Anno IL PICCHIO - I.C."Rodari"-Santa Giustina...Avril Lavigne. La regina del rock! pag. 9 di Elisa...

14
Novità del Picchio! Il Picchio è giunto gloriosamen- te al suo ottavo anno di vita e si presenta con grandi novità. Avrete già notato, e speriamo vi piaccia, la nuova veste tipo- grafica, dinamica e “giornalistica”. Si rinnova poi la redazione con l’arrivo di molti nuovi “giornalisti in erba” pieni di entusiasmo e di idee. In ulti- mo cambiano i do- centi responsabili del progetto. Ai mitici Navarra e Petronelli, cui va il nostro saluto e rin- graziamento per i tanti anni dedicati al giornale, sono subentrati Masini e Vello, nuovi acquisti per il Rodari. Staffetta Deon-Curti alla guida del “Rodari” Periodico dell’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” di Santa Giustina (BL) — Anno VIII – Num. 33 – dicembre 2008 IL PICCHIO [email protected] La Redazione: Ada Dibra (direttrice), Loide Di Pisa, Melissa Cossalter, Isabella Cadorin, Elisa Dal Pan (Vicedirettrice), Daniele Perot, Bogdan Labovka, Mikela Llupo, Céline Russo Docenti responsabili: Matteo Masini & Michele Vello Caro Valter, grazie per gli anni passati insieme. Siamo stati molto felici che sia stato con noi, anche perché Lei ci ha dimostrato di essere un Presi- de come tutti vorremmo. Lei è stato molto gentile e buono con noi ed anche attento ai bisogni della scuola ed è proprio per questo che La stimiamo molto. La ringraziamo ancora e … arrivederci! Con affetto dai ragazzi dell’I.C. “Gianni Rodari” Caro Giancarlo, siamo contenti di avere Lei come nuovo Preside. Speriamo che si trovi bene nella nostra scuola. Le auguriamo di stare qua a lungo e di realizzare tanti progetti divertenti e interessanti per noi gio- vani. La nuova redazione ADA DIBRA Come prima cosa vorrei presentarvi la nuova reda- zione del Picchio. Premetto che siamo una redazione molto unita e siamo un vul- cano di idee. C’è da dire però che non ci siamo solo noi: infatti altri ragazzi della scuola contribuiscono con i loro articoli ad arric- chire il giornale, perché il nostro pensiero è che questo è il giornale della scuola al quale tutti possono collabo- rare scrivendo nuovi artico- li. Mi chiamo Ada Dibra, sono la direttrice, ho 14 anni e frequento la classe 3°B. Ho partecipato al Picchio anche l’anno scorso. La passione di scrivere è nata realizzando testi ispirati alle letture fatte a scuola, e la voglia di scri- vere è cresciuta sempre di più fino a farmi arrivare qui. Scrivere però è solo una delle mie passioni; adoro anche ballare: moderno, hip hop, classi- ca, jazz, ecc... basta che sia danza! Loide ha 13 anni ed è una mia compa- gna di classe. È la prima volta che fa parte di una redazione e la sua pas- sione più grande è la musica, infatti ama canta- re e suonare il pianoforte; le piace molto leggere e ama il computer più di ogni altra cosa. Mikela frequenta la 2°B. E’ molto testarda, ma questo la rende straordinaria per- ché le permette sempre di raggiungere i suoi obbiet- tivi. La sua passione più grande sono i cellulari e il computer e, anche se appare buona e … segue a pag.10 Cronaca & approfondimenti Rave party. Una serata acida pag. 2 di Isabella Cadorin e Elisa Dal Pan Il mercatino dei ragazzi pag. 2 di Céline Russo Universo giovani pag. 2 di Veronica Cavazzini USA: presidente afroamericano. Italia: classi separate di Enrico Tonin pag. 3 Una giornata particolare. A Belluno per i 60 anni della Costituzione pag. 3 a cura della classe 1D Spegnersi giorno dopo giorno. Viaggio nei drammi dell’anoressia pag. 4 di Mikela Llupo Stile EMO. Che cos’è il vero “Emo”? pag. 5 di Loide Di Pisa Sport Libellule in uno specchio d’acqua gelata di Elisa Dal Pan pag. 6 Corsa campestre a cura della Redazione pag. 6 Libri Nina: la serie di Moony Witcher pag. 7 di Céline Russo Ascolta il mio cuore di Céline Russo pag. 7 Cinema Il diavolo veste Prada di Ada Dibra pag. 8 Musica Avril Lavigne. La regina del rock! pag. 9 di Elisa Dal Pan Tokio Hotel. Il fenomeno del momento di Melissa Cossalter pag. 9 Concerto dei Finley!!! pag. 10 di Loide Di Pisa Cinema Bizzarre. Uragano tedesco in arrivo di Melissa Cossalter pag. 11 Spazio Giochi di Daniele & Bogdan pag. 13 Laboratori Pittura a olio su tela pag. 12 SOMMARIO

Transcript of Anno IL PICCHIO - I.C."Rodari"-Santa Giustina...Avril Lavigne. La regina del rock! pag. 9 di Elisa...

  • Novità del Picchio! Il Picchio è giunto gloriosamen-te al suo ottavo anno di vita e si presenta con grandi novità. Avrete già notato, e speriamo vi piaccia, la nuova veste tipo-g r a f i c a , d i n a m i c a e “giornalistica”. Si rinnova poi la redazione con l’arrivo di molti nuovi “giornalisti in erba” pieni di entusiasmo e di idee. In ulti-

    mo cambiano i do-centi responsabili del progetto. Ai mitici Navarra e Petronelli, cui va il nostro saluto e rin-graziamento per i tanti anni dedicati al giornale, sono subentrati Masini e Vello, nuovi acquisti per il Rodari.

    Staffetta Deon-Curti alla guida del “Rodari”

    Periodico dell’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” di Santa Giustina (BL) — Anno VIII – Num. 33 – dicembre 2008

    IL PICCHIO

    [email protected] La Redazione: Ada Dibra (direttrice), Loide Di Pisa, Melissa Cossalter, Isabella Cadorin, Elisa Dal Pan

    (Vicedirettrice), Daniele Perot, Bogdan Labovka, Mikela Llupo, Céline Russo

    Docenti responsabili: Matteo Masini & Michele Vello

    Caro Valter, grazie per gli anni passati insieme. Siamo stati molto felici che sia stato con noi, anche perché Lei ci ha dimostrato di essere un Presi-de come tutti vorremmo. Lei è stato molto gentile e buono con noi ed anche attento ai bisogni della scuola ed è proprio per questo che La stimiamo molto. La ringraziamo ancora e … arrivederci! Con affetto dai ragazzi dell’I.C. “Gianni Rodari” Caro Giancarlo, siamo contenti di avere Lei come nuovo Preside. Speriamo che si trovi bene nella nostra scuola. Le auguriamo di stare qua a lungo e di realizzare tanti progetti divertenti e interessanti per noi gio-vani.

