Anno Scolastico 2016 - 2017 Piano Annuale per l’Inlusione · 7. Ruolo delle famiglie e della...
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Anno Scolastico 2016 - 2017
Piano Annuale per l’Inclusione
Istituto Omnicomprensivo di Polla
Via A. Isoldi, 1 Polla (SA)
Tel. 0975 1901164 Fax. 0975 1901163 [email protected]
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P.a.i.
INDICE
PREMESSA pag. 4
1. QUADRO NORMATIVO E SCUOLA INCLUSIVA pag. 5
2. La Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e la C.M. n°8 del 6/3/2013 pag. 5
3. Chi sono gli alunni con BES pag. 6
4. Analisi dei punti di forza e di criticità pag. 7
4.1. Rilevazione degli alunni con BES frequentanti l’Istituto Omnicomprensivo
di Polla nell’A. S. 2016/2017
pag. 7
4.2. Risorse professionali specifiche prevalentemente utilizzate pag. 7
4.3. Coinvolgimento personale ATA pag. 8
4.4. Coinvolgimento famiglie pag. 8
4.5. Rapporti con servizi sociosanitari pag. 8
4.6. Rapporti con privato sociale e volontariato pag. 8
5. L'INSEGNANTE DI SOSTEGNO: RUOLO E FUNZIONE pag. 9
6. Aree di intervento A.S. 2016/2017 pag. 11
6.1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo pag. 11
6.1.1. Risorse umane pag. 12
6.1.2. Organi collegiali pag. 12
6.2. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli Insegnanti
pag 15
6.3. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive pag. 15
6.4. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola
pag. 15
6.5. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della
scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
pag. 16
6.6. Attività di recupero/potenziamento di Matematica avvenuta nella classe 2
A dell’Istituto Professionale Socio Sanitario
pag. 16
6.7. Progetto “Forza ragazzi” rivolto agli alunni dell’Istituto Professionale
Socio Sanitario
pag. 16
3
6.8. Progetto “Laboratorio teatrale. Desidera che avrai…”
6.9. Progetto inclusione alunni stranieri 2017
6.10 Progetto Edu Change
pag.17
pag. 19
pag. 22
7. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
pag. 28
8. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi
pag. 28
9. Valorizzazione delle risorse esistenti pag. 28
10. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione.
pag. 28
ALLEGATI
ALLEGATO 1: Cronoprogramma dell’attività di recupero/potenziamento di
Matematica, avvenuta nella classe 2 A dell’Istituto Professionale Socio Sanitario.
pag. 30
ALLEGATO 2: Grafici degli esiti dei questionari di monitoraggio del grado di
inclusione dell’Istituto.
pag.32
ALLEGATO 3: Sintesi degli esiti dei questionari di monitoraggio del grado di
inclusione dell’Istituto.
pag.67
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PREMESSA
Il piano annuale per l‘inclusione è uno strumento che consente alle istituzioni scolastiche di progettare la
propria offerta formativa in senso inclusivo, spostando l’attenzione dal concetto di integrazione a quello di
inclusione.
Il concetto di inclusione attribuisce importanza al modo di operare sul contesto, mentre col concetto di
integrazione l’azione si focalizza sul singolo soggetto. Si tratta di un cambiamento di prospettiva che impone
al “sistema scuola” un nuovo punto di vista che deve essere eletto a linea guida dell’attività educativo-
didattica quotidiana.
La programmazione e l’effettuazione del percorso didattico va indirizzata verso la personalizzazione e/o
individualizzazione dei percorsi educativi rispettando la peculiarità di approccio, metodo, stile e livello di
apprendimento di tutti i discenti, in particolare, degli alunni con BES.
In riferimento alla didattica, è necessario ricorrere:
1) All’ individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) Alla personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) Agli strumenti compensativi;
4) A misure dispensative.
Ogni percorso didattico viene seguito secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla
normativa nazionale e/o alle direttive del PTOF.
L’ Istituto Omnicomprensivo di Polla si propone un congruo utilizzo ed un impiego funzionale delle risorse
umane, finanziarie e strumentali già disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne (personale per
l’assistenza materiale, educatori, operatori del servizio civile).
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1. QUADRO NORMATIVO E SCUOLA INCLUSIVA
“La scuola italiana pensata nella Costituzione è una scuola che si fonda sui valori dell’equità, della promozione
sociale e sulla valorizzazione di tutti gli alunni, qualunque sia la loro condizione personale e sociale”. (Dario
Ianes)
Una scuola inclusiva guarda a tutti gli alunni e alle loro potenzialità; essa interviene prima di tutto sul
contesto, trasformandolo in base alle esigenze del soggetto.
Una scuola che “include” è una scuola che pensa e progetta prendendo in considerazione proprio tutti,
attraverso il coinvolgimento dei suoi operatori, avendo piena chiarezza delle esigenze da affrontare dal punto
di vista qualitativo e quantitativo.
2. La Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e la C.M. n°8 del 6/3/2013
Il 27 dicembre 2012 è stata emanata la Direttiva recante Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, che delinea e precisa la strategia
inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento e alla personalizzazione
del percorso formativo per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Nel marzo successivo è stata
pubblicata la circolare Ministeriale n. 8 che fornisce indicazioni operative su alcune rilevanti problematiche.
La Circolare n. 8, infatti:
Sottolinea la necessità di redigere un Piano di Lavoro Personalizzato (P.D.P.), vale a dire un
percorso individualizzato e personalizzato, nel quale il consiglio di classe, in collaborazione con la
famiglia, definisce, monitora e documenta le strategie più idonee per ciascun alunno;
Ribadisce, inoltre, i compiti del Gruppo di Lavoro d’Istituto (G.L.H.I.), che assume la denominazione
di Gruppo di Lavoro per l’ Inclusione (G.L.I.) con l’estensione dei propri interventi anche a tutti gli
altri alunni che manifestano bisogni educativi speciali (B.E.S.).
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4. Analisi dei punti di forza e di criticità
4.1. Rilevazione degli alunni con BES frequentanti l’Istituto Omnicomprensivo di Polla nell’A. S. 2016/2017
TIPOLOGIA TOTALE
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, c. 1 e 3) (BES 1) 19
minorati vista
minorati udito 1
Psicofisici 18
2. disturbi evolutivi specifici (BES 2)
DSA 3
ADHD/DOP 1
Borderline cognitivo
Altro 1
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) (BES 3)
Socio-economico 5
Linguistico-culturale 11
Disagio comportamentale/relazionale
Altro 2
N° PEI redatti nell’A.S. 2015/2016 16
N° di PDP redatti dai Consigli di classe/Team docenti 27
PDP in presenza di certificazione sanitaria 3
PDP in assenza di certificazione sanitaria nell’A.S.. 2016/2017 24
4.2 Risorse professionali specifiche prevalentemente utilizzate
Insegnanti di sostegno attività individualizzate e di piccolo gruppo Si
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Si
Attività individualizzate e di piccolo gruppo Si
Attività laboratoriali integrate Si
Funzioni strumentali/coordinamento per area Integrazione e Inclusione Si
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Cancro Rosalia (Referente G.L.H., Referente B.E.S. e D.S.A.) Antonacchio Daniela (Referente Inclusione, Referente P.A.I.) Vincenzina Lopardi (F.S. Inclusione) Amodeo Teresa (Referente Intercultura)
Esperti esterni No
Docenti tutor No
Piano didattico-educativi per l’inclusione dei BES SI
Progetti extracurriculari per l’inclusione No
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Docenti di sostegno
Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
4.3. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili Si
Collaborazione con docenti Si
Altro
4.4. Coinvolgimento famiglie
Condivisione PDP e scelte educative Si
Coinvolgimento in progetti di inclusione No
Percorsi di formazione specifici No
Informazione/formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva No
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante No
4.5. Rapporti con servizi sociosanitari
Rapporti territoriali e con istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS. Si
Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità o su disagio e simili Si
Informazione Si
Consulenza No
Formazione Si
4.6. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati Si
Progetti integrati a livello di singola scuola Si
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Disabilità Intellettive, sensoriali…)
No
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5. L'INSEGNANTE DI SOSTEGNO: RUOLO E FUNZIONE
L’insegnante di sostegno è un insegnante specializzato che viene assegnato, in piena con titolarità con gli altri
docenti, alla classe in cui è inserito il soggetto diversamente abile. La sua assegnazione è essenziale per
attuare “forme di integrazione a favore degli alunni portatori di handicap” e “realizzare interventi
individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni”.
L’insegnante di sostegno ha un ruolo determinante nel processo di integrazione quanto più si qualifica e si
distingue come risorsa competente e mediatrice. Integrato nell’organizzazione della scuola, l’insegnante di
sostegno non si limita al rapporto esclusivo con l’allievo in situazione di handicap, ma lavora con la classe,
così da fungere da mediatore tra l’allievo disabile e i compagni, tra l’allievo disabile e gli insegnanti, tra
l’allievo disabile e la scuola.
L’insegnante di sostegno deve lavorare con gli insegnanti di classe in sede di programmazione e di
individuazione di strategie atte alla realizzazione di processi integranti di insegnamento. Nel team teaching,
questo insegnante “speciale” deve pertanto pianificare con i colleghi l’attività d’insegnamento per tutta la
classe ed assumersi, in rapporto a sue specifiche competenze didattiche, delle responsabilità d’insegnamento
per i diversi alunni.
