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Pag. 1 di 79 Istituto Professionale Statale Ciro Pollini Via Ospedale, 4 27036 MORTARA (PV) CODICE MECCANOGRAFICO: PVRA02000D TEL: + 39 0384/98176 FAX: +39 0384/296068 E mail: PVRA02000D@struzione it; PEC: [email protected] http://www.ciropollini.eu/ ANNO SCOLASTICO 2018/2019 PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formati va) AGGIORNAMENTO ANNUALE Presentazione dettagliata dell’Offerta Formativa dell’Istituto Professionale Statale “Ciro Pollini” di Mortara

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Istituto Professionale Statale “Ciro Pollini ” Via Ospedale, 4 – 27036 MORTARA (PV)

CODICE MECCANOGRAFICO: PVRA02000D

TEL: + 39 0384/98176 – FAX: +39 0384/296068 E mail: PVRA02000D@struzione it; PEC: [email protected]

http://www.ciropollini.eu/

ANNO SCOLASTICO 2018/2019

PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) AGGIORNAMENTO ANNUALE

Presentazione dettagliata dell’Offerta Formativa dell’Istituto

Professionale Statale “Ciro Pollini” di Mortara

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1. PRESENTAZIONE GENERALE DELL’ ISTITUTO

1.1. PREMESSA

La Lomellina è un territorio fertile e pianeggiante delimitato da grandi estensioni di campi, coltivati per

diversi secoli principalmente a frumento, mais, foraggio e riso; grazie a ciò la provincia di Pavia è la prima

produttrice risicola italiana.

È in questo contesto che viene avvertita dagli imprenditori pavesi l’esigenza di una formazione

professionale specifica, al fine di garantire un maggiore sviluppo di questa terra così ricca di potenzialità

e, al tempo stesso, per cercare di soddisfare le richieste nel settore non solo agricolo, ma anche

alberghiero e socio-assistenziale.

È cosi che nasce e si articola negli anni l’Istituto “Ciro Pollini” di Mortara, la cui offerta formativa si realizza

ora in quattro profili in uscita:

• Agricoltura e sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane.

• Servizi per la sanità e l’assistenza sociale.

• Enogastronomia e ospitalità alberghiera.

• Operatore della Ristorazione: Preparazione Pasti/Servizi di Sala e Bar

I percorsi di studio attivati hanno tra i principali obiettivi l’inserimento degli allievi nel mondo del lavoro, e

ciò è facilitato dai rapporti sistematici che la scuola intrattiene con aziende dei diversi settori, enti ed

associazioni. I programmi disciplinari e le iniziative didattiche vengono annualmente rivisti tenendo conto

delle tendenze del mercato e dei nuovi sviluppi, con la finalità di fornire all’utenza un bagaglio

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professionale moderno e flessibile che aiuti i giovani ad operare con competenza in settori attinenti al

diploma conseguito. Oltre al contesto locale e regionale l’Istituto rivolge il proprio interesse a quello

europeo, promuovendo la partecipazione degli studenti a iniziative internazionali particolarmente proficue

e formative.

1. 2. IDENTITÀ DELLA SCUOLA

Come già accennato, un corso di studi professionale promuove per sua natura una formazione in grado

di integrare l'apprendimento teorico con l'esperienza pratica, in vista anche del futuro inserimento degli

studenti nel mondo del lavoro; questo obiettivo è meglio raggiungibile se l’attività della scuola interagisce

con quella del territorio e se risponde adeguatamente alle richieste innovative di valorizzazione delle

risorse locali e di salvaguardia dell’ambiente. Proprio a ciò mirano i numerosi progetti ed iniziative di

ampliamento curricolare ed extracurricolare, che vengono proposti e realizzati dall’Istituto “Pollini” tramite

servizi esterni di manutenzione del verde, di catering, di animazione, di alternanza scuola/lavoro e

quant’altro.

Negli ultimi anni l'Istituto “Pollini” si è dovuto misurare in particolar modo con i fenomeni del disagio, della

dispersione scolastica e della carenza motivazionale, a cui è parso doveroso offrire immediata risposta; i

Docenti sono perciò costantemente indirizzati verso la ricerca di strategie didattiche innovative ed

integrate che vadano incontro alle esigenze dei giovani, motivandoli alla scuola, ma senza privarli di

un’adeguata formazione culturale oltre che professionale.

Inoltre, la presenza di numerosi alunni con disabilità, con Disturbi Specifici di Apprendimento e, più

genericamente, di studenti con Bisogni Educativi Speciali impone l'urgenza di predisporre e mettere in

campo attività sempre più idonee, atte a valorizzare i loro punti di forza e fornire ad essi abilità di base,

per un inserimento protetto in settori lavorativi compatibili con le loro specificità. L’impegno dell’Istituto in

questa direzione è da sempre assai rilevante e, proprio per i modelli didattici ed organizzativi a cui ha

saputo dar vita nel tempo in un’ottica di sussidiarietà, esso, nel 2017, è stato individuato dalle scuole

dell’ambito 30 come Scuola Polo per l’Inclusione.

In quanto all’area geografica di provenienza degli alunni, essa è molto ampia, e va dal milanese al pavese,

dal novarese all’alessandrino. La gran parte degli allievi raggiunge la scuola con il treno o il pullman, e

pertanto l’orario delle lezioni deve tenere conto anche del forte pendolarismo.

Elemento da non sottovalutare è infine il cospicuo numero di studenti stranieri, appartenenti a diverse

etnìe, la cui presenza nell’Istituto è da sempre considerata occasione di stimolo ed opportunità per attuare

concrete forme di integrazione e di solidarietà.

2. SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE

2.1. AUTOVALUTAZIONE

In accordo con il D.P.R. n. 80 del 28 marzo 2013 -“Regolamento sul Sistema Nazionale di

Valutazione (SNV) in materia di Istruzione e Formazione”-, l’Istituto “Pollini” promuove attività

finalizzate a raccogliere le informazioni necessarie all’autovalutazione, con l’obiettivo di individuare i punti

di forza e di debolezza e, dunque, poter adottare le strategie necessarie a migliorare gli elementi di

maggior criticità.

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Per far ciò è stato istituito un Nucleo di Autovalutazione (NAV), che ha predisposto quattro

questionari rivolti a tutto il personale docente e non docente della scuola ed anche alle famiglie degli

studenti; in particolare queste ultime forniscono utili spunti ed indicazioni su come potenziare alcuni

aspetti.

Sempre in tale ambito assumono rilevanza anche i dati emersi dalle prove INVALSI di Italiano e

Matematica somministrate agli alunni delle classi seconde.

3. FINALITÀ E OBIETTIVI

DELL’OFFERTA FORMATIVA A. S. 2018/2019;

LINEE D’INTERVENTO E PROCEDURE ATTUATIVE

3. 1. PREMESSA Sulla base dell’Atto d’Indirizzo del Dirigente Scolastico per la predisposizione del Piano

Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF, ex. Art. 1, comma 14, Legge N. 107 del 13 luglio 2015),

come già è stato fatto gli anni scorsi, sono stati definiti le finalità e gli obiettivi dell’OFFERTA

FORMATIVA 2018/2019 tenendo conto dei seguenti elementi:

1. linee guida per gli Istituti Tecnici e Professionali;

2. interventi educativo-didattici e linee d’indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto nei precedenti

anni scolastici;

3. risultanze del processo di autovalutazione dell’Istituto esplicitate nel RAV (Rapporto di

Autovalutazione) e conseguenti priorità, traguardi ed obiettivi di processo in esso

individuati;

4. pareri emersi dai questionari di autovalutazione somministrati a genitori, studenti, personale

ATA e Docenti.

Per la lettura integrale dell’Atto d’Indirizzo relativo all’anno scolastico in corso si rimanda all’apposito

DOCUMENTO pubblicato sul sito della scuola.

3. 2. PRINCIPALI FINALITÀ E OBIETTIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA

A. S. 2018/2019

Le finalità e gli obiettivi a cui si ispira l’offerta formativa dell’anno in corso sono:

➢ la realizzazione di percorsi unitari biennali nell’ottica del riordino degli Istituti Professionali, per

promuovere la continuità del progetto educativo;

➢ la progettazione di una didattica per competenze che garantisca agli allievi una formazione

professionale adeguata in cui il sapere non sia disgiunto dal saper fare;

➢ l’arricchimento delle competenze acquisite attraverso personalizzazioni, approfondimenti, area

progettuale, alternanza scuola/lavoro, collegata a specializzazioni facilmente spendibili sul

territorio;

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➢ il consolidamento delle competenze in attività reali di produzione e servizio sul territorio

(catering, gardening, animazione, etc.);

➢ l’incremento del rapporto con la realtà produttiva locale, per una migliore conoscenza del

patrimonio culturale e storico-sociale del territorio, ma anche con uno sfondo nazionale ed

europeo;

➢ l’attuazione di una didattica inclusiva e laboratoriale;

➢ l’incremento dell’offerta di formazione permanente tramite l’implementazione dei Percorsi di

Istruzione degli Adulti (corsi serali per studenti lavoratori);

➢ l’impiego di ambienti e dispositivi digitali per l’inclusione e l’integrazione;

➢ la riqualificazione dei laboratori ed il loro uso rinnovato, in un’ottica di progressivo

miglioramento dell’Istituto;

➢ il perfezionamento dell’azione amministrativa e didattica, nell’ottica dello sviluppo delle nuove

tecnologie e della dematerializzazione;

➢ l’attuazione di iniziative volte al pieno successo scolastico, agendo contro abbandono e

dispersione e attivando azioni efficaci di accoglienza degli alunni;

➢ il miglioramento del lavoro sull’orientamento in ingresso e in uscita;

➢ la promozione di iniziative volte a favorire lo sviluppo multidimensionale della persona e la

formazione di una coscienza sociale e civile (percorsi di educazione alla legalità, alla solidarietà

e al rispetto delle diversità);

➢ la valorizzazione dell’educazione interculturale;

➢ il miglioramento della comunicazione all’interno dell’Istituto.

3. 3. PRIORITÀ INDIVIDUATE DAL RAV

Anche per l’a.s. 2018/2019 tutte le scuole sono impegnate nella predisposizione e compilazione del

cosiddetto Piano di Miglioramento (PdM), coerente con gli obiettivi di miglioramento presenti nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV), alla luce dei nuovi dati raccolti.

Fra tutti gli obiettivi sopra esposti, dall’esame dei dati emersi dal RAV -ed in special modo nell’ottica del

biennio-, sono state individuate le seguenti priorità in termini di bisogni:

1. migliorare gli esiti nelle prove INVALSI: migliorare l’effetto scuola e allineare i risultati

(specie quelli di Matematica) ai livelli di scuole con ESCS simile;

2. ridurre la dispersione scolastica: ridurre il tasso di dispersione scolastica nel primo

biennio; in particolare nelle classi prime, tra i respinti, parecchi non sono stati scrutinati

per le assenze.

In relazione al punto 2 sopra citato, si sottolinea soprattutto la necessità di realizzare percorsi unitari

per il primo biennio. Il decreto interministeriale 92 del 24 maggio 2018, pubblicato il 27 luglio 2018,

precisa infatti che la valutazione del primo anno si configura come valutazione intermedia, a seguito della

quale il Consiglio di Classe comunica alla studentessa o allo studente le carenze riscontrate ai fini della

redazione del PFI (Progetto Formativo Individuale) e della definizione delle relative misure di recupero,

sostegno ed eventuale riorientamento da attuare nell’ambito della quota non superiore a 264 ore nel

biennio.

Per dare attuazione ai progetti ed alle iniziative di carattere nazionale promossi dal MIUR in materia di

potenziamento dell’insegnamento di alcune discipline o di alcune aree progettuali (fra cui le lingue

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straniere, l’alternanza scuola/lavoro, l’educazione alla legalità, etc.), la già citata Legge 107/2015,

prevede il cosiddetto organico di potenziamento, finalizzato alla programmazione di interventi

propriamente mirati al miglioramento dell’offerta formativa e al raggiungimento degli obiettivi formativi

individuati come prioritari tra quelli indicati.

3. 4. LINEE D’INTERVENTO E PROCEDURE ATTUATIVE

Le finalità di cui sopra si perseguono attraverso l’attuazione delle seguenti linee di intervento e

procedure attuative, che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi di processo individuati dal

RAV:

• attività curricolare istituzionale, fondata sugli insegnamenti disciplinari specifici di ciascun indirizzo;

• iniziative di recupero, consolidamento e potenziamento (utilizzo razionale e mirato dell’organico di

potenziamento, corsi di recupero, pausa didattica, attività di sportello su richiesta degli studenti,

sostegno e recupero in itinere); da alcuni anni scolastici a questa parte si attua inoltre una forma di

Peer Education, cioè di tutoraggio tra pari, allo scopo di promuovere l’apprendimento cooperativo;

• attività di ampliamento dell’offerta formativa (progetti integrativi e varie iniziative di ampliamento

curricolare, che costituiscono imprescindibile approfondimento, valorizzazione ed applicazione delle

conoscenze ed abilità costruite nell’ambito del curricolo);

• progetti di Alternanza Scuola/Lavoro;

• il rispetto del Regolamento d’Istituto;

• l’azione sinergica degli Organi Collegiali interni all’Istituto (Consiglio d’Istituto, Collegio Docenti e

Consigli di Classe).

4. INDIRIZZI E CURRICOLI

L’Istituto “C. Pollini“ ha attuato, per le classi prime dell’anno scolastico 2018/2019, un’organizzazione oraria e didattica in linea con la Riforma dell’Istruzione Professionale contenuta nel D.Lgs. n° 61 del 13/4/2017. I nuovi percorsi di Istruzione Professionale integrano i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e storico-sociali in un intreccio tra istruzione, formazione e lavoro, e preparano gli studenti a nuove attività economiche e a nuove professioni. Il nostro Istituto farà parte di una rete nazionale di «Scuole Professionali» con nuovi indirizzi di studio e, grazie alla rimodulazione delle ore nell’ambito dell’autonomia scolastica, presenta 4 differenti profili in uscita:

• Agricoltura e sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle

risorse forestali e montane (5 anni di corso).

• Servizi per la sanità e l’assistenza sociale (5 anni di corso.)

• Enogastronomia e ospitalità alberghiera (5 anni di corso).

• Operatore della Ristorazione: Preparazione Pasti/Servizi di Sala e Bar (3 anni di corso).

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Con l’entrata a regime della riforma, l’Istituto “Pollini” si caratterizzerà per:

• un sostanziale aumento delle ore di laboratorio e di attività degli ITP (Insegnanti Tecnico-Pratici), sia in compresenza, sia con insegnamento autonomo;

• le attività di ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO anche dal secondo anno;

• un’organizzazione didattica per unità di apprendimento di stampo laboratoriale, che analizza il mondo del lavoro e le sue attività economiche e professionali;

• l’introduzione di un docente-tutor per gli alunni;

• la personalizzazione del percorso di apprendimento e la stesura di un Progetto Formativo Individuale per integrare, in modo armonico, competenze scientifiche, tecniche ed operative.

4. 1. INDIRIZZO: “AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, VALORIZZAZIONE

DEI PRODOTTI DEL TERRITORIO E GESTIONE DELLE

RISORSE FORESTALI E MONTANE”

➢ DESCRIZIONE SINTETICA

Sulla base di quanto esplicitato nell’articolo 3, comma 1, lettera a) -D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 61, il

Diplomato di istruzione professionale nell’Indirizzo “Agricoltura e sviluppo rurale”, valorizzazione dei

prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane” possiede competenze relative

alla produzione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, agroindustriali e forestali

offrendo anche servizi contestualizzati rispetto alle esigenze dei singoli settori. Interviene, inoltre, nella

gestione dei sistemi di allevamento e acquacultura e nei processi produttivi delle filiere selvicolturali.

➢ RISULTATI DI APPRENDIMENTO

A conclusione del percorso quinquennale il Diplomato consegue i risultati di apprendimento comuni a tutti

i percorsi e presenti nel Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECUP) al punto 1.1

dell’Allegato A) del suddetto decreto legislativo. Inoltre consegue risultati specifici dell’indirizzo

declinati nei termini delle 10 competenze sotto elencate:

1. gestire soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri

di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie;

2. gestire sistemi di allevamento e di acquacoltura, garantendo il benessere animale e la qualità

delle produzioni;

3. gestire i processi produttivi delle filiere selvicolturali progettando semplici interventi nel rispetto

della biodiversità e delle risorse naturalistiche e paesaggistiche;

4. supportare il processo di controllo della sicurezza, della qualità, della tracciabilità e tipicità delle

produzioni agro-alimentari e forestali;

5. descrivere e rappresentare le caratteristiche ambientali e agro-produttive di un territorio, anche

attraverso l’utilizzo e la realizzazione di mappe tematiche e di sistemi informativi computerizzati;

6. intervenire nei processi per la salvaguardia e il ripristino della biodiversità, per la conservazione

e il potenziamento i parchi, di aree protette e ricreative, per la prevenzione del degrado

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ambientale e per la realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio, eseguendo semplici

interventi di sistemazione idraulico-agroforestale e relativi piani di assestamento;

7. collaborare alla gestione di progetti di valorizzazione energetica e agronomica delle biomasse

di provenienza agroforestale, zootecnica e agroindustriale;

8. gestire i reflui zootecnici e agroalimentari, applicando tecnologie innovative per la salvaguardia

ambientale;

9. gestire attività di progettazione e direzione delle opere di miglioramento e trasformazione

fondiaria in ambito agrario e forestale, attuando sistemi di analisi di efficienza tecnico-economica

aziendale, interagendo con gli enti territoriali e coadiuvando i singoli produttori nell’elaborazione

di semplici piani di miglioramento fondiario e di sviluppo rurale;

10. individuare e attuare processi di integrazione di diverse tipologie di prodotti per la valorizzazione

delle filiere agroalimentari e forestali, gestendo attività di promozione e marketing dei prodotti

agricoli, agroindustriali, silvo-pastorali, dei servizi multifunzionali e realizzando progetti per lo

sviluppo rurale.

Nel BIENNIO RIFORMATO le discipline si articolano secondo il seguente QUADRO ORARIO:

DISCIPLINA 1° anno 2° anno

Italiano 4 4

Inglese 3 3

Matematica 4 4

Storia 1 2

Geografia 1

Diritto ed Economia 2 2

Scienze Motorie e Sportive 2 2

IRC o Attività Alternative 1 1

TIC - Tecniche di comunicazione

2* 2*

Scienze integrate 4*° 4*°

Ecologia e pedologia 4* 4*

Lab. di scienze e tecnologie agrarie

4° 4°

* 396 ore di copresenze nel biennio. ° 396 ore in laboratorio nel biennio.

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Nell’attuale TRIENNIO, in attesa che la riforma vada a regime, le discipline si articolano secondo il

seguente QUADRO ORARIO:

DISCIPLINA 3° anno 4° anno 5° anno

Italiano 4 4 4

Storia cittadinanza e costituzione

2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica ed Informatica 3 3 3

Scienze Motorie e Sportive 2 2 2

Religione Cattolica (IRC) o attività alternative

1 1 1

Totale area comune 15 15 15

Biologia applicata 3 - -

Chimica applicata e processi di trasformazione

3

2

-

Tecniche di

allevamento vegetale e

animale

2

3

-

Agronomia territoriale ed

ecosistemi forestali

5

2

2

Economia agricola e sviluppo

territoriale.

4

5

6

Valorizzazione attività

produttive e legislazione del

settore.

-

5

6

Sociologia rurale e storia

dell’agricoltura

-

-

3

Totale area di indirizzo 17 17 17

TOTALE COMPLESSIVO 32 32 32

In attesa delle Linee Guida stiamo riflettendo sulla modulazione che l’orario del triennio potrà avere nei

prossimi anni.

4. 2. INDIRIZZO: “SERVIZI PER LA SANITÀ E L’ASSISTENZA SOCIALE”

➢ DESCRIZIONE SINTETICA

Il Diplomato dell’Indirizzo dei Servizi per la sanità e l’assistenza sociale possiede specifiche

competenze utili a co-progettare, organizzare ed attuare, con diversi livelli di autonomia e responsabilità,

interventi atti a rispondere alle esigenze sociali e sanitarie di singoli, gruppi e comunità, finalizzati alla

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socializzazione, all’integrazione, alla promozione del benessere bio-psico-sociale, dell’assistenza e della

salute in tutti gli ambiti in cui essi si attuino e /o siano richiesti. Realizza attività di supporto sociale e

assistenziale per rispondere ai bisogni delle persone in ogni fase della vita, accompagnandole e

coadiuvandole nell’attuazione del progetto personalizzato, coinvolgendo sia l’utente che le reti informali

e territoriali.

