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AGORÀ CULTURA RELIGIONI TEMPO LIBERO SPETTACOLI SPORT E I «P ADRI DELLA CHIESA» VANNO ANCHE SU TABLET MARIO IANNACCONE icordo ancora, quand’ero studente, la fatica di individuare certi brani di Ambrogio o Agostino o, peggio, Tertulliano, tra le centinaia di libretti della «Patrologia» del Migne. Bisognava arrampicarsi su alte scale, nella biblioteca dell’Università in cui studiavo, e indovinare la collocazione di un brano, o un’opera minore, cercando di disturbare il meno possibile. E non era sempre facile. Bisognava salire e scendere scale semoventi, sempre scricchiolanti. Inevitabilmente, qualcuno alzava gli occhi infastidito. Inevitabilmente, qualcuno di quei volumi piccoli e robusti cadeva rompendo il silenzio della biblioteca. Oggi tutto questo non accadrà più grazie all’iniziativa di Città Nuova: la pubblicazione in edizione bilingue di buona parte del patrimonio letterario cristiano dei primi secoli. Mentre continua ad arricchirsi la storica «Collana di testi patristici» monolingua – che ha superato i 220 volumi – l’editore di Roma presenta «I padri della Chiesa» che per cura scientifica, completezza e pregevolezza (la stampa dei volumi è molto curata), è tra le più importanti del panorama editoriale italiano. L’opera comprende in una serie di sottocollezioni autori fondamentali come Agostino, Origene, Ambrogio, Tertulliano, Cipriano e molti altri. Sono trattati, commenti, opere polemiche e apologetiche che si trovavano, sino ad ora, tradotte e commentate in collezioni diverse e disperse. Gruppi composti da decine di specialisti diretti da Paolo Siniscalco, Remo Piccolomini, Claudio Moreschini (e altri) stanno portando a termine la pubblicazione dell’opera omnia di san Gregorio Magno (17 tomi); di sant’Agostino (70 tomi); di sant’Ambrogio (28 tomi, più una decina di tomi di scrittori d’area ambrosiana); di Origene (32 tomi previsti), Tertulliano (6 tomi) Cipriano (previsti almeno 7 tomi) oltre a un’altra cinquantina di tomi che comprendono gli scrittori della Chiesa di Aquileia, san Bonaventura, san Pier Damiani, san Benedetto. Ogni collezione riporta il testo greco o latino a fronte, la traduzione, indici particolari per ogni singolo volume, indici analitici generali, introduzioni generali e introduzioni per ogni singolo tomo, illustrazioni a colori, volumi iconografici. Insomma, uno strumento indispensabile che mette a disposizione degli studiosi un patrimonio enorme di teologia e letteratura. Da segnalare, poi, un utilissimo coronamento: l’edizione digitale dei medesimi contenuti in una piattaforma disponibile ad abbonamento che, a partire da sant’Agostino già ora presente, consentirà una consultazione sofisticata, con ricerca per parole chiave e funzioni booleiane, di tutta l’opera limitandosi anche ad una sola lingua. La piattaforma si chiama www.primisecoli.it. In tempi di crisi e di generale timore ad investire in opere editoriali ambiziose, l’editoria cattolica sta ritrovando energie insospettate e un coraggio che si credeva perso. Di santi in grado di benedire questa grande realizzazione ce n’è in abbondanza, pertanto la speranza di successo è pressoché certa. E certe biblioteche saranno un po’ più silenziose. ' RIPRODUZIONE RISERVATA R Bassano: premio Cultura cattolica al vescovo Negri È monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara- Comacchio e abate di Pomposa, il vincitore del Premio internazionale Medaglia d’oro al merito della Cultura cattolica, promosso dalla Scuola di cultura cattolica di Bassano del Grappa (Vi) e giunto alla 31ª edizione. La cerimonia di consegna si terrà il 18 ottobre al Teatro Remondini di Bassano. Monsignor Negri, milanese di nascita (1941), ha studiato all’Università Cattolica e alla Facoltà teologica di Milano. Ha insegnato Introduzione alla teologia all’ateneo di largo Gemelli, oltre ad essere stato uno dei più stretti collaboratori di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e liberazione. Nell’albo d’oro del Premio di Bassano figurano personalità come Joseph Ratzinger, Augusto Del Noce, Divo Barsotti, Vittorio Messori, Angelo Scola e Etsuro Sotoo. (L. Fazz) A Roma i tesori sconosciuti dell’antica Cina Rimarrà aperta fino al 20 marzo 2014 presso il Museo nazionale di Palazzo Venezia a Roma «La Cina Arcaica. Prima mostra della Civiltà Cinese (3500 a.C. – 221 a.C.). Curata da Art Exhibitions China, la rassegna rientra