Numero 10 – Anno 2016

2016 Anno

Giubilare

• Incomincia il mese di ottobre che la nostratradizione dedica alla Madonna del rosario ealle missioni, due realtà importanti per unavita cristiana sia personale che comunitaria.• Innanzitutto ottobre è il mese del santorosario: una devozione alla Madonna che nondeve mancare nella nostra vita e nelle nostrefamiglie. E’ lei la Regina delle vittorie che ciaccompagna nella nostra vita sia neimomenti belli che nei momenti della prova.Insegniamo anche ai nostri ragazzi a direqualche “Ave Maria” durante la giornata. Ainostri anziani consiglio la recita del santorosario su Sat2000 alle ore 18.00 (in replicaalle ore 20.00) dalla grotta di Lourdes.• Ottobre è anche il mese delle missioni: unarealtà che non mi sembra molto sentita nellanostra Comunità. Dobbiamo dare vita a unGruppo Missionario Comunitario che siaveramente animatore dello spiritomissionario nelle nostre parrocchie. Lachiesa, ci ha detto il Concilio Vaticano II°, o èmissionaria o non è la chiesa di Cristo.L’arrivo di Suor Federica non ha scaldatomolto i cuori.• Abbiamo celebrato con gioia i vari centenaridella chiesa di s. Agata a Caleppio: bellecelebrazioni, ben preparate e vissute. Ungrazie di cuore a tutti coloro che si sono datida fare a preparare. Per tutto il mese diottobre si celebrerà una santa messa ilmartedì alle ore 20.30 nella chiesa di s.Agata.• Ottobre è anche la celebrazione delle festepatronali di Premenugo e di Caleppio. Mipiacerebbe vedere una buona partecipazioneanche dei fedeli delle altre parrocchie. In unacomunità la festa degli altri è anche la miafesta. Cosa che ancora non succede, perchèciascuno fa la sua festa. Su questa stradadobbiamo ancora camminare, superando icampanilismi sterili e le chiusure che nonhanno senso cristiano.• Ottobre è anche l’inizio della catechesi atutti i livelli. E’ un grande sforzo da partedella Comunità, per cercare di arrivare a dare

questo servizio a tutte le età. La catechesinon è solo per i bambini, ma soprattutto pergli adulti! Sono loro che ne hanno piùbisogno! Ma questo non è avvertito, eppure ,come diceva s. Girolamo, l’ignoranza delleSacre Scritture è ignoranza di Gesù Cristo!Non si va a catechismo solo per fare la primacomunione e la Cresima e poi si pianta lìtutto. Purtroppo nell’età in cui i ragazzi siaffacciano alla preadolescenza e hanno piùbisogno di Gesù, tanti genitori sipreoccupano più dello sport e deldivertimento che della vita spirituale dei lorofigli. Ci pensino.• Per quanto riguarda la catechesi diiniziazione cristiana si inizia il primo ottobre; ipre-ado e degli ado saranno avvisati anchecol cellulare, così pure anche i giovani. Per gliadulti la Scuola del Vangelo ci sarà almercoledì sera a Settala (e al giovedìpomeriggio); il giovedì a Premenugo; ilvenerdì a Caleppio (e al mercoledì mattina).Ce n’è per tutti.• Stiamo preparando una équipe per lapreparazione delle famiglie al Battesimo deiloro bambini nelle loro case. Saranno dueincontri che le catechiste faranno ai genitori(sarebbe bello anche ai padrini e allemadrine) per renderli consapevoli di che cosavuol dire fare un Battesimo, secondol’insegnamento della Chiesa. Cerco altrepersone che si uniscano a questo gruppetto.Mi contattino, senza paura di non esserecapaci o di avere vergogna. E ai genitori deibattezzandi dico di ricevere con gioia eaffabilità le catechiste in casa loro.• Poi faremo anche una équipe post-battesimale per il richiamo del Battesimoricevuto e per la preparazione alla catechesidi iniziazione cristiana, che inizia in secondaelementare.