➢ RISULTATI DI APPRENDIMENTO

A conclusione del percorso quinquennale il Diplomato consegue i risultati di apprendimento comuni a tutti

i percorsi e presenti nel Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECUP) al punto 1.1

dell’Allegato A) del suddetto decreto legislativo. Inoltre consegue risultati di apprendimento tipici del

profilo di indirizzo, di seguito specificati nei termini delle 10 competenze sotto elencate:

1. collaborare nella gestione di progetti e attività dei servizi sociali, socio-sanitari e socio-educativi,

rivolti a bambini e adolescenti, persone con disabilità, anziani, minori a rischio, soggetti con disagio

psico-sociale e altri soggetti in situazione di svantaggio, anche attraverso lo sviluppo di reti

territoriali formali e informali;

2. partecipare e cooperare nei gruppi di lavoro e nelle équipe multi-professionali in diversi contesti

organizzativi /lavorativi;

3. facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, adottando

modalità comunicative e relazionali adeguate ai diversi ambiti professionali e alle diverse tipologie

di utenza;

4. prendersi cura e collaborare al soddisfacimento dei bisogni di base di bambini, persone con

disabilità, anziani nell’espletamento delle più comuni attività quotidiane;

5. partecipare alla presa in carico socio-assistenziale di soggetti le cui condizioni determinino uno

stato di non autosufficienza parziale o totale, di terminalità, di compromissione delle capacità

cognitive e motorie, applicando procedure e tecniche stabilite e facendo uso dei principali ausili e

presidi;

6. curare l’allestimento dell’ambiente di vita della persona in difficoltà con riferimento alle misure per

la salvaguardia della sua sicurezza e incolumità, anche provvedendo alla promozione e al

mantenimento delle capacità residue e della autonomia nel proprio ambiente di vita;

7. gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione

autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio;

8. realizzare, in autonomia o in collaborazione con altre figure professionali, attività educative, di

animazione sociale, ludiche e culturali adeguate ai diversi contesti e ai diversi bisogni;

9. realizzare, in collaborazione con altre figure professionali, azioni a sostegno e a tutela della

persona con fragilità e/o disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare o

salvaguardare la qualità della vita;

10. raccogliere, conservare, elaborare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini

del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi utilizzando adeguati strumenti

informativi in condizioni di sicurezza e affidabilità delle fonti utilizzate, raccogliere, conservare,

elaborare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio e della

valutazione degli interventi e dei servizi, utilizzando adeguati strumenti informativi in condizioni di

sicurezza e affidabilità delle fonti utilizzate.

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Nel BIENNIO RIFORMATO le discipline si articolano secondo il seguente QUADRO ORARIO:

DISCIPLINA 1° anno 2° anno

Italiano 4 4

Inglese 3 3

Matematica 4 4

Storia 1 2

Geografia 1

Diritto ed Economia 2 2

Scienze Motorie e Sportive

2 2

IRC o Attività Alternative

1 1

Seconda lingua straniera – Francese

2 2

TIC – Tecniche di comunicazione

2*° 2*°

Scienze integrate 3 3

Scienze umane e sociali

3* 3 *

Metodologie operative 4*° 4*°

* 396 ore di copresenze nel biennio.

° 396 ore in laboratorio nel biennio.

Nell’attuale TRIENNIO, in attesa che la riforma vada a regime, le discipline si articolano secondo il

seguente QUADRO ORARIO:

DISCIPLINA 3° anno 4° anno 5° anno

Italiano 4 4 4

Storia cittadinanza e

costituzione 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Scienze Motorie e

Sportive 2 2 2

Religione cattolica

(IRC) o Attività

Alternative

1 1 1

Metodologie operative 3 - -

II lingua straniera:

Francese 3 3 3

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Igiene e cultura

medico-sanitaria

4

4

4

Psicologia generale

evolutiva ed educativa

4

5

5

Diritto e

Legislazione Socio-

Sanitaria

3

3

3

Tecnica

amministrativa - 2 2

TOTALE

COMPLESSIVO 32 32 32

In attesa delle Linee Guida, anche in questo caso, stiamo riflettendo sulla modulazione che l’orario del

triennio potrà avere nei prossimi anni.

4. 3. INDIRIZZO: “ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA”

➢ DESCRIZIONE SINTETICA

In tale Indirizzo il Diplomato acquisisce specifiche competenze tecnico-pratiche, organizzative e

gestionali nell'intero ciclo di produzione, erogazione e commercializzazione della filiera

dell'enogastronomia e dell'ospitalità alberghiera. Nell'ambito degli specifici settori di riferimento delle

aziende turistico-ristorative, opera curando i rapporti con il cliente, intervenendo nella produzione,

promozione e vendita dei prodotti e dei servizi, valorizzando le risorse enogastronomiche secondo gli

aspetti culturali e artistici e del Made in Italy in relazione al territorio.

➢ RISULTATI DI APPRENDIMENTO

A conclusione del percorso quinquennale il Diplomato consegue i risultati di apprendimento comuni a tutti

i percorsi e presenti nel Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECUP) al punto 1.1

dell’Allegato A) del suddetto decreto legislativo. Inoltre consegue risultati di apprendimento tipici del

profilo di indirizzo, di seguito specificati nei termini delle 10 competenze sotto elencate:

1. utilizzare tecniche tradizionali e innovative di lavorazione, di organizzazione, di

commercializzazione dei servizi e dei prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-

alberghiera, promuovendo le nuove tendenze alimentari ed enogastronomiche;

2. supportare la pianificazione e la gestione dei processi di approvvigionamento, di produzione e di

vendita in un’ottica di qualità e di sviluppo della cultura dell’innovazione;

3. applicare correttamente il sistema HACCP, la normativa sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di

lavoro;

4. predisporre prodotti, servizi e menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela (anche in

relazione a specifici regimi dietetici e stili alimentari), perseguendo obiettivi di qualità, redditività e

favorendo la diffusione di abitudini e stili di vita sostenibili e equilibrati;

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5. valorizzare l’elaborazione e la presentazione di prodotti dolciari e di panificazione locali, nazionali

e internazionali utilizzando tecniche tradizionali e innovative;

6. curare tutte le fasi del ciclo cliente nel contesto professionale, applicando le tecniche di

comunicazione più idonee ed efficaci nel rispetto delle diverse culture, delle prescrizioni religiose

e delle specifiche esigenze dietetiche;

7. progettare, anche con tecnologie digitali, eventi enogastronomici e culturali che valorizzino il

patrimonio delle tradizioni e delle tipicità locali, nazionali anche in contesti internazionali per la

promozione del Made in Italy;

8. realizzare pacchetti di offerta turistica integrata con i principi dell’eco sostenibilità ambientale,

promuovendo la vendita dei servizi e dei prodotti coerenti con il contesto territoriale, utilizzando il

web;

9. gestire tutte le fasi del ciclo cliente applicando le più idonee tecniche professionali di Hospitality

Management, rapportandosi con le altre aree aziendali, in un’ottica di comunicazione ed efficienza

aziendale;

10. supportare le attività di budgeting-reporting aziendale e collaborare alla definizione delle strategie

di Revenue Management, perseguendo obiettivi di redditività attraverso opportune azioni di

marketing;

11. contribuire alle strategie di Destination Marketing attraverso la promozione dei beni culturali e

ambientali, delle tipicità enogastronomiche, delle attrazioni, degli eventi e delle manifestazioni, per

veicolare un'immagine riconoscibile e rappresentativa del territorio.

Nel BIENNIO RIFORMATO le discipline si articolano secondo il seguente QUADRO ORARIO:

DISCIPLINA 1° anno 2° anno

Italiano 4 4

Inglese 3 3

Matematica 4 4

Storia 1 2

Geografia 1

Diritto ed Economia 2 2

Scienze Motorie e Sportive 2 2

IRC o Attività Alternative 1 1

Seconda lingua straniera - Francese

2 2

TIC - Tecniche di comunicazione

2* 2*

Scienze integrate 2 2

Scienza degli alimenti 2* 2*

Lab. dei Servizi di Accoglienza turistica

2* 2*

Lab. dei Servizi Enogastronomici

(Cucina/Bar-Sala e Vendita)

4*° 4*°

* 396 ore di copresenze nel biennio.

° 396 ore in laboratorio nel biennio con classe suddivisa in squadre (D.I. n. 32 del 29/04/11) suddivisa in squadre (D.I. n. 32 del 29/04/11).

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Nell’attuale TRIENNIO, in attesa che la riforma vada a regime, le discipline si articolano secondo il

seguente QUADRO ORARIO:

AREA COMUNE

DISCIPLINA 3° anno 4° anno 5° anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia cittadinanza e costituzione 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Scienze Motorie e Sportive 2 2 2

Religione cattolica (IRC) o Attività

Alternative 1 1 1

II lingua straniera: Francese 3 3 3

AREA DI INDIRIZZO: SETTORE CUCINA

Scienza e cultura dell’alimentazione 4 3 3

Di cui compresenza 2

Diritto e tecniche amministrative della

struttura ricettiva 4 5 5

Laboratorio dei Servizi Enogastronomici

- settore Cucina 6 4 4

Laboratorio dei Servizi Enogastronomici

- settore Sala e Vendita 2 2

Scienza e cultura dell’alimentazione 4 3 3

Di cui compresenza 2

Diritto e tecniche amministrative della

struttura ricettiva 4 5 5

Laboratorio dei Servizi Enogastronomici

–settore Cucina - 2 2

Laboratorio dei Servizi Enogastronomici

–settore Sala e Vendita 6 4 4

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4. 4. CORSI IeFP REGIONE LOMBARDIA ISTRUZIONE E FORMAZIONE

PROFESSIONALE (3° livello EQF)

(Nel sito esterno dedicato della Regione Lombardia si possono reperire tutte le informazioni sui

percorsi di IeFP).

• Adozione delle linee guida per realizzare i raccordi tra IP-Istruzione Professionale e

IeFP-Istruzione e Formazione Professionale.

Con Nota prot. n. 640 del 24 febbraio 2011 viene comunicata l’adozione delle Linee Guida (D.M.

n.4/2011) contenenti indicazioni e orientamenti per la realizzazione di organici raccordi tra i percorsi

quinquennali degli Istituti Professionali.

I corsi di Istruzione e Formazione Professionale ad ordinamento regionale prevedono percorsi con

rilascio di certificato di qualifica al terzo anno e, per chi vuole continuare gli studi, acquisizione del diploma

di Stato di Istruzione Professionale dopo la frequenza di un quarto e quinto anno. Inoltre, anche i Diplomati

IeFP potranno accedere agli Istituti Tecnici Superiori (ITS), sempre dopo la frequenza di un anno

integrativo, oppure seguire i percorsi triennali di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), da

realizzare d’intesa con le Università.

AREA DI INDIRIZZO: SETTORE ACCOGLIENZA TURISTICA

Scienza e cultura dell’alimentazione 4 2 2

Di cui compresenza 2

Diritto e tecniche amministrative della

struttura ricettiva 4 6 6

Tecniche di comunicazione - 2 2

Laboratorio dei Servizi di Accoglienza

turistica 6 4 4

TOTALE COMPLESSIVO 32 32 32

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• Nuove indicazioni regionali per l’offerta formativa dei percorsi di IeFP (Decreto 12550

del 20-12-13).

Nel sito della Regione Lombardia si trovano le nuove indicazioni regionali per l’offerta formativa dei

percorsi di istruzione e formazione professionale di secondo ciclo (art. 22 della L.R. 19/07) valide dall’

a.s. 2014/2015.

I corsi di Istruzione e Formazione Professionale ad ordinamento regionale prevedono percorsi di tre anni,

con rilascio di certificato di qualifica della durata complessiva di 1056 ore ciascuno.

• Procedure e standard formativi dell’offerta IeFP (Decreto n. 7214 del 28 luglio 2014).

Nel sito esterno della Regione Lombardia si trovano le procedure e gli standard formativi di apprendimento

relativi all’offerta di Istruzione e Formazione Professionale di secondo ciclo.

• O.S.A. delle competenze di base e tecnico professionali comuni e specifici di

Figura/Profilo approvati con decreto n. 7214 del 28 luglio 2014: – Obiettivi Specifici di Apprendimento delle competenze di base.

– Obiettivi Specifici di Apprendimento delle competenze tecnico professionali.

• Classificazione europea dei livelli di qualificazione

Le certificazioni regionali fanno riferimento anche alla nuova classificazione europea dei livelli di

qualificazione, che facilita il trasferimento e l’impiego delle qualifiche in più paesi e nell’ambito di sistemi

di istruzione e formazione diversi, per cui quella del terzo anno è detta anche Qualifica di Istruzione e

Formazione Professionale di Terzo Livello Europeo, e quella del quarto anno Attestato di

Competenza di Quarto Livello Europeo.

• EQF:

Accordo sulla referenziazione del sistema italiano delle qualificazioni al Quadro Europeo delle

Qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) repertorio atti n.252 del 20-12-2012 (pdf. 7,6 Mb).

• Repertorio dell’offerta di IeFP:

- Repertorio valido dall’anno scolastico 2013/2014.

• Articolazione del percorso formativo e quadro delle attività a. s. 2018/2019

• Articolazione dermativo e A differenza del sistema dell’Istruzione Statale dove le materie di insegnamento sono stabilite

analiticamente dai regolamenti nazionali e gli orari delle discipline sono definiti su base settimanale, nei

percorsi di Istruzione e Formazione Professionale l’articolazione del percorso formativo è basato su tre

aree disciplinari (di base, tecnico-professionale, flessibilità), a ciascuna delle quali è assegnata una

percentuale oraria complessiva triennale, con un minimo di 1056 ore annue, così costituita:

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AREA

MATERIA % - 1^ e 2^ CLASSE % - 3^ CLASSE

Area Linguistica Lingua Italiana,

Lingua Inglese,

Lingua Francese,

Scienze Motorie e

Sportive.

35% - 45%

35% - 40%

Area storico-socio-

economica

Economia, Diritto,

Storia,

Religione

Area matematica-

scientifica-

tecnologica

Matematica, Scienze

della terra, Biologia,

Geografia,

Alimentazione,

Informatica

Area tecnico-

professionale

55% - 65%

40% - 50%

Stage

Totali ore comuni 100% 85%

Totale flessibilità 0% 15%

• I corsi IeFP offerti dall’Istituto Professionale Statale “Ciro Pollini”

Di seguito l’offerta formativa con descrizione della figura e OSA tecnico-professionali.

• Operatore della Ristorazione: Preparazione Pasti.

• Operatore della Ristorazione: Servizi di Sala e Bar.

Nella costruzione del percorso si procede a:

✓ sviluppare un periodo graduale, centrato su tappe progressive di avvicinamento alla realtà del

settore, ognuna delle quali prevede compiti reali;

✓ impostare il percorso pluriennale attraverso una declinazione delle competenze tecnico-

professionali che, a partire dal secondo anno, individui l’Alternanza Scuola/Lavoro come

esperienza formativa integrata con il resto del percorso per quanto riguarda sia l’area professionale

sia l’area di base, valorizzando la portata educativa dell’esperienza di stage in azienda;

✓ pianificare le attività didattiche per conseguire gli Standard Formativi Minimi delle competenze di

base del Regolamento sull’Obbligo di Istruzione (DM n. 139/07) e accordo Stato – Regioni

27 Luglio 2011;

✓ assumere le competenze tecnico- professionali come obiettivi di apprendimento in rapporto al 3°

livello dei descrittori del Quadro Europeo delle Qualifiche per l’Apprendimento Permanente

(Parlamento Europeo 23 Aprile 2008);

✓ assumere le competenze tecnico-professionali comuni alle diverse figure, riferite agli ambiti della

qualità, della sicurezza, e della tutela della salute e dell’ambiente;

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✓ promuovere il successo formativo assicurando percorsi didattici sia per gli studenti con maggior

interesse per la formazione (maggiori attività operative), sia per gli studenti con maggior interesse

per il sistema dell’Istruzione e che sono interessati alla prosecuzione degli studi.

La programmazione formativa parte dalla fisionomia della classe, è collegiale, prevede Unità Formative

disciplinari e pluridisciplinari, con la declinazione degli obiettivi del profilo in esiti di apprendimento

intermedi e con indicatori di risultato per competenza.

La programmazione prevede inoltre i tempi, le forme e le modalità dell’Alternanza Scuola/Lavoro,

dell’orientamento e della personalizzazione. L’orario è articolato per periodi ed è flessibile, con previsioni

di fasi e moduli di attività.

Ne consegue che:

✓ il primo anno si caratterizza per una congrua attività di accoglienza, orientamento e formazione

di base;

✓ il secondo anno mira al rafforzamento del patrimonio di conoscenze, abilità, competenze e

capacità personali già finalizzate alla figura e prevede uno stage di supporto e valutazione dell’

apprendimento;

✓ il terzo anno mira al completamento formativo ed all’autonomia della persona in riferimento al

ruolo professionale in senso sia lavorativo sia pedagogico, in una visione integrale ed unitaria del

processo formativo. È previsto uno stage di valutazione ed Esame di Qualifica (III livello Europeo)

Operatore Preparazione Pasti e Operatore Servizi di Sala e Bar.

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Denominazione

della figura

professionale

OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

Indirizzo della

figura Servizi di Sala Bar

Referenziazioni

della figura

Professioni

NUP/ISTAT

correlate

Attività

economiche di

riferimento:

ATECO 2007/ISTAT

5.2.2.2 - Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi

5.2.2.3 - Camerieri ed assimilati

5.2.2.4 - Baristi ed assimilati

10.85 Alberghi

55.10 Catering per eventi, banqueting

56.10 Ristoranti e attività di ristorazione mobile

56.21 Bar e altri esercizi simili senza cucina

56.29 Mense e catering continuativo su base contrattuale

Descrizione

sintetica della

figura

L’ Operatore della Ristorazione interviene, a livello esecutivo, nel processo

della ristorazione con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono

le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione

nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni

gli consentono di svolgere attività relative ai servizi di sala e di bar con

competenze nella scelta, preparazione, conservazione e stoccaggio di

materie prime e nel servizio di sala.

Processo di lavoro

caratterizzante la

figura: servizi di

sala e bar

• Predisporre locali per il servizio

• Servizio del cliente in sala e bar

• Orario minimo annuale e quote di sviluppo complessive degli standard di

apprendimento dei corsi IeFP (decreto n. 12550 del 20 dicembre 2013)

• te di sviluppo complessive

L’orario annuale che le Istituzioni Statali erogatrici dei percorsi devono garantire ai singoli allievi è calcolato

nella misura di 1056 ore. Tale monte ore annuale si riferisce all’insieme di tutte le attività fruite dai singoli

allievi negli ambiti di insegnamento e di apprendimento del proprio percorso, compresi quelli in alternanza

scuola/lavoro o in contesti non formali, individuati o riconosciuti in termini di credito formativo dalle

Istituzioni per lo sviluppo delle competenze trasversali del PECuP - Profilo Educativo, Culturale e

Professionale dell’area di Base e degli OGA del Profilo Formativo Professionale. Le suddette attività

devono inoltre rispettare le seguenti percentuali di sviluppo degli OSA, relative ai due macroambiti di

“base” e “tecnico professionale”, riferite alla durata complessiva dei percorsi triennali.

