ANNO L N. 4 - Dicembre 1.920 copie Costo per copia · 4 Auguri del Presidente Cari Alpini ed Amici...

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FOGLIO TRIMESTRALE DELLA SEZIONE ALPINI DI ALESSANDRIA “GEN. CAMILLO ROSSO” VIA LANZA 2 - 15121 ALESSANDRIA Tel. 0131 442202 Fax 0131 442202 www.alessandria.ana.it [email protected] - [email protected] Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB/AL ANNO L N. 4 - Dicembre 2018 Tiratura 1.920 copie Costo per copia 1,00

Transcript of ANNO L N. 4 - Dicembre 1.920 copie Costo per copia · 4 Auguri del Presidente Cari Alpini ed Amici...

  • FOGLIO TRIMESTRALE DELLA SEZIONE ALPINI DI ALESSANDRIA “GEN. CAMILLO ROSSO” VIA LANZA 2 - 15121 ALESSANDRIATel. 0131 442202 Fax 0131 442202www.alessandria.ana.it [email protected] - [email protected]

    Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB/AL

    ANNO L N. 4 - Dicembre 2018 Tiratura 1.920 copie Costo per copia € 1,00

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    S o m m a r i opg. 3 Il calcio del mulo

    pg. 4 Auguri del Presidente - Calendario manif. 2019

    pg. 5 Han fatto la guerra - 44° Premio Alp. dell’anno

    pg. 6 21° Raduno 1° RGPT

    pg. 7 Festeggiando... - 3° Mornese - Raduno GAM Aosta

    pg. 8 Ivan Carante - Risplende la croce degli Alpini

    pg. 9 Annuale riunione dei capigruppo - L’è ‘l Piemont…

    pg. 10 - 10 Uscite vessillo - La leggenda dell’albero di Natale

    pg. 17 - 23 Attività dei Gruppi

    pg. 23 In Famiglia

    II mm pp oo rr tt aa nn tt ee

    Ci raccomandiamo espressamente a tutti coloro che hanno la pos-sibilità di inviarci testi e foto a colori in formato digitalizzato(usando il computer per capirci) di farlo utilizzando questo formato,in quanto molte volte ci arrivano in redazione fogli di articoli eviden-temente stampati da un pc. Per cortesia se avete composto il vostro“pezzo” con un computer fateci avere il file (o per posta elettronica osu drive pen o su cd rom) per noi molto più comodo! Vi chiediamoquesta cortesia per non ripetere il lavoro di battitura da Voi già effet-tuato e che quindi ci comporterebbe un’ulteriore perdita di tempo eritardi nella spedizione del nostro periodico! Segnaliamo le caselle diposta elettronica (e.mail) della Sez. di Alessandria:[email protected] da usarsi per l'invio di comunicazioni generiche.Per qualsiasi testo, articolo o foto da pubblicare sul nostro giornale,Il Portaordini, o sul nostro sito internet www.alessandria.ana.it usaregli indirizzi [email protected] e [email protected] . Si rammentaa tutti coloro che vogliono inviare materiale per la pubblicazione sulnostro periodico sezionale che le date improrogabili entro cui dettomateriale deve pervenire alla redazione sono :N° 1 - 1 febbraio; N° 2- 30 aprile; N° 3 - 30 agosto; N° 4 - 10 ottobre. Gli articoli o le fotopervenute oltre le date qua sopra riportate verranno pubblicati sul nu-mero successivo de "Il Portaordini".Non si accettano pezzi inviati in forma anonima, articoli e comu-nicazioni dovranno essere corredati dal nome dell'autore e delGruppo di apparteneneza. Qualora l'estensore dello scritto nonintenda rendersi pubblicamente noto, oppure usare uno pseudo-nimo, dovrà evidenziarne la richiesta dopo essersi regolarmentefirmato, la redazione provvederà in merito. Gli articoli pubblicatiesprimono il pensiero del firmatario e non automaticamentequello del Direttore e della Redazione.

    Singoli Soci e Gruppi che intendessero portare il pro-prio sostegno a il Portaordini o alle molteplici attivitàdella Sezione potranno farlo con apposito versamento a

    favore di Associazione Nazionale Alpini Sezione di Ales-

    sandria sul conto N° 053848530940 presso Banca Sella

    Alessandria, indicando la destinazione che potrà essere:

    il Portaordini - Sede sezionale - Protezione Civile - Rifugio

    Domus Alpinorum - Chiesetta Capannette di Pey. Oppure

    rivolgersi direttamente alla Sede di Via Lanza, 2 Alessan-

    dria negli orari di apertura.

    La pubblicità su "Il Portaordini" arriva trimestralmente in

    2700 famiglie, gli interessati potranno usufruire dei se-

    guenti spazi:

    PAGINA INTERA - ½ PAGINA - ¼ DI PAGINA

    - TRAFILETTO

    UN'OCCASIONE PER FARTI CONOSCERE

    E FAR CONOSCERE I TUOI PRODOTTI

    «IL PORTAORDINI»

    Anno L dalla fondazione N° 4 - Dicembre 2018

    Presidente Bruno DalcheccoDirettore responsabile Gian Luigi CevaRedazione: Giorgio Barletta - Dario De Amici - Bartolomeo GamaleroItalo Semino - Fabrizio Torre - Luciano ZenatoAutor. Trib. di Alessandria N° 176 del 14-02-1967Tipografia Litografia ViscardiVia Santi, 5 Zona D4 - AL Autor. Dir. Prov. P.T. AL

    Hanno collaborato a questo numero:D. Bertin, F. Corti, B. Dalchecco, R. Gemme, I. Semino, S. Mariani, V. Doglioli, C. Vittone, E. Bricola, G. Michielon, L. Mogliazza

    Fondatore Domenico Arnoldi

    Testata trimestrale dellaASS.NE NAZ.LE ALPINI SEZIONE DI ALESSANDRIA“Gen. Camillo Rosso” Via Lanza, 2 - 15121 AlessandriaTelefono e fax 0131 442202 [email protected] [email protected]

    Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB/AL Tiratura 1.920 copie - Costo per copia € 1,00Il Portaordini viene inviato gratuitamente ai Soci in regolacon il tesseramento - Arretrati € 3,00 Abbonamento sostenitore € 20,00 - Abb. patrocinatore € 50.00Abbonamento benemerito € 100,00

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    I l ca lc io de l muloOgni volta che metto mano a un nuovo numero del nostro pe-riodico mi rendo conto di quanto sia difficile scrivere l’edito-riale (definizione ufficiale, per noi più familiarmente ”il calcio delmulo”). Si affacciano alla mente mille e uno argomenti, altrettantidubbi e domande da porre a me stesso mi frullano in testa. Maquesta volta siamo al N° 4, l’ultimo dell’annata in corso, ovvia-mente quindi tempo di consuntivi e programmazioni per il futuro.Viviamo un momento di grande preoccupazione, la recessioneperdura al di là delle già pessimistiche previsioni. Basta farsi unagiratina per le vie delle nostre città, siano esse il capoluogo pro-vinciale o altre minori, per vedere unainterminabile sequela di cartelli ripor-tanti invariabilmente le diciture “ven-desi” “affittasi”. Le attività commerciali,quando non definitivamente a ser-rande abbassate, presentano un vor-ticoso ricambio con una stupefacentevarietà di tipologia, segno evidente diquanti siano in cerca del modo di in-ventarsi un lavoro. Il costo della vita incontinua lievitazione si fa sentire pe-santemente soprattutto sui pensionati,che sono poi la maggior parte di noiAlpini e sono in numero costante-mente crescente coloro i quali si tro-vano costretti a rivolgersi alleorganizzazioni caritative. Se apriamoun qualsiasi quotidiano o guardiamoun qualsivoglia TG siamo travolti dauna infinita sequenza di avvenimenticatastrofici e delittuosi. Secondo unostudio dell’Agenzia europea per l’am-biente, in quanto a catastrofi naturali,l’Italia è situata al primo posto in Eu-ropa. Smottamenti, alluvioni, incendi,siccità e terremoti si susseguono aritmo tale da conferire al nostro Paesequesto ben poco invidiabile primato. L’invasione su tutto il territorionazionale della malavita organizzata, da Cosa nostra alla ‘ndran-gheta, alla camorra, a mafia capitale, alla Sacra corona unita, consempre più frequenti commistioni con fenomeni di delinquenza nontradizionalmente mafiosa quali la criminalità economica e terrori-stica, con la loro potenza e forza di infiltrazione nell’economia le-gale e nella politica soffocano il Paese. Emergono altresì gruppimalavitosi di origine straniera di matrice nigeriana, rumena, ci-nese, le cui principali attività poste in essere sono il contrabbando,la contraffazione di merci, il cyber crime con straordinarie cono-scenze tecnologiche e informatiche, la gestione illegale dei flussimigratori con la conseguente possibilità di offrire in continuazionenuova linfa al malaffare. Attività tutte che contribuiscono ad arre-

    care seri danni all’erario, sotto il profillo dell’evasione fiscale e con-tributiva. Fortunatamente non esistono solamente le negatività dicui ci siamo finora occupati. L’attenzione ai viaggi spaziali è tor-nata fra gli interessi della popolazione mondiale grazie anche aiprogressi ottenuti dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) che, colla-borando con la più famosa Nasa e la meno nota Roscosmos(Agenzia Spaziale Russa), ha dato vita ad una lunga sequenza dimissioni spaziali che hanno visto protagonisti astronauti di tuttaEuropa, compresi 7 italiani: Malerba, Cheli, Guidoni, Vittori, Par-mitano, Nespoli e Cristoforetti (prima donna italiana a volare nello

    spazio, ma soprattutto è l’astronautaeuropeo che ha trascorso più tempo inorbita, sfiorando i 200 giorni consecu-tivi di missione spaziale). Undici ricer-catori italiani, sono stati premiati colprestigioso Merit Award 2018 dellaConquer Cancer Foundation per il pro-prio lavoro condotto sul cancro. Sitratta di Francesca Battaglin, LuisaCarbognin, Alessia Castellino, Vin-cenza Conteduca, Lisa Derosa, MatteoLambertini, Sandro Pasquali, AlbertoPuccini, Pasquale Rescigno, DanieleRossini, Paolo Strati. Due italiani tra le'rising stars' della ricerca. Giorgio Vac-chiano e Silvia Marchesan sono statiscelti da Nature tra gli 11 più influentiricercatori emergenti, selezionati tra500 studiosi di tutto il mondo. Lo sportitaliano, pur lontano dai fasti degli anniNovanta e Duemila, continua a mante-nersi al vertice internazionale: dal1996 il Bel Paese figura nella top10delle Olimpiadi estive, il settore inver-nale è tornato a splendere dopo annibui, il mondo paralimpico ha raggiuntoun’eccellenza straordinaria ed anche i

    motori hanno ritrovato competitività. Poche nazioni (forse nes-suna) vantano l’eclettismo storico e tradizionale dell’Italia. “In Italia,sotto i Borgia, per trent’anni hanno avuto guerre, terrore, assassi-nii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vincie il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cin-quecento anni di pace e democrazia, e cos’hanno prodotto? Gliorologi a cucù”. Questa battuta di Orson Welles è certamente pro-vocatoria, ma contiene innegabilmente un fondo di verità. A di-spetto di ogni difficoltà l’ingegno italiano è qualcosa di ben noto intutto il mondo in numerosi campi dell’arte, della scienza, e dellacultura. E noi Alpini alessandrini? Per scaramanzia tacciamo, maAlessandria 2021 non è più solo un‘utopica chimera. Buon Natalea voi lettori e ai vostri familiari.

