Anno 13 numero 75 dicembre-gennaio 2019 13 5 no M · 2019-02-06 · Anno 13 numero 75...

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Anno 13 numero 75 dicembre-gennaio 2019 Società Editrice ADC Group Poste Italiane Spa - Spedizioni in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004) Art. 1 comm. 1 DCB Milano NC Digital Awards 2018 - Manager Digitale dell’Anno - Matteo Busnelli - Quando a vincere è un approccio digital globale il giornale della n uova c omunicazione NC Digital Awards Manager Digitale dell’Anno 2018 Matteo Busnelli Quando a vincere è un approccio digital globale Matteo Busnelli, head of digital marketing Emea FCA group

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Anno 13 numero 75dicembre-gennaio 2019

Società EditriceADC Group

Poste Italiane Spa - Spedizioni in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004) Art. 1 comm. 1 DCB Milano

NC D

igital Awards 2018

- Manager D

igitale dell’Anno - M

atteo Busnelli - Quando a vincere è un approccio digital globale

il giornale della nuova comunicazione

NC Digital AwardsManager Digitale dell’Anno 2018

Matteo BusnelliQuando a vincere è un approccio digital globale

Matteo Busnelli, head of digital marketing Emea FCA group

anno 13 numero 75 dic-gen 2019

editoriale_nc

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Prosegue l’evoluzione della strategia omnichannel del Gruppo Editoriale leader indiscusso di settoreper varietà e qualità delle iniziative proposte. Una vera e propria piattaforma di business dove la do-manda incontra l’offerta. Per il primo semestre dell’anno sono due le nuove iniziative annunciate: dueFestival dedicati ad altrettanti settori in grande evoluzione fino all’anno scorso celebrati all’interno de-gli NC Awards che, grazie a questi spin off, avranno un formato più snello ed efficace.Il primo è il Festival del Branded Content & Entertainment (Milano, Vodafone Village, 21 marzo), patro-cinato da OBE, l’Osservatorio per il Branded Content. Una kermesse che ingloba la Quarta Edizione delPremio dedicato al Branded Content, e propone contenuti rilevanti per la crescita del settore. Una gior-nata che si aprirà con le presentazioni ‘live’ delle campagne finaliste giudicate da circa 20 tra i più au-torevoli marketing manager di azienda, capitanati dal presidente di giuria Simonetta Consiglio, diretto-re marketing e comunicazione Sisal Group, per continuare nel pomeriggio col programma di interven-ti, e per concludersi con la cerimonia di premiazione. La piattaforma di arricchisce col Quaderno dedi-cato al Branded Content & Entertainment, il device cartaceo che proporrà le campagne iscritte al pre-mio e contenuti originali e di sicuro interesse per il settore. Insomma, un ecosistema completo - con unsito dedicato (www.bcefestival.it) e dove è possibile scaricare il bando - che siamo certi riuscirà a sod-disfare la necessità di informazioni di aziende e agenzie.Il secondo è il Brand Loyalty Festival, l’evento dedicato al sempre più rilevante mondo della fidelizza-zione e del rapporto tra brand e consumatori, che si terrà a Milano il 16 aprile, ancora presso il Vodafo-ne Village. Convinti come siamo che in mercati maturi e sempre più competitivi la crescita del businesssi sviluppa grazie anche alla fidelizzazione dei clienti e all’acquisizione di quelli appartenenti alla con-correnza, il Festival intende celebrare le strategie di loyalty e di promozione che meglio si inseriscononella più ampia strategia di marketing delle aziende. Anche in questo caso a giudicare i progetti in con-corso sono chiamati circa 20 tra i più autorevoli responsabili d’azienda. Come pure, un interessante pro-gramma di contenuti coinvolgerà gli addetti ai lavori portandoli alla cerimonia di premiazione delle mi-gliori strategie di loyalty, prevista per il tardo pomeriggio. Non mancherà il Quaderno dedicato alla Lo-yalty con la presentazione delle strategie in concorso, le strutture più rilevanti del settore e uno scena-rio approfondito del mercato. Dal sito dedicato (www.brandloyaltyfestival.it) sarà possibile scaricare ilbando e avere tutte le informazioni a riguardo. Il programma delle iniziative di ADC Group va poi avan-ti con i due eventi da non perdere. A maggio è prevista la premiazione della tredicesima edizione degliNC Awards (www.ncawards.it), il premio alla migliore comunicazione ‘olistica’, legata all’Annual dellaCreatività, il volume che da 18 anni raccoglie i meglio della creatività made in Italy. La giuria, in questocaso, sarà ancora più numerosa con oltre 30 aziende coinvolte, oltre ai rappresentanti delle più autore-voli associazioni di settore. A guidarla - nella fase online e in quella onsite al Blue Note di Milano con leconsuete presentazioni live delle campagne finaliste - quest’anno sarà Chiara Occulti, SVP brand & com-munication marketing Luxottica. Agli inizi di novembre sarà in scena l’ottava edizione degli NC DigitalAwards (www.ncdigitalawards.it), il premio che al suo interno ospita anche il premio Facebook/Insta-gram. La giuria sarà guidata da Alberto Raselli, head of communication Bauli Group, l’azienda che l’an-no scorso ha vinto il premio assoluto con la celebre campagna Buondì Motta ‘L’asteroide’.Il sistema dedicato agli eventi entrerà nel vivo a ottobre con il Bea - Festival italiano degli Eventi e del-la Live Communication, e a novembre con il Bea World - The International Festival of Events and LiveCommunication (www.beafestival.it e www.beaworldfestival.com).Su questi due eventi vi aggiorneremo al più presto, insieme alle altre novità di ADC Group, che farannodel 2019 un anno da ricordare.

Salvatore Sagonedirettore responsabile e presidente ADC Group

2019. AL VIA I FESTIVAL DEL BRANDEDCONTENT E DELLA BRAND LOYALTY

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6_COVER STORYBUSNELLI (FCA), QUANDO A VINCERE È UN APPROCCIO

DIGITAL GLOBALE

35_INCHIESTA_ITALIANS DO IT BETTERAPPUNTAMENTO DEDICATO AL VALORE COMPETITIVO DELL’INDIPENDENZA. INSIEME ALLE AGENZIE DI COMUNICAZIONE

A CAPITALE ITALIANO, FACCIAMO IL PUNTO SULLO SCENARIO ATTUALE, LE NUOVE OPPORTUNITÀ DEL COMPARTO

E LE NUOVE FRONTIERE TECNOLOGICHE E MEDIA.

III_CONTROCAMPODIANA: “CONSULENTI AL SERVIZIO

DELLA CREATIVITÀ DIGITALE”

nc_sommario

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35/65_INCHIESTA ITALIANS DO IT BETTER35_ITALIAN TOUCH

37_AGENZIE, PADRONE DI SE STESSE

42_ARKAGE, INTERPRETE DELL’ERA

MODERNA

44_CASIRAGHI GRECO&, INTELLIGENZA

NON ARTIFICIALE

46_CONNEXIA, DATA DRIVEN AGENCY

48_DIANA CORP, CREATIVE DIGITAL

ENABLER

50_DIGITALGO, INTERNAZIONALI

E INDIPENDENTI

52_ENGITEL, DIGITAL LONG TIME

LEARNERS

56_GB_22: UNO STUDIO NON

UN’AGENZIA

58_GPS, BUSSOLA DELLA

COMUNICAZIONE

60_MERLO, VERSO NUOVI ORIZZONTI

62_GRUPPO RONCAGLIA, ‘PHYGITAL’

EVOLUTION

64_UNIVISUAL, SPECIALISTI PER DNA

DIGITAL/INTERACTIVE

66_PROTAGONISTITEADS, CONTINUARE A INNOVARE

70_FOCUS77AGENCY, SEMPRE ‘FAST FORWARD’

72_PRIMO PIANONC DIGITAL AWARDS, BENVENUTO

IMA FESTIVAL

sommario_nc

AREA STRATEGICA

10_AGENZIA DEL MESESYNAPSY, SEMPRE PIÙ DIGITAL

14/21_PRIMO PIANO14_NC, BRAND LOYALTY

E BC&E AWARDS, LA CREATIVITÀ

SI FA FESTIVAL

20_BRAND ENTERTAINMENT:

2019 TRA DIGITAL, DATI E WOMEN

EMPOWERMENT?

22_REPORTAGEBEST BRANDS 2018, PODIO A FERRARI,

LEGO, GALBUSERA E FINDUS

26/29_CASE HISTORY26_POSTE ITALIANE, UN NUOVO

IMPEGNO PER IL TERRITORIO

28_RENAULT, OMNICANALITÀ AL

SERVIZIO DEL TARGET

30_AZIENDEE-DISTRIBUZIONE, UNA RETE ELETTRICA

PIÙ SMART

DIRETTORE RESPONSABILESalvatore Sagone [email protected]

COORDINAMENTO EDITORIALEMarina Bellantoni [email protected]

SEGRETERIA DI REDAZIONEIlenia La Leggia [email protected]

ART DIRECTION E REALIZZAZIONEMarzia Bevilacqua [email protected]

HANNO COLLABORATOIlaria Myr, Patrizia Musso, Dalia Pace,

Serena Piazzi, Serena Roberti

RESPONSABILE COMMERCIALEPaola Morello [email protected]

MARKETING E [email protected]

ACCOUNT MANAGERAndrea Parmigiani [email protected] Zarone [email protected] Trerotola [email protected]

Elena Rossi [email protected] Gervasi [email protected] (Roma)

Ilaria Granato [email protected] (International)

ABBONAMENTIIlaria Aguzzi [email protected]

PERIODICO MENSILEn° 75 dic-gen 2019 reg. trib. di Milano n° 93 del 20/02/2007

SOCIETÀ EDITRICE ADC GROUP srlpresidente: SALVATORE SAGONE

Red. e pubbl.: via Copernico, 38 - 20125 Milanotel: +39 02 49766316 [email protected] Sede legale: via Freguglia, 2 - 20122 Milano

NC© Copyright 2018 ADC Group srl

FOTOCOMPOSIZIONE E STAMPAP. F. via Kramer, 17 - 20129 MilanoFinito di stampare nel mese di gennaio 2019

Progetto grafico: Davide Lopopolo

Copertina dell’allegato dedicato ad Aldo Biasi Comunicazione

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Da aprile 2017 in FCA - Fiat Chrysler Automobiles Group in qualità di head ofdigital marketing emea, Matteo Busnelliha il merito di aver portato nel Gruppo unavisione dirompente e innovativa dei cana-li digitali. Ha nei fatti coinvolto tutti i 28mercati nell’area Emea, di cui è responsa-bile, all’interno di un complesso percorsodi gara per la selezione del gruppo di co-municazione (Wpp) che accompagna ognimarca nella realizzazione di tutta la propriastrategia digitale e delle relative attività dicomunicazione. Guida così un headquarterche governa i diversi mercati con specifici-tà, consistenza e rilevanza: dai siti di mar-ca ai canali sociali, dall’influencer marke-ting ai progetti speciali, fino al display ad-vertising. Un lavoro di trasformazione di-gitale e di change management che si espri-me attraverso un approccio strategico glo-

bale, con guideline uniformi e flessibilità lo-cali, e una rinnovata velocità di esecuzionehanno consentito al manager di ricevere ilpremio dell’editore ‘Manager Digitale del-l’Anno’, in occasione degli NC Digital Awards2018. Abbiamo chiesto al manager di rac-contarci le innovazioni da lui introdotte e i

punti di forza dell’approccio strategico glo-bale che hanno portato al successo la co-municazione digitale di Fca Group.

Partiamo dal Premio di ‘Manager Digitaledell’Anno’ assegnatole nell’ambito degliNC Digital Awards 2018. Innanzitutto, checosa rappresenta per lei questo premio?Sono sicuramente molto contento e orgo-glioso di aver ricevuto questo premio, so-prattutto dopo un anno molto intenso co-me quello appena trascorso. Spesso capitache si valorizzi maggiormente la cilieginasulla torta, questa volta è stata premiatala creazione stessa della torta. Alla luce deirisultati raggiunti, tengo molto a ringrazia-re tutta la squadra di Fca e i nostri partner,perché abbiamo lavorato tutti con lo stes-so obiettivo e la medesima ambizione.

Ci può spiegare nel dettaglio quali inno-vazioni ha introdotto nella comunicazio-ne digitale dell’azienda? Con quali van-taggi? Nel 2018 ci siamo focalizzati su una tra-sformazione strutturale del digital; con que-sto intendo dire che abbiamo creato una

BUSNELLI (FCA), QUANDO A VINCERE È UNAPPROCCIO DIGITAL GLOBALEL’HEAD OF DIGITAL MARKETING EMEA DI FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES

GROUP SPIEGA COME IL PREMIO ‘MANAGER DIGITALE DELL’ANNO’ SIA

IL RICONOSCIMENTO ALLA CAPACITÀ DI CREARE UN NUOVO APPROCCIO

STRATEGICO GLOBALE, CON GUIDELINE UNIFORMI, FLESSIBILITÀ LOCALI

E UNA RINNOVATA VELOCITÀ DI ESECUZIONE.

DI MARINA BELLANTONI

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Matteo Busnelli, head of digital marketing Emea FCA Group

Premio dell’Editore ‘Manager Digitale dell’Anno’

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‘supply chain’ digitale, dalla creatività al-l’esecuzione, uniforme, dall’headquarter aimercati. L’obiettivo di questa trasformazio-ne è quello di essere più efficienti ed effi-caci nell’ideazione, esecuzione e misurazio-ne di tutto quello che riguarda la gestionedei siti brand, social media, adv e influen-cer marketing. Abbiamo introdotto nuovetecnologie a supporto dei processi e dellacollaborazione tra headquarter e mercati,anche con l’obiettivo di ottimizzare al me-glio il nostro lavoro. Collaboriamo con part-ner importanti come Google e Facebook

per poter massimizzare i nostri progetti,sempre più orientati a ciò che il consuma-tore oggi cerca, come e dove lo cerca e co-me lo vuole visualizzare. Abbiamo testatoformati di comunicazione differenti, dai‘bumper ads’ di 6 secondi, personalizzati infunzione dell’interesse e delle personas, aformati di branded content da 9 minuti.

In particolare, quali nuovi strumenti epiattaforme avete adottato per elabo-rare i dati?Innanzitutto, abbiamo introdotto un con-

cetto di network internazionale che ci pos-sa permettere di uniformare e ‘standardiz-zare’ i processi e di conseguenza la fontedei dati. Questo è stato il primo passo perpoi andare a introdurre elementi di inno-vazione tecnologica, come la piattaformadi social governance (Sprinklr, ndr) e il di-gital asset management (bynder, ndr), checi consentono di avere una visione in ‘re-al-time’ di quello che accade online, sia in-ternamente sia esternamente, per i nostribrand e i nostri mercati. Ci permettono,inoltre, di iniziare a testare soluzioni di ar-tificial intelligence sia lato community ma-nagement sia di ascolto e analisi della re-te e di poter condividere tutti i contenuticreati con i nostri mercati.

Dati, creatività e storytelling: come con-ciliate e fate lavorare sinergicamente almeglio questi aspetti?Il dato lo riteniamo certamente una basedi partenza fondamentale per ricevere ‘in-sight’ utili nella fase iniziale del processocreativo e decisionale, monitorarne l’anda-mento in corso d’opera e portare ‘feedback’

Per il lancio della nuova 500X è stata ideatala campagna ‘Back to the future’, rendendola disponibile su tutti

i touchpoint digitali in tutti i mercati

MATTEO BUSNELLI_CHI ÈEsperto di creatività, brand marketing, comunicazione e tecnologia con una peculiare espe-rienza a livello globale, europeo e locale in diversi settori di mercato. La carriera lo ha por-tato attraverso un entusiasmante percorso, durante il quale ha lavorato per alcuni dei brandpiù iconici a livello mondiale, gestendo team a Milano e Amsterdam per adidas e Coca-Co-la e ora a Torino per Fca. Ha lavorato su progetti di comunicazione, brand marketing, sociale di trasformazione digitale nello sport, lifestyle, Fmcg e automotive. Ha gestito il team di-gitale per Coca-Cola Centro Est Europa per sei anni dove ha avuto l’opportunità di appro-fondire e fondere creatività e la tecnologia, due aspetti fondamentali nel mondo del marke-ting e comunicazione, lavorando in un contesto molto complesso dovendo gestire 26 mer-cati e 15 brand. Gli ultimi due anni in Coca-Cola si sono focalizzati nella costruzione e im-plementazione del primo modello di business digitale per l’azienda, basato su un sistema dicreazione e distribuzione dei contenuti, analisi delle performance attraverso l’ecosistemamobile e digitale e l’integrazione con il mondo promozionale e commerciale. Oggi gestisceil team di digital marketing per Fca in Emea lavorando per i brand Alfa Romeo, Abarth, Fiat,Fiat Professional, Lancia e Jeep con l’obiettivo di evolvere la customer journey e il relativoecosistema digitale, il coordinamento con i mercati e la relativa analisi di performance sialato social media, brand website, sia adv e influencer marketing.

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rilevanti a conclusione. Il tutto con l’obiet-tivo di indirizzare, migliorare e modificarel’approccio creativo, il suo adattamento ela relativa pianificazione, così come tuttoil processo di miglioramento continuo del-la ‘customer journey’ su tutti i nostri ‘tou-chpoint’ digitali.

Cosa significa per la comunicazione digi-tale di Fca Group essere passati a un ap-proccio strategico globale?Parlerei in questo caso di Emea, per cui diun approccio che sia sinergico attraversogli oltre 28 paesi che seguiamo nella regio-ne. L’obiettivo principale è quello di esserein grado di cogliere e bilanciare ‘trend’ in-ternazionali e necessità locali, svilupparli emonitorarli con un unico metro di giudizioe mantenere un livello qualitativo moltoalto. I vantaggi principali sono di poter ve-locizzare di molto l’esecuzione, poter ana-lizzare dati confrontabili tra brand in head-quarter e tra tutti i mercati e prendere de-cisioni sugli stessi; decisioni che sono quin-di quantitative e meno soggettive.

In generale, che ruolo ha il digitale nellavostra strategia? Come si integra con imezzi più classici?In Fca il digitale è un ingranaggio sostanzia-le della ‘macchina’ sia dal punto di vista mar-keting e comunicazione sia analisi e busi-ness. Basti pensare che mediamente chicompra un’auto, nel 95% dei casi, ha presola sua decisione online e potenzialmente nelfuturo (in taluni casi già nel presente, ndr),potrà perfezionare l’acquisto direttamenteonline. Dopo la Tv, il digitale rappresenta laseconda principale fonte di investimento,sia di produzione sia di pianificazione me-dia. La combinazione tra Tv e Digitale è og-gi sempre più importante e i due mezzi so-no complementari sia nella fase di pianifi-cazione sia di produzione creativa.

Di recente avete affidato al Gruppo Wppla comunicazione globale del Gruppo. Suquali linee strategiche poggia la comuni-cazione curata dal Team Fca di Wpp? Innanzitutto, la linea strategica principaleè quella di supportarci nella creazione diun approccio veloce, uniforme, ma anchecapace di adattarsi alle esigenze e neces-sità locali. Il ruolo di Wpp per Fca si basaprincipalmente sullo sviluppo delle campa-gne di comunicazione digitale, la gestionedi tutto il mondo social e di influencer mar-keting, nonché la gestione creativa, di de-sign e contenuto dei siti internet di brand.Con Wpp abbiamo creato un team com-pletamente dedicato a Fca; abbiamo cer-cato di renderlo il più possibile vicino allenostre necessità, andando a combinare lerisorse delle varie ‘label’ di Wpp più adatteai bisogni dei vari brand e di ogni mercato.In pratica stiamo cercando di farci cucireaddosso un abito su misura. Questa è sta-ta una scelta portata avanti fin dall’inizio,in quanto abbiamo dato al network la prio-rità in questo processo di trasformazione.In linea con questa strategia, anche con

Matteo Busnelli riceve il premio dell’editore‘Manager Digitale dell’Anno’ da

Salvatore Sagone, presidente Adc Group

Con Alfa Romeo Fca Group ha iniziato la nuova avventura in F1, con una serie di contenuti che hanno raccontato la storiae l’emozione del brand, dei fan e dei pilotidurante tutto l’anno

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Accenture lavoriamo con una logica di net-work che ci permette di integrare i proces-si e capire le necessità locali più velocemen-te. Accenture, nello specifico, ci supportanella fase più operativa sui mercati, oltreche nell’ambito Crm e di analisi dei dati.Con loro stiamo sviluppando un importan-te progetto di automazione digitale.

Può raccontarci un progetto recente dicomunicazione digitale in cui sia eviden-te il nuovo approccio?Tutti i progetti che riguardano i brand Je-ep, Alfa Romeo, Fiat, Abarth, Fiat Profes-sional e Lancia, che hanno visto la luce apartire dal secondo trimestre del 2018, han-no beneficiato di questo approccio. Per da-re una dimensione della complessità, nel2018 abbiamo creato circa 2.000 campa-gne e generato 30.000 contenuti. Interes-sante è stato il pilota di successo della cam-pagna ‘let’s play again’ di Abarth in cui ab-biamo sviluppato diverse versioni di bum-per ads personalizzate in funzione dei di-

versi cluster di interessi e personas. Que-sto ha portato a dei risultati rilevanti daogni punto di vista. Con Jeep abbiamo la-vorato molto con Vice, con cui abbiamocreato diverse attività di branded contentsia per supportare la nostra sponsorizzazio-ne dei concerti dei Rolling Stones sia perraccontare delle avventure particolari du-ranti i Jeep camp. Nel primo caso, abbia-mo creato una serie di contenuti (#Rock-fueled, ndr) brandizzati, con delle bandemergenti locali; la Jeep Compass era il pal-co su cui queste band si esibivano in uncontenuto di alcuni minuti. Nel secondocaso invece abbiamo creato un contenutodi 9 minuti durante il quale, insieme a Vi-ce, abbiamo raccontato come sopravvive-re nella foresta senza telefono e cibo; inquesto caso Jeep Wrangler ne era il prota-gonista. Tutti questi video sono ovviamen-te visibili sul nostro canale di YouTube. Con Alfa Romeo abbiamo iniziato la nuo-va avventura in F1, con una serie di conte-nuti che hanno raccontato, durante tuttol’anno, la storia e l’emozione sia del nostrobrand, dei fan e dei nostri piloti. Con Fiatabbiamo lanciato la nuova 500X con lacampagna ‘Back to the future’, rendendo-la disponibile su tutti i touchpoint digitaliin tutti i nostri mercati e abbiamo suppor-tato con diverse campagne i modelli Tipo,Panda e tutta la famiglia 500. Abbiamo an-che attivato diversi influencer in diverse oc-casioni, vedi il lancio di 500X con StefanoDe Martino e Eleonora Pedron, per quantoriguarda l’Italia e per 500 Collezione conCristiano Caccamo. Anche il mondo dei vei-coli commerciali è stato protagonista conuna serie di contenuti legati al mondo mo-tocross (Ride with the Pro, ndr), durante laquale abbiamo voluto raccontare la storiadi tutti i professionisti che lavorano dietrole quinte di ogni competizione dell’Mxgp(il campionato del mondo di motocross dicui è sponsor, ndr). nc

cover story_nc

Per Jeep è stata creata una serie di contenuti (#Rockfueled) brandizzati, con delle band emergenti locali

Con ‘Ride with the Pro’ Fca Group ha volutoraccontare la storia di tutti i professionistiche lavorano dietro le quinte di ognicompetizione dell’Mxgp (il campionatomondiale di motocross di cui è sponsor)

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SYNAPSY, SEMPRE PIÙ DIGITALNATA NEL 2014 CON UNA SPECIALIZZAZIONE NEGLI EVENTI, L’AGENZIA

GUIDATA DA DAVIDE MAZZUCCHELLI AMPLIA LA PROPRIA OFFERTA CON

SERVIZI DI COMUNICAZIONE DIGITALE, PER POTER OFFRIRE AI CLIENTI

RISULTATI AMPIAMENTE MISURABILI, E AL PUBBLICO ESPERIENZE IN CUI

ONLINE E OFFLINE SI FONDONO, CREANDO EMOZIONI INDIMENTICABILI.

MA SOPRATTUTTO PER FARE VIVERE ANCHE ONLINE UN EVENTO, CHE È

OGGI L’ULTIMA FRONTIERA DEL ‘FISICO’.

DI ILARIA MYR

re progetti, ma soprattutto per coinvolge-re e targettizzare al meglio il pubblico concui ci relazioniamo. Si tratta di un merca-to che registra enormi percentuali di cre-

scita. Per quanto riguarda il rapporto con ilcliente, ci consente innanzitutto di amplia-re e completare la nostra offerta e di ope-rare in un settore che permette migliora-menti e ottimizzazioni continue, oltre, so-prattutto, a dare luogo a risultati ampia-mente misurabili.

Come integrate questi due mondi? Qualisoluzioni e servizi offrite ai vostri clienti?Costruendo competenze. Sarebbe stato si-curamente più facile inglobare in Synapsyqualche agenzia specializzata in digital mar-keting, ma siamo convinti che sia meglioformare internamente le persone, suppor-tando il processo con l’ingresso di qualcheprofessionista specializzato. Online e offline vanno integrati mettendole varie competenze a disposizione del grup-po. Gli eventi rappresentano uno degli ul-timi ‘prodotti analogici’ in termini di comu-nicazione. L’ultima frontiera del ‘fisico’. Edè proprio questa fisicità che trasferiamo on-line, sia con i social network sia con le di-rette streaming. O ancora con nuove appdedicate agli stessi eventi, spesso presen-tati con attività teaser nei giorni, o setti-

Il digitale è oggi un touchpoint necessarioper realizzare progetti stimolanti, che coin-volgano il pubblico: è partendo da questaconvinzione che l’agenzia di eventi Synapsyha deciso di ampliare la propria offerta, apren-dosi alla comunicazione digitale. Nata nel2014 dall’unione di professionisti che la-voravano in vari ambiti della comunicazio-ne, si è fin da subito occupata prevalente-mente di eventi, affacciandosi però, neltempo, ad altri ambiti. Come spiega Davi-de Mazzucchelli, ceo & founder Synapsy eSynapsy Mice.

Parliamo di digitale. Quali sono gli obiet-tivi che volete perseguire nei confrontidei clienti?Abbiamo sempre vissuto il digitale comeun’evoluzione del nostro lavoro, un nuovocanale dalle infinite potenzialità, un touch-point necessario e stimolante per realizza-

Davide Mazzucchelli, ceo & founder Synapsy e Synapsy Mice

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mane, precedenti. Oggi, rispetto al passa-to, possiamo contare su una quantità didati e informazioni tali da orientare, anchein tempo reale, le nostre strategie di co-municazione, dalla pianificazione al con-tenuto, nei minimi dettagli. In questo pro-cesso, i social media garantiscono un’am-piezza di audience in tempo reale che vaoltre l’evento in sé.

Qual è la richiesta dei clienti in materia dirisultati degli eventi? Come le tecnologiedigitali possono aiutare? E quali utilizza-te maggiormente?Sicuramente uno degli aspetti più interes-santi è la gestione e la raccolta dei dati e del-le informazioni: dalle segreterie gestite attra-verso chatbot alle campagne di marketingautomation che aiutano a tracciare i com-portamenti e l’interesse verso quello che stia-mo proponendo. I risultati che promettiamoai nostri clienti non sono solo legati ai nu-meri, ma anche alle emozioni. Lavoriamo conl’intrattenimento e ci aspettiamo che il no-stro lavoro non finisca la sera dell’evento, mache i nostri ospiti lo ‘portino a casa’ attraver-so le emozioni che hanno vissuto.

Dal canto suo, cosa chiede un’agenzia dieventi al mondo del digital?Semplificazione, ampliamento della visibi-lità, affidabilità e in alcuni specifici casi ga-ranzia di conversione, ovvero fatturato. Tut-ti aspetti fondamentali per avere un buonritorno sull’investimento in un settore chedal 2019 rappresenterà più della metà del-le spese di marketing di un’azienda. Noivorremmo capitalizzare le tecnologie mes-se a disposizione dal digital per rendere au-torevole chi ci affida la propria comunica-zione. Anzi, mettiamo il cliente nelle con-dizioni di essere una fonte di informazioniautorevole, anche perché quello che in pas-sato si concludeva con l’evento, oggi con-tinua a vivere in rete e sui social media.

In un mondo della comunicazione sem-pre più fluido come è quello in cui vivia-mo, come evolve il rapporto fra agenziae azienda? Quali sono le parole chiave diquesta relazione?Le aziende cercano sempre più spesso unsolo interlocutore, che sappia garantire unprodotto o un servizio ‘chiavi in mano’, inmodo che il rapporto sia impostato inun’ottica di partnership. Fondamentali, perinstaurare un rapporto di fiducia, sono poila fantasia nel pensiero, l’affidabilità nel-l’esecuzione e la trasparenza nella gestio-ne del budget. Bisogna considerare sempreche, grazie a informazioni sempre più dif-fuse, la nostra ‘audience’ sarà esigente, pre-parata, attenta e un po’ diffidente. Oggi lavera sfida si gioca su credibilità e verità, dueaspetti che mettono al centro la persona,intesa come individuo capace di governa-re una situazione e delle relazioni. Tutto ilresto fa parte della categoria ‘strumenti dilavoro’.

area strategica_agenzia del mese_nc

Per promuovere una capsule collectionH&M, Synapsy ha sviluppato un progettocon una forte integrazione tra eventi e digital incentrato su tre grandi cubi di Rubik posizionati in centro a Milano(qui in Piazza Cadorna)

Il claim dell’iniziativa ‘Be pop. Be Popular’ è un evidente richiamo alla corrente artisticae sociale degli anni ‘80 a cui era ispirato e che ha contribuito a rendere ancora piùvisibile l’operazione

Il confronto: come si applicherebbero letecnologie digital di oggi a un evento or-ganizzato cinque o dieci anni fa?Di questi tempi, ha poco senso fare con-fronti fra gli strumenti di lavoro disponibi-li oggi e dieci anni fa. Anche soltanto cin-que anni fa, avevamo a disposizione tec-nologie molto meno performanti rispettoa quelle che usiamo oggi. Il mondo sta cam-biando velocemente e radicalmente. Unevento di dieci anni fa sarebbe simile a unodi oggi soltanto perché l’intrattenimento

live non è cambiato nel meccanismo e noncambierà: l’uomo da sempre mette in sce-na spettacoli e forme di intrattenimento divario tipo. È cambiato però il modo di or-ganizzarlo, di comunicarlo, di renderlo spen-dibile sul lungo periodo.

Come prosegue il percorso di crescita del-l’agenzia? Come cambia il suo posiziona-mento?Dopo aver consolidato le divisioni di co-municazione e produzione di eventi, nel2017 abbiamo costituito Synapsy Mice,spin-off dell’agenzia nel settore dei viaggid’affari e nel 2019 investiremo nella comu-nicazione digital per integrare e completa-re il percorso di crescita. Abbiamo assunto

personale specializzato che porterà grandirisultati e stiamo formando internamentedelle persone che si occuperanno solo diquesto settore, applicando tutto il loroknow-how agli eventi, che resteranno, peralmeno il prossimo biennio, il core businessdi Synapsy.

Ci può raccontare una case history signi-ficativa del nuovo approccio dell’agenzia?Abbiamo recentemente organizzato perH&M un progetto di comunicazione cheprevedeva una fortissima integrazione tragli eventi e il digital. Il cliente doveva pro-muovere una capsule collection realizzatain collaborazione con una famosa casa dimoda. Prendendo spunto dalla cultura popdegli anni ‘80, abbiamo realizzato tre gran-di cubi che ricordavano uno degli oggettiicona degli eighties: il cubo di Rubik, il co-loratissimo giocattolo di plastica che hafatto ‘impazzire’ un’intera generazione. L’ab-biamo ingrandito di circa 100 volte, abbia-mo sostituito le ‘faccine’ in plastica contanti piccoli schermi led e abbiamo inge-gnerizzato il tutto per permettere la rota-zione delle varie parti, in modo che fosse-ro visibili i contenuti da qualunque posi-zione. Il susseguirsi di filmati, immagini gra-fiche e icone di riferimento degli anni Ot-tanta o degli stessi brand, ha catturato l’at-tenzione di chiunque passasse nelle vici-nanze. Abbiamo aperto pagine sui princi-pali social network e favorito l’interazionedegli utenti realizzando un set fotograficoapposta per loro. All’interno di uno dei tre cubi si potevano,infatti, provare i capi della nuova collezio-ne e farsi fotografare, pubblicando la fotosul proprio profilo con un apposito hashtag.Anche il claim ‘Be pop. Be Popular’ è un evi-dente richiamo alla corrente artistica e so-ciale che ha contraddistinto quegli anni ir-ripetibili e ha contribuito a rendere anco-ra più visibile l’operazione. nc

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Passanti intenti a farsi dei selfie davanti al cubo H&M, sul quale piccoli schermi ledproiettavano contenuti degli eighties

nc_area strategica_agenzia del mese

In uno dei cubi H&M si potevano provare icapi della nuova collezione e farsi fotografare

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nc_area strategica_primo piano

NC, BRAND LOYALTY E BC&E AWARDS,LA CREATIVITÀ SI FA FESTIVALL’ECOSISTEMA DEGLI EVENTI ADC GROUP SI ARRICCHISCE. NASCONO IL FESTI-

VAL DEL BRANDED CONTENT & ENTERTAINMENT, IL BRAND LOYALTY FESTIVAL

E L’IMA FESTIVAL. LE NUOVE INIZIATIVE COMPRENDERANNO, OLTRE AI PREMI

E RELATIVE GIURIE, ANCHE UNA GIORNATA DI FORMAZIONE, CHE CULMINERÀ

CON LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE, E UN PRODOTTO CARTACEO DEDICATO.

