Anno 5 - N° 6 - Giugno 2012 IL MENSILE DEL MEDICO VETERINARIO · “Il conflitto di interes-si...

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Il nuovo mandato è la sostenibilità Elette le cariche amministrative del nostro Ente di previdenza Polizza RC UNA CONVENZIONE PER RISPETTARE L’OBBLIGO DI ASSICURARSI Autocontrollo L’INTERVENTO DI ROMANO MARABELLI AL SANIT 2012 Fnovi Community NASCE LA COMUNITÀ VETERINARIA ON LINE Enpav IN ARRIVO IMPORTANTI NOVITÀ SUL MODELLO 1 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale 70% - Lo/Mi Anno 5 - N° 6 - Giugno 2012 IL MENSILE DEL MEDICO VETERINARIO 30 giorni ISSN 1974-3084 ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE VETERINARIA di FNOVI ed ENPAV

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Il nuovo mandato è la sostenibilitàElette le cariche amministrative del nostro Ente di previdenza

Polizza RCUNA CONVENZIONEPER RISPETTARE

L’OBBLIGO DIASSICURARSI

AutocontrolloL’INTERVENTO

DI ROMANOMARABELLI

AL SANIT 2012

Fnovi CommunityNASCE LACOMUNITÀ

VETERINARIAON LINE

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Anno 5 - N° 6 - Giugno 2012 IL MENSILE DEL MEDICO VETERINARIO

30giorniISSN 1974-3084

ORGANO UFFICIALEDI INFORMAZIONE

VETERINARIAdi FNOVI ed ENPAV

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L’esercizio della professione medico-veterinaria richiedecomportamenti scientificamente e moralmente responsabili, che non

sempre vengono riconosciuti come socialmente meritevoli.

Per questo la Fnovi ha pensato di istituire un premio per iMedici Veterinari che hanno reso benefici, oltre che a se

stessi, alla collettività. Il Premio “Il peso delle cose” viene assegnato alla personalità

veterinaria italiana che ha dato il massimo contributo alprestigio dell’immagine della Categoria in Italia o nel mondo.

Candidature entro il 15 settembre 2012

Il candidato che viene proposto al Premio “Il peso delle cose” deve essere un Medico Veterinario regolarmente iscritto ad un Ordineprovinciale veterinario o che lo sia stato fino al pensionamento.

Possono presentare 1 candidato: la Fnovi, gli Ordini Veterinari o un gruppo di non meno di cinque veterinari iscritti ad un Ordine Ve-terinario, o un gruppo di cinque cittadini senza pendenze penali, firmatari di una Presentazione di Candidatura per il Premio (mo-dulo su www.fnovi.it), indirizzata alla Giuria del Premio, a favore di 1 candidato rispondente ai requisiti del Premio.

Giuria e designazione del vincitore

La Giuria è composta da tre membri: un componente del Comitato Centrale e due veterinari nominati dal CC iscritti ad un Ordine.Qualora tra i candidati al Premio figurasse un membro della Giuria stessa, questi si ritirerà dai lavori di selezione e verrà scelto un al-tro componente.

La giuria valuta la “Presentazione di Candidatura per il Premio” e designa l’assegnazione del Premio con proprio giudizio insindaca-bile e inappellabile.

Conferimento del premio al Consiglio Nazionale

La partecipazione all’iniziativa è a titolo gratuito. Il premio consiste nel conferimento di una onorificenza simbolica. Le spese di par-tecipazione per il ritiro del premio da parte del candidato sono a carico della Fnovi. Il vincitore sarà preavvisato in tempo utile. Il Premio “Il peso delle cose” sarà conferito al Consiglio Nazionale Fnovi dell’autunno 2012.

In una società dove si persegue il sogno di avere tutto subito e facilmente, l’etica dell’impegno può sem-brare un’utopia. Invece è una necessità. Assumersi una responsabilità anche quando non si ha certezzadel risultato, mentre si ha certezza del rischio…

…questo è il “peso delle cose”

REGOLAMENTO INTEGRALE DEL PREMIO FNOVI “IL PESO DELLE COSE” SU WWW.FNOVI.IT

La FNOVI istituisce il Premio annuale

“IL PESO DELLE COSE”

FEDERAZIONE NAZIONALEORDINI VETERINARI ITALIANI

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SommarioEditorialeSenza pregiudizi e senza conflittidi Gaetano Penocchio

La FederazioneTutti in regola con l’RC professionaledi Carla Bernasconi

In azienda zootecnica come in azienda alimentaredi Romano Marabelli

Fnovi Community: nasce la comunità globale veterinariadi Roberto Cantoni

Un giovane in ogni Ordinedi Mariachiara Armani e E. Francione

La PrevidenzaEletti gli amministratori dei prossimi cinque annia cura della Direzione Studi

Cinquant’anni in due mesidi Sabrina Vivian

I risultati del Bilancio d’esercizio 2011di Giuseppe Zezze

Modello 1: prepariamoci a importanti novitàdi Paola Fassi

Nei fattiIl consenso informato non è una liberatoriadi Daria Scarciglia

Sì del Ministro ad un confronto sui dipartimentia cura di Sivemp

Ordine del giornoUn connubio antico con i Sassi di Materadi Felice Lisanti

Storia di un caso apparentemente semplicedi Massimo Minelli

EuropaLa Fnovi è presente in tutte le sezioni della Fvea cura della delegazione Fnovi in Fve

Dubbi sulle modifiche al Regolamento 998/2003di Roberta Benini

Lex veterinariaCompensi e decoro: la parola alla Corte UEdi Maria Giovanna Trombetta

FormazioneModificare gli animali o le loro condizioni di vita?di Barbara de Mori

Il medico veterinario nei Comitati etici di Barbara de Mori

Il caso dei prodotti congelati “scaduti”di Valerio Giaccone

In 30giorniCronologia del mese trascorsodi Roberta Benini

CaleidoscopioOnaosi: interventi dopo il sisma

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e-mail [email protected] www.trentagiorni.it

Organo ufficialedella Federazione Nazionale

degli Ordini Veterinari Italiani - Fnovie dell’Ente Nazionale di Previdenza

e Assistenza Veterinari - Enpav

EditoreVeterinari Editori S.r.l.

Via del Tritone, 125 - 00187 Romatel. 06.485923

Direttore ResponsabileGaetano Penocchio

Vice DirettoreGianni Mancuso

Comitato di RedazioneAlessandro ArrighiCarla BernasconiAntonio Limone

Laurenzo MignaniFrancesco Sardu

PubblicitàVeterinari Editori S.r.l.

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Tipografia e stampaPress Point srl

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Mensile di informazione e attualità professionale per i Medici Veterinari

Registrazione Tribunale n. 580 del 21 dicembre 2007

Responsabile trattamento dati(D. Lvo n. 196/2003)Gaetano Penocchio

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EDITORIALE

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ziente o la veridicità dei risultati

di una ricerca o l’oggettività del-

la presentazione di una informa-

zione) tende a essere influenzato

da un interesse secondario (gua-

dagno economico, vantaggio per-

sonale)” (New England Journal ofMedicine: Understanding financialconflict of interest; 329: 573, 1993).Se il conflitto di interessi è (cosìcome in realtà è) una condizione, nederiva che, anche per decisioniprese “con indipendenza limitata” emetodologicamente corrette (cioènon diverse da quelle che si sareb-bero assunte se non si fosse operatosotto un’influenza esterna), si puòconfigurare un conflitto di interes-si. Il conflitto quindi si misura sul-l’improprietà e non sul risultatodecisionale più o meno viziato. C’è però una tendenza che ci assi-ste, un consenso informale della so-cietà su valori che hanno una loroforza etica, anche se trascurati dal-le norme. E allora gli Ordini nonpossono che rafforzare la loro prio-rità, sbilanciata rispetto agli interessiche vogliono sostenere e tutelare. Latrasparenza e l’accountability co-stituiscono il filo conduttore dellaveterinaria che vogliamo. Per man-tenerla come il Ministro l’ha definita:“un orgoglio per il Paese”. ●

fessionali in tutti i paesi del mondo:il conflitto di interessi. Condizioneper nulla rispettata da Regioni eAziende sanitarie.Ben si comprende, ed è legittimo,che rappresentanze di contingentiprofessionali possano perseguire in-teressi normativi, economici o pro-fessionali per i loro iscritti, ma la di-sciplina giuridica e la deontologia sucui dovrebbero fondare le scelte del-la politica sono un’altra cosa. In unPaese come il nostro, con un capi-talismo familiare debole, protetto,anch’esso dipendente dal settorepubblico, il conflitto d’interessi tro-va facilmente radici in tutti i setto-ri. Questo anche per una certa “tol-leranza” e una “insufficiente censurasociale”, che giustifica ed archiviasituazioni ben più significative diquella in discussione.Ma l’efficacia dei codici deontolo-gici dipende troppo dall’etica dichi li deve applicare. La concorrenzatra sistemi normativi, tra Stato e Re-gioni, tribunali e sistemi contrattualinon raramente produce fughe ver-so le zone d’ombra meno regolate.Questo accade spesso in politicadove i principi, ancor prima delleleggi, cadono con troppa frequenzain desuetudine. E allora come di-menticare che il conflitto di interessinon è un comportamento, ma è unacondizione, in cui ci si può trovareanche inconsapevolmente. “Si può

dire che si verifica un conflitto di

interessi quando ci si trova in una

condizione nella quale il giudizio

professionale riguardante un in-

teresse primario (la salute del pa-

di Gaetano PenocchioPresidente Fnovi

“Il conflitto di interes-si permea l’economia,

la finanza, il mercato, lapolitica, persino il costu-me. E la cosa peggiore è che inmolti casi viene ormai consideratoun fatto normale. Studiarlo e cir-coscriverlo è quindi difficile”. Sonopassati quasi 10 anni da questa af-fermazione di Guido Rossi e il con-flitto di interessi sembra esserediventato non solo un fatto nor-male, ma quasi invisibile agli occhidi molti. Qualche settimana fa ho incontra-to nel corso dell’Assemblea del-l’Ordine di Alessandria il Ministrodella Salute Renato Balduzzi. At-tento, disponibile e brillante il Mi-nistro ha ascoltato e risposto a tut-te le sollecitazioni. A partire dauna sua affermazione fatta il giornoprima in un rilevante contesto sin-dacale e salutata dai presenti con unapplauso. Parlando di libera pro-fessione dei veterinari pubblici, il Mi-nistro aveva sostenuto: “La leggefunziona e non c’è motivo di modi-ficare ciò che funziona”. Io non sono d’accordo con lui. Egliel’ho detto.Non ho pregiudizi ideologici sul-l’esercizio della libera professionedel medico veterinario pubblico, fat-ta salva una sola condizione, asso-lutamente da evitare, prevista nelnostro Codice Deontologico primaancora che in tutte le fattispecie pro-

Senzapregiudizi esenza conflitti

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LA FEDERAZIONE

che è deducibile fiscalmente.

PERCHÉ MARSH-HDI

Si è innanzitutto posta la neces-sità di individuare una compagniaassicurativa solida, che condivi-desse un progetto articolato, alservizio del medico veterinariocon modalità di adesione sempli-ficate (senza questionario), supiattaforma informatica (acces-sibile via web) e con un servizio dicustomer care e gestione sinistri.La Fnovi ha quindi affidato al bro-

ker Marsh il compito di avviareuna analisi di mercato tesa ad in-dividuare le soluzioni assicura-tive più adeguate alle specificheesigenze dei medici veterinari.Marsh non è solo un leader mon-diale nell’intermediazione finan-ziaria e nella consulenza sui ri-schi, ma ha anche sviluppato inItalia un’esperienza consolidatanel settore delle convenzioni per iprofessionisti. Lo studio dell’ac-cordo quadro, infatti, ha tenutoconto delle principali realtà giàpresenti sul mercato, Marsh haquindi identificato in HDI Assi-curazioni, la compagnia in

sionale”. La Fnovi ha ritenuto do-veroso esercitare la facoltà che lalegge gli riconosce di negoziare lecondizioni di un accordo quadroper l’assicurazione della respon-sabilità civile dei medici veterinari.Per fare questo, la Federazione siè impegnata a identificare un pro-dotto assicurativo che offrisseuna risposta concreta e adeguataalle molteplici esigenze degli iscrit-ti, con un rapporto costi-benefici ottimale. E

di Carla BernasconiVice Presidente Fnovi

Dal 13 agosto, nei ter-mini previsti dalla

Legge 148 del 2011, ilprofessionista ha l’obbli-go di “stipulare un’idonea assi-

curazione per i rischi derivantidall’esercizio dell’atti-

vità profes-

A TUTELA DEL CLIENTE - ON LINE DA LUGLIO

Tutti in regolacon l’RCprofessionaleLa Fnovi ha messo gli iscritti nelle condizioni dirispettare puntualmente l’obbligo di legge. Liberiprofessionisti e dipendenti pubblici possono giàcontare su una convenzione che copre i rischiderivanti dall’esercizio professionale in tutti isettori. E presto anche le strutture.

IL PROFESSIONISTA DEVE RENDERE NOTI AL CLIENTE, AL MO-MENTO DELL’ASSUNZIONE DELL’INCARICO, GLI ESTREMI

DELLA POLIZZA STIPULATA PER LA RESPONSABILITÀ PROFES-SIONALE E IL RELATIVO MASSIMALE.

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PRINCIPALI GARANZIE E TARIFFE

Liberi professionistiGARANZIA BASE.PREMIO LORDO ANNUO:EURO 95,00Oggetto dell’assicurazione: è assicurata la responsabilitàcivile del Medico Veterinario svolta nei limiti previstidalle leggi che regolamentano la professione stessa.• Massimale per sinistro e anno Euro 1.000.000,00 • Franchigia frontale per ogni sinistro Euro 100,00• Danni Interruzione Attività Euro 100.000,00• Danni Patrimoniali e non Patrimoniali Euro 10.000,00Sono escluse dalla Garanzia BASE solo le attività (indicatedi seguito in corsivo), assicurabili aderendo ad una dellesuccessive integrazioni ESTESA e RISCHI SPECIALI.

GARANZIA ESTESA. PREMIO LORDO ANNUO:EURO 125,00In aggiunta alla garanzia BASE:• Massimale per sinistro e anno Euro 1.000.000,00 • Franchigia frontale per ogni sinistro Euro 200,00• Danni Interruzione Attività Euro 100.000,00• Danni Patrimoniali e non Patrimoniali Euro 50.000,00Vengono ricompresi nella Garanzia ESTESA alcuni rischiesclusi dalla garanzia BASE (alcune con specifici sottoli-miti, franchigie e scoperti):• Cura animali da reddito (per sinistro plurimo: scoperto

10%, minimo Euro 1.000,00 e massimo Euro 5.000,00)• Attività HACCP• Danni da proprietà e conduzione studio (limite Euro

50.000,00 solo per danni da aspargimento accidentale diacqua)

• Estensioni varie (es. Danni a cose in consegna e custodia,inquinamento, incendio, furto, etc)

• Danni cagionati (RC Personale) e subiti (RCO) da presta-tori di lavoro e addetti in genere

• Direttore Sanitario in strutture fino a 3 medici (sottolimiteEuro 250.000,00, scoperto 10% minimo Euro 3.000,00 emassimo Euro 10.000,00)

GARANZIA RISCHI SPECIALI. PREMIO LORDO ANNUO:EURO 315,00In aggiunta alla garanzia ESTESA:• Massimale per sinistro e anno elevato da Euro

1.000.000,00 a Euro 2.000.000,00 • Danni Interruzione Attività elevati da Euro 100.000,00 a

Euro 300.000,00• Danni Patrimoniali e non Patrimoniali elevati da Euro

50.000,00 a Euro 100.000,00Vengono ricompresi nella garanzia SPECIALE (con spe-cifici sottolimiti, franchigie e scoperti):• Raddoppio massimale per cura animali da reddito da Euro

1.000.000,00 a Euro 2.000.000,00 (Per sinistro plurimo:scoperto 10%, minimo Euro 1.000,00 e massimo Euro5.000,00)

• Aumento massimale per danni da interruzione di attivitàda Euro 100.000,00 a Euro 300.000,00

• Aumento massimale per danni patrimoniali e non patri-moniali da Euro 50.000,00 a Euro 100.000,00

• Cura equini• Vigilianza e ispezione sanitaria in stabilimenti per la pro-

duzione e/o lavorazione di carni e/o alimenti in genere• Direttore Sanitario in strutture oltre tre medici (sottolimite

Euro 250.000,00 per sinistro e anno, scoperto 10% minimoEuro 3.000,00 e massimo Euro 10.000,00)

• Animali di proprietà e/o in uso presso giardini zoologici ebioparchi (Massimale Euro 500.000,00, scoperto 10%minimo Euro 3.000,00 e massimo Euro 30.000,00)

• Animali da competizione (massimale Euro 100.000,00per sinistro e anno, franchigia Euro 2.000,00)

• Animali di proprietà e/o in uso nei circhi (massimale Euro100.000,00 per sinistro e anno, franchigia Euro 2.000,00)

N.B. Per animali da competizione e animali dei circhi limitedanni patrimoniali/non patrimoniali e danni da interruzionedi attività Euro 50.000,00.

