua anche dopo l’elezione di Wojtylaal pontificato, e che diviene messaggio universale diun dialogo possibile. Secondo l’autore, questa storia“è di una attualità enorme e assume oggi un valore su-periore, in un mondo attraversato da violenza, odio eintolleranza”. Nel suo saluto introduttivo, don Giu-seppe Costa, direttore della LEV, si è rallegrato per“l’alleanza strategica” tra un’editrice cattolica e unalaica, che permette di “allargare al massimo la diffu-sione del volume, anche in mercati non strettamentecattolici”. Gianni Letta lo ha definito un libro “pro-fetico”: “Tradotto in 20 lingue, in 60 Paesi, spesso harappresentato, per la presentazione congiunta da partedi autorità cattoliche ed ebraiche, l’inizio di un dialogoche da Roma si è propagato in tante parti del mondo”.Per lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Co-munità di Sant’Egidio, “è un libro di storia, anche se

scritto come un romanzo, che ha fatto il girodel mondo e credo sia servito a spiegare i rap-porti tra ebrei e cristiani meglio di tanti docu-menti”, e ciò attraverso la “tenera carnalità diun’amicizia”. Ha concluso l’incontro il rab-bino capo della Comunità ebraica di Roma,Riccardo Di Segni, secondo il quale “bar-riere ancestrali sono crollate, anche grazie astorie come questa”. u

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Opera Omnia 14

Fede, ragionevolezza, libertà. Ruotaintorno a questi tre concetti l’erme-neutica fondamentale del Gesù di Na-zaret di Benedetto XVI, secondo ilprefetto della Congregazione per laDottrina della Fede nonché curatoredell’Opera omnia di Ratzinger pub-blicata dalla Libreria Editrice Vati-cana, cardinale Gerhard LudwigMüller. Che in un amplissimo inter-vento dal titolo “L’incontro personalecon Cristo nella Chiesa. Gesù di Na-zaret nella trilogia di Joseph Ratzin-ger-Benedetto XVI” – tenuto nel po-meriggio del 20 marzo presso l’AulaMagna dell’Istituto Superiore diScienze Religiose “San Roberto Bel-larmino” di Capua, innanzi a oltre250 persone – ha presentato il sestovolume, tomo 1, dell’Opera omnia diJoseph Ratzinger: Gesù di Nazaret. Lafigura e il messaggio, che riunisce latrilogia dedicata dal Papa emerito Be-nedetto XVI a Gesù.L’opera. “La persona di Gesù – notaMüller – è colta nella prospettiva difede, secondo una profonda ragione-volezza, che si rivolge umilmente allalibertà di chi legge”. Una “straordi-naria opera di circa novecento pa-gine” spiega il cardinale mostrandoil volume, che “ci offre l’opportunitàdi riflettere ad ampio raggio sull’in-contro con Cristo nella Chiesa”. A chi

è rivolta? Non solo agli studiosi, maanche ai lettori comuni, sia credentiche non credenti, in quanto l’autore“afferma di essere «guidato dall’er-meneutica della fede, ma al contempotenendo conto responsabilmente dellaragione storica, necessariamente con-tenuta in questa stessa fede»”. Rat-zinger adotta uno stile che “si avvi-cina a quello dei Padri della Chiesa– spiega Müller –, che amavano col-legare alcuni riferimenti dell’AnticoTestamento alle scene evangeliche,per mostrare la novità di Gesù, in unasorta di continuità con l’antica alle-anza”.Fede e storia. Ma v’è un conflittoche va sanato, la separazione “tra ilGesù storico e il Cristo della fede”,tra “il mondo della coscienza dello

Nel Gesù di Ratzinger,l’incontro personale

con Cristo nella Chiesa,

di Luca Caruso *

* articolopubblicato daKorazym.org il

23 marzo2014

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spirito” e il “campo della materia,della natura, della storia e della so-cietà”. “Pur ammettendo un nucleostorico dell’evento di Gesù – così Mül-ler sintetizza alcune teorie influenzateda empirismo e positivismo –, si ren-deva necessaria una purificazione delsuo rivestimento soprannaturalisticoe mitologico”, il cui risultato “altronon era stato che il prodotto della pro-iezione su Gesù delle immagini idealidegli autori e del loro tempo”.Oggi la nuova impostazione della cri-stologia dogmatica avverte piuttosto“l’esigenza irrinunciabile di ricom-porre prospettiva ‘dall’alto’ e prospet-tiva ‘dal basso’, evitando di accettarecome punto di partenza l’alternativatra Gesù storico e Cristo della fede”.V’è secondo il cardinale un “inscin-dibile nesso tra storia e trascendenza,costitutivo dell’evento di Cristo, atte-stato dai Vangeli”, che permette disottrarsi ai due estremi: da una parte“una concezione oggettivistica dellarivelazione”, dall’altra “un soggetti-vismo trascendentalistico”. “Solo unariflessione storica trascendentale renderagione del superamento dell’opposi-zione tra soggetto ed oggetto, tra storiae dogma, tra Gesù della storia e Cristodella fede”.È sullo sfondo di questa ermeneuticacristologica fondamentale, tra storicitàe trascendenza, che prende forma lo

studio storico-teologico di Joseph Rat-zinger-Benedetto XVI, che con iltratto peculiare della testimonianzacredente si propone “di illustrare ilcammino messianico di Gesù inmezzo al suo popolo, fino al suo esitopasquale, cui si aggiungono i raccontidella infanzia”. È nell’unità del sog-getto di Cristo che si spiega la plura-lità delle testimonianze evangeliche,e “attraverso questa feconda tensionetra unità e pluralità si dischiude l’ac-cesso alla continuità sostanziale trail Gesù storico dei Vangeli e quellopredicato dalla Chiesa”, che da Pietroai suoi successori rende ragione dellapresenza attuale di Gesù nella vitaecclesiale. Così anche Benedetto XVIoffre la propria testimonianza di unincontro, con il linguaggio di oggi,mediato dalla sua esperienza eccle-siale.I contenuti. “Potremmo dire – con-sidera Müller – che in quest’opera,l’autore espone in forma narrativa emeditativa il contenuto della sua pro-spettiva cristologica fondamentale,presentata in modo sistematico nelvolume Introduzione al cristianesimo(1968)”.

Opera Omnia15

GESÙ DI NAZARETLA FIGURAE IL MESSAGGIO

LEV, Città del Vaticano 2013Pagine 792Euro 55,00

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Nel primo volume, “Benedetto XVImette in risalto la singolare immedia-tezza del rapporto di Gesù con Dio,al quale si riferisce in quanto ‘Figlio’”: “La viva umanità di Gesù è sempreriferita ed orientata al Padre, comealla sua origine e al suo destino”.Gesù, scrive Benedetto XVI, «ci stadavanti non come un ribelle né comeun liberale, ma come l’interprete pro-fetico della Torah, che Egli non abo-lisce, ma porta a compimento». Finoall’estremo del dono di sé, in cui“Gesù crocifisso è il mediatore esca-tologico del regno di Dio”: «Non po-tendo l’uomo offrire nulla a Dio, perla propria colpa, è Dio stesso che sifa carico di offrirsi a lui e per lui»precisa Ratzinger. È qui che siesplica “l’agire di Dio nel mondo, chenon tocca solo la sfera spirituale, maanche quella materiale”. La risurre-zione, asserisce il Papa emerito nelsecondo volume, «è un evento dentrola storia che, tuttavia, infrange l’am-bito della storia e va al di là di essa».Il messaggio dei Vangeli perviene cosìall’essenza del rapporto tra l’azionedi Dio e la risposta umana: solo la li-bera accettazione da parte dell’uomopermette l’incontro con Gesù nella

vita della Chiesa.Conclusioni. L’incontro, introdottodal professor Antonio Tubiello, diret-tore dell’Istituto Bellarmino, moderatoda don Giuseppe Merola, della Libre-ria Editrice Vaticana, è stato conclusoda monsignor Salvatore Visco, arci-vescovo di Capua. “Siamo lieti, comeChiesa di Capua – ha sostenuto il pre-sule –, di aver potuto accogliere que-sto evento che supera il confine del-l’avvenimento letterario per diventareanche una manifestazione di partico-lare riconoscimento e affetto per ilPapa emerito”. “Ricordo ancora – harilevato monsignor Visco col pensieroalla visita ad limina che svolse nelgennaio 2013 –, la premura, la deli-catezza e l’attenzione di Sua Santitàper ciascuno di noi mentre ci ascol-tava con pazienza e ci dedicava, senzarisparmio, parole di sostegno e di con-forto che rivelavano una profonda co-noscenza della realtà delle nostre dio-cesi”. Pregando infine il cardinaleMüller “di trasmettere a Sua SantitàBenedetto XVI il nostro filiale affetto,la nostra affettuosa vicinanza e i sen-timenti di riconoscenza per quantoha fatto e ancora farà per la crescitadel Regno di Dio”. u

Opera Omnia

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Curato dell’arcivescovoNikola Eterovic, già se-gretario generale del Si-nodo dei Vescovi e ogginunzio apostolico a Ber-lino, questo volume riu-nisce per la prima voltatutti gli interventi sino-dali del cardinale JosephRatzinger, poi Papa Be-nedetto XVI. Si ha cosìl’opportunità di ripercor-rere ben 20 Assembleesinodali alle quali egli ha preso parte, dal 1977,quando da arcivescovo di Monaco e Frisinga in-tervenne alla IV Assemblea, sul tema “La cate-chesi del nostro tempo”, al 2012, su “La nuovaevangelizzazione per la trasmissione della fedecristiana”.Nell’insieme, il cardinale Ratzinger-BenedettoXVI ha partecipato a dieci Assemblee GeneraliOrdinarie, una Straordinaria e nove Speciali.Come Papa ha presieduto cinque Assemblee si-nodali: tre Assemblee Generali Ordinarie (2005,2008 e 2012) e due Assemblee Speciali (nel 2009per l’Africa e nel 2010 per il Medio Oriente). Isuoi contributi durante i Sinodi dei Vescovi comepure i suoi pronunciamenti ai Consigli di Segre-teria Generale consentono pertanto, come lostesso Papa emerito afferma in una lettera all’au-tore, di “vedere il cammino dei Sinodi di questiultimi 35 anni e nello specchio dei Sinodi la col-laborazione dei Vescovi e del Papa e la matura-zione dell’eredità del Concilio Vaticano II”.