A CURA DELLA REDAZIONE

rà disponibile un’unica pratica piattaformadi iscrizione (valida anche per gli NC Awards),anche una giornata di contenuti e una pub-blicazione cartacea dedicata, che verrà di-stribuita durante la Cerimonia di premiazio-

ne. In un’unica giornata dunque sarà possi-bile al mattino assistere alla sessione di vo-tazione di giuria dei progetti finalisti dei re-lativi premi (BC&E Awards, Brand LoyaltyAwards), attraverso la consueta formula del-

Il 2019 in casa Adc Group si apre inaugu-rando un nuovo sistema legato ai premi eagli eventi. In linea con le richieste del mer-cato e forte del successo dei rinomati BeaFestival e del Bea World Festival, la societàguidata da Salvatore Sagone lancia un nuo-vo format anche nell’ambito degli NCAwards e degli NC Digital Awards. Stiamo parlando, nel primo caso, del Festi-val del Branded Content & Entertainment(marzo 2019) e del Brand Loyalty Festival(aprile 2019), mentre nel secondo caso del-l’Ima Festival (settembre 2019; vedi arti-colo pagina 72).

I Festival, un nuovo formatPer quanto riguarda il Festival del BrandedContent & Entertainment e il Brand Loyal-ty Festival, il nuovo format comprenderà,oltre alle due competizioni, per le quali sa-

Adc Group inaugura un nuovo ‘sistema’legato ai premi: il Festival. Il format

comprenderà oltre ai premi, per i quali saràdisponibile un’unica piattaforma di iscrizione,

anche contenuti e una pubblicazionecartacea dedicata

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area strategica_primo piano_nc

le live presentation, e, al pomeriggio, sarà lavolta di un ricco e interessante programmadi contenuti dedicati al settore di riferimen-to. Il giorno si chiuderà in bellezza con la ce-rimonia di premiazione delle campagne se-lezionate dalla giuria. Attraverso la neonata piattaforma, i profes-sionisti del settore (aziende, agenzie, par-tner, creativi…) avranno, dunque, l’occasio-ne di confrontarsi, incrementare il propriobusiness, coltivare occasioni di contatto, fa-re formazione attraverso le live presenta-tion e i contenuti dedicati, oltre che visio-nare e celebrare i progetti della migliore crea-tività e produzione italiana. Infine, sarà pos-sibile essere aggiornati sullo stato dell’artedel settore e i progetti iscritti grazie ai neo-nati Quaderni dedicati al Branded Content& Entertainment, al Brand Loyalty Marke-ting e all’Influencer Marketing.

BC&E Festival 2019La competizione ‘Brand for Entertainment’(che vanta il patrocinio e la collaborazionedi Obe - Osservatorio Branded Entertain-ment), dedicata alla valorizzazione della mi-gliore comunicazione di marca, che da quat-tro anni affianca il premio NC Awards saràoggetto quest’anno di un nuovo naming eun nuovo format: il Festival. Quest’ultimo comprenderà, oltre alla ses-sione di giuria del premio, che da questa

edizione si chiamerà dunque ‘Branded Con-tent & Entertainment’ (BC&E Awards) ealla relativa Cerimonia di premiazione se-rale, nel pomeriggio verrà dato spazio an-che ai contenuti legati ai temi protagoni-sti del premio. Il Festival dunque si svolgerà in un’unicagiornata e intende offrire una piattaformaunica per: confrontarsi con i colleghi, farebusiness e formazione. I BC&E Awards premiano i progetti o i con-tenuti editoriali, di intrattenimento, infor-mazione o educazione, prodotti o co-pro-dotti da un brand per comunicare i proprivalori. Sono contenuti originali, o di brandintegration all’interno di format già esisten-ti, che rispondono a un interesse e attira-no l’attenzione di una data audience, per-mettendo alla marca di costruire relazionidi valore con il proprio target. Possono es-sere film, cortometraggi, programmi tv, vi-deo, giochi, web series, tutorial, eventi, ar-ticoli redazionali, ecc..L’iniziativa di Adc Group è legata al Qua-derno ‘Branded Content & Entertainment’,la pubblicazione che, alla sua prima edizio-ne, raccoglierà tutti i progetti iscritti e sa-rà distribuita in occasione dell’appunta-mento. Anche per quanto riguarda questa

MATTINA Sessione plenaria di giuria e live presentation dei progetti in short list

TARDA MATTINATA/ ContenutiPRIMO POMERIGGIO

SERA Cerimonia di premiazione

Contenuti FESTIVAL Quaderno

Premio(Giuria + Cerimonia)

BC&E FESTIVAL E BRAND LOYALTY FESTIVAL 2019_IL NUOVO FORMAT

Simonetta Consiglio, VP Mktg & Communication Sisal,

presidente giuria BC&E Awards

competizione nel corso della prima fase divotazione, la giuria, quest’anno guidata daSimonetta Consiglio, VP Mktg & Commu-nication Sisal, valuterà online i progettiiscritti distribuiti nelle tipologie previste dalbando che entreranno in una shortlist peressere poi votati ex novo in seduta plena-ria. Il Grand Prix verrà selezionato tra lecampagne in concorso nelle diverse MediaPlatform e nel Multiplatform, che avrannoricevuto il voto più alto in seguito alla va-lutazione da parte della giuria riunita in ses-sione plenaria. I progetti possono esserecandidati sulla base del formato e del mez-zo specifico di distribuzione utilizzato. Incaso di progetto multicanale, si può candi-dare il progetto in diverse Media Platform.Per quanto riguarda le Media Platform i

premi saranno assegnati a: Programma Tvo Contenuto Cinematografico, ProgettoRadio, Progetto Video Web e Social, Pro-getto Publishing, Evento. Ogni progettoverrà giudicato secondo tre criteri di valu-tazione (che corrispondono ad altrettantiCriteria Awards): Best Insight/ConsumerEngagement (idea creativa e coinvolgimen-to del target), Best Execution (qualità del-la realizzazione) e Best Results (risultati ot-tenuti). I progetti il cui contenuto viene svi-luppato in almeno due delle Media Plat-form può concorrere e vincere il Multiplat-form Award. I Premi Speciali (Best BC&EAgency, Best BC&E Company, Best BC&ECreative Department) verranno assegnatisulla base del punteggio complessivo ac-cumulato dall’azienda o dall’agenzia gra-

zie ai piazzamenti (1°, 2°, 3°) ottenuti daipropri progetti, mentre quelli dell’editore(Agenzia Emergente, Manager dell’Anno,Agenzia Indipendente, Mezzo dell’Anno, In-novazione) verranno assegnati alle strut-ture/professionisti che si sono distinti peril contributo dato alla crescita del settore.Il concorso è aperto alle strutture che ab-biano realizzato campagne/progetti on airin una data compresa tra il 1° gennaio e il31 dicembre 2018.

Brand Loyalty Festival 2019In occasione della seconda edizione delBrand Loyalty Awards (dedicato ai proget-ti di loyalty e di reward che mirano a in-staurare, tra il brand e i clienti, un rappor-to continuo e duraturo, e a generare coin-

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nc_area strategica_primo piano

GRAND PRIXAl Grand Prix verrà assegnato un podio (1°, 2° e 3° posto assoluto) selezio-

nato tra le campagne in concorso nelle diverse Media Platform e nelle Mul-

tiplatform che avranno ricevuto il voto più alto in seguito alla valutazione

della giuria riunita in sessione plenaria.

MEDIA PLATFORM AWARDS• Programma TV o Contenuto Cinematografico

• Progetto Radio

• Progetto Video Web e Social

• Progetto Publishing

• Evento

MULTIPLATFORM AWARDProgetto il cui contenuto viene sviluppato in almeno due delle Media Plat-

form precedentemente indicate. È possibile iscrivere la stessa campagna in

più tipologie.

CRITERIA AWARDS - ECCELLENZE QUALITATIVEPer ciascuna eccellenza sarà assegnato solo il primo posto.

• Best Insight/Consumer Engagement

• Best Execution

• Best Results

PREMI SPECIALII Premi Speciali vengono assegnati sulla base del punteggio complessivo ac-

cumulato dall’azienda o dall’agenzia grazie ai piazzamenti (1°, 2°, 3°) otte-

nuti dai propri progetti.

• Best BC&E Agency

• Best BC&E Company

• Best BC&E Creative Department

PREMI EDITOREAgenzia Emergente_Agenzia emergente che si è distinta per innovazione, ri-

sultati e velocità di crescita nel settore.

Agenzia Indipendente_Agenzia indipendente che nel 2018 ha espresso la

migliore performance nel settore in termini di dinamismo, capacità di inter-

pretare i cambiamenti in atto e new business.

Manager dell’Anno_Manager di agenzia o di azienda che, nel corso del 2018,

si è distinto per meriti particolari.

Mezzo dell’Anno_Mezzo che si è particolarmente distinto nel corso del

2018 per qualità ed efficacia nella comunicazione dei contenuti di brand e

nello sviluppo della componente di entertainment.

Innovazione_Struttura che meglio ha saputo ricorrere all’utilizzo di nuove tec-

nologie/format all’interno della campagna/e candidata/e.

BRANDED CONTENT & ENTERTAINMENT AWARDS 2019_I PREMI

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area strategica_primo piano_nc

volgimento e partecipazione prima, duran-te e dopo l’acquisto), il Premio viene inglo-bato all’interno della prima edizione delBrand Loyalty Festival un format nuovo,che intende proporsi come una piattafor-ma di business per consentire l’incontro trala domanda e l’offerta. Il Festival si svolge-rà in un’unica giornata dove sarà possibileincontrare i maggiori professionisti del set-tore - aziende, agenzie, partner, creativi -incrementare il proprio business, coltivareoccasioni di contatto, fare formazione at-traverso le live presentation e i contenutidedicati, e celebrare le migliori strategiepromozionali e di brand loyalty. L’iniziativadi Adc Group è legata al Quaderno dellaBrand Loyalty Marketing. La pubblicazione è dedicata al Festival, eoffre un’ampia panoramica del settore, coni suoi protagonisti.

Aspetto non meno importante, raccoglietutti i progetti iscritti ai Brand LoyaltyAwards. Il Quaderno sarà distribuito in oc-casione del Brand Loyalty Festival, previstoa Milano nel mese di aprile. Verrà assegna-to un podio (1°, 2° e 3° posto) per ciascu-na delle diverse Tipologie (Crm; Gamifica-tion; Mobile; Csr; Concorso; Altre Tipologie)sulla base dei seguenti criteri di valutazio-ne (che corrispondono ad altrettanti Cri-teria Awards): Best Insight (creatività, gra-do di innovazione del progetto, consumerbenefit proposto); Best Customer Experien-ce and Execution (coinvolgimento coeren-te col target di riferimento, qualità dellameccanica proposta e della comunicazio-ne a supporto del progetto); Best Omni-channel Approach (utilizzo in maniera effi-cace dei diversi canali per parlare al consu-matore) e Best Data management and per-

formance (capacità nell’analisi dei dati e ri-sultati conseguiti); Best Technology (utiliz-zo di tecnologie innovative in termini di en-gagement ed execution); Best Communi-cation Approach (migliore strategia di co-municazione a supporto della strategia lo-yalty). Inoltre, le campagne in concorso cheavranno ricevuto il voto più alto nelle di-verse tipologie potranno conquistare il po-dio del Grand Prix.Anche questo premio assegnerà premi spe-ciali (Best Brand Loyalty Agency e BestBrand Loyalty Company), sulla base dei pun-teggi ottenuti dai progetti e premi dell’edi-tore: Manager dell’Anno, Agenzia Emergen-te e Innovazione. Anche in questo caso ilconcorso è aperto alle strutture che abbia-no realizzato campagne/progetti on air inuna data compresa tra il 1° gennaio e il 31dicembre 2018

GRAND PRIXVerrà selezionato tra le campagne in concorso che avranno ricevuto il voto più

alto nelle diverse tipologie in seguito alla valutazione da parte della giuria riuni-

ta in sessione plenaria. Verrà assegnato un podio (1°, 2° e 3° posto assoluto).

PREMI PER TIPOLOGIAI progetti possono essere iscritti in una o più delle Tipologie e in ognuna ver-

rà assegnato il 1°, 2° e 3° Premio:

• Progetto di Crm

• Progetto di Gamification

• Progetto Mobile

• Progetto di Csr

• Concorso

• Altre Tipologie (Short Collection, Long Collection, Social Media Contest,

Member Get Member, ecc.)

CRITERIA AWARDS - ECCELLENZE QUALITATIVEPer ciascuna eccellenza sarà assegnato solo il primo posto.

• Best Insight

• Best Customer Experience and Execution

• Best Omnichannel Approach

• Best Data Management and Performance

• Best Technology

• Best Communication Approach

PREMI SPECIALII Premi Speciali vengono assegnati sulla base del punteggio sarà calcolato tenen-

do conto solo del piazzamento più alto ottenuto da ciascun progetto iscritto.

• Best Brand Loyalty Agency

• Best Brand Loyalty Company

PREMI DELL’EDITOREManager dell’anno_Manager di agenzia o di azienda che, nel corso del 2018, si è

distinto per meriti particolari nel settore.

Agenzia Emergente_Agenzia emergente che si è distinta per innovazione, risul-

tati e velocità di crescita nel Loyalty Marketing.

Innovazione_Struttura che meglio ha saputo ricorrere all’utilizzo di nuove tecno-

logie/format all’interno della campagna/e candidata/e.

BRAND LOYALTY AWARDS 2019_I PREMI

Nc Awards 2019La prima fase degli NC Awards, come diconsueto, sarà caratterizzata dal voto on-line dei giurati, che valuteranno i progettiiscritti distribuiti nelle cinque diverse areepreviste dal bando. In particolare, nella ses-sione di giuria online, verranno decretati ivincitori delle diverse tipologie appartenen-ti all’Area Tradizionale (brand identity, outof home, radio, stampa, tv/cinema, packa-ging & design, sponsorizzazione, BtoB), In-terattiva/Digitale (comunicazione online(siti corporate e micrositi), adv online (ban-ner, sponsorizzazioni, bottoni, interstitial,ecc.), RP, evento, promozione, social me-dia, direct/marketing relazionale, BtoB), Me-dia Innovativi (ambient media, punto ven-dita/shopper marketing, guerrilla marke-ting, viral/mobile marketing, concept de-sign -Hotel, Office, Retail, BtoB.) e VideoStrategy (video strategy, BtoB). Da questa edizione, inoltre, spazio anchealla creatività made in Italy, ma on air an-che a livello internazionale, grazie alla ti-pologia speciale: Migliore Campagna In-ternazionale con creatività Italiana. Con-testualmente, i giurati, quest’anno guida-ti da Chiara Occulti, SVP Brands & Com-munication Management Luxottica, sele-zioneranno le campagne finaliste dell’AreaComunicazione Olistica (campagne chehanno uno svolgimento integrato sui di-versi media e canali, siano essi tradiziona-li, digitali o innovativi), che entreranno inshortlist. Nella seconda fase, tali campagne verran-no votate ex novo dai giurati riuniti in se-duta plenaria, dopo la presentazione ‘live’effettuata direttamente da un esponentedella struttura che ha iscritto il progetto(direttori creativi, planner, responsabili diagenzia, ecc.). Tali presentazioni saranno

aperte al pubblico degli addetti ai lavori. Inquest’area concorrono le campagne chehanno avuto uno svolgimento integrato suidiversi media e canali, siano essi tradizio-nali, digitali o innovativi. Per concorrere in questa categoria, le cam-pagne dovranno quindi essere declinate inalmeno due tipologie appartenenti ad al-meno due diverse aree tra quelle che ani-mano il concorso e potranno vincere i pre-mi nelle categorie merceologiche di appar-tenenza. Il premio dei premi, il Grand Prix,verrà selezionato tra le campagne in con-corso nell’area comunicazione olistica cheavranno ricevuto il voto più alto in sessio-ne plenaria di giuria. Inoltre, dalla scorsaedizione è possibile concorrere nell’AreaOlistica scegliendo tra Comunicazione Oli-stica e Olistica BtoB, a seconda del targetdella campagna. Non mancheranno, poi, i

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nc_area strategica_primo piano

Premi Speciali e i Premi dell’Editore (vedibox). Dalla scorsa edizione, per quanto ri-guarda i Premi Speciali, il punteggio vienecalcolato tenendo conto solo del piazza-mento più alto ottenuto non più da ognipiazzamento in diverse tipologie ma da ognicampagna iscritta e firmata da creativo (perl’assegnazione del Premio Best HolisticCreative Department). Per avere più pos-sibilità di vincere dunque… meglio iscrive-re più progetti!I numeri della scorsa edizione fanno bensperare in una crescita esponenziale ancheper l’edizione 2019 del premio: 169 cam-pagne (di cui 55 iscritte anche in aree ag-giuntive), 28 entrate in short list tra le 38veicolate sui mezzi di almeno due dellequattro aree previste dal bando. 61 le agen-zie e le aziende che hanno partecipato agliNC Awards. A salire sul gradino più alto delpodio 2018 vincendo il primo premio as-soluto (da quest’anno Grand Prix) è stataHavas Milan con il progetto ‘Tim Dance’.A giudicare i progetti sarà una giuria com-posta da oltre 30 manager di azienda, re-sponsabili pubblicità e comunicazione, edai rappresentanti delle associazioni più au-torevoli del settore. Come sempre la partecipazione alla com-petizione è subordinata all’iscrizione all’An-nual della Creatività (giunto alla XVIII edi-zione), che a maggio 2019 verrà distribuitoalla Cerimonia di premiazione. I concorsi so-no aperti alle aziende, agenzie, centri me-dia, case di produzione e concessionarie, cheabbiano realizzato campagne/progetti on airin una data compresa tra il 1° gennaio e il31 dicembre 2018. nc

NC AWARDS/BRAND LOYALTY AWARDS/BC&E AWARDS_COME PARTECIPAREPiattaforme iscrizione: giuria.ncawards.it; bfe.ncawards.it; loyalty.adcgroup.it

Termine iscrizione: 28 febbraio 2019 (BC& E + Brand Loyalty Awards); 20 marzo 2019 (NC Awards)

Contatti: NC Awards_Erminia Piccolella ([email protected]);

BC&E_Chiara Pozzoli ([email protected]);

Brand Loyalty Awards_Ilaria Scapolo ([email protected])

Chiara Occulti, SVP Brands & Communication Management Luxottica,

presidente giuria NC Awards 2019

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area strategica_primo piano_nc

AREA COMUNICAZIONE OLISTICA E OLISTICA BTOBPer concorrere in questa categoria, le campagne devono essere iscritte in al-

meno due tipologie appartenenti ad almeno due diverse aree del concorso. È

possibile concorrere nell’Area Olistica scegliendo tra Comunicazione Olistica

e Olistica BtoB, a seconda del target della campagna. In fase di iscrizione, inol-

tre, le campagne saranno suddivise nelle diverse categorie merceologiche e

potranno vincere anche i premi (1°, 2° e 3° posto) per la relativa categoria.

GRAND PRIXVerrà selezionato tra le campagne in concorso nell’area comunicazione oli-

stica che avranno ricevuto il voto più alto in seguito alla valutazione da par-

te della giuria riunita in sessione plenaria.

CATEGORIE MERCEOLOGICHE (CAMPAGNE OLISTICHE)• Alimentari/Dolciumi e Merendine • Apparecchi Elettronici e Audio/Video

• Auto e altri veicoli • Bagno/Pulizia Casa/Prodotti Farmaceutici/Cosmesi

• Banche e Assicurazioni • Bevande (alcoliche/analcoliche)

• Casa (arredamenti/accessori) • Distribuzione e Ristorazione

• Editoria e Media • Intrattenimento e Tempo Libero

• Non Profit/Sociale e Csr • Servizi di Interesse Pubblico

• Telecomunicazioni •Varie •Viaggi, Trasporti e Turismo

AREA TRADIZIONALE• Brand Identity

• Campagna Esterna

• Campagna Radio

• Campagna Stampa

• Campagna Televisiva/Cinema

• Packaging & Design

• Sponsorizzazione

• BtoB

AREA INTERATTIVA/DIGITALE• Campagna di Comunicazione Online

• Campagna Advertising Online

• Campagna Relazioni Pubbliche

• Evento

• Progetto di Promozione

• Comunicazione sui Social Media

• Progetto Direct/Marketing Relazionale

• BtoB

AREA MEDIA INNOVATIVI• Ambient Media

• Comunicazione sul Pdv/Shopper Marketing

• Guerrilla Marketing

• Migliore Viral/Mobile Marketing

• Concept Design (Progetti Hotel, Office, Retail)

• BtoB

AREA VIDEO STRATEGY• Campagne di video strategy

• BtoB

TIPOLOGIA SPECIALECampagna Internazionale con creatività Italiana

PREMI SPECIALIBest Holistic Agency_Agenzia che ha ottenuto il migliore punteggio con i pro-

getti vincitori, sia nelle diverse tipologie, sia nelle categorie merceologiche.

Best Holistic Company_Azienda che ha ottenuto il migliore con i progetti vin-

citori, sia nelle diverse tipologie, sia nelle categorie merceologiche.

Best Media Agency_Agenzia media che ha ottenuto il punteggio più alto con le

campagne/progetti vincitori nelle diverse tipologie e categorie merceologiche.

Best Production Company_Cdp che ha ottenuto il punteggio più alto con le

campagne/progetti vincitori nelle diverse tipologie e categorie merceologiche.

Best Creative Department_Team di creativi che, con le proprie campagne

iscritte, ha ottenuto il punteggio più alto.

PREMI DELL’EDITOREAgenzia Emergente_Agenzia di comunicazione emergente che si è distinta

per innovazione, risultati e velocità di crescita.

Agenzia Indipendente_Agenzia indipendente che ha espresso la migliore per-

formance in termini di dinamismo, capacità di interpretare i cambiamenti in

atto e new business.

Ambasciatore della Comunicazione_Personalità che meglio ha saputo pro-

muovere il valore culturale ed economico della comunicazione presso l’opi-

nione pubblica e le istituzioni.

Manager dell’Anno_Manager di agenzia/azienda che si è distinto per meriti

particolari.

Media Person of The Year_Persone che si sono distinte per capacità di visio-

ne, innovazione e gestione del cambiamento nella vasta area dei mezzi.

Mezzo dell’Anno_Mezzo pubblicitario che si è distinto per qualità ed efficacia.

Mezzo Emergente_Mezzo pubblicitario emergente che si è distinto per inno-

vazione, risultati e velocità di crescita.

Miglior Effetto Speciale_Campagna che meglio ha saputo ricorrere ad effet-

ti speciali senza che questi siano palesemente riconoscibili dagli spettatori.

‘Innovazione nella Comunicazione’_Struttura che meglio ha saputo ricorrere

all’utilizzo di nuove tecnologie all’interno della campagna.

NC AWARDS 2019_I PREMI

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Il Monitor registra, inoltre, numerosi casidi BE promossi da brand appartenenti aisettori Fashion&Clothes, Servizi&Utility,Retail e Automotive. Proprio in quest’ulti-ma industry si assiste alla tendenza cre-scente dei brand nello scegliere di utiliz-zare video comici. Ne sono un esempio ivideo ‘Il Buttofuori del weekend’ e ‘Le 48ore di Fru’ di Ford, realizzati in collabora-zione con The Jackal. E ancora, la serie di

video “Partire in macchina con i figli” pro-mossi da Fca - Fiat Chrysler Automobilescon The Pozzolis Family (omonima pagi-na Facebook ideata dal comico Gianmar-co Pozzoli e dalla compagna Alice Mangio-ne, in cui video comici narrano la vita ‘ve-ra’ della famiglia, affrontando tematicherelative alla genitorialità). Dal punto di vi-sta dei formati, dal Monitor Obe 2018emerge uno sviluppo consistente del digi-

Il 2018 si è concluso e, come ogni anno,è tempo di bilanci e previsioni. Parlando dibranded entertainment, Obe ha analizza-to gli oltre 300 casi presenti nel proprioMonitor (il database, a disposizione dei So-ci dell’Osservatorio, che censisce settima-nalmentei progetti di Brand Entertainmentpresentati sul mercato, ndr), traendone al-cune evidenze. Per cominciare, la crescita,in termini quantitativi, del numero di pro-getti: un dato che conferma l’ampia fidu-cia che i brand ripongono in questo, ormainon più nuovo, linguaggio di comunicazio-ne. Emerge con chiarezza come il settoredel Food&Beverage domini, ancora una vol-ta, lo scenario del BE, scegliendolo per rac-contare, on e offline, nuove storie di intrat-tenimento e di interesse per il pubblico. Si tratta di un fenomeno che mostra unaforte continuità con i macro-trend comu-nicativi degli ultimi anni, che fotografanola crescita del numero di programmi e tu-torial sul food sia in tv sia sul digitale.

nc_area strategica_primo piano

BRAND ENTERTAINMENT: 2019 TRA DIGITAL, DATI E WOMEN EMPOWERMENT?SECONDO IL MONITOR OBE, IL 2018 SI CHIUDE IN POSITIVO, CON UN

DOMINIO ASSOLUTO DEL COMPARTO FOOD&BEVERAGE. TRA I TREND 2019

SPICCANO DIGITAL, USO DEI DATI E WOMEN EMPOWERMENT.

DI PATRIZIA MUSSO

direttore scientifico ObeOsservatorio Branded Entertainment

SETTORE MERCEOLOGICO

FOOD&BEVERAGE

FASHION&CLOTHES

SERVIZI&UTILITY

AUTOMOTIVE

RETAIL

HEALTH&BEAUTY

NO PROFIT&ISTITUZIONI

FINANCE

GAME

ENERGY

TRAVEL&HOLIDAY

SPORT

TECHNOLOGY

23,4%

13,3%

12,2%

11,2%

11,2%

7%

5,6%

4,5%

2,1%

1,4%

1,4%

0,3%

6,3%

A dominare lo scenario attuale del BE èancora il settore del Food&Beverage, con unasignificativa presenza di progetti promossi da alcuni dei principali player di riferimento

(Fonte: monitor Obe 2018)

NUMERO DI PROGETTI DI BE PER SETTORE MERCEOLOGICO (Gen- Dic 2018)

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tal al servizio dei progetti di BE. Nonostan-te siano presenti ancora progetti di BE tra-smessi attraverso il canale televisivo, so-prattutto da parte di grandi brand italianicon una forte tradizione mass mediale al-le spalle, e nonostante siano stati raccoltidiversi progetti declinati in un’ottica mul-ticanale (tv, affissioni, eventi live, app/web/social), spiccano anche in Italia numerosericorrenze di creatività di BE esclusivamen-te digitali. All’interno di questo quadro, sidistinguono in particolar modo cortome-traggi e web serie, veicolate principalmen-te tramite i canali proprietari dei brand sul-la piattaforma YouTube, che si trova a svol-gere un ruolo da protagonista grazie all’ac-cessibilità e all’immediatezza con la qua-le condivide i propri contenuti a livellomondiale. Un terzo elemento di attenzione si lega aldibattito in corso sull’efficacia dei testimo-nial anche in progetti di branded entertain-ment. Nonostante diversi brand abbianoscelto di avvalersi del supporto di influen-cer per le proprie campagne, dai PanPers aiThe Jackal, da The Show a Casa Surace, ri-mangono in maggioranza (62% dei casi mo-nitorati) le produzioni originali che preferi-scono non servirsi dell’aiuto di alcun talent.

I trend 2019Ma quali sono i fattori con cui la produ-zione di branded entertainment dovrà con-frontarsi nel 2019? “Un elemento che si-curamente coinvolgerà lo sviluppo del BEè quello legato all’uso del dato”, - eviden-zia Marco Sorrentino, content director Pu-blicis Media -. Il dato è destinato a esseresempre più essenziale, non solo a fine cam-pagna, per valutare i risultati, ma soprat-tutto all’inizio di un progetto, per guidar-ne lo sviluppo creativo con un ragionamen-to basato sugli insight analitici”. E, infatti,il ruolo della tecnologia, anche nel suppor-tare il recupero e l’interpretazione dei da-ti, sarà sempre più consistente e rappre-senterà tutt’altro che una minaccia per lacreatività: aiuterà, invece, i direttori crea-tivi e gli autori a esprimere al meglio e aindirizzare più efficacemente i messaggidel brand e le storie da raccontare. Un se-condo fattore riguarderà le modalità conle quali riuscire a far breccia nel difficiletarget dei Millennials con progetti di BE.

A questo proposito, Giuseppe Papa, coun-try manager Eemea Mattel, specifica co-me sia determinante “provare a parlare aigiovani utilizzando appieno e in modo piùnaturale il loro linguaggio, in maniera sa-na, senza snaturarlo. L’ideale sarebbe adat-tarsi alla modernità senza per forza dimen-ticarsi di valori e tradizioni radicate nellastoria di una marca. Il cambio generazio-nale nelle aziende, da questo punto di vi-sta, potrebbe aiutare”.C’è, infine, un insight determinante, cheemerge dai numerosi casi rilevati dal Mo-nitor Obe nel corso del 2018 e che ci aspet-tiamo prenderà progressivamente piedeall’interno dei futuri progetti di BE, comerileva anche Shahin Javidi, ceo brandsto-ries: “È il tema del “women empowerment”,ovvero la tendenza a realizzare progettivolti a valorizzare e sostenere la parteci-pazione delle donne - di tutte le età, a co-minciare dalle ragazze e dalle adolescenti- nei diversi campi, non solo in quelli tra-dizionalmente considerati “da donna”, main tutti gli ambiti della vita e della socie-tà: dalla politica all’alta finanza, dall’indu-stria alla cultura e allo sport, dove è giu-sto che le donne conquistino tutto il po-tere e la visibilità che meritano”.“Il 2019 - chiosa Anna Gavazzi, direttoregenerale Obe - sarà probabilmente un an-no di consolidamento per il branded en-tertainment: una leva sempre più centra-le nelle strategie di comunicazione e mar-keting dei brand, utilizzata da un ventagliocrescente di aziende, che ne hanno ormaiben compreso le potenzialità, ma devonoancora prendere confidenza con lo stru-mento e iniziare a utilizzarlo con maggio-re consapevolezza ed efficacia. Una leva indispensabile anche per prende-re posizione su temi sociali e comunitari,esprimere i valori del brand e il propriopurpose”. nc

area strategica_primo piano_nc

La maggioranza delle creatività BE è veicolata dal mondo digital, soprattuttotramite il canale YouTube, sotto forma di cortometraggi e web serie(Fonte: monitor Obe 2018)

YOUTUBE

FACEBOOK/INSTAGRAM

BRANDED CHANNEL56%24%

20%

BRAND ENTERTAINMENT, MEZZI DI DISTRIBUZIONE WEB

Progetto Barbie “Puoi essere tutto ciò che desideri” di Mattel, che unisce

educazione di genere e target kids

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nc_area strategica_reportage

BEST BRANDS 2018, PODIO A FERRARI,LEGO, GALBUSERA E FINDUSQUARTA EDIZIONE ITALIANA PER BEST BRANDS, LA CLASSIFICA DELLE

MARCHE TRA I CUI FONDATORI SPICCA ADC GROUP. FERRARI SI AGGIUDICA

IL GRADINO PIÙ ALTO DEL PODIO CORPORATE, MENTRE PER LE CATEGORIE

PRODUCT, GROWTH E GOLDEN AGERS TRIONFANO LEGO, GALBUSERA

E FINDUS. AD ANDREA BOCELLI L’INNOVATION AWARD PER LE ATTIVITÀ

DELLA ANDREA BOCELLI FOUNDATION.

DI SERENA PIAZZI

da Rai Pubblicità, 24Ore System, Igp Decauxe Adc Group. Sono sempre di più i Paesi incui è attiva questa innovativa classifica, na-ta in Germania 15 anni fa ed estesa via viaanche a Francia, Belgio, Cina e dal 2019 an-che in Russia.‘L’emozione ha ragione da vendere’, è que-sto il fil rouge che abbiamo voluto dare aquesta serata, ricordando che la classificaBest Brands è l’unica ad analizzare sia le per-formance economiche delle marche, sia la

percezione emotiva di cui godono presso iconsumatori - ha dichiarato Giovanni Ghe-lardi, ad di Serviceplan Group Italia, in aper-tura di serata -. Dal ranking appare chiaroche le migliori marche sono quelle che rie-scono a instaurare una relazione profondaed intima con il consumatore. Una strate-gia brand-centrica si rivela vincente per sta-re al passo con i cambiamenti richiesti dalmercato senza perdere il rapporto con lepersone”. “Le marche costituiscono il perno

Conferme e sorprese nelle short list diBest Brands, la classifica delle marche ita-liane presentata il 14 novembre scorso, aglistudi Rai di Milano. Ferrari (Best CorporateBrand), Lego (Best Product Brand), Galbu-sera (Best Growth Brand) e Findus (Best Gol-den Age Brand), queste le marche che gui-dano i quattro ranking che caratterizzano laquarta edizione della ricerca promossa conmetodologia unica da GfK e Serviceplan, chegode del patrocinio di Upa ed è sostenuta

Filippa Lagerbäck dà il benvenuto al pubblicodella cerimonia di Best Brands 2018, insiemea Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente Upa, eGiovanni Ghelardi, ad Serviceplan Group Italia

A consegnare il premio Golden Agers è stato Salvatore Sagone, presidente AdcGroup (qui sul palco tra la presentatrice e

Giuseppe Minnoia, presidente onorario Gfk)

Nella veste di keynote speaker, Andrea Bocelli,premiato con l’Innovation Award, è statochiamato a illustrare gli ultimi progetti di

empowerment della Andrea Bocelli Foundation

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del nostro lavoro, l’elemento che consentealle aziende di vivere a lungo e di crescere -ha affermato Lorenzo Sassoli de Bianchi, pre-sidente Upa -. In un momento in cui vienemeno la fiducia, abbiamo bisogno di marcheforti. A essere premiati dal mercato sono ibrand che sanno interpretare al meglio lospirito del proprio tempo, pur restando fe-deli al loro dna”. Ricordiamo le peculiarità diBest Brands: non occorre iscriversi, non c’èuna giuria a decretare le classifiche, le valu-tazioni si affidano a un algoritmo esclusivoGfK che ‘misura’ i brand unendo i dati delleperformance economiche al loro appeal nel-la percezione delle persone (share of soul)rilevato da interviste dirette. In Italia vengo-no coinvolti ben 4.500 consumatori.