    La nuova redazione ADA DIBRA

    Come prima cosa vorrei presentarvi la nuova reda-zione del Picchio. Premetto che siamo una redazione molto unita e siamo un vul-cano di idee. C’è da dire però che non ci siamo solo noi: infatti altri ragazzi della scuola contribuiscono con i loro articoli ad arric-chire il giornale, perché il nostro pensiero è che questo è il giornale della scuola al quale tutti possono collabo-rare scrivendo nuovi artico-li. Mi chiamo Ada Dibra, sono

    la direttrice, ho 14 anni e frequento la classe 3°B. Ho partecipato al Picchio anche l’anno scorso. La passione di scrivere è nata realizzando testi ispirati alle letture fatte a scuola, e la voglia di scri-vere è cresciuta sempre di più fino a farmi arrivare qui. Scrivere però è solo una delle mie passioni; adoro anche ballare: moderno, hip hop, classi-ca, jazz, ecc... basta che sia danza! Loide ha 13 anni ed è una mia compa-gna di classe. È la prima volta che fa parte di una

    redazione e la sua pas-sione più grande è la musica, infatti ama canta-re e suonare il pianoforte; le piace molto leggere e ama il computer più di ogni altra cosa. Mikela frequenta la 2°B. E’ molto testarda, ma questo la rende straordinaria per-ché le permette sempre di raggiungere i suoi obbiet-tivi. La sua passione più grande sono i cellulari e il computer e, anche se appare buona e … segue a pag.10

    Cronaca & approfondimenti Rave party. Una serata acida pag. 2 di Isabella Cadorin e Elisa Dal Pan

    Il mercatino dei ragazzi pag. 2 di Céline Russo

    Universo giovani pag. 2 di Veronica Cavazzini

    USA: presidente afroamericano. Italia: classi separate di Enrico Tonin pag. 3

    Una giornata particolare. A Belluno per i 60 anni della Costituzione pag. 3 a cura della classe 1D

    Spegnersi giorno dopo giorno. Viaggio nei drammi dell’anoressia pag. 4 di Mikela Llupo

    Stile EMO. Che cos’è il vero “Emo”? pag. 5 di Loide Di Pisa

    Sport Libellule in uno specchio d’acqua gelata di Elisa Dal Pan pag. 6 Corsa campestre a cura della Redazione pag. 6

    Libri Nina: la serie di Moony Witcher pag. 7 di Céline Russo

    Ascolta il mio cuore di Céline Russo pag. 7

    Cinema Il diavolo veste Prada di Ada Dibra pag. 8

    Musica Avril Lavigne. La regina del rock! pag. 9 di Elisa Dal Pan

    Tokio Hotel. Il fenomeno del momento di Melissa Cossalter pag. 9

    Concerto dei Finley!!! pag. 10 di Loide Di Pisa

    Cinema Bizzarre. Uragano tedesco in arrivo di Melissa Cossalter pag. 11

    Spazio Giochi di Daniele & Bogdan pag. 13

    Laboratori Pittura a olio su tela pag. 12

    SOMMARIO

  • Rave Party a Santa. Una serata acida

    Cronaca & Approfondimenti

    ELISA DAL PAN & ISABELLA CADORIN

    Sabato 6 ottobre ai ″Fant″, una località di Santa Giustina nel Bellunese, si è svolto un Rave Party. Tutto è partito da un invito su internet. All’ini-zio girava alcool e la musica era a tutto volume, ma verso tarda sera ha iniziato a gira-re anche droga. Tanti tipi di droga: cocaina, hashish, mari-juana e pastiglie di ecstasy. Però i genitori di una ragaz-za, avendo letto un sms sul suo cellulare, hanno denuncia-to il fatto alla polizia che in pochi minuti è arrivata sul posto. Mentre alcuni ragazzi cercavano di scappare nel bosco, le forze dell’ordine hanno circondato la zona, fermando e identificando un c e n t i n a i o d i p e r s o n e (questure.poliziadistato.it/Belluno/articolo-6-69-3220-1). E’ emerso che i ragazzi provenivano da tutto il Vene-to, ma dai nostri dintorni solo alcuni da Sedico e Santa. So-

    no state sequestrate sostanze stupefacenti ed il materiale per il confezionamento delle dosi. Noi speriamo che queste cose non accadano più, non solo per la pubblicità negati-va per il nostro paese, ma soprattutto perché chi fa uso di droghe, oltre ai danni psi-cologici e alla dipendenza, sarà probabilmente costretto a rubare, dapprima in casa e poi fuori. Inoltre, chi è tossico-dipendente può assumere atteggiamenti aggressivi e violenti e diventare un sog-getto pericoloso. Rovinerà i rapporti che fino a poco tem-po prima lo legavano a geni-tori, parenti e amici e in ulti-mo potrà anche andare in-contro alla morte. Pensiamo che i genitori di quella raga abbiano avuto ragione a leg-gere l’sms perché hanno sventato un pericoloso “technohouse party”, così lo avevano ribattezzato gli or-ganizzatori.

    CÉLINE RUSSO

    Il 4 e il 5 ottobre ha avuto luogo il mercatino dei ragazzi che si tiene ogni anno a Santa Giustina. Molti ragazzi hanno partecipato a questa attività, che si è tienuta nella via Ca-sa Bellata, accanto alla Piazza Mag-giore dove, invece, c’era il mercato degli adulti. Nel tendone, gli adole-scenti hanno mostrato i loro oggetti in vendita su alcune bancarelle. Hanno presentato dei puzzle Disney, fumetti di Topolino, carte Yu-Gi-Oh, Poké-mon, braccialetti, collanine, libri e numerosi altri articoli. Nella foto si intravede l’entusiasmo e la nutrita partecipazione dei visitatori. Quanti partecipanti ci saranno l’anno prossi-mo?

    Il Mercatino dei Ragazzi

    Universo giovani VERONICA CAVAZZINI

    Quello dei giovani è un universo particolare, strano, complicato e, come in tutti gli universi, ci sono dei pianeti che ruotano e dei satelliti che girano intorno; ci sono, cioè, giovani che trascina-no e giovani che si fanno trasci-nare. Deriviamo tutti dallo stesso “Big-bang” eppure, come i pia-neti siamo uno diverso dall’altro: per esempio Giove, pianeta e-stremamente importante, è di-verso da Plutone, piccolo e fred-do. Cosa determini questa diffe-renza è un mistero. Sembriamo tutti uguali, ci incontriamo all’asi-lo e frequentiamo le stesse scuo-

    le però, ad un certo punto, pren-diamo strade diverse: c’è chi prende la strada per la palestra e chi quella per la piazza. No-nostante la nostra diversità ci creiamo dei gruppi uniti dalle passioni: quella per lo sport, per il cinema, per il telefonino, il computer, per la play-station, per la televisione, per la musica, per i ragazzi, ma c’è anche chi fa gruppo perché non ha altro da fare. Ci sono quelli che pas-sano le giornate sui libri a stu-diare, quelli che li sfogliano e basta e quelli che non li aprono nemmeno. Come già detto, que-ste strade, ad un certo punto, si dividono: ci sono quelli che tor-

    nano alle sei, dopo essere stati ai Rave, e quelli che, alla stessa ora, si alzano per fare sport o volontariato. Il problema sta nel fatto che quelli che tornano in macchina o in moto ubriachi dai Rave possono sbandare, fare un incidente e uccidere qualcuno che sta partendo per andare a fare una gara di corsa o una partita di basket o pallavolo. Io so solo che i genitori danno col-pa alla scuola, la scuola agli amici ed è tutta una grande ca-tena. Vi siete mai chiesti quante vite si potrebbero salvare sco-prendo perché, ad un certo pun-to, prendiamo la strada sba-gliata?

    Pagina 2

  • USA: Presidente afroamericano, Italia: classi separate

    Una giornata particolare. A Belluno per i 60 anni della Costituzione

    ENRICO TONIN

    Mentre negli Stati Uniti d'Ameri-ca è stato eletto un presidente di colore, in Italia è stata pre-sentata una proposta di legge secondo la quale si vorrebbero creare classi diversificate per gli alunni extracomunitari che anco-ra non conoscono l’italiano. Pro-prio gli Stati Uniti d'America hanno vissuto nel loro recente passato una condizione di sepa-razione tra gruppi etnici, non solo nella scuola, ma anche nella vita di tutti i giorni. Fino agli an-ni '60, in molti stati degli U.S.A., i neri e gli indiani non potevano frequentare le scuole dei bian-chi, non potevano salire sui mez-

    zi pubblici dei bianchi o utilizza-re i loro stessi bagni pubblici e per loro certi lavori erano pre-clusi, ad esempio le cariche pub-bliche. Spero che questa situa-zione non si crei anche in Italia dove spesso, nei telegiornali, si sentono persone di potere espri-mersi sui problemi dell'immigra-zione ed alcune volte le loro pa-role mi turbano perché sono pie-ne di razzismo e xenofobia. Non vorrei che la proposta di classi diversificate venisse portata a-vanti per la “paura dello stra-niero” perché, secondo me, i ra-gazzi extracomunitari non si inte-grano meglio stando lontano da noi compagni italiani, anzi si sen-tirebbero diversi e con la sensa-zione d'aver meno diritti rispetto

    ai coetanei di lingua italiana. Certo questo è il mio parere di ragazzo di 12 anni, ma visto che dicono tutti che noi siamo il futuro del paese, spero proprio che nel futuro tutti i ragazzi convivano in pace e serenità con i loro coetanei extracomuni-tari, senza distinzione di razza, di lingua, di religione.

