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Anno scolastico 2014/2015

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PREMESSA

Il 1° Istituto Comprensivo di Monte San Giovanni Campano già da qualche

anno accoglie bambini provenienti da diversi paesi. In quest’anno

scolastico i docenti hanno deciso di attuare un progetto specifico per

educare al rispetto e alla tutela del bosco, realizzare un laboratorio di

vita in cui il bosco deve diventare un luogo di convivenza interculturale, un

ambiente privilegiato nel quale si vive l’incontro con la natura. L’intervento

educativo mira a far conoscere agli alunni le caratteristiche, il patrimonio

biologico-ambientale, i valori e la necessità di rispettarli.

Per sviluppare nel migliore dei modi questo itinerario, si sfrutteranno le

risorse socio-culturali che il territorio offre. Saranno coinvolti i genitori

disponibili dei bambini che verranno a rendere testimonianza dei luoghi di

provenienza.

FINALITA’

• Promuovere la conoscenza dell’ambiente;

• Arricchire le potenzialità espressive attraverso le diverse forme di

comunicazione.

OBIETTIVI

• Conoscere, attraverso l’ambiente, se stessi e gli altri;

• Riconoscere gli elementi di diversi contesti ambientali;

• Usare tecniche adeguate alle finalità espressive.

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ATTIVITA’ E CONTENUTI

Ogni plesso creerà scenografie, danze, musiche, composizioni grafico-

pittoriche, testi e documentazioni fotografiche. In particolare, i ragazzi

della Scuola secondaria di I° grado, approfondiranno il tema della

sostenibilità ambientale.

DESTINATARI

Bambini della scuola dell’infanzia dell’ultimo anno, alunni della scuola

primaria delle classi quinte e alunni della secondaria di I° grado delle

classi prime e seconde, i docenti dei rispettivi ordini scolastici.

TEMPO

Il progetto inizierà nel secondo quadrimestre e si concluderà nel mese di

maggio in orario extracurriculare.

VERIFICA

Manifestazione d’Istituto in piazza Guglielmo Marconi.

M. S. G. Campano, 13/11/2013 La Commissione POF

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Cooperativa Sociale A.L.I. a.r.l. “Agire LiberaMente Insieme” Via Chiaiamari n. 26-

03025 Monte San Giovanni Campano (Fr)

I° ISTITUTO COMPRENSIVO

MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO

Dirigente scolastico

Prof. Avv. Paola Materiale

PROGETTO CONTINUITA’

SEZIONE PRIMAVERA

SCUOLA DELL’INFANZIA LA LUCCA

a. s. 2014/2015

“SENSORIALMENTE”

Cooperativa Sociale A.L.I. a.r.l. “Agire LiberaMente Insieme” Via Chiaiamari n. 26-

03025 Monte San Giovanni Campano (Fr)

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I° ISTITUTO COMPRENSIVO

MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO Alla C. A. del DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Avv. Paola Materiale

Progetto Continuità della Sezione Primavera con la Scuola

dell’infanzia “SENSORIALMENTE”

Seguendo precisi riferimenti pedagogici il progetto continuità osserverà particolari

criteri metodologici che faranno leva sull’interazione tra i singoli e tra i gruppi dei

bambini della Sezione Primavera e della Scuola dell’Infanzia del plesso scolastico La

Lucca.

Riteniamo che la coesistenza in un unico presidio della sezione primavera e della

Scuola dell’infanzia è da considerarsi come una importante opportunità e risorsa per

il bambino. Infatti il collegamento fra le diverse realtà permette di concretizzare una

“continuità educativa” a vantaggio del bambino che, terminata l’esperienza nella

sezione primavera, può accedere alla scuola dell’infanzia con la tranquillità di aver

già incontrato le insegnanti, svolto laboratori appositamente pensati per il “progetto

continuità” e visitato i nuovi ambienti.

Cosa noi intendiamo per “Continuità” E’ importante per la crescita e maturazione dei bambini/e che i servizi si pongano in

continuità tra lor, è funzionale alla loro crescita non incontrare troppa differenza e

discontinuità nel passaggio ma dare significato ad un “racconto” che continua.

In questo caso sono chiamati in causa proprio gli adulti che si rendono disponibili a

mettere in gioco il loro sapere e il loro saper fare educativo per arrivare a concordare

significati condivisi nei diversi contesti formativi.

Praticare la continuità in questo modo significa concordare, progettare modalità di

organizzazione, di svolgimento e di verifica di attività educative e didattiche con i

seguenti obiettivi :

• Promozione di un sistema integrato dei servizi 0-6 sul territorio

• Coordinamento delle Attività di Continuità tra i servizi della prima infanzia

(0-6) della città di Monte San Giovanni Campano

• Promozione del dialogo e del confronto tra educatori e insegnanti

• Reciproca conoscenza delle realtà educative: Nido e Scuola dell’infanzia

• Riflessione e formazione sulle pratiche e sugli orientamenti pedagogici

• Ricerca di “buone pratiche” educative per offrire nel passaggio evolutivo,

esperienze comuni di incontro e scoperta per favorire un clima di accoglienza e

curiosità verso il nuovo ambiente, ai bambini e alle loro famiglie.

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Metodologia La metodica dell’insegnamento-apprendimento sarà basata sull’esplorazione e sulla

scoperta attraverso situazioni-stimolo. La metodologia più proficua per attivare la

collaborazione , l’autonomia, la curiosità e l’esplorazione sarà fondata su attività

laboratori ali di tipo creativo – espressivo - manipolativo e psicomotorio, realizzate

sia in gruppo che individualmente. Cardine dell’impianto metodologico sarà il

rispetto dei tempi di attenzione e di concentrazione dei bambini con la necessaria

alternanza tra proposte strutturate e momenti di gioco libero.

Attività Questo progetto quindi sarà realizzato attraverso un laboratorio che noi abbiamo

chiamato “sensorial-mente”. Il laboratorio prevede momenti di incontro come ad

esempio:

Festa del Natale In questa giornata i bambini sperimenteranno la duttilità di alcuni materiali come ad

esempio pasta di sale, didò e creta creando un presepe, inoltre parteciperanno tutti

insieme alla giornata dedicata ai genitori dove è prevista la presenza di Babbo Natale

che porterà piccoli doni.

Le Stagioni In questa giornata i bambini saranno chiamati a riprodurre, attraverso l a creazione di

un cartellone, le stagioni utilizzando materiale povero come: foglie secche, ricci di

castagna, rametti, sabbia, polistirolo, ecc….

La fiaba In questa giornata i bambini avranno modo di realizzare i personaggi di una fiaba

attraverso l’utilizzo di pezzi di stoffa colorati, bottoni, matassine di lana, ecc…..

Festa di fine anno Questa giornata sarà dedicata ai genitori che avranno modo di vedere attraverso la

proiezione di un filmato tutte le attività svolte dai loro bimbi.

Data

M. S. Giov. Campano, 04/12/2014

Scuola dell’infanzia

La Fiduciaria Il Responsabile Sezione Primavera

Anna Di Pietra

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I° ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO SCUOLA DELL’INFANZIA

PROGETTO

PICCOLI

ARTISTI

REFERENTE:MARISA PANACCI

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

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PROGETTO

PICCOLI ARTISTI

Il laboratorio è uno spazio di apprendimento dove si coniugano il fare e il sapere. L'attività laboratoriale è, per il bambino, una vera e propria ginnastica mentale perché lo mette in contatto con la realtà circostante, abituandolo a cercare la risoluzione ai problemi, attraverso la formulazione di ipotesi e previsioni.

Ciò avviene quando il bambino supera lo spazio strutturato della sezione per diventare un luogo organizzato e finalizzato a fare esperienza di scomposizione, di esplorazione degli elementi e delle situazioni analizzate e successivamente ricomporre, riflettere e organizzare gli elementi in nuove conoscenze.

In particolare, il laboratorio di arte è un luogo spaziale e mentale in cui i bambini hanno la possibilità di acquisire competenze creative, intese come modalità di affrontare e sviluppare attività cognitivo-razionali e fantastiche, attraverso l’espressività artistica, passando dalla scoperta e dalla sperimentazione del colore all’osservazione di opere d’arte e poi alla produzione di lavori artistici.

Finalità

Avvicinare il bambino al mondo dell'arte per la decodificazione di una storia e permettergli attraverso la lettura delle immagini di sviluppare la sua identità rafforzando l’autostima, la relazione con gli altri, la considerazione delle diversità come ricchezza; potenziare il senso della convivenza attraverso l’integrazione nel proprio ambiente, il rispetto e la cura dello stesso e la conoscenza di ambienti diversi;guidare i bambini verso la dimensione creativa, il sentire estetico e il piacere del bello.

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Obiettivi generali:

• Progettare e realizzare creazioni artistiche con l’utilizzo di materiale di recupero;

• Costruire ambienti e attivare comportamenti corretti nel contesto.

Obiettivi dì apprendimento

• Lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole di azione progettando insieme

• Rispettare semplici regole

• Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l'identità

• Sviluppare la motricità globale e fine

• Ascoltare, comprendere e rielaborare una storia

• Sperimentare diverse forme di espressione artistica attraverso

l’uso di un'ampia varietà di strumenti e materiali

• Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza, individuale e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali

• Orientarsi nello spazio e nel foglio

• Osservare e percepire i colori, esplorare e scoprire i loro molteplici significati

• Identificare collegamenti tra segno, oggetto e colore

• Manipolare e trasformare materiali da recupero e non esplorando diverse forme espressive

• Sviluppare la creatività e lo spirito artistico

• Acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive

Organizzazione

Riconoscendo a ogni fascia di età specifiche modalità di apprendimento, saranno diversificate le attività:

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• Per i bambini di tre anni si privilegeranno attività legate alla sfera percettiva, comunicativa, senso-motoria e manipolativa,

nonché la sfera emotiva-relazionale; • Per i bambini di quattro anni si svolgeranno attività tese a

favorire l’iniziativa personale ma anche la collaborazione, l’esplorazione e la sperimentazione.

• Per i bambini di cinque anni verrà elaborato un percorso esplorativo di ricerca-azione teso ad affinare le capacità di fare ipotesi, confrontare, verificare, trarre deduzioni e porre domande.

Tempi e spazi

Le attività interesseranno l’intero anno scolastico e verranno svolte nello spazio sezione, nel salone e nel laboratorio artistico.

Strumenti e materiali di vario tipo

• Tempere, acquerelli, pennelli, pastelli

• Carta da pacco, carta da recupero, cartoncini, collage, carta velina;

• Colla di ogni tipo;

• Cavalletti, carrelli, portacolori, pannelli espositori;

• Contenitori di ogni tipo, polistirolo, cartoni da recupero, plastiche, lana, filo, passamanerie, panno lencio,bottoni...

• Spugne, stracci, rotoli di carta.

Metodologia

Le attività proposte, che impegnano attivamente i bambini, dovranno essere divertenti e coinvolgenti per garantire la buona

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riuscita sperimentale che permetterà ai bambini di imparare attraverso il gioco, la ricerca, il lavoro individuale e di gruppo.

Il ruolo che l’insegnante svolge è di facilitatore, organizzando l’attività, predisponendo i materiali e gli strumenti, e di supervisore, incoraggiando i bambini alla crescita personale, cognitiva ed emotiva.

Strumenti di verifica

Il raggiungimento degli obiettivi si verificherà attraverso:

• Lettura/analisi degli elaborati grafici individuali e di gruppo;

• Realizzazione di oggetti tridimensionali con precedente formulazione di ipotesi;

• Osservazione delle competenze manipolative, raggiunte dai bambini durante le attività;

• Livello di partecipazione e gradimento dei bambini;

• Rilevazione dei comportamenti;

• Conoscenze e uso dei strumenti presentati durante il percorso;

• Elaborazione di schede di osservazione;

• Coinvolgimento dei docenti di sezione nei processi di apprendimento attivati.

Monte San Giovanni Campano, 09/12/2014

La referente

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S c u o l a Pr i ma r i a - S c u o l a d e l l ’ I n f a n z i a

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Premessa Il progetto “Attività Espressive” è organizzato in attività di laboratorio centrato sul “ Fare”, volto all’acquisizione di capacità, abilità, e competenze specifiche. Ci troviamo all’interno dei laboratori del FARE, CREARE, MANIPOLARE, TRASFORMARE… Attraverso le varie attività, ci si propone innanzitutto di attivare atteggiamenti di rispetto ed interazione con l’ambiente. Promuovere attività esplorative, conoscitive e creative, sollecitare nel bambino la capacità di vedere oltre il reale, andare al di là di ciò che appare. Progettare, pensare e realizzare la trasformazione di un semplice materiale in un oggetto finito e definito. Osservare la realtà e trasferirla, attraverso un progetto, in immagine tridimensionale. Educare ad un diverso uso dei materiali; stimolare il riciclaggio; favorire la cultura del non sprecare… Utilizzare materiali poveri, di scarto per creare manufatti di vario tipo e funzionali ad uno scopo . Scoprire ed utilizzare materiali plastici diversi. OBIETTIVI

• Sviluppare le proprie capacità creative e manipolative.