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Corso IeFP - Operatore Preparazione Pasti - Operatore Servizi di Sala e Bar

Le discipline si articolano secondo il seguente QUADRO ORARIO:

ASSI CULTURALI DISCIPLINE ORE SETTIMANALI // ANNUE 1° 2° 3°

Asse dei linguaggi Italiano 3 (99) 3 (99) 4 (132)

Inglese 3 (99) 3 ( 99) 2 (66)

Asse matematico Matematica 4 (132) 4 (132) 3 (99)

Asse storico sociale Storia 2 (66) 2 (66) 2 (66)

Diritto ed Economia 2 (66) 2 (66)

Scienze Motorie e Sportive 2 (66) 2 (66) 2 (66)

IRC o Attività Alternative 1 (33) 1 (33) 1 (33)

Totale ore Area generale

17 (561)

17 (561)

14 (462)

AREA DI INDIRIZZO: PREPARAZIONE PASTI Asse dei linguaggi Seconda lingua straniera 2 (66) 2 (66) 2 (66)

Asse scientifico, Tecnologico e professionale

Tecniche di comunicazione 2 (66) 2 (66) 2 (66)

Scienze integrate 2 (66) 2 (66)

Scienza degli alimenti 2 (66) 2 (66)

Lab. Servizi Enog. / Cucina 5 (165) 5 (165) 8 (264)

Lab. Servizi Sala e Vendita 2 (66) 2 (66)

Scienza e cultura dell’alimentazione 3 (99)

Diritto e Tecniche Amministrative 3 (99)

Totale ore Area di Indirizzo

15 (495)

15 (495)

18 (594)

AREA DI INDIRIZZO: SERVIZI DI SALA e BAR Asse dei linguaggi Seconda lingua straniera 2 (66) 2 (66) 2 (66)

Asse scientifico, Tecnologico e professionale

Tecniche di comunicazione 2 (66) 2 (66) 2 (66)

Scienze integrate 2 (66) 2 (66)

Scienza degli alimenti 2 (66) 2 (66)

Lab. Servizi Enog. / Cucina 2 (66) 2 (66)

Lab. Servizi Sala e Vendita 5 (165) 5 (165) 8 (264)

Scienza e cultura dell’alimentazione 3 (99)

Diritto e Tecniche Amministrative 3 (99)

Totale ore Area di Indirizzo

15 (495)

15 (495)

18 (594)

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5. ORARIO DELLE LEZIONI DI TUTTI GLI INDIRIZZI DEI

CORSI DIURNI E CALENDARIO SCOLASTICO D’ISTITUTO

5. 1. ORARIO DELLE LEZIONI Le lezioni si svolgono su cinque giorni (dal lunedì al venerdì), secondo la seguente SCANSIONE

ORARIA:

ORE DALLE ALLE DURATA IN MINUTI

1^ ora 07:55 08:52 57’

2^ ora 08:52 09:49 57’

3^ ora 09:49 10:46 57’

INTERVALLO 10:40 10:55 = = =

4^ ora 10:55 11:43 57’ *

5^ ora 11:43 12:40 57’

6^ ora 12:40 13:37 57’

7^ ora 13:37 14:34 57’

* L’INTERVALLO è considerato tempo scuola.

In quanto al CALENDARIO SCOLASTICO D’ISTITUTO, esso è consultabile sul SITO DELLA SCUOLA.

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6. ISTRUZIONE DEGLI ADULTI CORSI SERALI – FAD

(FORMAZIONE A DISTANZA)

6. 1. PRESENTAZIONE GENERALE

L’Istituto Professionale Statale “Ciro Pollini” di Mortara, che da anni è sede anche di corsi serali, ha aderito,

a partire dall'anno scolastico 2015/16, alla Rete Provinciale per l'Istruzione Degli Adulti,

unitamente ad altri istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado e al CPIA (Centro Provinciale

Istruzione Adulti) di Pavia.

Tale rete ha le finalità di:

• aumentare la percentuale di adulti in possesso di qualifiche e competenze spendibili nel mercato del

lavoro europeo;

• migliorare, aggiornare, riqualificare l’identità professionale di adulti-lavoratori e limitare l’abbandono e

la dispersione;

• consentire il rientro a scuola di giovani che hanno abbandonato il percorso di studi diurno;

• permettere il conseguimento anche a studenti stranieri di un titolo di studio valido in Europa;

• rafforzare nei frequentanti la conoscenza e la messa in atto delle buone pratiche di cittadinanza attiva

e responsabile;

• attuare opportunità per il longlife learning (apprendimento permanente).

L'Istituto “Pollini” propone percorsi di studio di secondo livello (corrispondenti alla Scuola Secondaria di

Secondo Grado) adatti ad un’utenza adulta e strutturati secondo quanto richiesto dalla normativa che

riforma l'Istruzione Degli Adulti a partire dal D.P.R. 263/2012.

I corsi di studio proposti sono volti all'acquisizione delle qualifiche inerenti ai seguenti indirizzi: “SERVIZI

PER LA SANITÀ E L’ASSISTENZA SOCIALE” ed “ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ

ALBERGHIERA”.

6. 2. ORARIO DELLE LEZIONI Le lezioni si svolgono secondo il seguente modulo orario, che prevede 23 ore di lezione settimanali.

LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

4/5h di lezione 4/5h di lezione 4/5h di lezione 4/5h di lezione 4/5h di lezione

Dalle 18.00 Dalle 18.00 Dalle 18.00 Dalle 18.00 Dalle 18.00

Alle 22.30 Alle 22.30 Alle 22.30 Alle 22.30 Alle 22.30

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6. 3. FREQUENZA

La frequenza è obbligatoria per il 75% del monte ore annuo personalizzato.

Dall’anno scolastico 2012/2013 è attiva una piattaforma e-learning che consente la Frequenza A

Distanza (FAD) di parte del percorso.

Ogni studente può usufruire della FAD, con materiali di studio online, per un numero di ore pari al 20%

del proprio curricolo di studi.

Le prove di verifica di conoscenze, abilità, competenze sono svolte in presenza (durante le lezioni previste

dall'orario settimanale).

6. 4. ABBREVIAZIONE DEL CORSO DI STUDI

La condizione di studente lavoratore, l’esperienza acquisita nelle attività lavorative stesse e gli studi già

effettuati sono elementi che caratterizzano l’utenza adulta e offrono la possibilità di abbreviazione del

percorso di studio istituzionale. I corsi prevedono dunque percorsi flessibili e personalizzati che

riconoscono esperienze professionali e conoscenze già acquisite, titoli di studio già posseduti e/o crediti

formali (derivanti da titoli di studio già posseduti), non formali e informali (derivanti principalmente dal

percorso lavorativo); la didattica è organizzata in unità di apprendimento.

I corsi si compongono di tre periodi didattici: il primo corrispondente al primo biennio (prima/seconda)

dei corsi diurni, il secondo corrispondente al secondo biennio (terza/quarta) dei corsi diurni e il terzo

corrispondente al quinto anno dei corsi diurni.

6. 5. IL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALIZZATO

Il percorso di studi personalizzato è concordato nell'anno della prima iscrizione e può prevedere

abbreviazioni del percorso istituzionale dipendenti dai crediti formali, non formali e informali posseduti da

ciascuno studente.

Tale percorso è descritto nel Patto Formativo Individualizzato, il documento che formalizza l'accordo

tra studente, Istituto sede del corso di studi e CPIA provinciale e che specifica le discipline già affrontate,

da rivedere o da approfondire per conseguire le competenze corrispondenti alla qualifica di Tecnico

prescelta dallo studente stesso.

6. 6. IL MATERIALE DIDATTICO L’adozione dei libri di testo non è obbligatoria per i corsi serali. I Docenti rendono perciò disponibili sulla

piattaforma e-learning, in tutto o in parte, materiali di studio, mappe concettuali proposte in aula e

appunti, per permettere agli studenti lo studio degli argomenti trattati e per mantenere un collegamento

anche con chi non può sempre frequentare le lezioni.

I Docenti potranno in taluni casi consigliare l'acquisto di libri di testo.

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6. 7. L’ALTERNANZA SCUOLA / LAVORO Le esperienze professionalizzanti caratterizzano i corsi di studi proposti, pertanto anche agli studenti adulti

è richiesto che parte del percorso formativo sia svolta in aziende/strutture operanti nel settore.

Il percorso di alternanza scuola/lavoro prevede lo svolgimento di 200 ore in azienda, da effettuarsi durante

il secondo periodo didattico ed il quinto anno.

Sono esentati da questa attività gli studenti già impiegati nell'ambito lavorativo a cui si riferisce la qualifica

prescelta.

6. 8. ATTIVITÀ INTEGRATIVE A completamento dell’attività curricolare ed anche per offrire all’utenza la possibilità di ampliare le proprie

conoscenze ed approfondire alcune tematiche, sono previsti inoltre:

• partecipazione ad iniziative culturali proposte nella zona;

• partecipazione ad uscite didattiche e viaggi di istruzione;

• progetti di attività pratica.

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7. GLI ATTORI DELL’AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA:

L’ ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO 7. 1. LE RISORSE UMANE

❖ L’UFFICIO DI PRESIDENZA

❖ DIRIGENTE SCOLASTICO: prof.ssa Elda FROJO

❖ 1° COLLABORATORE (VICARIO): prof.ssa Maria Teresa GIRARDELLI

❖ 2° COLLABORATORE: prof.ssa Paola TRAPELLI

❖ GLI ALTRI SOGGETTI COINVOLTI

❖ DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI ALL’OFFERTA FORMATIVA:

AREA 1 POF e PTOF : prof.ssa Maria Vittoria RONCAGLIONE; prof.ssa Fabrizia

SERRA.

Collaborano alla formulazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa anche tutte le

altre Funzioni Strumentali, i Collaboratori e i Referenti di Progetto. In quanto al NAV -

NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE per l’elaborazione del Piano di Miglioramento

(PdM) da allegare al PTOF - , i componenti sono: prof.ssa Maria Teresa GIRARDELLI;

prof.ssa Donatella MAZZA; prof. Andrea PIETRANERA; prof.ssa Paola TRAPELLI; prof.ssa

Luisa SACCHI (per la parte relativa all’ INVALSI).

AREA 2 Programmazione OO. CC., Formazione Docenti, Comunicazione,

Documentazione, Piattaforma e-Learning: prof. Carmelo FLORAMO.

AREA 3 Interventi e servizi a favore degli studenti Coordinamento e

Sostegno (BES e DSA; GLHI): prof.ssa Annalisa NEGRI; Salute e Benessere: prof.ssa Maria BORGHI; prof.ssa Rosetta ROSSI.

AREA 4 Territorio e Orientamento in entrata ed uscita: prof.ssa Teresa

PANIZZA (in entrata); prof. Pasquale AVVISATI (in uscita).

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❖ TEAM PER L’ANIMAZIONE DIGITALE: prof.ssa Michaela GORNATI; prof. Pietro DE VICO, prof. Carmelo FLORAMO, prof.ssa Luisa SACCHI.

❖ RESPONSABILI DI INDIRIZZO:

Indirizzo Agricoltura e sviluppo rurale:

prof. Andrea PIETRANERA ; prof. Mauro GRAZIOLI.

Indirizzo Servizi per la sanità e l’assistenza sociale: prof.ssa Danila MONTI; prof.ssa Fabrizia SERRA.

Indirizzo Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera: prof. Roberto LONGIBARDI, prof. Andrea MARSOTTO.

Corsi IeFP:

prof.ssa Donatella MAZZA.

❖ RESPONSABILI DEI LABORATORI :

Azienda Agraria: prof. Andrea PIETRANERA.

Informatica: prof.ssa Sabina SECLÌ.

Biblioteca: prof.ssa Fabrizia SERRA.

Chimica: prof. Andrea PIETRANERA.

Cucina: prof. Carmine AVVISATI.

Sala: prof. Roberto LONGOBARDI.

HACCP: prof. Antonio DANISE.

❖ REFERENTI:

INVALSI e Valutazione: prof.ssa Luisa SACCHI.

Istruzione Adulti: prof.ssa Michaela GORNATI.

Intercultura: prof.ssa Claudia GAZZANIGA.

Corsi IeFP: prof.ssa Donatella MAZZA.

❖ COORDINATORI DI DIPARTIMENTO/MATERIA:

Lingua e Letteratura Italiana: prof.ssa Fabrizia SERRA.

Lingue Straniere: prof.ssa Maria Teresa GRUGNETTI.

Matematica, Informatica: prof.ssa Valeria SCALVINI.

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Scienze: prof.ssa Monica SIVIERO.

Scienza e Cultura dell’Alimentazione: prof.ssa Maria BORGHI.

Diritto e Tecnica Amministrativa, Discipline Giuridiche ed Economiche:

prof.ssa Silvia CAPRIOGLIO.

Scienze Motorie e Sportive: prof. Rosario SARTA.

Discipline AREA “Agrario”: prof. Andrea PIETRANERA.

Discipline Area “Alberghiero”: prof. Andrea MARSOTTO.

Area Scienze Umane/Psicologia: prof.ssa Patrizia DI LEO.

IRC (Insegnamento Religione Cattolica): prof. Alessio MACCHIA.

❖ RESPONSABILI ASSI CULTURALI/DISCIPLINARI:

Asse dei linguaggi (Italiano, Lingue Straniere, T.I.C., Scienze Motorie e

Sportive, Musica, Disegno): prof.ssa Claudia GAZZANIGA.

Asse Storico-Sociale (Storia, Diritto -1° biennio-): prof.ssa Fabrizia SERRA.

Asse Matematica/Informatica: prof.ssa Valeria SCALVINI.

Asse Scientifico/Tecnologico (SECONDO BIENNIO E CLASSI QUINTE

INDIRIZZO “AGRARIO” -A058): prof. Mauro GRAZIOLI.

➢ primo biennio (Scienze della terra, Biologia, Chimica, Fisica):

prof.ssa Monica SIVIERO;

➢ secondo biennio e classi quinte Indirizzo “Alberghiero” (Scienza e Cultura

dell’Alimentazione, Laboratorio di Cucina, Laboratorio di Sala, EGAR, Accoglienza

turistica, Diritto e Tecnica Amministrativa): prof. Andrea MARSOTTO;

➢ secondo biennio e quinte Indirizzo “Agrario” (A058): ITP prof. Andrea PIETRANERA;

prof. Mauro GRAZIOLI.

➢ secondo biennio e classi quinte Indirizzo “Socio-Sanitario” (Psicologia, Igiene e

Cultura Medico-Sanitaria, Metodologie operative, Legislazione): prof.ssa Elisa

MANZINO.

❖ GLI ORGANI COLLEGIALI:

CONSIGLIO D’ISTITUTO E GIUNTA ESECUTIVA

COLLEGIO DOCENTI

CONSIGLI DI CLASSE

CONSULTA PROVINCIALE DEGLI STUDENTI

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❖ SERVIZI DI SUPPORTO ALLA DIDATTICA:

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI (D.S.G.A.):

dr. Antonio Fabrizio MOIA.

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI: ➢ Segreteria Didattica

➢ Segreteria del Personale

➢ Segreteria Amministrativa

ASSISTENTI TECNICI preposti a:

➢ Laboratorio di Informatica

➢ Azienda Agraria / Laboratorio di Chimica

➢ Laboratorio Sala/Cucina

RESPONSABILE ESTERNO DELLA SICUREZZA: Dott. Gaetano GRIECO.

❖ PERSONALE AUSILIARIO: COLLABORATORI SCOLASTICI

8. COMPITI E FUNZIONI DELLE VARIE FIGURE

8. 1. IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Il Dirigente Scolastico (D.S.) rappresenta l’Istituto e ne gestisce, promuove e coordina tutte le attività

organizzative e didattiche. Il D.S. rappresenta legalmente la scuola, presiede alla sua gestione unitaria,

assicura l'esecuzione delle delibere collegiali ed esercita le specifiche funzioni di ordine amministrativo;

inoltre cura l'attività di esecuzione delle normative giuridiche e amministrative riguardanti gli studenti e i

Docenti. Il Dirigente Scolastico (D. S.) è "responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali

e dei risultati del servizio”. Nel rispetto delle competenze degli Organi Collegiali scolastici, spettano al D.S.

autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane; è inoltre membro

di diritto nel Cd.I. (Consiglio d'Istituto) ed è il Presidente della Giunta Esecutiva del Consiglio d'Istituto, del

Collegio dei Docenti, dei Consigli di Classe, del Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti. In

materia di sicurezza, il D. S. assume il ruolo e i compiti che la legge assegna al datore del lavoro, tuttavia

non può intervenire direttamente, con interventi strutturali, sugli edifici, in quanto questi rimangono di

competenza degli Enti Locali. La gestione delle attività dell’Istituto nel suo complesso spetta dunque al D.

S., coadiuvato dai suoi Collaboratori.

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8. 2. I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Al COLLABORATORE CON FUNZIONE VICARIA, che rappresenta e sostituisce il Dirigente Scolastico

svolgendo tutte le sue funzioni in caso di assenza, spettano numerosi compiti, fra i quali i principali sono:

• coordinamento dell’offerta formativa d’Istituto;

• organizzazione dell’orario, degli adattamenti di orario e di altre forme di servizio in caso di

partecipazione degli insegnanti a scioperi, assemblee sindacali, etc.

• controllo delle uscite anticipate o delle entrate posticipate degli alunni;

• accoglienza dei nuovi Docenti;

• collaborazione con i Coordinatori di Classe, che curano i rapporti e le segnalazioni con le

famiglie;

• segretario verbalizzante delle sedute del Collegio dei Docenti;

• formazione delle classi, sezioni, di concerto con il Dirigente, graduatorie interne;

• organizzazione delle sostituzioni dei Docenti assenti;

• organizzazione delle attività collegiali, d’intesa con il Dirigente Scolastico.

Il SECONDO COLLABORATORE, in assenza del Collaboratore Vicario, lo sostituisce in tutti gli

adempimenti di sua competenza. Inoltre:

• organizza l’orario e gli adattamenti di orario e di altre forme di sevizio in caso di

partecipazione degli insegnanti a scioperi, assemblee sindacali;

• cura le esecuzioni dei deliberati dei Consigli di Classe e del Collegio dei Docenti,

rappresentando al Dirigente situazioni e problemi.

8. 3. LE FUNZIONI STRUMENTALI

I Docenti incaricati di Funzione Strumentale (F.S.) si occupano di quei particolari settori

dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse,

monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innovazione. I Docenti F.S. vengono designati con

delibera del Collegio dei Docenti in coerenza con il Piano dell'Offerta Formativa in base alle loro

competenze, esperienze professionali o capacità relazionali; la loro azione è indirizzata a garantire la

realizzazione del P.T.O.F. ed il suo arricchimento, anche in relazione con enti ed istituzioni esterne.

8.4. TEAM PER L’ANIMAZIONE DIGITALE

Composto dal Docente che riveste la funzione di Animatore Digitale e da altri tre Docenti, questo team

ha il compito di:

• fungere da stimolo alla formazione interna alla scuola sui temi del PNSD (Piano Nazionale

Scuola Digitale), sia organizzando laboratori formativi, sia animando e coordinando la

partecipazione alle altre attività formative, come quelle organizzate attraverso gli snodi

formativi;

• favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di

workshop e altre attività, anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e ad altri attori del

territorio;

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• individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli

ambienti della scuola, coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in

sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

La formazione coinvolge anche due assistenti amministrativi, un assistente tecnico, il Dirigente Scolastico

e il DSGA.

8. 5. I RESPONSABILI DI INDIRIZZO

Ai responsabili d’Indirizzo spetta:

• l’esame, la programmazione e la pianificazione della curvatura del curricolo personalizzando

l’offerta proposta secondo l’indirizzo di studi;

• la sollecitazione/accoglimento delle proposte per la strutturazione dell’area di progetto,

differente per ogni sezione del triennio o personalizzata per singola classe;

• la definizione delle uscite sul “territorio” in termini di viaggi di istruzione e visite guidate,

bilanciate e ben ripartite tra le varie sezioni dello stesso indirizzo (garantire a tutti gli studenti

una paritetica offerta formativa extracurricolare/curricolare);

• il monitoraggio durante l’anno scolastico della progettazione nelle varie sezioni/classi;

• la formulazione di proposte di sperimentazione al Dirigente Scolastico e al Collegio dei

Docenti.

8.6. I REFERENTI INVALSI, ISTRUZIONE DEGLI ADULTI E INTERCULTURA I Referenti sono il punto di riferimento per le specifiche attività indicate, hanno il compito di coordinarle,

organizzandone la struttura e le iniziative, ed eventualmente costruiscono un gruppo di lavoro con colleghi

disponibili ad assumersi incarichi differenziati.