Dipendenti pubblica amministrazioneOPZIONE BASE. PREMIO LORDO ANNUO: EURO 195,00• Massimale per sinistro Euro 500.000,00 aggregato anno

Euro 2.000.000,00 • Franchigia frontale per ogni sinistro Euro 200,00Garanzie:• Responsabilità Civile Patrimoniale verso Terzi (escluso

l’ente di appartenenza)• Responsabilità per Danno Erariale e Responsabilità

Amministrativa (danni con colpa grave verso l’Ente diAppartenenza e/o Pubblica Amministrazione, Corte deiConti)

• Responsabilità amministrativa e contabile consequen-ziale per danni materiali e corporali verso terzi (colpagrave)

N.B. Limite di corresponsabilità tra assicurati: Euro2.000.000,00

OPZIONE ESTESA.PREMIO LORDO ANNUO: EURO 325,00• Massimale per sinistro elevato a Euro 2.000.000,00 • Franchigia frontale per ogni sinistro Euro 200,00

In aggiunta all’opzione BASE (con specifici sottoli-miti):• Perdite per interruzioni o sospensione attività di Terzi

(massimale Euro 150.000,00) • Perdite patrimoniali per l’attività connessa all’assunzione

e alla gestione del personale (massimale Euro 100.000,00)• Attività di rappresentanza (massimale Euro 100.000,00)• Perdite patrimoniali per l’attività derivante dal Decreto

81/2008 (massimale Euro 200.000,00)• Copertura personale distaccato• Acquisizioni in economia (Massimale Euro 50.000,00)• Perdite patrimoniali derivanti dall’attività di cui al D.Lgs

196/2003 (dati personali comuni e/o sensibili (massimaleEuro 150.000,00)

• Esercizio libera professione (massimale Euro 150.000,00)

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Più puntuali della riforma

La Fnovi e gli Ordini sono già coerenti con il Dpr che sarà vi-gente dal 12 agosto. Assolto l’obbligo di assicurazione per

responsabilità professionale, ai medici veterinari non resteràche aderire al proprio Codice Deontologico per adempiere atutti i principi di riordino stabiliti da questo Governo. Nella foto,la platea del Consiglio Nazionale di Matera durante l’interventodi Marina Calderone, presidente del Comitato unitario delle pro-fessioni (Cup) sullo stato dell’arte della riforma delle professioni.

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sentano un testo di polizza ampioe completo, comprendendo tral’altro (con limiti crescenti) i dannida interruzione di attività di terzi,i danni patrimoniali (ad esempiodanni reclamati in assenza di undanno fisico all’animale) e i danninon patrimoniali (esempio dannobiologico, morale, esistenziale).Per il libero professionista è di-sponibile un prodotto modulare,articolato in tre soluzioni: una ga-ranzia base, una garanzia estesa euna garanzia per i rischi speciali

con la possibilità per il Medico Ve-terinario di scegliere di acquistarela soluzione di copertura più con-facente alla propria attività pro-fessionale e al connesso grado diesposizione al rischio. Per il di-pendente della Pubblica Ammini-strazione le opzioni sono due: base

e completa. L’adesione avviene subase individuale: tutte le informa-zioni e il link per accedere alla po-lizza assicurativa sono disponibilisul sito fnovi.it da luglio, in tempoutile a mettersi in regola con l’en-trata in vigore dell’obbligo. L’ac-cordo quadro sarà esteso allestrutture veterinarie. ●

grado di offrire un prodotto ri-spondente alle esigenze di Fnovi,senza i limiti spesso nascosti tra lepieghe di condizioni contrattualiper definizione di difficile letturae magari un premio solo apparen-temente conveniente.

L’ACCORDOQUADRO

L’accordo quadro definito con laFnovi include tutte le attività pro-fessionali esercitabili da un me-dico veterinario nell’ambito deiPaesi Europei senza escludere al-cuna categoria di animali. Tutte leopzioni di copertura (v. box) pre-

LA FEDERAZIONE •

“In copertura anche i danni non patrimoniali, come ad esempio il danno esistenziale”.

MARSH

Il broker, un intermediario e un consulente

Marsh, un leader globale nell’intermediazione assicurativae nella consulenza sui rischi, opera in team con i propri

clienti per definire, sviluppare e offrire soluzioni innovative, spe-cifiche per ogni settore, che aiutino i clienti stessi a proteggereil loro futuro e a crescere. Marsh conta circa 26.000 colleghi che collaborano per fornireservizi di consulenza per l’analisi e la gestione del rischio in ol-tre 100 Paesi. Marsh è parte di Marsh & McLennan Companies,un team di aziende di servizi professionali che offrono ai clienticonsulenza e soluzioni nelle aree del rischio, strategia e humancapital. Il Gruppo ha 53.000 dipendenti nel mondo e un fatturato annuoche supera gli 11 miliardi di dollari.

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di Romano MarabelliDipartimento della sanità pubblica veteri-naria, della sicurezza alimentare e degli or-gani collegiali per la tutela della salute

La situazione delle no-stre esportazioni, con

riguardo alla sicurezzaalimentare, è stata analizzatarecentemente, nel corso di un’im-portante riunione con il nuovoPresidente dell’Istituto del Com-mercio Estero (Riccardo Monti,ndr). Alla presenza di colleghi dialtri Ministeri, è stata osservata la

grande capacità nazionale di por-tare prodotti e animali sul merca-to internazionale e di conseguiregrandi successi nei confronti delconsumatore mondiale. Tuttavia, è emerso anche che scon-tiamo una certa sofferenza neirapporti con le istituzioni nostrecorrispondenti negli altri Paesi.L’impressione è che, dapprimasiamo riusciti a entrare in merca-ti molto importanti dal Giapponeagli Stati Uniti, ma poi, quando sia-mo emersi come paese competi-tivo molti hanno frenato le nostreambizioni.

È logico che anche gli altri Paesidifendano le loro produzioni eche quando si tratta di far entrare

SICUREZZA ALIMENTARE E MERCATI

In aziendazootecnica come inazienda alimentareI principi dell’autocontrollo valgono per la sicurezza degli alimenti comeper le produzioni primarie. Il salto culturale che il nostro Paese si prepara acompiere richiede un veterinario in grado di accompagnare le produzionisui mercati mondiali.

A ROMANO MARABELLI SONO STATE AFFIDATE

LE CONCLUSIONI DEL CONVEGNO “SICUREZZA

ALIMENTARE, LO STRUMENTO DELL’AUDIT E IL VE-TERINARIO AZIENDALE NELLA SANITÀ PUBBLICA”CHE SI È SVOLTO AL SANIT DI ROMA, IL 14 GIU-GNO. NEL CORSO DELL’EVENTO SI È TRATTATO

DEL RUOLO DEL VETERINARIO AZIENDALE. DA SI-NISTRA UGO DELLA MARTA (SERVIZI VETERI-NARI REGIONE LAZIO) GAETANO PENOCCHIO(PRESIDENTE FNOVI) E REMO ROSATI (DG DEL-L’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DI LAZIO E TO-SCANA).

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i prodotti italiani nei loro merca-ti le pressioni economiche e poli-tiche dei produttori si facciano sen-tire. Oggi il nostro Paese ha quin-di più difficoltà che in passato a di-scutere con gli americani, piutto-sto che con i cinesi o i giappone-si, che avanzano molte osserva-zioni e lasciano entrare quasiesclusivamente i nostri prodotti dinicchia, come il Prosciutto di Par-ma, perché si tratta di prodotti alunga maturazione e dai costi pro-duttivi elevati. Al contrario, sui pro-dotti a corta maturazione, pro-prio quelli più favorevoli nel rap-porto costo beneficio, ad esempiocome i salami, abbiamo problemi,perché veniamo penalizzati dalledifficoltà che riguardano gli aspet-ti sanitari come la peste suina inSardegna o la vescicolare al Cen-tro Sud. Quando gli ispettori in-ternazionali vengono in Italia ve-rificano le condizioni di sanitàanimale ed igienico-sanitaria deinostri impianti, emergono altriproblemi. È chiaro che nelle logi-che di mercato si cerca di colpirei punti deboli del concorrente.D’altra parte, oggi, le regole del gio-co sono queste.

IN AZIENDA ALIMENTAREVa considerato peraltro che oggi,l’80 per cento delle garanzie fornitedagli impianti di lavorazione nelsettore dell’igiene degli alimenti de-rivano dalle attività di autocon-trollo. Avere un veterinario for-mato e vincente anche nei con-fronti di altre professionalità èdeterminante. La pressione com-petitiva di altre figure indica che lacapacità propositiva della nostracategoria - una spinta che partedalle Università, arriva al mondodella formazione e poi entra nel

mondo del lavoro - è incompleta.Siamo di fronte ad una ulteriore re-visione delle norme dell’ispezionedegli alimenti: è chiaro che il sa-nitario, anche nella funzione di co-lui che accompagna il produttore,deve essere soprattutto una figu-ra in grado di gestire situazionicomplesse. Bisogna superare l’ideache il veterinario sia nello stabili-mento di macellazione a “fare i ta-gli” e forse anche evitare la batta-glia nei confronti di un operatoretecnico che sta “alla catena”; bi-sogna invece valorizzare il sanita-rio come colui che è in grado di fa-vorire e accompagnare global-mente il sistema produttivo adun elevato standard di sicurezzaalimentare. Altrimenti non si spie-ga come mai - con un sistema diautocontrollo e un sistema di con-trollo ufficiale come quelli chevantiamo - nel momento della ve-rifica il nostro Paese scopre di ave-re una serie di défaiance non ge-stite.Se dal mercato escono l’impianto,il produttore e il prodotto usciràanche colui che fornisce il servizio:siamo legati alla salvaguardia tra-sparente ed obiettiva delle pro-duzioni come elemento di vitalitàdel nostro sistema.

IN ALLEVAMENTOLo stesso vale per le produzionizootecniche, perché le regole del-l’autocontrollo sono state portateanche sulla produzione primaria,nonostante abbia delle specificitàche richiedono di adattare un si-stema valido su scala industrialealle peculiarità del settore agro-zootecnico. Fondamentalmente,però, il concetto che deve entrarenella nostra cultura è lo stesso: an-che l’operatore della produzioneprimaria ha la necessità di essere

accompagnato per dimostrare neiconfronti del controllo ufficialeuna serie di attività che il controlloufficiale ha diritto di verificarema che non rientrano nelle sue at-tività operative. Figure del passa-to del sistema organizzativo del no-stro Paese sono inevitabilmentesuperate.Il produttore, oggi, ha la necessi-tà di avere professionisti che lo ac-compagnino per presentare al me-glio il suo prodotto, un prodottoche sia il risultato di una sanità ani-male, del controllo dei farmaci, deicontaminanti e della gestione ge-nerale della sua azienda. Tuttoquesto, come succede nel settoredella sicurezza alimentare lo vo-gliamo lasciare ad altri professio-nisti? Oppure vogliamo che, oltreallo specialista che entra in alle-vamento per un problema speci-fico - sanitario o di fertilità - ci siauna figura sanitaria che accom-pagni l’allevamento anche nella ge-stione generale?Non è intenzione dell’Autorità, inparticolare del Ministero, andarea coprire con attività privatistichele responsabilità in carico al si-stema ufficiale. Non c’è nessunavolontà di trasferire funzioni, mastiamo semplicemente verificandola possibilità che dentro il sistemaproduttivo, così come nelle azien-de della sicurezza alimentare, sipossa fare un passo avanti.

SPERIMENTAZIONIIn questo momento, si sta facendouna sperimentazione, voluta dauna parte del mondo produttivo eprivatistico, secondo una iniziati-va autonoma e sulla quale il Mini-stero non ha nulla da dire, se nonche le sperimentazioni possono es-sere più di una e le più libere. I pro-duttori possono portarle avanti a

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titolo personale o a titolo asso-ciativo e siccome l’Italia è molto di-versificata, possono essere con-dotte a livello nazionale o territo-riale; in alcune aree geografiche,infatti, ci possono essere asso-

ciazioni che non hanno una gran-de rappresentatività su scala na-zionale, ma contano molto in undato territorio. Sulla base delle spe-rimentazioni - con la fondamentale“copertura deontologica” della

Fnovi - si potrà fare in modo cheuna serie di colleghi, a titolo or-ganizzato o personale, si mettanoa disposizione di associazioni chehanno titolo per scegliere in as-soluta autonomia. Se da questesperimentazioni scaturirà una con-divisione, che dovrà necessaria-mente ricomprendere anche lacomponente veterinaria del ser-vizio sanitario pubblico, il Mini-stero potrà prendere in conside-razione i risultati e provare a met-terli a regime.

IL DATO SANITARIOQualunque sia il rapporto che sirealizza tra veterinario e produt-tore (Industria o Allevamento) ildato sanitario che ne scaturisce èun bene pubblico. Anche se laproprietà del dato è dell’allevato-re/produttore, il Ministero riven-dica il dato in quanto Autorità sa-nitaria. Non si tratta di interferirenel rapporto, ma di esercitare ilruolo di riferimento sanitario ditutta questa attività. (Estratto del-

la relazione presentata al SA-

NIT 2012) ●

LA MOZIONE DI MATERA

Il Consiglio Nazionale degli Ordini ha approvato all’unanimitàuna mozione che conferma la visione strategica della “Car-

ta fondativa della figura delveterinario aziendale in Ita-lia” e che investe la Fnoviad intervenire presso il Mi-nistero della Salute per il ri-conoscimento giuridico diquesta figura. La “mozionedi Matera”, deliberata il 2giugno è stata illustrata dalPresidente dell’Ordine diCaserta Mario Campofre-da, che ha ribadito come ilriconoscimento giuridicodiscenda dalla partecipa-zione all’epidemiosorve-glianza sanitaria degli allevamenti, con funzioni “comple-mentari, non sostitutive, né sovrapponibili ai compiti di Sani-tà pubblica proprie dei Servizi Veterinari delle Asl”. Il veteri-nario aziendale contribuisce alla rete degli Osservatori epi-demiologici regionali ed integra le garanzie qualitative delleproduzioni elevando l’allevamento a struttura a basso rischio.

L’INTRECCIO FRA SICUREZZA ALIMENTARE, SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, PRODUZIONI

CERTIFICATE E CULTURA ANTROPOLOGICA DEL CIBO SONO STATI I TEMI DEL TALK SHOW

MATERANO DEL 2 GIUGNO. MODERATRICE LA GIORNALISTA RAI DONATELLA BIANCHI

CHE HA ESORTATO I VETERINARI A COMUNICARE DI PIÙ. FRA GLI OSPITI D’ECCEZIONE LO

CHEF DI FAMA MONDIALE DON ALFONSO. PER IL MINISTERO DELLA SALUTE È INTER-VENUTO IL DIRETTORE GENERALE SILVIO BORRELLO (NEL RIQUADRO CON D. BIANCHI).

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struito una grande casa virtualedella veterinaria potenzialmentesenza confini, che tesserà unagrande rete professionale e so-ciale”. “È questa la più grande ope-razione organizzativa della co-

di Roberto CantoniIngegnere, InvisibleFarm per Fnovi

Quella che sta per na-scere è una infra-

struttura on line fra le piùpotenti realizzate fino adora dalla Federazione eche consentirà la creazio-ne di una comunità veterinaria, at-traverso un progetto “open sour-ce”, cioè gratuitamente. Tutti noiabbiamo una sufficiente confi-denza con i forum telematici, igruppi di discussione, i social net-

work e le piattaforme on line (di-scussioni, album di foto, video, ca-lendari, blog, amicizie, ecc.) per ca-pire cosa sarà Fnovi Community:tutto questo in una volta sola. L’ag-gregazione è la modalità gestiona-le che la Federazione predilige e at-tua da tempo, attraverso organismi(Fnovi ConServizi) e gruppi di la-voro, che favoriscono la concen-trazione delle risorse, lo scambiodelle idee, la coesione della pro-fessione. Fnovi Community è aggregazione almassimo grado: tutti possono farneparte e agire liberamente al suo in-terno, secondo il più autentico spi-rito di colleganza. Ogni medico ve-terinario avrà lo strumento per re-lazionarsi in tempo reale (instant

messaging), in un numero infinitodi spazi, con un numero infinito dipersone, avendo a disposizionestrumenti di relazione quali blog, fo-

rum, bacheca, strumenti organiz-zativi come la repository (una sor-ta di dropbox dove riporre e con-dividere file e documenti sempre ac-cessibili su tutti i dispositivi) e stru-menti di scrittura collaborativa.

IL MESSAGGIO

All’interno di Fnovi Community, la

LA FEDERAZIONE •

comunità veterinaria reale trova ilsuo doppio virtuale. “Per cono-scerci, frequentarci e migliorarci- spiega il Presidente Fnovi Gae-

tano Penocchio - abbiamo pen-sato in grande ed abbiamo co-

ANTEPRIMA AL CONSIGLIO NAZIONALE DI MATERA

FnoviCommunity:nasce lacomunitàglobaleveterinariaUna rete di condivisioni, uno spazio di interazioneon line. La web community della Federazione èuno strumento eccezionalmente potente, chepresto diventerà insostituibile per l’aggregazionedegli iscritti e la connessione sociale dellaprofessione.

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prie attività o di quelle degli“Amici”. Il profilo individuale,caratterizzabile con un avatar

(immagine) aiuterà ad indivi-duare gli autori degli interventiproprio come accade nei blog enei social forum. Un motore di ri-cerca interno permetterà di age-volare l’esplorazione della Com-munity.

BLOG

In questo spazio gli iscritti pos-sono postare i propri interventi.Un template di comune diffusio-ne nelle piattaforme social per-mette di caricare testi, immaginie video, che gli altri utenti po-tranno commentare. Il post è modificabile e rimuo-vibile dall’autore che può sce-gliere, per questa come per tut-te le attività se mantenerlo pri-vato o accessibile ai membridella community, ai soli amici oal pubblico.

CALENDARIOEVENTI

Questa funzione permette di co-

volessero conoscere ed interagi-re con il mondo della medicina ve-terinaria.

PROFILO

Si diventa membri di Fnovi Com-munity con la semplice registra-zione, ovviamente gratuita, delproprio profilo, dal quale si pos-sono gestire le attività: postarenel blog, caricare file e immagini,creare pagine, organizzare i se-gnalibri e i wirepost, ricevere espedire messaggi, aggiungere“amici” al proprio profilo.

ATTIVITÀ

All’interno di Fnovi Communitysi possono gestire molte attività:blog, pagine, calendari, amici-zie, gruppi. È possibile conosce-re con un colpo d’occhio lo sta-to generale delle attività in corso(es. visualizzare i contributi piùrecenti), oppure restringere ilcampo all’andamento delle pro-

municazione professionale maipensata”, dichiara Penocchio. Ilmessaggio da trasmettere? “Nonè quello della disponibilità di nuo-ve tecnologie - chiarisce - e non èneppure quello di un nuovo im-ponente progetto Fnovi di comu-nicazione, ma la volontà di man-tenere gli impegni dettati da un’eti-ca globale, la necessità concretadi mettere la Federazione e lenostre istituzioni al servizio dellagente. E di tutta la veterinaria”.Sarà questo un mondo dove ognipersona, gruppo, contesto grandeo piccolo troverà spazi riservati epubblici.