• Conoscere ed utilizzare tecniche e materiali diversi

• Utilizzare il testo artistico come stimolo alla produzione di immagini

• Modellare materiali plastici e utilizzare materiali diversi per realizzare manufatti FINALITA’

• Imparare a realizzare lavori e compiti a più mani e con competenze diverse

• Far vivere agli alunni momenti di esperienza creativa.

• Porre le basi per lo sviluppo di forme di creatività ordinata e produttiva

• Sperimentare ed acquisire tecniche grafiche pittoriche, manipolative, specifiche

• Affinare le strumentalità, le abilità e le capacità specifiche da poter riutilizzare, per analogia, nel percorso di apprendimento

• Comprendere come il materiale di scarto possa ancora essere utile ATTIVITÀ Biglietti augurali inerenti le festività. Cartelloni murali. Pitture su vetri. Addobbi natalizi, carnevaleschi, pasquali. Creazioni di festoni e maschere. Lavoretti manuali realizzati con varie tecniche e materiale diverso. Lavori creativi con materiale riciclato. MATERIALI

• Materiali di facile consumo e di recupero

• Colori di vario tipo

• Strumenti di uso comune

• Oggetti della quotidianità

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TEMPI Il progetto prevede tempi che vanno da ottobre a maggio

Destinatari: tutti gli alunni dell’Istituto della scuola dell’infanzia e primaria. Durata: dal mese di novembre al mese di dicembre. Finalità:

1. Saper lavorare attorno ad un progetto comune. 2. Riconoscere ed utilizzare forme di comunicazione diverse. 3. Riflettere sui valori universali di:pace, solidarietà e fratellanza fra i popoli.

Obiettivi: 1. Offrire momenti di lavoro di gruppo. 2. Stimolare scelte di ruoli come consapevolezza del proprio” saper fare”, “saper essere”. 3. Saper rappresentare una situazione interpretandola attraverso la mimica, la gestualità,

la postura del corpo. 4. Saper associare al testo verbale suoni, rumori, musiche. 5. Saper riconoscere usi e tradizioni legate alle festività del Natale.

Attività: • Preparazione di addobbi per la scuola.

• Realizzazione di scenografie.

• Drammatizzazione, canti. Metodologia:

• Lavori di gruppo.

• Creazioni di situazioni motivanti l’ascolto.

• Giochi di ruoli. Spazi: � L’edificio scolastico. � La palestra. � Le aule. � Il salone d’ingresso. Monte San Giovanni Campano Le Insegnanti Lì, 30/11/2014

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Progetto Ed. Ambientale

1° Istituto Comprensivo Monte San Giovanni Campano Scuola Primaria

Dirigente Scolastico Avv. Prof.ssa Paola MATERIALE

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Il progetto “ L’ambiente di appartenenza tra sapori e cultura”, realizzato dagli alunni della

scuola primaria, è finalizzato prioritariamente a sensibilizzare i bambini, per farli diventare custodi

attivi e consapevoli del proprio territorio di appartenenza, delle sue tradizioni, della sua civiltà, e

della produzione locale.

Il territorio diventa strumento della didattica, palestra per imparare a riappropriarsi del passato, dei

saperi e sapori che stiamo perdendo.

L’indagine che sarà svolta dai bambini con interviste e questionari somministrati ai genitori, nonni,

amici, conoscenti e turisti, farà emergere che tutti cominceranno a sentirsi parte del contesto e del

turismo, inteso come attività produttiva e fonte di lavoro, e strumento per conoscere altra gente.

Per educare alla cittadinanza unitaria e plurale, la via privilegiata è la conoscenza delle nostre

tradizioni e memorie; un obiettivo raggiungibile con la valorizzazione dei beni culturali presenti sul

territorio che devono arricchire quotidianamente lo studente con idee, valori, culture materiali,

espressioni artistiche facendolo sentire parte di grandi tradizioni nazionali nell’ambito di una

comunità di respiro europeo.

La rivalutazione, del territorio è intesa anche come salvaguardia del benessere fisico degli abitanti

attraverso una sana e genuina alimentazione.

Il presente progetto si propone lo scopo di diffondere la cultura della sana e corretta alimentazione

attraverso la conoscenza dei prodotti agro-alimentari tipici e caratteristici della tradizione

monticiana.

Conoscere ed apprezzare tale patrimonio significa rendere capaci anche i piccoli consumatori di

riconoscerlo e sceglierlo allontanando i rischi legati al consumo di prodotti ricchi di additivi.

E’ nostra intenzione partire dalla scoperta affettiva e cognitiva di ambienti molto vicini e quotidiani

al bambino, quali ad esempio la loro scuola e la loro famiglia, sui quali soffermarsi più o meno

tempo in base all’età e alle aspettative dei bambini.

FINALITA’ COGNITIVA

“AVVIARE L’ALUNNO A COSTRUIRE LA PROPRIA IDENTITA’ CULTURALE COME PRESA DI COSCIENZA DELLA REALTA’ IN CUI VIVE ATTRAVERSO LA COMUNICAZIONE, LA CONOSCENZA, LA VALORIZZAZIONE E LA TUTELA DEL TERRITORIO” utilizzando e integrando competenze operanti sia all’interno che all’esterno

della scuola.

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OBIETTIVI FORMATIVI

• Avviare una didattica della storia non esclusivamente manualistica che consenta agli alunni

un ruolo attivo piuttosto che la fruizione passiva dei contenuti.

• Acquisire il concetto di “territorio” come ambiente da amare e da rispettare per una corretta

fruizione, recuperando senso di identità storica, di appartenenza e di cittadinanza.

• Conoscere e utilizzare concetti chiave come “qualità della vita” e “crescita sostenibile”.

• Riappropriarsi del proprio territorio appartenente alla Regione Lazio.

• Promuovere corretti stili di vita.

• Creare un percorso educativo comune e condiviso.

• Conoscere la composizione di una varia, sana e corretta alimentazione che valorizzi la

stagionalità, la produzione locale, i piatti tipici e il biologico.

• Conoscere i principali metodi di trasformazione e conservazione degli alimenti (dalle olive

all’olio).

OBIETTIVI SPECIFICI • Acquisire la consapevolezza del rapporto sistemico: uomo/ambiente/cultura/storia.

• Sviluppare forme di collaborazione sui temi della conservazione e valorizzazione delle

risorse ambientali, naturalistiche, artistiche, storiche , culturali del territorio.

• Conoscere le trasformazioni ambientali e l’evoluzione della città di Monte San Giovanni

Campano, appartenente alla Regione Lazio.

• Conoscere l’organizzazione della Regione Lazio.

• Conoscere le vicende storiche umane che hanno inciso sulle forme e sui dinamismi

caratteristici del nostro territorio.

• Osservare e riconoscere resti ed edifici storici.

• Confrontare la realtà attuale con la storia del territorio.

• Conoscere e descrivere le proprietà fisiche, organolettiche e nutritive dei prodotti alimentari.

• Orientarsi tramite gli odori; associare il profumo al gusto.

• Promuovere l’acquisizione di sane abitudini alimentari.

CONTENUTI

1. Giro turistico per il territorio, alla scoperta dei principali monumenti storici, con l’autobus.

2. Reperimento e rielaborazione di documenti, fonti di tipo culturale, artistico, ambientale,

alimentaristico.

3. Uscite a piedi, con l’autobus nel territorio del comune.

4. Lo studio delle caratteristiche degli alimenti: proprietà e valori nutrizionali.

5. Inquinamento del territorio.

6. Cibo biologico.

7. Miti e leggende sui personaggi e prodotti tipici del nostro territorio.

METODOLOGIA

Tutte le attività saranno prevalentemente sviluppate sul campo attraverso la ricerca-azione.

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Le fasi di svolgimento dei diversi momenti e materiali da adoperare saranno concordati di volta in

volta, in riferimento agli obiettivi da raggiungere, nel corso degli incontri di coordinamento e di

raccordo.

I ragazzi saranno impegnati in attività di esplorazione dell’ambiente culturale attraverso visite

guidate e attività di riflessione, analisi dell’esplorazione, formulazione di ipotesi, elaborazione della

documentazione cartacea e fotografica svolte in aula.

Svolgeranno indagini alimentari e studieranno la trasformazione: dal seme al prodotto.

Si procederà con ricerche bibliografiche e su Internet, interviste strutturate e focalizzate.

Si cercherà, per determinati punti di vista del progetto, collaborazioni con le istituzioni e

l’associazionismo presenti sul territorio.

Fasi di lavoro

� Progettazione degli insegnanti; uscite didattiche; visite domenicali con i genitori alla

scoperta dei beni culturali e alimentari del territorio.

� Questionari ed interviste ai genitori, amici, conoscenti e persone sconosciute fermate nelle

vicinanze della propria abitazione.

� Ricerche e sintesi di informazioni.

� Scelta dei materiali.

RISORSE

Al progetto partecipano tutte le classi della scuola Primaria dell’Istituto e vedrà coinvolti, oltre ai

docenti, il personale ATA, gli Enti locali, le associazioni e le agenzie culturali presenti sul territorio.

I genitori costituiranno una parte importante per la realizzazione del progetto insieme ai nonni,

memoria storica del territorio, che forniranno spunti e testimonianze e saranno fonti di notizie

inesauribili per ricerche sugli usi e costumi.

MEZZI E STRUMENTI :

Materiale librario, computer, materiale di facile consumo, audiovisivi,

registratore, macchina fotografica, scuolabus per visite guidate, interviste ed

incontri con anziani e soggetti istituzionali.

TEMPI: Per la realizzazione del progetto si prevedono tempi distesi: dal mese di ottobre al mese di maggio.

VERIFICHE :

La validità del progetto e la correttezza dell’impostazione metodologica saranno verificate in

itinere e contemporaneamente saranno operati gli eventuali aggiustamenti.

Monte San Giovanni Campano

Lì, 30/11/2014

Le Insegnanti

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Progetto Integrazione

1° Istituto Comprensivo Monte San Giovanni Campano

Scuola Primaria

“Alfabetizzazione e integrazione alunni stranieri intercultura e multiculturalità”

Dirigente Scolastico Avv. Prof.ssa Paola MATERIALE

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Premessa

I tre plessi di scuola primaria, del 1° Istituto Comprensivo di Monte San Giovanni Campano, operano da anni per l’integrazione scolastica di alunni extracomunitari. Negli ultimi anni si è registrato un incremento notevole di famiglie extracomunitarie presenti nel comune. Sensibile a queste problematiche, il nostro Istituto si propone di ridurre le difficoltà scolastiche degli alunni svantaggiati, di favorire l’accoglienza, l’inserimento e la socializzazione. Intende far acquisire a tutti gli alunni i prerequisiti necessari per metterli in condizione di affrontare serenamente il percorso educativo-didattico; desidera promuovere la conoscenza e l’accettazione delle diversità per creare un rapporto positivo tra gli alunni, tende a preservare i giovani da ogni forma di emarginazione e di disagio per eliminare la chiusura al dialogo, atteggiamenti di aggressività e la dispersione scolastica.

Destinatari del progetto

Alunni extracomunitari di tutte le classi della scuola primaria del nostro Istituto, che non sono in possesso dei prerequisiti indispensabili per la comprensione e produzione orale e scritta della lingua italiana e delle altre discipline.

Finalità

Obiettivi

• Integrazione degli alunni stranieri, anche attraverso l’alfabetizzazione. Educazione alla solidarietà, alla pluralità e alla convivenza democratica,promuovendo attività dentro le quali ogni alunno può conoscere l'altro e le altre culture( ambito educazione alla cittadinanza e costituzione ).

1. Offrire un sostegno linguistico agli alunni stranieri, affinché essi possano:

o imparare a leggere e scrivere in italiano; o imparare a usare l’italiano in contesti socialmente utili; o imparare a usare l’italiano per studiare.

2. Favorire l’accoglienza, l’inserimento e la socializzazione degli alunni stranieri all’interno della classe e della scuola, anche attraverso:

o la conoscenza e la valorizzazione della loro cultura di provenienza trasmessa ai compagni attraverso lavori e percorsi all’interno del programma della classe e/o nel curricolo, di istituto;

o il riconoscimento delle diversità come risorsa e valore fondamentale per una convivenza sociale integrata e interagente, consapevoli che ogni lingua è veicolo non solo di informazioni, ma anche e soprattutto di cultura e usi propri di un popolo;

o la proposta di percorsi interculturali e multiculturali con una utile condivisione del materiale e delle necessarie informazioni.

3. Promuovere l’attivazione di momenti di studio e di approfondimento di tematiche utili allo scopo di costruire un bagaglio di conoscenze comuni idonee ed efficaci , dentro al gruppo di lavoro negli incontri d’area:

o facilitando il confronto e lo scambio di esperienze anche con altre

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realtà presenti sul territorio; 4. Facilitare:

o L’integrazione dei nuclei familiari stranieri nella realtà locale attraverso un percorso di conoscenza della scuola, del territorio, dei servizi e della lingua italiana, fornendo loro tutte le informazioni utili.

o la comunicazione scuola-famiglie straniere attraverso un accompagnamento là, dove serve per meglio capire il sistema scuola e le sue richieste, anche con la traduzione di avvisi e moduli, ed eventualmente, se servisse, richiedendo la presenza di mediatori.