nell’accordo sul partenariato culturale siglato tra Italia e Cina nel 2010 e presenta al pubblico 150 preziosi manufatti provenienti da Shanxi, Shandong, Hubei e Sichuan. Si tratta di tesori datati dai cinquemila anni fa fino alla prima unificazione sotto l’Imperatore Qin nel 221 a.C., alcuni mai esposti in Italia; tra gli altri una testa di bronzo con maschera d’oro e le campane di bronzo appartenute agli Sui nell’epoca degli «Stati Guerrieri». La mostra è suddivisa in cinque parti: la nascita della civiltà, l’avvento del regno, i sacrifici per gli Dei e gli antenati, la musica legata alle cerimonie, e l’epoca degli «Stati Guerrieri». Arte sacra, una collana per visite guidate Agile, curiosa, illustrata. Sono gli aggettivi giusti per definire la collana «Arte e fede» delle Edizioni San Paolo, i cui ultimi titoli sono tutti affidati alla giovane storica dell’arte Valentina Rapino. Si tratterebbe di una delle «normali» e abbastanza frequenti iniziative editoriali dedicate all’arte sacra, se non fosse per alcune carateristiche: l’estrema maneggevolezza e didascalicità con molte immagini, che ne fanno davvero un’ottima guida anche per le visite in loco; la mole contenuta, che assicura prezzo basso (euro 6,90) e testo snello; soprattutto la scelta dei titoli, che privilegia i gioielli meno noti al grande pubblico: per esempio il ciclo della Passione in San Maurizio al Monastero maggiore (Mi), la cappella Baglioni del Pintoricchio a Spello, gli affresci del cappellone di San Nicola a Tolentino, i dipinti dell’Oratorio dei Disciplini a Clusone (Bg). Beni culturali Campana, i disastri della guerra sulla memoria artistica PAGINA 22 Reportage Sulle colline del prosecco, di Turoldo e del Tiziano PAGINA 23 Classica Firenze: il Maggio si avvia verso la liquidazione PAGINA 25 Basket Settimo scudetto consecutivo a Siena E dubbi sul futuro PAGINA 26 IL CASO. Per la prima volta tradotta in italiano la «Storia universale» di Agapio di Gerapoli, un vescovo arabo cristiano vissuto nel X secolo DI MARCO RONCALLI on sono pochi i motivi di fascino sprigionati dalle pagine della Storia Univer- sale di Agapio di Gerapoli (in arabo Manbig) pubblicata dalle Edizioni di Terrasanta (pp. 494, euro 39,50) e presentata ieri a Milano. Per la prima volta resa accessibile a un pubblico italiano (in una traduzio- ne riccamente annotata che ha te- nuto ben presenti le edizioni all’al- ba del ’900 di Louis Cheikho e di A- lexander Vasiliev), la lunga cronaca nota come Kitab al-Unwan («Libro del Titolo»), scritta nel X secolo da un vescovo arabo appartenente al- la Chiesa cattolica greco-melchita e morto forse nel 945 (e contem- poraneo di un altro noto storico, l’Eutichio degli Annali, patriarca della sede alessandrina), si apre – fatto insolito – con la dichiarazione dei motivi che l’hanno originata. E il motivo principale – tra la deci- sione di voler enumerare tutti gli e- venti accaduti dalle origini del mondo, le spiegazioni sui secoli dei tempi e delle nazioni, le descri- zioni dei doni e delle meraviglie e- largite da Dio – è quello di far e- mergere le provvidenziali disposi- zioni divine insite nella storia e of- frire una lettura spirituale delle vi- cende narrate. Che iniziano dalla creazione e dall’Adamo della gra- zia e della caduta, sino alla nascita di Cristo e alla morte di Erode, (in- dicata simbolicamente come l’ab- battimento del baluardo del male), riprendono dalle gesta di Giulio Cesare e di Augusto fino alla com- parsa degli Arabi che irrompono d’improvviso nelle relazioni tra E- raclio e Cosroe con la deportazio- ne della santa croce in Persia, quindi seguono l’avvicendarsi di califfi o- mayyadi e ab- basidi, di impe- ratori bizantini, vescovi e pa- triarchi, per concludersi con un finale mon- co (che presu- me una vistosa lacuna) nel 780: ul- timo anno del regno dell’impera- tore Leone IV, nonché secondo an- no di governo del califfo al-Mahda (con i due che diedero «ordine di aprire le prigioni e di mettere in li- bertà» tutti quanti i loro padri vi a- vevano «fatto rinchiudere»). Tra le prime e le ultime pagine un diluvio di notizie, nazione per nazione, re- gno per regno, profeta dopo profe- ta, epoca dopo epoca, sovrano do- po sovrano, senza dimenticare successioni apostoliche, eresie, concili, e persino i fenomeni atmo- sferici o quanto si riferisce alla co- N noscenza della natura – del Creato e dell’uomo – nelle sue meraviglie e fibrillazioni. ntrecciando