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1 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia ISTITUTO COMPRENSIVO “Gianni RODARI” Viale Bachelet n. 2; tel. 099/8841796 - 74019 Palagiano (TA) e-mail: [email protected]; Sito Web: www.circolodidatticorodari.gov.it PEC: [email protected] Piano Triennale Offerta Formativa Dirigente Scolastico Pietro Rotolo Anno Scolastico 2018/2019 Istituto aderente alla Rete di Scuole della provincia jonica per l'Unicef UN ARTICOLATO PROGETTO PEDAGOGICO PER REALIZZARE UNA SCUOLA DI TUTTI E PER TUTTI FONDATA SULLE BUONE RELAZIONI

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia

ISTITUTO COMPRENSIVO “Gianni RODARI” Viale Bachelet n. 2; tel. 099/8841796 - 74019 Palagiano (TA)

e-mail: [email protected]; Sito Web: www.circolodidatticorodari.gov.it

PEC: [email protected]

Piano

Triennale

Offerta

Formativa

Dirigente Scolastico Pietro Rotolo

Anno Scolastico 2018/2019

Istituto aderente alla Rete di

Scuole della provincia jonica per l'Unicef

UN ARTICOLATO PROGETTO PEDAGOGICO PER

REALIZZARE UNA SCUOLA DI TUTTI E PER TUTTI

FONDATA SULLE BUONE RELAZIONI

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INDICE

PREMESSA

Chi siamo e dove siamo Pag. 5

Popolazione scolastica – Docenti in servizio Pag. 8

Eventi significativi della storia della scuola Pag. 9

Contesto territoriale - Palagiano Pag.10

Funzionigramma Pag.12

Collegio dei Docenti e Personale ATA Pag.14

Gruppi, commissioni e referenze Pag.17

Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa Pag.23

Addetti alla sicurezza Pag.24

CONTESTO

Contesto Pag.25

Bisogni Pag.26

Il P.T.O.F.

Che cos’è il P.T.O.F.? Pag. 27

I principi ispiratori fondamentali Pag. 28

Criteri Pag. 29

Casa contiene Pag. 30

Qual è la sua funzione Pag. 30

QUALITA’ DELLA DIDATTICA

Qualità della didattica Pag.30

Promozione di metodologie didattiche Pag.31

Educazione alla cittadinanza attiva Pag.32

IL CURRICOLO

Finalità educative Pag.32

L’Orientamento Pag.34

Il curricolo di Istituto Pag.34

Bisogni formativi Pag.34

Diversità e integrazione Pag.35

Alunni stranieri Pag.36

Il curricolo verticale Pag.37

La collegialità Pag.38

Azioni di formazione sulle tecniche del primo soccorso Pag.38

Priorità – obiettivi –azioni di processo Pag.38

Analisi del RAV Pag.39

Continuità didattica Pag.46

Il curricolo esplicito,materiale e integrato Pag.48

Il curricolo materiale Pag.48

Il contesto integrato Pag.48

Progetti in orario curricolare Pag.48

Progetti in orario extracurricolare Pag.49

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Proposte progettuali a cui gli alunni possono partecipare con il contributo delle

famiglie

Pag. 50

Progetti PON Pag. 51

Le scelte organizzative Pag. 54

Il curricolo di Istituto Pag. 54

Ore di contemporaneità Pag. 56

Visite guidate Pag. 57

LA SCUOLA AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

La scuola come ambiente di apprendimento Pag.58

Gli strumenti didattici Pag.59

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Rapporti con le famiglie Pag.59

VALUTAZIONE

Valutazione Pag.60

La valutazione nel Primo Ciclo di Istruzione Pag.62

Esiti della Valutazione: comunicazione alle famiglie Pag.63

Ammissione alla classe successiva Pag.64

Rilevazione Nazionale Degli Apprendimenti Pag.65

Esame di Stato conclusivo del Primo Ciclo di Istruzione Pag.65

La Valutazione Certificativa Pag.66

Analisi RAV Pag.68

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

Programmazione delle attività formative rivolte al personale Pag.68

GESTIONE DELLE RISORSE

Gestione delle risorse Pag.71

Organico potenziato Pag.71

MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE

Monitoraggio e autovalutazione Pag.72

Risorse strutturali e materiali disponibili Pag.72

LA SCUOLA E LE RISORSE ESTERNE

Risorse esterne alla scuola Pag. 74

Le reti Pag. 74

Associazioni operanti sul territorio Pag. 75

Amministrazioni locali e servizi socio-sanitari Pag..76

Informazioni generali Pag. 77

Elenco allegati Pag. 78

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PRESENTAZIONE

“… Il recIproco amore fra chI apprende

e chi insegna è il primo e più importante

gradIno verso la conoscenza …”

Erasmo da Rotterdam

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L’Istituto Comprensivo “Gianni

Rodari” nasce il 1 settembre 2012 e

comprende tre plessi:

CONTESTO OPERATIVO

CHI SIAMO E DOVE SIAMO

INFANZIA WALT DISNEY

Gli alunni iscritti sono 133 suddivisi in: 3 sezioni a Tempo Normale 3 sezioni a Tempo Ridotto.

Vi lavorano 10 insegnanti, di cui 8 di insegnamento comune, 1 di sostegno e 1 di religione cattolica e 2 collaboratori scolastici Orari: Gli alunni delle sezioni a Tempo Normale frequentano 40 ore settimanali, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 16,00. Gli alunni delle sezioni a Tempo Ridotto frequentano per 25 ore settimanali, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 13,00 . Dall’A.S. 2007/08 è attiva anche una “Sezione Primavera” che accoglie 20 bambine e bambini di età compresa tra 24 e 36 mesi. Risorse strutturali: La scuola dispone di:

un ampio salone per le attività comuni una sala mensa di 8 aule, di cui 7 adibite a sezioni un spazio per l'educazione motoria di vari ripostigli due ampi bagni per i bambini, ed uno per disabili 2 bagni per i docenti ampi spazi esterni.

Responsabile del plesso:

Ins. Angela LUISI

SCUOLA DELL’INFANZIA

“WALT DISNEY”

Via Monteverdi Tel. 099 8841098

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INFANZIA “GIANNI RODARI”

Gli alunni iscritti sono 140 suddivisi in 3 sezioni a Tempo Normale e 4 sezioni a Tempo Ridotto. Gli insegnanti che vi lavorano sono 15, di cui 11 di insegnamento comune, 2 di sostegno e 2 di religione. 2 i collaboratori scolastici. Orari: Gli alunni delle sezioni a Tempo Normale frequentano 40 ore settimanali, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 16,00. Gli alunni delle sezioni a Tempo Ridotto frequentano per 25 ore settimanali, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 13,00. Dall’A.S. 2007/08 è attiva anche una “Sezione Primavera” che accoglie 20 bambine e bambini di età compresa tra 24 e 36 mesi. Risorse strutturali: La scuola dispone:

di 8 aule adibite a sezioni, di 2 bagni per i bambini, di una palestra di una cucina ed una sala mensa ampi spazi esterni.

Responsabile del plesso:

Ins. Valentina SASSO

SCUOLA DELL’INFANZIA

E

SCUOLA PRIMARIA

“Gianni RODARI”

Via Bachelet, 2

Tel. 099 8841796 Fax 099 8880119

PRIMARIA “GIANNI RODARI”

Gli alunni iscritti sono 373 suddivisi in 10 classi a Tempo Pieno e 10 a Tempo Normale. Oltre a 5 collaboratori scolastici, vi lavorano 48 insegnanti, di cui 10 di sostegno, 2 di lingua inglese e 2 di religione cattolica. Orari: Gli alunni delle sezioni a Tempo Pieno frequentano 40 ore settimanali, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 16,00. Gli alunni delle sezioni a Tempo normale frequentano per 30 ore settimanali, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 13,40 (settimana corta). Risorse strutturali: La scuola, articolata in 4 padiglioni, dispone di:

20 aule servizi di cucina e mensa

un ampio auditorium palestra

laboratorio multimediale , laboratorio linguistico

laboratorio scientifico

laboratorio musicale

biblioteca

di aula per le attività di sostegno, Presidenza ed uffici amministrativi ampi spazi esterni.

Responsabile del plesso: ins. Rocca Gentile

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S.S.1° GIANNI RODARI Gli alunni iscritti sono 246. Gli insegnanti che vi lavorano sono 26, di cui 23 disciplinari e 3 di sostegno. I collaboratori scolastici presenti sono 3.

Orari: Gli alunni frequentano 30 ore settimanali dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8,00 alle ore 14,00

Risorse strutturali: La scuola, suddivisa in due padiglioni, dispone di:

11 aule

4 bagni per gli alunni 1 bagno per i docenti 2 ripostigli palestra

campo di basket/volley all’aperto

laboratorio multimediale

laboratorio scientifico

laboratorio musicale

aula docenti ampi spazi esterni.

Responsabile del plesso:

Prof.ssa Isabella Addabbo

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

“Nicola RUFFO”

Via Silone s.n.c. Tel. 099 8882549

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Il DIRIGENTE SCOLASTICO

Piero ROTOLO

DIREZIONE SCOLASTICA

UFFICI AMMINISTRATIVI

SCUOLA

SECONDARIA

DI 1° GRADO

SCUOLA

PRIMARIA

SCUOLA

dell’INFANZIA

GIANNI

RODARI

WALT

DISNEY

NICOLA

RUFFO

GIANNI

RODARI

CLASSI 11: 4 prime

4 seconde

3 terze

4

CLASSI 11: 4 prime

4 seconde

3 terze

4

SEZIONI 7: 4 a T. Normale 3 a T. Ridotto

SEZIONI 6: 3 a T. Normale 3 a T. Ridotto

CLASSI 20: 10 a T. Pieno 10 a T. Normale

Alunni: 230

Docenti: 26

Alunni:157

Docenti:15

Alunni: 124

Docenti: 10

Alunni: 329

Docenti: 46

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.

La scuola elementare di Palagiano, fino all'anno scolastico 1956/57 è stata parte di Direzioni

Didattiche viciniori e solo nell'anno scolastico 1957/58 è stata istituita la Direzione Didattica di

Palagiano.

Il 28 ottobre 1938 fu inaugurato l'edificio scolastico, che oggi ospita la sede di scuola primaria,

dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”, ubicato in Viale Stazione. Si trattò di una grande

conquista per la scuola elementare di Palagiano dal momento che, fino ad allora, le lezioni si erano

tenute in locali di fortuna inadeguati allo scopo.

L'edificio, provvisto di aule ampie, presentava la classica forma a ferro di cavallo con un ampio

spazio centrale usato per le marce fasciste. L'edificio era posto alla estrema periferia del centro

abitato e si presentava isolato e circondato dal verde della campagna. Ad esso non fu data alcuna

denominazione, ma ogni aula portava il nome di un caduto della guerra d'Africa.

Nel 1984 fu realizzato il nuovo edificio nel quartiere Bachelet (P.E.E.P.) che ospitava un plesso di

scuola primaria e uno di scuola dell’infanzia. Negli anni, sono stati realizzati gli edifici che ospitano

i plessi di Scuola dell’Infanzia “Don Bosco” e “ Walt Disney”.

Nel corso degli anni, i vari plessi sono stati sottoposti a lavori di adeguamento nel rispetto della

vigente legislazione in materia d'igiene, sicurezza e agibilità. Tuttavia rimangono ancora interventi

da effettuare per completare la piena osservanza del D.Lgs n° 81/2008.

A partire dal 1 settembre 2009, in seguito a deliberazione della Giunta Regionale n. 2596 del

23/12/2008 avente come oggetto il “Piano regionale di riordino della rete delle istituzioni scolastiche

per l’anno scolastico 2009/2010”, l’originario Circolo Didattico “Giovanni XXIII” di Palagiano è stato

sdoppiato in due distinti Circoli Didattici: Il primo costituito dal Circolo Didattico “Giovanni XXIII”

(plesso di scuola primaria “Giovanni XXIII” e scuola dell’infanzia “Don Bosco”);

il secondo composto dal Circolo Didattico “Gianni Rodari” (plesso di scuola primaria “Gianni Rodari”

, scuole dell’infanzia “Gianni Rodari” e “Walt Disney”).

Dall’anno scolastico 2012/2013, a seguito della delibera della Giunta Regionale n° 2410 del

02/11/2011, in applicazione della legge n°111 del 15/07/2011 relativa alla razionalizzazione della

rete scolastica, i due Circoli Didattici presenti sul territorio sono diventati Istituti Comprensivi

arricchendosi della presenza di classi di scuola secondaria di primo grado.

La Scuola Secondaria di 1°

intitolata alla vittima di mafia

“Nicola Ruffo” conta oggi ben

undici classi: quattro di prima

, quattro di seconda e tre di

terza ubicate nei locali del

plesso sito in Via Silone,

angolo Corso Lenne.

Eventi significativi della storia della scuola

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PALAGIANO

Palagiano è una cittadina di 16.168 abitanti situata in una fertilissima pianura con un'estensione di

69,15 Kmq. Si affaccia sul Mar Ionio con una costa di 7 Km impreziosita da una pineta di Pinus

Halepensis su duna sabbiosa, che è anche un’importante Area Protetta. ll territorio pianeggiante e in gran parte fertile ne fanno un importante centro agricolo, che oggi,

però, risente della crisi di settore. Morfologicamente é costituito da una base alluvionale,

degradante verso il mare, partendo da una quota di circa 70 mt. solcato dai fiumi Lenne e Lato, i

cui corsi rappresentano la parte terminale di quell’unicum idrografico costituito dalle Gravine e dalle

Lame. Proprio per la presenza di questo sistema e di alcune testimonianze della Civiltà Rupestre,

oggi anche parte del territorio di Palagiano è ricompreso nel “Parco della Terra delle Gravine”,

importante strumento di tutela e sperimentazione di uno sviluppo sostenibile, oltre che di

risanamento ambientale. Questo suo essere incastonato tra due perle naturalistiche (le Gravine

con la Civiltà rupestre e le Pinete joniche) ne potrebbe fare un importante modello di sviluppo

sostenibile, con la messa a valore di competenze e professionalità specifiche, anche in direzione

di un indispensabile risanamento ambientale, come i recenti disastrosi fenomeni alluvionali hanno

dimostrato.

A partire dagli anni ’60 Palagiano, baricentro della Conca d’Oro, è diventata famosa per la sua

agricoltura d’avanguardia e per la qualità, varietà, quantità e precocità dei suoi prodotti (agrumi,

uve, olive, ortaggi): oggi è la Città del clementine con riconoscimento IGP.

Oltre 1000 aziende agricole, in gran parte piccole, coltivano 4500 ettari di terreno. Poche le aziende

agricole che vantano una buona estensione e che richiedono manodopera fissa o continuativa

nell’arco dell’anno.

Per il resto consistenti livelli occupazionali si concentrano solo in alcuni periodi. Questa incertezza

di un reddito adeguato ha portato progressivamente all’invecchiamento della manodopera agricola,

con gravissima carenza di figure specializzate. Questa è

stata anche, negli anni 60/70, la causa della fuga verso il

miraggio della grande industria; ancora oggi alcune centinaia di

palagianesi lavorano presso l’acciaieria ILVA di Taranto, anche

se l’occupazione si è progressivamente ridotta.

L’attività artigianale è essenzialmente legata all’attività

edilizia, che ha avuto uno sviluppo tanto vorticoso, quanto privo

di strumenti di pianificazione, con pesanti ricadute sulla vivibilità

del paese. Gli esercizi commerciali garantiscono,

CONTESTO TERRITORIALE

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prevalentemente, il lavoro ai componenti della famiglia titolare. Il turismo é essenzialmente di tipo

stagionale (estate).

Nessuna cura è stata posta nei confronti delle altre inestimabili risorse del nostro territorio, i beni

ambientali, paesaggistici, storici, architettonici ed archeologici, che risultano in grave stato di

abbandono e degrado, quando non completamente distrutte.

Palagiano non ha un vero “centro storico” non ha grandi valori storici e architettonici, se si

eccettuano poche significative testimonianze (il “castello”, la “chiesetta”, l’ex “convento”, un frantoio

ipogeo). Per il resto, il suo valore complessivo era più legato ad una “rete” di testimonianze minori

della storia, della tradizione e dello svolgersi della vita nel corso dell’evoluzione sociale,

strettamente legate al tessuto urbano dell’antico nucleo abitato. Purtroppo, oggi, di queste vestigia

non restano che poche ed isolate testimonianze, tanto che un problema culturale che si pone per

la nostra Comunità (e quindi anche per l’Istituzione Scolastica) è come ricostruire, conservare e

trasmettere alle nuove generazioni la storia del paese.

La comunità palagianese rivela oggi uno volto completamente diverso rispetto al passato: un tipo

di sviluppo incompiuto e distorto, quello degli ultimi decenni, con la comparsa anche di fenomeni

devianti quali delinquenza (anche minorile), consumo di droghe e alcolici, facile arricchimento di

pochi e vaste sacche di vecchie e nuove povertà, disuguaglianze e ingiustizie sociali. Fenomeni di

diversa devianza sociale che spesso coinvolgono anche minori (talvolta anche al centro della

cronaca giudiziaria), che spesso vedono nella strada, nei bar e nelle sale da gioco i soli luoghi di

ritrovo. Palagiano, infatti, non ha un cinema, non ha un teatro, non ha centri sportivi e il tutto è

lasciato all’iniziativa privata, anche se va positivamente rilevato l’operato di alcune Associazioni

Culturali, Ambientaliste, di Volontariato laiche e religiose che cercano, con apprezzabile impegno,

di “smuovere lo stagno”. Anche da parte delle Istituzioni locali si è dimostrata, negli ultimi anni, una

maggiore attenzione ai bisogni dei minori e alla prevenzione delle devianze, anche con

collaborazioni in rete con le scuole, il volontariato sociale ed il Servizio Civile.

Questo contesto socio-economico risulta oggi ancor più dissestato, in considerazione delle negative

ricadute della crisi industriale e del comparto agricolo, con conseguente allargamento dei livelli di

disoccupazione e precarietà.

Piazza Vittorio Veneto

Pineta Il grande Pino di Lenne

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Il DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Pietro Rotolo

STAFF DI DIRIGENZA

Rocca Gentile collaboratrice Isabella Addabbo collaboratrice Angela Luisi ref. “W.Disney” Valentina Sasso ref. “Rodari”

GIUNTA ESECUTIVA

Dirigente Sc. Rotolo Pietro

D.S.G.A. D’Oronzo Giuseppe

Genitori Gravina Pompea Schena Giovanni

Docenti Gentile Rocca

A.T.A. Favale Maria

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Presidente Miccoli Rocca

Vicepresidente Pugliese Vincenzo

Dirigente Sc. Pietro Rotolo

Componente docenti

Addabbo Isabella Beningasa Rosina D’Aprile Patrizia c. Gentile Rocca Intini Raffaella Sasso Valentina Scarcia Emma Semeraro Maria

Componente genitori

Gravina Pompea Mastillone Michele Miccoli Rocca Montinaro Valentina Pugliese Vincenzo Santagada Roberta Scarano Antonio Schena Giovanni

Personale A.T.A.

Favale Maria Pietricola Antonio

FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Area 1 a) RACCORDO DELLA SCUOLA CON IL TERRITORIO E LE FAMIGLIE. b)COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE

Raffaella INTINI

Area 2 COORDINAMENTO DELL’UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE E DELLE ATTIVITA’ DI DOCUMENTAZIONE SCOLASTICA E DI RETE, GESTIONE DEL SITO WEB E REFERENTE DELLA COMUNICAZIONE

Valeria SANTAGADA

Area 3 a)COORDINAMENTO ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE b) ATTUAZIONE DEL PTOF b) ORIENTAMENTO SCOLASTICO

Pompea GRAVINA Patrizia C. D’APRILE

FUNZIONIGRAMMA

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Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di 1°

BORSARI Daniela ACINAPURA Antonella ADDABBO Donato

BRADASCIO Maria Catalda AZZARANO Antonella ADDABBO Isabella

CARBONE Felicia BASILE Antonia BENINGASA Rosina

COLAMITO Maria BASILE Rocca Luigia BOZZA Maria Rita

DI PAOLA Antonia BELMONTE Cosima CANNARILE Maria Grazia

FAVALE Luigia Elisabetta BOZZA Maria Pia CASAMASSIMA Catia

FAZIO Liliana BUOMPANE Angela CASAMASSIMA Salvatore

FERENTE Lucia BUOMPANE Maria B. D’APRILE Patrizia C.

GISONNA Lina BUSTO Nunziata DRAGONE Tiziana

GISONNA Margherita CAMPANELLA Mirella FAVALE Vincenza

IAVERNARO Emanuela CASELLA Elia FRANGIONE Simona

INSOLIA Luisa CATUCCI Mariagrazia FUMARULO Paolo

LEOGRANDE Marianna COSENTINO Maria GUAGNANO Simona

LIUZZI Maria Angela DELL'AGLIO Teresa LATORRATA Sandra

LUISI Angela DELL’AQUILA Concetta LATERZA Monica Lucia

MAPPA Rosa DIPIERRO Rocca LENTINI Dionigi Cristian

MONACO Arianna GENOVESE Giovanna LIUZZI Palmo

MONTENEGRO M. Carmela GENTILE Rocca MONGELLI Domenico Walter

MORCIANO Giovanna GRAVINA Pompea MONTANARO Antonietta

PIZZULLI Nicola INTINI Raffaella PIZZULLI Nicola

SALVATORE Carmela LATORRATA Barbara PUTIGNANO Attilia

SANITATE Domiziana MARTELLA Concetta QUARTA Pietro Virgilio

SASSO Valentina MIALE Grazia RINALDI Maria Filomena

SEMERARO Maria MIGNOZZI Micaela RIPA Rosa Rita

SEMERARO Maria Saveria MILANO Cosima SCARCIA Emma

MONTANARO Francesca VACCARELLI Angela

MONTEMURRO Maria C.