5. Continuare l’esperienza del doposcuola : un momento pomeridiano, con cadenza bisettimanale e un sostegno / punto di riferimento estivo, come è stato fatto negli anni scorsi, anche con l'aiuto di insegnanti volontari.

Verifiche e valutazioni

La verifica del progetto sarà effettuata utilizzando i seguenti strumenti:

• osservazioni sistematiche • prove d’ingresso/ prove in itinere e eventualmente finali, per controllare

sistematicamente il percorso di apprendimento della lingua italiana; • riunioni periodiche del team che opera nelle classi interessate;

La valutazione complessiva terrà conto dei risultati rilevati attraverso l’analisi di tutti i punti considerati.

Monte San Giovanni Campano

Lì, 30/11/2014

Le insegnanti

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Sport di Classe è il progetto nato dall’impegno congiunto del Ministero dell’Istruzione, Università e

Ricerca (MIUR), del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e della Presidenza del Consiglio

dei Ministri, per promuovere l’educazione fisica fin dalla scuola primaria e favorire i processi

educativi e formativi delle giovani generazioni.

Rappresenta un’evoluzione dell’esperienza realizzata, negli ultimi anni, con il progetto

sperimentale di Alfabetizzazione motoria e prevede un nuovo modello operativo che consente la

partecipazione di tutte le scuole primarie d’Italia che hanno aderito all’iniziativa.

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Finalità

Il modello di intervento delineato ha l’obiettivo di:

• Motivare le giovani generazioni all’attività fisica

• Coinvolgere tutte le scuole primarie d’Italia

• Rivedere il modello di governance dell’educazione fisica a scuola per garantire maggiori

sinergie e coordinamento

Destinatari

Tutte le scuole primarie italiane. Il progetto è rivolto agli alunni e agli insegnanti delle classi

3^, 4^, 5^ e in estensione anche alle classi 1^ e 2^.

CARATTERISTICHE GENERALI DEL PROGETTO

Il progetto ha le seguenti caratteristiche generali:

• coinvolgimento di tutte le classi della scuola primaria, per l’anno scolastico 2014/15, a partire da

gennaio 2015;

• insegnamento dell’educazione fisica per un’ora settimanale impartita dall’insegnante titolare della

classe;

• inserimento della figura del “Tutor Sportivo Scolastico” all’interno della classe per un’ora al mese

che affiancherà l’insegnante titolare. Il Tutor svolgerà, inoltre, quattro ore di programmazione in

orario compatibile con quello stabilito dal Collegio Docenti riferito alla scuola primaria.

• piano di informazione/formazione iniziale ed in itinere dell’insegnante titolare della classe;

• realizzazione di attività che prevedono percorsi d’integrazione degli alunni con “Bisogni

Educativi Speciali (BES);

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1° ISTITUTO COMPRENSIVO

MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO

PROGETTO CONTINUITA’ EDUCATIVA

“LA COSTITUZIONE DEI PICCOLI E DEGLI

ADOLESCENTI”

SCUOLA INFANZIA SEZIONE A E C

SCUOLA PRIMARIA CLASSE 1^ E 5^

SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO

CLASSE 1^ SEZ. A-B-C

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

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PREMESSA

Il progetto continuità nasce dall’esigenza di garantire all’alunno un percorso

formativo organico e completo. La condivisione del progetto tra le scuole

dell’infanzia, della primaria e della secondaria consente sicuramente di facilitare la

transizione da un istituto all’altro. Quello del passaggio dalla scuola dell’Infanzia

alla scuola primaria è un momento importante, pieno di incertezze, di novità e di

impegni sia scolastici che extrascolastici. Il progetto mira a supportare l’alunno in

questo approccio con la scuola primaria e la scuola secondaria, mettendolo a contatto

con gli ambienti fisici in cui andrà ad operare, con gli insegnanti e con un metodo di

lavoro sempre più intenso e produttivo. Valorizzando le competenze già acquisite e

nel rispetto di quelle che sono le caratteristiche proprie dell’età evolutiva che l’alunno

sta attraversando, verranno promosse attività laboratoriali improntate sul gioco-

lavoro e sul lavoro di gruppo, sfruttando il suo entusiasmo ed il suo desiderio di

nuovi apprendimenti. L’aspetto ludico, agli alunni della Scuola dell’Infanzia ed a

quelli della scuola primaria, consentirà di inserirsi nel nuovo ambiente senza traumi e

di vivere le nuove esperienze scolastico-culturali serenamente. I docenti e gli alunni

dei tre ordini di scuola, si incontreranno nel momento della visita alla scuola primaria

e secondaria e svilupperanno attività organizzate, relativamente al progetto.

FINALITA’ DEL PROGETTO

Essere cittadini oggi non significa essere nati o risiedere in un determinato paese, la

cittadinanza va vista come uno status, un modo di essere. E’ necessario essere

cittadini con l’orgoglio di esserlo e la consapevolezza che ciascuno di noi è un anello

importante della democrazia.

Il bambino è un “futuro cittadino”, cittadino da subito, da oggi; dal momento in cui

nasce egli è titolare di diritti innegabili, sanciti dalla convenzione dei diritti

dell’infanzia: deve essere riconosciuto, rispettato e formato per quello che è. La

scuola dell’infanzia e la scuola primaria rappresentano dei gradini di un percorso di

costruzione dell’identità, della cittadinanza.

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I bambini/e vanno educati sin da piccoli al riconoscimento ed alla difesa dei propri

diritti; devono essere coinvolti nelle decisioni che li riguardano, devono poter

esprimere idee ed opinioni. Educare i bambini a un rispetto passivo, acritico dei

doveri e delle decisioni dell’adulto alimenta il desiderio di trasgressione; al contrario,

creare le condizioni affinché il bambino ”partecipi alla vita” (familiare, cittadina,

comunitaria in genere) produce un forte aumento del senso di appartenenza, del senso

di responsabilità e rispetto anche dei diritti degli altri; cresce, insomma, in loro il

senso di cittadinanza.

Educare alla cittadinanza, quindi, non significa solo far conoscere le istituzioni, gli

organi amministrativi presenti nel territorio, ma anche scoprire il significato dei

diritti e dei doveri.

La finalità, dunque, del progetto consiste nello sviluppare nell’alunno cittadino il

senso di appartenenza ad una comunità residente in un determinato territorio, alla cui

vita sociale egli deve contribuire in modo attivo e competente, secondo le regole

proprie della democrazia. Il concetto di cittadinanza serve a formare cittadini italiani

che siano allo stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo. Gli alunni sono

giovani che esercitano diritti inviolabili e rispettano i diritti inderogabili della società

di cui fanno parte ad ogni livello, da quello familiare a quello scolastico, da quello

regionale a quello nazionale, da quello europeo a quello mondiale, nella vita

quotidiana, nello studio e nel mondo del lavoro. Ogni alunno dovrebbe conoscere

anche i principi fondamentali della Costituzione, che è il documento fondamentale

della nostra democrazia e mappa dei valori utile ad esercitare la cittadinanza,

la scuola italiana può e deve essere una “palestra di democrazia”, dove ogni studente

si esercita a dare un significato nuovo alla convivenza, intesa come un percorso che,

con il contributo delle altre agenzie formative, costruisce contemporaneamente

identità personale e solidarietà collettiva, competizione e collaborazione.

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RICORRENZE CIVILI

4 Novembre Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate

20 Novembre Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e

dell’Adolescenza

7 Gennaio Giornata Nazionale della bandiera

17 Marzo Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione,

dell’Inno e della bandiera

25 Aprile Festa della Liberazione

1 Maggio Festa del Lavoro

2 Giugno Festa della Repubblica Italiana

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PROGETTAZIONE SCUOLA DELL’ INFANZIA

(Bambini 5 anni)

PROGETTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

(Classe 1^)

OBIETTIVI FORMATIVI:

• Acquisire consapevolezza che ogni bambino è titolare di diritti, ma al tempo

stesso rispettoso di regole.

• Scoprire, conoscere, interiorizzare e rispettare le regole.

• Stimolare la conoscenza reciproca e l’appartenenza ad un gruppo.

• Prendere consapevolezza del proprio mondo: la famiglia, la scuola, la

parrocchia…

• Comprendere l’importanza di aiutarsi e volersi bene rafforzando il sentimento

dell’amicizia.

• Saper stabilire con gli altri rapporti basati sul reciproco rispetto.

METODOLOGIA E STRATEGIE ORGANIZZATIVE:

• Organizzazione di lavori collettivi atti a favorire l’autocontrollo, l’aiuto

reciproco e la responsabilità personale.

• Utilizzo delle routine come educazione alla consapevolezza della propria

identità personale e di gruppo.

• Utilizzo del gioco come strumento di apprendimento di valori civili e sociali:

gioco libero, giochi di ruolo, giochi di gruppo e giochi popolari.

• Laboratori espressivi per favorire la creatività, la collaborazione nel gruppo e

la socialità.

• Laboratori manipolativi, artistici e musicali.

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STRUMENTI DIDATTICI:

• Giochi didattici, giocattoli, cartelloni, colori, forbici, colla, computer, lettore

CD e DVD

STRUMENTI DI VALUTAZIONE E MONITORAGGIO:

• Osservazione sistematica dei comportamenti e del rispetto delle regole della

vita in classe, nei momenti di gioco e nelle attività strutturate e non strutturate.

• Produzione di materiali in versione cartacea e multimediale.

PROGETTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

(Classe 5^)

OBIETTIVI FORMATIVI

• Saper stabilire con gli altri rapporti basati sul reciproco rispetto.

• Conoscere il meccanismo della rappresentanza democratica.

• Conoscere i valori che permettono la partecipazione democratica alla vita

sociale.

• Imparare ad essere “cittadino attivo” nel proprio territorio.

• Interiorizzare diritti e doveri per il rispetto dell’ambiente, delle diversità, delle

culture che compongono la realtà umana dell’Italia.

• Acquisire la consapevolezza che ogni bambino è “titolare di diritti”.

• Riflettere sul fatto che in alcune parti del mondo, i diritti dei bambini vengono

violati e calpestati.

• Stabilire rapporti di continuità tra Scuola dell’Infanzia e Scuola primaria

rispetto all’educazione alla cittadinanza ed ai diritti dei bambini.

METODOLOGIA E STRATEGIE ORGANIZZATIVE:

• Analizzare il significato della parola “diritto”.

• Conoscere e riflettere sulla convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia .

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• Analizzare le principali organizzazioni che si occupano della salute e del

benessere dei bambini: l’UNICEF.

• Conoscere i concetti di diritto e dovere, di libertà personale, di pace, di

uguaglianza, di diritto all’istruzione, di diritto alla vita ed alla salute, di

cooperazione, attraverso la lettura di racconti.

• Conoscere gli aspetti storici che hanno determinato la nascita del tricolore.

• Conoscere la storia dell’Inno nazionale, con memorizzazione del testo.

• Laboratori espressivi per favorire la creatività, la collaborazione di gruppo e la

socialità.

• Laboratori manipolativi, artistici e musicali.

STRUMENTI DIDATTICI

• Testi, poesie, canzoni sulla costituzione e sui Diritti dei Bambini.

• Libri di storie e racconti, cartelloni, colori, fogli colorati, computer, CD, DVD,

lavagna interattiva, giochi didattici multimediali, schede strutturate e non.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE E MONITORAGGIO

• Osservazione dei comportamenti e del rispetto delle regole nella vita di classe e

nelle attività strutturate e non strutturate.

• Produzione di materiale in versione cartacea e multimediale.

PROGETTAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

(Classe 1^ Sez. A-B-C)

OBIETTIVI FORMATIVI

• Scoprire gli altri e i loro bisogni.

• Scoprire il significato dei diritti e dei doveri.

• Rispettare le regole della convivenza umana nei diversi ambienti di vita.

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• Conoscere i principi fondamentali della Carta costituzionale e delle Dichiarazioni

Internazionali.

• Conoscere gli aspetti storici che hanno permesso la nascita della Costituzione

Italiana.

• Conoscere gli organismi di democrazia scolastica e confrontarli con quelli dello

Stato.

• Conoscere gli organismi della pubblica Amministrazione.

• Favorire una transizione serena tra i due ordini di scuola, stabilendo rapporti di

continuità tra Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado rispetto

all’educazione alla cittadinanza ed ai diritti degli adolescenti.

• Soddisfare le esigenze interiori di sicurezza e di identità.

• Esprimere bisogni, sentimenti e pensieri; raccontare di sé e del proprio vissuto.

• Manifestare attitudini, stili e modalità espressive personali, conoscenze e

competenze.