Il compito dell’insegnante di sostegno deve quindi essere quello di collaborare con gli altri insegnanti al fine
di adattare il curricolo pensando a tutti gli studenti, esaminando i problemi che si potrebbero incontrare e
sviluppando metodi di insegnamento e materiali che permettano il loro superamento e, nel fare ciò,
trattando le difficoltà dei soggetti disabili come aree problematiche del curricolo stesso più che bisogni
speciali di un solo soggetto.
COMPETENZE
L'insegnante di sostegno deve avere le seguenti competenze:
1) COMPETENZE GENERALI RELATIVE ALLA SITUAZIONE DI HANDICAP:
competenze relazionali, sapere lavorare in team con gli altri operatori;
facilitare il lavoro di rete tra operatori scolastici, extrascolastici, famiglie;
svolgere attività di tutore e compresenza in classe.
2) COMPETENZE DISCIPLINARI RELATIVAMENTE ALLA PROPRIA AREA DI NOMINA:
competenze metodologiche;
competenze teoriche e applicative di contenuti.
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DISPOSIZIONI/ADEMPIMENTI
Il docente di sostegno:
assume la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui opera;
prevede un interscambio tra docenti di sostegno e docenti di classe nelle attività di classe
per favorire l’integrazione (in particolare nella scuola dell’infanzia e primaria);
partecipa alla stesura di tutti i documenti e progetti per l'integrazione;
partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto per tutti gli alunni della
classe.
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6. Aree di intervento A.S. 2016/2017
6.1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
La nostra scuola s’impegna a diventare comunità di stimolo e sostegno per tutti gli allievi e, in particolare,
per quelli in difficoltà.
E’ nostra convinzione che l’integrazione non si esaurisca con l’inserimento nelle classi dei soggetti
diversamente abili, ma è estremamente importante che l’accoglienza faccia rafforzare in loro il senso di
appartenenza e contribuisca alla concreta realizzazione del diritto allo studio, costituzionalmente garantito.
La nostra istituzione scolastica accoglie alunni diversamente abili in tutti gli ordini di scuola, seguiti da docenti
specializzati, purtroppo in numero inferiore al loro fabbisogno reale. Per tale motivo, si è cercato di annullare
eventuali disagi attraverso modalità organizzative utili a favorire contesti integrati, al fine di offrire loro
migliori opportunità di crescita, di apprendimento e di maturazione personale e sociale.
Nel programmare infatti interventi specifici, calibrati sulle esigenze e sulle reali capacità di ogni singolo
alunno, la nostra scuola supera lo schema alunno diversamente abile-insegnante di sostegno, per aprirsi ad
esperienze didattiche che debbano coinvolgere includendo necessariamente tutti i docenti curriculari e tutti
gli alunni.
Soltanto la sinergia degli interventi, infatti, potrà garantire il successo di esperienze didattiche alternative,
che mettano in primo piano il ruolo attivo di tutti gli alunni nella classe e favoriscano la crescita di un tessuto
fondato su rapporti amicali e solidali.
Tale sarà la condizione fondamentale per favorire l’apprendimento cooperativo e il tutoring, strumenti questi
efficaci per lo sviluppo della persona nell’apprendimento, nella comunicazione e nella socializzazione.
Il nostro Istituto, inoltre, predispone le condizioni affinché a tutti gli alunni siano offerti i servizi più idonei, a
partire dall’assistenza di base.
Essa costituisce un’attività interconnessa con quella educativa e deve coinvolgere tutte le risorse umane,
soprattutto quegli operatori che hanno maturato una consolidata esperienza nel campo della disabilità. Essi
devono saper interagire fra di loro per garantire la continuità degli interventi.
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6.1.1. Risorse umane
Dirigente Scolastico;
Coordinatori per le attività di sostegno e referenti DSA/BES;
Docenti curricolari e docenti di sostegno;
Personale ATA;
Personale per l’assistenza materiale;
Operatori del servizio civile.
6.1.2. Organi collegiali
Gruppo di lavoro per l’inclusione (G.L.I.)
Ha il compito di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà,
come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla C.M. n.8 del 6/3/2013, attraverso la redazione di un
”Piano Annuale per l’Inclusione” (P.A.I.).
Compiti e funzioni del G.L.I.:
rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione;
raccolta della documentazione degli interventi educativo-didattici;
consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi;
monitoraggio periodico delle pratiche inclusive della didattica programmata;
aggiornamento delle eventuali modifiche ai P.D.P. e ai P.E.I. relativamente alle
situazioni in evoluzione,
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusione della scuola;
elaborazione di una proposta di P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusione), riferito a tutti
gli alunni con B.E.S., da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di
giugno) con supporto/apporto delle Figure Strumentali.
Composizione del gruppo: è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituito dai
coordinatori per le attività di sostegno, dal referente D.S.A./B.E.S., dal gruppo di sostegno, dalla funzione
strumentale area 4, da una rappresentanza dei genitori e dei docenti curricolari.
Il G.L.I. si riunisce almeno due volte l’anno per coordinare le azioni o le attività dei vari Consigli di Classe; nel
mese di Giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione” e formula la richiesta delle
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risorse necessarie a sostenerlo. Nel mese di Settembre adatta la proposta del Piano Annuale per l’inclusione
in base alle risorse assegnate alla scuola.
Consiglio di Classe
Individua i casi in cui è necessaria ed opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica, mediante
l’elaborazione di un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.), sulla scorta di fondate considerazioni
pedagogiche e didattiche e sulla base dell’eventuale documentazione clinica o certificazione nel caso di
alunni con D.S.A. (legge 170). L’elaborazione di un P.D.P. è prevista anche quando vengono rilevati alunni con
Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.), alunni cioè privi di certificazione, le cui difficoltà di apprendimento derivano
da condizioni ambientali di provenienza, disagiate sul piano socio-economico o linguistico-culturale. Per
questi alunni il Consiglio di classe
individua strategie e metodologie utili per una loro partecipazione attiva al contesto di
apprendimento;
individua le risorse umane strumentali ed ambientali per favorire processi inclusivi.
Il Consiglio di classe condividerà l’elaborazione del P.D.P. con la famiglia, che dovrà sottoscriverlo. La famiglia
risulta quindi corresponsabile del percorso da attuare, perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche
inerenti l’inclusione attraverso:
la condivisione delle scelte effettuate;
un eventuale focus group (gruppo di discussione), per individuare bisogni ed aspettative,
l’organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi ed individuare azioni di
miglioramento.
Nel P.D.P. vengono individuati:
gli obiettivi specifici di apprendimento;
le strategie e le attività educative/didattiche;
le azioni compensatrici e dispensatrici da attivare;
le modalità di verifica e valutazione.
G.L.H. operativo
Elabora il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) in presenza della certificazione di disabilità, come stabilito
dalla legge 104/92.
Collegio dei Docenti
su proposta del G.L.I., delibera il P.A.I. (mese di Giugno);
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esplicita nel P.T.O.F. un concreto impegno programmatico nell’inclusione;
esplicita criteri e procedure di utilizzo in riferimento alle risorse professionali presenti;
predispone azioni di formazione ed aggiornamento per i docenti.
Lo scopo di questo Istituto è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli
insegnanti coinvolti, non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità
didattiche efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano.
Sarebbero auspicabili interventi di formazione su:
le norme a favore dell'inclusione;
strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni;
metodologie didattiche e pedagogia inclusiva;
strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione;
gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i B.E.S.;
nuove tecnologie per l'inclusione.
Index Team
L’Index Team è composto da:
il Dirigente Scolastico;
le Funzioni Strumentali;
il Referente G.L.H.;
il Referente Inclusione-PAI;
il Referente Intercultura;
i docenti di sostegno;
l’ “amico critico”.
I compiti dell’Index Team sono:
aggiornare il P.A.I.;
monitorare i processi inclusivi dell’Istituto Omnicomprensivo di Polla traendo spunto dall’ Index per
l’inclusione di Tony Booth e Mel Ainscow.
L’Index per l’inclusione
• è uno strumento per la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività delle
scuole di ogni ordine e grado;
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• fornisce indicatori realistici sui quali fondare piani di miglioramento organizzativo-culturali;
• accresce la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e sulla trasversalità dei
processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi.
6.2. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli Insegnanti
Al fine di promuovere l’inclusione nella nostra scuola, sono previsti i seguenti corsi:
corso di aggiornamento riguardante alunni con B.E.S. ed, in modo particolare, con D.S.A., rivolto a
tutti i docenti di ogni ordine e grado, al fine di potenziare la cultura dell’inclusione;
corsi di didattica innovativa, rivolti a tutti i docenti di ogni ordine e grado, al fine di apportare
un’innovazione delle metodologie didattiche.
6.3. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Le verifiche per la valutazione saranno diversificate coerentemente al tipo di disabilità o svantaggio. Per le
verifiche saranno adottate tutte le misure di tipo compensativo/dispensativo che si renderanno necessarie,
tra le quali la possibilità di utilizzare tempi differenziati di esecuzione per consentire tempi di riflessione,
pause e gestione dell’ansia, ed eventuali supporti informatici. Gli obiettivi delle verifiche saranno chiari e
comunicati all’allievo prima della verifica stessa.
Gli obiettivi delle verifiche saranno chiari e comunicati all’allievo prima della verifica stessa. Per gli alunni con
D.S.A., non saranno tema di verifica la grafia o l’ordine, saranno valutati esclusivamente i concetti, i pensieri,
il grado di maturità, di conoscenza, di consapevolezza. Tali criteri saranno adottati in tutti i tipi di verifica.
