Anno rotariano 2019-2020 • N° 11 - 3 Marzo 2020

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IL TEMA DEL MESE DI MARZO

MARZO 2020

Marzo: segna il passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile! però:

Gelo marzolino rattrista il contadino

8 marzo: Giornata internazionale della donna (la mia curiosità mi ha spinto a fare una ricerca).

Andando indietro nel tempo: 411 a.C. “Le donne alle Tesmoforie”, commedia di Aristofane presentata ad Atene alle Grandi Dionisie racconta la festa riservata alle donne e dedicata alle dee Demetra e Persefone.

Veniamo ai giorni nostri...Le origini: Nel secolo scorso la prima Giornata Na-

zionale della Donna fu festeggiata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti, su invito del Partito Socialista Ameri-cano, in memoria dello sciopero di migliaia di camiciaie newyorkesi che nel 1908 avevano rivendicato migliori condizioni di lavoro. Nel 1910 la ricorrenza arrivò nel Vecchio Continente: in occasione del Congresso di Co-penhagen, l’Internazionale Socialista decise di istituire la Giornata Internazionale della Donna per promuove-re i diritti delle donne e contribuire alla campagna in favore del suffragio universale.

Nel 1911 Germania, Austria, Danimarca e Svizzera fu-rono le prime nazioni europee a celebrare la Giornata della Donna, per consacrare il diritto di voto e di eser-cizio di pubbliche funzioni, le rivendicazioni salariali, la eliminazione delle discriminazioni.

Il Rotary Internazionale dedica il mese di marzo:“all’acqua, servizi igienici e igiene”

L’acqua è elemento indispensabile per la vita, tutti noi dobbiamo considerarci custodi di questo bene e non padroni. Secondo l’O.M.S. la mortalità legata alla carenza di acqua e alle malattie causate dal consumo di acqua non potabile è impressionante (30 milioni di per-sone all’anno!). Per la Rotary Foundation è un’area fo-cus per dedicare interventi di potabilizzazione e costru-zione di strutture igienico sanitarie indispensabili per contrastare l’insorgenza e la diffusione delle malattie.

La data: secondo alcuni, la data della Festa della Donna è collegata alla Rivoluzione Russa: l’8 marzo del calendario gregoriano coincide con il 23 febbraio del calendario giuliano, giorno in cui nel 1917 le donne rus-se organizzarono uno sciopero per ottenere il pane e

la pace. Nel 1921 la Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Comuniste fissò l’8 marzo “Giornata Inter-nazionale dell’operaia”, in seguito si decise di estendere la celebrazione a tutte le donne.

Secondo un’altra ipotesi la Giornata della Donna fu istituita per ricordare il tragico incendio della fabbrica di Triangle a New York dove il 25 marzo del 1911 mori-

rono 140 operaie. La Fe-sta della Donna venne fissata in seguito per l’8 marzo.

In Italia la prima Gior-nata Internazionale del-la Donna è stata festeg-giata il 12 marzo del 1922 e nel 1946 com-parve il simbolo della mimosa. (n.f.)

22 marzo World Water Day: ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. Nella Carta Europea dell’Acqua (1968) è sancito che: “Non c’è vita senz’acqua, essa è un bene prezioso indi-spensabile per tutte le attività umane;L’acqua non è un bene economico, essa è legata alla vita e questa non può essere trasformata in merce;L’Acqua non ha confini, è una risorsa comune che ne-cessita di una cooperazione internazionale.Le risorse di acqua dolce non sono inesauribili, è neces-sario tutelarle e usarle con parsimonia.”

(n.f.)

Francesco del Cossa - MarzoSalone dei Mesi Palazzo Schifanoia (Ferrara)

Sciopero delle camiciaie di New York

Ragazza con l’orecchino di perla - Jan Vermer

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Riunione del 25 febbraio 2020

Martedì “grasso”: interclub a cura del R.C. Bari con la partecipazione dei R.C. Bari Sud, Bari Castello e Bari Mediterraneo. Vil-la Morisco, Santo Spirito.

25 febbraio: si festeggia il Martedì gras-so, giorno che chiude il Carnevale e anticipa il Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quare-sima. Era l’occasione per consumare tutti i cibi succulenti rimasti in casa tra cui la carne considerata anticamente alimento lussuoso. Carnem levare per prepararsi alla penitenza quaresimale. Nel mondo la ricorrenza è carat-terizzata da un tripudio di maschere e sfilate di Carri Allegorici. Nei grandi e nei piccini vi è l’abitudine a travestirsi in modo gioioso, re-taggio di un passato in cui la maschera era considerato un oggetto spirituale o un sim-bolo di trasgressione con cui burlarsi dei po-tenti.

