Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop...

68
autunno Periodico di informazione, attualità, cultura settembre - ottobre - novembre 2011 - n. 10 - copia omaggio Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB Livorno

Transcript of Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop...

Page 1: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

autunno

Periodico di informazione, attualità, culturasettembre - ottobre - novembre 2011 - n. 10 - copia omaggio

Ann

o 50

- n

. 10

- P

oste

Ita

liane

s.p

.a.

- S

pedi

zion

e in

abb

onam

ento

pos

tale

- 7

0% D

CB

Liv

orno

Page 2: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

settembre - ottobre - novembre 20112

Page 3: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

3

PodereTre Cipressi

Loc. Casalappi, 32 - Campiglia M.ma (LI) - Tel: 0039 0565 843148 - Cell.: 0039 338 6067547www.poderetrecipressi.it - e-mail: [email protected]

PodeRE TRE CIPRESSICASA VACANZE

Location ideale

per feste, eventi,

set fotografici

e cinematografici

Page 4: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

4 settembre - ottobre - novembre 2011

Page 5: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

5

TRASPORTO RIFIUTIBONIFICHE AMBIENTALI

OPERE MARITTIME OPERE INGEGNERIA NATURALISTICAVia Tuttiventi, 4 - CAMPIGLIA M.ma (Li) - Tel. 0565.857061

DAL PONT s.n.c.DAL PONT s.n.c.

SAN VINCENZO - Centro commerciale Coop - Tel. 0565 704379Sempre aperto compreso la domenica mattina

SAN VINCENZO - Via Vittorio Emanuele, 158

VENTURINA - Via Indipendenza, 100

CECINA - Via Cavour, 19

Page 6: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

CORSI SUBACQUEIIMMERSIONI PROVA

ESCURSIONI

ACQUANAUTAEXPLORER DIVING

Marina di Salivoli (Piombino)335.337305 - www.acquanauta.eu

L' ESPLORAZIONE DEL

MONDO SOMMERSO

settembre - ottobre - novembre 20116

Via C. Lombroso, 7 - Piombino - 0565 38613www.cargoabbigliamento.it

CARGO

DANIELEALESSANDRINI

Piazza Verdi, 2PiombinoTel. 0565 220188 (4 linee)Fax 0565 [email protected]

Page 7: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

7

8 Sondaggio: Pista ciclabile in via della Principessa 9 Editoriale di Ivio Barlettani

10 Salmastro di Giampaolo Talani 11 Costa Etrusca: cinquant’anni e sembra ieri di Franco Biegi12 Nota politica di Stefano Sanna14 Tortolini non molla la poltrona di s.s.15 L’on. Silvia Velo sindaco di Piombino? di Rino Bucci16 Giovanna, regina di Zanzibar di Luca Goerg20 Giovanna, bella e speciale di Oliviero Toscani23 Ritiri, sesso e tanta fatica di Aldo Agroppi24 Fatti & persone25 Costa selvaggia, scalinate e sentieri di Mauro Sozzi26 Auguri: i 25 anni dell’Unitre di Giuseppina Toncelli26 Scelta la scuola giusta? di Giada Pinna28 Aldo Terzi, tra stampa e sport di Corto Maltese29 Il Gesù dei marinai di Francesco Pampana30 Bella! Bella! San Vincenzo di Luca Goerg31 Il Nobel e il ritardo del Governatore di Mauro Sozzi32 Non sprechiamo le nostre bellezze di Fiorenzo Bucci33 Dalla cronaca di Stesa34 La Principessa della discordia di Gaia Papi36 Napoleone, Elisa e Michele di Rino Bucci37 Principessa, percorsi alternativi di Stesa38 Quella strada stretta e difficile di Mauro Sozzi40 Facebook, dalla bacheca di Gianni Anselmi41 Lucchini, presto tornerà il dolore di Mauro Sozzi42 Rimigliano, soluzione possibile42 Lottare per il paesaggio di Salvatore Settis43 La vera storia della Tenuta di Maurizio Berrighi44 Hanno detto45 Il Pd e la rendita immobiliare di Massimo Zucconi46 Il mausoleo di Caio Trebazio di Gianfranco Benedettini47 Tra storia e territorio di Mauro Carrara48 Relax di Paolo Pachi49 Spigolature50 Corrado Coppetta e le sue foto di Pierluigi Galassi52 Tumore, il bambino può guarire di Marco Bocchigli54 La settima volta di “Un giorno… insieme”60 La parola ai lettori63 Lucchini: vitali gli investimenti di Stephen Hellier64 Piazza Bovio: invidiata dal mondo di Emilio Guardavilla65 Colazione e benessere di Allegra Ciaponi

Anno 50 - n. 10settembre - ottobre - novembre 2011

Periodico trimestraledi informazione,attualità, cultura

Direttore responsabileIvio Barlettani

[email protected]

Coordinatore redazionaleStefano Sanna

[email protected]

Marketing-pubblicitàUmberto Maria [email protected]

Direzione, redazione, pubblicitàCorso Italia 95 - Piombino

[email protected] 0565 32843 - Fax 0565 474572

334 3378121Registrazione Tribunale Livorno

n. 167 in data 4/7/1962 r.s.

Sped. abb. post. 70% DCB LivornoPoste Italiane Spa

Editore e pubblicitàCosta Etrusca Comunicazione

Grafica e impaginazioneOpus Piombino

StampaCentro Rotoweb

Tivoli Terme (Roma)

Gli articoli firmatio con pseudonimo riflettono

unicamente le opinioni dell’autore

Chiuso in redazione,1 settembre 2011

Quest’autunno

dal 1962 il giornale

della nostra terra

www.costaetrusca.net

Page 8: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

settembre - ottobre - novembre 20118

LA PISTA CICLABILEIN VIA DELLA PRINCIPESSA

Contrari 81%Favorevoli 14%Non so 5%

Il Comune di San Vincenzo ha realizzato unapista ciclabile sulla via della Principessa re-stringendo di conseguenza, la carreggiatadella strada stessa. Tanti gli interventi e le po-lemiche intorno al “caso”.

* snd [email protected] 06-07-08: 300

IL S

ON

DA

GG

IO

ieri

oggi

Page 9: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

di Ivio Barlettani

Cari amici lettori, inquesto numero trovere-te diversi servizi chetrattano piuttosto diffu-samente problemi cheda troppo tempo sonosul tappeto (Tenuta Ri-migliano, siderurgia Luc-chini) che attendono ladefinizione. C’è poi la via della Prin-cipessa che – nel volgeredi poco più di un anno –è stata violentementestravolta con quella pi-sta ciclabile che pote-va essere realizzata al-l’interno del bosco sen-za bisogno di asfaltarla.Non dimentichiamo l’e-comostro sulla duna diSan Vincenzo che – Ni-cola Bertini – primo fratutti ha portato alla ribaltamettendo alle corde laGiunta sanvincenzina.Per finire un accennoalla politica. Nella nostraprovincia è cominciatoil valzer delle poltrone.Buona lettura a tutti.Personaggio dell’annoIl lavoro per individua-re il Personaggio del-

l’anno 2010 è in diritturad’arrivo. Questo è il se-condo anno in cui CostaEtrusca conferirà un ri-conoscimento ad unapersona che per i suoimeriti e/o per il suo la-voro abbia valorizzato ofatto parlare il nostroterritorio. La prima edi-zione del premio - rela-tiva al 2009 - è stata as-segnata a GiampaoloTalani, artista e pittore lacui fama ormai si proiet-ta nella dimensione in-ternazionale.Per quanto riguarda ilriconoscimento relati-vo al 2010 si sta deli-neando una terna di fi-nalisti, (in ordine alfa-betico):Silvia Avallone, che havissuto e studiato aPiombino, lo scorso an-no è arrivata seconda alpremio Strega con il suolibro Acciaio tutto am-bientato a Piombino e dicui ha scritto tutta lastampa nazionale. Ora sista girando un film ispi-

rato dal romanzo in cuisono protagonisti il no-stro territorio e i nostriconcittadini.Massimo Giuliani, as-sessore finanze-sportdel Comune di Piom-bino, è da anni il Com-missario Tecnico dellesquadre nazionali dinuoto. Direttore tecnicoe sportivo della Soc.Nuoto Piombino. Fidu-ciario locale della se-zione Salvamento. Nel 2010 la stampa in-ternazionale gli ha de-dicato ampi servizi.Campionati mondiali diRoberval (Canada): 2medaglie d’oro, 3 me-daglie d’argento, mi-glior squadra al mondomedagliere e punti.Campionati europei diBudapest: 2 medaglied’oro, 4 medaglie d’ar-gento, 2 medaglie dibronzo, miglior squa-dra d’Europa medaglieree punti.Marco Vannucchi,l’amministratore del

campeggio Park Albatrosdi San Vincenzo, checon il suo lavoro, an-corché riservato, sta fa-cendo conoscere il nostroterritorio in tutto il nord-europa.Sono decine di migliaiai turisti olandesi, tede-schi, francesi e di altripaesi che ogni anno damaggio ad ottobre ve-diamo incrociare sullenostre strade, nelle spiag-ge e in tutti i borghi del-la provincia parteci-pando ad ogni iniziativa.Molti dei nostri lettori -l’avevano già indicatonella precedente edi-zione - ci segnalano l’ec-cellenza di questo im-prenditore per l’incre-mento turistico.Le segnalazioni stannocontinuando ad arrivare,anche relativamente adaltre persone.Noi contiamo di finire illavoro abbastanza ve-locemente e di poter an-nunciare il nome delPersonaggio dell’annocon il prossimo numerodi Costa Etrusca.(Invia le preferenze).

INSERZIONISTI: Acqua & Calore di Pistolesi 45; Acquanauta di Carlo Valdisalici 6; Altamarea Ab-bigliamento 5; Asa Azienda Servizi Ambientali 46; Asiu 66; Assicurazione Fondiaria Sai (Luca Ardenghi)12; Assicurazione Unipol (Carlo Lami) 60; Banca Credito Cooperativo Castagneto Carducci 2; Bar LaFontana 64; Berrighi Costruzioni 53; Body Line Palestra 44; Calidario Terme Etrusche 4; Cargo Ab-bigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico-la Tabaccheria di Rita & Paolo 33; Edilcoop Fiorenzani 31; Eni Enipower 39; Eni Energy Store 39; Fa-lesia Srl Prodotti Siderurgici 22; Gioielleria Rosignoli 11; Grassi Arredamenti 63; Hotel Centrale 6; Lam-pogas Tirrena 13; Martini Professionale 23; Mobo Impianti 3; Misericordia Piombino 27; Natalini Estin-tori 6; Novasol 65; Park Albatros 67; Podere Tre Cipressi Casa Vacanze 3; Power Gym Palestra 67; Ri-storante Balestra Terra e Mare 40; Ristorante La Rocchetta 10; Ristorante Otello 47; Ristorante Zan-zibar 31; Supercasa Bucciantini 4; Tabaccheria Magnani 41; Walker Corsi di Inglese.

L’ora delle decisioni

9

Page 10: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

settembre - ottobre - novembre 201110

Èarrivata anche su questa no-stra estate, purtroppo, l'onda

lunga della per niente attesa crisieconomica! Alzi la mano quell'o-peratore turistico in grado di diree provare il contrario. I drammi nordafricani e greci hanno contribuitocerto a non farci allontanare dal no-stro Bel Paese, ma sul numero dipresenze e prenotazioni ha grava-to pesantemente il dramma dellamancanza di soldi, della paura dispendere quei pochi rimasti e del-lo sforzo quotidiano di tirare almassimo i due risparmi destinati al-le vacanze. Borsellini stretti stret-ti come non ne avevamo mai vistidove dentro doveva starci propriotutto, dall'ombrellone al gelatino,meglio se "cremino" anzichè "cop-pa d'oro", il bagno lo fai gratis ilpatino meglio di no che si rispar-mia per la pizza. Sedie libere nei ri-storanti, anche con un bicchierd'acqua ci si leva la sete che le bi-bite gonfiano lo stomaco e alla se-ra, la passeggiata nella calca del cen-

tro diventa più agevole se non ap-pesantita dall'ingombro dei pacchidello shopping. Si guardano levetrine e il negoziante da dentroguarda te che lo guardi da fuori.Fine della giornata, e di un'esta-te avara e scorretta come il lungotreno di bancarelle e mercatiniospitati tutte le sere nelle aree pe-donali proprio di fronte ai nego-zianti, che propongono a prezziinferiori i medesimi articoli, e se aquesto aggiungiamo le decine di sa-gre partitiche, politiche, cinofile,sportive, associazionistiche, co-operative e chi più ne ha... chefanno la felicità dei ristoratori e del-le loro tasche alleggerite dalle tas-se delle normative, allora si può an-che pensare che l'onda lunga del-la crisi porti tra i suoi mulinelli ipensieri folli di chi riesce a vede-re in tutto ciò un processo di cre-scita. Brutta storia la storia di que-sta estate, pericoloso cammino,sbagliato, insidioso e assassino co-me la via della Principessa.

Mancanza di soldie quell’onda lunga

salmastrodi Giampaolo Talani

Page 11: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

11

di Franco Biegi

In casa di Costa Etruscasi pensava ai cinquant’annidel Giornale come ad una

specie di traguardo. Tante ideee tutte abbastanza confuse.In un primo momento pre-valse, ma con poca convin-zione, quella di una velocerassegna dei “pezzi” consi-derati “più belli” e più indicativida seguire. Quell’idea vennequasi subito “sgambettata”perché «l’enfasi e i toni dellevarie presentazioni avrebbe-ro potuto far pensare ad unasparata gratuita, di quelleper farsi belli al sol di luglio,oltre a presentare una quasicerta serie di ripetizioni». E al-lora sarebbero stati (e saran-no) i lettori a ricordare e anotare tutto quello che avreb-bero ricordato (o ricorderan-no) meritevole di attenzione. Noi, come sempre, faremo ilGiornale che, però, ci piace sfo-gliare anche all’indietro. Ri-cordiamo con una certa emo-zione la prima sagra, per esem-pio. Costa Etrusca era in fasce- un giornalino - e la pineta diBaratti era chiusa dai tempi del-le colonie marine dell’operaBalilla. Quel giornalino, conil puppino, ne ottenne l’aper-tura e l’uso e portò sotto i pi-ni tantissima gente. Breve pre-sentazione e poi giochi, can-ti, grida e la gara dei ragazzia chi finiva prima il fettone dicocomero senza mani, ebbe untifo da derby.Era la prima manifestazionepubblica del Giornale e come

tutte le prime volte piena didubbi, timori e remore, di-ciamo, la stessa confusionedi sentimenti che si accom-pagna ad ogni prima volta e cheprende subito il volo, dopo ilprimo accenno di coinvolgi-mento.Il discorso della “massa dipopolo” vale anche per piaz-za Bovio che, quella sera stes-sa, radunò tantissima genteche non si vedeva dai tempi deicortei e dei comizi.Dopo due chiacchiere, madue di numero, i fuochi d’ar-tificio dei quali forse Piombinosi era dimenticata, salironofra l’entusiasmo alla ribalta del-la festa, anche se la voce ed ilfascino esotico della bella

Stella Atlantic si presero un belpo’ di quella ribalta. E segnòl’inizio della pacifica convi-venza fra stampa e pubblici-tà.Ora potrebbe essere il mo-mento di qualche cicchettoper tutto ciò che non ci è gar-bato per l’abbandono all’ine-sorabilità del tempo ed al-l’incuria degli uomini dellevestigia e dei resti della cittàdi un tempo; ma il ripristinodella Fonte dei Canali e del-la palazzina dell’ex Lega Na-vale, giù a Marina, ci conciliacon la calma e la saggezzadei proverbi dei nostri nonni:«Con il tempo e con la pa-glia…».I cinquant’anni di Costa Etru-

sca vogliono dire che il Gior-nale è nato nel 1962 e chenel 1953 - anno che stiamo perdeprecare - non si sognavanemmeno di nascere. Pecca-to! Il Giornale dei piombine-si avrebbe potuto così con-trastare la demolizione dei treordini di palchi e del loggio-ne del Teatro dei Ravvivati(oggi Metropolitan ndr) diantico prestigio. Non eranopoi tanti quei calcinacci cadutiin platea dal soffitto, all’albadi quel tristissimo giorno. Aquell’ora dei fischi mattutinidegli stabilimenti il teatro eranaturalmente vuoto, ma quel-la era l’epoca d’oro per i ci-nema. Anche se poi le industrielocali ce la misero tutta per ren-dere deprecabile al massimoquel deprecato 1953!Da non scordare infine il 1959quando anche il palazzo del-la Baciocca in Cittadella ven-ne demolito per far posto aduna villa di lusso. Forse, an-che in questa circostanza, Co-sta Etrusca avrebbe potuto di-re la sua per sconsigliare quel-lo scempio.

Costa Etrusca: cinquant’anni e sembra ieri...

E non si vede ancora il traguardo

Un nome di fiducia dal 1955

GIOIELLER IA

Nella vasta esposizione,le migliori porcellane,cristallie articoli da regalo

LISTE DI NOZZE

Accessori

Orologi

Corso Italia, 2-4 - Tel. 0565 225495 - Piombinowww.rosignoli.it - e-mail: [email protected]

La primamanifestazione

di Costa Etrusca.Tantissima gente

sotto i pini di Baratti.E poi tutti in piazzaBovio per i fuochi

d’artificio.Il fascino esoticodi Stella Atlantic

Page 12: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

12

Corso Italia, 71Tel. 0565 222312Piombino

Luca ArdenghiAgente Generale Procuratore

Notapo l i t i cadi Stefano Sanna

Anche noi abbiamo unmostro. L’ecomo-stro. Le cronache

dell’estate a San Vincenzo, maanche nel resto della Val diCornia, sono state molto ro-venti.La causa scatenante: una co-struzione della Ferrero s.r.l.nella proprietà dell’hotel “ILecci”, a 30 metri dal mare,sulla duna, comprometten-do il bosco in cui è immersa.Non è limpido il percorsoautorizzativo, i controlli so-no stati carenti, l’esecuzionedei lavori sembra non con-forme. Prima il rimpallo del-le responsabilità, il tentati-vo di minimizzare da parte delComune, poi le ordinanzedel blocco lavori, le indaginidella forestale e gli esposti al-la magistratura. Tutta que-sta vicenda sarà sicuramen-te definita, chiarita e speria-mo anche risanata con le pro-cedure in corso.Vogliamo soltanto coglierequesto episodio per propor-re una riflessione più am-pia. A San Vincenzo il pro-blema non riguarda solo l’e-comostro bensì tutta la pia-nificazione urbanistica, pae-saggistica ed ambientale,l’eccesso di costruzioni, l’im-patto del nuovo porto, la Te-nuta di Rimigliano, le se-conde case, e ha coinvolto an-che Campiglia e Piombino,

vedi il caso Baratti.Non si può sfuggire ad unaconstatazione ovvia ed evi-dente: la maggiore sensibili-tà dei cittadini ai problemiambientali e alla qualità del-la vita, la loro competenza neltrattarli, ancorché talvolta inmodo approssimativo. Que-sto testimonia una forte vo-lontà di partecipazione. Nondobbiamo averne paura. Dob-biamo saperla utilizzare permigliorare le cose e supera-re le difficoltà. Sono i famo-si movimenti. Nel nostro ter-ritorio hanno orientamentiprogressisti, non demagogi-ci nè populisti. Sono anima-ti da giovani. Sono una ri-sorsa. Sarebbe imperdona-bile non accettare il dibattitoe non valorizzarne tutte lepotenzialità. Il rinnovamen-to della politica, di cui sen-tiamo il bisogno, passa daquesto nuovo livello del con-fronto sociale. Anche quan-do si criticano taluni prov-vedimenti dell’Amministra-zione pubblica non può sfug-gire che “un forte senso di at-taccamento alle istituzioni euna domanda di partecipa-zione alla vita pubblica, al-la politica come difesa deibeni pubblici”, sono sottintesi.Bisogna perciò mettere incampo un’ampia capacità diascolto ricercando sempreun rapporto diretto con i cit-tadini per creare coesionesociale.È certo che un amministratoredeve tener conto delle deci-sioni già assunte nel passato.Ma non c’è niente di male ariesaminarle e a modificarle.Perché mantenere scelte cheora non si ritenessero più va-

lide e rinunciare ad altre op-portunità? Ci sono sempremolti interessi da considera-re, ma questi interessi vannopresi in considerazione pub-blicamente. L’Amministra-zione non deve mai esserela controparte di nessuno.Deve promuovere il confrontocon tutti e fra tutti. Non ci sipuò nascondere dietro presuntemaggioranze silenziose. Quan-do un’Amministrazione pub-blica sa confrontarsi con isuoi amministrati in manie-ra chiara, sfidando tutti a es-sere leali, riesce a trovare lesoluzioni migliori e l’auto-revolezza che produce con-senso. Si può discutere ditutto. Si devono usare i “per-corsi partecipativi”. Se ne-cessario si fanno i referendum,ha ragione il prof. Settis, an-che sui problemi urbanistici,perché no, anzi, proprio suquesti sarebbero utili e la lo-ro partecipazione sarebbe ric-ca. Abbiamo la fortuna di

avere una Regione che con-divide e promuove la parte-cipazione dei cittadini, ap-profittiamone. I nostri politici locali non silascino prendere dal panico,ci vuole un po’ di coraggio. Estiano attenti, anche chi sicrede già leader, a non scaderein atteggiamenti da “berlu-schini”, altrimenti ancorchégiovani saranno rottamati an-zitempo.

I piombinesi non amanopiù la fabbricaI piombinesi non amanopiù la fabbrica. I giovaninon aspirano ad entrarvi.Non vogliono proprio an-darci. Tra quelli che pur vientrano, molti si licenzianodopo poco tempo. Si cerca-no altri lavori, lavoretti, an-che fuori città, part-time,ma in fabbrica no. Quandovi sono assunzioni, entranosempre più cittadini stra-nieri.

L’ecomostro a San Vincenzo

settembre - ottobre - novembre 2011

Page 13: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

13

LAMPOGAS TIRRENA srlVia Aurelia km 245 - Venturina - Tel. 0565 851452 - [email protected]

produce energia, riscalda,rinfresca, amico dell’ecologia

Si tratta di una trasforma-zione sociale che è già avve-nuta in altri luoghi e in altrisettori. Quando è avvenuta du-rante una fase di crescita e disviluppo, se pur problemati-ca, ha spesso segnato un avan-zamento per la società nelsuo complesso.Oggi a Piombino e in tutta laVal di Cornia viviamo unacrisi diffusa. Non ci sono al-ternative alla fabbrica chepotrebbe chiudere in tempibrevi. Gli accordi tra i sindacatie le banche hanno solo rinviatodi qualche mese il proble-

ma, ma hanno anche certifi-cato che il problema dellachiusura permane.La proprietà non c’è più.Aveva accumulato circa 800milioni di debiti (tanto quan-to era costato l’acquisto daLucchini) e ha lasciato tuttoalle banche creditrici. Le ban-che non possono produrrel’acciaio. Stanno solo cer-cando di recuperare i soldi chetroppo generosamente ave-vano concesso. Hanno ven-duto la Ascometal e la BariFonderie recuperando circa il50% della loro esposizione.Continueranno così venden-do il vendibile. Nessuno sipreoccupa dell’industria. Lebanche non possono fare unpiano industriale. Ci vorreb-be una nuova proprietà. Uncomplesso siderurgico a ciclointegrale da 2,5 milioni ditonnellate annue, potrebbecomprarlo solo chi fosse giàoperatore del settore. L’uni-co vero possibile acquirentesarebbe la Arcelor-Mittal.

Ma è una trattativa che po-trebbe fare solo il Governo, in-dicando una politica indu-striale del Paese con una pro-spettiva di medio periodo perla siderurgia piombinese. Maun Governo non c’è, tantomeno una politica industria-le nazionale. Le stesse auto-rità locali e regionali, cosìcome i sindacati, non hannomai perseguito veramentequesta via.Lo stabilimento sta soprav-vivendo. Nel 2007 c’era unpiano di investimenti da un mi-liardo di euro, una parte deiquali in sinergia con la Ma-gona (Arcelor-Mittal). Lacrisi ha fermato tutto. In que-

ste condizioni l’unica cosacerta è che già in questo au-tunno inizierà il ridimensio-namento delle attività pro-duttive e la diminuzione de-gli organici. I primi ad esse-re “dismessi” saranno gli im-piegati (ce ne sono circa 600).Il ridimensionamento o lachiusura della Lucchini tra-scinerebbe con sè anche laMagona (già al 50% dellecapacità produttive), la Te-naris-Dalmine e poi la Sol.Certo nel futuro potrà esser-ci una prospettiva anche sen-za la siderurgia, ma la trans-izione non sarà breve. Pro-babilmente sarà molto pe-sante per chi dovrà subirla.