MOTOLA Maria Grazia

NOTARNICOLA Maria

OLIVA Annunziata

PERNIOLA Paola

PULLI Rosalba

RIPA Ilaria

RISOLI Carmela

COLLEGIO DEI DOCENTI

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P.T.O.F. a.s.. 2016/2019

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RIZZI Pasqua

ROLLI Loredana

RUGGI Matilde

SANTAGADA Valeria

SANTAGADA Roberta

SCAPATI Silvia

SEMERARO Cosima

SPINOSA Rossella

TOCCI Francesca

TRISOLINI Anna

TAMBORRINO Anna

VERDERESE Cira

SEMERARO Cosima

VERDERESE Cira

PERSONALE AMMINISTRATIVO COLLABORATORI SCOLASTICI

D’Oronzo Giuseppe D.S.G.A. CAMPANELLA Beatrice

SPALLUCCI Margherita (sost. Dsga) CASSANELLI Emilia

FAVALE Maria Ass. Amm. DI CANIO Rosa

MAMMUCARI Annita Ass. Amm. IAVERNARO Annunziata

RUSSO Angelo Raffaele Ass. Amm. MARGIOTTA Rosanna

SPADAFORA Filomena Ass. Amm. MASIELLO Liliana

PIETRICOLA Antonio

PINTO Erminio Carmelo

RIZZI Michele

RUSSO Giovanni

VARLARO Vincenzo

PERSONALE A.T.A.

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P.T.O.F. a.s.. 2016/2019

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COLLABORATORI DEL DIRIGENTE

GENTILE ROCCA 1) Sostituzione del D.S. con funzione vicaria (svolgimento di

tutti i compiti), in caso di assenza per impegni istituzionali,

malattia, ferie, permessi e in tutti gli altri casi in cui non è

fisicamente presente all’interno dell’istituto.

2) Coordinamento delle attività di vicepresidenza, nel rispetto

dell’autonomia decisionale degli altri docenti delegati dal

D.S..

3) Generale confronto e relazione con l’utenza e con il

personale per ogni questione inerente le attività

scolastiche.

4) Delegata alla firma dei seguenti atti: esame e concessione

di congedi/permessi; sostituzione dei docenti assenti;

circolari informative; valutazione richieste di ingresso

posticipato o di uscita anticipata degli alunni, in accordo a

quanto previsto dal regolamento di istituto;

modifiche/riadattamento temporaneo dell’orario delle

lezioni, per fare fronte a ogni esigenza connessa alle

primarie necessità di vigilanza sugli alunni.

5) Collaborazione alla diffusione delle comunicazioni

ordinarie nonché alla circolazione delle informazioni.

6) Delega a redigere comunicazioni ai docenti e/o circolari

alunni su argomenti specifici con firma propria.

7) Contatti con le famiglie.

8) Controllo della regolarità dell’orario di lavoro del personale

docente e controllo firme presenza alle attività collegiali

programmate.

9) Partecipazioni alle riunioni promosse dal D. S.

10) Vigilanza sull’andamento generale del servizio, con

obbligo di riferire qualunque fatto o circostanza che possa,

a suo parere, pregiudicare un regolare svolgimento dello

stesso.

11) Autorizzata a farsi sostituire nelle attività didattiche tutte le

volte che ne ravveda la necessità e l’urgenza del suo

intervento direzionale.

ADDABBO ISABELLA 1) Collaborazione al Dirigente Scolastico con funzione di

rappresentanza dello stesso nel plesso di scuola

secondaria di I grado.

2) Sostituzione del D.S. con funzione vicaria, in caso di

assenza o nei casi in cui non è fisicamente presente

all’interno dell’istituto; e comunque in caso di assenza della

docente collaboratrice con funzione vicaria.

3) Coordinamento delle attività di vicepresidenza, nel rispetto

dell’autonomia decisionale degli altri docenti delegati dal

D.S..

4) Generale confronto e relazione con l’utenza e con il

personale per ogni questione inerente le attività

scolastiche della Scuola Secondaria di I grado.

5) Esame e concessione di congedi e permessi al personale

docente.

6) Individuazione e sostituzione dei docenti assenti nei limiti

di n. 12 ore mensili;

7) Controllo della regolarità dell’orario di lavoro del personale

docente e controllo firme presenza alle attività collegiali

programmate.

GRUPPI – COMMISSIONI - REFERENZE

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8) Valutazione ed eventuale accettazione delle richieste di

ingresso posticipato o di uscita anticipata degli alunni, in

accordo a quanto previsto dal regolamento di istituto;

9) Modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario delle

lezioni, per fare fronte a ogni esigenza connessa alle

primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione,

senza interruzione, del servizio scolastico;

10) Collaborazione alla diffusione delle comunicazioni

ordinarie nonché alla circolazione delle informazioni.

11) Contatti con le famiglie.

12) Partecipazioni alle riunioni promosse dal D.S..

13) Vigilanza sull’andamento generale del servizio, con

obbligo di riferire qualunque fatto o circostanza che possa,

a suo parere, pregiudicare un regolare svolgimento dello

stesso.

14) Svolge funzioni di segretaria del C.D..

COMMISSIONE GRADUATORIE

Dirigente Scolastico Prof. Pietro Rotolo Mammucari Annita (AA) Russo Angelo (AA)

Commissione incaricata della valutazione delle domande

d’inserimento e di aggiornamento delle graduatorie d’Istituto dei

docenti e del personale Amministrativo.

COMITATO DI VALUTAZIONE a.s. 2018-21

PRESIDENTE - Dirigente Scolastico Prof. Piero ROTOLO COMPONENTI DOCENTI MARTELLA Concetta SASSO Valentina GENTILE Rocca COMPONENTI GENITORI SANTAGADA Roberta MONTINARO Valentina COMPONENTE ESTERNO

Il Comitato di valutazione, sulla base degli elementi desunti dalla

relazione del tutor e degli altri elementi forniti dal Dirigente

Scolastico, esprime il parere per la conferma in ruolo, individua i

criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:

a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento

dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e

scolastico degli studenti;

b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in

relazione al potenziamento delle competenze degli alunni

e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della

collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e

alla diffusione di buone pratiche didattiche;

c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e

didattico e nella formazione del personale.

REFERENTE INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

( Gruppo H) CATUCCI Mariagrazia

● Realizza iniziative tendenti a favorire processi di

integrazione ed apprendimento di alunni “diversamente

abili”.

● Migliora la qualità dell'integrazione scolastica attraverso

l'utilizzo di adeguate metodologie, strumenti didattici ed il

monitoraggio dei percorsi attivati.

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GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE

CATUCCI Mariagrazia- Referente (Sc. Primaria)

FERENTE Lucia (Sc. Infanzia) SCAPATI Silvia (Sc. Primaria)

ADDABBO Donato (Sc. Sec. I°)

● Revisione il Piano Annuale per

l’Inclusione (P.A.I.)

● Contribuisce ad accrescere la

consapevolezza dell’intera comunità

educante sulla centralità e la

trasversalità dei processi inclusivi in

relazione alla qualità dei “risultati”

educativi, per creare un contesto

educante dove realizzare

concretamente la scuola “per tutti e per

ciascuno”.

REFERENTI AREE TEMATICHE Ed. Ambientale e alla Salute OLIVA Annunziata UNICEF – Libera- Pace e Solidarietà: MONTANARO Francesca Attività Motoria e Sport QUARTA Pietro Virgilio Ed. Legalità FAVALE Vincenza

● Propone e coordina attività di educazione alla salute ed

educazione ambientale.

● Propone e coordina attività relative all'ed. alla pace e

solidarietà.

● Propone e coordina attività relative alle attività motorie

ed alla partecipazione ai campionati studenteschi

● Propone e coordina attività ed iniziative legate alla

legalità

COMMISSIONE “VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE” Referente: Intini Raffaella

BENINGASA Rosina LUISI Angela MONTANARO Francesca SASSO Valentina CASAMASSIMA Catia

Percorso di autovalutazione per la gestione della qualità,

finalizzata al “Miglioramento delle performance” delle “istituzioni

scolastiche”.

COMMISSIONE ORARIO

D.S. ADDABBO Isabella GENTILE Rocca CASAMASSIMA Catia

Formulazione flessibilità oraria

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COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA PRIMARIA 1^A DELL’AGLIO MARIA TERESA 1^B BUOMPANE ANGELA ROSA 2^A MIGNOZZI MICAELA 2^B GENOVESE GIOVANNA 2^C OLIVA ANNUNZIATA 2^D CASELLA ELIA 3^A SEMERARO COSIMA 3^B INTINI RAFFAELLA 3^C BOZZA MARIA PIA 3^D GRAVINA POMPEA 4^A PERNIOLA PAOLA 4^B SANTAGADA VALERIA 4^C RIZZI PASQUA 4^D GENTILE ROCCA 5^A COSENTINO MARIA D. 5^B BASILE ANTONIA 5^C MARTELLA CONCETTA 5^D BASILE ROCCA

● Si tiene regolarmente informato sul profitto e il comportamento della classe tramite frequenti contatti con gli altri docenti del consiglio;

● È il punto di riferimento circa tutti i problemi specifici del consiglio di classe;

● Si relaziona costantemente con la presidenza e informa il Dirigente sugli avvenimenti più significativi della classe facendo presente eventuali problemi emersi;

● Mantiene, anche in collaborazione con gli altri docenti della classe, il contatto con i Rappresentanti dei genitori.

● Controlla regolarmente le assenze degli studenti ponendo particolare attenzione ai casi di irregolare frequenza ed inadeguato rendimento.

COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA

1^A PUTIGNANO ATTILIA 1^B CASAMASSIMA CATIA 1^C MONTANARO ANTONIETTA 1^D ADDABBO ISABELLA 2^A D’APRILE PATRIZIA C. 2^B GUAGNANO SIMONA 2^C LENTINI DIONIGI CRISTIAN 2^D FAVALE VINCENZA 3^A BENINGASA ROSINA 3^B SCARCIA EMMA 3^C LATORRATA SANDRA

● Si tiene regolarmente informato sul profitto e il comportamento della classe tramite frequenti contatti con gli altri docenti del consiglio;

● È il punto di riferimento circa tutti i problemi specifici del consiglio di classe;

● Si relaziona costantemente con la presidenza e informa il Dirigente sugli avvenimenti più significativi della classe facendo presente eventuali problemi emersi;

● Mantiene, anche in collaborazione con gli altri docenti della classe, il contatto con i Rappresentanti dei genitori.

● Controlla regolarmente le assenze degli studenti ponendo particolare attenzione ai casi di irregolare frequenza ed inadeguato rendimento.

● Presiede le sedute del C.d.C, in caso di assenza o

impedimento del D.S. o del suo Collaboratore

VICEPRESIDENTI CONSIGLI D’INTERCLASSE 1^: DELL’AGLIO Maria Teresa 2^: OLIVA Annunziata 3^: BOZZA Mariapia 4^: TAMBORRINO Anna 5^: BASILE Rocca L.

● Presiede i Consigli di Interclasse in caso di assenza del Dirigente;

● Si fa portavoce delle classi che rappresenta.

● Collabora e dialoga con il Dirigente Scolastico e i suoi collaboratori.

VICEPRESIDENTE CONSIGLIO D’INTERSEZIONE

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MONTENEGRO Maria Carmela

● Presiede i Consigli di Intersezione in caso di assenza del Dirigente;

● Si fa portavoce delle sezioni. ● Collabora e dialoga con il Dirigente Scolastico e i suoi

collaboratori.

RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA (R.S.U.)

CGIL GRAVINA Pompea (Docente) CISL GENTILE Rocca (Docente) CISL INTINI Raffaella (Docente)

Rappresentano e tutelano i lavoratori, stipulano il Contratto

Integrativo d’Istituto e ne controllano la corretta applicazione.

DIPARTIMENTO ASSE CULTURALE MATEMATICO SCIENTIFICO -

TECNOLOGICO

COORDINATRICE: CASAMASSIMA CATIA Di Paola A., Insolia L., Monaco A., Luisi A., Semeraro M., Sasso V. , Santagada V., Milano C., Oliva A., Buompane R., Mignozzi M., Dell’Aglio T., Buompane Berta, Notarnicola M.,Martella C., Miale G., Latorrata S., Lentini D., Rinaldi M.F., Ripa R.

● Discussione tra i docenti sui contenuti da sviluppare;

scambi di esperienze; condivisione di dubbi, difficoltà,

successi, conoscenze, competenze.

● Confronto tra insegnanti di diverso ordine di scuola.

● Socializzazione del corso di Formazione sulle

Indicazioni Nazionali e la didattica per competenze

● Analisi e confronto sul percorso della

verticalizzazione del curricolo.

● Costruzione del Curricolo Verticale d’Istituto

DIPARTIMENTO ASSE DEI LINGUAGGI COORDINATRICI: INTINI R. - BENINGASA R. - D’APRILE P.

Bradascio, Morciano, Semeraro M.S., Mappa, Gisonna M., Gisonna L. ,Bozza M., Casella, Gentile, Semeraro C., Dragone T., Tamborrino, Latorrata B., Rizzi, Cosentino, Busto N., Favale C., Guagnano S., Quarta P., Addabbo I., Liuzzi P., Frangione S., Cannarile M.G., Fumarulo P., Trisolini A.

● Discussione tra i docenti sui contenuti da sviluppare;

scambi di esperienze; condivisione di dubbi, difficoltà,

successi, conoscenze, competenze.

● Confronto tra insegnanti di diverso ordine di

scuola.

● Socializzazione del corso di Formazione sulle

Indicazioni Nazionali e la didattica per competenze

● Analisi e confronto sul percorso della

verticalizzazione del curricolo.

● Costruzione del Curricolo Verticale d’Istituto

DIPARTIMENTO ASSE CULTURALE STORICO - SOCIALE COORDINATRICI: BASILE R.- SCARCIA E.

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Carbone, Salvatore, Montenegro, Favale E. Gravina, Rolli, Perniola, Dipierro, Ripa, Montanaro A., Putignano, Casamassima S., Pizzulli Nicola, Fazio L., Liuzzi A., Spinosa, Verderese, Belmonte, Montanaro F., Vaccarelli A.,

● Discussione tra i docenti sui contenuti da sviluppare;

scambi di esperienze; condivisione di dubbi, difficoltà,

successi, conoscenze, competenze.

● Confronto tra insegnanti di diverso ordine di

scuola.

● Socializzazione del corso di Formazione sulle

Indicazioni Nazionali e la didattica per

competenze

● Analisi e confronto sul percorso della

verticalizzazione del curricolo.

● Costruzione del Curricolo Verticale d’Istituto

DIPARTIMENTO AREA DELLA DISABILITÀ’

Docente Referente : CATUCCI MARIAGRAZIA

Addabbo D., Ferente L., Motola M, Scapati S. , Azzarano, Santagada R., Pulli, Campanella M., Iavernaro E., Sanitate D., Leogrande M., Acinapura A., Tocci F., Dell’Aquila C., Risoli C., Laterza M., Bozza M., Mongelli W., Bozza R., Laterza M.

● Discussione tra i docenti sui contenuti da sviluppare;

scambi di esperienze; condivisione di dubbi, difficoltà,

successi, conoscenze, competenze.

● Confronto tra insegnanti di diverso ordine di

scuola.

● Socializzazione del corso di Formazione sulle

Indicazioni Nazionali e la didattica per

competenze

● Analisi e confronto sul percorso della

verticalizzazione del curricolo.

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5

Per l’anno scolastico 2018/2019, le funzioni strumentali all’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa avranno i seguenti compiti:

FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Coordinare e ricondurre a sintesi le attività del curricolo verticale

Favorire la diffusione delle buone pratiche relative alla concretizzazione del curricolo verticale;

In raccordo con lo staff di direzione, curare i rapporti scuola/territorio;

Coordinare le attività di Valutazione e Autovalutazione (SNV) con raccolta e monitoraggio dati andamento didattico;

Coordinare le attività INVALSI; Partecipare agli incontri periodici dello staff di

direzione.

RAFFAELLA INTINI Funzione STRUMENTALE N° 1: COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI VALUTAZIONE

E AUTOVALUTAZIONE

RACCORDO DALLA SCUOLA

CON IL TERRITORIO E LE

FAMIGLIE

1) Aggiornare il sito WEB della scuola, abilitando i nuovi docenti con nuove password d’accesso all’area riservata; 2) Consultare periodicamente i siti per la documentazione aggiornata di Bandi e Progetti nazionali ed europei; 3) Gestire la rete di comunicazione all’interno dell’Istituto e all’esterno tra scuole e siti di interesse scolastico, anche al fine di scambiare e divulgare documenti e materiali di lavoro; 4) Pubblicizzare materiali relativi ai percorsi educativi e didattici, ai lavori degli alunni e alle varie iniziative realizzate dall’Istituto; 5) Collaborare alla predisposizione/utilizzazione delle nuove modalità di gestione informatizzata; 6) Promuovere la comunicazione interattiva con le famiglie; 7) Inserimento/aggiornamento modulistica relativa alle diverse competenze dell’Istituzione Scolastica; 8) Supporto tecnico sull’utilizzo del Registro Elettronico per i docenti; 9) Partecipare agli incontri periodici dello staff di direzione.

VALERIA SANTAGADA Funzione STRUMENTALE N° 2 “COORDINAMENTO

DELL’UTI-LIZZO DELLE

NUOVE TECNO-LOGIE E

DELLE ATTIVITA’ DI

DOCUMENTAZIONE SCOLA-

STICA E DI RETE, GESTIONE

DEL SITO WEB E REFERENTE

DELLA COMUNICAZIONE”

PATRIZIA D’APRILE POMPEA GRAVINA Funzione STRUMENTALE N° 3 COORDINAMENTO

ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE ALLA

PROGRAMMAZIONE

CURRICOLARE,

ATTUAZIONE DEL PTOF ORIENTAMENTO

SCOLASTICO

1.Curare l’aggiornamento del PTOF secondo la nuova normativa, la revisione e l’impostazione grafica in collaborazione con lo staff di direzione; 2.Promuovere e coordinare le attività di monitoraggio – verifica dell’attuazione del P.O. F ; Curare l’organizzazione dei progetti di Arricchimento Formativo (con esclusione dei Moduli PON – FSE) e la Predisposizione dei relativi strumenti di valutazione dell’efficacia; 2.Coordinare l’organizzazione dei viaggi d’istruzione e delle altre attività di integrazione del curricolo; 4. Orientamento scolastico

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Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione RSPP – Ing. Piera D’Onghia

SCUOLA

ADDETTI AL SERVIZIO DI

PREVENZIONE E PROTEZIONE

ADDETTI SQUADRA

ANTINCENDIO

ADDETTI SQUADRA PRIMO SOCCORSO

Infanzia: Walt Disney

Bradascio Maria C.

Luisi Angela

Semeraro Maria

Luisi Angela

Bradascio Maria C.

Infanzia e Primaria: G. Rodari

Insolia Luisa

Mignozzi Micaela

Gentile Rocca

Intini Raffaella

Perniola Paola

Rizzi Pasqua Vita

Basile Rocca

Insolia Luisa

Martella Concetta

Mele Angela (CS)

Montemurro

M.Carmela

Montenegro M.

Carmela

Salvatore Carmela

Santagada Valeria

Spallucci Margherita

Scuola Secondaria 1° Gianni Rodari

ADDABBO

Isabella

Campanella

Beatrice

D’Aprile Patrizia

Casamassima

Catia

Latorrata Sandra

Scarcia Emma

ADDETTI ALLA SICUREZZA

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SEZIONE 1 - CONTESTO

L’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” è stato istituito nell’anno scolastico 2012-2013, in seguito alla

razionalizzazione della rete scolastica con la creazione della Scuola Secondaria di 1°; si pone in

continuità con il precedente omonimo Circolo Didattico e comprende n. 13 sezioni di Scuola

dell’Infanzia (di cui 7 a tempo normale), n. 20 classi di Scuola Primaria (di cui 10 a tempo pieno) e

n. 11 classi di Scuola Secondaria di I grado.

Accoglie prevalentemente alunni che abitano nelle zone più periferiche e marginali del paese,

caratterizzato da alta densità abitativa, famiglie “allargate” e talvolta promiscuità, con diffuse

problematiche di conflittualità e disagio sociale. Infatti, vi sono situazioni di deprivazione sul piano

familiare, sociale e culturale (separazioni familiari, affidamento minori a rischio, disagio silenzioso

in relazione alle separazioni di fatto, ai fenomeni di indigenza latente, di sottoccupazione, lavoro

nero), soggetti tossicodipendenti, disoccupazione (particolarmente per le donne), microcriminalità,

disagio giovanile che si manifestano con una tangibile demotivazione allo studio e/o alle attività che

richiedono impegno personale.

Nella zona sono pressoché assenti luoghi di aggregazione socio-culturali ben attrezzati, dove poter

coltivare lo sviluppo responsabile del territorio, favorire la partecipazione attiva e sviluppare una

mentalità critica e divergente pronta a superare le difficoltà. Emerge dall’analisi del contesto che:

-nessuna cura è stata posta nei confronti delle risorse del territorio: i beni ambientali, paesaggistici,

storici, architettonici ed archeologici, risultano in grave stato di abbandono e degrado, quando non

completamente distrutte;

- scarsa sensibilità nel voler conservare e trasmettere alle nuove generazioni la storia del paese;

- mancanza di capacità progettuale finalizzata ad accogliere risorse umane e finanziamenti volti alla

crescita economica, culturale e sociale del territorio;

- scollamento tra i servizi promessi e le risorse messe in campo per le esigenze reali della scuola

da parte degli Enti territoriali.

- scarsità di fondi per attivare progetti significativi che amplino il tempo scuola;

- carente la partecipazione delle famiglie ad eventi socio- culturali;

- inadeguato investimento dell’Ente locale;

- difficoltà dei docenti nell’ottenere una fattiva adesione delle famiglie alla “mission” della scuola;

- limitata partecipazione finanziaria all’offerta formativa, delle famiglie, per l’alto tasso di

disoccupazione.

Tutto ciò genera sfiducia e mancanza di motivazione che rendono difficile (quando non

impediscono) di progettare il proprio percorso di vita, mettendo a disposizione della collettività idee

e competenze. Fenomeni di diversa devianza che coinvolgono anche minori, i quali spesso vedono

nella strada, nei bar e nelle sale da gioco i soli luoghi di ritrovo. Questo contesto socio-economico

risulta, in questi ultimi anni, ancor più dissestato, in considerazione delle devastanti ricadute

negative della crisi economica, accentuate dalla situazione disastrosa del polo metalmeccanico

ILVA di Taranto e delle piccole e grandi aziende, con conseguente allargamento dei livelli di

disoccupazione e precarietà. La fonte di risorsa economica per la maggior parte delle famiglie è il

lavoro a giornata nei campi. L'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è minima; è

presente, tuttavia, un numero significativo di alunni socio-culturalmente svantaggiati per

l’appartenenza a contesti familiari deprivati da più generazioni, in parte anche monitorati e seguiti

da: Servizio Sociale, Tribunale dei minori e cooperative del settore.