    SI RINGRAZIA:

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    Auguri del PresidenteCari Alpini ed Amici degli Alpini, vi porgo con grande affetto, dalle pagine del nostro gior-nale, i più sinceri Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo, a voi e ai vostri fa-migliari. L’anno che volge a conclusione concentrando le nostre attività sullecelebrazioni del Centenario della Grande Guerra, è stato come sempre ricco diimpegni e di azioni di solidarietà, marchio di fabbrica della nostra Associazione.L’anno prossimo porterà sfide nuove, da affrontare tenendosi pronti e facen-doci forza con lo spirito alpino che ci contraddistingue e con i valori che tra-mandiamo e di cui dobbiamo essere orgogliosi. Mi unisco a voi nelcommosso ricordo, che non deve mai venire meno, dei nostri amici andatiavanti e di tutti gli Alpini caduti per difendere la Patria. Il loro esempio ci siasempre d’aiuto e di ispirazione! Vi auguro di cuore di vivere tanti momenti diserenità con i vostri cari e vi stringo idealmente in un forte abbraccio,

    Il PresidenteBruno Dalchecco

    CALENDARIO MANIFESTAZIONI PER L’ANNO 2019

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    “HAN FATTO LA GUERRA”Commemorazione della fine della Grande Guerra

    Nel Centenario della fine della 1^ guerra mondiale ad ArquataScrivia si è svolta una cerimonia con arrivo del treno storicocomposto di macchine e carrozze dell’epoca. Il treno partito daGenova Brignole con arrivo a Ronco su linea storica dei Giovi haproseguito fino ad Arquata. L’Associazione Onlus Mastodonte deiGiovi di Ronco, (che ha assunto questo nome ricordando le lo-comotive a vapore che venivano utilizzate per trainare i treni chepercorrevano la linea dei Giovi e che per la forte pendenza dellalinea ferroviaria avevano bisogno di questo servizio, dopo il 1900vennero sostituite da macchine a vapore più potenti, ma che oggiper effetto dell’inquinamento e delle gallerie non possono esserepiù utilizzate), ha voluto, anche quest’anno e per la quinta volta,rievocare con un treno storico elettrificato le tradotte che nel pe-riodo bellico percorrevano tale linea. La Sezione A.N.A. di Ales-sandria con il suo presidente e alcuni consiglieri hannopartecipato all’evento iniziato con l’attesa in stazione del convo-glio, a seguire la sfilata al Cimitero Inglese con Alzabandiera edeposizione di corona ai Caduti. Il corteo ha poi proseguito versoil monumento ai Caduti italiani di tutte le guerre dove, dopo l’Al-zabandiera è stata deposta una corona, Dopo le allocuzioni, in-fine, trasferimento in Comune per l’apertura della mostra fotograficae documentaria. Alla cerimonia sono state presenti autorità civili emilitari, il gonfalone della città di Arquata, Gagliardetti di gruppiA.N.A., il Vessillo dell’Aeronautica Militare, rappresentanze dellaCroce Verde e della Protezione Civile (Rengers), il coro ANA

    Monte Bianco di Genova, la Banda musicale di Arquata Scrivia. E’infine d’obbligo un ringraziamento all’Alpino Daniele Bertin che,come cerimoniere, ha coordinato con maestria la manifestazione

    Franco Corti

    Il 7 Ottobre la Sez ANA Alessandria ha partecipato con l’Al-pino consigliere Corti Franco e alfiere Alpino Sandro Canevaroalla cerimonia che ha visto premiati 3 Alpini che nell’ anno 2017si sono distinti per meriti. Alpino (in congedo) G. Tartaglino dellaSez ANA Vercelli Gruppo Don Pollo; Serg Magg. Capo (in Armi)G. Di Rocco 9 Rgt Brig Alp. Taurinense -L’Aquila e Alp. A.Mas-solini (in congedo) Sez ANA Brescia Gr Ospitaletto -Diploma diMerito . Giornata che ha visto presenti una decina di Vessilli se-zionali, numerosi Gagliardetti, il Comandante delle Truppe Al-pine Gen. Marcello Bellacicco, il Vice Presidente dell’ A.N.A.Mauro Buttigliero , con i conssiglieri nazionali Bosetti e Gerva-soni, autorità civili e militari. Sfilata per le vie cittadine con de-posizione corona al monumento degli Alpini e al monumento deiCaduti .

    Corti Franco

    Nei locali della sede sezionale A.N.A. di Via Lanza, 2 Alessandria

    in prima convocazione alle ore 08,15e in seconda convocazione alle ore 09,15avrà luogo l’Assemblea Annuale dei Soci

    per discutere il seguente

    ORDINE DEL GIORNO:

    • Alzabandiera• Insediamento presidente e segretario dell’Assemblea• Relazione morale e finanziaria• Discussione e approvazione relazioni • Nomina Delegati all’Assemblea Nazionale• Varie ed eventuali

    * L’Assemblea Annuale riveste particolare importanza nella vita associativa, si invita quindi tutti i Sigg. Soci alla par- tecipazione.

    * La presente pubblicazione serve quale regolare avviso di convocazione a tutti i Soci.

    * All’Assemblea i Soci Alpini partecipano indossando il Cappello Alpino (per i Soci Alpini).

    * L’autovettura potrà essere parcheggiata nella vicina Piazza Garibaldi.

    * Per informazioni rivolgersi ai seguenti recapiti telefo- nici: 0131 442202 (Alp. Romano Vassallo) 345 8886452 (Alp. Giorgio Barletta)

    DOMENICA 03 MARZO 2019ASSEMBLEA ORDINARIA ANNUALE

    44° PREMIO NAZIONALE ALPINO DELL’ANNO

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    21° RADUNO 1° RAGGRUPPAMENTOVERCELLI 12-13-14 OTTOBRE 2018

    Un raduno possiede una magia unica, dove un'immensità dianime diverse, si ritrovano unite da un'unico ideale, da unorgoglio di appartenenza, dove si sprecano gli abbracci, i sorrisi,le strette di mano, i ricordi. Una magia, una meravigliosa magiache si è immancabilmente ripetuta all’ombra della basilica di San-t’Andrea, uno dei monumenti più importanti e conosciuti dellacittà di Vercelli,. Lo scorso ottobre nella città del riso sono con-venuti, gli Alpini delle Sezioni di Piemonte, Valle d’Aosta. Liguriae Francia ma non solo, in quanto sono state presenti rappresen-tanze provenienti da ogni parte d’Italia. Come ogni altra manife-stazione alpina il Raduno del 1° Raggruppamento ha lo scopo diportare la cultura delle Penne Nere fra la gente. Le varie fasidell’evento sono partite da lontano, con l’anteprima del 14-15-16settembre allorché sono statI impegnati 500 volontari in una maxiesercitazione di Protezione Civile rivolta alla sicurezza idraulicae stradale in nove diversi luoghi della città,. Il venerdi 12 ottobresi è dato il via alla tre giorni clou dell’evento con l’Alzabandiera el’inaugurazione della Cittadella della Protezione Civile. Il sabatosi è tenuta la riunione dei presidenti di Sezione, del Centro StudiANA e della Protezione Civile. Il coordinamento del Gruppo Gio-vani, su un percorso di circa 5 Km, ha effettuato una camminataalpina, 5^ edizione del "Rataplan", alla quale hanno partecipatoin nostri Bertin, Bricola e Corti. La camminata si è dipanata in Lo-calità Parco dei Sinti a Trino città natale di Eugenio Palazzi ilcompositore del “33” la marcia degli Alpini. E’ seguita una ceri-

    monia presso la casa natale di Palazzi e al cimitero, presso latomba di famiglia, è stata posata una corona. Nel pomeriggio unarappresentanza dei Giovani ha sfilato per le vie di Vercelli dan-dosi appuntamento all'indomani per scortare i reduci. Dopo laresa degli onori per l’arrivo del Labaro Nazionale e del PresidenteNazionale Favero, la S. Messa in Duomo è stata celebrata dalvescovo Mons. Arnolfo. La serata è stata poi dedicata alla musicacon le fanfare alpine in concerto nelle piazze cittadine. Alla do-menica la grande sfilata, protrattasi sino alle prime ore del pome-riggio, tra due fitte ali di pubblico e Associazioni d’Arma e civiliche hanno voluto accogliere i circa 25.000 Alpini intervenuti conin caloroso abbraccio. La nostra Sezione, espansivamente ap-plaudita da un pubblico stupefacentemente ancora numerosodata l’ora ormai tarda, è stata presente con il Vessillo, il ConsiglioDirettivo al completo, 5 sindaci Alpini, 25 Gagliardetti di Gruppo(sempre troppo pochi e, comunque, ingiustificabili gli assenti). untotale di 28 coristi dei cori Montenero e Valtanaro, 20 volontari diProtezione Civile e 150 Alpini per un totale di 247 unità. La lungagiornata si è conclusa con il passaggio della “stecca” alla Sezionedi Savona che ospiterà il 22° Raduno il prossimo ottobre 2019. Epoi via su auto e pullman sulla strada di casa con i Gruppi sparsinei diversi ristoranti del territorio per un meritato ristoro a gustarsiuna tradizionale “panissa”.

    i. P.

  • Domenica 23 settembre gli Artiglieri del Gruppo Aosta si sonoincontrati per la 23 volta al raduno, nella Caserma MarioMusso, a Saluzzo. La cerimonia è iniziata con il discorso delgranitico Generale Giacomo Verda, presidente del Comitatoorganizzatore del raduno. Dopo i ringraziamenti alle autoritàcivili, religiose e militari, lo stesso rivolgeva un caloroso salutoa tutti gli Artiglieri la cui massiccia presenza, dimostra chel'appartenenza al Gruppo Aosta èorgoglio di essere Artiglieri Alpini.Io, giovane Artigliere, arrivato nelgennaio 1977, venivo assegnatoalla V batteria, diventando con or-goglio conducente della mula Oli-vetta, mia compagna di lunghe efaticose camminate, con la qualeho condiviso la dura preparazionedei campi ed affrontato nel mesedi febbraio i gelidi campi invernali.La presenza di numerosi Artiglierici ricorda che i giorni passati anaia sono stati gioiosi. A coronarequesto successo fanno onore i 7vessilli: Alessandria, Aosta, Asti,Cuneo, Ivrea, Saluzzo, Torino. Aseguire i 43 Gagliardetti dei Gruppipresenti. La sezione di Alessandriaè stata rappresentata, oltre che dalVessillo, dai gruppi di Gavi e Ba-

    saluzzo. Dopo la sfilata tra le vie delcentro, si è celebrata in Duomo la S.Messa con la promessa di rivedercil'anno prossimo. Degna conclusione, unpranzo con prodotti tipici.