Il podioEntrando più nel dettaglio dei risultati, Fer-rari quest’anno riesce a garantirsi il primoposto del podio Corporate superando Fer-rero, in vetta nelle precedenti edizioni. Dalla classifica Best Corporate Brand appa-re chiaro che si rafforza l’amore tra gli ita-

liani e le marche che rappresentano il no-stro automotive nel mondo. Così, dopo Fer-rari e Brembo, che si conferma al terzo po-sto, fa il suo ingresso in classifica Pirelli in7° posizione. Ritorna L’Oréal dopo un annodi assenza e per la prima volta troviamo unmarchio del settore travel: Msc.La competizione tra le marche Product ve-de la vittoria di Lego che risale dal 4° postodel 2017. La classifica coinvolge quasi glistessi brand che erano già presenti negli ul-timi tre anni. L’unica variazione rispetto al2017 è l’uscita di Lavazza a favore del ritor-no di Nike assente dal 2016. Decisamentepiù movimentato il panorama delle BestGrowth Brands che, identificando le mar-che con maggiore crescita, presenta ogni an-no nuovi nomi in classifica. Questo 2018premia decisamente il comparto food & be-verage con ben 6 marche su 10. Su tutte, hatrionfato Galbusera. In Italia, accanto alletre categorie principali Best Corporate Brand,Best Product Brand, Best Growth Brand, ognianno viene presentata una ricerca ineditasu qualche aspetto peculiare della nostra so-

cietà. Se nel 2017 sono stati presentati i BestMillennials Brands, nel 2018 per la primavolta si sono scoperte le marche preferitedai Golden Agers. Un’indagine certamentenon banale nel nostro paese, visto che nel2018 gli over 60 sono il 28,7% della popo-lazione Italiana e hanno ottenuto il risulta-to storico di sorpassare anagraficamente gliunder 30 (28,4%). Non solo. I Golden Agers,come ha spiegato Enzo Frasio, consiglieredelegato GfK Italia, “hanno un profilo inte-ressante sia dal punto di vista dello stile divita che degli acquisti. Si tratta di personegeneralmente soddisfatte della propria vi-ta, con molti progetti, interessi e passioni eun buon reddito disponibile”. Quest’anno il premio è stato consegnato daSalvatore Sagone, presidente Adc Group. Laclassifica speciale dedicata ai Golden Agers,vede 10 marche sicuramente legate alle abi-tudini di consumo di chi è sopra i 60 anni eche comunque fanno parte della storia del-le aziende italiane. Come Findus che si ag-giudica il primo posto. Da notare però co-me una di queste sia in comune con quelle

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BEST CORPORATE BRANDS/BEST PRODUCT BRANDS_CLASSIFICHE FINALI 2015/20182015 2016 2017 2018

BEST CORPORATE BRANDSFERRERO FERRERO FERRERO FERRARI

TOD’S FERRARI FERRARI FERRERO

LUXOTTICA GROUP BARILLA BREMBO BREMBO

CAMPARI L’ORÉAL BMW BARILLA

LAVAZZA PROCTER&GAMBLE BARILLA L’ORÉAL

BARILLA ALIMENTARE PIRELLI LUXOTTICA BMW

GIOCHI PREZIOSI NESTLÈ PROCTER&GAMBLE PROCTER&GAMBLE

PERFETTI VAN MELLE ENEL VOLKSWAGEN PIRELLI

MONCLER PARMALAT UNILEVER UNILEVER

CALZEDONIA VOLKSWAGEN ENEL MSC

BEST PRODUCT BRANDSCOCA-COLA BARILLA SAMSUNG LEGO

NUTELLA COCA-COLA NUTELLA SAMSUNG

RIO MARE MULINO BIANCO COCA-COLA COCA-COLA

MULINO BIANCO RIO MARE MULINO BIANCO RIO MARE

SAMSUNG KINDER LEGO NUTELLA

APPLE SAMSUNG DASH DASH

ACE TWININGS FINDUS MULINO BIANCO

LAVAZZA NUTELLA RIO MARE KINDER

DASH NIKE LAVAZZA FINDUS

NIKE DOVE KINDER NIKE

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scelte dai Millennials nel 2017: Mulino Bian-co al primo posto per i Millennials e al 10°per i Golden Agers. Non è l’unico dato checollega due generazioni, agli estremi dellascala anagrafica ma con l’abitudine di con-dividere consigli e scelte di consumo perguardare al futuro con ottimismo.Millennials e Golden Agers si passano il te-stimone scegliendo presidi di marca, diffe-renti, ma non contrapposti, di cui condivi-dono i valori e la funzione. Veri ‘best brand’che contengono una promessa di felicità einfondono quella sicurezza ricercata da en-trambi. “Una differenza sostanziale tra i duetarget è costituita dal fatto che per i Millen-nial i brand sono essenzialmente dei segni,mentre per i Golden Agers si tratta di veri epropri mondi”, ha sottolineato Giuseppe Mi-noia, presidente onorario GfK Italia.Ogni anno, durante il Gala di Best Brands ipartner conferiscono un premio speciale aibrand che meglio rappresentano l’innova-zione nell’idea e nei fatti. È l’InnovationAward, che quest’anno è assegnato ad An-drea Bocelli, per i traguardi raggiunti con laFondazione a lui intitolata, con la quale, dal

2011, lavora in modo innovativo per l’em-powerment delle persone e comunità, al fi-ne di offrire a migliaia di individui nelle fa-sce più deboli ed emarginate della popola-zione l’opportunità di esprimersi al megliodel loro potenziale.

L’EventoCome tradizione, anche quest’anno la pre-sentazione delle classifiche ha riunito piùdi 400 imprenditori italiani durante la se-rata di gala condotta da Filippa Lagerbäck.Nella veste di keynote speaker, Andrea Bocelli, premiato con l’Innovation Award,è stato chiamato a illustrare gli ultimi pro-getti della fondazione nel programma ‘Break the Barriers’ nell’ambito del quale,secondo un approccio sistemico che ponel’individuo al centro dei propri interventi,ha realizzato scuole, servizi, assistenza sa-nitaria e formazione musicali in Italia e neiPaesi in Via di Sviluppo, o come Fifth Sense- nel programma Challenges - un proget-to ipertecnologico sviluppato all’internodel laboratorio di intelligenza artificiale delMIT di Boston per supportare le persone

in difficoltà a causa di disabilità visive (projects.csail.mit.edu/bocelli). Il palco diBest Brands ospita ogni anno anche esibi-zioni di grandi artisti: quest’anno a scalda-re la platea c’è stato Lele, il nome con cuitutti conoscono Raffaele Esposito, il pocopiù che ventenne cantautore italiano arri-vato in finale ad Amici nel 2016 e che nel2017 ha vinto il Festival di Sanremo nellacategoria Nuove Proposte con il brano Oramai. È tradizione che Best Brands ospiti an-che un best chef per rendere veramentespeciale la cena di gala. Quest’anno lo chef d’eccezione è stato Ta-no Simonato. Un nome noto ai gourmet, nonsolo per la stella Michelin che ha premiatoil suo lavoro ai fornelli, ma anche per l’estre-ma passione verso l’olio extravergine di oli-va. ‘Tano Passami l’Olio’, il locale da lui fon-dato a Milano, è un vero tributo al ‘colpo difulmine’ per l’EVO che dal 1991 lo ha por-tato oggi a essere tra i massimi esperti del-l’uso di questo condimento. Un amore cheTano ha riversato in tantissime ricette rac-colte nel suo libro ‘Tano Simonato: Passio-ne Extravergine’. nc

BEST GROWTH BRANDS/SPECIAL CATEGORIES_CLASSIFICHE FINALI 2015/20182015 2016 2017 2018

BEST GROWTH BRANDSRIGONI HUAWEI GALBUSERA

VERA LENOVO NESCAFE

ESTATHE APEROL DOLCE&GABBANA

CIRIO PERONI GAROFALO

ZUEGG ELVIVE (L’ORÉAL) RANA

MONTANA BOROTALCO HUAWEI

PRIL FIAT FAIRY

NOSTROMO FRUCTIS (GARNIER) CALZEDONIA

NOVI DANTE ORO SAIWA

DANTE FARCHIONI ALCE NERO

SPECIAL CATEGORIES Millennials Golden Agers

MULINO BIANCO FINDUS

NIKE RIO MARE

LEGO SVELTO

AUDI LAVAZZA

COCA-COLA NUTELLA

SAMSUNG SCOTTEX

ADIDAS DASH

INTIMISSIMI FIAT

APPLE CELLULARI TEMPO

KINDER MULINO BIANCO

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POSTE ITALIANE, UN NUOVO IMPEGNOPER IL TERRITORIOL’INCONTRO A ROMA ORGANIZZATO CON 3.000 SINDACI DEI PICCOLI COMUNI

D’ITALIA E NUMEROSE AUTORITÀ NAZIONALI RAPPRESENTA L’INIZIO DI UN

PERCORSO DI RAFFORZAMENTO E AVVICINAMENTO DELL’AZIENDA ALLE REALTÀ

LOCALI ITALIANE, ALLE QUALI DESIDERA OFFRIRE NUOVI SERVIZI E INIZIATIVE

PER I CITTADINI GRAZIE A IMPORTANTI INVESTIMENTI. DIALOGO ED EFFICIENZA

LE PAROLE D’ORDINE DI QUESTA STRATEGIA.

DI ILARIA MYR

“L’incontro con i Sindaci d’Italia riaffermal’importanza strategica della presenza ca-pillare di Poste Italiane sul territorio, conl’obiettivo di renderla ancora più efficacegrazie alla collaborazione con le istituzionie gli amministratori locali - ha dichiaratodurante l’evento l’amministratore delega-to di Poste Italiane, Matteo Del Fante -. Ab-biamo pensato questa giornata per parla-re direttamente ai Sindaci e condividerecon loro ciò che Poste Italiane realizzerà

concretamente nei piccoli Comuni, con in-terventi tangibili che incideranno positi-vamente sui servizi al cittadino e con ini-ziative pensate per i territori, puntando suun’efficienza crescente dei nostri oltre12.820 Uffici Postali e dei nostri spazi di-gitali, ai quali ogni giorno accedono oltre3 milioni di persone”. Nel corso dell’incontro, Del Fante ha an-che presentato 10 impegni per i piccoli Co-muni: un programma di servizi dedicati ba-

Promuovere un dialogo diretto e perma-nente, per confrontarsi sulle esigenze spe-cifiche del territorio e attivare una serie diservizi dedicati alle realtà locali con menodi 5.000 abitanti: è con questo obiettivoche il 26 novembre 2018 Poste Italiane hariunito a Roma i Sindaci dei piccoli Comu-ni d’Italia. All’incontro, svolto alla presen-za del Presidente del Consiglio, GiuseppeConte, del Ministro dell’Interno e Vice Pre-sidente del Consiglio, Matteo Salvini, delMinistro per la Pubblica Amministrazione,Giulia Bongiorno e del Vice Ministro del-l’Economia e delle Finanze, Laura Castelli,e promosso in collaborazione con Anci eUncem, hanno partecipato 3.000 Sindacie più di 100 fra parlamentari e autorità, aiquali il Presidente della Repubblica, SergioMattarella, ha fatto pervenire il suo mes-saggio di saluto.

Matteo Del Fante, ad Poste Italiane, durante l’evento capitolino dedicato ai sindaci dei piccoli Comuni d’Italia

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sato sull’importanza strategica di mante-nere aperti tutti gli Uffici Postali situati neiComuni con meno di 5.000 abitanti. Il pri-mo, in completa discontinuità con il pre-cedente indirizzo aziendale, è quello di nonchiudere più gli Uffici Postali nei Comunicon meno di 5.000 abitanti. Vi è poi l’isti-tuzione, all’interno della funzione Corpo-rate Affairs, di un ufficio dedicato a suppor-to dei piccoli Comuni, con un numero a cuigli amministratori potranno fare riferimen-to per richiedere informazioni e promuo-vere iniziative. Al fine di rafforzare ulterior-mente la vicinanza dell’azienda alle ammi-nistrazioni locali, sono stati individuati i re-ferenti delle Relazioni Istituzionali sul ter-ritorio che potranno fornire adeguata as-sistenza ai Comuni. Per i 254 Comuni nonserviti da Ufficio Postale, sarà garantita lafornitura di servizi presso la rete dei tabac-cai (grazie all’accordo tra Poste Italiane e

la Federazione Italiana Tabaccai), e a domi-cilio tramite dei portalettere, senza costiaggiuntivi. Sempre in questi centri, è pre-vista nell’arco di un anno l’installazione dinuovi sportelli Atm per il prelievo automa-tico di denaro. Inoltre, i piccoli Comuni sen-za Atm, ma con Ufficio Postale, potrannorichiederne l’installazione, che sarà valuta-ta nell’arco di Piano Industriale. E poi,l’estensione del servizio Poste Wi-Fi gra-tuito (oggi disponibile in 283 piccoli Co-muni) a tutti gli ulteriori 5.007 non coper-ti. Fra gli impegni, c’è anche la creazione diun servizio di Tesoreria, in collaborazionecon Cassa Depositi e Prestiti, per la gestio-ne delle ‘anticipazioni di cassa’ nelle situa-zioni di temporanea carenza di liquidità.Cdp ne assicurerà la gestione, mentre Po-ste garantirà il coordinamento di tutte leattività di incasso/pagamento e le verifi-che di bilancio, attraverso un team di risor-

se qualificate e dedicate, la disponibilità diun Ufficio Postale di radicamento per le at-tività che richiedono la presenza fisica el’accessibilità a tutta la rete di Uffici Posta-li per le attività di incasso. Verrà poi am-pliata la video-sorveglianza dentro e fuorigli Uffici Postali in accordo con le Forze del-l’Ordine e verranno abbattute le barrierearchitettoniche in oltre 1000 Comuni. Inol-tre, è previsto lo sviluppo di progetti im-mobiliari di solidarietà sociale in aree e im-mobili di proprietà, che saranno offerti auso gratuito, d’intesa con i Comuni, a be-neficio della collettività. Inoltre, Poste Ita-liane ha definito un piano di riqualificazio-ne e decoro degli Uffici Postali, che vedràla realizzazione di murales sulle pareti ester-ne e il rifacimento delle cassette postalinelle aree più disagiate. Infine, saranno po-tenziate le aperture degli Uffici Postali neiComuni turistici. “L’incontro del 26 novem-bre segna l’avvio di un nuovo dialogo e diun confronto aperto che avvicina ancora dipiù Poste Italiane, i territori e le sue comu-nità - dichiarano dall’azienda -: un percor-so fatto di impegni reali, investimenti, nuo-vi servizi e opportunità concrete per la cre-scita economica e sociale del Paese”. nc

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All’evento organizzato da Poste Italiane il 26 novembre a Roma hanno partecipato3.000 Sindaci e più di 100 fra parlamentari

e autorità, fra cui il premier Conte e il Ministro degli Interni Salvini

POSTE ITALIANE_GLIIMPEGNIPERIPICCOLICOMUNI_1 - Non verrà chiuso alcun Ufficio Postale nei Comuni con meno di 5.000 abitanti

2 - Istituzione ufficio centrale dedicato alle esigenze dei piccoli Comuni

3 - Nuovi Atm nei 254 piccoli Comuni senza Ufficio Postale

4 - Garantito servizio portalettere a domicilio e, grazie ad accordo con i tabaccai,

l’erogazione dei principali servizi postali

5 - Estensione Wi-Fi a tutti i 5.007 uffici non coperti

6 - Creazione servizio di Tesoreria, in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti,

per ‘anticipazioni di cassa’

7 - Ampliamento video-sorveglianza in accordo con le Forze dell’Ordine

8 - Abbattimento barriere architettoniche in 1.379 Uffici Postali

9 - Sviluppo progetti immobiliari di solidarietà sociale e riqualificazione Uffici Postali

10 - Rafforzamento del servizio negli Uffici Postali dei comuni turistici

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RENAULT, OMNICANALITÀ AL SERVIZIODEL TARGETÈ UN APPROCCIO DATA DRIVEN HUMAN CENTRIC QUELLO DELLA CASA AUTO-

MOBILISTICA FRANCESE, CHE PUNTA A COINVOLGERE IL TARGET IN MANIERA

MIRATA E MISURABILE, ATTRAVERSO L’UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE.

LO DIMOSTRANO DUE RECENTI CASE HISTORY: IL LANCIO DELLA RENAULT

CLIO MOSCHINO E DELLA CAPTUR TOKYO EDITION REALIZZATO CON GARAGE

ITALIA E SUPPORTATO DA UNA COMUNICAZIONE 100% DIGITAL.

DI ILARIA MYR

Clio Moschino. Ci racconta il piano di co-municazione a supporto del lancio? Per proseguire ancora una volta il legametra Clio e il mondo della moda, abbiamolanciato a novembre Nuova Renault ClioMoschino. La collaborazione con il nostropartner ci ha aiutato a ricreare un moodunico e glamour, ma con un pizzico di iro-nia e irriverenza attraverso una storia dipassione del tutto inedita. Con questa cam-pagna di lancio, infatti, non abbiamo volu-to avvicinarci solo ai clienti o ai prospectin campo automotive, ma abbiamo abbrac-ciato dei target molto più ampi e vicini al-

l’universo Moschino. La comunicazione par-te dallo spot pianificato in tv e in moltis-sime sale cinematografiche italiane, fino aestendersi in ambito digital e social, conformati di assoluto impatto emozionale ecreativo. Non mancano la stampa periodi-ca automotive e lifestyle.

Qual è in particolare il ruolo del digitalenel media mix? A livello digitale abbiamo strutturato di-versi journey sulle varie piattaforme social(Facebook, Instagram, YouTube) e su variplayer in campo digitale per colpire nume-rosi target, sia in ambito out of market chein market. L’obiettivo è indirizzare messag-gi clusterizzati e personalizzati per le diver-se audience attraverso foto, video interat-tivi, stories e carousel che possano, da unaparte, far conoscere la partnership con Mo-schino e il prodotto in tutti i suoi dettaglifashion ed esclusivi in un’ottica di aware-ness e, dall’altra, indirizzare gli utenti ver-so la scoperta del mini sito Clio Moschinoin un’ottica di traffico e lead generation. Alsuo interno abbiamo ideato un video inte-rattivo che consente di scegliere parti del-

“Lavoriamo ogni giorno sulla personaliz-zazione dei messaggi, in modo che ogni tar-get riceva un contenuto più specifico ri-spetto alle proprie esigenze. Il nostro chal-lenge è creare una comunicazione omni-channel che sia efficace ed efficiente, masoprattutto misurabile su Kpi strutturati. Inquesto modo, promuoviamo un approccioData Driven e allo stesso tempo HumanCentric per mettere al centro il nostro con-sumatore e coinvolgerlo con uno storytel-ling personalizzato”. Questi i pilastri della comunicazione di Re-nault Italia spiegati da Elisabeth Leriche,advertising & crm manager dell’azienda,che negli ultimi mesi ha sviluppato cam-pagne in cui il ruolo del digitale, integratocon gli altri mezzi, è centrale.

A settembre, in occasione della settima-na della moda, Renault ha presentato la

Elisabeth Leriche, advertising & crm manager Renault

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la storia a seconda delle proprie passioni.Abbiamo pianificato formati ad alto im-patto come skin e masthead, native adv,formati 100% mobile, Sea e formati in re-targeting per chi si è dimostrato interessa-to a Nuova Renault Clio Moschino.

Altro lancio importante è quello di Cap-tur Tokyo Edition. Da dove nasce l’idea diispirarsi alla capitale giapponese?L’innovazione è da sempre uno dei driverdi Renault, che in questo caso si è espres-

sa attraverso la partnership con l’ateliercreativo Garage Italia. Lo stile unico del-l’auto è ispirato alla capitale nipponica, del-la quale Lapo Elkann è appassionato dasempre, e che si esprime nella Captur To-kyo Edition in una perfetta integrazione tratradizione e innovazione. La tradizione èreinterpretata in chiave contemporaneacon un’esclusiva tinta Be-Style, che preve-de tetto e cover degli specchietti rivestitidel rosso del pattern ‘Kumo’, ispirato a unmotivo decorativo classico della cultura

giapponese. L’innovazione è invece insitanelle tecnologie e nella forza delle linee diRenault Captur. L’esclusività del progetto siritrova anche nella modalità di comunica-zione 100% digital, che ha fatto vivere l’au-to su piattaforme social e sistemi digitali.

In particolare, molto innovativa è la me-todologia di vendita tramite social. Per-ché avete scelto questa strategia?La comunicazione 100% digital è funzio-nale alla scelta della modalità di venditadell’auto, la prima a essere prenotabile at-traverso le storie di Instagram e la chatbotdi Facebook Messenger. A renderlo possi-bile un manga interattivo disegnato appo-sitamente per la campagna da un artistadel settore, Matteo de Longis, che raccon-ta una Tokyo notturna e magica, popolatada personaggi misteriosi tra i quali uno ispi-rato a Lapo Elkann, crocevia di luoghi rea-li e fantastici esplorati a bordo di RenaultCaptur Tokyo Edition. Dal manga, fruibileattraverso le storie di Instagram, l’utenteha potuto fare ‘swipe’ in diversi punti del-la storia, atterrando su una landing pagededicata o su una chatbot di Facebook Mes-senger dove era possibile concludere la pre-notazione della vettura.

Quali saranno i prossimi passi della comu-nicazione Renault?Anche il 2019 ci vedrà protagonisti connuovi lanci di prodotto e activation inedi-te. Puntiamo ancora una volta a sorpren-dere i nostri clienti partendo dai nostri dueassi principali, il French design e l’Easy Li-fe. Inoltre, alcuni dei modelli iconici Renaultsaranno rinnovati nel design e miglioratitecnologicamente per rispondere alle esi-genze di un cliente sempre più connesso.Le campagne saranno crossmediali e rea-lizzate in collaborazione con le agenzie Pu-blicis e Omd. nc

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Un frame dello spot realizzato per il lanciodella Renault Clio Moschino, un’auto dal mood glamour, ma allo stesso tempoirriverente

Per la Captur Tokyo Edition, prenotabile attraverso le storie di Instagram e la chatbot di Facebook Messenger, è stato sviluppato un manga interattivo, in collaborazione conGarage Italia di Lapo Elkann (qui il personaggio del manga a lui ispirato)

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E-DISTRIBUZIONE, UNA RETE ELETTRICA PIÙ SMARTINTELLIGENZA ARTIFICIALE, MACHINE LEARNING E DIGITAL IMAGE

RECOGNITION: SONO SOLO ALCUNE DELLE TECNOLOGIE UTILIZZATE DA

E-DISTRIBUZIONE, LA PIÙ GRANDE SOCIETÀ IN ITALIA NEL SETTORE DELLA

DISTRIBUZIONE E MISURA DI ENERGIA ELETTRICA, CHE HA LANCIATO NUOVE

SOLUZIONI PER GESTIRE AL MEGLIO LA RETE, E AL CONTEMPO, FACILITARE

AL MASSIMO L’UTILIZZO DA PARTE DEI CLIENTI FINALI.

DI ILARIA MYR

Nel 2017, ad esempio, ha lanciato DigI&NItaly, un programma che ha l’obiettivo diridisegnare e semplificare i processi di ge-stione della rete elettrica e di comunica-zione verso il cliente grazie a tecnologie di-

gitali e Design Thinking. Per farlo sono sta-ti analizzati 27 macro processi end-to-enddella distribuzione, in modo da individua-re le necessità e le possibilità di applicarenuove tecnologie o, addirittura, di ridise-gnare processi da zero.“Intelligenza Artificiale, Machine Learning,Deep Learning, Natural Language Recogni-tion, Digital Image Recognition, Realtà Vir-tuale, Realtà Aumentata - spiega Elena Lui-sa Silvestro, responsabile del programmaDigI&N Italy di E-Distribuzione -: sono que-ste le tecnologie che stiamo utilizzando,sfruttando come infrastrutture i nuovi pa-radigmi dei sistemi per massimizzare l’ef-ficacia dei processi e l’Internet of Things”. Questa prima fase si è conclusa a dicem-bre 2017 e ha lasciato il passo all’imple-mentazione delle iniziative identificate,tuttora in corso. Nel 2018 sono stati aggiunti al program-ma ulteriori processi aziendali legati almondo della sicurezza, con un’attenta ana-lisi su come la digitalizzazione possa por-tare benefici e miglioramenti anche in que-sto campo, di importanza cruciale per E-Distribuzione.

Anche nel settore dell’energia elettricale tecnologie dell’informazione e della co-municazione giocano il ruolo fondamenta-le di abilitatrici di nuove funzioni e serviziper il business delle aziende. Lo sa bene E-Distribuzione, la più grande società in Ita-lia nel settore della distribuzione e misuradi energia elettrica guidata da Vincenzo Ra-nieri, che gestisce oltre 1.100.000 Km direte sul territorio nazionale raggiungendopiù di 7.400 Comuni, per un totale di 31,5milioni di clienti connessi alle sue reti. Ne-gli ultimi anni E-Distribuzione ha creatonuovi prodotti e servizi basati sulle tecno-logie digitali, garantendo la sicurezza e lasalute delle persone e la salvaguardia del-l’ambiente; tutto nel rispetto degli obiet-tivi stabiliti dall’Autorità di Regolazione perEnergia, Reti e Ambiente (Arera).

Vincenzo Ranieri, amministratore delegato E-Distribuzione

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Droni per un’efficace manutenzioneUn esempio di come la digitalizzazione pos-sa supportare la gestione della rete elettri-ca è la Digital Image Recognition, una fun-zione che ha la capacità di analizzare unafoto e riconoscere alcune caratteristichedell’immagine. Google, ad esempio, ha ri-lasciato uno strumento in cloud che rendepossibile, grazie al machine learning, com-prendere i contenuti di un’immagine e clas-sificare al suo interno oggetti, monumen-ti, mezzi di trasporto, testi e paesaggi. DigI&N Italy di E-Distribuzione sta usandoquesta tecnologia, processando decine dimigliaia di foto, per capire dove siano si-tuati i conduttori di una linea elettrica ri-spetto alla vegetazione che la circonda, di-

stinguere dove e quale sia il sostegno sucui si appoggiano, definire un componen-te specifico (come nel caso di un isolato-re) e capirne lo stato di usura dal colore odall’eventuale presenza di crepe o ruggine.“Questa soluzione ci permette di verifica-re lo stato degli impianti e di stabilire inquali casi sia necessario effettuare un in-tervento di manutenzione e con che livel-lo di priorità - spiega il team del program-ma DigI&N Italy -. Ad acquisire le imma-gini sono fotocamere installate su elicot-teri o droni. Le foto vengono archiviate incloud e sono poi processate e analizzatedall’algoritmo che comunica l’eventualenecessità di intervento tecnico da effettua-re fisicamente sul posto”. L’azienda sta, inol-tre, introducendo i droni con una serie diattività che supportano quotidianamenteil lavoro delle squadre e dei tecnici: picco-li aerei ad ala fissa o dotati di più eliche(multicotteri, ndr) sono pronti ad attivarsila mattina ed eseguire un programma dilavoro che li fa volare sopra una linea elet-trica e scattare foto.

Al servizio degli utentiLe soluzioni digitali semplificano non sol-tanto le attività dei tecnici, ma anche il rap-porto tra azienda e clienti. Tra le nuove fun-zionalità introdotte da DigI&N Italy ci so-no, ad esempio il POD Identifier, un servi-zio che permette l’identificazione automa-tica del POD (il codice di riferimento per ilcliente) associato a una fornitura a partireda dati quali codice fiscale, indirizzo e co-ordinate geografiche; il Preventivo Smart,che consente di avere informazioni in re-al-time su tempi e costi associati di granparte delle richieste formulate dai clienti;il Tracking Pratica, per tracciare lo stato diavanzamento delle pratiche e fornire noti-fiche in tempo reale. O ancora il Trackingin Campo, che permette al cliente di rice-vere informazioni sulla distanza e il tempodi arrivo della squadra.Un’altra funzionalità pensata per rispon-dere alle esigenze dei clienti è l’e-PIN, checonsente di identificare l’operatore che sipresenta presso un’abitazione per esegui-re attività operative che comportano l’ac-cesso alla proprietà. Gli operatori incarica-ti da E-Distribuzione possono generare uncodice PIN in tempo reale grazie a una Appinstallata sul proprio smartphone. Attraverso il Numero Verde, il sito web ol’APP di E-Distribuzione, accedendo al ser-vizio dedicato, il cliente può utilizzare l’e-PIN per verificare l’identità della personaprima di permettere l’accesso, che vienesconsigliato nel caso di non riconoscimen-to del PIN. Per chi volesse mettersi in con-tatto con E-Distribuzione c’è anche Eddie,il chatbot intelligente presente sul sitowww.e-distribuzione.it, che ha già fornitoinformazioni a oltre 100mila clienti attra-verso circa 500mila interazioni. Eddie è ingrado di interpretare anche le richieste vo-cali tramite avanzati algoritmi di Natural

L’innovazione e la digitalizzazione stannocreando nuove opportunità per la gestionedella rete elettrica

Con il programma DigI&N Italy E-Distribuzionesta ridisegnando e semplificando i processi di gestione della rete elettrica e dicomunicazione verso il cliente grazie a tecnologie digitali e Design Thinking

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Realtà Aumentata, IA, Machine Learning,Natural Language e Digital Image

Recognition, sono alcune delle tecnologieutilizzate dal programma DigI&N Italy

Language Processing. Tra le tante funzio-nalità disponibili, il cliente può verificarela presenza di lavori programmati o disser-vizi che interessano la sua utenza, visua-lizzare ed esportare le misure registrate ne-gli ultimi sei mesi, ricevere informazionisul piano di sostituzione massiva dei nuo-vi Contatori 2G (Open Meter) o sul ruolodi E-Distribuzione.

Il contatore di seconda generazioneQueste iniziative di digitalizzazione dei pro-cessi della rete si aggiungono a Open Me-ter, il grande progetto di sostituzione e in-stallazione dei contatori di seconda gene-razione di E-Distribuzione. Il nuovo conta-tore è il risultato di un percorso che tieneconto di quanto avvenuto negli ultimi an-ni sul mercato e dell’evoluzione tecnologi-ca nel campo della misura e della telege-stione. Già dal 2001, infatti, l’azienda è sta-ta pioniera nello smart metering (telelet-tura e telegestione dei contatori elettroni-ci) con il sistema Telegestore.

Il nuovo contatore ha le caratteristiche pre-viste dalle specifiche tecniche adottate del-l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e ilsistema idrico con la delibera 87/2016, cheha anche stabilito una serie di indicatori diperformance ai fini dell’efficienza energe-tica. Questa innovazione offre ai clienti in-formazioni sempre più puntuali per il mo-nitoraggio dei consumi e abiliterà i serviziinnovativi di domotica, la cosiddetta smarthome. Attraverso i dati che il nuovo con-tatore è in grado di rilevare con maggioregranularità e frequenza giornaliera, gli ope-ratori del mercato potranno offrire un ele-vato numero di servizi a valore aggiunto intermini sia di profilazione degli utenti sia

di offerte commerciali. I produttori di ener-gia potranno avere una maggiore consa-pevolezza dell’efficienza di funzionamen-to del proprio impianto, favorendo cosìun’integrazione sempre maggiore degli im-pianti di microgenerazione.Il nuovo contatore favorirà quindi la libe-ra concorrenza tra gli operatori di merca-

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Anche i droni sono tra le tecnologieutilizzate da E-Distribuzione per ispezionarele reti elettriche, supportando le attività

delle squadre

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to consentendo una completa aperturadello stesso.“Il nuovo contatore intelligen-te di seconda generazione nasce dalla no-stra visione di un’energia accessibile a tut-ti, tecnologicamente all’avanguardia e so-stenibile - spiega Vincenzo Ranieri, ammi-nistratore delegato E-Distribuzione -. Con

Open Meter, portiamo la rivoluzione digi-tale nelle case dei nostri clienti, sempre piùconsapevoli ed evoluti. Vogliamo perciò for-nire un servizio più rapido, intuitivo ed ef-ficiente, e insieme favorire la partecipazio-ne attiva dei clienti al mercato dell’energiaattraverso l’integrazione del nostro conta-tore con i dispositivi digitali in loro posses-so. Con il nuovo contatore la rete elettricasi evolve rapidamente in un ecosistema diintelligenza distribuita, sostenendo la rapi-da evoluzione dei fabbisogni dei clienti elo sviluppo di nuovi servizi digitali”.Una delle grandi novità del nuovo conta-tore è la disponibilità di un canale di co-

municazione dedicato all’interazione conil cliente o con un soggetto delegato dallostesso, tramite un protocollo di comunica-zione aperto e pubblico: tale canale, ancheconosciuto come Chain 2, consentirà lo svi-luppo e la diffusione di dispositivi commer-ciali dedicati ai servizi di energy manage-ment e home automation che favorirannouna gestione sempre più razionale dei ca-richi domestici e degli impianti di genera-zione da fonti rinnovabili. La sfida Open Meter rappresenta, inoltre,un punto di forza nell’ambito dei progettidi smart city. Con le Smart Grid, di cui ilcontatore rappresenta il cuore pulsante, E-Distribuzione sarà in grado di integrare leazioni di tutti gli attori connessi alla pro-pria rete elettrica, produttori o consuma-tori, per distribuire energia in modo sicuro,efficiente, sostenibile ed economicamentevantaggioso. Il contatore che sta arrivandonelle nostre case per aiutarci a consumaremeglio l’energia, riducendo il nostro impat-to ambientale, sarà quindi il fulcro per losviluppo della città sostenibile. nc

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Il contatore Open Meter offre ai clientiinformazioni sempre più puntuali per il

monitoraggio dei consumi, riducendo anchel’impatto ambientale, sarà potenzialmentein grado di abilitare i servizi di domotica

Il contatore di seconda generazione abilita una serie di nuovi servizi erappresenta il ‘cuore pulsante’ della città del futuro, la ‘smart city’

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“Ciò che da sempre fa la differenza è la vi-sione e la capacità di innovare degli italia-ni, ma i grandi gruppi spesso si trasforma-no in gabbie perché ogni azione deve es-sere allineata alle direttive di qualcuno chespesso non conosce nemmeno la realtà di-retta del Paese. Una realtà indipendenteoffre l’opportunità di spaziare a 360 gradi,mentre all’interno di aziende molto strut-turate è molto più difficile cambiare dire-zione in modo repentino ed esprimersi li-beramente”. Non potevamo scegliere unafrase più eloquente di questa per iniziare ladecima edizione dell’inchiesta annuale de-dicata alle agenzie italiane indipendenti, so-prannominata provocatoriamente ‘Italiansdo it better’: e lo è non solo per il suo con-tenuto, da sempre ribadito ogni anno dagliintervistati, ma anche e soprattutto perchéa pronunciarla sono due professionisti del

mercato della comunicazione, Vicky Gittoe Roberto Battaglia, fino a qualche mese falegati a grandi sigle del gruppo Wpp, chehanno scelto volontariamente la strada del-l’indipendenza aprendo GB_22. Un segnoforte, questo, di un trend del mercato chein dieci anni - da quando NC se ne occupain modo dedicato con questa inchiesta -non solo non accenna a diminuire, ma, com-

ITALIAN TOUCHDECIMA EDIZIONE DELL’INCHIESTA DEDICATA ALLE IMPRESE DELLA

COMUNICAZIONE A CAPITALE ITALIANO, CHE COME OGNI ANNO AFFRONTA

LE PRINCIPALI SFIDE DI UN MERCATO IN CONTINUO CAMBIAMENTO,

A COMINCIARE DAI BIG DATA E DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, TEMI CALDI

DI OGGI. UN RUOLO IN CRESCITA, IL LORO, IN UNO SCENARIO IN CUI

FLESSIBILITÀ, AGILITÀ E AUTONOMIA SONO CARATTERISTICHE DAL GRANDE

VALORE AGGIUNTO.