Che la Vergine santissima e i nostri Santipatroni ci accompagnino sulla via del bene.

donGil

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MadonnaDel

Rosario

Voci - Numero 10 - Anno 2016

La ripresa della CatechesiCon la Festa di Apertura degli Oratoriin tutta la diocesi il 25 settembrepossiamo proprio dire che il nuovoanno pastorale è iniziato! Così anchel’esperienza della catechesi puòincominciare o riprendere il propriopercorso.La catechesi è un momentofondamentale per la formazione diuna coscienza credente che possaincontrare ed entrare in relazionecon Gesù, persona e Dio vivo e veroche accompagna la nostra vita e lanostra storia.Allora ecco che la Chiesa ha a cuorela cura dei Suoi figli trasmettendo etramandando chi è Gesù e cosa hadetto e ha fatto. Sì, la Rivelazione diDio sta proprio e in primo luogo nellapersona di Gesù, nella Sua Parolasalvifica e nei Suoi gesti ricchi dimisericordia e amore.I percorsi di formazione e catechesidella Comunità si articolano in cinquegrandi fasce: il percorsoprebattesimale e postbattesimale da0 a 6 anni per le famiglie cheaccolgono il grande dono della vita inmezzo a loro, l’iniziazione cristianaper i bambini dalla II alla V

elementare dove ricevere i grandisacramenti di Confessione,Eucarestia e Cresima, il percorso postCresima per le medie inferiori e gliadolescenti, dove le nozioni appresenel ciclo precedente si articolano conla realtà di ogni giorno divenendocriterio di discernimento perorientare cristianamente la nostravita. Infine la catechesi proposta aigiovani dove ci si interpella sullescelte vocazionali e definitive e lacatechesi nella forma della Scuoladella Parola per famiglie e adulti,perché la fede possa essere unacomponente importante esignificativa del nostro vivere, suscitiin noi delle domande e offra dellerisposte.Crediamo profondamente che laCatechesi sia un momento da nondisattendere per potersi lasciareaffascinare da Gesù e così aprire unarelazione vera, amicale, profonda.Con il Signore la nostra vita interaassume un senso e una significatoche si apre all’Eterno, il nostroesistere si ritrova in un percorso diritorno al Padre e la quotidianitàrintraccia nell’ordinarietà del vivere,

la straordinarietà di ogni istanteaccolto come dono, possibilità,opportunità da cogliere.Certo oggi nella frenesia delle vita diciascuno sembra esserci sempremeno tempo e possibilità dipartecipare alla catechesi… a volteviene vissuta come obbligo quasiscolastico. FidateVi, che non è così!Vi incoraggiamo a superare fatiche,pigrizie, pensieri negativi per coglierequesta che riteniamo possa essereveramente una bella e validaopportunità!Ecco allora che riprendiamo conslancio la proposta della catechesiinvitando tutti, di ogni età, a mettersiin gioco per non perdere lapossibilità di conoscere, amare eimitare l’unico Maestro, Gesù, coluiche è Salvezza, colui che è Verità,colui che… ha cambiato il mondo!Come dissero i grandi papi, SanGiovanni Paolo II e l’Emeritopontefice Benedetto XVI, “Nonabbiate paura! Aprite la porta aCristo! Cristo non toglie nulla, donatutto!”

Don Andrea

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Resoconto da Andreba

Carissimi amici e benefattori diCaleppio, Settala e Premenugo,

vi spero tutti bene e ormai impegnatidopo la pausa delle vacanze estive.Non ho parole per esprimere il mioringraziamento per la generosità concui avete risposto alla mia domandadi aiuto per rifare il tetto deldispensario di Andreba. Aveteraccolto più del necessario e i soldi

avanzati li ho già usati per iniziare ilavori della costruzione di un muro dicinta della scuola di Ambatosoratrache fino ad ora era fatto con canne dipapiro e facilmente veniva rotto, percui nel cortile della scuola potevanoentrare tutti gli animali dai pulciniagli zebù.Qui la situazione politica/economicaè sempre la stessa, se nonpeggiorata. Abbiamo sentito delforte terremoto che ha colpitorecentemente l’Italia centrale:abbiamo pregato per tutte lepersone che ne hanno subito leconseguenze.Auguro a tutti una buona ripresa delnuovo anno sociale. GRAZIE ancoradi tutto, è un grazie che si trasformain preghiera secondo le necessità

spirituali e materiali di ciascuno divoi.Anch’io mi affido alle vostrepreghiere perché sappia svolgere lanuova missione che il Signore mi haaffidato.

