Anno Scolastico 2017/2018 ESAMI DI STATO conclusivi dei...

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1 Anno Scolastico 2017/2018 ESAMI DI STATO conclusivi dei corsi di studio di Istruzione Secondaria Superiore Classe 5C - Indirizzo tecnico “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA” articolazione VITICOLTURA ED ENOLOGIA DOCUMENTO finale del CONSIGLIO DI CLASSE ( D.P.R. 323/1998 – art.5 –comma 2) a tal fine, i consigli di classe, entro il 15 maggio elaborano per la commissione di esame un apposito documento che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti... 1

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Anno Scolastico 2017/2018ESAMI DI STATO

conclusivi dei corsi di studio di Istruzione Secondaria SuperioreClasse 5C - Indirizzo tecnico “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”

articolazione VITICOLTURA ED ENOLOGIA

DOCUMENTO finale del CONSIGLIO DI CLASSE

( D.P.R. 323/1998 – art.5 –comma 2)… a tal fine, i consigli di classe, entro il 15 maggio elaborano per la commissione di esame un apposito documentoche esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti divalutazione adottati e gli obiettivi raggiunti...

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INDICE

SEZIONI del documento

pagina

1 istituto, indirizzo, percorso di studi e profilo professionale 3

2 iter curricolare del quinquennio di studi 5

3 docenti e materie di insegnamento 6

4 obiettivi /competenze/metodologie 7

5 libri di testo in adozione 8

6 griglia criteri di valutazione e voti scolastici 9

7 attribuzione dei punteggi del credito scolastico 10

8 presentazione della classe, andamento didattico-disciplinare ed attività svolte 11

9 alternanza scuola lavoro 13

10 piano delle simulazioni delle prove d’esame 14

11. relazioni finalie programmi

svolti nelleMATERIE del

quinto anno, chesono le seguenti:

biotecnologie vitivinicole, enologia, gestione dell' ambiente e del territorio, economia,estimo,marketing e legislazione, gestione dell' ambiente e del territorio, lingua e letteratura italiana, lingua inglese, storia, matematica, produzioni animali, scienze motorie e sportive, viticoltura

da pag. 15

a pag. 36

12. simulazionidelle proved’esame e

relative griglie di valutazione

I° PROVA II° PROVA III° PROVA colloquio

N° 2 simulazioniN° 2 simulazioniN° 2 simulazioni1 simulazione su adesione volontaria

da pag. 37

a pag. 64

Firme dei Docentie dei

Rappresentantidella classe

pag. 65

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1 - ISTITUTO, INDIRIZZO, PERCORSO DI STUDI e PROFILO PROFESSIONALE

L’ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “G. PENNA” assume un ruolo unico e significativo per il territorio grazie alla propria offerta formativa, che si concretizza in due indirizzi di studio : l'indirizzo professionale “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA”

c/o sede di San Damiano d'Asti l'indirizzo tecnico “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA (c/o sede di Asti), che include 2

articolazioni: 1) Produzioni e trasformazioni 2)Viticoltura ed enologiaL’articolazione VITICOLTURA ED ENOLOGIA è stata attivata presso l’Istituto “G.Penna” di Asti a partire dall’annoscolastico 2015/16, nella sola sezione C: pertanto la classe V C attuale è la sola delle tre classi quinte a sostenerel’Esame di Stato su specifiche materie vitienologiche.

INDIRIZZO e PERCORSO DI STUDI

Di seguito si descriverà sinteticamente il PERCORSO DI STUDI dell’Indirizzo tecnico “AGRARIA,AGROINDUSTRIA ed AGROALIMENTARE”, articolazione VITICOLTURA ED ENOLOGIA, che si articola suun percorso quinquennale ed è finalizzato all’acquisizione di un articolato e complesso sistema di conoscenze ecompetenze: trattasi di competenze chiave per la “cittadinanza attiva”, di competenze “trasversali” e“specifiche”.Queste ultime, basate su una formazione equilibrata e solidamente fondata sulle scienze propedeutiche (biologia,chimica, fisica…) e sull’analisi delle tecnologie di settore, possono così riassumersi: organizzazione, controllo e gestione di processi produttivi e trasformativi, in particolare di quelli legati alla

filiera vitivinicola, attività di marketing, controllo e salvaguardia di situazioni ambientali e territoriali, giudizi di convenienza economica, valutazione di beni, diritti e servizi.Il percorso, pur prevedendo t r e a r t ic o l a z i on i : “Produzioni e trasformazione dei prodotti”, “Gestione del territorio”,“Viticoltura ed enologia”, è impostato con una logica unitaria : l’unitarietà è garantita dalla coesistenza di disciplinetecniche comuni, approfondite nelle tre articolazioni, in cui acquisiscono connotazioni professionali specifiche.Ilsecondo biennio punta al consolidamento delle basi scientifiche ed alla comprensione dei principi tecnici necessariper l'interpretazione di problemi ambientali e dei processi produttivi integrati.Ampio spazio è dedicato agli aspetti organizzativi e gestionali delle aziende di settore e ai rapporti fra queste el'ambiente, alla qualità delle produzioni agroalimentari e agroindustriali, nonché ai procedimenti sulla trasparenza ela tracciabilità.Detti aspetti si sostanziano nell’impiego di tecnologie innovative in grado di consentire processi sostenibili,soprattutto per quel che riguarda gli interventi fitoiatrici, da progettare con l’integrazione fra i diversi fattori chepossono contribuire a diminuire gli impatti.Il quinto anno, attraverso una implementazione integrativa delle diverse competenze, consente una visione organica esistemica delle attività di un settore che appare sempre più multifunzionale.In tale anno si articolano competenze inerenti giudizi di convenienza e valutazione di beni, diritti e servizi, inmodo da favorire rapporti con realtà territoriali ormai orientati verso la genesi di una nuova ruralità. Nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso, le attività in aula sono integrate ed arricchite con

attività di “problem solving” svolte con i Docenti I.T.P. nelle materie di indirizzo, attività presso l’Azienda annessa alla scuola,

fasi individualizzate per ciascun studente, nell’ambito dell’Alternanza scuola-lavoro visite guidate e viaggi di istruzione

L'Istituto con i propri laboratori ( informatica, chimica, microbiologia, enologia) e l'annessa Azienda Agraria - formatada vigneto, frutteto, seminativi, bosco, serre, cantina e laboratorio di trasformazione agro-alimentare - consentono diottimizzare gli interventi didattici, integrando e completando la formale lezione in aula con adeguate attivitàlaboratoriali: ciò nella convinzione che la didattica laboratoriale, con opportuni metodi induttivi e deduttivi,

abitui gli allievi a formulare propri giudizi tecnico-economici in relazione a situazioni problematiche diverse e/o impreviste;

solleciti atteggiamenti analitici approfonditi sulla cui base definire scelte motivate; garantisca – in sostanza - un apprendimento improntato all'acquisizione di competenze, più significativo ed

efficace per la futura vita professionale.In sostanza, si cerca di fornire al diplomato strumenti idonei per un inserimento efficace nel mondo del lavoro, conun bagaglio culturale e professionale utile anche per successivi percorsi di studio o di specializzazione tecnicasuperiore.Qui pare opportuno precisare che per l’articolazione VITICOLTURA ED ENOLOGIA, dopo il diploma, è possibile un sestoanno per l’acquisizione del titolo professionale di Enotecnico.

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Gli obiettivi più generali e trasversali a tutte le materie, definiti sia nelle programmazioni specifiche dei singoliDocenti che nel P.T.O.F. consistono nel predisporre gli allievi ad essere cittadini consapevoli e partecipi, oltre chesapere affrontare problematiche più o meno complesse con un valido approccio metodologico.Tali finalità – come noto – si perseguono integrando in modo appropriato le competenze “trasversali” conquelle dei quattro assi culturali ( dei linguaggi, logico-matematico, storico-sociale e scientifico-tecnologico) equelle specifiche di indirizzo.L'area delle materie di indirizzo, in particolare, affiancandosi alle materie di area comune, è caratterizzata dallo studiodelle fondamentali discipline agronomiche, estimative ed economiche, tecnologiche e biotecnologiche connesse allefiliere agrarie, agroalimentari ed agro-industriali.

La programmazione didattica (OBIETTIVI, STRUMENTI, VALUTAZIONE) è stata definita da ogni singolodocente, ad inizio anno, inserendosi in quella più generale del Consiglio di Classe, che - a propria volta – harecepito le linee guida del Piano dell'offerta formativa di Istituto (P.T.O.F.); in seguito, è stata realizzata edadattata da ogni singolo Insegnante della classe in funzione dei tempi a disposizione, dei livelli diapprendimento e degli interessi manifestati dai ragazzi

PROFILO PROFESSIONALE

Con il conseguimento del diploma, a conclusione del percorso quinquennale, oltre alla prosecuzione degli studi si puòoperare in molteplici ambiti, che sono previsti e puntualizzati nello specifico Ordinamento dal Collegio dei Peritiagrari.

La direzione, l’amministrazione e la gestione di azienda agricole e zootecniche e di aziende di lavorazione e commercializzazione di prodotti agrari e zootecnici limitatamente alle piccole e medie aziende, ivi comprese lefunzioni contabili, quelle di assistenza e rappresentanza tributaria e quelle relative all’amminitrazione del personale dipendente dalle medesime aziende.

La progettazione, la direzione e il collaudo di opere di miglioramento fondiario e di trasformazione di prodotti agrari e relative costruzioni, limitatamente alle medie aziende, il tutto in struttura ordinaria, secondo latecnologia del momento, anche se ubicate fuori dai fondi.

La misura, la stima, la divisione di fondi rustici, delle costruzioni e delle aziende agrarie e zootecniche, ancheai fini di mutui fondiari.

I lavori catastali, topografici, cartografici e tipi di frazionamento, inerenti le piccole e medie aziende e relativi sia al catasto terreni sia al catasto urbano.

La stima delle colture erbacee ed arboree e loro prodotti, nonché dei relativi danni.

La valutazione degli interventi fitosanitari e delle operazioni colturali delle colture agricole.

La direzione e manutenzione di parchi e la progettazione, la direzione e la manutenzione di giardini, anche localizzati, gli uni e gli altri, in aree urbane.

La consulenza, le stime di consegna e riconsegna, i controlli analitici per i settori di specializzazione enotecnici, caseari, elaiotecnici ed altri; CTU e CTP nelle controversie legali

Le funzioni di perito in ordine alle attribuzioni sopra menzionate.

Assistenza tecnica ai produttori agricoli singoli ed associati.

Ricoprire il ruolo di RSPP, predisporre piani di sicurezza sul lavoro, piani di autocontrollo alimentare (HACCP).

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2- ITER curricolare del percorso quinquennale

MATERIE DELL’AREA COMUNE 1° biennio 2° biennio cl. 5 Classe I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o AA.AA. 1 1 1 1 1

TOTALE INSEGNAMENTI COMUNI 20 20 15 15 15

MATERIE con stesse unità orarie nelle 3 articolazioni1° biennio 2° biennio cl. 5

I II III IV V

Scienze integrate (fisica) 3 3

Scienze integrate (chimica) 3 3

Tecn. e tecn. di rappresentaz. grafica 3 3

Tecnologie informatiche 3

Scienze e tecnologie applicate 3

Complementi di matematica 1 1

Produzioni animali 3 2 2

TOTALE 12 12 4 3 2

MATERIE di indirizzo che si diversificano nell’articolazioneVITICOLTURA ED ENOLOGIA

2° biennio cl. 5III IV V

Produzioni vegetali 5 4Viticoltura e difesa della vite 4Trasformazione dei prodotti 2 3

Enologia 4Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 3*

Genio rurale 3 2Biotecnologie agrarie 3

Biotecnologie vitivinicole 2*Gestione dell’ambiente e del territorio 2

* ricorrendo alla flessibilità ed autonomia previste dalla vigentenormativa e con riferimento ai prospetti orari del sett.TECNOLOGICO

Ind.AGRARIA, AGROINDUSTRIA ED AGROALIMENTARE,(alleg. B – reg. D.Lg.112/2008 e Lg 133/2008),

il Collegio Docenti ha deliberato di aggiungere 1 h settimanale diECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE, riducendo a

2 h settimanali BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE

TOTALE ore

13 14 15

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3 DOCENTI e MATERIE di insegnamento

DocenteMateria

BRUZZONE DANIELE MATEMATICA

BURDESE MARCO RELIGIONE CATTOLICA

CANTATORE ROBERTA VITICOLTURA

CITINO MARIA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA/STORIA

DEMARIA ANGELO GEST. AMBIENTE E TERRITORIO/ECON,ESTIMO,MARK E LEGISL

LETO MASSIMO SOSTEGNO

MAZZUCCO MAURIZIA ENOLOGIA/BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE

MONTERSINO SILVIA LINGUA INGLESE

PERTUSIO DAVIDE SOSTEGNO

PIOTTI DANIELE (ITP) ENOLOGIA/BIOTECNOLOGIE AGRARIE

PRUDENTINO ANGELO VITICOLTURA

RIVOIRA PIERO PRODUZIONI ANIMALI

SALONNE COSIMO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

SECCO SERGIO (ITP) PRODUZIONI ANIMALI

SICCARDI MARCO (ITP) GESTIONE DELL' AMBIENTE E DEL TERRITORIO/SOSTEGNO 4

VITELLARO GIUSEPPINA SOSTEGNO

I Docenti Insegnanti Tecnico Pratici, all’inizio dell’anno scolastico, hanno concordato con il rispettivo Collega co-docente le linee della propria programmazione, in funzione degli obiettivi formativi, della stagionalità delle attivitàpresso i vigneti dell’Azienda annessa all’Istituto e delle esigenze organizzative della Cantina.

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4 - OBIETTIVI /COMPETENZE/METODOLOGIE

Il Consiglio di Classe, ad inizio anno scolastico, sulla base di quanto gli alunni hanno dimostrato negli anni precedenti- sia a scuola che nei rispettivi percorsi di alternanza scuola-lavoro – e di proprie considerazioni sul fondamentale ruoloeducativo della scuola, in un’ottica di cittadinanza attiva, ha puntualizzato OBIETTIVI e COMPETENZE . l’acquisizione della capacità di comunicare (capire e farsi capire nella comunicazione orale e scritta); la consapevolezza dei propri diritti e doveri; l’autonomia di pensiero ed il senso critico; il senso di responsabilità e la coerenza; la capacità di incidere sulla realtà la flessibilità nel sociale e nel mondo del lavoro.

Le COMPETENZE didattico - educative “trasversali”, che la scuola ha cercato di fornire agli allievi, nel corso del percorso quinquennale sono riassunte di seguito:

assumere un atteggiamento positivo, consapevole e responsabile nei confronti della scuola, vissuta come percorso di crescita, come “gruppo classe”, come istituzione basata su diritti e doveri di tutti;

sviluppare la propria personalità come processo di maturazione dell’identità e della progettualità individuale; potenziare il metodo di studio e di lavoro rendendolo autonomo, sistematico, ed efficace; ampliare e consolidare le competenze linguistiche, potenziando l’uso dei linguaggi delle discipline tecniche e

della lingua straniera; acquisire/sviluppare le capacità logiche di analisi e sintesi, nonché quelle di consapevolizzare il proprio sapere

nelle diverse discipline approfondite durante tutto il percorso

Contestualmente, anche facendo riferimento agli ambiti di inserimento post-diploma, sono stati individuati obiettivi e

competenze didattic o educative correlate all’area di indirizzo , che – in parte - sono comuni a tutti i percorsi che

portano al Diploma di Perito in AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA , in parte sono più specifici

dell’articolazione VITICOLTURA ed ENOLOGIA.Al termine del corso l'allievo/a dovrebbe essere in grado di:

organizzare e gestire i processi produttivi nel settore vegetale e animale ponendo attenzione alla qualità dei prodotti e alla tutela dell'ambiente

intervenire in aspetti che riguardano la gestione del territorio ponendo particolare attenzione agli equilibri ambientali ed idrogeologici (che riguardano la relazione tra le acque e il terreno)

contribuire alla realizzazione di processi vegetali e animali ecosostenibili controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico e igienico

gestire il corretto smaltimento e riciclaggio dei rifiuti compilare documenti contabili, fare preventivi e consuntivi economici

esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi fare/interpretare rilievi topografici ed eseguire alcune fondamentali operazioni catastali

promuovere e commercializzare prodotti agrari e agroindustriali rilevare i capitali aziendali dal punto di vista contabile attraverso lo studio e l'analisi dei bilanci e degli indici di

efficienza

Per quanto concerne obiettivi/competenze e contenuti trattati nell'ambito di ogni disciplina , si rimanda alle singole

programmazioni allegate al presente Documento del Consiglio di Classe .

NELL' ARTICOLAZIONE " VITICOLTURA ED ENOLOGIA " IL DIPLOMATO AVRÀ MAGGIORI

COMPETENZE RISPETTO ALL’ ORGANIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI VITIVINICOLE, TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI DEL SETTORE

METODOLOGIE e strumenti d’insegnamento adottati lezione frontale per l’introduzione e la spiegazione di nuovi argomenti; lezione interattiva per approfondire e cogliere gli eventuali collegamenti interdisciplinari; lettura e analisi attenta di testi di vario tipo gradualmente più impegnativi; lavoro di gruppo; spettacoli cinematografici, visite guidate a musei e mostre; conferenze su temi specifici; attività operative e laboratoriali, sia presso l’Istituto Agrario che sul territorio nell’ambito dell’alternanza

scuola lavoro

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5 - LIBRI DI TESTO IN ADOZIONE (si riporta di seguito l’elenco ufficiale pubblicato sul sito internet dell’Istituto)

Per la materia GESTIONE AMBIENTE E TERRITORIO, non essendo stato adottato il libro di testo, i Docenti hanno supportato le lezioni con attività pratiche aziendali, appunti, schemi e riferimenti informatizzati.

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6 - GRIGLIA CRITERI DI VALUTAZIONE e VOTI SCOLASTICI

I criteri generali per la valutazione, stabiliti dal Collegio Docenti, sono stati recepiti dal Consiglio di Classe, approvatidal Collegio dei Docenti e inseriti nel Piano dell'Offerta Formativa .

La griglia di valutazione seguente riassume tali criteri, adottati nelle varie materie sia per le prove scritte sia per leprove orali.

VOTO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

1 Gravem

. Insufficiente

Nessuna Nessuna Nessuna2 Gravemente errate, espressione

sconnessaNon sa cosa fare Non si orienta

3 Conoscenze frammentarie/grav.lacunose

Applica le conoscenzeminime solo se guidatoma con gravi errori

Compie analisi errate, nonsintetizza, commette errori

4 Conoscenze carenti, con errori ed espressione impropria

Applica le conoscenzeminime solo se guidato

Qualche errore, analisiparziale, sintesi scorretteInsufffic

5 Conoscenze superficiali, improprietà di linguaggio

Applica autonomamente le minime conoscenze, con qualche errore

Analisi parziali, sintesi imprecise

6Conoscenze complete manon approfondite,esposizione semplice, macorretta

Applica autonomamente ecorrettamente le conoscenze minime

Coglie il significato di semplici informazioni, analisi corrette, gestione di semplici situazioni nuove

Sufficiente

7 Soddisfacente / buono

Conoscenze complete, se guidato sa approfondire, esposizione corretta conproprietà linguistica

Applica autonomamente leconoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezione

Coglie le implicazioni,compie analisicomplete e coerenti

8 Conoscenze complete con qualche approfondimento autonomo, esposizionecorretta con proprietà linguistica

Applica autonomamente le conoscenze anche aproblemi più complessi, in modo corretto

Coglie implicazioni,correlazioni, conimprecisioni,rielaborazione corretta

9 Molto buono / O

ttimo

Conoscenze complete, conapprofondimento autonomo, esposizionefluida con utilizzo del linguaggio specifico

Applica in modo autonomo e corretto, anche a problemi complessi, le conoscenze,quando guidato trova soluzioni migliori

Coglie implicazioni, compie correlazioni esatte e approfondite,rielaborazione corretta, completa e autonoma

10 Conoscenze complete approfonditee ampliate,esposizione fluida con utilizzo di un lessico ricco e appropriato

Applica in modo autonomo e corretto le conoscenze anche a problemi complessi, trovada solo le soluzioni migliori

Sa rielaborare correttamente eapprofondire in modo autonomo e critico situazioni complesse

Per gli alunni con Bisogni educativi speciali (BES), la valutazione viene modulata ed adattata secondo quanto previsto neirispettivi PEI (alunni con disabilità - Lg 104/1992) e PDP (alunni con Disturbi evolutivi specifici o in condizione diDisagio).

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7 - ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI DEL CREDITO SCOLASTICO

Mentre il credito scolastico deriva dal profitto scolastico dello studente (medie dei voti degli ultimi tre anni), il creditoformativo (che può concorrere ad accrescere il punteggio complessivo di ammissione all'Esame di Stato) considera leesperienze maturate al di fuori dell’ambiente scolastico, in coerenza con l’indirizzo di studi e debitamentedocumentate.

Criteri per l’attribuzione del credito scolasticoIl credito scolastico, a partire dalla classe terza, è assegnato in sede di scrutinio finale in base alla media dei voti e nelrispetto di alcuni indicatori, stabiliti dalla vigente normativa.Alla media dei voti (incluso il voto di condotta) corrisponde una fascia di punteggio come indicato nella tabella

seguente:

Media dei voti CREDITO SCOLASTICO

Primo anno Secondo anno Terzo annoM=6 3-4 3-4 4-56 < M 7 4-5 4-5 5-67 < M 8 5-6 5-6 6-78 < M 9 6-7 6-7 7-89 < M 10 7-8 7-8 8-9

Al fine di attribuire il punteggio, nell'ambito di ogni singola banda, il Consiglio di Classe assegna il credito scolasticoesaminando l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo, lapartecipazione alle attività complementari e integrative proposte dall'Istituto (visite guidate, viaggi d'Istruzione,attività aziendali), la presenza di eventuali debiti formativi . In questo caso, per gli alunni di III e IV per i quali agiugno si sospende il giudizio per la presenza di Debiti formativi, il Consiglio di Classe assegna il punteggio nelsuccessivo scrutinio finale, tenuto conto sia del numero di debiti che dell'andamento delle prove di recupero.

