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di Napoli e provincia di Napoli e provincia www.ordinemedicinapoli.it PERIODICO FONDATO NEL 1913 Anno 86 (LXXXVIII - Numero 6 Novembre-Dicembre 2018 ORDINE DEI MEDICI DEI MEDICI CHIRURGHI CHIRURGHI E ODONTOIATRI E ODONTOIATRI DALLA PARTE DEGLI ULTIMI Il Cardinale Sepe all’Ordine: Visitare gli infermi La pastorale di Sua Eminenza e le testimonianze di medici dalle periferie del mondo Vaccinazioni: oltre al braccio... ci mettiamo la faccia

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di Napoli e provinciadi Napoli e provinciawww.ordinemedicinapoli.it PERIODICO FONDATO NEL 1913

Anno 86 (LXXXVIII - Numero 6 Novembre-Dicembre 2018

ORDINE DEI MEDICIDEI MEDICICHIRURGHICHIRURGHIE ODONTOIATRIE ODONTOIATRI

DALLA PARTE DEGLI ULTIMIIl Cardinale Sepe all’Ordine:Visitare gli infermiLa pastorale di Sua Eminenza e le testimonianze di medicidalle periferie del mondo

Vaccinazioni:oltre al braccio... ci mettiamo la faccia

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Anno 88 - numero 6Novembre/Dicembre 2018

EditorialeUn anno denso di fatti2019 cruciale per le riforme 4

Le paroleIpse dixit 5

3Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2016SOMMARIOSOMMARIO

FIRMA DIGITALE LE CONVENZIONI A DISPOSIZIONE DEI MEDICI? CONSULTA IL SITO DELL’ORDINE

Info sul sito dell’Ordinewww.ordinemedicina-

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Silvestro ScottiPRESIDENTE

Il 2018 è trascorso tutto d’un fiato. Tenere a mente e ricor-dare qui, su questo Bollettino, le decine di iniziative porta-te avanti negli ultimi 365 giorni sarebbe un utile esercizioper la memoria. Ma preferisco proiettarmi avanti, ancoraper un nuovo anno che immagino ancora più ricco.

Formazione dei medici, riforma del Ssn, la legge sulla violen-za sui medici, il patto rifondativo della professione di cui si èfatto promotore il presidente della Fnomceo Filippo Anelli.E poi la proposta dell’ #OMCèONA, sostenuta da Anelli e ac-colta all’unanimità dal Consiglio nazionale sulla formazionepre e post laurea in medicina, con le richieste di impegni alGoverno sulle proposte dei medici italiani. La nostra idea è che in Italia abbiamo bisogno di medici nondi laureati in medicina, e che l’Universita deve superare que-sto equivoco con la responsabilizzazione di un percorso for-mativo connesso ai fabbisogni assistenziali e non solo cultu-rali. Sul riconoscimento dello stato di pubblico ufficiale ai medicinel caso di aggressione nell’esercizio delle proprie funzionenon ci fermiamo, insieme a Michela Rostan siamo alla ri-cerca di convergenze bipartisan con il senatore FrancescoUrraro del M5S. Infine un pensiero triste ma allo stesso tempo carico di spe-ranza, quando penso a Francesco Napoleone. Ci ha la-sciati un amico, un collega, un giovane per me che lo ricor-do dal suo primo approccio per avere indirizzi sul corso diformazione in medicina generale, poi per le scelte professio-nali e di rappresentanza sindacale. Ultimamente nonostante il suo avvicinamento a Napoli nonriuscivamo a vederci con la giusta frequenza ma era sempreil primo a farmi sentire la sua vicinanza e a donarmi la suacapacità di amplificazione sui social retweettando i miei econdividendo i miei post quasi in tempo reale. Mi mancheraiFrancesco e anche in tuo nome condurremo tutte le batta-glie e iniziative nella quali crediamo e credevi anche tu. •

Un anno denso di fattiIl 2019 sarà cruciale per le riforme

Silvestro ScottiPRESIDENTE

Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 20164 EDITORIALE

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Violenza in corsia Qualifica di pubblico ufficiale: L’Ordine non molla

Sul riconoscimento dello stato di pubblico ufficiale ai medici nel caso di aggressionenell’esercizio delle proprie funzione non ci fermiamo insieme a Michela Rostan#OMCèONA L’Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di Napoli c’è e ricerca con-vergenze bipartisan con il senatore Francesco Urraro del M5S. Ovviamente grazie a Vin-cenzo Schiavo e Paolo De Liguoro

Ipse dixit...

5Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018LE PAROLE

Cure & territorioLo scolaro in terapia

La scuola deve diventare unluogo in cui anche unoscolaro in terpaia

medica deve sentirsi alsicuro". Lo afferma ClaraImperatore, Consigliere eCoordinatore del Cug (Comi-tato unico di ngaranzia dell’Or-dine dei medici e odontoia-tri di Napoli. Il presidenteSilvestro Scotti e tutto l'Or-dine di Napoli hanno deciso di farsi parte attiva nel sollecitarela Regione Campania affinché si appichino i protocolli d'intesasulla gestione delle problematiche sanitarie tra i banchi discuola. Di questi temi si è parlato durante il Convegno "Lo

scolaro in terapia: istruzioni per l'uso", svoltosi il 14 novembre2018 presso l'auditorium dell'Ordine. In particolare, sonostate discusse le linee guida sulla gestione assistenzialedegli scolari affetti da diabete ed epilessia.Lo Scolaro in terapia, rapporto medici e insegnanti a garanziadella continuità terapeutica dei giovani in età scolasticadunque con patologie croniche, ricordando che l’inserimentoscolastico è parte della cura. “Nel senso - commenta Scotti- che rendere normale tutto questo significa non escludereovvero prendersi carico delle fragilità facendole sentireforza, in poche parole essere una società civile. #OMCèONAl’Ordine dei Medici di Napoli c’è grazie al Cug e in particolarea Clara Imperatore e Sandra Frojo”.

Tar Trento

Obbligo vaccinale, inammissibile il ricorsoLa previsione della copertura vaccinale sia funzionale all’adempimento di un generale dovere di solidarietàche pervade e innerva tutti i rapporti sociali e giuridici. Così si legge nella sentenza del Tribunale regionaleamministrativo di Trento n. 256 del 21 novembre scorso che ha dichiarato inammissibile un ricorso control’obbligo vaccinale (in assenza di un ricorso contro la fonte dell’obbligo stesso). ”I giudici- commenta SilvestroScotti, presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Napoli e provincia riconoscono il valore del dovere disolidarietà, oltretutto per il nostro Servizio sanitario nazionale che a sua volta discende dalla Legge delleleggi, ovvero la Costituzione, quale sistema nervoso di una società civile che creda nei rapporti sociali e dilegalità e i nostri politici che ne pensano? #iocè con i giudici e voi? O vogliamo una società che non abbiacome sistema nervoso la tutela dei rapporti sociali e giuridici?”.

Clara Imperatore

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Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 20186 Primo Piano

Ecco i primi40 anni del SsnIl nuovo Auditorium dell'Ordine dei Medici, ri-

strutturato e nuovo di zecca, il 24 ottobrescorso è stato inaugurato con un convegno

dedicato ai 40 anni del Sistema sanitario, allasalute e alla prevenzione.. A fare gli onori di ca-sa, il presidente Silvestro Scotti «La sala e statarinnovata, oltre che per l'aspetto architettonicoanche per l'impiantistica audio-video multime-diale, condizionamento e illuminazione a gestio-ne domotica. E sara piu disponibile alleesigenzedi formazione trasmissibili via web. Sul pianostrutturale c'e un netto miglioramento perche lacapienza rimane di 180 posti, ma sono gestibiliattraverso la divisione insonorizzata della salain due aule. Una di 100 posti e l'altra di 80, indi-pendenti grazie a pannelli mobili che isolano idue ambienti». All’evento è intervenuto anche ilpresidente della Regione Vincenzo De Luca cheha tracciato il punto sull’opera di riqualificazio-ne della sanità regionale. Sulla prevenzione Ma-

ria Triassi, direttrice del dipartimento Sanitadella Federico II ha tenuto una lettura magistralche in Campoania sconta un ritardo notevole pa-gando pegno per essere la piu giovane d'Italiama anche quella con la minore aspettativa di vi-ta alla nascita. Vaccinazioni, screening e stili divita ma anche cibo e salute con la Pizza reginadella tavola anche quando si parla di prevenzio-ne grazie a ingredienti come pomodoro, olio ex-travergine e mozzarella di bufala che hanno dadire la loro quanto a protezione della salute inuna regione che sconta il record di pazienti obe-si anche minori. Alimentazione, attivita fisica, stili di vita e lapizza, appunto. La tavola rotonda è stata condot-ta dal collega Tommaso Esposito con alcuni rap-presentativi pizzaioli che hanno proposto le va-riazioni sulla "pizza della salute" simbolo dellacultura gastronomica partenopea dai contenutisalutistici. •••

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7Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018PRIMO PIANO

Bollettino Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatridi Napoli e Provincia

Pubblicazione autorizzata dalla Cancelleria del Tribunale di Napoli

n° 99/1948

DirettoreSilvestro Scotti

Direttore responsabileAntonio Di Bellucci

Coordinamento redazionaleResponsabile del Comitato di garanzia Fausto Piccolo

Comitato di redazione

Domenico AdinolfiMario DelfinoAntonio De RosaAntonio De FalcoPierino Di SilverioLuigi Di MarinoSandra FrojoGiuseppe GalanoClara ImperatoreMario IovaneSanto MonastraAndrea MontellaGaetano PiccinocchiLuca RamagliaRossella SantoroVincenzo SchiavoLuigi SodanoMaria TriassiGiannamaria VallefuocoGennaro VolpeBruno Zuccarelli

***Progetto grafico e consulenza editorialeAlbatros News

StampaPoligrafica Industriale SrlVia Argine, 1150 -80147 Napoli

AmministrazioneVia Riviera di Chiaia, 9 C80122 - NapoliTel. 081/660517 - 660544 Email: [email protected]: [email protected]

***

Periodico fondato nel 1913Anno 88

n. 6 - Novembre/Dicembre 2018

Cibo & salute

La pizza? Non ha limiti. Maestri di un’arte

La pizza rappresenta il prodotto gastronomico piùdiffuso al mondo e quello che muove maggiore eco-nomia nel settore agroalimentare. Le sue origini

sono napoletane, ma la sua diffusione è planetaria. Equesta sua vasta diffusione, nonché la sua capacità dirimodellarsi secondo il gusto e le tradizioni locali, hannoradicato nell’immaginario collettivo l'idea di un piattosenza patria d'origine. Le cose sono state modificate dal recente riconoscimentodell’Arte del Pizzaiuolo Napoletano come patrimonioimmateriale dell’Umanità dall’Unesco. La tradizione èstata quindi riconosciuta, eppure negli ultimi anni la PizzaNapoletana si è evoluta più di tutte le altre tipologie dipizza. Da semplice cibo di strada ha raggiunto livelli dipreparazione paragonabili per certi aspetti alla cucinad’autore e di qualità. Grande attenzione è stata ripostanella scelta delle farine, nelle tecniche di impasto e dilievitazione, nonché nella scelta del topping cioè dellaguarnizione. Nelle pizzerie le materie prime, dai pomodori,ai latticini, agli oli sono oramai tutte garantite dai consorzidi tutela. Si è pure sviluppata un’attenzione tutta parti-colare ai temi della salute e del benessere a tavola.

Numerosi sono ipizzaioli che hanno studiato tecniche artigianali che ren-dono l’impasto e la cottura rispondenti a regole dettatedalla corretta alimentazione. Sono nate così pizze conimpasti a basso contenuto di cloruro di sodio, addiritturapreparati con acqua di mare o fatti lievitare controllandoi processi enzimatici e la scissione degli amidi. I panettivengono stagliati in un peso minore rispetto a quelli tra-dizionali oppure ottenuti da miscele di farine semi-integrali per tenere più basso il picco insulinemico post-prandiale o finanche da miscele gluten free. Inoltre, alcunipizzaioli hanno compilato menu seguendo le indicazioni del nutrizionista. Su que-sti temi è stata organizzata in occasione dell’inaugurazione del nuovo auditorium dell’Ordine, la Tavola Rotonda “LaPizza della Salute”. Intorno al tavolo sono stati riuniti i pizzaioli che per primi hanno prestato attenzione a questetematiche e sono diventati testimoni di questa tendenza. • Marco Amoriello, della Pizzeria Il Guappo a Moiano (Bn), è un veterano della pizza senza glutine. Ne ha descrittotutte le fasi di lavorazione a cominciare dalla scelta delle farine da grani da cereali gluten free fino alla tecnica dimanipolazione e guarnizione per garantire la massima tolleranza da parte dei pazienti con celiachia. • Guglielmo Vuolo, che a breve riaprirà la sua pizzeria alla Riviera di Chiaia a Napoli dopo la sua permanenza a Verona,ha descritto i suoi impasti con acqua di mare sterilizzata che garantisce un apporto minore di sodio. Sue sono le variepizze create apposta per una corretta alimentazione dei pazienti ipertesi, dislipidemici, delle donne in gravidanza edegli atleti. • Gianfranco Iervolino, della pizzeria 450 gradi a Pomigliano D’Arco (Na), ha parlato dei suoi impasti ad alta idratazionecon farine semintegrali per creare pizze più adatte ai bisogni del paziente diabetico. • Francesco Martucci, della pizzeria I Masanielli a Caserta, ha illustrato il lavoro che fa con la guarnizione soprattuttodi verdure e ortaggi, preparati con la cottura a vapore o l’essiccazione, proprio per lasciare inalterato i contenuti divitamine e minerali. • Enzo Coccia, della pizzeria La Notizia a Napoli, autore di due libri molto interessanti sulla tecnica del pizzaiolo, haparlato soprattutto della pizza fritta e ha dimostrato con tanto di informazioni scientifiche come il fritto ben fatto nonfaccia male alla salute. • Alessandro Condurro, infine, dell’Antica Pizzeria da Michele in via Sersale a Napoli, ha parlato della pizzeria napoletanacome luogo della gioia e ha illustrato come questo modello che dà il benessere psicologico possa essere esportato intutto il mondo. Insomma, la tavola rotonda ha dimostrato quello che già alcune canzoni cantavano: la pizza, inserita inun corretto stile di vita, non fa male. Anzi fa bene non solo alla salute fisica, ma anche a quella psicologica. E all’economiadi un territorio.

Tommaso Esposito

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Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 20188 PRIMO PIANO

Presso l'auditorium dell'Ordinedei Medici Chirurghi e Odon-toiatri della provincia di Na-

poli, Sua Eminenza Cardinale Sepeha presentato la pastorale per l'av-vento che quest'anno sostiene il te-ma "Curare gli infermi" che è unadelle Opere di Misericordia Corpo-rale ma è anche un obbligo deonto-logico.

Un tema testimoniato da EnricoDi Salvo ordinario di Chirur-gia della Federico II e impe-

gnato in molte missioni umanitariesoprattutto in Africa. “Curare - hadetto il presidente dell’Ordine Sil-vestro Scotti - è un principio di pa-ce e pertanto non merita gli episodidi violenza che in alcuni casi hannocoinvolto la classe medica e chenon possono essere tollerati, spe-rando come ebbi a dire tempo fache tutti i parroci dai loro pulpiti ciaiutino nell’amplificare il messag-gio di pace che viene sempre da chivi cura. #OMCèONA”.

Un messaggio cruciale - ag-giunge Scotti - per spezzare ilclima di violenza che oggi

giorno vede come vittime designa-te i medici». «Siamo particolar-mente felici - ha ancora detto Scotti- di ricevere la visita del CardinaleCrescenzio Sepe, ancor più perchésiamo consapevoli dell’importanzadel messaggio che lancia con la let-tera pastorale “Visitare gli infermi”. E’ questo un compito al quale noimedici siamo chiamati ad assolve-re, e che purtroppo oggi giorno civede spesso vittime di terribili ag-

gressioni». Il presidente Scotti nel ringraziare ilCardinale Sepe che ha fatto visita aicamici bianchi nelle sale dell’Ordi-ne, evidenzia l’importante gestod’attenzione che Sua Eminenza de-dica in questo caso alla missionemedica. Proprio Scotti, nelle setti-mane più calde di questa escalationdi violenza, si era rivolto ai parrociaffinché fossero essi stessi «il tra-mite di un messaggio di conciliazio-ne» e la visita del cardinale Sepepuò certamente essere letta come ilprimo esempio in questa direzione.«Ci onora – conclude Scotti – cheSua Eminenza abbia deciso di lan-ciare questo messaggio dalla nostrasede ordinistica. Quello del “Visitare gli infermi” èun valore religioso che trova pienaaccoglienza nel precetto deontolo-gico al quale tutti noi siamo legatidal Giuramento di Ippocrate».

Una lettera pastorale dunqueper la visita agli ammalati eper mettere in luce e in risal-

to tutto quanto esiste a favoredell’ammalato e del sofferente. Ilprimo incontro promosso dallaDiocesi di Napoli si è tenuto pressola sede dell’Ordine e ha visto lapartecipazione. oltre che del Cardi-nale Crescenzio Sepe e del presi-dente dell’Ordine Silvestro Scotti edella Cao Sandra Frojo anche dimonsignor Adolfo russo vicario epi-scopale per la cultura, di Enrico diSalvo, docente di chirurgia della Fe-derico II e impegnato da molti anniin missioni umanitarie in Africa e

con la terstimonianza di Immacola-ta Capasso medico e volontario.

Una serata emozionante dovela fusione dell’essere medicoe dell’essere umano trova la

piena coincidenza-«Le parole chiave per me - aggiun-ge Scotti - della pastorale di Sua E-minenza il Cardinale Sepe sono: #u-sciredasestessi #periferie #rimuo-verelecroci. Tutto questo è curare,tutto questo è essere medici e esse-re umani. Grazie a tutti i parteci-panti partendo dal volontariatopresente ma anche dai tanti colle-ghi che svolgono il loro essere me-dico con i contenuti e i valori e le e-sperienze testimoniate tra gli altrida Enrico Di Salvo praticamente ca-tapultato a Napoli dalla periferiadelle periferie ovvero l’Africa, mo-strando anche quanto il suo esem-pio abbia fatto e faccia da apripistaa tanti giovani medici e vederli cifa sperare in un futuro migliore perla professione e per l’umanità».La scelta del Cardinale Sepe di af-frontare questo tema nella casa deimedici è ritenuto un gesto signifi-cativo e di attenzione nei confrontidella missione sanitaria.“Ci onora che Sua Eminenza abbiadeciso di lanciare questo messaggiodalla nostra sede” aggiunge Scotti,che nelle settimane più calde dellaescalation di violenza contro gli o-peratori sanitari nel capoluogocampano, si era rivolto ai parrociaffinché fossero loro stessi “tramitedi un messaggio di conciliazione”.