Il volume è stato presentato dai cardinali CamilloRuini e Gerhard Ludwig Müller, e dallo storico An-drea Riccardi, nel pomeriggio del 29 aprile pressol’Istituto Patristico Augustinianum di Roma.

JOSEPH RATZINGER BENEDETTOXVI E IL SINODO DEI VESCOVIdi Nikola EterovicLEV, Città del Vaticano 2014Pagine 554Euro 34,00

Sinodo17

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Chiesa 18

Il titolo dell’opera – che riunisce unaserie di interventi e articoli del cardi-nale Gerhard Ludwig Müller, pre-fetto della Congregazione per laDottrina della Fede, insieme a testiinediti – è tratto da una esclamazionepronunciata da Papa Francesco nelmarzo scorso, durante la sua primaudienza pubblica dopo l’elezione, coni giornalisti nell’Aula Paolo VI. Pro-prio Papa Francesco ha firmato la pre-fazione del volume. “Il denaro e ilpotere economico – annota in un pas-saggio – possono essere un mezzo cheallontana l’uomo dall’uomo, confinan-dolo in un orizzonte egocentrico edegoistico”. Ma il Pontefice aggiungeche quando “l’uomo è educato a rico-noscere la fondamentale solidarietàche lo lega a tutti gli altri uomini –questo ci ricorda la Dottrina socialedella Chiesa – allora sa bene che nonpuò tenere per sé i beni di cui di-spone”.Il volume è stato presentato il 25 feb-braio a Roma, presso la Sala San PioX. Insieme all’autore sono intervenutiil cardinale Oscar Andrés Rodrí-guez Maradiaga, arcivescovo di Te-gucigalpa (Honduras) e padreFederico Lombardi, direttore dellaSala Stampa della Santa Sede. Tra ipresenti, anche padre Gustavo Gu-tiérrez, uno dei fondatori della Teolo-gia della liberazione, e padre Josef

Sayer, che hanno rivolto un saluto alpubblico e che hanno firmato alcunidei contributi del volume: due Gutiér-rez, il primo su “L’opzione preferen-ziale per i poveri ad Aparecida”,l’altro su “La spiritualità dell’eventoconciliare”, uno Sayer, sul tema “Po-vertà: la sfida della fede”.“In questo libro troverete cuore, vita,esperienza” ha notato il cardinale Ro-dríguez Maradiaga, mentre il teologoperuviano Gutiérrez ha così concluso:“Il prossimo è colui al quale noi ci av-viciniamo, la persona a cui andiamoincontro nella misura in cui lasciamoil nostro sentiero. Il prossimo è chirendiamo tale; si tratta di rendereprossimo, e quindi di amare, chi è lon-tano”. u

POVERAPER I POVERI

LA MISSIONEDELLA CHIESA

di Gerhard Ludwigcard. Müller

LEV, Città del Vaticano 2014Pagine 312Euro 20,00

per amare ogni uomoUna Chiesa povera

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Scopo di questo elegante vo-lume illustrato di araldica eccle-siastica è “quello di aiutare chidesidera conoscere ed usare talelinguaggio per capire, leggereed interpretare gli stemmi eccle-siastici, oppure per comporrenuovi blasoni in modo corretto”.“L’Araldica è un linguaggio –spiegano gli autori nella loro in-troduzione –. E l’araldica eccle-siastica è un ramo, o uncapitolo, dell’araldica gene-rale”. Essa considera gli stemmidegli ecclesiastici o di partico-lari enti ecclesiastici, e permezzo di elementi simbolici“deve presentare in un modosemplice ed immediato le qua-lità e caratteristiche della persona”. Possiede quindi unapropria “grammatica”, che prende in esame lo scudo ela sua composizione; una “sintassi”, che offre indica-zioni circa i rapporti tra gli elementi di uno stemma; eun suo “vocabolario”, con le regole della “blasonatura”(la descrizione verbale di un stemma mediante i lemmie il fraseggio proprio dell’araldica). Gli autori approfon-discono ciascuna di queste voci, e ad esse segue un glos-sario, che propone una panoramica vastissima di oltre1500 termini del linguaggio araldico, e una ricca biblio-grafia. Vengono inoltre presentati e descritti gli stemmidi vari cardinali, vescovi e patriarchi e, molto approfon-ditamente, quelli dei Papi Giovanni Paolo II, BenedettoXVI e Francesco.“Uno stemma deve indicare le caratteristiche della per-sona, la sua idealità, la sua giurisdizione. Questo Ma-nuale si propone di aiutare coloro che vogliono costruireuno stemma ecclesiastico a farlo in maniera corretta, op-pure a non farlo”, ha affermato presentando l’opera ilcardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, indi-cato come “la massima autorità araldica della Chiesacattolica” dal presidente dell’Istituto Araldico Genealo-gico Italiano Pier Felice degli Uberti, nella sua prefa-zione all’opera.Per don Antonio Pompili “il Manuale vuole offrire unostrumento agevole, di facile comprensione per tutti”. Èun “ABC dell’araldica”, che fornisce linee guida per“una giusta selezione degli elementi che indicano di-gnità e ufficio della persona, e per una loro armonicacomposizione”, evitando “abusi o usi impropri”.

Araldica19

MANUALE DI ARALDICA ECCLESIASTICANELLA CHIESA CATTOLICAdi Andrea card. Cordero Lanza di Montezemoloe Antonio PompiliLEV, Città del Vaticano 2014Pagine 210Euro 24,00

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Laici 20

Un manuale sul ruolo dei fedeli laicinella Chiesa e nel mondo, scritto dalcardinale nigeriano Francis Arinze,prefetto emerito della Congregazioneper il Culto Divino e la Disciplina deiSacramenti.12 capitoli nei quali l’autore si con-centra su ciò che è distintivo nell’apo-stolato dei fedeli laici, che “formano il99,9% della Chiesa”. Si inizia con al-cune riflessioni sulla chiamata all’apo-stolato di ogni battezzato, la naturadell’apostolato deilaici e le varieforme in cui que-sto può essereespresso. Ma ilmessaggio cen-trale dell’opera ri-siede nellarisposta all’inter-rogativo “Cosa c’èdi tanto particolare nell’apostolato deilaici che lo distingue dall’apostolatodel clero e dei religiosi?”.Il cardinale Arinze ripercorre cosìquanto la Chiesa ha teorizzato sui laiciin una serie di documenti, a partire dalConcilio Vaticano II, con la Costitu-zione pastorale Gaudium et spes, laCostituzione dogmatica Lumen gen-tium e il Decreto sull’apostolato deilaici Apostolicam actuositatem. Se-guono l’Esortazione apostolica Evan-gelii nuntiandi di Paolo VI, laChristifideles laici di Giovanni PaoloII e diversi interventi di BenedettoXVI.L’autore declina poi quali sono le ra-

gioni più urgenti per l’azione dei laici,dall’esclusione di Dio dalla vita dellasocietà alla difesa del matrimonio edella famiglia, dall’evangelizzazionedella politica all’immagine del Van-gelo presente nei mass media. “Comestanno contribuendo i laici al tessutosociale in modo che la vita in societàsia il più vicino possibile all’ideale delVangelo? – si domanda il porporato –.Fanno qualcosa i laici quando si ac-corgono che i mass media presentano

le posizioni catto-liche sul matrimo-nio, la difesa delnascituro e l’im-portanza della re-ligione nellaformazione comeantiquate e con-servatrici?”.Il cardinale si sof-

ferma quindi sui risultati raggiunti daalcune iniziative attuate in diversiPaesi, fornendo argomenti per supe-rare le esitazioni riguardo all’impegnoattivo dei laici, che spesso hanno ori-gine dall’errore di “identificare laChiesa con il clero e considerare lamissione della Chiesa coincidente conl’apostolato del clero”.L’autore osserva in proposito che nellaChiesa “ci sono diversi ruoli e mini-steri” e tutti sono “necessari e comple-mentari”, poiché sopra ogni cosarimane una certezza: “La missionespecifica del fedele laico è di portarelo spirito di Cristo nelle varie sferedell’ordine secolare”. u

Il ruolo dei laicinella Chiesa e nel mondo

IL RUOLODISTINTIVO DEL LAICO

di Francis card. Arinze

LEV, Città del Vaticano2014

Pagine 148Euro 10,00

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Mass Media21

Il volume è statopresentato a Napoliil 7 aprile, presso la

Casa dei GesuitiIstituto Pontano.