    A CURA DELLA CLASSE 1D

    Il professore Mereu ha organizza-to un’uscita a Belluno per sabato 8 novembre, meta il Teatro Comu-nale, per incontrare diverse auto-rità e sentire parlare della Costi-tuzione Italiana. In questa nostra uscita siamo stati accompagnati anche da un altro insegnante. Ve-nerdì ero un po’ eccitata perché era la mia prima gita con la nuo-va classe e anche perché avrei trascorso una piacevole mattinata in visita a Belluno. Ci siamo ritro-vati tutti verso le sette e mezzo nel cortile della scuola e poi sia-mo partiti per la stazione che non è molto distante. Saliti sul treno, che a quell’ora era quasi deserto, abbiamo preso posto e abbiamo cominciato a parlare del più e del meno. Arrivati a Belluno abbiamo cominciato il nostro giro per la città vecchia e il professore ci ha fatto subito notare lo spessore di 20-30 cm delle porte antiche. Ab-biamo percorso le strade molto strette e visto i vari edifici storici che avevano balconi e pareti de-cisamente rovinati, ma all’interno potevano avere accoglienti ap-partamenti. Poi abbiamo lasciato la città vecchia per andare in cen-

    tro. Durante il tragitto il profes-sore ci ha fatto vedere i palazzi che non mi ero mai soffermata a guardare ed è stato molto inte-ressante. Sabato era anche uno degli ultimi giorni in cui gli scul-tori, partecipanti alla Fiera di San Martino, lavoravano alle loro sculture. Ci siamo fermati ad osservarne alcune e abbia-mo chiesto all’artista di spiegar-ci cosa significavano. Ci siamo diretti verso le scale mobili per poter osservare la città dal basso: era molto bella. Risalite le scale mobili, ci siamo avviati verso il Comune e qualcuno, quando siamo passati davanti ad un panificio, ne ha approfit-tato per prendere una pizzetta: dopotutto eravamo affamati!!!! Arrivati in Comune abbiamo in-contrato il Presidente della Pro-vincia Sergio Reolon. Ci ha ac-colti con piacere e ci ha dato il libricino della COSTITUZIONE dopo aver risposto alle nostre domande. Qualcuno di noi gli ha chiesto come si diventa Presiden-te della Provincia e come si svol-ge la sua giornata lavorativa. Poi siamo finalmente andati in teatro e tra le autorità che han-

    no parlato mi ha colpito di più la presidente di un comitato di gio-vani. Parlava specialmente per i ragazzi delle superiori (noi era-vamo i più piccoli), ma mi è pia-ciuto lo stesso. Si è soffermata sul primo articolo della nostra Costi-tuzione: “l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Io non avrei mai immaginato che una frase così corta potesse avere un significato così grande. Diceva che l’Italia non segue al 100% il primo articolo: se l’Italia è fonda-ta sul lavoro perché i giovani non lo trovano? Il suo concetto base era che la Costituzione va cono-sciuta fin da piccoli. Gli altri di-scorsi mi hanno coinvolta meno perché si riferivano a fatti storici che non avevo studiato. Usciti, al-cuni di noi hanno appena fatto in tempo a prendersi una frittella e poi abbiamo camminato fino al piazzale della stazione delle cor-riere; se l’avessimo persa sareb-bero stati guai! Quest’uscita mi è piaciuta tanto perché oltre ad aver imparato cose nuove, mi so-no divertita molto con la mia nuo-va classe e poi … andare in gita è sempre divertente!

    Pagina 3

  • MIKELA LLUPO

    La moda è la cosa che più influenza gli adolescenti. E’ fondamentale per i ragazzi… ma soprattutto per le ra-gazze!!!!!!!!!!! La moda per noi ragaz-ze è importantissima. E’ il nostro pri-mo pensiero della mattina.. la nostra unica fissazione per tutto il giorno. Ma finché si parla di vestiti di trucco e di capelli, cose molto importanti, va bene.. a volte però si tende ad esa-gerare!!!!!!!!!!! Guardando le modelle fantastiche con un fisico perfetto, una pancia piatta, delle gambe da urlo… ti vie-ne un groppo in gola, il bruciore allo stomaco, vai davanti allo specchio, ti guardi e dopo qualche secondo urli: -Oddiooooooooooo!!!!!! Ma faccio proprio schifooooo!!!!!!!!- Magari in quel momento ti scappa pure qualche lacrimuccia per il pen-siero che, in confronto a quelle, tu sei un mostro. GIURI a te stessa che pur rischiando di morire di fame non mangerai più, o al massimo mange-rai una volta al giorno, e quella rara volta che mangi starai attenta a quello che metterai in bocca!!!!!!!! E da quel momento, secondo te, inizie-rà la strada che ti porterà ad avere un fisico da urlo, ad essere fantasti-ca, ad essere come quelle modelle che poco prima hai visto in tv, anzi addirittura a credere che potrai di-ventare meglio di loro.. e invece suc-cederà il contrario di quello che tu pensi: inizierai a mangiare al massi-mo una volta al giorno e poco a po-co il tuo stomaco si abituerà e conti-nuerai così fino a quando dirai che hai fatto un buon lavoro... ma poi per te non mangiare diventerà un’osses-sione, una vera e propria malattia. In quel momento, anche se vorrai rime-diare non potrai, perché avrai sem-pre paura di ingrassare di diventare ancora peggio di quello che sei... E questo è uno dei motivi per cui le ragazze entrano in anoressia e ri-schiano di passare la loro vita in una stanza d’ospedale o ancor peggio di

    finirla!!!!!!!!!! Un’altra cosa che ti fa entrare in a-noressia è l’opinione che gli altri han-no di te, magari ti giudicano troppo grassa con un fisico troppo brutto, forse hai anche un po’ di pancia. E tu invece di fregartene gli dai ra-gione, inizi a rifiutare il cibo, a di-ventare ossessiva su ogni cosa che mangi - naturalmente se mangi - guardarti e a non piacerti anche se sei carina... forse sei abbastanza magra e invece allo specchio ti vedi grassissima anzi, obesa!!!!!!!! Poi inizi a diventare aggressiva e ogni cosa che ti verrà detta, anche se si tratta di complimenti, ti sembrerà un’offesa; reagirai molto male, ma solo perchè avrai sempre paura di sapere quello che gli altri pensano di te. Questa paura dentro ci sarà per sempre, e tu per reagire inizierai ad esagerare ancora di più prendendo pure dei medicinali per farti dimagrire. Non ti renderai conto che facendo così la tua paura, la tua insicurezza invece di svanire si complicheranno sempre di più, perché tu ormai sei ossessio-nata dal pensiero che sei grassa, e continuerai… sarai debole, avrai paura di tutto, ti sentirai male fisica-mente e soprattutto mentalmente. Il rapporto con gli altri non sarà più come prima, tutti cercheranno di sal-varti, faranno il possibile, e la mag-gior parte delle volte tu rifiuterai e

    loro non sapranno più che fare, e molti di loro ti lasceranno. Il rapporto con i tuoi sarà ancora peggio di pri-ma, cercheranno di convincerti a mangiare, ma tu di sicuro rifiuterai, anche perché appena metterai qual-che cosa in bocca il tuo stomaco rifiu-terà!!!!!!!!!!!! E in quel momento per te non ci sarà più scampo,.. non ci sarà più scampo perché non avrai più al-ternative, il tuo stomaco rifiuterà il cibo, e quindi pur volendo mangiare non potrai, poi ti sentirai male con te stessa, non avrai più coraggio e le tue speranze svaniranno!!!!!!!!!!!! Se sei fortunata, in quel momento capirai che hai fatto la più grande stupidag-gine della tua vita, capirai quanto hai fatto soffrire gli altri per te, ca-pirai che invece di migliorare te stes-sa ti sei rovinata, capirai che eri più bella prima, quando eri un po’ più formosa, in quel momento ti renderai conto che alle persone per te più importanti tu piacevi come eri, e gli piacevi soprattutto per la tua simpa-tia, per la tua vivacità o per la tua timidezza, per la tua sincerità, per il tuo modo di prendere le cose, per il modo in cui affrontavi tutto quello che ti circondava, per come reagivi a ogni difficoltà, per come saltavi ogni ostacolo della tua vita, ma l’unico ostacolo che non riuscivi a superare eri proprio tu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Spegnersi giorno dopo giorno Viaggio nei drammi dell’anoressia