Visitare gli infermi: parte dalla visita al nostro Ordine la pastorale per l’Avvento promossa dal Cardinale di Napoli Arcivescovo Crescienzio Sepe

Pastorale di Sepe all’OrdineSOLIDARIETÀ

E MISSIONE

Enrico Di Salvo dirige ildipartimento di Chirurgiespecialistiche dell’Università

Federico II di Napoli. Nel ‘96 haseguito Elio Sica nella forestaamazzonica per curare gli Indios e dal2000 hanno rivolto insieme il loroimpegno al Benin (Africa Occidentale)coinvolgendo decine di professionistinel corso di quattordici missioni.Insieme hanno fondato l’associazione“Sorridi Konou Konou Africa Onlus”per dare di più e meglio nella curadegli ammalati e nelle opere sociali.Sono decine le missioni condotte inAfrica da questa associazione chepersegue finalità di solidarietà,beneficenza, assistenza e soccorso peri paesi disagiati dell’Africa. Insieme aFabio Burrelli, fotografo, hadocumentato alcune di questemissioni in Benin insieme a medici,infermieri ed operatori sociali, ed èautore insieme ad essi del libroGbemontin- La vita ritrovata,realizzato con il patrocinio moraledell’Università Federico II di Napoli. Illibro racconta la storia di Suor JuliaAguiar, galiziana, missionariafrancescana e del suo Centro dedicatoalla cura di un comprensorio di circa100.000 contadini poveri in Africa.

Crescenzio SepeCardinale di Napoli

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9Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018PRIMO PIANOL’Arcivescovo

di Napoli, CrescenzioSepe, ha scelto la sededell’Ordine dei medici

partenopeo per lanciare, mercoledì28 novembre alle 17,

il messaggio dell’Avvento racchiusonella sua pastorale daltitolo “Visitare gli infer-mi”. Andare incontro

agli ammalati è – secon-do il presidente Scotti –un valore religioso chetrova piena accoglienza

nel precetto deontologico cui sonotenuti tutti i medici

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Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 201810 In bacheca

«E’ iniziato il nostro viaggio verso gliStati generali della professione del2019». Così Filippo Anelli, presiden-te della Fnomceo, scrive in una let-tera inviata a tutti i presidenti dei106 Ordini dei medici e odontoiatrid’Italia. L’obiettivo del percorso è redige-re un documento storico, una sortadi Magna carta della professione me-dica e odontoiatrica,scritta dai medici insie-me a tutta la società ci-vile come atto di rifon-dazione della medicinae della professione. Unconcetto questo ribadi-to da Anelli, nell’ultimoanno, in più occasionipubbliche, come il Con-siglio nazionale delloscorso luglio a Roma.Sotto la lente ci sonol’identità del medicoall’interno di un Servi-zio sanitario nazionaleche deve riscoprire ivalori fondanti dellaCostituzione, di equità,universalità e e solida-ristico.“Taluni considerano laprofessione ormai vici-na a un punto di non ri-torno – scrive Anelli –come se fosse in atto unprocesso per snaturarla,facendola diventare al-tro, cioè una professioneesecutiva, eterodiretta,obbediente alle proce-dure che ci impongono,senza più la possibilitàdi correlare la scienzacon la coscienza. La po-sta in gioco è molto altae riguarda la possibilitàdi far sopravvivere, nelmondo che cambia, i va-lori che fino ad ora cihanno guidati. Per questo – aggiunge Anelli – il di-battito di preparazione agli Stati generali diventaun elemento essenziale”. Quello che tutti noi ci a-spettiamo dagli Stati generali - continua - è unastrategia di rinnovamento profondo della profes-

sione, con una piattaforma operativa econ una Magna carta che ridefiniscacon puntualità la nostra identità, maanche le condizioni operative e fat-tuali per darle corpo e per farla vive-

re nella realtà. Per ottenere questo ri-sultato non bastano le indicazioni elabora-

te da un gruppo dirigente illuminato oda qualche intellettuale creativo. Ma

c’è bisogno di un coin-volgimento vero di tut-ta la professione”.L’appello di Anelli è allapartecipazione: “Sonoormai molti anni chenella medicina occiden-tale, in quella europea enon solo, si discute del-la crisi della nostra pro-fessione. Fino ad ora,però, in nessun Paese èstato avviato un dibat-tito, gli Stati generaliappunto, che coinvolga-no l’intera professionee la società civile perprovare a fare risposteche ridefiniscano il no-stro ruolo, la nostra i-dentità e risolvano lacrisi. Noi siamo – conti-nua Anelli – il primoPaese che si prede laresponsabilità di fareun’analisi su quella cheabbiamo definito “que-stione medica” per ri-cavarne un progetto dicambiamento. Per que-sto conclude Anelli – vichiedo di avviare nellevostre sedi la discus-sione che veda il coin-volgimento del mag-gior numero possibi-le ≠di colleghi e dellasocietà civile”. A sup-porto del lavoro da fa-re la Federazione met-

te a nostra disposizione le centro tesi predisposteda Ivan Cavicchi e i contributi alla discussione delgruppo di lavoro della Fnomceo sugli Stati generalisia in formato elettronico sia in formato cartaceo.•••

Stati generali, lavori in corso per i mediciLavoro & professione

Gli obiettivi: comunicare atutti gli iscritti l’avvio degliStati generali e le relative motivazioni, organizzare ladiscussione in convegni,assemblee, riunioni tematiche, seminari, gruppidi discussione, inviare inFederazione una relazionedi sintesi che emergeràdalla discussione, stare neitempi, cioè programmare le iniziative nell’ambito delsemestre a far data dallapubblicazione delle tesi di Cavicchi

Prevenzione. 1

Bpco, basta la spirometria

GBroncopneumopatia cronica ostruttiva, è lasprometria l’esame necessario per la cura giusta.In campo

Federasma e AllergieOnlus incollaborazione conAlessandro Sanduzzi,direttore della Clinicapneumologicadell'Ateneo Federico II Asma, allergie,broncopatie cronicheche non guariscono acausa diinquinamento, abitudine al fumo, vecchie malattie edetà avanzata. Sono 90 mila i campani colpiti dabroncopneumopatia cronica istruttiva, una malattiadell’apparato respiratorio caratterizzata daun’ostruzione progressiva delle vie aeree nonreversibile, associata ad una infiammazione cronicache coinvolge sia il parenchima polmonare e le vieaeree, con conseguente importante riduzione dellacapacità respira. Spazio alla prevenzione: a Napoli sono scesi in campoFederasma e Allergie Onlus per accendere i riflettorisulla bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) inoccasione della Giornata mondiale della bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (Bpco). “Federasma e Allergie Onlus si impegnanoquotidianamente per sostenere i pazienti con patologierespiratorie - avverte Carlo Filippo Tesi, presidentedelle due associazioni - prevenzione e diagnosi precocesono aspetti fondamentali, per questo promuoviamocostantemente iniziative come queste. Riteniamo chesolo attraverso la sensibilizzazione costantedell’opinione pubblica e delle Istituzioni si possaincidere significativamente sulla minore diffusione dimalattie come la Bpco”. “Basta una spirometria -aggiunge Alessandro Sanduzzi, direttore della Clinicapneumologica e scuola di specializzazione in MalattieRrespiratorie, dell’Università Federico II di Napoli - pervalutare la situazione e mettere a punto la giustaterapia. Come un elettrocardiogramma è indispensabileper un controllo cardiologico così la spirometria èl’esame da effettuare per controllare l’andamento diuna patologia respiratoria cronica. La causa principaledella Bpco - aggiunge Sanduzzi - è il fumo di sigaretta.Altri fattori sono l'inquinamento dell'aria, l’esposizioneprolungata a sostanze chimiche e forme geneticheanche se rare - spiega - oggi la Bpco colpisce il 5% dellapopolazione nel mondo (329 milioni di persone). Unapatologia fortemente invalidante che porta allaprogressiva diminuzione della funzione polmonare. Ipazienti avvertono la mancanza di fiato (dispnea) cheincide sullo svolgimento di abituali attività fisichequotidiane (camminare, salire le scale e persinovestirsi o lavarsi”. Tosse, espettorato e dispnea sono icampanelli d’allarme. •••

Filippo Anelli

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11Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018In bacheca

Ospedale porteaperte: 80 e-sami diagno-

stici di videocapilla-roscopia sono statieffettuati il 13 no-vembre scorso daimedici volontaricoordinati da Gio-vanna Cuomo do-cente presso il I° Po-liclinico dell’Univer-sità degli studi dellaCampania Luigi Van-vitelli. L’iniziativa siè svolta sulla scortadell’autorizzazione del Direttore generaledell’Azienda ospedaliera universitaria Mauri-zio Di Mauro. “L’adesione e il numero dellenuove diagnosi ha superato le nostre attese -afferma la presidente della Lega italiana scle-rosi sistemica Manuela Aloise - il 49 % degliscreening sono risultati positivi allo scleroder-ma pattern e pertanto rimandati ad ulterioriaccertamenti clinici”. “La mancanza di informazioni sul fenomeno diRaynaud – aggiunge la profesoressa Cuomo - lasottovalutazione dello stesso e la scarsità dicentri dove effettuare la capillaroscopica neiterritori, che causa tempi di attesa improponi-bili, porta inesorabilmente a diagnosi spessotardive. Distinguere già ai primi sintomi un fe-nomeno di Raynaud primario da quello secon-dario può fare la differenza nella pratica tera-peutica”. Ma ecco I dati della giornata: tra le nuove dia-gnosi 8 i casi con un quadro “early” mai dia-gnosticato, 10 i casi accertati mai diagnostica-ti, 6 quelli già diagnosticati in rivalutazione, e16 da rivalutare con esami di laboratorio.L’età media è di 43 anni con un rapporto di 7:1tra femmine e maschi, mentre l’età mediascende vertiginosamente a 28 anni tra i sog-getti rimandati ad ulteriori accertamenti dia-gnostici, con un rapporto 4:1 femmine/maschi.“Ancora molto resta da fare – conclude Giovan-na Cuomo, dirigente dell’Unità operativa diMedicina Interna – troppe persone non sape-vano nemmeno a ell’esistenza di questo impor-tante esame diagnostico. Dalla mia esperienzaventennale in reumatologia emerge un nuovodato che vede coinvolti i giovani in contrappo-sizione ai dati in letteratura. Notiamo inoltrel’aumento dei casi nel genere maschile, anchequesto è un dato che potrebbe variare le stati-stiche sulla prevalenza di genere”.

La formula di Ospedale Aperto, che da qualcheanno la Lega Italiana Sclerosi Sistemica ha a-dottato nei territori, consente dunque di arri-vare laddove decine di persone non trovano ri-sposte esaustive al loro malessere. “Fare infor-mazione è il nostro impegno primario per age-volare la Diagnosi precoce e l’acquisizione dimaggiore consapevolezza rispetto a questamalattia rara e decisamente poco attenziona-ta” continua Manuela Aloise. Il lavoro sinergicodel volontariato, dei professionisti e delle isti-tuzioni ancora una volta riafferma il principiodella rete. L’evento è stato promosso dalla Lega ItalianaSclerosi sistemica, patrocinato da RegioneCampania, Università degli studi L. Vanvitelli,Comune di Napoli, Ordine dei Medici Napoli eProvincia ed ha visto la presenza in delega dalsindaco Luigi de Magistris e dell’assessore Ro-berta Gaeta. ”E' fondamentale la prevenzione – commentaquest’ultima - e giornate come quella organiz-zata lo dimostrano, per la grande affluenza dipersone. Prendersi cura di se è il modo migliore per sta-re bene anche con gli altri e creare una societàpiù sana". Notevole anche la risonanza dell’ini-ziativa di prevenzione sulla stampa locale, cheha permesso la divulgazione di informazionisulla Sclerosi sistemica nel territorio. “Conti-nueremo a lavorare sensibilizzando l’opinionepubblica e sollecitando i medici per agevolarela presa in carico delle persone. Quale Associa-zione nazionale di pazienti e familiari difen-diamo il diritto alla cura in strutture pubblichee la garanzia di un servizio adeguato alla com-plessità della patologia ” conclude la presiden-te.

Maggiori informazioni al sito della Lega Italiana Sclerosi sistemica

www.sclerosistemica.info

Ospedale aperto, fari accesi su RaynaudPrevenzione. 2

Malattie polmonari

Le interstiziopatie

Le interstiziopatie polmonari rappresentano ungruppo di malattie che spesso sono pocoattenzionate da parte dei Medici. Per anni sono state

oggetto di valutazioni poco approfondite poiché ritenute“rare”; ma è il caso di chiedersi oggi se lo sianorealmente.E’ infatti importante rendersi conto che a fronte di ungrande impegno divulgativo impiegato per le malattiepolmonari ostruttive (Asma, BPCO), ancora poco oggi sifa specialmente sul territorio per aiutare i Medici diMedicina Generale al riconoscimento precoce di talipatologie. Molte patologie anche relativamente comuniquali l’artrite reumatoide ed altre malattie autoimmuni,gestite dallo Specialista Reumatologo, possonocoinvolgere il polmone determinando una malattiadell’interstizio polmonare; farmaci di comune impiego daparte dei pazienti che popolano gli ambulatori diMedicina Generale quali i farmaci antidepressivi possonoin alcuni casi determinare una malattia polmonarefibrotica; farmaci dell’apparato cardiovascolare qualil’Amiodarone possono portare a malattie fibrosantipolmonari; alcuni farmaci chemioterapici utilizzati per iltrattamento di tumori possono determinare quadriradiologici polmonari molto simili a riesacerbazioni dimalattia; l’esposizione professionale ad agenti irritanticronici per via inalatoria possono condurre il paziente aduna fibrosi polmonare molto spesso difficile dadistinguere da una fibrosi polmonare idiopatica, che hauna prognosi molto simile al tumore del polmone.Tuttavia è esperienza comune di chi come melavora sul territorio rendersi conto che traPneumologi e Reumatologi, Psichiatri, Cardiologi,Medici del Lavoro, e tra queste figure ed il Medicodi Medicina Generale, non vi è alcunacomunicazione al riguardo. Ancora oggi, in unepoca di condivisione di conoscenze che potrebbeessere massima in presenza di internet, moltiritengono che queste patologie siano poco diffuse,rare o addirittura tutte incurabili.Il ruolo vitale di una diagnosi precoce dellemalattie interstiziali polmonari, oltre all’evidenteimportanza clinica per i pazienti che ne sonoaffetti al fine di approntare le dovute eventualistrategie terapeutiche, ha un valore inestimabileanche in termini di costi sanitari: una diagnosiprecoce può condurre ad un minor numero diricoveri ospedalieri e ad un minore ricorsoall’ossigenoterapia a lungo termine, che si rendenecessaria nelle fasi più avanzate di malattia.Inoltre un corretto inquadramento di questepatologie sarebbe utile anche per riconoscereprecocemente la Fibrosi Polmonare Idiopatica, laforma più temibile tra le interstiziopatie, conprognosi e decorso sfavorevoli se non trattataprecocemente, e della quale sorprendentementeancora si parla troppo poco.

Gianfranco Scotto di FregaMedico Pneumologo, Napoli

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Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018 ATTUALITA12

La Presidente Sandra Frojo

Vorrei fare con voi tutti unaprima valutazione dell’anda-mento della Commissione Al-

bo Odontoiatri a nove mesi dal suoinsediamento. Ho pertanto riassunto i punti prin-cipali di un coordinamento di atti-vità molto diverse tra loro e per al-cuni versi molto nuove. Mi riferisco al recente in-gresso della CAO (Commisione albo odontoiatri)nell’Esecutivo dell’Ordine, che porta Odontoiatrie Medici ad una stretta collaborazione. Come leg-gerete, la CAO è impegnata a migliorare la colla-borazione con le Istituzioni, Associazioni Enti perun’azione più costruttiva, approfittando dell’ap-poggio di tutte le diverse componenti dell’ Odon-toiatria. La CAO promuove non solo un sistemaefficiente e efficace di formazione continua delprofessionista ma si accinge ad un innovativoprogramma di prevenzione attraverso i me-dia. Non da ultimo, voglio ricordare l’impe-gno della CAO accanto alla Fondazione En-pam per una migliore assistenza al dentistalibero-professionista in caso di infortunio omalattia.

La Relazione Relazione dell’attività della Commissione Al-bo Odontoiatri gennaio-settembre 2018• Assemblee CAO Nazionale Sei incontri: 19/01/2018 CAO nazionale Ro-ma, 20-22/01/2018 Roma elezioni CAO na-zionale, 23/03/2018,07/06/2018,21-22/09/2018 Cagliari - CAO nazionale.30/11/2018 e 1/12/2018 Convegno Torino – Ti-tolo: “Odontoiatria, eccellenza Italiana”. TavoloNazionale consultazione permanente Presidentidonna Tre incontri: Roma 01/02/2018-23/03/2018- 6/07/2018• Esecutivo si riunisce tutti i mercoledi.se non diversamenteprevisto.• Consigli Direttivi OrdineDieci incontri con cadenza mensile:10/01/2018-l17\01\18-10\01\18 - 14\02\18- 21\03\18-17\04\18-9\05\18- 22/05/2018-13\06\18-l25\07\18

• Date Commissione Albo Odontoiatri Otto incontri 05/01/2018-12/01/2018- 14/02/2018-14/03/2018- 20/04/2018-23/05/2018- 04/07/2018-26/09/2018

Incontri Collegiali Commissioni Ordi-ne

• Incontro con tutti i componenti CTSOdontoiatri delle Commissioni Ordi-nistiche

Due incontri;10/03/2018 - 29/09/2018• CAO giovaniTre incontri:23/04/2018-18/05/2018-21/06/-2018• Commissione Comunicazione e Innovazione. Tre incontri:14/03/2018-11/04/2018-06/07/-2018•Commissione Formazione.Cinque incontri: 28/02/2018, 28/03/2018,27/04/2018, 23/05/2018, 25/09/2018.• Comitato Unico di Garanzia