GLOBAL E SOCIAL

In quella casa troveranno spazi,prima che i medici veterinari ditutto il mondo, i gruppi “politici”della Federazione (Comitato cen-trale, Consiglio nazionale, Ordiniprovinciali o regionali), i gruppitecnici di lavoro (farmaco, api-coltura, cunicoltura, bioetica, ecc.)o quelli “organizzativi” (veterina-rio aziendale). Ma una rete co-munitaria è per sua natura liberae democratica. Fnovi Communityfunziona esattamente in questomodo e, come in tutte le reti re-lazionali, permette a ciascuno deimembri di autogestire le proprieattività, entrare nei gruppi prefe-riti o crearne di nuovi, stringere“amicizia”, postare sul blog, crea-re una pagina e scegliere il gradodi visibilità delle proprie attività,fino a renderle pubbliche per tut-to il pubblico del web e non soloper la community. La Comunitàsarà aperta anche ai cittadini che

• LA FEDERAZIONE

Entra nella Fnovi Community:http://community.fnovi.it

FNOVI COMMUNITY È STATA PRESENTATA IN ANTEPRIMA ALLA PLATEA DEI PRESIDENTI

DEGLI ORDINI IL 3 GIUGNO, A MATERA, DURANTE I LAVORI DEL CONSIGLIO NAZIONALE.

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WWW.STRUTTUREVETERINARIE.IT

Day hospital: degenza a tempo determinato

Nuove funzioni e nuove voci per ottimizzare l’inserimento del-le strutture e l’indicazione dei servizi offerti. Nel data base

struttureveterinarie.it, ora aperto al pubblico, è stata inserita lavoce “day hospital” per informare l’utente della possibilità di“degenza” per un periodo di tempo determinato, entro il con-sueto orario di apertura della struttura. Qualora dovessero es-sere necessari tempi di ricovero superiori, le uniche struttureautorizzate a tale tipo di degenza sono le “cliniche” e gli “ospe-dali” che, oltre ai requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativirichiesti dall’Accordo Stato-Regioni, devono garantire la presenzadi un medico veterinario 24 ore su 24. Raccogliendo, infine, una istanza emersa in occasione dei lavoridel Consiglio Nazionale di Matera (31 maggio-3 giugno) saràpossibile variare, dopo il primo accesso, la propria password.Da luglio, il servizio è scaricabile gratuitamente su tutti itelefoni cellulari IPhone e Android. Per accedere al servizioè necessario consentire all’applicazione di acquisire la posi-zione GPS del dispositivo. La nuova App consente di geoloca-lizzare strutture veterinari in condizioni di “emergenza”. Sitratta di una ricerca per la quale viene unicamente richiesto al-l’utente di selezionare la specie animale. Il sistema in automa-tico provvede ad interrogare la banca delle strutture veterina-rie aggiornata a quell’istante, calcolando e di seguito propo-nendo all’utente la struttura che presenta le seguenti caratte-ristiche: risulti la più vicina all’utente, sia aperta, tratti la specieanimale selezionata.Scorrendo il tasto successivo vengono pro-poste le strutture via via più distanti. Cliccando sull’icona afondo pagina verrà indicato il percorso più breve per rag-giungere la struttura. Il proprietario di un animale in difficoltàse del caso potrà, cliccando sull’icona azzurra/mail, mandareuna mail alla struttura veterinaria e geolocalizzare la propriaposizione.14 30giorni

Giugno 2012

ontologico essendo la Fnovi Com-munity un ambiente ad elevatocontenuto professionale oltreche socializzante. Gli Ammini-stratori agiscono essi stessi se-condo i termini e le condizionid’uso, ma sono anche investiti difunzioni di controllo e possonodisporre misure di intervento incaso di violazioni, anche ricor-rendo all’estrema ratio del-l’espulsione (ban). ●

TERMINI E CONDIZIONI

La partecipazione è subordinataall’accettazione e al rispetto di al-cune regole di comportamento,principalmente riconducibili allecomuni prassi di netiquette, ov-vero di buona educazione online. I medici veterinari sono anchesoggetti alle norme del Codice de-

noscere gli eventi programmatidalla Community, dai gruppi, daisingoli membri e dagli amici.

GRUPPI

È il cuore della community, lo spa-zio dove aggregare le discussioniintorno ad un nucleo tematico(es. apicoltura, farmaco, ecc.) o at-torno a ruoli e funzioni (es. ilgruppo del Comitato Centrale). Aigruppi proposti e già attivi, cia-scun membro potrà aggiungernedi nuovi, creati insieme ad altriutenti o per iniziativa individuale.Si potrà anche essere invitati o in-vitare a partecipare ai gruppi, en-trare in quelli “aperti” o chiederel’ammissione a quelli “chiusi”.Ogni utente ha sempre a disposi-zione un comodo riepilogo dellapropria partecipazione ai gruppi epuò modificare la propria posi-zione in ogni momento.

AMMINISTRATORIE ASSISTENZA

Ciascun gruppo ha a disposizio-ne molti strumenti di lavoro: im-magini, file, blog, discussioni,pagine ecc. La molteplicità dei la-vori richiede un amministratoreper ciascun gruppo. Anche gliamministratori hanno un lorogruppo all’interno del quale po-tranno confrontarsi sulle attivitàd’intervento, sia quelle di gestio-ne dei lavori, fungendo ancheda stimolo delle discussioni, siaquelle di richiamo al rispetto del-le regole della Community. Gliamministratori non hanno com-piti di assistenza tecnica, perquesto Fnovi Community ha unhelp desk dedicato, al quale in-viare le richieste di aiuto.

LA FEDERAZIONE •

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• LA FEDERAZIONE

di Mariachiara Armani e E. Francione

Dicono che i giovanisono poco determi-

nati, più inclini a lamen-tarsi che a rimboccarsi lemaniche. Non siamo d’accordo.Dobbiamo confrontarci con una re-altà professionale difficile, che po-trebbe persino aggravarsi nel casosi verificasse la liberalizzazionedell’accesso alle Facoltà di cui sisente parlare. La situazione è com-plicata anche dalle difficoltà che in-contriamo nel rapportarci con iprofessionisti esperti, verso cuiriponiamo la speranza di ricevereoltre che una formazione pratica,anche consigli e supporto. Eccol’origine di quelle “richieste d’aiu-to” che molti interpretano come la-mento sterile piuttosto che comela ricerca di confronto con pro-fessionisti di lunga esperienza. Proprio sulla ricerca di “quel qual-cosa che manca” si è basata laproposta con cui abbiamo parteci-pato al concorso di idee banditodalla Fnovi (cfr. 30giorni, feb-mag2012). Per il nostro progetto ab-biamo condotto una indagine sullapartecipazione giovanile alla poli-

tica ordinistica, coinvolgendo 123giovani colleghi d’età inferiore ai35 anni e 25 Presidenti di Ordine. Irisultati hanno confermato l’inte-resse dei nostri giovani colleghi arapportarsi direttamente conun’organizzazione giovane e dina-mica legittimata e inserita nell’Or-dine; da parte loro i Presidenti sisono mostrati molto disponibilinell’accogliere le iniziative dei gio-vani.Abbiamo quindi proposto la crea-zione, in seno ad ogni Ordine, di un“Consiglio provinciale di giovanimedici veterinari” che, tra i varicompiti, abbia anzitutto quello dicercare il coinvolgimento dei gio-vani colleghi e di allacciare rap-

porti con le realtà produttive e leeccellenze territoriali. Affiancan-dosi ad un rappresentante dellaFederazione, questo organismopotrebbe rappresentare un ele-mento di congiunzione anche conle Facoltà di medicina veterinaria,per perseguire obiettivi di equili-brio tra formazione e occupazione. L’idea è tutto sommato “semplice”,ma spesso le idee vincenti si sonodimostrate tanto basilari quantoindispensabili. La conferma ci è ve-nuta dai Presidenti degli Ordiniriuniti a Matera per il Consiglio na-zionale, che hanno condivisocome la spinta al coinvolgimentodei giovani alla politica ordinisticapossa venire proprio da una moti-vazione giovanile, e non debba es-sere solo estemporanea, grazie allalodevole iniziativa di un presidenteparticolarmente attento. Dopo lanostra partecipazione al ConsiglioNazionale di Matera nutriamogrande speranza sia nella rivaluta-zione della professione sia nelruolo dei giovani veterinari. I gio-vani rappresentano il futuro, ilsenso di appartenenza e la soprav-vivenza stessa della professione.La nostra speranza è di aumentarequesti valori con il forte supportodella Fnovi che li rappresenta pie-namente. ●

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CONCORSO FNOVI - I VINCITORI

Un giovane inogni OrdineLa proposta vincente del concorso di idee: unafigura legittimata dall’Ordine a far incontrare legenerazioni e ad interagire con il gruppo“Giovani medici veterinari per la Fnovi”.

DA SIN. M. ARMANI (TRENTO) E E.

FRANCIONE (VERONA) VINCITORI DEL

CONCORSO DI IDEE DELLA FNOVI CON IL

PROGETTO “UN GIOVANE IN OGNI ORDINE”.

A PREMIARLI IL COLLEGA RINO CERINO

(SALERNO).

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LA PREVIDENZA

Delegato di Novara, e Vittorio

Amico, Delegato di Caltanissetta,che hanno seguito da vicino il la-voro del seggio elettorale e “cer-tificato” la regolarità di tutte le ope-razioni.

LA VOTAZIONE

A disposizione dei Delegati tre ti-pologie di schede elettorali, di-stinte ciascuna per carica. Ed inosservanza alle disposizioni sta-tutarie che attribuiscono a cia-scun Delegato un numero di votirapportato al numero degli iscrit-ti della Provincia rappresentata,i voti che i Delegati presenti han-no potuto esprimere per ogni ca-rica sono stati 161. Per l’elezionedel Presidente e del Vice Presi-dente il Delegato doveva indica-re la preferenza per il candidato,mentre per il Consiglio di Am-ministrazione ed il Collegio sin-dacale all’elettore è stato chiestodi votare la lista oltre che la per-sona. Il sistema delle liste con-

bito dopo l’insediamento del seg-gio. La normativa dell’Enpav pre-vede che le candidature alle cari-che di componente del Consigliodi Amministrazione debbano es-sere inserite in liste sottoscritte daalmeno venti Delegati. Per la vali-dità delle elezioni è necessarioche siano presentate almeno dueliste valide, e per la prima volta, an-che il Collegio Sindacale è statoeletto secondo la modalità dellecosiddette “liste contrapposte”. Ecosì per il Cda sono state presen-tate due liste, una con otto candi-dature e l’altra con sei, nel rispet-to delle formalità dettate dalloStatuto secondo le quali i candidatial Consiglio di Amministrazionedebbono essere non meno di seiper lista. Anche le liste presenta-te per il Collegio Sindacale sonostate due, una con sei e l’altra concinque candidati. Lo Statuto pre-vede che i candidati al Collegiopossano essere non meno di quat-tro e non più di sei. Altra novità, lapresenza dei rappresentanti di li-sta individuati in Giorgio Neri,

a cura della Direzione Studi

L’Assemblea dei Dele-gati Provinciali En-

pav ha eletto i nuovi Am-ministratori, che rimar-ranno in carica per il quin-quennio 2012/2017. Quelle del 17giugno sono state le prime elezio-ni dopo l’entrata in vigore delnuovo Statuto, modificato in ma-niera significativa proprio nellaparte che riguarda la composi-zione degli Organi e lo svolgi-mento delle operazioni di voto.Invero i Delegati presenti sono sta-ti impegnati per due giorni, il sa-bato 16 dedicato all’insediamentodel seggio elettorale, alla presen-tazione delle candidature ed al-l’approvazione del bilancio di eser-cizio 2011 e la domenica 17 in cuisi sono svolte le votazioni con re-lativo scrutinio e proclamazionedei vincitori. Una “maratona” cheha visto la partecipazione dellaquasi totalità dei Delegati: solo duegli assenti in entrambe le giorna-te, oltre ad un Delegato che ha pre-so parte solo alle votazioni del gior-no 17. Come stabilito dallo Statu-to, il seggio elettorale era compo-sto dal Presidente Enpav uscentee dal Direttore Generale, Gio-

vanna Lamarca, e da due scru-tatori prescelti dall’Assemblea trai Delegati non candidati, Oreste

Zecca della Provincia di Sondrioe Massimo Stramazzo della Pro-vincia di Torino.

LISTE E CANDIDATURE

Ed è proprio al seggio elettoraleche sono state presentate le can-didature, entro l’orario indicato dalPresidente Gianni Mancuso su-

LE ELEZIONI DEGLI ORGANI ENPAV

Eletti gliamministratoridei prossimicinque anniGianni Mancuso confermato alla presidenzadell’Ente. Rieletto anche il vice Tullio Scotti.Continuità e rinnovamento nel Cda. Nuovi nominel Collegio sindacale. Abolita la prorogatio.

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• LA PREVIDENZA

IL MANDATO 2012-2017

Consiglio di Amministrazione

Gianni Mancuso, Presidente - Tullio Scotti, Vicepresidente

Ezio Abrami, Carla Mazzanti e Davide Zanon, rispettivamente Delegati di Brescia, Ancona e Tre-viso (nuovi eletti); Oscar Gandola, Francesco Sardu e Alberto Schianchi, Delegati di Como-Lecco, Oristano e Parma (confermati) (foto) - Componente di diritto:Gaetano Penocchio.

Collegio Sindacale

Sindaci eletti: Marco Della Torre, Fernando Fioramonti e Pietro Valentini Marano, Delegatidelle Province di Pescara, Frosinone e Terni (foto); Sindaci supplenti eletti: Gianfranco Gili, MarcoBetti, Delegati di Genova e Siena, e Mario Bruno Delegato di Trapani. Presidente: un rappre-sentante designato dal Ministero del Lavoro; per il Ministero dell’Economia: Vinca Maria Sant’Elia(confermato).

to con 118 preferenze. Nel nuovoConsiglio di Amministrazione lacontinuità è assicurata da Oscar

Gandola, Francesco Sardu eAlberto Schianchi, oltre che daGaetano Penocchio, anch’eglirecentemente riconfermato allaPresidenza della Fnovi e membrodi diritto del Cda Enpav. Tre le newentry: Ezio Abrami, Carla Maz-

sempre secondo la logica delle pre-ferenze espresse per i candidati.

I RISULTATI

Gianni Mancuso è stato riconfer-mato con 122 voti alla carica diPresidente affiancato, alla Vice-presidenza, da Tullio Scotti elet-

trapposte, infatti, prevede chedalla lista che ha riportato ilmaggior numero di preferenzevengano presi i quattro candida-ti, per il Cda, e i due candidati, peril Collegio sindacale, che hannoricevuto più voti. Mentre la lista classificatasi al se-condo posto esprime i restantidue Consiglieri ed un Sindaco,

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18 30giorniGiugno 2012

LA PREVIDENZA •

biamo già fatto qualcosa nel pre-cedente mandato, per il futuropotremo valutare di incrementareancora lo stanziamento in bilancioe implementare le causali per laconcessione”. Inoltre, poiché l’En-pav non è solo un ente pensioni-stico, il nuovo CdA dovrà studia-re altre soluzioni per potenziarel’offerta dei servizi di assistenza edampliare così quella rete di pro-tezione e solidarietà intra cate-goriale, “che è già esistente nel no-stro Ente - puntualizza il Presi-dente - ma che deve essere anco-ra di più ritagliata sulle peculiariesigenze della nostra collettività,in particolare dei giovani e dei col-leghi che si trovano a vivere mo-menti di particolare disagio eco-nomico o sociale”.“Con i giovani è indispensabile svi-luppare un dialogo avvicinandolisin dall’Università, così come èstato fatto attraverso gli incontriorganizzati, in collaborazione conFnovi, con gli studenti dell’ultimoanno delle facoltà di MedicinaVeterinaria. Si potrebbe anchepensare di istituire una o più bor-se di studio a favore di laureandiche formulino un progetto su untema attinente alla coscienza e allaconoscenza previdenziale e chequindi dimostrino una particolaresensibilità verso la programma-zione del futuro previdenziale”.“Mi auguro - conclude Mancuso -che il Consiglio possa lavorare inarmonia sinergica e in piena col-laborazione anche con il CollegioSindacale, per il fine comune delbene dell’Ente, così come è avve-nuto nel quinquennio passato. Ciaspetta un duro lavoro, soprat-tutto relativamente al disegno diriforma richiesto dai Ministeri, inun panorama economico-socialemorso dalla crisi e occorrerà l’ap-porto di tutti”. ●

Bruno e Marco Betti.

I nuovi Organi sono entrati im-mediatamente in carica. Abolito in-fatti dal nuovo Statuto il decretoministeriale di nomina che porta-va ad una indeterminata “proro-gatio” di poteri degli amministra-tori uscenti, in attesa che il Mini-stero suggellasse con un decretoi risultati delle elezioni. Ma il pas-saggio di consegne è avvenuto al-l’insegna della continuità: “Voglio,innanzitutto cogliere l’occasione diringraziare la squadra uscente - hadichiarato il Presidente Mancuso- che ha avuto il coraggio di cam-biare il volto della previdenza di ca-tegoria con la riforma in vigore dagennaio 2010, garantendo la sta-bilità dell’Ente e la sostenibilità del-le prestazioni anche ai neoiscritti.”