Page 14: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

settembre - ottobre - novembre 201114

(s.s.) Nel numero scorso diCosta Etrusca pubblicandoun intervento politico di Giu-liano Parodi (Prc), eviden-ziammo una incongruenzanegli incarichi di Matteo Tor-

tolini: consigliere regionale econsigliere provinciale. L’ar-gomento è poi stato ripreso elargamente trattato da Re-pubblica e Corriere della Se-ra nelle loro edizioni regionali,ovviamente, trattando anchealcuni altri casi analoghi.Il segretario regionale del Pd,Andrea Manciulli, ha sostenutoche all’applicazione del codiceetico possono esservi delleeccezioni che però vanno va-lutate e deliberate dagli organidirigenti con adeguate moti-vazioni. Bersani ha sostenu-

to (l’Unità 29/7): «Il codice eti-co interno al Pd è già più se-vero del percorso previstodai normali procedimenti giu-ridici, ma intendiamo ren-derlo ancora più rigoroso neisuoi meccanismi di applica-zione».Il segretario della Federa-zione del Pd della Val di Cor-nia-Piombino-Elba, ValerioFabiani, potrebbe informar-ci circa le eventuali delibe-razioni assunte dagli organi delPd sul “caso” e le relativemotivazioni?

(s.s.) Fulvio Murzi (presi-dente Asiu) ha risolto il pro-blema del pedaggio autostra-dale per tutti gli abitanti del-la Val di Cornia. Fornirà gra-tis alla Sat, società costrut-trice dell’autostrada Rosi-gnano-Civitavecchia, il Con-glomix. Si tratta di un pro-dotto ottenuto con il tratta-mento delle scorie della Luc-chini e utilizzabile per la co-

struzione del sottofondo stra-dale. Sostituirebbe l’utilizzo giàprevisto di materiali prove-nienti dalle cave di Campi-glia e da quelle della Sales. Oltre all’immediato benefi-cio ecologico per il minorsfruttamento delle cave si po-trebbe ottenere il pedaggiogratuito a vita per gli abitan-ti di Piombino, Campiglia,San Vincenzo, Suvereto e an-che per quelli dell’isola d’El-ba, che altrimenti si sentireb-bero discriminati.Grazie a questo accordo sa-rebbero risolte tutte le con-troversie sul pedaggio del-l’autostrada e il sindaco diPiombino, Gianni Anselmi,ha riammesso subito nellaGiunta comunale i due asses-sori sospesi: Marco Chiarei eSergio Giorgi, che erano rimastiun po’spaesati senza sapere ilperché.

(s.s.) Gli edifici di via Cavour che ospitavano il liceo piom-binese, si tenterà di venderli a trattativa privata. Sono già sta-te fatte tre aste pubbliche, due sono andate deserte, la ter-za che pure aveva trovato un acquirente si è chiusa negati-vamente per la rinuncia del vincitore.Il valore del bene messo all’asta va considerato in base alrapporto tra il costo di acquisizione ed il valore realizzabiledalla trasformazione dell’immobile. Se tre aste sono falli-te significa che tale rapporto non ha una sua validità eco-nomica.L’asta, quando non vi sono turbative fraudolente, è la for-ma di vendita più trasparente ed efficace, in cui si possonofar valere e controllare gli interessi di tutti. La trattativa pri-vata, quando ne ricorrano le circostanze, è anch’essa una for-ma di vendita legittima e talvolta vantaggiosa. Non c’è, nel-la trattativa privata, una forma rituale che ne ratifichi e ren-da pubblici tutti i passaggi. Si tratta sulla sostanza senza al-cuna forma. Ciò non diminuisce le responsabilità di trasparenzadell’ente pubblico, anzi le aumenta. Non si può invocare agaranzia la procedura formale, e quindi la prova dell’inte-resse pubblico realizzato la si potrà ricavare dal risultato rag-giunto: il valore economico, gli interessi tutelati e nelle op-portunità più generali.Chi conduce una trattativa privata ha l’onere di dimostra-re ex-post tutto ciò. Non abbiamo dubbi che l’Amministrazionecomunale saprà fare la migliore trattativa nell’interessedella città.

AUTOSTRADA, MURZI CALA L’ASSO

Quel pedaggio gratis?

EX PALAZZO LICEO, ASTE FALLITE

Ora trattativa privata

Matteo Tortolini

Fulvio Murzi

Valerio Fabiani

PARODI, DOPO ESSERSI RIVOLTO AL SEGRETARIO BERSANI

Tortolini non molla la poltrona

Page 15: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

15

di Rino Bucci

L’orchestra non ha an-cora iniziato a suona-re, ma già ci si prepa-

ra per il ballo: il grande valzerdelle poltrone. A contendersiun posto sulla ribalta non so-no le debuttati ma gli ammi-nistratori di domani, i sinda-ci e gli onorevoli nella pro-vincia di Livorno. Che siapresto? Niente affatto. Anchese le amministrative sono inagenda per il 2014 e il rinno-vo del Parlamento per il 2013,lo scenario politico naziona-le - sempre più traballante - el’ipotesi elezioni anticipateconsigliano lungimiranza. Epoi, ci sono le primarie, stru-mento di consenso popolaresempre più apprezzato so-prattutto all’interno del Pd.Anche se in sordina, di sotto-banco, i giochi della politicastanno pian piano prendendoforma. Si sonda, ci si telefo-na, si rilasciano dichiarazioni.Meglio non farsi trovare im-preparati, d'altronde le pol-trone vacanti sono diverse. Dopo due legislature Ales-sandro Cosimi a Livorno eGianni Anselmi a Piombinodovranno lasciare la fasciatricolore. Per loro si è più vol-te parlato di un posto in Par-lamento. Se i tagli al numerodi deputati e senatori andasseroin porto, a Roma ci sarebbe pe-rò un solo posto. A quel pun-

to è legittimo pensare a Cosi-mi. Se l’amministratore la-bronico approdasse in Parla-mento già nel 2013 - ma lui hasempre detto di voler chiu-dere il mandato - al suo postopotrebbe arrivare un traghet-tatore. Tra i papabili ci sa-rebbero l’ex deputata MaridaBolognesi e il segretario del-la federazione Filippo Rocca.Suggestiva l’ipotesi ConcitaDe Gregorio. Ma dal 2014 inpoi. Con Cosimi nella capitale,Anselmi potrebbe ripiegaresulla Regione. Rossi è desti-nato alla riconferma, così l’u-nica poltrona libera sarebbequella di assessore. A Firen-ze, Anselmi troverebbe il con-terraneo Andrea Manciulli,coordinatore regionale del Pd.Che anche lui sogni di sede-re a Roma?Diverse le opzioni per la fasciatricolore a Piombino. Potreb-be andare ad una donna. Fon-ti interne al Pd parlano del-l’assessore alle politiche socialiAnna Tempestini, ma se l’o-norevole Silvia Velo (due le-gislature e a causa del pro-babile taglio al numero deideputati) dovesse tornare daRoma, non sarebbe esclusala sua candidatura. In alter-nativa, per lei, si vocifera an-che di un possibile avvicen-damento con Luciano Guer-rieri che dovrà lasciare l’Au-torità Portuale. Occhio, pe-rò: tra due donne si potrebbeinsinuare un maschietto a sor-

presa. Si tratta di Matteo Tor-tolini. L’ex coordinatore del Pdper la Val di Cornia-Elba, do-po la contemporanea espe-rienza nei consigli di Provin-cia e Regione potrebbe rien-trare nella giunta piombineseal posto di Anselmi. Già mol-to attiva la nuova lista civica“Ascolta Piombino” capeg-giata da Riccardo Gelichi exsegretario comunale del Pd. Ol-tre a Gelichi i promotori del-la lista civica sono: MassimoCastellani, Egidio Pizzi, Lau-ro Zucchelli, Giampiero Nan-nini, Giovanni Pizzi, MonicaBartolini.Tranquillo lo scenario a Cam-piglia Marittima dove Ros-sana Soffritti sarà ricandi-data per il secondo mandato.In stand-by la situazione su-veretana: Giampaolo Piolidovrà lasciare, ma ancora siaspetta di capire come andràin porto l’unione con il Co-mune di Sassetta per stilare unalista di nomi. Michele Biagi,dopo due legislature, chiude lasua esperienza a San Vincen-zo. Il “sindaco cementificatore”se non riceverà incarichi diprestigio sembra possa riti-rarsi dalla politica. Al suo po-sto chi arriverà? C’è chi par-la di un testa a testa tra l’as-sessore ai lavori pubblici Eli-sa Cecchini e quello all’ur-banistica e porto, MassimoBandini. Si apre il secondofronte del cemento? Qui, oc-chi puntati sull’outsider: il

giovane Nicola Bertini, lea-der del Forum di Centrosini-stra. In questi mesi ha fatto unadura e martellante opposizio-ne incontrando proseliti. Po-trebbe cannibalizzare parecchivoti. Risalendo a nord, con unsindaco al primo mandato,sia Cecina che Rosignano ri-candideranno Stefano Bene-detti e Alessandro Franchi.Attenzione però al gioco delcentrodestra: in questi dueComuni nel 2009 strappò il bal-lottaggio e a Cecina - città diAltero Matteoli - sfiorò ilclamoroso sorpasso. Infine,Castagneto e Bibbona. I pri-mi cittadini, Fabio Tinti eFiorella Marini sono a finemandato. Incertezza su Bib-bona, ma per Castagneto i be-ne informati indicano il ritor-no dell’ex sindaco ed euro-parlamentare Monica Giun-tini. Ma non deve essere sot-tovalutata la proposta di unaclamorosa fusione tra le dueamministrazioni avanzata daTinti a fine agosto. Se andas-se in porto, i due sindaci sa-rebbero di nuovo in gioco perla fascia tricolore. Stavoltadel Comune più grande dellaprovincia.

Parlamento o Regione, quale poltrona per Anselmi?

L’on. Silvia Velo sindaco di Piombino?

L’onorevole… come un ciclone

Silvia Velo starebbe per sbaragliare tutti gli eventuali can-didati per la guida del Comune di Piombino (a breve po-trebbe diventare Comune Unico del territorio). La Velo haalle spalle due legislature come sindaco di Campiglia Ma-rittima e quasi due mandati da deputata. I vertici Pd ro-mani vorrebbero però trattenerla ancora alla Camera (ègiovane, rientra nelle quote rosa e si è ben distinta nel la-voro nelle commissioni). Attendiamo gli sviluppi: il temponon manca.

Il valzerdelle poltronedei politici.Cosimi e Anselmi,lotta duraper la Camera.Concita a Livornocon la fascia tricolore?No problemper Soffrittia Campiglia.Biagi e Piolial capolinea

Page 16: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

settembre - ottobre - novembre 201116

GIOVANNA,REGINA

DI ZANZIBAR

di Luca Goerg

granellidi sabbia

fra le dita, i riccidi mare attaccatiagli scogli, i piccoligranchi chepasseggianosul cemento bagnato,il blu del cielo che siperde nel blu delmare, l’odore delsale e le voci deivecchi, che a

differenza diqualunque altroluogo giocando acarte non si perdonoin frasi banali:questa è l’immagineestiva delloZanzibar? No, èquella di sempre! Unposto magico non habisogno del sole,

della folla, delle urlaper essere tale, unposto magico deveessere autentico.Chiunque abbiasoggiornato a SanVincenzo conosce laproprietaria diquesto locale: laGiovanna, detto allatoscana.

A descriverla con leparole del suo amicoGino Paoli, è «moltogiovane, perché l’etànon conta, ha gliocchi da ragazza epassa il tempo acorrere», aggiungereiche ha il volto tipicodelle donne toscane,forti e determinate.Lascia intravedere lasua dolcezzaattraverso il suosguardo e quegli

Alla ribalta la proprietaria dello storicolocale di San Vincenzo. «Ha gli occhida ragazza e passa il tempo a correre»

I

Page 17: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

17

occhi da ragazza hanno lostesso colore blu del mare cheogni mattina saluta. Racco-glie sempre i capelli ramati inuna sobria coda e, caratteristicapiù importante, sorride sem-pre. Badate bene non per cor-tesia: sorride sempre perché èpositiva. A dirlo non è lei,bensì qualunque persona l’ab-bia conosciuta. La favola dello Zanzibar e diGiovanna, sono un po’ la stes-sa cosa. Comincia nel 1904quando i suoi nonni si trasfe-rirono a San Vincenzo par-tendo da quei cipressi che “aBolgheri alti e schietti/Vanda San Guido in duplice fi-lar/Quasi in corsa gigantigiovinetti”. Qui in riva al ma-re furono attirati da un nuovotipo di lavoro, il turismo. Guar-dando dopo più di un secolol’ economia toscana possiamodire che ebbero un’intuizionea dir poco geniale. Aprirono unpiccolo albergo e un risto-rante, dove la nonna di Gio-vanna cucinava il pesce, na-turalmente, e tutti i piatti tipicidella zona. È caratteristicaproprio di questi luoghi il for-te attaccamento alla terra ealla cucina più propriamentecontadina a base di verdura, adifferenza della Versilia doveprevale il pesce o della Ma-remma dove prevale la carne.E così la tradizione culinaria

continua ancora oggi allo Zan-zibar, infatti le ricette, i segretie i sapori non sono cambiati .Giovanna fa di tutto per com-prare il pesce direttamentedai pochi pescatori locali chesono rimasti: «Seleziono ognigiorno i generi più diversi dipesce per accontentare tutta laclientela: dall’aragosta o laspigola al pesce più povero co-me la palamita o l’acciuga.Compro le verdure ogni mat-tina dai rivenditori di fiducia.Per quanto riguarda il vinoricordo sempre gli insegna-menti del mio amico AngeloGaja: seleziono dunque sem-pre i vini della zona. Ci tengosoprattutto a far assaggiare i vi-

ni anche delle nuove cantinee, non mancano comunque, an-che vini friulani o semplicivermentini. Personalmenteadoro le bollicine infatti offrosempre prosecchi e franciacortavisto che sono molto econo-mici. Naturalmente, per chi lorichiedesse, abbiamo ancheun’accurata selezione di spu-manti e champagne. I giova-ni invece preferiscono i cock-tails e sono fortunata perchéPaola, Massimo e Robertosono molto apprezzati in zo-na come barman». A parere dimolti il miglior Mojito della co-sta esce proprio dalle maniesperte del personale delloZanzibar.

La storia e la tradizione na-turalmente si abbinano al pro-gresso e ai tempi di oggi ed èda qui che possiamo notare lamente imprenditoriale e ancheda filosofa della protagoni-sta di questa storia: «Lo Zan-zibar - come dice lei - è un ibri-do, nato esattamente 26 annifa, prima come bar - gelateria,poi si è evoluto nel tempo. Ècresciuto anno dopo anno,prima diventando anche ri-storante, poi coprendo l’ora-rio del dopocena e anche quel-lo delle colazioni». Se chiediin giro cos’è lo Zanzibar tidaranno mille definizioni: ri-storante, caffè, american bar,wine bar, pub, sushi bar, loun-ge bar, galleria ma è inutile cer-care di definirlo, lo Zanzibarè semplicemente lo Zanzibar.Parlando poi di ciò che cir-conda lo Zanzi, situato proprionel bel mezzo del porto diSan Vincenzo, Giovanna esa-mina il tutto a mente ferma edice la sua sulla realizzazionedel nuovo porto turistico: «Ri-cordo benissimo - spiega -quando da bambina venivo agiocare proprio sotto il pa-lazzo Beatrice Alliata (sede delComune che si affaccia sulporto e alla cui base sorge loZanzibar ndr)». Con un luc-cichio negli occhi sintomodel ricordo dei suoi giochi in-fantili parla di castelli di sab-bia, di rincorse, di nascondi-ni, tutto su quel porto ancora

Et voilà... Giovanna BellagottiGiovanna Bellagotti nasce a Piombino il 23 Luglio 1953da Ivana e Sergio (suo padre, oggi in pensione è sta-to il dentista di San Vincenzo). Passa la sua infanziacome gran parte della sua vita a San Vincenzo. Fre-quenta il Magistrale e finite le scuole superiori simette subito ad aiutare la nonna in cucina nel ristorante-albergo di famiglia "Il Moderno" di fronte la Torre diSan Vincenzo. Dopo due anni decide di frequentare l'U-niversità e si laurea in filosofia nel '75 a Firenze. Ri-torna a San Vincenzo chiamata dall'amore che nutreverso il suo paese e la sua famiglia per continuare l'at-tività familiare. Nel 1985 apre il locale Zanzibar sulporticciolo di San Vincenzo. Da qui ha visto il mon-do intorno a lei evolversi e ancora oggi continua a por-tare avanti la sua attività con successo e spirito inter-nazionale. Ha una figlia, si chiama Margherita.

Momento di relax per Giovanna: babbo Sergio le serve un bel cappuccino al “vetro”

Page 18: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

piccolo e sabbioso nemme-no toccato da una colata dicemento. Poi percorrendo lastoria della sua vita ammette:«Il progresso cambia i luo-ghi, ci sono lati positivi edaltri negativi riguardanti ilnuovo porto, penso sia stato unpercorso necessario per ilcambiamento da vedersi sot-to l’ottica delle opportunitàe, parlando concretamente, lapossibilità di attracco per bar-che e yacht più grandi porta na-turalmente maggior opportu-nità di guadagno per tutto il

paese e ciò è qualcosa di po-sitivo».Riguardo poi i materiali e lastruttura: «Il passaggio delnostro porto da una tipologiaalla francese ad una più se-lettiva è qualcosa dovuto al pro-gresso che nessuno può fer-mare. L’utilizzo però di cosìtanto cemento mi ha lasciatoun po’ sorpresa: la nuova piaz-za Unità d’Italia che si esten-de davanti la Torre, il simbo-lo di San Vincenzo, e davan-ti al palazzo che per tanti an-ni ha ospitato il mio albergo-

ristorante “Moderno” nel qua-le ho imparato tutto del me-stiere è troppo grande e man-

ca completamente il verde.Le poche palme che hannomesso sono tutte malate, è un

18

settembre - ottobre - novembre 2011

di Umberto Barlettani

Dono di natura che vorreb-be avere?Il sentimento materno e fami-liare dato che la mia famigliaè stata fondamentale per me.Il tratto principale del suo ca-rattere?La pazienza.Un suo difetto?Il disordine.La persona cui chiedereb-be consiglio?Mia figlia.Il giorno più felice della suavita?Quando ho avuto un buon ri-scontro con personaggi delmondo del lavoro e soprattut-to del vino come Angelo Gaja.E il più infelice?La perdita dei cari.Di cosa ha bisogno per esse-re felice?Lavorare con tranquillità.Una cosa che non ha maicapito della gente?L’arrivismo.Il vero lusso è?Una passeggiata al mare.Un ricordo da bambina?I giochi in strada con gli amici.Cosa voleva fare a 12 anni?Avrei voluto frequentare l’ac-cademia nautica per poi lavo-rare in mare, ma a quel tempole donne non potevano.

Un consiglio ai giovani dioggi?Essere leali.L’incontro che le ha cam-biato la vita?Un professore all’universitàche mi ha aiutata a capire co-sa volevo fare della mia vita.Città preferita?Lucca, è bellissima.Il piatto che predilige?Acciughe e la pasta al pomo-doro.E la bevanda?Bollicine.La qualità che preferisce inun uomo?Deve saper far ridere una donna.E di una donna?La trasparenza.Quel che detesta di più?L’egoismo.Personaggio storico più am-mirato?Garibaldi, che fra le altre co-se è anche passato dalla nostraSan Vincenzo!Con quale personaggio po-litico vorrebbe parlare?Con Obama.Film cult?Tutti i film di Benigni e Troisi.Attori preferiti?Benigni e Troisi.Cantanti preferiti?Mina e la mia amica OrnellaVanoni.Pittore preferito?

Mirò.Animale preferito?Cani e gatti. Ho un bretoncinodi nome Tripoli che ora è vec-chissimo, 16 anni. Quando erapiù giovane veniva da solo dacasa nostra (corso Italia) alloZanzibar! Anche tra le folle dituristi d’estate non si perdevamai!Dove vorrebbe vivere se nonin Val di Cornia?Lucca o New York.Una frase che porterebbesulla t-shirt?Siamo sempre qua.Libri preferiti?L’Artusi: La scienza in cucinae l’arte di mangiar bene.È scaramantica?Sì, ci sono influenze che possonocambiarti la giornata. Una per-sona anche senza parlare può far-ti sentire bene o male.Ha un portafortuna?Un cavalluccio marino.Colore preferito?Blu, nero, bianco.La soddisfazione più grande?Il lavoro.Hobby?Amo viaggiare, mi mancaqualcosa tra cui il Madaga-scar, ho intenzione di andarcia breve.Programma televisivo pre-ferito?Non guardo la tv.

Il regalo più bello che ha ri-cevuto?Un braccialetto che ho da quan-do avevo 16 anni che tuttoraporto.Un suo rimpianto?Un viaggio con gli amici in bar-ca a 18 anni non fatto.La paura più grande?Il buio, c’è bisogno sempredi sole.Le colpe che le ispirano mag-giore indulgenza?La stupidaggine.Pensa di restare simpaticao ontipatica agli altri?Simpatica, nella norma.Il suo rapporto con Dio?Costante.Le rimangono 12 ore di vita:cosa fa?Un bagno in mare di 12 ore.Cosa la tiene sveglia la not-te?Le paure in genere.Ciò di cui non può fare ameno?Il rapporto che ho con i giovani.Nella vita a chi deve diregrazie?Alla famiglia.L’amico più caro?Una persona che non c’è più da5 anni.Io vorrei?Essere in più posti contem-poraneamente.

Botta e risposta Giovanna

Page 19: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

vero peccato. Mi dispiace chenon si sia scelto di utilizzareanche altri materiali come il le-gno. Ho visto un porto vicinoLa Spezia nel quale hannoutilizzato oltre al cemento an-che altri materiali naturali perdefinire ed armonizzare l’im-ponenza di una struttura comequella che un porto turistico ri-nomato comporta».Parlando ancora di San Vin-cenzo: «L’ho visto crescerequesto paese giorno dopo gior-no, da bambina venivo sempresul porto ad ascoltare i raccontidei pescatori, il più delle vol-te ci prendevano in giro a noiragazzi e ci raccontavano di pe-sci e mostri marini inesisten-ti. La fantasia degli uominidi mare è grande. Poi sonocresciuta e ho sempre lavora-to in famiglia cercando di im-magazzinare tutti gli inse-gnamenti dei miei nonni e deimiei genitori prima al ristorane“da Ernesto” che si trovava sul-la vecchia Aurelia, poi dagli an-ni ‘70 al “Moderno”. Quandonel 1985 ho aperto lo Zanzi-bar era solo una gelateria. Ri-cordo ancora la macchina delgelato con le pale di legno! So-no stata subito supportata daisanvincenzini, infatti d’in-verno c’era sempre gente,amici di famiglia, i pescatori,tutti insomma. Poi natural-mente d’estate tornavano an-che i turisti che mi avevano co-nosciuta all’albergo di fami-glia, soprattutto svizzeri. Ai tu-risti San Vincenzo piace mol-tissimo ed è bello che riesca amantenere ancora oggi - gra-zie allo Zanzibar - il contattocon queste famiglie che ven-gono da una vita nel nostropaese e magari hanno cono-sciuto i miei nonni. Oggi con-tinuano a mangiare quellostesso piatto di pasta con coz-ze e vongole che non stancamai, anzi, ricorda i bei momentipassati da noi. Loro mi dico-no che San Vincenzo è semprebella e ciò che preferiscono èproprio l’aria del paese di ma-re, questo allure sanvincenzinounico. Mi auguro che l’Am-ministrazione lavori in questo

senso per preservare la no-stra tradizione». Ogni fascia di età e tipo dipersona passa dallo Zanzibar,dal parroco la mattina per la co-lazione al turista di passaggio,dai vecchi pescatori ai gio-vani, dalle famiglie che at-traccano al porto a quelle delluogo, da celebrità a moltipersonaggi caratteristici lo-cali come vuole ogni tipicafavola toscana. Un occhio par-ticolare però Giovanna lo ri-serva ai più giovani, come leistessa spiega per l’aperitivo el’after dinner ci tiene ad ave-re un Dj Set con musiche piùgiovanili ed adatte comunquead una clientela esigente, co-me inaspettatamente può ri-velarsi quella fascia di età.Fa esibire gruppi giovanilidel luogo e non, senza alcunproblema, anzi è felice di aiu-tare chiunque nel suo percor-so lavorativo in questo setto-re voglia usufruire dello Zan-zibar. Non mancano di certole collaborazioni anche con ar-tisti: infatti se l’arredamen-to, che viene in parte diretta-mente dal vecchio teatro diSan Vincenzo e da una sceltadi stile etnico e marino noncambia mai, le pareti delloZanzibar si rinnovano sem-

pre e così nascono vernissagee mostre. Il debole di Gio-vanna sono le opere riguardantii pesci. Una delle ultime mo-stre con protagonisti appunto

dei pesci riciclati, strizzandoun occhio alla moda green,ha avuto molto successo.Il futuro dello Zanzibar? Tan-te voci circolano su un possi- �

19

Ai fornelli: per il “lupo” non c’è scampo

Vita notturna allo Zanzibar

Page 20: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

20 settembre - ottobre - novembre 2011

di Oliviero Toscani

Quando vedi Giovanna ladistingui subito, lo ca-

pisci che non è come tuttele altre donne, già solamen-te dal suo sguardo sinceropuoi comprendere la sua sen-sibilità, il suo gusto speciale,il suo essere all'avanguardia.I suoi occhi blu sono molto

profondi e quando ti fissa ri-esce ad immergerti nella suaalta qualità. Dal suo mododi camminare e di indossareil grembiule tante personeimparerebbero l'umiltà. Tut-to ciò non può che fare dilei una donna bella e specia-le. Posso affermare tranquil-lamente che Giovanna è l'ec-cellenza.Quando sono in Toscana coni miei amici lo Zanzibar èsempre una tappa fonda-mentale: il locale è costruitocon un senso estetico incre-

dibile, e l'ambiente è inter-nazionale. Grazie allo spiri-to di Giovanna ogni occa-sione di visita riesce semprea stupirti perché lo Zanzibarè un posto giusto, all'avan-guardia, dove riesci ad esse-re allegro.Un luogo così ti dici esiste aLong Island o in Messico in-vece no è a San Vincenzo,sono fortunati i sanvincen-zini ad avere un luogo uniconel suo genere come questolocale e una compaesana esat-tamente come lei che con la

sua cucina libera e il suosguardo antico ti accoglie inun mondo sensibilissimo. E'una musa. In un mondo co-me quello italiano dominatoda un regime "tele-logico"da più di venti anni che ha ro-vinato tanta gente lei è unaboccata di aria fresca, unadonna libera da ogni con-venzione sociale, in una To-scana sempre più volgare loZanzibar è come un rifugionon toccato da questa sotto-specie di Italia dove si riescead essere contenti.Quando sei allo Zanzibar conla Giovanna senti la qualitàdella vita, e non importano letre stelle che un giornale le puòdare perché lei stessa è l'unicastella che importa davvero.