6.4. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Le metodologie e gli interventi diversificati sia per gli alunni diversamente abili che per quelli con disturbo
specifico d’apprendimento (D.S.A.) o con svantaggio sociale, linguistico, economico, con deficit da disturbo
dell'attenzione e dell'iperattività (A.D.H.D.) o con funzionamento cognitivo limite (borderline), vedranno
impegnate le risorse umane (già citate) e strumentali (laboratori scientifico, linguistico e informatico)
presenti nell’istituto.
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6.5. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti
Per rendere possibili i diritti degli alunni disabili, saranno attuate iniziative tendenti al pieno sviluppo della
persona umana, facendo riferimento alle varie leggi che si sono succedute (L.517/77; L.104/92). Le iniziative
di integrazione sia scolastica che all’interno della società, dovranno trovare un comune punto di incontro,
per far convergere le varie professionalità verso obiettivi comuni. Si presume che ci sarà l’interazione di tutte
le diverse componenti presenti sul territorio (Comune, A.S.L., Enti Locali, Agenzie formative).
6.6. Attività di recupero/potenziamento di Matematica avvenuta nella classe 2 A
dell’Istituto Professionale Socio Sanitario
Nell’ottica del completo rispetto del ruolo e della funzione dell’insegnante di sostegno esposti nel paragrafo
5, nella classe 2^ A dell’Istituto Professionale Socio Sanitario è stata attuata un’efficace attività di
recupero/potenziamento di Matematica, grazie alla collaborazione delle due docenti di sostegno,
Antonacchio Daniela ed Oppedisano Antonella, assegnate alla classe, ed il docente di matematica Zennamo
Giuseppe. Il cronoprogramma dell’attività è esposto nell’allegato 1.
6.7. Progetto “Forza ragazzi” rivolto agli alunni dell’Istituto Professionale Socio
Sanitario (Progetto in rete - Capofila Associazione Ursentum o.n.l.u.s.)
Il progetto ha offerto ad un gruppo di ragazze e ragazzi dell’Istituto Professionale Socio Sanitario di Polla (SA)
un percorso esperienziale in ottica interculturale allo scopo di
sensibilizzare gli allievi alle tematiche legate ai Diritti Umani;
fare in modo che essi sviluppino un pensiero critico in grado di leggere e riconoscere i fenomeni in
atto;
fare in modo che essi pensino e realizzino insieme, come gruppo, possibili progetti e azioni da
intraprendere a scuola e sul Territorio sugli stessi argomenti oggetto del percorso nel successivo anno
scolastico.
I ragazzi che hanno usufruito del percorso sono stati individuati secondo criteri condivisi con le Associazioni
di volontariato e la scuola ed hanno costituito un gruppo di allievi formati per diventare possibili Peer.
Si è lavorato sulle competenze (life skill) dei giovani quale presupposto attraverso cui i ragazzi possano essere
protagonisti della vita sociale: “acquisire le life skill significa condurre relazioni interpersonali e assumere
responsabilità legate al proprio sociale” (Elias in Boda 2001).
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Le life skill sono capacità/abilità che mettono in grado gli individui di adottare strategie efficaci per affrontare
i diversi problemi che si presentano.
L’obiettivo finale del progetto è quello di avviare un percorso d’educazione ad una “cittadinanza” aperta al
dialogo dove “l’altro” è fonte di ricchezza attraverso una lettura “interculturale” dei processi sociali, che
stimoli e incrementi le capacità empatiche al fine di favorire processi di identificazione reciproca tra i ragazzi
e la sensibilizzazione di tematiche legate ai diritti umani tra i pari.
6.8. Progetto “Laboratorio teatrale. Desidera che avrai…”
Il progetto è stato curato dai seguenti insegnanti dell’Istituto Professionale Socio Sanitario:
prof. Amato Giuseppe (docente di sostegno);
prof.ssa Bracco Maria Rachele (docente di Metodologie Operative);
prof. Tramontano Bernardo (docente di Educazione Musicale);
prof.ssa Carucci Antonella (docente di Disegno e Storia dell’Arte).
E’ rivolto agli alunni dell’Istituto Professionale per i Servizi Socio Sanitari di Polla.
Prevede la realizzazione di diverse attività che spaziano dal cabaret alla danza, al canto ed alla musica
ed è stato predisposto in ore curriculari ed extracurriculari.
Esso si propone di garantire la coesione sociale dei componenti di un gruppo, favorendo la
preparazione di azioni collettive. Queste finalità vogliono rispondere al bisogno di inclusione e di
espressione da parte di tutti gli alunni, compresi i diversamente abili e gli stranieri.
Lo spettacolo pone al centro dell’azione educativa la persona con tutte le sue potenzialità e persegue
lo stesso obiettivo attraverso attività che stimolano lo sviluppo della creatività e la comunicazione.
Il palcoscenico è un efficace mezzo di educazione in quanto coinvolge l'individuo “intero”, con la
sua corporeità e fisicità, con i suoi sentimenti ed il suo pensiero, ma anche con la sua profonda
umanità, con la sua coscienza dei valori e con la sua più immediata e spontanea socialità. Inoltre porta
il soggetto a formarsi attraverso l’esperienza personale e la scoperta di sé, delle proprie possibilità e
dei propri limiti, al fine di esprimersi e comunicare.
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La preparazione della manifestazione ha interessato il periodo da Aprile a Giugno 2017, in orario
curriculare nei locali della scuola e in orario extracurriculare, pomeridiano, presso i locali del “Don
Bosco” dove è stata realizzata la rappresentazione a chiusura dell’anno scolastico.
FINALITÀ DEL PROGETTO:
Recuperare la dispersione scolastica, offrire agli allievi occasioni ed alternative per
raggiungere obiettivi educativi attraverso scelte didattiche diverse;
Offrire agli studenti occasioni per socializzare;
Abituare gli studenti ad un progetto di gruppo nel rispetto di regole e tempi;
Rendere gli studenti responsabili nel sapersi assumere incarichi e compiti;
Rendere gli studenti protagonisti nella crescita della propria personalità e consapevoli delle
proprie potenzialità creative.
OBIETTIVI SPECIFICI DELPROGETTO:
Sviluppare abilità espressive di tipo gestuale e verbale;
Saper rapportare se stessi agli altri e all’interno di uno spazio;
Saper organizzare un lavoro di gruppo rapportandosi alle esigenze e alle capacita degli altri;
Creare l’occasione per superare insicurezze e paure tipiche dell’età giovanile;
Contribuire a creare una coscienza critica ed una capacità di individuare i propri errori ed il
modo per correggerli;
Approfondire argomenti e problematiche relative ai giovani e alla società suscitando
interessi e motivazioni di impegno;
Conoscere il teatro nei suoi aspetti e in relazione alla sua storia, evidenziandone il
valore ed i caratteri.
Il lavoro è stato sviluppato per gruppi di lavoro, coordinati ciascuno dai docenti e da un allievo
responsabile del settore.
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Lo spettacolo ha previsto la trattazione dei seguenti temi:
- tossicodipendenza
- alcolismo
- violenza sulle donne
- omosessualità
- unioni civili, famiglia allargata e mono-famiglia
- infanzia
- adolescenza
- bullismo
- anziani
- disabilità
- immigrazione
- clown terapy e pet terapy.
6.9. Progetto inclusione alunni stranieri 2017
Inclusione alunni stranieri Nel nostro territorio ci sono diversi Centri di prima accoglienza (Linus, Il Sentiero, La Speranza) e di seconda
accoglienza come “Padre Damasceno” che ospitano i minori stranieri non accompagnati.
Da qualche anno la presenza di alunni stranieri nelle nostre classi è aumentata e rappresenta una sfida
educativa importante, sotto vari aspetti: pedagogico, culturale e organizzativo.
Il nostro Istituto per assolvere il diritto all’istruzione e all’inclusione di tutti, ha sentito l’esigenza di attivare
dei corsi di alfabetizzazione di L2 nelle ore pomeridiane e di percorsi inclusivi all’interno delle stesse classi.
Perciò la scuola assicurando il diritto/dovere all’istruzione e all’inclusione di tutti, diventa un tramite
importante per il corretto inserimento e l’integrazione sociale dei minori stranieri, nel contesto nel quale si
trovano a vivere.
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Il nostro impegno è quello di offrire agli alunni un percorso realmente inclusivo, prestando attenzione ai
bisogni del singolo, fornendo loro le conoscenze necessarie per facilitare l’approccio linguistico ai testi e al
dialogo educativo, evitando così di mortificare le loro capacità intellettive.
L’inserimento scolastico dei ragazzi stranieri avviene in base alla L. 40 del 1998 sull’immigrazione straniera in
Italia, del D.P.R. 394 Novembre 1999 e delle Linee Guida del febbraio 2014.
Tale normativa sancisce che:
tutti i minori stranieri, sia regolari che non, hanno il diritto dovere dell’inserimento scolastico ;
l’iscrizione dei minori stranieri può essere richiesta in un qualunque periodo dell’anno scolastico;
i minori devono essere iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il collegio dei
docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto : l’ordinamento degli studi del paese
di provenienza (con iscrizione alla classe immediatamente superiore o immediatamente inferiore) le
competenze, le abilità e i livelli di preparazione dell’alunno, il corso di studi svolto e il titolo di studio
posseduto.
OBIETTIVI IMPORTANTI DA PERSEGUIRE Il progetto d’inclusione si propone di:
definire pratiche condivise per facilitare l’ingresso in tema di accoglienza di alunni di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale;
sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto;
favorire un clima d'accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevengano e rimuovano eventuali ostacoli alla piena integrazione;
costruire un contesto favorevole all'incontro con altre culture e con le "storie" di ogni alunno;
favorire un rapporto collaborativo con la famiglia, ove ci sia, altrimenti con i Centri di accoglienza;
promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell'accoglienza e dell'educazione interculturale nell'ottica di un sistema formativo integrato.