L’AGENDA

Il nuovo Cda deve subito affron-tare una ulteriore riforma, neces-saria per soddisfare la richiesta mi-nisteriale di un saldo previdenzialepositivo per 50 anni, pena l’impo-sizione del metodo contributivo.“Ma vi sono molte altre questionida affrontare e iniziative da intra-prendere”, spiega Mancuso. “Oltrea continuare a impegnarmi sulle te-matiche già considerate nel pre-cedente mandato, fra tutte la co-municazione con gli iscritti sulterritorio - ha precisato - ritengo in-dispensabile studiare la possibili-tà di offrire alle nostre colleghe,sempre più numerose, ulterioriforme di tutela e sostegno in casodi maternità. Inoltre, in un mo-mento così delicato per la collet-tività generale e di crisi della no-stra professione, abbiamo potutoriscontrare il crescente interessedei colleghi per i prestiti conces-si dall’Ente. Su questo fronte, ab-

zanti e Davide Zanon che pe-raltro già vantano esperienza inEnpav come Delegati delle Pro-vincie di Brescia, Ancona e Trevi-so. La lista che ha riportato più pre-ferenze è stata la lista n. 1 con 116voti. Di questa facevano parte iConsiglieri Alberto Schianchi cheha ricevuto 82 preferenze, CarlaMazzanti che ne ha avute 79 a parimerito con Ezio Abrami e DavideZanon al quale sono andati 65voti. La lista n. 2 con 43 voti haespresso i nomi di Oscar Gandolae Francesco Sardu che hanno ri-cevuto entrambi 34 preferenze.In tutto sono nove i componentidel Consiglio di Amministrazione,tutti veterinari. Le recenti modifi-che introdotte allo Statuto del-l’Enpav hanno infatti abolito la pre-senza dei due esponenti ministe-riali in CdA, mentre nel CollegioSindacale i membri sono passati daquattro a cinque, con l’aggiunta diun terzo rappresentante della pro-fessione ai due ministeriali. Il Collegio Sindacale è stato com-pletamente rinnovato per quantoriguarda la rappresentanza deiveterinari che è stata affidata aMarco Della Torre, Fernando

Fioramonti e Pietro Valentini

Marano, che peraltro sono ancheDelegati delle Provincie di Pe-scara, Frosinone e Terni. Il Pre-sidente dell’Organo di controllosarà un rappresentante del Mini-stero del Lavoro, mentre il Mini-stero dell’Economia ha riconfer-mato anche per il prossimo quin-quennio Vinca Maria Sant’Elia.Le due liste con 110 e 51 voti han-no espresso la prima i nomi diMarco Della Torre e FernandoFioramonti con 52 e 56 preferen-ze e la seconda quello di Pietro Va-lentini Marano che ha ricevuto 22voti. Sindaci supplenti sono statieletti Gianfranco Gili, Mario

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1930giorniGiugno 2012

• LA PREVIDENZA

diritto privato. La comunicazione ministeriale dimaggio ammette “l’opportunità

di procedere anche alla redazio-

ne del Bilancio Tecnico sviluppato

su parametri specifici, in ag-

giunta a quello redatto su para-

metri standard”, ma ciò non toglieche le Casse siano nuovamente ac-comunate alla Pubblica Ammini-strazione e alle sue logiche.“Ribadisco ancora una volta - hacommentato il Presidente EnpavGianni Mancuso - quanto misconcerta che i Ministeri vigilan-ti possano pensare di prevederecon approssimazione attendibilele variabili macroeconomiche del

nistero ha reso note le sue ri-chieste, mette naturalmente indifficoltà gli Enti dei professioni-sti che si trovano ora a dover ap-prontare in soli due mesi riformedei propri sistemi pensionisticiche possano soddisfare le prete-se ministeriali, pena il passaggioal sistema contributivo.La Conferenza di servizi tra il Mi-nistero del Lavoro e quello del-l’Economia ha, in realtà, indivi-duato i criteri sulla base delleipotesi adottate a livello naziona-le per l’intero sistema pensioni-stico pubblico, senza tener contodelle peculiarità derivanti dal-l’essere Enti di natura giuridica di

di Sabrina Vivian

Dopo la nota ministe-riale del 22 maggio,

in cui si anticipavano al-cuni vincoli da rispettareper la redazione dei bilancitecnici, il Ministero del Lavoro edelle Politiche Sociali ha specifi-cato, con una ulteriore circolare,i criteri macroeconomici per la re-dazione dei bilanci tecnici. LeCasse privatizzate dovranno cosìdimostrare, come da richiesta dilegge, un saldo previdenziale po-sitivo prospettico a 50 anni.La tempistica con la quale il Mi-

BILANCI TECNICI E SOSTENIBILITÀ

Cinquant’anni in due mesiAppena nominato dai Delegati, il Consiglio di amministrazione dell’Enpavsi misura con la scadenza del 30 settembre. Una corsa contro il tempo,aggravata dal ritardo con cui arrivano le modalità di redazione dei bilancitecnici. E da logiche previdenziali che non ci appartengono.

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paese in un orizzonte di tempocosì lungo. La crisi ci ha purtrop-po dimostrato che le condizionisocio economiche possono esse-re stravolte in breve tempo. Hapoco senso, quindi, da un lato sti-mare le variabili macroeconomi-che per un lasso di tempo così lun-go e, dall’altro, pretendere che leCasse vi possano valutare il pro-prio saldo previdenziale”. “Ci met-teremo comunque subito al lavo-ro - continua Mancuso - useremole leve della nostra recente rifor-ma, in vigore da Gennaio 2010, perchiedere il sacrificio minimo, per-ché i bilanci a 50 anni comporte-ranno uno sforzo in più, senza ab-bandonare il retributivo, e senzastravolgere le basi gettate nel2010”. Secondo il Governo il si-stema retributivo è stato troppogeneroso in passato, “ma noi cisentiamo di rassicurare il MinistroElsa Fornero - aggiunge il Pre-sidente - e, pur comprendendo gliobiettivi cui tende il suo operato,riteniamo di poterli raggiungeresenza arrivare a sacrificare il me-todo retributivo. Il Ministero del

Lavoro - spiega Mancuso - con-centrandosi sull’equilibrio del si-stema previdenziale dei profes-sionisti, che rappresenta solol’1,5% della previdenza generale,sembra dimenticare i costi delsistema previdenziale pubblicoche copre il restante 98,5% e tra-lascia anche di considerare che iprofessionisti già concorrono allafiscalità generale, oltre a provve-dere direttamente alla loro pen-sione. Il Ministro parla di soste-nibilità, noi di adeguatezza - con-clude Mancuso - cioè di pensionicredibili”.

“I MINORI SACRIFICI POSSIBILI”I giornali economici e le agenzie distampa seguono con molta atten-zione i passi degli enti di previ-denza verso la scadenza del 30 set-tembre. Il sito www.enpav.it hapubblicato le interviste rilasciatedal presidente Mancuso nei giornisuccessivi alla rielezione, nellequali il Presidente ha delineato il

quadro economico di una profes-sione caratterizzata da redditi me-dio-bassi e da un mercato asfittico.“Oggi, credo che i medici veterinari- ha spiegato Mancuso all’Ad-nKronos - chiedano al proprioente di previdenza soprattutto lagaranzia di pensioni certe e con untasso di sostituzione, ovvero ilrapporto tra l’ultimo reddito da la-voro percepito e il primo assegnopensionistico, dignitoso. Questo ilfine ultimo della riforma del 2010e anche di quella che ci apprestia-mo a intraprendere - continua - chesi costruirà sulle linee della pre-cedente, nel tentativo di chiederei minori sacrifici possibili agliiscritti, pur rispondendo alle ri-chieste ministeriali”. Intervistato daItalia Oggi, il presidente ha preci-sato: “Valuteremo ritocchi all’ali-quota integrativa ora al 2%”. E siprofila un innalzamento del con-tributo soggettivo, già portato al18% con la riforma del 2010, ma“senza stravolgimenti”. “Stiamoragionando con gli attuari - ha di-chiarato - e terremo due consigli diamministrazione a luglio durante iquali capiremo fin dove spingercicon l’aumento del contributo sog-gettivo e di quello integrativo”. ●

“Raggiungeremo l’obiettivo senza sacrificare il metodo retributivo”.

Le variabili macroeconomiche individuate dai ministeri vigilantiVARIABILE 2016-2020 2021-2030 2031-2040 2041-2050 2051-2060

Tasso d’inflazione 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0

Occupazione complessiva 1,1 0,7 0,0 -0,4 0,0

Produttività 0,6 1,2 1,5 1,6 1,5

PIL reale 1,7 1,9 1,5 1,2 1,5

Tasso di interesse reale per il calcolo del debito pubblico 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0

Relativamente al tasso di rendimento applicabile alla posta patrimoniale, il ministero del Lavoro ri-manda alla comunicazione di maggio, che ne fissava il tetto a un massimo dell’1%.

CINQUE RIFERIMENTI

20 30giorniGiugno 2012

LA PREVIDENZA •

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• LA PREVIDENZA

2130giorniGiugno 2012

l’importo più elevato delle nuovepensioni calcolate con i criteridella L. 136/91. L’incremento netto del numerocomplessivo delle pensioni (6.071)è stato di 50 unità (+0,83%) ri-spetto al 2010 (6.021).Tra le altre voci di spesa relativealle prestazioni istituzionali, si evi-denzia l’incremento delle inden-

nità di maternità (+158 milaeuro), nonché dell’assistenza sa-

nitaria agli iscritti (+126 milaeuro). Le spese di gestione e di strutturahanno presentato un lieve incre-mento (+3%); tuttavia nel triennio2009-2011 la loro incidenza sul to-tale dei costi si è ridotta progres-sivamente dall’11%all’8%. Tra queste sisegnalano le rile-vanti economiedi spesa realiz-

zate sullecon-

s u -

lenze pro-

fessionali ,che hanno pre-sentato un decre-

dati. I co-sti totali sono sta-ti pari a 58,1 milio-ni di euro. Rispetto al2010, la spesa previden-ziale di natura istituzionale(34,7 milioni) è cresciuta com-plessivamente di 2,1 milioni(+6,4%), quasi esclusivamente acausa del maggior onere per le pen-

sioni agli iscritti (30,8 milioni).Ciò è stato determinato dalla pe-requazione Istat 2011 (+0,9%) e dal-

di Giuseppe ZezzeDirezione Amministrativa Enpav

L’Assemblea dei Dele-gati provinciali, tenu-

tasi il 16 giugno 2012presso la sede Enpav diRoma, ha approvato il bi-lancio consuntivo 2011con il voto favorevole di 95 delegatie due astenuti su 97 presenti. Leastensioni sono state motivate daidelegati in questione perché neo-eletti e riguardanti l’approvazionedi un bilancio della precedentegestione.

L’UTILE E IL PATRIMONIO

L’esercizio si è chiuso con un avan-zo di 31,6 milioni di euro portandoil patrimonio netto dell’Ente a 329milioni di euro. L’attuale consi-stenza patrimoniale copre esatta-mente 10,68 annualità delle pen-sioni in essere al 31/12/2011, aconferma della solidità comples-siva dell’impianto previdenziale.

I COSTI

Esaminiamo ora sinteticamente i

SUPERATO IL CONFRONTO CON IL BILANCIO ATTUARIALE

I risultati del Bilanciod’esercizio 2011Aumentano il numero delle pensioni e l’indennità di maternità. Contributi increscita per effetto dell’aumento degli iscritti e della riforma del 2010. Laconsistenza patrimoniale conferma la solidità dell’impianto previdenziale.

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IL GRAFICO RIPORTA L’ANDAMENTO DEL PATRIMONIO NETTO DAL

1996 AL 2011. I VALORI SONO IN MILIONI DI EURO: LA CRE-SCITA È STATA DEL 343%. IL DATO DI PARTENZA (74 MILIONI DI EURO) È RELATIVO AL

PRIMO ANNO DI GESTIONE DOPO LA PRIVATIZZAZIONE; IL DATO

FINALE (329 MILIONI DI EURO) COSTITUISCE IL PATRIMONIO

NETTO AL 31/12/2011.

IL GRAFICO RIPORTA L’ANDAMENTO DELL’UTILE DI ESERCIZIO

NELLO STESSO ARCO DI TEMPO. IL DATO DI PARTENZA (11,5 MI-LIONI DI EURO) È RELATIVO AL PRIMO ANNO DI GESTIONE DOPO

LA PRIVATIZZAZIONE; IL DATO FINALE (31,6 MILIONI DI EURO)COSTITUISCE L’UTILE DELL’ESERCIZIO 2011. SUL 2008 HA PE-SATO L’ACCANTONAMENTO PRUDENZIALE AL FONDO OSCILLA-ZIONE TITOLI (5,6 MILIONI DI EURO) IN UNA FASE DI MASSIMA

ALLERTA ECONOMICO-FINANZIARIA.

L’ANDAMENTO DAL 1996 AL 2011

mento di 132 mila euro (-35%).Le politiche di bilancio sono stateguidate dalla consueta logica pru-denziale degli amministratori edhanno determinato accantona-menti ai fondi per rischi ed oneripari a 6,5 milioni di euro. I fondi inquestione sono destinati a salva-guardare l’Ente da eventuali ri-schi futuri connaturati alla gestio-ne intesa nel suo complesso.Gli accantonamenti al fondo con-

tributi modulari (1,703 milioni) eal fondo contributi da convenzioni

(6,864 milioni), costituiscono larettifica contabile dei contributi2011 contabilizzati tra i ricavi (epari rispettivamente a 1,632 e a6,685 milioni), nonché la rivaluta-zione dei montanti versati entro il31/12/2010 (art. 21, comma 9, delRegolamento di Attuazione alloStatuto). Nell’esercizio 2011 talimontanti sono stati rivalutati al tas-so dell’1,6165% (media PIL delquinquennio 2010-2006), determi-nando un accantonamento di 71mila euro al fondo contributi mo-

dulari e di 180 mila euro al fondo

contributi da convenzioni. Il tas-

so di rivalutazione 2010 era statodell’1,7935% (media PIL del quin-quennio 2009-2005). In merito aifondi modulari, si rileva che essi,pur essendo contabilizzati tra i“fondi per rischi ed oneri” dello sta-to patrimoniale del bilancio, co-stituiscono in realtà delle vere eproprie riserve patrimoniali ag-giuntive in quanto destinati al-l’erogazione della quota di pensionemodulare Enpav. Alla data del 31dicembre 2011 essi ammontavanocomplessivamente a 26 milioni dieuro.

I RICAVI

I ricavi totali sono stati di 89,8 mi-lioni di euro; rispetto al 2010 sonocresciuti di 14,5 milioni (+19% cir-ca). L’incremento dei contributi èstato dell’8,1% (+5,7 milioni). Lacrescita dei contributi soggettivi

(+4,2 milioni; +9,5%) è riconduci-bile alla crescita degli iscritti, allaperequazione Istat 2011 (+0,9%),nonché agli effetti della riformapensionistica introdotta nel 2010.

I contributi integrativi cresconodi 335 mila euro (+2,3%). Il nume-ro degli iscritti è salito da 26.410 del2010 a 26.727 del 2011, con un in-cremento netto di 317 unità de-terminato dal saldo tra 871 nuoviiscritti e 554 tra pensionamenti ecancellati.I ricavi per interessi e proventi fi-

nanziari diversi, pari a 12,1 mi-lioni di euro hanno evidenziato unrilevante incremento (+8,9 milionidi euro) in virtù: • del dividendo di 6 milioni di

euro la cui distribuzione al sociounico Enpav è stata deliberatadalla controllata ImmobiliarePodere Fiume in sede di appro-vazione del bilancio di esercizio2011;

• del flusso cedolare provenientedai titoli di Stato italiani detenutiin portafoglio, sia quelli acqui-stati in passato, sia soprattuttoi nuovi acquistati nel 2011 a se-guito della ristrutturazione del-le obbligazioni che si è conclu-sa nei primi mesi del 2011. L’ope-razione ha ridotto il rischio diportafoglio e allo stesso tempo

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LA PREVIDENZA •

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• LA PREVIDENZA

ne ha allineato la redditività agli obiettivi di lungoperiodo dell’Ente, incrementando il profilo redditualedall’1% al 4% annuo. La cedola 2011 ascrivibile a que-sta parte di portafoglio è stata pari a circa 2 milio-ni di euro;

• di plusvalenze realizzate dalla vendita di prodotti fi-nanziari dell’attivo circolante e da operazioni diPronti Contro Termine. ●

CONFRONTO CON IL BILANCIO TECNICO ATTUARIALE

La tabella esprime il confronto tra patrimonio complessivo dell’Ente e risultanze dell’ultimo Bi-lancio Tecnico Attuariale Specifico elaborato sulla base dei dati di bilancio al 31/12/2009. È ne-cessario precisare che i dati del bilancio tecnico hanno una configurazione prettamente finanzia-ria e, quindi, trascurano le poste di natura contabile quali gli ammortamenti, le svalutazioni e gli ac-cantonamenti prudenziali, oltre che le rettifiche di valore delle attività finanziarie che rientrano nel-l’attivo circolante. Fatta tale premessa, il patrimonio netto di bilancio al 31/12/2011 risulta inferiorea quanto previsto dal bilancio tecnico. Se però si considerano i fondi modulari, i quali sebbene sianocontabilizzati tra i “fondi per rischi ed oneri” costituiscono sostanzialmente una riserva patrimo-niale aggiuntiva, si ottiene un patrimonio complessivo superiore a quanto previsto dal documentoattuariale.

Patrimonio (valori in milioni di euro)

Anno Bilancio Tecnico Patrimonio PatrimonioSpecifico Netto complessivo

elaborato al 31/12/2009 inclusi i fondi modulari

2011 consuntivo 343,068 329,041 355,073

SOSTENIBILITÀ

IL GRAFICO MOSTRA L’ANDAMENTO DEL RAPPORTO TRA PA-TRIMONIO NETTO ED ONERE PER PENSIONI CORRENTI NEL-L’ARCO DI TEMPO 1966-2011. IL DATO DI PARTENZA (4,4) ÈRELATIVO AL PRIMO ANNO DI GESTIONE DOPO LA PRIVATIZ-ZAZIONE; IL DATO FINALE (10,7) SI RIFERISCE AL

31/12/2011.

INDICE DI COPERTURA

IL GRAFICO MOSTRA IL RAPPORTO TRA ENTRATE CONTRIBU-TIVE ED ONERE PER PENSIONI AGLI ISCRITTI, NONCHÉ IL RAP-PORTO TRA ISCRITTI E PENSIONATI. IL PERIODO CONSIDERATO VA DAL 1996 AL 2011; ENTRAMBI

GLI INDICI CRESCONO E SI CONSOLIDANO PROGRESSIVA-MENTE. NEL 2011 GLI ISCRITTI SONO STATI 26.727, I PENSIONATI

6.071, DA CUI UN RAPPORTO DI 4,40 ISCRITTI PER OGNI PEN-SIONATO; LE ENTRATE CONTRIBUTIVE SONO STATE PARI A

2,48 VOLTE LA SPESA SOSTENUTA PER LE PENSIONI COR-RENTI.