Cinque incontri: 14/03/2018, 19/04/2018,09/05/2018, 06/06/2018, 06/07/2018.• Gruppo di lavoro Responsabilità Professionale.Due incontri :21/05/2018-13/06/2019• Pareri di congruitàTre incontri 13/03/2018-16/05/2018-13/06/2018• Tavolo tecnico normative in OdontoiatriTre incontri 20/04/2018-18/05/2018-20/07/2018• Incontri ed eventi Istituzionali 08/05/2018 – Incontro con studenti Università

degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.14/05/2018 - Incontro con studenti UniversitàFederico II21/05/2018 – Giuramento d’Ippocrate neo iscrit-ti Albo.23/05/2018 – Consegna timbri neo iscritti Albo.25/06/2018 – Cerimonia 40 anni di laurea- Tea-tro Augusteo. Corsi di aggiornamento ECM20/04/2018 I.L.S. Intermediate Life Support 27/04/2018 Emergenze Mediche, farmacologi-che nello studio odontoiatrico e BLSD16/05/2018 corso: Donna salute e società 8° Edi-zione Auditorium OMCeO Napoli18/05/2018 Dr. Angelo Miraldi: Tecnica “Pseudoinvisibile”: complessità ed efficacia degli allinea-tori nel trattamento ortopedico-ortodontico dellemal occlusioni. 15/06/2018 Convegno: La legge sulla Medicinadi genere: applicazioni ed opportunità c/o sala Caduti di Nassirya Centro Direzionale –Regione Campania.06/10/2018 Dr. Monaldo Saracinelli – Restauridiretti anteriori Daily Tips and Tricks.09/11/2018 I.L.S. Intermediate Life Support 17/11/2018 Prof. Marco Aglietta - 16/11/2018 Emergenze mediche, farmacologi-che nello studio odontoiatrico e BLSD30/11/2018 Approccio Pre-ospedaliero al trau-matizzato;4/12/2018 Emergenze Mediche, farmacologichenello studio odontoiatrico e Blsd;15/12/2018 Dr. Criastian Coraini – Gli intarsi, lefaccette ed i restauri adesivi nei piani di tratta-mento semplici e complessi;Prova per l’accertamento della conoscenza dellespeciali disposizioni che regolano l’esercizio pro-fessionale in Italia.Totale 7 prove-17/01/2018.-14/02/2018 -25/07/2018.Prova per l’accertamento conoscenza lingua ita-liana e disposizioni riguardanti l’esercizio profes-sionale. Nessuna prova nel 2018• Gruppo lavoro Istruttoria pratiche disciplinari.Totale pratiche esaminate 26. Sei incontri-31/01/2018.-08/02/2018 -07/03/2018 -04/04/2018 .02/05/2018 -25/06/2018 Attività Disciplinare CAO 2018

Cao, il 2018 in cifreOdontoiatria

Sandra Frojo

La Commissione Albo OdontoiatriDott.ssa Sandra FrojoDott. Saverio D’AscoliDott. Enrico Di NataleProf. Luca RamagliaProf.ssa Rossella Santoro

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Nell’ambito della Settimana dellaricerca, si è tenuto presso l’Isti-tuto Tumori di Napoli-Fonda-

zione Pascale, un Corso su ”Sanità eRicerca traslazionale; la Comunica-zione nell’era dei social media”, orga-nizzato dallo staff Formazione coordi-nato dal Direttore scientifico GerardoBotti, da Francesco DeFalco e Mario Anepetaed indirizzato a medici egiornalisti. “Oggi il pa-ziente è più consapevoleperché si aggiorna suisocial e quindi le infor-mazioni che il medicodeve fornirgli devonoessere le più ampie ecorrette possibili, ha ri-badito Attilio Bianchi, di-rettore generale dell’Isti-tuto Tumori di Napoli, “ma occorre che la collet-tività riceva da parte deisocial e mass media nonsolo notizie di cattiva sa-nità, come troppo spessoaccade, ma soprattuttonotizie di sanità all’a-vanguardia in un Centrodi eccellenza come il Pa-scale che, grazie ad una convenzione, accoglie ognianno moltissimi medici cinesi e russi, per «formar-si» anche alla luce di molti protocolli di ricerca coor-dinati da ricercatori di calibro internazionale. Il pa-ziente, infatti, ha diritto ad essere informato perchéun più efficace controllo della salute si ottiene for-nendo informazioni, assicurando una valida educa-zione sanitaria (Carta di Ottawa, 1986). L’informa-zione – come ha puntualizzato il Direttore ammini-strativo Carmine Mariano - è il cardine essenzialesu cui si basa la diagnosi precoce che in terminiconcreti vuol dire possibilità di cure tempestive e diguarigione con conservazione dell’integrità fisica. I-noltre, occorre un adeguato ed idoneo processo co-municativo perché molte criticità in campo sanitarioderivano non da errati atti diagnostico-terapeuticima dalla scarsa comunicazione medico-paziente, hasottolineato Rosa Martino, direttore sanitario azien-dale del Pascale, nel suo indirizzo di saluto.“Si combatte meglio un nemico che si conosce”, reci-ta un antico aforisma applicabile in maniera calzan-te in patologia oncologica. “E’ scambiando le infor-mazioni l’un l’altro che circa 70 mila anni fa l’homosapiens attivò la rivoluzione cognitiva trasforman-

do un’insignificante scimmia africananella padrona del mondo”, ha brillante-mente affermato Filippo Petruccellinella sua relazione di apertura dei la-vori. Alessandra Sannella ha continua-

to affermando che “dalla conoscenzascientifica (episteme) del medico deve

partire il processo di trasformazionedell’informazione ac-quisita in comunicazio-ne da offrire al pazien-te”. L’obiettivo, quindi, è laglobalità al cui centrova posta la salute delpaziente. La comunicazione, però,non deve essere soloverbale. Infatti l’evolu-zione scientifico-comu-nicativa sta indirizzan-do a svolgere informa-zione in forma demate-rializzata, cioè in formadigitale. Ma il fascicolosanitario elettronico (F-se), come riportato dal-la stessa Sannella, èpresente, secondo unaricerca di Federfarma,nel 83% in tutta Italia

contro il 93,83% in Campania che in questo casonon si trova ad essere fanalino di coda. Anzi tale processo di informatizzazione è all’avan-guardia e molto avvertito presso l’Istituto Tumori diNapoli. A proposito dell’informazione digitale, Bru-no Ronsivalle dell’Università di Verona ha affermatonella sua relazione che, prima di mettersi a comuni-care sui social, occorre “progettare” un percorsoche preveda varie fasi e stabilire bene il target, cioèi fruitori dell’informazione, persone che non sono“contenitori di informazione ma elaboratori di infor-mazione” e che non vanno manipolati ma con cuioccorre stabilire un’interazione strategica.E, come ha precisato Arianna Boldi, è indispensabi-le, spesso, avere a disposizione degli “influencer”nel processo comunicativo, cioè persone che hannovisibilità, come artisti del mondo dello spettacolo. Ecosì il regista Ruggero Cappuccio e le attrici Lina Sa-stri e Luisa Ranieri lo sono stati nella Notte della Ri-cerca al Pascale, il 28 settembre scorso, invitandogli intervenuti a fare prevenzione. La relazione fi-nale della psicologa Anna Rizzuti ha chiarito che lawebautonomy può comportare svantaggi qualil’auto prescrizione, la sfiducia nell’autorevolezza del

medico ma anche vantaggi: una maggiore necessitàdi aggiornamento da parte del medico che deveconfrontarsi con utenti informati ed una maggioreadesione della collettività a campagne di prevenzio-ne. Purtroppo al Sud c’è ancora scarsa adesione agliscreening che, insieme ad uno stile di vita poco cor-retto ( fumo, eccesso di peso), fanno registrare nelleregioni meridionali una mortalità maggiore per can-cro anche se l’incidenza della patologia neoplasticarisulta inferiore rispetto alle regioni del Nord, comeha affermato Franco Bonaguro. Ed è proprio per arginare questo divario tra Nord eSud che il Governatore della Regione Campania Vin-cenzo De Luca, come ha annunciato nel suo inter-vento appassionato nella Notte della Ricerca al Pa-scale, in una hall del Day Hospital gremita di auto-rità, artisti, personale medico e paramedico, gentecomune e pazienti che hanno testimoniato la loro e-sperienza di malattia, ha stanziato 150 milioni dieuro per Progetti di Ricerca soprattutto in ambitopreventivo, da distribuire nei vari poli oncologici.Ed il Pascale con i suoi validissimi ricercatori saràcapofila in numerosi studi. “Si cura meglio dove si fa ricerca” - ha concluso ilDirettore Generale Attilio Bianchi-, che ha ringrazia-to tutti i numerosi ricercatori presenti, impegnati instudi internazionali nelle varie patologie d’organo eche vedono il Pascale come centro pilota in numero-si progetti di ricerca tra cui quelli concernenti ilcancro della mammella alla guida dell’oncologo Mi-chele De Laurentis.

Immacolata Capasso

13Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018Attualità

La Settimana della Scienza al Pascale

Purtroppo al Sud c’è ancorascarsa adesione agli screening che, insieme ad uno stile di vita pococorretto ( fumo, eccesso di peso), fanno registrarenelle regioni meridionaliuna mortalità maggiore per cancro anche se l’incidenza della patologianeoplastica risulta inferiorerispetto alle regioni del Nord, come ha afferma-to Franco Bonaguro

Formazione

Ecm, recupero crediti

Semplificazione e chiarezza sono le parole d’ordineinserite nella delibera del 27 settembre scorso concui la Fnomceo ha introdotto alcune importanti

modifiche al regolamento Ecm. Nello specifico vienedata la possibilità, a tutti i professionisti che neltriennio 2014-2016 non abbiano soddisfatto l’obbligoformativo individuale triennale di completare ilconseguimento dei cfediti con formazione Ecm svoltanel triennio 2017-2019. L’ampliamento dal 10% al 20%della percentuale di crediti formativi acquisibilimediante autoformazione per il triennio 2017-2019.Infine l’invio di un resoconto annuale agli Ordini e alleFederazioni, in merito al’obbligo formativo con i creditiacquisiti nel triennio, quelli acquisiti nell’ultimo annononché i crediti spostati di competenza nel triennio2017-2019 al triennio 2014-2016 dai singoliprofessionisti sanitari. Per i neoiscritti la formazionedecorre dal 1° gennaio successivo al conseguimento deltitolo di studio. •••

AQttilio Bianchi

Comunicazione & ricerca

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Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 201814 Rubriche

Il pane «sedeticcio» e la cultura persa del riuso

Aproposito di cucina del riuso, qualcunoricorda che cosa sia il pane «seretic-cio»? Già, sereticcio oppure «sedetic-

cio», come è scritto nei dizionari del vernacolonapoletano per dire di un pane stantio oltre ungiorno, ma anche del malfattore ‘mpiso seretic-cio lasciato a lungo penzolare dalla forca e del-l’ommo sereticcio, cioè difficile a trattarsi. Eccoil punto: difficile a trattarsi, ma non impossibi-le. Nella cucina popolare veniva subito allamente di farne polpette, ma sovente mancavala carne. E se ne faceva “pane cuotto”, cioè cot-to, come l’amore aveva scottato i tre figli delRe di Belloprato, “cuotte d’ammore, scriveva ilBasile, per le figlie femmene de lo Rrede Verdecolle, ch’erano tre gioje”.Cuotto, come se il pane non uscissedal forno già cotto. Cuotto, invece,per significare bollito, reso pappa,pappata chiarisce il D’Ambra nelsuo Dizionario e ancor meglio spe-cifica il Puoti quando scrive: “Panecuotto. Pane cotto nell’acqua. PanCotto. Pan bollito o Pambollito,Pappa” e cita la commedia Il Don-zello del Cecchi, in cui la giovane povera Fau-stina fa il pan bollito al suo vecchio marito set-tantenne.

Cibo dei poveriCibo dei poveri, allora, e finanche dei vecchi?A ben guardare la storia della cucina campana,coincidente per certi aspetti con la storia dellagrande fame che a lungo ha caratterizzato nonsoltanto le popolazioni delle campagne, ma fi-nanche gli abitanti della stessa città di Napolie delle sue immediate periferie, è stato propriocosì. Preparare il cibo o acquistarlo significavasoprattutto soddisfare l’appetito, riempire lostomaco, raggiungere la sazietà, recuperare leenergie per sottoporsi alla fatica dei lavori pe-santi, piuttosto che allietare il senso del gustoe affinare il palato.

Il ventre di NapoliNon è un caso che Matilde Serao quando hadescritto Quello che mangiano i napoletani nelterzo capitolo del suo Il Ventre di Napoli, rida-to alle stampe nella primavera del 1904, haparlato del cibo del popolo in base alla quan-tità di soldi di cui si potesse disporre. Con un

soldosi compravano: un cartoccio difragaglia; quattro o cinque panza-rotti; due spighe di granturco bol-lite oppure nove castagne allesse,neel cui brodo si inzuppava pane

sereticcio. Con due soldi si compe-rava un pezzo di polpo bollito nel-

l'acqua di mare, condito con pic-cante: oppure le maruzze, cioè lelumache e un biscotto intriso nel

loro brodo di cottura; oppure una cucchiaiatadi soffritto fatto con ritagli di grasso di maialee pezzi di coratella, cipolline e frammenti diseppia.

Tre soldi per mangiareChi aveva tre soldi al giorno per pranzare sta-va già meglio e poteva permettersi di trala-sciare i cibi cotti e pranzare a casa propria perterra, sulla soglia del basso o sopra una sediasfiancata. Con quattro soldi ecco una grande

insalata di pomidori crudi verdastri e di cipol-le; di patate cotte e di barbabietole, di roccolidi rape o un'insalata di cetrioli freschi. Cucinapovera, cucina imposta dalla scarsità dei mezzie delle risorse è quella che ha dunque caratte-rizzato la storia gastronomica del popolo napo-letano per secoli.

Ma è una cucina sana Eppure questa cucina oggi ci appare interes-sante, perché, sfrondata dagli eccessi dei con-dimenti, ha soprattutto avuto il merito di esal-tare il valore delle materie prime più semplici.Di Rifiutare lo spreco alimentare e guardare alriuso. Mentre, infatti, nelle case dei ricchi ilmonzù allestiva piatti complicati sia per le cot-ture che per l’infinità degli ingredienti, il descodel popolo recuperava le radici delle erbe e gliavanzi del pane.

TOMMASO ESPOSITO

Alimentazione & Salute

Tommaso Esposito

La ricetta

Zuppetta di cipolle con uovo in camicia su pane raffermo

Tagliare a metà e affettare le cipolle sottilmente e rosolarle. Aggiungere l’acqua, i pomodorini, il sale e le fogliedi alloro. Lasciare sbollire per alcuni minuti fin quando il brodo si restringe. Rompere le uova e versarle nellazuppa in ebollizione fin quando l’albume si solidifica. In un piatto fondo sistemare il pane tagliato a pezzetti e

aspergere di olio. Versarvi sopra la zuppetta ben calda sistemando l’uovo al centro della scodella. Ancora un filo diolio. Pepe e formaggio se piacciono.

Ingredienti per 4 persone• Cipolle ramate campane 350 g• Olio extra vergine di oliva 70 cc• Pomodorini del piennolo 8• Acqua 400 cc• Alloro 4 foglie• Sale q.b. • Pane sereticcio 350 gr • Pepe, parmigiano o pecorino se piace

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15Bollettino OMCeO Napoli - Settembre/Ottobre 2018Speciale

Antinfluenzale:i medici ci mettono la faccia, oltre che il braccio Noi ci abbiamo messo la faccia, ci vaccinia-

mo e ci mettiamo pure la sciarpa. Conquesto slogan i medici di famiglia della

Fimmg in collaborazione con l’Ordine dei medi-ci di Napoli, hanno promosso una campagna diinformazione diffusa attraverso manifesti gi-ganti, locandine affisse negli studi di famiglia econ un video andato in onda sul circuito Video-metrò della Linea 1 della Metropolitana di Na-poli.

“Una capillare e massiccia campagna di infor-mazione senza precedenti” ha detto il presidentedell’Ordine Silvestro Scotti, impegnato in primapersona a diffondere questa notizia illustrataanche nel corso del congresso Simg (Società ita-liana di Medicina generale) che si è svolto a Firen-ze. In attesa dei dati definitivi "la percezione cheabbiamo è che lo sforzo che abbiamo fatto hapagato", ha aggiunto Claudio Cricelli, presidenteSimg.

"La campagna No-vax, radicalizzando lo scon-tro, è servita più a far vaccinare persone che nona evitare che si vaccinassero", ha osservato Scotti,secondo cui "chi è in imbarazzo è la Pubblicaamministrazione, a un mese dall'inizio della cam-pagna vaccinale buona parte delle Asl sono senzavaccini", ma "se le gare sono biennali e manten-gono contenuti numerici uguali nel biennio, come

ci si aspetta di raggiungere maggiori obiettivi?". Cricelli ha poi sottolineato che "quest'anno

è aumentata la richiesta, ma in virtù del mecca-nismo delle gare biennali, i fornitori hanno esau-rito il magazzino”. Quest’anno, inoltre, per laprima volta in virtù di un accordo tra le Asl e imedici di famiglia sono stati diffusi anche i vaccinicontro lo pneumococco già a partire dal 1° novem-bre quando è iniziata (in anticipo rispetto ai tempidello scorso anno) la campagna vaccinale antin-fluenzale.