• Interiorizzare, all’interno del gruppo scuola, sentimenti e rapporti di accettazione

reciproca.

• Avere rispetto per le diversità e saper ascoltare gli altri.

• Comprendere chi è fonte di autorità o di responsabilità nei diversi contesti.

METODOLOGIA E STRATEGIE ORGANIZZATIVE

• Apprendimento esperienziale in cui gli alunni possano misurarsi gradualmente

con compiti concreti.

• Momenti di discussione e di riflessione per confrontarsi sui vari argomenti

trattati con relative attività di ricerca.

• Lavori frontali, lavori individuali e di gruppo, giochi di simulazione, interviste,

testi scritti, produzione creative.

• Organizzazione di lavori collettivi atti a favorire l’autocontrollo, l’aiuto

reciproco e la responsabilità personale.

• Attività individuali o in piccoli gruppi basata sulla conversazione (circle time),

riflessione e attività ludica.

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STRUMENTI DIDATTICI

Racconti, cartelloni, colori, fogli colorati, computer, lavagna interattiva, utilizzo di

CD, DVD, siti internet.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE E MONITORAGGIO

• Osservazione dei comportamenti e del rispetto delle regole della vita in classe,

nei momenti di gioco e nelle attività non strutturate.

• Utilizzo di prove oggettive, strutturate e non strutturate per verificare

l’apprendimento delle conoscenze e delle abilità.

• Produzione di compiti unitari in situazione per la verifica delle competenze

acquisite.

• Utilizzo di questionari in itinere finalizzati al monitoraggio degli obiettivi.

• Produzione di articoli.

• Partecipazione ad eventuali manifestazioni organizzate dagli enti locali.

• Manifestazione finale sugli argomenti trattati.

MODALITA’ E TEMPI DI ATTUAZIONE

Il progetto di continuità coinvolgerà tutti i plessi e tutti gli ordini di scuola

dell’Istituto Comprensivo e sarà realizzato nel corso dell’anno scolastico

2014/2015.

Monte San Giovanni Campano, 05 dicembre 2014

Referente del progetto

(Taglienti Rossana)

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PRIMO ISTITUTO COMPRENSIVO DI M. S. G. CAMPANO

SCUOLA SECONDARIA

a.s.2014/2015

Laboratorio di educazione ambientale

PROGETTO DIDATTICO:

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Istituto Comprensivo di Monte San Giovanni Campano

“Angelicum” Anno scolastico 2014-2015

PROGETTO DIDATTICO

“ CONOSCO IL BOSCO? “ Laboratorio di educazione ambientale

Il progetto “ CONOSCO IL BOSCO? ” è finalizzato allo sviluppo armonico della

personalità dell’alunno attraverso una adeguata interazione con l’ambiente naturale,

arricchita dal potenziamento della capacità espressivo-creativa. Nel progetto si

propone l’attivazione di un laboratorio con elaborazione di messaggi scritti e grafici;

si opererà mettendo in relazione immagini e parole scaturite da esperienze vissute

durante visite guidate all’osservazione dei boschi di Monte di Monte San Giovanni

Campano. L’elaborazione dei dati e dei materiali raccolti avrà lo scopo di predisporre

gli interventi per eliminare o modificare gli elementi che deturpano il territorio e

sensibilizzare alla percezione degli elementi positivi naturali che rendono piacevole il

bosco. Successivamente gli alunni saranno guidati verso la conoscenza delle

caratteristiche, della funzione e dell’estetica del bosco.

OBIETTIVI FORMATIVI: Acquisire consapevolezza della propria personalità

nell’inter-agire con l’ambiente nel bosco.

Promuovere comportamenti responsabili rivolti al rispetto, alla tutela ed alla

conservazione dei beni ambientali naturali.

Sviluppare la creatività stabilendo relazioni, affinità e differenze tra alcuni elementi,

forme, strutture, materiali che caratterizzano il bosco.

Migliorare la socializzazione, considerando anche che il bosco definisce e consolida i

luoghi di incontro e di scambio a contatto con la natura e conserva i luoghi della

memoria collettiva.

OBIETTIVI DIDATTICI: CONOSCERE le motivazioni espressive suggerite

dall’ambiente di Monte San Giovanni Campano e le caratteristiche del bosco.

COMPRENDERE l’importanza della propria incidenza sulla realtà ambientale,

i valori e le funzioni degli elementi che caratterizzano i boschi attraverso riferimenti

storici ed estetici.

APPLICARE le tecniche compositive della scrittura e dell’espressione grafico-

descrittiva e creare messaggi rivolti a migliorare la fruizione e l’estetica del bosco.

VALUTARE gli elementi osservati e descritti e le esperienze emozionali vissute,

discriminare i mezzi e gli interventi validi a ricreare giusti equilibri ambientali.

ATTIVAZIONE DEL LABORATORIO – METODI E CONTENUTI: osservazione

della conformazione del bosco, analisi delle forme vegetali che caratterizzano, a

volte, i boschi antichi di Monte San Giovanni Campano e descrizione grafica,

composizioni scritte su particolarità e caratteristiche del bosco.

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Elaborazione di composizioni in relazione alla tipologia dei boschi del comune di

Monte San Giovanni Campano.

Ricerca e definizione critica degli elementi che deturpano il bosco, delle soluzioni estetiche positive che, insieme agli elementi naturali, gratificano l’ambiente.

MEZZI USATI E MATERIALI RICHIESTI: Macchina fotografica, computer,

fotocopiatrice, carta, inchiostro, grafite, cera, pastelli, carta velina, cartoncino.

PRODUZIONE DI MATERIALI: Composizioni grafico-pittoriche, composizioni

scritte, fotografie.

TEMPI E DESTINATARI: il progetto di durata quadrimestrale (novembre-febbraio)

sarà realizzato con gli alunni delle classi prime (a classi aperte), durante le ore

pomeridiane.

VERIFICA E VALUTAZIONE: Le prove di verifica saranno effettuate in itinere

ed al termine del corso, i risultati del laboratorio potranno essere esposti e pubblicati

e saranno oggetto di valutazione dell’intero progetto.

Il progetto sarà realizzato dalle insegnanti Franca Battista e Loredana Campea

M. S. Giov. Campano, 09/12/2014 Le docenti

Battista Franca Campea Loredana

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MINISTERO

1°ISTITUT

MONTE S

Via Colle San M

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ann

37

O DELLA PUBBLICA ISTRUZ

TO COMPRENSIVO “ANGELICUM

SAN GIOVANNI CAMPA

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DISABILI

nno scolastico 2014/2015

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PREMESSA

Il Progetto “Attività motoria per alunni disabili” si articola, in tutte le sue iniziative,

nel periodo scolastico compreso tra dicembre 2014 e giugno 2015.

Questo progetto prevede la creazione di un'attività motoria curriculare per

studenti disabili con handicap: fisici, mentali e sensoriali, certificati all'interno

delle struttura scolastica di appartenenza con la partecipazione qualificata

dell’insegnante Linda Abballe.

L’affermazione nella cultura contemporanea dei nuovi significati di corporeità, di

movimento e di sport si manifesta, sul piano personale e sociale, come esigenza e

crescente richiesta di attività motoria e di pratica sportiva. La nostra scuola,

nell’ambito di una educazione finalizzata alla presa di coscienza del valore del corpo

inteso come espressione della personalità e come condizione relazionale,

comunicativa, espressiva, operatività, è tesa a favorire le attività motorie. Nel

promuovere tali attività , considera il movimento, al pari degli altri linguaggi,

totalmente integrato nel processo di maturazione dell’autonomia personale.

L’educazione fisica, l’attività motoria, i giochi e le attività ludiche per alunni

disabili o con difficoltà comportamentali rappresentano un momento di

integrazione, di conquista, di autonomia personale, di gratificazione per il

miglioramento dell’autostima, sono strumenti educativi concreti . L’indipendenza

sul piano dell’azione diviene motivo di realizzazione e si ripercuote sul

comportamento cognitivo ed affettivo favorendo una maggiore autonomia - nei limiti

consentiti dal deficit specifico –, aumentando l’autoefficacia, ovvero la capacità di

raggiungere gli obiettivi preposti e dà materiale utile per costruire e solidificare

l’autostima . L’attività motoria calibrata sulle capacità e i bisogni dell’alunno

disabile, è un importante strumento educativo. Infatti, oltre a favorire lo sviluppo

cognitivo, diviene motivo di emancipazione e accrescimento, poiché il confronto con

gli altri, la verifica o percezione immediata della propria efficienza, l’affinamento

delle capacità autoregolative possono strutturare un ambiente ricco di possibilità e di

stimolazioni . Partendo dal presupposto che ogni persona più o meno abile, se messa

nelle condizioni di tirare fuori il meglio di sé, in un contesto ambientale di relazione,

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esprime capacità ed abilità che vanno oltre le apparenze, l’attività svolta in seno al

gruppo e con il gruppo, è uno degli elementi fondamentali per consentire al soggetto

diversamente abile di comunicare e di esprimersi attraverso il linguaggio dell’azione

e quindi di normalizzarsi, vivendo la sua vita in una dimensione personale,

espressione pur sempre di socialità. Pertanto, ampliare le proposte e le attività per

favorire uno sviluppo delle potenzialità dell’alunno disabile, rendere consapevoli

gli alunni in situazioni di handicap delle possibilità di movimento del corpo

umano, introdurre gli allievi a nuove esperienze senso percettive e motorie,

ricercare un benessere fisiologico degli allievi sono le finalità che questo progetto

si pone. In particolare la proposta di intervento si caratterizza con una

configurazione “a sistema aperto” integrabile e modificabile in itinere, nel rispetto

delle condizioni psicologiche educative e sociali di ognuno: tende a valorizzare le

risorse soggettive del bambino-ragazzo anche in relazione alle risorse oggettive

dell’ambiente di provenienza (contesto sociale, etc). Il raggruppamento dei ragazzi

disabili della scuola in un determinato orario significa attuare un'azione motoria

specifica e adatta alle loro potenzialità ed alle loro specificità.

Questo progetto valuta le caratteristiche e le potenzialità degli alunni disabili,

prendendo in considerazione tutte le disabilità del gruppo.

A tal fine è opportuno studiare programmi di intervento adatti allo scopo,

prendendo in considerazione tutte le specificità e le capacità dei ragazzi coinvolti.

L'intervento dell'esperto sarà di un'ora e durante le ore curriculari in accordo con

l'Istituto coinvolto.

OBIETTIVI

In particolare il progetto in esame si pone i seguenti obiettivi specifici di

apprendimento

• Integrazione e socializzazione;

• Scoperta e coscienza di sé;

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• Riscoperta del mondo degli altri: accettazione, conoscenze, collaborazione e

rispetto dell’altro;

• Sviluppo delle abilità psico-fisiche;

• Trasformare la presenze dell’alunno diversamente abile in una risorsa capace

di mettere in atto dinamiche di gruppo e di interazione personale che siano di

occasione di maturazione per tutti;

• Imparare a considerare e a vivere le diversità come una dimensione esistenziale

e non come una caratteristica emarginale.

• Rafforzare l’autonomia, l’autostima e l’identità personale attraverso un corretto

e adeguato percorso di valorizzazione dell’immagine corporea.

• Rappresentare lo schema corporeo in modo completo e strutturato attraverso

esperienze motorie e psicomotorie atte a valorizzare l’aspetto sperimentale e di

scoperta delle proprie potenzialità e limiti.

• Riconoscere nella capacità di muoversi in maniera adeguata nell’ambiente e

nel gioco coordinando i movimenti, che il proprio corpo è soggetto di

comunicazione, relazione e accoglienza;.

• Lavorare in gruppo in maniera attiva e propositiva attraverso attività che

vedano la progettazione e la collaborazione per il raggiungimento di una meta

collettiva, sapendo affrontare adeguatamente anche eventuali defezioni, nel

rispetto delle specificità di ciascuno.

• Scoprire che è importante muoversi, conoscere e occupare lo spazio, in modo

spontaneo e guidato, da soli e in gruppo; che è bello esprimersi in base a suoni,

rumori e musica anche nella prospettiva di percepire il tempo, coglierne il

senso e la trasformazione.

• Toccare, guardare, esplorare, sperimentare e utilizzare oggetti d’uso

quotidiano; superare gli usi convenzionali degli attrezzi “ginnici” (palle,

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bacchette, cerchi etc) secondo un percorso che favorisce la creatività, per

arrivare a conoscere e utilizzare i materiali secondo le loro funzioni.

• Esprimere e controllare emozioni, sentimenti (paura, meraviglia, ammirazione,

amore, rabbia, gratitudine, ecc) e affettività, elaborando il vissuto e le

esperienze con il corpo e il movimento.

FINALITÀ

L’azione motoria aiuta gli alunni a consolidare le proprie capacità sensoriali,

percettive, motorie e sociali; li stimola ad orientarsi in maniera personale e a

compiere scelte anche innovative. Indirizza l’alunno, singolo e in gruppo, alla

scoperta del mondo che lo circonda, lo incoraggia ad entrare in relazione con gli altri

rinforzando la capacità di aggregazione sociale, con l’interiorizzazione e il rispetto

pratico dei valori della libertà, della cura di sé, degli altri e dell’ambiente, della

solidarietà, della giustizia, dell’impegno ad agire per il bene comune.