Crediti formativiIl punteggio del credito scolastico può essere integrato – sempre all'interno della banda di oscillazione suddetta – percrediti formativi maturati in seguito a partecipazione continuativa e documentata a: stages, attività di volontariato,attività culturali e sportive.

Attribuzione del voto sulla condottaCon la C.M. 47 - 05/ 2009, la valutazione del comportamento concorre alla determinazione della media dei voti.La valutazione del comportamento non è dato solo dalla presenza o assenza di elementi di disturbo, ma da una serie di“voci” a cui fare riferimento nel costruire il giudizio dello studente. La tabella “valutazione condotta” riporta gli indicatori utilizzati dai docenti nel Consiglio di classe. Il D.M. 5 del16/1/09 art.4 indica i criteri e le indicazioni per l'attribuzione di una votazione insufficiente. Sulla base dellanormativa l’insufficienza (voto 5) comporta la non ammissione alla classe successiva e all’Esame di Stato.

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8 - PRESENTAZIONE DELLA CLASSE – ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE ED ATTIVITÀ SVOLTE

PRESENTAZIONE La classe è composta da 17 allievi, tutti ragazzi provenienti dalla quarta dell’anno precedente. All’interno del gruppoclasse, si rileva:

un alunno con programmazione differenziata che NON sosterrà l’Esame di Stato un alunno che - con una programmazione semplificata – sosterrà l’Esame di Stato alcuni studenti con DSA, per cui è stato redatto un Piano didattico personalizzato con l’indicazione di modalità

e strumenti compensativi e/o dispensativi.Nel passaggio dalla seconda e alla terza classe, la classe si è formata raggruppando i soggetti interessati al percorsodell’articolazione vitivinicola, provenienti da diverse classi seconde e da ambiti territoriali varii della Provincia di Asti:ciò ha determinato all’inizio problematiche relazionali all’interno del gruppo classe, che - fino alla metà dello scorsoanno scolastico – si sono manifestate insieme ad alcune criticità nel comportamento di qualche studente. Pur nei limitidel rispetto personale e dei ruoli, alcuni ragazzi assumevano atteggiamenti di disinteresse e/o scarso impegno nelleattività svolte sia in aula che in Azienda, con ritardi e/o assenze frequenti: la conseguenza in alcune situazioni è stata lanon promozione, in altre il raggiungimento di risultati globali appena sufficienti.

ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE Il gruppo attuale si è consolidato a partire dalla fine del quarto anno, raggiungendo una certa capacità di autocontrollo,ma dal punto di vista didattico si rileva una notevole difformità nei risultati di profitto delle varie materie.

Pochi studenti dimostrano interesse per le attività svolte in classe, con contegno responsabile e maturo; perquesti soggetti, quando la partecipazione all’attività didattica è stata supportata da un corretto metodo dilavoro, si sono raggiunti un buon livello di conoscenze e competenze, con risultati scolastici soddisfacenti o -addirittura – eccellenti.

Per molti altri ragazzi, mancando o l’impegno o un adeguato metodo di studio, i risultati non sono andati oltrela sufficienza.

Per una piccola frazione di alunni – infine – si sono rilevati talvolta atteggiamenti poco conformi, con ritardiripetuti nell’ingresso a scuola, molte assenze, disturbo alle lezioni, reazioni inopportune ai richiami deiDocenti. Tutto questo, che possiamo interpretare come “livelli di partecipazione ed impegno discontinui e/olimitati”, se correlati anche a studio discontinuo e superficiale, ha determinato esiti scolastici insoddisfacenti einsufficienze in alcune materie.

La 5C ha preso parte alle manifestazioni e alle attività extrascolastiche proposte, dimostrando un accettabile livello diinteresse e il coinvolgimento di quasi tutti gli studenti. La frequenza alle lezioni è stata regolare per la maggior parte della classe, ma alcuni – come sopra accennato - hannomaturato un consistente numero di ore d’assenza. I rapporti scuola-famiglia sono sempre stati buoni; i genitori hannomanifestato interesse e attenzione verso la vita scolastica dei loro figli, prevalentemente in occasione degli incontrigenerali con gli insegnanti. Per gli studenti BES, si rimanda al fascicolo individuale riservato.Tutti gli alunni della classe, a partire dall’anno scolastico 2015/2016, hanno effettuato attività di “ALTERNANZASCUOLA LAVORO” presso Aziende agricole, agroindustriali, di servizio ed Enti; i Docenti “tutors” - incollaborazione con i rispettivi “tutors” aziendali, hanno seguito i ragazzi nel corso delle attività e espresso al terminedelle stesse un giudizio valutativo, che globalmente si può dire positivo: infatti, si possono sottolineare per quasi tutti iragazzi:

impegno, puntualità negli orari e regolare partecipazione discrete capacità organizzative nel lavoro determinazione nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Si è sostenuto l’apprendimento con recupero curricolare sfruttando il 20% dell'orario disponibile e con attività extra-curricolare di potenziamento. Si è fatto ricorso a diverse tipologie di verifiche scegliendo di volta in volta lo strumentopiù adatto al tipo di obiettivo previsto e funzionale alle prove oggetto di esame: prove oggettive, questionari, rispostesingole, colloqui. Gli elementi che i singoli Docenti hanno valutato per esprimere un giudizio complessivo su ognisingolo alunno sono stati: il comportamento, i livelli di partenza, i risultati delle prove, il raggiungimento degli obiettivigenerali, l’impegno.

Di seguito si riportano i giudizi delle diverse materie, ripartiti in aree disciplinari:Area linguistico-umanistica e storico-sociale: parte della classe ha raggiunto sufficienti capacità di produrre testi conlinguaggio corretto, lessico abbastanza ampio e apporti critici personali. Solo in qualche caso i risultati possono dirsibuoni o ottimi. Per quanto riguarda l’applicazione nello studio, l’attenzione e la partecipazione, solo un piccolo gruppodi allievi si è distinto per costanza e continuità, conseguendo buoni risultati; la parte restante ha riportato valutazionisufficienti. Simili considerazioni si possono fare per storia.Per quanto riguarda la lingua straniera, un piccolo gruppo ha raggiunto discrete capacità di produrre testi con linguaggiocorretto e adeguato lessico tecnico, grazie alla discreta preparazione di base e all’impegno costante, mentre parte dellaclasse non è sempre in grado di produrre testi accettabili a causa di carenze nella preparazione di base e di frequenza eimpegno limitati e saltuari.

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Area logico-matematica: nel corso del quinquennio è stato possibile affrontare con profitto quasi tutti gli argomentiprevisti dalle linee guida per il corso di studio. Per poter colmare le lacune evidenziate durante il percorso da parte dimolti allievi è, però, stato necessario trascurare alcuni argomenti specifici; in particolare durante il quinto anno,dovendo riprendere integralmente lo studio delle funzioni reali, l’Unità didattica relativa al calcolo integrale si è limitataad affrontare i temi principali. L'impegno non è risultato costante e produttivo da parte di tutti gli studenti, per cui laclasse ha potuto raggiungere una preparazione coerente con il ciclo di studi, ma maggiormente di natura applicativa epoco teorica. Soltanto una parte degli studenti risulta, invece, possedere una preparazione completa e supportata da unaadeguata autonomia nell’applicazione.

Area tecnico-scientifica: in questo ambito i risultati della classe sono stati eterogenei. Un piccolo gruppo, con adeguatecapacita di apprendimento, basati su processi di astrazione, intuizione e deduzione ha conseguito risultati apprezzabiliin tutte le discipline di indirizzo. La restante parte da un lato per l'approccio superficiale e/o settoriale ad alcune materie,dall'altro per un metodo di studio basato sulla semplice lettura e ripetizione del testo, ha conseguito risultati appenasufficienti o inadeguati rispetto agli obiettivi prefissati.

ATTIVITÀ SVOLTE (integrative ed extracurriculari)

Al fine di educare ad una cittadinanza più etica e consapevole, nonché per ampliare ed integrare conoscenze ecompetenze tecniche, la classe ha preso parte a diverse iniziative edattività, sia all’interno dell’Istituto che presso enti ed aziende del territorio. Di seguito, sono elencate le principali:

Orientamento in uscita: partecipazione alla Giornata di Orientamento presso l’Università di Asti VISITE GUIDATE: Azienda Vitivinicola “Castel del Poggio” di Zonin (Portacomaro); Distilleria “Bosso” a

Cunico (AT); Azienda produttrice di Botti in legno “Gamba” a Castell’Alfero (AT); Cascina “Castlèt” ,Azienda vitivinicola di Costigliole d’Asti (AT); Azienda cerealicola-zootecnica “F.lli Oria” di Savigliano(CN); Manifestazione “Vinitaly” a Verona.

VIAGGIO DI ISTRUZIONE: Germania (zona agricola del Reno, Boppart, Koblenza,Francoforte e Friburgo): INCONTRI E CONVEGNI su temi vitivinicoli, alcuni su adesione volontaria perché in orario extra-

curricolare; ATTIVITA’SPORTIVE DI ISTITUTO, inserite nel Progetto ministeriale “Settimana dello Sport” e TORNEI

DI ISTITUTO E PROVINCIALI ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (A.S.L.), iniziata nel corso dell'a.s. 2015/2016, anno

dell'introduzione del nuovo provvedimento all'interno del percorso scolastico. In base alle normative (Lg. 107del 2015) , la classe ha praticato con esito proficuo 200 ore di attività durante il terzo anno di corso, 150 ilquarto e 50 ore circa durante l'anno scolastico in corso. Gli alunni sono stati impegnati e tutti singolarmenteinseriti in attività inerenti l'ambito del corso di studi, riportando esperienza pratiche e costruttive dal riscontropositivo. Riguardo alla valutazione, in coerenza a procedure e criteri approvati nell'ambito del CollegioDocenti e del Consiglio di classe, il giudizio è formulato dai rispettivi “tutors” aziendali sulla base delleattitudini comportamentali, relazionali, organizzative e professionali (puntualità, disponibilità all’ascolto,capacità di lavorare in gruppo e rispettare i ruoli, apprendimento, ecc…); il giudizio è poi convertito in unincremento della media voti e quindi ha rilevanza sul punteggio del credito scolastico.

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9 – ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (breve relazione)

Attività

Le attività sono state svolte nel rispetto di quanto deliberato dagli organi collegiali. Tutte gli argomenti trattati durante leore di alternanza si sono inseriti perfettamente nella programmazione delle singole discipline di indirizzo. Ogni alunno,nell’arco del triennio ha avuto la possibilità di frequentare diversi ambienti lavorativi, si sono verificati piccoli insuccessima nella maggior parte dei casi gli studenti si sono integrati perfettamente con l’ambiente lavorativo raggiungendo conprofitto gli obbiettivi individuati nel progetto formativo.Per gli alunni con disabilità, i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro nell’ambito della disabilità hanno coinvolto nell’ulti-mo triennio dell’Istituto Tecnico Agrario di Asti il 51% degli studenti disabili mentre nell’Istituto Professionale Enoga-stronomico l’80%. Nell’anno scolastico 2017/2018, nella classe V C entrambi i ragazzi con disabilità hanno svolto percorsi di alternanzascuola lavoro volti a migliorare ed acquisire micro-professionalizzazioni e valorizzare le competenze sociali in ambientilavorativi protetti.

Organizzazione

Tutti i ragazzi sono stati seguiti nello svolgimento dei percorsi dal Tutor Scolastico e dal Tutor Aziendale. Attraverso lapiattaforma di gestione ASL, i Tutor sono in grado di restare aggiornati in tempo reale sulle attività svolte dallo studente equesto permette di poter intervenire in tempi decisamente brevi al fine di risolvere eventuali criticità emerse durante larealizzazione del percorso.Il ragazzo procede giornalmente con la timbratura dell’orario di servizio e con la redazione del diario di bordo. Quest’ulti-mo mezzo indispensabile per permettere un costante ed attento monitoraggio dal ragazzo.Il tutor Aziendale oltre ad aver preso parte alla programmazione del progetto formativo, ha anche seguito lo svolgimentodelle attività programmando delle visite aziendali.

Documentazione Prodotta

Alla Commissione dell’Esame di Maturità 2018 verrà messo a disposizione il “portfolio” di ogni singolo alunno. Un rias -sunto dei percorsi svolti nel triennio, che permetterà di poter tracciare ed approfondire le tappe del percorso svolto. L’alunno potrà esporre oralmente le tappe più importanti della sua alternanza triennale, mettendo a disposizione una pic-cola relazione che conterrà l’autoanalisi delle competenze iniziali che l’alunno riteneva di avere in classe terza e una bre -ve relazione su quello che invece ritiene di aver appreso dal termine dei percorsi.

Il portfolio sarà composto dai seguenti documenti e certificazioni fornite dall’Istituto: Schema riassuntivo dei percorsi svolti con le relative ore, Eventuali corsi svolti nell’arco del triennio, Certificazione delle valutazioni ottenute per singolo percorso, Fotocopia di eventuali attestati di corsi riconosciuti, Breve tesina descrittiva delle competenze iniziali e finali.

Valutazione

La normativa vigente in materia tratta l’argomento valutazione dell’ASL, in modo superficiale, lascia un buon margineoperativo e una buona autonomia alle varie strutture scolastiche. La valutazione dei percorsi in assenza quindi di indica-zioni chiare è stata ideata, decritta e recepita positivamente sia dal Collegio dei Docenti che dai Consigli di Classe. Il pun-teggio attribuito al termine delle attività aziendali (da 12 a 60) attraverso una tabella di conversione ci ha permesso di ot-tenere un incremento di media scolastica (max 1 punto). L’incremento della media ha permesso di spalmare in modo equo le valutazioni su tutte le discipline, come prescritto dal -la norma e senza dover attribuire pesi diversi a seconda della materia e degli argomenti affrontati. La scheda di valutazione mira ad ottenere feedback da parte dell’azienda, tenendo in considerazione sia le competenze dibase che quelle trasversali che intervengono nella formazione globale del ragazzo in alternanza Scuola-Lavoro. Al termine dei percorsi si procederà al rilascio della certificazione come previsto dalle linee guida ministeriali e dellecompetenze con standard di certificazione europea.

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9 - SIMULAZIONI PROVE D’ESAME e indicazioni per lo svolgimento del colloquio(si allegano nell'ultima parte del presente documento i testi delle prove e le relative griglie di correzione)

Il Consiglio di classe, congiuntamente a quello delle classi V A e V B , considerando l’importanza delle prove simulate in vista di un ripasso generale delle materie ribadito che la finalità della terza prova d'Esame è quella di accertare il livello di preparazione interdisciplinare

e pluridisciplinare dei candidati, preso atto della normativa in materia di “terza prova scritta ”, dei vincoli imposti dal calendario scolastico e

dall'orario curricolare settimanale,ha deliberato la Pianificazione puntuale delle simulazioni (come da prospetto di seguito riportato), con le rispettive datee modalità.

DATA ORARIOPROVA

MATERIA/E TIPOLOGIA

PROVAMERCOLEDI

14/03/2018TUTTA LA MATTINATA

( H 8.30 - 13.30)I ITALIANO MINIST.

LUNEDI26/03/2018

2 H ( H 10.00 - 12.00) III

INGLESE ENOLOGIA

PROD. ANIM.MATEMAT

PER OGNI MATERIA TIPOLOGIAMISTA (B+C):

2 QUESITI A RISPOSTA SINGOLA (MAX 8 RIGHE) +

5 DOMANDE A RISPOSTAMULTIPLA

GIOVEDI05/04/2018

TUTTA LA MATTINATA( H 8.30 - 13.30)

II VITICOLTURA MINIST.

VENERDI20/04/2018

TUTTA LA MATTINATA( H 8.30 - 13.30)

I ITALIANO MINIST.

MARTEDI08/05/2018

2 H ( H 10.00 - 12.00) III

STORIA GEST. A. T.

BIOTECN VIT EC- ESTIMO

PER OGNI MATERIA TIPOLOGIAB:

3 QUESITI A RISPOSTA SINGOLA (MAX 8 RIGHE)

VENERDI25/05/2018

TUTTA LA MATTINATA( H 8.30 - 13.30)

II VITICOLTURA MINIST.

MERCOLEDI 06/06/2018

POMERIGGIO( H 15.00 - 17.00)

COLLOQUICOMMISSIONI

MISTE

Relativamente alle modalità di svolgimento del colloquio tutti gli Insegnanti della classe - ed il sottoscritto Docentecoordinatore in particolare - hanno puntualmente riferito agli studenti tempi, modalità, valutazione. In dettaglio, si è piùvolte ripetuto che il colloquio dell’Esame di Stato, con tempi variabili da 45 minuti ad un’ora a seconda anche della“fluidità” delle diverse fasi:

1) dovrebbe/potrebbe iniziare con un argomento o con la presentazione di ricerche e progetti o di esperienzerelative all’ambito professionale, anche in forma multimediale, scelti dal candidato;

2) proseguirà su argomenti, proposti dalla Commissione al candidato, attinenti le diverse discipline, raggruppate peraree disciplinari, aventi interesse pluridisciplinare e riferiti ai programmi ed al lavoro didattico dell’ultimo annodi corso; attraverso criteri predefiniti e correlata griglia di valutazione, i Commissari tenderanno ad accertare lapadronanza della lingua e la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite collegando le varie argomentazioni,nonché di discutere ed approfondire sotto vari profili i diversi argomenti.3)

4) si concluderà con la discussione degli elaborati relativi alle prove scritte.

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RELAZIONI E

PROGRAMMI SVOLTI

nelle singole materie del quinto anno

MATERIE pagina

16BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE/ENOLOGIA 17ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE/GESTIONE AMBIENTE E TERRITORIO

22LINGUA E LETTERATURA ITALIANA/STORIA

27LINGUA INGLESE

29MATEMATICA

31PRODUZIONI ANIMALI

33SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

35VITICOLTURA

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BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLEdocenti : proff. Mazzucco Maurizia - Piotti Daniele (ITP)

ENOLOGIAdocenti : proff. Mazzucco Maurizia - Piotti Daniele (ITP)

BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE Libro di testo: A.CAVAZZA – V. TINI- C. ZAMBONELLI - “MICROBIOLOGIA ENOLOGICA IN LABORTATORIO” – REDAOre annue: previste 66 (2 settimanali); svolte fino al 9 maggio 2018: 52; da svolgere: 6 - Tutte le ore sono in copresenza

Argomenti svolti:

- microrganismi degli alimenti e nel vino;- i mezzi nutritivi; funzioni, classificazioni;- sterilizzazione e pastorizzazione;- carico microbico;- i lieviti: classificazione, esigenze nutrizionali, sviluppo, fermentazione alcolica e malo-alcolica;- batteri: classificazione, esigenze nutrizionali, sviluppo, batteri lattici, batteri acetici;- lieviti selezionati: caratteristiche tecnologiche ed enologiche;- uso di lieviti secchi attivi.

Attività svolte in cantina:- prove di fermentazione;- inoculo di lieviti selezionati;- coltivazione di batteri acetici.

Attività svolte in laboratorio:- preparazione campioni ed osservazioni al microscopio;- preparazione vetrini e visione di lieviti e batteri.

Materia: ENOLOGIALibri di testo: P.CAPPELLI – V. VANNUCCI “ENOLOGIA” – ZANICHELLI Ore annue previste: 132 (4 settimanali); svolte fino al 9 maggio 2018: 102; da svolgere: 12 - Tutte le ore sono in copresenza

Argomenti svolti:- prime trasformazioni dell’uva, vendemmia, trasporto, operazioni meccaniche sulle uve;- composizione chimica del mosto;- correzione del mosto su: tenore zuccherino, acidità, sostanze azotate;- uso del diossido di zolfo in enologia;- processi fermentativi del mosto;- vinificazione in rosso;- particolari vinificazioni in rosso: termo-vinificazione e macerazione carbonica;- vinificazione in bianco;- composizione chimica del vino;- correzione del vino;- filtrazione, stabilizzazione e chiarifica del vino;- difetti ed alterazioni del vino;- invecchiamento del vino;- vini spumanti: metodo classico (Champenois) e metodo Charmat (Martinotti).

Attività svolte in cantina:- prove di fermentazione;- inoculo di lieviti selezionati;- imbottigliamento di prodotti fermi;- rifermentazione e sboccatura con metodo Classico;- coltivazione di batteri acetici.

Attività svolte in laboratorio:- ripasso sull’uso corretto e conoscenze degli aspetti sulla sicurezza delle attrezzature di laboratorio;- preparazione campioni per analisi chimiche;- analisi chimiche di determinazione: zuccheri tramite densità e rifrattometri, acidità totale e volatile, pH, alcol

tramite ebulliometro e distillazione; anidride solforosa totale e libera.

Asti, 9 maggio 2018 I DOCENTI ………………………………………….

i Rappresentanti di Classe: …………………………… ……………………………

16

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ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

docente : prof. Demaria Angelo

GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO

docenti : proff. Demaria Angelo - Siccardi Marco

MATERIA

ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

unità orarie settimanali: 3

unità orarie

previste

unità orarie

totali alladata attuale

(09/05/2018)da inizio

annoscolastico

unità orarie

attese dal 10/05/2018

a fine anno scolastico

99 83 13

MATERIA

GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO

unità orarie settimanali: 2

unità orarie

previste

unità orarietotali alla

data attuale

(09/05/2018)

da inizioanno

scolastico

unità orarie

attese dal 10/05/2018

a fine anno scolastico

66 48 8

OBIETTIVI didattici, educativi e formativi e CONSIDERAZIONI SUI RISULTATI CONSEGUITI

Gli obiettivi più generali e trasversali alle varie discipline di indirizzo degli ultimi anni di corso, che si concludono con

l’Esame di Stato ed il Diploma, si possono identificare con l’acquisizione, l’approfondimento ed il rafforzamento di tuttequelle conoscenze, abilità e relative competenze che gli consentiranno:

… di affrontare con consapevolezza del proprio ruolo ed adeguata autonomia decisionale le problematiche connesse

alla gestione delle attività agricole ed agro-industriali del nostro territorio;

… di formulare motivati giudizi di valore su beni rustici, diritti e servizi ad essi collegati;

… di proseguire più agevolmente gli studi in Corsi post-diploma, Corsi di Laurea,ecc… oppure di avviarsi alla

libera professione;

… di autoaggiornarsi od autoformarsi, essendo ciò sempre più necessario, durante la loro successiva attività

lavorativa.