    Pagina 4

  • Che cos’è il vero “Emo”?

    ha una storia.. non so più cosa pensare.. bah..” Ho deciso di scrivere questo articolo so-prattutto per gli adolescenti e i ragazzi che, come me, possono essere influenzati dagli altri a farsi emo o addirittura cer-cano a tutti i costi di diventare come gli altri, cosa che odio ancora di più, perché bisogna essere se stessi e non scimmiotta-re qualcuno. Ho preso spunto da alcuni articoli che ho trovato sugli emo proprio perché molti non sanno veramente cosa sono gli emo. Non sono solo quelli che hanno i ciuffi da un lato, (perché anche io ce l’ho e di certo non per questo lo sono!!!) o che si vestono di nero o si truc-cano a più non posso, ma sono anche altro. I veri emo, quelli che seguono ve-ramente l'emo, sono quelli che, a parte il look e tutto il resto, si feriscono! Ma allo-ra datevi una svegliata! Se vi piace truc-carvi tanto, avere i capelli con ciuffi e vestirvi con colori scuri non c’è bisogno di dire che siete emo! I veri emo fanno cose da depressi, quando hanno una difficol-tà. Come risolvono i problemi? Ve l'ho detto! Facendosi del male! Perchè dove-te dire di essere emo solo per assomi-gliare agli altri? E poi non vi sentite an-che in colpa davanti a Dio perché per essere sempre più emo cominciate anche farvi del male? Io posso dire soltanto che non sarò mai condizionata da una persona per diven-tare qualcosa che già sono altri. Questa è la mia idea: non fatevi del male per-ché le vostre amiche dicono che è bello e che ti scarica, perché non è assolutamen-te vero.

    ze. Insomma una nuova specie di neo-romantico finto trascurato, con look a base di t-shirt vintage, jeans invecchiati e capelli spettinati. E le emo-girls come vestono? Le ragazze amano essere emo soprattutto per il modo in cui ci si veste e ci si trucca, per i capelli con ciuffi che coprono la faccia e per tutti gli accessori. Alcune ragazze seguono il vero stile emo, quello che non lascia risaltare le forme e devo dire che, in qualche caso, si capisce che siamo davanti a una ragazza solo grazie ai capelli che sono un po' più lunghi rispetto a quelli dei maschi perché, per il resto… Ci sono ragazze che, invece, seguono l’emo vestendosi come delle “bamboline” e cioè con gonnelline a scacchi con i leg-gings sotto e scarpe da ginnastica sem-pre di marca Vans o Converse o anche con pantaloni neri e stretti con maglietti-ne attillate di colori scuri o coloratissimi. La cosa più importante per le emo-girls sono i capelli e il trucco: matita e masca-ra devono riempire l’occhio sopra e sot-to. Si usano colori scuri tra cui il viola, il nero e il fucsia, anche i capelli devono essere neri (molte ragazze però preferi-scono farseli biondissimi e con meches fucsia o di altri colori) e con il solito ciuf-fo che copre il volto. Questo è un post, scovato su una community italiana, che commenta la moda dell’ «emo»: “Non continuate ad andare in giro a definirvi emo solo perché avete una maglietta … o un ciuffo spiac-cicato su un lato della fronte, perché po-treste offendere quelli che nell'Emo ci cre-dono veramente…” Io non voglio essere emo perché, come già detto, molti lo fanno solo per seguire la nuova moda che ha colpito gli adolescenti e poi an-che perché io sono me stessa e ognuno deve esserlo. Perchè do-vrei essere come le altre??? Le emo sono tutte uguali. Ognuno deve essere com’è. Per questo voglio segnalarvi la risposta che ha dato una ragazza a chi chie-deva come bisogna fare per essere emo: “aiuto, state diventan-do davvero tutte uguali.. mi fa una tristezza infinita.. COME FA A PIACERTI L'EMO SE NON SAI NEANCHE COME CI SI VE-STE?!?!? cavolo ragazze, sveglia!! vestitevi, portate i capelli e gli accessori come ne avete voglia... oltretutto l'emo non ha senso, non è come il punk (ad esempio) che

    Pagina 5

    LOIDE DI PISA

    La musica ha da sempre influenzato e determinato anche il modo di vestire dei suoi ascoltatori in modo significativo e spesso estremo. Ad ogni genere musicale è associato un tipo di abbigliamento e un colore predominante che riprendono e realizzano visivamente il messaggio con-tenuto nei testi e nella melodia delle canzoni. Se si dice gothic rock si pensa ad abiti neri, trucco pesante anche per i maschi, atmosfere depresse; se si dice hard rock si pensa ad abiti glam, capelli laccati e maschere; se si dice punk si pensa a creste colorate, borchie, anfibi e abiti strappati arricchiti di cerniere, spil-le, toppe. E’ proprio dal punk che nac-que verso la metà degli anni '80 il movi-mento emo. Fu coniato il termine emocore (abbreviazione di “emotional hardcore"), usato per descrivere altre scene musicali influenzate da quella di Washington. Il termine emo deriva dalla volontà della band di "emozionare" l'ascoltatore du-rante le proprie esibizioni. «Emo» sta per emo-zione, ma è anche la radice greca della parola «sangue». Ecco una piccola guida per capire lo stile degli emo-boy di oggi in Italia. Partiamo dalle caratteristiche fisiche. Il soggetto è nella maggior parte dei casi molto ma-gro, apparentemente denutrito. Caratte-ristica irrinunciabile sono i capelli rigoro-samente neri, anche se gli emo italiani aggiungono spesso qualche meches bion-da, corti da un lato e sulla nuca e lunghi dall’altro lato a formare un enorme ciuf-fo che cade sulla fronte a coprire circa metà viso. Per essere un vero emo-boy bisognerebbe truccarsi con matita nera e mascara, ma qui in Italia diversi non lo fanno e lasciano l’esclusiva ai compagni americani. Non si fanno mancare però il piercing al labbro, altri usano anche lo smalto nero nelle unghie. Per quanto riguarda l’abbigliamento ciò che non manca mai sono le scarpe da skate, prin-cipalmente di colori scuri abbinate a pantaloni stretti e rigorosamente portati a vita molto bassa. Ma dove gli emo-boys si sbizzarriscono è nella scelta di felpe e magliette che non possono essere prive di marca da skater (le più cono-sciute Volcom e Vans). Anche con gli ac-cessori ci si sbizzarrisce: cinture borchia-te, polsini a scacchi, cappellini con retina e tag e occhiali neri. Secondo uno studio dell'Università del Michigan, gli «emoboy» sarebbero ra-gazzi considerati gentili e fedeli, affida-bili e comprensivi, capaci di scrivere po-esie di cui le ragazze andrebbero paz-

  • dei non addetti ai lavori. Infatti, un re-cente sondaggio di Eurisko ha rivelato che il pattinaggio sul ghiaccio rappre-senta uno spettacolo molto gradito sia dal pubblico maschile che da quello fem-minile, tanto al Nord che al Sud dell’Ita-lia. Ad attrarre è soprattutto la dimen-sione spettacolare del pattinaggio arti-stico; in particolare vengono apprezzate le componenti acrobatiche della discipli-na che interessano più della competizio-ne e dei risultati delle gare. Questo non vuol dire però che non si tifi per gli atleti più famosi. A Milano, quest’anno, si sono esibiti gli atleti più conosciuti in campo internazionale, come l’attuale Campione Mondiale, il canadese Jeffrey Buttle, i francesi Isabelle Delobel e Olivier Scho-enfelder, Campioni Mondiali 2008 e la coppia tedesca Aljona Savchenko e Ro-bin Szolkowy, Campioni Europei e Mon-diali 2008. Si sono esibiti anche i nostri atleti migliori. Prima fra tutti Carolina Kostner, la Campionessa Europea del 2008, e Samuel Contesti, il Campione Italiano in carica. A rendere grandioso lo spettacolo ci hanno pensato le coreogra-fie delle Hot Shivers, la squadra di patti-naggio sincronizzato Campione d’Italia dal 1993 e tra le prime 10 al mondo. Le esibizioni sono state presentate da Ales-sandro De Leonardis, ex atleta azzurro di danza sul ghiaccio ed esperto del programma televisivo Notti sul Ghiaccio di Rai Uno.