Giovanna, bella e speciale

Quello sguardo sinceroche ti stupisce sempre

bile abbandono dell’attività, maGiovanna nega, anzi come unfiume in piena parla del futu-ro del suo locale. Quest’ annoper i 26 anni di attività inten-de festeggiare ogni giornocon gli amici di sempre, congli amici dello Zanzibar, congli amici di una vita. Intantole soddisfazioni per guardaread un futuro brillante sonotante, a partire dal regalo-sor-presa fattole dal cantautoreGino Paoli che nel suo ultimoCd le ha dedicato un postod’onore a conclusione del-l’album con la canzone Zan-

zibar. Parlandone mi confidache non aveva idea che GinoPaoli avesse intenzione di de-dicarle una canzone ed è sta-ta una vera e propria sorpre-sa, graditissima. Degli amiciche tornano spesso fa pochi no-mi, tra i pochi Oliviero Toscani.Spulciando un po’ tra gli in-dirizzi di seconde case nelnostro territorio, un piccoloparadiso tra Maremma e Ver-silia, troverete molti altri no-mi di persone famose. Ma loZanzibar non è uno di quei cir-chi mediatici dove andare abeccare il vip di turno. È uno

di quei luoghi dove vai perdimenticarti chi sei per gli al-tri e fare quattro chiacchierecon gli amici, in piena since-

rità. Saranno forse quelle mu-ra ma provate ad andarci enon scoprirete solo una favo-la che sa di mare.

Giovani e non all’aperitivo sul porto

Page 21: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

Livio Cristiani (Agente im-mobiliare): «Giovanna Bel-lagotti discende da una dina-stia di autentici pionieri del tu-rismo sanvincenzino, a parti-re dal nonno Ernesto, dei qua-li ha ben assimilato il model-lo culturale. Il padre, Sergio,ha esercitato per decenni la pro-fessione medica (per inciso, è

stato anche un battagliero con-sigliere comunale). Ma la suapassione vera è sempre statala ristorazione ed il buon ge-lato, del quale è anche un ve-ro estimatore. Il “Moderno”,il ristorante dell'albergo di fa-miglia, era notissimo. Ricor-do che io, da ragazzo, vi an-davo quando volevo fare bel-

la figura con una conquistaparticolarmente d'immagine,finché, nei primi anni '80, fuceduto con l'intero fabbricato.Nel 1985, da agente immobi-liare, vendetti a Sergio la ge-lateria sul porto, dal cui am-pliamento è nato lo Zanzibarche tutti conosciamo. Gio-vanna ha quindi ottimamenteproseguito l'antica tradizio-ne di famiglia, raggiungen-do una notorietà tanto grandequanto meritata, capace dimettere d'accordo i giovanied i meno giovani. Il segretodel suo successo? L'unicitàdel locale, molto più che ca-ratteristico, caparbiamente in-dirizzato ad una sempre mag-giore qualità, il suo sorrisoperenne, ma soprattutto l'a-more che mette in tutto ciò chefa».

21

Giovanna,impressionia caldo

Emanuela Cattani Pieran-gelini (Amica di Giovanna -ristorante Gambero Rosso):«Giovanna compagna di scuo-la di Fulvio alle medie e miaamica carissima. Una cuoca,una donna, una persona sem-pre disponibile. Un sorrisosempre sulle labbra. Siamofelici che sia un punto di ri-ferimento per tutti».

Michele Biagi (Sindaco diSan Vincenzo): «Lo Zanzi-bar è ormai un locale storicoe un simbolo di San Vincen-zo come lo è la sua proprietaria.Da anni Giovanna accogliesanvincenzini e turisti con lacordialità e la professionalitàche la contraddistinguono e iostesso, quando gli impegnilavorativi me lo permettono,mi soffermo volentieri a faredue chiacchiere con lei da-vanti ai tavolini del suo loca-le. Un augurio a Giovannaperché continui, con il suolavoro, a promuovere l’im-magine della nostra cittadina».

Giampaolo Talani (Pittore):«Per Giovanna provo dell'af-fetto vero. Da ragazza mi ve-niva a prendere a casa per an-dare a giocare in strada con ilsolito sorriso che ancora og-gi conserva. La sua disponi-bilità, umanità e bellezza la ren-dono una vera professionistanel campo della ristorazione.Le auguro vivamente di resi-stere dietro il bancone delloZanzibar ancora per moltotempo. Lo auguro anche aSan Vincenzo perché un per-sonaggio come lei non è da far-si scappare».

Dicono di lei

Giovannadiscendeda una dinastiadi pionieridel turismo.

Alle mediecompagna di scuoladel “grande”Pierangelini.

«Si trovatutto il mondoa Zanzibar».

Il segretodel successo?Qualità, amoree il sorrisoperenne

Giovanna nel ritratto dell’artista torinese Alberto Bongini:tecnica mista, pennarello, acrilico, gessetto e matita

Gino Paoli (Cantautore): « u Giovanna è molto giovane, per-ché l'età non conta, ha gli occhi da ragazza e passa il tem-po a correre. Là dove la Maremma finisce di cantare ed in-comincia il mare… siamo tutti quanti a Zanzibar, non è inAfrica non è in America e, non occorre andare a Cecina, sitrova tutto il mondo a Zanzibar: i cinghiali della macchia, igermani di passaggio e le papere da spiaggia…». (Testo del-la canzone "Zanzibar", da "Storie", 2009).

Page 22: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

22 settembre - ottobre - novembre 2011

Falesia s.r.l.

COMMERCIALIZZAZIONE ACCIAIIMPORT/EXPORT PRODOTTI SIDERURGICI E METALLI

LAVORAZIONE TONDO PER CEMENTO ARMATO

Via Appiani, 7 - Tel. 0565 225210 - Fax 0565 22814557025 PIOMBINO (Li)

e-mail: [email protected]

Page 23: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

23

di Aldo Agroppi

Località ridenti di vil-leggiatura accompa-gnano le squadre di

calcio per prepararsi alla sta-gione sempre più intensa.Tempi duri per gli atleti. Gran-di fatiche attendono i nostri eroie non ci saranno sconti pernessuno. Ed è giusto così. Il pe-riodo della preparazione è il piùdelicato per il calciatore. I ca-richi di lavoro da sopportaresaranno pesanti ma dalla pre-parazione svolta in un modoanziché in un altro dipende-ranno le fortune del singolo at-leta in un campionato che ve-de sempre più elevati i toni ago-nistici. Prepararsi bene, conpuntiglio vorrà dire non doversoffrire durante la stagioneagonistica.I giorni della preparazionesono tremendi, ve lo possoassicurare. Ricordo di aversempre salutato come una li-berazione l’ultimo giorno di ri-tiro. Tante le difficoltà da su-perare in quell’arco di tempo:il distacco dalla famiglia, la fa-tica giornaliera, il solito in-fortunio, il gran caldo spessosoffocante, le notti insonni.Non vorrei essere frainteso,niente a che vedere con chi la-

vora in fabbrica. Voglio solodire che la categoria privilegiatadei calciatori ha soltanto 25-30 giorni di duro lavoro.Dopo pochi giorni il ritiro as-sume una veste di noia mor-tale. Telefonate lunghissime aifamiliari, partite a carte in-terminabili, la lettura di tuttii quotidiani sportivi non ba-stano a far scorrere veloce-mente il tempo.Fortunatamente il paese è in fe-sta, i panorami incantevoli.Si organizza qualche gita, itifosi e i turisti creano fol-klore e migliorano l’umore. Ma

non basta. Sono trascorsi iprimi dieci giorni, nasconoaltre esigenze. Inizia una ricercamarcata e un gran desiderio disesso. Non ci sono più difese,l’ultima volta è confinata nel-la storia del passato. Il desideriosupera di gran lunga il ragio-namento. La speranza è di fa-re incontri piacevoli. Dettofatto.Ormai i giocatori sono pa-droni del paese, tutti cono-scono tutto. Nascono le primeconoscenze e le prime confi-denze. Agli allenamenti, in-torno all’albergo che ospita

la comitiva, e nella piazzaprincipale fanno da cornicebelle e generose ragazze. Par-tono le prime occhiate, i pri-mi inviti, è quasi fatta. C’è ilrammarico con se stessi per ilmancato rispetto verso la pro-pria famiglia, pentimento enecessità si scontrano. Ora èfatta, quasi tutti si “fidanzano”.D’incanto la fatica diventapiù sopportabile, adesso nonmanca proprio niente, il riti-ro è diventato addirittura pia-cevole.La sera è complice, ombrefurtive vagano nel buio. Lenotti insonni continuano. Ilritiro sta per finire, si fa sem-pre più forte il desiderio ditornare in famiglia. La no-stalgia dei propri cari torna adominare i tuoi pensieri.L’ultimo giorno è grande fe-sta in paese. Tutto è pronto perla partenza. Ringraziamentie abbracci alla gente del postosono inevitabili.Sulla via del ritorno atletistanchi ma estremamente fe-lici: il pullman sta partendo.Confuse tra la folla, loro, le fan-ciulle a sventolare fazzolettimentre le senti sussurrare spe-ranzose: «Vi aspettiamo laprossima estate per i batte-simi».

Calciatori, la preparazione è tremenda.Belle e generose ragazze agli allenamenti.

Quel gran desiderio di sesso

RITIRI, SESSO�E TANTA FATICA

Page 24: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

settembre - ottobre - novembre 201124

Superiore alle più roseeprevisioni il successo

della seconda edizione diBolgheri Melody. La mani-festazione è frutto della per-fetta sinergia tra pubblico eprivato. Da una parte i mar-chesi Incisa della Rocchetta,i Frescobaldi, gli Antinori, iconti della Gherardesca edall’altra il Comune di Ca-stagneto Carducci e le isti-tuzioni.Oltre 40 mila presenze sonostate registrate nella suggestivaArena Mario Incisa dellaRocchetta per un ricco car-tellone contraddistinto damusica, comicità, danza e italk show. Il tutto di altissimolivello (Bryan Ferry, GiannaNannini, i Modà, RaphaelGualazzi, La Scala, il Mag-gio Fiorentino. Giorgio Pa-nariello, le serate di gala di Su-sanna Rigacci & Friends e l’o-peretta La Vedova Allegra).Il microfono a Luciano Ghi-roni, coordinatore generale.«Se legare l’eccellenza del ter-ritorio - il vino - alla culturae allo spettacolo espressi da

Bolgheri Melody era l’o-biettivo alle fondamenta di unpercorso iniziato solo lo scor-so anno, il Festival è riusci-to nel suo intento. Riuscen-do a imporsi in una stagioneperaltro condizionata dalla cri-si economica. E non era unrisultato né facile, né tantomeno scontato. Straordinarioil debutto del talk show “Bol-gheri Melody RacConta”che ho fortemente voluto perpotenziare l’offerta cultura-

le con 1 milione di telespet-tatori come la mostra inter-nazionale del Maestro Fran-co Adami. Bolgheri Melodyè il successo di una siner-gia che ha dimostrato cheprivato e pubblico insiemepossono fare grandi cose.Una di queste è stata ap-punto Bolgheri Melody».Oltre agli ideatori Scalzini eGuantini da ricordare l’im-pegno e l’ottimo lavoro ditutta la squadra: presidente

onorario conte Gaddo dellaGherardesca; presidente Lu-ciano Giorgerini; coordina-tore generale Luciano Ghi-roni; coordinatore eventi Lu-ca Carnesecchi; coordinato-re dei viticoltori AntoninoTringali Casanuova; coordi-natore dell’Arena Carlo Pir-pan; i coordinatori editoria-li Roberto Tinagli e EdoardoScalzini; Angelo Piras per irapporti istituzionali e Athe-na Communications.

Bolgheri Melody, record!

Park Albatros,tutti a tavola

Scheletro etrusconel golfo di Baratti

Uno scheletro perfettamenteconservato è affiorato sullaspiaggia di Baratti. Lo ha por-tato alla luce l’erosione delmare che sta colpendo l’are-nile. Alcuni bagnati si sono tro-vati, improvvisamente, al fian-co lo scheletro che - tra il VIIe il III secolo a.C. - venne se-polto nella necropoli etrusca.Sono una quindicina gli sche-letri comparsi negli ultimitempi in quel punto di spiag-gia da quando, giovani ar-cheologi, stanno lavorandoagli scavi a fianco della chie-setta di San Cerbone.

Fiera dei Giovania Venturina

Si svolgerà sabato 24 e domenica 25 set-tembre la Fiera dei Giovani a Venturina. Lamanifestazione è nata per radunare in un uni-co evento i tanti interessi dei giovani, an-che non anagraficamente ma solo nell’animo,proponendo tanti tornei, sfide, giochi, no-vità, curiosità e anche tanta musica, sporte classici del divertimento. L’evento è or-ganizzato dai volontari dell’associazione cul-turale onlus “Clessidra”, in collaborazio-ne col Comitato Cittadino di Venturina e colComune di Campiglia Marittima.Dalla sua nascita, ormai tre anni fa, la Fie-ra dei Giovani ha entusiasmato visitatori,espositori e addetti ai lavori tanto da diventareun appuntamento fisso.

Si è rinnovato l’appuntamento di Ferrago-sto al Camping Village Park Albatros con iltavolo più lungo della Toscana. «Long longtable, big big party» quest’anno è stato an-cora più lungo: oltre 320 metri con centinaiae centinaia di ospiti comodamente seduti atavola. Un ricco buffet, spettacoli dal vivo,folklore, musica e divertimento lungo tuttoil viale centrale che collega l’ingresso al cen-tro del villaggio. Pasta, crostoni, polpette al-la vecchia maniera, polli arrosto, patate,verdure, il tutto accompagnato da un gene-roso vino rosso servito in grandi damigiane.Una manifestazione perfettamente riuscita.Bravissimi i ragazzi dello staff guidati dal“grande” Marco Vannucchi.

fatti & persone

Page 25: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

25

di Mauro Sozzi

Non ci sono, fortuna-tamente, solo gridadi dolore. Alle volte,

purtroppo raramente, c’è qual-che grido di piacere. Sì, voglioappunto gridarlo: la Regioneha stanziato 7milioni di europer sistemare le frane che han-no deturpato la costa di Piom-bino. Musica più bella nonpoteva risuonare nelle mieorecchie! Sono ormai vec-chio, amo la mia città dove so-no nato e cresciuto lungo le sueripe. Quante volte ho imma-ginato particolari sentieri chesnodandosi a mezza ripa, ogiù di lì, percorressero tutto iltratto della bella e selvaggia co-sta che dalla vecchia LegaNavale va, quasi, sino a Sali-voli, o che da piazza Bovio va

sino alla punta del “Bernar-dini”.Pensate un po’: risistemata -per prima cosa - la ripa diCittadella, costruire, che so, unaspecie di scalinata tipo anfi-teatro che domini il sotto-stante piazzalone che, nei mieisogni, vedo illuminato ad ar-te su qualche spettacolo, inuna meravigliosa sera di mez-za estate…Scendiamo dalle nuvole e tor-niamo in terra. Già, in terra. Maè proprio in terra che mi ritrovoin uno di quei meravigliosisentieri di cui ho accennato pri-ma. Allora, non solo in cieloma anche in terra potrebberoesserci: basterebbe volerlo.Ne è riprova quella bellissimapasseggiata, a mezza ripa, sulmare a Nervi (Genova), che po-trebbe essere un valido puntodi riferimento… vi immagi-nate? Nei punti un po’ piùlarghi inserirci delle panchineadeguate, a bella vista, di fron-te al nostro meraviglioso ar-cipelago.Oh, come vorrei essere un ar-chitetto, per dileggiarmi inun progetto del genere. Pe-rò, architetti ce ne sono… e al-lora, architetti miei, fate men-te locale, vi prego, ai miei so-gni e vedete di dar corpo ad un

adeguato progetto che carat-terizzi la nostra costa in mo-do bello e singolare.Vedete, a mio modo di vede-re è come se la “Natura” ciavesse detto: «Vi do qualco-sa di molto impegnativo, pe-rò, se ci saprete fare, ne rica-verete luoghi veramente bel-li!».Ebbene, dobbiamo saperci fa-re! Fatto, per prima cosa, l’in-dispensabile, pensiamo al bel-lo della nostra Piombino, al-le potenzialità che ha sul ma-re. Ispiriamoci, nell’adeguatamisura, ad opere che nel mon-do danno insegnamento: lascalinata a Roma di Trinità

dei Monti (135 scalini) checollega piazza di Spagna. Lasuggestiva Lombard Street diSan Francisco. La passeggia-ta di Nervi.Lo so, sto volando alla manieradi Pindaro ed è anche veroche la fantasia non ha limiti,però, lasciatemelo dire, alle vol-te la fantasia…

FRANE, IN ARRIVO 7 MILIONI DALLA REGIONE

Costa selvaggia, scalinate e sentieri

Lavori di ripristino della frana di Cittadella

Sentieri, scalinate,panchine lungo lacosta. Un appello atecnici e architetti:

contattateci

Roma, Trinità dei Monti

San Francisco (California) Lombard Street

Page 26: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

26 settembre - ottobre - novembre 2011

Docenti, studenti sui banchi di scuola come ai bei tempi Auguri: i 25 anni dell’Unitre

di Giuseppina Toncelli

L'Unitre (Università del-le tre età) ha festeg-giato quest'anno 25 an-

ni della sua fondazione a Piom-bino. Nel lontano 1986 a 25 so-ci fondatori piacque l'idea direalizzare un'associazione nel-la quale tutti quelli che lo de-sideravano potessero trovarsi,in molti casi ritrovarsi, comea scuola. Ma una scuola spe-ciale, senza compiti nè inter-rogazioni, solo con la vogliadi imparare cose nuove incompagnia di tanti amici. Èquintuplicato il numero de-gli studenti e dei docenti ri-spetto al primo anno, sonoaumentati i corsi sulle mate-

rie più disparate, proprio pervenire incontro a tutte le esi-genze.Non si chiama più Universi-tà della terza età perchè ab-braccia tre diverse fasce dietà (come si può vedere dalprospetto, riportato secondoi dati rilevati nei registri del-

la scuola). Si può notare cheanche negli over 80 c'è la vo-glia di partecipare, di sentir-si attivi, di confrontarsi.Questo era il desiderio, la spe-ranza del primo presidente edegli altri che si sono succe-duti in questi 25 anni.Il primo presidente fu l'inge-

gnere Alfredo Kaupan DelTesta.Dal 1994 la professoresa Lu-cia Paperetti Casalini e dal2007 a tutt'oggi è il professo-re Pablo Gorini.Lucia Casalini è attualmentedirettrice dei corsi e coordi-natrice regionale Unitre. Maal di là dei numeri, è apprez-zabile l'impegno di entrambele parti: i docenti che danno illoro contributo in modo del tut-to gratuito ma sempre con se-rietà ed entusiasmo, lo stessoche anima gli studenti, con-sapevoli che l'anzianità va in-tesa come un valore che deveessere esaltato, soprattuttocon la cura e lo sviluppo de-gli interessi culturali.

di Giada Pinna

La scelta della scuola su-periore, da parte di uno

studente di tredici anni è unacosa molto importante. È unadecisione difficile dalla qua-le può dipendere il suo futu-ro. Per la maggior parte dei ra-gazzi è la prima decisione dif-ficile che affrontano nella lo-ro vita.In primo luogo bisogna decidere

se continuare a studiare oppu-re no: alcuni non credono di po-tercela fare o non ne hannovoglia e quindi decidono difermarsi. Altri però si chiedo-no se davvero vogliono ritrovarsia fare dei lavori faticosi, dovesi guadagna poco e così alla fi-ne scelgono di continuare ne-gli studi. Poi c’è chi ha già le

idee chiare sulla scelta che vuolfare fin dall’inizio delle scuo-le medie. Ma se si decide di con-tinuare, si pongono davantiun’altra scelta da fare: in qua-le scuola ritengo opportunoandare. Bisogna ben capire perche cosa si è portati, ma anchecosa si vuole davvero fare.Gli studenti però, al momento

della difficile scelta, non sonosoli, ma aiutati oltre che dai ge-nitori e parenti anche dai loroprofessori. L’importante peròè che nessuno sottovaluti que-sto momento e che non si pren-dano decisioni avventate. Edora, a settembre ci lasciamo al-le spalle le giornate di sole e dimare, per affrontare un nuovoanno di scuola sperando incuor nostro di aver preso lastrada giusta.

ETÀ

30-4041-5051-6061-7071-80

over 80

TOTALE

UOMINI

-15

1421

5

46

DONNE

38

25886114

199

«In questi 25 anni centinaia e centinaia di docenti e studenti si sono alternati conentusiasmo e disponibilità. A tutti il nostro affetto e il ringraziamento perché se fe-steggiamo questo traguardo è anche merito loro!».

Lucia Casalini Direttrice dei corsi

Consiglio direttivo Unitre:Presidente: Pablo GoriniVicepres.: Ilio CampatelliDirettori dei corsi: Lucia Ca-salini e Mario BucciSegretaria: Bruna LisiConsiglieri: Laura Nelli, Gio-vanna Tuccillo, Antonio Testi,Carla Pucci, Piero Toncelli.

Scelta la scuola giusta?

Tanti corsi:cultura,

volontariatoL’Università delle Tre EtàUnitre ha sede centrale a To-rino dove è nata nel 1975. Lasede di Piombino è nata nel1986. L’Unitre svolge atti-vità di volontariato sociale e

culturale a favore della co-munità attraverso l’azionerigorosamente gratuita deidocenti e di tutti gli associa-ti a qualunque titolo impe-gnati.Non ha fini di lucro. È aper-ta a tutti, non si richiede al-cun titolo di studio, né si pre-vedono esami. L’età minimarichiesta è di 18 anni. Laquota di iscrizione consente

la frequenza di tutti i corsi elaboratori.Le finalità sono: contribuirealla promozione culturale e so-ciale degli studenti, associa-ti alle sedi autonome locali,mediante l’attivazione di cor-si e laboratori su argomentispecifici e la realizzazionedi altre attività, predispo-nendo e attuando iniziativeconcrete.