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Volendo analizzare i risultati conseguiti dalla classe nelle materie in questione, è possibile – a nostro avviso – rilevarediversi livelli di apprendimento, di impegno e di profitto.

- Una parte dei ragazzi è dotata di elevate e/o adeguate capacità di apprendimento, basate sull’intuizione o su

percorsi deduttivi : tuttavia, solo una frazione di questi ha dimostrato reale interesse e costante impegno nel seguire“attivamente” le lezioni in entrambi le materie, così da raggiungere risultati scolastici oltre il voto “7”; la restante parte -

evidenziando un approccio più superficiale e/o settoriale ad alcune tematiche ed attività, soprattutto nell’ambito delladisciplina estimativa – ha conseguito valutazioni complessivamente inferiori alle loro potenzialità e spesso, in “economia,

estimo, marketing e legislazione” non oltre la stretta sufficienza.

- In questo contesto, alcuni alunni, anche se talvolta hanno cercato di impegnarsi, hanno appreso concetti e

nozioni tecniche della disciplina estimativa attraverso uno studio “meccanico”, limitato cioè, alla lettura-ripetizione deltesto, con risultati non sufficienti e parziale raggiungimento degli obiettivi didattici. Infatti, per acquisire competenze vere

e proprie è indispensabile la capacità di astrazione (cioè il “fare delle ipotesi” partendo dalla realtà), oltre alla costanteelaborazione critica dei contenuti di base ed alla consapevolezza che i quesiti di stima implicano spesso più di un

percorso risolutivo.

- Da rilevare, da ultimo, che tanto inizialmente quanto “in itinere” si sono manifestate in alcuni ragazzi difficoltà

correlate alle lacune nelle conoscenze e competenze tecniche ed economiche di base, che rappresentano importanti pre-requisiti per affrontare lo studio dell’estimo.

Nel corso dell’anno scolastico, considerato che

1. in conseguenza del limitato consenso della classe ai nostri ripetuti solleciti per un'attività più intensa e dellariduzione (nel nuovo ordinamento) delle ore curricolari da 5 a 3 settimanali, alcuni argomenti del

programma sono stati appena “toccati”, altri sono stati sviluppati senza potervi dedicare esercitazioni e/ofasi di ripasso,

2. nelle ultime verifiche parecchi allievi hanno confermato lacune ed incertezze nella materia estimativa, conrisultati scolastici problematici anche per l'ammissione e/o il sostenimento dell'Esame di Stato,

3. la materia, per il corrente anno scolastico, non è oggetto di seconda prova scritta all’Esame di Stato,

4. funzioni ed aspetti principali della PAC in parte sono stati affrontati lo scorso anno

abbiamo concordato con la classe di non affrontare l’argomento “PAC” e ridurre al minimo gli esercizi riferiti all’Estimo

legale.

Infine, proprio in funzione dell’Esame, oltre alle simulazioni della terza prova scritta opportunamente pianificate, leprossime ed ultime settimane di lezione potranno fornire occasioni di “rinforzo” soprattutto per quegli allievi più in

difficoltà.

OBIETTIVI DISCIPLINARI

ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

Obiettivi cognitivi :

conoscere il linguaggio specifico, soprattutto dell’Estimo

acquisire le conoscenze fondamentali relative alle pratiche valutative .

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Obiettivi in termini di competenze e capacità :

utilizzare in modo appropriato il lessico specifico economico-estimativo;

raccogliere dati e saperli coerentemente interpretare nel contesto delle proprie conoscenze;

utilizzare le conoscenze acquisite per comprendere la realtà che li circonda;

acquisire un metodo di studio funzionale all’organizzazione del lavoro autonomo;

saper interpretare/suggerire modalità e procedure per risolvere le questioni economico-estimative in ambitoagrario

GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO

Obiettivi cognitivi :

riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con

le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;

riconoscere il valore e le potenzialità degli agroecosistemi, per una loro corretta gestione, fruizione e

valorizzazione.

Obiettivi in termini di competenze e capacità :

identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali;

organizzare attività produttive ecocompatibili;

conoscere, organizzare e gestire le attività produttive e trasformative, sapendo individuare i criteri di sceltatecnica in un'ottica di sicurezza, tutela ambientale e qualità;

interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate;

realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche

territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Gli alunni della classe sono stati valutati attraverso diverse modalità:

l’osservazione “in itinere”dei rispettivi comportamenti, della serietà,del metodo di lavoro, dell’autonomiadecisionale nella risoluzione dei problemi e del corretto collegamento fra pratica e conoscenze teoriche;

il rilevamento continuo di impegno, interesse e partecipazione attiva attraverso la proposta di problemi praticied esercizi;

le verifiche pratiche, scritte ed orali, i cui voti sono sempre stati comunicati ai rispettivi alunni ; nelle provescritte, inoltre, si è sempre provveduto ad indicare la griglia di valutazione della prova stessa.

La valutazione sommativa di fine anno, come più volte ripetuto anche alla classe stessa, terrà conto di tutti gli elementisuddetti .

Nel corso del 2° quadrimestre, come previsto nel piano delle prove simulate, entrambe le materie sono inserite in

simulazioni della terza prova scritta d'esame, con tipologia mista (B): 3 quesiti a risposta singola (max 8 righe) , voto inquindicesimi e 0-5/15simi per ogni quesito, adottando opportuna griglia di valutazione.

Testi e griglie di valutazione delle suddette prove simulate sono riportate di seguito, come documentazione allegata alDocumento del 15 maggio.

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MODULI e ARGOMENTI del programma di ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

Pur seguendo la linea tracciata nella programmazione di inizio anno scolastico, in base non solo a ciò che si ritieneprioritario ma anche al “feedback” della classe in termini di apprendimento, ci si è soffermati maggiormente su alcuneparti. Conseguentemente, altri moduli non sono ancora stati trattati e saranno - per quanto possibile – oggetto delleprossime attività didattiche, fino al termine delle lezioni.

20

ORD. MODULO ARGOMENTO

1

montante semplice Svolto

montante composto Svolto

interesse convertibile Svolto

Svolto

Svolto

2 ESTIMO legale T3, T8

Svolto

Stima nelle successioni ereditarie Non svolto

3 ESTIMO catastale T3

Non svolto

Non svolto

4 ESTIMO rurale T3, T4,T6, T8

Svolto

Svolto

Svolto

5 MARKETING T4,T13

Non svolto

STATO SVOLGIM

MATEMATICA FINANZIARIA finalizzata all'Estimo T4,T14

valori finanziari periodici: annualità, rate frazionarie e poliannualità

applicazioni delle formule finanziarie studiate all'Economia ed all'Estimo

L'espropriazione per pubblica utilità

Stime nell'ambito delle principali servitù prediali e personali

Parzialm. svolto

Il catasto italiano: caratteristiche, funzioni ed atti catastali

Aspetti estimativi correlati al Catasto

Stima sintetica ed analitica dei fondi agricoli

Stime agrarie accessorie: stima dei fabbricati rurali, delle scorte aziendali, dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturaliStime nell'ambito dei MIGLIORAMENTI fondiari

Pianificazione strategica aziendaleMarketing mix e 4 P

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MODULI e ARGOMENTI del programma di GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO

Le attività svolte, riferendosi comunque alla programmazione iniziale definita nel mese di ottobre 2017, sono state in

parte modificate in corso d’opera in funzione dei tempi a disposizione, delle possibilità di attività nell’azienda annessaall’istituto agrario e degli interessi manifestati dagli studenti.

In particolare, facendo appunto riferimento alle attività agricole della stessa azienda su cui ha operato l’InsegnanteTecnico Pratico, si sono approfondite tutte quelle modalità tecnico-agronomiche correlabili ad un’agricoltura sostenibile,

con dibattiti e “problem solving” in aula.

Nelle settimane dall’attuale data al termine dell’anno scolastico, si cercherà di “rinforzare” il tema dell’agricoltura

sostenibile, anche nell’ottica delle prove dell’Esame di Stato conclusivo.

I

DOCENTI :

prof. Demaria Angelo ________________

prof. Siccardi Marco ________________

21

ORD. MODULO ARGOMENTO

1

Non svolto

Svolto

Rapporti fra territorio e uomo Svolto

2

Svolto

Svolto

Svolto

3

Sostenibilità nel quadro giuridico mondiale Svolto

Svolto

STATO SVOLGIM.

Caratteristiche dell'ambiente e del territorio T4, T6, T10

Classificazione dei territori

Biosfera, biodiversità e geosfera

Conservazione dell'ambiente e sostenibilità in agricolturaT4, T6, T8, T10

L'inquinamento e il degrado del suolo

L'inquinamento dell'idrosfera

L'inquinamento della biosfera

Sostenibilità e norme giuridiche T4,T6,T8, T10

Agricoltura sostenibile nel quadro giuridico U.E., nazionale e della Regione Piemonte

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LINGUA E LETTERATURA ITALIANA/STORIA

docente : prof. Citino MariaTeresa

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE : ” Chiare Lettere “, di Paolo di Sacco, vol. III, Ed. Scolastiche Bruno Mondadori

CONSIDERAZIONI GENERALILa classe si è caratterizzata per la presenza di un clima relazionale positivo, che ha visto gli studenti collaborare fra loro econ la docente. Il gruppo degli alunni è contraddistinto da una marcata eterogeneità rispetto a preparazione di base,attitudini personali, impegno e obiettivi didattici conseguiti. Motivazione e interesse sono risultati buoni da parte di alcunistudenti, mentre in altri casi la partecipazione è stata per lo più passiva, e il lavoro orientato prevalentemente alsuperamento delle verifiche. Il metodo di studio è discretamente organizzato per la maggior parte della classe e pocoproduttivo solo per qualche alunno, anche per incertezze e fragilità della preparazione di base.

OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI

Gli obiettivi disciplinari, sia d’ordine linguistico sia letterario, riflettono quelli individuati nella Programmazione didatticaannuale stabilita dagli insegnanti di Materie letterarie dell’Istituto Tecnico Agrario “ G. Penna”:

Abilità di comprensione, analisi critica dei diversi testi e linguaggi della disciplina; Abilità di esposizione orale formalmente corretta e con sufficiente ampiezza lessicale;

Abilità di strutturazione di un testo scritto che riveli logicità e maturità nell’argomentazione e rispetto delle regole formali sintattiche della composizione;

Abilità di orientamento nell’ambito dello studio storico-letterario: comprensione, contestualizzazione e valutazione critica delle maggiori correnti letterarie italiane ed europee, degli autori più rappresentativi dell’Ottocento e del Novecento.

Composizione scritta: abilità di produrre elaborati scritti secondo le tipologie d’esame di Stato , rispettando le consegne,le caratteristiche e le tecniche testuali, le regole sintattiche formali, linguistiche ed infine la valutazione critica personale.Esposizione orale:abilità di esprimere ed argomentare in modo appropriato le proprie conoscenze e opinioni sui variargomenti disciplinari e temi d’attualità.

CONOSCENZEIl programma è stato svolto in modo sostanzialmente conforme alla traccia ministeriale prevista per la classe quinta, si sono pertanto selezionati gli autori più significativi della letteratura dell’Ottocento e del Novecento. Pur dando qualche cenno ad autori stranieri, si è preferito costruire un percorso didattico preferibilmente italiano. Gli autori scelti sono, generalmente, i maggiori esponenti della nostra letteratura ed i testi analizzati sono tra i più significativi dei singoli letterati.La maggior parte della classe ha evidenziato un buon grado di interesse e partecipazione per le attività proposte, denotando adeguato spirito critico. A livello di conoscenze, la classe può essere suddivisa in due fasce:- una prima caratterizzata da pochi alunni la cui preparazione è più che buona, impegnati con costanza e interesse, hanno raggiunto un livello soddisfacente di conoscenze , in qualche caso eccellente , denotano di sapersi orientare nella disciplina con sicurezza e autonomia ;- una seconda fascia che, essendosi impegnata in modo superficiale e non sempre costante, ha conseguito una padronanza espressiva e contenutistica quasi sufficiente, denotando in certi casi una preparazione frammentaria, finalizzata alle verifiche.

- COMPETENZE E ABILITA’Relativamente al livello di competenze e abilità un gruppo di alunni comprende ed esegue consegne abbastanzaarticolate , coglie il significato e le relazioni logiche di un testo orale e scritto di diversa tipologia, espone oralmente e periscritto in modo chiaro e appropriato , logico e coerente la propria esperienza personale, esprimendo adeguatamente ilproprio punto di vista, riconosce i differenti registri comunicativi, interagendo in modo pertinente e corretto.

Un altro gruppo, più numeroso, si pone su un livello medio: comprende il significato generale di un testo orale o scritto,si esprime in modo abbastanza comprensibile e coerente e interagisce in modo pertinente esprimendo il proprio punto divista, riconosce i registri comunicativi più vicini all’uso quotidiano della lingua.

METODI UTILIZZATIE’ stata utilizzata la lezione frontale per introdurre i vari periodi della letteratura italiana e le caratteristichecontenutistiche e stilistiche degli autori presi in esame. Si è fatto ricorso alla lezione dialogata per coinvolgere gli alunni

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nell’analisi diretta dei testi, per richiamare e consolidare conoscenze già acquisite o suggerire spunti di approfondimentointerdisciplinare.

STRUMENTIIl manuale in adozione è stato il punto di riferimento basilare per l’apprendimento; in alcuni casi questo è stato integratocon appunti forniti dall’insegnante e materiali audiovisivi. SPAZI E TEMPILe lezioni e le verifiche orali e scritte si sono svolte all’interno dell’aula scolastica. Fino al 9 maggio sono state svolte 104ore di lezione; le ore residue ammontano a 11 e durante queste ore verranno ripresi alcuni argomenti.VERIFICHESono state programmate due verifiche scritte nel primo quadrimestre e tre nel secondo, basate sulle diverse tipologiepreviste dalla prima prova dell’Esame di Stato e si sono svolte nella forma di simulazioni della prova d’esame. Per l’oralesi sono svolte interrogazioni, esposizioni e commenti di testi letterari, riepiloghi di contenuti e approfondimenti ditematiche.CRITERI DI VALUTAZIONENelle verifiche sia scritte che orali si sono tenuti presenti i risultati oggettivi riportati nelle singole prove (conoscenzeacquisite), nonché la qualità dell’esposizione. Sono stati oggetto di valutazione la pertinenza dei contenuti, la coerenza, lacapacità di analisi e interpretazione dei testi, l’abilità nel condurre un discorso nel rispetto delle richieste e in una formafluida e corretta. Si è tenuto conto, oltre che dell’acquisizione dei contenuti proposti, anche della capacità di orientarsiall’interno dei vari argomenti di studio, dei progressi riportati rispetto al livello di partenza, del ruolo assunto neiconfronti del dialogo educativo, della volontà dimostrata nel superare eventuali carenze o nel potenziare competenze eabilità già acquisite.

PROGRAMMA SVOLTO in LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Realismo, Naturalismo francese e Verismo italiano Il Verismo: contesto storico e sociale; la poetica di Verga; confronto col Naturalismo francese Giovanni Verga : la formazione; i romanzi e la svolta verista; la poetica dell’impersonalità e la tecnica narrativa;l’ideologia verghiana: il pessimismo; Il “Ciclo dei Vinti”: I Malavoglia, Mastro don Gesualdo. (trama delle opere) da Vita dei campi: “Rosso Malpelo”, “La lupa”. dai Malavoglia: “La prefazione”, “La Famiglia Toscano” da Novelle rusticane: “La roba” Prosa e poesia del Decadentismo

Un antecedente italiano: la Scapigliatura. Linee generali del Decadentismo in Europa; i padri del Decadentismo; simbolismo; estetismo; caratteri, temi,

miti della letteratura decadente. Il Decadentismo in Italia: caratteri generali; simbolismo e in Pascoli e D’Annunzio Oscar Wilde: “Il Ritratto di Dorian Gray”, cenni generali sull’Opera Gabriele D’Annunzio: La personalità, la “vita come opera d’arte” e il ruolo pubblico nell’Italia del primo

Novecento; estetismo e panismo; il superomismo e il rapporto col potere.. Da “Il piacere”: “Il Ritratto dell’Esteta”

Giovanni Pascoli: La vita e la personalità; la matrice positivistica e il suo superamento nel simbolismo; la poetica del “fanciullino”; i temi della poesia pascoliana.

da Il fanciullino: “Il fanciullo che è in noi” da Myricae: “X Agosto”, “Il lampo”, “Il tuono”, I Canti di Castelvecchio : “La mia sera”, “La Cavalla Storna”

Il Primo Novecento La cultura di massa e il nuovo ruolo dell’intellettuale. La stagione delle avanguardie in Italia e in Europa:

Futurismo, Dadaismo, Espressionismo, Surrealismo. La poesia crepuscolare e futurista. Italo Svevo: vita, opere e pensiero

da Senilità: “Un pranzo, una passeggiata e l’illusione di Ange” “La coscienza di Zeno”:(trama)

Luigi Pirandello: Vita e opere e tematiche; i romanzi (Il fu Mattia Pascal; Uno, nessuno e centomila); gli esordi teatrali.- da Novelle per un anno: “Il treno ha fischiato”.- da Il fu Mattia Pascal, “Adriano Meis”;- da Uno, nessuno e centomila: “Il naso di Moscarda”- Sei personaggi in cerca d’autore: trama dell’opera.La Poesia tra gli anni Venti e Quaranta Giuseppe Ungaretti: Gli aspetti essenziali della biografia; la funzione della poesia e la poetica della parola;

da L’allegria: “San Martino del Carso”; “Soldati”, “Veglia”; “Fratelli”, “Sono una creatura Eugenio Montale :La vita e le fasi della sua produzione poetica; il male di vivere; la sfiducia nella parola definitiva; la poetica negativa.

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Questi gli argomenti svolti fino al 9 Maggio 2018; nelle restanti ore, e fino alla fine delle lezioni, verranno affrontati i seguenti argomenti:

Eugenio Montale, analisi delle seguenti opere: “Spesso il male di vivere ho incontrato” e “ Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”

Cesare Pavese, vita, opere ed analisi del brano: “La notte in cui cadde Mussolini” tratto da “La Casa in Collina”e “La Luna ed i falò” tratto dal romanzo omonimo.

Saranno dedicate 4 ore di lezione pomeridiana per il recupero ed il ripasso degli argomenti in programma

STORIA

LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE : G. De Vecchi – G. Giovannetti “Corso di Storia” ed. rossa vol. 3 – Ed. Scolastiche Bruno Mondadori - Pearson

CONSIDERAZIONI GENERALILa classe ha dimostrato nel complesso interesse e motivazione per le tematiche affrontate, anche se la partecipazione attiva al dialogo didattico e l’approfondimento personale hanno riguardato soltanto una parte degli studenti, che si dono distinti per la costanza e la puntualità dell’impegno. Il percorso di apprendimento può dirsi soddisfacente per la maggioranza degli alunni, solo in alcuni casi le difficoltà riscontrate nell’organizzazione dei contenuti e le carenze espositive hanno inficiato l’acquisizione sicura delle conoscenze e la loro rielaborazione.CONOSCENZE

Gli eventi storici considerati nelle loro componenti politiche, economiche, sociali e culturali; le fondamentali problematiche poste dalle diverse interpretazioni della storia.

COMPETENZE- Collocare gli eventi storici nel tempo e nello spazio- Cogliere la successione dei momenti storici in funzione del presente- Acquisizione del senso storico come senso di responsabilità dell’esistenza individuale in rapporto al processo storico- Leggere e interpretare un testo storicoCAPACITA’Saper cogliere i rapporti causa effetto intesi come complesso di situazioni e fattori che resero possibile il verificarsi di un evento, le cui conseguenze permisero il passaggio da una situazione storica all’altra.METODI UTILIZZATILa lezione frontale è stata spesso integrata con materiale audiovisivo per approfondire attraverso filmati e testimonianze le tematiche di maggiore interesse. Lo studio della storia, inoltre, è sempre stato condotto in maniera complementare a quello della letteratura italiana, facendo notare agli allievi, e invitandoli a riflettere, sui collegamenti tra le due materie.STRUMENTIManuale in adozione, audiovisivi, appunti.SPAZI E TEMPILe lezioni e le verifiche si sono svolte all’interno dell’aula scolastica. Fino al 9 maggio sono state svolte 58 ore di lezione;le ore residue sono 7.VERIFICHE Le verifiche per accertare la preparazione degli allievi in termini di conoscenze, competenze e capacità si sono svolte nelle varie fasi del percorso didattico e hanno previsto prove scritte ed orali. CRITERI DI VALUTAZIONELa valutazione ha tenuto conto dei seguenti fattori:- pertinenza al quesito proposto- chiarezza espositiva- correttezza terminologica e contenutistica- strutturazione del discorso- capacità di collegamenti e ampliamenti con argomenti affini e con il percorso di letteratura.

Nella valutazione finale si tiene inoltre conto della media dei risultati acquisiti nelle singole verifiche, dello scostamento dal livello conoscitivo iniziale nonché dell'impegno, della partecipazione e della frequenza alle lezioni.OBIETTIVI RAGGIUNTIConoscenze: Gli alunni hanno dimostrato un particolare interesse per le tematiche storiche del ‘900, acquisendo una conoscenza globalmente soddisfacente degli eventi, considerati nelle loro componenti politiche, economiche, sociali e culturali. Una parte della classe, in virtù dell’impegno e partecipazione costanti, conosce in modo completo gli argomenti trattati, in altri casi la preparazione risente di un’applicazione non sempre puntuale.Competenze: Gli studenti sono in grado di collocare correttamente gli eventi nel tempo e nello spazio, individuarne le cause e le conseguenze, cogliere i legami con il contesto socio-economico e culturale. Alcuni alunni hanno raggiunto un ottimo livello di competenze, sostenuto anche da un lessico adeguato e da una esposizione chiara e corretta. Capacità: La maggioranza della classe, pur privilegiando un’esposizione analitica dei contenuti, è in grado di organizzarliin un discorso logico e coerente; alcuni studenti dimostrano la capacità di formulare ed esprimere giudizi motivati che

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tengano conto delle relazioni esistenti tra le posizioni del pensiero, le istituzioni politiche, le strutture economiche, le condizioni sociali, le espressioni culturali, in riferimento ai momenti storici considerati.