A CURA DI ILARIA MYR (DA PAG. 35 A PAG. 65)

plice anche la crisi dei grandi gruppi inter-nazionali, sembra destinato a crescere ul-teriormente. A monte, uno scenario in ra-pida e continua evoluzione, che soprattut-to negli ultimi anni, con l’avvento del digi-tale, ha rivoluzionato il mercato della co-municazione. Come ogni anno, dunque, an-dremo ad affrontare le tematiche più cal-de del settore dal punto di vista di quellerealtà nostrane che hanno fatto dell’indi-pendenza dai grandi network e dell’italia-nità la loro bandiera. Partiremo dalle parole chiave di oggi delmercato, big data e intelligenza artificiale,che pongono i player del settore davantialla necessità di essere continuamente ag-giornati e, allo stesso tempo, di investire incompetenze e tecnologie. Un aspetto, que-sto, che le strutture interpellate nell’inchie-sta non vivono come una criticità - nono-stante non abbiano budget comparabili aquelli dei grandi network - ma che, anzi,possono gestire in totale autonomia, pro-prio perché indipendenti. Quale sarà il lo-ro ruolo nel prossimo futuro? Su questo lestrutture non hanno dubbi: sicuramentequello da protagoniste. nc

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Flessibilità e autonomia, storytellingefficace, creatività e corretto utilizzo di big data e IA rappresentano i must per le

agenzie italiane indipendenti (Foto: Diana Corp)

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Cisco dixit: Intelligenza artificiale e ma-chine learning, insieme a Internet delle co-se e 5G, ultra HD, realtà virtuale e block-chain, saranno fra i trend tecnologici del2019 (fonte Cisco Visual Networking In-dex (VNI)). Un dato, questo, di cui i playerdel settore devono tener conto, e soprat-tutto le agenzie, che devono essere in gra-do di gestire intelligenza artificiale e big da-ta per offrire ai clienti progetti di comuni-cazione efficaci. Perché, come dice PaoloD’Ammassa, ceo Connexia: “Il cambiamen-to rappresenta sempre un’opportunità perchi lo intercetta per tempo ed è capace dievolvere rapidamente”. “Bisogna partiresempre da un’idea - precisa Cesare Casira-ghi, direttore creativo Casiraghi Greco& -e pensare a tutto tondo, cercare ogni vol-ta il punto di partenza ideale, senza pre-concetti, con una capacità di reazione im-

portante, dove il fattore numerico è solouno dei tanti elementi del marketing mix”.Ma che cosa implica tutto ciò? Prima ditutto, la capacità di trovare un equilibriofra artificiale e umano. Come spiega chia-ramente Stefano Mocellini, founder & ceoDiana Corp: “C’è molta più attenzione aidati, è innegabile. Ed è un bene. Ma la co-municazione conosce ragioni che i nume-

ri non conoscono: lo spunto creativo e il gu-sto non devono passare in secondo piano,coperti dall’illusione che basti l’analisi nu-merica a spiegare tutto. L’eccesso di story-telling ha portato risultati discutibili, è ve-ro, ma l’intenzione iniziale non era sbaglia-ta. Va bilanciata con dati di realtà, se no sirischia di passare da un eccesso all’altro edi confondere i mezzi con l’unico vero fi-

Il marchio storico Gastaldi Tours è statorivitalizzato da Univisual che ha sviluppato

una brand identity completamente rinnovata

AGENZIE, PADRONE DI SE STESSEIL MAGGIOR VANTAGGIO DELL’INDIPENDENZA È PER LE AGENZIE INTERVI-

STATE LA LIBERTÀ DI FARE LE PROPRIE SCELTE, IN AUTONOMIA E CON

UNA PIENA COSCIENZA E CONOSCENZA DEL MERCATO ITALIANO: ANCHE,

AD ESEMPIO, DECIDERE COME STRUTTURARSI INTERNAMENTE PER

ACCOGLIERE LE SFIDE DEL SETTORE E COME INVESTIRE NELLE NUOVE

TECNOLOGIE. IL TUTTO SENZA MAI DIMENTICARE LA MISSION A CUI SONO

CHIAMATE DAI CLIENTI: RIDARE VALORE ALLA MARCA.

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ne: migliorare la propria comunicazione,renderla più efficace”. “È fuori dubbio cheoggi tecnologia e dati costituiscano degliasset imprescindibili - aggiunge Giulia Ron-caglia, direttore generale Gruppo Ronca-glia -, ma devono affiancarsi e integrarsicon la strategia creativa, che resta un ele-mento determinate nella performance del-le strategie di comunicazione. In altre pa-role, la leva del nostro settore rimane sem-

pre la ‘human intelligence’”. Concorda conquesto punto di vista anche Giulio Merlo,ceo Gruppo Merlo, agenzia specializzata ineventi che di recente si è aperta anche al-la comunicazione a 360°, che spiega: “Que-ste trasformazioni di settore hanno com-portato un’evoluzione di approccio alla rea-lizzazione dello storytelling attraverso l’uti-lizzo dei dati per individuare i giusti targete monitorare i risultati. Importante è nonlasciare che il risultato dell’analisi dei daticondizioni e/o limiti la creatività necessa-ria alla realizzazione di uno storytelling ori-ginale”. Per chi, poi, si occupa di brand iden-tity, come Univisual, è necessario qualco-sa di più importante della tecnologia, “al-lo scopo - spiega il ceo Gaetano Grizzanti

- di riuscire a definire una ‘personality’ coe-rente, a prescindere dal pubblico, dal me-dia in cui opera e dai dati che segmentanoun cluster. Bisogna prestare attenzione adapparire sempre autentici, perché il rischioè una tendente omologazione che può ri-velarsi negativa”. Mentre, per le agenzie di-gital, spiega Riccardo Jelmini, amministra-tore delegato Digitalgo, “le interazioni coni clienti sono cambiate e così anche il mo-do in cui questi clienti interagiscono con ibrand. I brand hanno perciò il dovere di ri-spondere a questi cambiamenti attraversonuove soluzioni digitali in grado di poterrendere l’experience dei propri clienti il piùfacile e semplice possibile”. La sfida per le agenzie rimane quella di sem-pre: intercettare la giusta categoria di uten-ti, facendo scoprire il brand a chi ancoranon lo conosce e dall’altro rafforzare il le-game di chi lo conosce già attraverso unprocesso d’identificazione e d’interazione.“Il nostro contributo è quello di mettere adisposizione una serie di soluzioni creativee innovative al servizio dell’azienda - com-menta Giulio Merlo (Gruppo Merlo) - pertrasferire le analisi nelle più efficaci strate-gie di comunicazione e d’ingaggio verso iconsumatori, sia in chiave di acquisizioneche di fidelizzazione”.

Aggiornamento e investimenti i mustIn un tale contesto, le agenzie devono, daun lato, essere continuamente aggiornate,acquisendo nuove competenze, e, dall’al-tro, investire nelle tecnologie necessarieper presidiare questi ambiti. “Effettivamen-te la nuova specializzazione della AI (Arti-ficial Intelligence) crea una nuova onda chearricchisce il nostro lavoro e deve esserecavalcata dotandosi di nuove persone, tem-po, investimenti - spiega Elena Schiaffino,co-founder and head of sales Engitel -. Noiabbiamo scelto di farlo in partnership con

Campagna ‘Il calendario dell’avventonno’firmata da casiraghi greco&. Realizzazionedel sito web dedicato e comunicazione social(Facebook e Instagram)

Ormai da molti anni Arkage cura perOriginal Marines strategia di comunicazionee marketing con video social, campagne,attività in store e online

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università e competenze non solo scienti-fiche, ma anche umanistiche. C’è ancoramolto da studiare e molti miti da sfatare.Le aziende non sono pronte per questa en-nesima rivoluzione e i fornitori devono aiu-tarle al cambiamento in primis”. Nel casodi Digitalgo, invece, la scelta è stata quel-la di dotarsi internamente delle competen-ze necessarie, attraverso la creazione di unteam dedicato alla AI che, come spiegal’amministratore delegato Riccardo Jelmi-ni “si occupa proprio di business intelligen-ce e dati e di soluzioni AI che offriamo ainostri clienti in particolare nella fase di pre-sales (chatbot informativi) e post-sales (ser-vizi di caring oppure piattaforme di mes-saggistica con cui i clienti possono intera-gire)”. D’altro canto, investire in formazio-ne e, soprattutto, in tecnologie, può risul-

tare per alcune realtà indipendenti un po-co problematico, non disponendo dei gros-si budget dei grandi gruppi internazionali.O forse no? “Da un punto di vista econo-mico, uno studio indipendente si può ge-stire con più autonomia e consente unamaggiore libertà di movimento - sono con-vinti Vicky Gitto e Roberto Battaglia, foun-ding partner della nuova agenzia indipen-dente GB_22 -. Non siamo obbligati ad ac-quistare dati, lo facciamo solo se è neces-sario o se ci viene richiesto. A questo pro-posito abbiamo attivato partnership conistituti di ricerca e società media che pos-sano fornirceli. Abbiamo fatto un grandelavoro di scouting per trovare partner diqualità che potessero metterci a disposi-zione su richiesta quanto non abbiamo.D’altra parte, non siamo focalizzati sulla

delivery di servizi, ma sulla visione di pro-getto, dunque non ci interessa nemmenoavere tutto ‘in casa’”. Concorda con que-sto punto di vista Gianfranco Piccolo, foun-der Gps Brand Communication, che aggiun-ge: “L’evoluzione tecnologica non può es-sere ignorata da nessuna agenzia o consu-lente. Le strutture più piccole spesso han-no l’obbligo di essere più avanti ancora. Ov-viamente esiste il tema dei costi e dell’ac-cessibilità di chi non ha dietro un networkinternazionale. Tra le soluzioni possibili cisono delle partnership tra agenzie indipen-denti e non direttamente concorrenti. Maè anche vero che il mercato offre innova-zioni e applicazioni che possono essere ac-cessibili anche a strutture piccole e che pos-sono avere il vantaggio di essere tagliatesu misura non solo sulle esigenze dell’agen-zia, ma soprattutto su quelle del cliente”.A tutto ciò si aggiunge il vantaggio che l’in-dipendenza dà nelle relazioni con i clienti.Ne è convinto Pasquale Borriello, ammini-stratore delegato Arkage, che spiega: “Co-me agenzia indipendente siamo in gradodi parlare congiuntamente con due strut-ture che nel marketing si trovano agli estre-mi opposti: la comunicazione e le ricerchedi mercato. I nostri consulenti rompono isilos organizzativi e creano un ponte tra iprimi (umanisti) e i secondi (statistici e ma-tematici). Spesso ci rendiamo conto chequesti due team non sempre riescono a co-municare e diffidano l’uno dell’altro. Noi parliamo entrambe le lingue e ri-orien-tiamo le loro ‘visioni parziali’ verso idee dibusiness ancora più efficaci e innovative”.“Digitalgo è indipendente dai grandi grup-pi e questo ci permette di essere più leane agili sia nel rapporto con i nostri clientisia nei processi di creazione delle soluzio-ni - aggiunge Riccardo Jelmini, ad Digital-go -. Abbiamo team cross-funzionali in gra-do di poter apportare un valore a ogni pro-

EVENTI E DIGITALE: L’ESPERIENZA DI SYNAPSY_“L’industria degli eventi e il digital sono due pilastri del mercato della comunicazione. È ne-cessario lavorarci molto per integrarli bene, ma è chiaro che la direzione sia questa”. Paroladi Davide Mazzucchelli, ceo & founder Synapsy e Synapsy Mice, agenzia italiana indipenden-te di eventi che da poco si è aperta anche alla comunicazione digitale (vedi articolo a pag.10). Secondo il manager, informazioni e numeri che possono essere convertiti in fatturatosono imprescindibili per aziende che devono misurare costantemente i propri risultati, men-tre la maggiore segmentazione dei target consente alle aziende di parlare a meno persone,purché siano quelle giuste. Il segreto per integrare al meglio il mondo della live communi-cation con le tecnologie digitali? Per Mazzucchelli non ci sono segreti, ma “intuizioni, speri-mentazioni e tanto lavoro. Quello che veramente farà la differenza non è tanto conoscere ilnome e il numero di chi partecipa, ma anche l’emozione di quel momento per capire comegestire la regia di un evento, come renderlo fluido, personalizzato e memorabile”.

Per il Gruppo Roncaglia tecnologia e daticostituiscano oggi asset imprescindibili, ma devono affiancarsi e integrarsi con la strategia creativa

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getto, proprio perché non siamo ingessatiin processi e burocrazia, sia in Italia che nel-le country dove siamo presenti in Europa,Sud America e Middle East”.L’essere indipendenti, insomma, non solonon costituisce una criticità, ma è anzi un

grande plus, che rende di fatto le agenziepadrone delle proprie scelte e strategie, sianell’ambito degli investimenti in tecnolo-gie sia in competenze specializzate. Sinte-tizza bene questo concetto Giulia Ronca-glia (Gruppo Roncaglia): “Essere indipen-denti è più un vantaggio, perché non soloci permette di avere la flessibilità necessa-ria a mutare e implementare rapidamentei nostri asset sulla base dei mutamenti delmercato, ma anche di proporre idee sem-pre nuove e sempre un passo avanti rispet-to ai ‘colossi’ del settore, che invece han-no una filiera decisionale più lunga e si muo-vono con più lentezza”.

In un tale scenario, il contributo dell’im-prenditoria italiana indipendente della co-municazione è fondamentale e tale reste-rà nel prossimo futuro: del resto, lo dimo-stra il mercato stesso, con la nascita di nuo-ve - prima fra tutte la già citata GB_22 -che, pur con posizionamenti diversi, hannol’obiettivo comune di restituire valore allamarca. “In questo anno sono nate o si so-no rilanciate diverse sigle indipendenti, contagli consulenziali magari diversi ma con lostesso focus RI-dare un valore alla marca -commenta Gianfranco Piccolo (GPS BrandCommunication) -. Da troppo tempo, inItalia, osserviamo un approccio alla comu-nicazione incapace di dare alla brand la giu-sta dimensione e il giusto profilo. Troppe scelte tattiche, che hanno troppospesso dimenticato il ruolo della vision,della mission della marca. Pertanto, pensoche proprio dalle agenzie indipendenti na-scerà (finalmente) la cultura della BrandCommunication vs un Adv spesso solo mu-scolare”. nc

A dx: lancio del nuovo sito ‘Le Buone Terredi ProSus’ e relativa attività social su

FB a firma da Casiraghi Greco&A sx: Libreria digitale all-you-can-readsviluppata da Digitalgo in, partnership

con Globo

Gli amanti dello sport (yoga & surf) e healthy-lifestyle hanno potuto vivere le loro passioni insieme al brand Jeep inoccasione dell’evento Wanderlust a Romafirmato da Merlo

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“Cerchiamo di interpretare al meglio ilmondo post-digital: aiutiamo le aziende aorientarsi in uno scenario inedito, dove nonesistono più distinzioni tra online e offlinee dove le persone - non più i brand - con-trollano la conversazione. Il nostro obietti-vo è creare esperienze memorabili in ognimomento della relazione tra brand e uten-te”. Così Pasquale Borriello, amministrato-re delegato Arkage, spiega la mission del-l’agenzia indipendente da lui guidata, che faparte di Artattack Group (società Benefit eB Corp certificata) e il cui posizionamentoè sintetizzato nell’aggettivo ‘post-digital’.Da 18 anni sul mercato, Arkage si è evolutanel tempo, arrivando a un organico di 50persone e ampliando le proprie competen-ze, oggi articolate in tre unit. Arkage Play èspecializzata nella produzione di video edeventi e con capacità sia di gestione in-hou-se, sia di coordinamento di risorse esterne.

Netnoc, nata dalla joint venture di Arkage eGiunti Editore, è dedicata alle attività di con-tent marketing e social media marketing.Nüborn, infine, che si occupa di comunica-zione d’impatto, è nata dalla joint venture

tra Arkage e Nativa, prima B Corp italiana,che aiuta i brand a valorizzare il proprio per-corso di sostenibilità comunicandolo al pub-blico, ai collaboratori e agli investitori. “Peril secondo anno consecutivo il nostro fattu-rato cresce di oltre il 30% e chiudiamo conalcune importanti acquisizioni di cui dare-mo visibilità nel 2019, e continuiamo a in-vestire nel reparto strategico che vede que-st’anno l’ingresso di tre nuove figure”, pre-cisa soddisfatto Borriello che, in questa in-tervista, racconta anche cosa significhi es-sere oggi un’agenzia indipendente, in un set-tore in cui le società di consulenza sono sem-pre più potenti e presenti.

Di quali competenze e organizzazione ne-cessita un’agenzia ‘post-digital’? Da qua-li servizi e strumenti è composta la vostraofferta?Riuniamo al nostro interno competenze ana-litiche, creative, tecnologiche e produttive,così da poter intervenire in tutte le fasi del-la customer experience. La comunicazionenon resta così confinata al solo momentodella scoperta, ma diventa un valore aggiun-to in tutto il percorso dell’utente. Avere un

Pasquale Borriello, amministratore delegato Arkage

ARKAGE, INTERPRETE DELL’ERAPOST-DIGITALSUL MERCATO DA 18 ANNI, L’AGENZIA GUIDATA DA PASQUALE BORRIELLO

HA NEL TEMPO AMPLIATO LE PROPRIE COMPETENZE: DALLA PRODUZIONE

VIDEO ED EVENTI AL CONTENT MARKETING, FINO ALLA COMUNICAZIONE DI

IMPATTO. A MONTE, LA CONVINZIONE CHE, IN UN MONDO IN CUI LE AZIENDE

DI CONSULENZA SONO SEMPRE PIÙ FORTI, L’OBIETTIVO DELLE AGENZIE SIA

UNO: GUIDARE LA TRASFORMAZIONE IN OTTICA DI CUSTOMER EXPERIENCE.

DI DALIA PACE

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interlocutore unico rende più semplice, perle aziende, ridisegnare la customer experien-ce in modo coerente e strategico.

Come deve muoversi un’agenzia indipen-dente come la vostra in un mercato in cuile società di consulenza stanno amplian-do la propria presenza?Il mondo delle agenzie soffre l’approccio to-talizzante di queste grandi società. Per que-sto in Arkage stiamo assumendo personeche provengono da quel mondo; perché of-

frono ai clienti una prospettiva di businessa 360° e non soltanto sulla comunicazioneo sul marketing. Il ruolo delle agenzie secon-do noi sarà quello di guidare la trasforma-zione in ottica di customer experience, co-sì come anni fa hanno aiutato le aziendenella digital transformation.

‘Creative insights from data’: così definitein Arkage la vostra soluzione di punta diutilizzo dei big data. Ci può spiegare il vo-stro approccio?È evidente che i dati a nostra disposizioneoggi non possano più prescindere dalla crea-tività. È questa la chiave per tradurre que-sta enorme quantità di numeri e statistichein contenuti, prodotti e messaggi in gradodi ingaggiare davvero i consumatori. Oggi,abbiamo un reparto tech consulting in gra-

do di utilizzare sia gli strumenti di analisi deidati che le soluzioni custom fornite dallestart-up spin-off delle università (con cuiabbiamo alleanze commerciali, ndr), per in-tegrarle con soluzioni business fortementeimpregnate di creatività.

Ci può raccontare una case history signi-ficativa sviluppata di recente?Un esempio interessante è Youmanist, unapiattaforma di contenuti di qualità per rac-contare la trasformazione digitale dell’espe-rienza di Private Banking di BNL GruppoBNP Paribas, coinvolgendo nuovi clienti eoffrendo nuove esperienze a quelli attuali.Un progetto di content marketing, svilup-pato dalla nostra unit netnoc, che ha vintoil Premio Innovazione BNP Paribas PrivateBanking. Alla base della piattaforma sta ilconcetto di ‘upgrade your time’: conosce-re, scoprire e trovare ispirazione nel tempoche si ha a disposizione. Da qui una contentstrategy fondata su tante diverse tipologiedi contenuto (articoli, interviste, video, pod-cast, guide di viaggio, corsi di lingua, topchart) e sviluppata da curatori d’eccezionee da una redazione dedicata, con forti com-petenze su tutti i temi trattati: arte, design,fotografia, viaggi, letteratura.

Quali obiettivi avete in termini strategiciper il 2019?Vogliamo continuare nella crescita ma conun ritmo meno sostenuto perché deside-riamo ottimizzare l’organizzazione inter-na. Assumeremo almeno quattro nuove ri-sorse e arriveremo a 50 persone in orga-nico. Inoltre, abbiamo due importanti pro-getti di ricerca e sviluppo che saranno fon-ti di grande innovation per la nostra agen-zia sul tema Blockchain (applicato alla fi-liera del media, ndr) e sulla Customer Ex-perience (applicato al mercato delle agen-zie full service, ndr). nc

Alla base della piattaforma Youmanist sta il concetto di ‘upgrade your time’:conoscere, scoprire e trovare ispirazione nel tempo che si ha a disposizione

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Youmanist è una piattaforma di contenuti diqualità sviluppata dalla unit di Arkage netnocper raccontare la trasformazione digitaledell’esperienza di Private Banking di BNL Gruppo BNP Paribas

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Non una semplice ‘evoluzione di settore’,ma un vero e proprio tsunami, che ha tra-volto i grandi network internazionali, facen-do nascere nuove realtà native digitali e met-tendo le agenzie medie indipendenti davan-ti alla sfida di accogliere il cambiamento:questo lo scenario dell’ultimo decennio del-la comunicazione secondo Cesare Casiraghi,amministratore delegato e direttore creati-vo casiraghi greco&, agenzia milanese chein quasi vent’anni di vita ha saputo racco-gliere nel tempo le sfide poste dalla nuovacomunicazione, e che continua a seguire og-gi, aprendosi all’utilizzo dei dati, mantenen-do sempre un approccio strategico e la cen-tralità dell’idea. Una realtà, insomma, che haancora molto da dare al mercato.

Con i suoi quasi due decenni di età, la vo-stra è un’agenzia che ha vissuto il passag-gio da mondo diviso in atl e btl a uno to-talmente integrato, in cui hanno fatto pre-

potentemente l’ingresso i dati come ba-se per la creatività. Che cosa significa ave-re vissuto tutto ciò?Sul mercato sono poche quelle agenzie, co-me la nostra, medie, imprenditoriali, chehanno avuto la fortuna di condividere coni loro clienti il cambiamento. Che hanno ca-

pito che con i numeri ci facevano ben po-co, mentre quello che serve sono sempre isoldi, e avere delle idee per spenderli al me-glio, farli fruttare. A questo proposito percasiraghi greco& essere anche un impor-tante centro media è stato fondamentale.Ci ha permesso di partire sempre da un’ideae pensare a tutto tondo, cercare ogni vol-ta il punto di partenza ideale, senza precon-cetti, con una capacità di reazione impor-tante, dove il fattore numerico è solo unodei tanti elementi del marketing mix.

I big data appunto: quale contributo dan-no al lavoro creativo? Data driven creati-vity: è un’espressione che fate vostra?I matematici dicono che ‘i big data sono co-sì tanti che non sappiamo cosa farcene’. Da-ta driven creativity non è una espressioneche facciamo nostra perché è di tutti: èl’evoluzione del volantinaggio. È la possibi-lità di creare un messaggio mirato, su untarget preciso. Funziona solo se hai già fat-to un’ottima campagna pubblicitaria e haiuna buona brand awareness. Quindi, il no-stro approccio è che sono utilissimi, comele previsioni del tempo.

Cesare Casiraghi, direttore creativo casiraghi greco&

CASIRAGHI GRECO&, INTELLIGENZANON ARTIFICIALEPER L’AGENZIA MILANESE, SUL MERCATO DA QUASI DUE DECENNI, IL SEGRETO

PER SOPRAVVIVERE ALLO ‘TSUNAMI’ CHE HA INVESTITO IL SETTORE È STATO

CONDIVIDERE IL CAMBIAMENTO CON I CLIENTI, SENZA MAI PERDERE DI VISTA

L’IDEA CREATIVA. PERCHÉ I DATI, SE NON VENGONO INTERPRETATI, SONO

SOLO NUMERI, E LA ONNIPRESENTE INTELLIGENZA ARTIFICIALE, SENZA

IL FATTORE UMANO, HA BEN POCO DI INTELLIGENTE.

DI ILARIA MYR

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Che cos’è per voi l’intelligenza artificia-le? Come la integrate nell’offerta ai vo-stri clienti?Se facciamo vedere a un bambino per la pri-ma volta un alano e gli diciamo che è uncane, quando vedrà un chihuahua dirà cheè un cane. È una prerogativa del cervelloumano quella di creare l’idea del cane. L’in-telligenza artificiale ancora oggi non ce lafa. Perché butta dentro un sacco di dati,quattro zampe, due occhi, pelo, ecc. che cor-rispondono anche al topo per esempio. In-fatti, il chihuahua in realtà è un topo. Coni nostri clienti noi cerchiamo d’integrarel’intelligenza artificiale con la nostra.

In generale, quale contributo può dareun’agenzia italiana indipendente dellacomunicazione alla creazione del valoredella marca?Possiamo dare un contributo eccezionale,lo dimostrano le nostre case history, i no-stri lanci di marchi da zero: Conto Arancio(non dimentichiamo che abbiamo inventa-to noi la zucca, ndr) Chebanca!, Genialloyd,Illumia, i rilanci di Agos, la Molisana, DeRica, ecc.

Ci può raccontare una case history signi-ficativa del vostro approccio sviluppataquest’anno?La case history forse più interessante è quel-la di Agos. L’anno scorso, in occasione dei30 anni dell’azienda abbiamo lanciato la fi-gura dell’orso come testimonial della cam-pagna istituzionale, che quest’anno è di-ventato il protagonista di tre spot di pro-

dotto. Questo progetto è il tipico esempiodi come in casiraghi greco& l’importanzadel concept di comunicazione stia semprealla base dell’idea creativa. Come la zuccadi Conto Arancio, una volta definita, l’ideaviene declinata per ogni esigenza, e vieneesplosa nella sua totalità, in tutte le sue for-me e possibilità di linguaggio e mezzi (dal-l’atl al btl, al web, al digital, ecc., ndr). Si ot-tiene così la massima efficienza nella dif-fusione e memorabilità del messaggio. Di-ciamo che invece del data driven siamo piùspecializzati nell’idea driven.

Come avete chiuso il 2018? E quali obiet-tivi avete per l’anno che è appena iniziato?Il 2018 è stato un anno molto buono: sia-mo cresciuti in fatturato, abbiamo amplia-to ulteriormente il nostro reparto digital/so-cial, e abbiamo vinto, a seguito di una ga-ra, l’incarico per Pittarosso. Il 2019? Speria-mo sia buono almeno come il 2018… Abbiamo intrapreso un nuovo corso di newbusiness, molto vicino ai sopracitati datadriven. Finora siamo sempre cresciuti conil passaparola dei nostri clienti e la bontàdelle nostre campagne, ci sembra giuntal’ora di utilizzare anche per noi i nuovi mez-zi a disposizione. Perché altrimenti è co-me la storia del calzolaio che ha semprele scarpe rotte. nc

Due dei tre spot sviluppati quest’anno dacasiraghi greco& per Agos, con protagonistal’orso, animale simbolo di fiducia, da semprerappresentato con un animo gentile e allegro

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Uno screenshot della pagina Facebook diAgos, che conta a oggi più di 30mila follower,coinvolti quotidianamente dal brand

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Connexia si definisce una ‘Data DrivenAgency’, risultato di un percorso pensato econdiviso, che ha interessato, negli ultimicinque anni, tutto il lavoro dell’agenzia. Finda subito Connexia ha assimilato e fattoproprio il digitale con entusiasmo, coglien-done le potenzialità, studiando ogni feno-meno senza farsi distogliere dalle modemomentanee. “Ogni scelta, ogni azione,ogni attivazione in Connexia si basa sui da-ti - spiega Paolo D’Ammassa, ceo -: anali-si di contesti e scenari di consumer-beha-viour, assessment delle marche per la de-finizione di insight rilevanti, studio appro-fondito degli obiettivi di marketing e co-municazione dei brand, monitoraggio de-gli ecosistemi di comunicazione e misura-zione continua delle performance”.

“L’innovazione digitale - precisa Massimilia-no Trisolino, cso - è il vero ‘pilastro’ cross atutti i progetti Connexia, il segno di un per-corso premiante per un nuovo modello incui si promuove la collaborazione tra le di-verse competenze, si costruiscono relazionidi partnership d’eccellenza, si trasferisceknow-how, entrando nei temi di comunica-zione e business dei singoli brand”. “Solo inquesto modo - aggiunge D’Ammassa -, è

possibile affrontare con successo progettidi Digital Transformation solidi, che rispon-dano realmente agli obiettivi dei clienti emassimizzino le opportunità, permetten-doci di costruire proposte sempre più so-fisticate e di mantenerci fedeli all’approc-cio Data Driven Creativity”.

Quali strumenti utilizzate per analizzareed elaborare i dati? (Trisolino) Utilizziamo diverse piattafor-me, spesso integrate con tool proprietari.La soluzione più recente è Connexia Out-comes, una piattaforma di data visualiza-tion all-in-one che permette di monitora-re e di analizzare lo stato e l’andamentonel tempo dei Kpi di business e di comuni-cazione dell’impresa, dei brand, dei servizio dei prodotti. Un tool che offre, dunque,viste sintetiche e di dettaglio (da desktop,tablet e mobile, ndr) a supporto delle de-cisioni strategiche. Oltre agli strumenti, èfondamentale il know-how dei nostri datascientist: il valore aggiunto risiede nella ca-pacità di selezionare le fonti corrette, dise-gnare modelli di analisi efficienti e analiz-zare i risultati in maniera integrata.

Paolo D’Ammassa, ceo Connexia

CONNEXIA, DATA DRIVEN AGENCYLA CREATIVITÀ PER L’AGENZIA GUIDATA DA PAOLO D’AMMASSA È

ASSOLUTAMENTE CENTRALE, MA PUÒ CONTARE SU DUE GRANDI ALLEATI:

IL DATO E L’INNOVAZIONE. DIETRO LA VISIONE DATA-DRIVEN INTEGRATA,

C’È ANCHE UNA MODALITÀ DI LAVORO DISTINTIVA: PENSARE E COSTRUIRE

UN CONTENUTO CHE SIA NATIVE SU TUTTI I CANALI. PER REALIZZARE

UNA COMUNICAZIONE SEAMLESS.

DI MARINA BELLANTONI

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Di quali competenze e organizzazione visiete dotati per fare fronte alle novità delmondo della comunicazione?(D’Ammassa) Abbiamo investito moltissi-mo in creatività e capacità di analisi, lavo-rando per costruire team multidisciplinariformati da data scientist, strategist, crea-tivi e innovation consultant. L’unione di ap-proccio razionale e spunti creativi ci con-sente di innovare e rendere memorabile econsistente ogni progetto di business e co-municazione. Abbiamo costruito un nuovomodello organizzativo, in cui mettere in-sieme le best practice delle società di con-sulenza e i modelli fluidi delle agenzie crea-tive. Tutte queste funzioni collaborano traloro in maniera strategica e coerente, e ilDna digitale pervade ogni strategia di co-municazione e ogni approccio creativo. Daqualche mese ci siamo anche dotati di unacasa di produzione interna, Connexia Me-dia House: un hub creativo e di contenutoche sviluppa oggetti di comunicazione contempi e modalità digital-first.

Quale contributo può dare un’agenzia in-dipendente alla creazione del valore del-la marca?(D’Ammassa) Il valore di agenzie data-oriented come la nostra risiede in primisnella capacità di intercettare il cambiamen-to ed evolvere organizzazione e progetti inmaniera molto veloce, così da produrre con-tenuti sempre rilevanti rispetto alle strate-gie di comunicazione dei brand. Reattività, velocità di pensiero e relativaesecuzione rappresentano un differenzia-le, la ragione principale per la quale crescia-mo più del mercato e un elemento distin-

tivo che si traduce in valore misurabile perla marca. In controtendenza con molti bigplayer, abbiamo investito e investiamo tan-tissimo sulle persone, ispirandoci ai model-li collaborativi di stampo anglosassone. Cre-diamo nella valorizzazione di nuovi talen-ti creativi. Connexia è il posto giusto perpotersi esprimere liberamente.