Page 27: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

27

Page 28: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

28 settembre - ottobre - novembre 2011

di Corto Maltese

Mi ricordo, sì, mi ri-cordo di Aldo Ter-zi (1913-1980)... a

soli sette anni (insieme alla so-rella Elisa) vendeva i gior-nali nel chiosco del padre(Oliviero) in “piazza tre oro-logi” (oggi piazza Gramsci).La famiglia Terzi gestiva an-che altri punti di raccolta esmercio della carta stampata...la portineria della Magonad’Italia e la storica rivenditain corso Italia, chiusa pur-troppo da pochi giorni... quici andavo spesso da ragazzoa comprare i fumetti di Cinoe Franco, Mandrake, L’uo-mo mascherato... c’erano sem-pre molte persone che parla-vano di calcio.Proprio lì, nel retrobottega,al lume di candela, Aldo e al-cuni amici avevano dato vitaall’Us Piombino, “che tre-mare il mondo fa”... si chiama-vano Rino Giusti (Baldino), Gi-no Bianchi, Dante Pepi... cor-reva l’anno 1945. La città-fabbrica aveva la sua squa-dra e gli “eroi” erano i fratel-li Bianconi, Marianelli, i Gua-sconi, Pepi, Nassi, Pavoletti,Talini, Vanni, Baldassarri,Manzoni, Masini, Simonat-ti... l’ingegnere Arnaldo Lovetti(ex-giocatore del Torino), di-rettore della Magona d’Ita-lia, divenne poi presidenteonorario dell’Us Piombino efece costruire il campo spor-tivo. Il “Topolino nerazzurro”(il simbolo della squadra) eb-be tra le sue fila sportivi di raz-za come Valli, Zucchinali,Colombelli, Montiani, Mez-zacapo, Morisco, Biagioli,Carlotti. La squadra conqui-stò la Serie B e il 18 novem-bre 1951 i ragazzi di Lovetti,Terzi, Giusti, Siro Iaconi, Ar-mando Santi, Elvio Bruzzesi,Mario Levorato e Bruno Mo-chi, vinsero la partita controla Roma 3-1, reti di Montia-ni, Biagioli (2) e Venturi (per

gli ospiti). Formidabili queglianni!Aldo era un profondo cono-scitore della carta stampata...non solo di notizie sportive...divoratore di libri... il sorrisoaperto, la franchezza innata, uncerto distacco dalla politica lofaceva essere amico di moltipiombinesi (di ogni ceto so-ciale). Lo ricordo bene da-vanti al bar Nazionale con ilgiornale nelle mani o al ban-cone di legno liberty del-l’Excelsior e la tazzina delcaffè al vetro, in animate di-scussioni con il giovane re-porter Ivio Barlettani, il fratelloElvio (che aveva scritto il li-bro Lampo, il cane viaggia-

tore), l’allenatore delle giovaniliCapanna e Mochi (amico dimio padre, che mi portava alcampo sportivo per levarmidalla strada)... sosteneva chelo sport e le letture dei ro-manzi di formazione (Il piccoloprincipe, Pinocchio e certi fu-metti) aiutavano i ragazzi adiventare uomini migliori.Quando il carnevale “impaz-zava” nella strade della cit-tà-fabbrica, era Aldo che ci da-va i giornali, riviste, pezzi dicarta velina per fare i “pu-pazzi” e “Cicciolo” che (in-sieme a uomini e donne inamore) costruivamo con col-la fatta di farina e acqua, poitutti dietro i carri sotto una

pioggia di coriandoli... era-vamo certo più poveri ma for-se più felici delle generazio-ni che verranno dopo. Eraun’allegria semplice, tuttaviaci ha tenuti insieme negli an-ni, con il sorriso negli occhi ela bellezza nel cuore.È stato nel negozio di Aldo cheho comprato uno dei miei pri-mi libri, Pinocchio... che ho an-cora nella mia libreria con-fusionaria. Chiesi quanto co-stava... i soldi non mi basta-vano. Aldo mi mise il libro trale mani e non volle nemmenoquei pochi che avevo.Erano tempi duri... il 1953...gli scioperi, la serrata dellafabbrica, l’occupazione deglioperai, la gente in piazza chechiedeva il lavoro e un po’ diserenità dopo gli anni cupidella guerra. Un giorno, ero conmia madre e un gruppo didonne dell’Udi in un corteo afavore degli operai ormai vi-cini alla sconfitta... le jeepdei celerini entrarono in piaz-za Gramsci e dispersero nonproprio con grazia i manife-stanti. Mi trovai solo e mi ri-fugiai nella giornaleria... Al-do mi nascose sotto il ban-cone e mi disse... «Non sonocose da ragazzi queste»... pre-se un pezzo di schiaccia del for-no del Giusti avvolta in una car-ta gialla oliata e con un mez-zo sorriso aggiunse: «Pinoc-chio aveva capito che l’amo-re tra gli uomini è la sola co-sa che conta e per questo si tra-sformò da burattino di legnoin un bravo ragazzo in carneed ossa». Allora, forse, non ca-pivo bene cosa mi diceva, pe-rò non ho mai dimenticatoquelle parole e ogni volta cherileggo Pinocchio rivedo labellezza di un uomo che aiu-tava un ragazzo scalzo con ipantaloni corti e una bretelladi traverso che sognava unmondo più giusto e più uma-no. Quelli restano e resteran-no per sempre i migliori annidella mia vita.

Mi ricordo sì,mi ricordo...ALDO TERZI

Vita tra la carta stampatae l’amore per lo sport

Chiusa da poco tempo la storica edicoladi corso Italia ritrovo di “tutti”

per parlare di “tutto” a lume di candela.Nasce l’Us Piombino “che tremare il mondo fa”.Chiusura della Magona e le cariche della celere

Il chiosco della famigliaTerzi in piazza “Tre Orologi”

Page 29: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

29

di Francesco Pampana

«Alla tua parolacalerò la rete».Così c'è scritto

sulla bella statua del Gesùposta da poco all'imboccatu-ra del porto di Piombino. Lamattina prendendo il mare laincontri “lì” sulla punta, conil braccio proteso in avantiquasi a volerti indicare la via:«Va’ esci in mare e getta le tuereti alla mia parola» un se-gno di buon auspicio, ti rac-comandi, poi finalmente pren-di il largo, il cordone ombe-licale con la terra si inter-rompe e quando un marinaiosi affida al mare è un po' co-me mettersi nelle mani di Dio,ti ritrovi solo, tu e Lui, il cie-lo e il mare, colui che ti dà del

“Tu” ma pretende rispettosa-mente il “Voi”. Ti avvii sul luo-go di pesca, quel lento e co-stante dondolio ti pervade, tisenti cullato, coccolato, per unattimo, ci entri in simbiosiquasi fino a sentirti parte diesso e della sua divinaarmonia. La giornataprocede bene, la pescaè abbondante, tuttosembrerebbe filareper il verso giusto,quando tutto d’untratto il suo volto sifa scuro e da lonta-no intravedi uno scal-meggiare repentinoed inquietante, la suapazienza evidentemen-te è già finita. In un balenola rete sale a bordo, il dondo-lio comincia ad aumentare,quelle creste spumeggiantiormai ti sono piombate ad-dosso minacciose. Non rima-ne altro che fare rotta verso ilporto e in fretta. La situazio-ne incomincia a farsi critica,

un colpo di mare sferzato sot-to la prua rimbomba comeuno scoppio. La barca incli-nandosi pericolosamente sul

f i a n c o

s c r i c -chiola e si contorce imbar-cando acqua: «Padre aiuta-mi», ma un cavallone beffar-do si infila sotto e ti solleva co-me una piuma per poi rila-sciarti cadere in mezzo agli

sbruffi che frustano tutta labarca. Mentre tu sei lì sudatoe palpitante un delfino sulladritta con il suo sogghigno a100 denti, si ruzzola su quel-le creste, spanciandosi e sba-lenando fra un'onda e l'altra di-vertito come un bambino. È inquel momento che capisci dinon essere parte integrante diesso, ma solamente un ospiteanche poco gradito. Da lontanosi incomincia a intravedere ilGesù che con il braccio pro-teso e la chioma al ventosembra volerti richiamarea terra. Conosce il tuo pa-timento e la tua tribola-zione e ti invita a rientrare,mentre lui imperterrito esempre con maggior osti-nazione continua a percuo-

terti e sbeffeggiarti a suopiacimento, innalzandoti e fa-cendoti ricadere come diver-tito della sua forza e della suamaestria. Finalmente l'ultimocavallone ti spinge in porto: en-tri nella calma, il tuo cuore siriscalda, un torpore rassicuranteti pervade tutto il corpo, pas-si sotto il “Cristo”, ringrazi, or-meggi la tua barca: è ora di tor-nare a casa, grazie Padre.

«Alla tua parola calerò la rete»

Il Gesù dei marinai

Da lontano si incomincia a intravederecon il braccio proteso e la chioma al vento:

Gesù sembra volerti richiamare a terra

Page 30: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

settembre - ottobre - novembre 201130

di Luca Goerg

Pur se svegliato nel bel mez-zo di un pisolino, nella primaclasse dell' Eurocity Zurigo-Mi-lano, Beppe Grillo si mostraaffabile e ben disposto a par-lare con un ragazzo della se-conda classe (rompicoglioni,sono quasi certo abbia pensato,visto il personaggio). I suoidue giovani assistenti, impe-gnati coi loro computer, ac-cennano ad alzarsi per farmiaccomodare, ma preferiscorimanere in piedi, intendofare giusto due chiacchiere. Ap-pena nomino la mia prove-nienza, San Vincenzo, com-pleta il toponimo esclaman-do: «Bella! Bella! - come fos-se un epiteto tuttuno col no-me - Siamo vicini allora, ho unacasa a Marina di Bibbona.Delle tue parti conosco GinoPaoli e il Pierangelini». Colgola palla al balzo dicendo che orail famoso chef del GamberoRosso non si vede più tanto a

giro in paese «Sì, Fulvio è unartista - ribatte - gli sta stret-to San Vincenzo, per lui ètroppo piccolo, ha bisognodi altro». Parlando sempredi Toscana, cominciano adarrivare i primi cazzo, so-prattutto quando gli ricordo

le elezioni regionali dello scor-so anno. «Non mi ricordo seabbiamo qualcuno in regioneora, ma questa volta non sia-mo riusciti a fare la lista, caz-zo! Siamo presenti in setteregioni, ma non Toscana, ep-pure Livorno sarebbe inte-ressante cazzo!» Ad oggi sulterritorio regionale gli unicicomuni a contare una pre-senza significativa del Mo-

Vimento 5 Stelle promossodal comico ligure sono Arez-zo, Grosseto, Figline Valdar-no, Montignoso ed Empoli.Cambiamo discorso primache arrivi il successivo cazzoe mi chiede come mai mi tro-vo in Svizzera. Gli rispondo chesono stato dai nonni tede-schi a Friburgo. «La città do-ve sono nati i verdi - esclama- è una città avanti, e tuttaquella zona è all'avanguar-dia, le prime piste ciclabilid'Europa sono nate là, i ser-vizi di trasporto pubblici so-no eccellenti, una grande eco-città nella regione trainantedell'economia europea, in-credibile!».Ci perdiamo ad elencare i van-taggi in benessere del cittadinograzie ad una politica comequella tedesca e, anche se il piùdelle volte quando in passatoavevo ascoltato Grillo parla-re in televisione o sui gior-nali non condividessi quasimai la sua opinione, mi ac-comuno a quel là un po' ma-linconico perché in quattroore arriviamo in un'altra del-le quattro regioni definitemotore dell'Europa: la Lom-bardia. In particolare nellacaotica Milano dove tra ce-mento e confusione non sipossono ammirare grandispazi verdi o piste ciclabili e imagnifici paesaggi che unaterra come la Val Padana puòoffrire sono soffocati. Me nevado per lasciarlo tornare alsuo riposino con l'augurio diritrovarci in quella San Vin-cenzo «Bella! Bella!».

Due chiacchiere con Beppe Grillo

«Bella! Bella!San Vincenzo»

Svelatoil misterodi quella medaglia

di Gianpiero Vaccaro

Prendendo spunto dall’ ar-ticolo di Giuseppina Toncel-li, “Il mistero di quella me-daglia”, apparso su CostaEtrusca; questa è la storia.«Coniata da un anonimo in-cisore, fu commissionata dal-la Lega Navale Italiana inoccasione dell'inaugurazionedella nuova sede di Piombi-no, al Porticciolo di Marina,

avvenuta proprio nellafatidica data del 10 giu-gno 1940. Ovviamentenon era stato pre-visto dagli orga-nizzatori che,proprio in quelgiorno, il Regnod'Italia sarebbeentrato in guer-ra contro Francia eInghilterra, rovinandocosì la celebrazione. La me-

daglietta presenta al centrouna celebre frase del Duce: "Se

per gli altri il Mediterraneoè una strada, per noi

italiani è la vita" conl ' i n d i c a z i o n e"Piombino, 10giugno annoXVIII". In alto il

nodo di Savoia, sim-bolo della monarchia

sabauda ed in basso il fasciolittorio simbolo del regime.

Uno scorcio di Friburgo

Page 31: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

31

EDIL COOP FIORENZANI

CostruzioniRistrutturazioni

Via del Fosso 12/aTel 0565.220945 - Fax 0565.261994

Cellulare:3939823499 - 3929210474 - 3929210858

e-mail : [email protected] Piombino (Li)

IMPRESA CERTIFICATA ISO 9001 2008

PIAZZA DEL PORTO - SAN VINCENZO

TEL. 0565 [email protected]

di Mauro Sozzi

Una cosa è chiara: non sipuò giudicare il risul-

tato di un Festival, di un con-vegno ecc. dalla relativa an-ticipazione del dèpliant che loillustra. Intendo dire che da-re l’annuncio di un Festival,e altre cose del genere, con undèpliant fatto in modo esau-riente, preciso, accattivantenon significa avere già scon-tato un ottimo risultato dellostesso. Oddio, è già qualco-sa! Però, diciamoci la verità,non è poi tanto difficile pen-sare le “cose” che si voglio-no prendere in considerazio-ne, descriverle nel migliore deimodi, in conseguenza di co-me si vogliono proiettare nelrelativo contesto, e così via.Dare “smalto” ai relatori che,se poi sono stati scelti in mo-do oculato, basta darne legeneralità, i titoli e le com-petenze e la “cosa” è fatta. Macosa? Un buon dèpliant, non

ancora un buon Festival.Prendiamo, ad esempio, ilFestival dell’economia eco-logica svoltosi a Piombino: unottimo dèpliant, con eccel-lenti propositi, ma il risulta-to? Eh… mi lascia un po’l’amaro in bocca. Cito solo,

a giustificazione del mio ama-ro: al Castello, era program-mato, per le ore dodici, l’ar-rivo del premio Nobel del-l’economia - l’indiano Amart-ya Sen - che già da solo sa-rebbe bastato a caratterizza-re al meglio il Festival, inquanto personalità universa-le di notevole spessore. Alle12 in punto, Lui era lì. Man-cava però buona parte degli al-tri e, tra questi, purtroppo,anche il presidente della Re-gione Toscana: personalitàpiù significativa in quanto dipiù alto gradino sociale. Do-po una mezz’ora circa, il pre-sidente e, man mano, gli al-tri sono arrivati: non molti, adire il vero, un’ottantina opoco più. Nell’ambiente, pe-rò, si era ormai diffusa un’a-ria piuttosto pesante: il premio

Nobel sembrava abbandona-to a se stesso. Insomma ilmomento “clou”del Festivaldell’economia è stato un po’penalizzato da un certo “an-dazzo” di tutto l’insieme.Voglio anche aggiungere chela mostra “Gusto e dintor-ni”, messa in evidenza dasimpatici gazebo regionali,con molti prodotti tipici diquelle regioni, ha ricevutouna buona affluenza di pub-blico. Peccato, però, che queiprodotti invitanti abbianoavuto dei costi tutt’altro cheda Festival o da fiera cittadi-na, tant’è vero che un signo-re, lasciatosi tentare da certebelle olive pugliesi, dopoaverne acquistate un paio di“cartocci”, si è sentito chie-dere trenta euro. Ha detto,subito dopo: ormai è andata,perché alla Coop, dai Par-migiani e altri si trovano amolto meno.Insomma, ecco perché delmio amaro in bocca.

FESTIVAL ECONOMIA ECOLOGICA

Il premio Nobel Amartya Sene il ritardo del Governatore

Page 32: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

32 settembre - ottobre - novembre 2011

di Fiorenzo Bucci

Ormai non ce ne ren-diamo più conto manella Val di Cornia i

regali che abbiamo ricevutonon sono pochi: un clima idea-le per molti mesi all’anno, unambiente stupendo, un mareancora limpido, campagne ecolline dove la qualità della vi-ta raggiunge livelli alti per lafortuna di molti agriturismi. Vada sé che un dono si conser-va - in questo caso ancora piùgelosamente - perché essorappresenta una fortuna. Per chivive di turismo addiritturauna ricchezza. Se questa è la premessa una ri-flessione viene spontanea:«Ma davvero siamo stati sem-pre degni di quel che ci è ca-pitato di ricevere? Davveroquel dono abbiamo custodito,valorizzato, migliorato?».Proviamo per un attimo a ve-stire i panni di un turista chesceglie la nostra terra, sale inmacchina e punta il navigatore,per esempio, su San Vincen-zo dove spera di trovare ospi-talità ed “ambiente” se nonservizi ed opportunità ecce-zionali. L’immediata acco-glienza del nuovo arrivato è didue tipi: o la strada della Prin-cipessa o la Variante Aurelia.Nel primo caso l’impatto èoggi con un nuovo cordoloche divide un’abbondante pi-sta ciclabile da una carreg-giata già limitata da file diauto parcheggiate alla me-glio. Perché quel cordolo ci siail turista non lo capirà mai.

L’altra possibilità, ovvero l’ar-rivo dalla Variante è menopericolosa ma nasconde il pri-mo assalto al portafoglio delnuovo arrivato. Per ore e oreun’auto del Comune con un au-tovelox nascosto all’internoattende soprattutto i “fore-stieri” perché i “locali” co-noscono bene il “pericolo” e,quasi per un riflesso condi-zionato, rallentano in prossi-mità delle gallerie.Sicuramente sarà prevenzio-ne ma quando il livello dellemulte raggiunge (anno 2009,fonte Sole 24 Ore) la quota diquasi due milioni di euro (piùo meno tre volte quella diPiombino e sei quella di Cam-piglia) viene da pensare che laprevenzione sia stata realizzatacon un’oculatezza davveroparticolare.Il nostro turista, superate poiun bel po’ di rotonde e perfi-no il sottopasso della ferroviaarriva nei pressi del paese.Gli può capitare di scoprire su-bito il biglietto da visita:un’immagine che ormai sfug-ge agli abituati residenti ma non

certo alla meraviglia di chi cisi imbatte per la prima volta.Dall’alto della vecchia Aure-lia: il campanile della chiesaparrocchiale, ovvero uno deipochi simboli “storici” dellagiovane comunità, accoglie, ab-barbicati, un bel po’ di ap-partamenti. Che si potesse fardi meglio, in questo caso, ci pa-re cosa scontata.Il percorso del turista alla ri-cerca di una spiaggia o di unavista mare può essere diffi-coltoso perché il centro diSan Vincenzo offre un nuovoporto turistico, definito dagliambientalisti «un’enorme co-lata di cemento che ha deva-stato la natura della stazionebalneare» e invece osservatoda chi non è proprio ambien-talista come la speranza di unqualche rilancio per l’econo-mia del paese. Oddio, al ri-guardo, qualche dubbio perora c’è e non lo dice solo la cri-si da tutti avvertita ma lo in-dicano anche diversi cartellicon la scritta “Affittasi”. Ro-ba rara per luglio ed agosto,mesi nei quali, un tempo, il tut-to esaurito era assicurato. Sitrattasse pure di appartamen-tini realizzati ed arredati allameglio per arrotondare il bi-lancio familiare.Quell’ “Affittasi” nascondespesso anche richieste nonproprio in linea con il merca-to e con il confronto con altrelocalità di mare? Che il dub-bio non sfiori mai il nostroturista perché altrimenti po-trebbe diventare consistente latentazione di seguire la strada

di chi, per un alloggio, scegliei paesi dell’entroterra o, peg-gio, di salutare le nostre bel-lezze ed amen.L’acquisto infine di un quoti-diano locale potrebbe far sco-prire al nostro ospite una real-tà fatta di polemiche infiniteper ecomostri vicino al maree progetti per Rimigliano omagari per Baratti, localitàche egli ha visto magnificatenelle guide turistiche. A vol-te mettersi nei panni degli al-tri può essere utile a chi pos-sa e voglia poi vestire in mo-do più consono. Gli esempi cheabbiamo citato non hannonulla di eccezionale anche sesono sotto gli occhi di tutti elo spirito della riflessione -se la si può sollecitare - vuo-le essere costruttivo. Se non uncontributo, una sorta di ap-pello a chi istituzionalmentepuò. Perché tutto non è asso-lutamente perduto, perchémolto si può e si deve mi-gliorare, perché la nostra eco-nomia ne ha bisogno. Perchél’alternativa è subire la con-correnza di altri che non han-no ricevuto gli stessi doni del-la nostra vallata.

Adamaveram enim latinas, non quas primi magistri, sed quas docent qui grammatici vocanturAdamaveram enim latinas, non quas primi magistri, sed quas docent qui grammatici vocanturAdamaveram enim latinas, non quas primi magistri, sed quas docent qui grammatici vocanturLATIN IS GREAT BUT ENGLISH HAS ITS USESLATIN IS GREAT BUT ENGLISH HAS ITS USESLATIN IS GREAT BUT ENGLISH HAS ITS USES

Anche corsi per giovanissimiAnche corsi per giovanissimiAnche corsi per giovanissimiTelephone 0565 49127 now!Telephone 0565 49127 now!Telephone 0565 49127 now!

Viale della Repubblica, 21 - Piombino (LI)Viale della Repubblica, 21 - Piombino (LI)Viale della Repubblica, 21 - Piombino (LI)

Accoglienza migliore ai turisti che arrivano da noi Non sprechiamo le nostre bellezze

«Davvero quel dono

l’abbiamo custodito,valorizzato,

migliorato?».Attenzione:

“affitti”spesso esagerati

Page 33: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

dalla cronaca33

Edicola Tabaccheria n. 10

di Rita & PaoloCentro commerciale Coop - Venturina

Tel. 0565 855623

Quotidiani e rivisteCartolibreria

TabacchiArticoli da regalo

Gratta e VinciRicariche telefoniche e fax

Punto servizi

Cioccolate artigianaliSlitti - Amedei - Catinari...

Si effettuano consegne a domicilio

Specialità Dolciarie

Via G. Galilei, 12/a - PiombinoTel. 0565 221670

Via Amendola, un’altra boc-ciatura. La Sovrintenden-za ha di nuovo respinto ilprogetto di intervento, loha dichiarato l’assessoreFrancardi. Respinta sia l’ipotesi del-le cabine di legno su piat-taforme di cemento, siadel chiosco. L’Ammini-strazione comunale di Piom-bino insiste. Oltre aiparcheggi si vuol fare uncentro benessere e un ri-storante. E se la Sovrin-tendenza avesse ragione?

Torre Mozza, sulla spiag-gia tra Piombino e Follo-nica è stata venduta al-l’asta dal tribunale diLivorno. L’ha acquistata ungruppo di imprenditori ven-turinesi. Non si sa anco-ra cosa ne faranno.

A Baratti, sono stati sco-perti tredici abusi edi-lizi, si procederà di con-seguenza e vedremo glisviluppi. Per assicurareuna migliore tutela, ilComune di Piombino proce-derà all’esproprio di cir-ca ventitre ettari di ter-reni, diciotto sopra l’A-cropoli di Populonia, treettari intorno alla villadel Barone e due ettari aiVillini.

La Regione Toscana, stavalutando la possibilità diabolire i consorzi di bo-nifica.Lo ha dichiarato l’asses-sore regionale RiccardoNencini.

Il gas algerino, arriveràa Piombino passando per

la Sardegna attraverso ungasdotto sottomarino di280 Km.Si stanno già esproprian-do i terreni necessari esubito inizieranno i lavorivicino a Tor del Sale.Quando sarà completato tra-sporterà otto miliardi dimetri cubi di metano.