    Libellule in uno specchio d’acqua gelata

    Sport

    ELISA DAL PAN Il pattinaggio è una passione, la mia pas-sione. Tutto è nato quando ho visto giova-ni ragazze che volteggiavano come libel-lule in uno specchio di acqua gelata. Ac-cadde per caso, in una giornata qualsiasi. Ero a casa da sola, e non sapendo che fare, avevo acceso la TV. Passavo rapi-damente da un canale all’altro. Non sem-brava esserci niente di interessante quan-do, ad un certo punto, mi sintonizzai su un canale e rimasi stupefatta nel vedere la straordinaria bravura di alcune ragazze delle quali non sapevo né il nome né il paese di provenienza. Questo spettacolo incredibile mi colpì tantissimo e così, in breve tempo, mi appassionai a questo sport e ora spero di riuscire a farvelo conoscere un po’ meglio. Per cominciare, ecco alcune news! L’11 ottobre scorso il Datch Forum di Milano è stato teatro di un grande evento di pattinaggio, la se-conda edizione dei GOLDEN SKATE A-WARDS, che ha visto protagoniste le stel-le di questa disciplina olimpionica che si sono distinte a livello mondiale durante l’ultima stagione agonistica. Le esibizioni sono state seguite da un gran numero di appassionati e, grazie alle riprese televi-sive, hanno raggiunto un pubblico più ampio che ha mostrato di apprezzare il pattinaggio, uno sport che, al di là degli aspetti tecnici e della competizione fra atleti, è sicuramente un’apprezzabile spettacolo, elegante, vivace e armonioso, capace di catturare l’attenzione anche

    A CURA DELLA REDAZIONE

    In autunno si sono svolte le gare di corsa campestre per i Campionati Studenteschi. Anche quest’anno gli

    Corsa campestre

    alunni dell’I.C. Rodari hanno otte-nuto brillanti risultati. Intervistiamo Veronica Cavazzini che ha vinto la fase provinciale ed il prof Dal Mas che ha preparato gli atleti Veronica, da quanto corri? Corro da 6 anni. Pensavi di ottenere questi risulta-ti? Non pensavo di arrivare prima per via di una caviglia gonfia. Cosa vorresti fare per il futuro? Vorrei arrivare alle Olimpiadi. Complimenti Veronica ed ora pas-siamo all’intervista al prof Dal Mas!!! Da quando ci sono le campestri? Da minimo 30 anni Quando inizieranno gli allena-

    menti e le gare di orienteering? Gli allenamenti il prima possibile e le gare ad aprile! Secondo lei andremo alle nazionali? Si, siamo quasi sempre andati! Mi sono piaciuti i risultati!!!

    Pagina 6

    Pratichi uno sport e vuoi farcelo conosce-

    re? Scriviciiiiiiiii!!!

  • Libri

    Nina: la serie di Moony Witcher

    CÈLINE RUSSO ERIKA

    Titolo: La bambina

    della sesta luna Autore:

    Moony Witcher Editore: Giunti

    Genere: Fantasy E’ la storia di una ra-gazza di 10 anni che si chiama Nina e ha una cosa in comune con suo nonno: una voglia a forma di fragola sulla mano, che diventa nera

    quando si avvicina un pericolo. La sua avventura co-mincia con la misteriosa morte del nonno. In seguito, Nina si trasferisce a Venezia per frequentare la scuo-la dove incontra nuovi amici: Dodo, Fiore, Roxy e Ce-sco. Ma presto nascono i pericoli perché l’antagonista, Karkon Ca’ D’oro, la vuole uccidere come ha fatto con suo nonno e così la protagonista scopre i poteri dell’-alchimia e dei quattro arcani: Acqua, Fuoco, Terra e Aria. Gli arcani sono delle macchine per inviare le idee dei bambini al pianeta Xorax. Una saga molto affascinante, divisa in quattro romanzi: “ La bambina della Sesta Luna” ; “Il mistero dell’ottava nota”; “Nina e la maledizione del serpente piumato” e “L’occhio d’Atlantide”. L’autrice utilizza un linguaggio chiaro, accattivante e diverse immagini. Lo consiglio a tutti quelli che adorano viaggiare con la fantasia nel ma-gico mondo dell’alchimia, e in particolare a coloro che amano l’avventura e la suspance. E non dimenti-cate che si deve anche decifrare il linguaggio di Xo-rax con un curioso segnalibro!

    Ascolta il mio cuore

    CÈLINE RUSSO ERIKA

    Titolo:

    Ascolta il mio cuore Autore: Bianca Pitzorno

    Editore: Mondadori Collana: Best sellers

    Genere: Fantasy Un nuovo libro scritto da Bianca Pitzorno arriva nelle librerie. E’ un libro che parla di com’era la vita dei nostri nonni. Nar-ra, infatti, l’avventu-ra di tre amiche: Eli-sa, timida studentes-

    sa modello; Prisca, coraggiosa stravagante scrit-trice; Rosalba, geniale e decisa, che cominciano un nuovo anno scolastico con una nuova maestra chia-mata Arpia Sforza. Arpia è l’esatto contrario di Sole, la loro precedente insegnante, che era bella e gentile mentre Sforza si veste in grigio, porta occhiali di ferro ed è antipatica e bugiarda. In classe ci sono molti cambiamenti e nuove regole severe. La vecchia classe della maestra Sole di-venta una prigione. Due nuove alunne povere e già bocciate devono subire le punizioni più brutali. Prisca non ne può più e di tanto in tanto scrive te-mi riguardanti vendetta, sfortuna e odio. Consiglio il libro a tutti perché è una storia avvincente, ricca di suspance e umorismo. Mostra i valori dell’amici-zia e ha una scrittura piacevolmente leggibile con poche parole difficili.

    Pagina 7

    Hai letto un libro straordinario?