PROGRAMMA SVOLTO in STORIAL’ITALIA DALLA FINE DELL’OTTOCENTO ALLA PRIMA GUERRA MONDIALEL’età giolittianaLa Guerra in LibiaLa riforma elettorale e il Patto GentiloniLA PRIMA GUERRA MONDIALELe origini del conflittoLa dinamica militare del conflittoGuerra di logoramento e guerra totaleIntervento americano e sconfitta tedescaL’ITALIA NELLA GRANDE GUERRAIl problema dell’interventoL’Italia in guerra: il Patto di LondraLa guerra dei generaliDa Caporetto a Vittorio VenetoIL COMUNISMO IN RUSSIALa rivoluzione di febbraio e quella di ottobreIl trattato di Brest-LitovskLa guerra civileDal comunismo di guerra alla NEPL’ascesa di StalinL’industrializzazione forzata e il totalitarismoIL FASCISMO IN ITALIAL’Italia dopo la Prima Guerra MondialeD’Annunzio, Fiume e la vittoria mutilataLa nascita del fascismo: la progressiva distruzione dello stato liberaleLa concezione dello statoLa politica economicaIL NAZIONALSOCIALISMO IN GERMANIAI problemi economici e le tensioni socialiLa repubblica di WeimarHitler e la nascita del nazionalsocialismoLa conquista del potereIl regime nazistaLa persecuzione contro gli ebrei: le leggi di NorimbergaLa politica economica del ReichECONOMIA E POLITICA TRA LE DUE GUERRE La crisi del ’29 e le sue causeLa reazione degli Stati: il New deal di Roosevelt e la concezione del Welfare stateLA SECONDA GUERRA MONDIALELe origini del conflitto: il quadro politico internazionale prima e dopo l’ascesa del nazismoLa dinamica della guerra: la guerra-lampo tedesca e la spartizione della Polonia – La battaglia d’InghilterraL’invasione dell’URSSLa guerra globaleLa sconfitta della Germania e del GiapponeLo sterminio degli ebrei.L’ITALIA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALEDalla non belligeranza alla guerra parallelaLa guerra in Africa e in RussiaLo sbarco alleato in Sicilia e la caduta del fascismoL’occupazione tedesca e la guerra di liberazioneL’eccidio delle foibeL’ETA’ DEL BIPOLARISMO (trattazione sintetica)La logica di YaltaIl diritto internazionale: il processo di Norimberga; la nascita dell’ONU La “cortina di ferro” e la dottrina TrumanLe alleanze militari: NATO e Patto di VarsaviaLe crisi locali: dal blocco di Berlino alla nascita delle due Germanie; la guerra di Corea; la crisi di Cuba; la guerra del Vietnam; la questione mediorientale.

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Questi gli argomenti trattati fino al giorno 9 Maggio 2018: gli argomenti sotto elencati potranno essere svolti nelle rimanenti ore fino alla fine delle lezioni:

L’ITALIA REPUBBLICANA (quadro di sintesi)La nascita della Repubblica: il referendum del 1946 e le elezioni politiche del 1948Gli anni Cinquanta e Sessanta

I recuperi sono stati effettuati alla fine del primo trimestre ed al completamento delle valutazioni intermedie del pentamestre dal docente della classe

Asti 09/05/2018 firma del Docente . ...............................................

I rappresentanti degli alunni

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LINGUA INGLESE

docente : prof. Montersino Silvia

Docente: SILVIA MONTERSINO Ore settimanali curricolari: 3 Monte ore annuale: 99

Testo in adozione: C.Taylor, G.Barbieri, E.Sartori, M.Po, New keys and strategies for Modern Farming, RIZZOLILANGUAGES

Lezioni svolte fino al 09/05/2017: 77 oreLezioni previste fino al 08/06/2017: 11 ore

Obiettivi del corso1. Sviluppare l'abilità di comprensione e rielaborazione di testi tecnici specifici riguardanti il settore agricolo con

particolare approfondimento dei temi viticolo-enologici;2. Conoscere e capire alcune problematiche relative all'ambiente, all'agricoltura e all’allevamento;3. Analizzare la lingua ed utilizzare il linguaggio specifico appreso in esposizioni scritte ed orali;4. Saper esporre oralmente le conoscenze acquisite relative all'area tecnica, argomentando quando richiesto.

Metodologia, mezzi e strumenti di lavoroIl testo adottato, ampio e ben documentato, è stato un valido supporto nella trattazione degli argomenti proposti. È statointegrato con appunti forniti dalla docente, soprattutto in riferimento alla parte di enologia.Le attività proposte sono state:

lettura collettiva e comprensione del testo con l'ausilio delle conoscenze tecniche già in possesso degli studenti; analisi lessicale ed esercizi; rielaborazione attraverso questionari e schemi; redazione di riassunti sui contenuti appresi; produzione di brevi testi sui contenuti studiati.

Oltre alla lezione frontale, sono state proposte attività autonome individuali o a piccoli gruppi.Sono stati rispettati i tempi programmati all'inizio dell'anno scolastico.

Attività svolte per il recuperoPer gli allievi che, al termine del trimestre, avevano un profitto insufficiente sono stati predisposti interventi di revisione erinforzo in itinere.

Numero di verifiche effettuate durante l'intero anno scolastico

SCRITTE ORALI

5 4

Modalità e strumenti di verifica e valutazioneLe verifiche scritte sono state strutturate con domande aperte, quesiti a risposta multipla o trattazione sintetica diargomenti specifici. Le verifiche orali si sono configurate in forma di colloqui volti a verificare la capacità di argomentaresui temi trattati, anche istituendo confronti. Nel corso dell'anno – relativamente alla disciplina in esame - è stata effettuata una simulazione della Terza provadell’Esame di Stato con tipologia B e C.

Nelle verifiche scritte sono stati valutati: la conoscenza degli argomenti specifici, la correttezza lessicale, ortografica esintattica, la capacità di sintesi e rielaborazione.Nelle verifiche orali si è valutata la padronanza dei contenuti, la capacità espositiva, che si può declinare in correttezza,scioltezza, precisione. Si è inoltre tenuto conto di indicatori quali l'attenzione, l'interesse e la partecipazione.

Livello di preparazione raggiuntoLa maggior parte degli studenti di questa classe ha mostrato un interesse superficiale per gli argomenti svolti, conattenzione ed impegno superficiali e discontinui. Un esiguo gruppo ha invece avuto un atteggiamento corretto epropositivo, studiando in modo costante e proficuo.I risultati non sono perciò stati omogenei: pochi discenti hanno raggiunto un profitto molto buono a livello diverbalizzazione scritta ed orale; alcuni si sono assestati ad un livello discreto; altri hanno concluso l’anno con unasufficienza scaturita da un’integrazione tra scritto ed orale, che ha tenuto conto in maggior misura dell’impegno profuso.Uno studente ha seguito una programmazione semplificata.

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Contenuti trattati prima del 09 Maggio:

TITOLO E RIFERIMENTI CONTENUTI

• Which agriculture? Conventional, organic andsustainable agriculture. Pagg. 26, 30, 33

Definizione, scopi e differenze tra i diversi approcci emetodi presi in considerazione.

• Rotations Pag. 102 Uso delle rotazioni nell’agricoltura organica

• The adversities of crops Pag. 224 Le minacce che possono danneggiare le colture

• Plant diseases Pag.227 Descrizione di alcune patologie che colpiscono le piante

• Pests Pagg. 240 - 241 Insetti e altri organismi dannosi per le piante

• Grapes Pag. 192 + appunti• Grape varieties - appunti

Descrizione dei vigneti, della vite e delle fasi del processodi vinificazione dei vini bianchi e rossi

• Vine cultivation methods - appunti Forme di allevamento e potatura

• Vinification: the process and words of the winemakingprocess - appunti

Descrizione del processo; lessico e definizioni.

• The process of vinification of white and red winesPagg. 281 - 282

La vinificazione dei vini bianchi e rossi

• Sparkling wines - appunti Descrizione dei metodi utilizzati per la produzione dei vinifrizzanti

• Traditional balsamic vinegar Pag. 291 Il processo produttivo dell’aceto balsamico tradizionale

• Brewing beer Pag. 293 e appunti Ingredienti e processo nella produzione della birra

•Farm buildings Pag. 328 Gli edifici e le strutture all’interno di un’azienda agricola

• Animal housing and breeding systems Pag. 331 Allevamento estensivo ed intensivo e i tipi di stabulazione

• Ruminants Pagg. 348 Descrizione dei ruminanti e considerazioni sul loroallevamento

• The digestive system of ruminants Pagg. 348 - 349 L’apparato digerente nei ruminanti

Contenuti che verranno trattati dopo il 09 Maggio:

• The parasite of cattle Pag. 355 I parassiti dei bovini

La Docente ……………………………………..

Rappresentanti di classe ……………………

…………………….

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MATEMATICA

docente: prof. Bruzzone Daniele

La classe V C dell’Istituto all’inizio dell’ultimo anno ha interrotto la continuità didattica in Matematica, per l’attribuzione

tra i docenti di ruolo dell’Istituto del prof. Bruzzone, subentrato al prof. Mandirola, ed alla prima esperienza con la classe.

Ciò ha comportato inizialmente un breve periodo di adattamento e di confronto sul programma svolto negli anni

precedenti, utile a comprendere le caratteristiche della classe, a verificare l’esistenza dei prerequisiti e a identificare

eventuali propedeuticità con le materie di indirizzo più specifico. Di conseguenza la programmazione, declinata sugli

obiettivi di competenza dell’asse matematico, è stata stilata a partire dalla ripresa degli elementi principali di analisi

matematica volti allo studio di una funzione reale per poi conseguentemente giungere al calcolo integrale, affrontato

privilegiando i significati ed i risvolti pratici del calcolo di integrali definiti per trovare superfici e volumi piuttosto che gli

aspetti procedurali legati al calcolo di integrali complessi. Successivamente sono stati introdotti elementi di geometria

solida, affrontando aree e volume dei solidi notevoli, e l’ultima parte dell’anno scolastico, anche per fornire agli studenti

gli strumenti necessari ad affrontare eventuali test di ingresso universitari, è stata dedicata al concetto di probabilità, dalle

diverse definizioni alle principali proprietà che si utilizzano per calcolare la probabilità di eventi compatibili e

incompatibili, dipendenti e indipendenti.

L’andamento della classe è stato piuttosto eterogeneo perché fin da subito è stato possibile identificare due gruppi dal

rendimento piuttosto diverso: circa un terzo degli studenti, con una valida preparazione alle spalle ed un impegno

continuo e costante, ha raggiunto buoni risultati, con punte di eccellenza in un paio di casi; i restanti alunni hanno invece

manifestato qualche criticità per motivi differenti, legati in parte a lacune matematiche pregresse, in parte ad una

incostante attenzione e partecipazione alle lezioni, nonché ad un impegno di studio limitato all’acquisizione dei concetti

di base, senza ulteriori sforzi.

Di conseguenza il profitto finale, determinato da verifiche scritte di varia natura (domande a risposta aperta, soluzione di

esercizi analitici, quesiti a risposta multipla), inclusa la simulazione di terza prova di tipologia B/C, ed interrogazioni

orali, rispecchierà a grandi linee le propensioni che si sono evidenziate nel corso dell’anno, con una dicotomia piuttosto

netta delle valutazioni e rari casi di contiguità tra i gruppi sopra specificati.

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PROGRAMMA SVOLTO CLASSE V C

DISCIPLINA : MATEMATICA Ultimo anno Ore annuali: 99 ( su 33 settimane)

DOCENTE : Prof. Bruzzone Daniele

Libri di testo:

Bergamini, Trifone, BarozziMatematica.bianco 4(prima parte dell’a.s.)

Zanichelli ISBN 9788808800039

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.bianco 5 Zanichelli ISBN 9788808600042

FUNZIONI ESPONENZIALI E LOGARITMICHEPotenze e loro proprietà; Logaritmi e loro proprietàGrafici di funzioni esponenziali e logaritmiche, modelli

ANALISI MATEMATICA E STUDIO DI FUNZIONI Funzioni algebriche e trascendenti; Dominio e codominioLimiti di una funzione reale e asintoti nel grafico di una funzioneDerivata di una funzione e significatoPunti di massimo e di minimo relativo, flessiGrafico di una funzione reale

GLI INTEGRALILe primitiveL’integrale indefinito e le sue proprietàGli integrali immediatiIntegrali la cui primitiva è una funzione compostaL’integrale definito e l’area del trapezoideCalcolo di integrali definitiCalcolo delle aree di superfici piane e del volume di solidi di rotazione (esempi)

GEOMETRIA SOLIDASolidi notevoli (prisma, parallelepipedo, cubo, poliedri regolari, piramide, cilindro, cono, sfera)Aree dei solidi notevoli e formule di calcoloVolume dei solidi notevoli e formule di calcolo

LA PROBABILITA’Definizioni di probabilità (classica, frequentista, soggettiva)La probabilità di eventi sempliciProbabilità della somma di eventi, probabilità condizionata, probabilità del prodotto di eventi

I diagrammi ad albero e il teorema di Bayes (ancora da svolgere al 15 maggio)Cenni sulle principali distribuzioni di probabilità (ancora da svolgere al 15 maggio)

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PRODUZIONI ANIMALI

docenti: proff. Rivoira Piero - Secco Sergio

Programma svolto al 15 maggio 2018 (ore 47)

SINTESI DI BIOLOGIA DEI VERTEBRATI E TECNICHE DI ALLEVAMENTO

Anatomia e funzione degli annessi embrionali; la placenta corio-allantoidea Vari tipi di placenta, anticorpi e colostro Secondamento e ritenzione placentare Intervallo parto-concepimento, ripresa dell'attività ovarica ciclica Lattazione ed asciutta nelle BLAP (Bovine Lattifere ad Alta Produzione) e nelle razze bovine a duplice attitudine Fattori che influenzano la durata del periodo parto-concepimento Il tessuto secernente dell'apparato mammario, i condotti escretori, lo sfintere del dotto papillare e le cellule mio-

epiteliali Latte di cisterna e latte alveolare, flusso bimodale e corretta routine di mungitura

MORFOFISIOLOGIA DELL'APPARATO DIGERENTE DEGLI ERBIVORI

Sviluppo relativo dei vari tratti del tubo digerente negli erbivori mono- e poligastrici, nei lagomorfi (lepri econigli), negli onnivori (suini) e nei carnivori

ruminanti e non ruminanti a confronto: sede delle fermentazioni dei polisaccaridi vegetali, tempo di passaggiodegli ingesta, capacità di utilizzo della cellulosa

ingestione di fieno ed efficienza energetica nei cavalli e nei bovini l'ecosistema del rumine, le fermentazioni ruminali, il ruolo svolto dalla secrezione salivare, le sostanze che

vengono scambiate fra microrganismi ruminali ed ospite la motilità prestomacale ed il suo significato funzionale il comportamento delle particelle di alimento nel reticolo in funzione della loro densità la produzione di metano da parte dei ruminanti e le sue conseguenze sul riscaldamento globale il rigurgito e la masticazione mericica i microrganismi del rumine le fermentazioni batteriche ruminali

QUALITÀ DEI FORAGGI E GESTIONE DEI PASCOLI

L'erba corta e la riproduzione la parete cellulare vegetale e la lamella mediana esempio di ripartizione dell'energia: fieno di prato stabile fattori da cui dipende l'entità della perdita di energia con le feci la lignina ed i fattori dai quali dipende la digeribilità della cellulosa CASO STUDIO: Beef Production in the Southern USA il sistema piemontese ed il sistema americano di gestione del pascolamento: vantaggi e svantaggi il ciclo dell'azoto e il ruolo degli Erbivori nel riciclo dei nutrienti la conservazione dei pascoli lo smaltimento dei reflui zootecnici: prescrizioni della Direttiva 91/676 (Protezione delle acque

dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole)

LE RISORSE ALIMENTARI DEGLI ERBIVORI

I trattamenti fisico-chimici degli alimenti: macinazione, fioccatura ed estrusione; obiettivi ed effetti che essihanno sulle varie sostanze

la produzione di cereali destinati all'alimentazione umana, a quella zootecnica ed alla produzione dibiocarburanti

composizione e caratteristiche nutrizionali dei mangimi concentrati: semi di cereali, sottoprodotti della molituradel frumento e del riso, sottoprodotti dell'industria dell'olio di semi

Programma da svolgere entro la fine dell’anno scolastico (ore 8)

residui dell'estrazione dell'amido e della fermentazione dei cereali, semi di leguminose, e di quella saccarifera,prodotti vari

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PROTEINA

La Proteina Grezza (PG) il sistema americano di valutazione delle proteine (Cornell Net Carbohydrate Protein System – CNCPS): la

proteina solubile, degradabile ed indegradabile; composizione chimica, fonti, velocità di degradazione ruminale(% / h) ed entità della digestione intestinale delle varie frazioni proteiche (TAB.)

la degradazione ruminale dei composti azotati; il ciclo salivare dell'azoto il ruolo svolto dalla proteina endogena negli animali da carne e, rispettivamente, in quelli da latte contenuto in proteina grezza e frazioni proteiche di alcuni alimenti (TAB.); contenuto di proteina solubile di

alcuni foraggi insilati (TAB.); fattori che influenzano la degradabilità e la solubilità della proteina cenni sull'alimentazione dei suini la proteina microbica: generalità ed esempio di calcolo della quantità di proteina sintetizzata dai microrganismi

del rumine. esempio di calcolo del bilancio dell'azoto in una bovina da latte calcolo del carico di bestiame in funzione della quantità di azoto escreta da ogni bovina da latte al giorno proteine ed aminoacidi nelle razioni delle Bovine da Latte ad Alta Produzione (BLAP): linee guida da seguire,

conseguenze di un apporto eccessivo ed insufficiente di proteina grezza

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

docente: prof. Salonne Cosimo

Ore annuali: (su 33 settimane) 66 - LIBRO DI TESTO: PIU' MOVIMENTO

1. ANALISI DELLA SITUAZIONE DELLA CLASSELa classe VC ha svolto con interesse e partecipazione il programma ministeriale presentato;gli obiettivi disciplinari sono stati raggiunti in tutti i punti ed i contenuti presentati con risultati diversi tra gli allievi:la classe ha mostrato un interesse costante e partecipato per tutto l'anno e tranne in alcuni casi il cui interesse è statosufficiente i risultati raggiunti possono ritenersi soddisfacenti.Lo svolgimento del programma è stato seguito con interesse sia nella parte pratica che in quella teorica.

2. QUADRO DELLE COMPETENZE SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA

Competenze disciplinariCompetenze della disciplina definite all’interno deiDipartimenti

1. Conoscere il proprio corpo e le modificazioni2. Percezione sensoriale (vista, udito, tatto, ritmo)3. Coordinazione (schemi motori, equilibrio, orientamento spazio-tempo)4. Gioco, gioco-sport e sport ( aspetto relazionale e cognitivo)5. Sicurezza (prevenzione, primo soccorso) e salute (corretti stili di vita).iL CORPO UMANO:apparato scheletrico,muscolare ,meccanismi energetici,il sangue e la circolazione sanguigna,il doping,educazione alimentare:l'alimentazione.

ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE IN ABILITA’ E CONOSCENZE

COMPETENZA 1Conoscere il proprio corpo e le modificazioni

Educazione motoria, fisica e sportiva nellediverse età e condizioni.

Organizzazione e applicazione di personalipercorsi di attività motoria e sportiva eautovalutazione del lavoro. Analisi ed

elaborazione dei risultati testati.COMPETENZA 2

Percezione sensoriale (vista, udito, tatto,ritmo)

Il ritmo dei gesti e delle azioni anchesportive.

Cogliere e padroneggiare le differenze ritmichee realizzare personalizzazioni efficaci nei gesti

e nelle azioni sportive.COMPETENZA 3

Coordinazione (schemi motori, equilibrio,orientamento spazio-tempo)

La correlazione dell’ attività e sportiva congli altri saperi

Realizzare progetti motori e sportivi cheprevedano una complessa ordinazione globale esegmentaria individuale e in gruppi con o senza

attrezzi.COMPETENZA 4

Gioco, gioco-sport e sport ( aspettorelazionale e cognitivo)

L’ aspetto educativo e sociale dello sport. Osservare ed interpretare i fenomeni di massalegati al mondo dell’ attività motoria e sportiva

proposta dalla società.COMPETENZA 5

. Sicurezza (prevenzione, primo soccorso) esalute (corretti stili di vita)

Conoscere le norme di prevenzione e glielementi del primo soccorso.

Gli effetti sulla persona umana dei percorsi dipreparazione fisica graduati opportunamentee dei procedimenti farmacologici tesi solo al

risultato.Il corpo umano:anatomia e fisiologia del

movimento;doping ed educazione alimentare.

Applicare le norme di prevenzione per lasicurezza e gli elementi fondamentali del primo

soccorso.Assumere stili di vita e comportamenti attivi

nei confronti della salute dinamica , conferendoil giusto valore dell’ attività fisico sportiva.

3. METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE Lezione frontale Lezione partecipata Lavoro di gruppo Problem solving

Esercitaz. praticheRicerca individuale e/o di gruppo Lezione multimediale Attività di laboratorio Discussione guidata in aula

4. ATTREZZATURE E STRUMENTI DIDATTICI

Libro/i di testo Testi di consultazione Fotocopie LaboratoriComputer Sussidi multimediali

Audioregistratore LIM

5. MODALITA' DI VERIFICA DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO

Alla valutazione intermedia e finale concorreranno : A) il percorso di apprendimento effettuato e il progresso rispetto al livello di partenza; B) l'acquisizione dei contenuti e le abilità maturate; C) il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati; D) la partecipazione al lavoro scolastico e l'impegno profuso.