Il sindaco di Piombino,polemizzando con Sel eIdv, partiti della mag-gioranza, ha sospeso dueassessori della sua Giun-ta, Marco Chiarei e SergioGiorgi.Si è però dimenticato chegli assessori li nominail sindaco, su sua scelta,che rispondono solo a luidel loro operato e non ailoro eventuali partiti diappartenenza.

di stesa

Page 34: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

34 settembre - ottobre - novembre 2011

di Gaia Papi

Si sono inasprite con l’estate - comeera prevedibile - le polemiche per ilrestringimento della Principessa do-po la realizzazione della pista cicla-bile. L'argomento ha suscitato dis-cussioni e polemiche a non finire. Econ l'arrivo dell'autunno non sembranocerto destinate a placarsi.C'era una volta, ma non c'è più, la“Principessa”, o quantomeno c'èquello che rimane di una strada am-pia e scorrevole. Sembra l'inizio di unafavola romantica, ahinoi, non a lietofine. Potrebbe essere la storia diuna strada intorno alla quale aleggiavatutto il fascino di Elisa Baciocchi,sorella di Napoleone, per la quale laPrincipessa, strada, venne costruita,per accogliere, la Principessa Ba-ciocchi, a Piombino e alla quale ven-ne appunto dedicata. Una stradaampia - come amano fare i francesi- immersa nel verde a due passi dalmare, che nel silenzio è facile dasentire.Passano gli anni e mentre sullespiagge si cantava “Sapore di sale”e nelle balere si ballava il twist di Pep-pino di Capri, la strada veniva con-cepita come importante arteria dicollegamento tra San Vincenzo - Ri-migliano - Baratti - Piombino - isolad'Elba.Una strada godibilissima da percor-rere. Incastonata tra il verde, so-prattutto quello del Parco di Rimigliano,oltre il quale le onde si frangono sul-la spiaggia. Dotata di un'ampia car-reggiata che ti garantiva maggiore tran-quillità nel percorrerla (non certo si-curezza assoluta), con la possibilità,diciamolo, anche di distrarsi per unattimo. Oggi no. Non è più tempo digodere delle bellezze naturali dellaPrincipessa. L'attenzione per gli au-tomobilisti, per i pedoni e i ciclistideve essere massima. Quel metro sot-tratto alla carreggiata per la crea-zione della pista ciclabile si è porta-to via con sé anche la tranquillitànell'attraversarla.La Principessa è diventata un percorsoad ostacoli per tutti. L'automobilistadeve fare i conti con il rischio che unpedone gli sbuchi tra un'auto e l'al-tra, parcheggiate ai lati strada o conportiere aperte all'improvviso. I ciclistie gli amanti del footing devono com-battere tra materassini e sdraie sca-ricati dalle auto, parcheggiate proprio

a fianco della pista o con bagnantitransitanti verso la pineta. Inevitabi-le in queste condizioni non pensareal peggio. Immaginatevi - anzi ri-cordiamoci! - l'ora di punta di un finesettimana estivo, quando si creanoingorghi e di “vie di fuga” nemmenol'ombra. Limite di velocità troppo alto, par-cheggi a centro carreggiata, pistaciclabile. Sono questi i “capi di im-putazione” mossi nei confronti del-l'Amministrazione del Comune diSan Vincenzo. A percepire e de-nunciare per primo il segnale della pe-ricolosità è stato il gruppo consiliareForum di centrosinistra, che a più ri-prese si è fatto sentire con interro-gazioni presentate sia all'avvio dei la-vori, che dopo.Aspra la protesta dei sindacati Tiem-me per la pericolosità che ogni gior-no gli autisti incontrano nel percorrere

la strada nel tratto San Vincenzo - Tor-raccia. «Viaggiamo continuamente conle ruote nella carreggiata opposta, tan-to è diventata stretta la strada dopola realizzazione della pista ciclabilecon annessi parcheggi» hanno gridato.Tante le polemiche anche dei citta-dini, molte le mail giunte al nostro gior-nale. E adesso dobbiamo piangereanche due vittime, una tragedia pur-troppo annunciata, di cui non avrem-mo mai voluto dare notizia. Quei capi che abbiamo chiamato di“imputazione” non vogliono certoessere di accusa verso nessuno,però ci domandiamo - e se lo chie-dono in tanti, basta fare una pas-seggiata fra i bagnanti - ma non c’e-rano altre soluzioni? Non valeva la pe-na far passare la pista ciclabile al-l'interno del parco? Sembra propriodi no. Così ci hanno risposto il geo-metra del Comune di San Vincenzo

La Principessadella discordia

Page 35: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

35

Paolo Cosimi e l'assessore ai lavoripubblici e ambiente del Comune di SanVincenzo, Elisa Cecchini. «La So-vrintendenza non avrebbe mai ac-cettato di asfaltare una parte del par-co, e poi l’opera rientra in un progettoregionale: realizzare un corridoio tir-renico ciclabile che colleghi Livornoa Piombino» ha dichiarato Cosimi. L’o-pera, realizzata in quattro mesi, ècostata 350mila euro, anche se il fi-nanziamento attribuito alla societàParchi Val di Cornia, si aggirava sui600mila euro.Quindi i restanti soldi serviranno «percompletare l’opera con l’illuminazio-ne adeguata».E la conferma dell’impossibilità direalizzare la pista all’interno del par-co arriva anche dall’assessore Cec-chini. «La pista ciclabile non potevaessere realizzata all'interno del par-co proprio in virtù della sua natura. La

decisione di restringere la carreg-giata (di circa un metro, ndr) rispon-de all'esigenza di disincentivare iltraffico in quel tratto di strada, per ren-derlo più urbano per una viabilità al-ternativa che si apra a pedoni, spor-tivi, biciclette e deviare il traffico cheva verso il porto di Piombino sulla va-riante ora e sull'autostrada poi». Una pista ciclabile come deterrente,forse un modo per scoraggiare lacircolazione sulla Principessa? Ma per-ché chi si imbarca per l’isola d’Elbao per la Sardegna arrivando da nord,passa da San Vincenzo? Sembraquasi invece che questa voglia un po’troppo sanvincenzina di ridurre glispazi (un bel modo per dire cemen-tificare), dopo le rotatorie, (alcunegiuste e benedette), si sia riversataadesso su quella che era la bella e am-pia “Principessa”, oggi un po’ troppobrutta e stretta. La vecchia Principessa

Toni accesiper il restringimentodella Principessa.Discussioni e polemiche.Fine di una stradaampia e scorrevole

L’attenzioneper gli automobilisti,per i pedonie i ciclisti deve esseremassima.La strada è diventataun percorso ad ostacoli.

Aspra la protesta deisindacati Tiemmeper la pericolositàche ogni giornogli autisti incontranonel percorrerla.

Non c’eranoaltre soluzioni?Non valevala pena far passarela pista ciclabileall’interno del parco,con terra battutae senza asfaltare?

La bella Principessagodibile un tempooggi troppo brutta,stretta e pericolosa

Page 36: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

36 settembre - ottobre - novembre 2011

di Rino Bucci

Il cordolo corre per quasisette chilometri: dal Fossodelle Prigioni arriva fin da-vanti al Park Albatros. Unserpetone giallo canarinoche nella fuga si mangiaparcheggi, schiva i bidonidell’immondizia, si fermaper lasciar posto alle stri-sce pedonali e poi riparte.Inesorabile. A sinistra -seguendo il tragitto in di-rezione sud - il trafficocaotico dell’estate con lesue roulotte, le targhe gial-le degli olandesi, i cam-per in slalom e i fiorentiniin coda. A destra, qualchepodista o una manciata diciclisti sfrecciano tra i gasdi scarico; gli irriducibilidello sport in vacanza si ve-dono perlopiù la sera. Que-sta è la Principessa oggi.Un’arteria fondamentaleper il comprensorio. CollegaSan Vincenzo a Piombinoed è classificata dall’a-genzia per i Servizi mar-keting, ambiente, risorse eterritorio (Smart) della Re-gione Toscana come «stra-da strategica di collega-

mento con l’arcipelago e diforte valenza e turistica epanoramica». Il giudiziorisale al 2009 e probabil-mente andrebbe rivisto; lavecchia via è molto cam-biata negli ultimi due anni.L’intervento più evidente èstato il completamento del-la pista ciclabile, a cui è se-guita la riduzione della car-reggiata e il ricollocamen-to degli stalli per il par-cheggio. Modifiche so-stanziali, piccole rivolu-zioni che sono andate astravolgere la fisionomia ela natura stessa della stra-da. Gli effetti sono statitangibili con l’inizio dell’e-state.Quando i seimila stranie-ri ospitati al Park Albatroshanno avuto il percorsospianato verso Piombino,quando i turisti in codahanno preferito la varian-te Aurelia per evitare il traf-fico o i villeggianti delladomenica hanno scelto iparcheggi di altre localitàturistiche. I commerciantisanvicenzini ne avrebbe-ro da raccontare sull’an-damento della stagione

2011. Dall’altro lato, la pi-sta ciclabile non è statapresa d’assalto e le bici oi podisti si vedono a tratti. Abbiamo tralasciato il pro-blema, fondamentale del-la sicurezza; è fin troppo fa-cile cavalcare l’onda emo-tiva dell’ultimo incidentemortale che ha causato la“nuova” strada. Nuova stra-da perché la Principessa or-mai non è più la vecchia viamaestosa di un tempo, og-gi è qualcos’altro, è diver-sa. Inserita nel catasto sto-rico della Regione, avevadue secoli prima della re-cente “rivoluzione”. Ci vol-lero solo due anni per co-struirla, ne è bastato unoper stravolgerla. Fu fattaedificare nel 1804, da in-gegneri francesi per Eli-sa Baciocchi, sorella diNapoleone principessa diPiombino (da qui il nome).All’epoca era il solo colle-gamento tra l’area livor-nese e quella piombine-se. E così è stato a lungo.Fu asfaltata nel 1965 eper anni venne preferitaalla ben più stretta 398per arrivare nella città del-

l’acciaio. Nel 2011 è di-ventata un percorso adostacoli. Curioso il destinodi Elisa Baciocchi; ammi-nistratrice lungimirante delXIX secolo riuscì in pocotempo a regalare al territoriouno splendido palazzo aCittadella in Piombino eun collegamento stradaleimportante con San Vin-cenzo. Il primo non esistepiù (abbattuto), il secondoè profondamente stravol-to. Si tratta di migliora-menti? Soluzioni più adat-te ai nostri giorni? La sto-ria giudicherà le scelte deipolitici, come ha fatto conElisa. Un antefatto. Metà agosto,di mattina. Sulla porta diun noto bar in corso aSan Vincenzo un uomoparla all’amico: «sai or-mai per andare a Piombinopasso da Venturina», di-ce, e poi: «la Principessaè diventata una stradaimpossibile». Il giudiziosarà possibile solo tra di-versi anni ma - se come di-cevano i latini vox popu-li vox dei - allora sarannodolori.

IL SINDACO “SCHIACCIATO” DA DUE GRANDI DELLA STORIA

Napoleone, Elisa e Michele

ø

ø

øNapoleone Bonaparte

Il sindaco Michele Biagi

La sorella di Napoleone Elisa Baciocchi

Page 37: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

37

La Principessa, la stradache collega San Vincenzocon Piombino, è stataasfaltata, allargata e li-vellata nei primi anni ses-santa dall’Amministrazio-ne Provinciale. A quell’e-poca i sanvincenzini nonaccolsero con favore l’am-modernamento della Prin-

cipessa. Temevano chela strada rinnovata e piùscorrevole avrebbe finitoper canalizzare versoPiombino gli abitanti e so-prattutto i turisti che co-minciavano ad arrivare.Quando la strada fu com-pletata accadde proprio ilcontrario. Furono i piom-binesi a visitare ripetuta-mente San Vincenzo. Mol-ti vi hanno trasferito anchel’abitazione.Oggi la situazione si sta ro-vesciando. La Principessaè troppo ingombra dal traf-fico, dal parcheggio e oradalla pista ciclabile. Spe-

cialmente in estate attra-versarla è una preoccu-pazione. È diventata trop-po stretta. Non è solo unproblema di velocità. Siha sempre il timore che dal-le macchine parcheggiate,mentre si va o si torna dalmare sbuchi improvvisa-mente qualcuno e a qua-lunque velocità sarebbefatale. Sembra poi che ta-luni, data la ristrettezzadella carreggiata, viagginocon gli specchietti retrovi-sori esterni piegati!Ma la Principessa sa di-fendersi. Le ambulanzevanno a Cecina anziché a

Piombino. I turisti che van-no e vengono dall’isolad’Elba e dalla Sardegna(circa 4 milioni di persone)non passano più da SanVincenzo.Anche molti turisti dellazona sud, per esempio lemigliaia di ospiti del cam-peggio Park Albatros, an-ziché percorrere la Prin-cipessa, preferiscono altrespiagge, lo shopping, i ri-storanti e le serate a Piom-bino, dove ormai trovanoattrazioni di buon livelloogni sera.

ste.sa.

Principessa, percorsi

alternativi

Come era prima via della Principessa all’altezza della Torraccia Il “famoso” cordolo giallo

Un sorpasso azzardato molto pericoloso

In bici sulla pista

Page 38: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

38 settembre - ottobre - novembre 2011

Come era ieri via della Principessa all’altezza del villaggio San Luigi

Pista ciclabile? Preferisce la strada

Stessa altezza del villaggio San Luigi. Caos: pedoni, ciclisti e auto fuori posto

ieri

oggi

di Mauro Sozzi

Ho sentito il bisogno dispendere “due” righe, per fa-re alcune considerazioni,sia sull’incidente avvenutosulla strada della Princi-pessa e sulla strada me-desima, che è stata og-getto di tante osservazioni.Ne ho sentito il bisognoproprio per il fatto in sestesso, fatto che ha deter-minato la morte di due gio-vani vite. Si può spezzareuna lancia in favore di una“cosa” o di un’altra, peròsono solo parole, che inun senso o nell’altro, non po-tranno, ormai, rimediare aniente. La dinamica dell’incidentenon può, assolutamente,colpevolizzare con la mas-sima sicurezza la nuovastruttura stradale. Non pos-siamo escludere, infatti,che il sorpasso del bus na-

vetta, e il conseguente im-patto dell’auto sorpassan-te, con la moto che so-praggiungeva in senso op-posto, non sarebbe potutoaccadere con il preceden-te assetto stradale… Chis-sà?Ma non è questo il punto.Dobbiamo, invece, ragio-nare sul perchè si fannocerte scelte; come quella,appunto, di inserire nellastrada stessa, una pista ci-clabile e alcuni parcheggiche ne hanno limitato no-tevolmente la larghezza,favorendo il verificarsi disituazioni pericolose, so-prattutto in quei periodi del-l’anno, in cui il traffico ènotevole.

Insomma, perchè quellascelta? Per dar lustro alrelativo Comune, cioè achi l’amministra? Va da sèche chi l’ha fatta ha l’auto-rità per farla, e per unaquestione di personale or-goglio, e una valutazione su-perlativa di se stesso, chelo porta a giudicare gli altriprivi di quell’intelligenzache, invece, lui ha, nonprende minimamente inconsiderazione, nonostantetutte le osservazioni critichein proposito, la riesamina-zione del progetto. Se ècosì – perchè potremmoanche sbagliarci – comun-que, se è così, traspare, adir poco, la mancanza dibuon senso. Ma come, si li-

mita la scorrevolezza, lasicurezza di una strada perfar posto ad una pista ci-clabile, a parcheggi chedaranno sì lustro a chi l’harealizzata, per contro, pe-rò, rischiando un maggiornumero di incidenti che neicasi peggiori distrugge-ranno vite umane.Ma si può barattare unagita, ma che dico, mille gi-te, un milione di gite in bi-cicletta, con il sacrificio diuna vita? Quale etica uni-versale può accettare talebaratto?Oh… Dio non voglia chequella strada, così com’èora, abbia contribuito ancheper un briciolo, alla morte diquei due disgraziati. È cer-to, però, che sarà bene,per chi si troverà a percor-rerla, avere il massimo con-trollo, e molta attenzionecome si deve per una stra-da difficile.

QUELLA STRADA STRETTA E DIFFICILE

Barattare una gita in bicicol sacrificio di una vita?

Page 39: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

39

Page 40: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

40 settembre - ottobre - novembre 2011

Dalla bachecadi Gianni Anselmi

«Leggo che secondo icomitati e liste ci-viche contro l’auto-strada (sono i soli-ti contro qualsiasicosa, non importan-ta più specificarecontro cosa) io “in-grasserei” con l’au-tostrada. Ebbene, adaffermare questo cisono figure che gua-dagnano 3 volte me elavorano 5 volte me-no, e qualche notosapientone del nul-la. Gente che nonsa niente di me, del-la mia vita e del miolavoro. È anche dif-ficile chiedergli divergognarsi, non ri-uscirebbero neanche

a fare quello».8 agosto ore 15,10

«Permettetemi un pen-siero contropelo. Diquesta storia che ipolitici "sono tut-ti uguali" comincioad essere pieno. Loconsidero un modoper non impegnarsi adapprezzare le diffe-renze che si vedono,in qualche modo unaforma di disimpegno;motivato, certo, madi disimpegno».16 agosto ore 00.07

«Fa ridere i polli laraffigurazione, chefa comodo a qualcu-no nelle associazio-ni di categoria, delsindaco che ce l'hacoi commercianti. Iosto invece dalla lo-ro parte, per il miopassato e per il miopresente. Ma sto an-che dalla parte di

chi immagina unafruizione del centromeno oppressa dalleauto, nella convin-zione che cio' siaanche interesse deicommercianti. A pre-sto, G.».20 agosto ore 12,20

«Una città pesa piùper quello che può evuole essere che perquello che è stata oche gli è stato con-sentito di essere».24 agosto, ore 15,50

«In politica, quan-do non si ha corag-gio o si arriva inritardo, si imputa achi ce l'ha o non"aspetta il gruppo"una questione di me-todo. La verità e'che per trovare po-litici disposti arischiare ci vuole ilcane lupo».27 agosto, ore 15,33

«Notoriamente die-tro e davanti alleliste civiche pre-senti o nascituresul territorio, pernon citare i Comita-ti, ci sono vecchiesponenti del gover-no locale (non losi dice mai, ma qual-cuno è stato, vi-vaddio, mandato inpensione). È curio-so che oggi, attra-verso comunicati ano-nimi o per bocca del-le loro giovani eambiziose teste dipaglia, imputino anoi, quando addirit-tura non ostacolino,il tentare di usci-re dai problemi chenon hanno saputo ri-solvere.Roba da psichiatriadella politica».29 agosto, ore 13,51

Page 41: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

41

di Mauro Sozzi

Tutto ha futuro. Ciò checonta, però, è la speciedel futuro. La Lucchi-

ni, di Piombino, che speciedi futuro avrà? Il suo grosso de-bito è stato congelato, ma nonestinto. Ha avuto sì, un rifi-nanziamento che, però, gio-coforza, si aggiungerà al de-bito.Se si fanno debiti, ovviamente,c’è “qualcosa che non va”: silavora per guadagnare nonper rimettere. È il “qualcosache non va” che deve essere eli-minato altrimenti… chi hamal di testa, se prende un’a-deguata pasticca, gli scom-pare. Ma la patologia che lo hacreato resta e, tra non molto,tornerà il dolore. Va da sé cheè la patologia che va curata, sesi vuole guarire definitiva-mente.Che prospettive di cura ci so-no per lo stabilimento Luc-chini? È un complesso side-rurgico medio a ciclo inte-grale. Il suo “cuore” è l’alto-

forno, che ne caratterizza la ca-pacità produttiva. Il suo ci-clo operativo sta per finire: èun fatto congenito. Tra nonmolto, dovrà fermarsi per il ri-facimento e, in quel periodo,si avrà il totale arresto della pro-duzione: ciò non contribuirà,affatto, a migliorare la situa-zione.Oggi, comunque, è tutto ilnuovo contesto del settore si-derurgico che crea un notevolesvantaggio soprattutto per imedi impianti a ciclo inte-grale. Voler mantenere in vi-ta, a lungo, chi produce con ta-le ciclo, così come lo stabili-mento in questione che è l’u-nico rimasto in Italia, signifi-ca, quasi certamente, partirebattuti in partenza. Io non socosa intenda fare la Lucchini,o chi per essa, per far sì che lostabilimento torni a produrrein maniera competitiva. Stadi fatto che gli altri produtto-

ri, italiani e soprattutto stranieri,in un mercato globalizzatocom’è oggi, oltre a vantaggitecnologici godono anche diquelli economici (bassi costidella mano d’opera). Hanno ci-cli produttivi che baipassanotutta la fase operativa a mon-te (cokeria-altoforno e relati-vi annessi), con conseguenterisparmio sul costo finale delprodotto. Non dimentichia-mo, poi, come si sta evolven-do la siderurgia mondiale:Paesi emergenti stanno ar-rampicandosi in questo settore,spiazzando sempre più i pro-duttori tradizionali.La Francia, l’Inghilterra, tan-to per fare un esempio, sonostate costrette a ridurre la lo-ro produzione. Gli Stati Uni-ti producono oggi tanto ac-ciaio quanto ne producevanoquindici anni fa. La Cina, in-vece, ne fa più di cinque vol-te tanto rispetto a quel perio-

do. Arrivano in Italia, pro-dotti in acciaio, persino dal-l’Iran. Voler salvare, a tutti i co-sti, il ciclo cokeria-altoforno,può andar bene, secondo me,dal punto di vista “archeolo-gico” ma non competitivo.Insomma, una cura drastica,che faccia sortire risultati ve-ramente positivi, e non sarà unacura da poco, altrimenti sifermerà il male per un “mo-mento” ancora, ma poi, ri-prenderà più forte di prima ein modo incurabile.Cos’altro c’è da dire: ci sonoda apprezzare moltissimoquelle particolari esterna-zioni di alcune maestranze,che con lo sciopero della fa-me, con la salita e staziona-mento su alti serbatoi, hannodato una drammaticità al “ca-so” come in effetti merita.Però serviranno a poco oniente se non si interverrà,come si deve, a curare la pa-tologia dello stabilimento.Anche tutte quelle persone,il sindaco in testa, che si sonoimpegnate moltissimo perscongiurare la grave crisi chein modo sibillino stava perattanagliare lo stabilimento,cioè tutte le relative mae-stranze, e portare sgomento emiseria alla città, meritanoun “plauso”.Voglio infine, sottolineare cheil futuro va guardato con ri-solutezza, adeguandosi ad es-so, in qualunque modo. Siachiaro, non mi sento affatto una“Sibilla Cumana”. Certo, cheposso sbagliarmi: se così fos-se, io ne sarò il più felice.

Si lavora per guadagnare non per rimettere Lucchini, presto tornerà il dolore

Altro guaio, rifacimento dell’altoforno.Sciopero della fame e interventi del sindaco.

Il futuro va guardato con risolutezza

Piazza Gramsci, 2Tel. 0565 222213Piombino

Page 42: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

42 settembre - ottobre - novembre 2011

In queste pagine tentiamodi sintetizzare il dibattito

sulle destinazioni possibilidella Tenuta di Rimigliano. La“questione della Tenuta” hauna storia lunga e comples-sa; quando sembrava possi-bile giungere ad una con-clusione, lo scontro si è ri-acceso.Il nostro dossier vuole offri-re un contributo di cono-scenza per la ricerca di unasoluzione largamente con-divisa. Le posizioni sono mol-

teplici e articolate.Tra gli oppositori, talvolta,anche quei proprietari delleville sulla collina di San Car-lo con magnifica vista pa-noramica, delle seconde ca-se, delle costruzioni nella pi-neta, nel bosco e sul mare.Questi non vedono di buon oc-chio l’arrivo di ulteriori frui-tori del territorio.C’è invece chi pensa di potercontinuare a guadagnare au-mentando le costruzioni, men-tre forse ora lo si potrebbe fa-

re puntando sulla qualità de-gli edifici e del contesto in cuisono inseriti. Ma l’argomentopiù debole in favore di unintervento è quello dell’au-mento dei posti di lavoro. I po-sti di lavoro si creano e simantengono nel lungo pe-riodo se si fanno buone scel-te.Dal punto di vista della pro-prietà - che a parte riportia-mo integralmente - si evinceche l’uso al quale la Tenutasarà destinata potrebbe es-

sere realizzato in modi di-versi. Il Comitato per Cam-piglia pubblicando alcunefoto, indica la necessità dicircoscrivere in anticipo gliambiti di intervento per nonavere successive sorprese sul-le volumetrie.Nonostante le differenze nel-le posizioni una soluzione cisembra possibile.Sindaco, tocca a lei, usi leintelligenze di tutti per trovareuna soluzione intelligente.

Al sindaco Biagi spetta ora l’ultima parola

Rimigliano, soluzione possibile

di Salvatore Settis*

«In un territorio martoriatodalla cecità di chi lo ha am-ministrato, non c’è che dasperare in chi lo ammini-stra oggi. Cartina di torna-sole delle intenzioni del-l’amministrazione comu-nale è la Tenuta di Rimi-gliano, 560 ettari di assolu-ta meraviglia, contro i qua-li intendeva accanirsi la spe-culazione edilizia, quando laproprietà (per intenderci, ilTanzi della Parmalat: unemblema dell’imprenditoriaitaliana) voleva lottizzare, co-struire un enorme albergo,distruggere una straordina-ria oasi flori-faunistica.Quando il sindaco Biagi mi

propose di visitare la Te-nuta con lui e i suoi colla-boratori, fui felice di sentirglidire che il nuovo regola-mento urbanistico avrebbeprevisto il pieno recuperodelle bellissime case pode-rali, senza aumento di cu-batura e rispettandone lecaratteristiche architettoni-che. Gli annessi agricoli sa-rebbero stati solo in minimaparte destinati a supportodelle funzioni residenziali;che la Tenuta sarebbe di-ventata un parco da visitar-si, con pieno rilancio delleattività agricole; che nonerano previste nuove co-struzioni né nuove cubatu-

re. Apprendo ora che è inveceprevisto un albergo più pic-colo, al massimo 6000 me-tri quadrati e che a suppor-to delle attività agricole sa-rebbero destinati appena650 mq. men che sufficien-ti per 560 ettari. Queste e al-tre gravi perplessità, alme-no in parte presenti anchenelle osservazioni della Re-gione, dovrebbero indurre ariaprire un tavolo di dis-cussione.Il sindaco sostiene che didiscussione ce n’è stata an-che troppa. (…) Sono sba-lordito nel sapere che nellostatuto del Comune di SanVincenzo esiste il divieto

di referendum sulle que-stioni relative all’assetto delterritorio.Lottare per la tutela del ter-ritorio e del paesaggio, si-gnifica lottare contro il de-grado civile. Sopra sindaci,assessori e quant’altro c’èsempre qualcosa di più alto:noi, i cittadini».