Come è cambiato il rapporto con le azien-de clienti? Quanto essere indipendentipuò essere o meno un vantaggio?(Trisolino) C’è una forte domanda di sem-plificazione e di efficienza da parte delleaziende, che oggi hanno bisogno di indivi-duare un interlocutore unico che le accom-pagni nel percorso di cambiamento digita-le. Dietro la nostra visione data-driven in-tegrata e innovativa c’è anche una moda-lità di lavoro distintiva: pensare e costrui-re un contenuto che sia native su tutti i ca-nali, non solo sui social, per realizzare una

comunicazione seamless. L’innovazione, in-sieme alla qualità, resta la principale scom-messa di Connexia. Ci posizioniamo comeuna società di consulenza di marketing ecomunicazione indipendente, che uniscedati, creatività e tecnologia. Rispetto al-l’azienda di medie dimensioni, penso chel’agenzia indipendente possa rappresenta-re una grande opportunità di accelerazionedella trasformazione digitale e portare unavera e propria ‘iniezione di creatività’. Cre-diamo così fortemente all’innovazione che,a giugno 2017, abbiamo introdotto la fun-zione del chief innovation officer, per tene-re alto il livello di innovazione e accompa-gnare i clienti nei progetti di trasformazio-ne digitale, mentre lo scorso settembre èentrato a far parte del team un chief growthofficer, con il ruolo-chiave di gestire e otti-mizzare i flussi commerciali.

Quali risultati avete ottenuto nel 2018?Quali sono gli obiettivi 2019?(D’Ammassa) Integrazione, qualità, con-tenuto sono scelte che ci stanno premian-do, in termini di acquisizione clienti. Nel2018 in portfolio sono entrati brand comeDhl, Kellog’s, Decathlon, Red Bull. 110 pro-fessionisti, 25 dei quali arrivati nell’ultimoanno, e un fatturato in crescita a doppia ci-fra negli ultimi 4 anni, +23% nel 2018 aquota 13,5 mln, confermano la validità delnostro impianto strategico e anticipano al-tre, importanti, novità per il 2019.Per il 2019 siamo pronti ad affiancare nuo-vi clienti e accompagnarli nel processo ditrasformazione creativa e digitale. Il nostromodello si doterà di nuove competenze erafforzerà l’offerta di servizi con una nuo-va acquisizione nell’ambito del digital mar-keting. Abbiamo scommesso sulla tecno-logia come fattore abilitante di nuove op-portunità di comunicazione: da tre anni la-voriamo in questa direzione, in termini diposizionamento e di organizzazione. nc

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Massimiliano Trisolino, cso Connexia

LA CASE HISTORY_Connexia sta accompagnando Naos, multinazionale del settore skin care, in un percorso di

digital transformation a livello internazionale. Ha iniziato con un approccio di alto livello di

data strategy, per ridisegnare i principali processi digitali del Gruppo Naos, con l’obiettivo

di raggiungere i consumatori attraverso strumenti e piattaforme diverse. Il team di profes-

sionisti, in collaborazione con gli stakeholder dell’azienda, è andato a ridefinire i processi di

trasformazione del digital business, arrivando, come step finale, a realizzare una campagna

di comunicazione efficace e data-driven.

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Un sito di e-commerce, si sa, è come unavetrina di un negozio fisico, con la differen-za che si trova online; ma come il puntovendita, anch’esso necessita di una curaestetica e di un design che attirino i clien-ti. Con questa mission è nata più di diecianni fa Diana Corp., digital enabler, che og-gi vanta importanti partnership e clienti nelproprio portfolio. Come spiega il suo foun-der e ceo Stefano Mocellini.

Diana è un’agenzia che si occupa di crea-re e gestire siti e-commerce per brand fa-shion. Quali sono i pilastri del suo posizio-namento? Vogliamo innovare, rompendo le conven-zioni dell’e-commerce dato in out-sour-cing. Abbiamo una soluzione che permet-te alle aziende di fare un investimento peril medio-lungo periodo e di lavorare sullatrasformazione digitale secondo una stra-tegia personalizzata.

Non costringiamo le aziende in soluzionipreconfezionate o in architetture in cui latecnologia diventa alla lunga un limite perla crescita, anzi: ci piace essere considera-ti dei digital enabler, che aiutano a libera-re tutto il tuo potenziale, nella direzionepiù sensata per la tua realtà. 

In particolare, di recente avete lanciatouna specializzazione verticale sull’art di-rection di e-commerce. Con quali obiet-tivi? E con quale approccio?La sensibilità per il bello è sempre stata par-te del nostro modo di lavorare. Aprire que-sto servizio anche a siti che non gestiamodirettamente è stato un passo naturale.Parliamo di creatività dedicata all’e-com-merce, perché quello è il nostro ambito, incui i nostri oltre 10 anni di esperienza nel-la gestione quotidiana di siti possono farela differenza. Il design e-commerce è ungioco delicato: non si tratta di fare un pu-ro esercizio di stile o uno sfoggio di creati-vità, ma di esprimere al meglio l’anima diun brand in un contesto in cui è molto im-portante il risultato di vendita.

Quale ruolo ha l’innovazione nel vostrolavoro? Amiamo essere creativi anche nell’approcciotecnologico, sperimentare. Per questo da anniabbiamo una divisione ricerca e sviluppo che,mentre alcuni di noi pensano al giorno per gior-no, guarda al dopodomani. È così che sono na-ti prodotti di successo come Live Story.

Stefano Mocellini, founder & ceo Diana Corp.

DIANA CORP, CREATIVE DIGITAL ENABLERSPECIALIZZATA IN E-COMMERCE PER BRAND DEL SETTORE MODA,

L’AGENZIA GUIDATA DA STEFANO MOCELLINI VANTA UNA PIATTAFORMA

PROPRIETARIA DI EDITORIAL COMMERCE, PER CONTAMINARE LA VENDITA

ONLINE CON LA POTENZA DEI SOCIAL, E LA PARTNERSHIP CON SALESFORCE

COMMERCE CLOUD. ALLE SPALLE, UNA DECENNALE ESPERIENZA

IN UN SETTORE CHE OFFRE GRANDI OPPORTUNITÀ A CHI SA COGLIERLE

E COLTIVARLE.

DI ILARIA MYR

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Ci parla in particolare di Live Story? Co-me funziona?Live Story è nata come piattaforma di edi-torial commerce, per contaminare l’e-com-merce con la potenza e la freschezza deisocial. E adesso è diventata un Content Ma-nagement System (per chi ha SalesforceCommerce Cloud, ma verrà allargata, ndr).I brand ne stanno facendo un uso moltocreativo - spesso al di là di quello che ave-vamo pensato noi stessi -, ed è sempre unabella sorpresa.

La piattaforma aiuta perché è molto ela-stica: i brand la usano per mostrare co-me i loro clienti vivono i loro prodotti,per dare suggerimenti di stile, per dise-gnare pagine dei propri siti o per gestir-ne intere sezioni, per raccontare eventiin tempo reale. Live Story è partita nel fashion, ma ora èusata anche nello sport (da Valentino Ros-si o squadre di Serie A), nel travel, nel fo-od e nel beauty (ha clienti come Cosmo-prof e Kiko, ndr).

Inoltre, Diana Corp è partner ufficiale europeo di Salesforce. Come funzionaquesta partnership? Crediamo molto in questa partnership, per-ché ci permette di offrire una piattaformapotente e innovativa come Salesforce Com-merce Cloud a diversi tipi di clienti che, gra-zie alla nostra esperienza nell’e-commer-ce, hanno l’opportunità di sfruttare questostrumento al meglio. Ci riconosciamo nel-la visione di Salesforce, che abbiamo con-tribuito a sviluppare con le nostre compe-tenze. Il risultato è che invece di gestire levendite online con formule già sentite, nonpiù attuali, stiamo sfruttando le enormi po-tenzialità delle tecnologie in cloud.

Quali sono oggi le principali criticità e op-portunità per un’agenzia italiana che la-vora nel mondo e-commerce? La principale criticità è l’incredibile nume-ro di opportunità che ci sono sul mercato.In questo settore è facile crescere in fret-ta, per un’agenzia: basta aumentare il nu-mero dei progetti che si segue. Poi, però,bisogna gestirli e portare i risultati promes-si e valore con quello che si fa. E lì, si vedela vera differenza. Nell’e-commerce non cisi improvvisa, è un lavoro estremamentecomplesso in cui gli errori si pagano cari.

Come è andato il 2018 per la sua agenzia? È stato un anno decisivo per la nostra cre-scita, perché abbiamo rafforzato i flussi ele basi tecnologiche del nostro lavoro. So-no aspetti poco vistosi, nessuno li vede, ep-pure si fanno sentire nei risultati. E infattii nostri clienti hanno avuto un Black Fridayda record, imparagonabile ai risultati deglianni precedenti.

Quali sono i progetti più significativi cheavete sviluppato quest’anno?Ci sono diversi clienti che ci hanno datograndi soddisfazioni, tra cui Parajumpers eDiadora che continuano ad avere cresciteimportanti. Ma tra i casi più interessanti c’èSergio Rossi, che è passato su SalesforceCommerce Cloud, con un setup omnica-nale che permette di servire in modo intel-ligente anche Stati Uniti e Giappone. nc

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Da oltre dieci anni attiva nel settore e-commerce, Diana Corp. crea e gestisce progettiper fashion brand

Diana Corp. gestisce la piattaforma Salesforce Commerce Cloud, che offre numerosepossibilità nell’e-commerce ai clienti che utilizzano il sistema di Crm

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“Essere indipendenti ha i suoi grandi van-taggi: essere più piccoli rispetto a grandigruppi, ad esempio, si traduce in una strut-tura più agile con costi ridotti. Avere un am-biente di lavoro sì piccolo, ma molto dina-mico in cui si riesce a fare leva sul capita-le umano. Abbiamo team cross-funzionalie internazionali e questo ci permette di po-ter applicare in maniera più o meno sem-plice e veloce il pensiero laterale e di po-ter fare innovazione tecnologica”. Parola diRiccardo Jelmini, ad Digitalgo, digital com-pany tutta italiana sul mercato da dieci an-ni come player nel mobile marketing e nel-la produzione di contenuti per la telefoniamobile. Nel 2016 ha iniziato un percorsodi diversificazione e ingresso in altre indu-stry che l’ha portata a essere oggi un ‘digi-tal enabler’, che supporta le aziende nellosviluppo del business sui canali digitali e

crescita sul mobile, con particolare focussulle attività di comunicazione e marketingdigitale. Con un organico di 120 persone,in 18 Paesi e 6 uffici sparsi nel mondo, hachiuso con soddisfazione il 2018, grazie allancio di nuovi prodotti in Italia e all’este-ro e alla vittoria di alcune gare, mettendoa segno una crescita del fatturato organi-co della divisione digital marketing del 40%rispetto al 2017, che è passata a incidereper il 25% sul totale dei ricavi.

Quali sono i caratteri distintivi del posi-zionamento di Digitalgo?In Digitalgo inglobiamo tutta una serie diskill che ci permettono di essere un’agen-zia a 360°. Siamo in grado, infatti, di of-frire ai nostri clienti soluzioni end-to-endper aiutarli nello sviluppo del loro busi-ness, lavorando su tutto il customer jour-ney digitale, dalla fase di pre-sale fino adarrivare al post-sale. Inoltre, la nostra presenza internazionalecon sei uffici all’estero ci permette diesportare il nostro know-how laddove tro-viamo delle opportunità di business: ba-sti pensare al lancio e al marketing di unaedicola e libreria digitale all-you-can-re-ad in Brasile, grazie alla nostra partnershipcon Globo, il più grande gruppo editoria-le brasiliano che vanta anche canali tele-visivi e radiofonici.

Digitalgo ha al suo interno un team dedi-cato ai dati. Quali servizi offrite ai clientiin questo ambito?Da sempre l’agenzia ha un team specializ-zato nella gestione dei dati che negli anniè stato in grado di costruire una BI interna

Riccardo Jelmini, ad Digitalgo

DIGITALGO,INTERNAZIONALI E INDIPENDENTISUPPORTARE LE AZIENDE NELLO SVILUPPO DEL BUSINESS SUI CANALI

DIGITALI E CRESCITA SUL MOBILE, CON PARTICOLARE FOCUS SULLE ATTIVITÀ

DI COMUNICAZIONE E MARKETING DIGITALE. QUESTA È LA MISSION

DELL’AGENZIA NATA COME REALTÀ SPECIALIZZATA NEL MONDO MOBILE.

ITALIANA, MA MOLTO ATTIVA ANCHE SUL MERCATO INTERNAZIONALE.

OBIETTIVO 2019: CRESCERE, CRESCERE, CRESCERE.

DI DALIA PACE

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per i propri servizi e che oggi mette a di-sposizione dei propri clienti. In particolare, recentemente abbiamo svi-luppato una soluzionedi BI app based perla gestione real-time delle performanceaziendali, senza dover intasare la propriacasella di posta con mail che riassumono idati a fine giornata. Per rispondere a questa esigenza Digitalgosi è dotata di un team strutturato com-posto da data analyst e specialisti dellabusiness intelligence.

Come fate interagire l’Intelligenza Arti-ficiale e l’Intelligenza Umana nei vostriprogetti?Abbiamo già lavorato a diverse case histo-ry in cui entrambe coesistono e sono fon-damentali per il successo della campagna.Ad esempio, per un grande cliente stiamolavorando su un processo in tre step per lavendita di un suo contratto: campagne dionline advertising, sviluppate attraverso lacreatività human; sviluppo e utilizzo di unBot per spiegare l’offerta e ‘pulire’ le lead;

e, infine, contatto ‘human’ per la chiusuradella vendita su appuntamento. In questocaso, le fasi più importanti e creative sonostate gestite attraverso un contributo uma-no, mentre le altre invece con l’utilizzo del-la tecnologia, consentendo un miglioramen-to della customer experience e risparmio suicosti di attivazione dei contratti. Interna-mente il progetto è definito Digital Tele-marketing, binomio che definisce proprio ilconcetto AI human-human intelligence.

Come affronterete l’anno appena iniziato? Il nostro obiettivo è quello di crescere an-che per linee esterne attraverso acquisizio-ni mirando a realtà di medie e piccole in-dipendenti che non riescono a competerecon i grandi gruppi e che riuscirebbero adapportare in Digitalgo il giusto mix di in-tegrazione e competenze; siamo in fasepiuttosto avanzata con uno dei target, men-tre continuiamo a crescere all’estero, e inparticolare in Sud America, dove abbiamouna presenza consolidata.

Quali sono i progetti da voi realizzati direcente più rappresentativi del vostro mo-dus operandi? Uno è il servizio di cui accennavo di all-you-can read in Brasile: grazie alla partner-ship con Globo e Tim, tutti i clienti di TimBrasile potranno usufruire gratuitamentedi un catalogo di libri e riviste molto riccodal proprio telefono o tablet. Per questoprogetto abbiamo realizzato l’app e la cam-pagna di comunicazione del nuovo servi-zio. Un modo per portare la cultura più vi-cino agli utenti e in maniera più smart.Un’altra importante case history è lo svi-luppo del portale istituzionale di una gran-de azienda italiana quotata, che ci siamoaggiudicati con una gara, e che attualmen-te è in corso di realizzazione. nc

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Digitalgo ha lanciato in Brasile, in partnershipcon Tim e il gruppo editoriale Globo,un’edicola e libreria digitale all-you-can-read,che consente di usufruire gratuitamente di un catalogo di libri e riviste dal propriotelefono o tablet

Per Digitalgo la Loyalty non è l’acquisto ripetuto, ma sono i valori condivisi, come emerge da questa mappatura della loyalty journey

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‘Bespoke Digital Company’, ovvero un’agen-zia che realizza soluzioni di alta gamma se-condo le specifiche del cliente: questo l’elo-quente claim di Engitel, la digital agencynata sul mercato nel 1994, che da ormai 25anni realizza progetti e applicazioni digita-li ad alto tasso di tecnologia, ponendo gran-de attenzione anche agli aspetti creativi. Al-la expertise tecnologica si sposa, infatti, unagrande attenzione agli aspetti comunicati-vi e creativi, tanto che si può parlare di due‘anime’ che coesistono e si nutrono a vi-cenda: da un lato, vi è quella tecnologica,che costituisce il cuore della società, dal-l’altro vi è quella più creativa, che pone gran-de cura alla grafica, non solo negli aspettiestetici, ma anche in quelli legati alla HCI(Human Computer Interaction), cioè all’in-terazione e all’engagement dell’utente. Ne-gli anni Engitel ha creato software eccel-lenti quali il Cms Spin&Go, il Contacts Ma-

nager, e ha realizzato oltre 2.600 fra porta-li, siti, Intranet, e-commerce, community,web app. Ha anche ottenuto prestigiosi pre-mi di settore, come il riconoscimento di‘Migliore agenzia digitale indipendente’ agliNC Digital Awards 2016, ed è tra le 100Pmi che meglio valorizzano il talento fem-

minile secondo il Women Value Company2017. A colloquio con Elena Schiaffino, co-founder and head of sales Engitel.

Siete sul mercato da più di vent’anni. Checosa vi ha portato a essere ancora oggi unarealtà di primo piano nel panorama dellacomunicazione digitale?Lo spirito di servizio e i valori a cui ci ispiria-mo. Molti di noi hanno lavorato in multina-zionali prima di far parte del nostro team esappiamo che esistono punti di rottura: ol-tre un certo numero di persone si aggiungo-no solo procedure e non competenze. Nonc’è più scambio di know-how. Inoltre, nelle multinazionali governate daleve finanziarie è sempre il cliente a farnele spese. Come scrivono Abbott e Fischernel loro libro ‘The Art of Scalability’ servo-no persone prima di tutto, poi processi etecnologie. È corretto scalare solo in alcu-ni business: crediamo nella forza di tanti po-li sostenibili che si collegano ad altri poliautonomi, un pò come avviene nelle reti,nel peer to peer. Ancora oggi i ‘nodi’ devo-no essere forti, e noi pensiamo di essere unodi questi.

Elena Schiaffino, co-founder and head of sales Engitel

ENGITEL, DIGITAL LONG TIME LEARNERSSUL MERCATO DA QUASI 25 ANNI, LA DIGITAL COMPANY OFFRE SOLUZIONI

MOLTO AVANZATE TECNOLOGICAMENTE, NON TRALASCIANDO MAI GLI

ASPETTI COMUNICATIVI E PIÙ ESTETICI. ALL’ATTIVO, OLTRE 2.600 PROGETTI

REALIZZATI, UN REPARTO DEDICATO ALLA RICERCA E INNOVAZIONE E UNA

NUOVA BUSINESS UNIT PER I BIG DATA, SU CUI PUNTERÀ NEL 2019.

NELLA CONVINZIONE CHE, PER OFFRIRE SEMPRE NUOVI SERVIZI, NON

SI DEBBA MAI SMETTERE DI IMPARARE.

DI DALIA PACE

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Quali sono i pilastri del suo posizionamento?Alta qualità della delivery, rispetto dei tem-pi di consegna, competitività in termini dicosti. Competenza, esperienza ventennale,giovani leve per le novità e per mantener-ci giovani, alleanze strategiche e tanta tan-ta ricerca. Siamo dei long time learners enon potremmo mai smettere di studiare sevogliamo rimanere in questo settore, il cheè anche il bello del mestiere. Non siamomai supponenti, anzi: pensiamo ci sia sem-pre da imparare.

Che cosa caratterizza l’approccio dell’agen-zia nei confronti dei clienti? In particola-re, che cosa significa creare dei rapportilong-term?Engitel esiste da oltre vent’anni: alcuni dei

nostri clienti sono tali da questa data, so-no le prime persone da soddisfare e, lavo-rando bene, restano con noi anni. Certo, ve-niamo continuamente testati e messi in ga-ra, perché vogliono rendersi conto di cosac’è in giro, sono certamente disposti a cam-biare se c’è qualcosa di meglio. Tuttavia, re-stando noi competitivi, non possiamo cherafforzare il legame con loro. In sintesi: nonci sediamo mai sugli allori e sappiamo cheè solo nelle nostre mani la possibilità di con-tinuare a tenere un cliente, dobbiamo sem-pre offrire il meglio. Il massimo per noi èquando un cliente ci lascia, prova un altrofornitore, e poi dopo uno o due anni tornada noi. Lo accogliamo sempre felici perchéin quel momento abbiamo un assessmentsulla nostra offerta.

Uno dei punti di forza di Engitel è lo svi-luppo tecnologico: con quali obiettivi ecriteri lo portate avanti? Quali i territorisu cui siete maggiormente attivi?Abbiamo un reparto dedicato alla ricerca einnovazione dei nostri prodotti di punta(Spin&go e Contact Manager), nonchè unanuova business unit operativa da gennaiodedicata ai big data, su cui punteremo mol-to nel 2019. Uniremo matematici, ingegne-ri, fisici, con filosofi, comunicatori, personedi business. Altre frontiere da esplorare sono le tecno-logie peer-to-peer, nonché il protocollo Ipfs.In generale circa il 10% dei ricavi è da sem-pre destinato alla ricerca.

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I vertici del team di Engitel, composto da persone con diverse competenze

e specializzazioni

Negli anni Engitel ha ottenuto prestigiosipremi di settore, come il riconoscimento di ‘Migliore agenzia digitale indipendente’ agli NC Digital Awards 2016

Artificial intelligence-human intelligen-ce: come gestite l’equilibrio fra questi dueaspetti, fondamentali entrambi nella co-struzione creativa di una campagna? Bilanciandole, rispettando sia le menti piùcreative sia quelle più tecnologiche. Servo-no entrambe e possono collaborare solo seentrambe rispettano la professionalità del-l’altro.

Italiana e indipendente: qualè il contribu-to di Engitel al mercato della comunica-zione sia in Italia che all’estero?Lavoriamo tendenzialmente in Italia, anchese abbiamo seguito tanti progetti interna-zionali: abbiamo clienti italiani che fattura-no oltre l’80% all’estero, oppure ci chiama-no divisioni estere di branch italiane servi-te in maniera eccellente. È il caso della Appdi Amundi, sviluppata per Hong Kong e peril mercato cinese. Sappiamo quindi dialo-gare e lavorare con clienti e team stranie-ri, e, per i contenuti, abbiamo partner resi-denti a Londra.

Quali progetti significativi avete svilup-pato quest’anno?Tutti i nostri clienti sono una piccola case

history: non vogliamo citarne uno solo per-ché talvolta facciamo upgrade che posso-no sembrare piccoli, ma nella big picturerappresentano quel tassello del cliente sto-

rico che lo fa davvero andare avanti. Adesempio, la nuova parte di linguaggi per leapp, per i siti tutti sappiamo che i gratta-cieli si costruiscono piano dopo piano. Que-sto è il nostro spirito: servire tutti, bene, en-tusiasmarci anche per i piccoli progetti o ipiccoli passi compiuti insieme.

Concludiamo con un bilancio del 2018:come è andato per la sua agenzia? Qualisono le aspettative per il 2019?Il 2018 si è chiuso egregiamente, con an-damento positivo sull’anno precedente eandando a confermare, se non migliorare,gli ottimi indicatori di performance reddi-tuale registrati lo scorso anno quando ab-biamo registrato un importante incremen-to, frutto delle attività ‘seminate’ negli an-ni scorsi e che oggi producono risultati diottimo livello. A riprova dell’eccellente sta-to di salute operiamo senza debiti, con unflusso di cassa e una situazione finanziariapositivi. Per il 2019 puntiamo a consolida-re ulteriormente la posizione presso i prin-cipali clienti andando a incrementare il fat-turato con clienti più recenti e aumentan-do la nostra penetrazione. Abbiamo in pro-getto nuove offerte commerciali e nuovelinee di business, oltre a voler consolidarela nostra organizzazione e le nostre capaci-tà sia sul front-end commerciale che nelladelivery, restando principalmente sul mer-cato italiano. Potremo rafforzare le nostrecompetenze sia per crescita organica siaguardando ‘fuori da noi’, dialogando e va-lutando nuove forme collaborative con al-tre aziende. Fino a oggi siamo stati solleci-tati più volte a unirci ai big, quotati o me-no, anche in tempi non lontani: noi peròcerchiamo un partner industriale, non fi-nanziario. Per ora abbiamo scelto di rima-nere indipendenti, ci ha molto lusingato l’in-teressamento e l’attenzione alle nostre spe-cificità, e mai dire mai... nc

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La ‘Bespoke Digital Company’ realizzaprogetti e applicazioni digitali ad alto tasso di tecnologia, ponendo grande attenzioneanche agli aspetti creativi

In quasi 25 anni, l’agenzia ha realizzato oltre2.600 fra portali, siti, Intranet, e-commerce,community, web app per clienti di diversi

settori merceologici e differenti dimensioni

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Gitto Battaglia 22 o più brevementeGB_22. Si chiama così la struttura fondatalo scorso novembre da Vicky Gitto e Rober-to Battaglia, due dei più celebri direttori crea-tivi italiani che, dopo anni di carriera all’in-terno di importanti network del mondo del-la comunicazione (Gitto è stato fino a gen-naio 2018 chief creative officer e presiden-te di Y&R Italia, Battaglia fino all’inizio del-lo scorso anno ricopriva l’incarico di presi-dente ed executive creative director di GreyUnited, ndr.), hanno deciso di lanciarsi in unanuova avventura imprenditoriale.

Gitto e Battaglia, due nomi che negli ul-timi 20 anni sono stati associati al mon-do delle grandi holding, oggi creano unarealtà indipendente. Che cosa significa di-ventare imprenditori di voi stessi? (Battaglia) Il passaggio nelle grandi multi-nazionali è stato dovuto e ha portato a en-trambi molte soddisfazioni. In questi anni,

abbiamo dato e ricevuto tanto ma erava-mo arrivati a un punto della nostra vita pro-fessionale in cui era necessario un cambia-mento. Abbiamo sentito che era il momen-to giusto per intraprendere questa strada,spinti anche dalle esigenze del mercato.

Potete sintetizzarci il posizionamento del-l’agenzia? Quali servizi offrite?(Gitto) Ci tengo a precisare che GB_22 non

è un’agenzia ma uno studio, non per la di-mensione ma perché il nostro approcciovuole ridare valore alla relazione diretta coni decision maker d’azienda e centralità al-la visione sulla costruzione dei brand. Dal-l’osservazione delle attuali esigenze del mer-cato gli asset su cui abbiamo concentratola proposition di GB_22 sono: consulenzastrategico creativa, innovation technology& digital, creazione di contenuti in real ti-

Vicky Gitto e Roberto Battaglia, soci fondatori Gitto Battaglia 22

GB_22: UNO STUDIO NON UN’AGENZIADOPO UNA LUNGA ESPERIENZA ALL’INTERNO DI IMPORTANTI NETWORK

DEL MONDO DELLA COMUNICAZIONE, VICKY GITTO E ROBERTO BATTAGLIA,

DUE DEI PIÙ CELEBRI DIRETTORI CREATIVI ITALIANI, HANNO DECISO DI

INTRAPRENDERE UN’AVVENTURA IMPRENDITORIALE FONDANDO UNA

NUOVA REALTÀ FOCALIZZATA SU TRE ASSET: CONSULENZA STRATEGICO

CREATIVA, INNOVATION TECHNOLOGY & DIGITAL, CREAZIONE DI CONTENUTI

IN REAL TIME.

DI SERENA PIAZZI

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me per attività social sulle varie piattafor-me. Parte del business avrà un focus dedi-cato a prodotti e brand caratterizzati da unforte approccio green.

Da che cosa nasce questa agenzia? Qualirisposte vuole dare al mercato?(Battaglia) Il mercato è stato bombarda-to negli ultimi anni dal proliferare di socie-tà che propongono servizi e abbiamo assi-stito alla generazione di miriadi di proget-ti e opportunità che spesso crediamo cheabbiano creato più dispersione che ottimiz-zazione. Noi vogliamo offrire una visionesulla costruzione dei brand che vada al dilà di qualunque servizio possa essere utileper raggiungere l’obiettivo prefissato.

Di fatto, oggi avete un’agenzia italiana in-dipendente: quale contributo pensate didare, come tale, al mercato della comu-nicazione?(Gitto) Ci auguriamo di costruire un’offer-ta aggiornata e allineata alle esigenze di unmercato che è radicalmente cambiato. Adeccezione di alcune operazioni spesso rea-lizzate per progetti di nicchia ci siamo resiconto che la qualità dei grandi progetti siè molto diluita negli ultimi anni.

Pertanto non ci interessa dire che faccia-mo a tutti i costi qualcosa di diverso, sa-rebbe già un ottimo risultato riuscire a fa-re semplicemente meglio.

Al di là del know-how, che cosa delle agen-zie delle holding vi portate dietro volen-tieri in questa nuova avventura, e che co-sa, invece, siete contenti di lasciarvi allespalle?(Battaglia) La lunga esperienza su marchedi grandi e piccole dimensioni, la visioneinternazionale sui brand, le relazioni inter-nazionali con i market leader e con i mi-gliori talenti del mondo della comunica-zione. Ci lasciamo invece volentieri allespalle la politica che spesso non collimacol dna del nostro lavoro, la farraginositàdi sovrastrutture organizzative che a vol-te filtrano e mediano i processi fino a ri-schiare di influire negativamente sulla qua-lità dell’output.

Quante persone compongono l’agenzia?Di quali profili vi state dotando? Quali al-tre professionalità intendete inserire nelprossimo futuro?(Gitto) Il nostro focus principale è sullaqualità del prodotto, quindi stiamo inve-

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VICKY GITTOHa iniziato la sua carriera nel 1997 vincendo la prima edizione dei Cannes Young Lions. Subito

dopo è entrato in Bgs D’Arcy come copywriter. Nel 2000 è passato in Dlvbbdo, dove è stato pre-

sto nominato direttore creativo. Nel 2005 è entrato nel cda di Ddb Italia con la posizione di Group

Ecd, dove ha ridisegnato, in un’ottica di integrazione, i flussi operativi del Gruppo, imprimendo

una crescita immediata alla reputazione locale e internazionale di Ddb Italia. All’inizio del 2009 è

entrato nel board di Young &Rubicam Italia col ruolo di Evp e Group Ecd. È stato presto nomina-

to membro dell’Emea e del Global Creative Board. Nel luglio 2015 è stato nominato chairman e

chief creative officer di Y&R/ Vml Italia, carica che ha ricoperto fino a gennaio 2018. Nel frattem-

po è stato membro dell’Emea Creative Council di Facebook. Oggi, è socio fondatore di GB_22,

Presidente dell’Art Directors Club Italiano, Rappresentante italiano del Cannes Lions Festival,

membro del Board dell’Art Directors Club Europeo.

ROBERTO BATTAGLIANato a Milano il 31 agosto 1960, nel 1984 è diventato art director presso Bold AD. Nel 1988 entra in Saatchi&Saatchi Advertising in qualità di

art director e vi rimane fino al 1997, quando lascia l’agenzia per assumere la carica di direttore creativo nel Gruppo Pirella Lowe. Dopo circa un

anno si trasferisce in D’Adda, Lorenzini, Vigorelli Bbdo Italia in qualità di direttore creativo. Dopo essere entrato a far parte di Red Cell, nel feb-

braio 2002, per ricoprire il ruolo di direttore creativo esecutivo, nel 2006 fonda, insieme a Pino Rozzi l’agenzia 1861United. All’inizio del 2014,

1861United si unisce a Grey diventando GreyUnited. Nell’ottobre 2018 lascia Grey per fondare insieme a Vicky Gitto la Gitto Battaglia 22.

stendo risorse, tempo ed energia nel por-tare in GB_22 i migliori talenti nelle areein cui si articola la nostra attività.Attualmente siamo circa 15 persone trainterni ed esterni, una squadra compostadai migliori talenti nel planning strategi-co, creatività, design, digital e innovation,content production.Siamo pronti a crescere velocemente an-che se il nostro obiettivo non è diventaregrandi ma creare grandi progetti per i no-stri clienti.

Quali clienti vi hanno già accordato la lo-ro fiducia?(Battaglia) Attualmente lavoriamo con al-cuni importanti brand dei settori jewelle-ry, entertainment, food e soft drink.

Proiettiamoci fra un anno: alla prossimaedizione dell’inchiesta ‘Italians do it bet-ter?’, quale agenzia vorreste avere costrui-to e raccontarci?(Gitto) Ci piacerebbe essere entrati nellatop of mind dei clienti più coraggiosi delmercato, averlo fatto grazie alla realizza-zione di progetti di successo e avere unasquadra selezionata di professionisti felicidi lavorare con noi. nc

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Non solo sarti, ma veri e propri architettidi strategie di comunicazione a tutto ton-do, che affianchino i clienti con un approc-cio consulenziale: questa è GPS Brand Com-munication, l’agenzia di Gianfranco Picco-lo, nome noto nel mondo della comunica-zione, che dopo anni passati in grandi azien-de e agenzie (Saiwa/Danone, Omnitel/Vo-dafone, Universal McCann, OmnicomMe-diaGroup) ha deciso di creare, insieme al-la figlia Serena, la propria sigla indipenden-te, con un nome certo non casuale: GPS,acronimo di Gianfranco Piccolo Serena, mache richiama anche il navigatore satellita-re, a sottolinearne il ruolo di bussola nellabrand communication.L’agenzia è operativa da quasi quattro an-ni, ma solo negli ultimi due ha spinto suuna sua specifica property, diventando difatto indipendente nel 2018 e passando da

un approccio semplicemente ‘tailor made’,da sarti della comunicazione, a un model-lo che richiama maggiormente la figura del-l’architetto, che pone prima di tutto le ba-si e la struttura di un progetto e che puògestirlo in toto o in parte, orchestrando le

diverse professionalità che vi lavorano. Co-me racconta il suo fondatore e ceo Gian-franco Piccolo.