Ma le scorte sono state rapidamente esaurite.«Avevamo chiuso il post di presentazione dellacampagna per la vaccinazione antinfluenzale fatta

lo scorso ano in collaborazione con le Asl napo-letane con il classico “...to be continued” e infattirilanciamo - conclude Scotti - ma serve una ade-guata programmazione sulla distribuzione delledosi che sappia prevedere e rispondere alla mag-giore adesione riscontrata sul campo”. Intanto alvideo di Patrizio Rispo sulla Metròdi Napoli sialternano i video fatti con la Fimmg Napoli etestimonial Corrado Calamaro. Per la vaccinazione#OMCèONA e #FIMMGNAcè, a disposizione pertutte le istituzioni e associazioni professionaliche vorranno partecipare alle informative di edu-cazione alla salute dell’Ordine dei Medici Chirurghie Odontoiatri di Napoli. •••

SPECIALE

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Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 201816 Speciale

Profilassi contro lo pneumococcoScacco a polmoniti e meningiti

In Campania, il 1° novembre scorso, in contemporanea con la campagna vaccinale antinfluenzale, èpartita per la prima volta la distribuzione ai medici di dosi di vaccino contro lo pneumococco. Ogni 100dosi di antinfluenzale 40 sono contro lo pneumococco. Anche questo è andato rapidamente esaurito

come il vaccino antinfluenzale. Ma è degna di nota la volontà della Regione e delle Asl di allargare lospettro delle adesioni a una profilassi molto utile che intercetta altre patologie stagionali provocate daun batterio infettivo ma non contagioso, contro cui ci si vaccina nell’infanzia ma che trova spessosguarnita la memoria immunitaria di adulti e anziani. Un batterio che convive con noi lungo le vierespiratorie ma si fa strada spesso sulla scia del virus influenzale provocando gravi malattie, anchemortali, come le polmoniti e le meningiti. L a profilassi, dunque, abbatte le polmoniti, le meningiti e le otiti facendo diminuire anche l’uso diantibiotici. Tra le azioni previste favorire percorsi che facilitino la tempestività della diagnosi e, diconseguenza, terapie mirate potenziando negli ospedali i servizi di diagnostica microbiologica. Infine èarrivata l’indicazione ai medici di limitare il più possibile l’utilizzo degli antibiotici di ultima generazionericorrendo a regimi terapeutici alternativi che consentano di preservarne l’utilizzo in casi estremi. Informare le famiglie sul grave rischio delle meningiti batteriche e sull'utilità salvavita dellevaccinazioni: è intanto il tema affrontato a Napoli, da 'Let's talk meningite, un momentodi confronto e dibattito patrcinato dalla Regione e promosso da Adn Kronos salute perfare il punto su una patologia che rappresenta l'incubo dei genitori con figli in teneraetà, ma che oggi colpisce anche adulti e ragazzi.Immagini shock quelle proiettate nel corso del dibattito da Carlo Tascini, direttore dellaprima Divisione di Malattie Infettive dell’Ospedale Cotugno, nel ripercorrere la storiaclinica di una giovane donna giunta in vari ospedali campani con febbre e piccolemacchie alle estremità non riconosciute dai medici del pronto soccorso (che si radovedono nella propria vita una sepsi da meningococco) fino alla corretta diagnosi alcardarelli e il trasferimento al Cotugno. “La meningite, quando evolve in una sepsi – hadetto Tascini – ha una mortalità del 70 per cento e progredisce rapidamente nell'arco dialcune ore con una necrosi delle estremità che in realtà colpisce tutti gli organi senzapossibilità di cura. Per questo – insiste il clinico, oltre ad addestrare e formare ilpersonale medico a riconoscere precocemente i segni dell'infezione occorre effettuare levaccinazioni contro la meningite”. In Italia circolano tutti i ceppi del Meningococco più frequente alle nostre latitudini (A, C,W, Y e B) e la vaccinazione è stata inserita nei nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza).Tuttavia il ministero della Salute rileva che la copertura vaccinale per il Meningococco B (che richiede 3 o4 richiami) è ancora troppo bassa. Dal 2016 al 2017 si è passati dall'80,7% all'83,06% di copertura.Valori sì in crescita ma inferiori alle previsioni. In Campania si è ancora più giù, sotto il minimo fissato al60%.Secondo uno studio di Sara Carloni, ricercatrice di Elma Research, che ha condotto una ricerca su uncampione di genitori, emerge che una persona su 3 non è informata riguardo ai sintomi della malattia, 1su 5 non conosce il vaccino e il 38% ha paura di effettuare la profilassi. “La percezione del rischio – hasottolineato Tascini - è fondamentale. I vaccini sono sicuri e salvavita e nell'epidemia di meningite che cifu in Toscana qualche anno fa nessuno tra i vaccinati, di cui alcuni contagiati, è morto”. “La vaccinazioneè l’unico strumento per prevenire la meningite da meningococco – ha aggiunto Maria Rosaria Granatadirigente del dipartimento di prevenzione della Asl Napoli 1 - Il batterio è infatti presente nella gola del10 per cento circa delle persone senza dare alcun segno: solo in alcuni, e per motivi ignoti provoca lamalattia. Con il vaccino quindi non solo proteggiamo il singolo, ma riduciamo veri e propri portatoridell’infezione ignari della loro condizioni”.Toccante la testimonianza di Amelia Vitiello, presidente delComitato nazionale contro la meningite che ha raccontato la drammatica vicenda che l'ha colpita quandoha perso una bambina di 18 mesi colpita dal meningococco B quando non esisteva ancora il vaccino puravendo effettuato tutte le profilassi consentite all'epoca”. L'offerta vaccinale in Campania è in continua crescita – ha aggiunto Pietro Buono, responsabile delsettore Materno infantile della Regione Campania – in un solo anno abbiamo raggiunto e superato lamedia italiana per l'esavalente dell'infanzia, abbiamo superato la soglia del consigliata del 95% e siamoattivamente impegnati anche per raggiungere gli stessi target sulla trivalente e sulla vaccinazione contromeningococco e pneumococco che causano meningiti. Siamo stati i primi in Italia a offrire la vaccinazionicontro tutti i ceppi di meningococco consapevoli dell'epidemiologia della malattia. E abbiamo coinvoltoanche i Medici di famiglia e i pediatri per allargare la platea dei vaccinati contro l'influenza che puòaprire la strada ad altre infezioni”. In sala anche Antonio d'Avino vicepresidente nazionale dellaFederazione pediatri che ha ricordato l'importanza del rapporto informativo e di fiducia tra pediatria egenitori per vincere la diffidenza ad effettuare la profilassi contro la meningite. “Grazie ai richiamivaccinali e a progetti portati avanti con la Regione abbiamo recuperato terreno su tutti i vaccini. La sfidacontro la meningite si vince solo se c'è il contributo di tutti a informare correttamente famiglie eoperatori”. •••

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17Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018Vaccinazioni

Ora in Metrò viaggiano le newscontro le bufaleLe pillole contro

le fake newsviaggiano in Me-

trò. Per un anno, in-fatti, l’Ordine deimedici e degli odon-toiatri di Napoli faràproiettare i brevispot nei vagoni dellametropolitana. Sitratta di una campa-gna di comunicazio-ne che affianca l’ini-ziativa della Fnom-ceo ”Dottore ma èvero che”, con l’o-biettivo di sensibiliz-zare la popolazione nei confronti dellebufale che riguardano i temi sanita-ri. “Da medico – dice il presidentedell’Ordine di Napoli, SilvestroScotti – sento forte il dovere diessere al fianco dei cittadini neltrasmettere messaggi chiari esoprattutto ‘certificati’. Questi spotnon vogliono convincere nessuno,vogliono informare e sensibiliz-zare su temi importanti chespesso vengono distorti per leragioni più disparate”.Il progetto è partito con i messaggi dellacampagna choc promossa a maggio scorsodalla Fnomceo sui manifesti della città parte-nopea in cui le frasi “Ho curato il cancro conil bicarbonato”, “Non mi hanno vaccinato perpaura dell’autismo” campeggiavano su lapidicome epitaffi funebriUna nuova campagna che mira a rafforzarenella cittadinanza l’adozione di scelte consa-pevoli sul tema della Salute. Sugli schermi diVideo Metrò sono stati veicolati una serie dispot attraverso i quali parlare a tutti in ma-niera semplice e diretta, in un contesto liberoda qualsiasi pregiudizio. «Questo è il senti-mento di tutti colleghi che rappresento - diceScotti - ai quali va sempre il mio ringrazia-

mento per il lavorostraordinario cheviene fatto in ognigiorno. Noi sostenia-mo che medici e cit-tadini non debbanoessere gli uni controgli altri. E’ giusto chechi ha studiato percurare il prossimo siprenda cura delprossimo, e allostesso tempo che ipazienti si affidinoal giudizio dei medi-ci. Questi spot nonvogliono convincere

nessuno, vogliono informare e sensibi-lizzare su temi importanti che spes-

so vengono distorti per le ragionipiù disparate». Sulla stessa sciasi colloca la campagna e gli spotrelativi all’uso dei vaccini e allaloro importanza che vedono tra i

testimonials medici di famiglia e ilnoto attore Patrizio Rispo. Pochi se-

condi per dire in maniera chiaraed efficace quando e come utiliz-zare i vaccini, in particolare

quello contro l’influenza (quest’anno distri-buito dai medici di famiglia insieme a quellocontro lo pneumococco che previene anchele meningiti causate da questo batterio), ivantaggi della prevenzione, l’utilità di vestir-si in maniera adeguata come ad esempio uti-lizzare la sciarpa nelle giornate fredde eventose. Battute scherzose e toni divulgativi che noninficiano il messaggio di fondo, anzi, e chehanno il merito di aver messo al primo po-sto, nell’azione di diffusione dell’informazio-ne dell’Ordine dei medici, i pazienti, i bambi-ni e le persone anziane. Quelle più deboli eche più delle altre si giovano di una correttaprevenzione. Per educare, anche, al buon usodelle strutture sanitarie e dei farmaci. •••

Spot sugli schermi dellaMetropolitana contro le bufale sulla SaluteUna nuova campagna chemira a rafforzare l’ideanella cittadinanza di adottare scelte consapevoli sul tema della salute: in campo l’Ordine dei Medici diNapoli

Silvestro Scotti

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Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 201818 Speciale

L’accordo

UUso improprio degli antibiotici, impiegoeccessivo e non corretto dai farmaci ne-cessari per debellare le infezioni in ospe-

dale e sui territori. E poi uso massiccio in zoo-tecnia, nell’industria agroalimentare e nell’ac-quacoltura. La conseguenza di tutto ciò è laprogressiva selezione di ceppi batterici resi-stenti ai principali antibiotici che pone un se-rissimo problema di salute pubblica. La Campa-nia da fanalino di coda in Italia quanto a uso eabuso di antibiotici volta pagina e diventa Re-gione capofila per nella lotta all’antibiotico re-sistenza. Allo scenario da allarme rosso la Cam-pania ha risposto serrando i ranghi e i risultatinon sono mancati: il consumo di antibiotici diuso sistemico sul territorio, è passato da 32,3dosi al giorno ogni mille abitanti nel 2013 a 29nel 2017 con un calo del 5,1%.

Stop all’uso improprio

“Dopo aver invertito la marcia mnell’ultimo an-no con un trend in discesa nei consumi di anti-biotici sul territorio - avverte Ettore Novellino,direttore del dipartimento di Farmacia della Fe-derico II e responsabile del Ciff (Centro regio-nale di farmacoeconomia e farmacodinamica)nei primi 6 mesi del 2018 il consumo si attestasu 28,3 dosi di antibiotici ogni 1000 abitanti”. Ora, dal 1° novembre è scattato scatta un nuo-vo giro di vite impresso dalla Regione sui pre-scrittori (ospedalieri e non) per educare albuon uso di questi preziosi farmaci alleati nellalotta alle infezioni. Obiettivo, raggiungere il mi-nimo del punteggio attribuito dai Lea (Livelliessenziali di assistenza) alle buone pratiche cli-niche che prevede un massimo di 23 dosi algiorno per mille abitanti. La delibera di giuntaapprovata di recente, poi recepita da un decre-

to commissariale adhoc, prende le mos-se dall’accordo si-glato con tutti i sin-dacati della medici-na di famiglia e pre-vede ad ogni pre-scrizione corrispon-da un codice attra-verso cui risalire al-la patologia che harichiesto la ricetta.

Privacy garantita

“Al paziente sarà sempre consegnata una notu-la anonima - avverte Pina Tommasielli, medicodi medicina generale che segue questa materiaper conto della Regione - ma dalla scrivania delmedico in remoto partirà un flusso dati chegiungerà alla piattaforma informatica regionaleSaniarp da cui sarà possibile esaminare la ap-propriatezza prescrittiva. A distanza di ognidue o tre mesi - continua Tommasielli - andre-mo a capire medico per medico, se la prescri-zione è giustificata e nel caso non lo sia il me-dico sarà convocato dal distretto di apparte-nenza, non per sanzionarlo ma per formarlo alcorretto uso del farmaco. Il fine infatti non èpersecutorio ma educativo”. Coinvolti dal pro-getto anche farmacisti e medici ospedalieri: iprimi dovranno evitare di erogare i farmaci colsospeso da coprire con la ricetta del medico egli altri, all’atto delle dimissioni, saranno incollegamento anch’essi con la piattaforma re-gionale di monitoraggio. Un analogo sistemainformatico consentirà ai medici di base di pre-notare esami di screening per le fasce di popo-lazione interessate e senza ticket se ciò avvie-ne nell’ambito dei 5 distretti napoletani di Ter-

ra dei fuochi.

Dati allarmanti

Già un anno fa, in in una lettera indirizzata alpresidente della Regione Campania VincenzoDe Luca, la Simg, la società scientifica dei me-dici di famiglia, invitava il Governatore a pren-dere provvedimenti urgenti ora effettivamenteadottati. Da circa 4 anni, la Simg e le due Uni-versità di Milano e di Napoli, studiano in mododettagliato e continuo la gestione della terapiaantibiotica nel territorio e ha attivato un per-corso informativo e formativo per i medici as-sociati. Diversi i dati emersi dallo studio. Per le sole malattie dell’apparato respiratoriopiù comuni sono state riscontrate percentuali diprescrizioii del 17,6 % per malattie di originesicuramente virale e del 62% per patologie soloprobabilmente batteriche, contro il rimanente19,6 % erogato per malattie sicuramente di ori-gine batterica. Il dato testimonia una prassiprescrittiva fuori dai parametri scientifici ecompletamente avulsa dal concetto di assisten-za. Può essere solo catalogata tra gli epifeno-meni deteriori di un sistema di erogazione del-le prestazioni sanitarie mal concepito. Nel cor-so del recente summit regionale sull'emergenzadelle resistenze batteriche agli antibiotici, perla prima volta abbiamo c’è stata la possibilitàdi presentare i dati del Progetto Ocra, la bancadati dei medici, l’organizzazione e le finalitàsia allo staff regionale sia a circa 400 funziona-ri e medici provenienti dalle Asl di tutta laCampania. “Abbiamo avuto la lungimiranza di allestire unsistema di ricerca e sorveglianza - concludeTommasielli - affidabile con grande anticipo eche ora torna utile con report individuali (daSaniarp) del tipo di quelli che da dieci anniproduciamo. Non è poco in una situazione peri-colosa quale può diventare la resistenza agliantibiotici per la vita umana”. •••

Antibiotici, via al monitoraggio dei flussi di tutti i prescrittori

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19Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018Vaccinazioni

In passato le leggende ed i miti erano pro-dotti dall'ignoranza e dalla paura, e traman-dati per tradizione popolare; oggi, invece,

internet, con la sua mole di dati spesso super-ficiali e, in molti casi, palesemente errati, è lamaggior fonte per la disinformazione di massa,per il suo potere di diffondere rapidamente eduniversalmente una notizia, anche non verifi-cata. Il problema è che quando queste fake-news riguardano la salute pubblica collettiva,possono indurre a comportamenti non corret-ti .

Autodiagnosi, 70% errate

Per fare un esempio su quanto sia rischiosofarsi un'opinione tenendo conto soltanto delleinformazioni attinte dal web, vi riporto i risul-tati di una recente ricerca: tra le autodiagnosieffettuate tramite l’utilizzo dei motori di ricer-ca ben il 70% sono errate. Paradigmatica è laclassica associazione tra vaccinazione e svilup-po del disturbo autistico.Da dove origina questa leggenda? Tutto nasceda un articolo del febbraio del 1999 pubblica-to su The Lancet, autorevole rivista scientificadel Regno Unito, considerata tra le prime 5 ri-viste mediche internazionali (secondo i più ad-dirittura la più importante), articolo scritto daldottor Andrew Wakefield e colleghi che soste-nevano esistesse una stretta correlazione tra ilritardo nello sviluppo psicomotorio, tipico del-l'autismo, e il vaccino trivalente Mpr (morbillo,parotide e rosolia), comunemente inoculato neibambini a partire dai 9 mesi di età.

Errore e radiazione

Ben presto però lo studio fu ritirato: si scoprì,infatti, che Wakefield era stato pagato per al-

terare i risultati al fine di supportare una seriedi cause giudiziarie intentate da un avvocatocontro le case farmaceutiche produttrici deivaccini.

Da un truffa il padre dei no vax

Inoltre Wakefield aveva brevettato un sistema

di vaccini separato, per singole malattie, persostituire il trivalente che aveva additato comecausa dell'autismo. Dopo circa dieci anni que-sto articolo venne definitivamente smentito daun altro articolo pubblicato sul Canadian Medi-cal Association Journal del 2010.

Quando, poi, fu scoperto che della casa farma-ceutica produttrice del "vaccino alternativo" e-ra socia in percentuale non irrilevante, anchela moglie di Wakefield, questi venne poi radia-to dall’albo; dopo quegli avvenimenti divenneil padre dei movimento "No-Vax".

Nel gennaio 2011 fu pubblicato sul British me-dical Journal un articolo di Brian Deer, accom-pagnato da un editoriale che definiva il lavorodi Wakefield come una “elaborata frode" a sco-po di lucro.Così proprio questa turba d'informazioni falseha contribuito alla creazione di paure e falsimiti condizionando l'opinione pubblica e gene-rando comportamenti scorretti: a rischio è lasalute collettiva sopratutto quella degli indivi-dui più deboli:bambini, anziani, ammalati esoggetti immunodepressi.La Fnomceo, la federazione Nazionale degli Or-dini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, ha dapoco istituito un sito, www.dottoremaevero-che.it, che ha lo scopo precipuo di dare rispo-ste ai cittadini su argomenti di questo tipo, persfatare le "dicerie" telematiche diffuse in inter-net.

Roberto Burioni

Mi piace concludere citando Roberto Burioni,un paladino moderno della lotta contro le erra-te convinzioni dei "no-vax"; quando gli si chie-de dei rischi che un bambino corre quando sisottopone ad una vaccinazione, risponde:“l’unico pericolo che i bambini corrono quandovengono vaccinati è nel tragitto in auto da ca-sa loro all’ ambulatorio medico”.

