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I N QUE S TO NUMERO
LAMPADA PER I MIEI PASSI -‐ Maggio p. 2 -‐ Giugno p. 7
CON GESÙ NEL GETSEMANI -‐ Maggio p. 11 -‐ Giugno p. 13 MOMENTI PER UN CAMMINO VOCAZIONALE -‐ Coppie giovani p. 19
Tariffa Associazioni senza fini di lucro: ”Poste Italiane S.p.A. -‐ Spedizione in Abbonamento Postale -‐ D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 2 -‐ DCB Rimini” validità dal 16/12/97
Bimestrale • numero 3/2018 • maggio/giugno 2018
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dall’orecchio, al cuore, alla vita
Per preparare il cuore…
Signore Gesù, tu sei con noi, vivo e vero nell’Eucaristia. Signore, accresci la nostra fede. Signore, donaci una fede che ama. Tu che ci vedi, tu che ci ascolti, tu che ci parli: illumina la nostra mente perché crediamo di più; riscalda il nostro cuore perché ti amiamo di più! La tua presenza, mirabile e sublime ci attragga, ci afferri, ci conquisti. Signore, donaci una fede più grande. Signore, donaci una fede più viva. (Giovanni Paolo II) La Parola
Luca 1, 39-‐56 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
46Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore 47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, 48perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
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49Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; 50di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. 51Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; 52ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; 53ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. 54Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, 55come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
56Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua. Medito «Beata te che hai creduto nell’adempimento di ciò che Dio ti ha detto» (1,45). Tutto quello che Elisabetta ha detto è stata una risposta al saluto di Maria. Ora però con una beatitudine fa risaltare la cooperazione personale di Maria nell’evento che ha motivato la beatitudine. Forse Elisabetta ha det-‐to: «Beata tu…. Le beatitudini infatti riflettono quella gioia e quella felicità che si manifesta in chiunque vive o ha vissuto quello che si dice. Le parole di Elisabetta hanno un valore universale, si possono applicare a chiunque cre-‐de. Ciò non toglie nulla al fatto che qui si voglia far risaltare quell’aspetto che caratterizza in modo particolare Maria: la sua fede. Vi sono altri due passi del Vangelo che mettono in evidenza la fede di Maria. Secondo Luca 11,27-‐28 una donna tra la folla esclamò: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato». Gesù rispose: «Ancor più beati co-‐loro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano». Maria ha ascoltato Dio e ha dato il suo personale contributo all’opera della salvezza accogliendo la sua missione di Madre. Alla stessa conclusione si ar-‐riva ascoltando Gesù che dice: «Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica» (Lc 8,19-‐21). Maria l’ha ascoltata, per questo è diventata Madre del suo Signore. Forse ha ragione Agostino quando dice: «La fede nel cuore, Cristo nel grembo. La sua fede ha preceduto il concepimento del Signore e in lui tutte le cose che il Signore compirà. Come Abramo con la sua fede diede inizio al popolo di Dio ed è chiamato “il Padre dei credenti” così Maria per la sua fede è “la Madre dei
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credenti”. La vera grandezza di Maria sta qui. Infatti, vale di più per Maria essere stata discepola della Parola, anziché Madre di Cristo”». Infatti, è madre perché ha accolto la Parola ed è discepola perché ha creduto a quanto le è stato detto dal Signore. Per la sua fede Maria è sulla linea di Abramo. Il Patriarca credet-‐te alle promesse di Dio, ma non ne vide il compimento: tutte erano sul futuro della sua discendenza. Eppure è in lui che ha inizio sulla terra la fede nel Dio dell’Alleanza e Salvatore. Maria-‐credenti: il binomio dà un carattere ecclesiologico a tutto il racconto. E il fatto che la beatitudine sia collocata alla fine del racconto ha lo scopo di offrire a tutti i credenti un modello di vita. Essi sono invitati a credere nella Parola del Signore e nel suo Vangelo e, partendo dalla fede, a vivere la spe-‐ranza che si compirà quanto ha detto il Signore. In questo modo la Chiesa che storicamente cammina nella fede in Gesù Cristo, può guardare Maria come colei che li ha preceduti, come colei che cammina davanti a noi e nel suo cammino ci indica dove e come si offre un segno della presenza del Si-‐gnore, in modo simile a come lo faceva in altri tempi l’Arca dell’Alleanza. Per la riflessione personale
Che posto occupa nella mia vita, l’ascolto della Parola di Dio? Che valore do alla presenza di una guida spirituale, per discernere la vo-‐lontà di Dio a mio riguardo?
Nelle vicende quotidiane riesco a dare una lettura di fede a ciò che mi ca-‐pita? Come?