Tantissimi saluti a tutti, sr. M.Federica

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Una bella testimonianza per noi“La cosa più grande che tu possaimparare è amare e lasciarti amare”

Cit. Baz Luhrmann

Partiamo da questo, “amare”. Cisono svariati modi per farlo, ognunopensa di agire nella maniera piùgiusta, più completa, all’inizio…madopo? Cosa succede dopo? Cosainsegnare al corso prematrimonialeche già non si sappia?A queste domande rispondiamo conun’altra domanda: “Conoscete a chepunto si trova il cammino di fede delvostro partner?”. All’inizio nonc’eravamo posti il quesito né tantomeno avremmo saputo rispondere.Conoscere il cammino di fededell’altro, vuol dire sapere a chepunto si trova la parola di Dio nellascala delle nostre priorità. Da quiparte tutto.Uno dei “compiti” datoci al corso, èstato scrivere una lista delle nostrepriorità, all’inizio, in cima, la primacosa che ciascuno di noi scrisse fu“amore”, pensando fosse unarisposta ovvia e giusta, solo dopo cisiamo resi conto che la parola di Dio

non occupava la prima posizione.Spesso si confonde la base percostruire il tutto, se comefondamenta non si parte dalla paroladi Dio, il rischio è quello di “costruireuna casa sulla sabbia”.Il corso o percorso prematrimoniale,a ciascuno la propria definizione, hail fine di aprire i nostri cuori ad altrevedute, non più solamente amorefatto di passione, infatuazione,progetti e quant’altro, ma fare unascelta da portare avanti ogni singologiorno e per sempre.Il piano di Dio ci è ancorasconosciuto, ma una cosa abbiamocarpito da questi incontri, tutto ciòche conta è amare non solo il propriopartner e noi stessi, ma anche ilprossimo, a prescindere dalle suediversità.Spesso le coppie in procinto disposarsi si chiedono cosa possasaperne un prete della vitaconiugale. Possiamo affermare chene sa molto più di quanto sembri,perché chi meglio di lui, interprete diDio, può lasciarci il vero messaggiosull’amore?

Oggi, grazie al sostegno di DonMario, Don Gil e degli altri parroci diVignate e Rodano i quali ci hannodedicato del tempo prezioso persostenerci in questo pellegrinaggio difede, siamo più consapevoli che laparola di Dio è l’unico segreto percostruire la nostra “casa sulla roccia”.Altro sul corso non vogliamo svelarvi,possiamo solo dire con entusiasmoche stiamo continuando afrequentare la scuola della parolanonostante il corso fidanzati sia finitoper condividere la nostra esperienzacon voi e sostenervi in questoprezioso cammino.Vogliamo “masticare” la parola di Diocome ci ha insegnato il nostro don Gilaffinché non vada perso il focus suinostri obiettivi. Il tempo che nellavita si perde è tanto, non lasciateviscivolare questa esperienza conindifferenza.Dialoghiamo, confrontiamoci eviviamo il presente, perché è l’unicacosa che in futuro darà davvero unvalore aggiunto alla nostra vita.

Miky e Edo

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Siamo partite per questo brevepellegrinaggio, con la speranza "forse"di trovare la giusta carica per esseresempre più d'aiuto a tutti queibambini che intraprendono ilcammino della catechesi. Due sonostati i momenti forti che hannocaratterizzato la due giorni. Sabatopomeriggio la diocesi di Milano ci hadedicato due momenti di preghieramolto intensi. Il primo dedicato allepreghiere al passaggio della PortaSanta. Il secondo di AdorazioneEucaristica nella bellisima cappella delcoro in San Pietro, presieduta dalVicario Mons. Tremolada, dove ci èstato ricordato che "chi vive anche sesolo di fatto come i catechisti-unministero nella Chiesa è chiamato alasciarsi trasformare costantemente

da quella Parola che annuncia, daquella Grazia che celebra, da quellaMisericordia che sperimenta.(A.Costabile resp.servizio catechesi).La domenica ci ha visto impegnatedalle sette del mattino per poterpartecipare alla Santa Messapresieduta da Papa Francesco. IlSanto Padre ha ricordato che siamochiamati sempre a vivere eannunciare le novità dell'amore delSignore: "Gesù ti ama veramente cosìcome sei. Fagli posto nonostante ledelusioni e le ferite della vita, lasciaglila possibilità di amarti. Non tideluderà". Questo è un piccoloestratto dall'omelia di Papa Francescoche domenica 25 settembre adedicato ai catechisti. Non crediamodopo queste parole ci sia altro da

aggiungere, questi due giornilavoreranno nel nostro cuore e nellanostra anima.