    Emanuele Bricola

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    Un buon numero di Alpini e di cittadini è inter-venuto alla 3^ Festa Alpina di Mornese,paese che pur non avendo un Gruppo A.N.A. hauna buona tradizione alpina. La Pro-Loco in col-laborazione con il Gruppo Alpini di Bosio e la Se-zione di Alessandria ha dato vita un pomeriggio diricordo e di festa. Dopo la formazione del corteopresso il Santuario S.M. Mazzarello e lo sfila-mento per le vie del Paese, il corteo accompa-gnato dalla Fanfara Alpina Valle Bormida haraggiunto il piazzale antistante il Comune per lacerimonia ufficiale. Dopo l'Alzabandiera sono statiresi gli onori a tutti gli Alpini andati avanti con unabreve ma toccante cerimonia. Per l'occasione èstata consegnata una targa ricordo all'Alpino Man-sueto Mazzarello di Mornese per la sua lunga mi-litanza di volontario al servizio della comunità.Dopo il saluto di Stefano Persano, rappresentante degli Alpini locali,sono intervenuti il sindaco di Mornese Simone Pestarino, il senatore

    della Repubblica Massimo Berutti e il presidentedella Sezione ANA di Alessandria Bruno Dal-checco e tutti hanno voluto mettere in risalto l'im-portanza del ricordo e della necessità di fare inmodo che gli Alpini non abbiano ad estinguersiperché mai come oggi sono necessari nel terri-torio, soprattutto nei piccoli paesi, per svolgeremansioni, in emergenza o in azione ordinaria, acui i Comuni per vari motivi non riescono a farefronte.L'auspicio dei cittadini e del Sindaco con-diviso anche dal presidente Sezionale è quelloche anche Mornese possa avere un proprioGruppo A.N.A. che possa agire sul territorio insintonia con l'Amministrazione Comunale. Dopola cerimonia ufficiale la festa ha avuto seguitocon la cena preparata dalla Pro Loco nella sug-gestiva piazzetta sotto le mura del Castello.

    Daniele Bertin

    FESTEGGIANDO ALLA GRANDEGli anniversari di nozze sono dei mo-menti molto speciali nella vita diuna coppia di sposi, che sia il primo ol’ennesimo, vale sempre la pena ricor-darlo e festeggiarlo. Solitamente sono iparenti e amici più stretti a essere pre-senti all’avvenimento; il Socio FabioGatti Alpino del Gruppo di San Salva-tore e la gentil consorte Sig.ra Marziahanno invece fatto le cose davvero ingrande. Al termine del pranzo, organiz-zato sulla via del ritorno da Vercelli inoccasione del Raduno del 1° Raggrup-

    pamento è comparsa sul tavolo dei fe-steggiati una grande e squisita torta allaquale sono stati dedicati i giusti onori daparte degli Alpini dei Gruppi di San Salva-tore e Valenza presenti. Il Portaordini au-gura con tutto il cuore che nella vita diFabio e Marzia tutto avvenga come nelmondo della matematica: i dolori sottratti,le gioie addizionate, l’amore moltiplicato ediviso per due! (Magari per tre, unendovila bella figliola Aurora)

    gielleci

    SI RINGRAZIA:

    3^ FESTA ALP INA - MORNESE

    RADUNO GRUPPO A .M . AOSTA

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    La Croce degli Alpini costituisce, pur con la sua quota modesta(830 m.s.l.m.), uno straordinario belvedere a dominio delle ValliSisola e Borbera al confine fra Piemonte e Liguria. La visuale chesi può godere di lassù è quasi impressionante, difficile descriverlaa parole. La Croce, eretta nel 1994 a cura del Gruppo A.N.A, recasul basamento la targa commemorativa dedicata ai Caduti di tuttele guerre. Successivamente è stato posta un’altra targa da partedegli amici di Andrea Chaves di Novi, assiduo frequentatore dellaCroce e del nostro Rifugio Domus Alpina, deceduto sul MonteBianco a soli 21 anni. Il luogo rappresenta un’escursione semplicee piacevole, anche se non banale, partendo dalla chiesa parroc-chiale di Roccaforte Ligure (m 780). su una facile strada sterrata,(in totale 1 h e 30), seguendo un percorso panoramico, proteso suvaste distese boschive. Un secondo itinerario anche se più breve(6 km totali). è adatto a escursionisti esperti, Il percorso parte dallastele di Pertuso (m 350), 5 km dopo Borghetto Borbera, percorrendoin auto le famose “strette“, la caratteristica strada a curve che solcai monti. La prima parte, rapidissima, alterna tratti nel bosco ad altriallo scoperto con la presenza di alcune corde che facilitano la pro-gressione e la sicurezza. In breve si giunge in cresta, emozionante,spettacolare, con alcuni passaggi su roccia e, aiutati da qualchecavo metallico, si raggiunge in breve la solitaria croce. Ultimamenteil luogo è diventato ancor più suggestivo grazie all’intervento di al-cuni amici (Attilio Mercenaro senior e Attilio Mercenaro junior, Gior-

    gio Fiori, Francesco Bruno, Enrico Manildo). Con un accurato lavoroè stato installato un pannello solare destinato ad alimentare unpunto luce che si accende con il calare delle ombre della sera e per-mette alla Croce di essere vista da Rocchetta, Cantalupo e moltialtri luoghi della Val Borbera.

    i.P.

    IVAN CARANTE 13.10.2018

    Ivan se ne è andato, in silenzio, lasciando sbigottiti tutti noi suoiamici, lasciando vuoti difficilmente colmabili.”… il nostro amico ilnostro Fratello…” recita una nostra canzone. Sono sicuramentel’ultima persona, tra tutti i suoi amici e conoscenti, che ne abbia arivivere la sua memoria, non ero nella sua cerchia di amici stretticome molti di noi Alpini, ma ho sempre conside-rato l’ amicizia come un sentimento e non comeun rapporto, ed Ivan era un nostro amico e mi siperdonerà la presunzione di ricordarlo conqualcosa in più di un semplice necrologio. Ivanl’ho conosciuto ben oltre 50 anni fa, quando eroentrato nel Gruppo dei Boy Scout di Valenza,con lui, più grande di me di alcuni anni e “ Rover”(anziano), altri futuri amici come Renato, Pino,Gianfranco, Gigi, tutti con il Grande Cappellosulla testa. Periodo fantastico condito da “avven-ture”, di giornate passate assieme, di sana go-liardia e di amicizie che senza saperlo, sicementavano e ti formavano. Passato quel pe-riodo da adolescenti, ci si trovava occasional-mente per una chiacchierata nei soliti ritrovi pergiovani in citta’; poi la ruota del servizio militare,le compagnie, le morose, le proprie attività la-vorative, portavano a priorità e ci si vedevasempre di meno. Il dramma del Friuli colpito dalterremoto, a pochi anni dal mio congedo, mispinge ad entrare stabilmente nel Gruppo Alpinidi Valenza in cui già militavano Amici storici come il Gigi, Renato,Franchino e chiedo di partire per i Campi di Lavoro. La destina-zione è in quel di Moggio Udinese in alta Carnia; con me altri Alpinidi Valenza e della provincia di Alessandria. Siamo nell’agosto del1976. Arrivo in Moggio, ed appena entrato nel nostro accampa-mento non faccio tempo a scendere dall’auto che subito mi arrivaun solenne sberlone…..mi volto un poco dispettato, “cosa ci faiqui?” Mi urla”. Lo riconosco subito, (in verità riconosco lo sberlonecaratteristica dagli Scouts), e’ Ivan che mi guarda con quella “suaaria guasconara..”.Mi viene da ridere, ci siamo lasciati che ave-vamo un cappellaccio in testa e ci ritroviamo con un altro Cappelloin testa, vai a sapere il corso del destino. E’ festa grande! Subito ci

    vengono in mente le giornate da Boy Scout, gli amici comuni, i……cosa hai fatto, cosa fai? E a morose come va? Era tempo chenon ci si vedeva, era tangibile la felicità di ritrovarci e di passaregiornate assieme a raccontarcela…dai…anche di lavoro. Vengonoassegnati i Gruppi di Intervento e dal giorno dopo siamo tutti al la-

    voro. Ivan guida uno scassato e pericoloso Dum-per (tipo carriola a motore) su per le stradinesconnesse del paese e “fornisce i cantieri” di ma-teriale edile. Siamo in pochi di Valenza in quelturno e lui E’ spesso nel mio gruppo, ciarliero, in-stancabile, anche un poco permaloso con chipretende troppo; lavoriamo assieme e la sera sista in gruppo a cantare prima del Silenzio. Gior-nate intense. Ci si vedeva poi, sporadicamentein Sede Alpini, ed altrettanto sporadicamente perla città; ognuno aveva la sua attività, la sua fami-glia, le sue amicizie, le sue priorità,… la sua vita.Era sempre bello incontrarci, anche per pochi mi-nuti, spesso soli, altre volte con le rispettive com-pagne; la sua allegria era contagiosa non sapevimai dove finisse la goliardia ed iniziasse il di-scorso serio. Mai nulla di programmato, capitavae basta ed era festa. Lui era quel tipo (rarissimo)di persone che quando le vedevi, ti mettevano al-legria anche se eri in un periodo nero. Devo direche ho sempre invidiato il suo carattere. Sapevodella sua malattia ma al vederlo sempre sorri-

    dente con quel viso guasconaro, non ti permetteva di rattristarti, diprovare una qualsiasi sorta di compassione; sicuramente era lasua arma. Lui era solito scherzare su tutto, sugli Alpini, su nostriconoscenti/amici comuni, sulle nostre virilità facendo sorridere edarrossire mia moglie in più occasioni, sui nostri problemi, anche disalute, come appartenessero ad altri. Lo ricordo, e penso facciapiacere a tutti noi suoi amici Alpini, in una fotografia (davvero au-dace definirla tale n.d.r.) scattata da me a Moggio Udinese, in cuiè sotto il peso di una “brancata di coppi” mentre si lavorava. Fotoche al lui piaceva……”.ma quello li sono io?”