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La nostra scuola, dunque, si colloca come presidio culturale e socializzante in favore anche della

Comunità esterna, in un rapporto di collaborazione proficua e mira alla rimotivazione degli studenti

iscritti attraverso calibrati percorsi progettuali.

Una dimensione fondamentale nel processo di costruzione della propria identità e personalità è

rappresentata dall’autostima, intesa come “apprezzamento/opinione positiva di se stessi” e di

conseguenza fiducia in se stessi e rispetto di sè. L’autostima è sicuramente la condizione

necessaria per combattere le gravi forme di disagio esistenziale, l’emarginazione scolastica e

sociale e molte forme di devianza giovanile.

La scuola, in considerazione del contesto socio-economico in cui è inserita, si è attivata da circa un

ventennio per fare fronte alle problematiche legate al disagio e allo svantaggio culturale con

iniziative di formazione, informazione, progettuali e negli ultimi anni con:

-Accoglienza pre-post scuola;

-Progetto sabato Scuola dell'Infanzia;

-Progetti POF e PON;

- Progetto “Diritti a scuola”;

- Progetto “Orientamento”;

-Sportello di ascolto e orientamento con personale specializzato;

-Tempo pieno infanzia e primaria;

-Sportello di segreteria aperto tutti i giorni in orario antimeridiano e due giorni in orario pomeridiano;

-Ricevimento da parte del D.S.;

-Ricevimento delle famiglie su richiesta ai docenti;

-Biblioteca scolastica aperta alle famiglie;

-Utilizzo degli spazi da parte delle Associazioni Culturali e Sportive;

-Progetto estivo;

-Convegni e manifestazioni di carattere sociale (Legalità, Salute, Cultura…) aperti al territorio ed in

particolare alle famiglie degli studenti.

BISOGNI Nel nostro Istituto Comprensivo si registra la presenza di diversi alunni socialmente e culturalmente

svantaggiati, con:

- accentuate difficoltà di apprendimento

- scarsa motivazione allo studio

- bassi livelli di aspirazione

- forti difficoltà relazionali

- atteggiamenti di pre-bullismo.

Tutti ciò impone ritmi più lenti nelle attività di insegnamento-apprendimento e richiede lunghi

momenti di elaborazione e di discussione sulle dinamiche relazionali.

Il nostro Istituto si impegna a progettare itinerari flessibili in una didattica che prevede l’approccio

per competenze attraverso l’individuazione dei bisogni:

● Formativi

● Cognitivi

● Didattici.

La nostra Comunità scolastica accoglie una significativa presenza di alunni che evidenziano tali

problematiche: 32 alunni stranieri in parte adottati da famiglie italiane e in parte provenienti da

famiglie di immigrati, alcuni dei quali presentano difficoltà nell’utilizzo della lingua italiana; 20 alunni

diversamente abili che necessitano del supporto continuo degli insegnanti curricolari e di

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sostegno; 10 alunni con DSA diagnosticata, che richiedono interventi compensativi e dispensativi,

come prevede la legge 170/2010; 40 alunni con BES (gli alunni con bisogni educativi speciali

comprendono diverse categorie: gli alunni diversamente abili, quelli con certificazione per disturbi

specifici dell’apprendimento (DSA), iperattività (ADHD), Q.I. borderline, nuovi arrivati in Italia (NAI),

alunni con problematiche segnalati dai servizi sociali o dai docenti di classe ai quali è rivolta una

programmazione individualizzata) e 11 alunni affidati alle Comunità e ai Servizi Sociali.

Considerate le tante concause che possono caratterizzare il fenomeno della dispersione scolastica

e la complessità del problema, desideriamo proporre un approccio che, pur mantenendo la

centralità dello studente nell’azione dell’apprendere, consideri anche gli altri attori: docenti, famiglie

e Enti del territorio che partecipano all’opera di costruzione delle condizioni necessarie al

raggiungimento del successo formativo.

Tali bisogni sono enucleati nel PTOF d'Istituto e si impiantano nella programmazione curricolare

delle singole classi, attente ai bisogni degli alunni "a rischio" di insuccesso formativi.

SEZIONE 2 - COS’E’ IL P.T.O.F.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge

13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e

delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Esso è stato redatto dal Gruppo di lavoro, nominato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi

per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente

Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 3655 del 03.09.2018.

Il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 03.09.2018 ed è stato

approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 04.10.2018.

Dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per

accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato.

Il piano è pubblicato sul sito della scuola www.circolodidatticorodari.gov.it.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche. E’ uno strumento di programmazione ed attuazione dell’Offerta Formativa e dei servizi scolastici offerti al territorio, nonché del Piano di Miglioramento da realizzare nell’ambito del Sistema di Valutazione Nazionale e interpreta in chiave pedagogico- didattica l’ambiente nel quale la scuola opera. E’ un documento di impegni tra la scuola e il territorio incentrato sul rapporto scuola-studenti-famiglia e in esso viene esplicitata l’identità culturale e progettuale dell’Istituto. Il P.T.O.F. è stato elaborato con le diverse realtà istituzionali, culturali, locali, sociali ed economiche operanti nel territorio (stakeholders), i quali hanno dato suggerimenti sui procedimenti di attuazione del Piano di Miglioramento e hanno offerto elementi di analisi, valutazione e integrazione.

I risultati monitorati saranno successivamente oggetto di rendicontazione sociale attraverso la stesura di un documento che si propone di dare conto degli impegni assunti, dell’uso delle risorse, dei risultati conseguiti, degli effetti sociali prodotti nell’ambito di un dialogo tra la scuola e i propri stakeholder (studenti, famiglie, comunità locale, ecc.) finalizzato al miglioramento delle performance affinchè la scuola:

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● Rifletta sistematicamente su se stessa, sui propri valori, obiettivi, missione; ● Si senta stimolata a promuovere innovazione e miglioramento delle proprie prestazioni; ● Prosegua con gli stakeholder momenti di dialogo, confronto, partecipazione, collaborazione.

Attraverso il PTOF si intende offrire uno strumento chiaro e leggibile sull’offerta formativa della nostra scuola e sugli obiettivi che essa persegue attraverso:

• LA FORMAZIONE del PERSONALE • L’OFFERTA FORMATIVA • L’ORGANICO dell'AUTONOMIA • IL PIANO di SVILUPPO DIGITALE • ILPOTENZIAMENTO dell’OFFERTA FORMATIVA • IL RAV, IL PdM, il documento di RENDICONTAZIONE SOCIALE.

E’ uno strumento per strutturare processi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere, alla crescita educativa di tutti gli alunni e al loro successo formativo:

a) promuovendo le potenzialità di ognuno; b) riconoscendo e valorizzando le diversità; c) incoraggiando la cittadinanza attiva; d) favorendo il raggiungimento del successo formativo.

La nostra scuola, nel rispetto del Dettato Costituzionale (art. 3, 33 e 34), informa la sua opera ai principi di democrazia, uguaglianza e imparzialità. I principi fondamentali (fattori di qualità) ispiratori dell’attività di questa scuola sono:

➢ Accoglienza

➢ Uguaglianza e imparzialità

➢ Riduzione

dello svantaggio e integrazione

I PRINCIPI ISPIRATORI FONDAMENTALI

La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni, il loro inserimento e la loro integrazione.

Il servizio scolastico è assicurato a tutti gli utenti senza alcuna discriminazione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche. Tali obiettivi sono concretamente perseguiti, garantendola valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali di ciascun alunno, attraverso la programmazione di attività di educazione interculturale, ispirate alla concezione ed alla pratica delle pari opportunità ed all’integrazione dei soggetti diversamente abili, di attività alternative all’insegnamento della religione cattolica.

La scuola si fa carico dei bisogni di maggior sostegno educativo e didattico che presentano le bambine e i bambini portatori di svantaggio socio-culturale e/o disabilità e si impegna a colmare o, quantomeno, a ridurre le differenze che - di fatto - ne limitano l'integrazione sociale e lo sviluppo personale. La diversificazione del percorso formativo punterà a rendere lo sforzo richiesto agli alunni proporzionato ai reali livelli di competenza e alle effettive possibilità di sviluppo. Anche l'arricchimento del percorso formativo con attività non strettamente curricolari è finalizzato a garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale.

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➢ Regolarità del servizio scolastico

➢ Partecipazione e

condivisione

➢ Efficacia,

efficienza, flessibilità

e trasparenza

➢ Libertà di insegnamento e aggiornamento personale

CRITERI DEL P.T.O.F.

• ADEGUATEZZA • COERENZA • ATTENDIBILITÀ • RILEVANZA • CONCRETEZZA • FATTIBILITÀ • FLESSIBILITA’ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA

E’ garantita da parte di tutti gli operatori scolastici: dirigente, docenti e personale A.T.A.. La continuità del servizio e delle attività didattico-educative é assicurata secondo quanto deliberato dal Collegio Docenti. In caso di sciopero del personale della scuola o di eventuali disagi di diversa natura, i genitori sono informati in anticipo delle possibili variazioni di orario scolastico. Sono, comunque, assicurati i servizi essenziali, secondo quanto stabilito dalla contrattazione d’Istituto. In caso di assenza dei docenti é sempre garantita la sorveglianza degli alunni da parte di altro docente o, in casi estremi, del personale A.T.A

La scuola, per favorire la più ampia realizzazione dei contenuti del POF, promuove la partecipazione e la collaborazione di tutte le sue componenti.

La scuola programma percorsi di apprendimento nel rispetto della diversità dei bisogni formativi e garantisce un‟adeguata informazione su tutte le attività promosse. Essa nel determinare le scelte organizzative (ad es. orario delle attività, orario servizi amministrativi), si ispira a criteri di efficienza, efficacia e flessibilità.

I docenti svolgono la loro funzione nell’ ambito della libertà di insegnamento e dell’autonomia professionale loro riconosciute dalla norma. L’esercizio di tale libertà e autonomia è finalizzato alla formazione della personalità degli alunni. Tutto il personale della scuola si impegna a migliorare la propria professionalità attraverso la partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento deliberate dagli Organi Collegiali.

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COSA CONTIENE

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa: ● esplicita la progettazione curricolare (disciplinare e trasversale), extracurricolare, educativa

e organizzativa; ● è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi; • riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale; • tiene conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa; • comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le relative

professionalità; • mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel Rav; • elabora il Potenziamento dell’Offerta Formativa; • promuove finalità, princìpi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale; • programma le attività formative rivolte al personale docente e ATA; • presenta il fabbisogno di:

- posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia - potenziamento dell'offerta formativa - del personale ATA - infrastrutture, attrezzature, materiali.

QUAL È LA SUA FUNZIONE

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso è un documento dinamico che viene aggiornato di anno in anno. La sua funzione è quella di registrare la vitalità dell’Istituto e orientarne il cambiamento, trovando un punto di incontro con il territorio e le famiglie. Il PTOF è lo strumento con il quale l’I.C. “Gianni Rodari” intende fare partecipi gli alunni e le loro famiglie degli obiettivi educativi, delle scelte culturali e metodologiche, degli insegnamenti integrativi e facoltativi, dei sistemi di verifica e dei criteri di valutazione di cui i docenti si avvalgono e a cui si attengono per consentire ad ogni alunno un processo di maturazione coerente con le esigenze imposte dalla realtà di oggi.

SEZIONE 3 – LA QUALITA’ DELLA DIDATTICA Attraverso il suo Piano Triennale dell’Offerta Formativa, l’istituto Comprensivo garantisce l’esercizio del diritto di tutte le alunne e di tutti gli alunni al successo formativo e alla migliore realizzazione di sé in relazione alle caratteristiche individuali, secondo principi di equità e di pari opportunità. All’interno di un processo di apprendimento che copre l’intero arco della vita, l’offerta formativa dell’I.C., inserendosi in una fase significativa della crescita delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi, ricca di trasformazioni e rapide evoluzioni, carica di problematicità, apporta il proprio contributo al sereno sviluppo e al miglioramento della loro preparazione culturale di base, rafforzando:

● La promozione del benessere dello studente ed il contrasto a bullismo e dispersione; ● La padronanza degli alfabeti di base; ● dei linguaggi; ● dei sistemi simbolici, ampliando il bagaglio di esperienze, conoscenze, abilità e

competenze che consentano agli studenti di stare al passo con il progresso culturale, tecnologico e scientifico, preparandosi ad affrontare con gli strumenti necessari gli studi secondari superiori e le richieste del mondo sociale e del lavoro.

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Nella sua stesura si è tenuto conto: - dell’analisi dei bisogni del territorio; - dell’utenza dell’istituto; - delle azioni della scuola in risposta ai bisogni formativi individuati; - degli obiettivi generali e dei traguardi di apprendimento, all’interno di una struttura verticale del Curricolo; - della descrizione degli obiettivi specifici di apprendimento, articolati in conoscenze, abilità e competenze. L’attività didattica di tutte le classi dovrà perseguire: - la personalizzazione reale e documentata dei percorsi di apprendimento; - il potenziamento della conoscenza delle lingue straniere e della conoscenza delle culture dei paesi europei anche attraverso la promozione di scambi culturali e progetti di partenariato; - le attività di orientamento verso i percorsi di studio e di formazione successivi al Primo Ciclo; - il potenziamento dei linguaggi non verbali e multimediali, dell’uso delle nuove tecnologie per la didattica inclusiva e, più in generale, il potenziamento delle competenze digitali di docenti e studenti, in linea con il Piano Nazionale Scuola Digitale; - il superamento della didattica tradizionale e la promozione della didattica laboratoriale. A tal fine sono previste: - attività di valorizzazione delle eccellenze; - attività di supporto psicologico alle problematiche dell’adolescenza; - attività di formazione continua del personale sulla relazione educativa e sulla comunicazione didattica efficace. La programmazione didattica di tutte le classi è improntata: - a collegialità; -ad Unità di Apprendimento basate sulla contestualizzazione dell’apprendimento (essenzializzazione dei saperi, selezione dei nuclei fondanti, linguaggi, problematizzazione dell'apprendimento, sviluppo di schemi logici e processi cognitivi, investimento sulle conoscenze procedurali, processi euristici ed estetici); - a percorsi di recupero integrati nell’attività curricolare; - a percorsi di tutoring e peer education; - ad attività di sostegno agli alunni con bisogni educativi speciali (BES); - a piani individualizzati per alunni con DSA e altri disturbi e/o ritardi nell’apprendimento; - a flessibilità dei percorsi; - alla promozione della consapevolezza del proprio modo di apprendere; - a favorire l’esplorazione e la scoperta; - alla programmazione di attività extrascolastiche coerenti con la programmazione didattica della classe, che tengano conto delle necessità scaturite dall’analisi dei bisogni formativi e delle richieste esplicitate dagli studenti e dalle famiglie; - alla continuità dei percorsi tra i tre ordini di scuola.

PROMOZIONE DI METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE

Sul versante metodologico-organizzativo, la didattica si avvarrà di processi di insegnamento-apprendimento efficaci nell’ottica della personalizzazione, fondati non solo sulla lezione frontale, ma:

● sull’apprendimento cooperativo con modalità di responsabilizzazione degli studenti; ● strategie specifiche per la promozione delle competenze sociali (es. assegnazione di

ruoli e responsabilità, attività di cura di spazi comuni, sviluppo del senso di legalità e di un’etica della responsabilità, collaborazione e spirito di gruppo, ecc.);

● sulla didattica per problemi e compiti di realtà;

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● sul lavoro di ricerca nel piccolo gruppo; ● sulla didattica laboratoriale.

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA

Accanto alla formazione culturale, il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto prevede l’organizzazione delle proprie attività in funzione di un’altra irrinunciabile finalità: l’educazione ad una cittadinanza attiva, consapevole, responsabile, democratica, che rafforzi negli studenti il rispetto di se stessi e degli altri, il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze, a partire da quella di genere, quale occasione di arricchimento umano e culturale e giammai di discriminazione, la conoscenza critica e approfondita della realtà socio-politica contemporanea, il rispetto dell’ambiente e il senso di appartenenza alla Comunità. A tal proposito, non va dimenticata la proficua collaborazione che il nostro Istituto intrattiene organicamente, già da anni, con la Rete UNICEF in cui è perfettamente integrata, con attiva partecipazione al Programma “Verso una scuola Amica delle bambine e dei bambini” e a Progetti di Educazione alla Pace ed alla Solidarietà, che continuerà a costituire uno degli assi culturali portanti del POF. Parimenti va tenuta in assoluta considerazione la partecipazione attiva della nostra scuola alle iniziative di Educazione alla Legalità - altro punto fermo e qualificante dell’Offerta Formativa - anche attraverso la collaborazione con l’Associazione “Libera: nomi e numeri contro le mafie” a cui L’Istituto “G. Rodari” aderisce ufficialmente.

SEZIONE 4 - IL CURRICOLO L’offerta formativa è correlata agli esiti e alle esigenze formative rilevate anche dal RAV.

FINALITÀ EDUCATIVE

1) LA MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ: mettere in atto atteggiamenti di sicurezza, di autostima e di equilibrio affettivo.

2) LA CONQUISTA DELL’AUTONOMIA: orientare l’alunno perché possa compiere scelte autonome in ambienti e contesti diversi (sezione, classe, classi aperte, intersezione, piccolo e grande gruppo, ecc.).

3) LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CHIAVE IN ITALIANO, MATEMATICA, LINGUE

STRANIERE, PENSIERO CREATIVO E DIVERGENTE: incentivare le occasioni per far

emergere le potenzialità di sviluppo di ciascuno, valorizzando conoscenze e vissuti

individuali, attraverso proposte educative e didattiche stimolanti.

Sviluppare:

- la creatività attraverso l’esplorazione, la conoscenza e l’elaborazione della realtà;

- l’apprendimento attraverso “l’imparare ad imparare”;

- le procedure operative e i processi metacognitivi di rielaborazione e di riflessione.

4) L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA: promuovere, nell'ambito di una collaborazione tra

la scuola e gli attori extrascolastici, in primo luogo la famiglia, la condivisione di regole e di

valori sui quali si fonda la società in cui viviamo. Valorizzare le diverse identità attraverso la

conoscenza del dettato costituzionale, in particolare dei diritti e doveri fondamentali, la

conoscenza delle regole del vivere insieme, la capacità di prendersi cura di sé e

dell'ambiente attraverso atteggiamenti di cooperazione e di solidarietà.

Il nostro Istituto intende così promuovere:

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➢ L’ OFFERTA FORMATIVA in particolare le competenze linguistiche, artistiche, motorie e le nuove alfabetizzazioni, tra cui le competenze economiche, l'uso critico dei media, il pensiero computazionale.

➢ L’ INCLUSIONE SCOLASTICA, per mezzo di una politica organica per studenti (calibrata sui bisogni impliciti ed espliciti) e fabbisogni del territorio, finalizzata a garantire il pieno diritto allo studio anche agli studenti diversamente abili e aprendo la scuola al territorio.

Le modalità di attuazione dei princìpi di pari opportunità, promuovendo l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e tutte le discriminazioni prevedono l’utilizzo di metodologie “attive” e “cooperative”.

L’ INNOVAZIONE DIGITALE: mediante la digitalizzazione amministrativa e una politica strutturale di innovazione degli ambienti e della didattica. Essa prevede azioni coerenti con le finalità, i princìpi e gli strumenti previsti nel Piano Nazionale per la Scuola Digitale (art. 1 comma 56 Legge 107/2015, D.M. 852/2015). La scuola potenzierà le tecnologie digitali, intese come strumenti e ambienti inediti che attivano il pensiero nelle sue molteplici dimensioni (cognitiva, logico-formale, emotiva, affettivo-relazionale, iconico-immaginifica, creativa) attraverso: il senso visivo, l’interattività, la comunicazione, la navigabilità, la simulazione, la collaborazione. Le Tic, intese come strumento trasversale a tutte le discipline, offriranno contesti fortemente motivanti e faciliteranno l’accesso a un maggior numero di informazioni. Nelle diverse attività proposte, gli alunni saranno direttamente impegnati a operare, ricercare, produrre materiali all’interno di nuclei esperienziali proposti in classe, sfruttando pienamente le opportunità offerte dalle tecnologie e dall’uso della LIM. Tali strumenti permetteranno di decostruire e ricostruire la propria esperienza, per progettare e realizzare le competenze acquisite e per lasciare traccia del percorso formativo in modo che, anche a distanza, possa essere di nuovo riesaminato, discusso e modificato. Nella strutturazione dell’itinerario di lavoro si terrà conto di alcuni aspetti didattici fondamentali di tipo: • Motivazionale: coinvolgimento dal punto di vista emotivo; • Cooperativo: valorizzazione delle attività di gruppo; • Interdisciplinare: collegamento ed integrazione con discipline diverse; • Pragmatico: individuazione degli scopi e dei destinatari dei prodotti multimediali; • Metacognitivo: riflessione e interpretazione dei contenuti, rielaborazione. Atteso che ogni bambino ha una peculiare forma di eccellenza cognitiva e una propria caratterizzazione che esige un'opportuna differenziazione degli itinerari di apprendimento, saranno attivati percorsi flessibili in risposta alle diverse e spesso complesse esigenze dei singoli alunni” (Alunni con Bisogni Educativi Speciali) ed eventuali interventi compensativi e dispensativi, come prevede la legge 170/2010. Gli alunni saranno sottoposti ad input che, nel contempo, rafforzano sia la capacità di esprimersi e comunicare sia l’accettazione tra i componenti del gruppo, in quanto l’attenzione formativa non è polarizzata solo verso gli obiettivi di apprendimenti disciplinari sequenzialmente organizzati, ma offre spunti per la gestione di differenti livelli di impegno e consente ad ogni alunno di individuare lo spazio laboratoriale più congeniale alle proprie capacità. In tal modo anche gli alunni che non dispongono di un adeguato livello di autonomia potranno realizzare esperienze gratificanti e significative. Inoltre, conferisce nell’alunno sensazioni di “successo”, che facilitano l’acquisizione di autostima e gratificazione. Si potenzierà: - l’uso della LIM nella didattica; - le infrastrutture digitali della scuola con soluzioni sostenibili e inclusive; - i laboratori scolastici in luoghi per l’incontro tra sapere e saper fare, ponendo al centro

l’innovazione per passare da una didattica unicamente “trasmissiva” a una didattica attiva. Si ripenserà, dunque, la scuola come interfaccia educativa aperta al territorio, all’interno e oltre gli edifici scolastici.