    Fanne una breve recensione e noi la pubblicheremo

  • Cinema

    ADA DIBRA

    Titolo originale: The Devil Wears Pra-da Nazione: Usa Anno di produzione: 2006 Genere: commedia Durata: 109’ Regista: David Frankel Attore protagonista: Meryl Streep Il diavolo veste Prada è un film uscito il 13 ottobre 2006 il cui regista è David Frankel. Il film tratta la storia di una neo laureata, Andy Sachs (Anne Mattheway) che vorrebbe fare la giornalista. Così si ritrova a lavo-rare per una rivista di moda molto famosa, Runway. Tutte le ragazze lo leggono e tutte vorrebbero lavorarci e, soprattutto collaborare con il loro idolo, Miranda Priestley, la direttrice del giornale. Andy però si accorge presto che quello di Runway è un mondo fasullo, dove tutti devono ve-stire all'ultima moda e mostrarsi ob-bedienti e sottomessi alla direttrice. Ad Andy questo non piace e per questo fa fatica ad inserirsi: lei è una ragazza semplice, non si veste come i suoi colleghi e non si comporta come loro. Infatti quando Miranda Richardson, al loro primo incontro, la squadra dalla testa ai piedi mostran-do di non apprezzare molto il suo abbigliamento, lei non si angoscia, ma resta perfettamente a suo agio di fronte al "grande capo". Andy torna a casa sempre stanchissima perché fare l’assistente della direttrice signi-fica dover svolgere mille mansioni come andare a prenderle il caffé oppure preparare i compiti alle fi-glie gemelle di Miranda. Quando torna a casa alla sera, ad aspettarla c’è Nate, il suo ragazzo, e qualche volta i suoi amici Lily e Doug, che con

    Pagina 8

    immensa pazienza ascoltano le la-mentele di Andy e, con qualche bat-tuta, cercano di consolarla. A poco a poco, però, Andy si stanca sempre di più dell'atteggiamento di Miranda nei suoi confronti. La direttrice infatti non la ringrazia mai e non è mai contenta del duro lavoro di Andy, che si scoraggia sempre di più pen-sando di continuo a come farsi ap-prezzare. Mentre lavora al giornale, Andy conosce Nigel (Stanley Tucci). Tra i due si crea fin da subito un buon rapporto. Andy cerca conforto in Nigel, che però non la asseconda, ma le dice che lei è fortunata a la-vorare per Runway e che mille altre ragazze vorrebbero essere al suo posto. A questo punto Andy pensa che l’unica cosa che potrebbe fare è vestirsi meglio, come tutte le colle-ghe. Nigel è d’accordo e l’aiuta por-tandola in giro per i negozi delle firme più apprezzate e nei centri estetici. La decisione di Andy pare dare i suoi frutti. Quando torna al lavoro, infatti, le sue colleghe riman-gono meravigliate alla vista della "nuova Andy". Anche Miranda è molto contenta del nuovo look della sua collaboratrice. E' così soddisfatta che decide di portarla con sé a Pari-gi. La partenza improvvisa provoca però parecchie tensioni con Nate che decide di lasciarla. Così inizia nel

    peggiore dei modi quello che dove-va essere un bel, viaggio conquistato con tante fatiche. A Parigi, tra sfilate e incontri con gli stilisti, Andy si ren-de conto che l'ambiente in cui si tro-va non le appartiene e che i suoi veri amici sono ancora a New York che l’aspettano. Decide quindi di tornare da Andy e dagli altri per avere di nuovo il suo mondo e si li-cenzia da Runway. Miranda non la prende bene, ma per mostrarle la sua stima la aiuta a trovare lavoro come giornalista in un quotidiano. Andy finalmente riesce a coronare il suo sogno. Penso che questo film ci aiuti a capire che la moda non è solo un gioco in cui continuamente si creano vestiti, ma che per alcune persone tutto questo può diventare uno stile di vita e, a volte, quasi un’-ossessione. I giovani d’oggi vivono la moda in tutte le sue forme, sia in positivo che in negativo Una persona che, ad esempio, si cura e mostra interesse per come si presenta, può essere considerata intelligente e re-sponsabile, ma se esagera vivendo esclusivamente per la moda, di-sprezzando e umiliando chi non ha vestiti chic, mostra solo che non è in grado di controllarsi e di ragionare in modo giusto. Quello della moda, secondo me, è un mondo affascinan-te che dovrebbe essere preso in con-siderazione non solo come un insieme magico di vestiti e accessori, ma an-che come un luogo reale in cui alcune persone si impegnano a svolgere il loro lavoro al meglio, dandoci nuove ispirazioni per il nostro abbigliamen-to, cosa che a volte può essere dav-vero utile.

    Il diavolo veste prada

    Cinema, telefilm, cartoni a-nimati… mandaci i tuoi con-sigli per una serata davanti

    allo schermo!

  • Musica Avril Lavigne: la regina del rock!

    ELISA DAL PAN

    La regina del rock è tornata più in forma che mai con il nuovo album The best damn thing che contiene 12 canzoni. I brani sono tutti, co-me dice lei stessa, “volgarmente divertenti”. Vi consiglio di andare a vedere i suoi video su YouTube perché ne vale davvero la pena. Ai ragazzi piace Avril per il modo in cui canta, che è grintoso ed ef-ficace e permette di scatenarsi a ritmo di musica. Alcuni genitori dicono che non è musica ma è rumore…. ma si sa, i genitori vorrebbero sentire Mo-

    zart e Bach dalla mattina alla sera! Ci sono ragazzi che sono dei patiti di Avril (tipo la sottoscritta) e hanno la camera tappezzata di poster (anche a grandezza natu-rale!), disegnano teschi nero-

    Tokio Hotel: il fenomeno del momento MELISSA COSSALTER

    Quando mai si è vista una cosa del genere? Quando mai una band esordiente nel 2005, in Germania, composta esclusiva-mente da minorenni, che suonano divinamente chitarra, basso e bat-teria, che cantano malinconiche canzoni d’amore è stata catapul-tata al primo posto di tutte le classifiche d’Europa? In due anni hanno venduto circa 15 milioni di copie, 250 milioni di biglietti per i concerti e 250 mila dvd. Di chi stiamo parlando? Della band più fantastica al mondo… sono quat-tro ragazzi tedeschi che sono bra-vi, ma soprattutto bellissimi!!!! So-no i Tokio Hotel!! Loro hanno pub-blicato tre dvd, tre album, in te-desco e inglese e un altro album è in uscita per l’inizio del ’09. Io tro-vo che questa band sia fantastica. Molti genitori tedeschi a volte si dimostrano anche più scalmanati dei figli, mentre gli altri dicono frasi del tipo ”SPEGNI SUBITO QUELLA MUSICA!!ANZI NEANCHE MUSICA!SOLO FRACASSO!!!” op-

    pure: ”SPEGNI QUELLA LAGNA!!!” o anche “COME FAI AD ASCOL-TARE QUELLA COSA?!?!?!” Molti preferiscono musica classica, ma fortunatamente il mio “vecchio”ascolta Deep Purple, Li-gabue, Vasco Rossi… infatti cre-do di doverlo anche ringrazia-re,mi ha trasmesso alcune sensa-zioni, credo che è grazie a lui che sono andata avanti, quindi un po’ del merito è anche suo... Anche lui certe volte si lamenta, ma perché ho il volume un po’ troppo alto... Probabilmente anche loro da gio-vani erano come noi… solo che paragonare i concerti anni ’60 a quelli di adesso… beh… meglio non parlarne!!! Se prendete ad esempio me... io sono una fan strasfegatata!!! Sembra incredibi-le ma faccio di tutto... li ascolto ogni giorno… sono la mia passio-ne!!! Si è vero ascolto anche altra musica però… loro li sento ogni giorno… ormai non posso più far-ne a meno!! Li ho sentiti una volta con Monsoon… e adesso ho tutti i loro cd, dvd, magliette, zaini, col-lane, astucci, quaderni, block no-

    tes... Mi hanno aiutato molto le loro canzoni. I temi sono molto simili a quelli che sto vivendo in questo periodo: la solitudine, es-sere prigionieri, la voglia di liber-tà… E credo che questo non acca-da solo a me. Non so cos’è che li renda tanto speciali. Con gli altri gruppi non ho mai provato sensa-zioni di questo tipo. Il loro stile è completamente rock, le canzoni scritte in modo che tutti le possono capire, insomma sono pura poe-sia. Anche loro hanno avuto molti problemi come tanti altri ragazzi, e così riescono a trasmettere me-glio le loro emozioni. Correte ad ascoltarli!!

    Pagina 9

    fucsia da tutte le parti, si vestono come lei, si tatuano il “Cuore di Avril” e ascoltano musica a volu-me altissimo, insomma, dei raga che hanno il rock nel sangue, pronti a diventare rockettari alla prima, stupenda occasione. Credo di poter dire che Avril è praticamente la più amata (forse a pari merito con i Tokio Hotel, una band dark) dai ragazzi e dalle ragazze di oggi. Andate a vedere il sito di Avril (www.avril-paradise.com) perché potrete trovare le notizie più ac-cattivanti sulla nostra eroina e tutti i gossip che la riguardano.