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LA PREVIDENZA •

di Paola FassiDirigente Direzione Contributi

Il Modello 1/2012 per ladichiarazione dei red-

diti prodotti nell’anno2011 è costituito da un fo-glio stampato fronte-re-tro. Nella prima parte vengono ri-chieste alcune informazioni sul-l’attività svolta, con l’obiettivo di ac-quisire elementi utili per “mappare”la realtà professionale dei nostriiscritti. Sul retro del Modello 1, ol-tre ai consueti dati, viene chiesto diindicare eventuali compensi corri-sposti dal dichiarante ad altri col-leghi che hanno collaborato allamedesima prestazione professio-

nale. Viene così data attuazione al-l’art. 7 del Regolamento di Attua-zione allo Statuto Enpav, nella par-te in cui prevede che la maggiora-zione del 2% debba essere applicatauna sola volta sulla medesima pre-stazione: i liberi professionisti chesi avvalgono della collaborazione dialtri medici veterinari possonocompensare la quota del 2% erogataai collaboratori, detraendola dallaquota di volume d’affari da dichia-rare all’Enpav. In tale ipotesi deveessere compilato un ulteriore mo-dulo (“Modulo B”), obbligatorioper chi ha indicato un volume di af-fari assoggettato al 2% diverso ri-spetto al volume di affari dichiara-to ai fini Iva. Il dichiarante deve in-

fatti indicare i nominativi dei vete-rinari collaboratori ed il numerodelle fatture pagate a ciascuno diessi per la partecipazione alle me-desime prestazioni professionali. Intal modo viene fornito opportunoriscontro all’importo portato in de-duzione per la determinazione delvolume d’affari imponibile Enpav.In caso di compilazione del Modu-lo B è obbligatorio l’invio tele-

matico sia del Modello 1/2012

che del Modulo B. È questaun’esigenza avvertita da tutte leCasse, per abbattere gli errori legatialla acquisizione manuale dei datie le loro ricadute sull’efficienzadel sistema. Anche per l’Enpavl’intento è di arrivare alla sostitu-zione dell’invio cartaceo con quel-lo telematico, pertanto, da que-st’anno, la modulistica cartaceadel Modello 1 e del Modello 2 (os-sia il modello per l’eventuale ade-sione alla pensione modulare) saràinviata a inizio settembre sola-mente a coloro che non sono regi-strati ad Enpav On line (ossia cir-ca il 60% degli iscritti). Le note il-lustrative non saranno inviate a nes-sun iscritto, in quanto disponibilinella sezione “Modulistica” del sitoEnpav. Nell’area riservata, nellasezione “ristampa”, saranno di-sponibili i Modelli personalizzati.Coloro che dovranno compila-

re il Modulo B, dovranno ob-

bligatoriamente inviare per via

telematica sia il Modello 1 che

il Modulo B. In tutti gli altri casisarà ancora possibile l’invio per rac-comandata semplice a: Ente na-

zionale di previdenza ed assi-

stenza veterinari, c/o Banca Po-

polare di Sondrio - Ufficio Teso-

rerie Enti, Piazza Garibaldi, 16 -

23100 Sondrio, avendo cura diindicare, sul fronte della busta, il co-dice meccanografico Enpav ripor-tato nella parte precompilata delModello 1. ●

MODELLO 1/2012 – SCADENZA 31 OTTOBRE 2012

Prepariamocia importantinovitàIl Modello 1 servirà anche a mappare laprofessione. Modulo B obbligatorio per lamaggiorazione del 2%. Attenzione alle modalitàon line.

DA QUEST’ANNO, IL MODELLO 1 RICHIEDE INFORMAZIONI SULLE MODALITÀ DI ESERCIZIO PRO-FESSIONALE. IL MODULO B È OBBLIGATORIO PER GLI ISCRITTI CHE SI AVVALGONO DI COLLA-BORATORI VETERINARI.

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di Daria ScarcigliaAvvocato

Va innanzitutto dettoche esistono forme

diverse di responsabilità,ad esempio civile o pena-le, che l’una può non esclu-dere l’altra e che l’una può essereindipendente dall’altra. In ambito

penalistico, gli orientamenti dellagiurisprudenza hanno a lungo ali-mentato il dibattito sulla respon-sabilità del medico per i reati di le-sioni personali e violenza privata,laddove al paziente veniva prati-cato un trattamento sanitario di-verso da quello per il quale il pa-ziente stesso aveva prestato ilproprio consenso. Nel 2009, consentenza n. 2437, la Cassazione Pe-

nale a Sezioni Unite, dopo averesaminato una serie di casi giu-diziari simili, ha formulato unnuovo orientamento in base alquale l’assenza di consenso, inmancanza di esplicito rifiuto,quando l’intervento ha prodottoun beneficio per la salute del pa-ziente, non fa incorrere il medicoin responsabilità penali. La sen-tenza ha evidenziato il principiosecondo cui un giovamento allasalute del paziente, realizzato at-traverso un atto medico, non puòintegrare le caratteristiche della le-sione personale e, men che meno,della violenza privata.

MEZZI ERISULTATO

Ma in ambito civilistico la que-stione è assai differente, poichéciò che rileva è un principio gene-rale di diritto all’autodetermina-zione, in base al quale ogni sin-golo soggetto è libero di deciderein via autonoma se accettare untrattamento sanitario oppure no.Il consenso informato è pertantopresupposto della liceità stessadell’atto sanitario, ma non bastaad escludere la responsabilità delprofessionista. Per convincer-sene, basta osservare l’evoluzionedella dicotomia “obbligazioni dimezzi - obbligazioni di risultato”nella nostra giurisprudenza. Siusa tradizionalmente distingueretra le obbligazioni di mezzi e le ob-bligazioni di risultato, in relazioneal fatto che oggetto dell’obbliga-zione sia una prestazione conno-tata dalla diligenza di cui all’art.1176 c.c. oppure un risultato aprescindere da come vi si è giunti.L’oggetto dell’obbligazione dimezzi è, dunque, una prestazioneconforme al criterio della dili-

OBBLIGAZIONE DI MEZZI O DI RISULTATO?

Il consensoinformatonon è unaliberatoriaL’idea diffusa tra i professionisti sanitari, che lasottoscrizione del consenso informato sia di persé sufficiente ad escludere eventuali profili diresponsabilità, merita un approfondimento.

NEI FATTI

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genza di cui all’art. 1176 c.c. aprescindere dal raggiungimentodi un determinato risultato men-tre l’oggetto dell’obbligazione dirisultato è, per l’appunto, il con-seguimento del risultato stesso.Nel 2005, con sentenza n. 15781, laCassazione Civile affermò che ladistinzione tra obbligazioni dimezzi e di risultato è ininfluentequando il mancato consegui-mento dello scopo pratico avutodi mira dal cliente sia conse-guenza dell’errore del professio-nista. In base a tale principio, nonè sufficiente che il professionistadimostri di aver fatto del propriomeglio: dovrà provare altresì chel’errore non era diversamente evi-tabile. La novità della sentenzaconsiste quindi in un’inversionedell’onere della prova, poiché nonè più il cliente a dover dimostrarela negligenza del professionista,bensì è quest’ultimo a dover for-nire la prova liberatoria.

DIMOSTRARE UNRISULTATO

Ma la Cassazione si spinge oltre e,con sentenza n. 577/2008 stabili-sce l’irrilevanza della distinzionetra obbligazioni di mezzi e di ri-sultati, specie nelle ipotesi di pre-stazione d’opera intellettuale, te-nuto conto che un risultato è do-vuto in tutte le obbligazioni, siapure in proporzione variabile. Econ questo principio si restringeulteriormente il margine dellaprova liberatoria che incombe sulprofessionista, il quale deve di-mostrare non solo che l’errorenon era evitabile, ma che comun-que un risultato c’è stato. In am-

resta a carico del medico veteri-nario, indipendentemente dalconsenso prestato dal cliente.

E ALLORA?

A che pro, quindi, viene da chie-dersi, preoccuparsi di raccogliereil consenso informato del cliente?La domanda, per quanto ovvia,non è tuttavia pertinente, poiché sicontinua a confondere il consensoinformato con la dichiarazione li-beratoria. Quest’ultima è prassicorrente in una vasta serie di con-trattazioni tra soggetti, sia privatiche pubblici, in materia di diritti di-sponibili (basti pensare alla ormaiben nota legge sulla privacy), manon può essere invocata dal pro-fessionista, poiché è implicito -sempre e comunque - il sindacato“ex post” del suo operato, proprioper la speciale importanza dellacosiddetta prestazione intellet-tuale. Il consenso informato, per-tanto, non è null’altro che quantocontenuto nei suoi stessi termini:la prova che il cliente del medicoveterinario è stato informato circala situazione clinica ed ha prestatoil proprio consenso alle possibilisoluzioni terapeutiche.Al medico veterinario non restache operare in scienza, coscienzae professionalità. ●

bito veterinario, la difesa del pro-fessionista sembra dunque salda-mente legata alla raccolta del con-senso informato, con il quale ilcliente autorizza il medico veteri-nario ad attuare le procedure cheegli riterrà idonee e lo esonera daresponsabilità.

LA FIRMA ÈIRRILEVANTE

Eppure anche questo non basta.Lo stesso Codice Deontologicodei Medici Veterinari, all’art. 32,ultimo comma, enuncia che ilconsenso informato non com-porta esonero da responsabilitàprofessionale. Come se non ba-stasse, interviene nuovamente laCassazione Civile, con la recen-tissima sentenza 8014 del 21 mag-gio 2012, stabilendo che la sotto-scrizione del cliente è irrilevante eche sono responsabilità del pro-fessionista sia il risultato richiestodal cliente, sia i mezzi per realiz-zarlo, tramite “l’adozione di de-terminate modalità di attuazioneche esigano il rispetto delle regoleprofessionali in funzione del rag-giungimento del risultato finale”.Vale a dire che la prova liberatoria

“Il consenso informato è la prova che il cliente è stato informato”.

DEONTOLOGIA

Art. 32 - Obbligo di informazione e consenso informato nella pra-tica veterinaria - È obbligo del Medico Veterinario comunicareal cliente la necessità del compimento di determinati atti al finedi evitare sofferenze, dolore o prolungati stati di malessere del-l’animale paziente (…). Il consenso informato non comportaesonero da responsabilità professionale.Art. 33 - Acquisizione del consenso - Il Medico veterinario nondeve intraprendere attività diagnostica e/o terapeutica senzal’acquisizione del consenso esplicito e informato del cliente. Ilconsenso deve essere espresso in forma scritta nei casi in cui,per la particolarità delle prestazioni diagnostiche e/o tera-peutiche o per le possibili conseguenze delle stesse, sia op-portuna un’accettazione documentata.

NEI FATTI •

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• NEI FATTI

30giorniGiugno 2012 27

goglio del Paese. Con una qualitàche ci mette davanti a tanti nostricompetitori europei e il nostroruolo deve essere quello di con-solidare queste isole di qualità» haaffermato Balduzzi. Il segretario nazionale Sivemp,Aldo Grasselli, nel suo inter-vento, ha rimarcato come, in un

Istituti zooprofilattici. È stato unintervento a tutto campo quellodel ministro della Salute, Renato

Balduzzi, venerdì 25 maggioall’Hotel Forum di Roma nel cor-so delle celebrazioni per i 50 annidel Sindacato italiano veterinari dimedicina pubblica. «Il mondo del-la veterinaria è un legittimo or-

a cura di Sivemp

Revisione della spesasanitaria, risorse e

organizzazione delle strut-ture di prevenzione, sicu-rezza alimentare, ruolo dei ser-vizi veterinari e riordino degli

AL 50° ANNIVERSARIO SIVEMP

Il Ministro dice sì a un confronto sui dipartimenti di prevenzioneRevisione della spesa sanitaria, risorse e organizzazione della prevenzione,riordino degli Izs e diaspora dei veterinari pubblici tra i temi sollevati dalsegretario nazionale Aldo Grasselli. Sull’assetto dei dipartimenti diprevenzione impegno del Ministro a un tavolo nazionale.

ALLA GIORNATA HANNO PORTATO IL SALUTO, TRA GLI ALTRI, GAETANO PENOCCHIO, PRESIDENTE FNOVI; AMEDEO BIANCO, PRE-SIDENTE FNOMCEO; L’ONOREVOLE RODOLFO VIOLA E L’ONOREVOLE GIANNI MANCUSO, PRESIDENTE ENPAV; I DIRETTORI GENERALI

GAETANA FERRI E SILVIO BORRELLO DEL MINISTERO DELLA SALUTE; ELVIRA GENTILE DELL’ARAN; I SEGRETARI NAZIONALI DEI

MAGGIORI SINDACATI DELLA DIRIGENZA MEDICA E SANITARIA. NELLE FOTO, GRASSELLI, BALDUZZI E LA SEGRETERIA NAZIONALE DEL

SIVEMP.

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28 30giorniGiugno 2012

NEI FATTI •

verse realtà regionali, pur in pre-senza di una normativa cogentenazionale di riferimento, nel ri-spetto dell’autonomia organizza-tiva delle regioni» ha osservato. Riguardo la legge che prevede ilriordino degli istituti zooprofilat-tici, il Ministro ha assicurato che«non vuole stravolgere l’attuale si-stema, ma si pone piuttostol’obiettivo di individuare regoleche evitino dannosi ritardi e per-dita di qualità del sistema». Il convegno, muovendo dagli ap-passionati appunti della memoriastorica del past president Paolo

Bolognesi, si è sviluppato in unaserie di interessanti interventi, ri-flessioni di alto valore sociale epolitico, che hanno rappresentatola vivacità professionale e sinda-cale dei veterinari pubblici. E inpiù occasioni, ripercorrendo lestagioni di questi 50 anni, la com-mozione ha fatto capolino. Lagiornata si è conclusa con il fe-steggiamento di colleghi e colla-boratori che hanno lavorato nelSivemp nel corso degli anni. Ilprossimo importante appunta-mento sarà il Congresso Nazio-nale di ottobre in cui il sindacatotraccerà le strategie future. ●

salvo, all’interno del sistema sani-tario nazionale, lo stanziamentoper la prevenzione, l’assistenzaprimaria e le malattie rare». Il segretario Sivemp ha poi par-lato di una «diaspora del 30-40%dei veterinari pubblici nei pros-simi anni. Per rimpiazzarli - hadetto - dobbiamo formare i vete-rinari in modo diverso, anche at-traverso l’istituzione, come per imedici, di borse di studio».Un’ipotesi di difficile attuazione,almeno a sentire quanto detto dalministro Balduzzi, molto cautonel prendere impegni in propo-sito. «Siamo in presenza di unaderoga data rispetto ad una cate-goria precisa. Tutti gli altri lau-reati non hanno questo tipo diagevolazioni e percorso, esten-dere questa deroga mi sembramolto difficile, lo si potrebbe al-trimenti poi richiedere per moltecategorie».Quanto all’organizzazione dei di-partimenti di prevenzione, solle-vata dallo stesso Grasselli, Bal-duzzi ha dimostrato la disponibi-lità all’apertura di un tavolo tec-nico nazionale di confronto. «L’as-setto delle strutture di preven-zione non è omogeneo nelle di-

sistema complesso quale il Ssn, itagli lineari finiscano per essereinefficaci nei confronti delle areedi spreco ed abbiano invece un ef-fetto deprimente sull’efficienza dimolte aree virtuose. «La spesa sa-nitaria rappresenta il 70-80% delbilancio delle regioni - ha sottoli-neato Grasselli - mentre quellaper la prevenzione non supera il3,5%. Eppure la prevenzione è ilmiglior modo di controllo dellemalattie e quindi dei corrispettivie futuri costi di cura».Il ministro ha fornito chiarimentisulla delicata situazione dei rap-porti tra Governo e Regioni dopol’abbandono della ConferenzaStato Regioni da parte dei presi-denti. «Se per reperire risorse sipensasse di toccare i fondi vinco-lati per gli obiettivi di piano, io nonsono d’accordo», ha detto netto.«La revisione della spesa in am-bito sanitario - ha aggiunto - è ini-ziata già da alcuni anni e, complicianche i piani di rientro delle re-gioni in disavanzo, ha consentitodi stabilizzare la spesa nonostantefattori negativi quale il progres-sivo invecchiamento della popo-lazione. Quest’impegno oggi deveintensificarsi e riqualificarsi. Fatto

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di Felice LisantiOrdine dei Medici Veterinari di Matera

La porta della Media-teca Provinciale che

si chiude alle spalle degli

ultimi ritardatari, abbracci,sorrisi, strette di mano con pro-messe di un “arrivederci a pre-stissimo”. Così si è chiuso il Consiglio Na-zionale della Fnovi, qui a Matera,nel profondo Sud, con il sole di

Mezzogiorno che non perdona. Ci si ferma al bar, poco distante eall’ombra si ripercorrono questefrenetiche giornate. Una sfida nata nell’autunno delloscorso anno, durante un incontro,promosso dall’Ordine Provinciale

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ORDINE DEL GIORNO

COESIONE PROFESSIONALE

Un connubio anticocon i Sassi di MateraIl territorio. Occasione di conoscenza storica, di memoria professionale, diincontro con il nostro passato. A Matera la preistoria e il terzo millenniocontinuano a raccontare storie di animali, di tradizioni alimentari, di malattiesconfitte e di vite strappate alle pietre.

IL PRESIDENTE PENOCCHIO E I COLLEGHI DELL’ORDINE DI MATERA. DA SIN. FELICE LISANTI, LEONARDO DIGILIO, LAURA LATORRE,VITO TRALLI, FILIPPO VERDE E VITO NATILE. LA MEDIATECA PROVINCIALE HA OSPITATO IL CONSIGLIO NAZIONALE DAL 31 MAG-GIO AL 3 GIUGNO. I PRESIDENTI DEGLI ORDINI PROVINCIALI, ACCOMPAGNATI DAL PERSONALE AMMINISTRATIVO, HANNO SVOLTO QUAT-TRO GIORNATE DI ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO SULLE MAGGIORI QUESTIONI POSTE OGGI ALLA CATEGORIA. DU-RANTE I LAVORI, SONO INTERVENUTE LE AUTORITÀ ISTITUZIONALI DEL COMUNE E DELLA PROVINCIA DI MATERA E DELLA REGIONE

BASILICATA.