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L’ ORIENTAMENTO: inteso come politica attiva, disegnata e attuata in sinergia tra Scuola Secondaria di I e II grado e territorio al fine di agevolare la scelta del percorso formativo successivo alla conclusione del Primo Ciclo. L’orientamento, quale attività fondamentale delle scuole di ogni ordine e grado, è per la Scuola parte integrante del curricolo di studio e del processo formativo. Esso si esplica in un insieme di attività che mirano a formare le capacità degli alunni di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, per essere protagonisti di un personale progetto di vita. All’interno del curricolo sono attivate iniziative di orientamento capaci di aiutare gli alunni nelle loro scelte. La scuola si impegna a sensibilizzare sul problema non solo gli alunni, ma anche i genitori per i quali si organizzano incontri informativi sui diversi percorsi di studio al fine di effettuare una scelta idonea e consapevole. Nella didattica si attivano percorsi in grado di:

● favorire la conoscenza della propria individualità; ● porre il soggetto in condizioni di conquistare la propria identità nel contesto sociale; ● sviluppare l’autonomia di pensiero, di giudizio, di iniziativa; ● sviluppare la capacità di operare scelte dopo attenta valutazione di un problema; ● individuare le attitudini, le inclinazioni, gli interessi per specifiche aree disciplinari e

incoraggiarne l’esternazione; ● sviluppare la capacità di interagire positivamente con il contesto in cui si vive; ● sviluppare la capacità di vivere le relazioni interpersonali nell’ottica del bene comune; ● sviluppare la consapevolezza che solo la realizzazione delle personali attitudini consente

l’affermazione più vera e completa di ciascun individuo. Nell’ambito delle attività per l’orientamento scolastico degli alunni la Scuola organizza:

● una sezione del sito della scuola per avvisi e comunicazioni; ● incontri, per famiglie e studenti, con gli insegnanti degli Istituti Superiori che forniranno

informazioni sulla loro Offerta Formativa; ● attività finalizzate alla conoscenza di sé, delle proprie capacità ed aspirazioni lavorative; ● visita agli Istituti Superiori presenti sul territorio; ● formulazione del Consiglio Orientativo da parte del Consiglio di Classe; ● comunicazione alle famiglie del Consiglio Orientativo.

IL CURRICOLO DI ISTITUTO

Il Curricolo d’Istituto è costruito sulla base delle “Indicazioni Nazionali”, si pone al centro del P.O.F. e consente a ciascuna Istituzione Scolastica di delineare un “progetto su misura” fortemente localizzato, attento a leggere e interpretare in chiave pedagogica e didattica l’ambiente nel quale opera. A partire dal curricolo di Istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione tra discipline e alla loro flessibile aggregazione in aree.

BISOGNI FORMATIVI

Dal contesto esaminato emergono, conseguentemente, esigenze generali ed alcuni urgenti bisogni formativi, a cui la nostra scuola deve dare risposte: ❖ valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente

❖ formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale

❖ educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente

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❖ rivalutare i beni culturali presenti sul territorio locale e nazionale

❖ insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza : l’universo, il pianeta, la natura, la vita, l’umanità, la società, il corpo, la mente, la storia

❖ promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi, di comprendere le implicazioni, di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento.

❖ diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana (il de-grado ambientale, il caos climatico, le crisi energetiche, la salute e la malattia, la ricerca di una nuova qualità della vita, …) possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture.

❖ educazione alla legalità (che è rispetto dell’individuo, del bene di tutti e di ciascuno, in breve delle regole)

❖ educazione alla pace e alla solidarietà.

DIVERSITA’ E INTEGRAZIONE

Il contesto scolastico in cui ci si trova ad operare richiede la costruzione di un ambiente educativo di apprendimento che consideri basilare la diversità, l’integrazione delle competenze e delle risorse, il rispetto dell’identità, la valorizzazione dei percorsi personali, accogliendo il bambino diversamente abile come portatore di novità e risorse per il cammino di tutti. Convinti come siamo che la scuola deve garantire un’attenzione speciale alla diversità di tutti e di ciascuno.

Principi ispiratori: L’integrazione scolastica ha per obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona

diversamente abile nell’apprendimento, nella comunicazione, nella socializzazione: - il diritto all’educazione non può essere impedito da difficoltà derivanti dalle disabilità connesse

all’handicap; - il Profilo Dinamico Funzionale ed il Piano Educativo Individualizzato sono parte integrante della

programmazione di classe/sezione ed alla sua elaborazione partecipano tutti i docenti l’insegnante di sostegno, la pedagogista dell’U.T.R., la famiglia;

- il Piano Educativo Individualizzato (PEI) mira a favorire l’autonomia, l’acquisizione di conoscenze e competenze e di abilità espressive e comunicative, in relazione alle potenzialità soggettive;

- il rispetto dei tempi di crescita e di motivazione di ciascun alunno; - il lavoro in gruppo potenzia l’apprendimento individuale attraverso l’interazione, il confronto e la

diversità; - la stretta collaborazione tra scuola e famiglia.

L’inclusione scolastica si attua attraverso il miglioramento organizzativo e rimuovendo tutti gli impedimenti in modo che ciascun alunno possa essere valorizzato incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Con ciò si sposta l’attenzione dalla persona al contesto per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione. Attraverso queste scelte metodologiche e la formulazione del PDP (alunni con DSA, L. 170/2010, BES – D.M. 27/12/12) la nostra scuola favorisce l’attuazione di percorsi capaci di offrire pari opportunità per tutti gli alunni. L’integrazione è intesa come prevenzione del disagio e dell’insuccesso scolastico Il lavoro di recupero, che si basa sulla programmazione didattica, è strutturato in modo da poter essere attuato da tutti gli educatori che interagiscono con i bambini attraverso: - GRANDE GRUPPO, in cui l’insegnante di sostegno ha funzione di interscambio con gli

insegnanti di classe/sezione ed alterna il lavoro sia con il gruppo che con i singoli bambini in situazioni di difficoltà;

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- PICCOLO GRUPPO, attraverso il quale il bambino si inserisce in un gruppo di lavoro adeguato al livello di maturazione raggiunto;

- MOMENTO INDIVIDUALE, che permette all’insegnante di avere con il bambino in difficoltà un rapporto particolareggiato.

Nell’Istituto è inoltre attiva la Commissione PAI (Piano annuale per l’Inclusività) composta da docenti di sostegno e di classe della scuola primaria e secondaria, che si occupa di coordinare le attività per il sostegno degli alunni diversamente abili, aggiornare la modulistica interna relativa alla predisposizione dei Piani didattici personalizzati (PDP) per gli alunni con certificazione di DSA, ADHD o QI borderline e per quegli studenti per i quali il consiglio di classe, in accordo con la famiglia, abbia riconosciuto la necessità di attuare una personalizzazione degli apprendimenti. A tale Commissione viene affiancato un Gli (Gruppo di lavoro per l'inclusione) composto da alcuni docenti, operatori dei servizi sociali locali e genitori, che si riunisce 2-3 volte l'anno, con lo scopo di raccogliere i dati relativi all'inclusione, rivedere il PAI, analizzare le situazioni problematiche emerse da quest'analisi e formulare proposte a favore di un miglioramento dell'inclusione e delle sue pratiche.

ALUNNI STRANIERI

L’iscrizione degli alunni stranieri avviene seguendo la procedura indicata dal protocollo predisposto. Gli alunni forniti di un attestato rilasciato da una scuola italiana vengono iscritti nella classe prevista dall’attestato stesso; negli altri casi l’alunno viene provvisoriamente iscritto nella classe corrispondente all’età anagrafica. Tale fase di inserimento iniziale è seguita e curata dai docenti della classe e al termine di questa fase i docenti formulano una proposta per l’inserimento definitivo nella classe più idonea per le capacità e le competenze evidenziate dall’alunno. Qualora un alunno proveniente dal paese di origine venga iscritto nella seconda parte dell’anno scolastico si procede all’inserimento nella classe immediatamente inferiore rispetto all’età anagrafica. La nostra Comunità scolastica accoglie 30 alunni stranieri in parte adottati da famiglie italiane e in parte provenienti da famiglie di immigrati. Il contesto socio-economico di provenienza di tali alunni è, nella maggior parte dei casi disagiato. Quasi tutti hanno la cittadinanza italiana; alcuni sono nomadi o provenienti da Paesi economicamente svantaggiati come il Marocco, il Congo e l’Egitto. Alcuni di essi presentano, perciò, difficoltà dovute alla scarsa conoscenza della lingua italiana. In un Istituto che conta un numero sempre crescente di alunni stranieri e che poggia su una solida tradizione di accoglienza e inclusione, continuerà ad avere un ruolo centrale l’educazione alla mondialità, in tutte le forme e con tutti gli strumenti suggeriti dalla profonda conoscenza della situazione e delle risorse territoriali, nonché dalla creatività e progettualità del corpo docente. Per tali alunni si attuano attività di potenziamento/rinforzo della lingua italiana per consentire l’acquisizione di una certa padronanza nella lingua parlata e nella letto-scrittura, di competenze specifiche nelle diverse discipline e di competenze trasversali (es. educazione alla cittadinanza, competenze sociali e civiche) programmate per tutti gli alunni. Per favorire l’inclusione degli studenti stranieri da poco in Italia si effettueranno percorsi di accoglienza, attività su temi interculturali e/o sulla valorizzazione delle diversità e attività di potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari, inserimento nelle discipline approfondimenti storici, geografici e culturali riguardanti i paesi di provenienza al fine di evidenziarne i valori peculiari. . Per l’integrazione con il territorio si stipuleranno accordi di rete e collaborazioni con le Associazioni operanti sul territorio particolarmente impegnate nell’accoglienza e nell’integrazione degli stranieri sul nostro territorio anche con Progetti e interventi educativi e didattici a carattere interculturale, volti a favorire l’accettazione dell’altro, l’incontro e la socialità attraverso il potenziamento di abilità fisiche e artistiche nonché il supporto alle famiglie.

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IL CURRICOLO VERTICALE

Le “Indicazioni” nascono all’interno di una cornice culturale che vede il Curricolo verticale, la cui elaborazione è affidata alle singole scuole, come il cuore del Piano dell’Offerta Formativa di ogni istituzione scolastica. Il che significa dare priorità, all’interno del POF, a quei progetti che sono strettamente connessi al rinnovamento dell’insegnamento delle discipline fondamentali. Rinnovamento indispensabile per realizzare, nel concreto, una scuola di qualità e di inclusione. La costruzione del Curricolo verticale è vista come un processo, ossia come un complesso procedimento di attività e forme che impegna la scuola in un costante miglioramento dell’insegnamento volto a intercettare tutti gli studenti. Il curricolo verticale comporta il riferimento costante a saperi, metodologie e modalità relazionali che mettono lo studente al centro del processo di costruzione della conoscenza.

COS’E’ IL CURRICOLO VERTICALE?

Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali. L’unitarietà del percorso non dimentica la peculiarità dei diversi momenti evolutivi che vedono un progressivo passaggio dall’imparare-facendo, alla capacità sempre maggiore di riflettere e formalizzare l’esperienza, attraverso la ricostruzione degli strumenti culturali e la capacità di utilizzarli consapevolmente come chiave di lettura della realtà. Gli itinerari dell’istruzione, che sono finalizzati all’alfabetizzazione (linguistico-espressivo-artistica, geostorico-sociale, matematico-scientifico-tecnologica), sono inscindibilmente intrecciati con quelli della relazione, che riguardano l’interazione emotivo-affettiva, la comunicazione sociale e i vissuti valoriali che si generano nella vita della scuola. La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità.

LE NOSTRE SCELTE Coerentemente con le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo”, il nostro Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale. Il coordinamento dei curricoli prevede l’individuazione di linee culturali comuni su cui lavorare, rispettando le peculiarità proprie di ciascun ordine di scuola. Per la realizzazione del Curricolo Verticale d’Istituto sono stati formati gruppi di lavoro con docenti dei tre ordini di scuola. Dal confronto dei docenti dei tre ordini all’interno dei dipartimenti, dalla consultazione di diverso materiale didattico e disciplinare, dall’attenta lettura delle Nuove Indicazioni e da quanto appreso nel Corso di Formazione sulle Indicazioni Nazionali, è stato elaborato un Curricolo che parte dall’individuazione preventiva di finalità generali che appartengono al curricolo dei tre ordini dell’I.C., per poi arrivare alla successiva specificazione in traguardi per lo sviluppo delle competenze e in obiettivi d’apprendimento, che siano osservabili e misurabili e che garantiscano la continuità e l’organicità del percorso formativo. All’interno di un simile percorso, la scelta di finalità educative “comuni” garantisce la dimensione della continuità e dell’organicità del percorso formativo mentre la definizione degli obiettivi e dei contenuti, assicura la necessaria discontinuità e specificità del percorso dei singoli ordini di scuola.

LE SCELTE CURRICULARI ED EXSTACURRICULARI

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Per rendere più concreto, operativo ed effettivamente condiviso il lavoro di costruzione del curricolo verticale, i docenti hanno esplicitato i contenuti della programmazione del loro quotidiano lavoro didattico, contenuti organizzati all’interno di aree di apprendimento generali dette nuclei tematici. I contenuti scelti e indicati nel curricolo sono i veicoli attraverso i quali gli alunni in generale possono conseguire gli obiettivi di apprendimento prescritti, finalizzati al raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze da conseguire in tempi lunghi, ossia in uscita ad ogni ordine di scuola. L’avere dettagliatamente indicato, per ogni anno e per ogni disciplina, i contenuti serve per definire meglio quali sono gli argomenti principali da affrontare, funzionali, nella specificità dei bisogni e delle caratteristiche di ogni alunno, ad una conoscenza e ad una capacità applicativa che siano sempre meditate, consapevoli e critiche, tali da fornire competenze nel senso di saper applicare quanto imparato in situazioni molteplici, anche diverse dall’ordinario impegno scolastico. Il lavoro collettivo di tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo ha permesso di indicare, per ogni ambito disciplinare, gli elementi di raccordo tra gli ordini, in modo tale da rendere più fluido il passaggio degli alunni dalla scuola primaria a quella secondaria, passaggio che spesso presenta notevoli criticità e difficoltà, oltre a permettere di poter lavorare su una base condivisa rispettando così i criteri di progressività e di continuità.

LA COLLEGIALITA’

Le scelte educative, il curricolo implicito, il curricolo esplicito e le scelte didattico -metodologiche, costituiscono la “cornice” di riferimento unitario all’interno del quale ciascun docente/Consiglio in rapporto alle esigenze delle proprie classi, organizza la propria progettazione educativo – didattica, garantendo pari opportunità formative attraverso: - scelta comune di strumenti didattici (libri di testo); - criteri comuni per la valutazione; - uniformità di comportamenti nella gestione dei rapporti con le famiglie, attraverso la condivisione

di un Patto di Corresponsabilità (v. allegato); - uniformità dei comportamenti nei riguardi degli alunni attraverso una stesura precisa e puntuale

dei patti regolativi di team; - condivisione del “progetto didattico” dell’istituto. - la progettazione comune dei curricoli disciplinari; - la Programmazione didattica annuale di classe elaborata dal team ; - la progettazione periodica di “Unità formative” considerato come uno dei possibili percorsi per

il raggiungimento dei traguardi educativi e di apprendimento programmati, con cui i docenti predispongono con intenzionalità il contesto, le finalità, le metodologie di insegnamento-apprendimento, coniugando conoscenze e abilità specifiche su nuclei tematici o esperienziali, unitari e significativi per gli alunni.

AZIONI DI FORMAZIONE SULLE TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO PER TUTTI GLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA

- incontri con esperti - apprendimento di tecniche di primo soccorso.

PRIORITA’ – OBIETTIVI – AZIONI DI PROCESSO

Le priorità che l’Istituto si prefigge di conseguire nel corso del triennio sono:

1) Aggiornamento costante del curricolo verticale.

2) Aggiornamento costante del curricolo trasversale.

3) Progettazione per U.F. centrata su processi cognitivi e compiti di realtà.

4) Valorizzazione delle eccellenze.

5) Riduzione della variabilità fra le classi.

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6) Formazione in rete e ricerca-azione.

7) Condivisione collegiale dei punti di forza e di criticità relative alle Prove di Istituto e alle

Prove INVALSI.

Dall’analisi dei risultati del RAV emerge….

CONTESTO:

Opportunità Vincoli

Popolazione scolastica

Accoglienza - apertura - offerta

Territorio e capitale sociale

Ricchezza del territorio paesaggistico-agricolo

Risorse economiche e materiali

Strutture adeguate nella sede centrale e

plesso Walt Disney

Risorse professionali

Stabilità docenti

Continuità nell’azione didattica

Popolazione scolastica

Carenza fondi e progettualità

Territorio e capitale sociale

Degrado, abbandono e scarsa progettualità

Risorse economiche e materiali

- S.S.1° Carenza strutture

- Carenza fondi

Risorse professionali

Limite nello scambio delle buone pratiche

Staticità nell’azione e reticenza al cambiamento

ESITI:

Punti di forza Punti di criticità

Non si registrano casi di abbandono.

Minima percentuale di bocciatura solo nella

S.S.1°.

Composizione corretta delle classi:

omogenee tra loro, eterogenee all’interno.

Attuazione del curricolo verticale.

Formazione in itinere per progettare e

valutare per competenze.

Scambio di risorse umane.

La scuola si attiva adeguatamente per il

raggiungimento delle competenze

disciplinari e di cittadinanza.

IN RIFERIMENTO all'a,s, 2014/15:

-per la Primaria non ci sono dati a

disposizione;

-per la SS1° i risultati in matematica e in

italiano sono nel complesso superiori alla

media (regionale-sud-nazionale) ma,

pari alle scuole con contesto socio-

economico e culturale simile (ESCS).

IN RIFERIMENTO all'a.s. 2016/17:

a.s. 14/15

La formazione non è ritenuta una priorità da tutti.

Migliorare la standardizzazione delle prove

d’Istituto. (Punteggio 1 critico)

Mancata analisi e condivisione dei risultati per

l’ACT.

IN RIFERIMENTO all'a.s. 2014/15-2015/16:

-la scuola non è in possesso di dati oggettivi in

merito ai risultati dei propri studenti nei successivi

percorsi di studio e in merito al Consiglio

orientativo.

-la scuola deve ancora maturare l'idea di una

visione in verticale del successo formativo, dei

propri alunni, nel tempo

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- Le classi II nella RIFLESSIONE

LINGUISTICA hanno un dato pari a

quello nazionale.

- Le classi II nella LETTURA: punteggio 95,3 al di sopra di PUGLIA 86 SUD 85 ITALIA 80,6 ( gap positivo tra 9 e 15 circa).

- Le classi V : la percentuale degli alunni con livello eccellenza in Italiano(L5) è 22,5% in linea con il Sud e poco al di sotto del dato Nazionale.

- SS1° : I livelli di apprendimento, in italiano, sono lievemente inferiori alla media se riferiti al SUD. IN RIFERIMENTO all’a.s. 2017/18:

Popolazione scolastica

Accoglienza - apertura - offerta

Fondi PON e implementazione dei progetti

Territorio e capitale sociale

Ricchezza del territorio paesaggistico-agricolo

Risorse economiche e materiali

---------------------------------------

Risorse professionali

Stabilità docenti

Continuità nell’azione didattica

Non si registrano casi di abbandono.

Minima percentuale di bocciatura solo nella

S.S.1°.

Composizione corretta delle classi:

omogenee tra loro, eterogenee all’interno.

Attuazione del curricolo verticale.

Formazione in itinere per progettare e

valutare per competenze.

Scambio di risorse umane.

La scuola si attiva adeguatamente per il

raggiungimento delle competenze

disciplinari e di cittadinanza.

IN RIFERIMENTO all’a.s. 2017/18: Popolazione scolastica

------------------------------

Territorio e capitale sociale

Degrado, abbandono e scarsa progettualità

Risorse economiche e materiali

- S.S.1° Carenza strutture e non rispondente alla

normativa vigente

- Primaria e Walt Disney non pienamente

rispondenti alla normativa vigente

- Carenza strumenti multimediali

Risorse professionali

Limite nello scambio delle buone pratiche

Staticità nell’azione e reticenza al cambiamento

a.s. 14/15

La formazione non è ritenuta una priorità da tutti.

Migliorare la standardizzazione delle prove

d’Istituto. (Punteggio 1 critico)

Mancata analisi e condivisione dei risultati per

l’ACT.

-la scuola è in possesso di dati oggettivi in merito ai

risultati dei propri studenti nei successivi percorsi di

studio e in merito al Consiglio orientativo.

-la scuola deve ancora maturare l'idea di una

visione in verticale del successo formativo, dei

propri alunni, nel tempo.

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PROCESSI educativi e didattici:

Punti di forza Punti di criticità

Curricolo strumento imprescindibile di

lavoro.

Il curricolo di istituto risponde ai bisogni

formativi degli studenti e alle attese

educative e formative del contesto locale.

La scuola è attenta a favorire

l’apprendimento dei suoi alunni attraverso

una buona gestione di tempi e modi.

La scuola si attiva per il miglioramento della

qualità dell’istruzione attraverso la

rimozione di tutti gli impedimenti.

CURRICOLO

///

IN RIFERIMENTO all’a.s. 2017/18:

-aumentata disponibilità dei docenti alla

formazione

- consapevolezza di dover attuare percorsi

per competenze

PROGRAMMAZIONE

IN RIFERIMENTO all'a.s. 2015/2016 si è

avviata per la prima volta la comparazione

sugli esiti in uscita delle classi V Primaria e

i risultati delle prove standardizzate di

italiano e matematica somministrate alle

medesime classi dai docenti di SS.1°.

IN RIFERIMENTO all'a.s. 2017/2018

si prosegue con la comparazione sugli esiti

in uscita delle classi V Primaria e i risultati

delle prove standardizzate di italiano e

matematica somministrate alle medesime

classi dai docenti di SS.1°.

Difficoltà a cogliere “la funzione guida” del

Curricolo e a progettare per competenze

trasversali.

Carenza di strutture e risorse economiche.

Alcune famiglie delegano tutta la cura della sfera

educativa e formativa alla scuola.

L’Ente locale mostra un’attenzione solo formale

alle diverse esigenze della scuola.

Mancanza di strumenti oggettivi di valutazione.

CURRICOLO

IN RIFERIMENTO all'as.2014/15-2015/16:

- non tutti i docenti sono disposti alla formazione;

- permangono perplessità e reticenze sulla

progettazione e attuazione di percorsi per

competenze;

-carente disponibilità verso le proposte di attività di

ricerca azione e di innovazione.