METODOLOGIA

Finalizzata allo sviluppo della spontaneità attraverso:

• gradualità delle proposte

• multilateralità delle esperienze

• utilizzo del linguaggio non verbale, espressivo, grafico

• trasformazione degli spazi (situazioni diverse)

• associazione di varie attività (gioco senso motorio, simbolico, intellettivo, ecc.)

TRE TIPOLOGIE Di APPRENDIMENTI DICONTENUTI

• MOTORI

• RELAZIONALI

• MENTALI

BISOGNA CREARE DELLE COMPLICAZIONI DI GENERE MOTORIO

• COORDINAZIONI

• DIVERSITA’ DI MATERIALI E STRUMENTI

• CORPO

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• LATERALITA’

• MANUALITA’ FINE-GROSSOLANA

• …..

(ES. PALLA/SEDIA/TAVOLO

COMPLICAZIONI DI GENERE RELAZIONALE

• DA SOLI

• IN COPPIA

• DI GRUPPO (PICCOLO, MEDIO,GRANDE)

• DI RUOLO

• DI REGOLE

• DI SCONTRO (gestione del conflitto

COMPLICAZIONI DI GENERE MENTALE

(per semplificazione inteso come tutto ciò che implica l’utilizzo del pensiero)

• Acquisizione di conoscenze (linguaggio, regole,tempi, strumenti)

• Attenzione

• Memoria

• Comunicazione

• TRASFERIBILITA’ delle competenze

SI ORGANIZZANO, diverse prove sui tre versanti:

- motorio

-relazionale

- mentale

Prima organizzazione è provare, strutturare, agire situazioni di PARTECIPAZIONE,

utilizzando la ELEMENTARIZZAZIONE, LA SEMPLIFICAZIONE

(esempio tiro al canestro, non riesce allora tiro a una cosa, va bene la sedia, il banco,

ecc)

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In tutte le situazioni ma sopr

di qualità all’esperienza il V

Se l’attività è legittimata d

legittimata dai ragazzi e dai c

Se il corpo è il luogo p

trasformativo, “nei luoghi

volte un convitato di pietra

a far tacere i suoi bisogn

L’importanza della “costr

limitatezza del modello “

integratrice quella del cor

definire di natura relazion

corpo viene considerato “ca

territorio di confine, di co

relazionale ed educativa da

Ciascuna persona, al di la

soggetto capace di scoprire

al vivere comune.

43

prattutto in questo caso è fondamentale

VALORE che gli da e che esprime l’inse

da me insegnante, se so anche enfat

i colleghi.

precipuo della nostra identità, del

hi della vita e della formazione il co

tra, necessario ma imbrigliato, costret

ni, a disciplinare le sue infinite ape

struzione di scenari educativi integr

“energetico” del corpo e assume

orpo-relazione: “Una visione comples

onale, olistica, globale e dinamica”. A

“campo”, luogo di trasformazione pers

contatto emotivo, sfondo e contesto p

da intendersi come evento intersoggett

la delle sue condizioni psico-fisiche

ire, esprimere ed offrire il proprio or

le per dare ENTITA’

segnante.

fatizzarla allora sarà

el nostro processo

corpo è il più delle

etto all’immobilità,

perture al mondo”.

grati”, dichiara la

come prospettiva

essa che potremmo

. Anziché oggetto il

rsonale e collettiva,

per un’esperienza

ettivo.

e o sensoriali, un

originale contributo

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L’indipendenza sul piano dell’azione diviene motivo di realizzazione e si ripercuote

sul comportamento cognitivo, investigativo ed affettivo favorendo una maggiore

autonomia – nei limiti consentiti dal deficit specifico, aumentando l’autoefficacia,

cioè la capacità di raggiungere gli obiettivi preposti e dà materiale utile per costruire

e solidificare l’autostima (Bandura, 2000).

Attività motorie e sportive integrate, attraverso un’attività motoria calibrata sulle

capacità e bisogni dell’alunno disabile, è un importante strumento

educativo. Infatti, oltre a favorire lo sviluppo cognitivo, diviene motivo di

emancipazione e accrescimento, poiché il confronto con gli altri, la verifica o

percezione immediata della propria efficienza, l’affinamento delle capacità

autoregolative possono strutturare un ambiente ricco di possibilità e di stimolazioni

Fondamentale risulta essere la spinta pulsionale all’agire che nasce nella dimensione

motoria, poiché essa rappresenta un ambito fondamentale di valorizzazione essendo

agganciata all’esperienza immediata e concreta della corporeità.

- Sviluppo di potenzialità individuali

- incremento di capacità ed acquisizione di abilità

- integrazione in contesti di vita ricchi di relazioni significative

- possibilità di trovare elementi di successo e valorizzazione personale

- praticando, con alta motivazione e divertimento, un’attività particolarmente

interessante.

L’attività motoria per la persona disabile è l’esaltazione delle sue, anche se pur

residue, capacità e di ciò che sa fare, in un mondo che sempre gli ricorda ciò che non

è in grado di essere e ciò che gli manca.

Nell’attività motoria le persone-alunni si trovano direttamente a contatto con

l’altro, corpo a corpo, per costruire qualcosa insieme, per condividere

un’esperienza piacevole, dimostrando che il lavoro di gruppo porta a risultati

superiori di quello individuale.

La scuola, deve essere un ambiente generativo in cui imparare a pensare e

imparare le abilità per la vita. Quindi un laboratorio, un apprendere facendo,

che sia contesto e metodo di co-costruzione di specifiche intelligenze, di

intelligenze che si intrecciano, si specificano per potersi di nuove intrecciare, e la

messa a punto delle condizioni, degli ingredienti che permettono alle idee

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innovative a ai progetti educativi di lievitare e di fare la scuola: la diversità,

personale e culturale, come risorsa, le abilità per apprendere, le situazioni

efficaci in senso scolastico, l’affettività come sostegno per l’intelligenza e la

produttività dell’intelligenza a seconda del segno positivo o

negativo dell’affettività, la resilienza e le parole per sentire e sapere di avere,

essere, potere.

La didattica può far fruttare le potenzialità del gruppo e del lavoro di gruppo. Ciò

richiede:

• buona conoscenza delle caratteristiche e dei bisogni di una certa fascia di età,

• buona conoscenza delle caratteristiche e dei bisogni dei singoli soggetti,

• padronanza di competenze disciplinari e progettuali tali da saper definire i

processi da attivare e i prodotti da conseguire,

• i contesti da mettere a punto e le consegne operative.

• congruenza e causalità dinamica tra scopi e organizzazione del gruppo e

lavoro di gruppo, sia a livello di team docente/equipe educativa sia a livello

di allievi/utenti.

• Implica una conduzione democratica, uno stile collaborativo, una funzione

docente/educativa che gruppo

Dal punto di vista educativo: un gruppo è un insieme di soggetti-persone che

condividono contesti e relazioni intese a riconoscere e a promuovere le potenzialità

individuali nelle differenti età della vita. Dal punto di vista formativo: il gruppo è un

insieme di due o più soggetti-persone che realizzano rapporti di interdipendenza e

coordinano le loro azioni e comunicazioni in specifici contesti al fine di perseguire

l’apprendimento e la co-costruzione di identità, intelligenze e significati.

FIRMA

DOCENTE LINDA ABBALLE

e il successo del p

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adattamenti di risorse strumentali e umane

- garantire tutti (non solve-

il docente di classe PROGETTO DI MUSICOTERAPIA “Musicabilmente”

PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI CON BISOGNI SPECIALI*

* Patologie più complesse fra i disturbi codificati nelle diagnosi cliniche

Insegnanti coinvolti

Il prof. Mastracci Luigi, docente delle lezioni, e gli Insegnanti di sostegno degli

alunni che parteciperanno al progetto.

Destinatari

Alunni diversamente abili (con particolare riguardo alle patologie più

complesse) di tutto l’Istituto Comprensivo.

Obiettivi indicativi e attività

1)Risvegliare l’attenzione e la curiosità verso il mondo percettivo-sonoro

2)Sviluppare la discriminazione percettiva attraverso il riconoscimento delle

fonti sonore

3)Sviluppare la coordinazione percettivo-motoria e potenziare le capacità

attentive e mnestiche

4)Favorire l’acquisizione del linguaggio verbale attraverso l’utilizzo dei

parametri musicali

5)Stabilire una relazione empatica

6)Favorire la capacità di comunicare con l’altro attraverso i suoni

7)Sviluppare l’uso comunicativo della voce

8)Sviluppare e/o acquisire lo schema corporeo

9)Orientarsi nello spazio attraverso i suoni e sviluppare e/o potenziare la

capacità di porre in sequenza eventi temporali secondo una rappresentazione

mentale

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Strumenti utili per la realizzazione del progetto

Le attività saranno svolte in un laboratorio attrezzato (presumibilmente la

biblioteca della scuola secondaria di 1° grado vista la presenza di un

pianoforte utile al progetto, di uno stereo lettore CD e di uno spazio comodo e

ben illuminato). Per la realizzazione del presente progetto si prevede l’uso di

strumentario didattico tipo Orff (tamburelli, triangoli, clavette, tone block,

maracas, ecc.), tastiera o pianoforte, flauto dolce, un lettore CD, giochi

psicomotori.

Materiale didattico utilizzato nel progetto

Esercizi ritmici, melodie, filastrocche, brani tratti dal libro di musica in adozione nella scuola media, ecc. Tempi di attuazione del Progetto

Tutto l’anno scolastico 2014/2015; periodo: dicembre – maggio.

Modalità

1 giorno a settimana (il venerdì dalle 9.30 alle 10.30, poiché compatibile con

tutti i docenti di sostegno presenti), in orario curricolare.

Durata di ogni lezione

1 ora

Verifica del progetto

Esecuzione di alcuni dei brani musicali studiati durante le lezioni (in eventuale

saggio di fine anno).

Il prof. referente del progetto

Luigi Mastracci un ruolo funzionale alla

vita del gruppo di quale ci si riconosce

e si viene riconosciuti da

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MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

1° ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via Pozzo San Paolo s.n.c. – Telefax 0775/288628

03025 Monte San Giovanni Campano (FR)

TITOLO DEL PROGETTO:

“ Rici-Creando: Laboratorio creativo dei materiali poveri”.

PREMESSA:

La presenza numericamente significativa di alunni con grave disabilità

che si registra nel nostro Istituto nel corrente anno scolastico ha posto

numerose e variegate esigenze didattiche: prima tra tutte quella di

proporre ed offrire agli alunni, in particolare a quelli che presentano

importanti deficit cognitivi e comportamentali difficilmente gestibili

nell’ambito della classe, la possibilità di dedicarsi a progetti specifici che

vadano incontro ai loro Bisogni Speciali potenziando le loro reali abilità e

competenze.

SCELTA DEL PROGETTO:

Il progetto di quest’anno vuole dare a questi ragazzi la possibilità di

conoscere, usare, manipolare, trasformare materiali diversi e rielaborare

i saperi con l’obiettivo di alimentare la creatività in un contesto che

favorisca la fiducia nelle proprie potenzialità.

I materiali poveri, facilmente reperibili, e quelli di recupero utilizzati per

la realizzazione di composizioni creative, ci offrono la concreta

opportunità per far passare agli alunni un prezioso insegnamento :

• Il valore aggiunto risiede nella creatività, che è la capacità di

inventare soluzioni che nessuno ci ha insegnato e nell’assoluta

originalità con cui ognuno realizza i propri lavori;

• Utilizzare oggetti di recupero stimola la creatività e l’originalità,

inoltre modifica nella mente del ragazzo l’idea dell’oggetto usa e

getta.

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DESTINATARI: Alunni con disabilità art. 3 Legge 104/92 della Scuola Secondaria di

I^ grado (N° 5 alunni).

DOCENTI RESPONSABILI DEL PROGETTO:

Prof.ssa Campoli Veronica e prof.ssa Cretaro Beatrice.

FIGURE COINVOLTE: Docenti specializzati degli alunni coinvolti in orario di servizio.

DURATA DEL PROGETTO: Dalla metà del mese di Dicembre, fino alla fine del mese di Maggio,

un incontro settimanale, ogni mercoledì alle 10:30 alle 11:20.

OBIETTIVI FORMATIVI:

• Stimolare la creatività e la capacità di inventare idee originali e

utili;

• Aiutare gli alunni a scoprire la ricchezza del loro potenziale creativo

per applicarlo ai progetti personali e collettivi;

• Imparare a conoscere, amare e rispettare l’ambiente in cui viviamo;

• Eliminare il superfluo per recuperare l’essenziale;

• Scoprire che ogni oggetto è una nuova risorsa;

• Favorire la fantasia e la manualità;

• Favorire il riutilizzo di “materiali vecchi”;

• Socializzare le esperienze;

• Favorire l’interazione sociale attraverso lavori di gruppo e attività

ludo-educative.