Fasi del percorso inclusivo Le fasi dell’accoglienza e dell’integrazione partono da prassi condivise di carattere:
1. amministrativa- burocratica che riguarda le informazioni sull'iscrizione e l'inserimento scolastico degli alunni stranieri;
2. comunicativa- relazionale riguardante i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi dell'accoglienza a scuola;
3. educativa- didattica che indica il percorso per assegnare la classe adeguata tenendo conto di conoscenze, competenze e abilità pregresse. Essenziale rimane l’osservazione e la collaborazione di tutto il team docenti, così come l’ insegnamento dell'italiano come seconda lingua svolto nei corsi attivati, già da inizio anno scolastico e utilizzando le risorse a disposizione della scuola (docenti di potenziamento e volontari);
4. sociale che tesse i rapporti e le collaborazioni con il territorio.
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Nello specifico, a partire dal prossimo anno scolastico, le fasi sopra elencate saranno così suddivise: FASE: AMMINISTRATIVA- BUROCRATICA Questa fase viene eseguita da un incaricato della segreteria: essa rappresenta il primo approccio con l'istituzione. SECONDA FASE: COMUNICATIVA- RELAZIONALE In questa fase è utile individuare un gruppo di accoglienza (Commissione) rappresentativo delle diverse figure scolastiche e dei diversi plessi e livelli di scuola dell'istituto che si riunisca ogni qualvolta si presenti il caso d’iscrizione di alunni stranieri neo-arrivati. Tale Commissione:
accoglie il nuovo iscritto dopo aver esaminato la prima documentazione consegnata in segreteria all'atto dell'iscrizione;
effettua un colloquio con i tutori del minore per raccogliere informazione su: situazione familiare, storia personale e scolastica, situazione linguistica dell'alunno;
effettua un colloquio con l'alunno per la valutazione delle abilità, delle competenze, dei bisogni specifici di apprendimento e degli interessi;
fornisce informazioni sull’organizzazione della scuola; propone l'assegnazione alla classe, sulla scorta degli elementi raccolti durante il colloquio,
tenendo conto dell’età anagrafica, dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, della presenza di altri alunni stranieri e delle problematiche rilevanti nella classe;
fornisce le informazioni raccolte ai docenti che accoglieranno l'alunno in classe; individua con il team docenti percorsi di facilitazione.
MATERIALI:
- scheda di rilevazione del percorso scolastico dell’alunno; - griglia di osservazione delle competenze linguistiche e del comportamento relazionale per
gli alunni stranieri. Fra l’atto formale dell’iscrizione e l’effettivo inserimento in classe intercorrerà un lasso di tempo (max. 1 settimana) che permetterà di curare l’inserimento stesso (scambio di informazioni, accordi con il team docente, preparazione della classe, ...). LA COMMISSIONE dovrà predisporre schede di rilevazione della competenza linguistica ed, eventualmente, di altre abilità; promuovere l’attuazione di laboratori e di percorsi linguistici, individuando risorse interne ed esterne e spazi adeguati; facilitare il coordinamento tra gli insegnanti che fanno alfabetizzazione e favorire il rapporto con i Centri e/o famiglie.
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CRITERI DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE I dati raccolti nelle fasi precedenti permettono di assumere decisioni in merito alla classe di inserimento. Secondo le indicazioni del DRP 31/08/’99 n°394. “ I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che venga deliberata l’iscrizione ad una classe diversa”, tenendo conto: a) dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica; b) dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno; c) del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza; d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno”.) E’ auspicabile che ogni classe non abbia più di 5 alunni stranieri a parità di età e, ove possibile, di etnia. L'iscrizione del minore alla scuola dell'obbligo può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico. Si rileva, anche, la necessità di avere la consulenza di un mediatore culturale, che possa fornire informazioni sui sistemi scolastici dei paesi di provenienza, sulla tipologia dei loro curricoli. TERZA FASE EDUCATIVA-DIDATTICA: In questa fase la Commissione Accoglienza individua gli opportuni percorsi di inserimento (necessità di corsi integrativi in alcune materie, inserimento in laboratori di lingua italiana, ecc.). Presenta la proposta dell'attività da svolgere al Collegio dei Docenti e coinvolge il consiglio di classe o di interclasse allo svolgimento dell'attività programmata, alla predisposizione dei Piani Didattici Personalizzati e alla rilevazione dei bisogni specifici di apprendimento.
6.10. Progetto Edu Change
Il progetto Edu Change nasce dall’esigenza di poter offrire agli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Polla
un’occasione di studio della Lingua Inglese, unica nel suo genere.
L’Istituto Omnicomprensivo di Polla, sempre attento a sviluppare nei suoi studenti competenze “reali” in vari
settori, ha deciso di aderire al Progetto Internazionale EDU CHANGE, per permettere ai giovani di scoprire e
sviluppare il loro potenziale in un contesto multiculturale, aperto al confronto e sensibile alle tematiche di
rilievo mondiale.
Il Progetto è stato sviluppato insieme all’Università Federico II di Napoli e al più importante Network di
mobilità Internazionale di giovani Universitari “Aiesec International” ( con il patrocinio del MIUR) e si
propone di sostenere e promuovere gli Obiettivi Globali per lo Sviluppo Sostenibile (SDG = Sustainable
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Development Goal) che 193 leader mondiali hanno sottoscritto il 25 settembre 2015, per raggiungere 3
traguardi fondamentali entro il 2030:
1. Porre fine alla povertà estrema;
2. Combattere la disuguaglianza e l’ingiustizia;
3. Porre rimedio al cambiamento climatico.
Il progetto "EduChange” consiste nell’accogliere nella propria scuola, per sei settimane, studenti universitari
provenienti dall’estero che partecipano alle attività didattiche programmando, insieme ai docenti curriculari,
moduli in lingua inglese su tematiche di rilevanza globale;
goal del progetto è, infatti, l’educazione alla diversità e al multiculturalismo nonché il potenziamento delle
competenze linguistiche degli alunni.
Esso è stato inserito nel PTOF dell’Istituto contribuendo all’innovazione del sistema scolastico e stimolando
lo sviluppo di una mentalità aperta e globale nei giovani; il nostro Istituto, infatti, crede fermamente nei valori
della Diversità e nella necessità di educare al Multiculturalismo.
Edu Change ha avuto inizio il 20 Aprile 2017 ed è terminato il 01 giugno 2017. I due stagisti selezionati Syia
e Giorgi provenivano da Paesi differenti. L’una dall’India, l’altro dalla Repubblica della Georgia. Durante lo
svolgimento del Progetto, i due stagisti sono stati suddivisi tra le varie classi dell’Istituto Socio Sanitario e le
classi della Scuola Secondaria di Primo Grado.
Syia e Giorgi sono stati impegnati nell’Istituto Socio Sanitario per 12 ore settimanali, mentre nella Scuola
Sec. I gr. per 13 ore, per un totale di 25 ore a settimana.
I temi scelti, insieme al Dirigente Scolastico Gaetano Gallinari, tra quelli proposti da Aiesec, hanno
riguardato “ The Environment” ( Ambiente) e “Human Rights” (Diritti Umani).
Per la Scuola Secondaria di Primo grado, il Progetto Edu Change è stato curato dalla Prof.ssa Amodeo Teresa
con la collaborazione della Prof.ssa Stabile Maria Luisa, responsabile del Progetto per la Scuola Secondaria di
Secondo grado; le docenti referenti si sono occupate della piena realizzazione dello stesso, organizzando le
varie attività didattiche ed extra-scolastiche.
24
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
I e II Settimana:
Durante la Prima e Seconda settimana l’obiettivo è stato quello di conoscere il Paese di provenienza del
volontario abbattendo pregiudizi e stereotipi e sottolineando il valore della diversità culturale; acquisire
nozioni su cultura, tradizioni, lingua e storia del Paese di riferimento e metterli a confronto con l’Italia.
L’ analisi su quali siano e da dove abbiano origine i pregiudizi e gli stereotipi che gli studenti hanno sul Paese
in questione.
Abbiamo continuato con l’Analisi delle problematiche ambientali in Italia e all’estero proponendo soluzioni
innovative.
Il risultato è stato quello di svegliare l’interesse verso un’altra cultura e un’altra lingua; diventare consapevoli
della diversità culturale come risorsa e prendere consapevolezza del proprio Paese inserito in un contesto
globale.
III e IV settimana
-Analisi delle problematiche ambientali e delle loro cause.
-Analisi dei diritti umani;
- Analisi di come le principali istituzioni promuovono e difendono i diritti umani e la salute.
Attività
Verifica delle conoscenze di partenza degli studenti sui problemi ambientali.
- Analisi delle problematiche ambientali in diverse parti del mondo.
- Lavori di gruppo degli studenti su specifici problemi ambientali e sulle loro cause.
- Spiegazione degli articoli della Dichiarazione sui Diritti Umani sottoscritta da diversi Paesi nel 1948.
-Analisi storica dell’evoluzione dell’argomento.
-Analisi delle principali istituzioni che si occupano della materia.
Risultato
Capacità di parlare in lingua inglese dei temi legati all’ambiente e ai Diritti Umani.
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V e VI settimana
Obiettivo
-Far analizzare agli studenti le possibili soluzioni per fronteggiare le problematiche ambientali, consapevoli
della loro ricaduta non solo sull’Italia ma sul mondo.