Da sarti ad architetti della comunicazio-ne: perché questa evoluzione? Inizialmente il nostro era un approccio sar-toriale, basato sullo studio su misura delbrand per costruire un’adeguata e coeren-te communication strategy. La trasforma-zione da ‘tailors’ ad ‘architects of commu-nication’, come recita il nostro claim, nonè un gioco di parole, ma è un salto ancheorganizzativo; come avviene negli studi diarchitettura, l’agenzia è composta da po-che persone fisse, guidate dal sottoscritto,che ha maturato una lunga esperienza nelsettore, e di volta in volta, a seconda delleesigenze del progetto, stringe delle partner-ship con professionisti esterni di altissimovalore in tutti gli ambiti della consulenza,dalla progettazione e ideazione alla produ-zione e messa in opera. L’obiettivo è dareuna consulenza profonda e a 360° sullabrand communication, facendoci affianca-re però da professionisti verticali, specia-lizzati nei vari ambiti.

Gianfranco Piccolo, fondatore e ceo GPS Brand Communication

GPS, BUSSOLA DELLA COMUNICAZIONEPIÙ DI UN’AGENZIA. UNA GUIDA NEL COMPLESSO E AFFOLLATO MERCATO

DELLA COMUNICAZIONE. AL TIMONE GIANFRANCO PICCOLO CHE PORTA

LA SUA PLURI-DECENNALE ESPERIENZA PER OFFRIRE AI CLIENTI UNA CON-

SULENZA DI QUALITÀ, ATTRAVERSO UN SAPIENTE LAVORO DI DEFINIZIONE

DELLA STRATEGIA E DI REGIA DELLA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI, A CUI

LAVORANO, DI VOLTA IN VOLTA, PROFESSIONISTI ESTERNI SCELTI AD HOC.

DI ILARIA MYR

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Come gli architetti, seguiamo il progettodalla sua bozza al suo completamento de-finitivo. Ed è per questo ruolo molto atti-vo che mi piace anche trasformare il no-stro nome in GPSBrand communicACTION.

Qual è il vostro ‘plus’ rispetto ad altre re-altà del mercato?Credo che il valore aggiunto che possiamodare è quello di essere indipendenti davvero.La nostra proposta è modulata sul cliente, chespesso ha (e vuole mantenere) rapporti conaltre agenzie; noi quindi assolviamo un com-pito specifico, alcune volte da ‘registi’, altreda fautori del riposizionamento del brand oanche soltanto da ‘problem solver’.

Lei, Gianfranco Piccolo, ha una lunga espe-rienza in grandi gruppi internazionali: checosa l’ha portata a creare un’agenzia in-dipendente? Mi ha spinto una sola cosa: la straordina-ria passione per la comunicazione. Dal pun-to di vista strettamente economico non ècertamente la scelta più remunerativa. Maper chi come me ha alle spalle più di 36anni di esperienza (25 da cliente e oltre 10da agenzia, ndr) è davvero una splendidaavventura. L’eredità maggiore dalla miaesperienza è certamente quella di esserestato cliente per 25 anni: conoscere le aspet-tative dei clienti, i timori e i preconcetti miaiuta tutti i giorni a identificarmi con chi

affida a me il proprio budget, il proprio bu-siness. Perché alla fine, sarti, architetti, con-sulenti, creativi pubblicitari, ecc… la nostramission e fare decollare il business dei no-stri clienti.

Quali sono le criticità e le opportunitàprincipali che una realtà nuova come GPSsi trova ad affrontare in uno scenario com-plesso come quello attuale? La tecnologia e le nuove frontiere della co-municazione hanno allargato a dismisural’offerta, sia in termini di veicoli che di in-terlocutori. Uno scenario complesso che,insieme a questa criticità, apre una grossaopportunità per chi, come noi, ha l’obiet-tivo di semplificare la vita del cliente e ac-corciare la filiera che oggi è spesso lunghis-sima e piena di inefficienze.

Quali progetti avete per il 2019?Il 2019 vuole essere per noi l’anno non so-lo della consacrazione di GPS, ma anchedell’innovazione della consulenza nel mer-cato della comunicazione. Già nel corso del2018 GPS ha stretto una forte partnershipcon BizBoost, una start-up che ha l’obiet-tivo di portare in comunicazione le picco-le e medie imprese, spesso assenti per glieccessivi costi di accesso al mondo adv eper una filiera complicata. Dal 2019 que-sta partnership si rafforzerà e darà vita aun nuovo progetto, destinato anche allegrandi aziende. Abbiamo l’ambizione di por-tare alle brand una R-evolution della mo-dalità di proporre consulenza.

Ci può citare qualche progetto significa-tivo da voi seguito?Nel 2018 abbiamo portato Zalando, allaFashion Week di Milano, e portato in tv duenuovi brand: Il Caffè Italiano (produttore dicaffè in capsule compatibili, ndr) e Re-Hash(brand di jeans top quality, ndr). nc

GPS Brand Communication ha portato il marchio Zalando alla Fashion Week di Milano con un’operazione ad alto tasso di engagement realizzata in collaborazionecon Mediamond

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Per il marchio di abbigliamento denim Re-hash, GPS Brand Communication ha curato la prima campagna televisiva, pianificata su Sky. Regia di Andrea Basile, mentre per la pianificazione GPS ha collaborato con BizBoost

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Seguire gli andamenti del mercato ri-manendo sempre competitivi e mantener-si al passo con l’evoluzione tecnologica in-tegrandola nel business: questa è oggi lasfida per un’agenzia italiana indipendentesecondo Giulio Merlo, che ha di recenteampliato il campo di azione della sua agen-zia, passando da una specializzazione tren-tennale nel mondo degli eventi a un’offer-ta più ampia di comunicazione integrata.Un esempio, insomma, virtuoso di realtàitaliana che negli anni ha saputo trasfor-marsi ed evolvere, seguendo le opportuni-tà offerte da un mondo in continuo movi-mento, raggiungendo ottimi risultati, co-me dimostrano i dati del 2018: 13 milionidi fatturato, un bilancio positivo e in cre-scita rispetto l’anno passato.

E per il prossimo anno l’obiettivo è chiaro:fare sempre meglio potenziando entram-be le linee di business principali, l’organiz-zazione eventi e comunicazione, con un’at-tenzione crescente verso il digitale. La pa-rola a Giulio Merlo, ceo Merlo.

Merlo è un’agenzia da sempre operativanel mondo degli eventi. Quali sono le mo-tivazioni che vi spingono oggi a spaziare dalvostro core business al mondo della comu-nicazione integrata? In particolare, in chemodo fate dialogare questi due ambiti? Abbiamo iniziato più di trent’anni fa nelsettore degli eventi e nel corso del temposiamo cresciuti, ci siamo evoluti e abbia-mo deciso di ampliare il focus del nostrobusiness per renderlo più completo e com-petitivo. Abbiamo compreso che per i clien-ti è sempre più importante la capacità digenerare e fare vivere esperienze al targetdi riferimento per stabilire una relazione diappartenenza tra il consumatore e il brandsapendo andare oltre il momento e il luo-go fisico dell’evento. Proprio in questo sen-so viene in aiuto la comunicazione integra-ta che si avvale di strumenti diversificati,dai più tradizionali a quelli digitali, per am-plificare l’azione dell’evento stesso andan-do oltre le barriere fisiche e temporali, rag-giungendo numeri di utenti molto più gran-di, coinvolgendo prima (teaser), durante(anche chi non è presente fisicamente) edopo l’evento (follow-up).

Giulio Merlo, ceo Merlo

MERLO, VERSO NUOVI ORIZZONTIL’EVENTO OGGI NON È PIÙ UN MOMENTO DEFINITO NELLO SPAZIO

E NEL TEMPO: QUESTA È LA CONVINZIONE ALLA BASE DELL’EVOLUZIONE

DELL’AGENZIA GUIDATA DA GIULIO MERLO, DA TRENT’ANNI OPERATIVA

NEL MONDO DEGLI EVENTI, CHE HA AMPLIATO LA PROPRIA OFFERTA CON

SERVIZI DI COMUNICAZIONE, CON UN OCCHIO PARTICOLARE AL DIGITALE.

LO DIMOSTRA IL PROGETTO JUSTLIKEYOU PER MERCEDES-BENZ ITALIA.

DI ILARIA MYR

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Che ruolo hanno i dati nei vostri progetti?Come li utilizzate?L’attenzione alla raccolta e analisi dei datiper impostare le nostre strategie e sceglie-re di conseguenza strumenti e target di ri-ferimento è sempre stata parte del nostrolavoro, e spesso per maggiore completezzaintegriamo dati che provengono dalle ana-lisi dei clienti stessi. All’occorrenza ci avva-liamo di collaborazioni esterne grazie allequali ci specializziamo sempre di più e perdisporre di strumenti e tecnologie semprepiù all’avanguardia disponibili sul mercato.

Artificial intelligence-human intelligen-ce: come gestite l’equilibrio fra questi dueaspetti, entrambi fondamentali nella co-struzione creativa di un progetto di comu-nicazione?L’intelligenza artificiale nelle sue varie for-me e applicazioni è sempre di più uno stru-

mento a supporto dell’intelligenza umanasoprattutto per quanto riguarda la raccol-ta dati, la comprensione del mercato e del-la target audience. Nel mondo degli even-ti può avere diversi impieghi e sta a noi ca-pire in che modo sfruttarla al meglio: adesempio, può essere un potente strumen-to d’ingaggio.

Ci può raccontare un esempio significati-vo di questo approccio?Per noi la testimonianza per eccellenza suquesto tema è rappresentata dalla campa-gna di lancio che abbiamo realizzato per lanuova Classe A di Mercedes-Benz Italia. Sia-mo partiti dalla nuova tecnologia di Clas-se A (Mbux Infotainment, ndr) che rivolu-ziona l’interazione tra guidatore e automo-bile in grado di portare l’intelligenza artifi-ciale a un livello di umanizzazione mai vi-sto prima. Ci siamo chiesti: quale è la cosa

che rende il più possibile una macchina si-mile all’essere umano? Ebbene, la rispostaè stata un’opera d’arte, in particolare il ri-tratto, qualcosa che sia esattamente ‘Ju-stlikeyou’, a valorizzazione del claim di Mer-cedes-Benz. Così abbiamo realizzato la cam-pagna integrando diversi canali di comu-nicazione live e digital, rafforzando la siner-gia tra la dimensione umana e quella tec-nologica: una prima fase unbranded di am-bient guerrilla con gli street-art robot cheritraevano i passanti in varie città italianee lo streaming dei robot che creavano leopere, trasmesso su ledwall in stazioni eaeroporti; video reveal per svelare l’asso-ciazione col brand, diffuso sui social mediacon influencer selezionati che invitavano ifollower a farsi ritrarre sul sito justlikeyoue a ritirare successivamente il ritratto du-rante l’evento open weekend, in contem-poranea in 90 dealer in tutta Italia. Con illancio della nuova Classe A, abbiamo dimo-strato che le soluzioni più innovative sonoquelle che non trascurano il lato umanodella tecnologia ma che al contrario lo esal-tano aprendo a nuove possibilità di comu-nicazione e di interazione e in questo casodi promozione del brand. nc

Per il lancio della Nuova Classe A di Mercedes-Benz Italia, durante gli openweekend presso i dealer, i ‘follower’ hanno

potuto ritirare la versione cartacea del ritratto realizzato dai robot

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Esperienza immersiva grazie alla tecnologia VR presso un dealer Mercedes-Benz Italia durante un open weekend

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È una delle presenze immancabili diquesta inchiesta sulle agenzie italiane in-dipendenti, e non poteva essere altrimen-ti: da quarant’anni sul mercato, il GruppoRoncaglia è un esempio molto eloquentedi struttura di comunicazione che negli an-ni ha saputo evolvere e cambiare ‘forma’,da agenzia di pubblicità classica, a gruppoarticolato che cura la comunicazione in sen-so lato, accogliendo le opportunità date daldigital e dalla tecnologia. E che oggi si presenta sul mercato con unanuova organizzazione, come spiegano Pao-lo, Giulia e Camilla Roncaglia, rispettiva-mente presidente, direttore generale, eclient service director/direttore marketingdel Gruppo.

Partiamo dalla nuova organizzazione del-l’agenzia. Con quale obiettivo l’avete messain atto? Quale nuovo modello ne emerge? (Camilla) Per affrontare le prossime sfide,ci siamo riorganizzati in una struttura più

dinamica, aggressiva ed efficace. C’è statoun ricambio generazionale alla direzionedel Gruppo, avvenuto in coerenza con i va-lori che in oltre quarant’anni di attività han-no consentito all’agenzia dicrescere costan-temente: Paolo Roncaglia è stato nomina-to presidente del CdA del Gruppo; GiuliaRoncaglia è l’attuale direttore generale, eio sono il nuovo client service director e di-rettore marketing. Ci accomuna una for-mazione di standard internazionale e il fat-to di aver riversato nell’agenzia l’esperien-za professionale maturata in altre realtà,anche estere. A questo ‘passaggio di testi-mone’ si aggiunge l’arrivo in agenzia di nuo-ve importanti figure professionali.

In particolare, quali sono quelle che ave-te integrato? Da dove provengono?(Giulia) Di recente è salito a bordo il nuo-vo chief creative officer, Geo Ceccarelli: èstato a lungo general manager e direttorecreativo esecutivo in Tbwa\Italia e ha la-vorato nei più grandi gruppi di comunica-zione, ottenendo numerosi riconoscimen-ti internazionali. Al tempo stesso abbiamorafforzato il nostro assetto finanziario gra-

Paolo Roncaglia, presidente Gruppo Roncaglia

GRUPPO RONCAGLIA, ‘PHYGITAL’ EVOLUTIONSTORICA REALTÀ DI COMUNICAZIONE, SI PRESENTA OGGI CON UN NUOVO

ASSETTO ORGANIZZATIVO GUIDATO DAI FIGLI DEL SUO FONDATORE, CHE

NE PORTANO AVANTI LA CAPACITÀ DI EVOLVERE, CON UN APPROCCIO

IN CUI LA SINERGIA FRA DIMENSIONE FISICA E DIGITALE È FONDAMENTALE.

UN RICAMBIO GENERAZIONALE, CHE SI TRADUCE ANCHE NELL’INGRESSO

DI NUOVI PROFESSIONISTI, SENZA PERÒ MAI TRADIRE IL DNA ORIGINARIO

DELL’AGENZIA.

DI ILARIA MYR

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zie all’apporto di Peter Celli, nostro nuovoCfo, che vanta una pluriennale esperienzafra cui dieci anni in Johnson & Johnson. Incontinuità con le nostre radici, l’arrivo diPatrizio Giampaoli, professionista espertoin atl e media, va a consolidare la nostrabusiness unit dedicata a queste attività, chenel 2018 ha realizzato campagne per clien-ti come Mibact, Uci Cinema, Rosaria, Tam-ma, Multicedi, Il Parco Nazionale di Pan-telleria o Uici (Unione Italiana dei Ciechi edegli Ipovedenti).

Quali sono i capisaldi dell’agenzia oggi?In particolare, quale ruolo hanno indipen-

denza e italianità nel vostro posiziona-mento?(Camilla) Sicuramente la nostra capacitàdi evolverci costantemente, di stare con leantenne tese per cogliere in anticipo le tra-sformazioni e tradurle in proposte innova-tive. Questo approccio è strettamente le-gato al nostro essere indipendenti: per noiè vitale mantenere un passo più veloce ri-spetto ai ‘colossi’ del settore, che invecehanno una filiera decisionale più lunga e simuovono con maggiore lentezza. Il valore dell’’Italian touch’ nella creativitàfa parte del nostro Dna, ma da noi vienesempre declinato con lo sguardo rivolto

non solo al futuro, ma a un orizzonte inter-nazionale.

Su quali ambiti lavorerete maggiormen-te nel 2019? (Paolo) Abbiamo scelto di misurarci con lapresenza sempre crescente dell’integrazio-ne dei big data e di tecnologie AI, che civede attivi con un’intensa ricerca applica-ta al business model per la misurazione pre-dittiva dei risultati. L’aumento della con-nettività integrerà sempre di più diversi am-biti, permettendo di intervenire sulla fram-mentazione delle audience, con l’IoT a ren-dere ogni cosa connessa un media poten-ziale. Pensiamo perciò che il nostro approc-cio ‘phygital’, con la sinergia fra dimensio-ne fisica e quella digitale che creano con-tenuti l’una per l’altra, sarà sempre moltoperformante. Continueremo, inoltre, a la-vorare sulla loyalty innovativa, che da sem-plice attività promozionale abbiamo tra-sformato in una forma di comunicazionestrategica con molti risultati sul piano deiclienti (ad esempio, Enel Energia o Unieu-ro, ndr), e sul piano dei premi nazionali einternazionali.

Ci può raccontare una case history signi-ficativa sviluppata quest’anno?(Giulia) Enelpremia 3.0 è l’innovativo pro-gramma fedeltà dedicato a tutti i clienti re-sidenziali di Enel Energia, che nel 2018 haricevuto numerosi premi, fra cui il Bronzoai Dma International Echo Awards 2018 diLas Vegas e il terzo premio ‘Best Digital In-tegrated Campaign Btoc’ agli NC DigitalAwards 2018. Il programma è riuscito acoinvolgere oltre un milione di persone co-struendo una vera e propria community epromuovendo uno stile di vita sostenibile.Con il claim ‘la community che premial’energia di tutti’, questa loyalty ha propo-sto divertenti e premianti attività di gami-fication, di edutainment, infotainment, con-corsi e tante altre iniziative, online e offline.Gli iscritti sono divenuti protagonisti di unaserie di azioni e comportamenti, che hannoconsentito di guadagnare ‘punti energia’ perrisparmiare sulla bolletta, ma soprattutto diprendersi cura dell’ambiente. nc

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Da sinistra, Giulia Roncaglia, direttore generale, e Camilla Roncaglia, client servicedirector e direttore marketing Gruppo Roncaglia

Il programma di loyalty dedicato ai clienti residenziali di Enel Energia ha costruito una vera e propria community di oltre un milione di persone, promuovendo uno stile di vita sostenibile

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Univisual è attiva nella consulenza di di-rezione per la strategia di marca e nella pro-gettazione di sistemi di identità, semprecon l’obiettivo di evolvere il brand comeasset di business per i clienti. “Il nostro la-voro pertanto - spiega il ceo Gaetano Griz-zanti - è estremamente verticale, non sia-mo un’agenzia e quindi non forniamo ser-vizi di comunicazione. Univisual è un partner di fiducia per i suoiclienti, la maggior parte aziende interna-zionali di matrice italiana che sentono il bi-sogno di evolvere l’approccio al mercato equindi, come diciamo noi, trasformare ilproprio marchio in una marca.Siamo sempre fedeli alla nostra propostae, anche grazie alla nostra indipendenza,operiamo con modelli proprietari, consoli-dati in più di 30 anni di esperienza e da cen-tinaia di progetti e casi di successo, a di-mostrazione della validità di una metodo-logia unica”.

Quali strumenti utilizzate per analizzarei dati e quali sono i fattori principali checaratterizzano la metodologia di Univisual?Svolgiamo il nostro lavoro in co-working conil cliente e per la fase di analisi sfruttiamo,in primis, le informazioni già esistenti all’in-terno dell’azienda, impiegando poi qualcheausilio per integrarle, con indagini di nostraconcezione (interviste interne o esterne, fo-

cus group, brand-storming , ndr) o eventual-mente, in caso di reale necessità, delle ricer-che di mercato. Lavoriamo molto sulla com-ponente interna di un’organizzazione, cherappresenta sia il punto di partenza sia quel-lo di arrivo dell’intero percorso. A lavoro ul-timato realizziamo, infatti, quello che vienedefinito ‘Identity Deployment’, un’attivitàformativa e di engagement preposta a di-vulgare i nuovi paradigmi della nuova stra-tegia di business, orientata a far leva sulbrand, all’interno dell’organizzazione, affin-ché siano accettati e compresi.

L’italianità unita alla visione internazio-nale e la vocazione all’innovazione sono irequisiti fondanti dei progetti di Univisual.Ce ne parla?Proprio grazie al suo approccio pioneristi-co, Univisual è riconosciuta sul mercato co-me la struttura che ha rivoluzionato il mo-do di fare brand identity. L’estrema specia-lizzazione fa parte del nostro dna e cerchia-mo sempre di trasferire anche al clientel’importanza di porsi in modo innovativo,cioè differenziante all’interno dello scena-rio competitivo. Nel realizzare i nostri pro-getti, inoltre, lavoriamo in equilibrio tra la‘cultura di progetto’ e i bisogni di business

Gaetano Grizzanti, ceo Univisual

UNIVISUAL, SPECIALISTI PER DNAPUNTO DI RIFERIMENTO ITALIANO NELLA CONSULENZA PER LA STRATEGIA DI

MARCA E NELLO SVILUPPO DI SISTEMI DI IDENTITÀ, LA SOCIETÀ UNIVISUAL DI

MILANO, GUIDATA DA GAETANO GRIZZANTI, HA CHIUSO IL 2018 CON FATTURATO

A +50% CONFERMANDO UN RICONOSCIMENTO ESCLUSIVO E PLURIPREMIATO

NEL SETTORE DELLA BRAND IDENTITY, IN EQUILIBRIO TRA IL RISPETTO DELLA

CULTURA DI PROGETTO E GLI OBIETTIVI DI BUSINESS DEL CLIENTE.

DI SERENA PIAZZI

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del cliente. Ne abbiamo fatto un vero e pro-prio ‘credo’, perché siamo convinti che riu-scire a rispettare i canoni di questi due mon-di, spesso in contraddizione tra loro, sia unfattore discriminante per riuscire a ottene-re risultati più certi.

Quale contributo può dare una realtà ita-liana indipendente come la vostra, al pro-cesso di creazione di valore per una marca?Essere indipendenti è un tratto identitariofondante di Univisual e, ritengo, anche un

fattore critico di successo per i clienti che,da noi, si aspettano il massimo dell’atten-zione, da un lato, e dall’altro il massimodella neutralità. Quest’ultimo attributo ènecessario per evitare conflitti di interes-se, a causa del ruolo che ricopriamo, spes-so di regia nei confronti dei vari partner dicomunicazione che si inseriscono nell’azien-da nostra cliente successivamente all’in-tervento. Inoltre, non ci sono ‘account’ inUnivisual, il cliente è a stretto contatto conil sottoscritto e con un team di competen-

ze perfettamente integrate e, per garanti-re qualità e assistenza, la scelta originale èstata quella di accettare un numero limi-tato di progetti all’anno. Altri aspetti checi contraddistinguono dalle agenzie sonoche non lavoriamo con un brief e non par-tecipiamo a gare creative, perché il nostrometodo non lo consente. “Noi non vi fare-mo mai proposte, e voi non farete mai scel-te”, lo dico spesso alle aziende che si rivol-gono a noi, spiegando che per intraprende-re una specifica direzione strategica la so-luzione creativa è una conseguenza razio-nale e non soggettiva. In sintesi, la coeren-za e la fedeltà al nostro credo, unite allalogica e alla competenza, sono insite nelbiglietto da visita di Univisual.

Quali sono i risultati del 2018 e quali leaspettative per il 2019?Nel 2018 il fatturato è stato in crescita, ab-biamo registrato un aumento del 50%, mo-tivato anche dal fatto che alcuni progettidel 2017 si sono protratti, per clienti, pe-raltro, di settori merceologici molto diver-si tra loro. Comunque, la cosa che conta dipiù, per noi, è lavorare con aziende che han-no la nostra stessa visione. Infatti, siamomolto attenti a preservare la natura esclu-siva della nostra competenza e a esserecoerenti nel nostro pensiero. L’ambizione è continuare a trovare semprestimoli nuovi in quello che facciamo e, ingenerale, preservare lo spirito e l’eccellen-za che le aziende italiane devono afferma-re nel mondo.

Ci può citare qualche progetto su cui ave-te lavorato quest’anno?Stiamo lavorando sia per aziende in ambitoconsumer sia per aziende b2b, in egual mi-sura. Posso citare le collaborazioni con Peri-ni Navi, il brand italiano più esclusivo al mon-do per superyacht a vela e a motore, e il grup-po Cattolica Assicurazioni, la terza compa-gnia italiana. Sul fronte b2b, tra gli altri, stia-mo seguendo un grande gruppo, di proprie-tà di un Fondo inglese, leader in Italia nellarigenerazione dei rifiuti industriali e serviziper l’ambiente e un’azienda di servizi e difornitura di soluzioni per l’ufficio. nc

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Intervento di brand identity di Univisual per Perini Navi volto a preservarne l’esclusivo heritage riconosciuto in tutto il mondo

Univisual cura la Corporate Identity del Gruppo Cattolica Assicurazioni al fine di preservare la riconoscibilità acquisita in quasi due secoli di storia

“Mi sono sentita molto onorata nel rice-vere questo premio”. Così Antonella La Car-pia, marketing & communications direc-tor Emea e Apac Teads, ha commentato ilpremio ‘Digital Media Person of the Year’assegnatole in occasione dell’ultima edi-zione degli NC Digital Awards. Le motiva-zioni di questo riconoscimento sono lega-te al contributo professionale dato in que-sti anni al mercato del digital. “Dall’Europa all’estremo oriente - spiegala manager - gestisco un team di oltre 20persone. Ho iniziato a lavorare per questaazienda nel 2011 quanto Teads si chiama-va Ebuzzing e, non avendo budget marke-ting, dovevo inventarmi l’impossibile perspiegare, prima di tutto, perché investire efare strategie di Adv sui media digitali eraimportante.

Il mio primo ruolo era quello di contribui-re alla creazione di una cultura digitale.Mancava tutto: dalla letteratura alle casehistory”. Da allora è passata tanta acquasotto i ponti e Teads può vantare di esse-re un’eccellenza nel settore tecnologicodell’adv perché ha creato un mercato chenon esisteva, definendo le basi per fare on-

line video advertising usando i linguaggidel web in maniera corretta, cercando disuperare i modelli tradizionali.

Tra i successi del team da lei guidato spic-ca l’invenzione dell’Outstream… ce neparla?L’Outstream (riconosciuto anche da IabUS, ndr) è una nuova tecnologia che offreformati (video, ora anche interactive di-splay, ndr) non intrusivi per gli utenti, 100%viewable e brand safe per gli inserzionisti.L’outstream ha inoltre creato revenue in-crementali agli editori, in risposta alla gran-de recessione offline. Opportunità di mo-netizzazione che prima non esistevano. So-no fiera nel poter dire che, grazie a moltedelle campagne corporate di Teads (a cuisono sempre state associate importanti ri-cerche di mercato, ndr), ho contribuito al-la creazione di trend che vengono usati nelquotidiano dei linguaggi dei marketer perpretendere trasparenza e qualità. Con lacampagna ‘Your Brain on Premium Con-tents’ ho posto il problema della brand sa-fety in ambienti con contenuti generati de-gli utenti.

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TEADS, CONTINUARE A INNOVAREGRAZIE ALLA SUA LEADERSHIP INNOVATIVA E AL SUO SIGNIFICATIVO

CONTRIBUTO ALLA CRESCITA DELLA CULTURA DIGITALE DEL NOSTRO PAESE,

ANTONELLA LA CARPIA È STATA ELETTA ‘DIGITAL MEDIA PERSON OF THE YEAR’

ALL’ULTIMO NC DIGITAL AWARDS. TRA I SUOI FIORI ALL’OCCHIELLO, L’INTRO-

DUZIONE DELL’OUTSTREAM, UNA NUOVA TECNOLOGIA CHE OFFRE FORMATI

NON INTRUSIVI PER GLI UTENTI, 100% VIEWABLE E BRAND SAFE PER

GLI INSERZIONISTI

DI MARINA BELLANTONI

Antonella La Carpia, marketing &communications director Emea e Apac Teads

nc_digital/interactive_protagonisti

Questa ricerca mi è servita soprattutto pervalorizzare la qualità degli ambienti deigrandi editori e motivare i brand di lussoa investire e a credere nel digital. Clean Advertising, inoltre, è una campagna lan-ciata due anni fa per promuovere i valoridi viewability brand safety e ambienti fraudfree. Iab EU usa oggi il concetto di CleanAdv come nuovo standard, ma è il titolodella mia campagna, lanciata in quasi 26paesi. Nel 2013 ho chiesto al nostro pre-sidente, Pierre Chappaz, di pubblicare unalettera aperta per affrontare il problemadella viewability e ‘urlare’ al mercato chegli standard di allora erano una presa in gi-ro. Un terremoto mediatico da cui ne è de-rivata la timida ammissione da parte delmercato in risposta alla nostra provocazio-

ne. Il risultato? Le tech company hannodovuto lavorare per migliorare i prodotti.Considerando il mio punto di vista privi-legiato, non ho mai limitato il mio ruolosolo al mero concetto di sviluppare stra-tegie di comunicazione corporate, ma hotentato di dare un contributo al mercatoper sensibilizzare meglio gli attori alle ve-re potenzialità del web.

A ottobre Teads ha lanciato un nuovo po-sizionamento come The Global MediaPlatform. Può spiegarne gli obiettivi?Teads inizialmente si è focalizzata sullaparte alta del funnel. Il primo prodotto cheabbiamo lanciato sul mercato era, infatti,un formato video oustream in grado diimpattare in maniera determinante anche

sul purchase intent. In cinque anni di in-tensa attività di sviluppo tecnologico, ab-biamo riunito i migliori publisher al mon-do al fine di distribuire annunci a più di1,4 miliardi di utenti unici mensili all’in-terno di contenuti editoriali prodotti pro-fessionalmente. La nostra piattaforma end-to-end adessoè in grado di fornire pubblicità mirate asoddisfare gli obiettivi lungo tutto il fun-nel, grazie a tecnologie creative all’avan-guardia (Teads Studio, ndr) e all’ottimizza-zione delle campagne tramite AI. Abbiamo reinventato la pubblicità digita-le e rilanciato gli standard qualitativi persorprendere utenti, publisher e advertiser,abituati alle tradizionali esperienze pub-blicitarie.

Internamente, come è stato riorganizza-to il lavoro?Adesso abbiamo un team interamente de-dicato allo sviluppo di creatività interatti-ve. Un team focalizzato sulla consulenzastrategica per industry e una divisione in-telligence che analizza quotidianamentedati, sviluppa benchmark per studiare co-

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La creatività guida gli investimenti digitali e ne migliora l’Roi: da una ricerca di Teadsemerge come l’aspetto creativo e interattivoaccresca la brand favorability del 300%

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ANTONELLA LA CARPIA_CHI ÈAntonella La Carpia è tra le più importanti personalità di spicco nel mondo digital. Una riconosciuta expertise nel campo dei media a livello glo-bale e oltre un decennio di esperienza, ne fanno una manager di successo con una grande passione per l’innovazione digitale in tutte le sue decli-nazioni. Con una forte leadership costruita negli anni di carriera e un naturale approccio imprenditoriale, Antonella sta conducendo le strategiemarketing di Teads, azienda leader mondiale nel mercato dell’Outstream Video Advertising, ricoprendo il ruolo di marketing director per il mer-cato italiano e da qualche anno anche per tutte le regioni di Emea e Apac al fine di supportare gli obiettivi aziendali anche a livello globale. Negliultimi 10 anni si è confrontata con diverse realtà ricoprendo il ruolo di capo ufficio stampa, giornalista, copywriter, marketing manager, projectmanager. Esperta di web e nuovi media, ha lavorato con molte realtà nazionali e internazionali fra le tante: SmartBox, Adnkronos Multimedia, MNItalia viralteam, Rai. Grazie alle esperienze professionali maturate, ha lavorato in collaborazione con le principali aziende italiane e non, i più fa-mosi marchi, le agenzie, gli editori e i fornitori di tecnologia. Tutto questo concorre a renderla forte ispirazione professionale per il suo team ita-liano e internazionale. Inoltre, da qualche anno, ha sviluppato progetti ispirati ai concetto di Inclusion & Diversity, cercando di valorizzare l’impor-tanza di un approccio aperto e paritetico in ambito lavorativo. Collabora con diversi enti di formazione nell’ambito dell’advertising e ha insegna-to in alcune delle più prestigiose accademie di comunicazione e Business School di Milano e Roma. Per citarne alcune: Iab, Il Sole 24 Ore BusinessSchool ed Eventi, Naba, Iulm, Ateneo Impresa, La Sapienza. Antonella ha anche contribuito alle riviste del commercio internazionale.

me creare delle user experience armonio-se e una brand experience di qualità.

Con questo nuovo posizionamento, co-me si amplia la vostra offerta? Quali i suoipunti di forza? Le nostre soluzioni media combinano in-ventory di qualità, uso intelligente dei da-ti, creatività interattive e tecnologie di in-telligenza artificiale per supportare i branddall’awareness alla conversion. In sostan-za, oltre al video, adesso abbiamo anchesoluzioni display e performance. Si trattadi formati su misura per ogni fase della cu-stomer journey.

Come utilizzate l’intelligenza artificialenelle vostre strategie? Con quali obiettivi?I marketer vanno incontro a numerosepressioni per dimostrare risultati concreti,rispetto alle spese digitali. Teads fa leva sul-la potenza della tecnologia di AI per supe-rare il modello Cpm e garantire risultatireali per le campagne dei propri clienti. Ilnostro algoritmo raccoglie degli esempidallo storico dei dati. La nostra AI offre al-goritmi in grado di fare analisi predittivesulla delivery delle campagne, inoltre, è ingrado di personalizzare gli annunci utiliz-zando creatività supportate dai dati: Dco,auto-assembling adv etc. Infine, è in gra-do di fare delle analisi accurate dei targetdalla selezione dinamica delle audience,passando per modelli lookalike basati sulmachine learning fino a previsioni di com-pletion e scrool rate.