Dopo i saluti di TinaMoccia, rettore

dell’Istituto Pontanoe di Amedeo Manzo,

presidente dellaBanca di CreditoCooperativo di

Napoli, sono interve-nuti: Alessandro

Barbano, direttorede Il Mattino, LucioD’Alessandro, ret-tore dell’universitàSuor Orsola Benin-

casa, padre RobertoDel Riccio SJ, rettoredel Pontificio Semi-

nario Campano Inter-regionale, Marco

Demarco, editoriali-sta de Il Corrieredella Sera, Carlo

Verna, vicedirettoreTGR Rai. L’incontro,introdotto e moderatoda Dino Falconio, è

stato concluso dalcardinale Crescenzio

Sepe, arcivescovodi Napoli.

PRONTO? SONOFRANCESCOIL PAPA E LARIVOLUZIONECOMUNICATIVA UNANNO DOPO

di MassimoEnrico MiloneLEV, Città delVaticano 2014Pagine 240Euro 15,00

Un anno di pontificato ripercorso attra-

verso le parole di Papa Francesco ai gior-

nalisti. C’è tutto questo nel volume

Pronto? Sono Francesco, firmato dal

giornalista Massimo Enrico Milone, re-sponsabile della struttura Rai Vaticano.

Un itinerario che ha inizio con la prima

udienza pubblica di Papa Francesco, con-

cessa proprio ai rappresentanti dei media,

oltre seimila, riuniti nell’Aula Paolo VI il

16 marzo 2013, all’indomani del Con-

clave, fino all’intervista rilasciata al diret-

tore del Corriere della Sera Ferruccio de

Bortoli il 5 marzo 2014, che offre una pa-

noramica ad amplissimo raggio sul primo

anno di pontificato e le sfide che atten-

dono oggi la Chiesa. Milone lo racconta

con gli occhi del cronista e del testimone.

Arrivato a Roma nel giorno in cui Papa

Benedetto XVI annunciava la sua rinuncia

al pontificato, dopo aver diretto per dieci

anni la redazione del TGR Campania, ha

voluto raccogliere e mettere insieme

quanto Papa Francesco, in un anno, ha

detto ai giornalisti sul ruolo e le responsa-

bilità dei media. Rivisitando il complesso

rapporto tra Chiesa e mondo dell’informa-

zione, si interroga inoltre su una profes-

sione, quella giornalistica, che oggi,

specialmente in Italia, richiede più che

mai una rivoluzione etica per rigenerarsi.

“Ad un anno dalla sua elezione, Papa

Francesco ha forse già scritto una vera e

propria Enciclica sui media. O, comun-

que, ne ha gettato ampiamente le basi. Vo-

gliamo farne ‘memoria’” premette l’autore.

“Per capire Papa Francesco e la sua ‘rivo-

luzione’ dello Spirito – spiega Milone –

occorre tentare di ‘leggere’ la sua conce-

zione di comunicazione e di informazione

provando ad analizzare contenuti, linguag-

gio, gestualità, collocandone l’operato in

continuità rispetto al Magistero dei prede-

cessori, ma considerandolo rivoluzionario

per quanto riguarda modalità, tempi, stile,

obiettivi”. L’autore analizza così il lin-

guaggio diretto e colloquiale di Papa Fran-

cesco, i suoi discorsi ai comunicatori e i

contenuti di un rapporto mediatico che

segna decisamente un cambio d’epoca.u

Papa Francescoe i giornalisti, un anno intensissimo

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Musica 22

“Paradeisos – giardino recintato – è illuogo spiritualmente emblematico dell’ini-ziazione all’esistenza perfettiva, dell’intrat-tenimento relazionale, della progressionestraordinaria, della conclusività escatolo-gica”. Esso raccoglie, dalle Sante Scrit-ture, i quattro giardini narrati e descrittinell’Antico e nel Nuovo Testamento:il giardino dell’Eden in Genesi(cf Gen 2,8. 15; 3,7)il giardino dell’Amata nel Cantico dei Can-tici (cf Ct 4, 12-13)il giardino della Risurrezione nei Vangeli(cf Gv 20, 15-16)il giardino della Sposa in Apocalisse(Ap 21, 2)Due dell’AT: quello storico in Gen. equello metaforico nel Ct. Due del NT:quello storico di Gv. e quello metaforico inAp. Erbe e siepi, piante e frutti, luce eacqua, creano la sinfonia del cosmo in cuiLui e Lei, uomo e donna, immagine e so-miglianza di Dio e la comunità, fattaChiesa nel Sangue e nello Spirito, diven-tano sacramento della salvezza desideratae donata, accolta e compiuta. Questa splendida metafora, contemplataattraverso la musica e il canto dei primi tregiardini Eden, Cantico dei Cantici e Ri-surrezione, vuole essere una sorta di esodoper spazi e tempi, dalla Genesi al Vangelo. Stasera, in questa Cattedrale, fa da alveosonoro alla presentazione del nuovo libroSuggestioni in contrappunto.

Il progetto del libro ha inizio dal tema delprimo capitolo: Musica e silenzio, confe-renza che tenni a Sciacca, in Sicilia, nelmese di agosto del 2010, in occasionedelle celebrazioni nel IV centenario dellamorte di Caravaggio. Partendo da una mia definizione di mu-sica: “Pentagramma di silenzio interpun-tato da vibrazioni di luci sonore”, sviluppaila relazione attraverso un dialogo tra silen-zio e musica, tra suono e immagine, traspazio e pittura. In seguito, declinai la“musica” con altri temi: tempo, spazio einfinito; contemplazione; sofferenza; con-cordia; idolatria; bellezza. Sette temi, quasipreludio all’ottavo in cui, a Musica ante-pongo Preghiera.Che significato hanno le due parole del ti-tolo del libro: Suggestioni in contrappunto?Il termine suggestione dice l’influire diun’azione sul pensiero, sui sentimenti esulla volontà. I temi che mi affascinano e

I Tre Giardini Suggestioni in contrappunto

di Giuseppe Liberto*

*Maestro emeritodella Cappella

MusicalePontificia “Sistina”

Intervento tenutopresso la cattedrale diPordenone il 3 marzo2014, in occasionedella presentazione

del volumeSuggestioni

in contrappunto(LEV, 2014)

Tra il tacere dell’uomo e il dire di Dioil tempo si dischiude al Trascendente

la parola al Silenzioil limite all’Infinitoil feriale alla Teofanial’effabile all’Ineffabile.

Tormento e Mistero!Seduzione e Rischio!

Ritirarsi nell’eremo interioreper ascoltare la voce del cuore

per vedere la Vocedi quel “Dio sensibile al cuore”

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Musica23

m’incantano sono espressi dalle sette pa-role dei titoli applicati alla musica: silenzio,tempo spazio e infinito, contemplazione,sofferenza, concordia, idolatria e bellezza.La parola contrappunto, in musica, defini-sce l’arte raffinata di combinare una o piùmelodie in contemporanea. Nel libro, di-venta arte di condurre una narrazione sutemi a contrasto, seppur complementari. Isette temi, infatti, sono intrecciati in unasorta di danza tra la musica e le altri arti:pittura, poesia, letteratura, architettura,scultura. Nell’ultimo capitolo ho voluto an-teporre la preghiera alla musica per armo-nizzare l’arte liturgica con l’arte musicale,riflettendo, non tanto sull’estetica teolo-gica, quanto sulla teologia estetica. Nelladivina Liturgia, infatti, è la Parola che sifa Canto. Nella Lettera ai Romani, san Paolo esorta:Se con il cuore si crede, con la bocca siprofessa la fede (10,10). La Parola rivelata,non può essere mai pretesto per far mu-sica. La celebrazione liturgica non è occa-sione per esecuzioni artistiche di variogenere musicale. Nella Divina Liturgia,l’incanto della Parola di Dio donata, di-venta risposta in-canto alla stessa Parolaaccolta col cuore.Leggere un libro è, anzitutto, percepire conlo sguardo e con l’udito, indagare e indu-giare sui suoni e sui colori per esplorarel’invisibile attraverso l’udibile, in un’av-ventura congiunta tra sensibilità e pen-siero: finezza di percezione e arditezzad’immaginazione. Processo percettivo che

richiede, per così dire, il gesto di guardaree di sentire gli “insieme” sonori, determi-nando un complesso di unità nascoste.Esplorare dentro un testo significa, in ef-fetti, raggiungere il grado più alto dellasensibilità alle connessioni formali, chepermettono di evidenziare le sequenze vivedelle parole e delle frasi attraverso le formee i colori dei suoni. La pagina scritta in-carna l’autore che l’ha creata, essa tornaad acquisire il volto non comparabile eunico di un altro soggetto. La lettura di un libro, in effetti, non è mai“monologo” ma “incontro” con l’autoreche si rivela, dialogando, attraverso il suopensiero. Il silenzio di solitudine della let-tura diventa, paradossalmente, socievo-lezza. Il libro, infatti, è segno di vita cui sideve continuare a ridonare vita custoden-done il senso, per salvaguardare e ricono-scere l’epifania di chi l’ha scritto.Il modo di raccontare da parte dell’autoreè, come in musica, una sorta di itinerariovisibile e sonoro in cui il tema principale,seppur intercalato da vari brani, torna a ri-petersi costantemente riproponendosi informe diverse, ed è questo il modo propriodi raccontare attraverso l’arte. Potrei dire che questi capitoli sono unasorta d’itinerario orante, visibile e sonoro,in cui, dal silenzio del cuore, alveo in cuici si apre alla conoscenza del Mistero,sgorga il canto della vita, luogo in cui Dioopera per realizzare il fecondo cammino didivinizzazione dell’uomo, attraverso l’affa-scinante itinerario della bellezza. u