Riferendosi all’ecomostrodel Park hotel I Lecci spie-ga: «qualsiasi progetto sicostruisca a pochi metridalle dune, in quella ve-getazione è un delitto…».

1999-2010 direttore ScuolaNormale Superiore Pisa

«Lottare per la tutela del paesaggio»

Page 43: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

43

Dal fallimento Parmalat (Tanzi) al progetto approvato

La vera storia della Tenutadi Maurizio Berrighi*

Egregio direttore, vorrei poter spie-gare la “vera storia” della Tenu-ta di Rimigliano. Molti ne parlano

e scrivono a sproposito, animati da sen-timenti che, falsamente ammantati da buo-ni propositi, nella sostanza poi nullahanno a che fare con la buona politica,il buon governo, l’ecologia, lo svilupposostenibile, la gestione del territorio,l’interesse (anche economico) della col-lettività. E lo fanno con grande ipocri-sia e un’improvvida presunzione cheil più delle volte sfocia nell’arroganza.Nel dicembre 2004 con altri tre gruppi(Antinori - Pecci - Marchi/Falck) abbiamopartecipato all’asta giudiziaria in se-guito al fallimento Parmalat per la ces-sione della Società Rimigliano srl. L’ac-quisizione, con l’assunzione di colossalidebiti (contratti da Parmalat) via viasaldati, dava diritto alla piena titolaritàdi un compendio immobiliare e del pro-getto di sviluppo immobiliare approvatodal Comune di San Vincenzo che davala possibilità di realizzare: mq 15.000 de-stinati ad hotel (così dicono tutti) ma cor-rispondenti alla bellezza di 265 appar-tamenti in RTA; mq 3.000 a centro con-gressi; mq 12.500 con destinazione tu-ristico ricettiva e residenziale (in prati-ca case!). Nel progetto Parmalat (si ri-badisce “approvato”) non c’erano vin-coli al frazionamento della parte agricola,che poteva essere venduta frammenta-ta. La superficie su cui si poteva costruireera di 60 ettari (mq 600.000) di cui 24(mq 240.000) in zona in area agricola pro-duttiva (“ex Albergone”). Su tale base,abbiamo vinto l’asta per 23,5 milioni dieuro, oltre all’accollo di 7 milioni di de-biti della gestione Parmalat. È eviden-te come, nell’ipotesi da sola o prepon-derante destinazione agricola (senzapiano di sviluppo immobiliare), il valoredella Tenuta a stento avrebbe raggiun-to i 6 milioni di euro. All’inizio del2005 il Sindaco Biagi mi convocò in Co-mune, per dirmi che voleva rivedere ilpiano di sviluppo immobiliare di Ri-migliano. Gli dissi che volevamo firmarela convenzione e iniziare i lavori al piùpresto, in quanto l’investimento eraenorme. Dal 2005 a fine 2006, il Comuneè stato per tre volte formalmente invitato

a firmare la convenzione ma non si è maipresentato. L’Amministrazione è statalapidaria: “Vogliamo cambiare quel pia-no!”, in dispregio di ogni sacrosantodiritto acquisito del privato. Dopo altritre anni, il Comune di San Vincenzo haprodotto la Variante al piano struttura-le di Rimigliano, approvato dagli Enti pre-posti, Regione compresa, e il Regola-mento urbanistico che ha confermato “intoto” le previsioni del piano strutturale.Ci sono state le osservazioni previste dal-la legge di quattro soggetti: la RegioneToscana, che non è entrata nel merito del-le destinazioni; i Forum di San Vin-cenzo; il Comitato di Campiglia e la no-stra società. Oggi (e questi sono gliunici dati veri) il Regolamento urbani-stico adottato prevede: il recupero del pa-trimonio esistente per mq 17.000; un al-bergo (si badi bene, non RTA) per mq6.000; totale e assoluta impossibilitàdi frazionamento e, quindi irrevocabileunitarietà della Tenuta e della sua ge-stione. Gli interventi edilizi sono darealizzare in adiacenza ai poderi, con unaoccupazione di suolo di 8 ettari (mq80.000) non agricoli, pertanto con unariduzione, rispetto al piano Parmalatapprovato, di ben 52 ettari (mq 520.000).La riduzione dell’edificato è quindi pa-ri a mq 7.500 (sui mq 30.500 del pianoParmalat), con una sostanziale dimi-nuzione del suolo utilizzato, che tornaalla destinazione agricola. La salva-guardia dell’ambiente è il requisito perla riuscita del progetto. Chi decideràdi vivere, o fare vacanze a Rimigliano,lo farà per il suo ambiente unico. Ci sia-mo affidati alla Scuola S. Anna di Pisa,a Nomisma per verificare le ricadute so-cio-economiche del progetto, al prof. arch.Italo Insolera, a cui va ricondotta la pa-ternità (negli anni ’70) del Parco di Ri-migliano, all’arch. Mauro Ciampa diPisa. Dagli studi non è mai emersoquello che di negativo ho purtroppo let-to in questi anni. La nostra società ri-tiene che questo progetto, in integrazionecon quello a Poggio all’Agnello, possadare una risposta a un turismo di qualitàe di valore (per le ricadute sul territorio)che purtroppo nella nostra zona è li-mitato. I primi riscontri sono promettenti:a Poggio all’Agnello, inaugurato a giu-gno, per questa prima porzione di anno

si conteranno oltre 55.000 presenze.Nell’80% sono turisti per la prima vol-ta in Val di Cornia. Ciò grazie a un in-vestimento promozionale e al restaurointegrale della vecchia fattoria dell ’800.Ritengo che questo sia un esempio evi-dente e oggettivo di come oggi può e de-ve essere condotto l’intervento edili-zio di recupero, rispettoso dei luoghi, del-l’ambiente e delle tradizioni: un prece-dente di come intenderemmo recuperarei poderi e i volumi all’interno della Te-nuta di Rimigliano. Il nuovo hotel a Ri-migliano, il primo dei nuovi piani co-ordinati della Val Di Cornia all’internodel quale non ci sarà RTA, sarà un ele-mento trainante del progetto, insieme almantenimento della tenuta agricola, alrecupero degli antichi nuclei poderali,alla tenuta di caccia, alla manutenzionedegli spazi verdi, gestiti in forma unitaria.L’impatto occupazionale, grazie ancheall’apertura annuale, sarà di oltre 70addetti. L’accrescimento del valore (an-che naturalistico) della Tenuta di Ri-migliano è uno dei nostri obiettivi. Al-l’ottimismo, dettato dalla volontà che cicontraddistingue, fa eco il pessimismodettato dalla ragione e dalla situazioneeconomica contingente, nella quale sia-mo incolpevolmente scivolati a causa deiritardi nell’attuazione del progetto. Do-po quasi otto anni di attesa, anche la no-stra società corre dei seri rischi. Mi au-guro che il nostro Paese, ma in particolarela nostra Regione e l’amministrazionelocale, riescano a dare segnali chiari econcreti per cui l’imprenditore, cheopera con serietà ed onestà, possa con-tare sulla certezza del diritto, sullo svi-luppo logico, nonché sulla ragionevoledurata delle procedure di autorizzazio-ne. Non a caso, imprese straniere sistanno allontanando anche dalla To-scana perché son venuti meno questi ba-silari presupposti. Se eventi del generedovessero ancora manifestarsi, accom-pagnati dall’indifferenza e non curanzadei più o, ancor peggio dall’irragione-vole e precostituita sistematica avversionee resistenza al nuovo, allora vorrebbe di-re che saremmo in una fase drammati-camente irreversibile, i cui effetti rica-dranno su tutti, anche sui posteri.

* Presidente Rimigliano srl

Page 44: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

Matteo Tortolini Consigliere regionale Pd«Sarebbe davvero curioso che nei giorni pari la Re-gione si confrontasse seriamente sulle controdeduzionidel Comune e nei giorni dispari sempre la Regione chie-desse la sospensione del piano urbanistico su cui è incorso questo tipo di lavoro. Credo che le parole del-l’assessore Marson siano state male interpretate, per-ché non posso pensare che i rapporti istituzionali inToscana abbiano raggiunto un simile livello di ambiguitàe di confusione. Credo ci siano tutte le condizioni perchiudere una vicenda che è durata sin troppo».

Anna MarsonAssessore urbanistica Regione Toscana

«Il sindaco ci ripensi e avvii un processo partecipativo su Rimigliano.Ribadisco l’invito pubblico al sindaco affinché consideri l’op-portunità di attivare forme adeguate di partecipazione dei cittadi-ni all’interno della procedura urbanistica tuttora aperta relativa al-la Tenuta di Rimigliano (…) Ho qualche difficoltà a capire comealcuni rappresentanti di partito possano dichiarare pubblicamen-te di escludere un percorso partecipativo quando la stessa legge 1del 2005 lo prevede come elemento fondante delle procedure di pia-nificazione».

Ilio BenifeiSegretario provinciale Sel

«…Vuol dire, in alcuni casi, ripensare modi di governo econtenuti. Cosa che ribadiamo nel caso specifico di Rimi-gliano e per il regolamento urbanistico di Campiglia. Intantoper Rimigliano sarebbe buona cosa accettare il suggerimentodell’assessore Marson per l’attivazione del percorso par-tecipativo».

Arianna MorelliConsigliere comunale Pd

San vincenzo«È anacronistico pensare ad un percorso parte-cipativo adesso. I cittadini sono stati già informati.Ricordo che abbiamo già incontrato varie asso-ciazioni di categoria e associazioni ambientali-ste. Poi le due assemblee pubbliche del 2008 e2010. Il piano non ha bisogno di ulteriori rinvii»

Michele BiagiSindaco San Vincenzo

«…A settembre il piano sarà appro-vato in consiglio, e abbiamo il tem-po per ristudiare e rianalizzare i do-cumenti. Da decidere resta la data perun altro incontro in Regione e le as-semblee pubbliche».

Walter Gasperini Ex sindaco di Suvereto

«… In questi ultimi anni le avversionicontro il progetto Rimigliano si sono ac-catastate in forma consistente. Però seandiamo a vedere con maggiore attenzio-ne, sono avversioni contro le maggioran-ze. Vorrei anche ricordare ai novelli difensoridell’esistente, che la Tenuta di Rimiglia-no era abbandonata alla attività agricola damolti anni e in questo periodo, prima delprogetto Berrighi, non ho sentito nessunoche sollevasse problemi. Ritengo che il pro-blema vada visto con maggiore serenità eobiettività. Certamente dopo oltre setteanni, appare demagogico proporre l’a-pertura di un tavolo partecipativo, quandonel periodo trascorso si è gettato veleno econtro veleno sul tappeto del confronto».

Marco ValtrianiDirettore Cna

«No, no e ancora no, sempre e comunque: questo è lo slogan che vapiù in voga negli ultimi anni su qualsiasi progetto venga avanzato,grazie ai comitati che nascono come funghi. Ma sono sempre comitatiper il no. Mai comitati di progetto, di proposizione di idee di sviluppo»

dal 1985

BenessereFisioterapia

Movimento

Via Corsica, 5 - Tel. 0565 224402 - PIOMBINO

PRESENTANDO QUESTA PUBBLICITÀSCONTO 10%

Hanno dettoNicola Bertini

Forum Centrosinistra San Vincenzo«Anche la Provincia avanza forti dubbi su ciòche essa stessa ha convalidato (…) È fintroppo chiaro, ormai, che si stia attenti a nonpestare i piedi alla proprietà. Allora non vidisturbate a preparare assemblee che non po-tranno cambiare nulla del piano. Registro cheper voi i giochi sono fatti».

settembre - ottobre - novembre 201144

Page 45: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

45

di Massimo Zucconi*

Sì, la vicenda di Rimigliano èdurata troppo. I ritardi am-ministrativi vanno combattu-ti, ma, aggiungo, perseguen-do il bene comune, perché larapidità, di per se, non è det-to che generi effetti social-mente positivi. A Rimiglia-no devono essere analizzatitutti gli interessi in gioco.È interesse legittimo, non un“sacrosanto diritto acquisito”,quello della società “Rimi-gliano srl” che, in base alleprevisioni del piano struttu-rale, chiede di poter realizzareun albergo di 6.000 mq. e ditrasformare in circa 180 abi-tazioni tutti i fabbricati rura-li, demolendo e ricostruendogran parte del patrimonioedilizio, per scorporarle poidalla Tenuta agricola e ven-derle liberamente sul mer-cato come seconde case.È interesse legittimo anchequello di chi chiede di isti-tuire l’Anpil, dopo decennidi ritardo, e di realizzare ilparco naturale come era sta-to concepito negli anni ‘70e ‘80, con la conservazionedell’uso agricolo nella Tenuta(non l’esproprio) e la pub-blicizzazione della fascia amare, con impegni finan-ziari sicuramente sosteni-bili per un Comune che hapiù case che abitanti e alti in-cassi da oneri di urbanizza-zione e Ici. Qui, più che al-trove, è necessario tutelarele residue aree agricole e le

coste pubbliche.Questi interessi sono entrambiattuali e concreti, perché pri-ma della sottoscrizione diconvenzioni con i privati o delrilascio dei permessi di co-struzione, qualsiasi decisio-ne urbanistica può essere mo-dificata. Atti che mancano aRimigliano. Il Comune puòquindi decidere liberamentecosa fare di quel territorio. Sein passato le amministrazio-ni avessero assunto come“vincolo” il piano regolatoreche prevedeva 300.000 metricubi di volumi turistici lungola costa, oggi non si parlerebbeneppure del parco. Lo stessovale per i parchi di San Sil-vestro, Sterpaia, Populoniae Baratti dove sono state can-cellate previsioni urbanisticheper milioni di metri cubi e cen-tinaia di ettari di cave. Sequei terreni avessero mante-nuto le destinazioni origina-rie, avrebbero prodotto gran-di rendite per i proprietari, manon sarebbero stati realizza-ti i parchi della Val di Cornia.La “Rimigliano srl” rivendi-ca la costruzione dell’alber-go e delle seconde case ri-

cordando che «il prezzo pa-gato per l’acquisito della Te-nuta è stato di 30,5 milioni dieuro, mentre se avesse avutodestinazione solo agricola ilsuo valore sarebbe stato so-lo di 6 milioni di euro». Dun-que la “Rimigliano srl” haacquistato per 24,5 milioni dieuro la “rendita immobilia-re” regalata dal Comune al-la Parmalat quando, nel 1998,decise di fargli costruire ungrande albergo nel parco. Perquesto chiede ora di attuare re-munerative operazioni im-mobiliari. I dirigenti del Pdsollecitano il Comune a chiu-dere rapidamente la vicen-da e gli amministratori co-munali obbediscono, assicu-rando che faranno presto. È la conferma che il siste-ma politico ha sposato la te-si secondo cui la rendita crea-ta dalle decisioni pubbliche inmateria urbanistica costitui-sce “titolo esigibile” dai pro-prietari e vincola i Comuni anon modificare più le sceltecompiute. Al più si contratta.Ma nessuna legge lo prevede.Addirittura la legge regiona-le 1/2005 stabilisce che «le

previsioni soggette a pianiattuativi perdono efficaciase entro 5anni non viene sti-pulata la convenzione» traComune e privati. Contra-riamente alle leggi, si è invececonsolidata una prassi che“garantisce perennemente”le rendite. È per questo chesi è investito più nella rendi-ta che nella produzione esono stati distrutti beni es-senziali non riproducibili,come il paesaggio e il patri-monio culturale. San Vincenzo non si sottraea questa logica e dimostrache il centrosinistra non è ingrado di contrastare il domi-nio del “partito trasversaledella rendita”. Anzi, non sem-bra neppure interessato a va-lutare soluzioni alternativeche a Rimigliano esistonocon la costruzione di un al-bergo fuori dal parco, il ri-lancio dell’agricoltura e unqualificato progetto di recu-pero del patrimonio esisten-te per fini agrituristici, co-me integrazione del redditoagrario. La disputa vera, quin-di, non è tra chi persegue losviluppo e chi lo avversa, matra chi sta acriticamente dal-la parte della rendita immo-biliare e chi chiede maggio-re considerazione dei benicomuni e dell’interesse ge-nerale.

* Architetto, ex Presidentedella Parchi Val di Cornia.

Capogruppo lista civicaComune dei Cittadini

Comune di San Vincenzo: chiudiamo la vicenda

Il Pd e la rendita immobiliare

idraulica - riscaldamento - condizionamento - irrigazionearredo bagno impiantistica antincendio - gas - pavimenti - rivestimenti

Via De Sanctis, 30 - PIOMBINO - Tel. e Fax 0565 225711 - 0565 31222 - e-mail: [email protected]

di Pistolesi & C. s.n.c.

acqua & calore

Page 46: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

46 settembre - ottobre - novembre 2011

di Gianfranco Benedettini

Un cumulo di sassi diincerta origine. Ec-co il mausoleo di

Caio Trebazio. Dov’è? AVenturina, o meglio in Caldana,via dei Mulini, nei pressi del-

la zona termale. Davanti cor-re la Fossa Calda e, forse,proprio per questo si fa risa-lire al tempo dei Romani che,si sa, erano amanti dell’ac-qua calda.Dicono che sia l’avanzo diuna domus adibita ad albergo

e stallaggio. Gli ospiti vi giun-gevano e si rifocillavano conun bel bagno caldo. L’acquac’è. Quei sassi sono vicini.Forse, la leggenda non è tale.Ne parlai con un geologo del-la rocca di San Silvestro che,però, mise in dubbio le mie cer-tezze. «Guarda - mi disse -quelle pietre potrebbero esserei resti di un forno per fonde-re i metalli». Anche questoappare possibile perché l’ac-qua (rieccola!) c’è e poteva ser-vire a spegnere il forno. Car-te antiche dicono che nellazona si fondevano i minerali,cose del Cinquecento.Cose lontane nel tempo, comesi vede. La gente lo chiamavaCaio Trabazio. La “a” al po-sto della “e”. Don EnricoLombardi, di Massa Maritti-ma, scrisse un delizioso li-bricino e ricordò Caio Tra-bazio (attenti, A e non E) e co-sì lo chiamammo. Correva-no gli anni Sessanta del secoloscorso.Il libretto fu stampato al Ri-fugio Sant’Anna di Massa.

Al tempo, per comporre siusava la linotype, i testi veni-vano messi insieme a mano, unpizzico di piombo fuso stam-pava la parola.Chissà, forse Caio Trebaziodiventò Caio Trabazio e talerimase fino a due anni fa. Duestorici ci hanno detto la veri-tà sul nome: Caio Trebazio.Oggi, il Comune di Campigliasembra intenzionato a “siste-mare” quel cumulo di sassi. Isoldi ci dovrebbero essere.Meglio così. E, Venturina avràil suo reperto romano. Chil’avrebbe mai detto!

Il mausoleo di Caio Trebazio

Informazioni, bollette, contratti? ASA da CASA Visita il sito web: www.asaspa.it

Contattaci [email protected]

ASA Azienda Servizi Ambientali, Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato ATO5 TOSCANA COSTA Sede Legale: Via del Gazometro, 9 57122 Livorno

Tutte le operazioni che puoi effettuare on-line

Domiciliazione bancaria delle bollette.

Contratto di riattivazione.

Contratto di voltura.

Disdetta del contratto.

Visualizzazione delle bollette.

Pagamento delle bollette.

Comunicazione della lettura.

Modifica recapito di spedizione.

Inoltro del reclamo.

Inoltro della richiesta di informazioni.

SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Venturina,quel cumulo di sassidell’epoca Romana

sarà restaurato dal Comune

Page 47: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

47

di Mauro Carrara*

C’era una sincera

amicizia, oltre alpotere pur in diversa

competenza, tra PietroGambacorti e IacopoAppiani, che con il passaredel tempo si dissolse per lasete di potere dell’Appiani,con conseguenti dissidiinsanabili tra i due, divisisoprattutto dal fatto chementre quest’ultimoparteggiava per i Viscontidi Milano, il Gambacortiperseguiva una politicafilo fiorentina. I dissidiculminarono con lasommossa armata del 21ottobre 1392 organizzatada Vanni figlio di Iacopo,durante la quale fu proprioquest’ultimo ad uccidere ilsuo Signore. Impadronitosi della Cittàdi Pisa, il 25 successivoIacopo si proclamòCapitano dei pisani. Permotivare (a suo modo) iltradimento nei confrontidel Gambacorti, che in luiaveva sempre riservatogrande fiducia, fececircolare la voce che era

stato mosso a tale fattoperché il suo Signore,prendendolo a schiaffi inun diverbio, gli avrebbedato anche dell’asino,come in seguito feceroanche i sostenitori delGambacorti. Per questofece mettere sul propriostemma un asino con ilmotto: «Asino sono, e conil mio sapere gli altri stanritti ed io sto a sedere». Ilsuccessore Iacopo III, allametà del Quattrocento,sostituì il più nobile dragoall’asino. Il complotto,l’assassinio del

Gambacorti ed il potereassunto da Iacopo, sonostati tramandati dallacronaca e disegni delcontemporaneo Sercambi. Iacopo Appiani morì il 5settembre 1398, lasciandoil potere al figlio GherardoLeonardo. Questi nonaveva il forte carattere delpadre, e non fu in grado direggere il comando troppogravoso per lui, anche peri contrasti tra le famigliedominanti, ma inparticolar modo per lepressioni che i milanesi edi fiorentini facevano perimpadronirsidell’importante territoriopisano. Forse paventandole difficoltà del figlio, pocoprima della morte, Iacopovolle che lo stesso fossenominato Capitano delPopolo, ottenendo ilgiuramento delle milizieche gli consentì diassicurarsi la successionee la Signoria di Pisa.

(Continua)

*Centro Piombinesedi Studi Storici

Tra storia e territorio

Stemma di Iacopo Appiani

Page 48: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

48 settembre - ottobre - novembre 2011

ORIZZONTALI

1. Gara di campanile tra cittadine nel dopoguerra – 9. Azione Cat-tolica – 11. Pregiato crostaceo – 12. Consumati dai topi – 14. Sto-riche bocche d’acqua a Marina di Piombino – 15. Naviganti – 17.Impianto Nuoto e Tuffi – 18. Una stanza dove c’è solo aria – 19. La-boratorio Statale – 20. Retta cui una curva si avvicina senza maitoccarla – 22. Esercito Italiano – 23. Il nome di Anselmi, sindaco diPiombino – 24. Tapiro senza io – 26. Il palco… dove si recita – 28.Le iniziali di Angela – 29. Paese della Francia settentrionale – 31.Organizzazione Vendite – 32. Quello che fanno i portieri di calcioper riprendere il gioco – 36. Si monta in campeggio – 37. Gruppodi immobili allo specchio – 40. Uno degli Evangelisti – 42. Si gon-fia col vento – 43. Un disco stradale – 45. Puntar – 46. Mezza rosa– 47. Piccoli animali sacrificati per una pregiata pelliccia.

VERTICALI

1. Città friulana – 2. Passare nella zona – 3. Vivono nello stagno –4. In un famoso tango le si diceva: Tu mi tradisci – 5. Tre di politi-

ca – 6. Proprietari di ciuchi – 7. Congiunzione telegrafica – 8. Turistico e ridente comune al termine della Principessa – 9.Orientale – 10. Livorno – 12. Scorta moderna dell’auto – 13. Numero palindromo – 16. Piccole studentesse, scolare… sen-za elle –21. Cave di pietra – 23. Oberati dalle tasse – 25. Ci ha lasciato tante odi – 27. Animali non mammiferi – 30. Nichel– 33. Istituto Nazionale Mutua Assistenza – 34. Il mago di un celebre film – 35. L’insieme dei sacerdoti – 36. Figlio di Odi-no – 38. Vi fanno parte i donatori di sangue – 39. Il nome di Sorrenti – 41. Quantitànon definita – 44. Rovigo – 45. Terza nota musicale.

L’avaro fa a meno di tutto per avere tutto.

Il silenzio, basta nominarlo che si rompe.

Cartello sulla nave: «vietato sbarcare il luna-

rio».

Chi chiude un occhio perdona. Chiedetelo a

un cacciatore!

Biancaneve e i sette nani facevano le ore pic-

cole?

L’ultimatum che viene respinto non dà pace.

Quando basta una parola, non usarne due!

All’autostoppista piace essere preso in giro!

Chi dorme non piglia… sonniferi!

L’obeso: il peso della polpa.

L’astemio non apprezza lo spirito.

La candela basa la sua esistenza su una bu-

gia.

Il pesce surgelato si pesca nei mari glaciali?

Il giocatore di poker non vede chi passa.

Ho mandato al diavolo mia moglie e lei è tor-

nata da sua madre.