- Discutere sulla violazione dei diritti umani ed in particolare sul diritto alla salute.
Attività
- Ricerca e confronto tra l’Italia ed il Paese analizzato: differenze culturali, sociali e politiche.
- Attività di gruppo sulle possibili soluzioni e atteggiamenti da assumere verso i problemi ambientali.
- Presentazione dei lavori di gruppo.
-Analisi della violazione dei diritti umani nella realtà quotidiana, esponendo e discutendo insieme delle
conseguenti problematiche.
-Creazione di una tavola rotonda sull’analisi delle possibili soluzioni ai problemi.
Risultato
- Saper lavorare in gruppo ed esporre in lingua Inglese.
- Essere consapevoli di essere cittadini globali e della responsabilità individuale verso le problematiche
ambientali.
-Capire i problemi conseguenti alla violazione dei diritti umani nella realtà quotidiana.
-Analisi dei problemi e sensibilizzazione dei ragazzi nel trovare nuove soluzioni.
Al termine del Progetto sono stati prodotti in tutte le classi lavori di gruppo che riguardano i Topic analizzati.
Il riscontro positivo del progetto non si è avuto solo all’interno della scuola, ma ha riguardato anche i contesti
extrascolastici.
I due stagisti hanno saputo coinvolgere gli studenti in altre attività, come lo sport, la musica, le attività serali.
Syia e Giorgi, hanno partecipato ad un’uscita didattica a Lecce di 2 giorni, insieme alle classi III e IV del Socio
Sanitario.
Punti di Forza del Progetto:
La possibilità di condividere non solo il tempo scuola, ma anche altre attività. Gli stagisti sono stati sempre
corretti nei rapporti con gli studenti e con i docenti.
Punti di debolezza:
Periodo scolastico pieno di altri impegni ( interrogazioni finali, compiti scritti, ecc).
26
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Punti di forza:
L’ esperienza si è rivelata stimolante sotto vari punti di vista.
Il progetto ha coinvolto in maniera compatta l’istituto Secondario di Primo e Secondo Grado, superando di
gran lunga le aspettative poste in fase progettuale. L’orario settimanale è stato equamente distribuito tra i
due ordini di scuola.
1. Il coinvolgimento di un numero così elevato di classi/alunni/docenti ha consentito la conoscenza del
progetto da parte di un numero notevole di soggetti.
2. Gran parte degli insegnanti ritiene che questa sia stata un’esperienza interessante per gli alunni, che abbia
rappresentato un importante momento di scambio culturale e di stimolo alla curiosità nei confronti di altre
culture.
3. Gli insegnanti reputano che gli alunni abbiano potuto utilizzare la lingua inglese in una situazione di reale
comunicazione e abbiano compreso l’importanza delle lingue straniere come lingue veicolari; alcuni
ritengono che la proposta abbia stimolato nei discenti la curiosità e la motivazione nei confronti
dell’apprendimento dell’inglese e che gli alunni abbiano vissuto un’esperienza nuova, che ha suscitato
notevole entusiasmo e interesse.
4. Le personalità gradevoli dei due stagisti, Syia e Giorgi, e l’approccio positivo nei confronti degli alunni, ha
creato un’atmosfera serena facilitando, ma soprattutto, rendendo efficace la comunicazione.
5. Vi è stata la possibilità di sperimentare alcune attività di CLIL (es: geografia, diritti umani, tutela ambientale,
educazione alimentare, usi, costumi e tradizioni, il tutto svolto in lingua inglese con la mediazione della
Prof.ssa Amodeo Teresa).
Sono stati realizzati diversi cartelloni e affissi nelle varie classi.
Argomenti svolti
Durante la prima settimana gli stagisti hanno conosciuto gli studenti di tutto l’Istituto e hanno presentato i
loro Paesi di origine, instaurando conversazioni e rispondendo alle domande degli alunni. Sono stati mostrati
sulle cartine geografiche le principali città dei loro Stati, parlato della loro cultura, usi e tradizioni popolari;
sono stati visti dei brevi documentari.
A partire dalla seconda settimana il lavoro si è differenziato, erano gli stessi argomenti solo nelle classi
parallele. Nelle terze medie si sono approntati i temi dei diritti umani, in particolare: Gandhi and Indian
Indipendence, Rosa Parks and Martin Luther King, Child Soldiers, Who is Barack Obama?.
Nelle classi seconde il tema affrontato è stato legato alle tematiche ambientali: Save the Planet, Use
Renewable Energy, Recycle, Dont’ waste Energy, Green Energy.
27
Una menzione particolare va alla classe Seconda A dove è stato fatto un lavoro di approfondimento
interdisciplinare sul tema dell’alimentazione con i docenti Paolo Gallo e Sabrina Cancro. In questa classe è
stata svolta un’attività didattica incentrata sul tema dei corretti stili di vita e dell’importanza di seguire
un’alimentazione bilanciata; il lavoro è stato svolto per la parte scientifica dal Prof.re Gallo, per la parte
linguistica dalla Prof.ssa Cancro. La prof.ssa Amodeo, supportata dalle testimonianze dirette degli stagisti, ha
lavorato sulla dimensione interculturale mettendo a confronto le tradizioni culinarie dei diversi paesi. (Il file
multimediale è stato caricato sul sito della Scuola ).
Nelle Prime classi ci sono state conversazioni e scambi interculturali sugli usi e costumi dei Paesi di origine
degli stagisti. In particolare le studentesse erano molto curiose riguardo ai vestiti tipici e alle diverse usanze
di celebrare e festeggiare un matrimonio, alla musica etnica, ai cibi, al sistema scolastico, ecc…
Ogni incontro si concludeva con la parte musicale per far apprendere la lingua inglese in maniera ludica e
piacevole. Tra le altre sono state particolarmente apprezzate le seguenti canzoni: “Stand up-Get” up di Bob
Marley, “Imagine” di John Lennon, “Heal the word” e “ We are the word” di Michael Jackson, “ I wish” di
Steve Wonder, solo per citarne alcune.
28
7. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
Le famiglie avranno un ruolo di fondamentale importanza nella presa in carico, insieme alla scuola, delle
problematiche dei propri figli e saranno chiamate a dare il loro assenso per l’attuazione di particolari percorsi
formativi per dare continuità alle scelte metodologiche, alle strategie e ai percorsi individuati dalla scuola
nell’elaborazione del P.D.P. o del P.E.I.
8. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi
La scuola si propone
di individuare gli alunni con problematiche di diversa entità,
di programmare per loro dei percorsi differenziati,
di individuare strumenti compensativi e/o dispensativi,
di impiegare in maniera funzionale risorse umane, strumentali e finanziarie.
9. Valorizzazione delle risorse esistenti
Verranno utilizzate le risorse umane, finanziarie e strumentali nei percorsi previsti dal Piano Annuale
dell’Inclusione (P.A.I.).
10. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione.
Si continuerà e rafforzerà un rapporto già esistente con le Associazioni del territorio, con il Piano Sociale di
Zona, con la Asl ed i Comuni di Polla e Pertosa in progetti di inclusione sociale attraverso protocolli di intesa.
In particolar modo, sarà cura dell’Istituto avviare un dialogo costruttivo con gli Enti pubblici e privati, ivi inclusi
quelli del terzo settore, nonché imprese, Camera di Commercio ed associazioni di categoria, per progetti di
alternanza scuola-lavoro, rivolti agli alunni con difficoltà, frequentanti la Scuola Secondaria di Secondo Grado.
29
L’istituto necessita:
dell’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità degli alunni con disabilità;
di un finanziamento per corsi di formazione sulla didattica inclusiva e digitalizzazione in modo da
ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni;
della definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari;
di un’equipe psicopedagogica;
della costituzione di reti di scuole in tema di inclusività;
della costituzioni di rapporti con C.T.I. per consulenze e relazioni d’intesa;
di attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico e la
continuità tra i diversi ordini di scuola e di enti pubblici.
Notevole importanza nel nostro istituto viene data all'accoglienza, pertanto per i futuri alunni vengono
realizzati progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano vivere
con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Valutate quindi le disabilità e i bisogni educativi
speciali presenti, la Commissione Formazione Classi provvederà al loro inserimento nella classe più adatta. Il
P.A.I. che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità". Tale concetto si
traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa. Risulta essere fondamentale
l'Orientamento, inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze(Sapere e Saper fare)
che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso di autoefficacia (empowerment) con
conseguente percezione della propria "capacità".
L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio
progetto di vita futura".
30
ALLEGATO 1: Cronoprogramma dell’attività di recupero/potenziamento di
Matematica, avvenuta nella classe 2^ A dell’Istituto Professionale Socio Sanitario
DATA ORA ARGOMENTO DELLA LEZIONE
17/9/2016 8;30-9;30 GRUPPO DI RECUPERO: ESERCIZI CON LE SOMME DI NUMERI.
19/9/2016 8;30-9;30 GRUPPO DI RECUPERO: ESERCIZI CON LE SOMME DI NUMERI.
19/11/2016 10;30-11;30 GRUPPO DI RECUPERO: ESERCITAZIONE SULLE EQUAZIONI.
21/11/2016 8;30-10;30 GRUPPO DI RECUPERO: ESERCITAZIONE SU SOMME DI NUMERI RELATIVI E SU SEMPLICI EQUAZIONI DI I GRADO.
26/11/2016 8;30-9;30 GRUPPO DI RECUPERO: SOMME DI NUMERI RELATIVI CON L’UTILIZZO DELLA LINEA DEI NUMERI ED EQUAZIONI DI I GRADO.