IN RIFERIMENTO all’a.s. 2017/18:

-carente disponibilità verso le proposte di attività di

ricerca-azione e di innovazione.

PROGRAMMAZIONE

///

IN RIFERIMENTO all'a.s. 2017/2018

discrepanza tra le modalità di valutazione

dovuta alla visione globale della Primaria e alla

visione disciplinare della Secondaria

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POTENZIAMENTO

Nell'a.s. 2015/16, per la prima volta, sono

state socializzate e analizzate le prove

standardizzate d'Istituto a livello collegiale.

Nell’a.s. 2017/18 si prosegue in modo

ancora più puntuale, tale attività

CONTINUITA' E ORIENTAMENTO

IN RIFERIMENTO all'a.s.2014/15-2015/16:

nel biennio si è avviata l'attività di

monitoraggio e analisi collegiale delle prove

d'istituto di italiano e matematica

somministrate alle classi I-II SS1° e tutte le

classi di scuola Primaria.

Inoltre nell'anno in corso sono state

somministrate prove standardizzate per le

classi III-IV Primaria e test d'uscita per le V.

IN RIFERIMENTO all’a.s. 2017/18

-le prove standardizzate sono state

somministrate in tutte le classi ad esclusione

delle 1^

ORIENTAMENTO

///

IN RIFERIMENTO all'a.s. 2017/18:

La scuola è in possesso di dati parziali sugli

esiti degli alunni “in continuità” con gli Ist.

Superiori

A tal proposito emerge che:

- una minima percentuale cambia

indirizzo e/o scuola

- una minima percentuale non supera

il primo anno scolastico

POTENZIAMENTO

IN RIFERIMENTO all'a.s. 2015/16:

- i risultati delle prove standardizzate pur

monitorati e condivisi non hanno mirato ad una

riprogettazione del percorso didattico.

IN RIFERIMENTO all'a.s. 2017/18:

-non si ottengono i risultati attesi a causa della

reticenza al cambiamento da parte dei docenti

- le modalità di approccio all’apprendimento e alla

“scuola” sono diventate critiche per la scarsa

collaborazione da parte degli utenti

CONTINUITA' E ORIENTAMENTO

IN RIFERIMENTO all'a.s.2014/15-2015/16:

-permane scetticismo sulla validità e

sull'efficacia delle prove standardizzate;

-miglioramento nella gestione organizzativa del

monitoraggio.

IN RIFERIMENTO all’a.s. 2017/18

------------------------------------------

ORIENTAMENTO

IN RIFERIMENTO all'a.s. 2014/15-2015/16:

A tutt'oggi la scuola non possiede dati

"oggettivi" sul successo scolastico relativo agli

studi superiori.

Si realizzano percorsi di orientamento per la

comprensione di se' e delle proprie inclinazioni

all'interno delle singole programmazioni

disciplinari ma, non in modo uniforme e

oggettivo.

In merito all'orientamento l'70% degli alunni ha

seguito il consiglio orientativo, mentre il 30%

non ne ha tenuto conto, soprattutto, per motivi

legati a problematiche economiche.

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- la maggior parte conferma le

valutazioni in uscita dalla SS1°

IN RIFERIMENTO all'a.s. 2017/18:

-Mancanza di informazioni/dati precisi da tutti gli

Istituti di 2°

-Incidere maggiormente sulla decisione del

percorso di studi da intraprendere

-scarsa partecipazione dei genitori agli incontri di

Orientamento con gli Istituti Superiori

PROCESSI gestionali organizzativi : (Punteggio 7 eccellenza)

Punti di forza Punti di criticità

Nella scuola il coinvolgimento dei portatori

di interesse è prassi consolidata, anche se

sono all'esame nuove forme e iniziative di

partecipazione diretta.

La chiarezza e l’efficacia della

comunicazione.

Formazione avviene su tematiche scelte

collegialmente.

Incarichi e progetti assegnati per

competenze e criteri.

Sviluppo di partnership positive.

COINVOLGIMENTO DEI GENITORI

IN RIFERIMENTO ALL.A.S. 2015/2016:

-le famiglie hanno accesso, tramite

password, al registro elettronico per la

visione dell'andamento didattico dei propri

figli, nonché per eventuali comunicazioni.

IN RIFERIMENTO ALL.A.S. 2017/2018:

Si conferma quanto sopra

-Revisione saltuaria della mission, della vision e dei

valori.

-PdM CAF attuato in parte.

Le risorse, poiché esigue, vengono destinate in

relazione solo alle priorità.

I processi non sono monitorati in maniera

strutturata.

Emerge:

-una scarsa attitudine al lavoro cooperativo;

-una diffusa tendenza all’opportunismo.

-Inadeguato coinvolgimento dei partners nella

valutazione dei risultati.

- Monitoraggio

COINVOLGIMENTO DEI GENITORI

///

IN RIFERIMENTO ALL.A.S. 2017/2018:

- non è stato possibile inviare le schede di

valutazione attraverso la piattaforma

- non tutte le famiglie ritirano le password

oppure sono in grado di utilizzarle

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA

PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

1) Risultati scolastici Attuare percorsi di

miglioramento per

ottimizzare il processo di

- Portare almeno l’80% degli

alunni in difficoltà al

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insegnamento-

apprendimento.

raggiungimento di conoscenze e

competenze sufficienti.

- Aumentare di un punto sulla

scala numerica della valutazione

quadrimestrale, di almeno il 60%

degli alunni.

2) Risultati nelle prove

standardizzate nazionali

Miglioramento degli esiti

nelle Prove nazionali.

- Elevare il livello della

valutazione in italiano delle

prove INVALSI a livello di media

nazionale (1 punto).

- Elevare il livello della

valutazione in matematica delle

prove INVALSI alla sufficienza

(2 punti).

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI

PROCESSO

1) Curricolo, progettazione e valutazione -Monitoraggio dell’azione didattica a cadenza

quadrimestrale per classi parallele su

competenze chiave e/o trasversali.

- Monitoraggio dell’azione didattica a cadenza

quadrimestrale per classi parallele su

competenze chiave e/o trasversali.

-Analisi e interpretazione dei dati per classi

parallele e collegialmente.

SINTESI DEL PdM (PIANO DI MIGLIORAMENTO)

Obiettivi Azioni Risultati

1) Analisi e

interpretazion

e dei dati

relativi agli

apprendimenti

per classi

parallele e

collegialmente

Condivisione collegiale dei

punti di forza e di criticità.

Rivisitazione del curricolo

verticale. Completamento del

Curricolo trasversale.

Progettazione di U.A.centrate

su processi cognitivi e compiti

di realtà. Formazione in rete e

ricerca-azione.

Individuazione dei fabbisogni espliciti e

impliciti degli alunni. Potenziare

l'atteggiamento motivazionale del

personale nei confronti della

valutazione dell'azione didattica e nei

confronti dell'attuazione di processi di

ricerca-azione

2) Monitoraggio

dell’azione

didattica e della

Indagine su elementi

qualitativi, di crescita e di

sviluppo attraverso:

Condivisione dei dati emersi dalle

Prove standardizzate.

Rivisitazione dei dati in un’ottica

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sua efficacia per

classi parallele

su competenze

chiave e/o

trasversali,

attraverso

strumenti condivisi.

-% docenti coinvolti nella

formazione e

nell'aggiornamento.

-n. U.A. per competenze e

compiti di realtà;

-n. classi inserite in attività di

ricerca-azione

sistemica.Presa d’atto dei punti di

criticità per una mirata riprogettazione

Obiettivi Effetti positivi

a medio

termine

Effetti positivi

a lungo

termine

Caratteri innovativi

1) Analisi e

interpretazione

dei dati relativi

agli

apprendimenti

per classi

parallele e

collegialmente

Miglioramento

nella

progettualità

con

allargamento

dell'orizzonte

didattico.

Arricchimento

professionale

in senso

verticale.

Miglioramento

della

progettualità in

verticale,

trasversale e

per compiti di

realtà.

Spostamento dell’attenzione dalla

progettazione contenutistica ad una

finalizzata allo sviluppo trasversale

dei

processi cognitivi, basati sulla

contestualizzazione

dell’apprendimento in riferimento a:

- essenzializzazione dei saperi,

-selezione dei nuclei fondanti,

-linguaggi,

- problematizzazione dell'

apprendimento,

-sviluppo di schemi logici e processi

cognitivi,

-investimento sulle conoscenze

procedurali,

-processi euristici ed

estetici.

2)Monitoraggio

dell’azione

didattica e

della sua

efficacia per

classi parallele

su competenze

chiave e/o

trasversali,

attraverso

strumenti

condivisi.

Consapevolez-

za dei punti di

forza e di

criticità e avvio

di eventuali

azioni di

rivisitazione

del percorso.

Progresso

dell’azione

educativo-

didattica verso

pratiche

consapevoli e

innovative.

Per la prima volta la scuola

costruisce modelli di indagine

sull'azione didattica.

Per una lettura più approfondita si rimanda all'allegato.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

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- Risultati esiti RAV; - Risultati esiti prove INVALSI; - Risultati esiti prove di Istituto; - Bisogni dell’intera utenza scolastica, in particolare degli alunni con BES, diversamente abili,

eccellenti. I docenti del gruppo di lavoro (sentito il Collegio dei Docenti), avendo rilevato uno scarso tasso di abbandono e un buon controllo della dispersione – anche attraverso una fattiva collaborazione con i servizi sociali - ritiene di dare priorità alle azioni per il miglioramento dei livelli di apprendimento degli alunni sia negli esiti in uscita sia nelle rilevazioni del SNV. Un fattore prioritario è stato identificato nella riduzione delle varianze sia interne alle classi sia fra le classi. Ciò si ritiene utile sia per implementare forme di condivisione nel Collegio dei Docenti, attraverso l’utilizzo di procedure condivise di progettazione e di valutazione, sia per rispondere ad una specifica esigenza del territorio, che richiede un miglioramento della formazione dei propri cittadini.

CONTINUITA’ DIDATTICA

Essendo consapevoli del diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che possa favorire il passaggio tra diversi ordini di scuola e prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano, l’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” pone al centro della propria proposta formativa l’organizzazione di un itinerario scolastico che, rispettando i ritmi naturali di apprendimento dell’alunno, ➢ crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso nella

scuola fino ad orientarlo consapevolmente nelle scelte future (continuità verticale); ➢ eviti che ci siano fratture tra vita scolastica ed extra-scolastica, facendo sì che la scuola, attenta

alle problematiche ed ai bisogni formativi del territorio, si ponga come perno di un sistema scolastico allargato ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e sociale (continuità orizzontale).

La continuità sarà attuata mediante:

Scelte coerenti con le finalità del POF

Linee pedagogiche e programmatiche comuni

Continuità, gradualità e sequenzialità dei percorsi didattici proposti

La comunicazione e gli incontri periodici tra docenti dei vari ordini di scuola nella modalità dei Dipartimenti per Aree disciplinari trasversali

La condivisione di criteri per l’elaborazione del Curricolo verticale

Esperienze comuni ai tre ordini di scuola ( progetto Accoglienza/Continuità, ed. alla Convivenza Civile,…..)

La formazione comune tra docenti dei vari ordini scolastici

Il raccordo tra le classi ponte

La condivisione dei criteri per la formazione delle classi

Attività di orientamento verso i percorsi scolastici successivi La continuita’ verticale tra i tre ordini di scuola, si realizzerà attraverso: 1.L’attuazione del curricolo verticale. 2. L’applicazione di didattica e pratiche d’insegnamento basate su l’utilizzo di metodologie cooperative e laboratoriali. 3. Il rinnovamento e l’elevazione della qualità di risposta dei docenti, dei vari ordini, a progetti d’innovazione. 4. L’approfondimento di fattori utili per condurre con efficacia l’azione educativa e formativa.

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5. La verifica dei risultati sia per quanto riguarda gli alunni sia i docenti in un’ottica verticale del percorso. La continuita’ orizzontale con il territorio sarà realizzata attraverso:

1. L’esplorazione graduale dell’ambiente

2. Il coinvolgimento delle famiglie

3. Il coinvolgimento delle famiglie nella conservazione e valorizzazione della memoria storico-culturale della nostra scuola e del nostro paese

4. La collaborazione attiva con le associazioni e altre agenzie educative

5. La collaborazione attiva con gli enti locali IN SINTESI

La prospettiva scelta dal nostro istituto é quella di realizzare una scuola che si pone al servizio delle esigenze formative dell'alunno e, per questo tramite, al servizio della comunità sociale.

UN ALUNNO, PERSONA, CHE DEVE ESSERE

MESSO IN GRADO DI ESERCITARE IL SUO DIRITTO

GUIDATO DA

IN UNA SCUOLA ORGANIZZATA COME

L’attività educativo- formativa dell’Istituto si concretizza nell’esplicitazione dei seguenti Curricoli strettamente correlati e interagenti, come evidenziato nel seguente modello logico-grafico:

ALL’ISTRUZIONE E ALL’EDUCAZIONE

AL SUCCESSO ALLA DIVERSITA'

ALL’ACCOGLIENZA

ALL’APPRENDIMENTO

INSEGNANTI COMPETENTI

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO CHE DA' SENSO ALLE

ESPERIENZE

I CURRICOLI

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IL CURRICOLO ESPLICITO

Al termine del percorso della Scuola Primaria, sono fissati “i traguardi per lo sviluppo delle competenze” per ciascuna disciplina; i docenti sono stati impegnati nella elaborazione dei curricoli di ciascuna area disciplinare declinando per ogni annualità i traguardi essenziali, gli obietti , le conoscenze e abilità funzionali al loro sviluppo. (vedi Allegato- Curricoli delle discipline )

Il CURRICOLO MATERIALE

Le risorse dell’Istituto I plessi del nostro Istituto Comprensivo sono dotati di strutture che offrono ampie possibilità di uso polivalente e differenziato degli spazi. Le aule, sufficientemente spaziose, permettono l’organizzazione di angoli tematici; biblioteche, laboratori e palestre, dotati di sussidi e materiali strutturati, offrono agli alunni possibilità di esperienze dirette e concrete.

IL CONTESTO INTEGRATO

Le attività curricolari si integrano da diversi anni con “Progetti di arricchimento dell’Offerta Formativa” che puntano a potenziare e sviluppare particolari abilità e obiettivi formativi del Curricolo esplicito e macrotemi di carattere annuale o pluriennale che caratterizzano l’identità della nostra scuola. Nel corso del corrente anno scolastico sono programmate:

IN ORARIO CURRICOLARE:

Scuola dell’Infanzia ➢ attività ludico-motorie per incrementare la pratica delle attività motorie e contribuire ad un

equilibrato sviluppo della personalità degli alunni, attraverso la diffusione del mini-tennis nella scuola. Le attività saranno svolte da Tecnici FIT , senza oneri per i genitori, durante l’orario curricolare di ed. fisica affiancando i docenti di classe. 1. Scuola Primaria

➢ Il progetto di “Sport di classe” (finanziato con fondi ministeriali), che si avvale della presenza

di un tutor esterno in affiancamento al docente di educazione fisica;

Il curricolo disciplinare obbligatorio.

Il curricolo disciplinare Opzionale

Il curricolo implicito: determinato dalle variabili che facilitano il processo di insegnamento appredi- mento.

Il curricolo materiale costituito:

dalle risorse di cui l’Istituto dispone in termini di sussidi, spazi e laboratori; dalle risorse umane; dalle risorse del territorio.

Il curricolo integrato (macrotemi di carattere annuale, attività di arricchimento dell’offerta formativa) che danno identità alla nostra scuola.

.

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➢ “Affiancamento di educazione musicale” in affiancamento nelle ore curriculari, affiancando i docenti durante le ore di Educazione musicale ed è rivolto a tutte le classi di Scuola Infanzia e Primaria;

➢ attività ludico-motorie per incrementare la pratica delle attività motorie e contribuire ad un

equilibrato sviluppo della personalità degli alunni, attraverso la diffusione del mini-tennis nella scuola. Le attività saranno svolte da Tecnici FIT, senza oneri per i genitori, durante l’ora di ed. fisica affiancando i docenti di classe.

➢ “Affiancamento di educazione musicale” in collaborazione con l’Associazione Culturale - Musicale "RiBello" - docente esperto: Luciano Antonio PIRULLI

➢ il progetto “Frutta nelle scuole”, promosso dall’Unione Europea, in collaborazione con il

Ministero delle Politiche Agro-alimentari, che prevede 42 somministrazioni nel corso dell’anno di frutta da consumare durante la ricreazione, finalizzato all’acquisizione di abitudini alimentari corrette e a una nutrizione più equilibrata.

➢ il progetto per Attività Alternative all’Insegnamento della Religione Cattolica che, la

famiglia può richiedere al momento dell’iscrizione, che propone attività didattico- formative in campi diversi o attività di recupero e sostegno individualizzato, con l’insegnante titolare del progetto Ciò, non solo per ottemperare a quello che per la scuola è un obbligo nei confronti degli alunni che non si avvalgono dell’I. R. C., ma anche per dare dignità di offerta formativa a questo intervento, sottraendolo all’improvvisazione e a volte allo spontaneismo.

➢ Introduzione al coding che stimola gli allievi ad utilizzare il mezzo tecnologico in modo attivo

e consapevole e a sperimentare nuove modalità e nuovi contesti per riflettere, cooperare, sviluppare la creatività e imparare, offrendo un’occasione per analizzare una situazione problematica prevedendone la soluzione mediante processi mentali generali.

2. Scuola Secondaria di primo grado

1. Recupero delle abilità di base nelle diverse discipline; 2. Sviluppo delle capacità produttive e ricettive di lingua inglese attraverso la presenza di un docente

madrelingua; 3. Progetti di Animazione alla lettura e scrittura creativa.

IN ORARIO EXTRACURRICOLARE

PROGETTI FINANZIATI CON I FONDI per il Miglioramento dell’Offerta Formativa

Scuola dell’Infanzia

➢ “Progetto Sabato” (laboratorio attuato, nella giornata del sabato, dalle ore 8,30 alle ore 11,30) caratterizzato da laboratori grafico-pittorici e manipolativi e ludico-motori.

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Scuola Primaria

➢ Accoglienza pre - post scuola; ➢ Progetto "Sport a scuola" finalizzato ad avvicinare gli alunni allo sport e alla

partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi; ➢ Laboratorio di lettura e di matematica; ➢ Progetto Estivo: arte, teatro, musica.

Scuola Secondaria di primo grado ➢ Progetto di recupero di Italiano

➢ Progetto di recupero di Matematica

➢ Progetto di recupero di Lingua Inglese

➢ Progetto “Classe dell’anno” per promuovere ed esaltare il merito e la qualità

degli apprendimenti, valorizzare la preparazione culturale generale e multidisciplinare, allenare la competenza collaborativa

➢ Progetto Sport (finalizzato alla preparazione e partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi)

➢ Progetto coding che stimola gli allievi ad utilizzare il mezzo tecnologico in modo attivo e

consapevole e a sperimentare nuove modalità e nuovi contesti per riflettere, cooperare, sviluppare la creatività e imparare, offrendo un’occasione per analizzare una situazione problematica prevedendone la soluzione mediante processi mentali generali.

PROPOSTE PROGETTUALI A CUI GLI STUDENTI POSSONO PARTECIPARE

CON IL CONTRIBUTO DELLE FAMIGLIE EXTRA - CURRICOLARE

● PROGETTO SCACCHI “Pensare bene per pensare meglio. L’arte degli scacchi” diretto agli alunni di Scuola Primaria e Secondaria, articolato in 12 incontri pomeridiani della durata di un’ora ciascuna per complessive 12 ore.

Per tutti gli ordini di scuola ➢ Progetto per la prevenzione della

dispersione e del disagio sociale, finanziato con fondi ex art. 9 C.C.N.L., articolato in 4 Laboratori.

Progetti PON/FSE 2018-19

MODULI PON/FSE – Potenziamento delle competenze di base in chiave innovativa,

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a supporto dell’offerta formativa - Avviso 1953 del 21-02-2017 AUTORIZZATO CON NOTA MIUR prot. AOODGEFID/38454 del 29-12-2017 LETTERA AUTORIZZAZIONE Prot. n. AOODGEFID/204 Roma 10/01/2018

SCUOLA DELL’INFANZIA

“Crescere con le competenze”

NOME MODULO TIPOLO GIA

MODULO

DESTINATA RI

N. ORE

Tutor/esperti

"Lettere amiche" “Walt Disney”

prelettura - prescrittura

N. 19 alunni 5 anni

30 h ESPERTO:Lucia FERENTE

TUTOR: Angela LUISI

"Piccoli artisti" “Walt Disney”

esperienze creative -

pittura

N. 19 alunni 4 anni

30 h ESPERTO: SASSO Valentina

TUTOR: INSOLIA Luisa

"Passo dopo passo" “Rodari”

attività motoria

N. 19 alunni 4 anni

30 h ESPERTO: MONTENEGRO Maria Carmela

TUTOR: MONACO Arianna

"INFORMATICAmente"

“Rodari”

Avviamento all’informatica

N. 19 alunni 5 anni

30 h ESPERTO: FAZIO Liliana

TUTOR: Margherita GISONNA

SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA I GRADO

“Una competenza tira l’altra”

MODULI SCUOLA PRIMARIA

“Conto anch’io!” Matematica

N. 20 Alunni

classi 3^/ 4^

30 h

ESPERTO:SANTAGADA Valeria TUTOR:RIZZI Pasqua

“Piccoli esploratori” Scienze N. 18 Alunni

classi 2^ - 3^

30 h

ESPERTO: OLIVA Annunziata TUTOR: INTINI Raffaella

“Ready to go?” Inglese N. 19 Alunni

classi 4^/ 5^

30 h

ESPERTO: D’APRILE Patrizia

TUTOR:GRAVINA Pompea

"Scrittori in erba" italiano N. 20 Alunni classi

3^ - 4^ - 5^

30 h

ESPERTO:GENTILE Rocca TUTOR: MONTEMURRO Maria

Carmela

MODULI SCUOLA SECONDARIA 1°

“Have Fun and Learn English Together"

Inglese N. 20 Alunni classi 2^/3^

30 h

E ESPERTO:D’APRILE Patrizia TUTOR:SCARCIA Emma

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"Razionale ma ... non troppo!"

Matematica

N. 18 Alunni

classi 2^

30 h

ESPERTO: LATORRATA Sandra TUTOR: ADDABBO Donato

"La matematica è servita!"