8.7. I RESPONSABILI DI DIPARTIMENTO O AREA DISCIPLINARE/ MATERIA

Tali figure hanno il compito di:

• studiare i necessari materiali ed appunti introduttivi ricevuti dal Dirigente Scolastico e/o

partecipare a riunioni preparatorie con il D.S. stesso;

• definire modalità comuni per eventuali test d’ingresso, con l’obiettivo di pervenire alla

valutazione dei pre-requisiti e dei livelli di partenza degli studenti, al fine di attivare le strategie

più adeguate per l’eventuale recupero delle lacune di base e poter impostare in modo

costruttivo la programmazione dell’anno in corso;

• individuare i nodi essenziali e i saperi fondanti della disciplina, per consentire un’efficace

azione di recupero e, possibilmente, promuovere un unico PIANO DI LAVORO DEI DOCENTI della

medesima disciplina in classi parallele;

• assicurare il necessario coordinamento disciplinare, sia orizzontale che verticale,

promuovendo con i colleghi la condivisione di obiettivi e metodi;

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• coordinare le riunioni ai fini della scelta degli obiettivi formativi, competenze e criteri di

valutazione omogenei, anche in relazione alle modalità di verifica del superamento del debito

formativo (utili ai fini di una comune programmazione didattico/disciplinare);

• individuare gli aspetti che caratterizzano i collegamenti interdisciplinari e definire il peso e i

collegamenti tra le discipline dell’area stessa utili alla certificazione delle competenze di fine

biennio;

• individuare insegnanti/moduli didattici CLIL (Content and Language Integrated Learning) per

tutti gli indirizzi;

• proporre eventuale modifica dei libri di testo;

• proporre acquisti di materiale didattico;

• smistare ai colleghi le informazioni e i documenti trasmessi durante l’anno dal D. S. circa

opportunità di aggiornamento, proposte didattiche, manifestazioni ed eventi inerenti alla

disciplina o all’indirizzo;

• rappresentare, nelle sedi opportune, le necessità e i problemi relativi alle materie o aree

disciplinari;

• rappresentare l’esito delle riunioni al Dirigente Scolastico e al Collegio Docenti e redigere il

verbale di seduta.

8. 8. I RESPONSABILI DEGLI ASSI CULTURALI / DISCIPLINARI

I responsabili degli assi culturali svolgono un’importante funzione di supporto alla didattica e alla

progettazione ed hanno il compito di favorire un maggiore raccordo tra i vari ambiti disciplinari e facilitare

la realizzazione di una programmazione basata sulla didattica per competenze, con la finalità di realizzare

interventi sistematici in relazione anche all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti in termini

di conoscenze (sapere) e capacità/abilità (saper fare), secondo le direttive del Trattato di Lisbona

(sottoscritto dai Capi di Governo dei 27 Paesi dell’Unione il 13 dicembre 2007).

In sede di riunione, i Docenti sono chiamati a:

• concordare scelte comuni inerenti alla programmazione didattico-disciplinare;

• stabilire gli standard minimi di apprendimento, declinati in termini di conoscenze, abilità e

competenze;

• definire i contenuti imprescindibili delle discipline, coerentemente con le Indicazioni Nazionali;

• individuare le linee comuni dei piani di lavoro individuali.

I Docenti possono, eventualmente, programmare anche attività di formazione e di aggiornamento in

servizio, comunicare ai colleghi le iniziative che vengono proposte dagli enti esterni e associazioni e

programmare le attività extracurricolari e le varie uscite didattiche funzionali alle aree disciplinari

interessate.

Nel corso delle riunioni vengono solitamente toccati i seguenti punti:

• confronto sulle competenze in uscita (risultati attesi);

• analisi degli obiettivi da raggiungere, con la predisposizione di eventuali prove di verifica

disciplinari comuni in ingresso e prove di verifica di competenza in uscita;

• scelte didattiche e proposte di percorsi disciplinari e pluridisciplinari;

• individuazione di metodologie coerenti con le competenze da attivare all’inizio delle attività

didattiche (fine settembre) per -proporre progetti da inserire nel PTOF da realizzare e/o sostenere,

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-discutere circa gli esiti delle prove d’ingresso, -individuare le tipologie di prove e/o di attività

adeguate alla verifica delle singole competenze, -progettare interventi di recupero e sostegno

didattico al termine del primo quadrimestre per valutare e monitorare l’andamento delle varie

attività e apportare eventuali elementi di correzione prima della scelta dei libri di testo (aprile-

maggio) nonché per dare indicazioni sulle proposte di adozione dei medesimi. In questa riunione

si può prevedere inoltre una parziale verifica del lavoro svolto ed il monitoraggio sullo sviluppo dei

percorsi formativi e la valutazione degli esiti di apprendimento.

8.9. I REFERENTI PER L’ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO (UNO PER OGNI

INDIRIZZO)

Tali figure svolgono le seguenti funzioni:

• coordinano i tutor delle singole classi;

• organizzano progetti per la formazione degli studenti;

• mantengono aggiornata la modulistica;

• riferiscono al D.S. eventuali criticità che si dovessero presentare nello svolgimento delle attività.

8.10. I REFERENTI DEI PROGETTI

Il Referente di progetto si occupa di elaborare ed organizzare il progetto o i progetti che egli coordina

valutando le risorse disponibili e le tecnologie utilizzate; egli è il responsabile del monitoraggio dei processi

e dei prodotti e deve quindi agire avendo ben chiare:

• le finalità didattiche ed educative, a breve e a lungo termine, del progetto stesso;

• le attività didattiche svolte dalle classi o dagli studenti coinvolti;

• le disposizioni logistiche delle attrezzature necessarie e degli scenari di apprendimento e di

realizzazione del progetto;

• le modalità di impiego della multimedialità;

• le modalità di coinvolgimento e collaborazione del personale docente e non;

• le possibili forme di cooperazione esterne, da stabilire sul territorio.

8. 11. I COORDINATORI DI CLASSE

Il coordinamento di un Consiglio di Classe comporta lo svolgimento dei seguenti compiti:

• partecipare ad eventuali incontri preliminari col Dirigente per la preparazione delle riunioni e

leggere le istruzioni del D. S. per la conduzione dei Consigli;

• presiedere il Consiglio di Classe con delega del Dirigente quando questi ne è impedito;

• presiedere l’assemblea in occasione delle elezioni dei rappresentanti dei genitori;

• curare che delle riunioni venga steso adeguato verbale assicurandosi che venga “consegnato” alla

Segreteria;

• anticipare al Dirigente le situazioni problematiche particolarmente critiche all’o.d.g. del Consiglio

o da esso poste in discussione;

• coordinare lo sviluppo della sperimentazione (ove non diversamente stabilito);

• coordinare, con i Docenti del Consiglio referenti per le singole attività, la partecipazione della

classe ai diversi progetti, approfondimenti, uscite didattiche, etc.;

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• coordinare la predisposizione di simulazioni di prove interdisciplinari (specialmente nelle classi

quinte);

• coordinare la stesura del Documento del Consiglio di Classe (classi quinte);

• verificare periodicamente assenze e ritardi sul registro elettronico e, in caso di necessità, prendere

contatto con le famiglie;

• verificare periodicamente sul registro elettronico che i genitori abbiano preso visione di eventuali

note disciplinari;

• comunicare con le famiglie, a nome del Consiglio di Classe, circa situazioni disciplinari e di profitto

da affrontare congiuntamente;

• farsi portavoce di eventuali richieste degli allievi presso il Consiglio di Classe e del Consiglio di

Classe verso gli alunni, al di fuori dei Consigli di Classe allargati a tutte le componenti.

8. 12. I TUTOR DEI CORSI IeFP

I tutor che affiancano il Coordinatore nelle classi dei Corsi IeFP hanno il compito di:

• verificare periodicamente le assenze e i ritardi e, in caso di necessità (prolungarsi delle assenze,

ritardo nelle giustificazioni), prendere contatto con le famiglie;

• verificare periodicamente sul registro elettronico che i genitori abbiano preso visione di eventuali

note disciplinari;

• comunicare con le famiglie, a nome del Consiglio di Classe, circa situazioni disciplinari e di profitto

da affrontare congiuntamente;

• farsi portavoce di eventuali richieste degli allievi presso il Consiglio di Classe e del Consiglio di

Classe verso gli alunni, al di fuori dei Consigli di Classe allargati a tutte le componenti;

• coordinare con il Coordinatore la stesura del Documento del percorso realizzato, contenente gli

elementi descrittivi essenziali dello stesso, con il profilo del gruppo-classe e dei singoli allievi della

classe per l’Esame di Qualifica (classi terze);

• coordinare con il Coordinatore la compilazione del Portfolio delle competenze personali di ciascun

alunno;

• compilare con il Coordinatore la Scheda Studente ed il Tabellone Classe con relativi crediti al

termine dello scrutinio finale.

9. GLI ORGANI COLLEGIALI

❖ PREMESSA

Gli Organi Collegiali sono organi di gestione di cui si avvale la scuola italiana e che sono rappresentativi

delle diverse componenti, interne ed esterne alla scuola: docenti, personale ATA (personale

Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario), studenti e genitori.

Questi organismi a carattere collegiale sono previsti a vari livelli della scuola (classe, istituto) e i loro

membri vengono eletti dai componenti della categoria di appartenenza; i docenti sono pertanto eletti da

altri docenti, i genitori da altri genitori e così via. La funzione degli Organi Collegiali è diversa a seconda

dei livelli di collocazione: è consultiva e propositiva a livello di base (Consigli di Classe); è deliberativa

ai livelli superiori (Consigli di Istituto, Consigli Provinciali e Collegio Docenti, quest’ultimo in materia di

funzionamento didattico dell’Istituto).

Il regime di autonomia scolastica accentua la funzione degli Organi Collegiali stessi.

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9. 1. IL CONSIGLIO D’ISTITUTO E LA GIUNTA ESECUTIVA

Il Consiglio d’Istituto (CdI), che, essendo giunto alla sua naturale scadenza triennale, quest’anno è stato

completamente rinnovato, è composto da tutte le componenti della scuola: docenti, genitori, studenti e

personale amministrativo ed ausiliario. Nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni e,

dunque, anche nell’Istituto “Pollini”, esso è costituito da 19 componenti, di cui:

• 8 rappresentanti del personale docente;

• 2 rappresentanti del personale ATA;

• 4 rappresentanti dei genitori degli studenti;

• 4 rappresentanti degli studenti;

• il Dirigente Scolastico.

Per quanto riguarda la componente genitori, tutti i genitori (padre e madre) hanno diritto di voto per

eleggere i loro rappresentanti in questi organismi, ed è diritto di ogni genitore proporsi per essere eletto.

Il Consiglio d’Istituto, presieduto da un rappresentante dei genitori eletti al suo interno, dura in carica per

tre anni scolastici ed ha i seguenti compiti:

• elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola;

• delibera il bilancio preventivo (Programma Annuale) ed il conto consuntivo e stabilisce come

impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico;

• adotta il regolamento interno dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni

necessari alla vita della scuola;

• assume le decisioni in merito alla partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali;

• indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole;

• adotta il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) elaborato dall’apposita commissione nominata dal Collegio dei Docenti e da quest’ultimo approvato;

• indica i criteri generali relativi al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe; • esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, dell'istituto;

• stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.

La GIUNTA ESECUTIVA prepara i lavori del Consiglio d’Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del

Consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. In taluni casi ha potere deliberante (es:

organico assistenti tecnici).

9. 2. IL COLLEGIO DEI DOCENTI

Il Collegio dei Docenti è composto da tutti gli insegnanti in servizio nell' Istituto Scolastico (di ruolo e

non) ed è presieduto dal Dirigente Scolastico; quest'ultimo si incarica anche di dare esecuzione alle

delibere del Collegio stesso. È l’organo responsabile dell'impostazione didattico-educativa, in

rapporto alle particolari esigenze dell'istituzione scolastica e in armonia con le decisioni del Consiglio

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d’Istituto. Se, infatti, il Consiglio d’Istituto ha competenza in materia economica, il Collegio dei

Docenti ha l'esclusiva per quanto attiene agli aspetti pedagogico-formativi e all'organizzazione

didattica e, comunque, delibera autonomamente in merito alle attività di progettazione a livello

d'Istituto e di programmazione educativa e didattica. Alle attribuzioni ad esso conferite dall'art. 7 del

T.U. n. 297/1994 si sono aggiunte molte altre prerogative, distintamente indicate nell'elenco che

segue. Al Collegio dei Docenti competono:

• l'elaborazione e l’approvazione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF);

• le deliberazioni su programmazione educativa, adeguamento dei programmi

d'insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare,

iniziative per il sostegno di alunni in situazione di svantaggio, innovazioni sperimentali di

autonomia relative agli aspetti didattici dell'organizzazione scolastica e al piano annuale

delle attività di aggiornamento e formazione;

• la scansione dell’anno scolastico in quadrimestri o trimestri e relativa periodizzazione;

• la proposta al Consiglio d’Istituto del calendario scolastico e delle modalità di comunicazione

tra scuola e famiglia;

• la scansione temporale ai fini della valutazione degli alunni;

• la definizione dei criteri per l’attribuzione del voto di condotta e per l’assegnazione del credito

scolastico e formativo;

• l'adozione dei libri di testo, su proposta dei Consigli di Classe, e scelta dei sussidi didattici;

• l'approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole;

• la valutazione periodica dell'andamento complessivo dell'azione didattica;

• la definizione, nell'esercizio dell'autonomia organizzativa attribuita alle Istituzioni

Scolastiche, di commissioni, coordinamenti disciplinari o dipartimenti disciplinari;

• le proposte per la formazione delle classi, assegnazione dei docenti e orario delle lezioni;

• l'elezione dei docenti che compongono il Comitato per la Valutazione del servizio degli insegnanti;

• la designazione dei tutor dei Docenti nell’anno di formazione; l'identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al PTOF.

Il Collegio dei Docenti si riunisce in orari non coincidenti con le lezioni, su convocazione del Dirigente

Scolastico o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti, ogni volta che vi siano decisioni

importanti da assumere.

9. 3. I CONSIGLI DI CLASSE

Nella Scuola Secondaria di Secondo Grado i Consigli di Classe sono composti da tutti i docenti della

classe, due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti degli studenti; presiede il Dirigente

Scolastico o un docente da lui delegato e facente parte del Consiglio.

Tutti i genitori (padre e madre) hanno diritto di voto per eleggere i loro rappresentanti in questi

organismi, ed è diritto di ogni genitore proporsi per essere eletto; l'elezione dei Consigli di Classe si

svolge annualmente. Quest’organo si occupa dell'andamento generale della classe, formula

proposte al Dirigente Scolastico in ordine al miglioramento dell'azione educativa e didattica,

presenta proposte per un efficace rapporto scuola-famiglia, si esprime su eventuali progetti od

iniziative di sperimentazione.

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9. 4. LA CONSULTA PROVINCIALE DEGLI STUDENTI

La Consulta Provinciale degli Studenti (CPS) è l’organo istituzionale di rappresentanza studentesca

a livello provinciale che ha come obiettivo quello di permettere un ampio confronto tra gli studenti,

per portare avanti istanze e progetti che riguardano tutti gli studenti delle Scuole Secondarie di

Secondo Grado della provincia. In grado di stipulare accordi con le competenti autorità scolastiche

o con enti locali, associazioni di categoria, volontariato e non, la CPS esprime pareri e il punto di

vista studentesco agli Uffici Scolastici Territoriali e agli Enti Locali, in particolare quelli competenti

per la Scuola Secondaria di Secondo Grado, promuovendo iniziative di carattere locale, nazionale

ed internazionale. Tutti i rappresentanti alla Consulta (2 per ogni Istituto) della provincia

costituiscono l’Assemblea Plenaria dei Delegati, la quale elegge un Presidente, che è il legale

rappresentante della Consulta stessa e ha carica biennale. Ogni Consulta elegge, secondo proprio

Regolamento, una Giunta o Consiglio di Presidenza con il compito di aiutare il Presidente.

10. SERVIZI DI SUPPORTO ALLA DIDATTICA

Valido contributo alla produttività del lavoro proviene dal personale non docente, che collabora

attivamente alla realizzazione delle iniziative didattiche quotidiane ed eccezionali, al mantenimento

dei rapporti con gli studenti e le loro famiglie ed alla circolazione delle informazioni tra le diverse

componenti.

In quanto al Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), questi svolge attività

lavorativa di notevole complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con autonomia

operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili della scuola e ne cura l’organizzazione

svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti,

rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al personale ATA posto alle sue dirette

dipendenze.

In particolare, la Segreteria Didattica si occupa di compiti inerenti ai bisogni degli studenti, ad

esempio, provvede alle iscrizioni, prepara i certificati di frequenza, le pagelle, organizza gli scrutini,

predispone la documentazione relativa ai viaggi d’istruzione, alle uscite didattiche, etc. In quanto

alla Segreteria Amministrativa, essa si occupa della preparazione dei decreti di nomina degli

insegnanti, dell'inserimento di eventuali supplenti, prepara i certificati di servizio e gli attestati di

frequenza ai corsi di aggiornamento per insegnanti organizzati dalla scuola, etc. La Segreteria del

Personale, infine, si occupa dell'amministrazione finanziaria della scuola, degli stipendi degli

insegnanti, del bilancio dell'Istituto, degli acquisti etc.

Infine, per quanto attiene al Personale Ausiliario, i Collaboratori Scolastici sono addetti ai servizi

generali della scuola e svolgono funzioni strumentali, operative e di sorveglianza connesse all'attività

e al buon funzionamento dell’Istituto, in rapporto di collaborazione con il Dirigente Scolastico e con

il personale docente. Essi prestano servizio nel reparto di competenza secondo le mansioni loro

assegnate e collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo vigilando sull'ingresso

e sull'uscita degli alunni, sorvegliando gli studenti in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza,

o allontanamento momentaneo dell'insegnante, provvedendo, secondo le disposizioni impartite dal

D.S.G.A, alla quotidiana pulizia delle aule, degli spazi di loro pertinenza e degli arredi, consegnando

circolari e comunicazioni a Docenti etc.

Page 38: ANNO SCOLASTICO 2018/2019 · 2019-01-07 · DOCUMENTO pubblicato sul sito della scuola. 3. 2. PRINCIPALI FINALITÀ E OBIETTIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA A. S. 2018/2019 Le finalità

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11. ACCOGLIENZA Al fine di promuovere l’accoglienza degli alunni delle classi prime, i Consigli di Classe propongono

una programmazione volta a sollecitare l'interesse degli allievi tramite una didattica il più possibile

interattiva ed inclusiva, che li coinvolga e li renda partecipi. Tra le iniziative attuate assume

particolare rilievo l’adesione al progetto “Unplugged” proposto dall’ASST di Pavia che,

favorendo la conoscenza personale e reciproca, contribuisce, oramai da qualche anno, a creare un

clima di benessere e di aggregazione all’interno del gruppo-classe.

In particolare, attraverso tutte le azioni che la scuola mette in campo per favorire l’accoglienza, si

cerca di perseguire i seguenti obiettivi:

▪ aiutare gli alunni a prendere coscienza delle proprie capacità, a valorizzarle e a

potenziarle;

▪ individuare ed intervenire nelle situazioni di carenza motivazionale e culturale;

▪ sviluppare le conoscenze relative alla realtà locale (territoriale ed ambientale), anche

coinvolgendo gli alunni in attività legate al loro profilo professionale, che rendano la

scuola punto di riferimento per il territorio;

▪ coinvolgere le famiglie, poiché per l’efficacia dell’azione formativa e didattica della scuola

è fondamentale che si creino alleanze positive all’interno della comunità educante e che,

dunque, funzioni il triangolo genitori/docenti/allievo.

In riferimento all’ultimo punto, giova ricordare che l’Istituto “Pollini” ha rinnovato l’accoglienza nei

confronti dei genitori prevedendo due incontri generali docenti-genitori oltre al normale orario

settimanale di ricevimento parenti; la scuola, inoltre, sta via via adottando modalità via web e via

sms sempre più al passo con i tempi, per poter comunicare alle famiglie le informazioni essenziali

riguardanti la frequenza e l’andamento scolastico degli studenti quasi in tempo reale. Molto lavoro

viene svolto anche dai Coordinatori dei singoli Consigli di Classe, sempre attenti, puntuali e solerti

nel mantenere un costante contatto con le famiglie dei propri alunni.

12. PERSONALIZZAZIONE

Personalizzare è un percorso educativo e didattico che comporta in chi lo progetta l’attenzione

all’alunno che ha di fronte. Con la personalizzazione si persegue l’obiettivo di far raggiungere agli

allievi le stesse competenze (presenti nelle Indicazioni Nazionali) con strategie educative e

didattiche differenti, con itinerari didattici e formativi individualizzati, anche al di là e al di fuori

della scuola.