Le pillole di Paolo Pachi

PAROLE INCROCIATE (di Paolo Pachi)

♥ ♣

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

11 12 13

14 15 16

17 18

19 20 21

22 23

24 25 26 27

28 29 30 31

32 33 34 35

36 37 38 39

40 41 42

43 44 41 45

46 47

STRAPAESEAC

ARAGOSTAROSI

CANALINAUTI

INETNVUOTA

LSAASINTOTO

EIGIANNII

STAPRSCENICO

PAIANSEOOV

SRINVIANOCI

TENDAIZZALAP

HMATTEOVELA

ORARIOMIRAR

ROOTVISONI

12345678910

111213

141516

1718

192021

2223

24252627

28293031

32333435

36373839

404142

43444145

4647

Mi sembra che a sua moglie dia fastidio il fumo...

Page 49: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

49

Spigolature

Campagna elettore: quando si spen-gono le idee, si accendono i toni!

Se mancano le idee

Toni accesiPerché non si decide mai di cambiare il ridicolo limite di 2.840,51euro di reddito annuo lordo: una volta raggiunto quel guadagno, unfiglio non può essere a carico del genitore. È mai possibile viverecon circa 200 euro al mese?

Possibile vivere

con 200 euro al mese?

Come è cambiato

il significato di ti amo»

L’articolo 1 della Costituzio-ne recita: «L’Italia è una Re-pubblica democratica, fon-data sul lavoro». Siamo si-curi che corrisponda a verità?Attualmente ci sono secondol’Istat, 14.933.000 persone«inattive» (leggasi disoccupati)che non hanno il requisito es-senziale per farne parte! Allorasarebbe forse utile modifica-re l’articolo così: «L’Italia èuna Repubblica democrati-ca, fondata sulla ricerca del la-voro».

Repubblica

democratica

fondata

sulla ricerca

del lavoro

I tempi cambiano. Si modernizzano e si creanonuove tendenze. Mi riferisco alle espressioniusate da alcune protagoniste di una recentissimae seguitissima trasmissione tv. Le ho sentite ur-lare appassionatamente e di continuo «ti amo»ad amiche, compagne di gioco, parentame varioper esprimere loro il proprio affetto. Vuoi vede-re, che nei sublimi momenti dell’amore l’obso-leto «ti amo» è passato di moda?

10 comandamenti, Indipendenza americana

e l’importazione delle caramelle

I dieci comandamenti contengono 279 parole, la Dichiarazione america-na d’Indipendenza 300 e le disposizioni della Comunità Europea sullaimportazione di caramelle esattamente 25.911!

Page 50: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

CORRADO COPPETTA

Le sue operetra tecnica

ricercae… fantasia

Pierluigi Galassi è il decano dei fotoamatori di Piombino. È presidente del-la sezione fotografica del Centro culturale Sant’Antimo. Dopo la presentazionedi Domenico Finno, Sergio Tanfani, Nino Marchi, Guido Morelli, Ore-ste Malvisi, Luigi Tozzi, Roberto Baroni, Stefano Valdiserri, Davide Be-dini porta, oggi, alla ribalta il fotoamatore Corrado Coppetta.

Galassi, il decano dei fotoamatoripresenta Corrado Coppetta

È STATO TRA I MIGLIORI

QUINDICI FOTOGRAFI DELL’ANAF

di Pierluigi Galassi

Corrado Coppetta, piombinese d’adozione (è nato a Ro-ma), inizia a fotografare a metà degli anni ‘70. Ini-zialmente predilige la pellicola in bianco e nero,

sviluppando e stampando le foto in uno scantinato adibito acamera oscura. Comincia così ad appassionarsi, sia in fasedi ripresa che in fase di stampa, al “mosso controllato”, tec-nica che però in quel periodo non era particolarmente apprezzatanei concorsi fotografici. In seguito sviluppa tecniche alter-native per la realizzazione delle proprie opere, usando filtridi ogni genere, grandangolari molto spinti e teleobbiettivi po-tenti: in fase di stampa utilizza carte fotografiche particola-ri, dando estremo contrasto alle immagini.Dagli anni ’80 ai ’90, Coppetta, grazie alla realizzazione difoto particolarmente ricercate, ottiene ottimi risultati in di-versi concorsi nazionali, tanto da risultare tra i miglioriquindici fotografi dell’ Anaf, Associazione Nazionale Arti Fo-tografiche. Ci piace ricordare, tra gli altri, i successi ottenutia Siracusa, Albizzate e Villanova, successi che, nel 1989, gliconsentono di ottenere l’onorificenza Anaf proprio per la tec-nica fotografica.Alla fine degli anni ’90, con l’avvento del digitale, Corradoperde interesse per la fotografia; smette di partecipare ai con-corsi, constatando che, con il minimo sforzo e un brevetempo, con il solo ausilio del computer, chiunque può otte-nere risultati uguali se non addirittura migliori, di quelli chelui aveva avuto fino ad allora, adottando le vecchie, sofisti-cate tecniche. Coppetta sostiene che il digitale ha ucciso il divertimento di“creare personalizzando”. E chi può dargli torto? Tutti infatti,servendosi degli stessi mezzi, ottengono una moltitudine diimmagini identiche, piatte, anonime, figlie dello stesso pa-dre. È importante ricordare a tutti i passionisti, che la vera foto-grafia, quella degna di questo nome è un’altra cosa, come iosostengo ormai da anni, anche se questo mi rende impopo-lare e senza dubbio demodè.Corrado, io sono uno dei pochi che, nel 2011, ancora la pen-sa come te!

Corrado Coppetta (da Roma a Piombino)sviluppava e stampava in un vecchio

scantinato trasformato in camera oscura

settembre - ottobre - novembre 201150

Page 51: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

Gli scattidi Corrado Coppetta

51

Page 52: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

settembre - ottobre - novembre 201152

Tumore,il bambinopuò guarire

di Marco Bocchigli

Tumori e leucemie sonola più frequente causadi morte nei bambini.

Se diagnosticati in uno sta-dio precoce e trattati adegua-tamente la mortalità può esseresignificativamente ridotta.Tuttavia devono essere adot-tate terapie intensive rischio-se e i bambini devono essereseguiti, con frequenti con-trolli, anche per molti anni. At-tualmente un’elevata percen-tuale di bambini ed adole-scenti affetti da tumore puòguarire. Lo straordinario migliora-mento dei risultati terapeuti-ci ottenuti dall’emato-oncologiapediatrica può essere attri-buito all’impegno razionaledei farmaci antitumorali, aitrattamenti innovativi e a unasempre più efficace terapiadi supporto. In questo lungocammino i genitori rivestonoun ruolo sempre più impor-tante.Nel mondo e in Italia esisto-

no alcune associazioni. A Pi-sa opera da più di 20 annil’A.G.B.A.L.T . (Associa-zione Genitori per la cura el’assistenza ai Bambini Af-fetti da Leucemia o Tumore).Accogliere in una strutturaadeguata i bambini affetti dapatologie onco-ematologiche,offrire un sostegno concreto etangibile alle loro famiglie,garantire assistenza per le lo-ro necessità, sono gli obietti-vi dell’associazione. Una col-laborazione stretta, aperta e co-stante tra genitori, medici,personale paramedico e l’A-zienda ospedaliera universitariapisana, ha permesso all’Agbaltdi crescere e realizzare progettiambiziosi.

Oltre 500 trapiantiAl Centro di Pisa vengonotrattati ogni anno 40-45 nuo-vi casi di leucemia o di tumorisolidi (tumori cerebrali, neu-roblastoma, nefroblastoma,linfoma, tumori ossei, etc.).L’attività di Day Hospital e am-bulatorio registra circa 8milaaccessi l’anno e il numero deiricoveri varia dai 500 ai 600.Al Centro sono stati effettua-ti, a oggi, 500 trapianti di cel-lule staminali emopoietiche, au-tologhe, allogeniche da do-natore familiare compatibile,da donatore non familiare(banca) e da cordone ombeli-cale. L’associazione Agbalt e il

Centro oncologico di Pisahanno migliorato il livello diassistenza al bambino conneoplasia. Tra i progetti realizzati dal-l’associazione sono da ricor-dare: la completa ristruttura-zione del reparto di oncoe-matologia, la realizzazione diun nuovo reparto dedicato altrapianto di midollo osseo te-rapeutico, la neurochirurgiapediatrica ed altre importan-ti iniziative. Per quanto ri-guarda le problematiche resi-denziali, l’Agbalt ha potenziatotale assistenza con l’acquistoe la ristrutturazione di appar-tamenti vicinissimi alla cli-nica a disposizione dei pa-zienti del reparto. Il percorsodei ragazzi e delle famiglie èspesso molto pesante e diffi-cile da gestire. Questo indi-spensabile supporto è assicu-rato dalla presenza di psicologi,neuropsichiatri infantili, me-dici clown dell’associazione Ri-dere per Vivere e operatoridel Progetto Altalena per l’at-tività ludica.

Un bel residencePer riunire tutte le attività pro-mosse e gestite dall’Agbalt, èstato realizzato un residenceche rispondesse alle esigenzee ai requisiti per il soggiornodei bambini. Il residence, ubi-cato nel Comune di San Giu-liano Terme, nelle immediatevicinanze dell’ospedale di Ci-

sanello, è stato inaugurato il 7e 8 maggio 2011.La realizzazione di tutto que-sto è stata possibile grazie alsostegno di moltissime personeche hanno creduto nel pro-getto dei genitori, mettendo adisposizione tempo, amore,passione, imparando a lottareinsieme e provando ogni gior-no cosa significa credere, ama-re, sostenere, vivere, piange-re, sorridere.

RIVENDICO IL DIRITTO DI VIVEREIN MODO DIGNITOSO E LIBERO (2)

Roberto Guerrieri

(m.s.) È lodevole, a dir po-co, come alle volte - pur-troppo alle volte - si riesce asmuovere le acque. Oddio,non si dà luogo ad uno tsu-nami, ma se ne risente ec-come l’effetto.Intendo accennare al “ca-so” di Roberto Guerrieri: lasua gravissima disabilità,non conosciuta fino a po-

chissimo tempo fa dalla mag-gior parte delle persone, è og-gi diventata di dominio pub-blico.Hanno sentito il dovere difargli visita: il vescovo dellasua diocesi, l’assessore alla Sa-nità e il difensore civico del-

la regione Toscana, più mol-te altre persone – tantissime– si sono e si stanno interes-sando a lui. Sì, tra queste,tutti i vescovi, gli assessori,il vicepresidente della nostraregione e molte altre personedi notevole rilievo.

Il “caso” di Roberto merita tut-to questo. Le sue condizionilo rendono bisognoso di un’as-sistenza continua e totale: èl’unico caso “locked in” del-la Toscana.

Mobilitazione per Roberto

A.G.B.A.L.T. onlusc/o U.O.

di Onco-EmatologiaPediatrica

Azienda ospedalierauniversitaria pisanaVia Roma, 67 - Pisa

Tel. 050 830245

[email protected]

PresidenteTiziana del Carlo

Referente per PiombinoVal di Cornia

Franco Pasquini([email protected])

Per sostenere AGBALT:c/c bancario:

IT80A0620014011000000162623c/c postale: 11243565

Page 53: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

53

Page 54: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

settembre - ottobre - novembre 20115454

La settima volta di “Un giorno... insieme”

Speciale "Un giorno... insieme"

speciale

24 Giugno 2011, settima edizione di “Un giorno… insieme”dedicato ai nostri amici diversamente abili

organizzato da Costa Etrusca ComunicazioneLuglio 2011Luglio 2011

Periodico di informazione, attualità, cultura

Anche questa è fatta! Cala il sipario sulla settimaedizione di “Un giorno… insieme” la festa coni nostri amici diversamente abili e gli anziani

delle strutture del territorio. Sole splendente (nonostantele annunciate perturbazioni atmosferiche), marecalmo come una “tavola” per la minicrociera nel Gol-fo, musica, canti, ottima cucina: questi gli ingre-dienti per una giornata vissuta con gioia «tutti insieme».I ragazzi, i giovani, gli anziani meno fortunati, i qua-ranta immigrati africani, unitamente ai volontari,si sono lasciati coinvolgere - mano nella mano -nella festa annuale della solidarietà organizzatada Costa Etrusca.I nostri collaboratori (studenti, operai, professioni-sti, pensionati) hanno formato una grande catena im-pegnandosi gomito a gomito per far sì che tutto si svol-gesse nel migliore dei modi. E così è stato.Dalle testimonianze e dalle tante fotografie contenutein questo “speciale” ci auguriamo possa trasparire lafelicità di tutti coloro i quali, il 24 giugno 2011, han-no partecipato a “Un giorno… insieme”.

Ivio Barlettani

(Ps.) Il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, che è sem-pre stato presente e partecipe alla nostra festa, que-st’anno era doverosamente a Milano insieme agli operaidella Lucchini. Tutti noi abbiamo solidarizzato con lui econ gli operai. In sua assenza però “l’intendenza” del Co-mune non ha corrisposto in pieno ai diversi impegni as-sunti e ci ha creato non poche difficoltà che comunqueabbiamo risolto con l’aiuto dei nostri molti amici e nes-suno si è accorto di nulla.

Page 55: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

5555

Stabilimento balneareVia della Principessa, 114 - San Vincenzo

SIDER piombino S.p.A.Tel. 0565 276528 - Fax 0565 276284 - Via Po, 4 - Loc. Montegemoli - PIOMBINO

ww.siderpiombino.com - e-mail: [email protected]

Alla settima edizione dellamanifestazione“Un giorno… insieme” del24 giugno 2011,organizzata da CostaEtrusca Comunicazione,hanno collaborato: ArcelorMittal Piombino -

Etrusca Profilati - Il Tirreno

- La Nazione - Principessastabilimento balneare SanVincenzo - Sider piombino.

Con la partecipazione di:ASIU (Azienda ServiziIgiene Urbana) - AutoritàPortuale Piombino - BiagiAscensori - Bindi OrtopediaFondiaria Sai (Ardenghi) -Farmacia Salvioni -Gioielleria Scognamiglio -Immobiliare Galassi (SanVincenzo) - MilanoAssicurazioni (Agroppi) -Pettinelli Spa Auto -Pizzeria Osteria da Tonino -Swarovski.

Giovedì 14 aprile 2011Nella sala consiliare del Co-mune di Piombino, incontrodi Ivio e Umberto Barlettani(Costa Etrusca), con gli assessoridell’Omodarme, Giuliani e Pal-lini per esaminare una serie diiniziative proposte dal nostrogiornale per festeggiare i 50anni della sua fondazione. Tragli eventi in programma an-che “Un giorno… insieme” la

festa con gli amici diversa-mente abili del territorio giun-ta alla settima edizione. A talproposito vengono richieste:400 sedie, 30 tavoli, 4 pedane(palco), 10 bandiere tricoloreda trasportare alla pineta di Ba-ratti. Tutti si dichiarano dis-ponibili per la riuscita dellamanifestazione.Martedì 10 maggioRiunione dello staff di Costa

Etrusca con Tamara Poli (Spa-zio H Venturina), GiovanniBasso (Provvidenza), Leonil-da Martini (Spazio H Piombi-no), Denis Biondi (Coop. Cuo-re) per ottenere il maggior co-involgimento alla festa delleassociazioni di volontariato erelative strutture.Martedì 17 maggioDopo tanti contatti, opportuneverifiche e relative conferme

si stabilisce la data della setti-ma edizione di “Un giorno…insieme”. Il giorno prescelto è:venerdì 24 giugno.

Venerdì 3 giugnoLa macchina organizzativa diCosta Etrusca procede speditasuperando in scioltezza, alcu-ne difficoltà che di volta in vol-ta si presentano.

Minicrociera, pranzo, intrattenimento, musica e danze

Giorno per giorno fino al successo

LA NAZIONE

Page 56: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

56 settembre - ottobre - novembre 2011

Mercoledì 8 giugnoViviana Tacchella e RossellaCanaccini predispongono coni loro allievi il programma mu-sicale.Purtroppo a questa edizionenon parteciperà (per proble-mi di salute) il musicista SergioGoggi che da sempre ha allietatole nostre feste con applauditis-simi interventi con il suo inse-parabile violino.

Lunedì 13 giugnoPiero Toniol, Marcello Cardi-nali, Antonio Stecca, prose-guono nei loro contatti conle associazioni e le strutture delterritorio. Vengono predispo-sti i vari collegamenti con i pul-mini e i luoghi di raduno.

Mercoledì 15 giugno Leonardo Cherchi presidentedellla Cooperativa Circolo Nau-tico Pontedoro e il suo “bracciodestro” Angiolino Panicucciverificano le disponibilità degliequipaggi e delle imbarcazio-ni per la piccola crociera nelGolfo

Giovedì 16 giugno Capitaneria di Porto, Carabi-nieri, Polizia, Guardia di Fi-nanza, Vigili del Fuoco, PoliziaMunicipale e Misericordia con-fermano la loro presenza conservizi a terra e in mare. Intantole previsioni meteo annuncia-no perturbazione sulla Tosca-na per i giorni 24 e 25 giugno.

Venerdì 17 giugnoL’assessore Ovidio Dell’Omo-darme ci fa presente che per itavoli richiesti sono sorte diffi-coltà.

Sabato 18 giugnoMichela Toniol, dietro le quin-te, lavora intensamente coor-dinando le operazioni con ilgruppo Scout Piombino 2 e le as-sociazioni.

Lunedì 20 giugnoFulmine a ciel sereno: dal Co-mune di Piombino giungono,purtroppo, brutte notizie. Delmateriale richiesto ci sono sol-tanto queste disponibilità: 270sedie (400 richieste), 17 tavoli (30richiesti), nessuna pedana (4 ri-

chieste), qualche bandiera (10richieste). Il trasporto del ma-teriale in pineta dovrà esseresuccessivamente concordato.

Martedì 21 giugnoRiunione straordinaria dellostaff: obbiettivo recuperare il ma-teriale promesso, e poi nonconcesso, dal Comune di Piom-bino. Con tanta buona volon-tà e l’impegno di tutti arrivanorapidamente buone notizie. IlComitato Auser Festeggiamen-ti mette a disposizione 30 tavolie altrettante panche; il CircoloNautico Pontedoro 10 tavoli epanche; il Circolo Nautico Ba-ratti 5 tavoli e 70 sedie; il Cen-tro Velico 6 tavoli e 50 sedie. Al-la fine, i conti tornano, abbia-

«… Un’ altra bellissima giornata trascorsa all’insegna della solidarietà,dell’amicizia e dell’allegria. L’impegno, la volontà, la semplicità e l’amoresono gli ingredienti per rendere unica e indimenticabile questa festa».

Tamara Poli (Spazio H Venturina)

«… Alle autorità chiedia-mo di esserci vicino, diaiutarci a sentirsi vivi, inuna parola amati. Perchénoi, diversamente abili,abbiamo bisogno di voi,ma anche voi di noi. Equesto è amore, comunquelo si voglia coniugare.

Leonilda Martini(Spazio H Piombino)

Page 57: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

57

mo recuperato tutto il necessarioper ospitare a tavola oltre 400persone.

Mercoledì 22 giugnoScatta l’operazione approvvi-gionamenti. Collaboratori diCosta Etrusca iniziano, ap-punto, a ritirare la spesa: dal-la bombola del gas, alla carneper il sugo, dalla frutta per lamacedonia, all’acqua mine-rale, al dolce e a tutto il neces-sario per il pranzo sociale.

Giovedì 23 giugnoIl presidente del Comitato Au-ser festeggiamenti piombineseMirio Bientinesi e il suo infati-cabile gruppo danno il via al-le operazioni in cucina per lapreparazione del pranzo per itantissimi ospiti. La vigilia del-l’evento è frenetica. Persistonole apprensioni per le incerteprevisioni meteo.

Venerdì 24 giugnoEntusiasmo alle stelle: dopo igiorni incerti il tempo è bellis-simo. Sole splendente, mare

calmo e invitante. Le banchinedel Circolo Pontedoro colora-te da tante bandierine, si ani-mano rapidamente. Arrivanodi buon’ora i pulmini delle as-sociazioni. Si distribuiscono icappellini del Tirreno. Dopole operazioni di imbarco la co-lonna (oltre 20 imbarcazioni)naviga verso il mare aperto.Le motovedette delle forze del-l’ordine controllano che tutto

proceda nel modo migliore.Conclusa la minicrociera tra-sferimento a Baratti. Durantela mattina, nel frattempo, gli uo-mini del Circolo Nautico Barattie del Centro Velico, lavorano persistemare al meglio la pineta: sipredispongono i tavoli per ac-cogliere tutti gli invitati. Fi-nalmente arrivano i piatti pre-parati dai cucinieri per oltre 400persone. Tra musica, balli e

interventi dal palco condottida Michela Toniol e Marco Boc-chigli, prende vita la festa. Co-lori, simpatia e tanto affettocoinvolgono i presenti in ballie canti, tra amicizia e condi-visione. La festa finisce, e i pul-mini riportano alle loro casa gliamici, tutti visibilmente soddi-sfatti. Anche questa volta tuttoè filato liscio… appuntamen-to quindi, se Dio vorrà, al 2012!

«… Sono loro che con i lo-ro occhi sprizzanti digioia per una carezza ri-cevuta, il loro sorriso peravergli fatto vivere un’e-mozione, il loro volto puli-to e sincero, non copertoda maschere da usare infunzione del luogo e dellepersone che ha davanti,che ti danno la carica perripartire domani con nuo-vi progetti, iniziative mi-rate al loro star bene gior-no dopo giorno senza al-cuna barriera».

Giovanni Basso(La Provvidenza)

«… Leggere negli occhi di tutti quei ragazzi e dei tanti anziani quell’infinitosenso di meraviglia per un giorno, in cui l’orizzonte è apparso finalmente anchea loro, di una serenità trasparente, quasi “magica”. Ed ecco, allora, rivelato il pro-fondo significato di “Un giorno… insieme”».

Piero Toniol (Staff Costa Etrusca)

Page 58: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

settembre - ottobre - novembre 201158

Settima edizione "Un gi

Estate

Page 59: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

5959

iorno... insieme"

2011

Le foto sono di:Pabar, Umbar,Patrick Donati,

Domenico Finno,Luca Ruffoli.

Page 60: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

60

Questa rubrica è libera. Ilcontenuto delle lettere puònon collimare col pensiero delgiornale. Costa Etrusca siriserva di ridurre le lettere edi eliminare espressioni chepossano integrare ipotesi didiffamazione. Gli autori, pur-chè noti alla direzione, po-tranno chiedere che la loro fir-ma sia omessa. Precisazioni o rettifiche sa-ranno pubblicate.

MOVIDA PIOMBINESE Centro storicovivo e coloratoPiombino negli ultimi anniha fatto passi da gigante nel-l’offerta turistica, con mani-festazioni in grado di movi-mentare l’estate piombinese.Ma sottolinerei lo spirito d’i-niziativa non solo del Comu-ne ma dei tanti privati e asso-ciazioni che si sono ingegna-ti per dare slancio alla sta-gione, organizzando serate difesta, musica e rassegne ga-stronomiche. Tanti piombi-nesi infatti hanno preferitorestare nella loro città piut-tosto che raggiungere altrelocalità per trascorrere le se-rate. Piombinesi ma non solo:tanti i turisti che passeggianonelle strade del centro, e nonsoltanto la sera.È anche vero però che in que-sto contesto si sono fatti sen-tire i vari comitati di residen-ti che si lamentano del rumo-re, degli schiamazzi in gene-rale e dello sporco diffuso.Un compromesso va certa-mente trovato, rispettando leesigenze di chi vive nella “cit-tà vecchia” magari con uncontrollo maggiore anche daparte dei vigili urbani e forze

dell’ordine. Non parliamo cer-to di un coprifuoco perchèPiombino sempre più dovràconfrontarsi e trovare solu-zioni per una fruibilità delcentro storico, divertente, co-lorato, vivo e non becero esporco. La soluzione verràtrovata. Ed ora che l’estatesta scivolando via… ci riabi-tueremo alla solita vita inver-nale, rimpiangendo forse quel-le serate animate, piene digente e di suoni.

u.b.

ETÀ PENSIONABILETutti devono lavorarefino a 60 anniSono donna, lavoratrice, ho 55anni e sono rassegnata: an-drò in pensione a 65 anni.Non mi va giù, però, che ci sia-no lavoratori maschi che van-no in pensione a 53 anni: e so-no gli stessi che periodica-mente scioperano per man-canza di personale! È cosìdifficile decidere una voltaper tutte che non si va in pen-sione se non si ha un’età ana-grafica di minimo 60 anni?

Anna Villanie-mail

TROPPI INCIDENTISport pericolosi,misure cautelativeLo sport è vita, passione al-legria ed entusiasmo. Ha an-cora senso morire schiantaticontro un muretto o bruciatidentro l’abitacolo di una mac-china, oppure massacrati daipugni di altri atleti? A quan-do una moratoria di tutti glisport pericolosi o comunquel’adozione di misure caute-lative certe e serie per parti-colari tipi di competizionisportive?