Veniamo alla serata: Una fastidiosa indispo-sizione mi ha impedito di partecipare alla riu-nione organizzata dal Presidente Michele Vin-ci con i Presidenti dei Club metropolitani con l’intento di raccogliere fondi e poi fortemente voluta da Michele, in questo momento parti-colare, per demonizzare il fenomeno del coronavirus.

“vita tenetur bono cibo, bono potu quoquo spiritu” (Cicerone)

Ho chiesto “aiuto” all’Amico Michele Simone che mi ha inviato foto e resoconto che vi trasmetto.

“TangOn – Colores de Tango“

Serata in allegria, accolti presso la struttura del nostro socio (Re-nato) col consueto garbo che ri-corda l’accoglienza in famiglia.

C’è aria di festa, anzi di Carne-vale, pochi mascherati, tutti sorri-denti.

Ci sono, graditi ospiti, soci del RC B. Alto Casamassima e del vici-no club di Rutigliano nonché una rappresentanza del Rotaract Club Bari e del Rotaract C. B. Alto Ca-samassima.

Alle 21,45 arriva ancora qualcu-no, credo ci siano oltre 110 pre-senze.

Aperitivi gentilmente proposti dal personale di “Villa Morisco”, a seguire antipasti di qualità e poi tutti nell’attiguo bel salone per ascoltare, guardare…con ammirazione e….lanciarsi in pista!

Ma un istante prima, applausi a scena aperta al no-stro presidente, Michele Vinci che scherza sull’allarme ingiustificato che (forse) ha tenuto lontano dalla bella

serata cari amici rotariani che avremmo incontrato con gran piacere.

La serata inizia con l’esibizione del fisarmonicista F. Palazzo che esordisce con un pezzo classico “Oblivion” di Astor Piazzolla (il più autorevole compositore di tango degli ultimi decenni, nativo della bella Trani) e della brava cantante T. Portoghese. Insieme ci hanno piacevolmente intrattenuto con musiche di “tango” e “milonga”.

Quindi Tommaso Battaglia, fondatore a Bari di una scuola di tango di grande successo, ci introduce a questo mondo spettacolare. Il tango, nato sul finire dell’ottocento tra Buenos Aires e Montevideo, ha conquistato, con un pizzico (innegabile) di “passiona-lità” ma anche con tanta cultura i salotti parigini (e non solo).

Nel tango argentino la cop-pia comunica attraverso il corpo, scambiandosi costantemente sen-sazioni ed emozioni; l’evoluzio-ne del ballo non è codificata, ma cambia di volta in volta, secondo la sensibilità e l’estro dei ballerini. Assistendo (per la prima volta) ad una milonga si resta colpiti dal fatto che ogni coppia si muove in maniera decisamente diversa. Si ha difficoltà a ritrovare le stesse fi-gure e si è portati a credere che il numero dei passi sia grandissimo.

E’ questo che rende il tango una danza davvero imprevedibile, complessa, divertente ed appas-sionante.

Non si deve però dimenticare che il tango è anche musica. Musica suonata dovun-que con gli strumenti più disparati, ascoltata in betto-le malfamate o in lussuosi teatri, cantata per strada da voci sensuali e struggenti.

Per parlare di tango occorrerebbe un’intera enciclo-pedia: è un fenomeno sociale e culturale assai com-

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PRESENZE E STATISTICHE del 25 febbraio 2020

Adda, Baglietto, Boscia F.ppo e signora, de Giglio e signora, De Tommasi e signora, Di Lorenzo e signora, Fina e signora, La Fortezza e signora, Manfridi e signora, Morfini e signora, Panaro e signora, Pinto Minerva, Rizzo e signora, Saponaro L., Simone e signora, Ventura, Vinci e signora.

Statistiche: Soci effettivi n. 109; Soci dispensati o in conge-do n. 7; Soci presenti n. 17; Percentuale di presenza: 16,70 %

plesso. E’ nato tra gente poverissima ed emarginata e quando è uscito dal ghetto, ha suscitato scandalo e stupore ed è stato condannato sia dallo Stato che dalla Chiesa in ogni Continente.

Nonostante questo (o grazie a questo) è diventato uno dei balli più prestigiosi fra quelli attualmente pra-ticati al mondo.

Le sue origini sono effettivamente assai confuse e discusse e affondano le radici nella miseria e nell’e-marginazione sociale. La triste storia del tango inizia negli ultimi due decenni del XIX secolo nei sobborghi di Buenos Aires e Montevideo, i due porti sull’estuario del Rio de la Plata, ma il termine “tango” ha origini assai più remote.