    Gastone

    RISPLENDE LA CROCE DEGLI ALPINI

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    Presso la sede sezionale il 28 ottobre 2018 èstata convocata l’annuale riunione dei capi-gruppo. Dopo la cerimonia dell’Alzabandiera, svol-tasi sotto la pioggia battente, i convenuti si sonoriuniti nel salone principale della sede di Via Lanzadove è stato reso il saluto al Vessillo Sezionale.All’appello sono risultati presenti i capigruppo diAlessandria, Arquata, Belforte, Borghetto B.ra, Cas-sano Sp., Castellazzo B.da, Felizzano, Fubine, Gar-bagna, Gavi, Madonna della Villa, Novi L.re, Ovada,Predosa, Quattordio, Rocchetta L.re, San Cristo-foro, San Salvatore, Sezzadio, Terzo, Tortona, Va-lenza, Vignole B.ra, Coro Montenero e CoroValtanaro. con l’usuale nota di demerito, che ancorauna volta sarà destinata a rimanere inascoltatadagli assenti. Il presidente Dalchecco ha dato inizioai lavori con l’insediamento del presidente e segre-tario della riunione nelle persone dei soci MauroMuzio e Giorgio Barletta. La parola è passato quindial consigliere sezionale Mazzucco che, avendo as-sunto l’incarico di coordinatore del Nucleo di Prote-zione Civile ha passato l’incarico al consiglieresezionale Mariani. Vengono rese note le procedure di tes-seramento, emanate dalla Sede Nazionale, cui i Gruppi do-vranno attenersi. A tale proposito il capogruppo di Vignolechiede chiarimenti riguardanti tessera e bollino riservati agliAmici degli Alpini. Al seguente punto dell’O.D.G. il presi-dente Dalchecco ricorda ai capigruppo di comunicare pertempo l’organizzazione di manifestazioni. Elenca le manife-stazioni in programma per il nuovo anno sociale a livello na-zionale e sezionale e rendiconta sulle manifestazioni cui ilCDS con Vessillo ha partecipato durante il corrente 2018(circa 100). Il tesoriere Gamalero presenta gli aggiornamentie costituzione fondi per le prossime importanti iniziative(monumento e candidatura Adunata 2021). Il consigliere in-caricato Gobello relaziona sui lavori di sistemazione sedesezionale e rifugio Domus alpina già eseguiti, in atto e dafarsi. A tal proposito il socio Borra relaziona su Rifugio eCroce degli Alpini. Il socio Borromeo relaziona e chiede col-

    laborazione ai Gruppi per la manifestazione che si terrà il04 novembre in Cittadella, per la quale è stata chiesta la no-stra collaborazione da parte delle Autorità comunali. Il vice-presidente vicario Vittone e il consigliere sezionale Gobello,espongono a mezzo presentazione power point le documen-tazioni esibite agli Enti competenti a supporto della candi-datura all’Adunata 2021 definita l’Adunata del Tricolore. Ilreferente giovani Bertin relaziona sugli aggiornamenti al sitoInternet sezionale. Il direttore de il Portaordini relaziona sulgiornale sezionale e il presedente del Coro Montenero an-nuncia la ripresa dell’attività del Coro stesso. I soci che de-

    siderino avere più dettagliate informazioni in sede è dispo-nibile per la consultazione il verbale della riunione.

    i. P.

    ANNUALE RIUNIONE DEI CAPIGRUPPO

    L’è ‘l Piemont…

    Torinese, 65 anni, il generale Claudio Graziano, dal novembrescorso, è salito al vertice del Comitato militare dell’UnioneEuropea, il massimo organismo militare composto dai capi distato maggiore della Difesa dei rispettivi paesi. L’alto ufficiale ita-liano ha superato la concorrenza dei candidati francese e tede-sco. risultando il più votato dai 27 capi di Stato Maggiore degliStati membri

    i.P.

  • Il Raduno è stato un abbraccio collettivo diLeonessa e di tutta la provincia di Rieti. Untrionfo di partecipazione e solidarietà. Questa lasintesi del raduno organizzato a Leonessa dalIV° Raggruppamento che riunisce le Sezioni delcentro/sud Italia. Un evento aperto venerdì 20luglio con l'arrivo dei primi partecipanti, prose-guito con varie cerimonie e momenti molto emo-zionanti, concluso la domenica con il passaggiodella "stecca" tra il Gruppo di Leonessa e quellodi Cosenza, che organizzerà il raduno del 2019.Il Raduno, al quale ha partecipato il Vessillo se-zionale di Alessandria con il presidente DalChecco, è stata anche una straordinaria vetrinaper la promozione delle bellezze ambientali epaesag-gistiche,dei tesoricultural ied eno-

    gastronomici del territorio. Un’occa-sione per far ripartireeconomicamente il territorio a dueanni dal terremoto che ha sconvoltoil centro Italia.

    i.P.

    90 CANDELINE PER IL GRUPPO DI POIRINOe festa sezionale di Torino

    10

    SI RINGRAZIA:

    Uscite del vessil lo

    RADUNO DEL IV° RAGGRUPPAMENTO

    Domenica 17 giugno nelle persone degliAlpini Mogliazza e Mariani il C.D.S. diAlessandria è presente a Poirino per la festasezionale di Torino con i 90 anni del localeGruppo. Numerosi gli alpini presenti, una de-cina i Vessilli, la sfilata per le vie cittadine èaccompagnata dalla fanfara Monte Nero conla filarmonica di Poirino. Tra i presenti il re-duce centenario Giovanni Alutto che con mo-venze e passo deciso e sicuro risponde alsaluto della folla. Applauditissimo l’interventodel locale europarlamentare che con discorsiprofondi e mirati esalta le gesta degli Alpininelle varie guerre, indicando proprio Alutto, af-fermava che i giovani se oggi vivono in libertà

    e democrazia lo devono a persone come Gio-vanni. Ha infine ringraziato mamme e moglipresenti facendo notare come nei giorni nostri,dove se per cinque minuti aspetti l’arrivo di unfiglio ti assale l’ansia e l’apprensione dell’at-tesa, mentre mogli e madri vissute nel periodobellico hanno atteso per mesi ed anni il ritornodei propri cari e solo poche hanno pianto digioia per l’agognato ritorno. La giornata si èconclusa con il rancio alpino e i ringraziamentidal Consiglio sezionale di Torino e quello delGruppo di Poirino alla sezione di Alessandriaper la presenza alla manifestazione.

    Alp. Stefano Mariani

    Ricordata la battaglia di Monte Marrone

    Breve ma riccadi significato èstata la cerimoniache si è svolta aTorino martedì 10aprile presso ilmonumento erettoin memoria dellaBattaglia delMonte Marroneper il 74° anniver-sario. Alla pre-senza deiGonfaloni dellaProvincia e dellaCittà di Torino, della Regione Piemonte edi diversi Vessilli Alpini e di associazionid’Arma ed ex-Combattenti dopo l’onore aicaduti e la deposizione della corona è toc-

    cato al Gen.Franco Crava-rezza celebrarel’evento con unbreve ricordodella battaglianella quale gli Al-pini del Btg. Pie-monte ebbero unruolo di rilievo perla riuscita dellaconquista delmonte. La se-zione di Alessan-dria era presente

    con il Vessillo scortato dal Consigliere Se-zionale Franco Corti.

    Daniele Bertin

  • Per il 35^ anniversario di rifondazione del Gruppo. Grande festa ad Ar-borio Le manifestazioni in programma sono iniziate il Venerdì con ladistribuzione di specialità gastronomiche. Sono proseguite il sabato sera

    con la serata danzante. Conclusione alla domenica con la commemora-zione del centenario della grande guerra con Alzabandiera e Onore ai Ca-duti, S. Messa, sfilata per le vie del paese, infine pranzo presso la Sededel Gruppo Alpini. Massiccia la partecipazione di Vessilli Sezionali, fra iquali si è notata la presenza del Vessillo di Alessandria scortato dal consi-gliere Franco Corti. Assai numerosi anche i Gagliardetti della Sezione diVercelli ed altre del territorio.

    Franco Corti

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    SI RINGRAZIA:

    Festa del Gruppo di Arborio (VC)

    Per il 35^ anniversario di rifondazione del Gruppo.Grande festa ad Arborio Le manifestazioni in pro-gramma sono iniziate il Venerdì con la distribuzione di

    specialità gastronomiche. Sono proseguite il sabato seracon la serata danzante. Conclusione alla domenica conla commemorazione del centenario della grande guerracon Alzabandiera e Onore ai Caduti, S. Messa, sfilata perle vie del paese, infine pranzo presso la Sede del GruppoAlpini. Massiccia la partecipazione di Vessilli Sezionali, frai quali si è notata la presenza del Vessillo di Alessandriascortato dal consigliere Franco Corti. Assai numerosianche i Gagliardetti della Sezione di Vercelli ed altre delterritorio.

    Franco Corti

    ADUNATA ALPINI DEL TRIVENETO-Raduno del 3° Raggruppamento-

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    A Cuneo il raduno degli Alpini d’OcCuneo ha ospitato, da venerdì 20 a do-menica 22 luglio, l’8° raduno Alpinid’Oc e il 15° raduno sezionale. L’iniziodella manifestazione, avvenuta con l’ape-rura della mostra storica allestita in piazzaGalimberti seguita dall’esibizione delle co-rali “Valle Maira” e “La Cricca” intervallatedalla lettura di brani di lettere dal fronte. Ilgiorno seguente è stata inaugurata, an-ch’essa in piazza Galimberti, una cittadellamilitare con gruppi storici, reparti operatividel 2° Reggimento Alpini di San Rocco Ca-stagnaretta, mezzi militari, stand informa-tivi, mezzi e uomini della Protezione civile.Nel pomeriggio dal Santuario della Ma-donna degli Angeli di Cervasca, è partitala fiaccola con staffetta e onori ai monu-menti delle frazioni di Cuneo Roata Chiu-sani, San Benigno, Madonna dell’Olmo,Confreria, San Rocco Castagnaretta, Cuneo Centro e Spinetta.L’arrivo, con l’accensione del tripode, ha ufficializzato l’aperturadel raduno e da quel momento è stato possibile partecipare a una

    visita guidata al Memoriale della DivisioneAlpina Cuneense all’ex stazione CuneoGesso. Durante la visita, animata dalla Fi-larmonica Cafassese, nella Sala Tricoloresi è tenuta la cerimonia di consegna didue piastrini al Memoriale da parte dei fa-miliari di due Alpini caduti nella campagnadi Russia e il riconoscimento ai reduci. In-fine è stata presentata una rievocazionestorica della grande guerra ed un concertodella Filarmonica di Cafasse. Clou dellamanifestazione la domenica. Dopo l’am-massamento al Memoriale a Borgo Gessosfilata accompagnata dalla Filarmonica diCafasse e dalla Fanfara di Mondovì. Dopola Messa nel Duomo Ammainabandiera inpiazza e rancio alpino a degna conclu-sione. La Sezione di Alessandria è statapresente grazie al Vice Presidente Mario

    Venezia e al Consigliere Emanuele Bricola

    i.P.

    IN ONORE DELLA TRIDENTINAricordo della partenza di 5.500 uomini da Torino

    In onore degli Alpini dellaDivisione Tridentina che,nel 1941 e ’42, si addestra-rono sulle Alpi Occidentali enelle pianure piemontesiprima di affrontare la tragicaCampagna di Russia, do-menica 15 luglio alla sta-zione di Porta Nuova delcapoluogo subalpino sonostate scoperte una lapide euna targa che ricordano lapartenza alla volta delfronte russo di15 tradottecon 3.989 Alpini dei batta-glioni Vestone e Val Chiesee 1.540 Artiglieri del gruppoBergamo. A seguire untreno storico è partito allavolta della stazione di Avi-gliana dove è stata depostauna corona d’alloro alla la-pide posta all’ingresso dellastazione in ricordo dellapartenza di undici tradotteper la Russia. Nel pomerig-gio è stato possibile ammi-rare il treno storico, i mezzimilitari d’epoca, gli Alpinicon le divise, i muli e i ma-teriali utilizzati durante laCampagna di Russia. Infineil treno storico è ripartito perTorino, con una sosta inter-media a Collegno per la de-posizione di una corona allalapide in ricordo della partenza di quattrotradotte. A Rivoli, in contemporanea, si ètenuta la cerimonia ufficiale di chiusura,

    con l’ammainabandiera al monumentodegli Alpini in largo Susa.