Matematica

N. 18 Alunni

classi 3^

30 h

ESPERTO: CASAMASSIMA Catia TUTOR: ADDABBO Isabella

“Leggo, scrivo…creo!” italiano N. 20 Alunni

classi 3^

30 h

ESPERTO:BENINGASA Rosina TUTOR:SCARCIA Emma

Leggere e scrivere: che passione!

italiano N. 19 Alunni

classi 2^

30 h

ESPERTO:FAVALE Vincenza TUTOR:MONTANARO Antonietta

MODULI PON/FSE – “Orientamento e ri-orientamento”

Titolo “La mia bussola” Avviso 2999 del 13-03-2017

TITOLO MODULO

FINALITA’ MODULO N. ALUNNI/ CLASSE

N. ORE MODULO

“Mi guardo allo specchio: questo/a

sono io”

Si individueranno e si valorizzeranno le motivazioni, le attitudini e gli interessi, mirando a favorire capacità di scelte autonome e responsabili.

n. 19 Alunni classi 2^

30 h

“Una bussola tra le mani”

Si individueranno e si valorizzeranno le motivazioni, le attitudini e gli interessi, mirando a favorire capacità di scelte autonome e responsabili.

n. 19 Alunni classi 2^

30 h

“Il filo di Arianna” Si individueranno e si valorizzeranno le motivazioni, le attitudini e gli interessi, mirando a favorire capacità di scelte autonome e responsabili.

n. 18 Alunni classi 2^

30 h

“Eureka” Si pone come obiettivo attraverso l'uso di metodologie attive, che promuovono lo sviluppo del ragionamento logico e critico, atte a migliorare l’apprendimento delle materie scientifiche, soprattutto della fisica, al fine di arginare il problema delle vocazioni scientifiche.

n. 15 Alunni classi 3^

30 h

“Cosa sarò da grande”

Si pone come obiettivo, attraverso l'uso di metodologie attive basate sull’uso delle TIC e la predisposizione di un ambiente di apprendimento integrato, di favorire l’inclusione sociale, il dialogo interculturale e il contrasto alla differenza di genere.

n. 15 Alunni classi 3^

30 h

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MODULI PON/FSE – “per lo sviluppo del pensiero logico e

computazionale e della creatività digitale e delle competenze di “cittadinanza digitale”, a supporto dell’offerta formativa. Scuole del I Ciclo (Scuole Primarie

e Secondarie di I grado) – Avviso 2669 del 03-03-2017

Titolo “A SCUOLA DI COMPETENZA CON LA ROBOTICA”

MODULO SCUOLA PRIMARIA

Titolo modulo N. Alunni coinvolti

Classi interessate

Codi- Amo 16 Terza-quarta Primaria

MODULI IN VERTICALE CLASSE 5^ SCUOLA PRIMARIA – CLASSI 1^ S.S. 1°

Titolo modulo N. Alunni coinvolti

Classi interessate

“Coding in your classroom”

20 Quinta Primaria-Prima Secondaria1°

Il mio amico Rob 20 Quinta Primaria-Prima Secondaria1°

MODULO SCUOLA SECONDARIA 1°

Titolo modulo N. Alunni coinvolti

Classi interessate

Step by step 20 Seconda-Terza Secondaria 1°

● PROGETTO “ERASMUS”+ HESTIA”

➢ Progetto Erasmus + HESTIA “Helping Students In Acceptance” 2017-1-EL01-KA201-036169, in partenariato con Grecia, Olanda, Portogallo, Belgio, Spagna.

➢ “Percorso ricerca-azione” «Lo sviluppo di competenze e processi cognitivi correlati» lo sviluppo del pensiero astratto, direttore prof. Carlo Petracca (1 sez. Scuola Infanzia, 2 classi

Scuola Primaria e 1 classe Scuola Secondaria I grado). Sono previsti, inoltre, momenti di condivisione, divenuti ormai una consuetudine della scuola,

e che coinvolgono tutto l’Istituto:

● La festa del lettore

● Libriamoci ● La festa dei nonni ● L’ assaggio della “tagghjarjn asquand” ● La festa dell’albero

● Il banchetto della solidarietà ( UNICEF) ● Il Presepe degli alunni e varie drammatizzazioni legate al tema del Natale ● La sagra del mandarino

● Mercatino di Natale

● Il giorno della Memoria

● Il giorno del Ricordo

● La sfilata di Carnevale

● Operazione scuole pulite ("Nontiscordardimé”) ● La settimana dei ragazzi

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LE SCELTE ORGANIZZATIVE

Il tempo scuola nella SCUOLA DELL’ INFANZIA

TURNO RIDOTTO 25 0RE ( 8,00 – 13,00 dal lunedì al venerdì) TURNO NORMALE 40 ORE ( 8,00 – 16,00 dal lunedì al venerdì) In alcune sezioni di scuola dell’infanzia l’insegnamento della Religione Cattolica è affidato agli stessi docenti curricolari, in altre all’insegnante specialista.

Il tempo scuola nella SCUOLA PRIMARIA

● Il curricolo di scuola La Scuola Primaria ha un orario strutturato in 30 ore settimanali costituito da 27 ore di curricolo obbligatorio e 3 ore di curricolo opzionale; le classi a Tempo Pieno, invece, hanno un orario strutturato in 40 ore settimanali di cui 37 di curricolo obbligatorio e 3 ore di curricolo opzionale. CLASSI 30 0RE ( 8,00 – 13,40 dal lunedì al venerdì: settimana corta) CLASSI 40 ORE ( 8,00 – 16,00 dal lunedì al venerdì)

Il tempo scuola nella SCUOLA SECONDARIA I GRADO

● Il curricolo di scuola La Scuola Secondaria di I grado ha un orario strutturato in 30 ore settimanali costituito da 27 ore di curricolo obbligatorio e 3 ore di curricolo opzionale. CLASSI 30 0RE ( 8.00 – 14,00 dal lunedì al venerdì: settimana corta)

● Il curricolo opzionale

Con delibera del Consiglio d’Istituto n. 44 del 26/10/2016 sono proposte per gli a.a. s.s. 2016/2019 le seguenti discipline e attività ad integrazione e potenziamento del Curricolo obbligatorio:

- Animazione alla lettura - Informatica - Potenziamento storia - Storia locale

La proposta è strutturata con la seguente articolazione del monte ore per ciascuna disciplina e annualità

CURRICOLO DI ISTITUTO

CLASSI PRIME A.S. 2018-2019

CLASSE 1^

24 ORE

CLASSE 1^

27 ORE

CLASSE 1^

30 ORE

CLASSE 1^

40 ORE (T. P.)

Tempo settimanale Tempo settimanale Tempo settimanale Tempo settimanale

Discipline obbligatorie

Italiano 5 h 6 h 6 h 7 h

Musica 1 h 2 h 2 h 2 h

Arte e immagine 2 h 2 h 2 h 2 h

Educazione fisica 2 h 2 h 2 h 2 h

Lingua inglese 1 h 1 h 1 h 1 h

Matematica 4 h 5 h 5 h 6 h

Scienze 2 h 2 h 2 h 4 h

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Tecnologia 1 h 1 h 1 h 1 h

Storia 2 h 2 h 2 h 2 h

Geografia 2 h 2h 2 h 2 h

Religione cattolica 2 h 2 h 2 h 2 h

DISCIPLINE OPZIONALI

Informatica 1 h 2 h

Animazione alla lettura

2 h 2 h

Mensa 5 h

24 ore 27 ORE 30 ORE 40 ORE

RIPARTIZIONE ORE DISCIPLINE CLASSI 2^/ 3^/4^/5^

A 40 ORE SETTIMANALI (TEMPO PIENO)

CLASSE 2^ CLASSE3^ CLASSE4^ CLASSE 5^

Tempo settimanale tempo settimanale tempo settimanale tempo settimanale

DISCIPLINE OBBLIGATORIE

Italiano 7 h 7 h 7 h 7 h

Musica 2 h 2 h 2 h 2 h

Arte e immagine 2 h 2 h 2 h 2 h

Educazione fisica 2 h 2 h 2 h 2 h

Lingua inglese 2 h 3 h 3 h 3 h

Matematica 6 h 6 h 6 h 6 h

Scienze 4 h 4 h 4 h 4 h

Tecnologia 1 h 1 h 1 h 1 h

Storia 1 h 1 h 1 h 1 h

Geografia 2 h 2 h 2 h 2 h

Religione catt. 2 h 2 h 2 h 2 h

Mensa 5 h 5 h 5 h 5 h

DISCIPLINE OPZIONALI

Informatica 2 h 1 h 1 h 1 h

Potenz. storia 1 h 1 h 1 h 1 h

1 h Animazione alla

lettura

1 h Animazione alla

lettura

1 h Storia locale

1 h Storia locale

40 ore 40 ore 40 ore 40 ore

RIPARTIZIONE ORE DISCIPLINE CLASSI DI PASSAGGIO

A 30 ORE SETTIMANALI

CLASSE

2^

CLASSE

3^

CLASSE

4^

CLASSE

5^

tempo settimanale

tempo settimanale

tempo settimanale

tempo settimanale

DISCIPLINE OBBLIGATORIE

Italiano 6 h 6 h 6 h 6 h

musica 2 h 1 h 1 h 1 h

Arte e immagine 2 h 2 h 2 h 2 h

Educazione fisica 2 h 2 h 2 h 2 h

Lingua inglese 2 h 3 h 3 h 3 h

Matematica 5 h 5 h 5 h 5 h

Scienze 2 h 2 h 2 h 2 h

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Tecnologia 1 h 1 h 1 h 1 h

Storia 1 h 1 h 1 h 1 h

Geografia 2 h 2 h 2 h 2 h

Religione cattolica 2 h 2 h 2 h 2 h

DISCIPLINE OPZIONALI

Informatica 1 h 1 h 1 h 1 h

Potenziamento storia

1 h

1 h

1 h

1 h

1 h Animazione alla

lettura

1 h Animazione alla

lettura

1 h Storia locale

1 h Storia locale

30 ore 30 ore 30 ore 30 ore

RIPARTIZIONE ORE DISCIPLINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO

CLASSE 1^

30 ore

CLASSE 1^

36 ore

CLASSE 2^

30 ore

CLASSE 3^

30 ore

tempo settimanale

tempo settimanale

tempo settimanale

tempo settimanale

Italiano 5+1 h 7 h 5+1 h 5+1 h

Musica 2 h 2 h 2 h 2 h

Arte e immagine 2 h 2 h 2 h 2 h

Educazione fisica 2 h 2 h 2 h 2 h

Lingua inglese 3 h 4 h 3 h 3 h

Lingua spagnola o francese

2 h 2 h 2 h 2 h

Matematica 4 h 5h 4 h 4 h

Scienze 2 h 3 h 2 h 2 h

Tecnologia 2 h 2 h 2 h 2 h

Storia 2 h 2 h 2 h 2 h

Geografia 2 h 2 h 2 h 2 h

Religione cattolica 1 h 1 h 1 h 1 h

Mensa 2 h

30 ore 36 ore 30 ore 30 ore

INDIRIZZO MUSICALE: chitarra, pianoforte, flauto traverso, violino (da attivare

in caso di autorizzazione dall’USP).

UTILIZZO DELLE ORE DI CONTEMPORANEITA’

Le ore di contemporaneità dei docenti (ancorché esigue) vengono utilizzate nel modo seguente: - Sostituzione di colleghi assenti. - Attività alternative all’insegnamento della R.C. (per gli alunni che non se ne avvalgono); - Attività integrate per alunni diversamente abili in assenza dell'insegnante di sostegno; - Laboratori e attività a carattere interdisciplinare deliberati dagli OO.CC. e realizzati

dalle classi e dalle interclassi, in occasione di progetti di particolare complessità. - Recupero, consolidamento e/o potenziamento individuale sia disciplinare che trasversale.

VISITE GUIDATE

Attraverso l’organizzazione delle visite guidate, la nostra Scuola offre agli alunni la possibilità di:

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- Esplorare, conoscere e descrivere ambienti e luoghi diversi da quello di vita per acquisire nuove conoscenze;

- Applicare in contesti differenti diverse conoscenze, competenze ed abilità maturate in ambiente scolastico;

- Confrontare ambienti geografici e/o socio-economici differenti per individuare somiglianze e differenze.

I destinatari sono tutti gli alunni dell’Istituto. Gli itinerari, le località e i luoghi da visitare sono individuati dagli insegnanti di ciascun modulo organizzativo sulla base degli obiettivi cognitivi indicati all’interno delle programmazioni didattiche. Sul piano organizzativo sono seguite le indicazioni scaturite dai consigli di interclasse, nell’ambito delle linee di indirizzo deliberate dal Collegio dei Docenti e nel rispetto dello specifico Regolamento approvato dal Consiglio di Circolo. La Funzione Strumentale che coordina il progetto ha, soprattutto, il compito di fornire informazioni utili ai docenti richiedenti e di fornire il necessario supporto logistico nella individuazione e nella gestione dei servizi più adeguati. La somma da pagare per la realizzazione delle visite guidate è interamente a carico delle famiglie degli alunni, salvo quanto previsto dal Regolamento per casi particolari. Gli itinerari nazionali previsti, sono a carattere: ➢ Storico, archeologico e museale

➢ Scientifico e tecnologico

➢ Naturalistico

➢ Culturale-artistico (teatri, auditorium…)

Per il corrente anno sono state programmate le seguenti iniziative:

CLASSI E GRADO ITINERARIO PERIODO

INFANZIA

RODARI E WALT DISNEY

Masseria Didattica Maggio

1^ A-B ( Scuola Primaria) Fabbrica del cioccolato” Dulciar” - Noci Maggio

2^A-B-C-D (Scuola Primaria) Fabbrica del Cioccolato “Bernardi” - Grottaglie Maggio

3^A-B-C-D ( Scuola Primaria) Parco dei Dinosauri “Boscosauro” - Altamura

Maggio

4^ A-B-C-D (Scuola Primaria Cinema Seven : Il viaggio di Fanny

Gennaio

5^ A-B-C-D ( Scuola Primaria) Piccoli Mosaicisti crescono- Alla scoperta del parco

archeologico Manduria

Il Planetario a scuola

Cinema Seven- Un pugno di Biglie

Aprile

Gennaio

1^ A -B-C-D (Scuola secondaria

di I° grado)

Cinema Seven- Un pugno di Biglie

Rifugio Fasanelli a Rotonda

Gennaio

Maggio

2^ A -B-C- D (Scuola secondaria

di I° grado)

Cinema Seven- Un pugno di Biglie

Paestum, Salerno e Costiera Amalfitana

Gennaio

Maggio

3^ A -B-C (Scuola secondaria di

I° grado)

Cinema Seven- Un pugno di Biglie

Teatro Petruzzelli “La Traviata” . Mostra

Multimediale Van Gogh Alive

Centro di Geodesia Spaziale - Matera

Sicilia (Catania, Acitrezza e Acireale, Siracusa, Noto e

Taormina)

Gennaio

18 Dicembre

Marzo

Aprile

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SEZIONE 5 - AMBIENTI DI APPRENDIMENTO Sarà predisposto un ambiente di apprendimento, inteso come luogo di apprendimento significativo, di riflessione, di condivisione, di costruzione delle conoscenze, attraverso:

● l’organizzazione flessibile delle aule: ● la piena funzionalità ed utilizzo dei laboratori multimediale, scientifico, musicale, della

biblioteca, della palestra; ● l’organizzazione funzionale degli spazi interni ed esterni.

Si continuerà (e, per quanto possibile, si incrementerà) a “sfruttare” tutte le potenzialità offerte dal territorio prevedendo l’organizzazione di attività nella biblioteca comunale, nel Museo (quando sarà attivato), negli impianti sportivi pubblici e privati, la conoscenza dei beni storici ed architettonici e delle aree archeologiche del territorio;

● l’ uso funzionale dei tempi; ● l’ incentivazione del clima relazionale e cooperativo; ● il rispetto di regole e l’adozione di comportamenti adeguati; ● la distribuzione di compiti e attività; ● l’ utilizzo adeguato dei materiali.

Gli spazi laboratoriali e i materiali (biblioteca di classe, computer, materiali per le attività scientifiche, materiali per le attività espressive, ecc.) saranno curati da figure di coordinamento. Essi provvederanno all’aggiornamento dei materiali, organizzeranno la modalità di fruizione degli spazi laboratoriali sulla base dell’articolazione dell'orario scolastico e delle lezioni in relazione alle esigenze di apprendimento degli alunni.

GLI STRUMENTI DIDATTICI Nello svolgimento delle attività didattiche, i docenti utilizzano i mezzi e gli strumenti ritenuti più idonei per il raggiungimento dei diversi obiettivi di apprendimento. La scuola dell’infanzia potrà avvalersi di: materiali naturali, poveri, informali, strutturati e semi-strutturati, di recupero; oggetti costruiti a scuola; produzioni a stampa; materiali audio – video-informatici; giochi e giocattoli sia semplici che tecnologici. La scuola primaria e secondaria di: libri di testo, libri di consultazione, dizionari, giornali, riviste, strumenti musicali, sussidi audiovisivi, computer con collegamento ad internet, proiettore, cd-rom, fotocopiatore, fotocamera, telecamera, pc portatili, carte geografiche, lavagna interattiva (LIM), attrezzi ginnici e sportivi e ogni altro strumento che risponda alle necessità di apprendimento degli studenti. In tale contesto risulta di particolare importanza la partecipazione dell’Istituto al bando “FESR –2014-2020” per il quale è possibile presentare progetti per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete lan/wlan sino ad un importo massimo di €18.500,00. Tenuto conto della necessità di potenziare le reti dei plessi di Scuola Primaria, Secondaria e dell’Infanzia, si ritiene assolutamente indispensabile presentare un progetto che avrà come obiettivi primari il raggiungimento sia di una maggiore efficacia didattico-metodologica attraverso l’uso di strumenti e contenuti digitali; sia l’utilizzo in classe di strumenti e contenuti digitali per la compiuta attuazione del PEI degli alunni disabili e dei PDP degli alunni con DSA, così come previsto dal piano di inclusione dell’Istituto. Inoltre, l’integrale copertura della rete dei due plessi agevolerà la realizzazione dei progetti didattici programmati nel POF, ivi compresi quelli extra-curriculari di arricchimento formativo; consentirà la piena fruibilità in modalità mobile del registro elettronico in

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uso in tutte le classi, e l’ordine/registrazione on-line dei materiali librari e multimediali disponibili nella biblioteca scolastica. Perché possa essere garantita a tutti gli alunni le medesime opportunità formative, saranno presentati uno o più Progetti di completamento della dotazione di LIM in tutte le classi/sezioni e l’avvio della sperimentazione almeno in alcune classi della S.S.1°della “classe senza libri” o con libri integralmente on-line, fornendo ad ogni alunno un Tablet.

SEZIONE 6- RAPPORTI CON LE FAMIGLIE La nostra scuola in una prospettiva di collaborazione, integrazione e sviluppo promuove la partecipazione, il confronto, il dialogo con le famiglie degli alunni. Insieme vengono concordate le strategie finalizzate a migliorare gli interventi di tipo educativo ed organizzativo in un clima di serena e fattiva collaborazione, improntato alla trasparenza, tempestività e chiarezza anche con l’ausilio delle tecnologie, in particolare il sito web e il registro elettronico. I rapporti fra docenti e famiglie avvengono con le seguenti modalità: - Colloqui individuali per presentazione andamento educativo didattico due volte l’anno, sia per la scuola primaria sia per la scuola Secondaria di 1° grado - Colloqui individuali per valutazione quadrimestrali - Oltre ai colloqui stabiliti per la valutazione periodica, i docenti della scuola primaria sono a disposizione dei genitori in periodi e orari da concordare - I docenti della scuola secondaria sono a disposizione, secondo orario comunicato ai genitori, per colloqui settimanali previo appuntamento. La partecipazione dei genitori si concretizza: - nei Consigli di classe, di Interclasse e di Intersezione - nelle Assemblee di classe - nella collaborazione organizzativa ad attività e progetti - nel Comitato dei Genitori - nel Consiglio di Istituto. Nell’arco dell’anno scolastico si effettueranno incontri con le famiglie. Il primo, subito dopo l’inizio dell’anno scolastico, ha lo scopo non solo di eleggere i rappresentanti dei genitori, ma anche di informarli sulle scelte educative e didattiche, sulla programmazione del lavoro annuale, sugli obiettivi e i risultati, sui criteri di valutazione che gli insegnanti intendono utilizzare. Inoltre, si ricorda ai genitori di rispettare gli impegni assunti nei confronti della scuola con la stipula del patto educativo:

● rispettare l’orario scolastico; ● avere attenzione al corredo, all’igiene, agli effetti personali del proprio figlio; ● segnalare i problemi di salute; ● rispettare gli impegni assunti facoltativamente in ordine alle iniziative aggiuntive di

insegnamento e di arricchimento dell’offerta formativa; ● rispettare gli ambienti scolastici; ● curare i ritmi regolari di vita degli alunni; ● curare lo svolgimento dei compiti a casa con la giusta responsabilizzazione dei propri

figli in merito. ● costruire con i genitori un percorso educativo basato sulla corresponsabilità e sul dialogo

costruttivo, mirante a far acquisire agli alunni gli apprendimenti di base e i saperi irrinunciabili, a sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose.

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Il secondo (nel mese di novembre) e il quarto (nel mese di aprile) consentiranno alle insegnanti di comunicare alle singole famiglie l’andamento degli apprendimenti disciplinari e il livello di maturazione, per programmare eventualmente altre strategie e percorsi formativi. Il terzo (alla fine del primo quadrimestre) e il quinto (al termine dell’anno scolastico) sono utilizzati per far visionare e ritirare il documento di valutazione. Anche se a partire dall’attuale anno scolastico, si utilizzerà il Registro Elettronico per l’invio del Documento di Valutazione.

Nel corso dell’anno si effettueranno altri colloqui nei trenta minuti messi settimanalmente a disposizione e incontri non calendarizzati richiesti dalle docenti o dalle famiglie per affrontare le urgenze emerse ed individuare con le strategie per la loro risoluzione. La richiesta potrà essere effettuata in forma orale o scritta sul diario/quaderno dell’allievo/registro elettronico. Il giorno e l’ora saranno concordati e definiti dai docenti di classe/sezione e comunicati tempestivamente ai genitori.