Gli schiavi negri nell’antica Montevideo chiamava-no “tangòs” i luoghi, generalmente chiusi al pubblico, dove celebravano festività e cerimonie al suono dei tamburi.

Il termine tango potrebbe, dunque, esser stato im-portato dall’Africa dagli schiavi stessi come sostengo-no alcuni studiosi: si diffonde rapidamente fra la po-vera gente, ma viene rifiutato dalla buona società, così conquistando l’appellativo di “ ballo della malavita”.

All’inizio del XX secolo, il tango comincia ad entrare nei teatri e nei caffè. Il vero successo arriva però soltan-to verso il 1913, dopo che Francia ed Europa intera lo riconoscono come “ballo del momento”. A Buenos Ai-res vengono aperti lussuosi locali con nomi francesi ed arredati secondo la moda parigina. In Europa approda nel 1911. Viene presentato all’Esposizione Universale di Parigi e riceve consensi entusiastici sia da parte dei ma-estri di ballo che dal grande pubblico, ma desta ancora scandalo ed indignazione non soltanto nel mondo ec-clesiastico ma anche in quello accademico.

In seguito, in breve tempo il tango conquista tut-te le città europee ed americane e nascono ovunque scuole e locali dedicati a questo fenomeno.

Dunque, terminata la presentazione della storia del tango, la serata entra nel vivo: ecco ballerini e balleri-ne tutti nostri conterranei: una coppia salentina, una

molfettese, una tranese ed una (dei fondatori della scuola locale) barese. Esibizione straordinaria!

La serata, dopo i meritati applausi, si incammina verso il momento (finale) del “convivio” con due ot-timi primi piatti e con lo spazio dedicato ai golosi per un gustosissimo finale di dolci di Carnevale e non, pro-posti dal pasticcere della casa.

Abbiamo così, molto piacevolmente, atteso e supe-rato la mezzanotte (anche per porgere gli auguri di buon compleanno a Michele Roberto, socio fondato-re e past-president del R.C. Bari Sud); iniziano i saluti e gli “arrivederci”…“bella serata”…”alla prossima” quin-di tutti alle macchine portando con se’ un bel ricordo del martedì grasso del 25 febbraio 2020 !

Michele Simone

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Foto: Donato Forenza

Riunione del 3 marzo 2020

Il giornalista e scrittore Lino Patruno e l’a-mico Giacomo Adda interverranno su “Pu-glia pagina per pagina”.

Riunione n° 31 dell’anno rotariano, presso la sede del Circolo Unione. Sera-ta dedicata ad una istituzione culturale propria di Bari: La Casa Editrice “Mario Adda” fondata nel 1963.

L’idea del ”Sig. Mario” (così chiamato dai suoi collaboratori), perseguita con rigore intellettuale, era: “valorizzare la Puglia, regione misconosciuta, dal pun-to di vista storico, architettonico, am-bientale.”

Negli anni sessanta i giovani laureati emigravano al nord nascondendo la pu-gliesità, la Casa Editrice M. Adda si rivolse pertanto alle Scuole terreno ideale per veicolare la cultura del territorio attraver-so le pubblicazioni “Scopriamo la Puglia”.

Dal 1984 l’Amico Giacomo è alla gui-da della Casa Editrice e ha confermato da subito le vecchie linee programma-tiche.. “non tradiremo le linee paterne tramandate”

Infatti la Casa Editrice M. Adda pagina dopo pagina attraverso preziosi volumi sui tesori del nostro territorio ha reso Bari più bella e la Puglia più conosciuta.

Veniamo alla serata: dopo le notizie di segreteria da parte di Antonio Fina, Consigliere Segretario, Vincenzo Sassanelli ha presentato la nuova socia, la dott.ssa Ivana Paganelli, Specialista in Odontostomatologia e in Igiene e Medicina Preventiva. Dirigente A.S.L. con incarico di Direttore della Struttura Cure domiciliari ed Assi-stenza Intermedia.

A seguire il Presidente ha presentato i relatori della serata: Lino Patruno, laurea in Economia con indirizzo sociologico, è sta-to Direttore responsabile della “Gazzetta del Mez-zogiorno” di Bari. Editoria-lista e articolista oltre che del quotidiano di Puglia anche di periodici naziona-li. E’ Direttore della Scuola di giornalismo dell’Ordine di Puglia e dell’Università di Bari ove insegna Scrittu-ra giornalistica. E’ autore di numerose pubblicazioni su cultura, ambiente, società, economia di Puglia e Basili-cata. Menzione speciale al premio Saint Vincent per la campagna svolta dalla Gazzetta a favore del premio No-bel della pace al Salento per l’accoglienza agli immigrati.