Salmo di contemplazione
Salmo 119,105-‐117 105Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino. 106Ho giurato, e lo confermo, di custodire i tuoi precetti di giustizia. 107Sono stanco di soffrire, Signore, dammi vita secondo la tua parola. 108Signore, gradisci le offerte delle mie labbra, insegnami i tuoi giudizi. 109La mia vita è sempre in pericolo, ma non dimentico la tua legge. 110Gli empi mi hanno teso i loro lacci, ma non ho deviato dai tuoi precetti.
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111Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, sono essi la gioia del mio cuore. 112Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti, in essi è la mia ricompensa per sempre. 113Detesto gli animi incostanti, io amo la tua legge. 114Tu sei mio rifugio e mio scudo, spero nella tua parola. 115Allontanatevi da me o malvagi, osserverò i precetti del mio Dio. 116Sostienimi secondo la tua parola e avrò vita, non deludermi nella mia speranza. 117Sii tu il mio aiuto e sarò salvo, gioirò sempre nei tuoi precetti.
Preghiera dei fedeli
-‐ Signore, apri il nostro cuore, perché accogliendo la tua Parola, tu possa trasformarlo a tua immagine, per poter donare a tutti parole di speranza e di consolazione. -‐ Signore, la tua voce ci chiama a seguirti; rendici obbedienti ad ogni tua parola per essere veramente tuoi discepoli e camminare con te verso il Pa-‐dre. -‐ Signore, sostieni e conforta i cristiani che subiscono persecuzione a moti-‐vo del Vangelo, perché vivano ogni sofferenza in comunione con il mistero di morte e risurrezione di Cristo, sapendo di camminare alla tua sequela. -‐ Signore, tu sei la via che ci conduce al luogo della vita; fa’ che i giovani, af-‐fascinati dalla tua parola, scelgano di camminare sui tuoi passi. Preghiera di conclusione
Sei qui Sei qui, sei con noi, sei per noi, Cristo Gesù. Noi ti adoriamo e ti benediciamo nel Sacramento del tuo amore: Tu, pane di vita eterna, Tu, luce e salvezza del mondo, Tu, gioia del genere umano!
E sei con noi perché Tu ci appartieni, Cristo Gesù! Sei con noi
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con la carne santa e adorabile che Maria nel suo amore verginale ti ha dato.
La tua carne, o Cristo, è carne umana, fragile e debole come la mia, provata, sofferente e mortale come quella d’ogni uomo. La tua carne ti fa fratello, compagno e amico di tutti, ti fa mio fratello, mio compagno e amico.
Sei con noi, Cristo Gesù! L’umanità intera, frantumata e lacerata, in te diviene un’unica grande famiglia. Sei Tu la fonte dell’unità contro ogni divisione, Tu la forza della solidarietà contro ogni egoismo, Tu il principio dell’amore contro ogni odio e ogni vendetta. Tu sei con noi, Cristo Gesù! E sei per noi, per noi bisognosi di salvezza e di vita, di verità e di libertà; per noi bisognosi di amore e di conforto, di perdono e di pace; per noi bisognosi di te, Cristo Gesù. Tu ci sei necessario! Tu Via, Verità e Vita. Senza di te non possiamo vivere, Cristo Gesù! Sei qui, sei con noi, sei per noi! Ma anche noi siamo qui, siamo con te, siamo per te, Cristo Gesù! Siamo qui, prostrati ti adoriamo e ti confessiamo nostro Signore e nostro Dio, nostro Maestro e Salvatore, nostro Servo e Pastore. Il grido di fede di Pietro è anche il nostro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente" (Mt 16, 16). Siamo qui con te e per te, Cristo Gesù, per partecipare alla vita del tuo Regno, per condividere la tua missione di salvezza. In te, o Signore, riponiamo tutta la nostra fiducia! Sei qui, sei con noi, sei per noi, Cristo Gesù! (Card. Dionigi Tettamanzi)
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dall’orecchio, al cuore, alla vita Per preparare il cuore…
Sacro Cuore di Gesù, grazie del dono eterno della santa Eucaristia: grazie di essere sempre con noi, sempre davanti ai nostri occhi, ogni giorno in noi. Grazie di donarti, di offrirti, di abbandonarti tutto intero a noi, di essere fino a questo punto nostro Sposo! Mio Dio, vieni in me: ti amo, ti adoro, mi dono a te, per essere e fare tutto ciò che ti piacerà. Che non sia più io a vivere, ma tu che vivi in me. Che io sia e faccia in ogni istante ciò che ti piace di più. Lo stesso sia per tutti i tuoi figli. (Charles de Foucauld) La Parola
Giovanni 19, 31-‐ 37 31Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sul-‐la croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chie-‐sero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. 32Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che era-‐no stati crocifissi insieme con lui. 33Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, 34ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. 35Chi ha visto ne dà testimo-‐nianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. 36Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. 37E un altro passo della Scrittura dice ancora: Vol-‐geranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. Medito