In particolare qual è il suo ruolo nelle stra-tegie data-driven? E quali i vantaggi le-gati al suo utilizzo?Il mio ruolo in particolare è legato al po-sizionamento dei prodotti e spiegare agliadvertiser come far leva su queste tecno-logie per migliorare le strategie.

Dati e creatività: un binomio oggi semprepiù imprescindibile che però deve esseregestito con consapevolezza. Come lo ap-procciate in Teads?Noi abbiamo una tecnologia che si chia-ma Teads Studio. Si tratta di una piatta-forma che integra dati e creatività per aiu-tare i brand realizzare formati pubblicitariingaggianti e interattive, sempre nel rispet-to della user experience. Nel dettaglio Te-ads Studio offre: Dco, data signal integra-ti in tempo reale nella creatività per mi-gliorare la rilevanza contestuale degli an-nunci; creatività voice controlled & chat-bot che sono in grado di arricchire l’espe-

rienza pubblicitaria dei consumatori conuna comunicazione interattiva direttamen-te all’interno della unit pubblicitaria; pub-blicità auto-assemblanti nell’ambito delquale i dati sulle audience permettono unamaggiore personalizzazione attraverso lacomposizione dinamica del video; analisidei contenuti in facial coding per misura-

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La piattaforma end-to-end di Teads è in grado di fornire pubblicità mirate a

soddisfare gli obiettivi lungo tutto il funnel,grazie a tecnologie creative all’avanguardia

(Teads Studio) e all’ottimizzazione delle campagne tramite AI

Clean Advertising rappresenta lo sforzo di Teads per migliorare l’esperienzapubblicitaria dei consumatori, degli

advertiser e dei publisher

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re le reazioni emozionali alla creatività perfornire insight in fase pre-campagna; adat-tamento degli spot tv al mobile per capi-re come catturare l’attenzione degli uten-ti negli ambienti mobile partendo dagli as-set che si hanno a disposizione.

Inoltre, come affrontate le problemati-che legate alla privacy regolate dal Gdpr? Il nostro ecosistema è 100% compliantcon il Gdpr. Ogni giorno lavoriamo per sen-sibilizzare il mercato a integrare le Cmp,affinché vi sia una data collection semprepiù qualitativa.

Con la vostra trasformazione in The GlobalMedia Platform, come si modifica in ge-nerale il mercato di video advertising?L’offerta di video adv non è cambiato. Ab-

biamo solo creato nuove unit di prodottidisplay e performance che prima non esi-stevano, con l’obiettivo di soddisfare i bi-sogni di tutti gli inserzionisti.

Veniamo al 2018, l’anno del riposiziona-mento: quali risultati raggiunti? Sicuramente possiamo vantare una cresci-ta importante del fatturato quasi a 3 cifre.La nostra offerta ‘viewable display’, il no-stro impegno per garantire pubblicità vie-wable, brand safe e fraud free ha dato ungrande contributo.

Quali sono gli obiettivi 2019? Abbiamo solo un obiettivo: continuare ainnovare.

Ci può raccontare un progetto per voi si-gnificativo?Il progetto più importante di quest’annoè stato quello di aver creato una solidastruttura tecnologica che oggi rappresen-ta la nostra Global Media Platform e aversviluppato i migliori formati interattivi delmercato. Un esempio su tutti anche la re-cente esperienza di AR con un noto branddel fashion lusso per il quale abbiamo rea-lizzato una creatività che ha spinto gli uten-ti a interagire con la pubblicità fino a rag-giungere un tempo medio speso di ben20”sul formato, triplicando i benchmarkdei formati display di Teads che si attestaintorno ai 5/10”. Meglio ancora se questo viene paragona-to ai trend di mercato dove il tempo spe-so medio su un’ad unit display è di appe-na 1/2”. Infine, sempre di più i grossi edi-tori scelgono Teads per valorizzare la pro-pria inventory tramite soluzioni tecnolo-giche senza precedenti. nc

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La piattaforma end-to-end di Teads è in grado di fornire pubblicità mirate asoddisfare gli obiettivi lungo tutto il funnel,grazie a tecnologie creative all’avanguardia(Teads Studio) e all’ottimizzazione delle campagne tramite AI

Antonella La Carpia, Emea & Apac marketing director di Teads, sul palco degli NC Digital Awards 2018 per ritirare il premio ‘Digital Media Person of the Year’

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Un naming che racchiude in sé il cuoredella mission dell’agenzia. Quel 77 davan-ti ad Agency richiama, infatti, il simbolo del‘fast forward’ tipico dei dispositivi tecno-logici, poiché la vision è molto chiara: pro-iettarsi sempre ‘in avanti’ comprendendoe anticipando i trend della comunicazionedigitale a 360°, dall’avvento del ‘digital tostore’ alla blockchain. Oggi, dopo 15 annidi storia, 77Agency si definisce una realtàdi marketing contemporaneo. Lo scopria-mo dalle parole di Amedeo Guffanti, gene-ral manager dell’agenzia.

Come nasce 77Agency e come si sviluppanegli anni? Come siete strutturati?77Agency nasce nel 2003 a Londra con unorganico di cinque persone. Un’agenzia na-ta con un focus sulle attività di Sem e Seo,ma che negli anni cresce occupandosi sem-pre più della comunicazione digitale in tut-ti i suoi aspetti. Oggi, siamo un gruppo dioltre 150 persone, divise tra gli uffici di Lon-

dra, Milano, Riga, Roma e Los Angeles, conun’esperienza nel mondo del digitale che cipermette di offrire un elevato livello di ex-pertise e prodotti tailor made, calibrati sul-le specifiche necessità di ogni brand. Sonooltre 600 le aziende provenienti da 25 Pae-

si con le quali abbiamo lavorato e un cen-tinaio sono i brand che attualmente stiamoseguendo nella progettazione ed esecuzio-ne di attività di marketing contemporaneo,in tutti i principali vertical (hôtellerie, for-mazione, luxury, banking e retail, ndr).

Vi definite un’agenzia di ‘marketing con-temporaneo’. Ci spiegate meglio questoconcetto e come si declina nel vostro ope-rato?Il concetto di marketing digital è ormaicompletamente anacronistico. Già da qual-che anno si è assistito, prima in Uk ma oraanche in Italia, a uno switch nelle strategiedi marketing determinato dall’evoluzionedegli usi e costumi dei consumatori per iquali la distinzione effettiva tra il mondooffline e online è sempre meno netta e peri quali è necessario pensare a efficaci atti-vità di comunicazione che si muovano sututti i canali. Da qui, il termine ‘contempo-raneo’: un nuovo approccio costantemen-te rivolto alla continua evoluzione del di-gitale nella più ampia area del marketingaziendale. Il digitale non si configura comealternativa alla comunicazione tradiziona-

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77AGENCY, SEMPRE ‘FAST FORWARD’UN GRUPPO DI OLTRE 150 PERSONE DIVISE TRA GLI UFFICI DI LONDRA,

MILANO, RIGA, ROMA E LOS ANGELES, CON UN’ESPERIENZA NEL MONDO

DEL DIGITALE A 360 GRADI. L’AGENZIA GUIDATA DA AMEDEO GUFFANTI

LAVORA A OGGI CON OLTRE 100 BRAND, AFFIANCANDOLI NELLA PROGET-

TAZIONE ED ESECUZIONE DI ATTIVITÀ DI MARKETING CONTEMPORANEO.

CON UN FOCUS BEN PRECISO: GUARDARE SEMPRE AVANTI.

DI SERENA ROBERTI

Amedeo Guffanti, general manager 77Agency

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le offline, ma come piattaforma aggrega-trice in cui convergono diversi canali perstrategie sempre più mirate e offerte dicontenuti targettizzati. L’efficacia dei risul-tati delle campagne digitali non potrà piùbasarsi, com’era in passato, solo sui big da-ta, ma la comunicazione continuerà a fun-zionare mettendo al centro i gusti e i com-portamenti delle persone.

Qual è dunque, oggi, la vera sfida da in-traprendere nel digital e quali strumentischierate in campo per vincerla? La nostra sfida nel periodo attuale è l’om-nichannel: definire strategie che compren-dano strumenti di pubblicità digitale pen-sati per incrementare le vendite nei nego-zi. Internet viene quindi messo a disposi-zione per aumentare il volume d’affari com-

plessivo del business retail concentrato peroltre l’80% negli store fisici. La piattafor-ma da noi ideata GotU, in questo senso, èil risultato della naturale evoluzione di77Agency. Una piattaforma tecnologica ingrado di proporre una pianificazione pub-blicitaria personalizzata, targettizzata e mi-rata a portare gli utenti sul punto vendita,sfruttando gli algoritmi di behavioural lo-ok-a-like di Facebook.

In base al vostro sentiment di settore, qua-li saranno i trend nel digital e quali i pla-yer che prenderanno sempre più piede infuturo? Vedo due grandi trend. In primis, l’avanza-ta di Amazon: 25 anni di storia, un patri-monio dati e un’esperienza maturata in sva-riati campi come - e soprattutto - la logi-stica, hanno fatto raggiungere ad Amazonnuovi record in termini di capitalizzazionee l’hanno resa, a oggi, la prima azienda pervalore azionario al mondo. Con tali basi sarà difficilmente aggredibiledalle aziende concorrenti e avrà sempremaggiore libertà di azione sul mercato. Ilcolosso e-commerce è ormai il più grandecompetitor di Google e Facebook, ed è de-stinato a diventare il primo motore di ri-cerca per gli acquisti online e a ricoprireun ruolo di rilievo nel mercato dei micro-payments. Il secondo fenomeno cui assi-steremo presto è la crescita continua diMicrosoft, spinta da Linkedin, social net-work che è diventato un punto di riferi-mento per le community professionali, edall’aumento costante della quota di mer-cato di Bing.com, il motore di ricerca le cuiperformance positive si confermano di tri-mestre in trimestre, che ha già conquista-to importanti quote di mercato negli Sta-ti Uniti e di cui prevediamo ottimi risulta-ti futuri su scala globale. nc

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Secondo 77Agency la sfida del marketingcontemporaneo è comprendere come usare il digitale per incrementare le vendite neinegozi fisici

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GOTU, UNA TARGETIZZAZIONE SEMPRE PIÙ PRECISA_GotU è il risultato della naturale evoluzione di 77Agency: unapiattaforma tecnologica in grado proporre una pianificazio-ne pubblicitaria personalizzata, molto targetizzata e mirataa portare gli utenti sul punto vendita, sfruttando gli algorit-mi di behavioural look-a-like di Facebook. GotU consente diraggiungere gli utenti nelle vicinanze dei punti vendita perproporre promozioni o campagne dirette a loro. Essa è in gra-do di mappare l’intero pianeta e capire quante persone viva-

no vicino a un determinato punto. Di quelle persone si possono conoscere il profilo socio-de-mografico e gli interessi, sempre nel rispetto assoluto di tutte le norme della privacy. In dueanni 77Agency ha realizzato oltre 85.000 campagne locali con un raggio di un chilometro in15 Paesi nel mondo - di cui circa 25.000 in Italia - registrando ritorni sugli investimenti diret-ti anche fino al 700%. La piattaforma è stata premiata da Facebook, di cui 77Agency è par-tner a livello mondiale da oltre 10 anni, prima come strategic preferred marketing developere ora come certified marketing partner: proprio nella sede di Menlo Park è stato conferito aGotU l’Innovation Spotlight per la categoria ‘Real Result for customers’. Ultimamente, l’agen-zia sta lavorando all’ulteriore perfezionamento della digitalizzazione delle catene retail e deltracciamento offline e all’integrazione con altre piattaforme, come Amazon e Waze.

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NC DIGITAL AWARDS, BENVENUTO IMA FESTIVALLA COMPETIZIONE DEDICATA ALLA MIGLIOR COMUNICAZIONE DIGITALE

GIUNGE ALLA SUA OTTAVA EDIZIONE E INAUGURA UN NUOVO FORMAT. VISTO

IL SUCCESSO RISCOSSO NEL 2018, IMA - INFLUENCER MARKETING AWARDS

DA SEMPLICE TIPOLOGIA DIVENTA MOLTO DI PIÙ: UN VERO E PROPRIO

CONCORSO INDIPENDENTE E UNA GIORNATA DI NETWORKING E FORMAZIONE.

DI MARINA BELLANTONI

attraverso la consueta formula delle live pre-sentation, e, al pomeriggio, un ricco e inte-ressante programma di contenuti che inten-de contribuire alla crescita culturale del set-tore. Il giorno si chiuderà in bellezza con lacerimonia di premiazione delle campagnevotate dalla giuria.La prima edizione degli Ima aveva visto 18i progetti in gara di cui otto arrivati in shor-tlist. A salire per la prima volta sul podio,sono state Doing per la campagna ‘Hasbro

Stories’ firmata per Hasbro Italy, vincitricedell’oro (secondo premio anche nella tipo-logia Digital Branded Content e primo pre-mio Viral Video Advertising), Bitmama con‘Durex. Cosa non fare con un preservativo’realizzata per Reckitt Benckiser (argento) eH48 con il progetto ‘#pubblicitaVSvitave-ra’ di Müller Italia (secondo premio ex ae-quo ‘Social Channel Management’, terzopremio DIC Btoc categoria ‘Alimentari, Dol-ciumi, Merendine’).

Grande novità nell’articolato mondo deipremi di Adc Group dedicati alla miglior co-municazione digitale. Da quest’anno, infat-ti, affiancherà i già collaudati NC DigitalAwards, Programmatic Awards e il premioFacebook e Instagram non solo una nuovacompetizione, che da tipologia assurgerà ilruolo di vero e proprio premio indipenden-te, ma un nuovo format. Nati con l’obiet-tivo di valorizzare le campagne di comuni-cazione sui social che utilizzano in manie-ra efficace le figure dell’influencer o deicreator, gli Ima - Influencer MarketingAwards rappresentano un riconoscimentoalle aziende e ai propri partner di comuni-cazione per aver saputo utilizzare i nuovi te-stimonial della comunicazione digitale inmaniera corretta, ossia senza essere fagoci-tati dalla fama e dalla ‘forza’ del personag-gio a cui affidano la propria brand equity. Il nuovo format (vedi articolo pagina 14)proporrà in un’unica giornata, al mattino, lasessione di votazione dei progetti finalisti,

Il team Phd Media ritira il primo premio‘Digital Integrated Campaign’ per il progetto

Bauli ‘Buondì Motta - L’Asteroide’

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NC DIGITAL AWARDS, LA SETTIMA EDIZIONEÈ stato il Teatro Vetra di Milano a ospita-re, il 7 novembre scorso, l’ampio parterredi professionisti della comunicazione giun-ti per assistere alla cerimonia di premiazio-ne della settima edizione degli NC DigitalAwards, che ha incoronato le migliori cam-pagne digitali dell’anno. Daniele Battagliaha accolto i protagonisti delle agenzie crea-tive e delle aziende, che si sono alternati sulpalco per ricevere i premi assegnati dallagiuria, presieduta da Francesco Gabrielli, di-gital marketing & eCommerce manager diCucinaBarilla, e composta da illustri rappre-sentanti di aziende e associazioni. 204 cam-pagne in concorso, di cui 174 iscritte agliNC Digital Awards, 22 al premio Facebook/Instagram e 8 ai Programmatic Awards.

Sul podio, in qualità di ‘Digital IntegratedCampaign’, Phd Media per la campagna‘Buondì Motta - L’Asteroide’ (Bauli), firma-ta da Saatchi & Saatchi, seguita da H48 per‘#AtuttaBenza’ (Carrefour) e a pari meritoMerlo per ‘Just like you. Lancio nuova Clas-se A’(Mercedes-Benz) ed ePrice con ‘BlackHour’, firmata da BCube. Obiettivo dellacampagna Buondì Motta (oro nella cate-goria ‘Alimentari, Dolciumi, Merendine’),era consolidare l’awareness e il ricordo delbrand soprattutto tra le famiglie giovaniattraverso un forte e ampio buzz. Una pa-rodia ‘estrema’ della famiglia italiana idea-le progressivamente decimata dalla cadu-ta di un asteroide. Per amplificare l’effettoironico e disruptive dei tre spot (video livein tv e online), è stato sviluppato un pianoeditoriale social con gif animate interatti-

ve, dove gli utenti potevano scegliere unoggetto o un personaggio qualsiasi su cuifar cadere l’asteroide. Incetta di riconoscimenti (1° premio ‘Di-stribuzione e Ristorazione’, 1° Premio Spe-ciale ‘Enrico Gasperini’ per la migliore StartUp Digitale, 2° premio Facebook/Instagram)per questa ‘#AtuttaBenza’sviluppata per comunicare la raccolta di

buoni sconto carburante (Carrefour in col-laborazione con Esso), fare awareness sul-la meccanica e stimolare il ‘drive to store’e il ‘drive to site’ attraverso i social. ‘L’uo-mo senza benza’, emblema della mancan-za di energia, è stato ideato per lanciare ilmessaggio: ‘Sei senza benza?! Fai il pienoda Carrefour!’. Mezzi: TVC, video strategysui social, contenuti multichannel, piatta-forma dedicata, in cui gli utenti hanno po-tuto ricaricare ‘l’uomo senza benza’, pervincere un anno di spesa, ovvero il massi-mo dell’energia. Per presentare l’aspettohuman delll’auto più connessa di sempre,‘Just like you. Lancio nuova Classe A’ (ter-zo premio assoluto ex aequo, ma anche 1°premio ‘Auto e Altri Veicoli’ e 2° premio‘Evento Digitale’) ha puntato sull’aspettopiù umano al quale un’Intelligenza Artifi-ciale poteva arrivare: la creazione di un’ope-ra d’arte e in particolare di un ritratto. Lostorytelling innovativo è stato frutto del-l’integrazione di strumenti e piattaformediversificate. In particolare, ambient guer-rilla (Fase teaser), out of home, video re-veal con due influencer, social media e di-gital, eventi dealer (open weekend in 90dealer). Al fine di creare ingaggio sales dri-ven, brand awareness e new buyers su ePri-ce.it il Black Friday 2017 è iniziato con tresettimane di anticipo grazie a ‘Black Hour’(terzo premio ex aequo, 2° premio ‘Distri-buzione e Ristorazione’, 1° Premio tipolo-gia speciale ‘E-Commerce’). Una pagina de-

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NC DIGITAL AWARDS 2018_SPONSOR E PARTNERPATROCINIO: Iab Italia.SPONSOR: Facebook e Instagram (Platinum sponsor), Intesa Sanpaolo (Platinum Sponsor Premio IoT), Copernico (Gold Sponsor) e WebAds (Silver Sponsor).MAIN PARTNERS: Amigdala, Blue Note Milano, Consolo Real Espace, Consolo Produzioni, New Light e Sts Communication.PARTNERS:Digivents, Joy Project, Tondini Le Gourmet, Loretoprint, Milano Music Consulting, Mionetto, Nmholding, Hub4Brand, Myvote.it, Ricci Milano e Special Lab.

Il team A-Tono festeggia sul palco degli NC Digital Awards 2018 il riconoscimentodi ‘Agenzia Digitale Indipendente dell’Anno’

È stata l’agenzia Kiwi a vincere il premio di ‘Agenzia Digitale Emergente’ nella

settima edizione degli NC Digital Awards

dicata mostrava l’offerta dei prodotti scon-tati che durante l’ora segreta compariva-no a 99 cent.Testimonial d’eccezione: Mar-co Ranzani. ‘Personaggio’ radiofonico, in-terpretato dal DJ Albertino, noto per l’osten-tazione ‘ironica’ della sua ricchezza. La cam-pagna cross media (tv, radio, FB, banner di-splay desktop e mobile, Dem, newsletter esearch) raccontava l’iniziativa attraverso leparole di ‘disprezzo’ di Ranzani verso l’ec-cessiva convenienza dell’offerta di ePriceche faceva sentire tutti ricchi come lui.

I premi speciali e dell’editoreNumerosi anche i premi speciali assegna-ti: oro quale Best Digital Agency e BestCreative Digital Department a H48, segui-ta da Dlv Bbdo (3° premio Best CreativeDigital Department) e Bitmama (2° BestCreative Digital Department). Best DigitalCompany, invece, è Carrefour Italia segui-ta da Ferrero e, a parimerito, da Bauli e Pra-da Group. Phd Media sale sul gradino piùalto del podio dedicato alla Best Digital Me-dia Agency, argento e bronzo, infine, rispet-tivamente a Omd e Havas Media Group. Per quanto riguarda i premi dell’editore, ilriconoscimento di ‘Manager Digitale del-l’Anno’ è stato assegnato a Matteo Busnel-

li, head of digital marketing di Fca. Da Apri-le 2017 in Fca, Busnelli ha il merito di averportato in azienda una visione dirompen-te e innovativa dei canali digitali, per tuttii brand del Gruppo. Ha nei fatti coinvoltotutti i 28 mercati nell’area Emea di cui èresponsabile all’interno di un complessopercorso di gara per la selezione del grup-po di comunicazione (Wpp) che accompa-gna ogni marca nella realizzazione di tutta

la propria strategia digitale e delle relativeattività di comunicazione. Guida così unheadquarter che governa i diversi mercaticon specificità, consistenza e rilevanza: dai

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PROGRAMMATIC AWARDS_Giunti alla terza edizione, i Programmatic Awards sono nati con la mission di stabilire qua-li siano i benchmark per l’eccellenza nella pianificazione e nell’acquisto automatizzato.Nel 2018 l’oro è stato assegnato a ‘Rainbow Six Siege Free Weekend’ di Tradelab perUbisoft, che ha coinvolto videogiocatori e appassionati grazie a una campagna program-matic 100% data-driven iper granulare, nei formati video e display. Le piattaforme uti-lizzate sono state: Dbm (Dsp di Google) e Moat (tool di tracciamento di viewability e nonhuman traffic). Obiettivo di ‘Polase Dynamic Summer’ firmata da Wavemaker per Pfizer(argento), puntava a massimizzare l’esposizione di prodotto nelle settimane più calde del-l’anno. Alla precisione richiesta dalla variabile meteo, è stata aggiunta una personalizza-zione sulla base della località di accesso degli utenti e concentrato la presenza su siti webper loro interessanti. A completamento di una pianificazione digitale in logica di weatherplan, è stata prevista un’attività di programmatic dynamics ads che ha permesso, parten-

do da un set di creatività diverse, di erogarle sulla base di esigenze specifiche dell’utente. Su siti web affini all’audience, erano previsti banner cu-stomizzati mediante la valorizzazione di parametri metereologici e di geolocalizzazione e ottimizzati tramite una piattaforma di programmaticbuying. La piattaforma utilizzata è stata Doubleclick. La campagna ‘Programmatic - The Movers’ di Gruppo DigiTouch - DigiTouch Agency perUnieuro (bronzo), si è basata su una strategia sviluppata ad hoc sul cluster ‘TheMovers’ (utenti che stanno comprando, cambiando, rinnovandocasa) con l’obiettivo di acquistare ‘quote di mercato’ su questo segmento particolarmente profittevole per il marchio. Per intercettare il targetè stato scelto Lightbox, formato display rich media espandibile. Le piattaforme utilizzate sono state Dsp (Demand Side Platform) per l’erogazio-ne, mentre per l’ottimizzazione della campagna è stata scelta Google Dbm.

Sul gradino più alto del podio della II edizione deiProgrammatic Awards è salita la campagna ‘Rainbow SixSiege Free Weekend’ di Tradelab per Ubisoft

siti di marca ai canali sociali, dall’influen-cer marketing ai progetti speciali, fino aldisplay adv. È stato, quindi, un lavoro di tra-sformazione digitale e di change manage-ment che si esprime attraverso un approc-cio strategico globale, con guideline uni-formi, e flessibilità locali. Il tutto con unarinnovata velocità di esecuzione. Ad Antonella La Carpia, Emea & Apac mar-keting director di Teads, invece, è andato ilpremio ‘Digital Media Person of the Year’.Dall’Europa all’estremo oriente gestisce unteam di circa 35 persone dove la sfida piùgrande è interpretare come ogni mercatorecepisce un messaggio di comunicazionee come adattarlo con l’obiettivo di sensi-

bilizzare meglio gli attori alle vere poten-zialità del web. In Teads dal 2011, quandosi chiamava Ebuzzing, ha contribuito a crea-re un’eccellenza nel settore tecnologico del-l’adv, definendo le basi per costruire onli-ne video adv usando i linguaggi del web inmaniera corretta, cercando di superare imodelli tradizionali. Teads ha inventato l’Outstream, una nuo-va tecnologia che offre soluzioni adv nonintrusive per gli utenti, 100% viewable ebrand safe per gli inserzionisti. L’outstreamha inoltre creato revenue incrementali aglieditori, in risposta alla grande recessioneoffline. Fare meglio e fare del meglio è an-che la base della sua missione aziendale sui

valori di diversitiy e Women’s empower-ment. Il prestigioso riconoscimento di Am-basciatore della Comunicazione Digitale èandato ad Alessandro Diana, managing di-rector Accenture Interactive Italia, per averportato la cultura della comunicazione di-gitale all’interno di una grande società diconsulenza. Diana ha infatti guidato la crea-zione e la crescita di Accenture Interactiveall’interno di Accenture e, in soli sei anni, l’ha portata a diventare una realtà che og-gi conta in Italia 400 persone, con clientinazionali e internazionali di grande presti-gio, tra i quali la Segreteria per la Comuni-cazione del Vaticano che ha scelto Accen-ture Interactive per il design e l’implemen-tazione del suo nuovo sistema di comuni-cazione Vatican News. Tra le agenzie, A-Tono si è aggiudicata ilpremio di ‘Agenzia digitale indipendentedell’anno’. Un ulteriore conferma in un 2018molto positivo, che ha confermato un trendin crescita, grazie a otto clienti nuovi nelprimo semestre e una previsione di chiu-sura del +25%. A conferma di un approc-cio che negli anni ha saputo cogliere le sfi-de poste dal mondo della comunicazione,passando da agenzia specializzata in mo-

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Il ceo Paolo D’Ammassa ritira il premio‘Innovazione Digitale’ assegnato a Connexia

AMIGDALA_PARTNER CERIMONIA NC DIGITAL AWARDS 2018_Team flessibile di professionisti multi-talent, capitanato da Samuele Franzini,

Amigdala ha curato la regia della settima edizione degli NC Digital Awards (Mila-

no, Teatro Vetra, 7 novembre). “Dopo oltre 10 anni di esperienza maturata nella

creazione di contenuti innovativi e spazi interattivi - spiega Franzini -stiamo ora

creando un collettivo internazionale al servizio delle agenzie che ricerca e produ-

ce esperienze all’intersezione tra storytelling, media e tecnologia. Ci siamo dati

l’obiettivo di essere una struttura agile e flessibile, in grado di affiancare rapidamente i team dei nostri clienti in tutto il mondo. In Amigdala cre-

diamo che per realizzare progetti significativi per i brand siano necessarie ‘brave ideas’ e ‘wise execution’; storie uniche e disruptive che si svi-

luppano liberamente nel mondo fisico, digitale e virtuale; capaci di far arrivare al pubblico un messaggio forte, memorabile e unexpected. Abbia-

mo scelto il nome Amigdala per non dimenticare mai di progettare per quella parte del cervello che ha un ruolo primario nel processo della me-

moria, delle decisioni e delle reazioni emotive”. Per info: www.amigdala.ch.

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produzione interna, la Connexia Media House, un hub creativo e di contenuto chesviluppa progetti di comunicazione contempi e modalità ‘digital-first’. Di recenteha lanciato la Divisione Corporate per pro-porre l’approccio digitale innovativo allacorporate communication. Ben 110 pro-fessionisti e un fatturato 2018 in crescitaa doppia cifra preludono ad altre, impor-tanti, novità per il 2019.Merlo, infine, si è aggiudicata il premio peril ‘Miglior Effetto Speciale Digitale’, asse-gnatole grazie alla campagna ‘Just like you.Lancio Nuova Classe A’, ideata per Merce-des-Benz Italia. La campagna ha il meritodi ridisegnare, è il caso di dirlo, la dimen-sione dell’infotainment affidando alla tec-nologia digitale il compito di umanizzarela tecnologia attraverso l’arte. nc

bile app a digital branding agency che, gra-zie a competenze di creativity strategy etechnology, può modulare soluzioni su mi-sura per i clienti. Purtroppo, a pochi giornidai festeggiamenti per il successo agli NCDigital Awards, l’agenzia ha dovuto affron-tare la scomparsa dell’AD Giuseppe Caspa-ni, che va ricordato anche per il ruolo di pri-mo piano che ha svolto nella comunicazio-ne digitale. Il premio di ‘Agenzia Digitale Emergente’,invece, è stato assegnato a Kiwi. Un presti-gioso riconoscimento a un percorso inizia-to poco più di quattro anni fa, che ha giàvisto la giovane realtà raggiungere nume-rosi traguardi, crescendo con una media del30% annuo per quanto riguarda i ricavi e i25 giovani professionisti che vi lavorano,approcciando sfide sempre più complesse

e clienti sempre più grandi. Dal 2017 si èdistinta per essersi aggiudicata importan-ti gare per i brand Honor (Huawei), Star,Saikebon e Sogni d’Oro (GB Foods), Niveae Labello (Beiesdorf) e aver prodotto casehistory di successo, consolidando le par-tnership in corso.Connexia è stata premiata per il contribu-to dato al settore in termini di ‘Innovazio-ne Digitale’. L’agenzia del Gruppo Doxa ha,infatti, abbracciato il digitale, cogliendonetutte le potenzialità, studiando a fondo ognifenomeno senza fermarsi alle mode mo-mentanee. Ha disegnato un nuovo model-lo d’agenzia che, in un’ottica data-driven,favorendo la collaborazione tra le diversecompetenze e rispondendo in maniera ef-ficace e integrata alla complessità di oggi.Recentemente si è dotata di una casa di

JOY PROJECT_PARTNER CERIMONIA NC DIGITAL AWARDS 2018_L’impresa fondata nel 1997 da Adriano Crosetto, da oltre vent’anni è un punto di riferimento nella de-

finizione e attuazione di eventi spettacolari mediante l’utilizzo di effetti speciali, anche custom, per rea-

lizzare lo ‘straordinario’. L’attività è gestita e coordinata direttamente dallo staff aziendale, qualificato

e affidabile in grado di operare in Italia e all’estero con la massima tempestività. Iscritta all’albo Forni-

tori Rai, Mediaset, Sky collabora con i più importanti scenografi, direttori artistici e con le più famose

case di produzione per eventi aziendali, sportivi, concerti e moda. Grazie a Joy Projec, la cerimonia di

premiazione della settima edizione degli NC Digital Awards è stata caratterizzata da un effetto scintil-

lante sui vincitori. Questa scenografia, non pirotecnica e non pericolosa, è stata realizzata con otto spark-

lite posizionate a terra fronte palco. L’effetto sorprendente è stato una fontana di scintille luminose al-

te 5 metri di grande impatto per il pubblico. Per info: www.joyproject.it; [email protected]

PREMIO FACEBOOK E INSTAGRAM_Il premio Facebook e Instagram, giunto alla sesta edizione, si evolve ogni anno parallela-mente all’introduzione di nuovi strumenti sulla piattaforma che, da un lato, permettonodi offrire modalità di fruizione nuove e, dall’altro, generano opportunità per proporre crea-tività innovative e raggiungere pubblici sempre più targettizzati. L’edizione 2018 è statavinta da ‘Rocco Siffredi & Volagratis’ (Stravoglia Di Partire) di Smallfish per Volagratis/la-stminute.com, che ha raccontato in modo divertente come i veri viaggiatori abbiano sem-pre una voglia irrefrenabile di vacanza. L’argento è andato, invece, ad ‘#Atuttabenza’ diH48 per Carrefour, vincitrice dell’argento quale Digital Integrated Campaign (vedi descri-zione nel presente articolo). Terzo premio ad ‘Abarth - Donne Al Volante’ di Starcom perAbarth/Fca. Grazie all’estetica e al design dei nuovi modelli, il marchio di compatte spor-tive ha coperto i nuovi territori della coolness e del lifestyle, parlando a un target nuovo…femminile. Il social media brand Freeda si è fatto portavoce di questa nuova identità fem-minile, per raccontare con FB video e IG stories le storie di due giovani donne pilota.

‘Rocco Siffredi & Volagratis’ di Smallfish per Volagratis/lastminute.com (oro) ha raccontato in mododivertente come i veri viaggiatori abbiano sempre una voglia irrefrenabile di vacanza

“Oggi fare comunicazione significa ne-cessariamente occuparsi anche di tecnolo-gia, dati e trasformazione e noi di Accen-ture Interactive portiamo queste compe-tenze in dote. Il mondo della creatività sista avvicinando a noi con grande interes-se perché capisce che ci può essere un po-tenziale per amplificare il lavoro. Siamomolto rispettosi dell’approccio creativo, mapensiamo che l’uso della tecnologia e deidati possa ottimizzare e migliorare ulterior-mente il pensiero creativo”. Così dichiara-va ai margini della cerimonia di premiazio-ne degli NC Digital Awards 2018 Alessan-dro Diana, managing director Accenture In-teractive, incoronato ‘Ambasciatore dellaComunicazione Digitale’ nell’ambito delpremio di ADC Group. Il prestigioso rico-noscimento va al manager per aver porta-to la cultura della comunicazione digitaleall’interno di una grande società di consu-lenza. Diana ha infatti spinto la crescita di

Accenture Interactive all’interno di Accentu-re e sotto la sua guida, in soli sei anni, l’haportata a diventare una realtà che oggi con-ta in Italia 400 persone e vanta tra i suoiclienti aziende nazionali e internazionali digrande prestigio, tra le quali la Segreteria per

la Comunicazione del Vaticano, che l’ha scel-ta per il design e l’implementazione del suonuovo sistema di comunicazione VaticanNews, Maserati per la digital strategy delbrand, e Sanofi per lo sviluppo di una nuo-va piattaforma digitale.Con 25.000 addetti in tutto il mondo, Ac-centure Interactive ha ampliato il proprioraggio di azione in questi anni grazie anchea numerose acquisizioni: da Fjord, che hasancito l’ingresso di Accenture Interactivenel settore del design, ad avVenta, hub diproduzione di contenuti digitali, dall’agen-zia creativa britannica indipendente Kar-marama alla tedesca Mackevision, leaderin modellazioni sofisticate e computer gra-phics, per arrivare all’ottenimento, in no-vembre, della grande agenzia creativa te-desca Kolle Rebbe. Non a caso, AccentureInteractive è stata riconosciuta, per il ter-zo anno, dalla ricerca annuale Agency Re-port di AdAge come l’agenzia più grandeal mondo nel mercato del digital. Tra i net-work digitali, Accenture Interactive ha re-gistrato il fatturato maggiore a livello mon-diale, pari a 6,5 miliardi di dollari per l’eser-cizio 2017 di Accenture (chiuso il 31 ago-

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Alessandro Diana, managing directorAccenture Interactive Italia

DIANA: “CONSULENTI AL SERVIZIO DELLACREATIVITÀ DIGITALE”LA COMUNICAZIONE OGGI NECESSITA DI VARIE COMPETENZE, DALL’AMBITO

PIÙ TECNOLOGICO E QUANTITATIVO A QUELLO PIÙ CREATIVO. DI QUESTO

È CONVINTO IL MANAGING DIRECTOR DI ACCENTURE INTERACTIVE, CHE SI

AGGIUDICA IL TITOLO DI ‘AMBASCIATORE DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE’

PER AVERE PORTATO LA CULTURA DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE

ALL’INTERNO DI UNA GRANDE SOCIETÀ DI CONSULENZA.