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TIPOLOGIA DI PROVE DI VERIFICA prove aperte; prove strutturate o semistrutturate; questionari; risoluzione di problemi ed esercizi; sviluppo di progetti; prove orali; prove grafiche; prove pratiche

MODALITÀ’ DI RECUPERO

L’organizzazione del recupero si basa su iniziative in itinere, durante le ore curriculari, o in orario pomeridiano, compatibilmente conle disponibilità finanziarie, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche:A) Riproposizione dei contenuti in forma diversificata; B) Attività guidate a crescente livello di difficoltà;C) Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro; D) Correzione individuale degli esercizi

6. INDICATORI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO Si fa riferimento ai criteri di valutazione approvati dal consiglio di classe per la corrispondenza voto-descrittori.

7. INDICATORI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

LIVELLO di competenza DESCRITTORI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

base non raggiuntoL’allievo non è in grado di utilizzare conoscenze e abilità , nonacquisite in modo adeguato, connesse ai pur semplici compitiassegnati

Anche se guidato non è in grado di strutturare una strategiarisolutiva, né di riconoscere dati utili in situazioni semplici

baseLa competenza è raggiunta affrontando brevi compiti in modorelativamente autonomo e dimostrando un basilare livello dipadronanza delle conoscenze e capacità connesse

Dietro stretta supervisione:Riconosce dati utili in situazioni sempliciIndividua la sequenza delle operazioni e le esegue in manieraessenzialmente correttaRiconosce i principali enti e figure geometricheProduce una strategia risolutiva

intermedioLa competenza è raggiunta affrontando i compiti in modoautonomo e continuativo con discreta consapevolezza epadronanza delle conoscenze ed abilità connesse

Sulla base di alcune indicazioni:Riconosce dati utili in varie situazioniIndividua la sequenza delle operazioni e le esegue in manieracorrettaRiconosce i principali enti e figure geometriche e ne individua leproprietàProduce una strategia risolutiva corretta e la valida medianteargomentazioni essenzialiInterpreta la questione posta, fornendo il risultato e lo commentamotivando i passaggi

avanzatoLa competenza è raggiunta sapendo affrontare compitiimpegnativi in modo autonomo e responsabile,con buonaconsapevolezza e padronanza delle conoscenze ed abilitàconnesse, integrando i diversi saperi

Opera autonomamente sui dati ottimizzando il procedimento inmodo personale ed originale, scegliendo una notazione correttaed efficaceSeleziona un modello basato su una strategia ottimale,utilizzando in modo appropriato e coerente il simbolismoassociatoDescrive in maniera completa enti e figure geometriche incontesti diversi, individuando le relative proprietàProduce una strategia risolutiva mediante argomentazioniesaurientiInterpreta la questione posta, argomentando la risposta in modoesauriente e personale

8. MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE Comunicazioni scritte su diario o lettera specifica, comunicazioni telefoniche e colloqui individuali.

Asti, 11/05/2018Firma docente____________________ I RAPPRESENTANTI DI CLASSE ____________________________

Cosimo Salonne

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VITICOLTURA

ORD.MODULO

MODULO ORD. ARGOMENTO

ARGOMENTO STATO SVOLGIMENTO

1 Anatomia della vite

1.1 La radice Svolto 1.2 Il fusto Svolto 1.3 Foglie o pampini Svolto 1.4 Gemme, fiori e frutti Svolto

2 Il ciclo vitale 2.1 Ciclo riproduttivo Svolto 2.2 Ciclo vegetativo Svolto

3 Aspetti fisiologici 3.1 Ruolo degli ormoni Svolto 3.2 Fotoperiodo e temperatura Svolto 3.3 Efficienza fotosintetica Svolto 3.4 Traslocazione della linfa Svolto 3.5 Vigoria Svolto 3.6 Agostamento Svolto 3.7 Dormienza Svolto

4 Aspetti genetici 4.1 Norme di commercializzazione Svolto 4.2 il Cartellino certificante Svolto 4.3 Selezione massale e clonale Svolto 4.4 Principali virosi della vite Svolto 4.5 Incroci ed ibridazioni Svolto 4.6 Mutagenesi naturale e indotta Svolto 4.7 Cenni su viti ogm Svolto

5 Propagazione vegeativa

5.1 Viti franche Svolto 5.2 Taleaggio Svolto 5.3 Innesto talea Svolto 5.4 Concetti generali sull'innesto Svolto

6 Ecosistema viticolo

6.1 Il vitigno Svolto 6.2 Clima, acqua e suolo Svolto 6.3 I portinnesti Svolto 6.4 Il terroir Svolto 6.5 Preimpianto e impianto del vigneto Svolto 6.6 La potatura Svolto

7 Forme di allevamento

7.1 Le forme di allevamento Svolto 7.2 Forme di allevamento senza sostegno

(controspalliera)Non svolto

7.3 Forme a cordoni radiali od ortogonali Non svolto 7.4 Tendoni o pergolati Non svolto

8 Impianto del vigneto

8.1 Esame conoscitivo del luogo (caratteristiche pedo-climatiche)

Svolto

8.2 Analisi del terreno (chimica e fisica) Non svolto 8.3 Sistemazione superficiale del terreno Svolto

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(livellamento e drenaggio) 8.4 Scasso del terreno Svolto 8.5 Progettazione del sesto di impianto e

della geometria (tracciamento)Svolto

8.6 Epoca e modalità di piantumazione Svolto9 Ampelografia e

difesa

9.1 Vitigni rappresentativi della zona Non svolto 9.2 Individuazione dei luoghi adatti per

tipologia di vitignoNon svolto

9.3 Caratteri principali del vitigno Barbera

Non svolto

9.4 Caratteri principali del vitigno Grignolino

Non svolto

9.5 Caratteri principali del vitigno Dolcetto

Non svolto

9.6 Caratteri principali del vitigno Moscato

Non svolto

9.7 Definizione di patogeno e parassita Non svolto

9.8 Malattie parassitarie e non parassitarie (fisiopatie)

Non svolto

Considerazioni sulla classe:La classe presenta una disomogeneità negli apprendimenti, alcuni elementi (circa tre) risultano deboli dal punto di vistadidattico nonostante la materia sia strettamente di settore.Nello svolgimento del programma sono stati privilegiati i punti 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, per poter garantire una conoscenzaforte delle basi della viticoltura moderna.La parte di difesa verrà affrontata nell’ultima parte dell’anno senza grandiapprofondimenti in quanto il tempo a disposizione risulta limitato, come nel resto dell’anno scolastico, a causa di tuttauna serie di iniziative, corsi extrascolastici e percorsi di alternanza scuola lavoro che hanno avuto la priorità sullasvolgimento della parte prettamente didattica.

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12. SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAMEe

relative griglie di valutazione

I° PROVA N° 2 simulazioni II° PROVA N° 2 simulazioni *III° PROVA N° 2 simulazionicolloquio 1 simulazione su adesione volontaria

DATAPROVA

MATERIA/E

MERCOLEDI 14/03/2018 I ITALIANO

LUNEDI 26/03/2018 III INGLESE , ENOLOGIA , PROD. ANIM., MATEMAT

GIOVEDI 05/04/2018 II VITICOLTURA

VENERDI 20/04/2018 I ITALIANO

MARTEDI 08/05/2018 III STORIA, GEST. A. T. , BIOTECN VIT , ECON.ESTIMO

SONO STATE INOLTRE PROGRAMMATE PER LE PROSSIME SETTIMANE LE SEGUENTI SIMULAZIONI:

VENERDI 25/05/2018 II VITICOLTURA *

MERCOLEDI 06/06/2018 COLLOQUI COMMISSIONI MISTE

*copia della prova di VITICOLTURA, seconda simulazione della IIa prova d’Esame,

sarà inserita nel Documento dopo il 25/05/2018, data in cui ne è previsto lo svolgimento.

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SIMULAZIONE PRIMA PROVA scritta (ITALIANO) – data MERCOLEDI 14/03/2018

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

LUIGI PIRANDELLO – LA CARRIOLA

Quand’ho qualcuno attorno, non la guardo mai; ma sento che mi guarda lei, mi guarda, mi guarda senza staccarmi unmomento gli occhi d’addosso.Vorrei farle intendere, a quattr’occhi, che non è nulla; che stia tranquilla; che non potevo permettermi con altri questobreve atto, che per lei non ha alcuna importanza e per me è tutto. Lo compio ogni giorno al momento opportuno, nelmassimo segreto, con spaventosa gioja, perché vi assaporo, tremando, la voluttà d’una divina, cosciente follia, che per unattimo mi libera e mi vendica di tutto.Dovevo essere sicuro (e la sicurezza mi parve di poterla avere solamente con lei) che questo mio atto non fosse scoperto.Giacché, se scoperto, il danno che ne verrebbe, e non soltanto a me, sarebbe incalcolabile. Sarei un uomo finito. Forsem’acchiapperebbero, mi legherebbero e mi trascinerebbero, atterriti, in un ospizio di matti.Il terrore da cui tutti sarebbero presi, se questo mio atto fosse scoperto, ecco, lo leggo ora negli occhi della mia vittima.Sono affidati a me la vita, l’onore, la libertà, gli averi di gente innumerevole che m’assedia dalla mattina alla sera peravere la mia opera, il mio consiglio, la mia assistenza; d’altri doveri altissimi sono gravato, pubblici e privati: ho moglie efigli, che spesso non sanno essere come dovrebbero, e che perciò hanno bisogno d’esser tenuti a freno di continuo dallamia autorità severa, dall’esempio costante della mia obbedienza inflessibile e inappuntabile a tutti i miei obblighi, uno piúserio dell’altro, di marito, di padre, di cittadino, di professore di diritto, d’avvocato. Guai, dunque, se il mio segreto siscoprisse!La mia vittima non può parlare, è vero. Tuttavia, da qualche giorno, non mi sento piú sicuro. Sono costernato e inquieto.Perché, se è vero che non può parlare, mi guarda, mi guarda con tali occhi e in questi occhi è così chiaro il terrore, chetemo qualcuno possa da un momento all’altro accorgersene, essere indotto a cercarne la ragione.Sarei, ripeto, un uomo finito. Il valore dell’atto ch’io compio, può essere stimato e apprezzato solamente da queipochissimi, a cui la vita si sia rivelata come d’un tratto s’è rivelata a me.Dirlo e farlo intendere, non è facile. Mi proverò.Ritornavo, quindici giorni or sono, da Perugia, ove mi ero recato per affari della mia professione.Uno degli obblighi miei piú gravi è quello di non avvertire la stanchezza che m’opprime, il peso enorme di tutti i doveriche mi sono e mi hanno imposto, e di non indulgere minimamente al bisogno di un po’ di distrazione, che la mia menteaffaticata di tanto in tanto reclama. L’unica che mi possa concedere, quando mi vince troppo la stanchezza per una briga acui attendo da tempo, è quella di volgermi a un’altra nuova.M’ero perciò portate in treno, nella busta di cuojo, alcune carte nuove da studiare. A una prima difficoltà incontrata nellalettura, avevo alzato gli occhi e li avevo volti verso il finestrino della vettura. Guardavo fuori, ma non vedevo nulla,assorto in quella difficoltà.Veramente non potrei dire che non vedessi nulla. Gli occhi vedevano; vedevano e forse godevano per conto loro dellagrazia e della soavità della campagna umbra. Ma io, certo, non prestavo attenzione a ciò che gli occhi vedevano.Se non che, a poco a poco, cominciò ad allentarsi in me quella che prestavo alla difficoltà che m’occupava, senza che perquesto, intanto, mi s’avvistasse di piú lo spettacolo della campagna, che pur mi passava sotto gli occhi limpido, lieve,riposante.Non pensavo a ciò che vedevo e non pensai piú a nulla: restai, per un tempo incalcolabile, come in una sospensione vagae strana, ma pur chiara e placida. Ariosa. Lo spirito mi s’era quasi alienato dai sensi, in una lontananza infinita, oveavvertiva appena, chi sa come, con una delizia che non gli pareva sua, il brulichio d’una vita diversa, non sua, ma cheavrebbe potuto esser sua, non qua, non ora, ma là, in quell’infinita lontananza; d’una vita remota, che forse era stata sua,non sapeva come né quando; di cui gli alitava il ricordo indistinto non d’atti, non d’aspetti, ma quasi di desiderii primasvaniti che sorti; con una pena di non essere, angosciosa, vana e pur dura, quella stessa dei fiori, forse, che non han potutosbocciare; il brulichio, insomma, di una vita che era da vivere, là lontano lontano, donde accennava con palpiti e guizzi diluce; e non era nata; nella quale esso, lo spirito, allora, sì, ah, tutto intero e pieno si sarebbe ritrovato; anche per soffrire,non per godere soltanto, ma di sofferenze veramente sue.Gli occhi a poco a poco mi si chiusero, senza che me n’accorgessi, e forse seguitai nel sonno il sogno di quella vita chenon era nata. Dico forse, perché, quando mi destai, tutto indolenzito e con la bocca amara, acre e arida, già prossimoall’arrivo, mi ritrovai d’un tratto in tutt’altro animo, con un senso d’atroce afa della vita, in un tetro, plumbeo attonimento,nel quale gli aspetti delle cose piú consuete m’apparvero come votati di ogni senso, eppure, per i miei occhi, d’unagravezza crudele, insopportabile.Con quest’animo scesi alla stazione, montai sulla mia automobile che m’attendeva all’uscita, e m’avviai per ritornare acasa.Ebbene, fu nella scala della mia casa; fu sul pianerottolo innanzi alla mia porta.Io vidi a un tratto, innanzi a quella porta scura, color di bronzo, con la targa ovale, d’ottone, su cui è inciso il mio nome,preceduto dai miei titoli e seguito da’ miei attributi scientifici e professionali, vidi a un tratto, come da fuori, me stesso ela mia vita, ma per non riconoscermi e per non riconoscerla come mia.Spaventosamente d’un tratto mi s’impose la certezza, che l’uomo che stava davanti a quella porta, con la busta di cuojosotto il braccio, l’uomo che abitava là in quella casa, non ero io, non ero stato mai io. Conobbi d’un tratto d’essere stato

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sempre come assente da quella casa, dalla vita di quell’uomo, non solo, ma veramente e propriamente da ogni vita. Io nonavevo mai vissuto; non ero mai stato nella vita; in una vita, intendo, che potessi riconoscer mia, da me voluta e sentitacome mia. Anche il mio stesso corpo, la mia figura, quale adesso improvvisamente m’appariva, così vestita, così messasu, mi parve estranea a me; come se altri me l’avesse imposta e combinata, quella figura, per farmi muovere in una vitanon mia, per farmi compiere in quella vita, da cui ero stato sempre assente, atti di presenza, nei quali ora,improvvisamente, il mio spirito s’accorgeva di non essersi mai trovato, mai, mai! Chi lo aveva fatto così, quell’uomo chefigurava me? chi lo aveva voluto così? chi così lo vestiva e lo calzava? chi lo faceva muovere e parlare così? chi gli avevaimposto tutti quei doveri uno piú gravoso e odioso dell’altro? Commendatore, professore, avvocato, quell’uomo che tutticercavano, che tutti rispettavano e ammiravano, di cui tutti volevan l’opera, il consiglio, l’assistenza, che tutti sidisputavano senza mai dargli un momento di requie, un momento di respiro – ero io? io? propriamente? ma quando mai?E che m’importava di tutte le brighe in cui quell’uomo stava affogato dalla mattina alla sera; di tutto il rispetto, di tutta laconsiderazione di cui godeva, commendatore, professore, avvocato, e della ricchezza e degli onori che gli erano venutidall’assiduo scrupoloso adempimento di tutti quei doveri, dell’esercizio della sua professione?Ed erano lì, dietro quella porta che recava su la targa ovale d’ottone il mio nome, erano lì una donna e quattro ragazzi, chevedevano tutti i giorni con un fastidio ch’era il mio stesso, ma che in loro non potevo tollerare, quell’uomo insoffribileche dovevo esser io, e nel quale io ora vedevo un estraneo a me, un nemico. Mia moglie? i miei figli? Ma se non ero statomai io, veramente, se veramente non ero io (e lo sentivo con spaventosa certezza) quell’uomo insoffribile che stavadavanti alla porta; di chi era moglie quella donna, di chi erano figli quei quattro ragazzi? Miei, no! Di quell’uomo, diquell’uomo che il mio spirito, in quel momento, se avesse avuto un corpo, il suo vero corpo, la sua vera figura, avrebbepreso a calci o afferrato, dilacerato, distrutto, insieme con tutte quelle brighe, con tutti qua doveri e gli onori e il rispetto ela ricchezza, e anche la moglie, sì, fors’anche la moglie...Ma i ragazzi?Mi portai le mani alle tempie e me le strinsi forte.No. Non li sentii miei. Ma attraverso un sentimento strano, penoso, angoscioso, di loro, quali essi erano fuori di me, qualime li vedevo ogni giorno davanti, che avevano bisogno di me, delle mie cure, del mio consiglio, del mio lavoro;attraverso questo sentimento e col senso d’atroce afa col quale m’ero destato in treno, mi sentii rientrare in quell’uomoinsoffribile che stava davanti alla porta.Trassi di tasca il chiavino; aprii quella porta e rientrai anche in quella casa e nella vita di prima.Ora la mia tragedia è questa. Dico mia, ma chi sa di quanti!Chi vive, quando vive, non si vede: vive... Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive piú: la subisce, latrascina. Come una cosa morta, la trascina. Perché ogni forma è una morte.Pochissimi lo sanno; i piú, quasi tutti, lottano, s’affannano per farsi, come dicono, uno stato, per raggiungere una forma;raggiuntala, credono d’aver conquistato la loro vita, e cominciano invece a morire. Non lo sanno, perché non si vedono;perché non riescono a staccarsi piú da quella forma moribonda che hanno raggiunta; non si conoscono per morti ecredono d’esser vivi. Solo si conosce chi riesca a veder la forma che si è data o che gli altri gli hanno data, la fortuna, icasi, le condizioni in cui ciascuno è nato. Ma se possiamo vederla, questa forma, è segno che la nostra vita non è piú inessa: perché se fosse, noi non la vedremmo: la vivremmo, questa forma, senza vederla. e morremmo ogni giorno di piú inessa, che è già per sì una morte, senza conoscerla. Possiamo dunque vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto.Conoscersi è morire.Il mio caso è anche peggiore. Io vedo non ciò che di me è morto; vedo che non sono mai stato vivo, vedo la forma che glialtri, non io, mi hanno data, e sento che in questa forma la mia vita, una mia vera vita, non c’è stata mai. Mi hanno presocome una materia qualunque, hanno preso un cervello, un’anima, muscoli, nervi, carne, e li hanno impastati e foggiati apiacer loro, perché compissero un lavoro, facessero atti, obbedissero a obblighi, in cui io mi cerco e non mi trovo. Egrido, l’anima mia grida dentro questa forma morta che mai non è stata mia: – Ma come? io, questo? io, così? ma quandomai? – E ho nausea, orrore, odio di questo che non sono io, che non sono stato mai io; di questa forma morta, in cui sonoprigioniero, e da cui non mi posso liberare. Forma gravata di doveri, che non sento miei, oppressa da brighe di cui nonm’importa nulla, fatta segno d’una considerazione di cui non so che farmi; forma che è questi doveri, queste brighe,questa considerazione, fuori di me, sopra di me: cose vuote, cose morte che mi pesano addosso, mi soffocano, mischiacciano e non mi fanno piú respirare.Liberarmi? Ma nessuno può fare che il fatto sia come non fatto, e che la morte non sia, quando ci ha preso e ci tiene.Ci sono i fatti. Quando tu, comunque, hai agito, anche senza che ti sentissi e ti ritrovassi, dopo, negli atti compiuti; quelloche hai fatto resta, come una prigione per te. E come spire e tentacoli t’avviluppano le conseguenze delle tue azioni. E tigrava attorno come un’aria densa, irrespirabile la responsabilità, che per quelle azioni e le conseguenze di esse, nonvolute o non prevedute, ti sei assunta. E come puoi piú liberarti? Come potrei io nella prigione di questa forma non mia,ma che rappresenta me quale sono per tutti, quali tutti mi conoscono e mi vogliono e mi rispettano, accogliere e muovereuna vita diversa, una mia vera vita? una vita in una forma: che sento morta, ma che deve sussistere per gli altri, per tuttiquelli che l’hanno messa su e la vogliono così e non altrimenti? Dev’essere questa, per forza. Serve così, a mia moglie, aimiei figli, alla società, cioè ai signori studenti universitari della facoltà di legge, ai signori clienti che m’hanno affidato lavita, l’onore, la libertà, gli averi. Serve così, e non posso mutarla, non posso prenderla a calci e levarmela dai piedi;ribellarmi, vendicarmi, se non per un attimo solo, ogni giorno, con l’atto che compio nel massimo segreto, cogliendo contrepidazione e circospezione infinita il momento opportuno, che nessuno mi veda.Ecco. Ho una vecchia cagna lupetta, da undici anni per casa, bianca e nera, grassa, bassa e pelosa, con gli occhi giàappannati dalla vecchiaja.Tra me e lei non c’erano mai stati buoni rapporti. Forse, prima, essa non approvava la mia professione, che nonpermetteva si facessero rumori per casa; s’era messa però ad approvarla a poco a poco, con la vecchiaja; tanto che, per

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sfuggire alla tirannia capricciosa dei ragazzi, che vorrebbero ancora ruzzare con lei giú nel giardino, aveva preso da unpezzo il partito di rifugiarsi qua nel mio studio da mane a sera, a dormire sul tappeto col musetto aguzzo tra le zampe. Tratante carte e tanti libri, qua, si sentiva protetta e sicura. Di tratto in tratto schiudeva un occhio a guardarmi, come per dire:«Bravo, sì, caro: lavora; non ti muovere di lì, perché è sicuro che, finché stai lì a lavorare, nessuno entrerà qui a disturbareil mio sonno.»Così pensava certamente la povera bestia. La tentazione di compiere su lei la mia vendetta mi sorse, quindici giorni orsono, all’improvviso, nel vedermi guardato così.Non le faccio male; non le faccio nulla. Appena posso, appena qualche cliente mi lascia libero un momento, mi alzocauto, pian piano, dal mio seggiolone, perché nessuno s’accorga che la mia sapienza temuta e ambita, la mia sapienzaformidabile di professore di diritto e d’avvocato, la mia austera dignità di marito, di padre, si siano per poco staccate daltrono di questo seggiolone; e in punta di piedi mi reco all’uscio a spiare nel corridojo, se qualcuno non sopravvenga;chiudo l’uscio a chiave, per un momento solo; gli occhi mi sfavillano di gioja, le mani mi ballano dalla voluttà che sto perconcedermi, d’esser pazzo, d’esser pazzo per un attimo solo, d’uscire per un attimo solo dalla prigione di questa formamorta, di distruggere, d’annientare per un attimo solo, beffardamente, questa sapienza, questa dignità che mi soffoca e mischiaccia; corro a lei, alla cagnetta che dorme sul tappeto; piano, con garbo, le prendo le due zampine di dietro e le facciofare la carriola: le faccio muovere cioè otto o dieci passi, non piú, con le sole zampette davanti, reggendola per quelle didietro.Questo è tutto. Non faccio altro. Corro subito a riaprire l’uscio adagio adagio, senza il minimo cricchio, e mi rimetto introno, sul seggiolone, pronto a ricevere un nuovo cliente, con l’austera dignità di prima, carico come un cannone di tuttala mia sapienza formidabile.Ma, ecco, la bestia, da quindici giorni, rimane come basita a mirarmi, con quegli occhi appannati, sbarrati dal terrore.Vorrei farle intendere – ripeto – che non è nulla; che stia tranquilla, che non mi guardi così.Comprende, la bestia, la terribilità dell’atto che compio.Non sarebbe nulla, se per scherzo glielo facesse uno dei miei ragazzi. Ma sa ch’io non posso scherzare; non le è possibileammettere che io scherzi, per un momento solo; e seguita maledettamente a guardarmi, atterrita.