28/11/2016 9;30-10;30 GRUPPO DI RECUPERO: ESERCITAZIONE SU SEMPLICI EQUAZIONI DI I GRADO.
3/12/2016 11;30-12;30 GRUPPO DI RECUPERO: MINORE E MAGGIORE.
5/12/2016 8;30-10;30 GRUPPO DI RECUPERO: ESERCITAZIONE SUL CALCOLO DEL M.C.D. E RACCOGLIEMENTO TOTALE.
10/12/2016 11;30-12;30 GRUPPO DI RECUPERO: INTRODUZIONE ALLE DISEQUAZIONI.
17/12/2016 11;30-12;30 GRUPPO DI RECUPERO: SCHEMA SEMPLIFICATO ED ESERCITAZIONE SULLE DISEQUAZIONI DI I GRADO.
14/1/2017 11;30-12;30 GRUPPO DI RECUPERO: ESERCITAZIONE SULLE DISEQUAZIONI DI I GRADO.
21/1/2017 11;30-12;30 GRUPPO DI RECUPERO: MESSA IN EVIDENZA TOTALE. SEMPLICI ESERCIZI.
23/1/2017 8;30-10;30
GRUPPO DI RECUPERO E POTENZIAMENTO: SCOMPOSIZIONE CON LA REGOLA DI RUFFINI, ESERCITAZIONE SULLE DISEQUAZIONI, ESERCITAZIONE SULLE SCOMPOSIZIONI CON IL RACCOGLIMENTO TOTALE E LA DIFFERENZA DI DUE QUADRATI.
4/2/2017 11;30-12;30 GRUPPO DI RECUPERO E POTENZIAMENTO: SCOMPOSIZIONE CON LA REGOLA DI RUFFINI.
6/2/2017 8;30-10;30 GRUPPO DI RECUPERO E POTENZIAMENTO: SCOMPOSIZIONE CON LA REGOLA DI RUFFINI, SEMPLICI DISEQUAZIONI, RACCOGLIMENTO TOTALE.
10/2/2017 8;30-10;30 GRUPPO DI RECUPERO E POTENZIAMENTO: LE SCOMPOSIZIONI, CONDIVISIONE DI UNO SCHEMA RIASSUNTIVO CON ESEMPI CASO PER CASO.
11/2/2017 11;30-12;30 GRUPPO DI RECUPERO E POTENZIAMENTO: ESERCITAZIONE SULLE SCOMPOSIZIONI.
20/2/2017 8;30-10;30
GRUPPO DI RECUPERO: SCOMPOSIZIONE MEDIANTE LA REGOLA DEL QUADRATO DI UN BINOMIO E MEDIANTE LA DIFFERENZA DI DUE QUADRATI. ESERCIZI INTERATTIVI CON IL TABLET RELATIVI A SOMME E DIFFERENZA DI NUMERI.
31
4/3/2017 11;30-12;30 GRUPPO DI RECUPERO: SCOMPOSIZIONE CON LA REGOLA SOMMA PER DIFFERENZA.
6/3/2017 8;30-10;30
GRUPPO DI RECUPERO E POTENZIAMENTO: ESERCITAZIONE SULLE SCOMPOSIZIONI QUALI RACCOGLIMENTO TOTALE, SOMMA E PRODOTTO, QUADRATO DI UN BINOMIO, SOMMA PER DIFFERENZA, SEMPLIFICAZIONE DI FRAZIONI ALGEBRICHE.
11/3/2017 11;30-12;30 GRUPPO DI RECUPERO E POTENZIAMENTO: SEMPLIFICAZIONE DI FRAZIONI ALGEBRICHE.
13/3/2017 8;30-10;30
GRUPPO DI RECUPERO E POTENZIAMENTO: MASSIMO COMUNE DIVISORE E MINIMO COMUNE MULTIPLO DI POLINOMI, SEMPLIFICAZIONE E SOMMA DI FRAZIONI ALGEBRICHE.
18/3/2017 11;30-12;30
32
QUESTIONARIO ALUNNI PRIMARIA INCLUSIONE
A.S.2016/2017
56 risposte
1. Lo stare bene in classe di tutti i ragazzi è uno dei valori della scuola?
56 risposte
SI NO
NON LO SO
2. Tutto il personale scolastico: dirigente, insegnanti, personale di segreteria e collaboratori scolastici,
manifesta sensibilità riguardo all’accoglienza, all’inserimento, alla socializzazione dei ragazzi?
55 risposte
SI NO
NON LO SO
3. Ogni alunno a scuola viene accettato con le proprie caratteristiche e viene aiutato a migliorare?
56 risposte
SI NO
NON LO SO
94 ,6%
21 ,8%
78 ,2%
89 ,3%
33
4. Le lezioni svolte in classe servono non solo ad imparare, ma anche a favorire la partecipazione e lo star
bene di tutti?
56 risposte
SI NO
NON LO SO
5. Gli insegnanti stimolano la collaborazione tra i compagni di classe attraverso il lavoro a coppie e in
gruppo?
56 risposte
SI NO
NON LO SO
6. Il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e alla secondaria viene facilitato dagli
insegnanti?
56 risposte
SI NO
NON LO SO
8 ,9%
87 ,5%
10 ,7%
83 ,9%
14 ,3%
82 ,1%
34
7. L’insegnamento della lingua italiana, anche a piccoli gruppi, aiuta gli alunni stranieri ad affrontare tutte le
attività scolastiche?
56 risposte
SI NO
NON LO SO
8. Quando un alunno presenta difficoltà di apprendimento/comportamento, la scuola chiede la
collaborazione della famiglia e di esperti per aiutarlo a superarle?
56 risposte
SI NO
NON LO SO
9. Gli insegnanti insegnano agli alunni a migliorare il proprio comportamento (atti di prepotenza,
bullismo…) per favorire lo stare bene a scuola.
56 risposte
SI NO
NON LO SO
32 ,1%
66 ,1%
37 ,5%
17 ,9%
44 ,6%
92 ,9%
35
10. Le regole in classe sono giuste?
56 risposte
SI NO
NON LO SO
Numero di risposte giornaliere
21 mag 2017
0
20
40
60
98 ,2%
36
QUESTIONARIO ALUNNI SEC. I GRADO INCLUSIONE
A.S.2016/2017 84 risposte
1. Lo stare bene in classe di tutti i ragazzi è uno dei valori della scuola?
84 risposte
SI NO
NON LO SO
2. Tutto il personale scolastico: dirigente, insegnanti, personale di segreteria e collaboratori scolastici,
manifesta sensibilità riguardo all’accoglienza, all’inserimento, alla socializzazione dei ragazzi?
84 risposte
SI NO
NON LO SO
3. Ogni alunno a scuola viene accettato con le proprie caratteristiche e viene aiutato a migliorare?
84 risposte
SI NO
NON LO SO
92 ,9%
11 ,9%
85 ,7%
90 ,5%
37
4. Le lezioni svolte in classe servono non solo ad imparare, ma anche a favorire la partecipazione e lo star
bene di tutti?
83 risposte
SI NO
NON LO SO
5. Gli insegnanti stimolano la collaborazione tra i compagni di classe attraverso il lavoro a coppie e in
gruppo?
84 risposte
SI NO
NON LO SO
6. Il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e alla secondaria viene facilitato dagli
insegnanti?
84 risposte
SI NO
NON LO SO
91 ,6%
14 ,3%
78 ,6%
25 %
66 ,7%
38
7. L’insegnamento della lingua italiana, anche a piccoli gruppi, aiuta gli alunni stranieri ad affrontare tutte le
attività scolastiche?
83 risposte
SI NO
NON LO SO
8. Quando un alunno presenta difficoltà di apprendimento/comportamento, la scuola chiede la
collaborazione della famiglia e di esperti per aiutarlo a superarle?
84 risposte
SI NO
NON LO SO
9. Gli insegnanti insegnano agli alunni a migliorare il proprio comportamento (atti di prepotenza,
bullismo…) per favorire lo stare bene a scuola.
84 risposte
SI NO
NON LO SO
20 ,5%
6 %
73 ,5%
31 % 9 ,5%
59 ,5%
11 ,9%
83 ,3%
39
10. Le regole in classe sono giuste?
83 risposte
SI NO
NON LO SO
23 mag 2017
25 mag 2017
27 mag 2017
mag 29 2017
31 mag 2017
giu 02 2017
04 giu 2017
06 giu 2017
0
20
40
60
8 ,4%
88 %
40
QUESTIONARIO ALUNNI SEC II GRADO INCLUSIONE
A.S.2016/2017
65 risposte
1. Lo stare bene in classe di tutti i ragazzi è uno dei valori della scuola?
65 risposte
SI NO
NON LO SO
2. Tutto il personale scolastico: dirigente, insegnanti, personale di segreteria e collaboratori scolastici,
manifesta sensibilità riguardo all’accoglienza, all’inserimento, alla socializzazione dei ragazzi?
65 risposte
SI NO
NON LO SO
3. Ogni alunno a scuola viene accettato con le proprie caratteristiche e viene aiutato a migliorare?
65 risposte
SI NO
NON LO SO
15 ,4%
84 ,6%
12 ,3%
81 ,5%
16 ,9%
80 %
41
4. Le lezioni svolte in classe servono non solo ad imparare, ma anche a favorire la partecipazione e lo star
bene di tutti?
64 risposte
SI NO
NON LO SO
5. Gli insegnanti stimolano la collaborazione tra i compagni di classe attraverso il lavoro a coppie e in
gruppo?