gli accadimenti in una perenne presenza di Dio, attingendo «ai santi libri di Dio nonché a quelli dei filosofi e dei saggi» (nei fatti a un cospicuo nu- mero di fonti arabe, greche, siria- che...) l’autore testimonia dati sto- rici e biografici, leggende o tradi- zioni, usi e co- stumi, materia- le di non poco conto per chi studia l’Oriente cristiano e non solo. Seguendo la Genesi e To- lomeo, il pas- saggio dagli i- doli al monotei- smo, arrivando ad Alessandro Ma- gno per parlare poi della Bibbia dei Settanta o della Torah ai tempi di Costantino, proseguendo con i re di Persia e dei sovrani Lagidi, con i capitoli di storia greca, romana, bi- zantina, quindi la storia degli arabi e delle loro conquiste, califfato do- po califfato, rivolta dopo rivolta, l’opera di Agapito tutto svela e ve- la. Da richiamare quanto al Testi- monium flavianum la citazione dalle Antichità Giudaiche, nel pas- saggio dedicato alla morte di Ge- sù,con le parole seguenti attribuite ai discepoli: «Affermarono che ap- I parve loro tre giorni dopo la sua crocifissione, vivente. Potrebbe es- sere lui il Messia dei cui miracoli hanno parlato i Profeti». Inoltre, sono piuttosto originali alcuni ele- menti su cui si sofferma nella pre- fazione Riccardo Contini e che vale la pena riprendere. Ad esempio, nel capitolo V della sua Storia Aga- pio include un’interessante versio- ne della leggenda sull’origine della traduzione greca cosiddetta «dei LXX» della Bib- bia ebraica, fa- cendone un uso apologetico in conflitto con le origini di que- sta tradizione: come spiega Contini «non, cioè, nel senso di sottolineare l’origine miracolosa della traduzio- ne, e dunque la sua inalterabilità, bensì allo scopo di dimostrare che gli ebrei avrebbero introdotto nel testo alterazioni tutt’altro che in- nocue». Insomma inserisce la leg- genda nella cornice delle accuse agli ebrei di aver manipolato il te- sto della Bibbia per occultarvi la presenza di testimonianze dell’av- vento del Messia cristiano (vena polemica con precedenti sia nella tradizione cristiana che islamica, con la parallela accusa a ebrei e cristiani di aver contraffatto le lo- ro Scritture al fine di obliterare le prove dell’identità del profeta Muhammad). ltrettanto originale – ri- spetto ai precedenti testi- moni della leggenda «dei LXX» – l’immagine che Agapio of- fre del sovrano d’Egitto Tolomeo Filadelfo (con il committente della traduzione della Bibbia dall’ebrai- co in greco rappresentato come superiore ad Alessandro quanto a familiarità con i saperi d’impor- tazione musul- mana: astrolo- gia, astrono- mia, geometria, aritmetica), op- pure quella del filosofo sincre- tista di lingua siriaca Bardesa- ne di Edessa (la biografia leggen- daria del quale è qui intessuta con una delle tre tradizioni disponibili sulla sua dottrina cosmologica). Senza dimenticare il ruolo di un eclettico intellettuale ellenofilo, Teofilo di Edessa, verso la cui o- pera Agapio confessa il suo debi- to, nella cornice di una circola- zione storiografica che in questo volume – accolto nella bella col- lana "Patrimonio Culturale Arabo Cristiano" – è però forse per la prima volta davvero interculturale e interconfessionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA A VENERDÌ 21 GIUGNO 2013 A NZITUTTO E DITORIALE Un testo ricchissimo di notizie prese da tutte le fonti disponibili, ma soprattutto con un interesse davvero «interconfessionale» Il volume riporta anche accuse agli ebrei di aver manipolato la Bibbia per nascondere le profezie sull’avvento del Messia cristiano... Anno Mille, nasce l’enciclopedia «Abramo accoglie ebrei, cristiani e musulmani», miniatura medievale MILANO Discendente di san Paolo La prima traduzione dall’arabo all’italiano della «Storia universale» di Agapio di Gerapoli (Edizioni Terra Santa, pp. 494, euro 39,50) è stata presentata ieri alla Sala delle Accademie nella Biblioteca Ambrosiana di Milano dall’islamologo Paolo Branca con l’introduzione di monsignor Pier Francesco Fumagalli. Il curatore Bartolomeo Pirone, docente di Lingua e letteratura araba alla facoltà di Studi arabo- islamici e del Mediterraneo dell’Orientale di Napoli, è specialista di manoscritti arabo-cristiani e insegna anche alla Lateranense. Agapio, storico arabo-cristiano morto forse nel 945, fu probabilmente vescovo di Gerapoli in Frigia (odierna Turchia centrale), dove già esisteva una comunità cristiana citata anche nelle lettere di san Paolo.