I percorsi scolastici e formativi sono flessibili e adattabili alle caratteristiche peculiari di ciascun

allievo o di gruppi di allievi omogenei ed anche per livelli di competenze o per interessi o

motivazioni comuni.

Mettere al centro dell’azione educativa e didattica il discente con i suoi problemi, i suoi bisogni, i

suoi limiti e le sue potenzialità, la sua storia e le sue esperienze pregresse, significa utilizzare in

chiave formativa le discipline, affinché, attraverso la selezione di concetti, linguaggi, metodi,

argomenti, strumenti e procedure, l’esperienza scolastica possa aiutare l’allievo/a a trovare

risposte ai suoi bisogni formativi e attribuire senso e significato al suo essere e agire nella scuola

e nei vari contesti di vita da lui/lei frequentati. La vera sfida per ogni Docente è quella di mantenere

aperta, giorno per giorno, la congruenza tra realtà ed esperienza degli allievi e il quadro di massima

tracciato con le offerte di personalizzazione.

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13. INSERIMENTO E INTEGRAZIONE

DEGLI ALUNNI STRANIERI

Per quanto attiene agli alunni stranieri che provengono da una Scuola Media italiana, vengono

seguiti la normativa di riferimento e i criteri generali definiti dall’Istituto; per coloro che invece

provengono da una scuola estera, i Docenti tengono conto non solo delle disposizioni di legge, ma

anche della reale situazione di partenza in termini di abilità e competenze.

Al fine dell’assegnazione dell’alunno straniero alla classe, vengono presi in considerazione i

seguenti elementi:

• presenza nella classe di altri alunni stranieri provenienti dallo stesso paese;

• presenza nella classe di altri alunni stranieri con la stessa lingua veicolare;

• complessità delle classi (alunni diversamente abili, alunni con DSA, BES, alunni ripetenti);

• ripartizione degli alunni stranieri nelle classi evitando la costituzione di sezioni con

predominanza di alunni stranieri.

Il Consiglio di Classe curerà che nella fase di primo inserimento tutta la classe sia coinvolta

nell’accoglienza dell’alunno; contestualmente, agli alunni che presentino difficoltà linguistiche viene

proposta la partecipazione settimanale al progetto di Istituto denominato Intercultura, allo scopo

di favorire il processo di alfabetizzazione in Italiano L2. I contenuti delle discipline vengono

opportunamente selezionati mettendo in atto modalità di semplificazione dei testi che agevolino

l’individuazione dei nuclei tematici fondamentali; ciò permette il raggiungimento degli obiettivi

minimi previsti dalla programmazione curricolare.

14. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E

INCLUSIONE (PAI)

Il Protocollo di Accoglienza e Inclusione (o Piano Annuale di Inclusività) -per il quale

si rimanda ad un apposito DOCUMENTO pubblicato sul sito della scuola- nasce dall’esigenza di

individuare regole comuni, condivise ed univoche per promuovere l’accoglienza, l’integrazione e

il successo formativo degli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

Un numero sempre più ampio di alunni presenta difficoltà di apprendimento, di sviluppo di abilità e

competenze, nonché disturbi del comportamento, che possono condurre ad abbandoni, ripetenze

e pluriripetenze, con un impatto notevole sul fenomeno dell’abbandono e della dispersione

scolastica.

Come già indicato al punto 1. “IDENTITẤ DELLA SCUOLA”, il nostro Istituto è stato identificato

dal 2017 come “Scuola Polo per l’Inclusione” dell’AMBITO 30.

La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con

bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”

introduce il concetto di Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.), che si basa su una visione globale

della persona con riferimento al modello ICF della Classificazione Internazionale del

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Funzionamento, Disabilità e Salute (International Classification of Functioning, Disability

and Health) fondata a sua volta sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, così come

definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002).

La direttiva sposta definitivamente l’attenzione dalle procedure di certificazione all’analisi dei

bisogni di ciascuno studente ed estende in modo definitivo a tutti gli alunni in difficoltà il diritto -e

quindi il dovere per tutti i Docenti- alla personalizzazione dell’insegnamento-apprendimento, anche

attraverso il diritto alla fruizione di misure dispensative e strumenti compensativi, nella prospettiva

di una presa in carico complessiva ed inclusiva di tutti gli studenti.

Offrendo a tali alunni opportunità formative, la scuola si propone l'obiettivo di consentire a ciascuno

lo sviluppo delle proprie potenzialità attraverso percorsi individualizzati e personalizzati.

In quest’ambito è opportuno ricordare che l’Istituto “Pollini” aderisce al progetto di ISTRUZIONE

DOMICILIARE, che si propone di garantire il diritto all’apprendimento nonché di prevenire le

difficoltà degli studenti e studentesse colpiti da gravi patologie e impediti a frequentare la scuola

per un periodo di almeno 30 giorni -anche se non continuativi- durante l’anno scolastico. Purché

documentati e certificati, tutti i periodi di attività svolti in istruzione domiciliare concorrono alla

validità dell’anno scolastico.

La qualità del lavoro a scuola passa attraverso l’azione sinergica di tutte le componenti in gioco; la

stesura del Protocollo, esplicitando le tappe, le azioni di intervento e gli obiettivi comuni del

processo di inclusione dei soggetti in situazione di svantaggio, favorisce in particolar modo il

coordinamento degli interventi educativi e didattici messi in campo dalla scuola.

15. ORIENTAMENTO L’ orientamento è un efficace strumento per limitare la dispersione scolastica. Esso è indirizzato ai

seguenti soggetti:

• agli studenti del terzo anno della Scuola Secondaria di Primo Grado e alle loro famiglie, che

ricevono informazioni sia attraverso i campus, sia partecipando agli open day, si offrirà anche la

possibilità, nei mesi di dicembre-gennaio, di partecipare a ministage all’interno del nostro Istituto

assistendo a lezioni e ad attività laboratoriali dei tre indirizzi;

• agli studenti delle classi seconde dell’Indirizzo “Alberghiero”, per indirizzarli ad una scelta oculata

della tipologia di corso a cui iscriversi nella classe terza;

• agli studenti delle classi seconde dell’Indirizzo “Socio-Sanitario”, che potranno ricevere nuovi

stimoli didattici e professionali visitando e svolgendo attività di animazione presso strutture per

bambini ed anziani;

• agli studenti delle classi quarte e quinte di tutti gli indirizzi, mediante un’adeguata informazione

in merito alla possibilità di prosecuzione degli studi a livello universitario, anche al fine di

conoscere/accedere all’offerta lavorativa presente sul territorio, partecipando anche a campus

universitari e a fiere sulla formazione lavoro e sicurezza.

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16. LE COMPETENZE CHIAVE

DI CITTADINANZA: NUOVA

RACCOMANDAZIONE DEL

CONSIGLIO D’EUROPA

Il 22 maggio 2018 il Consiglio dell'Unione Europea ha adottato, su proposta della Commissione

Europea, una nuova Raccomandazione riguardante le competenze chiave per l’apprendimento

permanente, che va a sostituire la Raccomandazione del 2006.

Promuovere lo sviluppo delle competenze è uno degli obiettivi dello spazio europeo dell'istruzione:

le potenzialità rappresentate da istruzione e cultura diventano forze propulsive per l'occupazione, la

giustizia sociale e la cittadinanza.

La versione del 2018 vuole migliorare lo sviluppo delle competenze chiave delle persone di tutte le

età durante tutto il corso della loro vita, fornendo una guida agli Stati membri su come raggiungere

questo obiettivo. Le ragioni per le quali il Consiglio ha adottato una nuova Raccomandazione sono

esposte nella Relazione che la Commissione Europea ha inviato al Consiglio in data 17 gennaio

2018.

Le società e le economie europee stanno vivendo una fase di innovazioni digitali e tecnologiche,

oltre a cambiamenti del mercato del lavoro e di carattere demografico. Molte delle professioni attuali

non esistevano dieci anni fa; molte forme nuove di occupazione saranno create in futuro.

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo

personali, l'occupabilità, l'inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, una vita fruttuosa in società

pacifiche, una gestione della vita attenta alla salute e la cittadinanza attiva. Si sviluppano in una

prospettiva di apprendimento permanente, dalla prima infanzia a tutta la vita adulta, mediante

l'apprendimento formale, non formale e informale in tutti i contesti, compresi la famiglia, la scuola, il

luogo di lavoro, il vicinato e altre comunità. Elementi quali il pensiero critico, la risoluzione di

problemi, il lavoro di squadra, le abilità comunicative e negoziali, le abilità analitiche, la creatività e

le abilità interculturali sottendono a tutte le competenze chiave.

Il quadro di riferimento delinea 8 TIPI DI COMPETENZE CHIAVE, per ciascuna delle quali offre una

descrizione articolata che, a partire da una prima definizione, passa a descriverne "Conoscenze,

abilità e atteggiamenti essenziali".

LE OTTO

COMPETENZE

CHIAVE

CENNI DI DESCRIZIONE

Competenza

alfabetica funzionale

Le persone dovrebbero possedere l'abilità di comunicare in forma orale e

scritta in tutta una serie di situazioni e di sorvegliare e adattare la propria

comunicazione in funzione della situazione. Questa competenza

comprende anche la capacità di distinguere e utilizzare fonti di diverso tipo,

di cercare, raccogliere ed elaborare informazioni, di usare ausili, di formulare

ed esprimere argomentazioni in modo convincente e appropriato al

contesto, sia oralmente sia per iscritto. Essa comprende il pensiero critico e

la capacità di valutare informazioni e di servirsene.

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Competenza

multilinguistica

Questa competenza richiede la conoscenza del vocabolario e della

grammatica funzionale di lingue diverse e la consapevolezza dei principali

tipi di interazione verbale e di registri linguistici. È importante la conoscenza

delle convenzioni sociali, dell'aspetto culturale e della variabilità dei

linguaggi.

Competenza

matematica e

competenza in

scienze, tecnologie

e ingegneria

La competenza matematica è la capacità di sviluppare e applicare il

pensiero e la comprensione matematici per risolvere una serie di problemi

in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza della

competenza aritmetico-matematica, l'accento è posto sugli aspetti del

processo e dell'attività oltre che sulla conoscenza. La competenza

matematica comporta, a differenti livelli, la capacità di usare modelli

matematici di pensiero e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici,

diagrammi) e la disponibilità a farlo.

La competenza in scienze si riferisce alla capacità di spiegare il mondo che

ci circonda usando l'insieme delle conoscenze e delle metodologie,

comprese l'osservazione e la sperimentazione, per identificare le

problematiche e trarre conclusioni che siano basate su fatti empirici, e alla

disponibilità a farlo. Le competenze in tecnologie e ingegneria sono

applicazioni di tali conoscenze e metodologie per dare risposta ai desideri o

ai bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in scienze, tecnologie

e ingegneria implica la comprensione dei cambiamenti determinati

dall'attività umana e della responsabilità individuale del cittadino.

Competenza digitale

La competenza digitale presuppone l'interesse per le tecnologie digitali e il

loro utilizzo con dimestichezza e spirito critico e responsabile per

apprendere, lavorare e partecipare alla società. Essa comprende

l'alfabetizzazione informatica e digitale, la comunicazione e la

collaborazione, l'alfabetizzazione mediatica, la creazione di contenuti digitali

(inclusa la programmazione), la sicurezza (compreso l'essere a proprio agio

nel mondo digitale e possedere competenze relative alla cybersicurezza), le

questioni legate alla proprietà intellettuale, la risoluzione di problemi e il

pensiero critico (pag. 20).

Competenza

personale, sociale e

capacità di imparare

a imparare

La competenza personale, sociale e la capacità di imparare a imparare

consiste nella capacità di riflettere su sé stessi, di gestire efficacemente il

tempo e le informazioni, di lavorare con gli altri in maniera costruttiva, di

mantenersi resilienti e di gestire il proprio apprendimento e la propria

carriera. Comprende la capacità di far fronte all'incertezza e alla

complessità, di imparare a imparare, di favorire il proprio benessere fisico

ed emotivo, di mantenere la salute fisica e mentale, nonché di essere in

grado di condurre una vita attenta alla salute e orientata al futuro, di

empatizzare e di gestire il conflitto in un contesto favorevole e inclusivo.

Competenza in

materia di

cittadinanza

La competenza in materia di cittadinanza si riferisce alla capacità di agire da

cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale,

in base alla comprensione delle strutture e dei concetti sociali, economici,

giuridici e politici oltre che dell'evoluzione a livello globale e della

sostenibilità. (...) Per la competenza in materia di cittadinanza è

indispensabile la capacità di impegnarsi efficacemente con gli altri per

conseguire un interesse comune o pubblico, come lo sviluppo sostenibile

della società.

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Competenza

imprenditoriale

La competenza imprenditoriale presuppone la consapevolezza che esistono

opportunità e contesti diversi nei quali è possibile trasformare le idee in

azioni nell'ambito di attività personali, sociali e professionali, e la

comprensione di come tali opportunità si presentano. (...)Le capacità

imprenditoriali si fondano sulla creatività, che comprende immaginazione,

pensiero strategico e risoluzione dei problemi, nonché riflessione critica e

costruttiva in un contesto di innovazione e di processi creativi in evoluzione.

Competenza in

materia di

consapevolezza ed

espressione

culturali

Questa competenza richiede la conoscenza delle culture e delle espressioni

locali, nazionali, regionali, europee e mondiali, comprese le loro lingue, il

loro patrimonio espressivo e le loro tradizioni, e dei prodotti culturali, oltre

alla comprensione di come tali espressioni possono influenzarsi a vicenda

e avere effetti sulle idee dei singoli individui.

17. COMPETENZE DI BASE DA ACQUISIRE A CONCLUSIONE

DELL'OBBLIGO DI ISTRUZIONE

Asse dei Linguaggi

➢ Padronanza della lingua italiana.

➢ Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire

l'interazione comunicativa verbale in vari contesti.

➢ Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.

➢ Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

➢ Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.

➢ Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico

e letterario.

➢ Utilizzare e produrre testi multimediali.

Asse Matematico

➢ Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole

anche sotto forma grafica.

➢ Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

➢ Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.

➢ Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con

l'ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le

potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

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Asse Scientifico-Tecnologico

➢ Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale

e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

➢ Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di

energia a partire dall'esperienza.

➢ Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e

sociale in cui vengono applicate.

Asse Storico-Sociale

➢ Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica,

attraverso il confronto fra epoche, e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra

aree geografiche e culturali.

➢ Collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco

riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività

e dell'ambiente.

➢ Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico, per orientarsi nel

tessuto produttivo del proprio territorio.

18. VALUTAZIONE

18. 1. VERIFICA E VALUTAZIONE NELLE MATERIE CURRICOLARI

La verifica consente la registrazione dei seguenti dati:

➢ il percorso di apprendimento degli allievi in termini di prestazioni di tipo cognitivo;

➢ l’atteggiamento nei confronti dello studio e degli adempimenti;

➢ la partecipazione al lavoro didattico individuale o di gruppo;

➢ la produttività del metodo di studio;

➢ il profitto propriamente detto. La rilevazione delle informazioni relative ai parametri indicati è periodica e trasparente, di essa

viene data comunicazione chiara agli alunni e alle famiglie non soltanto in occasione delle

scadenze quadrimestrali, ma anche in itinere, attraverso il registro elettronico, su cui vengono

pubblicate tutte le valutazioni.

Con il passaggio al nuovo ordinamento il voto è unico in tutte le discipline anche nella valutazione

del primo quadrimestre; ovviamente le prove devono comunque essere diversificate, così da poter

valutare in modo completo le diverse discipline ed il livello conseguito nel maggior numero

possibile di conoscenze/abilità/competenze.

La tipologia delle prove di verifica è strettamente connessa alla natura della disciplina e del

percorso didattico, alla programmazione dei Consigli di Classe e alle caratteristiche degli allievi. Il

profitto, che registra attraverso le singole prove il livello di preparazione conseguito dagli allievi in

relazione agli obiettivi previsti, è misurato mediante una scala comune che consente ai Docenti di

attribuire ai voti un significato univoco.

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❖ GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE MATERIE CURRICOLARI

ADOTTATA DAL COLLEGIO DEI DOCENTI

Valutazione (indicatori)

Giudizio Voto

Rifiuto della materia.

Difficoltà nella conduzione

dei processi

logico-deduttivi.

Gravemente insufficiente

1-3

Conoscenza incompleta e lacunosa rispetto agli obiettivi

minimi.

Esposizione frammentaria.

Insufficiente

4-5

Sufficienti conoscenze di base degli argomenti.

Uso adeguato della

terminologia.

Sufficiente

6

Conduzione di un’adeguata analisi delle conoscenze acquisite.

Linguaggio tecnico adatto.

Discreto

7

Possesso di buone capacità espressive e di

coordinamento dei concetti e delle nozioni acquisite.

Apporto di spunti personali

all’esposizione.

Buono

8

Raggiungimento di lodevoli risultati, possesso di adeguate capacità

decisionali ed un linguaggio ricco ed appropriato.

Approfondimento autonomo

delle conoscenze acquisite.

Ottimo

9 o 10

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❖ CRITERI DI VALUTAZIONE IRC (INSEGNAMENTO RELIGIONE

CATTOLICA) / ALTERNATIVA RC)

Competenze Abilità Indicatori di

prestazione Criteri

Item

prova Punti

Interesse e partecipazione

durante le lezioni.

Osservazione

4

Grado di abbandono di

stereotipi e modifica degli

atteggiamenti negativi.

Osservazione

3

Capacità di applicare i

contenuti affrontati ad altri

ambiti scolastici.

Test 3

Totale Punti

10

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18. 2. LA VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA Il Collegio dei Docenti:

➢ viste le norme contenute nel D.L. 137/2008, nella L.169/2008 art.2, nella C.M.100/2008 e

nel D.M. 5/2008;

➢ visto lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. 249/98 modificato e integrato

dal D.P.R. 235/2007);

➢ premesso che il voto di condotta ha sempre valenza educativa e che valutando il

comportamento dello studente si vuole dare un’indicazione per la sua crescita personale

e fornire alle famiglie uno strumento per una serena riflessione;

➢ nel rispetto del patto di corresponsabilità,

ha deliberato specifici criteri di valutazione per l’assegnazione del voto di condotta sulla base dei

documenti deliberati dagli OO. CC., P.E.C. e Regolamento di Istituto e di Disciplina.

Il voto di condotta attribuito ad ogni singolo allievo in occasione delle valutazioni quadrimestrali tiene

conto anche delle competenze chiave di cittadinanza; la scala di valutazione utilizzata è quella

decimale.

Attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, la votazione sul comportamento concorre, insieme

a quella degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente.

L’assegnazione collegiale definitiva avviene dopo un’attenta analisi della situazione di ogni alunno,

nella quale si cerca di interpretarne le individuali specificità.

In presenza di infrazioni e sospensioni si terrà conto anche dell’impegno che, successivamente

alle sanzioni, lo studente profonde per maturare atteggiamenti più consapevoli e rispettosi ed evitare

di ripetere gli errori commessi. Secondo il disposto dell’art. 4 D.M. 5/2009, la valutazione della

condotta, se inferiore a sei decimi, determina la non ammissione all’anno di corso successivo o

all’Esame di Stato. La scheda seguente esplicita gli INDICATORI PER L’ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

approvati dal Collegio Docenti -che i Consigli di Classe sono tenuti ad utilizzare- cui fa seguito

l’elenco e la descrizione dettagliata dei relativi PROFILI DI RIFERIMENTO.

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INDICATORI PER L’ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

Rispetto consapevole dei regolamenti scolastici e

comportamento collaborativo.

Rispetto dei regolamenti scolastici e

COMPORTAMENTO: comportamento corretto.

rispetto delle norme di Rispetto non sempre puntuale dei regolamenti convivenza civile che scolastici con comportamento incostante per

regolano la vita responsabilità e collaborazione.

scolastica Inosservanza dei regolamenti scolastici con una

(Regolamento sanzione disciplinare di sospensione dalle lezioni

d'Istituto). fino a cinque giorni.

Inosservanza dei regolamenti scolastici con una

sanzione disciplinare di sospensione dalle lezioni

da sei a quindici giorni.

PARTECIPAZIONE: Interesse e partecipazione apprezzabili.

Sufficiente interesse e partecipazione selettiva.

a tutte le attività

proposte dalla scuola.

Interesse e partecipazione modesti.