65 risposte
SI NO
NON LO SO
6. Il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e alla secondaria viene facilitato dagli
insegnanti?
65 risposte
SI NO
NON LO SO
9 ,4%
87 ,5%
7 ,7%
81 ,5%
38 ,5%
12 ,3%
49 ,2%
42
7. L’insegnamento della lingua italiana, anche a piccoli gruppi, aiuta gli alunni stranieri ad affrontare tutte le
attività scolastiche?
65 risposte
SI NO
NON LO SO
8. Quando un alunno presenta difficoltà di apprendimento/comportamento, la scuola chiede la
collaborazione della famiglia e di esperti per aiutarlo a superarle?
65 risposte
SI NO
NON LO SO
9. Gli insegnanti insegnano agli alunni a migliorare il proprio comportamento (atti di prepotenza,
bullismo…) per favorire lo stare bene a scuola.
64 risposte
SI NO
NON LO SO
29 ,2% 12 ,3%
58 ,5%
29 ,2% 13 ,8%
56 ,9%
12 ,5%
79 ,7%
43
10. Le regole in classe sono giuste?
65 risposte
SI NO
NON LO SO
26 mag 2017 27 mag 2017 28 mag 2017 29 mag 2017 0
10
20
30
10 ,8%
15 ,4%
73 ,8%
44
QUESTIONARIO DOCENTI INCLUSIONE
A.S. 2016/2017
34 risposte
1. Costruire una comunità scolastica orientata al sostegno reciproco è importante quanto migliorare i
risultati nelle materie?
34 risposte SI NO
NON LO SO
2. La diversità è considerata un’importante risorsa per l’apprendimento, piuttosto che un problema?
34 risposte SI NO
NON LO SO
3. È presente un sentimento condiviso di accettazione di tutti gli alunni della comunità, indipendentemente dalla storia personale, dalle capacità e dalle disabilità? 34 risposte
SI NO
NON LO SO
100 %
97 ,1%
88 ,2%
45
4. Gli insegnanti evitano di etichettare gli alunni secondo nozioni abiliste?
34 risposte SI NO
NON LO SO
5. Il personale scolastico ha chiaro che l’organizzazione e le pratiche devono riflettere le diversità degli
alunni presenti nella scuola?
34 risposte SI NO
NON LO SO
6. La scuola si sforza di ridurre ogni forma di discriminazione?
33 risposte SI NO
NON LO SO
7. L’esclusione degli alunni con disabilità gravi viene vista come il risultato dell’inadeguatezza
dell’organizzazione e del sistema scolastico?
33 risposte SI NO
NON LO SO
8 ,8%
11 ,8%
79 ,4%
11 ,8%
85 ,3%
93 ,9%
12 ,1%
36 ,4%
51 ,5%
46
8. Le politiche di sostegno personale e del comportamento sono collegate a quelle di sostegno allo sviluppo
curricolare e all’apprendimento?
34 risposte SI NO
NON LO SO
9. I progetti riguardanti gli studenti con BES descrivono i cambiamenti necessari nella pratica
dell’insegnamento e dell’apprendimento?
32 risposte SI NO
NON LO SO
10. Le politiche per il sostegno sono dirette a prevenire gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione
degli alunni?
34 risposte SI NO
NON LO SO
Numero di risposte giornaliere
31 mag 2017
02 giu 2017 04 giu 2017 06 giu 2017 08 giu 2017 10 giu 2017 0
5
10
11 ,8%
85 ,3%
12 ,5%
81 ,3%
91 ,2%
47
QUESTIONARIO GENITORI SCUOLA INFANZIA INCLUSIONE
A.S.2016/2017
17 risposte
1. I materiali curricolari proposti tengono conto delle origini etniche, delle differenze di genere
(maschio/femmina), dell’esperienza e degli interessi di tutti gli alunni?
17 risposte
SI NO
NON LO SO
2. Le lezioni tengono conto dei diversi livelli di competenza degli alunni?
17 risposte
SI NO
NON LO SO
3. Le lezioni offrono occasione di collaborazione tra pari e in gruppo, oltre che attività individuali e di
classe?
17 risposte
SI NO
NON LO SO
29 ,4% 23 ,5%
47 ,1%
17 ,6%
29 ,4%
52 ,9%
17 ,6%
11 ,8%
70 ,6%
48
4. Gli alunni vengono coinvolti nello sforzo di superare le difficoltà di apprendimento proprie o dei
compagni?
17 risposte
SI NO
NON LO SO
5. A scuola sono incoraggiati l’autodisciplina ed il mutuo rispetto?
17 risposte
SI NO
NON LO SO
6. Agli alunni viene insegnato a scuola come organizzare il lavoro scolastico e lo studio?
17 risposte
SI NO
NON LO SO
23 ,5% 11 ,8%
64 ,7%
94 ,1%
23 ,5%
70 ,6%
49
7. I compiti a casa stimolano gli alunni ad assumersi responsabilità verso il proprio apprendimento?
16 risposte
SI NO
NON LO SO
8. Le gite scolastiche permettono la partecipazione di tutti gli alunni, indipendentemente dalle condizioni
economiche e da eventuali disabilità?
17 risposte
SI NO
NON LO SO
9. Il sostegno viene visto come un diritto per gli alunni che ne hanno bisogno e non come un privilegio?
17 risposte
SI NO
NON LO SO
10. Le differenze tra gli studenti vengono utilizzate come risorsa per l’apprendimento e la partecipazione di
tutti?
25 % 18 ,8%
56 ,3%
17 ,6%
76 ,5%
11 ,8%
82 ,4%
50
17 risposte
SI NO
NON LO SO
Numero di risposte giornaliere
23 mag 2017 0
5
10
23 ,5% 11 ,8%
64 ,7%
51
QUESTIONARIO GENITORI SCUOLA PRIMARIA INCLUSIONE
A.S.2016/2017
33 risposte
1. I materiali curricolari proposti tengono conto delle origini etniche, delle differenze di genere
(maschio/femmina), dell’esperienza e degli interessi di tutti gli alunni?
32 risposte
SI NO
NON LO SO
2. Le lezioni tengono conto dei diversi livelli di competenza degli alunni?
33 risposte
SI NO
NON LO SO
3. Le lezioni offrono occasione di collaborazione tra pari e in gruppo, oltre che attività individuali e di
classe?
33 risposte
SI NO
NON LO SO
37 ,5%
12 ,5%
50 %
15 ,2%
21 ,2%
63 ,6%
9 ,1%
12 ,1%
78 ,8%
52
4. Gli alunni vengono coinvolti nello sforzo di superare le difficoltà di apprendimento proprie o dei
compagni?
33 risposte
SI NO
NON LO SO
5. A scuola sono incoraggiati l’autodisciplina ed il mutuo rispetto?
32 risposte
SI NO
NON LO SO
6. Agli alunni viene insegnato a scuola come organizzare il lavoro scolastico e lo studio?
33 risposte
SI NO
NON LO SO
18 ,2%
21 ,2%
60 ,6%
9 ,4%
12 ,5%
78 ,1%
21 ,2%
72 ,7%
53
7. I compiti a casa stimolano gli alunni ad assumersi responsabilità verso il proprio apprendimento?
33 risposte
SI NO
NON LO SO
8. Le gite scolastiche permettono la partecipazione di tutti gli alunni, indipendentemente dalle condizioni
economiche e da eventuali disabilità?
33 risposte
SI NO
NON LO SO
9. Il sostegno viene visto come un diritto per gli alunni che ne hanno bisogno e non come un privilegio?
33 risposte
SI NO
NON LO SO
87 ,9%
15 ,2%
12 ,1%
72 ,7%
27 ,3%
72 ,7%
54
10. Le differenze tra gli studenti vengono utilizzate come risorsa per l’apprendimento e la partecipazione di
tutti?
33 risposte
SI NO
NON LO SO
Numero di risposte giornaliere
17 mag 2017 19 mag 2017 21 mag 2017 23 mag 2017 25 mag 2017 0
2
4
6
42 ,4%
51 ,5%
55
QUESTIONARIO GENITORI SCUOLA SEC. I GRADO INCLUSIONE
A.S.2016/2017
26 risposte
1. I materiali curricolari proposti tengono conto delle origini etniche, delle differenze di genere
(maschio/femmina), dell’esperienza e degli interessi di tutti gli alunni?
25 risposte
SI NO
NON LO SO
2. Le lezioni tengono conto dei diversi livelli di competenza degli alunni?
25 risposte
SI NO
NON LO SO
3. Le lezioni offrono occasione di collaborazione tra pari e in gruppo, oltre che attività individuali e di
classe?
25 risposte
SI NO
NON LO SO
36 % 8 %
56 %
16 %
12 %
72 %
8 %
88 %
56
4. Gli alunni vengono coinvolti nello sforzo di superare le difficoltà di apprendimento proprie o dei
compagni?
25 risposte
SI NO
NON LO SO
5. A scuola sono incoraggiati l’autodisciplina ed il mutuo rispetto?
25 risposte
SI NO
NON LO SO
6. Agli alunni viene insegnato a scuola come organizzare il lavoro scolastico e lo studio?
25 risposte
SI NO
NON LO SO
32 % 8 %
60 %
8 %
8 %
84 %
20 %
76 %
57
7. I compiti a casa stimolano gli alunni ad assumersi responsabilità verso il proprio apprendimento?
25 risposte
SI NO
NON LO SO
8. Le gite scolastiche permettono la partecipazione di tutti gli alunni, indipendentemente dalle condizioni
economiche e da eventuali disabilità?