SUGGESTIONIIN CONTRAPPUNTO

di Giuseppe Liberto

LEV, Città del Vaticano 2014Pagine 204Euro 12,00

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Chiesa 24

La Chiesa del post-Concilio, le odiernesfide della fede, la politica concordata-ria della Santa Sede, la diplomazia vati-cana, la vocazione nelle Sacre Scritture.Sono alcuni dei temi sviluppati dal car-dinale Giovanni Lajolo nelle sue Let-tere alle amiche. Si tratta di novelettere che spaziano su diversi temi at-tinenti alla Chiesa e alla Bibbia, indiriz-zate simbolicamente a donne bibliche,da Sara, sposa di Abramo, fino alla re-gina Ester, ma originariamente rivolte aun gruppo di persone impegnate in unpercorso di formazione spirituale e cul-turale. Tre sono le tematiche cardine deitesti presentati, che si caratterizzanocome delle vere monografie: la Chiesa(la Chiesa del post-Concilio, alcunesfide della nostra fede, i segni dei tempie il ruolo della Chiesa); l’attività dellaSanta Sede (l’attività diplomatica dellaSanta Sede, i concordati, i media vati-cani, lo Stato vaticano, con un ricco ex-cursus storico e artistico, nel qualel’autore si fa guida d’eccezione all’in-terno della Città del Vaticano); perso-naggi biblici e loro rapporto con Dio, cuiil cardinale Lajolo dedica due lettere. Laprima affronta l’argomento della voca-zione, da quella di Adamo ed Eva adAbramo, Mosè, Davide. Poi la vocazionedi tre donne, Rut, Giuditta ed Ester, edei Profeti, da Samuele a Giona. Fin quil’Antico Testamento. Nel Nuovo si ri-trova la chiamata di Giovanni Battista,

di Maria, di Gesù stesso e degli Apo-stoli, tra i quali Paolo. Infine la voca-zione dei Santi. L’ultimo capitolopropone invece un ritratto di ciascunadelle donne bibliche cui ogni lettera èindirizzata (Sara, Rebecca, Rachele,Debora, Ruth, Anna, Judith, Ester).Non si tratta di “discorsi astratti”, spe-cifica il cardinale Lajolo nella postfa-zione all’opera, notando che il suointento è quello di “offrire materia di ri-flessione, (…) per lasciare allo spirito diriflettere e aprirsi eventualmente anuove visioni”. “Mi sono sforzato –spiega l’autore – di offrire dati, riferi-menti storici, talvolta giuridici, altrevolte biblici, più raramente scientifici ostatistici, secondo che il tema lo richie-desse”. Il volume è impreziosito dalle il-lustrazioni originali del pittore FrancoMurer, che a inizio di ogni lettera pro-pone un’immagine della figura biblicacui essa è dedicata, mentre a conclu-sione è presentata la raffigurazione di unpersonaggio biblico maschile, anch’essocitato nelle lettere. u

LETTERE ALLE AMICHEdi Giovanni card. Lajolo

LEV, Città del Vaticano2014

Pagine 402Euro 24,00

I più attuali temidella Chiesa e dellafede nelle lettere

del cardinale Lajolo

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Arte25

Monsignor Crispino Valenziano incon-tra Renato Guttuso e ci dona un vo-lume d’arte colto e assai documentatosull’“artista mio conterraneo”, come lodefinisce nel saggio, essendo entrambisiciliani. “Di Guttuso m’interessa ilcredere cristiano coimplicato a suomodo nell’opera della sua arte”,spiega Valenziano, il cui primo incon-tro con il pittore avvenne nel 1984. Magià l’anno precedente Guttuso avevaaccettato l’invito di collaborare all’al-lestimento dell’Evangeliario delleChiese d’Italia (curato proprio dal li-turgista Valenziano), mentre nel giu-gno 1973 aveva incontrato Paolo VI.Per tutta la vita l’artista mantenneamicizie e contatti con uomini diChiesa e manifestò attenzione ai temie alle istanze religiose che si concre-tizzarono in molte delle sue esecuzioniartistiche. Il volume è stato presentatoil 13 febbraio presso l’Augustinianumdi Roma. Insieme all’autore sono in-tervenuti padre Juan Javier FloresArcas OSB, rettore magnifico del Pon-tificio Ateneo Sant’Anselmo, il M° Mi-chele Canzoneri e Fabio CarapezzaGuttuso, erede dell’artista. L’incontroè stato moderato dalla teologa CettinaMilitello.Canzoneri ha ricordato Guttuso come“un punto di riferimento”. “Credo chesarebbe contento della lettura chemonsignor Valenziano ha fatto dellasua opera” ha aggiunto. SecondoFabio Carapezza Guttuso “questolibro ha ribaltato la sterminata biblio-grafia guttusiana, aprendo uno scena-rio di lettura completamente diverso”.“I critici spesso non capiscono cosa gliartisti vogliano dire interpretando e ri-

leggendo la Parola di Dio. Allora forseun teologo può capire questa sensibi-lità” ha notato. “Valenziano legge leopere, ma attraverso di esse si intro-duce nell’animo di Guttuso, che forselui stesso non conosceva appieno”.Carapezza svela così che “la fede po-litica (comunista) non gli era suffi-ciente, spesso, a dargli risposte inmomenti complessi”. Il libro è densodi citazioni di Guttuso, la cui operaviene inserita nel più ampio contestodelle dinamiche artistiche del secoloscorso, quasi in un dialogo con gli uo-mini di cultura del tempo (Pasolini,Testori, Ungaretti, Quasimodo, Scia-scia). Insieme alla esegesi delle nume-rose opere d’arte a carattere sacroriproposte nel volume, Valenziano pre-senta approfonditi rimandi alle SacreScritture, come pure i pronunciamentidei Pontefici sull’arte, ed emerge ilcollegamento costante con i prodromiartistici e letterari che sono all’originedella poetica guttusiana, in un per-corso che si snoda nei secoli.Si susseguono poi lettere, documentiinediti e interviste che restituisconoun ritratto inedito e complesso dell’ar-tista, nella sua “infinita ricerca delVolto di Gesù”. Innanzi al suo genio,l’autore fa proprie le parole di Unga-retti rivolte all’artista: “Grazie di tutto,Guttuso, ma soprattutto del dono dellatua arte somma all’inquieta umanitàd’oggi”.“Per me – ha concluso Fabio Cara-pezza – questo libro è l’inizio di unarilettura, e mi spiace che non lo possaleggere Guttuso, che sarebbe com-mosso, nel sentirsi svelato, anzi rive-lato…”. u

Renato Guttusoe il Sacro

GUTTUSO …CREDEVADI NON CREDERE…di Crispino Valenziano

LEV, Città del Vaticano2013Pagine 152Euro 24,00

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Culto 26

Le chiese stazionali, la cui visita a Roma è tradizione nel tempo di Quare-

sima, sono “delle chiese nelle quali vengono celebrate le ‘stazioni’, cioè un

luogo dove si riuniscono i fedeli, per concedersi una ‘sosta’ particolare, la-

sciando in disparte per un po’ le faccende di ogni giorno. Questa sosta viene

accompagnata dalla riflessione e dalla preghiera”. L’ambasciatrice polacca

Hanna Suchockaparla di esse come di “luoghi storici” e di una tradizione

assai “radicata” a Roma, a partire da Papa Gregorio Magno (590-604), che

svolse “un ruolo decisivo nell’organizzazione del sistema delle stazioni e

nella scelta della liturgia”, cosicché a ogni giorno della Quaresima era as-

segnata una chiesa diversa, ripercorrendo le orme dei numerosi martiri che

avevano sparso il loro sangue sul suolo dell’Urbe. Questa tradizione cadde

in disuso all’inizio del XIV secolo, in seguito al trasferimento della sede

papale ad Avignone, ma è rifiorita negli anni ’60 del XX secolo. L’autrice

condivide così con i lettori la propria esperienza spirituale, scandita attra-

verso la visita alle 44 chiese stazionali, dal mercoledì delle Ceneri, con la

statio presso la chiesa di Santa Sabina sull’Aventino, fino a Santa Maria

Maggiore nel mercoledì della Settimana Santa. L’itinerario si conclude nella

chiesa di San Pancrazio la Domenica in Albis, una settimana esatta dopo

la Pasqua. Il volume – corredato da parecchie fotografie delle diverse chiese

visitate e delle numerose opere d’arte in esse custodite, realizzate da Janusz

Rosikon – si caratterizza come un itinerario tematico di visita ad alcune

delle più belle chiese della Capitale, accompagnato da un racconto perso-

nale dell’autrice, e dall’indicazione delle letture bibliche del giorno, così

da costituire anche un cammino di fede. Completano l’opera un elenco dei

Papi, una bibliografia scelta e una mappa di Roma ove sono indicate una

per una tutte le chiese stazionali, così da agevolare gli itinerari dei lettori.