METODOLOGIA E STRATEGIE UTILIZZATE: Il punto di partenza della metodologia didattica è l’esperienza diretta

dell’alunno del “FARE PER SCOPRIRE … CREARE “.

L’itinerario educativo didattico, deve partire dalla naturale curiosità del

ragazzo riguardo l’ambiente che lo circonda. Ecco che le osservazioni, le

esplorazioni, le scoperte, lo portano ad arricchirsi di saperi sempre più

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articolati.

Partendo dalle esperienze dirette, dalle osservazioni, dall’analisi

sistematica della realtà delle cose, dalle esplorazioni dirette, egli impara

attraverso la formulazione di ipotesi, la risoluzione di problemi a

CREARE … NEI LABORATORI, a comunicare e relazionarsi.

La sua sensibilità gli permette di “sentire” l’ambiente circostante, la sua

creatività gli consente di elaborare strategie risolutive, la sua affettività

lo spinge a comunicare.

L’alunno deve essere messo nelle condizioni di riflettere e osservare

costantemente le modifiche e i cambiamenti dei vari materiali.

Il lavoro verrà sviluppato nei LABORATORI che sono parte integrante

della nostra metodologia.

I laboratori si basano sul coinvolgimento diretto dell’alunno nelle attività

che favoriscono gli apprendimenti per “immersione” , per “scoperta”, per

“costruzione”, in un processo complesso e dinamico che permette una

continua relazione con i compagni, con gli adulti, con la realtà che li

circonda.

MATERIALI E STRUMENTI:

Nel corso del laboratorio saranno utilizzati molteplici materiali di

recupero e di uso quotidiano facilmente reperibili anche dal contesto

domestico. Partendo da questi “materiali poveri” si creeranno oggetti di

vario tipo, figure, forme, animali e molto altro. Saranno utilizzati, inoltre,

tutti i materiali di cancelleria necessari (carta, cartoncini, colori di varia

tipologia, colla ecc.).

VERIFICA E VALUTAZIONE:

La verifica e la valutazione del progetto consisteranno nel monitoraggio

del lavoro degli alunni e nell’analisi del percorso effettuato dai ragazzi,

dei loro progressi e dell’effettivo utilizzo degli strumenti previsti dal

progetto in questione.

Monte San Giovanni Campano, 09/12/2014

LE DOCENTI SPECIALIZZATE

(Prof.ssa CAMPOLI VERONICA)

(Prof.ssa CRETARO BEATRICE)

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ANNO SCOLASTICO 2014/2015

PROGETTO EXTRACURRICULARE

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

PROGETTO TRINITY

PREMESSA

Nella scuola secondaria di primo grado, l'insegnamento della lingua

inglese mira a promuovere ed incoraggiare lo sviluppo delle abilità

espressive e comunicative degli allievi e l'acquisizione di una

competenza comunicativa che permetta loro di usare la lingua come

efficace mezzo di comunicazione in contesti diversificati.

Trinity College London è un ente certificatore britannico fondato nel

1870 che opera in oltre 60 paesi al mondo e rilascia certficazioni di

lingua inglese per studenti e docenti.

Il quadro di riferimento per la valutazione è il Quadro Comune

Europeo, quindi il certificato Trinity è riconosciuto in tutta Europa.

FINALITA’

La finalità generale di questo progetto è il miglioramento della

qualità

dell’apprendimento della lingua inglese e in particolare il

potenziamento delle abilità orali così come previsto nelle Indicazioni

Nazionali per la Scuola Secondaria di I grado.

OBIETTIVI

OBIETTIVI GENERALI • Migliorare la competenza linguistica della lingua inglese

• Migliorare la motivazione all’apprendimento della lingua

inglese

• Ottenere una certificazione riconosciuta a livello nazionale e

internazionale.

OBIETTIVI FORMATIVI • Acquisizione delle abilità di comprensione e interazione orale

in

lingua inglese.

• Sviluppo e consolidamento del processo di apprendimento.

• Acquisizione di un metodo di studio finalizzato

all’organizzazione

autonoma del lavoro.

OBIETTIVI SPECIFICI Conoscenze

• Approfondimento del lessico, delle funzioni e delle strutture

linguistiche relative al GRADE 2 e al GRADE 3.

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Abilità • Migliorare le abilità audio-orali

• Rafforzare il livello di indipendenza nell’uso comunicativo

della lingua

• Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi d’interesse

personale e quotidiano.

• Utilizzare un repertorio lessicale di base, funzionale ad

esprimere

bisogni concreti della vita quotidiana

• Utilizzare appropriate strategie per la comprensione dei punti

essenziali di messaggi semplici.

ATTIVITA’

Il progetto prevede un vero e proprio laboratorio linguistico

all’interno del

quale l’allievo potrà migliorare le abilità di ascolto, comprensione ed

espressione nella lingua straniera. Le principali funzioni e strutture

linguistiche apprese nelle attività didattiche curricolari verranno

utilizzate

nelle interazioni orali e nelle simulazioni di conversazioni reali.

STRATEGIE METODOLOGICHE

L’insegnamento- apprendimento sarà imperniato sulla necessità di

fare

acquisire la lingua in maniera operativa, su base funzionale, in modo

che essa

sia percepita come strumento e non come fine ultimo del processo di

apprendimento. Si farà ricorso ad un approccio funzionale

comunicativo che mira a sviluppare le attività di comprensione e

produzione orale.

Si punterà molto all’incremento della motivazione e all’uso spontaneo

della

lingua, eliminando eventuali resistenze psicologiche. Il registro

linguistico

privilegiato sarà quello informale, poiché più vicino al vissuto degli

alunni.

DURATA

I corsi attivati dalle Prof.sse Carla Carnevale e Stefania Catallo

riguarderanno:

- GRADE 2 per gli alunni di classe seconda ( 15 ore)

- GRADE 3 per gli alunni di classe terza (15 ore)

Le lezioni si terranno presumibilmente dal mese di gennaio alla fine

del mese di marzo con cadenza settimanale.

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1° ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO

A.S. 2014/2015

PROGETTO ORIENTAMENTO

PREMESSA

La scuola è orientativa in quanto favorisce l’iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo, lo pone in condizione di

conquistare la propria identità tramite un processo formativo continuo cui debbono unitariamente concorrere tutte le

componenti della società.

La possibilità di operare scelte realistiche nell’immediato e nel futuro, pur senza rinunciare a sviluppare un progetto di

vita personale, deriva dal consolidamento di una capacità decisionale che si fonda principalmente su una verificata

conoscenza di sé.

La scuola, quindi, riveste un ruolo determinante ai fini di assicurare un sereno e consapevole passaggio da un ordine

scolastico all’altro. Essa deve fornire tutti gli strumenti che aiutino lo studente a meglio definire le proprie aspirazioni e

potenzialità, deve far maturare quelle competenze necessarie affinché egli possa effettuare scelte consapevoli.

L’attenzione e l’impegno che la scuola riserva all’orientamento mirano a ridimensionare il problema della dispersione

scolastica.

In una società in continua evoluzione e caratterizzata da una sempre più accelerata “mobilità” dei lavori è necessario

predisporre un’impostazione didattica il più possibile rispondente alle nuove esigenze di vita. Compito degli insegnanti

è quello di far affiorare le valenze educative insite nelle singole discipline onde rimuovere i condizionamenti ambientali

e socio-culturali che potrebbero determinare scelte poco consapevoli e poco adatte alle reali capacità degli alunni.

Gli interventi della scuola, per quanto riguarda il lavoro programmatico dei docenti in senso orientativo, devono essere

uniformi e univoci. Per esempio la scuola deve guidare gli alunni ad impadronirsi delle tecniche che permettano allo

studente di acquisire strutture linguistiche più complesse e articolate, adatte alle varie esigenze comunicative. Coloro

che non vengono messi in condizione di impossessarsi della “comunicazione di base”, non soltanto vengono

condizionati nei rapporti interpersonali ma ostacolati nell’inserimento nella realtà sociale, culturale ed economica della

propria comunità. Il linguaggio, infatti, svolge la funzione fondamentale di promozione della personalità: esso è lo

strumento indispensabile per leggere la realtà dinamica in cui si opera e per orientarsi in essa.

In una società multietnica ed inserita in una dimensione geografica più ampia, diventa necessario curare la conoscenza e

la padronanza di altre lingue.

In ambito matematico, invece, bisogna cogliere soprattutto il rapporto matematica-realtà nella sua applicazione:

attraverso grafici, diagrammi, tavole, percentuali, statistiche, la matematica fornisce uno strumento di comunicazione

immediato, conciso e non ambiguo. Importante, inoltre, l’apporto che questa disciplina fornisce al linguaggio

informatico, vivendo in un’era tecnologicamente avanzata in cui preponderante è il fenomeno della globalizzazione.

Continuando si può fare l’esempio dell’educazione tecnica che propone di valorizzare il lavoro e lo sviluppo

dell’attitudine al saper fare e così via per tutte le altre discipline.

L’orientamento quindi tende a far acquisire un metodo di lavoro efficace che riduca i tempi di applicazione e nel

contempo fornisca agli alunni gli strumenti per consolidare le competenze di base. Il raccordo tra Scuola Secondaria di I

grado e Scuola Secondaria di II grado, garantirà un confronto approfondito sulle strategie didattiche ed educative, onde

favorire nella misura più ampia possibile il successo formativo degli studenti.

Per i soggetti diversamente abili sarà l’insegnante di sostegno a individuare quanto del presente progetto sia

utilizzabile per le necessità di ciascun alunno e a suggerire, a seconda del tipo di diagnosi funzionale,

un’azione didattica e organizzativa finalizzata al consiglio orientativo.

Per quanto riguarda le classi terze dell’anno scolastico 2014/2015 e la necessità contingente di rispettare la

scadenza dell’iscrizione, la Commissione ha provveduto ad elaborare un progetto a parte.

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Criteri generali

1. L’orientamento viene riproposto come finalità generale del curricolo scolastico della Scuola Secondaria

di 1° grado;

2. l’orientamento deve cominciare dalle prime classi e trovare continuità nelle seconde e terze;

3. gli obiettivi e le attività di orientamento devono essere parte integrante della programmazione di

istituto;

4. ogni insegnante concorrerà, per quanto gli compete e nell’ambito della sua programmazione

disciplinare, al perseguimento di quegli obiettivi;

5. è opportuno dare inizio all’attività fin dai primi mesi dell’anno scolastico;

6. il progetto si articola in tre fasi per ciascuna classe, che prevedono nell’arco del triennio, ma

soprattutto nell’ultimo anno, un’integrazione collaborativa tra alunni, docenti e genitori;

7. tutte le rilevazioni effettuate su interessi, attitudini, bisogni, abilità e quant’altro contribuisca alla

valutazione dell’alunno verranno inserite dal primo anno in un fascicolo e riproposte nei tre anni, in

modo che l’alunno prenda consapevolezza dei cambiamenti avvenuti.

Finalità

Fornire al ragazzo gli strumenti utili per una scelta coerente e consapevole sul proprio futuro scolastico e

lavorativo.

Obiettivi

classe I classe II classe III

conoscenza dell’alunno da

parte del docente approfondimento della conoscenza

di sé attraverso l’autopercezione e

l’eteropercezione

conferma delle attitudini

e degli interessi

conoscenza di sé individuazione degli interessi

specifici e valutazione della loro

consistenza

informazione sulle scuole

secondarie di II grado nel

territorio

conoscenza di mestieri e

professioni,

dell’importanza del lavoro

rilevamento delle attitudini consapevolezza delle

abilità richieste

rilevamento dei primi

interessi affiorati migliorare la produttività nelle

attività giornaliere grazie ad una

migliore organizzazione

formulazione del

consiglio orientativo

motivare le proprie affermazioni e

documentarle conoscenza del mondo

del lavoro /sbocchi

professionali

OBIETTIVI TRASVERSALI

sfera personale sfera sociale sfera organizzativa sfera decisionale

scoprire e

riconoscere interessi

e attitudini

stabilire corretti

rapporti

interpersonali

raccogliere

informazioni ed

analizzarle e

selezionarle

sviluppare e

consolidare le

capacità decisionali

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essere consapevoli

della propria identità,

avere fiducia nelle

proprie capacità

rispettare gli altri,

saper superare

inibizioni personali,

la paura e l’ansia di

mettersi alla prova

valutare i risultati

raggiunti in base a

criteri prestabiliti

riconoscere i fattori

che hanno

contribuito alla scelta

del futuro corso di

studio

rafforzare

l’autostima rispettare le regole

Contenuti

CLASSE I CLASSE II CLASSE III

“carta d’identità” dell’alunno organizzazione del proprio

tempo “Alla scoperta delle proprie

attitudini”

il suo ruolo nella famiglia “come mi vedo”(riflessione

su se stesso) riflessione sui bisogni e

individuazione dei valori

professionali

il suo rapporto con la scuola “come mi vedono gli altri”

(eteropercezione) aree del sapere - percorsi

scolastici dopo la terza

media

il gioco, la lettura, gli amici le mie doti conoscenza concreta delle

scuole superiori nel territorio

se fossi…(ruoli immaginari) il lavoro e il tempo libero

(indagine conoscitiva) formazione professionale e

apprendistato

se fossi…(ruoli reali) qualità richieste per le aree

di lavoro emergenti

i vari settori produttivi e

l’importanza del lavoro la valutazione dei genitori

il consiglio orientativo

Metodi e strumenti

L’attuazione del progetto prevede accanto a momenti di lezione frontale, altre attività più coinvolgenti, quali il lavoro di

gruppo, in cui ogni alunno, anche quello in difficoltà, può trovare un proprio ruolo, il laboratorio di ricerca e di

sperimentazione, l’elaborazione scritta, grafica o computerizzata dei dati, test, questionari, indagini, interviste,

aerogrammi, istogrammi, acrostici, anagrammi, limerick, filastrocche, brani antologici, poesie,dépliant. Le attività

proposte seguiranno una programmazione tematica appropriata: nel primo anno si parlerà della conoscenza di sé come

persona. Nel secondo anno, invece, si proporrà di individuare i comportamenti e i sentimenti nei confronti dei familiari.