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AGORÀCULTURARELIGIONITEMPO LIBEROSPETTACOLISPORT

E I «PADRI DELLACHIESA» VANNO

ANCHE SU TABLETMARIO IANNACCONE

icordo ancora, quand’erostudente, la fatica diindividuare certi brani di

Ambrogio o Agostino o,peggio, Tertulliano, tra lecentinaia di libretti della«Patrologia» del Migne.Bisognava arrampicarsi sualte scale, nella bibliotecadell’Università in cuistudiavo, e indovinare lacollocazione di un brano, oun’opera minore, cercando didisturbare il meno possibile.E non era sempre facile.Bisognava salire e scenderescale semoventi, semprescricchiolanti.Inevitabilmente, qualcunoalzava gli occhi infastidito.Inevitabilmente, qualcuno diquei volumi piccoli e robusticadeva rompendo il silenziodella biblioteca. Oggi tuttoquesto non accadrà più grazieall’iniziativa di Città Nuova: lapubblicazione in edizionebilingue di buona parte delpatrimonio letterariocristiano dei primi secoli.Mentre continua adarricchirsi la storica «Collanadi testi patristici» monolingua– che ha superato i 220 volumi– l’editore di Roma presenta«I padri della Chiesa» che percura scientifica, completezzae pregevolezza (la stampa deivolumi è molto curata), è trale più importanti delpanorama editoriale italiano.L’opera comprende in unaserie di sottocollezioni autorifondamentali come Agostino,Origene, Ambrogio,Tertulliano, Cipriano e moltialtri. Sono trattati, commenti,opere polemiche eapologetiche che si trovavano,sino ad ora, tradotte ecommentate in collezionidiverse e disperse. Gruppicomposti da decine dispecialisti diretti da PaoloSiniscalco, Remo Piccolomini,Claudio Moreschini (e altri)stanno portando a termine lapubblicazione dell’operaomnia di san Gregorio Magno(17 tomi); di sant’Agostino (70tomi); di sant’Ambrogio (28tomi, più una decina di tomidi scrittori d’areaambrosiana); di Origene (32tomi previsti), Tertulliano (6tomi) Cipriano (previstialmeno 7 tomi) oltre aun’altra cinquantina di tomiche comprendono gli scrittoridella Chiesa di Aquileia, sanBonaventura, san PierDamiani, san Benedetto. Ognicollezione riporta il testogreco o latino a fronte, latraduzione, indici particolariper ogni singolo volume,indici analitici generali,introduzioni generali eintroduzioni per ogni singolotomo, illustrazioni a colori,volumi iconografici.Insomma, uno strumentoindispensabile che mette adisposizione degli studiosi unpatrimonio enorme diteologia e letteratura. Dasegnalare, poi, un utilissimocoronamento: l’edizionedigitale dei medesimicontenuti in una piattaformadisponibile ad abbonamentoche, a partire dasant’Agostino già orapresente, consentirà unaconsultazione sofisticata, conricerca per parole chiave efunzioni booleiane, di tuttal’opera limitandosi anche aduna sola lingua. Lapiattaforma si chiamawww.primisecoli.it. In tempidi crisi e di generale timore adinvestire in opere editorialiambiziose, l’editoria cattolicasta ritrovando energieinsospettate e un coraggioche si credeva perso. Di santiin grado di benedire questagrande realizzazione ce n’è inabbondanza, pertanto lasperanza di successo èpressoché certa. E certebiblioteche saranno un po’più silenziose.