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ORDINE DEL GIORNO •

di Matera - per consegnare dei ri-conoscimenti agli iscritti più an-ziani - che il Presidente Penoc-chio, ospite illustre della giornata,ha accolto senza alcuna esita-zione. Da lì un turbinio di attività, pro-getti e contatti tali da rendererealizzabile l’iniziativa, grazie an-che ad una macchina organizza-tiva che non si è fermata un solomomento, allo scopo di rendereal meglio il soggiorno dei parte-cipanti e gli interventi dei singoliospiti. Il risultato? Evidente senza al-cuna ombra di dubbio: eccel-lente.

30giorniGiugno 201230

RICOSTRUZIONE DI UN INTERNO, COME SI

PRESENTAVA PRIMA DELLO SFOLLAMENTO

DAI “SASSI”, VOLUTO DA DE GASPERI

NEGLI ANNI CINQUANTA.

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ANTONIO LIMONE AL TALK SHOW SULLA RIFORMA DELLE PROFESSIONI CHE SI È SVOLTO A MATERA. I LAVORI HANNO AFFRONTATO

ANCHE IL TEMA DEI PROCEDIMENTI DISCIPLINARI, ALLA PRESENZA DI MARIA TERESA CAMERA (IN FOTO DI FIANCO A LIMONE) DIRI-GENTE UFFICIO III - EX DGRUPS DELLA COMMISSIONE CENTRALE ESERCENTI DELLE PROFESSIONI SANITARIE (CCEPS) DEL MI-NISTERO DELLA SALUTE. LE PROCEDURE GESTIONALI E DISCIPLINARI SONO STATE MATERIA DI AGGIORNAMENTO PER I PRESIDENTI E

PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO, DURANTE LE SESSIONI DEDICATE ALLA FORMAZIONE DEGLI ORDINI.

LUCA MARCHEGGIANO ILLUSTRA ALLA

PLATEA DEL CONSIGLIO NAZIONALE IL BI-LANCIO PREVENTIVO FNOVI DEL 2012.AL TAVOLO DI PRESIDENZA DA SINISTRA IL

SEGRETARIO FNOVI STEFANO ZANI-CHELLI, IL PRESIDENTE PENOCCHIO, LA VI-CEPRESIDENTE CARLA BERNASCONI E IL

TESORIERE ANTONIO LIMONE. IL DOCU-MENTO CONTABILE È STATO APPROVATO

ALL'UNANIMITÀ.

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• ORDINE DEL GIORNO

3130giorniGiugno 2012

quartiere lo riteneva tale. I Cara-binieri repertarono camice biancoe fonendoscopio, denunciando ilreato. L’Ordine era già pronto alpassaggio successivo: contestarel’uso di eventuali medicinali uti-lizzati dal Rocco durante i suoi “in-terventi”, i canali di approvvigio-namento, eventuali prescrittori,in sostanza tutti coloro che pote-vano aver agevolato l’esercizioabusivo della nostra professione.Ma il pubblico ministero ha archi-viato il caso.

DUE VERITÀ

Dalle indagini di Polizia Giudizia-ria si evince che Rocco ha eseguitouna sola visita domiciliare di uncane, relativamente alla quale hasommariamente valutato le zampe,la bocca ed auscultato il cuore,senza emissione di diagnosi e pro-gnosi, senza aver somministrato oprescritto alcuna terapia e senzaaver percepito compenso. Il pub-blico ministero ha evidenziatol’assenza di una norma stataleche definisca e disciplini l’attomedico veterinario, precisando

di Massimo MinelliPresidente dell’Ordine dei Veterinari diVercelli e Biella

Il bisettimanale “LaNuova Provincia di

Biella”, nel luglio del2011, pubblicava la noti-zia di un cinquantenne che erastato denunciato dai Carabinieriper esercizio abusivo della pro-fessione veterinaria. L’articolo pro-seguiva precisando che il perso-naggio era conosciuto nel vicina-to come “Rocco il veterinario” eche prestava la sua “opera” a do-micilio, con visite e “terapie rite-nute necessarie”. Gli stessi Cara-binieri, nell’eseguire una perqui-sizione presso l’abitazione del-l’uomo, reperivano un camicebianco ed un fonendoscopio.Il Consiglio Direttivo dell’Ordine,appresa la notizia dalla stampa, inassenza di qualsiasi altra segnala-zione sui fatti riportati, deliberò diprocedere, per il tramite del pro-prio consulente legale, alla que-rela dell’uomo. La strada verso lacontestazione del reato apparivaspianata: il personaggio si spac-ciava per veterinario, la gente del

ABUSO DI PROFESSIONE

Storia di un casoapparentementesemplice“Rocco il veterinario” visitava a domicilio,indossava il camice bianco e maneggiava ilfonendoscopio. Il caso appariva semplice, forsetroppo. Con sorpresa il Pubblico Ministero chiesel’archiviazione.

In una struttura storica, sede delconvegno, i professionisti di ogniOrdine d’Italia hanno discusso,ascoltato, preso appunti sulle te-matiche della professione nelnuovo millennio, con unosguardo al futuro e ai giovani, ric-chi di idee e propositi. Ma le giornate lucane non hannorappresentato solo questo!Luce accecante, vento caldo, sor-presa, spazio, orizzonti e dimen-sione umana hanno caratteriz-zato questi incontri. Matera: unacittà che non ti aspetti, che tisorprende dietro ogni angolo, ac-cogliente, che offre scalinate sug-gestive lungo i suoi vicoli, le suemillenarie chiese, i volti dei cit-tadini intenti nel passeggio seraleo presi dalla vita quotidiana.Una passeggiata nella parte an-tica della città, con i suoi riflessidi luce, il rumore dei passi sui sel-ciati per raggiungere il luogodove si viene ospitati, ognuno di-verso dall’altro; un vero e proprioalbergo diffuso nel cuore deiSassi, il luogo più suggestivo cheavessero mai pensato, dove ci siappropria di una dimensione piùumana: una cisterna per la rac-colta d’acqua, un torrione a di-fesa della città medievale, consopra un falco grillaio, un piccolorapace che lo ha eletto a suonido. Un trillo di telefonino rompe que-sti pensieri, come un soffio divento disperde le immagini im-presse nella memoria e ci riportaal presente.Non poteva esserci connubio piùforte e solidale come quello trauna città dal cuore antico - Patri-monio Mondiale dell’Umanità - eil mondo veterinario. ●

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prendere atto che non esiste unanorma statale che definisca e di-sciplini gli atti professionali cheogni giorno, noi laureati, abilitatied iscritti all’Albo compiamo allachiara luce del sole. ●

ha portato con sé emozioni diffe-renti: da un lato c’è la soddisfa-zione nell’aver prontamente com-piuto il proprio dovere istituzio-nale, dall’altro l’amarezza dell’ar-chiviazione e, soprattutto, dal

che l’uomo non ha compiuto attipropri riservati alla professionemedico veterinaria in modo con-tinuativo ed organizzato.Posso comprendere le motiva-zioni del pm, tuttavia non sono ingrado di comprendere la rilevantedifferenza tra la verità giornali-stica e la verità giudiziaria. Se il vi-cinato reputava l’uomo come“Rocco il veterinario”, ed essendo“vicinato” implicitamente sonocoinvolte più persone, com’è pos-sibile che in sede d’indagine siaemersa solamente una visita ad uncane?E le terapie “ritenute necessarie”indicate nell’articolo? Se il giorna-lista ha scritto che “è stato suffi-ciente porre alcune domande agliignari abitanti della zona per risa-lire alla presunta verità”, com’èpossibile l’accertamento di un sin-golo episodio? Come ha fatto ilRocco a guadagnarsi la reputa-zione di “veterinario” visitando unsolo cane? L’uomo avrebbe com-prato camice e fonendoscopio perutilizzarli una sola volta?

DOVERE EAMAREZZA

Non volendo dubitare della qualitàdelle indagini, ho fortemente il so-spetto che i cittadini, spesso de-scritti dalla stampa come vittimeinconsapevoli di chi esercita abu-sivamente la professione, in al-cuni casi siano coloro che agevo-lano, tacendo, il perpetuarsi delreato.Considerato che il pm attribuiscerilevanza alla “continuità” degliatti, forse sarebbero state suffi-cienti altre testimonianze per farcambiare il destino di questo pro-cedimento.Questa è stata un’esperienza che

ORDINE DEL GIORNO •

ATTO MEDICO VETERINARIO

Dai “parametri” al nomenclatore

Ha ragione il presidente Minelli a rammaricarsi della man-canza di una norma che dia investitura giuridica all’atto me-

dico veterinario. La Fnovi ha prodotto una definizione conpiena valenza deontologica, mutuando dal contesto europeo gliindirizzi connotativi del gesto professionale esclusivo e riser-vato. Ma non basta e allora al Ministro Renato Balduzzi, durantel’incontro di Alessandria (cfr. 30giorni, maggio 2012) , ho fattopresente l’esigenza della professione di rispecchiarsi in un ri-conoscimento normativo. Quali sono le nostre prestazioni? Nonabbiamo un nomenclatore per rispondere a questa domanda. Ilpercorso per arrivarci potrebbe essere quello della riforma cheha abolito le tariffe ma non i “parametri” per la liquidazione giu-diziale del compenso. Quando il libero professionista e ilcliente sono in disaccordo sul quantum e per questo ricorronoal Giudice, le liberalizzazioni ammettono il ricorso a “parame-tri fissati dal Ministero competente”. Ovviamente sentite le Fe-derazioni degli Ordini. Questo riferimento in sede di riforma, siapure a beneficio dell’autorità giudiziaria, non è forse un rico-noscimento anche delle prestazioni a cui si riferiscono i para-metri? (Gaetano Penocchio, Presidente Fnovi)

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caparbia di raggiungere gli obiet-tivi prefissati di portare la vocedella nostra professione in Eu-ropa. E non solo nelle assemblee,ma anche nei gruppi di lavorocome quello sull’apicoltura (cfr.30giorni, maggio 2012) attivatoproprio su iniziativa della Fnovi. Delle ragioni per rimanere inFve, ossia in Europa si era giàdetto su queste pagine con lun-gimiranza (cfr. 30giorni, giugno2008 e novembre 2009). Ma era-no altri tempi. In questi anni, at-traverso l’impegno costante del-la Fnovi in tutte le politiche pro-fessionali, la veterinaria italianaha visto crescere la propria ca-pacità di confrontarsi su scala eu-ropea e di rapportarsi scientifi-camente e politicamente sia nelcampo libero professionale che inquello pubblico. In questi anni quella lungimiran-za ha generato una professionepiù consapevole, più esigente,curiosa di risposte e capace dipromuovere nuove idee e pro-porre soluzioni: gli eventi umanie politici, le nuove tecniche di co-

riunioni di Uevp (practitioners),Easvo (veterinary officers) eUevh (hygienists). Quello dellaFederazione è il risultato di unprogetto che viene da lontano, co-struito nel tempo e nella volontà

a cura della delegazione Fnovi in Fve

Antibiotico resisten-za, definizione di Me-

dico Veterinario, DayOne Competences, salu-te animale, benessere animale,trasporto, etichettatura delle ma-cellazioni rituali, nonché movi-mentazione non commerciale dianimali da compagnia. Sono al-cuni dei temi affrontati con vi-sione europea dalla delegazioneFnovi che questa volta non si è li-mitata ai lavori della General As-sembly Fve, ma ha partecipatocome “osservatore” anche alle

ESSERE EUROPEI - GA DI AMSTERDAM

La Fnovi è presente in tutte le sezioni della FveLa sessione primaverile della General Assemblyha visto per la prima volta una partecipazionedella Fnovi estesa a tutte le sezioni della Fve:veterinari pratici, igienisti e veterinari ufficiali.

IL PRESIDENTE DELLA FVE CHRISTOPHE

BUHOT E L’ASSEMBLEA GENERALE RIUNITA

AD AMSTERDAM. LA DELEGAZIONE FNO-VI HA PARTECIPATO CON: GAETANO PE-NOCCHIO, STEFANIA PISANI, EVA RIGONAT,ROBERTA BENINI E MINO TOLASI.

EUROPA

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nari in un dibattito che, anchequando si muove su temi appa-rentemente minori come il pro-getto Callisto sulle malattie tra-smesse all’uomo dagli animalida compagnia, o sulla movimen-tazione non commerciale di ani-mali da compagnia, lo fa con unattenzione forte al ruolo del ve-terinario.Ma la forza della rappresentanzaè anche nel portare alla ribaltatemi nuovi. Temi come quelli del-l’apicoltura candidamente am-messi come “poco noti” dalla

municazione, le nuove genera-zioni, hanno dimostrato come lefrontiere esistano solo per chi levuole.Non è un caso che la relazione delPresidente Fnovi, in occasionedella rielezione del ComitatoCentrale, nel delineare gli obiet-tivi di una Federazione, abbiaanticipato molti punti del pro-gramma dei lavori della Fve diquesto mese ad Amsterdam.In Europa, l’Italia è diventatauna voce forte, indipendente,rappresentativa di tutti i veteri-

MOVIMENTAZIONI NON COMMERCIALI DEI PET

Dubbi sulle modifiche al Regolamento 998/2003Nel corso della GA di Amsterdam Nancy de Briyne,vice direttrice della Fve, ha presentato un documen-to sulla proposta della Commissione europea di mo-difica del Regolamento 998/2003 sulle movimentazioninon commerciali di animali da compagnia. Nel testofinale sono state recepite tutte le osservazioni inviatedalla Fnovi, che è stata ringraziata per il sostanziale con-tributo. La Commissione parte da una serie di consi-derazioni condivisibili: il Regolamento dovrà dare unadefinizione degli animali “da compagnia” e dei mo-vimenti a carattere “non commerciale”, intesi come mo-vimenti che non implicano o hanno come scopo, di-rettamente o indirettamente, un guadagno finanziario o un passaggio di proprietà. Inoltre, il rego-lamento dovrà stabilire un elenco positivo di specie animali alle quali applicare le condizioni di po-lizia sanitaria armonizzate,qualora siano tenute come animali da compagnia e siano oggetto di mo-vimenti a carattere non commerciale. Nel redigere l’elenco, occorre tenere conto della sensibilitàalla rabbia o del loro ruolo nell’epidemiologia della malattia. Fnovi e Fve sono a favore del mi-glioramento dei controlli e della possibilità da parte degli Stati membri di adottare misure sanzio-natorie che rappresentino deterrenti efficaci. Tuttavia, hanno osservato che, come spesso accade,l’approccio della Commissione sembra orientato più a facilitare la movimentazione degli animalisenza riservare la necessaria attenzione alle conseguenze sulla salute pubblica. O sugli animali. Giàdalle definizioni sono evidenti criticità significative, in particolare quelle che ampliano le possibi-lità di autocertificazioni da parte dei proprietari degli animali, rendendo meno chiaro il concettodi proprietà e facilitando traffici e altri illeciti. Altre debolezze riguardano la vaccinazione antirabbicae la possibilità di movimentare cuccioli al di sotto dei tre mesi di età. Inoltre la proposta obbliga ilmedico veterinario che effettua la vaccinazione a conservare per 10 anni i documenti invece di pre-vedere un database che contenga i dati e ne faciliti la conservazione, l’attendibilità, la tracciabili-tà e la verifica. La Fve, per facilitare i controlli ispettivi e ufficiali, propone di indicare, oltre alla datadi inoculazione, anche la data di validità della vaccinazione AR. Desta perplessità infine la manca-ta previsione di rendere obbligatoria l’anagrafe: l’identificazione senza la registrazione resta di scar-sa utilità. Nel complesso, la proposta della Commissione contiene più elementi di dubbio che mi-gliorativi e di effettiva applicabilità. Per questo motivo la Fve sta seguendo con particolare atten-zione il percorso della modifica. Ora è il momento di sollecitare i Membri del Parlamento che do-vranno votare la proposta (Roberta Benini).

EUROPA •

Fve e invece cruciali per il futu-ro dell’ecosistema. Temi propostialla Federazione da colleghi ap-passionati e dediti, temi argo-mentati come sanno argomenta-re solo i veterinari quando sonoprofessionisti e per i quali una Fe-derazione che volentieri si faconvincere dalla serietà e dallaqualità, dà battaglia fino alla co-stituzione di un gruppo di lavoromai pensato prima in seno allaFve, aprendo le porte della co-municazione con il legislatoreeuropeo. ●

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30giorniGiugno 2012 35

di Maria Giovanna TrombettaAvvocato, Fnovi

Il riferimento al decoro pro-

fessionale per la determi-

nazione del compenso del pro-fessionista può pregiudicare laconcorrenza? Il dibattuto, e dasempre discusso argomento, se laparcella debba essere o no com-misurata al decoro professionaleè finito ora davanti alla Corte diGiustizia Europea. Lo chiariràl’organo giurisdizionale europeo,chiamato ad occuparsi (C-136/12-1) del rinvio pregiudiziale pro-mosso dal Consiglio di Stato sul-la multa comminata dall’Antitrustal Consiglio Nazionale dei Geolo-gi per non essersi adeguato aldettato delle liberalizzazioni del2006, che avevano eliminato l’ob-bligatorietà dei minimi tariffari in-derogabili e obbligato i ConsigliNazionali degli Ordini a modificarei loro Codici Deontologici.Questi i fatti. Nel 2010 l’Antitrustaveva sanzionato con una multadi 14 mila euro il Consiglio Nazio-nale dei Geologi che, nel rivedere

le loro regole avevano previsto lalibertà per l’iscritto all’albo di de-terminare il compenso rispet-tando, pur sempre, il decoro pro-fessionale. L’Ordine dei Geologi, nell’ade-guarsi all’abolizione dei minimitariffari inderogabili prevista daldecreto Bersani (decreto legge n.223/2006), aveva introdotto la re-strizione del decoro nella liberacontrattazione del compenso pro-fessionale tra le parti. Un paletto

in linea con quanto stabilito nel-l’articolo n. 2233 del Codice Ci-vile, secondo cui la misura del-l’onorario deve essere adeguataall’importanza dell’opera e al de-coro della professione.L’Antitrust, ritenendo il palettodel decoro una restrizione dellaconcorrenza, aveva sanzionato ilConsiglio Nazionale dei Geologiimponendogli di porre termine al-l’illecito riscontrato. Secondol’Autorità garante della concor-

LEX VETERINARIA

IMPRESE, PROFESSIONISTI E CONCORRENZA

Compensi e decoro:la parola alla Corte di Giustizia Europea Per il mondo ordinistico la dignità professionale va tutelata. Ma secondol’Antitrust il riferimento al decoro è una restrizione della concorrenza.Eppure la nozione di decoro è nel Codice Civile. Come conciliarla con leliberalizzazioni?