Giacomo Adda. Laurea in Giurisprudenza, Medaglia

d’argento assegnata nel 2004 dal Presidente della Re-pubblica Ciampi quale benemerito della cultura, Socio dell’Accademia Pugliese delle Scienze, dell’Accademia dei Georgofili, membro della Società di Storia Patria della Puglia, Socio del Club dal 1985.

“Se la Puglia oggi è conosciuta nel mondo, ha detto il Presidente, credo che un grazie vada detto anche a

loro due. La Regione avrà pure incentivato Ryan air per favorire l’afflusso degli stranieri, ma voi gli avete fatto capire in anticipo cosa si sarebbero persi se non fossero venuti in Puglia!”

Pragmatico l’intervento di Lino Patruno che ha ricor-dato un vecchio proverbio citato anche da Sergio Rubini ”dove vuoi andare se non credi in te stesso”

Il riferimento era alla Puglia che sino a qualche decen-nio fa era poco conosciuta. Poi quasi all’unisono le Isti-tuzioni (Regione, Comune, Imprenditori e anche il mondo cattolico) comin-ciarono a guardare alla no-stra Regione determinan-do la svolta!

Aumentarono i voli in-ternazionali e intercon-tinentali, migliorarono i collegamenti ferroviari e si incrementarono quelli con i Bus, arrivarono navi da crociera. Si organizzarono mostre, eventi (il BiFest), incontri ecumenici, il Cul-to di San Nicola in Russia,

l’eccellenza del Teatro Petruzzelli. Tutto questo contri-buì a fare affluire turisti e far conoscere la Puglia. Una parte importante in questo cambiamento spetta anche a Giacomo Adda che con i suoi preziosi volumi, tradotti in varie lingue, ha fatto conoscere i tesori del nostro ter-ritorio.

Foto: Donato Forenza

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L’intervento di Giacomo...

La casa editrice Mario Adda è stata fondata nel 1963 e sin dall’inizio si è proposta con una linea edi-toriale tesa alla conoscenza e alla valorizzazione del ricco patrimonio storico-artistico del Mezzogiorno d’Italia.

Il catalogo Adda ha rappresentato sul piano dei contenuti e con veste grafica prestigiosa, il meglio della produzione su castelli, cattedrali, masserie, chiese, presepi, palazzi, teatri della Puglia. Cui vanno associate ope-re di rilevante interesse storiografico, specialmen-te per il periodo norman-no-svevo e per la storia del Mezzogiorno, come quelle di Arthur Haseloff ed Eduard Sthamer; e le numerose “guide turisti-co-culturali”, prodotte in più lingue e diffuse a livello nazionale ed internazionale.

La casa editrice si distingue anche nel mondo della scuola, con testi di storia, didattica, formazione e collane di narrativa; e nella manualistica, con alcune opere mol-to apprezzate.

Collabora con varie Università, italiana e straniere e con l’Università di Bari e il Politecnico sono attive diverse collane.

Molte opere vengono seguite e presentate negli Isti-tuti di cultura italiani all’estero.

Dal 1984 l’azienda da me condotta ha inaugurato una serie di nuove collane e ha intessuto rapporti di colla-borazione con Istituti Universitari e con il mondo del giornalismo più qualificato. Una particolare cura, quasi di raffinato artigianato, viene riservata alla confezione del prodotto-libro: dall’apparato iconografico costante-mente affidato a fotografi professionisti, all’utilizzo di tecniche di stampa all’avanguardia.

La qualità delle edizioni contribuisce e agevola la dif-fusione a livello nazionale di quasi tutto il rinnovato catalogo; inoltre, con le traduzioni in più lingue delle opere più significative, la distribuzione risponde ade-guatamente anche alle richieste dall’estero.

Un allargamento del profilo aziendale ha integrato altre strutture già operanti sul territorio configurandosi come una vera e propria “impresa culturale” e realizzan-do eventi (mostre, catalogazioni di beni culturali) e pro-dotti multimediali.

È in quest’ottica che si colloca, nel 1991, la costituzione del Consorzio Idria, nato in collaborazione con la CAST – Cooperativa Arte, Archeologia, Storia del Territorio, attraverso il quale sono state realizzate alcune mostre di rilevante interesse storico-artistico, in particolare:

- Itinerari federiciani in Puglia (1997)- Andar per mare (1997, in tre edizioni: a Bari, Brindisi

e Otranto)- Castelli e cattedrali di Puglia (1999)- Il tempo di Niccolò Piccinni (2000)Il Consorzio Idria è azienda affidataria del Ministero

dei Beni Culturali.