    Franco Corti

    41° RADUNOALPINI

    DI PASPARDO

    Domenica 12 agosto, la nostra Sezioneha partecipato al Raduno organizzatodal Gruppo di Paspardo (Valcamonica). Ilnotevole numero di partecipanti al raduno,svoltosi con l’abituale cerimoniale, ha di-mostrato ancora una volta l’importanza dicontinuare a ricordare chi ha sacrificato lapropria vita per la Patria.

    i. P.

  • Il 16 settembre Sant’ Omobono Terme nella ValleImagna, prealpi orobiche, ha ospitato la 35° adunatasezionale di Bergamo. Il nostro Vessillo con il presi-dente Bruno Dalchecco il vice Mario Venezia ed il sot-toscritto ha raggiunto sin dal primo mattino questasplendida località ai piedi del Resegone. Entrando incittà si è subito percepito che non sarebbe stata unadelle tanta feste sezionali a cui ho partecipato. Nume-rosissimi gli Alpini presenti, a tal proposito va ricordatoche la Sezione di Bergamo vanta ben 265 gruppi, mail mio stupore è stato nel vedere il tricolore in ogni viae su ogni balcone, migliaia di persone lungo il per-corso che con calore e passione ci applaudivano tra-smettendoci un forte senso di alpinità, un plauso all’organizzazione gestita in modo perfetto. Alpini chedandoci il benvenuto ci indicavano come e dove ge-stire la giornata a Sant’ Omobono Terme. Stupore eammirazione nel vedere i ragazzi dei campi scuolamarciare cantando l‘Inno Nazionale, l’impressionantepartecipazione di Vessilli e Gagliardetti, la gestionedella cerimonia, il pranzo nella palestra a mille e piùAlpini serviti dai residenti della cittadina bergamasca;ben poco aveva di un radunosezionale, ma molto di un miniraduno nazionale. Difficilmentedimenticherò questa giornataalpina, sicuramente ricorderòquanto detto dal primo cittadinosul palco delle autorità: " Rin-grazio tutti i presenti, com-mosso ringrazio gli Alpini delGruppo di Sant’ Omobono per l’impegno e il lavoro svolto e tuttii miei concittadini che di spon-tanea volontà hanno operato alfianco delle penne nere, confer-mando quanto già sapevo:dove c’è un Alpino c’è un’ Italiamigliore."

    Stefano Mariani

    13

    Gli Alpini tornano a casa sul Monte CaminoSiamo qui, oggi, per ricordare quei tremila ra-gazzi biellesi che non sono più tornati acasa perdendo il loro diritto alla vita.Siamo qui per ricordare il loro sacrifi-cio e tutti coloro che sono cadutinella Grande Guerra”. Queste lestruggenti parole pronunciatedal presidente della Sezione diBiella, Marco Fulcheri, nelcorso della Santa Messa in suf-fragio degli Alpini andati avanti.Numerosissimi partecipanti i chedomenica 22 luglio, si sono ritro-vati a quota 2.400 metri per il tradi-zionale raduno annuale della Sezionedi Biella. Dopo gli onori ai Caduti al Piandella Ceva e la cerimonia dell’Alzabandiera,le rappresentanze delle Sezioni di Alessandria (con-

    sigliere Franco Corti), Asti, Casale Monferrato,Valsesia, Vercelli e di numerosi Gruppi si

    sono ritrovate alla chiesetta di SanMaurizio, inaugurata il 1° agosto

    1948 e rimessa a nuovo recente-mente. La cerimonia è stata so-lennizzata dalle voci del coroANA La Cesëta di Sandiglianoe dalle note della Fanfara ANAPralungo. Al termine della fun-zione, i disagi causati ai parte-

    cipanti dal vento pungente edelle prime gocce di pioggia

    sono stati alleviati da un buonpiatto di caldo risotto e da un buon

    bicchiere di vino.

    i.P.

    35° RADUNO SEZIONALE DI BERGAMO

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    Il Raduno del Secondo Raggrup-pamento comprendente le Se-zioni di Lombardia ed EmiliaRomagna del 2108 è stato asse-gnato alla Sezione di Como e pre-cisamente al Gruppo di MarianoComense Ogni dettaglio è statocurato con passione e compe-tenza e giornata all’insegna del beltempo che ha visto la partecipa-zione delle interessate Sezionicon i numerosi gagliardetti deiGruppi di appartenenza. Presentile Sezioni del 1° Raggruppa-mento: Alessandria-Acqui Terme-Torino-Ivrea-Cuneo -Susa, duedel 3° Raggruppamento: VittorioVeneto e Conegliano, due del 4°Raggruppamento: Abruzzi e Na-poli e una delegazione della Sezione Ana Svizzera. C’è stataanche la presenza di alcuni Gruppidelle Sez . ospiti con i loro gagliardetti tra i quali spiccava quellodel ns Gruppo di Garbagna. Come sempre presenti la ProtezioneCivile con i vari reparti, gli Alpini Paracadutisti, il Labaro Nazonale

    ANA con il Presidente SebstianoFavaro e il Consiglio Nazionale.Reduci su mezzi militari, vessillidell’U,N.I.R.R. e delle associazionicombattentistiche e d’arma , la rap-presentanza della C.R.I., i Gonfa-loni della Provincia di Como e dellaReg Lombardia autorità civili e mi-litari. La Sezione di Alessandria erarappresentata dal ns Presidente.Bruno Dalchecco accompagnatodal Consigliere Corti Franco (investe di fotografo) il Capogruppodi Garbagna Bruno Cassino e l’al-fiere alpino Giovanni Lazzarin. Ilnumeroso pubblico di Mariano Co-mense ha fatto da ala al passaggioper le vie cittadine della sfilata. Altermine della cerimonia c’è stato iltradizionale passaggio della“Stecca”; a Como subentra Pia-cenza che nel 2019, nel mese di

    ottobre, ospiterà il Raduno.

    Luigino Mogliazza

    Bellinzago Novarese si è tinta dei colori della nostra Italia.E' una delle importanti occasioni per concludere il per-corso effettuato durante questi quattro anni dal Comitato peril Centenario della Grande Guerra in collaborazione conl'Amministrazione Comunale. La Sez ANA di Alessandriapresente con il Vice Presidente Mario Venezia e il consi-gliere Franco Corti alla la presenza di 6 Vessilli sezionali eGagliardetti di vari Gruppi Alpini. Reso gli onori con l’alzabandiera al monumento degli Alpini alla presenza del con-sigliere naz.le .ANA Bosetti, del presidente della Sezionedi Novara e il capogruppo di Bellinzago, dopo le allocuzioniil corteo alpino si è diretto al monumento dei Caduti dovealtre associazioni d’arma venivano schierate. Vengono de-poste due corone e i bambini di una scolaresca locale de-positano ai piedi del monumento un mazzo di fiori.

    Franco Corti

    RADUNO 2° RAGGRUPPAMENTO 2018

    AOSTA CELEBRA GLI ALPINIA cent ’anni dal la f ine del la grande guerra

    Il vicepresidente Mario Venezia accompagnato dal Consi-gliere Franco Corti sono stati presenti alla giornata finaledel Raduno ad Aosta in occasione del centenario della finedella 1^ Guerra Mondiale, ricordando il Battaglione AostaMedaglia d’Oro. Presenti 33 Vessilli e numerosi Gagliardetticon la partecipazione del Labaro Nazionale ANA con il suoPresidente Sebastiano Favero e il Consiglio Nazionale. Dav-vero notevole la partecipazione del pubblico nonostante iltempo inclemente per tutti i tre giorni di raduno

    Franco Corti

    Bellinzago e il centenario della Grande Guerra

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    Sabato 10 Novembre 2018, dopo aver dovuto rimandare la ma-nifestazione organizzata per il 3 Nov per impraticabilità distrade, la Sez A.N.A. di Brescia e i Gruppi della Val Trompiahanno celebrato il centenario della 1 Guerra Mondiale con la si-stemazione di manufatti costruiti per salvaguardare il territorio l’in-

    vasione Austroungarica. Alla cerimonia presenti i Vessilli delleSez A.N.A. Brescia, Vallecamonica, Monte Suello e la Sez di Ales-

    sandria. Presente il Presidente con alcuni consiglieri della Sez diBrescia, numerosi i Gagliardetti dei Gruppi sezionali autorità civilie militari. È stata una cerimonia carica di interesse culturale e ilringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizza-zione con attestati di merito consegnati dal Presidente.

    Corti Franco

    Il 5 Nov 2018 si è tenuta la Commemorazione Caduti al Parcodelle Rimenbranze al Colle della Maddalena. Alla manifesta-zione è stato presente il Vessillo della nostra Sezione portato dalconsigliere Franco Corti. Sulla sommità del Parco, situato nel

    punto più alto della Collina di Torino, a 715 metri di altezza, svettail Faro della Vittoria, esso rappresenta un punto di riferimento co-stante e uno spunto alla meditazione per una tragedia che non sidovrebbe mai dimenticare; passeggiare attorno alla "vittoria alata"fornisce stimoli ed emozioni solenni. Donato dal senatore Gio-vanni Agnelli alla Città per commemorare il decimo anniversariodella vittoria dell'Italia nella I^ guerra mondiale. Alla base è postaun'epigrafe di Gabriele d'Annunzio che termina con la celebrefrase "Fiat lux et facta est lux nova".

    i.P.

    ANA BRESCIA E IL CENTENARIO GRANDE GUERRA

    CERIMONIA AL FARO DELLA MADDALENA

    PIACENZA - 67^ FESTA GRANDA

    Carpaneto Piacentino 7-8-9- settembre

    La nostra Sezione rappresentata dal Presidente BrunoDal Checco accompagnato dal consigliere sez.le FrancoCorti ha presenziato all’evento nella giornata finale. Con laSezione di Piacenza, gemellata con la Sez Valtellinese,hanno partecipato 20 Sezioni con numerosi Gagliardetti,Associazioni d’Arma e combattentistiche, i consiglieri naz.liCordiglia e Plasso e numerose autorità militari e civili. Allafine con il tradizionale passaggio della stecca si è fissatol’appuntamento a Corteolona l’8 settembre 2019

    Franco Corti

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    ADUNATA DEGLI “UOMINI DI MONDO”

    "Sono un uomo di mondo, ho fatto il militare a Cuneo". Conquesta frase l'attore partenopeo Totò, vantava la sua perma-nenza nella Provincia Granda, come se Cuneo fosse il centronevralgico di tutte leesperienze mondane.Domenica 21 ottobresi e' svolta a Cuneol'Adunata degli “uo-mini di mondo”. Il cor-teo ha preso il vianella piazzetta deCurtis vicino al TeatroToselli dove una targaaffissa al muro ricordala famosa frase chel'attore recitava neisuoi film. La piazzettaera gremita di Alpinicon la bandanabianca con la scritta"sono un uomo dimondo". In testa alcorteo primeggiava ungrosso elefante di cartapesta, stile carro allegorico, che rap-presentava il passaggio di Annibale in territorio cuneese. Se-guiva la banda musicale che lungo le vie della cittàdeliziava tutti gli spettatori con canti e musiche alpine. Ter-mine del corteo in piazza Galimberti con i saluti del Presi-dente Danilo Paparelli.