Clarice e Anna,Rita e Silvia

Rosalba e Simona

Giubileo dei catechisti - Roma 24/25 settembre

Voci - Numero 10 - Anno 2016

Avvio dell’anno pastorale 2016/2017Forse nei calendari parrocchiali enelle agende degli impegnati non cisono più date disponibili.Forse alla gente l’anno pastoraleappare come un insieme di iniziativestentate perché “siamo sempre menoe sempre più vecchi”.Forse sui bollettini parrocchiali nonc’è più spazio per nuovi annunci.Allora, che pur con tutta la buonavolontà, delle indicazionidell’Arcivescovo per l’anno pastorale2016/17 non se ne farà nulla.L’Arcivescovo infatti propone dilasciarsi condurre dallo Spirito di Dio aconfigurare un nuovo volto di Chiesa,una Chiesa riformata dalla docilità alloSpirito nell’”assecondare la realtà”.

La realtà è la famiglia nellacomplessità delle sue forme e delle

sue storie: la proposta pastorale nonchiede alle famiglie ulteriori impegniper essere “soggetti dievangelizzazione”. Piuttosto trovamodo di accompagnare la vitaordinaria di ciascuna famiglia peraiutarla ad essere luogo diVangelo: nel dare la vita e nelcustodirne la buona qualità si rivelaanche il significato della vita e la suavocazione. Che valga la pena dipropiziare l’ascolto della Parola di Dioin famiglia e la partecipazione allaMessa domenicale?

La realtà è la pluralità di presenzepersonali e associative: la propostapastorale non vuole organizzare unaspartizione di compiti, spazi e potere,né includere alcuni ed escludere altri.Piuttosto vuole alimentare un senso

di comunione, così che il dono diciascuno sia per l’edificazione di tutti.Che valga la pena di invitare tutti apartecipare alla Messa domenicale?

La realtà è la società nella suamolteplicità di componente: laproposta pastorale non presume diesercitare una egemonia nella societàplurale, ma offre a uomini e donne diquesto tempo la testimonianza di unasperanza affidabile. In altre parolevive la fede in modo che diventicultura. Che valga la pena diincoraggiare i cristiani a conversarecon colleghi, amici, vicini di casa sullecose serie della vita?

S.E. mons. Mario DelpiniVicario GeneraleArcidiocesi di Milano

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La giornata di festa con i due Don

Domenica 4 settembre abbiamoincontrato don Giovanni e don Paoloper festeggiare i 60 anni di sacerdozidell’uno e i 25 dell’altro.A mezzogiorno, poco più di novantaex giovani di don Giovanni, conparenti ed amici di don Paolo, si sonoriuniti tutti per il pranzo alla mensascolastica.Abbiamo gustato buonissime pietanzee ottimo vino. A metà pomeriggio è

seguita la Santa Messa, poi laprocessione con la statua dellaMadonna portata per le vie del paese.La Santa Messa è stata officiata daisacerdoti, don Giovanni, don Paolo,don Gilberto, don Andrea e donMassimo.La predica tenuta da don Giovanni,che con voce alta e ferma si èsoffermato sulla parola speranza checi accompagna per tutta la vita,inoltre la speranza che l’incontro conDio giunga presto.Vogliamo dire grazie a don Giovannidi essere stato la nostra guida,sempre disposto ad ascoltarci e adaccoglierci con un sorriso.Tu ci hai dato la possibilità di far partedi una comunità parrocchiale viva,aperta culturalmente e fattivamentesolidale.

Grazie don.Sarai sempre nei nostri cuori.

Nadia F.

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INVITO A TUTTA LA COMUNITA’

AL PELLEGRINAGGIO DI CARAVAGGIO

CON GLI AMMALATI

SANTUARIO SANTA MARIA DELLA FONTE

SABATO 8 OTTOBRE

19:45 RITROVO IN PIAZZA A SETTALA – PARGHEGGIO

20:45 S. ROSARIO CON PROCESSIONE SUL PIAZZALE DEL

SANTUARIO

Il programma completo prevede varie riflessioni e in particolare

S. Messa sabato ore 16:00 e domenica ore 10:00.

Per ulteriori informazioni chiedere a :

Lorena : 335 1837733 Carlo: 335 7372808

Voci - Numero 10 - Anno 2016

In occasione dell’avvio di questo nuovoanno scolastico pubblichiamo uno stralciodel discorso di Papa Francesco inoccasione dell’incontro col mondo dellascuola italiana, avvenuto il 10 maggio2015 in Piazza San Pietro, per augurare atutti un buon inizio.