Franco Miletti

CITTADELLAQuanto cementoin piazza ManzoniLeggo volentieri Costa Etru-sca perché mi dà la possibili-tà di osservare meglio cosac’è in Piombino dando spazioa tutti. Con piacere vado avedere i luoghi dove ho pas-sato la mia infanzia e con lamente valutare ciò che è me-glio ora forse non sono con-sapevole delle esigenze al-trui. Mi piace passare da viaAmendola ed è apprezzabilela sistemazione della strada

(sempre se così resta) perchéquel panorama è meraviglio-so e quanta visibilità gli è sta-ta data. Passando da via Pascolisi osserva quanto valore è sta-to dato alla chiesa avendo ab-battuto quel muro di cinta.Mi torna alla mente quandoc’erano le suore, l’orfanelle eil mio asilo. Andando poi inCittadella ho un po’ di ram-marico. Non è più quella di pri-ma! Scendendo in piazza Man-zoni dove sono nata e vissutafino all’adolescenza, che de-lusione! Quanto cemento,quella piazza assolata, le te-lecamere che spiano, no, tut-ta questa cementificazionenon mi è piaciuta. A quel pun-to la mia mente ha ricominciatoa lavorare rivedendo i giar-dini che facevano bella lapiazza. I bimbi di tutte le etàgiocare con tanta allegria. Tor-nata a casa ho riguardato il li-bro di Valerio Guerrieri (Piom-bino foto e storia) dove tra letante immagini si vede la piaz-za con la chiesa della Miseri-cordia circondata dai giardiniche ricordo con nostalgia. Co-munque le esigenze oggi so-no queste compreso il par-cheggio sotterraneo e con tan-ta nostalgia guardo il murofranato dove tante coppiette dalì hanno osservato il tramon-to. Tante cose le apprezzo, al-tre no. A voi della redazionedico bravi. Il vostro periodicopiace sempre di più.

Maria Baroncelli

Roberto (Piombino), l’e-vasione fiscale - con questeiniziative mediatiche - so-no certo potrebbe avereuna bella botta. Forza, nonbastano però gli spot.

settembre - ottobre - novembre 2011

Page 61: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

61

DECORO CITTADINO Condomini in città,rifiuti e stenditoiQuasi dappertutto terrazzini e bal-coni vengono usati come sten-ditoi e depositi di rifiuti. Ciò av-viene giocoforza data la man-canza di aree condominiali co-me i vecchi stenditoi o le can-tine. Ne va del decoro cittadino.Perché le autorità non esigonodai costruttori la destinazione diaree a questi scopi, magari vie-tando di registrare atti di proprietàche stravolgono la destinazio-ne degli stenditoi destinandolia mansarde?

Domenico Agostini

TURISMO ITALIANOTante bellezzea prezzi esagerati«L’Italia non sarà mai il Pae-se più economico, perché è ilpiù bello», ha detto di recenteil ministro Michela Brambillafotografando il settore turisti-co con il solo obbiettivo di di-ventare il «primo paese turisticoal mondo». Paese conosciu-tissimo in tutto il mondo per laqualità, non certo per i costi.Dobbiamo battere la concor-renza di Spagna, Tunisia, Egit-to, offrendo non solo musei esiti archeologici, ma prezziconcorrenziali. Troviamo in-centivi, specie nei periodi «mor-ti» con offerte appetibili so-

prattutto per singoli e fami-glie. Un antipasto in più per tut-ti coloro che vogliono visitarela nostra bellissima Italia.

Patrizio PesceLivorno

COSTI DELLLA POLITICA La gestione del denaro e i partiti politiciNel grave problema dei costidella politica esiste una situa-zione paradossale: si finge dinon sapere che il denaro che fi-nanzia l’apparato parlamen-tare e tutti gli altri enti buro-cratici (economicamente pas-sivi e improduttivi) a servi-zio della popolazione (magi-stratura, regioni, province, co-muni…) esce dalle casse del-lo Stato e quindi dalle taschedei cittadini. Questi ultimi, inquanto produttori di reddito, de-vono poter dire l’ultima parolanella valutazione della con-gruità dei costi e dei compen-si. La gestione di tale materiadeve essere tolta dalle mani deipartiti voraci e riposta nellamani della saggezza dei citta-dini regolamentata ad hoc. Seciò non verrà realizzato potràverificarsi una rivolta civile espontanea che potrebbe tra-volgere tutto l’apparato buro-cratico del Paese. Di fronte atale grave degenerazione nonc’è giustificazione che tenga ei limiti di sopportazione da

parte della gente stanno per es-sere superati, con conseguen-ze imprevedibili.

Vittorio Binda

FIGLI SENZA LAVOROEcco i problemidi tanti padriMio figlio è uno dei 2 milionidi giovani che non lavorano eormai non lo cercano più. Pas-sa tutto il giorno a letto o sta da-vanti ad uno schermo della te-levisione o del computer e lanotte esce. Niente lo scalfisceed è deciso a continuare suquesta strada.Magari qualche giovane ri-uscirà a trovare lavoro e cam-bierà, ma presto tanti di lorodiventeranno un problema so-ciale e sarà emergenza. Non sa-rebbe il caso che finalmente lasocietà se ne occupasse, invecedi lasciare questo pesante ca-rico alle famiglie che hanno lemani legate da sentimenti e ri-catti?

Giuseppe Massimi

TROVATA IN MAREImmagine della medagliaMadonna di Montenero?Leggo con piacere il vostrogiornale, anche se sarebbemeglio dire "nostro", perchétratta e approfondisce argo-menti che ci riguardano davicino. Mi ha incuriosito l'ar-ticolo di Giuseppina Toncel-li riguardo quella misteriosamedaglia. Colleziono da annicartoline, santini e altro e,confrontando quell'immagi-ne con una mia vecchia car-tolina della Madonna di Mon-tenero, ho notato l'incredibi-le somiglianza. Per me è cer-tamente tale Madonna l'im-magine riprodotta sulla me-daglia trovata in mare. La fra-se forse potrebbe essere stataincisa per commemorare l'en-trata in guerra dell'Italia, esal-tando la nostra Marina Mili-tare ed il cosidetto "Mare No-strum".Cordiali saluti... e ancora com-plimenti!

Renzo Nannicini

Alba e Irene (Piombino): il giornale CostaEtrusca (nel caso in cui il vostro edicolante lo aves-se esaurito) potrete trovarlo nell’apposito con-tenitore in corso Italia, 95 sotto la redazione. Inol-tre - su richiesta della sezione soci - è disponi-bile alla Coop di via Gori a Piombino.

Sono un piombinese pri-vilegiato. Abito a Piom-

bino ma ho una casa anche aSan Vincenzo a due passi dalmare. Sembrerà strano maquest’anno ho deciso di nontrascorrere più le mie giornateestive a San Vincenzo. Assi-sto infatti ad un peggiora-mento continuo dei serviziofferti ai turisti e proprietariin genere di seconde case.Parcheggi praticamente in-sufficienti in centro. Quelli apagamento particolarmentesalati. Viabilità scadente. Car-tellone degli eventi poco ac-cattivante. Pochissimi i luo-

ghi di ritrovo. Il corso prin-cipale occupato da gazebo, ta-voli sedie, mercatini: impos-sibile passeggiare. Le cose belle di San Vincen-zo sono sempre più a rischio.Forse la poca lungimiranza de-gli amministratori rischia dirovinare ulteriormente ciòche resta.Solo per ricordare negli ulti-mi anni: il disboscamentodella pinetina all’ingresso

nord di San Vincenzo per lacostruzione di un sottopas-saggio dal quale, fra l’altro,non possono transitare i ri-morchi per le barche perchétroppo stretto. Un porto turi-stico dal quale non si vede piùil mare. Cantiere davanti al ri-storante la Bitta: sembra di es-sere davanti a una fabbrica.Colate di cemento sulla spiag-gia per realizzare stabilimentibalneari: tante polemiche

quindi con relativi stop ai la-vori. Costruzione di case sucase, che poi tante risultanosfitte. Polemiche su polemi-che tra le quali ultime l’eco-mostro sulla duna, la spino-sa vicenda Rimigliano e infinel’oscena pista ciclabile dellaPrincipessa. Questi elemen-ti non portano un ritorno di im-magine a San Vincenzo ma so-lo critiche e infinite polemi-che che alla fine allontananoi turisti da questa localitàsempre più in balia di onda-te di cemento.

a.m.

TURISMO A SAN VINCENZO

Tra cemento e polemichei vacanzieri scappano via

Page 62: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

62

PER ROBERTO GUERRIERIVita dei disabili,conosciamo ben pocoCaro Roberto Guerrieri, iltuo articolo, sull’ultimo nu-mero di Costa Etrusca, miha fatto riflettere su quanto po-co conosciamo della vita deidisabili, specie se gravissimi.Io ti ricordo bambino, un bel-lissimo bambino, amico digiochi dei miei figli, semprepronto al sorriso e al saluto.Spero che il tuo scritto facciariflettere (e agire) anche chidi dovere. Un bacione.

Giuseppina Toncelli

DICHIARAZIONE DEI REDDITIPubblichiamo i “740”come fece ViscoSiamo dentro alla grande cri-si mondiale. L’evasione fi-scale ha raggiunto livelli stra-tosferici per cui sarebbe ne-cessario dare un segnale for-te mettendo sui giornali, in re-

te, sulle televisioni e su car-ta presso gli uffici delle En-trate le dichiarazioni dei red-diti del 2009 e a seguire ognianno successivo, come ve-niva fatto fino a pochi anni fa.I tabulati dovrebbero essereorganizzati sia in ordine al-fabetico, sia per attività svol-ta e in più un tabulato conte-nente tutti quelli che non fan-no dichiarazione dei redditi.Per valutare ed apprezzarequello che riescono ad otte-nere gli uffici delle Entrate do-vrebbe essere aggiunta la va-riazione percentuale rispettoall’anno precedente. Speria-mo che il ministro Tremontinon sia da meno del mini-stro Visco che lo fece solo perl’anno 2005.

Virgilio Prosperi

RIVELLINOQUEL “BUSSOLO”INOPPORTUNOLa stagione turistica appenatrascorsa è stata senza dubbiopositiva per Piombino e per ilsuo centro storico. Sensibilimiglioramenti sotto il profi-lo dell'organizzazione e del-le (numerose) iniziative inprogramma sono stati sen-z'altro raggiunti e rappre-sentano cosa buona.Qualche limite da superare pe-rò rimane ed è per questoche mi chiedo come sia sta-to possibile collocare d'esta-te in piazza Edison dietro il Ri-vellino e proprio davanti al-la porta di accesso al centrostorico un orrendo paralle-

lepipedo deputato alla rac-colta di rifiuti speciali.Ma quel popò di “bussolo”non poteva restare presso ilparcheggio degli autobus invia Leonardo da Vinci doveinizialmente (e saggiamen-te) era stato collocato?Che si può dire della disar-mante mancanza di cultura edi senso del bello di chi com-pie certe scelte? Ora, a que-ste cadute di stile forse noipiombinesi ci siamo abitua-ti, ma i turisti no e spessoun particolare fuori postopuò determinare una cattivaimpressione nonostante tuttigli sforzi fatti per migliorare.Più attenzione, Grazie.

Andrea Paesano

Vorrei approfittare della vo-stra cortesia per evidenziare,dalle colonne di Costa Etru-sca, la lodevole iniziativadell’amministrazione co-munale, di realizzare cunet-te per passaggi pedonali, inalcune strade cittadine “ditraffico veloce”. Operazione,penso, accolta da molti abi-tanti, anche automobilisti,con sincero piacere. Non co-nosco il costo di tali im-pianti, ma credo che l’as-

sessore responsabile al traf-fico, dovrebbe fare il possi-bile per realizzarne altri, au-mentando la sicurezza deicittadini pedoni.Tra le priorità di queste rea-lizzazioni, per non dire l’ur-genza, (ed è per questo chescrivo) il tratto di strada tra

il congiungimento di lungomare Marconi con via SanQuirico. Specialmente pres-so le fermate dei bus urbani;in particolare davanti allapensilina in corrisponden-za di via Alessandrini, dovemolti automobilisti che pro-cedono verso il centro città,

forse invitati dalla pendenzadella strada, percorrono que-sto tratto di strada a veloci-tà da autodromo di Monza,mettendo in serio pericolol’incolumità dei pedoni.Ringraziandovi per la dis-ponibilità e lo spazio con-cessomi, mi auguro la stes-sa attenzione da parte del-l’amministrazione comuna-le di Piombino.

b.m.

settembre - ottobre - novembre 2011

AUTO SFRECCIANO, IN PERICOLO I PEDONI

In via San Quirico si correcome al Gran Premio

Sono molte le lettere, fax, email e telefonate, che ci giungono per segnalarci episodi, vi-cende e altro. Ringraziamo i lettori (quando firmano) non altrettanto però coloro checon l’anonimato gettano fango sugli altri. Quest’ultimi purtroppo senza possibilità didifesa. I due messaggi anonimi relativi al porto di Salivoli e a “Un giorno… insieme” (fe-sta diversamente abili) contengono spunti interessanti. Contattateci telefonicamente.

www.costaetrusca.net

Page 63: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

63

di Stephen Hellier

Ho letto con molto inte-resse l'articolo scritto

da Mauro Sozzi “Quel fortevento sulla Lucchini” (Co-sta Etrusca, n. 9, 2011). Con-divido l'impostazione del-l'articolo e vorrei aggiunge-re il mio parere, cioè che la dif-ficile congiuntura attuale del-lo stabilimento trovi le proprieradici nella gestione ideolo-gica della siderurgia italia-na nell'arco degli ultimi ven-t'anni.In particolare mi riferisco al-le dottrine che l'unica fun-zione sociale e nazionale diuna società per azioni siaquella di fare profitti e che loStato non debba interferire nel-la gestione del mercato, la-sciato interamente in mano aiprivati. Il concetto del mercatoautoregolante ha sostituitoquello del mercato gestito distampo keynesiano, portandoallo scioglimento di organi-smi di controllo, sorveglian-za e pianificazione dell'in-dustria siderurgica quale laCECA a livello europeo, ela Finsider italiana. Lo Statoha ceduto autorità nel campoeconomico a favore degli or-ganismi comunitari da unaparte e le società private (lecorporations) dall'altra.

StruttureCon l'avvento della globa-lizzazione, e la conseguentefine del sistema delle parte-cipazioni statali, sono statesmantellate le strutture side-rurgiche del sistema-paeseitaliano, dove gli interessieconomici della singola azien-da si collocavano in un si-stema più ampio d'interessi na-

zionali. Persone più esperte inmateria di me ritengono inveceche un sistema-paese fun-zionante sia essenziale perconcorrere efficacemente sulmercato globale.Sotto la guida della Finsi-der, il treno vergella dellaLucchini fu costruito a Piom-bino per assicurare ai trafilatoriitaliani la fornitura garantitadi prodotti in precedenza im-portati dalla Francia, crean-do contemporaneamente nuo-vi posti di lavoro in una par-te d'Italia che ne aveva bi-sogno. Se non ci fossero sta-te le considerazioni sociali, iltreno vergella sarebbe stato co-struito al nord, più vicino aitrafilatori e ai loro mercatiprincipali.Poiché non agisce all'internodi un sistema-paese, il pro-prietario siderurgico di oggicura esclusivamente i propriinteressi che potrebbero noncoincidere con quelli dellacollettività locale e naziona-le. Quando deve fare grossi in-vestimenti a medio o lungo

termine il suo interesse cadeinevitabilmente sul ritornosull'investimento, se non al-lettato o costretto da altreproposte o prospettive.

Forni elettriciAlla Lucchini di Piombino,grossi investimenti sono ine-ludibili, o per ricostruire l'al-toforno esistente, o per in-stallare forni elettrici che so-no meno inquinanti, più fles-sibili e più adatti alla produ-zione di acciai ad alto valo-re aggiunto, necessari per ri-acquistare competitività sulmercato globalizzato. Anni fa visitai una piccolaacciaieria nel Canton Tici-no, munita di forno elettrico,dove l'alto valore del francosvizzero costringeva il pro-prietario a produrre piccoli lot-ti di barre di acciai a valore ag-giunto molto elevato per lafabbricazione di prodotti de-stinati ad impieghi impe-gnativi quali l'aeronautica.L'euro è meno forte del fran-co svizzero è vero, ma il pro-

blema di base rimane, cioè co-me operare in un mercatoglobalizzato con moneta for-te e stipendi relativamenteelevati.Se si vuole che la siderurgiaabbia un futuro a Piombino,ritengo che, pur rimanendo fe-dele all'Europa comunita-ria, occorra tornare al concettodel sistema-paese e all'ideadella solidarietà nazionale,individuando imprenditoriche abbiano l'appoggio dibanche importanti e che pos-sano contare sul coinvolgi-mento attivo e propositivodella Confindustria, del go-verno e delle forze politichee sindacali a livelli locali e na-zionali. Altrimenti il desti-no della nostra città, lasciataisolata, dipenderà dalle de-cisioni insindacabili di una so-cietà straniera, che, addu-cendo motivazioni economi-che inoppugnabili, potrebbedecidere di chiudere la Luc-chini con inevitabili ricadu-te devastanti sull'economialocale.

LUCCHINI: VITALI GLI INVESTIMENTI

Ricostruire l’altofornoo installare forni elettrici?

Via dell'Industria, 8 - VENTURINA (LI) - tel. 0565 850218 fax 06 91271156www.grassiarredamenti.com - e-mail [email protected]

La sceltadi Piombinoper costruireil treno vergellaportò nuoviposti di lavoro.

Se vogliamoche la siderurgiaabbia un futurooccorre tornareal sistema-paesee alla solidarietànazionale

Page 64: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

settembre - ottobre - novembre 201164

UGO IL NOSTROMO, DOPO TANTI MESI DI NAVI-GAZIONE, FINALMENTE SBARCA PER AVVICENDA-MENTO E TORNA NELLA SUA TERRA: PIOMBINO, LASUA CITTÀ NATALE. CON UNO SGUARDO RIVOLTOVERSO IL MARE, DALLA SUA PIAZZA BOVIO, SI LA-SCIA ANDARE A RIFLESSIONI CHE LO RIPORTANO AITANTI MOMENTI VISSUTI IN QUELLA PIAZZA. LUO-GO UNICO E INCANTATO, TANTO CARO AI PIOMBI-NESI DI VECCHIA E NUOVA GENERAZIONE.

di Emilio Guardavilla

Bella la mi’piazza Bo-vio, mi pare mill’anniche un ci vengo e ‘nve-

ce ci vengo tutti l’anni a set-tembre ottobre e tutti l’anni èsempre uguale a quando civenivo a treppihà da bimbet-to co Lucia la puppona. Natidan cane tutti ‘uanti so un cispendano ‘na lira nemmeno seli buhi. Bada ‘uì, è come quan-do ci vendevano la gazzosa cola pallina …“Doventa nostro ospite” c’èscritto prima della Solle e poiquattro bracciate più avantic’hanno schioccato ir Mecdo-nal che ci poi mangià anche sen-za scende di macchina. Comefanno la gente a doventà nostroospite mi domando e dico.Mangiano un panino alla svel-

ta, un ber torbone di còha laitpieno di diaccio e pigliano lavia di giù senza guardà nem-meno l’ancora che c’è nellospartitraffiho.Ché se ‘na piazza ‘osì ce l’a-vevano nell’Adriatico chec’hanno un mare che sembraun fiume che io in trent’anni‘un l’ho mai visto blu, ‘napiazza ‘osì la riassistemavanotutti l’anni: l’asfarto, ‘ue-st’aiole che fanno piange …‘ueste tamerici, poverine, paia-no la reclame della miseria. Unbisogna mia avè fatto le scuo-le arte pe vedè che co du lire‘uì ci viene un posto ‘he nermondo un ce ne so mìa tanti.Io un’ho studiato ma di mon-do n’ho visto parecchio.Ma le navi ‘he portano la gen-te da quell’artra parte, n’avèpaura, quelle ce l’hanno mes-

se, vai! Bada ‘he lavoro! Nem-meno a Gibirterra c’è un traf-fiho ‘osì. E c’e n’è anco unaco du prue, accidentalloro,oh dove l’avranno raccattataquella barca? Deve avè piùanni del primo topo! Capacec’ha le gabine dell’euipaggiosott’acqua come quando eromozzo io … Di siuro ir no-stromo a quest’ora scrive ir pro-gramma pe’ tutta la settimanae poi cessa lavori che è do-menica. Ci vole un ber co-raggio a fa ir nostromo su unabarca co du prue.Che poi i piombinesi dopoFerragosto ar mare un ci van-no mìa più, chissà perché,questo un l’ho mai ‘apito, evanno a giro già vestiti da in-verno anche se è sempre car-do che si boccheggia. Si vedehanno furia di mettisi addos-

so i panni che hanno ‘ompra-to ai sardi di primavera. Do-v’esse così pe forza. Sa ‘osac’è? Ora mi piglio un paio dibelle granfie di porpo co’ laborsa attaccata che tanto ‘uel-la, a Piombino, un gli garba anessuno, e un bel bicchierot-to di vino bianco. E poi dopovado giù agli scoglietti dove ciso tutte le badanti; se ci fosseuna tipo la Svetlana del miPavel, capace trovo anche dafa der bene.

La nostra fam

iglia lavora

il gelato

in modo artigiana

le dal 1980,

La Fontana Bar Gelateria Yogurteria “Pausa Pranzo”Via Vittorio Emanuele, 1 San VincenzoTel. 0565 701750www.fontana2002.com

Considerazioni semiserie di un uomo di maretra una granfia di polpo e un bicchiere di vino

Piazza Bovioun posto…

invidiato dal mondo

Ci venivoa treppihacon Luciala puppona.Agli scoglietticon tuttequelle badanti

Page 65: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

65

di Allegra Ciaponi*

L’abitudine a consu-mare regolarmente laprima colazione si as-

socia ad un migliore statodi benessere e salute a tuttele età. Dopo il digiuno not-turno, la prima colazione hainnanzitutto la funzione di for-nire l’energia necessaria peraffrontare le attività del mat-tino e, più in generale, dellagiornata. Un effetto direttodell’omissione del primo pa-sto è il peggioramento dellaperformance, che nei bambinisi manifesta con una mino-re capacità di concentrazio-ne. Il consumo di una buonaprima colazione aumentaquindi le capacità di ap-prendimento, memorizza-zione e ascolto. Contraria-mente a quanto spesso si ri-tiene, la colazione non au-menta il rischio di eccederel’apporto energetico totale:numerosi studi dimostrano in-

fatti che chi consuma la pri-ma colazione è meno pre-disposto a sviluppare so-vrappeso e obesità, fenome-no in preoccupante crescita,anche nel nostro Paese, e sa-rebbero proprio le abitudinialimentari scorrette, piutto-sto che il tipo dei cibi con-sumati, tra le principali cau-se. Il 15% dei bambini saltacompletamente la prima co-lazione, il 30% la fa in ma-niera qualitativamente poco

adeguata consumando pro-dotti dolciari confezionatiricchi di grassi (merendine,cornetti, brioches, ecc.), il54% consuma, durante lamerenda a scuola, panini,pizze, focacce e bibite dolci,mentre solo l’1,7% mangiala frutta. Appurata l’impor-tanza di questo primo pastovediamo cosa scegliere: alivello calorico dovrebberappresentare circa il 20% delfabbisogno quotidiano sud-

diviso in carboidrati sem-plici, per un’energia imme-diata, e complessi, per ener-gia a lungo termine; tradot-to cereali misti, biscotti sec-chi, pane o fette biscottate conmiele, marmellata o cremespalmabili. Inoltre proteinee grassi provenienti dal lat-te (per chi è intollerante esi-stono alternative come quel-lo di soia o di riso o di ave-na) o yogurt. Meglio sce-gliere latte intero o parzial-mente scremato per non ri-durne la qualità nutriziona-le delle proteine e per ga-rantire anche un buon ap-porto di calcio, prezioso perle ossa dei giovanissimi. Co-me per gli altri pasti è im-portante variare per evitare ec-cessi, sovraccarichi o ca-renze. Quindi una sana e gu-stosa prima colazione perpartire con più sprint e restarein forma.

* Dottoressa, dietista

ED ORA LA PAROLA PASSA ALLA DIETISTA

Colazione e benessere

Page 66: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico
Page 67: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

67

CampingVillage

Sulla Costa degli Etruschi, in una splendida e immensa pineta secolare,

il Park Albatros è un gioielloincastonato tra il meraviglioso golfo di Baratti

e i tipici paesini medievali.

Loc. Pineta di Torre Nuova, 257027 San Vincenzo (Li) Tel. 0565.701018e-mail: [email protected]

Page 68: Anno 50 - n. 10 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in ... · PDF filebigliamento 6; Coop Unicoop Tirreno 68; Dal Pont Movimentazione Terra 5; Dolceamaro 33; Edico

AIUTIAMO L’ECONOMIA DELLA NOSTRA TERRA.

Con i prodotti contribuiamo a far crescere i produttori locali.

Unicoop Tirreno è da sempre vicina al territorio. I prodotti Vicino a noi, che Unicoop acquista direttamente dai produttori locali, sostengono l’economia della tua regione e ti garantiscono tutta la qualità e la sostenibilità che cerchi.