È un testo che abbiamo ascoltato durante la settimana santa, ma ci fa bene riprenderlo in questo mese, dedicato al Sacro Cuore di Gesù. L’evangelista narra che un soldato aprì con una lancia il costato di Gesù da
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cui uscì sangue e acqua (cf. 19,34). In questo gesto drammatico in realtà, se-‐condo Giovanni, si compie un altro passo della Scrittura: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto» (v. 37, cf. Zc 12,10). Così la scena si tra-‐sfigura: appena morto Gesù dona sangue e acqua, un dono che deriva dalla sua morte e al tempo stesso ne indica il significato salvifico per noi. Il trafitto da contemplare è Gesù, con tutti questi significati: la persona, il gesto com-‐piuto, il significato per noi di quel gesto. Nella successione degli eventi – la morte, la sepoltura e la risurrezione – l’evangelista inserisce la nostra scena, appunto, nella quale lo sguardo di tutte le generazioni si ferma sul trafitto. La morte è vinta dalla risurrezione, il Crocifisso è il glorioso, ma lo sguardo deve fermarsi sul trafitto, da cui sgorga l’acqua e il sangue. La croce, con i suoi doni, non va dimenticata. È la memoria fissa. L’evangelista invita tutti i credenti a guardare una persona («colui») e nel contempo un evento («che hanno trafitto»), un evento che conclude una storia iniziata così: «Il Logos si è fatto carne» (1,14). Un evento che si è dilatato nel tempo, quasi un punto che resta immobile e permanente, e tuttavia datato. Chi opera oggi è il Cristo risorto, il Cristo dello Spirito, dei sacramenti, della comunità, tuttavia il credente deve continuare a guardare il Cristo dal fianco trafitto. Si può dire che il trafitto, che dona il sangue e l’acqua, è il mistero dell’incarnazione nella sua massima trasparen-‐za: è qui, infatti, che si vede tutta la concretezza dell’umanità di Cristo, la sua totale obbedienza al Padre, il suo amore giunto al limite estremo. È quando giunge a guardare il Cristo trafitto che il lettore del Vangelo comprende ap-‐pieno il significato delle parole del prologo: «Il Verbo si è fatto carne e ab-‐biamo visto la sua gloria» (1,14). Qui si comprende il significato di «carne», perché ora vede non solo la piena e reale umanità del Verbo, ma anche la precisa vicenda storica che ha vissuto. Per la riflessione personale
Mentre contemplo Gesù Eucaristia, penso all’acqua e sangue che sgor-‐gano dal cuore trafitto di Gesù e al dono dei sacramenti che questi ele-‐menti rappresentano. Quali sentimenti vivono in me?
Sono consapevole che l’Eucaristia è il nutrimento della vita spirituale? Come mi preparo alla celebrazione eucaristica?
La mia vita di fede ispira le scelte, i comportamenti della vita quotidiana, in coerenza con il Battesimo ricevuto?
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Salmo di contemplazione Salmo 108
Saldo è il mio cuore, Dio, saldo è il mio cuore: voglio cantare inni, anima mia. Svegliatevi, arpa e cetra, voglio svegliare l’aurora. Ti loderò tra i popoli, Signore, a te canterò inni tra le genti, perché la tua bontà è grande fino ai cieli e la tua verità fino alle nubi. Innàlzati, Dio, sopra i cieli, su tutta la terra la tua gloria.
Dio ha parlato nel suo santuario: «Esulterò, voglio dividere Sichem e misurare la valle di Succot; mio è Gàlaad, mio Manasse, Efraim è l’elmo del mio capo, Giuda il mio scettro. Moab è il catino per lavarmi, sull’Idumea getterò i miei sandali, sulla Filistea canterò vittoria». Chi mi guiderà alla città fortificata, chi mi condurrà fino all’Idumea? Non forse tu, Dio, che ci hai respinti e più non esci, Dio, con i nostri eserciti? Contro il nemico portaci soccorso, poiché vana è la salvezza dell’uomo. Con Dio noi faremo cose grandi ed egli annienterà chi ci opprime. Preghiera dei fedeli
-‐ Signore Gesù, tu stai in mezzo a noi come colui che serve: donaci uno sguardo di stupore per cogliere la tua presenza nel momento in cui anche noi ci facciamo servi dei nostri fratelli. -‐ Signore Gesù, tu hai amato i tuoi discepoli sino alla fine: aiutaci a vincere ogni resistenza che ci impedisce di donare agli altri il nostro tempo e le no-‐stre forze e insegnaci un amore senza riserve. -‐ Signore Gesù, dal tuo cuore trafitto è sgorgato acqua e sangue, segno del
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tuo dono totale: aiutaci a non riservarci nulla dei doni e talenti che abbiamo, per poter essere disponibili ad ogni fratello della comunità parrocchiale-‐ -‐ Signore Gesù, tu sei la vita che ci riempie di gioia: fa’ che sappiamo sem-‐pre vivere in comunione con te. Preghiera conclusiva
Signore, aiutaci a vivere sempre in rendimento di grazie. Fa che celebriamo l’Eucaristia con il cuore puro, con l’animo preparato, in piena obbedienza a quanto Gesù ci ha comandato e la Chiesa ci insegna.