Per un coinvolgimento più ampio, le famiglie, inoltre, sono coinvolte periodicamente nella definizione degli obiettivi dell’offerta formativa, nella comunicazione di eventi e/o iniziative da programmare, nella definizione del Regolamento d’istituto, del Patto di corresponsabilità o di altri documenti rilevanti per la vita scolastica, sugli esiti scolastici degli alunni per accogliere i loro suggerimenti, informare e dialogare, attraverso: - incontri periodici; - incontri per la disseminazione di attività e Progetti di arricchimento dell’Offerta Formativa (“Diritti

a scuola”, PON/FSE, Progetti POF, Progetti di lingua straniera,…) - l’intervento del “Comitato dei genitori”; - intervento dei componenti del Consiglio di Istituto; - uso di strumenti on-line per la comunicazione con le famiglie (comunicazione via email o per

mezzo del sito della scuola); - uso sperimentale del modello di certificazione delle competenze nelle classi 5^ di scuola

primaria e terze di scuola secondaria di I grado. Il documento di certificazione delle competenze ha motivato e arricchito il giudizio espresso in sede di consiglio di classe/interclasse, fornendo alle famiglie una modalità di comunicazione dei risultati degli apprendimenti più efficace;

- forme di collaborazione per la realizzazione di interventi formativi.

In particolare, è nel Patto Educativo-Formativo (in allegato) per una scuola democratica, di tutti e per tutti, che si esplicita la partecipazione consapevole e responsabile degli utenti e la condivisione di strategie ed obiettivi educativi. Col Regolamento sulla vigilanza (in allegato) vi è l’assunzione di responsabilità della scuola nei confronti della sicurezza dei minori, ma anche un momento di condivisione delle regole e del “prendersi cura” degli alunni da parte dei genitori.

SEZIONE 7 - VALUTAZIONE

“I docenti hanno la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, elaborati dagli Organi Collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”. (Carlo Petracca)

La valutazione verifica in itinere e periodicamente il progetto educativo – didattico.

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Viene effettuata per mezzo di: • osservazioni sistematiche; • rubriche valutative; • autobiografie cognitive.

La valutazione è inerente a:

• acquisizione delle competenze individuali; • acquisizione delle competenze sociali; • acquisizione dei contenuti; • sui processi messi in atto.

Il lavoro didattico sarà costantemente monitorato al fine di predisporre un puntuale adeguamento dell’itinerario didattico in conformità alle esigenze e ai bisogni manifestati dagli alunni. I docenti promuoveranno l'acquisizione delle competenze.

Le modalità di valutazione avranno lo scopo di raccogliere le informazioni sul processo che l’alunno compie per risolvere un compito e non avranno solo una funzione misurativa, ma anche e soprattutto formativa in quanto rappresentano, una volta portate a conoscenza dell’alunno, uno strumento potentissimo per migliorare l’apprendimento. Esse permetteranno di:

• rilevare il processo ossia la capacità dell’alunno di interpretare correttamente il compito assegnato, di coordinare conoscenze, abilità e disposizioni interne in maniera valida ed efficace, di valorizzare risorse esterne eventualmente necessarie o utili;

• rilevare le competenze relazionali ossia i comportamenti collaborativi nello svolgimento del compito di realtà;

• rilevare l’adeguatezza dei processi cognitivi necessari per rispondere alla complessità e novità della situazione problematica data.

Le prove di verifica saranno: • Osservazioni e ascolto attivo; • Scritte; • Orali; • Prove di lettura e comprensione; • Prove pratiche; • Rappresentazioni grafiche; • Autovalutazione guidata.

A partire dallo scorso anno scolastico, il D. Lgs. 62/2017, seguito dai due Decreti Ministeriali attuativi – i DD.MM. n. 741 e n. 742, entrambi del 3 ottobre 2017 e la nota Nota MIUR 1865 del 10/10/2017 - hanno introdotto novità rilevanti in tema di Valutazione, Certificazione delle Competenze ed Esami di Stato. Tenendo conte delle novità sopra esposte, il Collegio Docenti si è attivato in modo tale da adeguare progressivamente i propri modelli di documento di valutazione periodica e finale, in coerenza con le novità introdotte dalla nuova normativa. Nello specifico:

a) ha definito i criteri e le modalità di valutazione degli apprendimenti e del comportamento;

b) ha definito i criteri generali per la non ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato nel caso di voto inferiore a 6/10 in una o più discipline;

c) ha stabilito, per la scuola secondaria di I° grado, deroghe al limite minimo di frequenza previsto per accertare la validità dell’anno scolastico.

d) si sta attivando per esplicitare la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di apprendimento.

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LA VALUTAZIONE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

La valutazione, in coerenza con quanto previsto dalla normativa, ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze. La valutazione è coerente con l’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo. E’ effettuata dai docenti nell'esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal Collegio dei Docenti e inseriti nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa. La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, in coerenza con quanto previsto dal regolamento di istituto, dal Patto di corresponsabilità e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio. L’Istituzione Scolastica certifica l’acquisizione delle competenze progressivamente acquisite anche al fine di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi.

La valutazione scolastica si attua sistematicamente durante l’anno scolastico attraverso prove di verifica variamente strutturate e alla fine dei Quadrimestri con gli scrutini. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compresa la valutazione dell’Esame di Stato, è espressa in decimi. L’Istituzione Scolastica, nell’ambito dell’autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di acquisizione. La valutazione è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe ovvero dal consiglio di classe. I docenti incaricati dell'insegnamento della religione cattolica e di attività alternative all'insegnamento della religione cattolica partecipano alla valutazione delle alunne e degli alunni che si avvalgono dei suddetti insegnamenti.

Le operazioni di scrutinio sono presiedute dal dirigente scolastico o da suo delegato. Sono oggetto di valutazione le attività svolte nell'ambito di “Cittadinanza e Costituzione”. La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutte le alunne e gli alunni della classe; nel caso in cui a più docenti di sostegno sia affidato, nel corso dell'anno scolastico, la stessa alunna o lo stesso alunno con disabilità, la valutazione è espressa congiuntamente. Relativamente alla valutazione dell'insegnamento della religione cattolica, o delle attività alternative, per le alunne e gli alunni che se ne avvalgono, questa viene espressa su una nota distinta con giudizio sintetico sull'interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti.

LA CERTIFICAZIONE delle COMPETENZE al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione, viene rilasciata la certificazione delle competenze, utilizzando il modello nazionale predisposto dal MIUR.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ E DISTURBI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte nei loro PEI. Pertanto l’ammissione alla classe successiva e all’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione avviene tenendo conto del PEI.

Le alunne e gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate. Il consiglio di classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l'esonero della prova. Gli stessi sostengono le prove di esame al termine del primo ciclo di istruzione con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma di

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ausilio tecnico loro necessario, utilizzato nel corso dell'anno scolastico per l'attuazione del piano educativo individualizzato. Per lo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la sottocommissione, sulla base del PEI, relativo alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza eventualmente prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone, se necessario, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell'alunna o dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale. Alle alunne e agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è comunque titolo per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado ovvero dei corsi di istruzione e formazione professionale, ai soli fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi da valere anche per percorsi integrati di istruzione e formazione.

Per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) certificati, la valutazione degli apprendimenti, incluse l'ammissione e la partecipazione all'esame finale del primo ciclo di istruzione, sono coerenti con il Piano Didattico Personalizzato predisposto nella scuola primaria dai docenti contitolari della classe e nella scuola secondaria di primo grado dal consiglio di classe. Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificati, le istituzioni scolastiche adottano modalità che consentono all'alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento conseguito, mediante l'applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi indicati nel PDP. Per l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione la commissione può riservare alle alunne e agli alunni con DSA tempi più lunghi di quelli ordinari. Per tali alunne e alunni può essere consentita l’utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell'esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. Per l'alunna o l'alunno la cui certificazione di disturbo specifico di apprendimento prevede la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, in sede di esame di Stato, la sottocommissione stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta di lingua straniera. In casi di particolare gravità del disturbo di apprendimento, anche in concomitanza con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l'alunna o l'alunno, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, è esonerato dall'insegnamento delle lingue straniere e segue un percorso didattico personalizzato. In sede di esame di Stato sostiene prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma.

Le alunne e gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate.

Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami del primo ciclo e nelle tabelle affisse all'albo di istituto non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.

ESITI DELLA VALUTAZIONE: LA COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE

Scuola dell’Infanzia

Per la documentazione dei livelli globali di maturazione raggiunti dai singoli alunni alla fine del percorso formativo, sono state “GRIGLIE DI VALUTAZIONE”.

La valutazione nella scuola dell’infanzia rappresenta lo strumento che consente di comprendere e valutare i livelli raggiunti da ciascun bambino in relazione allo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza, al fine di favorirne la maturazione. Il suo scopo quindi non è

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quello di formulare classificazioni o giudizi, ma esclusivamente quello di conoscere e interpretare il livello di maturazione di ogni alunno e le sue particolari esigenze educative. Il metodo privilegiato per la valutazione nella scuola dell’infanzia è senz’altro “l’osservazione” sia occasionale che sistematica; essa permette di raccogliere e documentare informazioni fondamentali circa le specificità individuali e di organizzare in loro funzione l’azione formativa. Altri mezzi efficaci sono i colloqui e le conversazioni con i bambini, gli elaborati grafici, le schede strutturate, ecc....

Scuola Primaria e Secondaria di I°

L’informazione circa il livello globale di sviluppo raggiunto in merito agli apprendimenti e la descrizione dei processi formativi (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) sono comunicati alle famiglie tramite il “DOCUMENTO DI VALUTAZIONE” consegnato periodicamente ai genitori (prima decade di febbraio e dopo il termine delle lezioni). Durante il corso dell’anno scolastico, i colloqui in orario antimeridiano e, se necessario, le comunicazioni tramite registro, lettera/mail o diario, costituiscono uno strumento ulteriore di informazione per le famiglie sull’andamento scolastico dei propri figli. Prima del termine del secondo quadrimestre, le famiglie degli alunni che presentano carenze, vengono convocati per sollecitare il recupero in tali discipline; mentre in caso di “debiti formativi” al termine dell’anno scolastico, la scuola, nel limite delle risorse disponibili, predisporrà il recupero.

L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

SCUOLA PRIMARIA

Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Ai fini della validità dell'anno scolastico, per la valutazione finale delle alunne e degli alunni è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato. Il Collegio dei Docenti delibera le deroghe al suddetto limite, di seguito riportate, purché la frequenza fornisca al Consiglio di Classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione. Nel caso in cui non sia possibile procedere alla valutazione, il Consiglio di Classe accerta e verbalizza, nel rispetto dei criteri definiti dal Collegio dei Docenti, la non validità dell’anno scolastico e delibera, conseguentemente, la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del primo ciclo di istruzione.

L’ammissione o non ammissione alla classe successiva viene deliberata in sede collegiale da tutti i docenti contitolari. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino carenze nell'acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, l'istituzione scolastica attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. Nella deliberazione, il voto dell'insegnante di religione cattolica, per gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica, è espresso secondo quanto previsto dal punto 2.7 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre

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1985, n. 751; il voto espresso dal docente per le attività alternative, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.

Il voto di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'alunna o dall'alunno nel corso dei tre anni.

RILEVAZIONE NAZIONALE DEGLI APPRENDIMENTI

SCUOLA PRIMARIA: L’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e formazione (INVALSI) effettua rilevazioni nazionali sugli apprendimenti in italiano, matematica e inglese in coerenza con le Indicazioni nazionali per il Curricolo. Tali rilevazioni sono effettuate nella classe seconda e quinta di scuola primaria, ad eccezione della rilevazione di inglese effettuata esclusivamente nella classe quinta. Per la rilevazione di inglese, l’INVALSI predispone prove di posizionamento sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro Comune di riferimento Europeo per le lingue (QCER).

SCUOLA SECONDARIA: L’INVALSI effettua rilevazioni nazionali attraverso prove standardizzate, computer based, volte ad accertare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti in italiano, matematica e inglese in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo. Tali rilevazioni sono effettuate nella classe terza della scuola secondaria di I°, entro il mese di aprile e la relativa partecipazione rappresenta requisito indispensabile per l’ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione.

CALENDARIO Le prove si svolgeranno secondo il seguente calendario:

● 3 maggio 2019: prova d’Inglese (V primaria); ● 6 maggio 2019: prova di Italiano (II e V primaria) e prova di lettura (solo per le classi

campione della II primaria); ● 7 maggio 2019: prova di Matematica (II e V primaria); ● le classi III della scuola secondaria di primo grado sostengono le prove di Italiano,

Matematica e Inglese dal 01.04.2019 al 18.04.2019.

ESAMI DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Il D.Leg.vo n.62/2017 all’ art.8 D.M. n.741 del 3/10/2017 ha istituito la Commissione Unica d’esame in ogni istituzione scolastica per unificare criteri di valutazione e metodi operativi, articolata in sottocommissioni per ciascuna classe 3° della scuola, che gestisce in una cornice unitaria l’esame. Il primo ciclo si conclude con un esame di stato finalizzato a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze dell’alunno. In sede di scrutinio finale sono ammessi all'esame di Stato gli alunni in possesso dei seguenti requisiti:

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a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall'ordinamento della scuola secondaria di primo grado, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti; b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all'esame di Stato prevista dall'articolo 4, commi 6 e 9 bis, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998,n. 249; c) aver partecipato alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall'Invalsi. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza, con adeguata motivazione, la non ammissione dell'alunna o dell'alunno all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo. In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce alle alunne e agli alunni ammessi all'esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale, un voto di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali, anche inferiore a sei decimi. Tale voto di ammissione concorre alla determinazione del voto finale d'esame. L'esame di Stato è costituito da tre prove scritte e da un colloquio. Le prove scritte sono: a) prova scritta relativa alle competenze di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento; b) prova scritta relativa alle competenze logico matematiche; c) prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere studiate. Il colloquio è finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Il voto finale deriva dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio.

LA VALUTAZIONE CERTIFICATIVA

La valutazione dei livelli di padronanza degli apprendimenti essenziali, assunti come traguardi per lo sviluppo delle competenze, per ciascuna annualità, sarà espressa con voti numerici espressi in decimi (D.L. n.137e L.69 30.10.08) sulla base di precisi parametri. Il voto di fine quadrimestre, ha una valenza diversa dal giudizio espresso sulla singola prova in quanto tiene conto dell’insieme delle registrazioni anche informali, che restituiscono al processo di valutazione la sua complessità e all’alunno l’integralità di un impegno che non può essere ricondotto a una singola prestazione. Per questi motivi, per l’espressione del voto sintetico, i docenti si atterranno ai seguenti criteri: - esiti raggiunti rispetto agli standard attesi; - impegno manifestato in termini di personale partecipazione e regolarità nello studio; - progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza; - impiego pieno o parziale delle potenzialità personali; - organizzazione del lavoro.

Il giudizio analitico intermedio e finale sul “livello globale di maturazione raggiunto” dall’alunno definirà gli esiti del processo educativo/formativo secondo i seguenti criteri raggruppabili intorno ai concetti di: ➢ SOCIALIZZAZIONE (aspetti psicologici e relazionali),

➢ LIVELLO DÌ AUTONOMIA (vissuto soggettivo rispetto all’esecuzione del compito),

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➢ STILE DÌ APPRENDIMENTO (modalità e metodi utilizzati nell’assolvimento del compito)

➢ ALFABETIZZAZIONE DÌ BASE.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Le Indicazioni nazionali del 2012 introducono il concetto di certificazione delle competenze, ma le caratteristiche vengono definite solo con il D.M. n.742 del 3/10/2017 e in particolare con le Linee guida che l’accompagnano. La certificazione delle competenze assume, nelle scuole del primo ciclo, una prevalente funzione educativa, di attestazione delle competenze in fase di acquisizione, capace di accompagnare le tappe più significative di un percorso formativo di base che oggi, partendo dall'età di 3 anni, si estende fino ai 16 anni. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del II ciclo. Il documento di certificazione delle competenze motiva e arricchisce il giudizio espresso in sede di consiglio di classe/interclasse, fornendo alle famiglie una modalità di comunicazione dei risultati degli apprendimenti più efficace. I giudizi sono espressi dalla A alla D per stabilire lo stadio raggiunto:

A = Avanzato B = Intermedio C = Base D = Iniziale (VEDASI ALLEGATI)

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ANALISI RAV

Dall’analisi del RAV emerge che gli aspetti del curricolo valutati riguardano in particolar modo gli apprendimenti disciplinari: a) La S.S.1°attraverso criteri, descrittori e voti; a livello quadrimestrale voti, conoscenze, capacità e competenze; per il comportamento attraverso indicatori (con riferimento al regolamento d’istituto), voti, descrittori. b) La Scuola Primaria attraverso voti, indicatori, indicatori di processo. c) Nella scuola dell’Infanzia, la valutazione in uscita, verte su criteri condivisi riferiti alla maturità raggiunta a livello complessivo a cui viene attribuita una lettera compresa tra A (livello alto) e D ( livello basso). I docenti nei vari ordini di scuola condividono e utilizzano criteri comuni di valutazione per i diversi ambiti e discipline. Le prove d’Istituto di I e II quadrimestre, predisposte per classi parallele, vertono sull’accertamento delle competenze in Italiano e Matematica con i seguenti indicatori: -Italiano: a) comprensione del testo; b) correttezza ortografica; c) morfologia-sintassi -Matematica: a) numeri b) modellizzazione La scuola da diversi anni, utilizzando fondi PON, FIS e regionali, progetta e realizza interventi didattici finalizzati al recupero di carenze disciplinari specie in Italiano matematica e scienze nonché al potenziamento di L2. I punti di debolezza della valutazione sono:

● La valutazione delle competenze è ancora in fase di organizzazione. ● Nella scuola non vengono ancora utilizzati strumenti quali prove di valutazione autentiche

o rubriche di valutazione in quanto i docenti sono in fase di formazione.

Nella scuola primaria il 100% degli alunni è ammesso alla classe successiva, mentre nella scuola S.S.1° è ammesso il 96,6% dato che rientra nella media provinciale e regionale, lievemente al di sopra di quella nazionale. Il 3,4% non ammesso presentava carenze sul piano cognitivo e relazionale che non gli consentiva di raggiungere i relativi prerequisiti necessari al passaggio alla classe successiva. I criteri di valutazione adottati dalla scuola sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti in quanto valorizzano i progressi raggiunti tenendo conto dei livelli di partenza e del contesto socio-culturale di provenienza. Non è possibile esprimere considerazioni sulla distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all'Esame di Stato, poiché l’Istituto è divenuto comprensivo da appena tre anni. Nella nostra realtà scolastica non si registrano casi di abbandono, in quanto da diversi anni si attivano progetti di prevenzione e riduzione del fenomeno della dispersione scolastica, attivando protocolli d’intesa con le istituzioni territoriali preposte, attività di formazione per docenti e genitori, di laboratorio a carattere manipolativo-espressivo, psico-relazionale, motorio e ambientale. La scuola si sta attivando attraverso la formazione, a cui solo un gruppo di docenti aderisce, per progettare e valutare per competenze. Si incontrano difficoltà nella progettazione e attuazione di unità d’apprendimento trasversali con compiti di realtà e rubriche valutative su competenze. La costruzione del curricolo in verticale viene rivisto ad ogni inizio anno scolastico.

SEZIONE 8 - FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO La scuola raccoglie le esigenze formative dei docenti e del personale ATA, in quanto ogni anno viene attuata la formazione, su delle tematiche individuate ed approvate dagli OO.CC. con la gestione e la razionalizzazione dei costi, a cui partecipa circa un terzo del personale. Una parte del

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restante è comunque impegnata in corsi di autoformazione on-line o a corsi di formazione esterni (bisogni educativi speciali, TIC con certificazione, lingua inglese…) a proprie spese. I temi che la scuola promuove, considerando le limitate risorse finanziarie, sono relativi al curricolo, alla normativa vigente, alle competenze e alla loro valutazione. I corsi di formazione diventano occasione di riflessione e arricchimento nel percorso didattico, ma anche di revisione e autocritica della propria metodologia di lavoro. Non da tutti è accettata, perché ritenuta inutile con dispendio di tempo.

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno specificate nei tempi e nelle modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico. Il piano per la formazione in servizio di docenti e personale A.T.A. è coerente con le finalità del PTOF; saranno predisposti strumenti per verificare l’effettiva ricaduta delle attività formative sul miglioramento dell’Istituto e strategie per la condivisione delle buone prassi, in particolare per le attività formative realizzate in rete.

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata aa.ss. 2016/17 -

2017/18 DIRITTI A SCUOLA “METODOLOGIE

ATTIVE E COOPERATIVE”

Docenti dei tre ordini di Scuola

Tecniche di gestione del gruppo - classe.

a.s. 2016/17 DIRITTI A SCUOLA

“AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

PER LA DIDATTICA DIGITALE

INTEGRATA”

Scuola Primaria e Secondaria.

Sviluppo delle competenze digitali applicate alla didattica e uso delle piattaforme Weschool- Edmodo

a.s. 2017/18 DIRITTI A SCUOLA

“IL PENSIERO COMPUTAZIONA

LE”

Docenti dei tre ordini di Scuola

Conoscenza di procedure per lo sviluppo di processi di astrazione.

a.s. 2016/17 “PERCORSO

RICERCA-AZIONE” «LO SVILUPPO DI COMPETENZE E PROCESSI COGNITIVI CORRELATI»

Docenti dei tre ordini di Scuola in rete con altre scuole del territorio (scuola capofila “Renato Moro” di Taranto)

Sviluppo delle competenze negli alunni: il pensiero dialettico.

a.s. 2016/17 “FORMAZIONE

P.N.S.D. – SNODI FORMATIVI”

Animatore digitale- Team dell’innovazione –docenti- Personale A.T.A.

Innovazione tecnologica nella scuola

a.s. 2017/18 Docenti di Scuola Primaria e Secondaria

Sviluppo delle conoscenze ed utilizzo di una didattica digitale

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CORSO DOCENTI DIGITALI – WE

SCHOOL

a.s. 2017/18 corso formazione

di ambito U.F. N. 5 TITOLO:

"AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

: DIDATTICA DIGITALE (BASE)"

Tutti i docenti Ambienti di apprendimento livello base

aa.ss. 2015/16 -2016/17 - 2018/19

“SICUREZZA NELLA SCUOLA”

Tutto il personale dell’I.C.

In ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 626/94 e alle circolari applicative che impongono la formazione del personale della scuola a diverso titolo impegnato nei compiti di prevenzione e sicurezza si ripropongono incontri di informazione e aggiornamento riguardanti norme, comportamenti e indicazioni operative per incentivare la cultura della sicurezza nel personale e negli alunni. Formazione assistita con la collaborazione del R.S.P.P..

a.s. 2017/18 corso formazione

di ambito “INTEGRAZIONE, COMPETENZE DI CITTADINANZA E COMPETENZE GLOBALI (UFC10)”

Docenti di Scuola Primaria e secondaria d 1°

Cittadinanza e integrazione

a.s. 2018/19 CORSO

FORMAZIONE DAS “Educazione

ai media social network e al

safety”

Tutti i docenti Utilizzo dei social media e delle risorse della rete

a.s. 2018/19 CORSO

FORMAZIONE DAS “Risorse

educative aperte (oer) e costruzione

di contenuti digitali”

Tutti i docenti Le risorse della rete e programmi didattici

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SEZIONE 9 - GESTIONE DELLE RISORSE I docenti in servizio nell’I.C. “Gianni Rodari” nell’anno scolastico 2018-19 sono in tutto 101 nei tre ordini di scuola. Il 92,9% del personale è a tempo indeterminato e ciò consente stabilità nella “mission” con obiettivi a lungo termine. Le tre fasce di età sono equamente distribuite tra il personale creando complementarietà nell’azione didattica attraverso scambio di energie ed esperienze. I docenti laureati sono presenti nei tre ordini di scuola con percentuali differenti, ma crescenti nel tempo: essi sono fonte di arricchimento metodologico specie sul piano teorico-formativo. Un buon numero del personale è proiettato al miglioramento delle competenze professionali: a) un gruppo di docenti ha conseguito/sta conseguendo la certificazione in L2; b) il 20% circa ha acquisito la patente europea ECDL advance e il primo livello di certificazione LIM; c) quasi tutti partecipano ai corsi di formazione programmati dalla scuola; d) alcuni docenti, specie della S.S.1°, sono impegnati nell’acquisizione di diplomi di specializzazione post-laurea. Quasi tutto il personale è residente in loco, pochi quelli provenienti dai comuni limitrofi. L’avviamento di progetti in rete e di formazione permettono la creazione di percorsi condivisi e di proficui scambi culturali ed esperienziali. La stabilità del personale produce in molti: - staticità nell’azione didattica; - limite nello scambio delle buone pratiche; - minore opportunità di scambio esperienziale con altre realtà; - caduta motivazionale. In occasione dell’assegnazione di incarichi e progetti la scuola raccoglie e valuta le competenze del personale attraverso il curriculum vitae, offrendo comunque a tutti pari opportunità (ad es. incarichi a rotazione in caso di eccesso di richieste), ponendo criteri adeguati allo scopo. La leadership, per una migliore gestione delle risorse umane, tiene in debita considerazione: a) le esperienze pregresse, b) i titoli di formazione in possesso, c) la composizione dell’equipe con docenti con competenze e anni di esperienza differenti, d) i carichi d’impegno, e) la capacità relazionale ed empatica. Da un’indagine precedentemente effettuata emerge che: • solo un terzo del personale asserisce che la scuola prende in considerazione le competenze individuali; • vi è una scarsa attitudine al lavoro cooperativo; • vi è diffusa tendenza all’opportunismo.

RICHIESTA ORGANICO NEL TRIENNIO Al fine di superare, prima possibile, i punti di criticità e coerentemente con quanto programmato nel POF, l’Istituto ha richiesto un Organico Potenziato come previsto dalla L. 107/15 sulla Buona Scuola.

Nel Seguente Prospetto è riportato l’ organico potenziato assegnato per il triennio 2015-18 nei tre ordini di scuola.

ORGANICO POTENZIATO

Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)*

n. docenti

Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e alla progettazione del capo III)

Posto comune Scuola

Primaria

3 Per la copertura del semiesonero dell’Ins. Gentile Rocca.

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Potenziamento musicale, lingue straniere, ed. fisica, recupero di italiano e matematica, copertura supplenze brevi, per il potenziamento dell’inclusione scolastica e la realizzazione di percorsi individualizzati e personalizzati per i numerosi alunni con Bisogni Educativi Speciali presenti nella scuola; per il potenziamento delle competenze logico- matematiche e scientifiche

A032 1 Per la copertura oraria relativa al semiesonero del docente collaboratore prof.ssa Addabbo Isabella e per il potenziamento della pratica strumentale nella Scuola Primaria; copertura supplenze brevi nella Scuola Secondaria di I grado.

SEZIONE 10 - MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE La nostra scuola ha individuato il seguente percorso di monitoraggio, valutazione e verifica del P.O.F. . 1) Raccogliere dati, informazioni, osservazioni sul P.T.O.F.(attraverso incontri con Organi Collegiali e Comitato dei Genitori, richieste formali e informali, circolari, coinvolgendo alunni, docenti, genitori). 2.) Effettuare verifiche dei punti critici di carattere didattico, metodologico, organizzativo, la verifica

e la valutazione degli esiti, la verifica degli obiettivi raggiunti in tutte le classi della scuola dell’infanzia, l’effettuazione di prove di verifica disciplinare in tutte le classi della scuola primaria.

3.) Sintetizzare, esporre, pubblicizzare i risultati del P.T.O.F. attraverso fogli, notizie, stampati,

prodotti multimediali ed un giornalino scolastico. Nella attuazione di questo percorso valutativo, i docenti, utilizzeranno diversi questionari, schede e check-list attivando azioni, regolando quelle attivate e promuovendo un bilancio critico su quelle condotte a termine. La valutazione, perciò, assume “una preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo” (Indicazioni Nazionali), quindi, pone l’alunno nelle condizioni di esprimere e sviluppare pienamente le proprie potenzialità cognitive, le proprie modalità relazionali, sociali ed espressive. Per migliorare l’offerta formativa, il nostro istituto sarà impegnato in attività di formazione, predisponendo e/o potenziando laboratori e corsi di formazione, avvalendosi anche dei finanziamenti dei Fondi Strutturali Europei (F.S.E.) (F.E.S.R.). Quindi, si prevedono momenti di valutazione formativa e sommativa, finalizzati a verificare le competenze in ingresso dei discenti, ad accompagnare e sostenere i processi di apprendimento, a promuovere la consapevolezza dei progressi compiuti.

RISORSE STRUTTURALI E MATERIALI DISPONIBILI

ESTERNO INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA Cortile usufruibile per attività ludiche

Si’ Si’ Si’

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Prato usufruibile per attività ludiche

Si’ Si’ Si’

Spazio strutturato per attività sportive

Si’ Si’ Si’

INTERNO Numero aule per classe/sezione

Plesso “Rodari” n. 8 Plesso “Walt Disney” n.

8

n. 20 n. 11

Archivio 1 1 1 Numero altre aule attrezzate (Lab. Scientifico, Linguistico, Art./Mus.)

1 3 1

Laboratorio informatica 0 1 1 Sala proiezioni/audiovisivi 1 1 1 Sala lettura/biblioteca alunni

1 1 1

Laboratorio scientifico 0 1 1 Biblioteca 1 1 1 Sala riunioni 1 1 1 Palestra 1 1 1 Numero servizi 8 16 4

ATTREZZATURE E RISORSE MATERIALI N. televisori 1 1 1 N. videoregistratori 1 1 1 Lettore DVD 1 1 1 Videocamera 1 1 1 Macchine fotografiche 2 2 1 Fotocopiatrici 2 1 1 Computer portatili 2 6 8 Personal computer 2 18 7 Fotocamera digitale 1 1 1 Impianto di amplificazione 1 1 0 LIM 0 11 2 Scanner 1 2 1 Stampanti 1 3 5 Tablet 2 4 3

PROGETTI F.E.S.R. DI POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE E INFRASTRUTTURE PRESENTI NELLA SCUOLA:

➢ Fondi Strutturali Europei- Programma Operativo Nazionale. “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico N° 12810 del 15-10-2015 – FESR-PON- PU-2015-310 – Azione 10.8.1 per la “realizzazione di ambienti digitali, aule aumentate, laboratori mobili, spazi alternativi per l’apprendimento.” - “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave.

➢ Fondi Strutturali Europei - Programma operativo Nazionale "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020. Autorizzazione progetto e impegno di spesa a valere sull'Avviso Pubblico prot. n. AOODGEFID\9035 del 13 LUGLIO 2015 finalizzato

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alla realizzazione, all'ampliamento o all'adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN. Asse II Infrastrutture per l'istruzione - PROGETTO "CABLAGGIO SCUOLA E WIRELESS ESTESO" - Codice 10.8.1.AI-FESRPON-PU-2015-3100 - Realizzazione rete LAN/WLAN

SEZIONE 11 – LA SCUOLA E LE RISORSE ESTERNE RISORSE ESTERNE ALLA SCUOLA

Il nostro Istituto, per la piena attuazione del P.O.F. si avvale della collaborazione in rete con soggetti esterni. Perché è importante appartenere ad una rete? • Per evitare una competitività dissennata • Per creare sinergia • Per diversificare/integrare l’offerta • Per disseminare le buone pratiche • Per costruire le comunità professionali • Per ottenere economie • Per rispondere, in modo più completo ai bisogni del proprio territorio. La nostra scuola collabora con:

1. Le Universita’ 2. Il Tribunale dei Minori 3. Le Scuole del territorio 4. Le Amministrazioni locali 5. I servizi socio-sanitari 6. Le parrocchie 7. Le associazioni di volontariato 8. Le associazioni culturali e sportive 9. Le aziende e le imprese

Con la Facoltà di Scienze della Formazione dell’UNIVERSITA’ di BARI, della CALABRIA e della BASILICATA, attraverso protocolli d’intesa è stato avviato un rapporto di collaborazione per attività di tirocinio formativo e tutoraggio. Con tutte le scuole del territorio si mantiene un rapporto di collaborazione fattiva :

● per la continuità didattica vera e propria, ● per incontri tra docenti di gradi diversi, ● per lavori effettuati in Reti di scuole negli anni trascorsi, ma soprattutto per le nuove

collaborazioni in Rete.

LE RETI

Le reti attualmente sottoscritte sono: ➢ “RETE DI SCUOLE PER L’UNICEF DELLA PROVINCIA DI TARANTO”;

➢ Rete per il Progetto per la prevenzione della dispersione (Di.sco) che comprende:

● Istituto Comprensivo “Gianni Rodari”

● I.T.C.G. “Sforza” Palagiano – Palagianello

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● Istituto Comprensivo “Marconi” – Palagianello

● Istituto Comprensivo “De Amicis”- Massafra

● I.I.S. “Mondelli”- Massafra

● I.C. “Giovanni XXIII” – Palagiano

Rete PON 2018-19

- I.C. “Giovanni XXIII” - Palagiano - I.C. “Marconi” – Palagianello - I.T.C.G. “Bellisario-Sforza” Ginosa-Palagiano ACCORDO DI RETE INCLUSIONE SCUOLA CAPOFILA VIOLA – TARANTO “MettiAMO in rete l’inclusione” RETE DI SCOPO "Persefone":“PERCORSO DI RICERCA-AZIONE: SVILUPPO DEI PROCESSI COGNITIVI: I DIALETTICI”- SCUOLA CAPOFILA “RENATO MORO” - TARANTO RETI PER AMBITO 22 TARANTO SCUOLA CAPOFILA DE RUGGIERI – MASSAFRA per la realizzazione dei corsi di formazione docenti 2016/19 RETE di Scopo Erasmus+ “Hestia” Helping Students in Acceptance con CPA di Taranto

ASSOCIAZIONI OPERANTI SUL TERRITORIO

La gran parte della comunità palagianese è di religione cattolica, ma negli ultimi decenni sono emersi anche gruppi di fede evangelica, testimoni di Geova e musulmani con l’arrivo di albanesi, marocchini, cinesi e anche di piccoli gruppi di persone provenienti dai paesi dell’EST. All’interno dell’abitato di Palagiano sorgono tre Chiese Cattoliche: la chiesa madre della SS.ma Annunziata, la chiesa di S. Nicola (la più nuova delle tre) e la parrocchia della SS.ma Immacolata (la più antica). Distante due chilometri dal centro abitato sorge, in campagna, il santuario della Madonna della Stella che viene festeggiata la seconda domenica di ottobre con la antica tradizione della distribuzione della “ tagghiarin cu zafarried" ” (tagliatelle con il peperoncino). A Palagiano operano anche due Chiese Evangeliche. Le associazioni di volontariato, che operano sul nostro territorio, raggiungono un buon livello di efficienza ed esercitano una partecipazione piuttosto allargata alla vita sociale di Palagiano. In questi ultimi anni diversi giovani, sentendo il bisogno di aggregarsi e di impegnarsi in qualcosa di più positivo, hanno partecipato a diverse iniziative con finalità sociale, tra cui ricordiamo:

● il progetto DI. SCO. (Dispersione Scolastica) del nostro Istituto, finalizzato al recupero e all’assistenza di soggetti disabili,

● iniziative a fine socio-culturale, ● progetti a scopo umanitario e di assistenza socio-sanitaria

● attività di protezione civile sul territorio. L’associazione di volontariato - S.E.R. , con la presenza di soci-volontari disponibili ed obiettori di coscienza, garantisce il pronto intervento sul territorio nel settore socio-sanitario, integrati organicamente nel Servizio 118. In tale ruolo assicurano, anche, il pronto intervento a scuola per le emergenze. La nostra Scuola intrattiene collaborazioni ormai stabili con Associazioni dedite particolarmente alla diffusione e alla presa di coscienza della cultura della donazione e della prevenzione:

o l’Associazione “FRATRES” (donatori di sangue), o l’A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori di Organi), o l’A.T.O. (Associazioni Trapiantati d’Organo),

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o l’A.N.T. (Associazione Nazionale lotta ai Tumori- sezione locale), o l’A.I.L. ((Associazione Italiana lotta alle Leucemie), o la C.R.I o l’Associazione Culturale Pediatri (A. C. P).

Inoltre, con il locale Circolo di Legambiente , le nostre scuole realizzano diverse iniziative e progetti nel campo dell’Educazione Ambientale, con interessanti ricadute culturali sul territorio. E’ presente anche una sezione del WWF. La locale sezione ARCI ( denominata “Svegliarci”) ha consolidato negli ultimi anni le sue attività culturali anche in periodo estivo, oltre ad occuparsi stabilmente del Progetto Koinè per l’accoglienza di migranti richiedenti asilo, per i quali – presso la nostra scuola – organizza corsi di lingua italiana. L’attività svolta da queste Associazioni, sul nostro territorio, è particolarmente importante, poichè nella nostra realtà non sono presenti musei, cinema, …. Poiché non sono certo numerosi gli Enti Culturali e gli organi di informazione presenti sul territorio del Comune di Palagiano, la palestra, l’auditorium e altri spazi del plesso “Rodari” sono ancora, spesso, utilizzati dalle Associazioni operanti sul territorio per realizzare iniziative culturali. Le Associazioni sportive presenti sono diverse e un po’ si rifanno alle tifoserie delle varie squadre di calcio nazionale. Altre Associazioni, utilizzando palestre scolastiche e private, riescono ad offrire un servizio abbastanza articolato alla collettività. La nostra scuola, attraverso contratti di prestazione d’opera, si avvale di alcuni degli esperti operanti nelle associazioni sportive per avviare attività di gioco-sport (minitennis – A.S.D. “Circolo Tennis Palagiano, minibasket, minivolley – OLYMPIA VOLLEY) e partecipare a manifestazioni pubbliche. Il nostro Istituto per la realizzazione di progetti, di attività e di iniziative varie - come il “presepe vivente” - si avvale del contributo prezioso delle seguenti Associazioni operanti sul territorio:

● Comando P. M.

● Associazione Carabinieri

● Protezione Civile

● Associazione “Slow food”

● Associazione “Amici della musica”

● Associazione “SvegliARCI”

● Associazione Adelphos

● Associazione “Ribello”

● Associazione”Music Accademy”

● ANSPI parrocchiali

● Associazione “Il Cantiere”

● Circolo Tennis- Palagiano

● Associazione LEGAMBIENTE

● Associazione LIBERA

● PRO-LOCO – Palagiano

● Associazione “Luce&Sale”

● CROCE ROSSA ITALIANA

● Associazione FRATRES

AMMINISTRAZIONI LOCALI E SERVIZI SOCIO-SANITARI

- Regione - Provincia - Tribunale Minori

- Comune - G.A.L. (Gruppo di Azione Locale) - Centri Riabilitativi

- A.S.L. - S.I.S.H - Osmairm

Questo Istituto vanta una lunga e fattiva collaborazione:

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❖ con la Regione Puglia, avendo persino assolto al ruolo di Scuola-Polo per alcuni progetti di iniziativa regionale di educazione stradale ( La strada),

❖ con l’OSMAIRM e gli operatori specialisti che vi operano, vi è una quotidiana collaborazione tesa a creare la più proficua e sinergica azione in favore del sostegno e dell’integrazione dei nostri alunni diversamente abili.

❖ con il Comune, la Scuola è costantemente impegnata per consolidare e promuovere un doppio canale di interventi: 1) erogazione di servizi; 2) programmazione di attività formative nel territorio.

❖ con l’ A.S.L. i rapporti sono da tempo incentrati nella gestione di un efficiente servizio di medicina scolastica, con particolare riferimento a tutte le misure di prevenzione sanitaria e di verifica delle condizioni igieniche. E’ operante, anche, un consultorio familiare del distretto socio-sanitario che eroga servizi alla nostra utenza scolastica

❖ con il Servizio di Igiene pubblica della ASL e con la C.R.I., che ha consentito azioni di screening e prevenzione (oculistico, pediculosi, ecc.), Disostruzione Pediatrica.

❖ con il S.I.S.H. (Servizio Integrazione Scolastica Handicap) si programmano incontri periodici con il dirigente scolastico, i docenti di classe, di sostegno e con le famiglie, per la programmazione, realizzazione e verifica dei piani educativi personalizzati, nonché per tutti i necessari interventi di diagnosi e attività connesse a garantire la più efficace ed efficiente integrazione scolastica di alunni portatori di handicap. In questo contesto si costruiscono stretti rapporti con l’OSMAIRM finalizzati alla terapia e alla riabilitazione di alunni frequentanti questa scuola.

❖ con il TRIBUNALE DEI MINORI , grazie all’esperienza maturata nel progetto di Scuola inserita in area a rischio, si continuano ad intrattenere tutti quei rapporti connessi a casi di deprivazione sociale e culturale, a rischio di evasione scolastica e di dispersione, di manifestazione di eventuali comportamenti inadeguati da parte delle famiglie interessate,

sempre in un proficuo rapporto di collaborazione con il Servizio Sociale del Comune.

INFORMAZIONI GENERALI

Accoglienza ed integrazione

Massimo impegno sarà profuso per facilitare l’arrivo a scuola (particolarmente per la Scuola dell’Infanzia) ed il passaggio tra i diversi ordini di scuola, per favorire la socializzazione e l’integrazione nel gruppo-classe, la conoscenza degli ambienti scolastici e del regolamento della scuola, la comprensione dell’organizzazione e delle finalità della nostra scuola. Per questo, il Docente incaricato per l’Orientamento e i docenti degli anni ponte, programmeranno e organizzeranno specifiche attività per il passaggio “interno” scuola dell’Infanzia/scuola Primaria/Scuola Secondaria di 1°. In tal modo, il passaggio apparirà come naturale continuazione e non come traumatica separazione.

Accoglienza per i genitori

(in Assemblea) attraverso le seguenti iniziative: ● presentazione del Dirigente Scolastico e dei suoi collaboratori; ● illustrazione del P.T.O.F; ● visita alla scuola (aule, palestra, laboratori, uffici, ecc.); ● chiarimenti sulle modalità di incontro con i docenti e sulla scheda di valutazione; ● eventuali convegni ed incontri con esperti.

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SEGRETERIA

Gli uffici di Segreteria funzionano dal lunedì al venerdì dalle ore 7,30 alle ore 14,00. I rientri pomeridiani vengono effettuati dalle ore 14,30 alle ore 17,30.

La Segreteria è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 11,00 alle ore 12,30 e il lunedì e il giovedì dalle ore 14,30 alle ore 17,30. RICEVIMENTO DS

I genitori degli alunni possono essere ricevuti dal Dirigente Scolastico: Lunedì dalle 12,00 alle 13,30 e dalle 16,00 alle 17,00 COLLOQUI INDIVIDUALI CON LE FAMIGLIE ● I colloqui individuali con i docenti dovranno svolgersi esclusivamente al di fuori

dell’orario di servizio e con le modalità stabilite dal Collegio dei Docenti (che dovranno essere illustrate): mezz’ora a settimana da effettuarsi solo nel momento in cui c’è la richiesta da parte del genitore o dello stesso insegnante. (Delibera n. 8 del 14/09/2019).

Promozione della partecipazione

Si intende promuovere la partecipazione alla gestione della scuola a tutti i livelli e nelle forme dettate dalle norme vigenti. Questa va realizzata attraverso il dialogo aperto e costruttivo tra docenti, genitori, allievi e cittadini partecipi, a diverso titolo, della vita della scuola. Sarà garantita piena trasparenza in termini di accesso ai documenti. L’Istituto garantisce ogni possibile semplificazione delle procedure ed una informazione completa e trasparente. L’iniziativa, per una piena circolarità delle informazioni, può essere assunta mediante note informative e comunicazioni inviate prioritariamente per posta elettronica, a tutti i genitori e ai loro rappresentanti nei Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione. I rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione si impegnano a trasmettere agli altri genitori una sintesi di quanto trattato nei Consigli. Il singolo può chiedere informazioni alla Direzione Didattica facendo riferimento alla L. 241/90; tale richiesta va rivolta per iscritto e motivata in modo che l’accesso ai documenti derivi da un interesse serio, non emulativo, né riducibile a mera curiosità e derivante dalla necessità di curare i propri interessi giuridici. Soprattutto, si cercherà di coinvolgere le famiglie degli alunni nelle iniziative di solidarietà e nelle iniziative che vedano la scuola essere centro di cultura dell’ascolto, della tolleranza e dell’accettazione delle differenti stratificazioni pluriculturali presenti nel territorio.

Allegati

1) Curricolo verticale

2) Curricolo competenze trasversali

3) Regolamento d’Istituto

4) Patto di Corresponsabilità

5) Criteri di valutazione del comportamento e disciplinare

6) Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico

7) RAV (Rapporto di Autovalutazione)

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8) PDM (Piano di Miglioramento)

9) Modelli Certificazione delle competenze

10) Piano Annuale delle Attività

11) Prospetto orario di ricevimento dei Docenti

Il Dirigente Scolastico

Pietro ROTOLO