Mauro Fedelespecializzando in Medicina del lavoro

Vaccini, fake e tanta disinformazione

Vaccinazioni tra diritto alla Salute del fanciullo e responsabilità dei genitori:il ruolo del counseling e della correttainformazione da parte dei medici per fugare dubbi e timori e per illustrare i rischi (pochi e irrilevanti) dei vaccini e ibenefici (tanti) per la salute dei vaccinati e della popolazione generale Osservatorio giovani

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Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 201820 Speciale

Le domande per ottenere I benefici in materia di invalidità,cecità e sordità civile, handicap e disabilità devono esserepresentate all’Imps, unitamente alla certificazione

medica, unicamente tramite una procedura on-line. Possonopresentare domanda di riconoscimento dell’invalidità: • i cittadini italiani con residenza in Italia;• i cittadini stranieri comunitari legalmente soggiornanti inItalia e iscritti all’anagrafe del comune di residenza;•i cittadini stranieri extracomunitari legalmente soggior-nanti in Italia, titolari del requisito del permesso di sog-giorno di almeno un anno, come previsto dall’articolo 41del Testo unico per l’immigrazione, anche se privi di permesso di soggiorno CE di lungo perio-do. La richiesta del riconoscimento dell'invalidità può essere avviata dal singolo che si ritieneinvalido oppure dal suo genitore o tutore (in caso di persone interdette) o dal suo curatore(per quanto riguarda le persone inabilitate). Il medico certificatore per essere abilitato deveaver fatto richiesta all’Inps e aver ottenuto un codice PIN che permette la trasmissione dellacertificazione medica online. Si può benissimo rivolgersi al proprio medico curante. Basandosisui modelli di certificazione predisposti dall’INPS, il medico attesta la natura delle infermità in-validanti, riporta i dati anagrafici, il codice fiscale, la tessera sanitaria, le patologie invalidantida cui il soggetto è affetto con l’indicazione obbligatoria dei codici nosologici internazionali(ICD-9). Deve, se presenti, indicare le patologie stabilizzate o ingravescenti che danno titoloalla non rivedibilità. Infine deve indicare l’eventuale sussi-stenza di una patologia oncologica in atto. Il medico compila ilcertificato online e lo inoltra all’INPS attraverso il servizio de-dicato. Il sistema genererà un codice identificativo per la prati-ca in corso.A questo punto il medico deve consegnare all'interessato:• l’attestato di trasmissione che riporta il numero di certificatoe che deve essere conservato dal richiedente per l’abbina-mento della certificazione medica alla successiva domanda diriconoscimento dell'invalidità,• la copia originale firmata del certificato, che il richiedentedovrà poi esibire al momento della visita di accertamento,• l'eventuale certificato di non trasportabilità in caso di richie-sta di visita domiciliare. Il certificato ha una validità massimadi 90 giorni dal rilascio (ai fini dell’abbinamento alla doman-da). Se non si presenta in tempo la domanda, il certificato me-dico scade e bisogna richiederlo nuovamente al medico. Dopoaver ottenuto il certificato medico introduttivo, dunque, il ri-chiedente ha 90 giorni di tempo per inviare via Internet all'IN-PS, la domanda di riconoscimento di invalidità civile.La domanda può essere presentata autonomamente dalla persona se dispone del codice PINrilasciato dall'INPS (un codice numerico personalizzato che consente di accedere al servizio),oppure attraverso gli enti abilitati quali associazioni di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFFAS),patronati sindacali, Caaf ecc. Ricevuta la domanda completa l’INPS provvede a trasmetterlaonline alla Asl di competenza. Una volta presentata la domanda il cittadino riceve la data dellavisita medica di accertamento che in genere si tiene entro i 30 giorni successivi, in base al ca-lendario di appuntamento della Asl di residenza o del domicilio alternativo.All’invalido affetto da patologia oncologica la visita è fissata entro 15 giorni dalla domanda. Incaso di non trasportabilità il medico deve compilare e inviare online il certificato medico di ri-chiesta di visita domiciliare, almeno cinque giorni prima della data già fissata per la visita am-bulatoriale. Il Presidente della Commissione medica si pronuncia entro cinque giorni dalla ri-cezione della richiesta, comunicando al cittadino la data e l’ora della visita domiciliare o indi-cando una nuova data di invito a visita ambulatoriale. In caso di assenza ingiustificata si prov-vederà a una nuova convocazione. Nel caso di due assenze consecutive, esse saranno conside-rate come una RINUNCIA alla domanda, con perdita di efficacia della stessa. La Commissione

Asl è una Commissione Medica Integrata: è composta da un medico specialista in medicina le-gale che assume le funzioni di presidente e da due medici di cui uno scelto prioritariamentetra gli specialisti in medicina del lavoro. Dal 1° gennaio 2010, la Commissione è integrata da

un medico INPS quale componente effettivo. è stato introdotto un nuovo certificato, denomi-nato “integrativo”, che sostituisce l’attuale versione del modello D (“certificato di intrasporta-bilità”).Questa nuova tipologia di certificato può essere utilizzata esclusivamente:

• per richiedere la visita domiciliare;• per inserire/integrare/rettificare le dizioni di legge necessarieper la valutazione della domanda ai fini dell’indennità di ac-compagnamento.Il certificato integrativo può essere compilato e trasmesso solonel caso in cui l’istante abbia già presentato una domanda equesta risulti collegata ad un certificato introduttivo.Il certificato integrativo prevede soltanto i dati relativi alla dia-gnosi, alle dizioni di legge necessarie per la valutazione delladomanda anche ai fini dell’indennità di accompagnamento ealla eventuale richiesta di visita domiciliare.Il medico certificatore ha l’obbligo di barrare, nel certificatomedico introduttivo, la casella [SÌ] o quella [NO] relative alle di-zioni:• Persona impossibilitata a deambulare senza l’aiuto perma-nente di un accompagnatoreoppure• Persona che necessita di assistenza continua non essendo in

grado di compiere gli atti quotidiani della vita».Tale obbligo sussiste solo nel caso in cui sia stata selezionata la tipologia “invalidità civile”. Seil certificato viene redatto per richiedere una prestazione di handicap, di disabilità, di cecità odi sordità può essere barrata la voce “Non mi esprimo”.Nello specifico, la disposizione prevede che nel caso in cui venga barrata, per entrambe leipotesi di legge, la casella (NO) non sarà poi possibile per la Commissione Medico-Legale diprima e di seconda istanza, effettuare la valutazione ai fini dell’eventuale concessione della in-dennità di accompagnamento.Nel certificato medico introduttivo è stata aggiunta la possibilità di segnalare la condizione di“sordocecità” ai sensi della legge 24 giugno 2010, n. 107.Alla Commissione partecipa anche un sanitario in rappresentanza dell’Associazione nazionaledei mutilati ed invalidi civili (ANMIC). Al termine della visita viene redatto il verbale elettroni-co, riportando l’esito, i codici nosologici internazionali (ICD-9) e l’eventuale indicazione di pa-tologie (Decreto 2 agosto 2007) che comportano l’esclusione di successive visite di revisione ol'eventuale necessità di sottoporsi a visita di revisione successivamente.

Almerigo Gino Farese

Sportello Medico Legale

Vademecum per le domande di invalidità

Almerigo Gino Farese

IN QUESTO NUMERODEL BOLLETTINOAFFRONTIAMO IL NODO DEL RICONOSCIMENTODELL’INVALIDITA’ CIVILE SIA PER I CITTADINIITALIANI SIA PER I CITTADINI STRANIERICOMUNITARI E PER QUELLI EXTRACOMUNITARILEGALMENTE SOGGIORNANTI IN ITALIALIA. TALEARGOMENTO SEMBRA SCONTATO MA ALLALUCE DI QUANTO AVVIENE NEL QUOTIDIANO E’OPPORTUNO CHIARIRE I PASSAGGI ESSENZIALIDELLA PROCEDURA DA EFFETTUARE PER NONLEDERE I DIRITTI DEL CITTADINO UTENTE

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21Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018immigrazione

AAA malasanità cercasi, il patrocinio? Gratis

A.M.A.M.I. è l’acronimo dell’Associazione nata per soccorrerei medici accusati ingiustamente di malpractice. L’associazioneha diffuso qualche tempo fa un video, trasmesso anche da nu-merose emittenti di rilievo nazionale, nel quale scorrevanoimmagini di avvoltoi, mentre una voce fuori campo invitavai cittadini a diffidare di quanti, ergendosi a paladini della salutedel paziente, invitavano a denunciare casi di malasanità, pro-mettendo facili arricchimenti ed offrendo il patrocinio a titologratuito.

La pubblicitàIl Consiglio nazionale forense, poi anche l’ Unione delle

Camere Penali, condannarono la volgarità dell'operazionediffamatoria, genericamente compiuta ai danni della categoriadegli avvocati, professione deputata costituzionalmente alladifesa dei diritti dei cittadini. E’ un dato di fatto che sui nostri“quotidiani” , anche quelli a tiratura nazionale, così come quelliche si distribuiscono all’ingresso delle stazioni della Metropolitana,compaiono, a pagina intera, messaggi pubblicitari in cui studilegali , in maniera esplicita ( patrocinio gratuito ecc) invitanoalla denuncia di casi di malasanità.

Ancor più subdolo appare il messaggio laddove lanciatoda improbabili associazioni di difesa dei malati, costituite,magari, da tre persone con uno statuto riciclato e 200-300euro di spese di notaio. In più occasione le Organizzazionisindacali dei medici e degli altri operatori sanitari hannoespresso amarezza di fronte a questi messaggi, definiti veree proprie «violenze pubblicitarie», pur riconoscendo il giustodiritto al risarcimento del paziente che sia realmente danneggiatoda un caso di malasanità.

La medicina difensivaE’ a tutti noto quante di queste iniziative giudiziarie si ri-

solvano con un nulla di fatto che esclude completamente laresponsabilità professionale del medico. Ed è perciò più graveil senso di frustrazione che assale il medico che opera concorrettezza e professionalità , costretto spesso a lavorare inun sistema ormai in crisi conclamata per mancanza di personale,apparecchiature, presidi essenziali e disponibilità di posti letto,per di più di fronte a pazienti sempre più aggressivi che iden-tificano nell’operatore sanitario il nemico della propria salute.La spesa collegata al contenzioso giudiziario è enorme e non

facilmente quantizzabile (10 miliardi ?); la “medicina difensiva”,poi, impegna circa 13 miliardi l’anno, l’11,8% della spesasanitaria italiana, senza tener conto dei cosiddetti costi indiretti,quelli assicurativi a carico del medico e l’impegno orario perprodurre prestazioni non essenziali per la cura del paziente.

Ssn a rischio?E’ immaginabile che un vorticoso inarrestabile aumento

del contenzioso giudiziario possa, nei prossimi dieci anni,

minare alla base l’esistenza stessa del nostro Servizio Sanitario.La Legge Gelli-Bianco, nata per stimolare l’attivazione di unostrumento fondamentale quale il Clinical Risk Management,nulla ha prodotto, ad oggi, di utile; tutto l’interesse applicativodella legge sembra orientato sulla responsabilità professionale,sull’uso delle linee guida e soprattutto su chi abbia titolo acomporle, azioni che, pur se assolutamente importanti, nonrappresentano la soluzione ai problemi della nostra sanità di-sastrata.

Il rapportoIl rapporto AAROI EMAC presentato al Meeting di SAQUIRE

2018, risulta estremamente utile per valutare gli effetti dellaLegge Gelli Bianco anche se riferita ad un campione di unasola categoria di specialisti (anestesisti rianimatori). Il contenziosogiudiziario risulta in aumento , anche in ragione della possibilitàper il cittadino di ottenere, in tempi brevi, una prima rispostadall’accertamento tecnico preventivo (ATP), ed una offertaeconomica da parte della compagnia assicuratrice. Nell’ultimodecennio si stava registrando un calo del contenzioso giudiziarioper casi di errore medico: l’ottimo studio dell’ AROOI EMAC,già citato, evidenziava una diminuzione dal 6,5% del 2010al 3,5% degli inizi del 2017 , poi di nuovo una vera esplosione(la Legge Gelli-Bianco, lo ricordiamo è dell’ aprile 2017). Daquel momento risultano aumentati del 60% soprattutto isinistri che coinvolgono più professionisti per lo stesso caso,questo sia in sede penale sia in quella civile, fenomeno cheappare soprattutto imputabile alle comunicazioni di avviodelle trattative stragiudiziali, in ragione delle quali le Aziendesanitarie, citate in causa dai pazienti che si ritengono danneggiati,coinvolgono tutti i singoli medici che hanno prestato cure alpaziente a causa dell’applicazione dell’articolo 13 della LeggeGelli Bianco ‘Obbligo di comunicazione all'esercente la professionesanitaria del giudizio basato sulla sua responsabilità’. In praticale Aziende , avendo tempi ristrettissimi per l’invio delle dovutecomunicazioni ed in considerazione delle sanzioni previstein caso di ritardi o di comunicazioni incomplete, coinvolgonotutti i medici che a qualsivoglia titolo abbiano partecipato allecure del paziente danneggiato.

Rivedere la norma Appare a mio parere perciò necessario rivedere con im-

mediatezza la Legge Gelli- Bianco facendo chiarezza su alcunipunti. Questa opportuna revisione dovrebbe incidere inmaniera forte anche sulla reale diffusione della cultura delRischio clinico all’interno delle Aziende sanitarie. In ultimo,ma non per importanza, sembrerebbe opportuno regolamentare,nei limiti consentite dalle attuali normative, ed in accordo congli Ordini professionali (medici ed avvocati) le norme sullapubblicità di studi legali ed associazioni varie di difesa deicittadini.

Bruno Zamparelli

Health technology assesment

Bruno Zamparellidirettore ospedaliero

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RUBRICHE22 Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018

Sul podio Clorinda Annunziata e i danni da HpvClorinda Annunziata, laureata in Biotecnologie medichee specializzata in Microbiologia e Virologia, è risultatavincitrice del Primo “Premio Scientifico InternazionaleNunzio e Adriana Pascale” per uno studio sul ruolo deipapillomavirus e delle mutazioni del gene delletelomerasi nei tumori della cervice uterina, pubblicatosulla importante rivista scientifica “InternationalJournal of Cancer”. I Papillomavirus umani (HPV) sono iprincipali fattori di rischio dei tumori della cerviceuterina. Questi virus infettano le cellule squamose dellemucose e nella maggior parte degli individui l’infezioneviene spontaneamente eliminata dal sistemaimmunitario. In una piccola percentuale di casil’infezione persiste e nel corso degli anni può provocareun accumulo di mutazioni nei geni della cellula ospite el’attivazione di eventi molecolari coinvolti nello sviluppodi tumori. Lo studio presentato da Clorinda Annunziata,svolto presso il laboratorio di Biologia molecolare edoncogenesi virale dell’Istituto Nazionale Tumori-IRCCS-Fondazione Pascale con il coordinamento di Maria LinaTornesello, dimostra che le mutazioni del promotore delgene TERT e l’espressione delle telomerasi sono moltofrequenti nei tumori invasivi della cervice uterina.

Pertanto il processo di trasformazione neoplastica neitumori della cervice può essere diviso in due fasi, unafase iniziale in cui le oncoproteine virali destabilizzanola replicazione cellulare, che può essere revertita allacondizione normale, e una fase avanzata in cui lemutazioni del gene della telomerasi rendonoirreversibile lo stato neoplastico delle cellule. Questirisultati suggeriscono la possibilità di utilizzare strategieterapeutiche dirette contro le proteine virali negli stadiprecoci dell’oncogenesi mediata da HPV ed inibitori dellatelomerasi negli stadi più avanzati della malattia.

Istituito nel 1994 dalla fondatrice del Club LionsOttaviano Adriana Pascale, il Premio ha acquisitosempre maggior prestigio nel mondo scientifico,assegnando ogni anno borse di studio a giovani medici,farmacisti e biologi italiani e stranieri. Il Premio si avvaledi una Commissione scientifica di livello internazionalecoordinata da Franco Bonaguro, (Pascale) e compostada Giuseppe Castaldo, Oreste Cuomo, Antonio DiBellucci, Renato Sinno e Carlo Vosa.

Si è svolta presso la sala conferenze dell'Or-dine dei farmacisti della provincia di Na-poli in via Toledo 56, la cerimonia di pre-

miazione dei vincitori della 23ma edizione delpremio internazionale “Nunzio ed Adriana Pa-scale”, promosso dall'omonima Associazione.Istituito nel 1994 dalla fondatrice del ClubLions Ottaviano Adriana Pascale, il Premio haacquisito sempre maggior prestigio nel mondoscientifico, assegnando ogni anno borse di stu-dio a giovani medici, farmacisti e biologi italia-ni e stranieri. Il Premio si avvale di una Commissione scien-tifica di livello internazionale coordinata daFranco Bonaguro, direttore dell’Unità com-plessa di Biologia molecolare, virologia e on-cologia dell’Istituto tumori Pascale e compo-sta da Giuseppe Castaldo, direttore dell’UnitàMalattie coagulative presso il Dipartimento diMedicina molecolare e biotecnologie medichedel Ceinge, Oreste Cuomo, docente di chirur-gia già primario al Cardarelli, Antonio Di Bel-lucci, responsabile del Bollettino dell’Ordinedei Medici di Napoli, Renato Sinno, già docen-te di Mineralogia presso l'Università FedericoII e Carlo Vosa, ex direttore della cardiochi-rurgia presso l'Università Federico II.Il terzo premio, consegnato dal past presiden-te Lions club Ottaviano Giuseppe Oriolo, èstato assegnato ad Alessandro Di Minno (lau-rea specialistica in farmacia), il secondo rico-noscimento, sostenuto dal Lions Club Ottavia-no, è stato consegnato dal presidente del ClubAntonio Guerrasio a Roberta Lupoli(laurea in Medicina e Chirurgia, specialista inEndocrinologia e Malattie delmetabolismo).Sul gradino più alto è salitaClorinda Annunziata (laurea specialistica inbiotecnologie mediche), premiata da Annasil-via Nappi, figlia di Adriana Pascale, fondatri-ce del Club Lions Ottaviano, scomparsa nel2017. Nel corso della manifestazione, moderata dalgiornalista Valerio Ceva Grimaldi, il presiden-te della Commissione scientifica Franco Buo-naguro ha altresì consegnato un attestato dipartecipazione a Carolina Caldarelli (laureamagistrale in Medicina e Chirurgia).Nel corsodell'iniziativa ciascun premiato ha brevemen-te illustrato il lavoro scientifico realizzato,approfondendone i dettagli con l'ausilio di sli-des. Alla manifestazione ha partecipato, tragli altri, il presidente dell'Ordine dei farmaci-sti della Provincia di Napoli Enzo Santagada enumerose autorità dei Lions. .

Valentino Corso

A Napoli la 23 edizione del Premio internazionale “Nunzio ed Adriana Pascale”

Dai Lions tre borse di studio a giovani laureati

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Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018 23RUBRICHE

Lo studioImpatto dell’Ipocolesterolemia HDL sull’insorgenza precoce della malattia coronarica

La malattia coronarica, la principale causa di morte nei paesi industrializzati, èdovuta, in più della metà dei casi, ad anomalie quali-quantitative dei lipidiplasmatici. Frequenza e distribuzione dei fattori di rischio noti di malattia coronarica

nei pazienti più giovani (uomini ≤ 50 anni e donne ≤ 55 anni) e i pazienti più anzianihanno mostrato un modello diverso.

Recenti studi epidemiologici hanno indicato che i fattori di rischio più importantinei pazienti giovani sono le abitudini al fumo e in particolare la dislipidemia. Pertanto,il trattamento della dislipidemia è stato stabilito come uno dei principali obiettivi nellapratica clinica grazie al suo ruolo chiave nello sviluppo del CAD.

Gli obiettiviScopo dello studio è stato valutare la prevalenza del fenotipo caratterizzato da bassi

valori di HDL, in un setting di pazienti giovani (M ≤ 50 anni e F ≤ 55 anni) con diagnosidi sindrome coronarica acuta afferenti presso il nostro reparto di cardiologia dal 2014al 2017. In accordo con lerecenti linee guida redattedall’NCEP (ATP III) , è statofissato in 40 mg/dl il cutoff perle concentrazioni plasmatichedi HDL ritenute ad alto rischioper eventi CV; 40-50 mg/dl èstato ritenuto a rischiomoderato, > 50 mg/ dl a rischiobasso. End point secondario èstato stimare l’impatto deilivelli plasmatici delle HDL sullaseverità della patologiacoronarica.

I risultatiE’ emerso che sia fattori di rischio considerati “nuovi” , perché di recente sottoposti

a studi, sia quelli convenzionali sono cruciali nello sviluppo e nella progressionedell’aterosclerosi. Le percentuali evidenziate nella nostra tabella 1 risultano differentise comparate con la popolazione coronaropatica più anziana, dove i fattori di rischiocardiovascolari classici, come ipertensione arteriosa, diabete e dislipidemia sembranoavere un ruolo preponderante. Ci siamo concentrati sulla dislipidemia, in particolaresui valori di HDL-C in questa popolazione con CHD prematura, e questo studio dimostra:

I numeri• l'alta prevalenza del fenotipo caratterizzato da basse concentrazioni plasmatiche diHDL (<40 mg / dl) tra i pazienti ospedalizzati in un'unità cardiologica (57,4% vs42,6%)

• la relazione inversa tra HDL e aterosclerosi coronarica; gruppo con HDL <40 mg / dlaveva un numero di vasi colpiti superiore al secondo gruppo (1,3 vs 1), così anche ilnumero di lesioni maggiori per la popolazione con HDL-C <40 mg/ dl è 1,77 vs 1,6della popolazione con HDL> 40 mg / dl. Inoltre, la progressiva riduzione dei valori diHDL concorda con un aumento del Syntax Score.