Il volume è stato presentato il 24 marzo presso l’Augustinianum di Roma.

Insieme all’autrice, sono intervenuti il cardinale Giovanni Battista Re,prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi, l’ambasciatore d’Austria

presso la Santa Sede Alfons M. Kloss, Stanislaw Grygiel, ordinario diAntropologia filosofica al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, Marek In-glotSJ, docente della Facoltà di Storia e Beni culturali della Chiesa pressola Gregoriana. I lavori sono stati coordinati da don Giuseppe Merola, dellaLEV, mentre l’attrice Maria Rosaria Omaggio ha letto alcuni brani del-

l’opera. u

LE CHIESESTAZIONALI

DI ROMAUN ITINERARIOQUARESIMALE

di Hanna SuchockaLEV, Città del Vaticano

2014Pagine 378Euro 24,00

Alla scoperta delle chiesestazionali di Roma

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Ha inizio con questo volume unanuova collana promossa dalla Fonda-zione Ambrosiana Paolo VI, in colla-borazione con la LEV: “StoriaReligiosa Euro-Mediterranea”, che in-tende presentare le vicende e le tradi-zioni religiose dei popoli che siaffacciano sul Mediterraneo.Il volume – a cura di Luciano Vaccaro,sotto la direzione di Cesare Alzati – riporta i venti approfonditi in-terventi tenuti da relatori di diversa provenienza geografica nelcorso della XXXII Settimana europea, organizzata dalla Fonda-zione a Villa Cagnola (Gazzada, Varese) nel settembre 2010. “IlMediterraneo – spiega nella presentazione monsignor Luigi Mistò,già direttore della Fondazione Ambrosiana Paolo VI – si rivela an-cora, nel mondo globalizzato, un centro e uno snodo fondamentale:da un lato, tramite esso continuano a riproporsi all’Europa la ne-cessità e i problemi del rapporto sempre più ineludibile con culturee religioni storicamente limitrofe da più di un millennio, comel’Islam e l’Ebraismo; dall’altro, il suo ruolo di spazio di unione, enon di separazione, fra sponde opposte favorisce i processi migra-tori di massa, che caratterizzano il mutamento epocale in atto”.“Questo itinerario storico-religioso – nota il cardinale Dionigi Tet-tamanzi, nel suo Messaggio ai convegnisti –, che mette a tema ilrapporto tra l’Europa e il Mediterraneo, partendo dalla prima fasecristiana e dalle sue tradizioni ecclesiali per arrivare alla situazioneodierna, consente di approfondire il problema – quanto mai attualee urgente – del rapporto con culture e religioni diverse, in partico-lare con l’Islam e l’Ebraismo”. Lo spazio mediterraneo viene con-siderato nelle sue sedimentazioni storiche, nelle sue molteplicievoluzioni lungo i secoli, nelle sue variegate tradizioni religiose.Un itinerario di ricerca che si sviluppa a partire da Costantinopoli,Nuova Roma, prima sede patriarcale e vertice ecclesiastico dellaparte orientale dell’Impero. Di Costantinopoli si esaminano gliaspetti istituzionali, la connotazione religiosa, la spiritualità, leforme culturali; poi l’irradiazione della tradizione costantinopoli-tana in Anatolia e nel Caucaso; la conquista di Mehmet II nel 1453,che confermava la centralità della città di Costantino, ma qualevertice istituzionale dell’Islam. A conclusione del volume, una ri-cognizione della situazione contemporanea permette di calare i datiprecedentemente esposti nella concretezza del vissuto quotidiano.“L’indagine storica non ha potuto che prendere le mosse dalla fasestorica in cui Mediterraneo e Mar Nero si configuravano quale spa-zio dell’Impero di Roma reso profondamente unitario” spiega nelprimo intervento Cesare Alzati. “Gli ambiti territoriali cui si è ri-tenuto di far riferimento, in quanto apparsi i più idonei a eviden-ziare omogeneità e specificità di lunga durata – prosegue Alzati –,sono gli antichi grandi patriarcati; in successione: Costantinopoli,Antiochia, Gerusalemme, Alessandria, ai quali è stata accostatal’Africa latina con la sede primaziale di Cartagine”. Ed è a questerealtà che saranno dedicati i prossimi volumi della collana.

Mediterraneo27DA COSTANTINOPOLI AL CAUCASOIMPERI E POPOLI TRACRISTIANESIMO E ISLAMa cura di Luciano VaccaroLEV, Città del Vaticano 2014Pagine 480Euro 35,00

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Cultura 28

Se n’è andatoproprio mentrenella LibreriaPaolo VI in viadi Propagandaa Roma – luogoa lui caro, chetante volte loaveva visto ospite e protagonista – ve-niva presentato il suo ultimo lavoro,Meditare il Natale. Letteratura e Spi-ritualità, una serie di “incontri” conletterati eccellenti, tra i quali Dosto-evskij, Leopardi, Sartre ed EdithStein, sul significato da loro attribuitoal Natale.Padre Ferdinando Castelli, gesuita,storico critico letterario della rivista“La Civiltà Cattolica”, si è spento aRoma il 13 dicembre 2013, a 93 anni.Alcuni giorni prima aveva telefonatoall’ufficio stampa dell’editrice, persincerarsi che il suo volume sul Na-tale fosse stato pubblicato, doman-dando con la garbata curiosità che locontraddistingueva il formato del-l’opera e che cosa fosse rappresentatosulla copertina.Intelligenza vivace, acuta, padre Ca-stelli indagava la letteratura d’ognitempo, cercandovi senza mai stancarsidelle “scintille del divino”. “Da oltreventi secoli – annotava l’autore nellaprefazione – la figura di Gesù Cristonon cessa di interessare, inquietare,

affascinare gliuomini, soprat-tutto i poeti, gliscrittori e gliartisti che in-dagano il mi-stero che ciabita e ci cir-

conda”. Meditare il Natale. Lettera-tura e Spiritualità è il terzo libro che,in anni recenti, padre Castelli ha pub-blicato con l’Editrice Vaticana, dopoAll’uscita del tunnel. Panoramiche re-ligiose dell’odierna letteratura (2009)ed El gran teatro del mundo. Sceno-grafie letterarie (2012).“Era un uomo vero e un grande intel-lettuale, cioè un uomo che aveva unavisione delle cose, e che con creativitàla esprimeva. Lui ha dato forma alla‘cristologia letteraria’. Era un segugio.Fiutava Cristo dovunque. Era con-vinto che il Signore è all’opera nelmondo. E lui lo trovava, direi profes-sionalmente, tra le pagine che la crea-tività ispira agli esseri umani. Lotrovava nelle poesie e nei romanzi.Trattava gli autori come amici con iquali dialogare, anche se ormai mortida tempo”. Così padre Antonio Spa-daro, direttore de “La Civiltà Catto-lica”, ha ricordato su L’OsservatoreRomano il confratello, salutato soprat-tutto come “un uomo alla ricerca delvolto di Cristo”. u

un amico della LEVIn ricordo di padre Castelli,

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Eventi29

LA PENNA DI PIETROdi Angelo ScelzoLEV, Città del Vaticano 2013Pagine 292Euro 16,00

PRIMI CRISTIANIdi Fabrizio BiscontiLEV, Città del Vaticano 2013Pagine 410Euro 29,00

Il 12 dicembre è stato pre-sentato presso il PalazzoMassimo alle Terme diRoma il volume Primicristiani. Le storie, i mo-numenti, le figure di Fa-brizio Bisconti. Insiemeall’autore sono intervenutidon Giuseppe Costa, di-rettore della LEV, e PaoloLiverani, docente di To-pografia dell’Italia Anticaall’Università di Firenze.L’opera si caratterizza

come un affascinante viag-gio nella civiltà cristianaantica, che indaga repertiarcheologici assai remotispaziando tra la TerraSanta, Milano, Napoli, Ra-venna e i suoi mosaici, Co-stantinopoli e la Sicilia, edè stato intrapreso da Fabri-zio Bisconti sulle colonnedell’Osservatore Romano.Quegli articoli, frutto diuna collaborazione più chequinquennale, sono stati

raccolti in questo elegantevolume, mediante il qualel’autore, iconografo e spe-cialista della cultura figu-rativa tardoantica epaleocristiana, accompa-gna il lettore nella visita dicatacombe, battisteri e ba-siliche, corredando cia-scun testo di splendideimmagini che restitui-scono l’emozione dei luo-ghi e delle opere d’arte inessi conservate.