“In ogni caso la misura delcompenso deve essere adeguataall’importanza dell’opera e aldecoro della professione” (2233 C.C.)

UNA PLENARIA DEI GIUDICI DELLA CORTE EUROPEA A LUSSEMBURGO.

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renza e del mercato le professionisono da considerarsi come im-prese e come tali devono sotto-stare alle regole del mercato.Il Tar Lazio ha respinto il ricorsopresentato dai vertici dei geologi,ma i giudici amministrativi hannoritenuto viziata una parte delladelibera dell’Antitrust, propriodove si afferma che il riferimento,nel Codice Deontologico, al de-coro professionale come criteriodi determinazione del compenso

rappresenta una “restrizione

della concorrenza”.Il Consiglio Nazionale dei geologiha quindi proposto appello alConsiglio di Stato, al pari dell’An-titrust che ha impugnato il capo disentenza che ha ritenuto in parteerronea la motivazione del suoprovvedimento, laddove dispo-neva che il Consiglio dell’Ordinedovesse eliminare dal Codice De-ontologico il parametro del de-coro professionale quale criterio

I CHIARIMENTI IN ARRIVO

Le questioni pregiudiziali rimesse alla Corte Europea

• se le professioni sono o non sono imprese e se devono o non devono sottostare alle regole delmercato;

• se la legislazione europea vieta e/o inibisce il riferimento alle componenti di dignità e decoro delprofessionista nella composizione del compenso professionale;

• se nella legislazione europea, il riferimento alle componenti di dignità e decoro professionalecomportino effetti restrittivi della concorrenza professionale;

• se la legislazione europea stabilisca o meno che i requisiti di dignità e decoro, quali componentidel compenso del professionista in connessione con tariffe definite espressamente come dero-gabili nei minimi possa ritenersi quale induzione a comportamenti restrittivi della concorrenza;

• se la legislazione europea vieti il riferimento alla tariffa professionale quale semplice elementotecnico-professionale di riferimento per la determinazione dei compensi;

• se la legislazione europea vieti la corrispondenza tra l’importanza delle prestazioni, i requisiti didignità e decoro così come previsto dall’art. 2233 c.c. comma 2 secondo cui “in ogni caso la mi-sura del compenso deve essere adeguata all’importanza dell’opera ed al decoro della professione”;

• se il riferimento all’art. 2233, comma 2, c.c. possa ritenersi legittimo e non induzione di effetti re-strittivi della concorrenza.

di determinazione del compensodel professionista.I Giudici di Palazzo Spada, conl’ordinanza n. 1244 del 5 marzo2012, hanno rimesso la questionealla Corte di Giustizia europeache dovrà chiarire la distinzionetra impresa (e concorrenza) pro-fessionale e impresa (e concor-renza) commerciale, e stabilirese possa ritenersi finalizzato acomportamenti restrittivi dellaconcorrenza il riferimento al de-coro e alla dignità del professio-nista nella determinazione delcompenso professionale.Dopo l’eliminazione dei minimitariffari nel 2006 da parte del Go-verno Prodi e la totale elimina-zione dei riferimenti alle tariffenel 2012 da parte del GovernoMonti, i professionisti potrebberonon avere più neanche il riferi-mento al decoro professionaleprevisto dall’articolo 2233 del Co-dice Civile?La decisione definitiva è affidataai giudici europei: e noi siamo inattesa. ●

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di Barbara de MoriUniversità di Padova, Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione

Nel 1997 David Fraser,Daniel M. Weary, del-

l’Università della British

Columbia in Canada, e altri au-torevoli scienziati dediti alla ri-cerca sul benessere animale han-no scritto che “la ricerca scienti-fica sul ‘benessere animale’ traeorigine prima di tutto dall’inte-resse etico attorno alla qualitàdella vita degli animali e l’opinio-

ne pubblica guarda alla ricercascientifica sul benessere animalecome ad un riferimento per que-sto interesse”.Al culmine di un percorso inau-gurato nel 1965 dal RapportoBrambell, le parole di Fraser,Weary e degli scienziati che hannolavorato con loro riassumevano ilsenso della ricerca sul benessereanimale che si era sviluppata nelcorso di più di trent’anni: non vipuò essere ricerca scientifica sulbenessere animale senza un con-fronto con i valori che la ispiranoe con i giudizi che ne orientano gliapprofondimenti. Dopo altri dieci anni circa, il Wel-

fare Quality Project, in qualchemodo, è giunto a completare quelpercorso, quando la consapevo-lezza che scienza ed etica devono‘camminare insieme’ è entrata di-rettamente al cuore delle dinami-che che danno vita all’alleva-mento industriale. Così proseguono le considera-zioni di Fraser e degli altri ricer-catori: “La concezione del be-nessere animale impiegata dagliscienziati, pertanto, deve ri-specchiare da vicino questo in-teresse etico se si vuole che gliorientamenti della ricerca e l’ap-plicazione delle scoperte se nefacciano portavoce con suc-cesso”. E la concezione del benessereanimale, di chi lo tutela e lo pro-muove cosa deve rispecchiare?Può prescindere ‘dall’interesseetico attorno alla qualità della vitadegli animali’?Come insegna il Welfare Quality

Project, oggi sempre più, anchetra gli addetti ai lavori e non solotra l’opinione pubblica, si guardaalla qualità della vita animale:qualità dei consumi e qualità divita in allevamento vengono pro-

PERCORSO DI BIOETICA

Modificare gli animali o le lorocondizioni di vita?Confinamento, selezioni, interventi. Riflessioni sulcaso di bioetica numero 5, dedicato agli animalida reddito e agli incroci selettivi. Un’ipotesi diapproccio

FORMAZIONE

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FORMAZIONE •

poste come un binomio insolu-bile. All’insegna di questo binomio per-tanto, anche quando venganocontemplati interventi di sele-zione genetica, dovranno portaredavvero al ‘miglioramento’ gene-tico e in nessun caso al ‘maltrat-tamento’ genetico. Il termine mi-glioramento andrà così inteso inrelazione alle condizioni com-plessive di vita e non in relazionealla performance produttiva e ri-produttiva degli animali e andràsviluppato nella direzione di ciòche gli animali stessi chiedonoper la loro vita, dall’assenza disofferenza al gradimento emozio-nale.Per realizzare un obiettivo diqualità, oltre all’impegno nella ri-cerca, si è insistito nell’affer-mare un ‘criterio di eticità’ nellemodalità di allevamento e nel-l’operato di chi si occupa gior-nalmente della vita degli animaliallevati. Il training, al fine di raggiungereun tale criterio di eticità, spetta inprimo luogo ai medici veterinari acui è affidata la responsabilità direalizzare e vigilare sulla qualità divita degli animali e sull’eticitàdelle modalità con cui vengono al-levati. In scienza e coscienza, la profes-sione veterinaria è al centro diquesto percorso di miglioramentodel ben-essere degli animali dareddito. Il suo impegno può fare la diffe-renza: nella consapevolezza che ilbenessere animale è ben di piùche l’assenza di malessere e chedipende da ciò che la società in-tera vuole per gli animali che con-suma, l’impegno principale è nel-l’educazione e nella formazioneall’insegna di un vero criterio dieticità. ●

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LA COMMISSIONE BRAMBELL

Cosa significa benessere animale

L’espressione ‘benessere ani-male’ si è venuta delineando

tipicamente sotto la spinta dipressioni esterne all’ambitoscientifico. Nel momento in cuil’opinione pubblica, a vari livelli,ha iniziato ad essere interessataalle condizioni di vita degli ani-mali coinvolti nei vari impieghi, laricerca scientifica si è trovata difronte alla necessità di rispon-dere a quesiti pratici relativi a quelle condizioni di vita, deli-neando così, caso per caso, problemi di benessere animale darisolvere. La ricerca scientifica che si è occupata di questi pro-blemi si è così progressivamente configurata come una scienzaapplicata. Questo processo è avvenuto, ad esempio, a metà de-gli anni Sessanta del Novecento, sotto la spinta del saggio diRuth Harrison, Animal Machine, dedicato alle condizioni di vitadegli animali nelle nuove realtà di allevamento intensivo. Se-condo una vicenda ben nota, a fronte delle reazioni dell’opi-nione pubblica britannica per questo saggio, il governo inglesesi è trovato costretto ad istituire una apposita commissione d’in-dagine che è passata alla storia come Commissione Brambell,dal nome di chi la presiedeva, un medico veterinario. Nel 1965questa Commissione pubblicava un Report, il Rapporto Bram-bell, che è divenuto un punto di riferimento per tutta la ricercaapplicata e la normativa successiva sul tema del benessere ani-male. Il Rapporto Brambell per la prima volta offriva una defi-nizione ‘scientifica’ di benessere animale e stabiliva alcuni pa-rametri di riferimento, pur riconoscendo la complessità dellaquestione esaminata. Il benessere animale però è più che una scienza applicata: èprima di tutto “un concetto valutativo che organizza un insiemedi informazioni empiricamente rilevanti nel contesto di unacornice valutativa”. È cioè un concetto etico (come sottolineatoanche dall’etimologia del termine ben(e)-essere), che incor-pora un numero rilevante di assunzioni, principi e valori di na-tura squisitamente etica che la società esprime attorno agli ani-mali e al loro status. Per comprendere il significato e le implicazioni del concetto dibenessere animale dobbiamo quindi adottare una prospettivaarticolata e multidisciplinare. Dobbiamo analizzare le diversecomponenti che, nel tempo, hanno contribuito a rendere la ri-cerca in merito una scienza applicata, determinata dalla ne-cessità di risolvere i problemi pratici che il trattamento deglianimali pone a chi se ne occupa e a chi ne è interessato.

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• FORMAZIONE

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FARM ANIMAL WELFARE COUNCIL

Una vita degna di essere vissuta

Il benessere animale, come scrivono sempre David Fraser e Daniel M. Weary, incorpora nu-merose variabili che possono essere indagate in maniera scientifica e oggettiva. Le nostre de-

cisioni, tuttavia, circa quali variabili indagare e come interpretarle in termini di benessere animalecomportano dei giudizi, che dipendono dai nostri valori, su ciò che riteniamo sia importante perla qualità di vita degli animali. La domanda allora diviene: cosa riteniamo sia importante per la qualità di vita degli animali? A ben vedere, dal Rapporto Brambell ad oggi, attraverso le varie ‘definizioni’ di benessere animaleproposte, si è tentato di rispondere più alle esigenze della produzione che direttamente alle esi-genze degli animali. Se già il Rapporto Brambell aveva stabilito i parametri che sono poi divenuti noti come le ‘cinquelibertà’, dobbiamo attendere a lungo per passare da una definizione di benessere come ‘assenzadi malessere’ a definizioni più consapevoli degli elementi in gioco. Attraverso un percorso non semplice e lineare, tra contraddizioni e incertezze, si è così arrivati alladefinizione di benessere formulata dal Farm Animal Welfare Council come ‘vita degna di essere vis-suta’. In questa definizione, al di là della necessità di comprendere nella pratica cosa significhi una vita‘degna’ di essere vissuta, merita sottolineare come sia stato incorporato un termine squisitamenteetico - degna - nella definizione di benessere animale: un auspicio che il connubio tra scienza edetica, tante volte negato e ostacolato, possa divenire una realtà acquisita. Attraverso questo connubio, la definizione del Farm Animal Welfare Council solleva direttamentela questione relativa al livello di benessere al quale è necessario fare riferimento. Affinché si possaparlare di una vita degna è necessario fare riferimento non solo all’assenza di sofferenza - perlo-meno quella ritenuta ‘non necessaria’ - ma anche ad un certo grado di soddisfazione delle aspet-tative che l’animale evidenzia nelle condizioni di vita concrete. Se, ad esempio, senza costi significativi, è possibile offrire agli animali opportunità per esplorarel’ambiente, cibarsi di ciò che preferiscono, o mettere in atto in genere comportamenti che dianoloro soddisfazione, sembra sbagliato non permetterglielo. Avremo quindi almeno tre livelli di benessere per un animale: una vita non degna di essere vissuta,una vita degna di essere vissuta e una vita buona. Una vita non degna di essere vissuta è una vita in cui la sofferenza è maggiore di qualsiasi formadi soddisfazione o gradimento e quindi una vita che è meglio non vivere; una vita degna di esserevissuta, secondo il Farm Animal Welfare Council, è una vita in cui la soddisfazione, il piacere, il gra-dimento bilanciano la sofferenza, il disagio e simili. Certo, così definita, una vita degna di essere vissuta copre una gamma piuttosto vasta di forme diesistenza: da una vita poco più che priva di sofferenza ad una vita di piena soddisfazione. Il FarmAnimal Welfare Council, però, ha inteso in questo modo affermare un livello minimo in base al quale“un animale mantenuto in pieno accordo con la normativa deve avere una vita degna di essere vis-suta”. E da quel livello minimo non possiamo che cercare di elevarci: il futuro della ricerca consiste, primadi tutto, nell’elaborare metodi scientificamente validi per identificare con sempre maggior pre-cisione quali possono essere le necessità, le preferenze, le aspettative e le capacità degli animali,le quali, se rispettate, possono rendere la loro vita degna davvero di essere vissuta. Perché, come ha scritto il filosofo D. Van de Veer, “nessun essere senziente dovrebbe venire trat-tato in modo da rendere la sua vita non degna di essere vissuta”. P

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FORMAZIONE •

di Barbara de MoriUniversità di Padova, Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione

Il ruolo dei Comitatietici per la sperimen-

tazione animale, se purenon definitivamente nor-mato, viene però riconosciutocome sempre più rilevante e fun-

zionale per una corretta valuta-zione dei protocolli di sperimen-tazione. Il lavoro dei Comitati eti-ci, inoltre, risponde all’esigenza diriconoscere le richieste da partedell’opinione pubblica di tutelaregli animali che vengono utilizzatiper il miglioramento delle cono-scenze e della salute umana eanimale. Il medico veterinariopuò svolgere un ruolo chiave nel-

l’attività dei Comitati, ma spessonon sembra esserne del tutto con-sapevole.

GUIDA ALLARIFLESSIONE

Come è stato in passato per i Co-mitati etici in ambito umano, an-che per quelli dedicati alla speri-mentazione animale la loro istitu-zione e il loro consolidarsi sonoavvenuti per lo più su base volon-taristica. Oggi però il significato ela funzione che rivestono hanno ache fare con aspetti sempre piùimportanti di tutto ciò che vienechiamato in causa attraverso l’uti-lizzo degli animali per la ricercamedica e scientifica. Dalla neces-

SPERIMENTAZIONE ANIMALE

Il medicoveterinarionei Comitatietici Un percorso non privo di difficoltà haaccompagnato e accompagna tuttora lo sviluppoe il consolidamento dei Comitati etici per lasperimentazione animale.

PBL BIOETICACASO N. 6

Titolo: Il medico veterinario neiComitati etici per lasperimentazione animale

Autore: Prof. Barbara de Mori

Settore professionale: sanità

animale

Disciplina: bioetica veterinaria

Obiettivo formativo: etica,

bioetica e deontologia

Metodologia: fad - problem based

learning

Ecm: 1,5 crediti formativi

Invio risposte: su

www.formazioneveterinaria.it (voce

“30giorni” - questioni di bioetica)

Dal: 15 luglio 2012

Dotazione minima: 30giorni, pc

Scadenza: 31 dicembre 2012

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• FORMAZIONE

sità di fornire pareri competentialla necessità di dare voce inmodo autorevole alle istanze so-ciali in favore della tutela deglianimali coinvolti, le numerosequestioni che emergono richie-dono qualificazione e compe-tenza.E quando sono coinvolti gli ani-mali - e in modo così diretto comenel caso della sperimentazione - laqualificazione riguarda prima ditutto il medico veterinario.Il binomio ‘scienza con coscienza’trova nelle attività legate alla spe-rimentazione animale un’applica-zione esemplare: non vi può es-sere una buona scienza se non vi èuna buona coscienza, non vi puòessere una ricerca scientifica diqualità se non vi è una consape-volezza etica di qualità di ciò chesi fa e del perché si fa.Il medico veterinario non può piùlimitarsi a monitorare e valutare

lo stato sanitario degli animalicoinvolti. La nuova Direttiva chiede che di-venga esperto di scienza degli ani-mali da laboratorio: ma potràsvolgere il proprio compito senzadivenire esperto anche di valoriumani?

DOMANDE PERLA RIFLESSIONE

1. Qual è la vera rilevanza ‘etica’del lavoro dei Comitati?

2. Fin dove si può estendere,alla luce della nuova Diret-tiva europea, la competenza

del medico veterinario nelprocesso di valutazione di unprotocollo sperimentale?

3. Quali pensate siano le princi-pali difficoltà che si possonoincontrare discutendo con iricercatori per la corretta for-

mulazione di un protocollo?4. E quali difficoltà si possono

incontrare in fase di valuta-

zione all’interno di un Comi-tato?

5. Quale ruolo dovrebbe assu-mere oggi il medico veterina-rio in merito alla tutela deglianimali soggetti a sperimen-tazione?

BIBLIOGRAFIADI RIFERIMENTO

• K. Dolan, Ethics, Animals

and Science, Blackwell Sci-ence, Oxford 1999, pp. 244-279

• Comitato Nazionale per laBioetica, Metodologie alter-

native, comitati etici e obie-

zione di coscienza alla speri-

mentazione animale, Roma18 Dicembre 2009. ●

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CASO CLINICO: APPRENDIMENTO IN QUATTRO AZIONI

Achi affronta il caso clinico alle pagine 42 e 43ricordiamo le azioni necessarie al consegui-

mento di crediti Ecm: 1) Collegarsi al sito www.for-mazioneveterinaria.it; 2) Cliccare sulla voce 30giorni - problem solving; 3) Approfondire il casotramite la bibliografia e il materiale didattico; 4) Ri-spondere al questionario d’apprendimento e com-pilare la scheda di gradimento. Mensilmente,30giorni pubblica un caso clinico o di igiene deglialimenti, da gennaio a novembre. La frequenza del-l’intero percorso permetterà l’acquisizione 20crediti Ecm totali (2 crediti Ecm/caso). La scadenzadi partecipazione è fissata, per tutti i 10 casi, al 31dicembre 2012. Il caso prosegue sulla piattaforma www.formazioneveterinaria.it

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42 30giorniGiugno 2012

di Valerio Giaccone

Nel corso di una nor-male attività di vigi-

lanza programmata in ungrande deposito frigori-fero, l’Autorità Sanitaria com-petente scopre la presenza di varilotti di prodotti della pesca con-

gelati che hanno tutti superato ilTermine Minimo di Conserva-zione (TMC) riportato in eti-chetta. In totale, si tratta di oltre230 tonnellate di prodotti itticicongelati di varia natura (pesci in-teri, filetti e tranci di pesci, cro-stacei precotti e sgusciati, mollu-schi cefalopodi spellati, evisce-rati e congelati).