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Bassano: premioCultura cattolicaal vescovo Negri

◆ È monsignor Luigi Negri,arcivescovo di Ferrara-Comacchio e abate diPomposa, il vincitore delPremio internazionaleMedaglia d’oro al merito dellaCultura cattolica, promossodalla Scuola di culturacattolica di Bassano delGrappa (Vi) e giunto alla 31ªedizione. La cerimonia diconsegna si terrà il 18 ottobreal Teatro Remondini diBassano. Monsignor Negri,milanese di nascita (1941), hastudiato all’UniversitàCattolica e alla Facoltàteologica di Milano. Hainsegnato Introduzione allateologia all’ateneo di largoGemelli, oltre ad essere statouno dei più stretti collaboratoridi don Luigi Giussani,fondatore di Comunione eliberazione. Nell’albo d’oro delPremio di Bassano figuranopersonalità come JosephRatzinger, Augusto Del Noce,Divo Barsotti, Vittorio Messori,Angelo Scola e Etsuro Sotoo. (L. Fazz)

A Roma i tesorisconosciutidell’antica Cina

◆ Rimarrà aperta fino al 20marzo 2014 presso il Museonazionale di Palazzo Veneziaa Roma «La Cina Arcaica.Prima mostra della CiviltàCinese (3500 a.C. – 221 a.C.).Curata da Art ExhibitionsChina, la rassegna rientranell’accordo sul partenariatoculturale siglato tra Italia eCina nel 2010 e presenta alpubblico 150 preziosimanufatti provenienti daShanxi, Shandong, Hubei eSichuan. Si tratta di tesoridatati dai cinquemila anni fafino alla prima unificazionesotto l’Imperatore Qin nel 221a.C., alcuni mai esposti inItalia; tra gli altri una testa dibronzo con maschera d’oro ele campane di bronzoappartenute agli Suinell’epoca degli «StatiGuerrieri». La mostra èsuddivisa in cinque parti: lanascita della civiltà, l’avventodel regno, i sacrifici per gliDei e gli antenati, la musicalegata alle cerimonie, el’epoca degli «Stati Guerrieri».

Arte sacra,una collana pervisite guidate

◆ Agile, curiosa, illustrata.Sono gli aggettivi giusti perdefinire la collana «Arte e fede»delle Edizioni San Paolo, i cuiultimi titoli sono tutti affidatialla giovane storica dell’arteValentina Rapino. Sitratterebbe di una delle«normali» e abbastanzafrequenti iniziative editorialidedicate all’arte sacra, se nonfosse per alcune carateristiche:l’estrema maneggevolezza edidascalicità con molteimmagini, che ne fannodavvero un’ottima guida ancheper le visite in loco; la molecontenuta, che assicura prezzobasso (euro 6,90) e testo snello;soprattutto la scelta dei titoli,che privilegia i gioielli menonoti al grande pubblico: peresempio il ciclo della Passionein San Maurizio al Monasteromaggiore (Mi), la cappellaBaglioni del Pintoricchio aSpello, gli affresci delcappellone di San Nicola aTolentino, i dipintidell’Oratorio dei Disciplini aClusone (Bg).