5 dicembre

12 dicembre

Si è svolta il 5 dicembre presso l’AulaMagna dell’Università LUMSA di Romala presentazione del volume La pennadi Pietro, firmato da Angelo Scelzo, vi-cedirettore della Sala Stampa dellaSanta Sede, che ripercorre la storia e lacronaca della comunicazione vaticanadal Concilio a Papa Francesco. All’in-contro, moderato da Valentina Ala-zraki, corrispondente in Italia eVaticano di Televisa (Messico), sono in-tervenuti insieme all’autore: l’arcive-scovo Claudio Maria Celli, presidentedel Pontificio Consiglio delle Comunica-zioni Sociali, padre Federico Lom-bardi, direttore della Sala Stampa della

Santa Sede, Joaquín Navarro-Valls,già direttore della Sala Stampa dellaSanta Sede, Andrea Riccardi, storico,fondatore della Comunità di Sant’Egidio.L’opera ripercorre le vicende della SantaSede in materia di comunicazione a par-tire dalla genesi del Decreto conciliaresulle comunicazioni Inter Mirifica –della quale ricorreva il 50mo, essendostata approvata il 4 dicembre 1963 –fino ai più recenti sviluppi al tempo deisocial network e del Web 2.0.

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Eventi 30

A un anno dall’elezione di Papa Francesco, la LEVha ricordato l’avvenimento con la presentazione diun volume a lui interamente dedicato: Papa Fran-cesco. Chi è, come pensa, cosa lo aspetta, il 14marzo presso la Sala Marconi della Radio Vaticana,a Roma. Insieme all’autore, Stefan von Kempis,giornalista tedesco redattore di Radio Vaticana,sono intervenuti il gesuita irlandese padre MichaelPaul Gallagher, professore emerito di Teologiafondamentale presso la Pontificia Università Gre-goriana e la giornalista Giovanna Chirri, vatica-nista dell’agenzia Ansa. Quest’opera offre una riccae vivace cronaca, in parole e in immagini, che hainizio con la fumata bianca del 13 marzo 2013, mache in realtà fa rivivere tutti i passaggi dalla rinun-cia di Benedetto XVI al pontificato, l’11 febbraio2013, fino al pre Conclave e allo svolgimento dellostesso. E poi va ancora più indietro, ripercorrendotutta la vita di Jorge Mario Bergoglio fin dall’infan-zia, attraversando le diverse fasi del suo ministero

per arrivare all’elezione al soglio pontificio e aiprimi passi del pontificato di Francesco. I testi sonoaccompagnati da un vasto repertorio fotografico, cherestituisce con vivida immediatezza l’atmosferadelle varie fasi presentate. “Habemus Papam. L’im-pensabile è divenuto realtà: un uomo normale èPapa – scrive von Kempis nella premessa –. JorgeMario Bergoglio, il nuovo Papa Francesco, non hauna biografia perfetta, come forse la maggior partedi noi, ma ha seguito una strada più lunga. (…)Oggi l’uomo comune si può davvero meravigliare:tutti noi siamo Papa!”.

12 febraio

14 marzo

È stato presentato il 12 feb-braio presso la Sala AldoMoro di Palazzo Montecitorioil volume Amare e servire. Ilrealismo storico di PapaFrancesco di monsignor Lo-renzo Leuzzi, vescovo ausi-liare di Roma. Moderati daAntonio Preziosi, sono inter-venuti Germano Marani,Antonella Sciarrone Ali-brandi, Stefano Zamagni edon Giuseppe Costa.“Il binomio Amare e Servire –spiega l’autore – possiede ildono di svelare il misterodella fede cristiana. La Chiesaè e resta una realtà storica cui

tende l’esistenza dell’uomo edell’intera umanità”. Questidue verbi “ben sintetizzano laprospettiva teologica e pasto-rale di Papa Francesco. Èl’amore la chiave interpreta-tiva della storia della salvezza;è il servizio la vera dinamicadella storicità del battezzato”.Il volume si articola in due ca-pitoli. Nel primo, dopo aversintetizzato il “cammino dellaChiesa” a partire dal ConcilioVaticano II, monsignor Leuzziaffronta anche i temi del“cammino della società” edella nuova realtà storica. Nelsecondo capitolo l’autore sug-

gerisce la sintesi dei due per-corsi: “Chiesa e società cam-minano insieme nelladistinzione” e le due realtà sicercano “per promuovere e farcrescere l’uomo”. Il vescovoapprofondisce quindi diversitemi di strettissima attualità,come la questione antropolo-gica, la questione di Dio e laquestione culturale, che defi-nisce “questioni decisive peril futuro dell’uomo”, riflet-tendo poi su come la Chiesasia oggi impegnata a rispon-dere ad esse, specialmente at-traverso alcuni interventi diPapa Francesco.

AMARE E SERVIREIL REALISMO STORICODI PAPA FRANCESCOdi Lorenzo Leuzzi

LEV, Città del Vaticano 2013Pagine 96Euro 8,00

PAPA FRANCESCOCHI È, COME PENSA, COSA LOASPETTAdi Stefan von Kempis

LEV, Città del Vaticano 2013Pagine 156Euro 18,00

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Eventi31

L’OPERA POETICACOMPLETA DI KAROLWOJTYLA(GIOVANNI PAOLO II)a cura di Santino Spartà

LEV, Città del Vaticano 2013Pagine 338Euro 24,00

DE BEATIFICATIONESERVORUM DEI ETBEATORUM CANONIZATIONEdi Benedetto XIV

I vol. pagine 850, euro 45 II vol. pagine 722, euro 45 III vol. pagine 848, euro 50 IV vol. pagine 818, euro 40

Promossa dalla Congrega-zione delle Cause deiSanti, il 3 aprile ha avutoluogo, presso l’AulaMagna dell’Istituto Patri-stico Augustinianum diRoma, la presentazionedell’edizione bilingue del-l’opera di Benedetto XIVDe Beatificatione Ser-vorum Dei et BeatorumCanonizatione, pubbli-cata in 4 tomi dalla Libre-ria Editrice Vaticana.Il programma dell’eventoha visto le relazioni delcardinale Tarcisio Ber-tone, segretario di Statoemerito, su “ProsperoLambertini: il governo

della Chiesa e la Congre-gazione dei Sacri Riti”;del cardinale AngeloAmato, prefetto dellaCongregazione delleCause dei Santi, su “Lasantità canonizzata nel-l’opera di Papa Lamber-tini”; dell’arcivescovoMarcello Bartolucci, se-gretario della Congrega-zione delle Cause deiSanti, su “Le proceduredelle Cause dei Santi nelpensiero di BenedettoXIV”; di padre VincenzoCriscuolo, relatore gene-rale della Congregazionedelle Cause dei Santi, su“Genesi e criteri editoriali

dell’edizione bilingue del-l’opera di Prospero Lam-bertini”; di don GiuseppeCosta, direttore dellaLEV, su “Aspetti tecnico-grafici dell’edizione lam-bertiniana”. L’incontro èstato moderato da padreBoguslaw Turek, sotto-segretario della Congrega-zione delle Cause deiSanti.

31 marzo

3 aprile

Tutta l’attività poetica di Karol Wojtylaraccolta in un volume. Il 31 marzo, pressola Sala Marconi della Radio Vaticana, èstato presentato il libro L’opera poeticacompleta di Karol Wojtyla (GiovanniPaolo II), curato da don SantinoSpartà, giornalista, scrittore e consu-lente cinematografico. Insieme all’autore,hanno preso la parola: Matilde Amorosi,giornalista del Settimanale Nuovo, LiaFava Guzzetta, professore ordinario diLetteratura italiana moderna e contempo-ranea, Manuela Orrù, autrice televisivae collaboratrice del programma “Porta aPorta”. I lavori sono stati coordinati daRosanna Vaudetti, storica annuncia-

trice Rai, mentre l’attore Massimo Dap-porto ha letto alcune delle poesie conte-nute nel volume.“Come tutta la poesia contemporanea,anche Karol Wojtyla usa liberamente lametrica, ritmando il verso con omoge-neità tecnica – annota don Spartà –. Rea-lizza linguisticamente una trattazionemeditativa, approfondendo attuali proble-matiche esistenziali. (…) La struttura li-rica è pervasa da un ricco sostratofilosofico, teologico e mistico a tal puntoda costituire il leitmotiv dell’opera poe-tica wojtyliana e si snoda attraverso unlargo periodare, legando con ordine lo-gico i temi compositivi”.