Nel terzo anno, infine, gli alunni rifletteranno sui propri interessi nei confronti del mondo del lavoro, analizzeranno

l’organizzazione della scuola secondaria di I grado in Italia, individueranno le opportunità di lavoro, comprenderanno

l’importanza del lavoro nella vita dell’uomo.

VERIFICHE

• Verificare il processo di maturazione degli alunni (classi II - III)

• riflettere sulla scelta del corso di studi superiori;

• ripercorrere il processo decisionale;

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56

• verificare la capacità di autovalutazione

Proposta didattica del progetto triennale

Classe I

Il percorso destinato alla classe prima delega la fase operativa principalmente al docente di lettere anche se tutti gli

insegnanti sono chiamati a collaborare in maniera fattiva.

I fase: conoscenza dell’alunno da parte dell’insegnante

Sarebbe opportuno che ogni alunno avesse un fascicolo personale da lasciare a scuola. In esso verranno

inserite e riproposte anche nei successivi due anni tutte le rilevazioni su interessi, attitudini, abilità, bisogni,

in modo che l’alunno prenda consapevolezza dei cambiamenti avvenuti.

Nella prima pagina l’alunno viene invitato a creare una cornice un po’ originale ed artistica, all’interno

della quale scriverà il proprio nome e cognome, l’anno scolastico, l’attività a cui il quaderno è destinato. Poi

seguirà “la mia carta d’identità”, l’alunno disegna il proprio volto e riempie un’apposita scheda nella quale

sono riportati i suoi dati personali. L’alunno disegna i componenti della famiglia, lui compreso (sarà

importante osservare in quale posto egli si colloca e accanto a chi).

-Sottoporre, a questo punto, all’alunno il seguente questionario:

1. Nella tua casa si parla abitualmente il dialetto, la lingua italiana o entrambi?

2. In famiglia si acquistano quotidiani e/o riviste settimanali? Quali?

3. Hai interessi extra scolastici? Quali?

4. A casa sei impegnato in lavori di appoggio alla famiglia? Per quanto tempo?

5. Come trascorri il tempo libero?

6. Hai difficoltà a fare amicizia?

7. A scuola ti piace lavorare individualmente o in gruppo?

8. Che cosa ti aspetti dai tuoi compagni?

9. Che cosa ti aspetti dai tuoi insegnanti?

10. Fra le materie che si studiano a scuola, alcune per te sono molto importanti? Quali?

-Disegno e breve testo:

“Io e lo studio”

“Io e la televisione”

“Io e il gioco”

“Io e gli amici”

“Io e i miei compagni di scuola

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57

II fase: Conoscenza di sé

Se fossi……

Durante questa fase l’alunno viene invitato ad immaginarsi in diversi ruoli attraverso il disegno e scrivendo il

perché.

Se fossi un animale, sarei………………………………...perché……………………..

Se fossi un fiore, sarei……………………………………perché………………………

Se fossi un frutto, sarei……………………………………perché……………………..

Se fossi un oggetto, sarei………………………………….perché………………………

Se fossi una bibita, sarei…………………………………..perché……………………….

Se fossi un programma televisivo, sarei………………….perché………………………..

Se fossi un personaggio dei fumetti, sarei…………………perché………………………..

Se fossi un personaggio della televisione, sarei..………….perché………………………..

Se fossi un personaggio dello sport, sarei ………………...perché……………………….

Chi non vorrei mai essere…………………………………..perché……………………….

• Persone reali

Fra tutte le persone che conosci, a chi vorresti assomigliare? Di questa persona indica: età, professione,

caratteristiche dell’aspetto fisico e del comportamento. In che cosa vorresti assomigliarle? Perché? Disegna

questa persona.

• Giocando con la rima, crea uno slogan sulla scuola. Es:

Ormai tutti sanno che la scuola

fa male dalla testa alla suola

• Acrostico della parola scuola

• Acrostico del mio nome

• Anagramma del mio nome

• Limerick (l’alunno inventa un limerick su di sé)

• La mia classe: sollecitare gli alunni a scrivere una filastrocca collettiva, in rima, sui compagni. Es:

Ecco Orlando dispettoso

che fa sempre il permaloso

che bisticcia con Agnese

perché vuol la maionese

• Tema: Mi presento nella triplice veste di figlio, scolaro e compagno.

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III fase: Conoscenza delle professioni e dell’importanza del lavoro

L’alunno è invitato a riprodurre con un disegno e con un breve testo, una civiltà antica, in riferimento

soprattutto alla vita quotidiana e ai suoi problemi.

• Come oggi l’uomo ha risolto i suoi problemi relativi all’alimentazione, all’igiene, all’abbigliamento,

all’abitazione, alla convivenza civile.

• I settori del lavoro.

• Ampliamento delle conoscenze delle professioni attraverso brani antologici e poesie.

• Tema: Illustro la professione che per il momento mi attira maggiormente.

Classe II

Le varie fasi comprendono delle attività che richiedono la collaborazione di più docenti, oltre quello di lettere ( ad es.

ed. tecnica/informatica, matematica, ed. artistica per disegni, tabulazione dati).

I fase: Approfondimento della conoscenza di sé attraverso l’autopercezione e l’eteropercezione. Organizzazione del proprio tempo

• Questionario

1) A che ora ti alzi?

2) Quanto tempo impieghi per l'igiene personale e la colazione?

3) Quanto tempo impieghi per venire a scuola? E quale mezzo usi?

4) A che ora arrivi a casa dopo la scuola?

5) Quanto tempo dedichi al pasto?

6) Quanto tempo dedichi allo svago?

7) Quanto tempo dedichi allo studio?

8) A che ora termina la tua giornata?

• Far costruire ad ogni alunno, in base alle risposte date, un diagramma circolare, suddiviso in 24 ore, in

cui riporterà i tempi relativi alle varie attività della giornata. Riflessioni e considerazioni.

• Autopercezione: invitare l’alunno ad una prima riflessione su se stesso, descrivendosi attraverso 6

aggettivi. Accanto ad ogni aggettivo scriverà il perché.

• Far, quindi, scrivere le proprie considerazioni. Es. “Gli aspetti della mia personalità, a cui do maggior

risalto, sono quelli riferiti al carattere e al rapporto con gli altri, perché…”

• Tabulazione della frequenza degli aggettivi usati da tutti gli alunni, dividendoli in maschi e femmine.

• Far costruire un istogramma, che raccolga tutti i risultati.

• Della lista seguente quali aggettivi pensi si adattino meglio a delineare la tua personalità?

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Invadente Riservato svogliato solerte

Egocentrico disinteressato permaloso socievole

Accentratore Altruista capriccioso sereno

Bugiardo Sincero instabile costante

Egoista generoso pessimista ottimista

Insicuro sicuro ansioso tranquillo

Dispettoso garbato incerto deciso

Disordinato ordinato indeciso risoluto

Pigro dinamico ribelle docile

Introverso estroverso negligente diligente

Nervoso placido insensibile sensibile

• Se tu potessi avere tre qualità che pensi di non avere, quali sceglieresti tra quelle sopra elencate?

• Quali doti o capacità pensi di avere?

- gusto musicale

- attitudini musicali

- buona memoria

- esattezza e precisione

- forza di volontà

- immaginazione e fantasia

- altro…

- facilità ad imparare le lingue

- facilità di calcolo

- intuizione

- manualità

- forza fisica

- facilità di parola

• Riguardo allo studio:

• quali sono le tue materie preferite?

• Quante ore dedichi allo studio?

• Ti piace andare a scuola

• Hai intenzione di continuare a studiare dopo la terza media?

• Come studio ( fotocopie del quaderno d’italiano)

• 12 regole per studiare in modo efficace

Riflessioni e considerazioni.

• Composizioni scritte: “Io mi vedo così”/ “Una pagina di diario”

• La descrizione di sé può essere fatta anche ipotizzando una lettera ad una coetanea inglese o francese.

• Eteropercezione:

Come mi vedono i compagni: invitare ogni alunno a definire anonimamente con un aggettivo ogni

compagno, che questi scriverà sul proprio foglio. L’insegnante procederà nel modo che riterrà più opportuno

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(individualmente o insieme alla classe) al conteggio degli aggettivi per ciascun ragazzo.

Come mi vedono gli insegnanti: ogni alunno chiederà ad ogni insegnante un aggettivo che lo definisca e li

scriverà tutti su un altro foglio.

Come mi vedono i miei genitori: ogni alunno chiederà a casa che venga definito attraverso sei aggettivi (3

per ogni genitore).

• Composizione scritta: “Come mi vedono gli altri”.

• A questo punto sottoporre agli alunni il seguente questionario:

• Che cosa sognavi da piccolo per la tua professione futura? Come reagivano i tuoi genitori?

• Nella scuola media hai cambiato opinione? Come reagiscono ora i tuoi genitori?

• Quali giochi facevi? Quali interessi avevi? Che cosa facevi con più piacere? E ora?

• Che cosa facevi con più difficoltà? E ora?

• Come era il tuo profitto nella scuola elementare? E ora?

(Le risposte possono assumere anche la forma discorsiva di un elaborato personale).

II fase: Il lavoro e il tempo libero (indagine conoscitiva)

• Al fine di avere una conoscenza diretta delle professioni, invitiamo ogni alunno a svolgere un’indagine,

utilizzando un questionario predisposto, tra le persone che gli vivono accanto, come l’insegnante, il

preside, l’ausiliario, il collaboratore amministrativo, il medico, il farmacista, il panettiere, il barista, il

postino, ecc. Per metterli a proprio agio, possiamo far loro intervistare per primi i propri genitori.

Questionario:

Cognome e nome della persona intervistata

1. Che lavoro fai? In che cosa consiste precisamente il tuo lavoro?

2. Qual è il tuo orario di lavoro al giorno?

3. Per svolgere il tuo lavoro usi degli strumenti particolari?

4. Il tuo lavoro ti dà soddisfazione?

5. Perché?

6. Perché hai scelto questo lavoro?

7. Come si accede a questo lavoro?

8. Hai un titolo di studio? Quale?

9. Consiglieresti ad altre persone un lavoro come il tuo?

10. Perché?

11. Quante ore di tempo libero hai al giorno?

12. A quale attività ti dedichi nel tempo libero?

Riflessioni e considerazioni. (Ricordare che quello della casalinga non è da considerarsi un mestiere, in

quanto non remunerato) .

• Sulla base delle risposte dei lavoratori intervistati, far costruire una tabella. Es:

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Professione Livello di studio

Compiti Competenze Stile di vita

Caratteristiche personali

Allenatore Corso

professionale

del Coni

Insegnare

ai ragazzi

a giocare

Conoscenza

delle regole e

degli schemi di

gioco

Orario

non fisso Paziente,

energico, deve

saper creare un

legame con i

suoi ragazzi

Barista Licenza media

più un corso

professionale

Servire i

clienti e

pulire il

bar

Essere preciso,

avere sveltezza

nel servire

Orario

flessibile Cortese,

paziente

Vignettista Diploma Disegnare

fumetti per

un

giornale

Capacità di

disegnare,

aggiornamento

sulle realtà del

mondo

Orario

flessibile Avere fantasia,

originale,

creativo

Segretaria Diploma Assistenza

manager buona cultura,

conoscenza

lingue straniere

orario

fisso ordinata, tenace

autonoma

III FASE

• A questo punto si rende necessario introdurre la teoria di Holland, psicologo clinico ed orientatore, teoria

diffusa in Italia dal professor Polacek, ordinario della cattedra di psicologia dell'Università Salesiana di

Roma.

Jonn L. Holland afferma che “La scelta professionale è l'esperienza di una crescita, alla quale sono

interessati i fattori ereditari, culturali e personali, in quanto essa dipende dalle abilità, dai tratti della

personalità, dai valori e dagli atteggiamenti familiari. Sotto la spinta di questi fattori, vengono sviluppati

atteggiamenti verso il mondo del lavoro e più specificatamente verso le singole professioni."