RISPETTO DELLE Regolarità nel rispetto delle consegne.

CONSEGNE: compiti

a casa,

comunicazioni alle

famiglie e restituzione Approssimazione nel rispetto delle consegne.

ricevute,

giustificazioni.

FREQUENZA: Frequenza regolare alle lezioni e alle verifiche.

presenza alle lezioni

e alle verifiche, Frequenza discontinua alle lezioni e/o presenza

entrata/uscita fuori

selettiva alle verifiche.

orario.

N.B. Il voto di condotta è strumento educativo e non punitivo. Le voci sopra indicate saranno utilizzate dal

Consiglio di Classe come punti di riferimento, in quanto per ogni alunno si dovrà tener conto della

situazione personale (malattie, accertate situazioni di difficoltà, cambiamenti di comportamento, etc.). In

presenza di violazioni del regolamento e di sanzioni assegnate, si terrà conto nella valutazione finale dei

miglioramenti riscontrati I VOTI DA 1 A 5 SARANNO ASSEGNATI AGLI STUDENTI INCORSI IN AZIONI DI PARTICOLARE GRAVITÀ CHE ABBIANO COMPORTATO SANZIONI DISCIPLINARI ≥ 15 gg e che non abbiano evidenziato miglioramenti.

Si rinvia al Regolamento di Istituto (contenuto in un apposito DOCUMENTO pubblicato sul sito della scuola)

per la descrizione analitica delle norme disciplinari.

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Pag. 49 di 79

• PROFILI DI RIFERIMENTO PER L’ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA:

10

L’alunno/a è sempre molto corretto/a con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola.

Utilizza in maniera responsabile ed appropriata il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della

scuola.

Rispetta il Regolamento di Istituto. Non ha a suo carico richiami o provvedimenti disciplinari.

Ha frequentato con assiduità le lezioni e ha rispettato gli orari.

Nel caso di assenze ha giustificato con tempestività.

Ha seguito con interesse continuo e partecipe le proposte didattiche, ha un ruolo propositivo e di aiuto

all’interno della classe e ha collaborato attivamente alla vita scolastica.

Adempie alle consegne in maniera puntuale e continua. È sempre fornito/a del materiale necessario.

Rispetta e fa rispettare le prescrizioni relative alla sicurezza.

9

L’alunno/a è sempre corretto/a con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola.

Utilizza in maniera responsabile il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola.

Rispetta il Regolamento di Istituto. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.

Ha frequentato con assiduità le lezioni e rispetta gli orari.

Nel caso di assenze ha giustificato con tempestività.

Ha seguito con interesse continuo le proposte didattiche, ha un ruolo propositivo all’interno della classe e

ha collaborato attivamente alla vita scolastica.

Adempie alle consegne in maniera puntuale e continua. È sempre fornito/a del materiale necessario.

Rispetta e fa rispettare le prescrizioni relative alla sicurezza.

8

L’alunno/a, nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola, è sostanzialmente

corretto/a. Non sempre utilizza al meglio il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola.

Rispetta il Regolamento di Istituto, ma ha ricevuto alcuni solleciti verbali a migliorare. Rispetta le

prescrizioni relative alla sicurezza.

Ha frequentato con regolarità le lezioni, ma talvolta non ha rispettato gli orari. Non sempre ha giustificato

con tempestività le assenze.

Ha seguito con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e generalmente collabora alla vita

scolastica.

Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne ed è solitamente fornito/a del materiale necessario.

7

Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola non è

sempre corretto.

Utilizza in maniera non appropriata il materiale, le attrezzature e le strutture della scuola.

Talvolta non ha rispettato il Regolamento di Istituto, ha ricevuto richiami verbali e ha a suo carico richiami

scritti e sanzioni disciplinari.

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Pag. 50 di 79

Si è assentato frequentemente e non ha giustificato con regolarità. Ha accumulato molti ritardi.

Ha seguito in modo passivo e marginale l’attività scolastica. Collabora raramente alla vita della classe e

dell’Istituto.

Molte volte non rispetta le consegne e non è fornito/a del materiale scolastico. Non è continuo/a nel

rispetto delle prescrizioni sulla sicurezza.

6

Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è

spesso non corretto.

Utilizza in maniera trascurata ed impropria il materiale, le attrezzature e le strutture della scuola.

Ha violato frequentemente il Regolamento di Istituto. Ha ricevuto ammonizioni verbali e scritte ed è stato/a

sanzionato/a con l’allontanamento dalla comunità scolastica.

Ha accumulato un alto numero di assenze e ritardi finalizzati ad evitare alcune attività didattiche. Non ha

giustificato regolarmente.

Ha partecipato con scarso interesse alle attività didattiche ed è spesso stato/a causa di disturbo durante

le lezioni. Ha rispettato solo saltuariamente le consegne scolastiche. Spesso non è fornito/a del materiale

scolastico. Ha violato in più occasioni le prescrizioni relative alla sicurezza. Non ha mostrato miglioramenti

nel comportamento.

5

Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è

molto scorretto e non rispettoso delle persone.

Utilizza in maniera trascurata e irresponsabile il materiale, le attrezzature e le strutture della scuola.

Ha violato ripetutamente il Regolamento. Ha ricevuto ammonizioni verbali e scritte ed è stato/a

sanzionato/a con l’allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 giorni in

conseguenza di reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o nel caso vi sia pericolo per

l’incolumità delle persone.

Ha accumulato un alto numero di assenze rimaste per la maggior parte ingiustificate.

Non ha mostrato alcun interesse per le attività didattiche ed è stato/a sistematicamente causa di disturbo

durante le lezioni. Non ha rispettato le consegne scolastiche ed è stato/a sistematicamente privo/a del

materiale scolastico. Ha violato continuamente le prescrizioni relative alla sicurezza. Non ha mostrato

apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento tali da evidenziare un sufficiente livello di

miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione.

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18. 3. CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO E CRITERI DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE

La scuola Secondaria di Secondo Grado, dall’anno scolastico 2018/19, vede entrare in vigore le nuove disposizioni del decreto legislativo approvato il 7 aprile 2017, insieme agli altri decreti attuativi della legge 107/15.

Il decreto detta nuove disposizioni relative agli Esami di Stato e introduce diverse novità relative a: prova Invalsi, attribuzione del credito scolastico, criteri di ammissione all’esame, prove ed esiti del medesimo.

✓ PROVA INVALSI

Per l’a.s. 2018/19 la partecipazione alla prova Invalsi per gli studenti delle classi quinte delle scuole secondarie di II grado non costituirà requisito di accesso agli Esami di Stato, come disposto dal decreto Milleproroghe 2018. La prova, che comprenderà Italiano, Matematica e Inglese, si svolgerà comunque nel mese di marzo 2019.

✓ CREDITO SCOLASTICO

Il punteggio massimo conseguibile negli ultimi tre anni passa da 25 a 40 punti.

I 40 punti sono così distribuiti: massimo 12 punti per il terzo anno; massimo 13 punti per il quarto anno; massimo 15 per il quinto anno.

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Allegato A (di cui all'articolo 15, comma 2)

TABELLA

Attribuzione credito scolastico

=====================================================================

|Media dei |Fasce di credito III| Fasce di credito |Fasce di credito|

| voti | ANNO | IV ANNO | V ANNO |

+==========+====================+==================+================+

| M < 6 | - | - | 7-8 |

+----------+--------------------+------------------+----------------+

| M = 6 | 7-8 | 8-9 | 9-10 |

+----------+--------------------+------------------+----------------+

| 6< M ≤ 7 | 8-9 | 9-10 | 10-11 |

+----------+--------------------+------------------+----------------+

| 7< M ≤ 8 | 9-10 | 10-11 | 11-12 |

+----------+--------------------+------------------+----------------+

| 8< M ≤ 9 | 10-11 | 11-12 | 13-14 |

+----------+--------------------+------------------+----------------+

|9< M ≤ 10 | 11-12 | 12-13 | 14-15 |

+----------+--------------------+------------------+----------------+

Regime transitorio

Candidati che sostengono l'esame nell'a.s. 2018/2019: Tabella di conversione del credito conseguito

nel III e nel IV anno:

=============================================

| Somma crediti | Nuovo credito |

|conseguiti per il III|attribuito per il III|

| e per il IV anno | e IV anno (totale) |

+=====================+=====================+

|6 | 15 |

+---------------------+---------------------+

|7 | 16 |

+---------------------+---------------------+

|8 | 17 |

+---------------------+---------------------+

|9 | 18 |

+---------------------+---------------------+

|10 | 19 |

+---------------------+---------------------+

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Pag. 53 di 79

|11 | 20 |

+---------------------+---------------------+

|12 | 21 |

+---------------------+---------------------+

|13 | 22 |

+---------------------+---------------------+

|14 | 23 |

+---------------------+---------------------+

|15 | 24 |

+---------------------+---------------------+

|16 | 25 |

+---------------------+---------------------+

Candidati che sostengono l'esame nell'a.s. 2019/2020: Tabella di conversione del credito conseguito

nel III anno:

=============================================

| | Nuovo credito |

| Credito conseguito |attribuito per il III|

| per il III anno | anno |

+=====================+=====================+

|3 | 7 |

+---------------------+---------------------+

|4 | 8 |

+---------------------+---------------------+

|5 | 9 |

+---------------------+---------------------+

|6 | 10 |

+---------------------+---------------------+

|7 | 11 |

+---------------------+---------------------+

|8 | 12 |

+---------------------+---------------------+

✓ AMMISSIONE ALL’ESAME

Per essere ammessi all’Esame di Stato, gli studenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

a) frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato;

b) partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alla prova Invalsi;

c) svolgimento dell’attività di alternanza scuola/lavoro secondo quanto previsto dall’indirizzo di studio nel

secondo biennio e nell’ultimo anno di corso;

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d) aver conseguito la sufficienza (pari a 6) in tutte le discipline, fatta salva la possibilità per il Consiglio di Classe di ammettere, con adeguata motivazione, chi ha un voto inferiore a sei in una disciplina (o in un gruppo di discipline che insieme esprimono un voto);

e) aver conseguito la sufficienza in condotta;

L’ammissione con l’insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline, che insieme esprimono un solo voto, incide sull’attribuzione del credito scolastico;

L’insufficienza nella condotta determina, invece, la non ammissione all’esame.

❖ SCHEDA PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

COGNOME NOME CLASSE ANNO

SCOL.

…………………………………..

………………………………

………………………………...

2018/2019

MEDIA DEI VOTI

BANDA DI OSCILLAZIONE

• CREDITO SCOLASTICO:

Assegnazione del punteggio massimo in caso di significativo scostamento della media dei voti dal

minimo della fascia (media superiore a 0,5 –criterio prioritario). In caso di giudizio sospeso si assegna

il punteggio minimo della fascia di appartenenza.

Assiduità della frequenza scolastica

(prioritaria).

Scarsa

Accettabile

Buona

Progressione nell’apprendimento

(prioritaria).

Scarsa

Apprezzabile

Considerevole

Grado di autonomia e di

partecipazione propositiva all’attività

didattica, desumibile anche dalla

adesione alle attività integrative della

scuola.

Scarsa

Apprezzabile

Considerevole

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Pag. 55 di 79

In quanto all’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO, vengono adottati i seguenti

CRITERI:

▪ Attività formative, coerenti con il piano di studi, seguite presso Enti esterni, delle quali

viene richiesta apposita certificazione valutativa da parte dell’Ente stesso, dalla quale si

possano desumere le competenze acquisite e per le quali venga indicato un monte ore

superiore a 20.

▪ Certificazioni specifiche (ECDL – Certificazioni linguistiche...).

▪ Concorsi con segnalazione a livello provinciale.

▪ Stage estivi con valutazioni positive. ▪ Altro.

19. VALUTAZIONE DEI SAPERI E DELLE COMPETENZE ACQUISITE

DAGLI STUDENTI E DA CERTIFICARE IN ESITO

ALL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE

La valutazione dei saperi e delle competenze acquisite a vari livelli e da certificare in esito all’obbligo

di istruzione alla fine del primo biennio (od anche alla fine della classe prima nel caso l’alunno abbia

già compiuto i sedici anni) viene effettuata per tutte le competenze elencate nel relativo modello di

certificato. Alla promozione e al raggiungimento di queste ultime concorrono tutte e quante le

discipline che caratterizzano ciascuno dei quattro assi culturali, con riferimento alle otto competenze

chiave di cittadinanza e secondo le rispettive linee guida ed indicazioni nazionali. I raccordi

interdisciplinari si individuano e deliberano in occasione delle riunioni per assi disciplinari, ed ogni

materia concorre con un numero di ore definito.

La definizione dei livelli da attribuire a ciascuna competenza (BASE, INTERMEDIO, AVANZATO e IN

VIA DI ACQUISIZIONE) non si basa unicamente sugli esiti delle prove pluridisciplinari o

interdisciplinari somministrate alla fine delle unità formative di apprendimento predisposte dai

Consigli di Classe, bensì si colloca all’interno dell’intero processo di valutazione e del percorso

globale di istruzione seguito dall’alunno nell’assolvimento dell’obbligo.

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Pag. 56 di 79

(*)

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE “CIRO POLLINI”

MORTARA

CERTIFICATO DELLE COMPETENZE DI BASE Acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione

N°…….

IL DIRIGENTE SCOLASTICO (***) Visto il regolamento emanato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

(ex Ministero della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139;

Visti gli atti di ufficio;

Certifica (1) che lo/la studente/essa

Cognome ______________________________Nome___________________________________

nato/a il___________________________a_______________________Stato________________

iscritto/a presso questo Istituto nella classe______ sez__________________________________

indirizzo di studio (***)__________________________________________________________

nell’anno scolastico _____________________________________________________________ ,

nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,

ha acquisito

le competenze di base di seguito indicate.

(*) Nel caso di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) occorre affiancare al logo del MIUR anche quello

della REGIONE di riferimento.

(**) Nel caso di percorsi IeFP realizzati da strutture formative accreditate dalle Regioni, occorre sostituire “Istituzione

scolastica” con “Struttura formativa accreditata”.

(***) Nel caso di percorsi IeFP realizzati da strutture formative accreditate dalle Regioni, occorre sostituire (Il Dirigente

Scolastico” con “Il Direttore/Legale Rappresentante della Struttura formativa accreditata”. Per le istituzioni scolastiche

paritarie, il certificato è rilasciato dal Coordinatore delle attività educative e didattiche.

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(****) Nel caso di percorsi IeFP realizzati da strutture formative accreditate dalle Regioni, occorre sostituire “Istituto

nella classe …. Sezione ...” con “Struttura formativa accreditata”.

(*****) Nel caso di percorsi IeFP occorre sostituire “indirizzo di studio” con “percorso di qualifica o diploma

professionale”.

COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI

Asse dei linguaggi LIVELLI

lingua italiana

• Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire

l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

• Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

• Leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.

Scegli

lingua straniera

• Utilizzare la lingua (3) LINGUA STR. INGLESE per i principali scopi

comunicativi ed operativi.

Scegli

altri linguaggi

• Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio

artistico e letterario.

• Utilizzare e produrre testi multimediali.

• Saper gestire esperienze motorie e sportive, dimostrando competenze tecnico-

tattiche.

• Rispettare le regole e il ruolo arbitrale.

• Conoscere ed applicare i principali fondamentali delle norme igieniche e di

prevenzione per la sicurezza stradale.

Scegli

Asse matematico

• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,

rappresentandole anche sotto forma grafica.

• Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

• Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi.

Scegli

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• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi

anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli

strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo

informatico.

Asse scientifico – tecnologico

• Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e

artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.

• Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle

trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

• Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto

culturale e sociale in cui vengono applicate.

Scegli

Asse storico – sociale

• Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione

diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica

attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

• Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco

riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della

collettività e dell’ambiente.

• Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi

nel tessuto produttivo del proprio territorio.

Scegli

Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con

riferimento alle nuove competenze chiave di cittadinanza secondo la nuova Raccomandazione del

Consiglio d’Europa (1. competenza alfabetica funzionale; 2. competenza multilinguistica; 3. competenza

matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria; 4. competenza digitale; 5. competenza

personale, sociale e capacità di imparare a imparare; 6. competenza in materia di cittadinanza; 7.

competenza imprenditoriale; 8. competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali).

Luogo: Data:

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Elda Frojo

…………………………………

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(1) Il presente certificato ha validità nazionale.

(2) livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun asse:

LIVELLO BASE: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere

conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.

Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “in via di acquisizione”,

con l’indicazione della relativa motivazione.

LIVELLO INTERMEDIO: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note,

compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

LIVELLO AVANZATO: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note,

mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità acquisite.

(3) Specificare la prima lingua straniera studiata.

20. I PROGETTI D’ISTITUTO

❖ PREMESSA Particolare rilevanza assumono i PROGETTI INTEGRATIVI e le INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO

CURRICOLARE che l’Istituto propone al fine di ampliare la propria offerta formativa; tali percorsi

didattici si svolgono secondo precise modalità e cadenze temporali e costituiscono preziosissimo

approfondimento, valorizzazione ed applicazione delle conoscenze, abilità e competenze costruite

nell’ambito delle attività curricolari concorrendo, insieme a queste ultime, al raggiungimento delle

finalità didattico-educative che la scuola persegue e a cui si ispira. Mentre alcuni progetti (i cosiddetti

progetti interindirizzo) sono rivolti, per la loro valenza formativa comune, agli alunni di tutto l’Istituto,

altri, per il loro contenuto e le loro particolari finalità, contribuiscono a rafforzare lo specifico dei

singoli indirizzi.

20. 1. L’ALTERNANZA SCUOLA/ LAVORO: ILLUSTRAZIONE

DETTAGLIATA DEL PROGETTO

❖ FINALITÀ All’interno del sistema educativo del nostro paese l’alternanza scuola/lavoro è stata proposta come

metodologia didattica per:

a) attuare modalità di apprendimento flessibili che colleghino sistematicamente la formazione

in aula con l'esperienza pratica;

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Pag. 60 di 79

b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di

competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;

c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli

stili di apprendimento individuali;

d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del

lavoro.

Il modello dell’alternanza scuola/lavoro intende non solo superare l'idea di disgiunzione tra momento

formativo ed operativo, ma si pone l’obiettivo più incisivo di accrescere la motivazione allo studio e

di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di

apprendimento individuali, arricchendo la formazione scolastica con l’acquisizione di competenze

maturate “sul campo”.

La progettazione dei percorsi di alternanza scuola/lavoro, dunque, deve considerare sia la

dimensione curriculare, sia la dimensione esperienziale, svolta in contesti lavorativi.

Le due dimensioni vanno integrate in un percorso unitario che miri allo sviluppo di competenze

richieste dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi e spendibili nel mondo del

lavoro.

La progettazione dei percorsi in alternanza, che con la legge 107/2015 assume una dimensione

triennale, si traduce, per la realtà delle scuole professionali, nella progettazione di almeno 400 ore

distribuite tra terzo, quarto e quinto anno di corso.

Particolare attenzione viene posta al tema della sicurezza, poiché i disposti normativi sulla salute e

sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre che in ambito scolastico, trovano applicazione anche per gli

studenti che realizzano il percorso di alternanza scuola/lavoro in contesti esterni all’istituzione

scolastica, in quanto, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 81/2008,

gli stessi sono equiparati allo status dei lavoratori.

❖ VALUTAZIONE La valutazione delle attività di alternanza è equiparata a quella delle altre discipline e deve essere

attestata con adeguata dichiarazione a seguito di prove finali o sostenute in itinere al termine dei

diversi moduli, integrate in modo sinergico dalle valutazioni espresse dai tutor aziendali

La certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell’alternanza scuola/

lavoro può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo

biennio e nell’ultimo anno del corso di studi. In tutti i casi, tale certificazione deve essere acquisita

entro la data dello scrutinio di ammissione agli Esami di Stato e inserita nel curriculum dello

studente.

Ai fini della validità del percorso di alternanza è necessaria la frequenza di almeno tre quarti del

monte ore previsto dal progetto.

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Pag. 61 di 79

20. 2. GLI ALTRI PROGETTI D‘ISTITUTO

Al fine di rispondere alle priorità e ai traguardi individuati dal RAV, l’Istituto “Pollini” mette in campo

numerosi progetti, che vengono qui di seguito elencati sulla base degli indirizzi a cui sono destinati

e brevemente illustrati per quel che attiene alle loro principali finalità.