• valori di HDL inferiori nei soggetti con aterosclerosi coronarica rispetto ai soggetticon angiografia coronarica normale , solo il 5% del gruppo HDL <40 mg / dl haun'angiografia coronarica normale rispetto al 27% di chi ha HDL >40 mg / dl.

I DATI DELREGISTRO DI INFARTOMIOCARDICO ACUTO GIOVANILE DELLA CARDIOLOGIADELL’ ATENEOVANVITELLI

Il convegno

Epatologia del terzo Millennio

Si è tenuto il 16 e 17 novembre scorsi al Cen-tro congressi Federico II In Via Partenope –Napoli il corso di aggiornamento sull’epa-

tologia del terzo millennio. Appuntamento fis-so con l’alta formazione medica di cui è coordi-natore Ernesto Claar specialista primario dell’o-spedale Evangelico Betania. “Sia-mo giunti alla settima edizione del corso - avverteClaar - con il quale il Centro di Epatologia del-l’Ospedale Evangelico Betania ha inteso divul-gare il progresso scientifico e le proprie attività, all’utenza al territorio edalle Istituzioni con l’imprescindibile collaborazione della Medicina genera-le. Il Continuo progresso scientifico e tecnologico mette a disposizione dellospecialista epatologo un numero crescente di opportunità diagnostiche eterapeutiche tali da richiedere un costante aggiornamento delle linee guidae nell’approccio clinico”.

Il Corso, rivolto a gastroenterologi, chirurghi, infettivologi, internisti, on-cologi, Medici di medicina generale, ed infermieri mira ad aggiornare ipartecipanti sulle metodiche diagnostiche e terapeutiche attraverso le

quali migliorare sempre più l’approccio medico paziente. Il Corso è statopatrocinato dall’Aigo(Associazione italianagastroenterologi ospe-dalieri) dalla Universitàdegli Studi di Napoli Fe-derico II, dalla Asl Na 1Centro e ha visto la par-tecipazione dei più illu-stri esperti campani enazionali dell’epatolo-gia. Il congresso si è artico-lato in 6 sessioni in cui,esperti, moderatori, re-latori e platea si sonoconfrontati in una sortadi “face-off” con l’obiet-tivo di migliorare la co-noscenza, capillarizzarel’informazione ma an-che confrontare le pro-prie esperienze ed e-sprimere eventuali per-plessità.

E’ stato preso in esame l’impatto delle nuove terapie antivirali e valutatitutti i “bisogni” emergenti in ambito epatologico. Si è inoltre discusso delcorretto percorso diagnostico e terapeutico del paziente con malattia epati-ca puntualizzando la reale necessità e modalità di esecuzione del follow-upnei pazienti eradicati dal virus Hcv. I tanti specialisti della materia intervenuti alle Assise, insieme ad alcuni deimassimi esponenti internazionali della epatologia hanno acceso i fari suiprotocolli gestionali efficaci, condivisi e sostenibili, in grado oggi a garan-tire la giusta assistenza sanitaria ai pazienti epatopatici e così trasferire leraccomandazioni nella pratica clinica. •••

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24 Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018 RUBRICHE

Tumori: Medicina 2000 va a Paolo Ascierto Uomini & Sanità. 1 Riconoscimenti & premi

Il premio medicina dell’associazione Ulisse2000 è stato consegnato al ricercatore napoleta-no Paolo Ascierto, presidente della FondazioneMelanoma e direttore dell’Unità di Oncologia, me-lanoma, immunoterapia oncologica e Terapie in-novative dell’Istituto Pascale di Napoli. La conse-gna è avvenuto nelle settimane scorse presso laSala dei Marmi della Provincia di Pescara nel cor-so di una manifestazione giunta alla terza edizio-ne condotta in collaborazione con uno staff di me-dici. “L’obiettivo dell’iniziativa - si legge in unanota - è dare un riconoscimento alle equipe medi-che che si sono distinte in campo nazionale (enon solo) nei rispettivi settori di competenza”.

“Ringrazio la giura per avermi scelto e sono ono-rato di aver vinto questo prestigioso premio - spiegaAscierto -. Il merito ovviamente non è solo mio madi tutto il nostro team di ricerca del Pascale di Napo-li. In questi anni abbiamo portato avanti importantistudi per la messa a punto di terapie sempre più ef-ficaci in grado di contrastare il melanoma. Si trattadi una patologia oncologica della pelle molto perico-losa e in forte crescita in Italia. In totale, nell’ultimodecennio, tra le mura del nostro dipartimento sonostate condotte più di 100 sperimentazioni per un to-tale di oltre 3.000 pazienti coinvolti”.

“Vogliamo proseguire in questa direzione efar diventare sempre più il Pascale un centro dilivello internazionale nella lotta contro i tumori- sottolinea Attilio Bianchi, direttore generaledel Pascale - siamo già un punto di riferimentoper la rete oncologica regionale della Campaniae accogliamo nella nostra struttura numerosinumerosi pazienti che giungono da tutto il Sudd’Italia”.

Fondazione MelanomaAscierto è presidente della Fondazione Mela-

noma (www.fondazionemelanoma.org): nata nel2010 e diventata un punto di riferimento per icittadini, sostenendo progetti di ricerca e cam-pagne di informazione. Screening, campagne diprevenzione contro il cancro e centinaia di vitesalvate oltre che risparmi per il sistema sanita-rio il risultato raggiunto con questo organismoda Ascierto che è anche membro del Board ofdirectors della Society for Immunotherapy ofCancer (Sitc), la società più importante al mondosull’immunoterapia nonché coordinatore dellelinee guida Aiom (Associazione Italiana di Onco-logia Medica) sul melanoma.

Anche un premio letterarioMa c’è anche un altro riconoscimento lettera-

rio assegnato a Paolo Ascierto: il ricercatore na-poletano ha vinto il “Premio speciale personag-gio dell’anno 2018”, nell’ambito del “Premio let-terario “Leggi in Salute Angelo Zanibelli”, giuntoalla sesta edizione e consegnato recentemente aRoma presso la sede dell’Ambasciata di Franciain Italia (Palazzo Farnese).“Ascierto - come evi-denziano le motivazioni - si è distinto per il con-tinuo impegno a favore del miglioramento del-l’erogazione delle prestazioni sanitarie assisten-ziali di cura dei pazienti oncologici e per la suacontinua dedizione al campo della ricerca nel-l ’ambito delle neoplasie.

Intanto sempre il Pascale ritira un premio a Pa-lermo per il progetto ProstateRadioTherapy, unaApp sviluppata dall’Istituto tumori che consente,con un clic, di curare i pazienti prostatici da ca-sa. L’iniziativa promossa da Fpa, il Festival delloSviluppo sostenibile ha vinto il premio delle mi-gliori App che raccontano il Sud. I pazienti conneoplasia prostatica senza liste di attesa e costisanitari, dopo essere stati trattati presso la Ra-dioterapia diretta da Paolo Muto, ricevono lecredenziali di accesso al sistema ProstateRa-dioTherapy (Prt) e da casa trasmettono ai medi-ci radioterapisti che li stanno seguendo. •••

Un riconoscimento speciale al ricercatore del Pascaleanche nell’ambito del Premio Zanibelli, assegnatoall’Ambasciata di Francia, per il suo esempio nel continuarea credere nella ricerca italianaIl presidente della FondazioneMelanoma: “I pazienti restanosempre al centro del nostro impegno”.

Premio SmauAd Antonio D’Ambrosio

CCombattere la paura di volare con una particola-re tecnica di psicoterapia, curare la fobia del voloe tollerare l’altitudine con l’utilizzo della realtà

virtuale, dire addio alle palpitazioni grazie alle nuo-ve tecnologie: sono gli strumenti di un caso di succes-so professionale per lo psichiatra napoletano AntonioD’Ambrosio premiato allo Smau di Milano, la princi-pale fiera italiana dedicata all’innovazione tecnologi-ca, tenutasi di recente a Milano. Edizione in cui il Pre-mio Innovazione per il settore della clinica è andatoproprio ad Ambrosio, psichiatra psicoterapeuta napo-letano docente di riabilitazione psichiatrica presso la scuola di specializzazione in Psichiatria dell’U-niversità Federico II e presso il master di riabilitazione cognitivo comportamentale dell'Università diGenova. D’Ambrosio ha messo a punto una particolare tecnica utilizzata nell’ambulatorio posto proprio all’in-terno della Palazzina Pegaso dell’Aeroporto internazionale di Capodichino. Un centro cognitivo com-portamentale nuovo di zecca, il Cbt Clinic Center, che cura in generale tutte le fobie che come quelladel volo interferiscono pesantemente nella qualità della vita di giovani e anziani. Ossessioni, limita-zioni socio-relazionali, tratti compulsivi trovano una risposta non solo nelle particolari tecniche com-portamentali messe a punto da D’Ambrosio ma anche nell’ausilio delle nuove tecnologie e dellarealtà virtuale. D’Ambrosio è presidente della commissione Nazionale docenti Aiamac, l’Associazio-ne italiana di analisi e modificazione del comportamento e Terapia comportamentale e cognitiva.

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25Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018RUBRICHE

Nell'ambito del-la manife-stazione

per i 120 annidalla fondazio-ne della SocietàItaliana di Pedia-tria (Sip) il nostropresidente del-l’Ordine dei Me-dici e Odontoia-tri di Napoli e provincia Silvestro Scotti è statonominato socio onorario della stessa Societàscientifica dei Pediatri Italiani.

“Dire che emozione, ricordi, soddisfazionema soprattutto gratitudine si miscelano, nonrende quanto attraversa il mio cuore e il miocervello” ha dichiarato Scotti - la presenza quidei miei maestri di Ars medica degli inizi dellamia attività di studente in Medicina e poi diMedico interno in Pediatria all’UniversitàFederico II, mi riempie di orgoglio poichéognuno è sempre il prodotto dei tanti maestriche incontra e a cui solo il tempo ritorna quan-to investito.

Scotti, inoltre, è stato riconosciuto, insie-me al presidente della Fnomceo Filippo Anelli,durante il Congresso nazionale della Simg,socio onorario della Società scientifica dellaMedicina generale. Un ulteriore riconoscimento dopo essere statoriconfermato segretario generale nazionaledella Federazione italiana medici di medicinagenerale (Fimmg). La rielezione è avvenuta inottobre a chiusura del 75esimo congressodella Fimmg a Domus de Maria in provincia diCagliari. tornare a investire in salute. •••

Uomini & Sanità. 2

Premio alla carrieraFrancesco Iodice sul podio a Venezia

Nel corso del 19° Congresso internazionale di Pneumologia a Venezia, Francesco Iodice, già pri-mario dell’Unità operativa stuttura complessa di Pneumologia dell’ospedale Cardarelli di Napoli,ha ricevuto un premio alla carriera. Nella foto in basso la consegna del premio da parte di Luca Ri-

cheldi, nuovo presidente della Sip/Irs (si tratta della Società Italiana di Pneumologia e dell’Italian Respi-ratory Society). •••

Professori ordinari di Chirurgia LUDOVICO DOCIMO ELETTOPRESIDENTE DEL COLLEGIO

Sarà il Chirurgo napoletano Ludovico Docimo a guidare il Collegio dei ProfessoriOrdinari di Chirurgia di tutte le Università italiane.Il Professore Docimo, direttore del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche

avanzate dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, è stato elettoinfatti all’unanimità dai colleghi riuniti a Roma, in occasione del recente Congressocongiunto di 30 Società scientifiche di Chirurgia, che ha visto la partecipazione dioltre 3 mila specialisti provenienti dall’intero Paese. Ludovico Docimo succederà a Rocco Bellantone docente dell’Università Cattolica diRoma nel prestigioso e delicato compito di affrontare i programmi e le prospettivedell’insegnamento della Chirurgia nei risvolti della ricerca e dell’assistenza, chevedono coinvolti gli studenti in Medicina, i medici in formazione e i dottorandi diricerca, in rapporto ai loro sbocchi professionali e per offrire ai pazienti i miglioripercorsi di cura.

Silvestro Scotti socio onorario della Sip

Silvestro Scotti

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RUBRICHERUBRICHE26 Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018

Il consulente fiscale: vademecum per i camici bianchi

Fisco, ecco tutte le scadenze di fine 2018

Questo scorcio di anno, come sempre, è foriero diacconti di imposte dirette e indirette. Per le im-

poste dirette, dopo l’ultimo versamento rateale re-lativo al saldo 2017 ed al primo acconto 2018 parial 40%, effettuato a metà novembre e pagato attra-verso modello F24 quietanzato in banca/posta/ho-me banking o attraverso intermediario abilitato (ocon addebito diretto nella retribuzione di novem-bre per coloro i quali hanno presentato il modello730), ecco che fa capolino il secondo Acconto 2018pari al 60% del saldo 2017, dichiarato nel modelloredditi 2018. Questo II Acconto non può in nessunmodo essere rateizzato e non è dovuto per importiinferiori ad € 20,00.

Le metodologie utilizzate per calcolare l’im-posta da versare possono essere due, metodostorico o programmatico. L’acconto storico vacalcolato sul 100% della base imponibile ante-cedente, versando il 60%; in questo caso non viè alcuna programmazione per l’anno in corso.

L’acconto programmatico invece nasce da u-na simulazione fiscale che parte da un dato cer-to, che sono le registrazioni contabili al 31 ot-tobre 2018 e vi è una programmazione econo-mica dei mesi di novembre e dicembre 2018.Quest’anno, per i Professionisti Medici in Con-venzione con il Servizio Sanitario Nazionale, viè stato un primo acconto degli arretrati per glianni dal 2010 al 2015, emolumento ritrovatosul proprio c/c bancario quindi erogato ed in-cassato; forse si avrà anche un secondo accontoper gli anni 2016/2017. Per tale motivo la Cer-tificazione Unica - CU 2019 relativa ai redditi2018 che sarà messa a disposizione dall’ASL dicompetenza, esporrà un importo più alto per ilMedici di Medicina Generale, Pediatri di Fami-glia e Medici di Continuità Assistenziale, quindiper quest’anno fiscale 2018 necessita, più cheami, applicare il metodo programmatico spe-rando di poter avere costi maggiori ed equili-brare la differenza con le parcelle emesse e chepossano essere considerati, alla luce della nor-mativa vigente, costi tutti deducibili nell’anno e

non a fecondità ripetuta/beni ammortizzabili.Tra le imposte dirette vi è anche l’IRAP, se

dovuta, e la Cedolare Secca, per la quale vi èl’applicazione dell’imposta pari al 21% del ca-none annuo e che soprattutto non fa cumulocon altri redditi da dichiarare.

Nel Decreto Fiscale collegato alla Legge Fi-nanziaria 2019 è stato inserito che anche le lo-cazioni per negozi/uffici forse potranno benefi-ciare degli stessi vantaggi della Cedolare Seccache attualmente si applica solo ai contratti ad

uso abitativo, e si è in attesa di approvazionedai sue rami del Parlamento.

Sempre nelle scadenze di questo mese vi è laliquidazione del III° Trimestre dell’IVA (mesi diLuglio/Agosto/Settembre) per i ProfessionistiMedici che emettono parcelle con IVA (Docenzea Corsi, Certificazioni Medico Legali, CTU, CTP).

Il mese di dicembre anche è foriero di altreimposte tra cui l’Acconto IVA 2018 che scadrà il27 dicembre; anche in questo caso bisogneràversare detta imposta indiretta attraverso il

Pillole fiscali

FrancescoPaolo CirilloDocentea contratto Università degliStudi di Napoli“Parthenope” Dottore Commercialista

¥ Dal 1° gennaio del 2019 anche i Professionisti ai fini Iva dovranno emettereFattura elettronica per le prestazioni di servizi erogati.La Fattura elettronica apporterà la riduzione di oneri e adempimenti e si abbatte-ranno meno alberi per la carta. Nella sostanza il professionista dovrà avere unQR-CODE, che tradotto in italiano significa «Risposta Rapida». Altro non è che uncodice a barre bidimensionale di forma quadrata, è il vecchio bigliettino da visita.Bisognerà avere uno smartphone tablet e richiedere il QR-CODE all’Agenzia delleEntrate così che l’inoltro e il ricevimento di Fattura dlettronica sia più snello e ve-loce. La stessa va ad essere trasmessa attraverso il sistema di interscambio-Sdi.Dopo un breve controllo telematico il Sistema di interscambio invia la Fattura e-lettronica al destinatario, dando ricevuta di recapito (il vecchio postino).Ci sono riduzioni ed eliminazione di carta, di costi di stampa e invio e di conser-vazione. La richiesta del QR – CODE può essere fatta anche da un Professionistadelegato dal Professionista medico.La stessa Fattura elettronica, sempre in formato Xml, potrà essere archiviata gra-zie ad un programma fornito dall’Agenzia delle Entrate.In questa fase di start-up sono esonerati coloro che rientrano nel regime di van-taggio (minimi) e forfettari, ma volendo possono optare anche loro per l’inviodella Fattura elettronica.Inoltre l’Agenzia delle Entrate ha affermato che in questa fase dal 1° gennaio al30 giugno del 2019 in caso di errori non vi sarà l’applicazione di sanzioni o inte-ressi. L’Agenzia delle Entrate ha elaborato sia un programma per generare la Fat-tura elettronica che uno per l’archiviazione ma ovviamente per chi emette pochefatture nell’anno è importante e necessario fornirsi del QR-CODE, il quale conterràinformazioni anagrafiche della Partita Iva, con ultima variazione utile per fornirei dati al fornitore e ricevere la Fattura elettronica.È proprio di questi giorni inoltre che che il Garante della Privacy ha bocciato laFattura elettronica poiché il tutto non sarebbe in linea con il sistema Gdpr. Non viè protezione dai dati non fiscali.Ovviamente l’Agenzia delle Entrate sta cercando di provvedere a dei correttivi af-finché il tutto possa essere ripristinato. Mentre andiamo in stampa comunque ap-prendiamo dalla stampa specializzata che nell’ambito degli emendamenti inseritinel Decreto legislativo 119 del 2018 in fase di conversione SARANNO ESCLUSIDALL’INVIO DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA COLORO I QUALI INVIANO GIA’AL SISTEMA TESSERA SANITARIA LE PARCELLE/FATTURE/RICEVUTE SANITARIE. Ovviante tutta la normativa sulla fatturazione elettronica è sempre in fase di“Work in progress” e sicuramente si potrà essere più esaustivi e concreti appenavi saranno ulteriori sviluppi in merito. •••

ULTIMISSIME: LA FATTURAZIONE ELETTRONICA

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27Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018CULTURA

modello F24, applicando il metodo storico oanalitico. L’Acconto Iva con il metodo storicosarà dato dalla percentuale da applicareall’88% dell’acconto dovuto nell’anno 2017mentre con il metodo analitico si dovrà pren-dere come base del calcolo l’importo della li-quidazione Iva tenuto conto delle parcelle e-messe dal 01/10 al 20/12 applicando la per-centuale del 100%.