    Uomo di mondoEmanuele Bricola

    LA LEGGENDA DELL’ALBERO DI NATALE

    Tutto ebbe luogo moltissimi anni fa, ilgiorno della vigilia di Natale. Quell’annoaveva nevicato moltissimo e l’unico modoper scaldare la casa era utilizzare dellalegna da ardere nel camino. La leggendadell’albero di Natale racconta la storia di unbambino, figlio di contadini, che viveva inun villaggio di campagna vicino una grandeforesta. Subito dopo aver pranzato, il bam-bino decise di uscire per recarsi nel bosco:voleva cercare un ceppo di quercia da ar-dere nel camino la notte della vigilia di Na-tale per rispettare una delle antichetradizioni del suo villaggio. Purtroppo, comeben sapete, le giornate in inverno sono piùcorte e le ore di luce durano davvero poco.Nonostante il bambino conoscesse quelbosco come le sue tasche, sopraggiunta lanotte si perse. Al ragazzino non restò altroda fare che cercare un riparo per trascor-rere la notte così come gli avevano sempredetto i suoi genitori. Camminando lenta-mente tra gli alberi spogli illuminati dallafioca luce della luna, cercò di trovare unposto adatto a lui ma non era affatto facile:non c’erano grotte, né capanne lì intorno;soltanto alberi. Man mano che camminava,fiocchi di candida e gelida neve iniziaronoa cadere giù dal cielo rendendo la sua ri-

    cerca ancora più difficile. Calde lacrime inizia-rono a bagnargli il viso al pensiero di tutto ciòche si stava perdendo: la cena, i regali, l’affettodei suoi genitori… Stanco e affamato, s’im-batté in un bellissimo abete: uno dei pochi al-beri rimasti verdi nonostante l’inverno.Asciugandosi le lacrime, vi si diresse cercandorifugio vicino al suo profumato tronco. Cullatodai rumori del bosco e stretto nei suo cappotto,si accucciò ai suoi piedi e si addormentò.L’abete, che silenziosamente aveva assistitoa tutta la scena, intenerito da quel piccolo es-serino che si era rifugiato proprio sotto la suachioma, decise di abbassare i suoi rami facen-doli toccare quasi a terra in modo da stringerloa sé e proteggerlo dalla neve. Il giorno di Na-tale, il bambino fu svegliato dal vociare degliabitanti del villaggio giunti nel bosco per cer-carlo. Gli corse incontro e lì portò nel posto incui aveva trascorso la notte: i rami dell’abeteerano ancora rivolti a terra e gli abitanti del vil-laggio capirono presto cosa era successo. Perringraziare l’abete di quel gesto di generositàdecisero di decorarlo con ciò che avevano:sciarpe, cappelli e guanti. che divennero conil corso del tempo festoni e palline natalizie.Da quel giorno, secondo la leggenda dell’al-bero di Natale, l’abete viene considerato unodei simboli del Natale e per questo addobbato.

    AL TEMPIO DI CARGNACCOGiornata nazionale del caduto e disperso in Russia

    15-16 Settembre 2018 U.N.I.R.R. “Giornata nazionale del ca-duto e del disperso in Russia “la Sez di Alessandria rappre-sentata dal Consigliere Corti Franco e l’Alpino SandroCanevaro del Gruppo ANA di Tortona hanno partecipato. Lacerimonia , tenutasi al Tempio di Cargnacco, alla presenzadel Presidente Nazionale dell’U.NI.R.R. Francesco Maria Cu-saro con vari delegati sezionali ha visto presenti le Sez ANAdi Udine e Padova e Gagliardetti di vari Gruppi, autorità civilie militari e la presenza di reduci di cui uno di 103 anni che havoluto sfilare accompagnando il labaro dell’U.N.I.R.R. Tuttosommato una cerimonia all’insegna del bel tempo con un di-screto pubblico purtroppo sempre meno…e comunque dove-rosa soprattutto per perpetuare il ricordo di coloro che dallaterra di Russia non hanno fatto più ritorno.

    Corti Franco

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    GRUPPO CAPRIATA D’ORBA

    ATTIVITA’ DEI GRUPPI

    SOLENNE MANIFESTAZIONE A CAPRIATA D’ORBA

    La consueta manifestazione annuale organizzata dalGruppo Alpini di Capriata d’Orba quest’ anno si è svoltail 21 e 22 settembre, nel giorno della ricorrenza di San Mau-rizio patrono degli Alpini. Due gli eventi che hanno caratte-rizzato la festa Capriatese. Venerdi 21 alle ore 20,30 nellaChiesa Parrocchiale del paese si è tenuto il concerto delCoro Alpini Valtanaro, circa 30 coristi alpini hanno intrattenutoi presenti con canti che si rifanno anche ad episodi della vitamilitare delle “penne nere” , il concerto ha avuto applausi perla bravura ma anche per la simpatia che il gruppo ha saputotrasmettere. Nell’intervallo i professori Daniele Di Franco eAdriano Antonioletti Boratto, curatori del rito Mauriziano,hanno tenuto una breve conferenza sul tema “La ricorrenzavotiva e la tradizione iconografica dei santi “compagni”. Primadell’inizio del concerto, proveniente dalla vicina chiesa intito-lata a San Michele, con una toccante cerimonia ha fatto ilsuo ingresso in Parroc-chia , portata dal prof. Bo-ratto e scortata da duealpini, la statuetta di SanDefendente, che postasull’altare vi è rimastasino al termine dellaMessa Solenne celebratail pomeriggio successivo.Daniele Di Franco inse-gna religione cattolicapresso l’istituto Cellini diValenza ed è impegnato innumerose manifestazionidell’ufficio diocesano per ilprogetto Città e Cattedrali.Adriano Antonioletti Bo-ratto insegna Storia del-l’Arte presso gli IstitutiCellini di Valenza e Leardidi Casale Monferrato, è stato editor del Complesso Monu-mentale della Basilica di Santa Croce di Firenze e collaboracon gli Archivi Storici dell’ Abazia Territoriale di Saint-Mau-rice-d’Agaune in Svizzera per la quale organizza convegni emanifestazioni culturali volti alla conoscenza storica ed arti-stica. La figura di Maurizio, Comandante della LegioneTebea ben rappresenta lo spirito che anima il Corpo degli Al-pini, sia in armi, e successivamente in congedo, per corag-gio, fedeltà, determinazione e spirito di sacrificio. Durantel'impero di Diocleziano e Massimiano, fra le legioni romaneve n'era una chiamata « Legione Tebea ». Era composta di6600 uomini, tutti cristiani, pieni di tanta fede e tanta pietàche pareva una comunità religiosa. L'esercito romano nonaveva legione migliore di questa, perché quelli che sono ve-ramente cristiani, sono sempre i più diligenti nel compiere illoro dovere. Cresciuto fra le armi, Maurizio univa al coraggioun amore a Gesù Cristo davvero ammirabile, e praticava fe-delmente le massime evangeliche. Un giorno Maurizio rice-vette ordine dall'imperatore di recarsi in Italia, per unirsi al

    resto dell'esercito romano e andare nelle Gallie contro i Ba-gaudi, contadini, pastori e nomadi della Gallia, ancora legatialle loro tradizioni celtiche. Maurizio, come sempre in tutte lecose che non si opponevano alla legge di Dio, prontamenteubbidì: venne in Italia, e s'incamminò verso la Gallia con lasua legione. Giunti nella Valesia presso Agauno, l'imperatoreordinò una sosta, durante la quale dispose che tutti i soldatiassistessero ai sacrifici e giurassero di far strage di tutti i Cri-stiani. Maurizio ed i suoi legionari si rifiutarono, disposti a mo-rire per l’Imperatore ma mai ad offendere Dio. Massimianoallora ordinò che la legione fosse decimata; e udendo che glialtri erano rimasti fermi nel loro proposito, ne ordinò una se-conda. Ma quegli eroi intrepidi, invidiando la morte dei lorocompagni su cui era caduta la sorte, mandarono all'impera-tore questa protesta: « Signore, noi siamo vostri soldati, manello stesso tempo servi di Dio e gloriandoci di questo, ne

    facciamo una spontaneaconfessione. A voi dob-biamo il servizio militare,a Dio l'innocenza; da voiriceviamo lo stipendio, daDio abbiamo ricevuto lavita. Non possiamo dun-que ubbidirvi offendendoDio, Creatore e Padronenostro e vostro, finché ri-cusiate di riconoscerloper tale. Vi offriamo le no-stre persone contro qual-sivoglia nemico, ma noncontro innocenti. Voi cicomandate di persegui-tare i Cristiani; eccoci qui:noi siamo cristiani e con-fessiamo Iddio Padre, au-tore di tutte le cose, e

    Gesù Cristo, suo Figliuolo. Abbiamo le armi in mano, ma nonfaremo resistenza, perché amiamo più morire innocenti ,chevivere colpevoli». Questa protesta inferocì Massimiano, checomandò ad un'altra legione di circondare la Tebea, e di uc-cidere tutti quelli che persistevano a confessare il nome diGesù. Quei prodi, volendo, avrebbero certamente potuto di-fendersi con le armi, e il cielo stesso sarebbe forse venuto inloro aiuto, ma essi preferirono dare la vita per Gesù Cristo,ed in breve tempo furono tutti trucidati! Sabato 22 settem-bre,dopo l’alzabandiera e la corona depositata ai piedi delmonumento ai Caduti, accompagnata dal suono della BandaAlpina “Fanfara Valle Bormida” la consueta sfilata per le viedel paese, con la folta partecipazione di Gruppi Alpini prove-nienti da diverse località, e come avvenuto negli anni passatialcuni sindaci di paesi limitrofi. Al termine della Santa messai convenuti si sono trasferiti presso i locali della SAOMS perla consueta cena e brindisi con il buon vino locale.