….Noi siamo qui perché amiamo la scuola.Io l’ho amata da alunno, da studente e dainsegnante.Perché amo la scuola? Proverò a dirvelo.Ho un’immagine. Ho sentito qui che non sicresce da soli e che è sempre uno sguardoche ti aiuta a crescere. E ho l’immaginedel mio primo insegnante, quella donna,quella maestra, che mi ha preso a 6 anni,al primo livello della scuola. Non l’ho maidimenticata. Lei mi ha fatto amare lascuola. E poi io sono andato a trovarladurante tutta la sua vita fino al momentoin cui è mancata, a 98 anni. Equest’immagine mi fa bene! Amo lascuola, perché quella donna mi hainsegnato ad amarla. Questo è il primomotivo perché io amo la scuola.Amo la scuola perché è sinonimo diapertura alla realtà. Almeno cosìdovrebbe essere! Ma non sempre riescead esserlo, e allora vuol dire che bisognacambiare un po’ l’impostazione. Andare ascuola significa aprire la mente e il cuorealla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti,delle sue dimensioni. E noi non abbiamodiritto ad aver paura della realtà! Lascuola ci insegna a capire la realtà. Andarea scuola significa aprire la mente e il cuorealla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti,delle sue dimensioni. E questo èbellissimo! Nei primi anni si impara a 360gradi, poi piano piano si approfondisce unindirizzo e infine ci si specializza. Ma seuno ha imparato a imparare, - è questo ilsegreto, imparare ad imparare! - questogli rimane per sempre, rimane unapersona aperta alla realtà! Questo loinsegnava anche un grande educatoreitaliano, che era un prete: Don LorenzoMilani.Gli insegnanti sono i primi che devonorimanere aperti alla realtà - ho sentito letestimonianze dei vostri insegnanti; mi hafatto piacere sentirli tanto aperti allarealtà - con la mente sempre aperta aimparare! Perché se un insegnante non èaperto a imparare, non è un buoninsegnante, e non è nemmeno

interessante; i ragazzi capiscono, hanno“fiuto”, e sono attratti dai professori chehanno un pensiero aperto, “incompiuto”,che cercano un “di più”, e così contagianoquesto atteggiamento agli studenti.Questo è uno dei motivi perché io amo lascuola.Un altro motivo è che la scuola è unluogo di incontro. Perché tutti noi siamoin cammino, avviando un processo,avviando una strada. E ho sentito che lascuola – l’abbiamo sentito tutti oggi – nonè un parcheggio. E’ un luogo di incontronel cammino. Si incontrano i compagni; siincontrano gli insegnanti; si incontra ilpersonale assistente. I genitori incontranoi professori; il preside incontra le famiglie,eccetera. E’ un luogo di incontro. E noioggi abbiamo bisogno di questa culturadell’incontro per conoscerci, per amarci,per camminare insieme. E questo èfondamentale proprio nell’età dellacrescita, come un complemento allafamiglia. La famiglia è il primo nucleo direlazioni: la relazione con il padre e lamadre e i fratelli è la base, e ciaccompagna sempre nella vita. Ma ascuola noi “socializziamo”: incontriamopersone diverse da noi, diverse per età,per cultura, per origine, per capacità. Lascuola è la prima società che integra lafamiglia. La famiglia e la scuola non vannomai contrapposte! Sono complementari, edunque è importante che collaborino, nelrispetto reciproco. E le famiglie dei ragazzidi una classe possono fare tantocollaborando insieme tra di loro e con gliinsegnanti. Questo fa pensare a unproverbio africano tanto bello: “Pereducare un figlio ci vuole un villaggio”. Pereducare un ragazzo ci vuole tanta gente:famiglia, insegnanti, personale nondocente, professori, tutti! Vi piace questoproverbio africano? Vi piace? Diciamoloinsieme: per educare un figlio ci vuole unvillaggio! Insieme! Per educare un figlio civuole un villaggio! E pensate a questo.E poi amo la scuola perché ci educa alvero, al bene e al bello. Vanno insiemetutti e tre. L’educazione non può essereneutra. O è positiva o è negativa; oarricchisce o impoverisce; o fa crescere lapersona o la deprime, persino puòcorromperla. E nell’educazione è tantoimportante quello che abbiamo sentitoanche oggi: è sempre più bella unasconfitta pulita che una vittoria sporca!