Chiaramente qualora non venissero versa-ti questi acconti d’imposta 2018 alle scaden-ze prefissate, il Professionista Medico potràricorrere alla formula del Ravvedimento O-peroso che comporta il versamento, oltre chedel tributo, che di una sanzione e degli inte-ressi, sempre usufruendo del modello F24.

Inoltre nel mese di dicembre scade il saldoIMU/TASI, ovviamente sempre per l’anno2018, che è pari all’importo versato a Giugno2018 in acconto, tranne che il Comune nonabbia deliberato l’aumento delle aliquote daapplicare ed allora si dovrà rideterminarel’importo da versare deducendo la rata digiugno, da portare come acconto.

La nuova Legge Finanziaria 2019, una vol-ta promulgata in Gazzetta Ufficiale, sarà fo-riera di varie situazioni che focalizzeremonella prossima Pillola Fiscale unitamente allafamosa “Fatturazione Elettronica” che vedecoinvolti tutti.

Francesco Paolo CirilloDocente a contratto Università degli Studi

di Napoli “Parthenope” Dottore Commercialista

ContattiIl Consulente fiscale dell’Ordine, FrancescoPaolo Cirillo, è a disposizione degli iscritti perConsulenza di natura Fiscale e Previdenziale,ogni mercoledì dalle ore 15.30 alle ore 17.30.I lettori del Bollettino per qualsiasi delucida-zione o chiarimento in merito, possono inviarequesiti alla seguente mail: [email protected] e seguirà risposta stesso mez-zo. •••

Un lungo assedio alla poesia nell’opera omnia di Spagnuolo

Era inevitabile. Antonio Spagnuolo, il nostro massimo poetavivente, prima o poi doveva completare trionfalmente ilsuo percorso. E infatti è finito in un’ opera colossale (SUD.

I POETI.: Macabor editore, Francavilla Marittima (CS), 20 volu-mi, 2018) di cui occcupa tutto il primo volume.

Con Sud I Poeti ha inizio un grande viaggio nella poesia delSud Italia con la stampa di venti volumi che caratterizzeran-no l’opera completa.Il lavoro tenderà a mettere ordine sulla produzione poetica del

Sud Italia negli ultimi decenni mettendo il valore dell’opera inprimo piano. Il poeta campano Antonio Spagnuolo, nato nel 1931ma eternamente giovane, continua a vincere premi prestigiosi,concede interviste e produce poesia e critica letteraria a gettocontinuo. Non a caso lui risponde a chi gli chiede quale sia il se-greto di tanta vitalità che è proprio la pratica della poesia. La suasaggezza ricorda quella di Mario Luzi, anche lui geniale e morda-ce. La poetica di Spagnuolo ha attraversato varie fasi e, mentre nei primi libri si esprimeva con una for-ma alogica e oscura, lentamente, con il passare del tempo, ha raggiunto una certa chiarezza nei suoi det-tati ovviamente sempre densissimi a livello semantico, sinestesico e metaforico. La vicenda poetica, edunque vitale, di Antonio Spagnuolo inizia negli anni ’50, quando la sua prima raccolta riceve il plauso diUmberto Saba.

Da ventenne di belle speranze, restando fuori dagli slogan per altro affettuosi del poeta triestino, ognigiorno inseguì la poesia, come durante un assedio che ebbe la controparte sperimentale, negli anni in cuia Napoli agivano personalità che ripensavano e rilanciavano attraverso la loro rivista “Tam Tam” la fata-le frase: “La poesia sta diventando di nuovo il problema della poesia”. Era l’inizio degli anni ’70 e varipoeti ponevano domande, mettevano in campo esperienze, in altro modo “sperimentavano”. Spagnuoloera dentro questo scatto poetico ed esistenziale. La sua formazione medica forse incrementò l’impegnoverso i problemi etici e critici. Non a caso le sue forze si diressero ben presto verso la creazione di colla-ne e marchi editoriali capaci di riunire quel che di buono avveniva nei dintorni. L’assedio della poesiacertamente è stata una delle espressioni più franche e durature del suo pensiero, attraverso volumi sin-tetizzanti periodicamente i lavori in corso. In essi, nomi ed esperienze sempre più riconoscibili. Seguiredate ed editori nella bibliografia di Spagnuolo vuol dire addentrarsi nel folto dell’efficace realtà poeticacontenuta nei tre decenni (’60, ’70, ’80) forse più importanti a riguardo. Muovendosi sotto il vulcano par-tenopeo Antonio Spagnuolo attraversava le fasi sperimentali del primo periodo e il calore fascinosodell’endecasillabo nel secondo.

L’appartenenza alle vene di Napoli, arricchendosi di tematiche europee, è sempre stata una distinzioneinamovibile, forte nel rifuggire gli scadimenti nei luoghi comuni. Eros e perdita, per semplificare, traboc-

cano in tutto il lunghissimoarco creativo di Spagnuolo.Le pagine del libro dunque,con la minima antologiapoetica e la scelta critica ap-prontata per l’occasione, do-vrebbero richiamare l’atten-zione di giovani e meno gio-vani su questi temi. Gli au-tori seguono da semprequest’avventura poetica evitale. Ce ne sarebbero vo-luti di più, ma spazio edito-riale e forzate dimissioni inproposte del genere hannoil loro peso. Un volume danon perdere.

Francesco Iodice

Lo scaffale

Il collega Antonio Spagnuolo, di anni 87 riceve il premio “Isernia 2018” dei Lions club per le sue poesie edite in volume

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CULTURA28 Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018

Ricordando i corsi e ricorsi storici di GianbattistaVico, ci accorgiamo che la Francia – come in u-na specie di gioco – risulta sempre capace , an-

che nei più delicati passaggi delle sue vicende stori-che, di esprimere personaggi capaci di risollevarla.Si potrebbe pensare questo di Emmanuel Macron, re-cente espressione di quella élite di funzionari cheappare essere un tratto tipico della grandeur france-se, ma forse è ancora troppo presto per dare un giu-dizio così benevolo. La storia intanto ci dice che èaccaduto certamente in passato con personaggi comeCharles-Maurice de Talleyrand, in un’altra stagioneirta di difficoltà. E più di recente con protagonisticome François Mitterrand o il generale De Gaulle.Per tutti la cifra sembra essere il machiavellismo,la capacità di adattarsi alle contingenze del mo-mento, senza particolari vocazioni ideologiche, pra-ticando l’arte del cinismo e del realismo politico.Mitterrand si compiaceva di essere definito “le fio-rentin “, un modo di sottolineare la sua astuzia (ilfiorentino è riferito al suo amore per Machiavelli),De Gaulle si fece osannare, ad Algeri, dalla folla dei“pied noir” ma aveva già deciso che quegli algerinise li sarebbe tolti (è il caso di dirlo) proprio daisuoi piedi; prima di loro Napoleone Bonaparte dagenerale della Rivoluzione si era fatto imperatore.

Può risultare utile ripercorrere la biografia po-litica di Talleyrand che, uomo dell’Ancien Ré-gime diventato ministro degli Esteri di Napo-

leone, fu soprannominato il «diavolo zoppo», defi-nizione che fotografava sia una menomazione subi-ta da bambino a causa di una caduta dal seggiolone(con il risultato comunque che per poter cammina-re dovette ricorrere a una protesi metallica pesantee ingombrante; a causa di quest'infermità non potéessere destinato alla carriera militare e vennequindi privato dai genitori del suo diritto di mag-giorasco (che fu concesso in sua vece al fratello Ar-chambaud) e destinato alla carriera ecclesiastica nel-

la quale il figlio avrebbe trovato quella protezionedalle temperie della vita di allora che da solo, secon-do loro, causa la sua infermità non era in grado digarantirsi), sia l’astuzia luciferina che elesse a cifrapolitica. Considerato tra i maggiori esponenti del ca-maleontismo, servì la monarchia di Luigi XVI, poi laRivoluzione francese nelle sue varie fasi, l'imperoNapoleone Bonaparte e poi di nuovo la monarchia,questa volta quella di Luigi XVIII, fratello e successo-re del primo monarca servito. Persona di grande in-telligenza politica e anticipatore dei suoi tempi, di-mostrò di saper vedere nel futuro molto più lontanodi quanto sapessero fare i suoi contemporanei. Nelcorso della sua lunga carriera gli vennero affibbiatidiversi soprannomi, tra cui i più noti furono "Il dia-volo zoppo", come abbiamo detto, "Il camaleonte" e"Lo stregone della diplomazia". Fu, con Metternich, il"regista" del congresso di Vienna.

All’accusa di «camaleontismo» replicava che ilsuo scopo era contribuire alle fortune dellaFrancia a prescindere dai regimi che si susse-

guivano. Celebre la sua frase: «La parola è stata data

all’uomo per nascondere il pensiero». Seppe abil-mente attraversare l’Ancien Régime, la Rivoluzione eil terrore giacobino, Napoleone Bonaparte, la restau-razione monarchica. Capire un personaggio comeTalleyrand significa anche comprendere certe pro-pensioni della Francia di oggi, sfumature del poteremai abbandonate e sempre presenti nella classe diri-gente d’Oltralpe. Uomo di grandissima intelligenza etessitore di sottili strategie, Talleyrand è, forse, il

«Due diavolia cena»

CHARLES MAURICE DE TALLEYRAND E JOSEPH FOUCHÉ

Charles Maurice de Talleyrand-Périgord, Principe diBenevento (Parigi, 2 febbraio 1754 – Parigi, 17 maggio1838). Gravure à l’eau-forte. Collezione privata.

Il celebre dipinto di David raffigurante l'incoronazione di Napoleone I a Imperatore dei francesi:

Talleyrand è l'ultimo personaggio in primo a piano a destra, con il mantello rosso.

FrancescoIodiceGià direttoreUnità operativadi struttura complessadi Pneumologiaospedale A. Cardarelli di Napoli [email protected]

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pri-mo teorico di un potere tecnocratico, incolore, agno-stico, scevro dalle passioni, quasi orientato a una religione dello Stato. Alcune sue battute molto ta-glienti fanno cogliere un modo di pensare che, forse,anche oggi trova una declinazione: «Bisogna guar-darsi dal primo impulso: è quasi sempre onesto»,oppure «Posso perdonare alle persone di non essere del mio parere, ma non perdono loro di averne uno».La Francia ciclicamente propone nella sua storia per-sonaggi che declinano questa concezione, con unagrande «capacità di cogliere il momento». In altripassaggi, la Francia, invece, propone grandi passio-nalità politiche: l’Illuminismo, la Rivoluzione o igrandi reazionari come Joseph de Maistre e Louis deBobald, o ancora il peso che le università hanno avu-to negli anni ’60 nel formare rivoluzionari sparsi o-vunque.

La chiave migliore per cogliere il tratto di perso-nalità come Talleyrand, ce l’ha offerta un filmfrancese del 1992, «A cena con il diavolo», am-

bientato a Parigi, a pochi giorni dalla battaglia diWaterloo che molti già prevedono sarebbe stata ladefinitiva chiusura del ciclo politico di NapoleoneBonaparte. Nel suo castello Talleyrand, ancora for-malmente ministro degli Esteri ma già al centro dimille trame tese a costruire il dopo imperatore, ospi-ta come commensale Joseph Fouché, presidente delgoverno provvisorio e ministro della polizia durantei «Cento giorni». I due, durante una raffinata libagio-ne, attraverso sottili argomentazioni e schermagliedialettiche si accordano per sopportarsi a vicenda

nel mantenimento delle rispettive posizioni di pote-re, convinti come sono, che il mutare dei regimi poli-tici non debba influire negativamente sui loro inte-ressi personali e sulle fortune della Francia. Non èun caso che la locuzione di origine francese «grandcommis» sia adoperata anche nel vocabolario italiano per indicare un altissimo funzionario dello Statoma sottintendendo l’appartenenza ad una casta po-

ten-te, capace di perpetrare il suo potere. Un raro mo-mento di sincerità Talleyrand lo offre nelle sue Me-morie . Trova, con una prosa arguta, la forza di rac-contare l’inconfessabile, ma sempre in bilico tra l’o-nestà intellettuale e la simulazione. Uomo dalle di-verse maschere, si autocompiaceva nel definirsi:

«Cre-dono che sia immorale e machiavellico, ma sono sol-tanto impassibile e sdegnoso».

Talleyrand e Fouchè – veri maestri del tradimen-to e chiamati anche “ i due compari”secondo te-stimoni imparziali, furono considerati dai con-

temporanei dei veri e propri pendagli da forca. Na-poleone non esiterà a chiamare Talleyrand «m. incalze da seta». Eppure, dopo il 1789, mentre gli eroidi quella stagione, come Robespierre e Danton,scompaiono atrocemente, Talleyrand e Fouché affer-rano il potere con Napoleone e non lo lascerannopiù. Nobiltà improvvise, che affiancano le cariche

più note: di ministro degli Esteri del Direttorio e poidi Napoleone per Talleyrand e ministro della poliziaper Fouché. Nell’incontro decidono, per iniziativa diTalleyrand, di collaborare e scegliersi un nuovo pa-drone: Luigi XVIII. Chateaubriand, nelle Mémoiresd’outre-tombe, descrive una scena surreale: «Mi re-cavo da Sua Maestà. Introdotto in una delle stanzeche precedevano quella del Re, non trovai nessuno:mi sedetti in un angolo e attesi. All’improvviso, unaporta si apre: entra silenziosamente il vizio appog-giato al braccio del crimine, Monsieur de Talleyrandavanza sostenuto da Monsieur Fouché; la visione in-fernale passa davanti a me, penetra nel gabinettodel Re e scompare». Chiudiamo citando una dellesue frasi più celebri che “il diavolo zoppo” soventerivolgeva ai suoi collaboratori: “ Et surtout, pas dezele”, e soprattutto non siate zelanti, frase che deno-ta la sua volontà di essere superficiale, di non ap-profondire le indagini e di tirare a campare. A chi lo avesse accusato di essere anche un’arruffo-ne , potremmo obiettare:” Era pur sempre, principedi Benevento!” (titolo che tra l’altro vendette a reFerdinando e al papa Pio VII per due milioni di fran-chi). Ma il fatto più scandaloso fu che ricevette talesomma finchè visse! Un vero campione dell’estorsio-ne, non cè che dire.

Francesco Iodice

LUIGI XVIII E I PROTAGONISTI DELL’ANCIEN RÉGIME

L’uomo dabbene in mezzo a’ malvagi rovina sempre:e noi siam soliti ad associarci al più forte,

a calpestare chi giace e a giudicar dall’eventoUgo FoscoloLe ultime lettere di Jacopo Ortis

***Si può essere più astuti di un altro, ma non più astuti di tutti gli altri

François de La Rochefoucauld

CULTURA Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018 29

Protesi ortopedica che Talleyrand usava per correggere la zoppìa.

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30 Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018 CULTURA

MALI DI STAGIONE

Strategie contro la malinconia d’autunno Vaga tristezza, malessere indefinito... La malin-

conia è uno stato d'animo talvolta difficile dasuperare, spesso c’è un rapporto fra umore e

stagioni; chi è metereopatico, chi il freddo proprionon lo sopporta, dopo l’estate i nostri umori talvol-ta sembrano in balia del tempo atmosferico.

Se è vero che certi disturbi depressivi seguono unandamento stagionale, ciò che crea disagio spessonon è l’alternanza delle stagioni in sé quanto lo sfa-samento fra i ritmi artificiali che il contesto socio-culturale ci impone e i ritmi della natura che nonsiamo quasi più abituati a percepire. Umore e sta-gioni allora si influenzano a vicenda? Il problemanon è l’alternanza delle stagioni in sé, l’arrivo delfreddo o del caldo a influenzare negativamente ilnostro umore, ma la scarsa capacità che spesso ab-biamo di sintonizzarci con i ritmi mutevoli e can-gianti della natura di cui facciamo parte. Siamo tal-mente abituati a seguire i ritmi “standardizzati” della nostra cultura e a preten-dere conseguentemente da noi stessi un rendimento altrettanto uniforme da a-ver perso la capacità di adeguarci anche solo nello spirito alle stagioni che cam-biano. Umore e stagioni possono in realtà trovare accordo anche nella societàfrenetica in cui viviamo se sappiamo recuperarne e sfruttarne gli ampi marginidi libertà di scelta che questa comunque ci offre .Non possiamo, certo, adeguarele ore della giornata lavorativa a quelle della luce solare, ma sintonizzare diver-samente il nostro soggettivo modo di vivere il tempo recuperando e valorizzan-do le differenti energie che le stagioni rimandano. In autunno le giornate diven-tano più brevi, le temperature si abbassano, e cadono le prime piogge; l’umorepeggiora, aumentano irritabilità, mal di testa, stanchezza e insonnia.: l’autunno èarrivato e con lui il famoso cambio di stagione, il periodo a cui spesso si attri-buiscono una serie di malesseri. In effetti il passaggio fra estate e autunno è unperiodo faticoso per il nostro organismo che deve adattarsi a diversi cambia-menti come gli sbalzi di temperatura e le variazioni di luce che incidono sul ci-clo del sonno, con ripercussioni sulla nostra vitalità. Da un approfondimentosugli effetti del cambio di stagione sull’organismo il fattore che agisce mag-giormente è la riduzione delle ore della luce. Il “buio” si ripercuote sull’umore,rendendoci più soggetti a stati di ansia e malinconia, ma anche sul fisico: iraggi ultravioletti del sole stimolano la produzione di vitamina D, utile alle os-sa e in grado di ridurre l’incidenza del cancro; la luce del sole stimola anche laproduzione di serotonina, aiuta il rilassamento muscolare e regolarizza i ritmibiologici. Da qui il consiglio: anche quando le giornate diventano più brevi, èimportante trascorrere del tempo all’aria aperta e fare “scorta” di luce, un bot-tino che permette al corpo di di produrre melanina durante la notte, miglio-rando la qualità del sonno e agendo direttamente sull’equilibrio ormonale. Icambiamenti meteorologici, le variazioni di temperatura e di luce agisconoanche sul sistema immunitario: raffreddori, influenze, spossatezza e apatia,molto comuni in questi momenti dell’anno costituiscono la risposta che il no-stro organismo dà quando l’ambiente gli sollecita uno sforzo di adattamento.Come abbiamo detto, poca energia, spossatezza, sonnolenza, malinconia e ri-duzione della produttività sono solo alcuni dei sintomi del cambio di stagione.