    Roberto Gemme

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    Il perrcorso è sempre quello: finito l’anno di servizio militare, non sivuol più sentir parlare di divise, disciplina, obblighi, poi, lentamente,ma in modo inesorabile (per gli Alpini) riaffiora l’aspetto socializzantematurato in quel periodo lontano, riemergono certe emozioni e

    “quei“ valori e si finisce per ritornare sui propri passi. Ed è così chegli Alpini di San Salvatore e Valenza, rinforzati dalle famiglie e daDaniele Bertin di Tortona, domenica 16 settembre sono ritornati sulluogo del delitto che, nella fattispecie, è rappresentato dalla casermaIgnazio Vian di San Rocco Castagneretta dove, in duro mese di ad-destramento, veniva posto il seme di quello che le penne nere por-teranno con sè per tutta la vita: il sentimento alpino. La casermaI.Vian non è più un centro addestramento reclute, ma attualmente èsede del Secondo Reggimento Alpini, uno dei reparti più qualificatied operativi dell’Esercito Italiano; ad attendere gli Alpini monferrinie valenzani il caporal maggiore Vincenzo Parolisi e il capitano MarcoFalchero il quale, con grande disponibilità, ha fatto vedere, fornendoampie ed esaustive informazioni, tutta la caserma: la piazza d’armi,il monumento ai Caduti in Afghanistan del 2’ reggimento, il monu-mento ai Caduti del precedente Battaglione Mondovì, il percorso diaddestramento (ancora quello….), lo spaccio (sempre uguale), levecchie camerate ed infine la visita si è conclusa con il rancio inmensa, proprio come ai vecchi tempi. Con un bel carico di emozionied un groppo in gola, alle 14 circa, inostri hanno lasciato la “loro” ca-serma per visitare Cuneo centro ed,in particolare, il bellissimo com-plesso medioevale di San France-sco. La giornata era iniziata con lavisita alla incredibile mostra “In trin-cea sbocciavano i fiori”, allestita inCuneo sull’arte in guerra: ovverocome bossoli abilmente lavorati daisoldati nelle trincee possono diven-tare vere opere d’arte. Nel pomerig-gio visita al bellissimo complessomedioevale di San Francesco ed in-fine un altro momento autentica-mente alpino, allorquando gli Alpinisi sono recati al Memoriale della Di-visione Cuneense, dove il direttoreAldo Meinero, ed i suoi volontari,hanno spiegato l’origine dei reperti

    e dei documenti raccolti allo scopo di non dimenticare l’eroica Di-visione Alpina piemontese (circa 14.000 Caduti in Russia, fra i quali3 sansalvatoresi e alcuni valenzani, sui circa 16.000 effettivi). AldoMeinero è figlio del tenente Maurizio Meinero, l’unico ufficiale cheha guidato fuori dalla sacca russa tutto il suo reparto ( 350 uomini,la “colonna Meinero” della Cuneense), riuscendo a tenere i suoi uo-mini uniti ed efficienti.La giornata è stata molto intensa ed emozio-nante, quindi autenticamente alpina!

    Alpino Corrado Vittone

    SI RINGRAZIA:

    DONO DEL TRICOLORE02 SETTEMBRE 2018

    GRUPPO CARREGA LIGURE

    GRUPPI DI SAN SALVATORE E VALENZA

    R ITORNO IN CASERMA

    Nella ricorrenza del centenario della fine della Grande Guerrae nel 46° anniversario di fondazione del Gruppo Alta valleBorbera, gli Alpini di Carrega Ligure hanno donato al Comune ilTricolore per onorare i loro Caduti

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    S a n M a u r i z i o e G i o r n a t a S o c i a l eGRUPPO NOVI LIGURE

    Per la decima volta, il Gruppo Alpini di NoviLigure ha commemorato, nella terza do-menica di settembre, San Maurizio protettoredelle truppe alpine e contemporaneamenteha celebrato la giornata sociale. Al mattino siè svolta la consueta manifestazione in pros-simità del monumento alle “Penne Mozze”con la partecipazione del Sindaco della cittàRocchino Muliere, Autorità civili e militari, As-sociazioni d'arma, i Consiglieri SezionaliFranco Corti e Stefano Mariani ed il Direttorede “Il Portaordini” Gian Luigi Ceva; un parti-colare ringraziamento ai Gruppi di San Sal-vatore Monferrato e Val Grue-Garbagna chehanno condiviso con noi la cerimonia. Tuttosecondo i canoni tradizionali, tranne un pic-colo incidente di percorso che accadequando si affidano strumenti tecnologici, incontinua evoluzione, a chi imparò a risolverei problemi con il regolo calcolatore [meccanico, analogico,manuale ndr], mi riferisco al redattore del presente reso-conto ed i presenti sanno a cosa mi riferisco! Dopo il trasfe-rimento in sede, la consueta Santa Messa in suffragio di tuttigli Alpini “andati avanti” celebrata da Don Giuseppe Turrici.“Ottimo ed abbondante” il pranzo sociale durante il qualesono stati premiati con il distintivo di fedeltà di iscrizione alGruppo, i seguenti soci Alpini: Giorgio Bottaro, Fabrizio Bo-nissone, Marco Carlevaro, Mario Lovelli, Federico Repetto,Giuseppino Saturnino (25 anni), Giuseppe Fossati, G. Bat-tista Repetto (40 anni), Pietro Chessa (50 anni), Paolo Bet-tinzoli, Mauro Canavero, Franco Ferrarese, Angelo Repetto(i nostri veterani 60 anni). Il pranzo sociale si è concluso inallegria, unica nota stonata, quella che non si è udita, neinostri incontri conviviali ormai gli Alpini non cantano più! Ri-correndo il Centenario della Vittoria e della fine della GrandeGuerra nell'occasione ricordiamo i nomi dei Caduti novesi(1915-1918) appartenenti alle Truppe Alpine e riportati sul

    monumento:

    • Art Baduzzi Giuseppe 3° Rgt Art. Montagna• Art Bagnasco Pietro 3° Rgt Art. Montagna• Art Borsalino Desiderato 3° Rgt Art. Montagna• Art Bottaro G. Battista 2° Rgt Art. Montagna• Art Bottaro Giuseppe 2° Rgt Art. Montagna• Art Fossati Giacomo 3° Rgt Art. Montagna• Alp Nemo G. Battista 3° Rgt Alpini• Alp Pesce Lorenzo Bartolomeo 3° Rgt Alpini• Sten Pinceti Ugo 7° Rgt Alpini• MBVM Cap.no Rocca Mario 3° Rgt Art. Montagna• MBVM (n. 2) C.le Tamagno Vittorio 3° Rgt Art. Montagna

    Alla prossima!

    Alpino Italo Semino

    U N O D I O S O A T T O V A N D A L I C OSede svaligiata, rubato anche il materiale della beneficienza

    Nella notte tra giovedì 20 e venerdì 21 settembre la sededel Gruppo, per la terza volta in pochi anni, è stata og-getto della sgradita visita di alcuni malviventi. I ladri hanno ta-gliato le due recinzioni che si trovano sul retro, divelto obloccato quattro delle telecamere di sorveglianza provocandogravi danni alle strutture (una porta forzata e una completa-mente sfasciata, senza contare le videocamere) e hanno por-tato via molto del materiale preparato per la tradizionale festadi San Maurizio, patrono degli Alpini, in programma la dome-nica seguente. I malviventi si sono appropriati anche di unastampante e di qualche centinaio di euro in contanti Il furtoalla Baita, di per sé riprovevole, è tanto più grave se si consi-dera che il materiale rubato sarebbe servito per le iniziativedi beneficienza costantemente messe in atto dal Gruppo.

    i.P.

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    Il Gruppo Alpini di Novi Ligure si è fatto promotore di una serie diiniziative per la commemorazione del Centenario della GrandeGuerra, nell'ambito della manifestazione annuale, organizzata dalComune, in occasione del ricordo dei Caduti di tutte le guerre e

    della giornata dell'Unità Nazionale.Il tutto ha avuto inizio inanticipo rispetto alla data tradizionale del IV Novembre, siaper ragioni organizzative, che per ribadire l'importanza delladata del 24 ottobre, giorno che nel 1917 rappresentò l'iniziodella sconfitta, la rotta di Caporetto, ed esattamente un annodopo, fu il principio della battaglia di Vittorio Veneto, che con-dusse all'Armistizio di Villa Giusti, e quindi alla Vittoria del IVNovembre con conseguente dissolvimento dell'Impero Au-stro-Ungarico. La prima tappa è consistita nella presenta-zione del Quaderno N. 4 della collana "Pennalpine" curatoda Italo Semino: "Albo d'Oro 1915-1918. Caduti del Comunedi Novi Ligure", nel quale il redattore ha cercato di stilare ununico elenco dei Caduti novesi, raccogliendo da fonti diverse,e dove ha tentato di restituire l'identità dei Caduti, compitoimprobo e non totalmente concluso. Presentazione avvenutacon la gradita presenza, per l'Amministrazione Comunaledell'Assessore alla cultura Cecilia Bergaglio ed in ambitoA.N.A. del Presidente Sezionale Bruno Dalchecco. Venerdì

    26 ottobre la giornata culminante, iniziata alle ore 10,00 con lo sco-primento di una targa commemorativa, proposta dal locale GruppoAlpini, condivisa dall'Amministrazione Comunale e da tutte le As-sociazioni d'Arma ancora presenti in città.Il basamento della targa,

    in pietra, venne collocato nei giorni precedenti da una squa-dra di volenterosi alpini novesi, che nell'occasione ringra-ziamo e non citiamo per non dimenticarne qualcuno, guidatidal Capo Gruppo Giancarlo Grosso. L'epigrafe su lastra me-tallica è stata posta nell'aiuola all'incrocio fra il Viale Saffi edil Viale della Rimembranza: Monumento vivente in ricordo deiCaduti della Grande Guerra, e che fu inaugurato il 27 maggio1923. Dopo un breve trasferimento, la commemorazione èproseguita nei giardini pubblici, di fronte al Monumento ai Ca-duti con la partecipazione del Sindaco Rocchino Muliere, Au-totità civili e militari, Associazioni d'arma, numerosescolaresche, cittadini novesi. Presente il Vessillo Sezionalecon i Consiglieri Franco Corti e Stefano Mariani, il Referentegiovani Daniele Bertin ed i Gagliardetti dei Gruppi di VignoleBorbera ed Ovada, oltre a quello del Gruppo locale. Eseguitil'Alzabandiera e l'Onore ai Caduti con deposizione della Co-rona, la cerimonia è proseguita con un momento molto signi-ficativo: ovvero la messa a dimora di due piante ai lati delMonumento stesso, da parte di alcuni alunni delle scuole ele-

    mentari, in ricordo della piantumazione dei N.220 alberi, ciascuno dei quali simboleggianteun Caduto, avvenuta per la realizzazione delViale della Rimembranza. A seguire le allocu-zioni rispettivamente del Sindaco di Novi Li-gure, dell'Alpino Eugenio Spigno, dell'Ing.Francesco Melone. In particolare EugenioSpigno, dopo averci ricordato la nascita deiViali o Parchi della Rimembranza, ci ha pro-posto una profonda riflessione sulla guerra esull'esercizio del potere. Alla sera gran finalepresso il teatro cittadino "Paolo Giacometti"con un "superbo" concerto del Centenario daparte del Corpo Musicale Romualdo Marencoe della Corale Novese con musiche e canti ri-sorgimentali. Il miglior modo per concludereun'intensa e significativa giornata.

    Gruppo Alpini di Novi Ligure

    GRUPPO NOVI LIGURE

    Commemorazione per il Centenario della Guerra 1915-191824 e 26 ottobre 2018

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    GRUPPO FELIZZANO

    Il Gruppo Alpini di Felizzano rinnova le cariche Associative

    Nell’assemblea di venerdì 09-novembre-2018 è statoeletto il nuovo direttivo del Gruppo composto da:Capo Gruppo Besola EnnioV. Capo Gruppo Dalchecco BrunoV. Capo Gruppo Iampietro PellegrinoSegretario Barberis ClaudioAlfiere Braggion FrancoConsigliere Ceresa G.PietroConsigliere Trevisan GiovanniConsigliere Raise RomanoConsigliere Cantarella Pier Giuseppe

    Contatti per i Gruppi :Besola EnnioVia P. Ercole, 12815023 Felizzano (AL)Cell. 339 4396845email [email protected] Consiglio, a nome di tutto il Gruppo, si congratula con ilneo Capogruppo Alp. Ennio Besola che subentra al NeoPresidente Sezionale di Alessandria Alp. Bruno Dalchecco.Ad entrambi vanno i migliori auguri di buon lavoro nel nuovoincarico intrapreso.