25 risposte
SI NO
NON LO SO
9. Il sostegno viene visto come un diritto per gli alunni che ne hanno bisogno e non come un privilegio?
25 risposte
SI NO
NON LO SO
16 %
80 %
20 %
16 %
64 %
12 %
88 %
58
10. Le differenze tra gli studenti vengono utilizzate come risorsa per l’apprendimento e la partecipazione di
tutti?
25 risposte
SI NO
NON LO SO
Numero di risposte giornaliere
17 mag 2017
19 mag 2017
21 mag 2017
mag 23 2017
25 mag 2017
mag 27 2017
29 mag 2017
31 mag 2017
0
2
4
6
16 %
12 %
72 %
59
QUESTIONARIO GENITORI SCUOLA SEC. II GRADO INCLUSIONE
A.S.2016/2017
13 risposte
1. I materiali curricolari proposti tengono conto delle origini etniche, delle differenze di genere
(maschio/femmina), dell’esperienza e degli interessi di tutti gli alunni?
13 risposte
SI NO
NON LO SO
2. Le lezioni tengono conto dei diversi livelli di competenza degli alunni?
12 risposte
SI NO
NON LO SO
3. Le lezioni offrono occasione di collaborazione tra pari e in gruppo, oltre che attività individuali e di
classe?
13 risposte
SI NO
NON LO SO
30 ,8%
61 ,5%
25 % 25 %
50 %
7 ,7%
92 ,3%
60
4. Gli alunni vengono coinvolti nello sforzo di superare le difficoltà di apprendimento proprie o dei
compagni?
13 risposte
SI NO
NON LO SO
5. A scuola sono incoraggiati l’autodisciplina ed il mutuo rispetto?
13 risposte
SI NO
NON LO SO
6. Agli alunni viene insegnato a scuola come organizzare il lavoro scolastico e lo studio?
12 risposte
SI NO
NON LO SO
15 ,4%
84 ,6%
7 ,7%
84 ,6%
16 ,7%
83 ,3%
61
7. I compiti a casa stimolano gli alunni ad assumersi responsabilità verso il proprio apprendimento?
12 risposte
SI NO
NON LO SO
8. Le gite scolastiche permettono la partecipazione di tutti gli alunni, indipendentemente dalle condizioni
economiche e da eventuali disabilità?
13 risposte
SI NO
NON LO SO
9. Il sostegno viene visto come un diritto per gli alunni che ne hanno bisogno e non come un privilegio?
13 risposte
SI NO
NON LO SO
10. Le differenze tra gli studenti vengono utilizzate come risorsa per l’apprendimento e la partecipazione di
tutti?
8 ,3%
83 ,3%
46 ,2%
7 ,7%
46 ,2%
23 ,1% 15 ,4%
61 ,5%
62
13 risposte
SI NO
NON LO SO
Numero di risposte giornaliere
22 mag 2017 29 mag 2017 05 giu 2017 12 giu 2017 0
1
2
3
30 ,8%
69 ,2%
63
QUESTIONARIO PERSONALE ATA INCLUSIONE A.S. 2016/2017
12 risposte
1. L’inclusione di tutti gli alunni è una direttiva fondamentale della scuola, che orienta il Piano dell’Offerta
Formativa?
12 risposte
SI NO
NON LO SO
2. Tutto il personale scolastico (dirigenti, docenti e personale ATA) manifesta sensibilità e competenza
riguardo ai temi dell’educazione inclusiva (accoglienza, socializzazione, interventi di recupero…)?
12 risposte
SI NO
NON LO SO
3. Tutte le forme di sostegno all’inclusione (sostegno, recupero, alfabetizzazione…) sono coordinate in
modo da accrescere la capacità della scuola di rispondere ai bisogni degli alunni?
12 risposte
SI NO
NON LO SO
16 ,7%
75 %
16 ,7%
83 ,3%
16 ,7%
16 ,7%
66 ,7%
64
4. Gli alunni con bisogni educativi speciali vengono percepiti dal personale scolastico come persone con
qualità e caratteristiche proprie?
12 risposte
SI NO
NON LO SO
5. I Piani di Studio Personalizzati e i Piani educativi Individualizzati evidenziano abilità e capacità degli alunni
oltre alle loro carenze?
12 risposte
SI NO
NON LO SO
6. Le attività curricolari sono finalizzate anche all’eliminazione degli ostacoli alla partecipazione e
all’inclusione di tutti gli alunni?
12 risposte
SI NO
NON LO SO
8 ,3%
91 ,7%
41 ,7%
16 ,7%
41 ,7%
33 ,3%
58 ,3%
65
7. I progetti di ampliamento dell’offerta formativa sono rivolti anche all’eliminazione degli ostacoli alla
partecipazione e all’inclusione?
12 risposte
SI NO
NON LO SO
8. Il personale scolastico utilizza, quando necessario, strumenti e tecnologie di sostegno all’apprendimento
e all’inclusione?
12 risposte
SI NO
NON LO SO
9. I metodi di insegnamento e l’organizzazione della classe (classe intera, piccolo gruppo, classi aperte,
gruppo misto) favoriscono l’inclusione?
12 risposte
SI NO
NON LO SO
8 ,3%
16 ,7%
75 %
16 ,7%
75 %
8 ,3%
91 ,7%
66
10. L’insegnamento della lingua italiana agli alunni stranieri e le attività di doposcuola sono collegati alla
programmazione curricolare per aiutarli a migliorare nelle varie discipline?
12 risposte
SI NO
NON LO SO
Numero di risposte giornaliere
22 apr 2017
29 apr 2017
06 mag 2017
13 mag 2017
20 mag 2017
27 mag 2017
0
5
10
25 % 16 ,7%
58 ,3%
67
SINTESI ESITI MONITORAGGIO INCLUSIONE
SINTESI ESITI MONITORAGGIO INCLUSIONE ALUNNI
Hanno compilato il questionario:
56 alunni della Scuola Primaria
84 alunni della Scuola Secondaria di I grado
65 alunni della Scuola Secondaria di II grado
PUNTI DI FORZA
Gli alunni della Scuola Primaria, Secondaria di I grado e Secondaria di II grado sono
SODDISFATTI :
dell'accoglienza, della partecipazione e della socializzazione scolastica.
Gli alunni ritengono che gli insegnanti FACILITANO il passaggio dalla scuola
dell'infanzia, alla primaria e alla secondaria di I grado.
Gli alunni ritengono che la scuola chieda la collaborazione di famiglie ed esperti
quando un alunno presenta difficoltà di apprendimento.
Gli alunni ritengono giuste le regole scolastiche.
Gli alunni ritengono VALIDI:
i piccoli gruppi per permettere agli alunni stranieri di apprendere la lingua italiana;
l'aiuto dei docenti per risolvere comportamenti negativi (bullismo, prepotenze);
il lavoro di gruppo e a coppie per favorire l'inclusione.
68
SINTESI ESITI MONITORAGGIO INCLUSIONE DOCENTI
Hanno compilato il questionario 34 docenti
PUNTI DI FORZA
Il 100 % dei docenti ritiene importante costruire una comunità scolastica per migliorare il rendimento degli alunni;
il 97 % considera la diversità una risorsa per l'apprendimento;
l' 88 % degli insegnanti accetta tutti gli alunni senza etichettare;
il 93 % ritiene che la scuola riduce la discriminazione;
l' 85 % ritiene che le politiche del sostegno personale sono collegate allo sviluppo curricolare;
il 91 % considera le politiche del sostegno importanti per prevenire gli ostacoli nell'apprendimento degli alunni.
69
SINTESI ESITI MONITORAGGIO INCLUSIONE GENITORI
Hanno compilato il questionario:
17 genitori della Scuola dell'Infanzia
33 genitori della Scuola Primaria
26 genitori della Scuola Secondaria di I grado
13 genitori della scuola secondaria di II grado
PUNTI DI FORZA
I genitori di tutti i gradi scolastici ritengono VALIDE:
le attività che offrono la collaborazione fra pari;
la qualità delle lezioni perchè esse tengono conto dei diversi livelli di competenza degli alunni;
Per i genitori la scuola:
incoraggia negli alunni il rispetto e l'autodisciplina,
coinvolge gli alunni ad aiutare i compagni a superare le difficoltà di apprendimento;
insegna a organizzare il lavoro e lo studio;
assegna i compiti a casa per sviluppare l'assunzione di responsabilità negli alunni.
I genitori considerano le differenze tra gli studenti come risorsa per l'apprendimento
di tutti.
I genitori considerano importanti nelle gite scolastiche la partecipazione di tutti gli
alunni (anche di quelli con disabilità gravi).
70
SINTESI ESITI MONITORAGGIO INCLUSIONE PERSONALE ATA
Hanno compilato il questionario 12 unità del personale ATA
PUNTI DI FORZA
Per il 75 % del personale ATA l'inclusione degli alunni è importante.
L' 83 % si dimostra sensibile ai temi dell'inclusione.
Il 41 % ritiene che :
i P.S.P. e i P.E.I. evidenziano le abilità e le capacità degli alunni, non solo le loro carenze;
i progetti di ampliamento al PTOF e le attività curricolari favoriscono l'inclusione.
Il 75 % ritiene che a scuola si utilizzano strumenti e tecnologie di sostegno
all'inclusione.
Il 91 % considera le modalità (classi aperte, gruppi misti, piccoli gruppi) importanti per
favorire l'inclusione.
Approvato dal G.L.I. d’Istituto in data 26/06/2017
Approvato dal Collegio dei Docenti in data 30/06/2017
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30/06/2017