  • … segue dalla prima pagina

    tranquilla, quando serve, sa scatenarsi e far diverti-re. Isabella frequenta la 3°C, è una ragazza che sembra che se la tiri, ma quando la conosci scopri che è la persona più di-vertente e pazza che ci sia. È appassionata di look, ascolta musica house, però le piace anche lo stile emo e scrivere per il Picchio. Melissa frequenta la 2°B , ama la musica emo, suona la chitarra e

    adora cantare; le sue più grandi ambizioni sono formare una band e gio-care a pallavolo e a cal-cio. Parla tante lingue tra le quali il tedesco, il filip-pino, l’inglese e un po’ di spagnolo. Céline frequen-ta la 2°A, ama leggere libri fantasy e fare ritratti. È timida, impaziente e altruista e le piacciono molto gli animali. Le piace scrivere per il Picchio e come Melissa parla molte lingue. Daniele frequenta

    la 1°D, ama molto legge-re. È appassionato di a-natomia e fisica, gli piac-ciono il computer e la tec-nologia in generale. Si diverte ad elaborare gio-chi ed enigmi per il gior-nale. Assieme a Bogdan è l’unico maschietto della redazione, per questo gli facciamo un sacco di di-spetti. Elisa è la vicediret-trice, ed è anche quella che caratterialmente mi assomiglia di più. Fre-quenta la 1°D è una pati-

    LOIDE DI PISA

    Era una sera di maggio. Stavo al computer ed ecco arrivare una mail di mio cugino che dice guarda qua! e link di un sito. Ci clicco sopra, entro nel sito e sotto la scritta EVENTI “CUORE ANTICO” CAM-POFELICE DI ROCCELLA trovo un calendario con le date delle esibizioni di diversi cantanti e gruppi. Guardo solo i primi e ve-do scritto George Benson, Ron, Le Vibrazioni. Allora rispondo a mio cugino Che bello viene Jovanotti! e lui Sì, ma guarda ancora sot-to ... ad agosto. Cerco ancora e mi fermo al 4 agosto… Il cuore batte a mille… Resto a bocca aperta, poi dopo essermi ripresa, mi viene quasi da urlare… Mamma miaaaa non ci posso crederee!!! I Finley a Campofeliceeee!!! Dopo essermi calmata cerco di capire quanto costa il biglietto e con mia sorpresa trovo scritto che il concerto è GRATIS!!! Non solo non vedevo l’ora di andare in Sicilia, ma anche che arrivasse il 4 agosto! Nel mese e mezzo che ho dovuto attendere prima di partire, ho detto

    a tutti che andavo a ve-dere i Finley. Ho anche ripassato le loro canzoni (consiglio a tutti di farlo per non per non trovarsi poi ad essere il solo che non sa che cosa cantare durante un loro concerto). Finalmente il 19 luglio partiamo per la mia ama-ta terra: la Siciliaaaa! Un’estate fantastica, come tutte d'altronde: la Sicilia è la Sicilia! Arriva il 3 agosto, ero troppo felice. Ricordavo a tutti che l’in-domani c’erano i Finley!!! La sera vado alle “Salinelle”, una discoteca all’aperto affacciata sul mare, un posto bellissimo (se siete nelle vicinanze passateci una serata), mi ero seduta mentre tutti gli altri ballavano e pensavo, pensavo, ripassavo i testi e mi immaginavo insieme ai Finley (magari!). Ritor-nata a casa vado a letto. Penso di essermi addor-mentata con un sorrisone sulle labbra. Al mattino mi alzo pronta per urlare: -STASERA VADO AL CON-CERTO DEI FINLEEEY!!!!- Di mattina al mare, super elettrizzata; il pomeriggio ancora di piùùùù!!! Fino alle 16:00 ad ascoltare musica con mio cugino e

    ripassare le canzoni dei Finley. Mia sorella non mi sopportava più XD Alla fine mi alzo e dico: -Basta! Io vado a farmi la doccia! - Dopo essermi vestita, truccata e sistema-ta i capelli, non mi resta che aspettare che passino gli altri a prenderci. Alle 18:00 ecco che suonano. Esco e mi avvio verso una delle due macchine che sono arrivate. Salgo e ... si parte! Chi non è in mac-china ci segue in motorino. Mio cugino mette un misto di Finley, Blink 182 e Sum 41. Arrivati a Campofelice andiamo subito in piazza a vedere il palco. C’erano già parecchie persone. Io avrei voluto rimanere là, ma gli altri non erano d'accordo. Così andiamo a fare un giro e poi, dopo una bella passeggiata

    ritorniamo; la piazza è gia bella affollata. Decidiamo di prendere il posto. Nel giro di mezz’ora si riempie da tutte le parti! Migliaia di persone, tutte in piedi e appiccicate, ma che importa? Questo e di più per i Finleeey!!! Alle 2-2:00 finalmente, si spengono le luci e già urlo come una matta insieme a tutti gli altri, poi una voce fuoricampo ini-zia a farci sognare… Ecco-liiii!!! Entrano Ka, Dani e Ste e a ogni loro minimo gesto ur-liamo come matti!!! Quelli accanto a me non mi soppor-tavano più…Ma nei concerti si urla o no? Poi arriva Pedro e entra con i1 megafono!!! Il concerto si apre con “Veleno”… FANTASTICO!!! Dopo diverse canzoni si fer-mano e, dopo che gli altri sono usciti, sul palco rimango-no solo Pedro e Ka…Che bello…Hanno fatto alcune

    Concerto dei Finley!!!

    Pagina 10

    ta di Avril Lavigne, le piace cantare, vestirsi alla moda, leggere e soprattutto patti-nare. Da poche settimane è arrivato dall’Ukraina Bo-gdan, che aiuta Daniele a preparare la pagina dei giochi. Frequenta la 1°D e ama la musica e suonare il saxofono. Speriamo che stare nella redazione lo aiuti a imparare veloce-mente l’italiano in modo che anche lui riesca a scrivere articoli per il giornale!

  • Cinema Bizzarre: un uragano tedesco in arrivo!

    MELISSA COSSALTER

    I Cinema Bizzarre sono in 5: il cantante Strify, Luminor, la se-conda voce e tastiere, Kiro il bassista , Yu il chitarrista e Shin il batterista. Questi 5 ragazzi sono tutti nati in Germania e si sono conosciuti grazie ad Internet. Agli inizi del 2007 hanno pubblicato il loro primo singolo intitolato Love songs they kill me. Qualche settimana dopo è uscito il nuovo singolo “Forever or never”. Que-st’ultimo ha avuto un enorme suc-cesso e non solo in Germania. Infatti, hanno scalato anche le classifiche italiane arrivando al settimo posto, dove sono rimasti per parecchi mesi. Successiva-mente è uscito il loro primo al-

    Pagina 11 canzoni solo con l’accom-pagnamento della chitar-ra suonata da Ka… Bellis-simo davvero!!! Dopo so-no ritornati Ste e Dani e hanno suonato altre can-zoni. Finalmente arriva “Ricordi”!!! Ho detto a mio cugino di fare un sacco di foto a Ka mentre suonava il pianoforte e, anche a-desso, ogni volta che le rivedo, sento ancora gli stessi brividi di quel gior-no. Quelli che avevo avuto quando, dopo lunghe ore di attesa, le luci si erano spente. Tantissime volte mi immagino mentre, su un palco, canto con loro. Non mi piacerebbe farlo per-ché sono belli o per tutte le cose che pensano le ragazze, ma solo perché io vivo di musica… Per me è tutto…Non riesco a stare neanche un giorno senza ascoltare una can-zone che piace a me. Pro-prio non resisto!!! Tornan-do al concerto, una cosa che mi è piaciuta proprio è stato l’assolo di Dani

    alla batteria…Wow…Che bravooo!!! Poi hanno cantato anche una canzo-ne dei Blues Brothers (“Everybody need some-body”) e per farlo hanno indossato cappelli neri, gilet e occhiali scuri. Che belliiii!!! Ad un certo punto hanno abbassato le luci e abbiamo iniziato a canta-re POPOPOPO!!! Che di-vertente!! Io facevo pau-ra… Avevo i capelli lisci quando sono entrata in mezzo alla fol la…Appena sono uscita ce li avevo come una pazza!!! Mi ero pentita di aver messo i jeans (non mette-teli mai quando andate ad un concerto, special-mente d'estate). Che caa-aldo!!! Tutti sudati, appic-cicati a saltare e urlare come matti! Appena arri-vava un filo di vento, tutti a godercelo, anche se per pochi istanti… Ma come già detto: ne valeva pro-prio la pena! Poi tutti a cantare la penultima can-zone, “Sole di settembre”.