La novella, pubblicata per la prima volta nel 1917, narra la scoperta da parte di uno stimato professionista di aver semprevissuto racchiuso in una “forma” che gli altri gli avevano assegnato. La rivelazione lo coglie all’improvviso, ma di fronteall’impossibilità di riappropriarsi della sua vera vita, l’unica alternativa è compiere un gesto apparentemente inutile ebizzarro.

1. Comprensione complessivaDopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di quindici righe.

2. Analisi e interpretazione del testoa. Chi è la voce narrante della novella?b. Qual è lo stato d’animo del protagonista?c. Nella parte iniziale della novella, il protagonista accenna alla sua “vittima”, nascondendone l’identità fino alla fine. Di

chi si tratta?d. La novella affronta uno dei temi più significativi della poesia di Pirandello: la prigione della forma o maschera. Quali

sono le forme di cui è prigioniero il protagonista?e. Quale significato simbolico assume il gioco della carriola? In che senso rappresenta una soluzione alla “trappola della

forma”?f. La narrazione è in prima o in terza persona? Quale effetto ne deriva?g. Si può riscontrare in questa novella la poetica dell’umorismo?

3. Interpretazione complessiva e approfondimentiSulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della novella ed approfondiscilacollegandola con altre opere di Pirandello eventualmente lette. In mancanza di questa lettura, confrontala con testi di altriscrittori contemporanei e non, nei quali ricorre il tema della famiglia, anche con una visione diversa o opposta a quella diPirandello.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e neimodi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenzeed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi chel’articolo debba essere pubblicato.Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

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ARGOMENTO: Il distacco nell’esperienza ricorrente dell’esistenza umana: senso di perdita e di straniamento,fruttuoso percorso di crescita personale.

DOCUMENTI

Dopo aver traversato terre e mari,eccomi, con queste povere offerte agli dèi sotterranei, estremo dono di morte per te, fratello,a dire vane parole alle tue ceneri mute,perché te, proprio te, la sorte m’ ha portato via, infelice fratello, strappato a me così crudelmente.

Ma ora, così come sono, accetta queste offerte bagnate di molto pianto fraterno:le porto seguendo l’antica usanza degli avi, come dolente dono agli dèi sotterranei.E ti saluto per sempre, fratello, addio!CATULLO, Dopo aver traversato terre e mari, trad. S. Quasimodo, Milano 1968

Da' colli Euganei, 11 Ottobre 1797.«Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che perpiangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo so: ma vuoi tu ch'io persalvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito? Consola mia madre: vinto dalle sue lagrime le ho ubbidito, eho lasciato Venezia per evitare le prime persecuzioni, e le più feroci. Or dovrò io abbandonare anche questa miasolitudine antica, dove, senza perdere dagli occhi il mio sciagurato paese, posso ancora sperare qualche giorno di pace?Tu mi fai raccapricciare, Lorenzo; quanti sono dunque gli sventurati? E noi, purtroppo, noi stessi italiani ci laviamo lemani nel sangue degl'italiani. Per me segua che può. Poiché ho disperato e della mia patria e di me, aspettotranquillamente la prigione e la morte. Il mio cadavere almeno non cadrà fra le braccia straniere; il mio nome saràsommessamente compianto da' pochi uomini buoni, compagni delle nostre miserie; e le mie ossa poseranno su la terra de'miei padri»U. FOSCOLO, Ultime lettere di Jacopo Ortis, 1802

«Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella suamente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono dellevoci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passodi chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!...Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò adistinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancorastraniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figurava unsoggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l'animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi delSignore; dov'era promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore doveva essere solennemente benedetto, el'amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio! Chi dava a voi tanta giocondità è per tutto; e non turba mai la gioia de'suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande.»A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. VIII, 1840

«Era il primo squarcio nella santità del babbo, la prima crepa nei pilastri che avevano sorretto la mia vita infantile e cheogni uomo deve abbattere prima di diventare se stesso. La linea essenziale del nostro destino è fatta di queste esperienzeche nessuno vede. Quello squarcio e quella crepa si richiudono, si rimarginano e vengono dimenticati, ma in fondo alcuore continuano a vivere e a sanguinare.Io stesso ebbi subito orrore di quel nuovo sentimento e avrei voluto buttarmi ai piedi di mio padre per farmelo perdonare.Ma non si può farsi perdonare le cose essenziali: lo sente e lo sa il bambino con la stessa profondità dell’uomo saggio.Sentivo il bisogno di riflettere e di trovare una via d’uscita per l’indomani, ma non vi riuscii. Tutta la sera fui occupato adassuefarmi alla mutata atmosfera del nostro salotto. La pendola e la tavola, la Bibbia e lo specchio, lo scaffale e i quadrialla parete prendevano commiato da me, e col cuore sempre più freddo ero costretto a veder sprofondare nel passato estaccarsi da me il mio mondo e la mia bella vita felice. Ero costretto a sentire le mie nuove radici che affondavano nelbuio e succhiavano un mondo estraneo. Per la prima volta assaggiai la morte che ha un sapore amaro perché è nascita,angoscia e paura di un tremendo rinnovamento»H. HESSE: Demian,1919, trad. it Mondadori, 1961

«Ero partita per il Nord immaginando che la pena dell'addio si sarebbe consumata al momento dei saluti. In mezzo a unmondo ricco di novità eccitanti - un mondo che aspettava solo me -, la mia nostalgia era destinata a sbiadire rapidamente.Così fantasticavo, e le mie fantasie di adolescente sconfinavano spesso nell'esaltazione.Ma l'impatto fu atroce.Quando, con un gesto deciso, si lacera un pezzo di stoffa, ci restano tra le mani due brandelli malinconicamentesfrangiati, e occorre lavorare con minuzia e pazienza per rimediare.Le sfilacciature rimaste dopo lo strappo dalle nostre consuetudini meridionali erano tante, e ci vollero anni perché io e lamia famiglia potessimo restaurare i lembi delle nostre identità lacerate.L'ansia suscitata in noi da modi di vita che ci erano estranei si manifestava sotto forma di diffidenza. E poi c'era lanostalgia, che non voleva sbiadire. E la retorica, che la sobillava.»G. SCHELOTTO, Distacchi e altri addii, Mondadori, 2003

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«Siamo tutti migranti. Stiamo permanentemente abbandonando una terra per trasferirci altrove. Siamo migranti quandolasciamo i vecchi schemi e le vecchie abitudini per aprirci a nuove circostanze di vita. Un matrimonio, una separazione, lamorte di una persona cara, un viaggio non da turisti, persino la lettura di un libro sono delle migrazioni interiori. Poi c'è lamigrazione di chi lascia la madre terra per vivere altrove: una volta gli uccelli, oggi gli uomini. Ogni migrazione esteriorea poco a poco diventa anche interiore. Gli ostacoli possono trasformarsi in occasione di crescita. E' un processo lungo edoloroso. Chi sono? Sono tutti i miei personaggi ("Madame Bovary c'est moi!" diceva Flaubert). Tutte le mie storie hannoqualcosa di me e nascono probabilmente dai miei conflitti interni. Le mie origini sono portoghesi, da parte della famigliadi mio padre, e tedesche (prussiane) da parte di mia madre. Ho vissuto l'infanzia in Brasile, la mia vera patria; penso cheil mio italiano sarà sempre un po' lusofonico. Se sono arrivata a destinazione? Fortunatamente no. Solo nel momento dellamia morte potrò dire di esserci arrivata. E anche allora penso che inizierò un nuovo viaggio. Una nuova migrazione.»Da un’intervista di C. Collina alla scrittrice brasiliana Christiana de CALDAS BRITO, in “Leggere-Donna”, n. 98,Ferrara, 2002

«Quando uno parte, si sa, dev’essere pronto a tornare o a non tornare affatto. È una porta che lui apre all’interno di unastanza buia, e che a volte si rinchiude da sola alle sue spalle.Già emigrare – partire con un’idea chiara del non ritorno – è la radicalizzazione di questa esperienza. È rinunciare a uncerto “se stesso” (e quindi accettare il lutto di vederlo prima atrofizzarsi e poi perire per totale assenza di contiguità con ipersonaggi del passato), per scommettere su un futuro “se stesso” totalmente ipotetico: un rischio assoluto. Quando lascimmia lascia il ramo dov’è appesa, per aggrapparsi a un altro che ha intravisto tra il fogliame, può sembrare a chil’osserva che voglia spiccare il volo senza ali di sorta. Ma per istinto la scimmia sa benissimo che non precipiterà nelvuoto. Allo stesso modo, qualcosa dentro al migrante sa dove si trova esattamente il ramo che lo aspetta, che aspetta lesue mani sicure, ed è questo qualcosa che lo spinge al salto»Da un’intervista allo scrittore brasiliano Julio MONTEIRO MARTINS, a cura della redazione di “Voci dal silenzio –Culture e letteratura della migrazione”, Ferrara - Lucca, dicembre 2003

G. DE CHIRICO, L’angoscia dellapartenza, 1913

«La partenza [per De Chirico] è un distacco traumatico, con riferimentibiografici (da Volos, cioè dalla sua città natale, partirono gli Argonauti allaricerca del vello d’oro), ma anche con un destino di viaggi e delusioni,avventure e depressioni, fino ad una probabile conquista...Un nuovo arrivoe subito dopo una nuova partenza: resta quello di Odisseo il mito centraleper De Chirico, l’uomo che ricerca se stesso attraverso la peregrinazione ela perdita di tutto, tranne che della memoria»M. FAGIOLO DELL’ARCO, Pensare per immagini, in “I classici dell’arte- il Novecento - De Chirico”, Rizzoli 2004

AMBITO SOCIO-ECONOMICO

ARGOMENTO: Alle basi della convivenza civile e dell’esercizio del potere: giustizia, diritto, legalità.

DOCUMENTI

«…l’uomo solo, tra gli animali, ha la parola:…la parola è fatta per esprimere ciò che è giovevole e ciò che è nocivo e, diconseguenza, il giusto e l’ingiusto: questo è, infatti, proprio dell’uomo rispetto agli altri animali, di avere, egli solo, lapercezione del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto e degli altri valori: il possesso comune di questi costituisce lafamiglia e lo stato…quand’è perfetto, l’uomo è la migliore delle creature, così pure, quando si stacca dalla legge e dallagiustizia, è la peggiore di tutte…Ora la giustizia è elemento dello stato; infatti il diritto è il principio ordinatore dellacomunità statale e la giustizia è determinazione di ciò che è giusto.»ARISTOTELE, Politica, I, Cap.1,2 «Osservate che la parola diritto non è contraddittoria alla parola forza, ma la prima è piuttosto una modificazione dellaseconda, cioè la modificazione più utile al maggior numero. E per giustizia io non intendo altro che il vincolo necessarioper tenere uniti gl’interessi particolari, che senz’esso si scioglierebbono nell’antico stato d’insociabilità; tutte le pene cheoltrepassano la necessità di conservare questo vincolo sono ingiuste di lor natura. Bisogna guardarsi di non attaccare aquesta parola giustizia l’idea di qualche cosa di reale, come di una forza fisica, o di un essere esistente; ella è una

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semplice maniera di concepire degli uomini, maniera che influisce infinitamente sulla felicità di ciascuno; nemmenointendo quell’altra sorta di giustizia che è emanata da Dio e che ha i suoi immediati rapporti colle pene e ricompense dellavita avvenire.»C. BECCARIA, Dei delitti e delle pene, Cap. II, 1764

«Chi richiede una definizione della giustizia cerca di solito un concetto normativo, ossia un criterio che sia utile adistinguere il giusto dall’ingiusto. Per definire un tale concetto è possibile innanzi tutto riallacciarsi alle opinioni correnti.Questo modo di procedere…si trova però dinanzi a una difficoltà: le opinioni su ciò che è giusto o ingiusto divergonoampiamente…limitandosi ai giudizi di giustizia ben ponderati, si osserva che sul piano dei fondamenti, sul piano deiprincipi della giustizia, si danno palesi divergenze di opinione. “A ognuno secondo le sue prestazioni”, afferma illiberalismo economico; “a ognuno secondo i suoi diritti legali”, si dice nello stato di diritto; “a ognuno secondo i suoimeriti”, si dice in molte aristocrazie; e il socialismo esige che si dia “a ognuno secondo i suoi bisogni”.»O. HÖFFE, Giustizia politica, Bologna, 1995 «La domanda che ora dobbiamo porci è: ci sono principi chiari in base ai quali possiamo stabilire una distribuzioneidealmente giusta dei diritti e dei privilegi, degli oneri e dei dolori, da assegnare agli esseri umani in quanto tali? C’è unaposizione ampiamente diffusa secondo cui per rendere giusta una società si devono concedere certi diritti naturali a tutti imembri della comunità, e il diritto positivo deve come minimo incorporare e proteggere questi diritti, indipendentementeda quali altre regole esso possa poi contenere. Ma è difficile individuare nel senso comune il consenso sull’elenco precisodi questi diritti naturali, e ancor meno chiari sono quei principi da cui è possibile dedurli in modo sistematico.»H. SIDGWICK, I Metodi dell’etica, Milano, 1995 «La giustizia è la prima virtù delle istituzioni sociali, così come la verità lo è dei sistemi di pensiero. Una teoria, perquanto semplice ed elegante, deve essere abbandonata o modificata se non è vera. Allo stesso modo, leggi e istituzioni,non importa quanto efficienti e ben congegnate, devono essere riformate o abolite se sono ingiuste. Ogni persona possiedeun’inviolabilità fondata sulla giustizia su cui neppure il benessere della società nel suo complesso può prevalere. Perquesta ragione la giustizia nega che la perdita della libertà per qualcuno possa essere giustificata da maggiori beneficigoduti da altri…Di conseguenza, in una società giusta sono date per scontate eguali libertà di cittadinanza; i dirittigarantiti dalla giustizia non possono essere oggetto né della contrattazione politica, né del calcolo degli interessi sociali…un’ingiustizia è tollerabile solo quando è necessaria per evitarne una ancora maggiore. Poiché la verità e la giustizia sonole virtù principali delle attività umane, esse non possono essere soggette a compromessi.»J. RAWLS, Una teoria della giustizia, Milano, 1982 «Che l’idea di giustizia non si esaurisca nel fatto storico o positivo, ci è dimostrato dal suo perpetuo rinascere nellacoscienza come esigenza assoluta…Senza cotesta vocazione e attività inesausta della coscienza, neppure si spiegherebbela vita storica del diritto; poiché appunto da quella attitudine originaria ed insopprimibile dipende il plasmarsi eriplasmarsi continuo dei rapporti sociali e delle regole che li dominano…Chi viola leggermente le leggi scuote le basistesse della vita civile, e vulnera le condizioni dalle quali dipende la rispettabilità della sua persona. Ma il culto dellagiustizia non consiste solo nell’osservanza della legalità, né vuole esser confuso con essa. Non coll’adagiarci supinamentenell’ordine stabilito, né coll’attendere inerti che la giustizia cada dall’alto, noi rispondiamo veramente alla vocazionedella nostra coscienza giuridica. Questa vocazione c’impone una partecipazione attiva e indefessa all’eterno dramma, cheha per teatro la storia, e per tema il contrasto tra il bene e il male, tra il diritto e il torto. Noi non dobbiamo solo obbedirealle leggi, ma anche vivificarle e cooperare al loro rinnovamento…Chi dice giustizia, dice subordinazione ad unagerarchia di valori; e nulla è più contrario a un tale principio che l’arbitraria rimozione dei limiti che separano il lecitodall’illecito, il merito dal demerito…Solo la giustizia risplende, guida sicura, sul vario tumulto delle passioni…Senza diessa, né la vita sarebbe possibile, né, se anche fosse, meriterebbe di essere vissuta.»G. DEL VECCHIO, La Giustizia, Roma, 1959 «B...In una qualsiasi società, e dunque anche in una società democratica, la funzione fondamentale del diritto è quella distabilire le regole dell’uso della forza. Le regole dell’uso della forza vuol dire: chi deve esercitare l’uso della forza (nonchiunque, ma solo coloro che sono autorizzati ad esercitarla); come (con un giudizio regolato); quando (non in unqualsiasi momento, ma quando sono state completate le procedure definite dalla legge); quanto (non puoi punire unfurtarello nello stesso modo in cui punisci un omicidio). In uno Stato di diritto una delle grandi funzioni delle leggi èquella di stabilire come deve essere usato il monopolio della forza legittima che lo Stato detiene.»N. BOBBIO e M. VIROLI, Dialogo intorno alla Repubblica, Roma – Bari, 2001

AMBITO STORICO-POLITICO

ARGOMENTO: 60 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione. Un bilancio dei suoi valori attuali e delsuo rapporto con la società italiana.

DOCUMENTI

“Ma fu significativo dell’ampiezza di consensi raggiunta dall’impostazione programmatica della costituzione il fatto cheun grande giurista membro del partito d’Azione, Piero Calamandrei, che poi all’elaborazione del testo costituzionale dette

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un contributo assai rilevante, dichiarasse di essere stato convinto dall’argomento di Togliatti che i costituenti dovevanofare, secondo i versi danteschi, «come quei che va di notte, / che porta il lume dietro e a sé non giova, / ma dopo sé fa lepersone dotte.”E. RAGIONIERI, La storia politica e sociale, in “Storia d’Italia”, vol. IV, Einaudi, Torino, 1976

“Preme ora mettere in rilievo un aspetto determinato, relativo a quella problematica del «nucleo fondamentale» dellacostituzione. È certamente degno di nota il fatto che quella problematica...torni a riaffermarsi con forza. Alla dottrina del«nucleo fondamentale» ha fatto ricorso anche la nostra Corte costituzionale, indicando la presenza nella nostracostituzione di «alcuni principi supremi che non possono essere sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenzialeneppure da leggi di revisione costituzionale o da altre leggi costituzionali»; si tratta di «principi che, pur non essendoespressamente menzionati fra quelli non assoggettabili al procedimento di revisione costituzionale, appartengonoall’essenza dei valori supremi sui quali si fonda la costituzione italiana.”M. FIORAVANTI, Le dottrine dello Stato e della costituzione, in “Storia dello Stato italiano dall’unità a oggi”, Roma,1995

“Proprio sul terreno delle libertà e dei diritti, infatti, l’innovazione costituzionale è grande, così come è profondo ilmutamento degli strumenti che devono garantirne l’attuazione. Non vi è soltanto una restaurazione piena dei diritti dilibertà, e un allargamento del loro catalogo. Cambia radicalmente la scala dei valori di riferimento, dalla quale scompareproprio quello storicamente fondativo, la proprietà, trasferita nella parte dei rapporti economici, spogliata dell’attributodella inviolabilità, posta in relazione con l’interesse sociale (art. 42.).”S. RODOTÀ, La libertà e i diritti, in “Storia dello Stato italiano dall’unità a oggi”, Roma, 1995“La Costituzione - soprattutto nella prima parte - ha una forte ispirazione internazionalistica e può contare su un maggiornumero di norme relative ai rapporti internazionali rispetto allo Statuto Albertino...Si guarda con grande interesse aorganizzazioni come le Nazioni Unite...Si ribadisce con forza la volontà pacifista di un popolo costretto, suo malgrado, aentrare nel vortice di una guerra non voluta e ancora sconvolto dalle conseguenze devastanti della sconfitta bellica. Inquesto contesto nasce il famoso articolo 11 della Costituzione che proclama solennemente il ripudio della guerra “comestrumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” estabilisce, al tempo stesso, che l’Italia “consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranitànecessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioniinternazionali rivolte a tale scopo.”G. MAMMARELLA-P. CACACE, La politica estera dell’Italia, Roma-Bari, Laterza, 2006

“La carta costituzionale è estesa, cioè ampia e per quanto possibile dettagliata nelle sue prescrizioni. Una caratteristicainnovativa, questa, espressamente voluta dai costituenti. Altre costituzioni, quella statunitense per esempio (7 Articoli più27 Emendamenti), sono meno ampie perché si limitano a dare indicazioni di massima ai legislatori e ai giudici. Lacostituzione italiana, pur non essendo tra le più lunghe (ve ne sono anche con più di trecento articoli come quella indiana),consta di 139 articoli, più diciotto disposizioni finali....L’innovazione rappresentata dall’estensività della costituzione nonconsiste solo nel fatto che è più “lunga”. Consiste piuttosto nel tentativo di regolare in dettaglio il maggior numero diaspetti possibili. È frutto di una scelta precisa dei costituenti l’avere per esempio elencati uno per uno i diritti inviolabilidell’individuo, quando sarebbe bastato l’art. 2 che recita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabilidell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento deidoveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”P. CASTAGNETTI, La costituzione italiana tra prima e seconda repubblica, Bologna, 1995

“In primo luogo, come, cosa doveva essere la costituzione? La costituzione della repubblica democratica italiana dovevaessere una costituzione programmatica, cioè un insieme di regole fondamentali precise e valide immediatamente, maanche un programma di sviluppo, un insieme di direttive per la riforma della società, da realizzare gradualmente neltempo. Per esempio la costituzione doveva garantire al massimo diritti e doveri dei cittadini e, contemporaneamente,impegnarsi a rendere concreti dei veri e propri diritti sociali, assolutamente nuovi nella storia italiana e piuttosto recentinella storia costituzionale contemporanea europea.”P. CASTAGNETTI, ibidem, Bologna, 1995

“La ricorrenza del 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione ci sollecita a un grande impegno comune perporre in piena luce i principi e i valori attorno ai quali si è venuta radicando e consolidando l’adesione di grandi masse dicittadini di ogni provenienza sociale e di ogni ascendenza ideologica o culturale al patto fondativo della nostra vitademocratica. Quei principi vanno quotidianamente rivissuti e concretamente riaffermati: e, ben più di quanto non accadaoggi, vanno coltivati i valori – anche e innanzitutto morali – che si esprimono nei diritti e nei doveri sanciti dallaCostituzione. Nei doveri non meno che nei diritti. Doveri, a cominciare da quelli “inderogabili” di solidarietà politica,economica e sociale, che debbono essere sollecitati da leggi e da scelte di governo, ma debbono ancor più tradursi incomportamenti individuali e collettivi.”Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella seduta comune del Parlamento in occasione dellacelebrazione del 60° anniversario della Costituzione, 23 gennaio 2008

AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

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ARGOMENTO: Finalità e limiti della conoscenza scientifica: che cosa ci dice la scienza sul mondo che ci circonda,su noi stessi e sul senso della vita?