Le partite vengono messe sottosequestro cautelativo e ci si poneil quesito se dette partite possanoancora essere giudicate idoneealla vendita per consumo umanoo se, vice versa, debbano esseresmaltite come rifiuti speciali.Per giungere alla risposta si pre-levano campioni da ciascunadelle partite poste sotto sequestroe si inviano al laboratorio per ladeterminazione dei parametri mi-crobici e chimico-fisici che per-mettano di formulare un giudiziosull’idoneità al consumo dellemerci. Valendosi delle informa-zioni messe a disposizione dal re-sponsabile del deposito, le Auto-rità Sanitarie verificano che latemperatura delle celle di conge-lamento è sempre stata inferiore a-18°C, valore limite al disopra del

PERCORSO FAD - IGIENE DEGLI ALIMENTI

Il caso deiprodotticongelati“scaduti”Sono idonee al consumo umano le partite diprodotti ittici o vanno trattate come rifiutispeciali?

PBL - CASO N. 6

CASO CLINICO

Titolo: Il caso dei prodotti congelati“scaduti”

Autore: Prof. Valerio GiacconeDipartimento di medicina animale,produzioni e salute, Università deglistudi di Padova

Settore professionale: sicurezzaalimentare

Obiettivo formativo: sicurezzaalimentare e/o patologie correlate

Metodologia: fad - problem based

learning

Ecm: 2 crediti

Materiale didattico e test:

www.formazioneveterinaria.it

Dal: 15 luglio 2012

Scadenza: 31 dicembre 2012

Dotazione minima: 30giorni, pc

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30giorniGiugno 2012 43

• FORMAZIONE

quale i prodotti della pesca con-gelati non possono più essereconsiderati idonei al consumoumano (Reg. CE n. 853/04, Capi-tolo VII, Sezione VIII relativa aiprodotti della pesca).

MATERIALEDIDATTICO

Negli alimenti congelati la mag-gior parte dell’acqua che li formasi presenta allo stato solido ecome tale non è disponibile per ilmetabolismo dei microrganismiche a loro volta sono in stato divita latente, essendo anch’essicongelati. In altri termini, i pro-dotti congelati hanno una durabi-lità commerciale molto più lungadei loro analoghi refrigerati per-ché la frazione di acqua liberache contengono (valore di Aw) èmolto vicino allo 0, ben al disottodei valori minimi perché si possaavere una duplicazione di batteri,lieviti e muffe.Non va però dimenticato che oltreai microrganismi, negli alimentisono presenti anche vari enzimi:una parte di essi sono prodotti daimicrorganismi stessi mentre unaparte è costituita dagli enzimi tis-sutali propri del muscolo. Ri-spetto ai microrganismi, chesmettono di duplicare intorno a -1,5°C, gli enzimi mantengono unaloro attività (se pure molto ri-dotta) fino a circa -27°C. Se un alimento congelato vienemantenuto normalmente a tem-perature di circa -18°C gli enzimimuscolari e anche quelli battericipossono continuare ad agire egradualmente scomporre le pro-teine, i carboidrati e i lipidi delmuscolo. Queste reazioni enzi-matiche, molto lente, giustificanola comparsa di modificazioni di

colore, di odore e di sapore deiprodotti congelati, quando questisi presentano eccessivamente in-vecchiati.Per valutare lo stato di invecchia-mento di un prodotto della pescacongelato i parametri che più ditutti assumono un valore predit-tivo sono quelli chimici. Per laprecisione, occorre valutare:• il contenuto di Azoto Basico

Volatile Totale (TVB-N o ABTV)• il contenuto di formaldeide

(FA)• l’indice di ossidazione dei li-

pidi (con il test dei perossidi ocon quello dell’acido tiobarbi-turico TBA)

• la quantità delle ammine bio-gene totali o anche della solaistamina

• la quantità di trimetilammina(TMA).

Inoltre, è opportuno che i cam-pioni siano anche sottoposti aun’attenta valutazione sensoriale,dopo scongelamento a crudo epoi anche dopo opportuna cot-tura, per rilevare la comparsa dieventuali alterazioni delle carat-teristiche organolettiche.

RIFERIMENTIBIBLIOGRAFICI

1. Alghazeer R., Saeed S., HowellN.K. (2008) “Aldehyde formationin frozen mackerel (Scomber

scombrus) in the presence andabsence of instant green tea”.Food Chemistry 108, 801-810.

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8. Tsironi T., Dermesonlouoglou E.,Giannakourou M., Taoukis P.(2009). “Shelf life modelling offrozen shrimp at variable tem-perature conditions”. LWT - FoodScience and Technology 42, 664-671.

9. Vanhaecke L., Verbeke W., DeBrabandera H.F. (2010) “Glazingof frozen fish: Analytical and eco-nomic challenges”. AnalyticaChimica Acta 672, 40-44. ●

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Rubrica a cura di Lina Gatti,Medico Veterinario,Izsler, Brescia

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a cura di Roberta Benini

31/05/2012

› Si apre a Matera il Consiglio nazio-nale Fnovi. I lavori si svolgonopresso la Mediateca Provinciale finoal 3 giugno. La prima giornata è de-dicata al riconoscimento dei titoliesteri delle professioni sanitarie, alriconoscimento delle qualifiche ealla mobilità in Europa.

01/06/2012

› Seconda giornata di lavori a Ma-tera con il talk show “La riforma de-gli Ordini: stato dell’arte e prospet-tive”, la sessione formativa è dedi-cata ai procedimenti disciplinari ealla presentazione della propostadell’accordo quadro per l’RC pro-fessionale. Il Presidente Enpav,Gianni Mancuso, interviene ai lavoridel Consiglio Nazionale.

02/06/2012

› Nella terza giornata del ConsiglioNazionale si svolge il talk show “Si-curezza alimentare e certificazioniagroalimentari” e vengono presen-tati i vincitori del concorso di idee“Giovani medici veterinari per laFnovi”.

03/06/2012

› Con l’intervento del PresidenteFnovi, Gaetano Penocchio, con l’ap-provazione dell’assestamento delBilancio preventivo 2012 e con lasessione dedicata alle comunica-zioni degli Ordini si conclude il Con-siglio Nazionale di Matera.

04/06/2012

› Il Ministero della Salute comunicaa tutte le autorità competenti le de-cisioni assunte dal Consiglio Supe-riore di Sanità sulla presenza diprednisolone nelle urine dei bovini.Il parere è stato reso nella seduta del22 maggio scorso, alla quale hapreso parte il Presidente Fnovi.

07/06/2012

› Il presidente Penocchio e i revisoridei Conti Fnovi Stefania Pisani eEva Rigonat partecipano ad Am-sterdam ai lavori delle Sezioni dellaFve, la Federazione dei veterinarieuropei.› La vicepresidente Fnovi, Carla Ber-nasconi, interviene come relatricealla giornata dedicata agli studentidella Facoltà di medicina veterina-ria di Camerino.

08/06/2012

› Prima sessione dell’Assemblea ge-nerale della Fve riunita ad Amster-dam: all’ordine del giorno le rela-zioni sul bilancio e sulle attivitàsvolte dai gruppi di lavoro sulla sa-lute animale, il farmaco veterinario,la revisione della “direttiva qualifi-che”, il progetto CARODog. Sonopresenti per la Fnovi Gaetano Pe-nocchio, Giacomo Tolasi e Eva Ri-gonat.› Stefania Pisani partecipa per Fnovialla Conferenza Stampa AccrediaCensis Inail - Osservatorio Salute esicurezza sul lavoro organizzata aRoma.

08-10/06/2012

› L’Enpav ed il Presidente sono pre-senti con uno stand al congresso in-ternazionale della Scivac (SocietàCulturale Italiana Veterinari per Ani-mali da Compagnia) a Rimini. Il pre-sidente dell’Ordine di Bologna Lau-renzo Mignani presenzia, in questastessa sede, allo stand della Fnovi.

09/06/2012

› Giornata conclusiva, ad Amster-dam, dell’Assemblea Fve, con lepresentazioni delle raccomanda-zioni delle Sezioni: Uevp (Veteri-nari pratici), Uevh (Igienisti), Easvo(Veterinari Ufficiali e Everi (For-mazione e ricerca).

14/06/2012

› Il Presidente Mancuso, partecipaall’Assemblea Adepp, l’associazioneche riunisce gli enti di previdenzadei professionisti.› Gaetano Penocchio interviene allatavola rotonda sul veterinario azien-dale organizzata in occasione delSanit 2012, il Forum internazionaledella Salute in svolgimento a Roma.› La Federazione esprime pubblicoapprezzamento per l’adeguamentodegli studi alle esigenze di forma-zione in tema di patologie apistiche,posto in essere dalle Facoltà di Bo-logna, Torino, Perugia, Sassari eBari.

15/06/2012

› Si riuniscono il Consiglio di Am-ministrazione ed il Comitato Esecu-tivo presso la sede dell’Enpav.› Il presidente Fnovi partecipa allariunione del Cda.› Si riunisce il Collegio SindacaleEnpav presso la sede di via Castelfi-dardo.

16/06/2012

› Si svolge l’Assemblea dei Delegatipresso la sede dell’Enpav. Per laprima volta dall’entrata in vigoredel nuovo Statuto, si tengono le ele-

IN TRENTA GIORNI

Cronologiadel mesetrascorso

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zioni per il rinnovo degli Organi del-l’Ente. L’Assemblea si svolge in duegiornate, la prima delle quali dedi-cata all’insediamento del seggioelettorale ed alla presentazionedelle candidature alle cariche diPresidente, Vice Presidente e com-ponenti del Consiglio di Ammini-strazione e del Collegio Sindacale.Nella medesima giornata viene an-che approvato il Conto Consuntivo2011. All’Assemblea prende parte ilPresidente Fnovi.› Il via libera da parte del Consigliodei Ministri dello schema di Dprper la riforma degli Ordini vienecommentato dalla Federazione conuna nota in cui si puntualizzano lemisure già poste in essere nell’or-dinamento e nella deontologia ve-terinaria.

17/06/2012

› La seconda giornata dell’Assem-blea dei Delegati Enpav è dedicataallo svolgimento delle operazionidi voto ed alla proclamazione deglieletti che entrano immediatamentein carica. › La vicepresidente Bernasconi in-terviene come relatrice al Convegno“Deontologia e Professione veteri-naria” organizzato a Campobassodall’Ordine.

19/06/2012

› Il presidente Penocchio parte-cipa alla cerimonia per l’approva-zione Eaeve della Facoltà di medi-cina veterinaria di Parma e allaconsegna del premio “Medico Ve-terinario dell’anno 2012” al collegaSergio Orsi.› La vicepresidente Fnovi intervienealla riunione del Tavolo tecnico perla programmazione del corso di lau-rea in medicina veterinaria (a.a.2012-2013) convocato a Roma dalMinistero dell’Università.› Con una circolare agli Ordini, laFnovi dettaglia le nuove funzioni ele nuove voci introdotte sulla piat-taforma www.struttureveterinarie.it

20/06/2012

› Il presidente Fnovi partecipa allariunione della Commissione nazio-nale Ecm, presso il Ministero dellaSalute a Roma. Un decreto del Mi-nistero della Salute definirà il con-tributo alle spese chiesto ai providerper l’accreditamento delle attività. Ilprovvedimento conterrà anche for-me d’esonero parziale del contri-buto.

21/06/2012

› Il presidente e la vicepresidenteFnovi intervengono come relatorinello spazio riservato ai veterinarinell’ambito del Festival del Lavoro,organizzato a Brescia dal ConsiglioNazionale dei Consulenti del La-voro.

22/06/2012

› Gaetano Penocchio incontra aRoma i rappresentanti di Confagri-coltura.› La Federazione invia le proprie os-servazioni in merito alla nota del Mi-nistero della Salute relativa alle “Li-nea guida per la predisposizione, ef-fettuazione e gestione dei controllisulla distribuzione e l’impiego deimedicinali veterinari”.

24/06/2012

› Il Presidente Fnovi partecipa aPerugia ai lavori del Comitato di in-dirizzo di Onaosi.

25/06/2012

› Sergio Apollonio, Elio Bossi, Tho-mas Bottello, Mario Campofreda,Antonio Limone e Laurenzo Mi-gnani partecipano alla seduta dellaCommissione centrale esercenti leprofessioni sanitarie (Cceps), con-vocata alla sede del MinSal di Via Ri-botta.› La vicepresidente Bernasconi in-terviene alla conferenza stampa peril lancio della campagna della Pro-vincia di Milano contro l’abbandonodegli animali. Il video, commissio-nato dall’amministrazione provin-ciale, verrà trasmesso sulle reti te-

• IN TRENTA GIORNI

levisive nazionali e ha il patrociniodella Fnovi.

27/06/2012

› Il presidente Penocchio assistealla cerimonia per il 151° anno dellacostituzione del Servizio Veterinariodell’Esercito organizzata presso ilCentro Militare Veterinario di Gros-seto.

28/06/2012

› Il presidente Fnovi presenzia allaconferenza “Onaosi: quale futuroper il welfare? Un secolo di assi-stenza ai medici, veterinari, farma-cisti ed odontoiatri” presso la Ca-mera dei Deputati. L’auspicio dellaFederazione è che, a seguito del-l’abolizione dell’obbligo contribu-tivo, venga superato il contenziosorelativo al recupero dei crediti con-tributivi 2003-2006. Alla conferenzainterviene il presidente EnpavGianni Mancuso sottolineando lavicinanza di intenti assistenziali fraEnpav e Onaosi, auspicandone losviluppo sul versante della mater-nità, delle calamità naturali e dellalungodegenza.› Il presidente Fnovi, Gaetano Pe-nocchio, prende parte alla riunionedel Gruppo di lavoro sulla liberaprofessione della Commissione Na-zionale Ecm riunita in LungotevereRipa a Roma.› Riunione del Consiglio generale diFondAgri presso l’ufficio dellaFnovi con la partecipazione di Gae-tano Penocchio e Antonio Limone.

30/06/2012

› Il consigliere Fnovi, MariarosariaManfredonia, partecipa al Conve-gno “L’alimentazione animale unsettore poco curato” organizzato aSepino dall’Ordine di Campobasso.› Il consigliere Fnovi Raimondo Gis-sara partecipa alla delegazione cheaccompagna il Sottosegretario Car-dinale, in visita all’isola di Lampe-dusa per verificare il problema delrandagismo sull’isola. ●

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CALEIDOSCOPIO

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no destinate a contribuenti incondizioni di comprovato disagioeconomico, sociale e professio-nale al fine del loro recupero la-vorativo e in caso di gravi calamitànaturali. Il budget del 2012 è di500mila euro. Regolamento, deli-bere attuative e bando al sito:www.onaosi.it ●

L’Onaosi è pronta amettere a disposizio-

ne la sua rete di servizi edi solidarietà in favore dei col-leghi medici, odontoiatri, veteri-nari e farmacisti investiti dal si-sma. Valutate le risultanze deimonitoraggi, la Fondazione potràintervenire grazie al nuovo rego-lamento statutario. Una nota del rappresentante deicontribuenti volontari, Federico

Molino, spiega che una normascaturita dalla riforma dell’Operaconsente di erogare nuove pre-stazioni ai sanitari contribuenti incondizioni di fragilità, nei limiti dibilancio e a condizione che sianoassicurate le prestazioni agli or-fani. Le nuove prestazioni saran-

500MILA EURO PER I DISAGIATI

FondazioneOnaosi:interventi dopo il sismaAvviata una rete di allerta per valutare i bisogni.

XIII CAMPIONATO

Il trionfo dellaCampania

Lo scudetto del XIII Campionatonazionale della veterinaria italianaè stato conquistato a Polignano aMare dalla Campania di Peppe Lu-

cibelli e Checco Albanese. Lasquadra ha affrontato la Sarde-gna di Lucio Sergi e Doro Proto.Bellissima gara, finita 0-0, passataai tempi supplementari, quandoLuigi De Gennaro, capocanno-niere del campionato, sblocca il ri-sultato. Al triplice fischio il via allafesta, la Campania è tricolore. Icampioni d’Italia del 2012 sono: Al-

banese Francesco, Alfano Lu-

cio, Apicella Gianfranco, Apuz-

zo Antonio, Bufalo Antonio,

Buonocore Pasquale, Castal-

do Raffaele, Cirioli Giacomo,

Coronati Domenico, De Bonis

Antonio, De Gennaro Luigi, De

Santis Michele, Desio Gaetano,

Ferrari Dario, Giordano Lello,

Lucibelli Giuseppe, Palmieri

Simone, Panarese Paolo, Ro-

perto Sante, Siano Maurizio,

Sica Alessandro, Virone Luigi,

Visciano Luca.

Elena Pavesi, classe 1966, è una veterinaria di Milano.Per la casa editrice Giovane Holden ha pubblicato ilromanzo Il cilindro magico di Cinzia che le è valso ilpremio speciale della Giuria al V Concorso GiovaneHolden del 2011. Nella vita, Pavesi si occupa di zoo-antropologia didattica e medicina comportamentale.In questo libro, racconta di Cinzia e della sua cerchiadi amici animali che vivono esperienze ed emozioniche sembrano uscite dal cilindro di un prestigiatoreabile e beffardo. Essere veterinari oggi significa ve-derne di tutti i colori.

LETTURE

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INFORMAZIONI: Tel. 0372 403508 - Fax 0372 403512 - E-mail: [email protected] - Website: www.scivac.it

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