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Eventi 32

8 aprile

Sono stati presentati nel pomeriggio dell’8aprile presso il Pontificio Istituto Biblicodi Roma i due volumi I Vangeli: Storia ecristologia. La ricerca di Joseph Rat-zinger – Benedetto XVI, che contengonoi lavori del Simposio internazionale svol-tosi dal 24 al 26 ottobre 2013 a Roma.Sono intervenuti il cardinale CamilloRuini, presidente del Comitato scientificodella Fondazione Vaticana Joseph Ratzin-ger-Benedetto XVI, monsignor RomanoPenna, ordinario emerito di Nuovo Testa-mento presso la Pontificia Università La-teranense, padre Klemens Stock,segretario della Pontificia CommissioneBiblica. I lavori sono stati coordinati dadon Giuseppe Costa, direttore della Li-breria Editrice Vaticana, che ha pubblicatoi due volumi.Nei due tomi, a cura di Bernardo Estrada,Ermenegildo Manicardi e Armand Puig yTarrech – il primo, che contiene i testi in-tegrali delle relazioni tenute al Simposio ei testi dei workshop sull’infanzia di Gesù esull’Ultima Cena, e il secondo, che offre i

testi di tutti gli shortpapers presentati du-rante i dibattiti –, riconosciuti studiosi pro-venienti da diverse confessioni cristiane edistinti Paesi hanno cercato di risponderealle sfide sollevate dalla pubblicazionedell’opera di Joseph Ratzinger-BenedettoXVI Gesù di Nazaret. Il Simposio ha rap-presentato un contributo significativo e vi-vace alla riflessione teologica e, nonultimo, alla ricerca esegetica intorno allafigura di Gesù Cristo nei Vangeli. Gli Attipermettono adesso la più ampia diffusionee la rilettura di quegli interventi, costi-tuendo pertanto uno strumento fecondo perla riflessione prolungata.Tra i presenti in sala, l’arcivescovo LuisFrancisco Ladaria, segretario della Con-gregazione per la Dottrina della Fede,monsignor Giuseppe Antonio Scotti, presi-dente della Fondazione Vaticana JosephRatzinger-Benedetto XVI, monsignor LuisRomera, magnifico rettore della PontificiaUniversità della Santa Croce e due dei cu-ratori dei volumi: monsignor ErmenegildoManicardi e don Bernardo Estrada.

I VANGELI: STORIA ECRISTOLOGIA. LA RICERCADI JOSEPH RATZINGER BENEDETTO XVIa cura di Bernardo Estrada,Ermenegildo Manicardi e Ar-mand Puig y Tarrech

LEV, Città del Vaticano 2013I tomo pagine 640, euro 28II tomo pagine 290, euro 21

Uno strumento fecondoper la riflessione prolungata

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Eventi33

LA MORTEE IL SEPOLCRO DI PIETROdi Christian Gnilka, Stefan Heid,Rainer Riesner

LEV, Città del Vaticano 2014Pagine 248Euro 16,00

MISSALE MONASTICUMSECUNDUM CONSUETUDINEMVALLISUMBROSAEa cura di Giacomo Baroffio

LEV, Città del Vaticano 2013Pagine 732Euro 59,00

È stato presentato il 10 aprile nellaSala Capitolare del Pontificio IstitutoLiturgico Sant’Anselmo di Romail Missale Monasticum SecundumConsuetudinem Vallisumbrosae,a cura di Giacomo Baroffio, in col-laborazione con Francesco Salve-strini e Manlio Sodi. Il volume fa

parte della collana “MonumentaStudia Instrumenta Liturgica”.Dopo i saluti di Juan Javier FloresArcas, magnifico rettore del Pon-tificio Ateneo Sant’Anselmo e diGiuseppe Casetta, abate generaledei monaci di Vallombrosa, sonointervenuti l’autore, Giacomo Ba-roffio, che è docente di Musicologiamedievale, sul tema “Il MissaleMonasticum di Vallombrosa: ele-menti caratteristici e attualità dellasue edizione” e Manlio Sodi, pre-sidente della Pontificia Accademiadi Teologia e direttore di “RivistaLiturgica”, su “Perché accostareun Missale pretridentino?”.

9 aprile

10 aprile

Il 9 aprile è stato presentato presso laPontificia Università San Tommasod’Aquino – Angelicum di Roma il vo-lume La morte e il sepolcro di Pietro,firmato da Christian Gnilka, Stefan Heide Rainer Riesner, che nasce da un con-vegno organizzato dall’Istituto Romanodella Società di Goerres presso il CampoSanto Teutonico nella primavera del2010 e dedicato al tema “Pietro aRoma”. Insieme a uno degli autori,padre Stefan Heid, professore di Storiadel Culto cristiano e di Agiografia pressoil Pontificio Istituto di Archeologia Cri-stiana, è intervenuto Paolo Liverani,professore di Topografia dell’Italia anticapresso l’Università degli studi di Fi-renze.“Il Convegno – spiega Stefan Heid nellaprefazione – partiva dalla tesi provoca-

toria secondo cui Pietro non sarebbe maistato a Roma, non vi sarebbe dunque ne-anche morto e, di conseguenza, a Romanon esisterebbe nessuna tomba dell’apo-stolo”. Se le tombe degli apostoli ven-gono additate come “prodotti di fantasiadi una religiosità deviata, o addiritturatranelli politico-ecclesiastici a danno deiPapi” – premette ancora Heid –, ciòavrebbe ripercussioni “non solo per laChiesa Cattolica, ma per tutte le comu-nità di fede cristiana e le Chiese, il cuipresupposto e inattaccabile sostegno alNuovo Testamento sarà molto presto mi-nato da un simile sospetto generale”.

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News 34

16 lingue, oltre 3.600 titoli, dalla Costitu-zione apostolica Ineffabilis Deus di Pio IX,datata 1854, fino alle più recenti Lumen fideied Evangelii gaudium di Papa Francesco. Sipresenta così il Catalogo Generale dellaLibreria Editrice Vaticana 2014, che“elenca tutte le opere ancora disponibili – silegge nella presentazione dell’opera –, anchese in poche copie e di antica pubblicazione,che saranno distribuite fino al loro esauri-mento”. “La Libreria Editrice Vaticana hacome scopo fondamentale l’attività editorialedegli atti e documenti del Sommo Ponteficee della Santa Sede. La LEV estende altresìla propria attività a pubblicazioni attinentialla diffusione della dottrina, della liturgia e

della cultura cattolica, e cura ogni ulterioreaspetto commerciale per il miglior raggiun-gimento delle sue finalità” si legge all’arti-colo 2 dello Statuto dell’editrice, riportato inapertura del Catalogo. Se ne trova confermasfogliando l’opera, che ha inizio con le pub-blicazioni in lingua italiana degli Atti e deiDocumenti dei Sommi Pontefici, da Pio IXfino a Francesco. Seguono gli Atti e i Docu-menti dei Dicasteri vaticani (Congregazionie Pontifici Consigli) e poi le altre pubblica-zioni suddivise per tematiche: Bibbia, litur-gia, diritto canonico, catechesi, teologia efilosofia, pastorale e spiritualità, ma anchestoria, biografie, letteratura, arte e archeolo-gia fino ai temi di attualità.

Fino al 22 giugno 2014, presso il Braccio di Carlo Magno in Vaticano, saràpossibile visitare la mostra itinerante internazionale “Verbum Domini II:la Parola del Signore è diretta alle Nazioni”. Organizzata dal Museumof the Bible, l’iniziativa presenta oltre 200 testi rari e reperti biblici appar-tenenti alla tradizione cristiana, ortodossa ed ebraica. Per due millenni, laBibbia ha plasmato e trasformato la storia del mondo: i visitatori potrannoora scoprire la storia della diffusione della Parola del Signore, nelle diversenazioni e attraverso i secoli.Tra i sostenitori dell’iniziativa, anche la Libreria Editrice Vaticana.

In Vaticano la mostra“Verbum Domini”

Oltre 3.600 titoli e 16 linguenel Catalogo LEV 2014

In riferimento agli scritti di PapaFrancesco si ricorda che a normadella Pastor Bonus n.191, alla Libre-ria Editrice Vaticana è affidato l’eser-cizio e la tutela di tutti i dirittid’autore e di utilizzazione economica

per i diritti d’autore in quanto Papa.Come, peraltro, già pubblicato suL’Osservatore Romano del 27-28 no-vembre 1978. In particolare, il Ponte-fice, il 23 marzo 2013, ha volutorinnovare tale disposizione preci-

sando, invece, che sono e rimangonodei legittimi proprietari i diritti d’au-tore e di utilizzazione economica peri testi pregressi all’elezione alla Cat-tedra di Pietro pubblicati pressoquelle case editrici.

Tutela dei diritti d’autore di Papa Francesco

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È stata la prima giornalista ad annunciare almondo le dimissioni di Benedetto XVI, ma nellasua carriera di cronista ha seguito le vicende ditre pontificati, da Giovanni Paolo II a Francesco.Ed è proprio al Pontefice polacco che la vaticani-sta dell’Ansa Giovanna Chirri dedica un volume,pubblicato in occasione della sua canonizzazione.“Sono sempre stata sommersa di domande, dabimbi e ragazzi, tra cui i miei figli, sul papa, la suavita quotidiana, la sua storia personale, il suo piccolo Stato” spiegal’autrice nel primo capitolo del volume. Ecco allora l’idea di rispon-dere in maniera agile a questi interrogativi, ripercorrendo la vita diKarol Wojtyla e il suo ministero pontificio, arricchendo l’opera dicuriosità e spiegazioni semplici, dirette appunto a un pubblico gio-vanile, ma che possono risultare stimolanti anche per chi giovanenon lo è più. Un pontificato lunghissimo, quello di Giovanni PaoloII, dal 1978 al 2005, con numerosi “record” e tante “prime volte”.L’opera è corredata dalle fotografie di Grzegorz Galazka e dalle il-lustrazioni di Filippo Sassòli.