Per recuperare vitalità e benessere un buon aiuto viene dalla tavola, grazie auna serie di alimenti che contengono o stimolano la produzione di sostanzeche aiutano il buonumore. La luce diminuisce, le temperature si addolciscono e i ritmi diventano semprepiù frenetici: è l’autunno che si porta dietro qualche difficoltà – più o menogrande a seconda delle persone – di adattamento. Tanto che si parla di ‘mald’autunno’ che colpisce 2 italiani su 10. Nulla che non si possa superare anchescegliendo bene cosa portare in tavola. Un aiuto prezioso, ad esempio, vienedalle Vitamine del gruppo B, dalla C e la E che preparano il corpo a ricevere iprimi freddi e l’aumento dell’umidità. Ecco perché sono importanti queste vi-tamine e in quali alimenti possiamo trovarle. Poiché esiste una stretta relazio-ne tra cibo e umore, determinati alimenti hanno un forte potere riequilibran-te. I cibi giusti sono quelli ricchi di specifici micronutrienti come le vitaminedel gruppo B, soprattutto la B12, che hanno un’azione energizzante sia per ilcorpo che per la mente. Tra gli alimenti più ricchi di vitamine del gruppo B cisono le uova, i formaggi stagionati come parmigiano, provolone e groviera, loyogurt, il latte e la mozzarella.

Sono d’aiuto anche i cibi ricchi di triptofano, un precursore della serotonina,l’ormone che regola il nostro umore. È un amminoacido presente nella maggiorparte delle proteine che assumiamo con gli alimenti e che migliora umore, con-centrazione e memoria; esso ha un effetto positivo sullo stress, perché, in pre-senza di vitamine del gruppo B, di carboidrati e di ferro, aumenta la produzionedella serotonina. La pasta, per esempio, è una buona fonte di energia e in parti-colare di carboidrati e proprio di triptofano.

Le virtù esercitate senza moderazione e misura,devono essere considerate vizi.San Girolamo

Nulla è più odioso alla saggezza Dell’eccessiva intelligenza

Lucio Annea Seneca

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31Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018CULTURA

LE RICETTE PER VINCERE IL MALUMORE Nel menù autunnale non possono mancare neppure gli a-

limenti ricchi di vitamina C che è preziosa perché au-menta la resistenza alle infezioni; facilita l’assor-bimento del ferro, favorisce la formazione delcollagene ed ha un’azione antiossidante, de-purativa e antinvecchiamento. Gli alimen-ti che ne sono più ricchi sono tutti i tipidi cavoli, i broccoli, i peperoni, gli spi-naci e gli agrumi.

Il tocoferolo (vitamina E) fa partedel gruppo delle vitamine liposolubili.Poiché viene accumulata nel fegato,non sarebbe necessario assumerla conregolarità attraverso i cibi (il corpo, in-fatti, la rilascia a piccole dosi appena ilsuo utilizzo diventa necessario). È utile perònel cambio di stagione perché è un preziosoantiossidante cellulare quindi aiuta a rallentare iradicali liberi e l’invecchiamento.Le fonti naturali di vitamina E so-no in primo luogo i semi oleosi:nocciole, mandorle, noci e pinoliche sono ricchi in fibre, acidi gras-si essenziali a lunga catena e ap-punto vitamina E. Inoltre, contengono minerali come magnesio e potassio e oli-goelementi in traccia, l’ideale sarebbe mangiarne 5-6 pezzi al giorno. Anche l’a-vocado è ricco di vitamina E oltre che di grassi monoinsaturi, gli stessi dell’olioextravergine di oliva, essenziali per l’organismo.

Un pasto ideale è costituito dal classico accostamento del salmone in insalatacon il pane integrale tostato, mezzo avocado e semi di girasole e sesamo. Unosprint in più può arrivare anche dai Sali minerali. Il ferro, per esempio, aiuta acontrastare la stanchezza, mentre il potassio è utile per il benessere del cervelloe per l’equilibrio della pressione sanguigna. Il magnesio aiuta ad affrontare i pe-riodi di tensione.

Dove trovarli? “La frutta secca è ricca di magnesio ed è ottima come spuntinospezza fame a metà mattina o metà pomeriggio. Le patate dolci hanno tanto po-tassio (circa 570 mg per 100 gr), ma anche tracce di calcio e di sodio, zinco emagnesio (28 mg). A scanso di equivoci va chiarito subito che qualunque regimealimentare deve prevedere tutti i nutrienti: carboidrati, proteine, grassi , e so-prattutto frutta e verdura, soprattutto quella di stagione che è molto colorata: lazucca (col suo colore aranciato) suggerisce l’importante contenuto di vitamina C

e betacarotene , oltre ai sali minerali ferro, potassio e calcio,senza dimenticare tante fibre utili all’organismo; inol-

tre, aiuta a prevenire le rughe, distende la pelle, ,combatte i radicali liberi e favorisce la regola-

rità intestinale. Il colore rosso scuro è datodal radicchio, Il colore verde indivia, lattu-

ga e scarola. Per la frutta via libera a caco, uva,

pere e alchechengi (dalla parola arabalatinizzata “al-kakang” che vuole direlanterna cinese) bacche simili a pomo-dorini originari dell’Asia con le seguenti

proprietà: diuretica, depurativa, favori-sce l’eliminazione di acido urico, aiuta il

sistema immunitario, aiuta la guarigione incaso di raffreddore, influenza, cistite, emol-

liente, leggermente lassativo, antiossidante.Un discorso a parte meritano i legumi; fagioli,

ceci e lenticchie sono una buonafonte di proteine e di triptofano.Aggiungiamoli all’insalata, oppureconsumiamoli come contorno oaggiunti a una minestra caldanelle prime serate fresche. Con-

tengono proteine in quantità più alta di qualunque altro ortaggio, assicurano fi-bre più della crusca e – cosa importantissima – minerali e vitamine resistenti alcalore, quindi che non vengono distrutti dalla cottura. Le proteine contenuti neilegumi sono ricche di lisina, l’aminoacido che è assente nei cereali. Vorrei sotto-lineare che una preparazione come pasta e fagioli, rappresenta il piatto unico i-deale il cui valore nutrizionale è equivalente a quello della carne.

Il radicchio, ricchissimo di fibre, vitamina A, B2 e C e Sali minerali è ottimoper la prevenzione dei tumori dell’intestino. Infine, un aiuto dalla natura vienedal latte d’oro, antiossidante e immunostimolante, composto da polvere di cur-cuma sciolta in acqua bollente con una grattugiata di pepe nero, dal miele dimanuka prodotto in Nuova Zelanda e dotato di poteri antibatterici e disinfettan-ti. Lo zenzero, originario dell’estremo oriente è dotato di proprietà antiinfiam-matorie, antidolorifiche, antiossidanti e antibatteriche. E, con la dieta esposta, ilsorriso e il buon umore sono assicurati Anche nelle grigie giornate dell’autunno-inverno.

F. I.

Il latte d’oro si prepara con curcuma in polvere, latte vegetale, cannella, miele e olio di mandorle dolci.

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32 Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018 CULTURA

All’età di 92 anni è morto all'ospedale Cardarellidove era stato trasportato per un'insuffucienzarespiratoria, Giuseppe Del Barone. medico di fami-glia, già componente della segreteria nazionaledella Fimmg, storico presidente dell’Ordine dei Medi-ci di Napoli, (incarico ricoperto per ben 6 volte dal19 febbraio del 1993 a tutto il 2005). Già presidentenazionale dell’Ente di previdenza dei camici bianchi(Enpam) all’Ordine dei medici di Napoli Del Baroneè stato consigliere dai primi anni '60, ininterrotta-mente, fino a tutto il 2005. Tesoriere nel triennio 1982-1984 poi vice pre-sidente dal triennio 1985 al 1987, senza soluzione di continuità, fino al 18febbraio 1993.

Giuseppe Del Barone è stato anche presidente eletto al vertice dellaFederazione nazionale degli Ordini dei medici e odontoiatri italiani (Fnomceo).In questo ruolo ha dato una forte spinta alla riforma legislativa degli Ordiniprofessionali, impresso un deciso impegno nello sviluppo della formazionemedica continua, prevedendo un ruolo attivo dell’Ordine nella programmazionee nella formulazione degli indirizzi formativi. Degni di nota anche l’impegnoa favore degli Ordini di piccole province e l’attenzione alle politiche europeedella professione medica.

Del Barone ricopriva attualmente la carica di Presidente nazionale

emerito dello Smi, il Sindacato dei medici italiani.Deputato dal 1996 al 2001, Del Barone, (che nonha mai nascosto simpatie monarchiche) è statomembro della Camera dei deputati nelle file diForza Italia (dal 15 maggio 1996), del Centro cri-stiano democratico e poi dei Cristiani democraticiuniti (dal 9 settembre del 1997) quindi nell’Udr(dal 9 marzo 1998) per chiudere la sua esperienzaparlamentare nel gruppo Misto dal 28 ottobre1998 al 29 maggio 2001. Sempre nelle file della

Dc è stato più volte consigliere comunale a Napoli a metà degli anni Ottan-ta.

Padovano di nascita, trasferitosi a Napoli, sposato, due figlie, ha pergran parte della sua vita lavorato a Napoli dove aveva studio e abitazionein Piazza degli Artisti. Strenuo difensore del ruolo centrale del medico difamiglia nell’ambito dell’assistenza sanitaria territoriale e del Serviziosanitario nazionale ha partecipato attivamente, fino agli ultimi anni di vita,alle attività, funzioni e riunioni sindacali che ha sempre ricoperto da prota-gonista senza risparmiare energie. La forte personalità eclettica ed istrionica,le indubbie capacità dialettiche e relazionali, l’impegno politico costante, nehanno senza dubbio caratterizzato la straordinaria longevità, non solo ana-grafica ma anche sindacale e professionale. •••

Giuseppe Del Barone ci ha lasciatiL’ultimo saluto

Info sul sito dell’Ordine

www.ordinemedicinapoli.it

Info sul sito dell’Ordine

www.ordinemedicinapoli.it

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33Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018In memoria di...L’ultimo saluto

l21 novembre scorso è prematuramentescomparso Francesco Napoleone, 46 anni,titolare di Medicina generale in Lombardia

e titolare di Continuità assistenziale a Napo-li a Fuorigrotta. Il presidente dell’Ordine deiMedici e odontoiatri di Napoli e provinciaSilvestro Scotti così ricorda il collega e ami-co.

***Caro Francesco,è difficile trovare le parole giuste per

ricordarti ma io sono obbligato a farlo. È dif-ficile trasferire gioia e serenità in unmomento di dolore e soprattutto trattenerele lacrime nel ricordarti ma io ci proverò lostesso. A nome di tutti. Non mi è difficileperò ricordare a tutti e per tutti quello chesei stato… anche per noi. La prima delleparole che mi viene in mente è la tua straor-dinaria semplicità ed umanità (quella che èstata la maggiore arma da te utilizzata nellatua vita). Innanzitutto sei stato un uomobuono, con doti rare quali: la pazienza, lalealtà, l’onestà il rispetto delle persone, ladisponibilità verso tutti, i tuoi familiari, ituoi amici i tuoi colleghi, I tuoi pazienti dicui Ti prendevi cura.

Nelle tue doti c’erano l’ascolto, l’atten-zione e l’entusiasmo eri sempre pronto anuovi progetti. Valori che sembrano apparte-nere ad una dimensione non reale per i

tempi che viviamo oggi. Ma Tu eri così. Unmedico serio, che amava quello che faceva.Gentile ed elegante nel Tuo modo di essere.

Intelligente, mai banale. Mai invadente,mai scontroso, mai tendente al protagonismo.Mai ricordo di averti sentito parlar male diqualcuno. Ma sempre pronto ad offrire unaparola di conforto e di speranza ed un sorri-so sincero per tutti. Sei stato padre, marito,fratello e figlio affettuoso e premuroso versola tua famiglia ed i tuoi amici.

La Tua famiglia che amavi e noi, gli amicimedici anche eravamo parte della Tua fami-glia e della Tua vita. Caro Francesco. Tiabbiamo voluto veramente bene. Sei statoquello che ogni medico dovrebbe essere:

passione, solidarietà verso le sofferenze,senso di appartenenza e di responsabilità,umanità. Umiltà… la vera missione.

Tutti oggi Noi abbiamo perso moltissimo.Chi il padre, chi il marito, chi un fratello, chiun figlio chi il medico, chi un collega, chi unamico, chi il semplice tuo sguardo ed il tuosorriso sincero. Ma il conforto e l’affetto perte, ci può far dire che ognuno deve impararedal tuo modo di essere. Fare di te un esempio

So che il dolore è immenso per chi haperso Francesco in questa vita (ma in unaltro contesto in un'altra dimensione sicura-mente sarai accolto come meriti). Anche seLa tua vita si è interrotta bruscamente e pre-maturamente. Gli anni che hai vissuto baste-ranno per ricordare a tutti quelli che tihanno amato e che ti ameranno ancora. Tuttoil bene che hai fatto.

Infine mi piace ricordarti, cosi, al tavolodell’ultimo Congresso nazionale dei medici diFamiglia Fimmg, alla cui appartenenza tenevimoltissimo, prestando sempre la tua compe-tenza ed il tuo impegno, dove poco più di unmese fa, brillantemente hai partecipato coninterventi di rilievo e di prestigio…era appe-na ottobre.

Caro Francesco so che da oggi non tivedremo più. Ma sono certo che è solo unarrivederci.

Luigi Sparano

Siamo fatti di parole e se leparole restano impiantatenella tristezza la vita si o-

scura e il tempo diventa nemico. Le parole sono ponti tra personediverse per scambiarsi doni, percomunicare vita, esperienze, sto-rie, vissuti consegnati al quoti-diano.

Mi è stato chiesto di scrive-re qualche ricordo legatoa Francesco Napoleone.

Non è facile esprimere in pochebattute la vita fatta di allegriainnanzitutto, la solarità che lo hacontraddistinto, l’essere amabile.Amare e amato, rispettoso perl’altro, generoso, disponibile edisposto. Un tempo come il no-stro in cui la solarità e l’allegria

contrastano con gli uomini delnostro tempo costretti dal verbodella paura, quasi come se fosseun divieto essere felici, gioiredelle semplici gioie quotidiane,ridere per il solo gusto di condi-videre la gioia.

Come fratello di Francesco hosoprattutto ricordi legati al-la giovinezza, ai tempi della

Università di medicina. Un giova-ne che si affacciava al campodella Sanità, ricordo il suo impe-gno molto proficuo negli studi,attento all’amico, attento al po-vero, alla ricerca di una profes-sionalità e di competenze, senzamai offendere i colleghi di stu-dio. Ho colto in lui l’amore e lapassione per l’uomo.

Ha saputo coniugare nellasua vita di giovane medico,padre di famiglia, scienza e

fede. Ricordo che un giorno gli chiesise credeva e lui rispose: prima diogni esame mi rivolgo al medicoSanto e dopo ogni esame ritornoalla Chiesa del Gesù nuovo perringraziare, perché ciò che com-pirò non è opera mia ma operadi Dio. Io sono le mani e i piedidi Gesù Cristo, sono chiamato aduna missione, quella di aiutare avivere.

Francesco sapeva bene, chel’allegria converte la vita,cambia direzione, diviene lu-

ce e sale del mondo, sprigionagioia e pace.

Per terminare voglio direqualcosa che può dare fasti-dio all’interlocutore: France-

sco non è mai stato un uomo ve-nale, ha curato i malati senzachiedere nulla, ha saputo com-prendere e creare sinergie tra ilpotere dei segni e i segni del po-tere, sprigionando il bene a tuttii livelli.

padre LUIGI NAPOLEONE Cappellano ospedale dei Pellegrini

Rettore del santuario della Madonna Immacolata

di Lourdes Napoli al Corso Vittorio Emanuele

Arrivederci a Francesco Napoleone

Allegria: i ricordi di famiglia

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34 In memoria di...Bollettino OMCeO Napoli - Novembre/Dicembre 2018

Colleghi scomparsi

Immacolata Caiazzo, Imma per noi tutti,era una donna e come tale aveva quelcoraggio e quella forza che solo le don-

ne, silenziosamente, sanno di avere perandare avanti. Imma era una mamma, unamoglie innamorata. E come tutte le mamme,non vedeva l’ora che si facesse giorno dopoun‘ennesima notte in pronto soccorso per po-ter tornare da Giovanni, suo figlio, stringerloe coccolarlo il più possibile per far dimentica-re le assenze dovute ai molteplici turni.

***Imma era un medico ed era a disposizione

di tutti: genitori, parenti, amici ed amici di a-mici. Perché come tutti i medici sapeva che e-ra giusto così: sorridere con i suoi occhionineri ed andare avanti.

***Imma era un medico di un pronto soccorso

dove la vita, la morte, l’amicizia, il sorriso, ilpianto, la professionalità, la pazienza, la pau-ra, la preoccupazione sono costantementepresenti insieme, con lo stesso peso, e sonoresi sopportabili solo se ci si sente parte di unGruppo, di una Famiglia.

***Imma si sentiva parte di questa famiglia: la

famiglia del San Paolo. E come donna, mam-ma, moglie ed amica di tutti sapeva che la fa-miglia doveva andare avanti. Lo sentiva forteil sentimento del Gruppo e per quest’ultimoper quella Famiglia, avrebbe fatto di tutto pernon creare ulteriori difficoltà in quella vitalavorativa, in quel Pronto Soccorso semprepiù difficile!

***Imma non ha voluto, come al solito, essere

d’impiccio. Ha mascherato la sua stanchezzaper non togliere a noi tutti, già oberati di la-voro e stress, altro tempo alla nostra fami-glia, ai figli, ai genitori anziani, ad una vacan-za o un cinema, una pizza…uno strappo di vi-ta normale!

***Come era solito, come mi dicevi sempre:

“Vai Lucia parla tu, io rimango qui in ProntoSoccorso. Vai tu. Sei più brava”. Anche adesso sono, con grande onore, la

tua voce. E tu, pur non amando questo clamo-re affettuoso che ci circonda ormai dalla tuamorte, sono certa che vorresti ringraziaretutti, cara amica mia. Imma vi ringrazia.

LUCIA MORELLI

A Imma

RICORDIAMOLI INSIEME

Alessio ApuzzoNicolino Barbieri

Immacolata CaiazzoPasquale Coppola

Tullio De LucaUmberto De VeroBiagio Di MiccoManlio Di Pietro

Dario FabrizioMassimo Ferretti

Maurizio Campanile Garruto Italo IngenitoAldo Madaro

Carlo MajocchiCarlo Mazzella

Carlo MusellaCiro NicolellaMario PaganoMaria PelluzzaAmato Piroli

Raffaele PratoFrancesco PriscoClaudio ScimoneRaffaele SilvestriRaffaele Spadaro

Vittorio Tartaglione Tesone Elena Rita

Venga EnricoVitto Massei Pier Fernando

Zangani Pietro

L’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Napoli partecipa commosso al dolore delle

famiglie per la scomparsa dei colleghi:

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Campagna condotta dall’Ordine dei medici e Odontoiatri di Napoli e provincia insieme alle Asl Napoli 1 centro, Napoli 2 nord e Napoli 3 sud

per aumentare l’aderenza della popolazione ai programmi vaccinali