Giacomo ha mostrato con le slide la produzione della Casa Editrice, volumi pregiati arricchiti da meravigliose fotografie. Impossibile riportali tutti....ne mostro alcuni.

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PRESENZE E STATISTICHE del 3 marzo 2020

Adda, Barsanti (rec.), Boscia F.ppo e signo-ra, Calderazzi, Cappiello, Cardone, de Giglio, De Pascale (rec.), De Serio e consorte, De Tommasi e signora, Di Benedetto, Di Loren-zo, Di Sciascio, Figliolia, Fina, Fino e signora, Ghidini e signora, Grossi e signora, Introna e signora, Macario (rec.), Manfridi, Marrone, Metta, Paganelli, Piccolo e signora, Randolfi, Ranieri e signora, Roca, Roselli, Sambati, Sa-ponaro L., Sassanelli e signora, Scamarcio e signora, Simone e signora, Specchia, Ventura e signora, Vinci e signora.

Statistiche: Soci effettivi n. 110; Soci di-spensati o in congedo n. 6; Soci presenti n. 34+3C=37; Percentuale di presenza: 35,60%

Sede della casa editrice Mario Adda

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LE PROSSIME RIUNIONINOTIZIARIO

Auguri di aprileCompleanno Soci: 1, Marco Jacobini; 8, Luigi Rizzo; 9, Francesco Giorgino; 13, Michele Roca; 16, Mirta Morge-se; 19, Angelo Mele; 21, Emanuele Fino, Vittorio Marzi; 24, Clemente Manfridi; 29, Pietro De Palma,Onomastico Soci: 2, Francesco Paolo Bello; 3, Riccardo Amirante; 5, Vincenza Binetti de Grecis, Vincenzo Sas-sanelli; 8, Alberto Barsanti, Alberto Carbonara, Alberto Di Cagno; 23, Giorgio Salvo; Giorgina Specchia, Marco Jacobini; 28, Valeria Viterbo.Onomastico Consorti: 2, Franco Adduci Randolfi, Fran-cesco Russano Balducci; 6, Armida Fina; 8, Alberto Ba-gnoli, Alberta Pignataro; 13, Gilda Di Benedetto; 20, Eliana Galantucci.

Notizie lieteCongratulazioni da tutti gli Amici del Sodalizio a Guido Di Sciascio per la nomina a Direttore di UOC di Psichia-tria della ASL Bari.

Martedì 17 marzo ore 19,00Riunione in video conferenza: Il Rotary Club Bari al tempo della epidemia da coronavirus. Relatori il Prof. Carlo Franchini, Guido Di Sciascio e Luigi Di Lorenzo.

Martedì 24 marzo ore 19,00Riunione in videoconferenza: Un Global Grant (costru-zione di una scuola per bambini in Uganda) dal pro-getto alla rendicondazione e realizzazione. L’esperien-za di un Cadre. Tavola rotonda con gli interventi del Presidente Michele Vinci, del PDG Titta De Tommasi e di Vincenzo Sassanelli.

Martedì 31 marzo ore 19,00Riunione in videoconferenza: Elvio Carrieri e Franco In-trona terranno una conversazione su ”Fuoco amico a Bari. Le Verità nascoste.” (Adda Editore)

ROTARY CLUB BARIAnno rotariano 2019-2086° dalla fondazione

Il Consiglio DirettivoPresidente Michele VINCIVice Presidenti Carmelo PICCOLO, Luigi DI LORENZOSegretario Antonio FINATesoriere Enrico DE PASCALEPrefetto Antonio MORFINIConsiglieri Alberto DI CAGNO, Attilio SPAGNOLO, Giovanni SCIANATICOPast President Giorgio SALVOPresidente Eletto Luigi DI LORENZO Luogo delle riunioni: Circolo Unione, Bari (salva diversa indicazione)Giorno di riunione: Ogni Martedì, ore 20,30 Ufficio di Segreteria: Via Giulio Petroni, 23 - Tel. 080 5242274Orario di Segreteria: lunedì - venerdì: ore 14,30 - 17,30 E-mail: [email protected] Sito web: www.rotarybari.it

Bollettino del Club quindicinale, riservato ai Rotariani

Comitato di RedazioneCoordinatore: Emanuele FINORedattori: Adriana DE SERIO, Enrico DE PASCALE, Paolo DITONNO, Gaetano MACARIO, Stefano MARRONE, Carmelo PICCOLO.

Direttore Responsabile: Adriana DE SERIO

Il Progetto Grafico di copertina è stato realizzato da Rosalba Tagliente Vinci