Santi35

“La speranza cristiana spalanca la porta oscuradel tempo, aprendoci a un futuro reale, che esi-ste, che resiste al passare delle stagioni, che lamorte non può distruggere e che non può esseredivorato dalla vanitas vanitatum. È questal’esperienza dei Santi, autentici maestri e mo-delli di speranza”. Così scrive il prefetto dellaCongregazione delle Cause dei Santi, il cardi-nale Angelo Amato, nella prefazione di questovolume, suddiviso in due parti: la prima, “Ane-liti di speranza”, offre considerazioni sulla spe-

ranza cristiana; la seconda, “Lo splendore dellasantità”, immette nella vita di santi e di martiri,“che sono testimoni eroici di Cristo, nostra spe-ranza”. Oltre 40 i santi presentati, dai primi se-coli, con Cosma e Damiano e Lucia, al Medioevo,con Ildegarda di Bingen o Francesco di Paola, finoad oggi con Giovanni XXIII, Pio da Pietrelcina edon Tonino Bello.

I SANTI PROFETI DI SPERANZAdi Angelo card. AmatoLEV, Città del Vaticano 2014Pagine 498Euro 34,00

RAGAZZI, VI RACCONTO PAPA WOJTYLAdi Giovanna ChirriLEV, Città del Vaticano 2014Pagine 136Euro 14,00

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Incontri 36

“I Venerdì di Propagandatemi e autori”

10 GENNAIO 2014Piero Sapienza, II cammello e la cruna dell’ago.Si può essere felici in temppo di crisi? (LEV).

24 GENNAIO 2014Neria De Giovanni e don Giuseppe Costa hanno

dialogato su L’Atlantide rossa. La fine del comunismoin Europa, di Luigi Geninazzi (Lindau).

15 NOVEMBRE 2013Aldo Maria Valli, Le sorprese di Dio.

I giorni della rivoluzione di Francesco (Ancora).

29 NOVEMBRE 2013Mario Dal Bello, Cristo. I ritratti (LEV).

L’attrice Eleonora Mazzoni ha letto brani dell’opera.

13 DICEMBRE 2013Recital natalizio su brani di Meditare il Natale.

Letteratura e Spiritualità (LEV) di padre FerdinandoCastelli. Letture interpretate dall’attore Alex Pascolied esecuzione di brani musicali da parte di Italo

Oliva Tamburello alla chitarra classica.

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Incontri37

Si è concluso venerdì 4 aprile il ciclo 2013-2014 de “I Venerdì di Propaganda: temi e autori”, gli incontriculturali organizzati dalla Libreria Editrice Vaticana presso il proprio punto vendita di Via di Propa-ganda a Roma, a un passo da Piazza di Spagna.L’iniziativa, giunta ormai al quinto anno, aveva avuto inizio il 15 novembre 2013. In queste pagine,una breve rassegna degli incontri, coordinati dalla scrittrice e critico letterario Neria De Giovanni.

4 APRILE 2014Massimo Enrico Milone, Pronto? Sono Francesco.

Il Papa e la rivoluzione comunicativaun anno dopo (LEV).

7 FEBBRAIO 2014Andrea card. Cordero Lanza di Montezemolo e donAntonio Pompili, Manuale di araldica ecclesiasticanella Chiesa cattolica (LEV). Intervento di Pier Felice

degli Uberti, presidente dell’IstitutoAraldico Genealogico Italiano.

7 MARZO 2014Giovanni card. Lajolo, Lettere alle amiche (LEV). Il critico d’arte, cinema e musica Mario Dal Bello

si è soffermato su alcune delle illustrazioni del pittoreFranco Murer che impreziosiscono il volume.

21 MARZO 2014Barbara Pandolfi, Armida Barelli.Una donna oltre i secoli (LEV-AVE).

21 FEBBRAIO 2014Angelo Scelzo, La penna di Pietro. Storia (e cronaca)

della comunicazione vaticana dal Concilioa Papa Francesco (LEV).

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Libri 38

Due volumetti nei quali il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause deiSanti, ripercorre con avvincente efficacia narrativa le vite della mistica Angela da Foligno (1248-1309), e di Pietro Favre (1506-1546), proclamati santi nel 2013 da Papa Francesco, che ne hafirmato i decreti di canonizzazione equipollente. “Per procedere alla canonizzazione equipollente –spiega il cardinale Amato – secondo la dottrina di Benedetto XIV, si richiedono tre elementi: 1) ilpossesso antico del culto, 2) la costante e comune attestazione di storici degni di fede sulle virtù osul martirio, e 3) la ininterrotta fama di prodigi”. Se queste condizioni sono soddisfatte, spiegaancora il porporato, “il Sommo Pontefice, di sua autorità, può procedere alla canonizzazione equi-pollente, cioè all’estensione alla Chiesa universale della recita dell’ufficio divino e della celebrazionedella messa”. Si tratta “di una pratica presente nella Chiesa e attuata regolarmente, anche se nonfrequentemente”.

PREGARE E CELEBRARECON PAPA FRANCESCOPROPOSTE PER I GIOVANIa cura di Gianfranco VenturiLEV, Città del Vaticano 2014Pagine 190Euro 10,00

RALLEGRATEVIdi Congregazione per gliIstituti di vita consacrata e leSocietà di vita apostolicaLEV, Città del Vaticano 2014Pagine 72Euro 6,00

Le proposte per incontri di preghiera presentate in questo volume obbediscono alla dinamica deldivenire discepoli di Gesù. “C’è il momento dell’ascoltare la Parola introdotto da una preghierainiziale per preparare l’accoglienza della parola – spiega l’autore, educatore e liturgista salesiano–; segue un momento di riflessione sulla Parola da cui sgorgano i ‘molti servizi’, ‘il fare’, comeconseguenza della parola ascoltata; si conclude con il momento della preghiera per tradurre inpratica la parola ascoltata che è stata oggetto di riflessione”. Il punto di partenza di queste propostedi preghiera e di celebrazioni è fornito dagli interventi (discorsi e omelie) di Papa Francesco du-rante la GMG di Rio de Janeiro. “Si è pensato di riprenderli dando il suo originale fondamento bi-blico (Ascoltiamo), cui segue la riflessione e l’indicazione di impegni conseguenti (Riflettiamo) etraducendo in preghiera l’ascolto della parola e la riflessione (Preghiamo)”.

È una Lettera circolare indirizzata ai consacrati e alle consacrate per avviare un itinerario di ri-flessione personale e comunitaria (la prima di una serie di pubblicazioni in preparazione al 2015,Anno che la Chiesa dedica alla vita consacrata), invitando a un confronto tra Vangelo e Vita apartire dal Magistero di Papa Francesco, che esorta i religiosi a “svegliare il mondo”. Una parolache interroga e sospinge, quella del Pontefice, convinto che “la gioia, quella vera, è contagiosa”.“Nella finitudine umana, nel limite, nell’affanno quotidiano – spiega suor Nicla Spezzati, sottose-gretario del Dicastero vaticano per i Religiosi, rifacendosi all’Esortazione apostolica Evangeliigaudium di Francesco – i consacrati e le consacrate vivono la fedeltà, dando ragione della gioiache li abita, diventano splendida testimonianza, efficace annuncio, compagnia e vicinanza perdonne e uomini che con loro abitano la storia e cercano la Chiesa come casa paterna”. La gioia,infatti, “non è inutile ornamento, ma è esigenza e fondamento della vita umana – si legge nellaLettera –. Nell’affanno di ogni giorno, ogni uomo e ogni donna tende a giungere e a dimorarenella gioia con la totalità dell’essere. Nel mondo spesso c’è un deficit di gioia”. I religiosi non sonopertanto chiamati “a compiere gesti epici né a proclamare parole altisonanti, ma a testimoniare lagioia che proviene dalla certezza di sentirci amati, dalla fiducia di essere dei salvati”.

Rassegna Editoriale

SENTIERI DI LIBERTÀdi Samuele SangalliLEV, Città del Vaticano 2014Pagine 96Euro 7,00

Un metodo per l’iniziazione alla preghiera e alla vita cristiana, quello proposto da monsignor Sa-muele Sangalli, officiale della Congregazione per i Vescovi, da lui applicato presso la comunitàOikia, che ha fondato e che guida. Una volta la settimana la comunità si riunisce per un’ora diadorazione eucaristica serale, accompagnata da riflessione e preghiera. “Questo esercizio è utile a‘svuotare’ la mente da pensieri, affanni e preoccupazioni che tendono sempre a porre noi stessi, e inostri bisogni, al centro del dialogo con Dio, dimenticando che il Signore conosce già tutto ciò dicui abbiamo bisogno. L’orazione proposta aiuterà a mettere invece Lui al centro, a preparare la no-stra anima perché accolga senza distrazioni il dono della Sua Parola, offerta come pane spezzatoper riplasmare la nostra vita”. Così “ogni orante cerca di lasciare entrare il seme della Parola nelterreno del suo cuore, perché fecondi e fermenti, nel concreto, la sua quotidianità”, mentre il SignoreGesù “scrive cammini di libertà, chiamandoci a fare un profondo discernimento sulla nostra vitaalla luce della sua Parola”.

SAN PIETRO FAVRESANT’ANGELA DA FOLIGNOdi Angelo card. AmatoLEV, Città del Vaticano 2014Pagine 76Euro 10,00

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