DOCUMENTI

«Noi sentiamo che, anche una volta che tutte le possibili domande scientifiche hanno avuto risposta, i nostri problemivitali non sono ancora neppur toccati. Certo allora non resta più domanda alcuna; e appunto questa è la risposta».L. WITTGENSTEIN, Tractatus logico-philosophicus, 1921, 6.52

«Viviamo in un mondo che ci disorienta con la sua complessità. Vogliamo comprendere ciò che vediamo attorno a noi echiederci: Qual è la natura dell’universo? Qual è il nostro posto in esso? Da che cosa ha avuto origine l’universo e dadove veniamo noi?...quand’anche ci fosse una sola teoria unificata possibile, essa sarebbe solo un insieme di regole e diequazioni. Che cos’è che infonde vita nelle equazioni e che costruisce un universo che possa essere descritto da esse?L’approccio consueto della scienza, consistente nel costruire un modello matematico, non può rispondere alle domandedel perché dovrebbe esserci un universo reale descrivibile da quel modello. Perché l’universo si dà la pena diesistere?...Se però perverremo a scoprire una teoria completa, essa dovrebbe essere col tempo comprensibile a tutti neisuoi principi generali, e non solo a pochi scienziati. Noi tutti - filosofi, scienziati e gente comune - dovremmo alloraessere in grado di partecipare alla discussione del problema del perché noi e l’universo esistiamo. Se riusciremo a trovarela risposta a questa domanda, decreteremo il trionfo definitivo della ragione umana: giacché allora conosceremmo lamente di Dio»S. HAWKING, Dal Big Bang ai buchi neri, 1988

«Come l’arte, anche la scienza non è affatto semplicemente una attività culturale dell’uomo. La scienza è un modo, e unmodo decisivo, in cui si presenta a noi tutto ciò che è. Per questo dobbiamo dire che la realtà, entro la quale l’uomoodierno si muove e si sforza di mantenersi, è codeterminata in misura crescente nei suoi tratti fondamentali da ciò che siusa chiamare la scienza occidentale o la scienza europea. Se riflettiamo su questo processo, vediamo che la scienza, nelmondo occidentale e nelle varie epoche della storia di questo, ha sviluppato una potenza mai prima conosciuta sulla terraed è sul punto di estendere conclusivamente questa potenza su tutto il globo terrestre. Si può dire che la scienza sia soloun prodotto dell’uomo sviluppatosi fino a questo livello di dominio, così che ci si potrebbe aspettare che un giorno...siaanche possibile rovesciare questo suo dominio? Oppure qui domina un destino di più ampia portata? Forse nella scienzac’è qualcos’altro che domina, oltre al puro voler-sapere dell’uomo? In effetti è proprio così. C’è qualcos’altro che quidomina. Ma questo altro ci si nasconde, fino a che rimaniamo attaccati alle rappresentazioni correnti della scienza»M. HEIDEGGER, Scienza e meditazione, Conferenza tenuta a Monaco il 4/8/1953, ora in Saggi e discorsi, 1957

«I progressi della scienza sono un capitolo tra i più affascinanti nella storia del nostro tempo. I suoi enormi successi sonostati raggiunti, peraltro, attraverso una delimitazione metodica. Ci si è limitati strettamente e del tutto consapevolmente aricercare soltanto ciò che poteva essere misurato e contato. Ma ogni delimitazione comporta anche dei confini e dunquesono “rimaste fuori” tutte le questioni che riguardano il perché dell’esistenza, da dove veniamo, dove andiamo». Quindi?«Se gli scienziati affermassero che quanto hanno scoperto esaurisce tutta la realtà, si avrebbe un superamento dei limiti. Eallora si deve replicare, non tanto per motivi di fede ma per motivi di ragione: “Questo è troppo poco”. L’intelligenzaumana va oltre il misurabile e l’enumerabile. Arriva anche alle grandi questioni metafisiche, alla domanda di senso»Da un’intervista a Ch. Schoenborn, in M. POLITI, C’è un Disegno nell’universo, LA REPUBBLICA, 6/11/2005

«Ogni volta che un filosofo vi dirà di aver scoperta la verità definitiva non credetegli; e non credetegli neppure se vi diràdi aver individuato il bene supremo. Egli, infatti, si limiterebbe a ripetere gli errori commessi dai suoi predecessori perduemila anni...Si pretenda dal filosofo che sia modesto come lo scienziato; allora egli potrà avere il successo dell’uomo discienza. Ma non gli si chieda che cosa dobbiamo fare. Ascoltiamo piuttosto la nostra volontà e cerchiamo di unirla aquella degli altri. Il mondo non ha alcuno scopo o significato all’infuori di quello che vi introduciamo noi»H. REICHENBACH, La nascita della filosofia scientifica, 1951, trad. it. 1961

«La scienza, che cominciò come ricerca della verità, sta divenendo incompatibile con la veridicità, poiché la completaveridicità tende sempre più al completo scetticismo scientifico. Quando la scienza è considerata contemplativamente, nonpraticamente, ci si accorge che ciò che crediamo lo crediamo per la nostra fede animale, e che alla scienza dobbiamo soloi nostri disinganni. Quando, d’altro canto, la scienza si considera come una tecnica per la trasformazione di noi stessi e diquanto ci sta attorno, vediamo che ci dà un potere del tutto indipendente dalla sua validità metafisica. Ma noi possiamosolo usare questa potenza, cessando di rivolgerci delle domande metafisiche sulla natura della realtà. Eppure questedomande sono la testimonianza dell’atteggiamento di amore verso il mondo. Così, solo in quanto noi rinunciamo almondo come amanti, possiamo conquistarlo da tecnici. Ma questa divisione dell’anima è fatale a ciò che vi è di meglionell’uomo. Non appena si comprende l’insuccesso della scienza considerata come metafisica, il potere conferito dallascienza come tecnica si otterrà solo da qualcosa di analogo alla adorazione di Satana, cioè, dalla rinuncia dell’amore...Lasfera dei valori sta al di fuori della scienza, salvo nel tratto in cui la scienza consiste della ricerca del sapere. La scienza,come ricerca del potere, non deve ostacolare la sfera dei valori, e la tecnica scientifica, se vuole arricchire la vita umana,non deve superare i fini a cui dovrebbe servire»B. RUSSELL, La visione scientifica del mondo, cap. XVII, 1931

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«Le mere scienze di fatti creano meri uomini di fatto...Nella miseria della nostra vita – si sente dire – questa scienza nonha niente da dirci. Essa esclude di principio proprio quei problemi che sono i più scottanti per l’uomo, il quale, nei nostritempi tormentati, si sente in balìa del destino; i problemi del senso o del non-senso dell’esistenza umana nel suocomplesso...concernono l’uomo nel suo comportamento di fronte al mondo circostante umano ed extra-umano, l’uomoche deve liberamente scegliere, l’uomo che è libero di plasmare razionalmente se stesso e il mondo che lo circonda. Checos’ha da dire questa scienza sulla ragione e sulla non-ragione, che cos’ha da dire su noi uomini in quanto soggetti diquesta libertà?...La verità scientifica obiettiva è esclusivamente una constatazione di ciò che il mondo, sia il mondopsichico sia il mondo spirituale, di fatto è. Ma in realtà, il mondo e l’esistenza umana possono avere un senso se lescienze ammettono come valido e come vero soltanto ciò che è obiettivamente constatabile, se la storia non ha altro dainsegnare se non che tutte le forme del mondo spirituale, tutti i legami di vita, gli ideali, le norme che volta per voltahanno fornito una direzione agli uomini, si formano e poi si dissolvono come onde fuggenti, che così è sempre stato esempre sarà, che la ragione è destinata a trasformarsi sempre di nuovo in non-senso, gli atti provvidi in flagelli? Possiamoaccontentarci di ciò, possiamo vivere in questo mondo in cui il divenire storico non è altro che una catena incessante dislanci illusori e di amare delusioni? »E. HUSSERL, La crisi delle scienze europee, ed. post. 1959, § 2, passim

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Cittadinanza femminile e condizione della donna nel divenire dell’Italia del Novecento.Illustra i più significativi mutamenti intervenuti nella condizione femminile sotto i diversi profili (giuridico, economico,sociale, culturale) e spiegane le cause e le conseguenze.Puoi anche riferirti, se lo ritieni, a figure femminili di particolare rilievo nella vita culturale e sociale del nostro Paese.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Comunicare le emozioni: un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un sms o una e-mail. Così idee e sentimentiviaggiano attraverso abbreviazioni e acronimi, in maniera veloce e funzionale. Non è possibile definire questocambiamento in termini qualitativi, si può però prendere atto della differenza delle modalità di impatto che questa nuovaforma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini: quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta discrittura, odori, impronte e attesa, tanto quella di oggi è incorporea, impersonale e immediata.Discuti la questione proposta, illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze personali, gli aspetti che ritienipiù significativi.____________________________Durata massima della prova: 6 ore.È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIOPUNTEGGIOATTRIBUITO

ADEGUATEZZAAderenza alle consegne (tipologia A),alla traccia (tipologia B), al titolo(tipologie C e D).

1 2 3 /

CONTENUTOAmpiezza, originalità e profonditàdella trattazione; capacità di utilizzarei materiali forniti (tipologia B).

1 2 3 4

ORGANIZZAZIONELOGICA DEL TESTO

Chiarezza espositiva, coerenza,continuità fra frasi, paragrafi esezioni. Capacità argomentativa.

1 2 3 4

CORRETTEZZA ELESSICO

Correttezza ortografica, morfologica,sintattica; punteggiatura, proprietà ericchezza lessicale. Ordine eleggibilità della grafia.

1 2 34

TOTALE /15

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SIMULAZIONE PRIMA PROVA (ITALIANO) - data VENERDI 20/04/2018

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Giuseppe Ungaretti, Lucca (da L’Allegria) Edizione: G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di C. Ossola, Mondadori, Milano 2009, p. 133

A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre ci parlava di questi posti. La mia infanzia ne fu tutta meravigliata.La città ha un traffico timorato e fanatico.In queste mura non ci si sta che di passaggio.Qui la meta è partire.Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California come d’un suo podere.Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone.Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti.Ho preso anch’io una zappa.Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere.Addio desideri, nostalgie.So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne.Conosco ormai il mio destino, e la mia origine.Non mi rimane più nulla da profanare, nulla da sognare.Ho goduto di tutto, e sofferto.Non mi rimane che rassegnarmi a morire.Alleverò dunque tranquillamente una prole.Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita.Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte.

Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è morto a Milano nel 1970. Nel1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua preparazione letteraria e conobbe personalmente importanti artisti escrittori. Partecipò alla guerra mondiale come soldato semplice. Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto,1916 e poi confluite, insieme ad altre, in Allegria di Naufragi, 1919. La poesia che si propone raggiunse la redazione definitivanel 1936, attraverso diverse stesure a partire dal 1919.

4. Comprensione complessiva

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.

2. Analisi del testo2.1 Soffermati sugli aspetti linguistico-lessicali della poesia e, in particolare, sugli aggettivi.2.2 Spiega l’espressione “La mia infanzia ne fu tutta meravigliata” (2).2.3 Individua gli elementi che caratterizzano la città (3-5).2.4 Il poeta evoca una scoperta che lo terrorizza (7). Quali le ragioni del “terrore”?2.5 Il poeta contrappone agli “amori mortali” (18) “l’amore come una garanzia della specie” (19). Spiega la contrapposizione.a. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e approfondiscila con opportunicollegamenti ad altri testi di Ungaretti o a testi di altri autori. Alternativamente, puoi fare riferimento alla situazione storico-culturale dell’epoca o a situazioni del nostro tempo, sviluppando i confronti che ti interessano.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

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AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: L’amicizia.Briton RIVIÈRE – Il suo unico amico (1871), Manchester Art Gallery

Il grande amico

Un grande amico che sorga alto su me e tutto porti me nella sua luce, che largo rida ove io sorrida appenae forte ami ove io accenni a invaghirmi…

Ma volano gli anni, e solo calmo è l’occhio che antivedeperdente al suo riapparirelo scafo che passava primo al ponte.Conosce i messaggeri della sorte, può chiamarli per nome. È il soldato presago.Non pareva il mattino nato ad altro?E l’ala dei tiglie l’erta (1) che improvvisa in verde ombría (2) si smarrivanon portavano ad altro?

Ma in terra di colpo nemica al punto attesosi arroventa la quota.Come lo scolaro attardato (3) – né piú dalla minaccia della portasbarrata fiori e ali lo divagano io lo seguo, sono nella sua ombra.

Un disincantato soldato. Uno spaurito scolaro.

Vittorio SERENI, Gli strumenti umani, (in Appuntamento a ora insolita), Einaudi, Torino 1965

(1) Salita; (2) ombríare = far ombra; (3) probabile riferimento allo scolaro François Seurel, personaggio del romanzo diAlainFournier Le grand Meaulnes (Il grande amico), che - fisicamente impedito - non può seguire l’amico.

«Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che,prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c’era nessunoche potesse rispondere all’idea romantica che avevo dell’amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado dicomprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei volentieri dato la vita. […] Eranoragazzi simpatici e io andavo abbastanza d’accordo con tutti. Ma così come non ero animato da particolari simpatie neiconfronti di nessuno, nemmeno loro sembravano attratti da me. Non andavo mai a casa loro né loro venivano mai a trovare me.Un altro motivo della mia freddezza, forse, era che avevano tutti una mentalità estremamente pratica e sapevano già cosaavrebbero fatto nella vita, chi l’avvocato, chi l’ufficiale, chi l’insegnante, chi il pastore, chi il banchiere. Io, invece, non avevoalcuna idea di ciò che sarei diventato, solo sogni vaghi e delle aspirazioni ancora più fumose. Volevo viaggiare, questo eracerto, e un giorno sarei stato un grande poeta.Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a trent’anni di distanza, sonoconvinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasicon gioia. […] I giovani tra i sedici e i diciotto anni uniscono in sé un’innocenza soffusa di ingenuità, una radiosa purezza di

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corpo e di spirito e il bisogno appassionato di una devozione totale e disinteressata. Si tratta di una fase di breve durata che,tuttavia, per la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle esperienze più preziose della vita.»

Fred UHLMAN, L’amico ritrovato, Feltrinelli, Milano 1986

«“Che cos’è un amico? È qualcuno che conosciamo a fondo e a cui vogliamo bene comunque”. […] Ma l’amicizia non èsoltanto completa conoscenza dell’altro. Occorre necessariamente, per lo sviluppo e la costruzione di questo sentimento, unaparte importante di rispetto e ammirazione. Tali qualità risaltano in maniera tanto più autentica in quanto non sono distorte dalgioco della seduzione. All’inizio del rapporto amoroso, la voglia di piacere e di sedurre porta inevitabilmente a qualchemenzogna, se pur piccola. Menzogne verbali per rendere più bella la realtà, o menzogne fisiche, sempre per rendere più bella larealtà: ci si pettina, ci si profuma, si fa uno sforzo per apparire migliori. C’è una trasformazione momentanea e non destinata adurare nel tempo, come un pavone che per fare la corte si incollasse addosso magnifiche piume; piume destinate a volar via colvento. Ma i vostri amici non hanno mai visto le vostre piume artificiali: tutto quello che hanno visto, amano, ammirano in voi èreale. C’è una forma di autenticità unica, possente, rassicurante. Non esiste doppio gioco. C’è un essere umano, completo, cheè come voi lo vedete. Ed è questa verità assoluta che contribuirà a creare il legame di amicizia. Poiché in fondo, è di amore cheparliamo.»

Joël DICKER, La verità, soltanto la verità, sull’amicizia, «Corriere della Sera - la Lettura»,18 settembre 2016

AMBITO SOCIO-ECONOMICO

ARGOMENTO: La ricerca della felicità.DOCUMENTI

«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, direligione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà el’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratoriall’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»

Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana

«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatoredotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.»

Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776

«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo– come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) dacontrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre lanostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) benal di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solosperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo elancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida.L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane.Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita dellafelicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi:come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.»

Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)

«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente allo stesso livellodi 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso periodo. Risultati molto simili siottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrarenel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline come la psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità.Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiarasoddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 annifa ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistonodiverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni dovrebbero mostrare unacrescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece che, anche suddividendo il campione percoorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere,come la percentuale di persone affette da depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle rispostesoggettive sulla felicità e sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?»

Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003

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«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità. Mentre sappiamoche si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici occorre essere almeno in due. Lariduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto,un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza distrumentalità. Il senso di un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita.Se venissimo a sapere che quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe unsenso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago mancome Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo œconomicus – è un isolato, unsolitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal momento che questa sollecitudine altro non è cheun’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perchéè tirchio prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quel valore di legame che la messa in pratica del principio direciprocità potrebbe assicuragli.»

Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009

AMBITO STORICO-POLITICO

ARGOMENTO: Il campo di concentramento come elemento della storia del Novecento.

DOCUMENTI

«Il XX secolo potrebbe essere raccontato attraverso la storia del sistema concentrazionario. La guerra di liberazione cubana equella algerina, la repressione coloniale in Africa, la rivoluzione bolscevica, la seconda guerra mondiale dall’Indonesia agliStati Uniti, passando per la Francia e Vichy -, la disgregazione della Iugoslavia, la repressione in Cecenia sono infattiaccomunate dalla presenza dei campi detti “di concentramento”, nonostante dietro tale definizione si nascondano realtà non deltutto omogenee tra loro.»

Joël Kotek e Pierre Rigoulot, Il secolo dei campi. Detenzione, concentramento e sterminio: la tragedia del Novecento, tr. it.Mondadori, Milano 2002

«Le vittime di Stalin e di Hitler non furono uccise per conquistare e colonizzare il territorio da esse occupato. Spesso furonoassassinate in modo ottuso e automatico, non animato da nessuna emozione umana, ivi compreso l’odio. Esse furono ucciseperché non rientravano, per una ragione o per un’altra, nel progetto di una società perfetta. Furono eliminate affinché fossepossibile fondare un mondo umano obiettivamente migliore: più efficiente, più morale, più bello. Un mondo comunista. O unmondo ariano, puro dal punto di vista razziale. In entrambi i casi, un mondo armonioso, libero da conflitti, docile nelle manidei propri governanti, ordinato, controllato. Gli individui macchiati dall’ineliminabile tara del proprio passato o della propriaorigine non potevano entrare a far parte di un tale mondo immacolato, sano, splendente.»

Zygmunt Bauman, Modernità e Olocausto, tr. it. Il Mulino, Bologna, 1992

«Ci viene chiesto dai giovani, tanto piú spesso e tanto piú insistentemente quanto piú quel tempo si allontana, chi erano, di chestoffa erano fatti, i nostri “aguzzini”. Il termine allude ai nostri ex custodi, alle SS, e a mio parere è improprio: fa pensare aindividui distorti, nati male, sadici, affetti da un vizio d’origine. Invece erano fatti della nostra stessa stoffa, erano esseri umanimedi, mediamente intelligenti, mediamente malvagi: salvo eccezioni, non erano mostri, avevano il nostro viso, ma erano statieducati male. Erano, in massima parte, gregari e funzionari rozzi e diligenti: alcuni fanaticamente convinti del verbo nazista,molti indifferenti, o paurosi di punizioni, o desiderosi di fare carriera, o troppo obbedienti. Tutti avevano subito la terrificantediseducazione fornita ed imposta dalla scuola quale era stata voluta da Hitler e dai suoi collaboratori, e completata poi dalDrill1 delle SS. A questa milizia parecchi avevano aderito per il prestigio che conferiva, per la sua onnipotenza, o anche soloper sfuggire a difficoltà famigliari.»

Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino, 1986

AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: L’attività umana e la sfida globale dei cambiamenti climatici: responsabilità delle generazioni presentiverso le generazioni future.

DOCUMENTI

«[…] il cambiamento climatico è arrivato ad uno stadio avanzato, ma non ancora incontrollabile. La sua origine è l’attivitàumana e, proprio per questo, l’uomo può ancora intervenire per limitarne gli impatti più disastrosi.