    CELEBRAZIONE DEGLI ALPINI A TERZO"Gli Alpini sono perfetti!" Grazie Don Pavin per l 'attestazione distima e di affetto nei confronti degli Alpini: no, non siamo perfetti(ne sarebbero certamente felici le nostre mamme, le nostre moglied i nostri figli). Siamo rumorosi, ingombranti ma comunque allegri.I difetti che ci portiamo nel nostro zaino personale sono ingom-branti più di noi: tra questi però non c'è di certo il nostro amore perla Patria e per la nostra tradizione cristiana. Non ci sarà Alpino chevolga la testa da un'altra parte quando veda altri in difficoltà, un Al-pino è sempre disponibile a dare il proprio aiuto a chi si trovi in si-tuazione di bisogno. Comunque grazie, Don Pavin: sarà di certouno sprone ad essere sempre attivi e a migliorarci. Con questa pre-messa e con questo impegno, venerdì 26 ottobre si è svolta, nellaChiesa di San Maurizio a Terzo, l'ormai tradizionale celebrazionedella Santa Messa in onore degli Alpini "andati avanti". Cercheremodi fare nostre le parole del celebrante che nell'omelia ha esortato ipresenti a non presentarsi mai come i primi della clÉ1sse, a noncercare e richiedere posti di privilegio ma a mettere in praticauna semplice morale cristiana per trovare il dovuto premio allenostre azioni. La Santa Messa, celebrata da Don Pavin (cheringraziamo per la sua presenza, per la sua disponibilità e pa-zienza) è stata mirabilmente accompagnata ancora una voltadalla Corale di Acqui Terme (Maestra Annamaria Gheltrito) che,al termine della celebrazione religiosa, ha intrattenuto ed allie-tato i presenti con alcuni brani tratti dal proprio repertorio viva-mente apprezzati dai numerosissimi partecipanti. Hannofelicemente accompagnato la serata gli squilli della tromba del-l'Alpino Roberto Giuliano che hanno scandito l'attenti ed il ri-poso degli Alpini presenti e le note dell'organo suonato dalMaestro Roberto Borri che ha accompagnato la conclusionedella cerimonia nel partecipato canto dell'Inno d'Italia. Un riccorinfresco ha rifocillato anche quanti, per impegni personali operché giunti da lontano, avevano saltato la cena per esserepresenti alla manifestazione. Un vivissimo ringraziamento vaalla nostra Madrina, Prof.ssa Eliana Barabino, alle Amministra-zioni di Terzo e Montabone, alle Associazioni Terzesi, in parti-colare al Gruppo Protezione Civile per la gestione del traffico e

    la sistemazione della vetture, all'Associazione Carabinieri in con-gedo di Acqui Terme. Erano degnamente rappresentatele SezioniA.N.A. di Alessandria con il presidente Bruno Dalchecco; di Asticon il presidente vicario Scala; di Acqui Terme con il presidente An-gelo Torielli, tutte accompagnate da numerosi consiglieri. Presentii Gruppi Alpini di Canelli, Calosso, Castellazzo Bormida, Calaman-drana, Felizzano, Spigno Monferrato, Cartosio, Montechiaro d'Ac-qui, Nizza Monferrato, Acqui Terme, Rocca d'Arazzo, SanSalvatore Monferrato, Quattordio, Pontinvrea, Sessame, Sezzadio,Castel Boglione, Ovada, Madonna della Villa, Bistagno, Morsasco,Alice Bel Colle, Novi Ligure e Bruno: a tutti il nostro sincero ringra-ziamento per la meravigliosa riuscita della serata. Appuntamentoa venerdì 25 ottobre 2019: viva l'Italia e viva gli Alpini. (foto con-cesse da Photocesare)

    Gruppo A.N.A. Terzo

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    Anche quest'anno è an-data. 37 anni sono tantieppure sembra esseresempre la prima. L'impe-gno del Gruppo, per questatradizionale festa è sempretotale. Non sembra verocome il tempo passa, maper fortuna, noi siamo sem-pre qui. Il capogruppoBruno Cassino per questoevento (si fa in quattro) rin-giovanisce trascinando tuttia dare il massimo. BRAVOBRUNO, questa è soprat-tutto la tua festa. Ringrazioper la loro disponibilità ilparroco Don Fulvio Berti, ilsindaco Fabio Semino, l'onorevole Massimo Berutti i vice-presidenti sezionali Venezia e Vittone i consiglieri Pia, Bar-zizza, Bricola, Canepari e Gobello per la partecipazione. Chi

    si è fermato a pranzo hapotuto apprezzare la no-stra cucina, diretta dal vice-capogruppo PoggiPierluigi, coadiuvato daNico e Angelo e dal presi-dente della Proloco Mas-simo Murador con il suostaff, le mogli degli Alpini etutti i ragazzi che ci hannoaiutato e sostenuto. Una ci-tazione particolare al-l'amico Alpino DanieleBertin che ha diretto la ce-rimonia in modo esem-plare. Concludoringraziando i 4 Vessilli, i36 Gagliardetti, tutti gli Al-

    pini ed amici. Arrivederci al 8 Settembre 2019.

    Luigino Mogliazza

    37° RADUNO ALLA MADONNA DEL LAGOGRUPPO VAL GRUE - GARBAGNA

    COMMEMORAZIONEi 100 anni dalla fine della prima guerra mondiale

    Sabato 3 Novembre un buon numero di Alpini delGruppo con Gagliardetto e Vessillo sezionale ac-compagnato dal consigliere Mogliazza, si è recato al mo-

    numento dei Caduti come da istruzioni ricevute; in

    collaborazione con il Comune di Garbagna. Hanno par-

    tecipato il sindaco Fabio Semino, l'onorevole Molinari e

    il comandante della caserma dei carabinieri maresciallo

    Fabrizio Demilano. La manifestazione è iniziata con l'Al-

    zabandiera e con piacere ho notato che molti presenti

    hanno cantato insieme a noi l'Inno nazionale. Si è pro-

    seguito con la lettura di alcuni brani adatti alla circo-

    stanza, poi abbiamo deposto la corona d'alloro al

    monumento ascoltando le note del Piave seguite dal

    Silenzio che l'amico Alpino Ennio Capaldi ha suo-

    nato magistralmente con la sua tromba -grazie

    Ennio-. Dopo un breve discorso del sindaco, il no-

    stro capogruppo Bruno Cassino ha letto la lettera

    del presidente nazionale Sebastiano Favero. La ce-

    rimonia si è conclusa nella nostra sede con un ab-

    bondante apericena ben preparato dall'Alpino

    Stefano Santamaria. Viva gli Alpini

    Luigino Mogliazza

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    GRUPPO DI FUBINE

    Il 07 settembre 2018 è mancato il Sig. Luigi papà del socio Alpino

    Bo Gianni, il Gruppo Alpini di Fubine M.to si stringe attorno a

    Gianni e famigliari e formula le più sentite condoglianze

    GRUPPO DI VALENZA

    E’ mancato l’Alpino Carlo Carrega residente a Novi Lig. ma

    iscritto al nostro Gruppo in virtù dell’amicizia che lo legava al ca-

    pogruppo Marco Follador, suo compagno di corso alla SMA e a

    Carluccio Benzi sergente istruttore di entrambi.

    Ivan Carante: un altro dei Soci fondatoti del Gruppo ci ha lasciati.

    R.I.P. Ivan, sentite condoglianze alla famiglia

    GRUPPO DI CASTELLAZZO B.DA

    E’ mancata la Signora Tiberti Francesca, mamma dell’Alpino Mo-

    linari Luigi. Il Gruppo si stringe con affetto a Luigino e a tutti i fa-

    miliari e porge le più sentite condoglianze.

    GRUPPO DI VIGNOLE B.RA

    A ottobre è mancato il padre del socio Alp. Fusaro. Il Gruppo

    esprime all’amico Omar e ai famigliari tutti le più sentite condo-

    glianze.

    GRUPPO DI ROCCHETTA LIG.

    Il Gruppo Alpini partecipa al lutto dell’Alpino Cogo Andrea per la

    perdita del caro fratello Corrado

    GRUPPO DI FELIZZANO

    Gli Alpini ed Amici degli Alpini di Felizzano sono lieti di annunciare

    la nascita di Beatrice, nipote dell'Amico Sergio Barchi. Ai genitori

    Stefano Angela ed ai “neo nonni” Sergio e Rinaldina le più vive

    felicitazioni ed un augurio di tanta felicità e serenità.

    Gli Alpini ed Amici degli Alpini di Felizzano sono lieti di annunciare

    la nascita di Fabio l' 8 ottobre c.a. figlio di Serena e Diego Zavat-

    taro, nipote del socio aggregato Mauro Maggiora. Felicitazioni a

    Lui, ai genitori ed un augurio di tanta felicità serenità.

    IINN FFAAMMIIGGLLIIAASono andati avanti

    Nuovi arrivi

    GRUPPO CASTELLAZZO BORMIDA

    LA POLENTA DEGLI ALPINISabato 29 settembre 2018 il Gruppo Alpini “ CarloMussa” ha riproposto l’ormai annuale appuntamentocon la polenta degli Alpini condita con salciccia e funghi,gorgonzola e brasatoal vino barbera.Presso l’area attrez-zata di piazzale 1°Maggio a CastellazzoBormida, gli Alpini,con la collaborazionedi mogli ed amici edin prima fila la ma-drina del Gruppo Si-gnora NicolinaPrigione Massobrio,si sono trasformati,come al solito, in ot-timi cuochi ed hannosoddisfatto i più di300 commensali in-tervenuti. La serataappena svolta mi porta a ricordare la prima polenta degliAlpini improvvisata con un poco di spregiudicatezza il 27settembre 2003 a soli tre mesi dalla fondazione delGruppo. E’ stata organizzata in 10 giorni e grazie alla spintadell’allora Sindaco, così come ora, Alpino Ferraris Gian-fraco ( Gil ) ed alla collaborazione dell’indimenticabile caroamico Valerio Ferrari con la sua betoniera per mescolare

    la polenta. Anche allora ebbe successo e ci fu, come ora,tanta partecipazione ed è stata l’occasione per far cono-scere, soprattutto ai castellazzesi, la nascita del Gruppo

    Alpini.Nel pomerig-gio gli Alpini non inservizio mensa,hanno partecipatocon Gagliardetto ela presenza del Ves-sillo Sezionale scor-tato dal ConsigliereMazzucco all’inau-gurazione del mo-numento alBersagliere volutodalla Sezione Ber-saglieri ErnestoMoccagatta di Ca-stellazzo Bormida.Al termine della ce-rimonia i Bersaglieri,

    con in testa la fanfara “La Bersagliera” hanno gustato lapolenta degli Alpini e la fanfara si è poi esibita in un applau-dito concerto. L’augurio può solo essere quello di potercontinuare perché è un segnale che gli Alpini ci sono sem-pre e sempre si impegnano per tenere diritta la penna.

    Vittorio Doglioli