    Che bello cantarla con i tuoi amici accanto!!! E poi l'ultima è arrivata, anche se io avrei voluto che la serata non finisse mai, “Fumo e cenere”…Bellissima…Troppo bra-viii!!! Veramente!!! Devo dire che Pedro è stato stupendo. Non ha stonato neanche un po’! Ha solo sbagliato una strofa inver-tendo 2 parole, ma penso che ce ne siamo accorti solo io e mio cugino XD Pedro comincia a salutarci dicendo parole carinissime e noi giù a urlare! Ka stappa una bottiglia di spumante e innaffia la folla. Dopo arriva il sinda-co che saluta tutti e conse-gna il “Cuore antico”ai Finley…Anche il sindaco è stato fantastico perché ad ospitare tutte quelle per-sone in una sola piazza ce ne voleva di coraggio! GRAZIE SINDACOOOO!!!! Ritornati a casa, mi accor-go che non ho più voce: la gola mi faceva un male cane! Tutti mi chiedono

    com’era andata, visto che li avevo tormentati per un sacco di giorni o, come i miei genitori e le mie so-relle, addirittura per mesi. A dire la verità io continuo a tormentare tutti ancora adesso perché dico sem-pre: - Sai, quest'estate sono andata al concerto dei Finleyy!!!!- e inzio a raccontare tutto, con la stessa gioiosità di sem-pre…Che ci posso fare? Non vedo l’ora che arrivi l’estate 2009 così vedia-mo un po’ che concerti ci saranno… e se chi deve organizzare non ha idee, ci sono sempre io disposta a proporre gruppi o can-tanti che mi piacciono un sacco, come gli Studio 3…Woooow!!! Magari loro a Campofelicee! E' stata un’esperienza indimentica-bile che terrò per sempre nel mio cuore.

    bum intitolato Final Attraction che è subito entrato ai primi posti nelle classifiche di Germania e Austria. I Cinema Bizzarre nelle loro canzoni parlano di amicizia, di solitudine, di voglia di libertà, trattano cioè temi molto simili a quelli dei Tokio Hotel, dei quali

    sembrano decisi a seguire le or-me. Anche in Italia stanno riscuo-tendo un fantastico successo: il concerto che hanno tenuto al Datch Forum di Assago a Milano ha visto il tutto esaurito! Correte a comprare il loro cd!

    Suoni, canti o semplicemente ascolti musica? Cosa aspetti a raccontarcelo?!?!

  • Laboratori Pagina 12

    “Capitanata dal Professore Gel-somino, la classe sforna idee e quadri interessanti ed artistici al tempo stesso… ...I materiali fon-damentali sono i colori ad olio, la tela e l’originalità che ognuno sa applicare!” MATTEO CASAGRANDE

    ELISABETTA DE CIAN

    Il laboratorio di pittura ad olio su tela è uno dei più divertenti e rilassanti: si raccontano le proprie av-venture ai vicini di banco, si ride, si scherza… E intanto si dipinge. La consegna iniziale del prof. Gelsomino è questa: scegliere un sog-getto a piacere o ispirarsi a quelli di autori famosi e proporre l’idea all’inse-gnante che valuta se è fat-tibile o meno. La tecnica è ovviamente quella della pittura da olio su tela, per la quale servono: i colori ad olio su tela, una tavoloz-za, alcuni fogli di giornale per non sporcare i banchi, pennelli e carta per asciu-garli, acqua ragia e maga-ri una maglietta vecchia per non sporcarsi i vestiti. Oltre a questo serve però un po’ di pazienza e buona volontà, nessuno è nato pit-tore! Attualmente una buo-na parte degli alunni ha

    “penso che questo laboratorio sia fantastico e sono molto con-tento di averlo scelto!” SIMONE FRACCARO

    “Il laboratorio di pittura ad olio su tela è una vera manna per tutti coloro che vogliono vivere questa tecnica di pittura connu-biando l’aspetto creativo e quel-lo pratico!” Anonimo

    Pittura ad olio su tela scelto paesaggi di monta-gna e marini, qualcun altro ha preferito forme geome-triche o forme geometriche abbinate ad elementi natu-rali di tipo orientale. Il van-taggio di questa tecnica consiste nel poter modifica-re il lavoro precedente sen-za grossi problemi, ma i tempi di asciugatura sono abbastanza lunghi. Il clima in classe è general-mente buono, ma variabile: in alcuni momenti è come essere a teatro… c’è chi recita la parte drammatica di fronte all’acqua ragia, c’è chi fa il curiosone e pas-seggia per i banchi guar-dando e commentando il lavoro altrui, chi fa la parte delle comari che raccontano i pettegolezzi di tutta la scuola e c’è anche chi si e-sercita nei monologhi: parla da solo facendosi domande e dandosi le risposte. Tutto questo senza pagare il bi-glietto!!!

    Dicono i giovani artisti:

  • Spazio giochi

    CRUCIVERBA Completa lo schema e nella colonna centrale comparirà il nome di un animale

    1 2 3 4 5 6

    7

    DEFINIZIONI 1. Voce del verbo incendiare, 1^ p. sing. 2. Va nel mare e può essere da trasporto 3. Si taglia per “fare legna” 4. Nasce dalla crisalide 5. Si usa per aprire la porta 6. C’è quello da caccia e quello da guardia 7. E’ l’unico mammifero che depone le uova

    LA CIFRA MANCANTE (Andrea e Giada)

    Per aprire il cofanetto segreto, Luca deve inserire, al posto delle caselle vuote, una cifra (la stessa nelle due caselle) in modo che l’operazione indi-cata sia esatta. Se non scrive la cifra corretta al primo tentativo, il cofanetto va in frantumi auto-maticamente. Quale cifra deve scrivere Luca per aprirlo?

    8 9 + 6 = 9 4 6

    PINOCCHIO IN FRANCIA (Andrea e Giada) In Francia – non so se lo sapete – i voti si danno in ventesimi. Leggete questo dialogo tra Pinocchio e suo padre, a proposito dei suoi risultati scolastici, ma at-tenzione: Pinocchio ha preso la pessima abitudine di non dire mai la verità! Geppetto: Hai preso più di 12 nella verifica di mate-matica? Pinocchio: No, papà. G.: Allora hai ovviamente preso meno di 14? P.: No, papà. G.: Non capisco. Ma il tuo voto è un numero pari? P.: Sì, papà. Che voto ha preso Pinocchio?

    ANIMA BAGNO BARRA BOTTE CANDELA DALIA DRAGO FATTORE FERMO

    FESTA GIACOMO MOSTO PERDONO POSTA SEDE SERVO TARLO VERGA

    G I A C O M O M O T

    S C S A P C O G A A

    B E A E E M A S A R

    R T D N R R O F T L

    V T Q E D V U E S O

    E O F A O E O S O N

    R B L I N Z L T P G

    G I E R O T T A F A

    A A N I M A R R A B

    DIAGRAMMA

    Trova le parole nello schema Possono essere in orizzontale, verticale e diagonale

    Pagina 13

    Carissimi lettori, quest’anno il Picchio vi allieterà con giochi divertenti per sviluppare le capacità logiche. In questo numero ve ne presentiamo alcuni ideati dal “Club dei Pitagorici” e altri inventati da noi. Le soluzioni sul prossimo numero.

    A cura di Daniele & Bogdan