Ricordatevelo! Questo ci farà bene per lavita. Diciamolo insieme: è sempre piùbella una sconfitta pulita che una vittoriasporca. Tutti insieme! E’ sempre più bellauna sconfitta pulita che una vittoriasporca!La missione della scuola è di sviluppare ilsenso del vero, il senso del bene e il sensodel bello. E questo avviene attraverso uncammino ricco, fatto di tanti “ingredienti”.Ecco perché ci sono tante discipline!Perché lo sviluppo è frutto di diversielementi che agiscono insieme estimolano l’intelligenza, la coscienza,l’affettività, il corpo, eccetera. Peresempio, se studio questa Piazza, PiazzaSan Pietro, apprendo cose di architettura,di storia, di religione, anche di astronomia– l’obelisco richiama il sole, ma pochisanno che questa piazza è anche unagrande meridiana.In questo modo coltiviamo in noi il vero, ilbene e il bello; e impariamo che questetre dimensioni non sono mai separate, masempre intrecciate. Se una cosa è vera, èbuona ed è bella; se è bella, è buona ed èvera; e se è buona, è vera ed è bella. Einsieme questi elementi ci fanno cresceree ci aiutano ad amare la vita, anchequando stiamo male, anche in mezzo aiproblemi. La vera educazione ci fa amarela vita, ci apre alla pienezza della vita!E finalmente vorrei dire che nella scuolanon solo impariamo conoscenze,contenuti, ma impariamo anche abitudinie valori. Si educa per conoscere tantecose, cioè tanti contenuti importanti, peravere certe abitudini e anche perassumere i valori. E questo è moltoimportante. Auguro a tutti voi, genitori,insegnanti, persone che lavorano nellascuola, studenti, una bella strada nellascuola, una strada che faccia crescere letre lingue, che una persona matura devesapere parlare: la lingua della mente, lalingua del cuore e la lingua delle mani.Ma, armoniosamente, cioè pensare quelloche tu senti e quello che tu fai; sentirebene quello che tu pensi e quello che tufai; e fare bene quello che tu pensi equello che tu senti. Le tre lingue,armoniose e insieme! Grazie ancora agliorganizzatori di questa giornata e a tuttivoi che siete venuti. E per favore... perfavore, non lasciamoci rubare l’amoreper la scuola! Grazie!

“Non rubateci l’amore per la scuola”

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Voci - Numero 10 - Anno 2016

Data Dove Titolo

1 ott - ore 9:30 Parrocchie Inizio catechesi di iniziazione cristiana

2 ott – ore 17:00 Settala Incontro ADO con Don Fulvio

3 ott – 20:45 Caleppio Incontro comunitario carismatico (tutti I lunedi del mese)

5 ott – 21:00 Settala Scuola della Parola (tutti I mercoledi del mese)

7 ott – 21:00 Caleppio Scuola della Parola (tutti I venerdi del mese)

8 ott – 18:30 Premenugo Benedizione delle autovetture

8 ott - 20:45 Caravaggio Pellegrinaggio a Caravaggio con ritrovo in piazza a Settala alle 19:45

9 ott – 11:15 Premenugo Festa Patronale

9 ott – 12:30 Premenugo Amatriciana solidale in oratorio

9 ott – 17:00 Settala Incontro PRE-ADO con Don Fulvio

10 ott – 20:30 Caleppio Apertura Palio dei Rioni

10 ott – 21:00 Melzo Paola Bignardi presenta i risultati dell'indagine “Dio, a modo mio - Giovani e fedein Italia” presso il salone dell'oratorio Sant'Alessandro (via Mons. Orsenigo, 7)

14 ott – 20:30 Caleppio Carepi Talent Show

15 ott – 19:00 Caleppio Caleppio per Amatrice (Amatriciana solidale in oratorio)

16 ott – 10:00 Caleppio Festa Patronale

17 ott – 20:30 Premenugo Inizio catechesi 1^ media

19 ott – 20:30 Caleppio Inizio catechesi 1^ media

21 ott - 21:00 Premenugo Inizio catechesi PRE-ADO

22 ott – 18:00 Milano Veglia missionaria in Duomo

Ottobre 2016 Oratorio diCaleppio

6° Concorso Fotografico “SCATTI DI TEMPO”. Regolamento e informazionipresso l’oratori di Caleppio e sul sito www.perlestrade.org

Parrocchia di SettalaTel 02-95379058

Don Gilberto cell. 335-5815118 email dongil@libero.it

Parrocchia di PremenugoTel 02-95770048

Don Andrea email rev.andrea@alice.it

Parrocchia di CaleppioTel 02-9589000

Il parroco

Comunità pastorale www.perlestrade.orgwww.facebook.com/parrocchiesettala

Scuola dell’infanzia paritaria Caleppio tel 02-95844427

Suola dell’infanzia paritaria Premenugo tel 02-95770406 email asilopremenugo@gmail.comwww.facebook.com/asilopremenugo

Dove trovarci

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