DI ILARIA MYR

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sto 2017, ndr), che corrisponde a una cre-scita del 35% rispetto all’anno preceden-te. Come si è sviluppata in questi annil’agenzia sotto la sua guida e quali sonosuoi obiettivi lo racconta Alessandro Dia-na in questa intervista.

Partiamo dal Premio di ‘Ambasciatore del-la Comunicazione Digitale’ assegnatoleda ADC Group. A suo avviso, quali sono gliaspetti che glielo hanno fatto meritare? Questo prestigioso premio rappresenta ilriconoscimento da parte della communitydella comunicazione digitale che Accentu-re Interactive è una realtà rilevante, un nuo-vo operatore nel mondo della comunica-zione che negli anni ha costruito capabili-ty e skill, oggi arrivate a dimensioni ragguar-devoli. Sono, quindi, molto soddisfatto chevenga premiata la visione che ha portato aquesta crescita e che si è rilevata vincente.

Accenture Interactive è nata circa diecianni fa in seno a un’azienda di consulen-za: con quali obiettivi e quale posiziona-mento? L’idea di base era creare un soggetto nuo-vo che operasse nel mondo della comuni-cazione e del marketing, che fosse insiemeun po’ agenzia e un po’ consulente, in gra-do di combinare diverse discipline: da quel-

le più creative e comunicative fino ad altrepiù tecnologiche e digitali, proprie del mon-do Accenture. Il risultato è un felice labora-torio di contaminazione culturale che stacrescendo, raggiungendo ottimi traguardi.

In che modo la nascita e lo sviluppo di Ac-centure Interactive hanno dato una spintaal mondo della comunicazione digitale? Alla base del nostro approccio c’è un’ideamolto ampia di comunicazione, quella del-l’experience management, fondata sul con-cetto che oggi la promessa di brand si tra-duca in un’intersezione di diversi fattori epunti di contatto, fra cui anche quelli digi-tali. Un secondo elemento importante allabase del nostro approccio è la convinzioneche il nostro ruolo sia cercare di capire latrasformazione che c’è dietro alla comuni-cazione, ad esempio studiando come le tec-

nologie e i dati possano modificare i modidi comunicare, e ragionare su come stannocambiando i modelli operativi. È attraver-so tutte queste sfaccettature diverse cheaffrontiamo il mondo della comunicazionein modo olistico e trasformativo.

Come si è sviluppata l’agenzia in questianni, sia internamente sia in termini di of-ferta? Quali soluzioni e strumenti oggi of-fre ai clienti? Il nostro percorso di crescita rispecchia ilcostrutto strategico: siamo partiti dalle areepiù vicine al mondo Accenture, come la tec-

Alessandro Diana riceve il premio di‘Ambasciatore della Comunicazione Digitale’

alla cerimonia di premiazione degli NC Digital Awards 2018

ALESSANDRO DIANA_CHI ÈAlessandro Diana dal 2012 è managing director di Accenture Interactive per Italia, EuropaCentrale e Grecia. Nel suo ruolo gestisce più di 400 persone. È membro del Global Leader-ship Team di Accenture Interactive. In Accenture dal 1999, ha lavorato principalmente nel-l’area vendite e marketing, strategia aziendale e trasformazione digitale. Prima di appro-dare in Accenture, è stato in Ferrari, nella divisione corse F1. Ha un Master in Business Ad-ministration (Clemson University, SC, Usa) e una laurea in Economia e Commercio (Uni-versità di Trieste).

nologia e la consulenza di business, per poiabbracciare progressivamente competen-ze più proprie alle agenzie di comunicazio-ne. Per fare ciò abbiamo fatto acquisizioninel mondo di realtà già esistenti - una sututte quella di Fjord, azienda leader a livel-lo internazionale nell’ambito del servicedesign - così come di professionisti dai pro-fili diversi. Internamente Interactive è or-ganizzata in quattro domini - Commerce,Content, Marketing e Design - a cui si af-fiancano delle strutture orizzontali comequella degli Experience Architect, che in-tegra attività di gestione dei clienti e di re-lazione con competenze legate più stret-tamente alla consulenza di business.

Che cosa la contraddistingue all’internodella industry rispetto agli altri operato-ri più tradizionali?Un primo importante aspetto è il già cita-to approccio olistico attorno all’esperien-za, che significa avere competenze a 360gradi e sapere gestire le discipline neces-sarie. Un altro plus è rappresentato dal fat-to di avere un unico modello operativo, diessere una legal entity, che favorisce la col-laborazione e l’integrazione fra i team del-l’azienda sia a livello nazionale che globa-le, nei 120 Paesi in cui è presente. Naturalmente essere parte di Accenture enon una società separata rappresenta perInteractive un valore, dal momento che può

contare su tutte le skill del gruppo in ter-mini di servizi di consulenza, dati, tecnolo-gia e piattaforme.

In particolare, come utilizzate i dati all’in-terno delle vostre strategie?In generale in Accenture c’è in atto un’ac-celerazione nel loro uso. In particolare, perInteractive i dati sono sempre presenti aborigine per aiutare le aziende a raggiunge-re i propri obiettivi di business. Oltre allamisurazione dei risultati, però, essi servo-no anche a informare le varie aree: quelladel marketing, ad esempio, nativamente di-gitale, che lavora in ottica di ottimizzazio-ne dell’utilizzo dei canali, ma anche il mon-do del design, che si sta sempre più irrobu-stendo con il loro utilizzo, integrando ap-procci qualitativi con elementi di analisiquantitativa.

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La campagna ‘JFK Unsilenced’, realizzata per The Times/News UK & Ireland da Rothco

(agenzia di Accenture Interactive) hautilizzato l’IA creando l’audio del discorso

che John Fitzgerald Kennedy avrebbe dovutofare il giorno in cui è stato assassinato

Accenture Interactive è stata scelta dalla Segreteria per la Comunicazione delVaticano per il design e l’implementazionedel nuovo sistema di comunicazione Vatican News

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Infine, ci interessa spingere ulteriormentel’utilizzo del dato anche a supporto del pro-cesso creativo: non per sostituire la com-ponente di creatività propria, ma per iden-tificare dei territori di comunicazione chepossono essere rilevanti per i nostri clienti.

Come è andato il 2018, sia in termini eco-nomici che di new business? A livello globale, il 2018 è stato molto po-sitivo. Nello specifico in Italia la crescita

è stata lineare: il nostro Paese, infatti, con-tinua a essere una delle geografie princi-pali. Fra gli ultimi incarichi, quelli interna-zionali per Maserati, il Vaticano e Radis-son Hotel Group, e, a livello locale, la ge-stione della piattaforma digitale Uwell diSanofi Italia. Lavoriamo per aziende di tut-ti i settori merceologici: dall’automotive allusso, dal largo consumo alle banche e as-sicurazioni, dalla pubblica amministrazio-ne all’high tech, e molti altri. Con i nostriclienti puntiamo a stabilire rapporti di lun-go periodo, come è nella tradizione di Ac-centure.

Quali obiettivi avete per il 2019? Quali leprincipali sfide del mercato che volete ac-cogliere?Continuiamo nel nostro percorso, cercan-

do di crescere nei vari domini, portandosempre avanti il nostro posizionamento di‘experience agency’. Sicuramente spinge-remo di più sull’uso dei dati nel processocreativo e sulle aree che si dimostrerannodistintive.

Può raccontarci un progetto recente dicomunicazione digitale in cui sia eviden-te il nuovo approccio?Molto interessante è Uwell, la piattaformaper la sanità digitale che abbiamo svilup-pato per Sanofi Italia, che si propone disemplificare l’approccio dei consumatorialla gestione della propria salute, di offrireaccesso immediato alle informazioni e difornire aggiornamenti che riguardano il pro-prio benessere. Un progetto fortemente in-novativo, in grado di abilitare nuove espe-rienze che mettono la persona al centro edi semplificare l’approccio alla salute. Uwell è un servizio aperto e una piattafor-ma di contenuti che permetterà alle per-sone di annotare le informazioni relativealla propria salute in un unico spazio vir-tuale. In qualità di experience agency, Ac-centure Interactive ha collaborato con Sa-nofi nella definizione, valutazione e confi-gurazione del modello di business correla-to al nuovo servizio e sta curando la pro-gettazione della piattaforma, occupando-si anche dello sviluppo e della gestione del-le attività connesse (progettazione del ser-vizio, creatività, contenuti, marketing digi-tale, commercializzazione e analytics, ndr),oltre ad aver sostenuto il lancio commer-ciale del progetto con attività di marketingdedicate. Il progetto si sviluppa in diversefasi, con l’obiettivo di evolvere e risponde-re sempre meglio alle necessità delle uten-ti. Inizialmente si concentrerà sul contestoitaliano, con l’intenzione di allargare in fu-turo il bacino di utenza della piattaformaad altri Paesi. nc

Un’immagine tratta dalla serie ‘Lost in Space’di Netflix, i cui effetti speciali sono statirealizzati dall’agenzia tedesca Mackevision,anch’essa acquisita da Accenture Interactive

Per Sanofi Italia, Accenture Interactive ha realizzato la piattaforma per la sanitàdigitale Uwell, che si propone di semplificarel’approccio dei consumatori alla gestionedella propria salute

il giornale dellanuova comunicazione

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NC Digital AwardsAmbasciatore della Comunicazione Digitale 2018

Alessandro DianaConsulenti al servizio della creatività digitale

Alessandro Diana, responsabile Accenture Interactive in Italia, Europa Centrale e Grecia

Allegato alla rivistaNC dicembre-gennaio 2019 n°75

Società Editrice ADC Group

Poste Italiane Spa - Spedizioni in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004) Art. 1 comm. 1 DCB Milano

il giornale della nuova comunicazione

molto italiana, orgogliosamente indipendente.

Aldo Biasi Comunicazione

Quando, nel 1999, dopo decenni di espe-rienza nelle grandi holding, diede vita allasua agenzia, aveva ben chiaro un obiettivo:offrire al mercato un’alternativa di qualità,agile dinamica, non soggetta alle logichedei grandi gruppi, che sapesse ascoltare leesigenze del cliente e, con la rapidità e l’ela-sticità che caratterizza le strutture indipen-denti, sapesse dare la risposta giusta al mo-mento giusto. Da allora sono passati quasi vent’anni, eAldo Biasi è quanto mai soddisfatto dellasua ‘creatura’, la Aldo Biasi Comunicazio-ne, premiata come ‘Migliore Agenzia Indi-pendente’ agli NC Awards 2017, che anco-ra oggi rivendica con fierezza la sua italia-nità e indipendenza. “In tutti questi annisono rimasto sempre orgogliosamente in-dipendente, senza mai cedere alle ‘sirene’che mi invitavano a vendere (e sì che so-no state tante ….) - spiega a NC -. Il moti-vo? Perché non ho creato un’agenzia indi-pendente per farla acquisire da altri, ma perfarla crescere e dare al mercato un’offertadi qualità, basata sul dialogo e la cura deidettagli”.

Questa è la mission con cui è nata e in no-me della quale la ABC continua a essereuna realtà italiana di primo piano, che re-siste agli scossoni del mercato: uno su tut-ti, la scelta recente di Conad, suo storicocliente, di affidare al Gruppo Wpp tutte leattività di comunicazione, mantenendo pe-rò la consulenza di Aldo Biasi, ‘padre’ dellacomunicazione del brand.

Un segnale positivoUn fulmine a ciel sereno? Un tradimentodel cliente? O una normale conseguenzadi un mondo che non smette di cambiareed evolvere? Tutte domande che sorgonospontanee e che fanno riflettere. Certamen-te, non è la prima volta che un cliente ‘ab-bandona’ l’agenzia per una realtà più gran-de e forte e non sarà senz’altro l’ultima: “è

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ABC: MOLTO ITALIANA, ORGOGLIOSAMENTEINDIPENDENTEDA QUASI VENT’ANNI SUL MERCATO, L’AGENZIA DI ALDO BIASI PORTA AVANTI

LA PROPRIA MISSION: OFFRIRE UN’ALTERNATIVA, PONENDOSI COME ‘VERO’

PARTNER DI COMUNICAZIONE. IN VIRTÙ DI CIÒ L’ABC HA, FINO A OGGI, FATTO

LETTERALMENTE CRESCERE ALCUNI BRAND, DIVENTATI POI IMPORTANTI

REALTÀ. A CONFERMA CHE IN UN MERCATO SEMPRE PIÙ COMPETITIVO,

C’È SEMPRE E COMUNQUE SPAZIO PER LE AGENZIE INDIPENDENTI.

DI ILARIA MYR

Lorenzo Biasi, direttore creativo Aldo Biasi Comunicazione

Aldo Biasi, presidente Aldo Biasi Comunicazione

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il mercato, bellezza”, verrebbe da dire. E, sisa, il mercato negli anni è cambiato radi-calmente, con l’avvento del digitale e l’af-fermazione di innumerevoli canali di dia-logo fra il brand e il suo pubblico. “Il pano-rama si è arricchito notevolmente, ma al-lo stesso tempo si è complicato - spiegaBiasi -. La relazione non è più imposta dal-l’alto, ma viene gestita dal basso, attraver-so i social media, i blog e figure sempre piùdeterminanti come gli influencer. Oggi, in-somma, gli stimoli e le suggestioni alla co-municazione finalizzata all’acquisto di unprodotto possono arrivare da più parti. E

poi ci sono i dati, che rendono possibile rag-giungere gli utenti online in base alle ricer-che che fanno”. Il fatto, però, che l’azienda abbia scelto dinon lasciare definitivamente l’agenzia chel’ha seguita in tutti questi anni producen-do grandi risultati, mantenendola nel ruo-lo di consulente, è un segnale estremamen-te positivo, che fa ben sperare in generaleper il mercato. “Trovo molto corretto daparte dell’azienda di avere voluto cambia-re senza ‘buttare via’ tutto ciò che di buo-no è stato costruito in questi anni - com-menta soddisfatto Biasi -. Continuerò quin-

di a operare come tutore e garante dellastrategia di base, senza rinunciare al mioruolo di creativo”.

C’è spazio per tuttiÈ inutile però negarlo: il ‘caso Conad’ ponesotto i riflettori la tanto delicata, quanto at-tuale, questione del ruolo delle agenzie in-dipendenti, e che tanto sta a cuore allo stes-so Biasi. Se, insomma, molte aziende, perrafforzarsi sul mercato, lasciano i partner in-dipendenti per agenzie più grandi e struttu-rate, ci sarà ancora spazio nel futuro per iprimi? “È un fatto, che ripeto da anni, che sista andando sempre di più verso le grandiorganizzazioni, che sono le uniche che pos-sono gestire economicamente un’offertadi servizi ampia e variegata - ammette Bia-si -. Ma ciò non significa assolutamente chenon ci sia margine di azione per le realtàpiù contenute e indipendenti. È tutta que-stione di eccellenza, che le strutture piùspecializzate possono garantire, insieme aun aspetto di cura ‘affettuosa’ del brand.Sono due mondi che possono convivere eche si devono compensare”. E poi non è vero che il trend sia solo in unsenso: è sempre più frequente, infatti, il fe-nomeno che vede clienti passare - e in al-cuni casi tornare - dalle grandi multinazio-nali alle agenzie indipendenti. “Questo av-viene perché non tutte le tipologie di azien-de sono adatte a dei ‘grandi’ partner di co-municazione - è convinto Biasi -, perché ri-schiano di essere stritolate, mentre il con-fronto deve essere alla pari. I piccoli pro-duttori, ad esempio, che dispongono di pic-coli investimenti, si trovano persi nel gran-de ingranaggio delle holding, perché ha bi-sogno di una relazione più diretta”. Tuttociò avviene in uno scenario in cui i rappor-

In alto: un’immagine dello spot per il dentifricio per denti sensibili Bio Repair del Gruppo Coswell

In basso: il video virale ‘Coloured is better’(2006) di Coloreria italiana, pubblicato solosu bastardidentro.it, in poche ore era riuscitoa totalizzare migliaia di visualizzazioni

CRN,ISUPERYACHT‘SARTORIALI’DELGRUPPOFERRETTICrn è la divisione del gruppo Ferretti specia-lizzata nella produzione di Super Yacht. Si trat-ta di una ‘supernicchia’ che esige e pratica lin-guaggi di comunicazione specifici e frequen-ta media non convenzionali. Si muove comun-que all’interno di un mercato decisamentecompetitivo in cui il coinvolgimento dell’Ar-matore ha un ruolo determinante. L’identifi-cazione di un posizionamento della marca di-

stintivo e pertinente alla sua natura è quindi altrettanto determinante. Per Crn, è stato svi-luppato il concetto di ‘sartorialità’, sintetizzato nel claim ‘made by you with our own hands’,dove l’Armatore diventa autore, artista ispiratore e l’azienda è l’organizzazione capace di tra-sformare i desideri dell’armatore, con competenza, esperienza e tecnologia, in spettacolarioggetti naviganti. Tutta la creatività si muove esclusivamente all’interno di tale posiziona-mento, sia nella Rete sia in video, stampa specializzata, fiere ed eventi internazionali.

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ti fra agenzie e aziende sono sempre piùbrevi, il lungo periodo non esiste più e larotazione fra partner di comunicazione èsovrana. “Lo stesso concetto di etica è og-gi molto in crisi, tanto che i princìpi che fi-no a qualche anno fa dominavano la indu-stry non valgono più. Per questo nello stes-so mercato c’è spazio per tutti”.

ABC, la forza delle ideeDal canto suo, negli anni Aldo Biasi Comu-nicazione ha rafforzato il suo ruolo di con-sulente del cliente per l’area strategica ecreativa, contribuendo in modo determi-nante alla ‘nascita’ vera e propria di azien-de che a lei si sono affidate per la comuni-cazione. “Siamo un po’ come la ‘nursery’delle aziende - commenta ironico Biasi -:le prendiamo piccole e le aiutiamo a cre-scere. E poi, quando sono grandi, esatta-mente come i figli, decidono come conti-nuare la loro strada… Si può dire che alle-viamo future grandi aziende, mettendolesul mercato con le spalle già sufficiente-mente larghe da reggerne l’impatto”. Esempi eloquenti di brand costruiti da ABCsono Coloreria Italiana - per la quale, nellontano 2006 l’agenzia realizzò uno dei pri-mi video virali in Rete -, le salse di pomo-doro Mutti, il suo concorrente Petti, RisoFlora, Sapori, gruppo Coswell e Olio Far-chioni. C’è, ovviamente, Conad, storicocliente acquisito nel 2004, per il qualel’agenzia ha sviluppato un posizionamen-to in comunicazione basato sul concettodi vicinanza, di trasparenza e sensibilità neiconfronti delle persone e del mondo circo-stante, ben sintetizzati nel pay-off ‘Perso-ne oltre le cose’. Nell’ultimo anno, poi, gran-de soddisfazione è arrivata da Crn, un branddel Gruppo Ferretti (yacht di lusso), che hariconfermato l’incarico per l’anno prossi-mo. ‘Made by you with our own hands’ èil pay-off della campagna firmata Abc, incui il concetto di ‘prodotto sartoriale’ as-sume una nuova connotazione in linea conla figura dell’armatore che sogna, proget-ta e immagina proprio come avviene neiprocessi creativi. Da qui, il tema portante,che non descrive il solo possesso di un be-ne ma la personalizzazione dello stesso. Crn

garantisce questa libertà espressiva, tra-sformando l’Armatore da semplice posses-sore a vero e proprio autore. Altro succes-so è quello di Guna, il brand omeopaticoche a gennaio è uscito con la campagnaistituzionale per gli integratori sia offline

sia online, con Alessandro Del Piero prota-gonista dei video virali. E poi c’è Le Stagio-ni d’Italia, brand di prodotti alimentari delgruppo Bonifiche Ferraresi, la più grandeorganizzazione agroalimentare d’Italia, pro-prietaria di 6,5 milioni di metri quadrati di

L’ESORDIO IN COMUNICAZIONE DEGLI INTEGRATORI GUNAFamosa e affermata nel mondo per la suaattività nell’ambito della medicina omeo-patica e di terapie d’avanguardia, Guna en-tra nel mondo degli integratori alimenta-ri con prodotti che si avvalgono, nel tota-le rispetto dei valori naturali, della ricerca,delle conoscenze e delle esperienze scien-tifiche maturate negli anni dalla marca. Di-

stribuiti solo in farmacia, gli integratori Guna sono entrati in comunicazione avvalendosi del-l’importante testimonianza di Alex Del Piero, protagonista di una serie di video virali, e conspot televisivi ‘rasserenanti’ intorno al claim ‘buone notizie dalla natura e dalla scienza’.

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Per il lancio di Lenigola, ABC ha ideato una campagna stampa e un soggetto tv (15 e 30”) basati sul concept, semplice e immediato, ‘come far male al mal di gola’

terreno, garante di una filiera al 100% sot-to il proprio controllo, dalla semina al pro-dotto finito. Per il nuovo marchio l’Abc siè occupato del nome, del posizionamento,del logo e del packaging, nonché della cam-pagna di comunicazione pianificata sustampa e tv, di cui è protagonista la figuradell’agricoltore, un personaggio-simbolo diun mondo e di una mentalità che si sonoevoluti miscelando tecnologia e conoscen-za tradizionale. Da qui il payoff ‘La grandeagricoltura italiana’.

Fuori dagli schemiE cosa dire degli altri progetti meno recen-ti dell’agenzia? L’Ice Buckett Challenge, adesempio, la sfida del secchio di ghiaccio che

ha dominato i social media nell’estate del2015, coinvolgendo anche in Italia perso-naggi famosi, dai politici - fra cui l’allorapremier Matteo Renzi - a volti noti della tv.Per il lancio nel nostro Paese dell’iniziatival’Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Late-rale Amiotrofica) aveva deciso di rivolger-si a We-B, il reparto digital di Aldo BiasiComunicazione. Un progetto virale impor-tante, che aveva impegnato molto l’agen-zia nel comunicare chiaramente il sogget-to promotore e l’obiettivo di raccolta fon-di. I risultati non si sono fatti attendere: neiprimi dieci giorni di campagna la raccoltafondi ha raggiunto quota 1 milione di eu-ro, e oltre 2,4 milioni fino alla fine del pro-getto, a fine settembre.

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In occasione dell’aggressione online con fake news al brand Mutti, Aldo BiasiComunicazione ha consigliato al clientePetti di prendere apertamente posizione a favore del concorrente con una pagina sul Corriere della Sera

Molto importante e originale anche la cam-pagna per i lasciti testamentari ‘Tutti i co-lori del buio’, realizzata nel 2017 per la Le-ga del Filo d’Oro, in cui uno schermo tele-visivo nero faceva riflettere su quanto ilbuio accomuni un lascito testamentario,ultimo gesto di solidarietà prima della mor-te, alla dimensione in cui vivono costante-mente immerse le persone sordocieche ecome questo possa diventare e trasformar-si, invece, in una luce nella vita delle per-sone attraverso i progetti concreti della Le-ga del Filo d’Oro. “Quando si tratta affron-tare, in comunicazione, il tema delle per-sone sordocieche, bisogna farlo con gran-de misura e rispetto - spiega Aldo Biasi -.È un dramma così grande che a nostro av-viso non è rappresentabile. Per la campa-gna a sostegno dei lasciti testamentari afavore delle persone sordocieche, curate eassistite dalla Lega del Filodoro, abbiamo

CONAD, UN BRAND UMANODa anni ormai Conad, la più diffusa catena distributiva italiana, ha affermato in comunica-zione una strategia che poggia su un pilastro: essere ‘persone oltre le cose’, cioè aver fattouna scelta che si fonda più sull’umanità che non sulle fisiologiche necessità del business.La bandiera di tutto ciò è stata ed è la sensibilità del socio-imprenditore che non agisce so-lo per ragioni professionali, ma anche per ragioni profondamente etiche. Nel 2018 tale po-sizionamento ha trovato una sua naturale evoluzione: ‘Un supermercato non è un’isola’. Inquesto quadro l’attività quotidiana dell’insegna non è più chiusa all’interno dei confini delpunto vendita, ma si allarga alla comunità in cui opera, provvede a dare risposte, lega il pro-prio destino alle prospettive di crescita e sviluppo della comunità stessa. Una sensibilitàdunque allargata e narrata crea-tivamente in una campagna te-levisiva multi-soggetto, in an-nunci stampa quotidiana chesviluppano tematiche sociali di-verse, sino a toccare, per Nata-le, il delicato tema dei nostrigiovani che lasciano la loro ter-ra per inseguire la speranza diun futuro migliore.

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In occasione dell’aggressione online con fake news al brand Mutti, Aldo BiasiComunicazione ha consigliato al clientePetti di prendere apertamente posizione a favore del concorrente con una paginasul Corriere della Sera

tegico che va oltre l’operatività concreta.“Negli ultimi anni siamo diventati semprepiù ‘testa’ e sempre meno ‘braccio’ - spie-ga -. Ciò è ben evidenziato dall’evoluzionedella nostra agenzia digitale interna We-B,nata nel 2015, che oggi è concentrata sullavoro di produzione delle idee per i sociale il web, che vengono poi concretizzate dalcliente insieme a partner specializzati”.Sempre in quest’ottica, l’agenzia sta cre-ando al suo interno una divisione specia-lizzata in produzione video chiamata Ita-liancut (vedi articolo seguente). Forte, dun-que, del suo posizionamento, l’agenzia pro-cede decisa, accogliendo le sfide del mer-cato, sia quelle più critiche che quelle chenascondono in se delle opportunità. Il 2018è stato chiuso in linea con il 2017, che eracresciuto del +1,8%, raggiungendo un fat-turato di 2 milioni di euro. E per il 2019 laprevisione è di essere almeno in pari con il2018: la perdita derivante dall’uscita di Co-nad è a oggi già sostanzialmente copertadall’estensione degli incarichi per Ferrettie Guna, così come dall’ingresso di interes-santi new business, come le passate di po-modoro Cirio. “Andiamo avanti sulla nostrastrada, ribadendo la nostra italianità e in-dipendenza come valori e garanzia peraziende che necessitano di una forte co-struzione strategica - continua Biasi -, siache si tratti di realtà giovani che voglionoentrare sul mercato, sia di quelle più adul-te che hanno bisogno di un riposiziona-mento solido. Per tutte, noi siamo qui”.

invece deciso di non rispettare i canoniche si seguono tradizionalmente nellecampagne adv, ma di scegliere il massimominimalismo con uno schermo nero conuna piccola luce al centro. Quello dellepersone sordocieche è un universo fattodi buio e silenzio, ma l’impegno quotidia-no della Lega del Filo d’Oro riesce a ren-derlo un po’ meno scuro e silenzioso. Ri-cevere un lascito testamentario apre pertutti loro un debole, importantissimo spi-raglio di luce e di speranza”. Non possiamo, infine, non menzionare lo‘storico’ video realizzato nel 2006 per Co-loreria Italiana (Guaber), in un’epoca in cuidi video sul web ancora non si parlava.

Pubblicato solo sulla community bastardi-dentro.it, in poche ore ha totalizzato mi-gliaia di visualizzazioni, suscitando ancheaccese discussioni nei forum. “Questa ca-se history è molto esemplificativa di quan-to l’agenzia abbia sempre anticipato i tem-pi - spiega con un certo orgoglio Biasi -, in-tercettando per primi delle opportunità edando il via a dei trend che diventano poidominanti. E in questo caso, non c’è biso-gno che dica quanta strada abbiano fattoi video sul web…”.A monte di tutti i progetti, vecchi e nuovi,firmati da Aldo Biasi Comunicazione vi èsempre l’idea creativa di qualità, che con-traddistingue l’agenzia come partner stra-

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LE STAGIONI D’ITALIA, LA GRANDE AGRICOLTURA ITALIANAAldo Biasi Comunicazione ha curato la campagna di lancio de Le Stagioni d’Ita-

lia, nuovo brand di prodotti alimentari di alta qualità della più grande azienda

agricola italiana: Bonifiche Ferraresi, garante, oltre che di una qualità di prodot-

to allineata ai parametri più elevati, di rispetto per l’ambiente e soprattutto di

una filiera al 100% sotto il proprio controllo, dalla semina al prodotto finito. La

strategia e la campagna tv si basano soprattutto su questi aspetti, che differen-

ziano Le Stagioni d’Italia da qualunque altro brand alimentare. Questo posizio-

namento è stato rappresentato attraverso la figura dell’agricoltore, un perso-

naggio-simbolo di un mondo e di una mentalità che si sono evoluti miscelan-

do tecnologia e conoscenza tradizionale. Da qui il payoff ‘La grande agricoltura

italiana’. Oltre che dello spot, la sigla si è occupata anche dello studio del nome, del posizionamento, del logo e del packaging, affiancata in

quest’ultimo dall’agenzia Ma! di Monica Agliati. Lo spot è stato prodotto da CastaDiva Pictures, con la regia di Daniele Testi.

Nella campagna ‘Góðan daginn’, ambientata in Islanda, Aldo Biasi Comunicazionespiega perché il lichene islandico, contenuto nei dentifrici BlanX, permette un biancointenso, sano e duraturo

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Un laboratorio di idee che risponda, concompetenza e professionalità, alle semprepiù numerose richieste da parte dei clientidi contenuti video di vario tipo, con un ap-proccio prima di tutto strategico: questovuole essere Italiancut, la nuova nata in ca-sa Aldo Biasi Comunicazione. “Settimanal-mente i clienti ci chiedono prodotti videoche vanno dal branded content fino alle gifanimate - spiega Matteo Biasi, ad Aldo Bia-si Comunicazione, fondatore e direttorecreativo We-B e Italiancut -. La nuova real-tà vuole fornire dei prodotti che abbiano lasolidità per funzionare da base per la co-municazione dei brand. Per questo posizio-namento, Italiancut non è una casa di pro-duzione, ma un gruppo di lavoro che pro-pone una nuova metodologia applicata almondo video.

Lo dimostra il fatto che non sono affian-cato dalla classica coppia creativa nella for-mulazione delle idee, ma da professionistidella produzione video (che comprende re-gia, d.o.p., editor, colorist, make up artist,producer)”. Nata ufficialmente all’inizio delnuovo anno, e attualmente in fase di chiu-sura di importanti accordi, la nuova realtàè composta da un team rodato e affiatatoche, di volta in volta, a seconda delle ne-

cessità può collaborare con altre realtà ester-ne. “Lavorare con un team fisso ha diversivantaggi - spiega Matteo Biasi -: primo fratutti il fatto che il know-how del team cre-sce a ogni progetto. Inoltre, sfruttando l’in-telligenza collettiva del gruppo, il cliente nonsi trova con singoli talent messi insieme adhoc. Allo stesso tempo, Italiancut permet-te ai talent richiesti da ogni singolo proget-to di inserirsi nel team”. La nascita di Italiancut rientra in modo mol-to coerente nella natura di Aldo Biasi Co-municazione di anticipare i tempi, propo-nendo idee e soluzioni al passo con i tem-pi, in alcuni casi di vera avanguardia. “L’ave-vamo fatto prima con la Coloreria Italiana- commenta soddisfatto Aldo Biasi -, sbar-cando sul web con uno dei primi video vi-rali, poi con la creazione dell’agenzia 3SH,per la gestione online delle campagne web,e poi, ancora, con We-B, che aveva lancia-to in Italia l’Ice Buckett Challenge, uno deipochi veri successi di campagna social. Eoggi lo rifacciamo con Italiancut, riconfer-mando la nostra vocazione di chi, pur cu-rando gli aspetti tradizionali della comuni-cazione, è capace di guardare sempre avan-ti, con intuizione, immaginazione, e ancheun pizzico di sana follia”.

Matteo Biasi, ad Aldo Biasi Comunicazione,fondatore e direttore creativo

We-B e Italiancut

ITALIANCUT, VIDEO-STRATEGY BOUTIQUE DA GENNAIO, LA NUOVA REALTÀ INTERNA AD ALDO BIASI COMUNICAZIONE

OFFRE AI CLIENTI SOLUZIONI VIDEO GRAZIE A UN TEAM DI PROFESSIONISTI

DEL SETTORE, CHE PROPONE UN APPROCCIO PRIMA DI TUTTO STRATEGICO,

NELL’OTTICA DI FORNIRE AI BRAND VERE E PROPRIE BASI SOLIDE DI

COMUNICAZIONE. A CONFERMA DELLA CAPACITÀ DELL’AGENZIA DI GUARDARE

AVANTI, INTERCETTANDO NUOVE OPPORTUNITÀ.