1) PROGETTI COMUNI AI TRE INDIRIZZI

TITOLO DEL

PROGETTO/FINALITÀ

DOCENTE/I

REFERENTE/I

ALTRI

SOGGETTI

COINVOLTI

DESTINATARI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

ALTERNANZA

SCUOLA/LAVORO

Progetto obbligatorio, avente

lo scopo di correlare i

percorsi curricolari in aula

con i percorsi in azienda,

all’interno del quale vengono

previsti gli opportuni corsi

sulla sicurezza nei luoghi di

lavoro.

Prof. Andrea

MARSOTTO

Prof.ssa Luisa

SACCHI

Prof.ssa Rosetta

ROSSI

I tutor per

l’alternanza delle

singole classi.

Classi seconde

IeFP e tutte le

classi terze,

quarte e quinte di

tutti gli indirizzi,

compresi i corsi

serali.

Intero anno

scolastico e

periodo estivo.

INTERCULTURA Facilitare l’inserimento degli

alunni stranieri; migliorare le

competenze linguistiche in

Italiano L2.

Prof.ssa Claudia

GAZZANIGA.

Docenti

potenziatori, specie

quelli dell’area

comune.

Studenti

stranieri di tutti

gli indirizzi.

Intero anno

scolastico.

UNPLUGGED Promuovere le life

skills, cioè le abilità

utili per affrontare la

vita; favorire la

conoscenza di sé e

degli altri;

sviluppare negli

adolescenti le

competenze e le

risorse di cui hanno

bisogno per

resistere alla

pressione dei pari e

Prof.ssa Teresa PANIZZA.

I Docenti formati

delle classi prime

coinvolte.

Classi prime di

tutti gli indirizzi.

Intero anno

scolastico, per lo

più durante le ore

di IRC, in

compresenza con

il Docente di

Alternativa alla

Religione

Cattolica.

Page 62: ANNO SCOLASTICO 2018/2019 · 2019-01-07 · DOCUMENTO pubblicato sul sito della scuola. 3. 2. PRINCIPALI FINALITÀ E OBIETTIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA A. S. 2018/2019 Le finalità

Pag. 62 di 79

alle influenze

sociali.

LABORATORIO

TEATRALE Ridurre la dispersione

valorizzando e sviluppando

le capacità artistiche e

creative degli alunni.

Favorire l’autostima, la

scoperta e la presa di

coscienza delle proprie

capacità e dei propri talenti.

Promuovere la scrittura

creativa.

Facilitare il lavoro in gruppo

e stimolare il senso di

responsabilità.

Utilizzare i vari linguaggi per

le diverse forme di

comunicazione.

Prof.ssa Ivana

TIMPANARO

Prof.ssa Fabrizia

SERRA ed altri

collaboratori a

vario titolo

coinvolti.

Alunni interessati

delle classi dei

tre indirizzi.

Da ottobre a

maggio.

INCONTRIAMOCI Presentare l’offerta

formativa del nostro Istituto

agli alunni delle Scuole

Medie del territorio.

Prof. Pasquale

AVVISATI

Prof. Antonio

DANISE; prof.

Roberto

LONGOBARDI;

prof. Andrea

PIETRANERA;

prof.ssa

Giuseppina DI

PRIMA

Alunni delle

classi dei tre

indirizzi.

Intero anno

scolastico.

PET (Certificazione

Cambridge -

Preliminary English

Test).

Certificazione lingua

inglese Corso della durata di 30

ore in preparazione al

conseguimento della

certificazione linguistica

LIVELLO B1.

Potenziare conoscenze e

competenze linguistiche

nella L2.

Prof.ssa Maria

Teresa

GRUGNETTI

Docenti esterni

madrelingua o

bilingue

specializzati Celta.

Eventuali Docenti

interni.

Studenti

interessati

delle classi

terze, quarte e

quinte di tutti

gli indirizzi;

Docenti

interessati di

tutte le classi.

Gennaio-maggio

Il corso verrà

attivato a

condizione che

si raggiungano

almeno 10

partecipanti.

Page 63: ANNO SCOLASTICO 2018/2019 · 2019-01-07 · DOCUMENTO pubblicato sul sito della scuola. 3. 2. PRINCIPALI FINALITÀ E OBIETTIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA A. S. 2018/2019 Le finalità

Pag. 63 di 79

PREPARIAMOCI

ALL’INVALSI

Preparare gli studenti ad

affrontare la Prova Invalsi di

Inglese del quinto anno, così

come previsto dal decreto

legislativo n.63/13 aprile

2017.

Prof.ssa Maria

Teresa

Grugnetti, in

qualità di

Docente di

potenziamento.

Classi quarte di

tutti gli indirizzi,

compatibilmente

con l’orario

scolastico.

Intero anno

scolastico, una 7^

ora di un giorno

della settimana

(subordinato alla

partecipazione di

almeno 12

studenti).

VERSO UN PROGETTO

DI VITA Tirocinio formativo presso

una cooperativa o un’azienda e/o un ente,

volto a favorire l’inserimento

degli alunni più fragili in

contesti lavorativi protetti,

potenziandone l’autonomia

personale e sociale;

utilizzare le nuove

tecnologie con il fine di

realizzare materiale

informatico che riproduca

l’esperienza vissuta.

Prof.ssa Barbara

BECCARIA.

Altri Docenti di

sostegno.

Alunni con

difficoltà.

Intero anno scolastico.

KARA-OCHE Conoscenza dei

prodotti del territorio e

della tradizione locale.

La produzione del

salame d’oca:

degustazione del

prodotto in una serata

apericena con musica.

Prof. Luciano

SGUAZZOTTI

Prof. Andrea

MARSOTTO

Classi 4^ G, H ;

5^ G, H ; 5^ A

Mese di dicembre

2018.

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Pag. 64 di 79

BIBLIOTECA:

CONTINUANO I LAVORI

IN CORSO (Attività di sportello per la stesura della tesina d’esame; ricerca e prestito di testi scolastici -e non- ad alunni e

Docenti; attivazione del BOOK CROSSING, con lettura di testi messi a disposizione della scuola, anche grazie ad una donazione da parte della Biblioteca di Broni).

Promuovere la lettura e

favorire lo scambio di libri e

di testi scolastici.

Prof.ssa Annalisa

NEGRI.

Prof.ssa Fabrizia

SERRA.

Tutti gli studenti

di tutti gli indirizzi.

Tutti i Docenti dell’Istituto.

Intero anno

scolastico.

PROGETTO LEGALITÀ Si tratta di un

MACROPROGETTO comprendente molteplici ed articolate proposte ed iniziative, che vedono coinvolte varie associazioni ed istituzioni, (quali il Tribunale, gli Enti Locali, la “Casa del Giovane” di Pavia, le Forze dell’ordine, la Casa di Reclusione di Vigevano etc.).

Promuovere il senso di

responsabilità personale e

collettivo, il senso civico, il

rispetto delle regole, la

tolleranza e la cittadinanza

attiva.

Prof.ssa Anna

CATTELAN

Prof.ssa Maria

Vittoria

RONCAGLIONE

Docenti del

Dipartimento di

Discipline

Giuridiche.

Tutti gli studenti

di tutti gli indirizzi.

Intero anno

scolastico.

GIORNALINO

SCOLASTICO.

“Il Pollini si racconta”

Il progetto sviluppa

l’esperienza, già

sperimentata nei precedenti

anni scolastici, di produzione

di notizie e articoli di giornale

riguardanti le iniziative svolte

Prof.ssa

Michaela

GORNATI.

Prof.ssa Cristina

RUZZA.

Tutte le classi

dell’Istituto.

Da ottobre 2018

a maggio 2019.

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Pag. 65 di 79

presso e dall’ Istituto con la

conseguente creazione di un

giornalino mensile o

bimestrale che raccoglie

notizie redatte nel periodo

compreso tra ottobre 2018 e

maggio 2019. Le notizie

vengono inviate alla stampa

locale.

Sviluppare le competenze

linguistiche degli studenti

coinvolti, le loro capacità di

programmazione e

finalizzazione del proprio

operato; sviluppare le

capacità di problem solving e

le competenze relazionali e

digitali.

Come già accennato in precedenza, al fine di contrastare la dispersione scolastica, l'Istituto „C. Pollini“ ha inoltre pensato di affiancare agli interventi di recupero classici normalmente messi in atto dai Docenti

un'ulteriore modalità di sostegno basata sulla PEER EDUCATION, cioè sull’EDUCAZIONE FRA PARI, avente lo scopo di aiutare gli studenti più in difficoltà, soprattutto quelli del primo biennio. Accade spesso, infatti, che i ragazzi apprendano più facilmente attraverso un compagno con il quale riescono a stabilire un feeling, grazie anche ad un clima di lavoro più informale e disteso. Tale intesa consente di individuare meglio i punti di debolezza, favorendo la messa in atto di strategie adeguate e maggiormente mirate ai destinatari. Per questo motivo, la nostra scuola promuove e valorizza anche con un piccolo incentivo economico l’impegno e lo spirito solidale degli studenti più capaci che si mettono a disposizione dei compagni più fragili.

Infine, il CSS (Centro Sportivo Studentesco), coordinato dal prof. Rosario SARTA ma di cui fanno

parte tutti i Docenti di Scienze Motorie e Sportive, organizza molteplici iniziative (corsa campestre,

giornata sulla neve, settimana bianca, tornei interni ed esterni di calcio, percorso a piedi di un

tratto della Via Francigena, giornata in piscina, etc.) atte a promuovere lo sport e l’attività fisica, la

socializzazione, a far conoscere e rispettare i regolamenti delle attività sportive praticate, ma

anche ad educare alla legalità ed alla convivenza civile. Si segnala a questo proposito che ogni anno,

nel mese di maggio, una rappresentativa di alunni maggiorenni disputa una partita di calcio (i maschi) e

di pallavolo (le femmine) con i detenuti e le detenute della Casa di Reclusione di Vigevano, iniziativa che,

tra le altre, rientra nel macroprogetto LEGALITÀ.

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Pag. 66 di 79

2) PROGETTI INDIRIZZO “SERVIZI PER LA SANITÀ E L’ASSISTENZA

SOCIALE”

TITOLO DEL

PROGETTO/FINALITÀ

DOCENTE/I

REFERENTE/I

ALTRI

SOGGETTI

COINVOLTI

DESTINATARI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

BABY PARKING Servizio di animazione, con

attività ludica e ricreativa,

rivolto ai figli dei Docenti

impegnati in alcune attività

pomeridiane, ai figli degli

alunni che frequentano il

corso serale e ai figli dei

genitori in occasione dei

colloqui generali con le

famiglie e degli Open Day. Lo

scopo è quello di intrattenere i

bambini di coloro che

usufruiscono dei vari servizi

offerti dalla scuola.

Prof.ssa Fabrizia

SERRA.

Altri Docenti

interni.

Studenti interessati di tutte le classi dell’Indirizzo

“Socio-Sanitario”.

Novembre-

giugno.

3) PROGETTI INDIRIZZO “AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE”

TITOLO DEL

PROGETTO/FINALITÀ

DOCENTE/I

REFERENTE/I

ALTRI

SOGGETTI

COINVOLTI

DESTINATARI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

ORTO SOCIALE

Realizzazione di un orto

sociale presso la Casa Madre

delle Suore Missionarie

Immacolata Regina Pacis, in

collaborazione con

l’Associazione ANFFAS e la

Cooperativa COME NOI.

Potenziare le competenze

chiave di cittadinanza, in

particolare la competenza di

scienza e tecnologie, la

Prof.ssa Rosa

Caterina GIGANTE.

Docenti

d’indirizzo.

Classi terze e

quarte Indirizzo

“Agrario”.

Intero anno

scolastico.

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Pag. 67 di 79

competenza digitale, le

competenze sociali e civiche,

spirito di iniziativa ed

imprenditorialità. Favorire

l’accoglienza, l’inserimento e

l’integrazione del singolo nel

gruppo, promuovendo

l’autostima e l’autonomia

personale e sociale.

Rispondere ai vari bisogni

educativi speciali evidenziati

dai partecipanti al progetto.

Promuovere esperienze di

orientamento per l’inserimento

futuro nel mondo del lavoro.

RIQUALIFICAZIONE

AGRO-AMBIENTALE E

MESSA IN SICUREZZA

DELL’AREA

“LAGHETTO”

Rivalutazione degli spazi

dell’azienda agraria con

sistemazione del laghetto.

Prof. Mauro

GRAZIOLI.

Prof. Adriano

RAVASIO.

Classi 4^ A e

4^ B.

Intero anno

scolastico.

MIELE 2.0: LA

FORMAZIONE CONTINUA Conoscenza della filiera del

miele e del suo utilizzo.

Prof.ssa Monica

SIVIERO.

Prof. Carmelo

FLORAMO

+

Esperto

esterno.

3^ A e 3^ B, con

apertura a studenti

di 4^ e di 5^.

Intero anno

scolastico.

OBIETTIVO SERRE Manutenzione e

riqualificazione delle serre

dell’azienda agraria.

Prof. Andrea

PIETRANERA.

Docenti

d’indirizzo.

Docenti di

sostegno.

Esperto

esterno.

Classi 3^ A,

3^ B; 4^ A, 4^ B.

Intero anno

scolastico.

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Pag. 68 di 79

4) PROGETTI INDIRIZZO “ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ

ALBERGHIERA”

TITOLO DEL

PROGETTO/FINALITÀ

DOCENTE/I

REFERENTE/I

ALTRI

SOGGETTI

COINVOLTI

DESTINATARI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

BANQUETING:

SERVIZI

ESTERNI E INCONTRI

FORMATIVI Completare ed integrare la

formazione in regime di alternanza scuola/lavoro attraverso l’erogazione di servizi di banqueting e catering.

Prof. Roberto

LONGOBARDI.

ITP di Cucina e Sala; esperto esterno.

Dalla seconda alla quinta classe di tutte le sezioni dell’Indirizzo

“Alberghiero”.

Intero anno

scolastico.

RISTORANTE

DIDATTICO Realizzare un servizio di

ristorazione (con il

coinvolgimento di alunni e

Docenti), con apertura al

pubblico per alcuni pranzi

e/o cene.

Prof. Antonio

DANISE.

Prof. Roberto

LONGOBARDI.

Docenti

d’indirizzo.

Tutte le classi

dell’Indirizzo

“Alberghiero”.

Intero anno

scolastico.

A LIFE FOR COFFEE

“Percorsi sensoriali e

nuove dinamiche di

apprendimento nel

mondo della Caffetteria e

del Latte-Art”

Coinvolgere gli studenti

meno motivati o con

maggiori difficoltà di

apprendimento, in

particolare gli alunni con

BES e con DSA

dell’Indirizzo Alberghiero,

attraverso un percorso

sensoriale “dal visivo al

Prof. Giuseppe

BASILE.

Prof. Andrea

MARSOTTO.

Prof.ssa Nadia

VECCHI (esperto

esterno).

Studenti poco

motivati o con

difficoltà di

apprendimento di

tutte le classi

dell’Indirizzo

“Alberghiero”.

Intero anno

scolastico.

Page 69: ANNO SCOLASTICO 2018/2019 · 2019-01-07 · DOCUMENTO pubblicato sul sito della scuola. 3. 2. PRINCIPALI FINALITÀ E OBIETTIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA A. S. 2018/2019 Le finalità

Pag. 69 di 79

gustativo” che conduca al

“learning by

doing”. Sviluppare

conoscenze e competenze,

animati dalla “bellezza”;

sviluppare il senso creativo,

in maniera sia istintiva che

ragionata.

GRANA PADANO Conoscere il Grana

Padano, la sua storia, le

normative che tutelano le

DOP; conoscere le azioni

svolte dai consorzi di tutela

per la difesa del prodotto di

un territorio e delle sue

tradizioni. Il progetto,

effettuato dal Responsabile

“Consorzio Grana Padano”,

prevede anche la

degustazione guidata del

prodotto a tre differenti

stagionature.

Prof.ssa Maria

BORGHI.

Docenti di

materia.

Responsabile del

“Consorzio Grana

Padano”, Sig.

Parisse.

Classi 5^ G, 5^ H;

3^ R

I quadrimestre.

LAVORARE NEI BAR

DEI LOCALI

D’INTRATTENIMENTO Corso professionale

completo di flair, working

flair e craft-flair

Coinvolgere con un corso

completo di Flair Bartending

gli studenti più interessati a

questa particolare realtà del

Settore Bar. Sviluppare

conoscenze e competenze,

animati dalla dinamicità del

Flair Bartending; sviluppare

la creatività in maniera sia

istintiva che ragionata;

specializzare lo studente

dell’Alberghiero in

quest’ambito.

Prof.ssa Marta

MARINO.

Prof. Andrea

MARSOTTO.

Esperti esterni.

Classi 2^ G, 2^ H;

2^ I ; 2^ S ; 3^ I ;

4^ I ; 5^ I

Intero anno

scolastico.

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Pag. 70 di 79

GIOVANE ED

ACROBATICO. IL BAR

DEL POLLINI Introduzione al

Bartending con nozioni di

base di working flair.

Coinvolgere gli studenti più

interessati a questa

particolare realtà del

Settore Bar, oppure alcuni

alunni con BES e con DSA

“in cerca di motivazioni

esistenziali”. Sviluppare

conoscenze e competenze,

animati dalla dinamicità del

Flair Bartending; sviluppare

la creatività in maniera sia

istintiva che ragionata;

specializzare lo studente

dell’Alberghiero in

quest’ambito.

Prof. Andrea

MARSOTTO.

ITP esterno.

Studenti

interessati delle

classi 2^ G, 2^ H;

2^ I e 2^ S; 3^ I,

4^ I e 5^ I.

Intero anno

scolastico.

UNA SANA

COLAZIONE Conoscere più

approfonditamente le sane

abitudini alimentari legate

ad una corretta

alimentazione; conoscere le

materie prime utilizzate per

la realizzazione di un

servizio di prima colazione,

approfondendo le nozioni

legate all’utilizzo delle

principali attrezzature in

uso. Acquisire competenze

specifiche nel settore della

ristorazione.

Prof. Antonio

DANISE

Prof. Pasquale

AVVISATI;

Roberto LONGOBARDI;

Prof.ssa Silvia

SASSO

Classi 1^ G e

1^ H

Intero anno

scolastico

MONDIALI DI CUCINA

IN LUSSEMBURGO

Culinary World Cup

Expogast 2018

Prof.ssa Teresa

PANIZZA

I Docenti

accompagnatori:

prof.ssa Elena

CAZZOLA; prof.

Antonio DANISE;

prof. Carmelo

FLORAMO;

Studenti

interessati e

meritevoli delle

classi 2^ R/S ; 3^

R ; 4^ G ; 4^ H ;

5^ G, 5^ H ; 5^ I

Dal 27 al 29

novembre 2018.

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Pag. 71 di 79

Viaggio professionalizzante

in occasione dei

Campionati Mondiali di

Cucina a Luxembourg, a cui

partecipa un Docente

dell’Istituto facente parte

della NIC (Nazionale

Italiana Cuochi).

prof.ssa

Donatella

MAZZA; prof.ssa

Maria Vittoria RONCAGLIONE.

5) PROGETTI ED ATTIVITÀ PROPOSTI A TUTTO L’ISTITUTO, VOLTI A

PROMUOVERE LA SALUTE ED IL BENESSERE, LA CITTADINANZA

ATTIVA ED IL VOLONTARIATO.

PROGETTO/ATTIVITÀ

RISORSE UMANE: ENTE

EROGATORE/PATROCINATORE

ED ALTRI SOGGETTI COINVOLTI

ALTRE INFORMAZIONI

PROMOZIONE DELLA

SALUTE PER LE SCUOLE

SECONDARIE DI 2°

GRADO

Guadagnare Salute con

LILT-MIUR

LILT (LEGA ITALIANA PER LA

LOTTA CONTRO I TUMORI)

Sezione Provinciale di Milano

e

MIUR

Campagna informativa di

educazione alla salute avente come

obiettivo generale quello di

promuovere il benessere psicofisico

in ambito scolastico, con preventiva

individuazione di classi target. Il

progetto si esplica in una serie di

incontri interattivi, svolti da

professionisti provenienti dal mondo

della medicina e della ricerca, del

teatro e della pubblicità, con la

possibilità per la scuola di

partecipare ad un concorso finale

che mette in competizione diversi

istituti scolastici del territorio.