■ Beni culturaliCampana, i disastridella guerra sulla memoria artistica

PAGINA 22

■ ReportageSulle colline delprosecco, di Turoldoe del Tiziano

PAGINA 23

■ ClassicaFirenze: il Maggiosi avvia versola liquidazione

PAGINA 25

■ BasketSettimo scudettoconsecutivo a SienaE dubbi sul futuro

PAGINA 26

IL CASO. Per la prima volta tradotta in italiano la «Storia universale» di Agapio di Gerapoli, un vescovo arabo cristiano vissuto nel X secolo

DI MARCO RONCALLI

on sono pochi i motivi difascino sprigionati dallepagine della Storia Univer-

sale di Agapio di Gerapoli (in araboManbig) pubblicata dalle Edizionidi Terrasanta (pp. 494, euro 39,50)e presentata ieri a Milano. Per laprima volta resa accessibile a unpubblico italiano (in una traduzio-ne riccamente annotata che ha te-nuto ben presenti le edizioni all’al-ba del ’900 di Louis Cheikho e di A-lexander Vasiliev), la lunga cronacanota come Kitab al-Unwan («Librodel Titolo»), scritta nel X secolo daun vescovo arabo appartenente al-la Chiesa cattolica greco-melchitae morto forse nel 945 (e contem-poraneo di un altro noto storico,l’Eutichio degli Annali, patriarcadella sede alessandrina), si apre –fatto insolito – con la dichiarazionedei motivi che l’hanno originata. Eil motivo principale – tra la deci-sione di voler enumerare tutti gli e-venti accaduti dalle origini delmondo, le spiegazioni sui secolidei tempi e delle nazioni, le descri-zioni dei doni e delle meraviglie e-largite da Dio – è quello di far e-mergere le provvidenziali disposi-zioni divine insite nella storia e of-frire una lettura spirituale delle vi-cende narrate. Che iniziano dallacreazione e dall’Adamo della gra-zia e della caduta, sino alla nascitadi Cristo e alla morte di Erode, (in-dicata simbolicamente come l’ab-battimento del baluardo del male),riprendono dalle gesta di GiulioCesare e di Augusto fino alla com-parsa degli Arabi che irromponod’improvviso nelle relazioni tra E-raclio e Cosroe con la deportazio-ne della santa croce in Persia,quindi seguonol’avvicendarsidi califfi o-mayyadi e ab-basidi, di impe-ratori bizantini,vescovi e pa-triarchi, perconcludersi conun finale mon-co (che presu-me una vistosa lacuna) nel 780: ul-timo anno del regno dell’impera-tore Leone IV, nonché secondo an-no di governo del califfo al-Mahda(con i due che diedero «ordine diaprire le prigioni e di mettere in li-bertà» tutti quanti i loro padri vi a-vevano «fatto rinchiudere»). Tra leprime e le ultime pagine un diluviodi notizie, nazione per nazione, re-gno per regno, profeta dopo profe-ta, epoca dopo epoca, sovrano do-po sovrano, senza dimenticaresuccessioni apostoliche, eresie,concili, e persino i fenomeni atmo-sferici o quanto si riferisce alla co-

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noscenza della natura – del Creatoe dell’uomo – nelle sue meravigliee fibrillazioni.

ntrecciando gli accadimenti inuna perenne presenza di Dio,attingendo «ai santi libri di Dio

nonché a quelli dei filosofi e deisaggi» (nei fatti a un cospicuo nu-mero di fonti arabe, greche, siria-che...) l’autore testimonia dati sto-rici e biografici, leggende o tradi-

zioni, usi e co-stumi, materia-le di non pococonto per chistudia l’Orientecristiano e nonsolo. Seguendola Genesi e To-lomeo, il pas-saggio dagli i-doli al monotei-

smo, arrivando ad Alessandro Ma-gno per parlare poi della Bibbia deiSettanta o della Torah ai tempi diCostantino, proseguendo con i redi Persia e dei sovrani Lagidi, con icapitoli di storia greca, romana, bi-zantina, quindi la storia degli arabie delle loro conquiste, califfato do-po califfato, rivolta dopo rivolta,l’opera di Agapito tutto svela e ve-la. Da richiamare quanto al Testi-monium flavianum la citazionedalle Antichità Giudaiche, nel pas-saggio dedicato alla morte di Ge-sù,con le parole seguenti attribuiteai discepoli: «Affermarono che ap-