Egli afferma, cioè, che la scelta professionale è l'espressione della personalità e, secondo la sua teoria, si

possono distinguere sei tipi di personalità (realistica, investigativa, artistica, sociale, intraprendente, convenzionale), a cui corrispondono altrettante aree professionali, per mezzo delle quali una persona

realizza valori ed interessi tipici. Ad esempio, le attività di segreteria, di dattilografia e di ragioneria possono

essere raggruppate in una stessa area, in quanto implicano l'uso di strumenti simili (calcolatrice, telefono,

macchina da scrivere, computer), vengono svolte in un luogo chiuso (ufficio), prevedono compiti di natura

sistematica (stesura documenti, raccolta ed elaborazione di dati) ed attraggono le persone che hanno interessi

e competenze nel campo amministrativo e commerciale.

Naturalmente la tipologia di Holland costituisce soltanto uno schema di riferimento, in quanto, come egli

stesso afferma, una persona non si identifica quasi mai in un solo tipo, ma è altrettanto vero che un tipo

predominante, all'interno di una persona, si riscontra molto facilmente.

• A questo punto leggere ai ragazzi e fornire loro in fotocopia le 6 aree ed i rispettivi tipi rilevati da

Holland, che vengono descritti di seguito

Le sei aree ed i rispettivi tipi rilevati da Holland sono:

1. Area e Tipo Realista (R)

L’area realistica comprende quelle attività in cui occorre maneggiare oggetti, attrezzi e macchinari, che

si svolgono prevalentemente a contatto con la natura. Il tipo che preferisce queste attività possiede

competenze nel campo della meccanica, dell'agricoltura e della tecnica. E' portato a risolvere i problemi

che insorgono con rapidità, anche fretta; si percepisce schietto, spontaneo, pratico e autentico, tenace,

preciso.

(Professioni: Giardiniere, Fabbro, Sarta, Meccanico, ecc.)

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2. Area e Tipo Investigativo (I)

L'area investigativa comprende quelle attività che richiedono l’osservazione, l'uso dei simboli, la

creatività e la sistematicità e che riguardano la comprensione dei fenomeni fisici, fisiologici e culturali. Il

tipo che preferisce queste attività ha la tendenza ad acquisire competenze scientifiche e matematiche. Si

percepisce analitico, cauto, curioso, preciso, razionale, riservato e critico

(Professioni: Archeologo, Dietologo, Cartografo, Enologo, Biologo, Medico ricercatore )

3. Area e Tipo Artistico (A)

L'area artistica comprende quelle attività in cui si può disporre di materiale di qualsiasi genere in modo

originale e creativo. Il tipo che preferisce queste attività possiede, a seconda dei casi, competenze

verbali, musicali o figurative. Evita le attività sistematiche e ripetitive e si considera complicato,

disordinato, emotivo, idealista, immaginativo, indipendente ed originale.

(Professioni: Attore, Cantante, fotografo, Vignettista, Giornalista, ecc.)

4. Area e Tipo Sociale (S)

L'area sociale comprende le attività che implicano i1 contatto con le persone per informarle, istruirle e

curarle. Il tipo che preferisce queste attività tende ad acquisire le competenze richieste per stabilire un

valido rapporto sociale. Ha scarsa inclinazione per i lavori tecnici e si percepisce cooperativo, protettivo,

idealista, persuasivo, responsabile, socievole e comprensivo.

(Professioni: Insegnante, Medico, Fisioterapista, Bidello, ecc.)

5. Area e Tipo Intraprendente (E)

L’area intraprendente comprende le attività che permettono di esercitare un’influenza sugli altri per

ottenere prestigio e guadagno. Il tipo che preferisce queste attività è dotato di capacità persuasiva per

guidare le persone e gestire affari. Ha scarsa inclinazione per la ricerca teorica fine a se stessa e si

percepisce ambizioso, desideroso di successo, energico, ottimista, avventuroso, sicuro di sé e

comunicativo.

(Professioni: Commerciante, Dirigente, Farmacista, Imprenditore, ecc.)

6. Area e Tipo Convenzionale (C )

L’area convenzionale comprende le attività sistematiche e prestabilite in cui si elaborano dati, si

stendono documenti e si usano macchine per ufficio. Il tipo che preferisce queste attività possiede

competenze per svolgere lavori amministrativi e commerciali. Evita le attività autonome o che

richiedano creatività e si percepisce coscienzioso, efficiente, ordinato, tenace, controllato, pratico.

(Professioni: Impiegato, Segretaria, Bigliettaio, Consulente commerciale, ecc.).

• Dopo aver illustrato le aree di Holland, suddividere la classe in gruppi di lavoro ed assegnare ad ogni

gruppo alcune tra le professioni, visitate in diretta, attraverso le interviste, invitando gli alunni a

costruire uno schema, in cui affiancare ad ogni professione le attitudini e i lati del carattere, secondo le

indicazioni di Holland. Es:

Professione Attitudini carattere

Insegnante capacità di stare con gli altri,

capacità di comunicare e di

farsi rispettare

amichevole, paziente,

dominante, pronto,

responsabile

Biologo portato alle scienze e alla

ricerca analitico, cauto, curioso,

metodico

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Impiegato portato alla matematica,

amante della tranquillità e di

qualsiasi lavoro sicuro

conformista, controllato,

efficiente, tenace

Commerciante capacità di influenzare gli

altri, capacità di

intraprendere un’attività

autonoma

ambizioso, loquace, risoluto

• Infine, confrontare le varie schede, elaborate dai gruppi, relativamente alle figure professionali della

stessa area (ad es. per l’area sociale, le schede di bidello, insegnante, medico), per poterne individuare le

attitudini e gli aggettivi del carattere, che risultano comuni e che giustificano l’appartenenza delle

suddette figure all’area in esame..

• Ed io che tipo sono?

Far produrre un elaborato all’alunno in cui delinei in quale area di Holland possa collocare se stesso,

esponendo il perché. Può precedere un dibattito in cui emergano le indicazioni per la produzione scritta.

Classe III

I Fase: riflessione su attitudini, interessi, valori professionali

Al termine del II anno, gli alunni hanno evidenziato come alla base di una qualsiasi professione ci siano

interessi, attitudini e valori, che la caratterizzano. Si rende quindi necessario, perché ognuno di loro possa

effettuare una scelta matura e responsabile, ampliare la conoscenza dei fattori personali e suscitare una

riflessione sulle proprie attitudini, interessi e valori.

Per facilitare loro il compito, è preferibile partire da una realtà facilmente decodificabile, ossia, dalle materie

di studio e dalle competenze cognitive, che ognuna di esse richiede.

• Somministriamo il seguente questionario:

"Alla scoperta delle nostre attitudini"

1) Indica le materie scolastiche nelle quali riesci meglio o le attività pratiche per le quali ti senti più portato;

2) Accanto ad ogni materia segnalata, cerca di indicare le capacità che essa richiede:

− capacità di esprimersi oralmente, per iscritto, col movimento (mimica, danza), con il disegno;

− capacità numerica: calcolo mentale, ragionamento matematico;

− capacità manipolativa: destrezza manuale, abilità tecnico-pratica;

− senso organizzativo;

− creatività, produzione di idee (immaginazione, originalità, ecc.);

− capacità di prevedere conseguenze, di prendere decisioni realistiche;

− memoria, rapidità di comprensione, facilità di sintesi.

3) Indica, infine, accanto ad ogni materia o attività segnalata, se hai interesse piccolo, medio o grande per

essa.

Schema raccolta dati (es.)

Materie o Attività preferite Capacità richieste Interesse

Inglese Capacità di esprimersi, memoria, rapidità di

comprensione G

Ed. Fisica Capacità di movimento e di esprimersi con il M

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corpo

Matematica Capacità numerica, calcolo mentale,

ragionamento matematico. P

Italiano Rapidità di comprensione, memoria, facilità di

sintesi, produzione di idee, creatività M

• Considerazioni e riflessioni sui risultati, attraverso una breve relazione.

• Invitare, quindi, ogni alunno a scrivere la seguente domanda:

Da un confronto tra il risultato del questionario sulle attitudini e la professione che hai pensato di svolgere

c'è, secondo te, corrispondenza?

In caso affermativo o negativo, spiega il perché.

Inoltre, nell'uno o nell'altro caso, chiarisci in quale ruolo professionale ti vedi, facendo riferimento:

agli impegni richiesti (sarò in grado di affrontarli?),

alle capacità necessarie (ne sarò provvisto?),

agli interessi ed attitudini richieste (in che misura li possiedo?).

Concludi con una valutazione dei tuoi punti deboli e delle tue capacità di superarli.

Al termine di questa attività, ci accorgeremo che molti alunni non hanno ancora le idee chiare in merito alla

preferenza professionale, in quanto potrebbe mancare la corrispondenza con le attitudini, rilevate attraverso il

questionario.

II Fase: Aree del sapere, materie e realtà ambientale (analisi del territorio, andamento del mercato del

lavoro e aspetti relativi ad esso in rapporto allo sviluppo tecnologico)

• Sarebbe opportuno che a tali fasi operative fosse delegato il docente di educazione tecnica perché quei

contenuti rientrano nelle sue competenze disciplinari. Per queste fasi si suggeriscono delle schede che

potranno essere utilizzate nei modi che i docenti riterranno opportuno.

• Il docente darà anche informazioni sui percorsi dell’obbligo dopo la scuola media;

• Si riflette sulle qualità richieste per le aree di lavoro emergenti; il quotidiano, soprattutto nelle pagine

dedicate alle "Offerte di lavoro", sarà un ottimo strumento di consultazione per la conoscenza del mondo

del lavoro e delle opportunità di impiego, ma anche di riflessione sui problemi dell'occupazione

giovanile, sul lavoro nero e sulle professioni del futuro. Ogni alunno potrà rendersi conto non solo delle

professioni e dei titoli di studio più richiesti, ma anche delle competenze specifiche ad essi connesse

(conoscenza delle lingue, pratica di computer, ecc.), competenze, spesso, qualificanti ai fini della

selezione. Inoltre tutto il Consiglio di Classe è chiamato a creare situazioni in cui possano emergere

scelte orientative.

• All’interno di questa fase si colloca l’informazione sulle scuole secondarie di II grado, per cui si

procede alla conoscenza concreta delle scuole superiori. Essa verrà attuata attraverso secondo le

seguenti modalità:

• I componenti della commissione orientamento riportano agli alunni tutte le informazioni riguardo agli

open day , stabiliti dalle scuole secondarie di II grado;

• L’incontro formale tra i referenti delle scuole secondarie di II grado e gli alunni delle classi terze

accompagnati dai loro genitori, verrà programmato in unica giornata, in orario antimeridiano, nel mese di

gennaio.

Al termine della fase informativa, ogni alunno è pronto per fare la sua scelta. Si possono invitare gli alunni a

costruire un cartellone, in cui accanto ad ogni nome sia riportata la scuola scelta e dei grafici, per tabulare i

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dati.

Sul proprio quaderno, ogni alunno scriverà una breve relazione motivando la scelta, mettendo in risalto la

corrispondenza con il rilevamento delle attitudini e il legame con il giudizio orientativo dei docenti.

III Fase: confronto di opinioni fra insegnanti e genitori

Per quanto riguarda l’informazione diretta ai genitori, si prevede l’incontro del docente coordinatore della

classe con le famiglie per il consiglio orientativo, durante il quale verranno illustrati sia il livello di

preparazione scolastica, sia le attitudini e gli interessi emersi. Ogni genitore potrà prendere visione

dell’autovalutazione effettuata dal proprio figlio nell’ambito dell’attività di orientamento sull’apposito

fascicolo.

PROPOSTE COMPLEMENTARI

I docenti consapevoli dell’importanza di iniziative di orientamento al fine di combattere la dispersione,

garantire il diritto all’istruzione e alla formazione, consentire agli alunni scelte più confacenti alla propria

personalità e al proprio progetto di vita, si impegnano a promuovere con la scuola superiore, un tipo di

raccordo che sia contraddistinto da una sistematicità di interventi.

Essi ritengono pertanto indispensabile:

a) continuare l’azione di monitoraggio, iniziata per registrare il flusso degli alunni di questa scuola

verso i vari indirizzi della scuola superiore e i risultati scolastici dopo il primo anno;

b) elaborare, in collaborazione con alcune scuole maggiormente frequentate dai nostri alunni, gli

standard di uscita della scuola media e d’ingresso della scuola secondaria di II grado, al fine di

consentire loro un sereno inserimento scolastico;

c) progettare in collaborazione con la scuola interessata, eventuali percorsi individualizzati per gli

alunni diversamente abili in uscita, onde agevolare il loro inserimento scolastico.

Monte S.Giovanni Campano, 16/12/2015

FUNZIONE STRUMENTALE PROGETTO ORIENTAMENTO

(Taglienti Rossana)