PREVENZIONE DELLA

VIOLENZA DI GENERE

Associazione “Con-tatto Donna” di

Vigevano.

Incontro della durata di due ore.

Progetto per la prevenzione della

violenza sulle donne.

PREVENZIONE DEL

TABAGISMO

NO SMOKING BE HAPPY.

Fondazione Umberto Veronesi.

Tutte le classi.

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Pag. 72 di 79

PREVENZIONE

DIPENDENZE

1) INFORMAZIONI SUI

RISCHI DELLE NUOVE

DROGHE.

Centro Antiveleni Fondazione Maugeri

di Pavia.

Classi terze e quarte.

2) VISITA ALLA COMUNITÀ

“DIANOVA” DI COZZO

OPPURE INCONTRO A

SCUOLA CON EX-

TOSSICODIPENDENTI

DELLA COMUNITÀ.

3) PREVENZIONE E

CONTRASTO DEL GIOCO

D’AZZARDO

PATOLOGICO.

Comunità di recupero per

tossicodipendenti e alcolisti “Dianova”

di Cozzo.

Caritas Diocesana.

Classi quarte.

Classi del primo biennio.

PRIMO SOCCORSO

1) SCUOLA-SALVAVITA

(BLS-D)

2) BLS-D

3) MANOVRE

SALVAVITA

PEDIATRICHE

Associazione “Pavia nel cuore”.

Viene tenuto dai Docenti di Scienze

Motorie e Sportive dell’Istituto già in

possesso di qualifica di Esecutore di

BLS-D, opportunamente formati

dall’associazione.

Croce Rossa Italiana oppure Croce

Azzurra. Tenuto dai volontari

dell’associazione.

Croce Rossa Italiana oppure Croce

Azzurra. Tenuto dai volontari

dell’associazione.

Effettuato durante le ore di lezione

di Scienze Motorie e Sportive, le

tematiche affrontate da questo

progetto sono: primo soccorso;

massaggio cardiaco ed uso del

defibrillatore.

Tutte le classi.

Primo soccorso; massaggio

cardiaco ed uso del defibrillatore.

Classi terze, quarte e quinte.

Classi terze.

AFFETTIVITÀ E SESSUALITÀ

1) AFFETTIVITÀ E

SESSUALITÀ.

ASST (ex ASL) di Pavia. Già in atto da

diversi anni, il progetto prevede gli

Classi seconde.

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(Si parla di sentimenti, emozioni, affettività, ma anche di contraccezione e prevenzione).

2) PREVENZIONE INFEZIONE DA HIV e MST.

interventi di un’educatrice e di

un’ostetrica.

Policlinico San Matteo di Pavia oppure

Associazione ANLAIDS.

Classi terze, quarte e quinte.

ALIMENTAZIONE

CORRETTA E

PREVENZIONE DEI

TUMORI

1) IO VIVO SANO

Visita ad una mostra

interattiva sulla prevenzione

dei tumori attraverso una

sana alimentazione.

2) PROGETTO MARTINA

3) PREVENZIONE DEI

TUMORI A TAVOLA

Incontro con una

nutrizionista, con la

possibilità per gli studenti

dell’Indirizzo Alberghiero di

creare menù con piatti utili

per la prevenzione dei

tumori.

4) LE ARANCE DELLA

SALUTE.

Possibilità di partecipare al

banchetto di vendita delle

arance nella giornata di

prevenzione contro il cancro

a fine gennaio.

5) INCONTRO CON IL

RICERCATORE.

Fondazione Umberto Veronesi.

LION’S Club, con l’intervento di

esperti.

Cuoca/nutrizionista della LILT.

Associazione AIRC.

Associazione AIRC.

Classi del primo biennio.

Classi quarte.

Classi terze e quarte.

Tutte le classi.

Classi quinte.

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Informazioni sulle novità

inerenti alla ricerca sul

cancro, con possibilità di

visita di un laboratorio di

ricerca universitario.

6) PROGETTO

“DISFAGIA”.

Preparazione di menù per

soggetti disfagici preceduta

da un incontro teorico.

Istituto “De Rodolfi” di Vigevano.

Classi quinte (in particolare quelle

degli Indirizzi Alberghiero e Socio-

Sanitario).

CITTADINANZA ATTIVA E

VOLONTARIATO

1) CONVITTO PLANETARIO

Promozione della

cittadinanza attiva e del

volontariato.

2) CONVITTO PLANETARIO

Sostituisce il progetto “Terra

a Terra”; il suo scopo è

l’approfondimento delle

tematiche legate alla

consapevolezza di sé, alla

cittadinanza attiva e alla

promozione dell’impegno

personale nella società

attraverso attività di

volontariato o di servizio

civile e militare.

3) DONAZIONE DI SANGUE E

ORGANI.

Sensibilizzazione alla

donazione di sangue, midollo

osseo ed organi.

Caritas Diocesana.

Caritas Diocesana.

AVIS di Mortara.

Classi del primo biennio.

Classi quarte.

Classi quinte.

In aggiunta a tutte le iniziative legate alla salute e benessere, abbiamo anche l’intenzione di

procedere all’attivazione dello SPORTELLO PSICOLOGICO, destinato a tutte le classi

dell’Istituto.

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Nel paragrafo seguente vengono evidenziati i progetti che, grazie all’implementazione delle strutture

tecnologiche presenti nell’Istituto, possono trovare piena realizzazione in tutte le classi; tramite

questi progetti i Docenti hanno modo di acquisire o consolidare la padronanza degli strumenti

informatici, per una didattica inclusiva e collaborativa.

21. FONDI STRUTTURALI EUROPEI - PROGRAMMA

OPERATIVO NAZIONALE "PER LA SCUOLA - COMPETENZE E

AMBIENTI PER L'APPRENDIMENTO 2014-2020 AZIONE 10.8.1.”

Il PON “Per la scuola” è un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del sistema di

istruzione e formazione, lo strumento per dare alle scuole italiane la possibilità di accedere alle risorse comunitarie e regionali, aggiuntive rispetto a quelle rese disponibili dal Governo nazionale,

al fine di migliorare il sistema nel suo complesso. Le risorse previste da questi fondi vengono

distribuite secondo un arco temporale di sette anni e mirano al raggiungimento di obiettivi di grande rilievo quali:

➢ la prevenzione e la riduzione del fenomeno della dispersione e dell’abbandono scolastico; ➢ lo sviluppo della società della conoscenza e dell’informazione;

➢ l’ampliamento delle competenze di base e delle competenze chiave del PTOF per la scuola;

➢ il sostegno alla mobilità dei giovani e lo sviluppo degli strumenti per garantirla;

➢ l’integrazione con il mondo del lavoro (stage, accreditamento competenze, certificazione);

➢ lo sviluppo dell’istruzione permanente;

➢ la formazione dei docenti e del personale scolastico;

➢ lo sviluppo di una cultura ambientale;

➢ il miglioramento degli ambienti di apprendimento e della didattica (creazione di ambienti

multimediali, di laboratori professionalizzanti, etc.).

Questo Piano è volto, in special modo, a mettere la tecnologia al servizio della didattica, attraverso

interventi infrastrutturali che hanno come obiettivo l’innovazione tecnologica, la formazione degli insegnanti, una maggiore attenzione alle competenze degli studenti e, soprattutto, la creazione di

contesti e spazi alternativi per l’apprendimento.

In sintesi, l’adesione al PON, grazie a finanziamenti provenienti sia dall’ Unione Europea, sia dalla

Regione Lombardia, consente all’Istituto “Pollini” di realizzare ambienti digitali, aule “aumentate”

dalla tecnologia e, dunque, ambienti didattici più funzionali ed efficaci.

In particolare, il nostro Istituto ha nel frattempo realizzato un LABORATORIO LINGUISTICO

MOBILE ed incrementato il numero di videoproiettori, in modo da facilitare la condivisione del

materiale didattico anche nelle aule in cui non è installata una LIM. Oltre a ciò ci si prefigge di

facilitare ulteriormente l’accesso ai servizi online al personale e alle famiglie, incrementando le

postazioni informatiche destinate ai soggetti di cui sopra. In seguito ad un finanziamento PON si

prevede, inoltre, di realizzare, entro la fine dell’anno scolastico 2018/2019, un LABORATORIO DI

TRASFORMAZIONE DI PRODOTTI AGRICOLI ed un MICRO-BIRRIFICIO; è prevista infine la

realizzazione di un LABORATORIO DI METODOLOGIE OPERATIVE.

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Principale strumento di attuazione del PON è il Piano di Miglioramento della Scuola (PdM),

che, redatto ogni anno, rappresenta un’auto-diagnosi dei fattori di maggiore criticità sia del contesto

scolastico, sia del contesto familiare e culturale in cui vive la popolazione scolastica di riferimento.

Per la lettura per intero del PdM relativo all’anno in corso, si rimanda all’apposito DOCUMENTO

pubblicato sul sito della scuola.

22. I VIAGGI D’ISTRUZIONE E LE USCITE DIDATTICHE:

OBIETTIVI DIDATTICI ED EDUCATIVI

❖ PREMESSA

Per i dettagli si rimanda allo specifico REGOLAMENTO (contenuto in un apposito DOCUMENTO

pubblicato sul sito della scuola), di cui qui di seguito vengono sintetizzati i punti salienti.

I viaggi d’istruzione e le visite guidate sono intesi come strumenti per collegare l’esperienza

scolastica all’ambiente esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, culturali e produttivi e rientrano,

pertanto, tra le attività didattiche ed integrative dell’Istituto.

La circolare n. 291/1992 identifica quattro tipologie di attività esperibili:

❖ viaggi di integrazione culturale, che hanno finalità essenzialmente cognitive di carattere

culturale, paesaggistico e folcloristico, oppure implicano la partecipazione a manifestazioni e

concorsi;

❖ viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo, che sono finalizzati all’acquisizione di

esperienze tecnico-scientifiche di interesse per il settore di istruzione coinvolto (visite ad aziende,

tirocini turistici, partecipazione a mostre ed esposizioni di settore);

❖ visite guidate, che sono da effettuarsi nell’arco di una sola giornata e comprendono la visita a

musei, mostre e monumenti di interesse storico-artistico, nonché parchi naturali;

❖ viaggi connessi ad attività sportive, che comprendono viaggi finalizzati sia alla pratica di

specifiche specialità sportive, che escursioni all’aperto, campeggi, settimane bianche.

La programmazione e lo svolgimento dei VIAGGI DI ISTRUZIONE E DELLE USCITE DIDATTICHE

sono disciplinati da una serie di norme che sono declinate nel dettaglio nell’apposito

REGOLAMENTO. La meta dev’essere compatibile con l'azione didattica programmata e con gli

obiettivi del P.T.O.F. ed è obbligatorio, da parte del referente che lo propone, redigere un progetto

che dovrà a sua volta essere sottoposto al Collegio Docenti di ottobre per la sua approvazione. Le

uscite didattiche possono essere approvate anche nei successivi Consigli di Classe purché siano

ratificate dal Collegio Docenti e siano comunicate e segnalate con congruo anticipo.

In quanto ai CRITERI DI MASSIMA PER L’EFFETTUAZIONE DEI VIAGGI (durata, periodo, studenti

partecipanti, accompagnatori, organizzazione generale, norme per garantire la sicurezza, la tutela

e l’incolumità dei partecipanti, rendicontazione, etc.), si rimanda sempre al testo completo del

REGOLAMENTO contenuto in un apposito DOCUMENTO pubblicato, come già detto, sul sito della

scuola. Le uscite didattiche devono essere rivolte a tutta la classe; per quanto attiene ai viaggi

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d’istruzione è obbligatorio assicurare la partecipazione di almeno il 60% degli studenti componenti

le singole classi coinvolte. Gli alunni che nella pagella del primo quadrimestre abbiano avuto un voto

di condotta inferiore al sette o nel corso dell’anno scolastico siano stati sospesi non potranno

partecipare al viaggio, ma il loro numero non incide sul raggiungimento del quorum necessario. In

caso di situazione disciplinare critica della classe, il Consiglio di Classe può, motivandola, deliberare

in qualunque momento la revoca di viaggi di istruzione e/o visite guidate già approvati. Le spese del

viaggio saranno a carico dei partecipanti.

Ogni Consiglio di Classe, secondo le modalità stabilite autonomamente dal corpo docenti, è invitato

a preparare gli studenti con informazioni storico-culturali relative al viaggio d’istruzione che si

accingono a compiere. Pertanto ogni Consiglio di Classe dovrà inserire i viaggi proposti nella

programmazione annuale delle discipline coinvolte.

23. LE RISORSE STRUTTURALI:

SPAZI, STRUTTURE E SERVIZI

In quanto agli spazi, strutture e servizi, la scuola dispone di:

• un’Azienda Agraria con serre per l’attività di orticoltura e floricoltura (appezzamenti esterni al

perimetro cittadino per colture in campo aperto);

• un laboratorio di Chimica per l’analisi dei terreni e delle acque, con rilevazione dei metalli

pesanti e dei diserbanti;

• un laboratorio tecnologico per la trasformazione e valorizzazione dei prodotti;

• un laboratorio di Informatica;

• una biblioteca;

• una cucina con locale lavaggio;

• una dispensa con cella frigorifera;

• una mensa con due sale;

• una sala bar con locale preparazioni;

• un laboratorio di ricevimento;

• uno spazio per il laboratorio teatrale;

• una struttura geodetica;

• aule per l’attività di personalizzazione;

• sala medica.

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SOMMARIO

1. PRESENTAZIONE GENERALE DELL’ ISTITUTO ................................................................................................................. 2

1.1. PREMESSA ......................................................................................................................................................................................... 2 1. 2. IDENTITÀ DELLA SCUOLA .................................................................................................................................................................. 3

2. SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE ............................................................................................................................ 3

2.1. AUTOVALUTAZIONE .............................................................................................................................................................................. 3 3. FINALITÀ E OBIETTIVI ............................................................................................................................................................. 4

3. 1. PREMESSA ................................................................................................................................................................................................. 4 3. 2. PRINCIPALI FINALITÀ E OBIETTIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA ................................................................................. 4 A. S. 2018/2019 ................................................................................................................................................................................................. 4 3. 3. PRIORITÀ INDIVIDUATE DAL RAV ................................................................................................................................................. 5 3. 4. LINEE D’INTERVENTO E PROCEDURE ATTUATIVE ............................................................................................................... 6

4. INDIRIZZI E CURRICOLI ............................................................................................................................................................ 6

4. 1. INDIRIZZO: “AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, VALORIZZAZIONE ........................................................................ 7 DEI PRODOTTI DEL TERRITORIO E GESTIONE DELLE .................................................................................................................. 7 RISORSE FORESTALI E MONTANE” ......................................................................................................................................................... 7 4. 2. INDIRIZZO: “SERVIZI PER LA SANITÀ E L’ASSISTENZA SOCIALE” .................................................................................. 9 4. 3. INDIRIZZO: “ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA” ............................................................................... 12 4. 4. CORSI IeFP REGIONE LOMBARDIA ISTRUZIONE E FORMAZIONE ............................................................................... 15 PROFESSIONALE (3° livello EQF) .......................................................................................................................................................... 15

5. ORARIO DELLE LEZIONI DI TUTTI GLI INDIRIZZI DEI CORSI DIURNI E CALENDARIO SCOLASTICO

D’ISTITUTO .................................................................................................................................................................................... 22

5. 1. ORARIO DELLE LEZIONI ................................................................................................................................................................... 22 6. ISTRUZIONE DEGLI ADULTI CORSI SERALI – FAD (FORMAZIONE A DISTANZA) .............................................. 23

6. 1. PRESENTAZIONE GENERALE......................................................................................................................................................... 23 6. 2. ORARIO DELLE LEZIONI ................................................................................................................................................................... 23 6. 3. FREQUENZA ........................................................................................................................................................................................... 24 6. 4. ABBREVIAZIONE DEL CORSO DI STUDI .................................................................................................................................... 24 6. 5. IL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALIZZATO ........................................................................................................................... 24 6. 6. IL MATERIALE DIDATTICO ............................................................................................................................................................. 24 6. 7. L’ALTERNANZA SCUOLA / LAVORO ........................................................................................................................................... 25 6. 8. ATTIVITÀ INTEGRATIVE .................................................................................................................................................................. 25

7. GLI ATTORI DELL’AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA: .............................................................................................. 26

L’ ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO ............................................................................................................................................ 26

7. 1. LE RISORSE UMANE ........................................................................................................................................................................... 26 8. COMPITI E FUNZIONI DELLE VARIE FIGURE .................................................................................................................. 29

8. 1. IL DIRIGENTE SCOLASTICO ............................................................................................................................................................ 29 8. 2. I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ............................................................................................................... 30 8. 3. LE FUNZIONI STRUMENTALI ......................................................................................................................................................... 30 8.4. TEAM PER L’ANIMAZIONE DIGITALE ......................................................................................................................................... 30 8. 5. I RESPONSABILI DI INDIRIZZO ..................................................................................................................................................... 31 8.6. I REFERENTI INVALSI, ISTRUZIONE DEGLI ADULTI E INTERCULTURA .................................................................... 31 8.7. I RESPONSABILI DI DIPARTIMENTO O AREA DISCIPLINARE/ MATERIA .................................................................. 31 8. 8. I RESPONSABILI DEGLI ASSI CULTURALI / DISCIPLINARI .............................................................................................. 32 8.9. I REFERENTI PER L’ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO (UNO PER OGNI INDIRIZZO) ........................................... 33 8.10. I REFERENTI DEI PROGETTI ........................................................................................................................................................ 33 8. 11. I COORDINATORI DI CLASSE ....................................................................................................................................................... 33

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8. 12. I TUTOR DEI CORSI IeFP ................................................................................................................................................................ 34 9. GLI ORGANI COLLEGIALI ....................................................................................................................................................... 34

9. 1. IL CONSIGLIO D’ISTITUTO E LA GIUNTA ESECUTIVA ........................................................................................................ 35 9. 2. IL COLLEGIO DEI DOCENTI ............................................................................................................................................................. 35 9. 3. I CONSIGLI DI CLASSE........................................................................................................................................................................ 36 9. 4. LA CONSULTA PROVINCIALE DEGLI STUDENTI ................................................................................................................... 37

10. SERVIZI DI SUPPORTO ALLA DIDATTICA ..................................................................................................................... 37

11. ACCOGLIENZA ......................................................................................................................................................................... 38

12. PERSONALIZZAZIONE.......................................................................................................................................................... 38

13. INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI............................................................................... 39

14. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INCLUSIONE (PAI) ............................................................................................. 39

15. ORIENTAMENTO ................................................................................................................................................................... 40

16. LE COMPETENZE CHIAVE ................................................................................................................................................... 41

DI CITTADINANZA: NUOVA RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO D’EUROPA ..................................................... 41

17. COMPETENZE DI BASE DA ACQUISIRE A CONCLUSIONE DELL'OBBLIGO DI ISTRUZIONE .......................... 43

18. VALUTAZIONE ........................................................................................................................................................................ 44

18. 1. VERIFICA E VALUTAZIONE NELLE MATERIE CURRICOLARI ....................................................................................... 44 18. 2. LA VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA .................................................................................................................................... 47 19. VALUTAZIONE DEI SAPERI E DELLE COMPETENZE ACQUISITE .................................................................................... 55 DAGLI STUDENTI E DA CERTIFICARE IN ESITO ............................................................................................................................. 55 ALL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE ................................................................................................................................................................. 55

20. I PROGETTI D’ISTITUTO ..................................................................................................................................................... 59

20. 1. L’ALTERNANZA SCUOLA/ LAVORO: ILLUSTRAZIONE .................................................................................................... 59 DETTAGLIATA DEL PROGETTO .............................................................................................................................................................. 59 20. 2. GLI ALTRI PROGETTI D‘ISTITUTO ............................................................................................................................................ 61

21. FONDI STRUTTURALI EUROPEI - PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE "PER LA SCUOLA -

COMPETENZE E AMBIENTI PER L'APPRENDIMENTO 2014-2020 AZIONE 10.8.1.” ............................................. 75

22. I VIAGGI D’ISTRUZIONE E LE USCITE DIDATTICHE: OBIETTIVI DIDATTICI ED EDUCATIVI ...................... 76

23. LE RISORSE STRUTTURALI: SPAZI, STRUTTURE E SERVIZI .................................................................................. 77