I

parve loro tre giorni dopo la suacrocifissione, vivente. Potrebbe es-sere lui il Messia dei cui miracolihanno parlato i Profeti». Inoltre,sono piuttosto originali alcuni ele-menti su cui si sofferma nella pre-fazione Riccardo Contini e che valela pena riprendere. Ad esempio,nel capitolo V della sua Storia Aga-pio include un’interessante versio-ne della leggenda sull’origine dellatraduzione greca cosiddetta «deiLXX» della Bib-bia ebraica, fa-cendone un usoapologetico inconflitto con leorigini di que-sta tradizione:come spiegaContini «non,cioè, nel sensodi sottolinearel’origine miracolosa della traduzio-ne, e dunque la sua inalterabilità,bensì allo scopo di dimostrare chegli ebrei avrebbero introdotto neltesto alterazioni tutt’altro che in-nocue». Insomma inserisce la leg-genda nella cornice delle accuseagli ebrei di aver manipolato il te-sto della Bibbia per occultarvi lapresenza di testimonianze dell’av-vento del Messia cristiano (venapolemica con precedenti sia nellatradizione cristiana che islamica,con la parallela accusa a ebrei ecristiani di aver contraffatto le lo-ro Scritture al fine di obliterare le

prove dell’identità del profetaMuhammad).

ltrettanto originale – ri-spetto ai precedenti testi-moni della leggenda «dei

LXX» – l’immagine che Agapio of-fre del sovrano d’Egitto TolomeoFiladelfo (con il committente dellatraduzione della Bibbia dall’ebrai-co in greco rappresentato comesuperiore ad Alessandro quanto a

familiarità con isaperi d’impor-tazione musul-mana: astrolo-gia, astrono-mia, geometria,aritmetica), op-pure quella delfilosofo sincre-tista di linguasiriaca Bardesa-

ne di Edessa (la biografia leggen-daria del quale è qui intessuta conuna delle tre tradizioni disponibilisulla sua dottrina cosmologica).Senza dimenticare il ruolo di uneclettico intellettuale ellenofilo,Teofilo di Edessa, verso la cui o-pera Agapio confessa il suo debi-to, nella cornice di una circola-zione storiografica che in questovolume – accolto nella bella col-lana "Patrimonio Culturale AraboCristiano" – è però forse per laprima volta davvero interculturalee interconfessionale.

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VENERDÌ21 GIUGNO 2013

A N Z I T U T TOE D I TO R I A L E

Un testo ricchissimodi notizie prese da tuttele fonti disponibili,ma soprattutto conun interesse davvero«interconfessionale»

Il volume riporta ancheaccuse agli ebrei di avermanipolato la Bibbiaper nasconderele profezie sull’avventodel Messia cristiano...

Anno Mille, nascel’enciclopedia

«Abramo accoglie ebrei, cristiani e musulmani», miniatura medievale

MILANO

Discendente di san PaoloLa prima traduzione dall’araboall’italiano della «Storiauniversale» di Agapio diGerapoli (Edizioni Terra Santa,pp. 494, euro 39,50) è statapresentata ieri alla Sala delleAccademie nella BibliotecaAmbrosiana di Milanodall’islamologo Paolo Brancacon l’introduzione dimonsignor Pier FrancescoFumagalli. Il curatoreBartolomeo Pirone, docentedi Lingua e letteratura arabaalla facoltà di Studi arabo-islamici e del Mediterraneodell’Orientale di Napoli, èspecialista di manoscrittiarabo-cristiani e insegna anchealla Lateranense. Agapio,storico arabo-cristiano mortoforse nel 945, fuprobabilmente vescovo diGerapoli in Frigia (odiernaTurchia centrale), dove giàesisteva una comunitàcristiana citata anche nellelettere di san Paolo.

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