1 Addestramento

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Per riuscirci, serve un cambiamento radicale nei nostri sistemi energetici, nelle nostre abitudini di consumo, nei modi diprodurre. In altre parole, serve un nuovo modello di sviluppo, una transizione – inevitabilmente lenta, ma da guidare con manosicura – verso un’economia sostenibile. Serve anche collaborazione internazionale, soprattutto a favore dei Paesi in via disviluppo, spesso i più vulnerabili ai cambiamenti climatici. E servono politiche chiare e lungimiranti nei Paesi sviluppati. […]Abbiamo visto come il tema dei cambiamenti climatici sia strettamente legato a quelli dell’uguaglianza sociale e dello sviluppoeconomico. Abbiamo parlato di economia, di salute e di equilibri sociali usando metriche oggettive, basandoci sui risultatidella ricerca scientifica, sia per quanto riguarda l’analisi delle cause, sia per gli scenari futuri e le vie d’uscita. Abbiamo parlatodi benessere, di opportunità, di convenienza. […] Servono una nuova strategia ed un nuovo sforzo economico nella ricercasimile a quello fatto anni fa per la ricerca spaziale – per individuare quelle tecnologie che, da un lato, ci possano permettere diprodurre energia a basso costo e senza impatti sul clima e sull’ambiente, dall’altro migliorino la nostra capacità di conservarel’energia prodotta ed, infine, ci aiutino a rimuovere dall’atmosfera i gas serra che abbiamo immesso in questi ultimi decenni.[…] La strada da percorrere non dipende solo dalle istituzioni: ogni individuo, ogni impresa, ogni comunità può decidere diintraprendere fin da oggi scelte coerenti nei consumi, nelle modalità di spostamento, nelle risorse utilizzate,nell’organizzazione della produzione, nei servizi, nella tipologia delle abitazioni, ecc.»

Carlo CARRARO, Alessandra MAZZAI, Il clima che cambia, Il Mulino, Bologna, 2015

«La Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura riunitasi a Parigidal 21 ottobre al 12 novembre 1997 nella sua 29a sessione. […] Constatando che la sorte delle future generazioni dipende ingran parte dalle decisioni e misure prese oggi e che i problemi attuali, tra i quali la povertà, l’insufficiente attrezzamentomateriale e tecnologico, la disoccupazione, l’esclusione, la discriminazione e le minacce all’ambiente devono essere risoltinell’interesse delle generazioni presenti e future. […] Proclama solennemente in questo dodicesimo giorno di novembre 1997la presente Dichiarazione sulle responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future. […] Articolo 5. Protezionedell’ambiente 1. Affinché le generazioni future possano beneficiare della ricchezza offerta dagli ecosistemi della Terra, legenerazioni presenti dovrebbero agire per uno sviluppo durevole e preservare le condizioni della vita e in particolare la qualitàe l’integrità dell’ambiente.»

Dichiarazione sulle responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future adottata dalla Conferenza generaledell’Unesco, in Codice di diritto internazionale dell’ambiente e dei diritti umani a cura di M. Déjeant-Pons, M. Pallemaerts, S.

Fioravanti Sapere 2000, Roma, 2003

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Il primo dopoguerra vede nel peggioramento delle condizioni di vita degli strati della media e della piccola borghesia e nellaradicalizzazione dei contrasti sociali le sue dinamiche più specifiche. E' in questo ambito che avverranno la lenta crisi dellostato liberale e la nascita di movimenti eversivi, che porteranno all'affermazione di regimi totalitari.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan, Aden Arabia, 1931).Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni.

____________________________Durata massima della prova: 6 ore.È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIOPUNTEGGIOATTRIBUITO

ADEGUATEZZAAderenza alle consegne (tipologia A), alla traccia(tipologia B), al titolo (tipologie C e D).

1 2 3/

CONTENUTOAmpiezza, originalità e profondità della trattazione;capacità di utilizzare i materiali forniti (tipologiaB).

1 2 3 4

ORGANIZZAZIONELOGICA DEL TESTO

Chiarezza espositiva, coerenza, continuità fra frasi,paragrafi e sezioni. Capacità argomentativa.

1 2 34

CORRETTEZZA ELESSICO

Correttezza ortografica, morfologica, sintattica;punteggiatura, proprietà e ricchezza lessicale.Ordine e leggibilità della grafia.

1 2 3 4

TOTALE /15

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SIMULAZIONE SECONDA PROVA (VITICOLTURA) - data GIOVEDI 05/04/2018

Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella seconda parte.

PRIMA PARTE L ‘impianto rappresenta un momento di fondamentale importanza per la futura e corretta gestione del vigneto.Il candidato, in riferimento ad una varietà di rilevante incidenza territoriale in un’area di sua conoscenza, tratti delle operazioni di impianto. In particolare, con specifico riferimento al contesto individuato, approfondisca e motivi le scelte operate concernenti il portainnesto, il sesto di impianto e la forma di allevamento.

SECONDA PARTE 1 . Evoluzione dei principali componenti dell’acino durante la fase di accrescimento dell’acino. 2 . Illustrare, in successione cronologica, le fasi fenologiche del ciclo annuale della vite.865 3 . Evidenzi gli scopi e le finalità della potature secca. 4 . Descrivi le gemme della vite, dove si formano e cosa originano. __________________________________Durata massima della prova : 6 ore.

INDICATORI DESCRITTORI

PUNTEGGIO

(il dato evidenziatoesprime lasufficienza)

assegnati

COMPRENSIONE DEICONTENUTI

Corretta e completa 3

Accettabile, ma incompleta e con imprecisioni 2

Poco pertinente e contenente errori 1

CONOSCENZA DEGLIARGOMENTI DELLA

PRIMA PARTE

Conoscenza completa e approfondita, rielaborazione personale 4

Conoscenza buona, rielaborazione personale 3

Conoscenza frammentaria, rielaborazione assente 2

Conoscenza quasi nulla, rielaborazione assente 1

CONOSCENZA DEGLIARGOMENTI DELLA

SECONDA PARTE

Conoscenza completa ed approfondita, rielaborazione personale

4

Conoscenza buona, rielaborazione personale 3Conoscenza frammentaria, rielaborazione assente 2Conoscenza quasi nulla, rielaborazione assente 1

COMPETENZATECNICO-OPERATIVADELLA PRIMA PARTE

Adeguata 2

Poco adeguata 1

Inadeguata 0

COMPETENZA TECNICO-OPERATIVA DELLA SECONDA PARTE

Adeguata 2

Poco adeguata 1

Inadeguata 0

TOTALE PUNTI

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SIMULAZIONE III^ PROVA (INGLESE, ENOLOGIA, PROD. ANIMALI, MATEMATICA) - data LUNEDI 26/03/2018PER OGNI MATERIA TIPOLOGIA MISTA (B+C):

2 QUESITI A RISPOSTA SINGOLA (MAX 8 RIGHE) +5 DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA

MATERIA: INGLESE

1) Describe how traditional balsamic vinegar is obtained.

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

2) Write about the range of adversities which may damage plants and crops.……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

3) Choose the correct option – Downey Mildew is:

a. a disease which causes the discoloration on bottom of leavesb. a disease which transforms roots in a rotting massc. a disease which causes the discoloration on top of leavesd. a disease which causes dark lesions on leaves

4) Choose the wrong option – Beer is made:

a. with water, hop, malt, yeastb. with barley, water, malt, yeastc. with hop, corn, water, yeastd. with wheat, water, hop, yeast

5) Choose the correct option – Press wine is:

a. the wine from a different vineyard used for blendingb. the wine obtained by squeezing white grapes picked later than othersc. the juice obtained from the pressing of skins once they have been removedd. the juice obtained from the pressing of skins before they are added in vats or tanks before the beginning offermentation.

6) Choose the correct option – Wort is:

a. the name use to indicate the barley maltb. the name of a fermenting vessel used in the brewing of beerc. a sweet liquid obtained through the separation from grain husksd. the name of beers characterised by top fermentation

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7) Choose the correct option – Disgorging is a step:a. in white wine making to clarify the final product using the egg whitesb. in sparkling wine making with Metodo Martinottic. in sparkling wine making with Metodo Classico to remove sedimentsd. in sparkling wine making with Metodo Classico only for Champagne

QUESITO 1 contenuto max 2,5 p.correttezza sintattico-ortogr. max 1,5 p.organizzazione del discorso max 1 p.

QUESITO 2 contenuto max 2,5 p.correttezza sintattico-ortogr. max 1,5 p.organizzazione del discorso max 1 p.

QUESITO 3 Corretto = 1 p. Non corretto = 0 p.

QUESITO 4 Corretto = 1 p. Non corretto = 0 p.

QUESITO 5 Corretto = 1 p. Non corretto = 0 p.

QUESITO 6 Corretto = 1 p. Non corretto = 0 p.

QUESITO 7 Corretto = 1 p. Non corretto = 0 p.

punteggio totale ………/15

MATERIA: ENOLOGIA

Rispondere alle due seguenti domanda utilizzando un massimo di 8 righe

ACESCENZA DEL VINO.

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......................................................................................................................................………………………………

FUNZIONI DEL DIOSSIDO DI ZOLFO.

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......................................................................................................................................………………………………Rispondere alle domande crocettando la risposta giustaEntro quali valori è compreso il pH del mosto ?

fra 2,8 e 7 fra 2,8 e 10 fra 2,8 e 3,5 fra 1,8 e 3,5

Perché si esegue normalmente la diraspatura dell’uva ? Perché i raspi possono assorbire sostanze favorevoli ai mosti Perché e raspi possono cedere sostanze sgradite ai mosti Perché i raspi contengono troppa aria

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Perché i raspi apportano microrganismi patogeni

Il diossido di zolfo esplica azione antiossidante per proteggere le sostanze del vino più facilmente ossidabili (quali sono in particolare tra quelle indicate di seguito)

Tutte le sostanze chimiche del mosto Gli acidi fissi Le sostanze fenoliche Le sostanze minerali

Oenococcus oeni, si è dimostrato più capace di sopportare alcuni fattori sfavorevoli del vino: quali ? Il basso pH, l’alto grado alcolico, elevate livelli di sali Il basso pH, il colore del vino, l’alto grado alcolico Il basso pH, l’alto grado alcolico, i sali minerali Lo sbattimento del vino provocato dalle pompe durante i travasi

Nel corso della conservazione del vino si può sviluppare una microflora superficiale di lieviti, detta fioretta; qualemetabolismo hanno questi lieviti ?

Prevalentemente ossidativo Prevalentemente fermentativo Esclusivamente anaerobio Esclusivamente lattico

GRIGLIA DI VALUTAZIONEDomanda indicatori Punteggio max Punteggio assegnato

1Conoscenza argomenti

Capacità di analisi e sintesiPrecisione e chiarezza

311

2Conoscenza degli

argomentiCapacità di analisi e sintesiPrecisione chiarezza e uso

lessico

311

3-4-5-6-7 Scelta corretta dellarisposta

(1 punto a domanda)

Punteggio Massimo 5

TOTALE 15/15 TOTALE: ………………./15

MATERIA: PRODUZIONI ANIMALI

1) Sulla base dei risultati emersi nella ricerca "Beef Production in the Southern USA", si illustrino le strategieche possono essere adottate per ridurre l'emissione di gas serra nell'allevamento delle bovine da carneallattanti.

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2) Commentare il grafico.

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3) Quale delle seguenti affermazioni è corretta? □ i batteri che vivono nel rumine dei ruminanti sfruttano le capacità di idrolisi della cellulosa del loro ospite (l'animale),al quale forniscono i substrati da idrolizzare (cellulosa ed altri polisaccardi strutturali e di riserva), ricevendo in cambio iprodotti finali di tale idrolisi: gli acidi acetico, proprionico e butirrico;□ i batteri che vivono nel rumine dei ruminanti sintetizzano la cellulosa a partire dai precursori (acidi acetico,propionico e butirrico) forniti loro dall'ospite;□ il rumine di un ruminante è un ambiente sterile;□ il ruminante sfrutta le capacità di fermentazione della cellulosa e degli altri polisaccaridi proprie dei batteri che essoospita nel rumine, fornendo loro tali substrati, e riceve, in cambio, i prodotti finali di fermentazione (acidi acetico,propionico e butirrico), che assorbe attraverso la parete del rumine.

4) Quale delle seguenti affermazioni è corretta?□ le contrazioni reticolari sono funzionali all'evacuazione dei gas ruminali;□ le contrazioni reticolari sono funzionali al corretto assorbimento dei batteri attraverso la parete del reticolo;□ le contrazioni reticolari sono funzionali allo smistamento delle particelle alimentari in funzione delle loro dimensioni;□ le contrazioni delle pareti ruminali sono funzionali allo smistamento delle particelle alimentari in funzione delle lorodimensioni.

5) Il comportamento delle particelle alimentari nel reticolo di un ruminante dipende dalla loro densità: quelle cheaffondano sono□ più grandi ed hanno un rapporto superficie/volume >;□ più grandi ed hanno un rapporto superficie/volume <;□ più piccole ed hanno un rapporto superficie/volume <;□ più piccole ed hanno un rapporto superficie/volume >.

6) Quale delle seguenti affermazioni è vera?□ il tratto post-diaframmatico del tubo digerente di un predatore è abbastanza uniformemente ripartito fra stomaco,

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Erba ingerita espressa in base 100

ettaro

Capacità di ingestione

vaccaTurni di pascolamentopiù lunghi

Turni di pascolamentopiù brevi

Erba offertaespressa in base

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intestino tenue ed intestino crasso; □ il tratto post-diaframmatico del tubo digerente di un erbivoro non ruminante è abbastanza uniformemente ripartito frastomaco, intestino tenue ed intestino crasso;□ il tratto post-diaframmatico del tubo digerente di un onnivoro è abbastanza uniformemente ripartito fra stomaco,intestino tenue ed intestino crasso;□ il tratto post-diaframmatico del tubo digerente di un erbivoro ruminante è abbastanza uniformemente ripartito frastomaco, intestino tenue ed intestino crasso.

7) Quale delle seguenti affermazioni è vera?□ negli erbivori non ruminanti il tempo di passaggio degli ingesta attraverso il tubo digerente è di 48 giorni e la % diutilizzo della cellulosa è del 45;□ negli erbivori non ruminanti il tempo di passaggio degli ingesta attraverso il tubo digerente è di 48 ore e la % diutilizzo della cellulosa è del 45;□ negli erbivori ruminanti il tempo di passaggio degli ingesta attraverso il tubo digerente è di 80 giorni e la % di utilizzodella cellulosa è del 60;□ negli erbivori ruminanti il tempo di passaggio degli ingesta attraverso il tubo digerente è di 80 ore e la % di utilizzodella cellulosa è del 30.

Griglia di valutazione

QUESITI

1 2 3 4 5

a) ADERENZA ALLA TRACCIA PROPOSTA

assente 1

parziale 3

completa 5

TOTALE

b) CORRETTEZZA E QUALITÀ DELLE INFORMAZIONI

non viene data alcuna informazione 1

informazioni gravemente scorrette e/o del tutto frammentarie 2

informazioni scorrette e/o molto parziali 2.5

informazioni parziali ed imprecise 3

informazioni fondamentali sostanzialmente corrette 3.5

tutte le informazioni fondamentali risultano corrette 4

informazioni corrette ed esaurienti 5

TOTALE

c) ORGANIZZAZIONE DEL DISCORSO IN FORMA LOGICA E COERENTE

inadeguata 1

complessivamente adeguata 3

efficace 5

TOTALE

d) PADRONANZA DEL LINGUAGGIO SPECIFICO E CORRETTEZZA ESPOSITIVA

gravemente carente 2

presenza di improprietà e di un registro linguistico incerto 3

esposizione per lo più corretta ed appropriata 4

lessico appropriato e vario, esposizione corretta 5

TOTALE

MEDIA

VALUTAZIONE FINALE: /15

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MATERIA: MATEMATICA

1) Spiega il concetto di derivata di una funzione, specifcando come si utilizza per ricavare

informazioni utili a tracciare il grafco della funzione (max 8 righe).

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________________________________________________________________________________

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2) Distingui il signifcato di integrale indefnito e di integrale defnito, mettendo in evidenza

le diferenze e spiegando, eventualmente anche con esempi, come si calcola un

integrale defnito in un certo intervallo ];[ ba (max 8 righe).

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________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

(segue…)

Rispondi ai seguenti quesiti (una sola delle soluzioni proposte per ciascun quesito è esatta):

a) Nel punto in cui il grafco di una funzione smette di decrescere e inizia a crescere troverai…1. un fesso a tangente orizzontale2. un punto di minimo relativo3. un asintoto orizzontale4. un punto di massimo relativo

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b) Quanto vale dxxx 33 2 ?

◦b

a

xxx

3

2

1 23

◦ 16 x

◦ cxxx 32

1 23

◦ xxx 32

1 23

c) Quali poliedri regolari hanno come facce dei triangoli equilateri?◦ tutti i poliedri regolari◦ soltanto il tetraedro e l’ottaedro◦ tutti tranne il cubo◦ il tetraedro, l’ottaedro e l’icosaedro

d) Una piramide è equivalente a un terzo di un prisma che abbia base equivalente e altezza congruente un terzo di un cono che abbia base equivalente e altezza congruente un prisma che abbia base equivalente e altezza congruente un cilindro che abbia base equivalente e altezza congruente

e) Qual è il volume di una sfera di raggio r?1. 24 r

2. hr 2

3

1

3. 3

3

4r

4. 34 r

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Criteri di valutazione per le domande 1 e 2: correttezza (2 punti), completezza (2 punti),espressione e terminologia (1 punto)Criteri di valutazione per i quesiti del punto 3: risposta esatta 1 punto, risposta errata 0 punti

Domanda 1 Domanda 2 QuesitiTOTALECorr. Compl

.Espr. Corr. Compl

.Espr. 3a 3b 3c 3d 3e

/15

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SIMULAZIONE III^ PROVA (STORIA, BIOTECN.VITIVIN., ESTIMO, GESTIONE AMBIENTE TERR.)- data MARTEDI 08/05/2018 - PER OGNI MATERIA TIPOLOGIA B: 3 QUESITI A RISPOSTA SINGOLA (MAX 8 RIGHE)

MATERIA: STORIA

1. Quali sono le ragioni profonde che portarono allo scoppio delle Prima guerra mondiale? (Massimo 8 righe)

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2. In quali fasi si articolò la persecuzione degli Ebrei? (Massimo 8 righe)

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3. Che cosa stabilì la Conferenza di Yalta? (Massimo 8 righe)

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE per ciascun quesito

INDICATORI E DESCRITTORILIVELLI

Nullo Basso Medio Alto

Conoscenze

Conoscenza degli argomenti 0 1 2 3

Aderenza alle domande 0 1 2 3

Abilità Analisi e/o sintesi 0 1 2 3

Rielaborazione e/o approfondimento 0 1 2 3

Competenze linguistico-espressive

Correttezza nell’uso dei codici della disciplina ed efficacia espositiva

0 1 2 3

Punteggio = /15

________________________________________________________________________________________________

MATERIA: BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE

SVILUPPARE ( MAX 8 RIGHE) I SEGUENTI ARGOMENTI

1) I MICRORGANISMI VIRTUOSI________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2) LA PASTORIZZAZIONE

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3) FASI DI SVILUPPPO DEI MICRORGANISMI NEI MEZZI LIQUIDI

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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MATERIA: ECONOMIA, ESTIMO,MARKETING E LEGISLAZIONE

1) L’Estimo nei MIGLIORAMENTI FONDIARI

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………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

…………….………………………………………………………………………………………………………………………………

2) ESPROPRIAZIONI per pubblica utilità: aspetti normativi ed estimativi legati ai terreni agricoli

……………………………………………………………………………………………………………………………...

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………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

…………….………………………………………………………………………………………………………………………………

3) STIMA ANALITICA, puntualizzare quali sono i due procedimenti che contraddistinguono la stima analitica

e spiegare perché è soggetta a molte critiche

……………………………………………………………………………………………………………………………...

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…………….………………………………………………………………………………………………………………………………

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4. MATERIA: GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

1) PRINCIPALI CORRELAZIONI FRA PAC E AGRICOLTURA SOSTENIBILE

……………………………………………………………………………………………………………………………...

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…………….………………………………………………………………………………………………………………………………

2) SISTEMAZIONI IDRAULICO-AGRARIE NELL’OTTICA DELLA GESTIONE DEL SUOLO AGRARIO

……………………………………………………………………………………………………………………………...

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3) DIFESA FITOSANITARIA IN UN’OTTICA DI AGRICOLTURA SOSTENIBILE

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE adottata per le materie

BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE, ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

GESTIONE AMBIENTE TERRITORIO

Domande IndicatoriPunteggio

maxPunteggioassegnato

1

conoscenza degliargomenti

0→3

capacità di analisi esintesi

0→1

precisione e chiarezza

0→1

2

conoscenza degliargomenti

0→3

capacità di analisi esintesi

0→1

precisione e chiarezza

0→1

3

conoscenza degliargomenti

0→3

capacità di analisi esintesi

0→1

precisione e chiarezza

0→1

/15simi

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FIRMA dei Docenti della Classe

BRUZZONE DANIELE MATEMATICA

BURDESE MARCO RELIGIONE

CANTATORE ROBERTA VITICOLTURA

CITINO MARIA ITALIANO

STORIA

DEMARIA ANGELO GEST. AMB e TERR,

ECON,EST,MARK E LEG

LETO MASSIMO SOSTEGNO 1

MAZZUCCO MAURIZIA ENOLOGIA

BIOTECNOLOGIE VITIV

MONTERSINO SILVIA LINGUA INGLESE

PERTUSIO DAVIDE SOSTEGNO 2

PIOTTI DANIELE BIOTECNOLOGIE

ENOLOGIA

PRUDENTINO ANGELO VITICOLTURA

RIVOIRA PIERO PRODUZIONI ANIMALI

SALONNE COSIMO SCIENZE MOT E SPORTIVE

SECCO SERGIO PRODUZIONI ANIMALI

SICCARDI MARCO GEST. AMB e TERR.

SOSTEGNO 4

VITELLARO GIUSEPPINA SOSTEGNO 3

Asti, lì ___________

FIRMA degli alunni rappresentanti di classe (p.p.v.) ____________________________

____________________________

IL DIRIGENTE SCOLASTICO __________________________

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