Fa che l’Eucaristia sia il centro, il modello e la forza plasmatrice di tutta la nostra vita. Suscita sempre nella chiesa i tuoi ministri che presiedano con umiltà e verità la celebrazione eucaristica e servano nella carità tutti i fratelli.
Dona ad ogni credente, ad ogni famiglia, ad ogni gruppo, ad ogni comunità, secondo la vocazione e la missione da te ricevuta, di trovare nell’Eucaristia la regola, il modello e l’alimento della vita cristiana di ogni giorno.
… che sostenete il nostro lavoro in seminario e nella pastorale vocazionale con le vostre pre-‐ghiere e le vostre offerte: Grazie di cuore!
A quanti hanno chiesto come far pervenire le of-‐ferte, se nelle proprie parrocchie non sono presen-‐
ti i delegati e le delegate del Seminario che offrono questo servizio, comunichiamo le coordinate del c/c bancario
intestato al Seminario Vescovile di Rimini iban IT 19 E 05387 24202 000001668421
Ancora un sentito Grazie.
Amici
e Amiche
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Giovedì 3 maggio
(santi Filippo e Giacomo)
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui da-‐vanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chie-‐diamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, nostro Padre, che rallegri la Chiesa con la festa degli apostoli Filippo e Giacomo, per le loro preghiere concedi al tuo popolo di comunicare al miste-‐ro della morte e risurrezione del tuo unico Figlio, per contemplare in eterno la gloria del tuo volto. Per il nostro Signore...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo Maria, in questo mese a lei dedicato, affinché ci aiuti ad accogliere la Parola di Dio come ha fatto lei.
Lettura della Parola di Dio Dalla prima lettera di Giovanni (3,16-‐18) In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. 17Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di Dio? Figlioli, non amiamo a pa-‐role né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ L’amore che siamo chiamati a vivere nasce e si alimenta da quello che Gesù ci dona, per questo viene af-‐fermato “quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli”. Tuttavia ci viene anche precisato che l’amore per i fratelli è pratico, concreto, fatto “coi fatti e nella verità”. Se facciamo fatica ad amare dobbiamo pensare e acco-‐gliere l’amore di Gesù nella preghiera e nei sacramenti, fatto questo, dob-‐biamo concretamente non chiudere il cuore ai fratelli e le sorelle che incon-‐triamo.
Preghiera comune o personale (ognuno dedica il tempo che può e che vuole, se possibile però mai meno di dieci minuti!)
Preghiera conclusiva -‐-‐ Padre nostro che sei nei cieli, Tu hai promesso di non lasciarci orfani. Continua ad essere presente in mezzo a noi nella persona dei tuoi ministri. Sia santificato il tuo nome mediante il ministero dei sacerdoti che, rivestiti del sacerdozio di Cristo, ti facciano conoscere ed amare da tutti i popoli. Venga il tuo regno di verità e di vita, di santità e di grazia, di giustizia,
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di amore e di pace, perché tutte le creature, liberate dalla schiavitù della cor-‐ruzione, possano partecipare alla gloriosa libertà dei tuoi figli.
Giovedì 10 maggio
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui da-‐vanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chie-‐diamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, nostro Padre, che ci hai reso partecipi doni della salvezza, fa’ che pro-‐fessiamo con la fede e testimoniamo con le opere la gioia della risurrezione. Per il nostro Signore...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per tutte le mamme, in particolari le “nuove” mamme, chiamate a custodire e curare la vita.
Lettura della Parola di Dio Dalla prima lettera di Giovanni (3,19-‐22) In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del no-‐stro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprove-‐ra nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gra-‐dito.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ La lettera di Giovanni continua a parlare dell’amore di Dio mettendolo ora in relazione con la sua miseri-‐cordia: chiamati ad amare, probabilmente vediamo quante mancanze ab-‐biamo, quanti peccati compiamo. Proprio in forza dell’amore di Dio che ci fa amare tuttavia, riceviamo anche la rassicurazione che quello stesso amore che ci invita al dono di noi stessi, è lo stesso amore che ci perdona e ci rassi-‐cura ogni volta che manchiamo: “Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa”.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 11
Giovedì 17 maggio
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui da-‐vanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chie-‐diamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
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Venga, o Padre, il tuo Spirito e ci trasformi interiormente con i suoi doni; crei in noi un cuore nuovo, perché possiamo piacere a te e cooperare al tuo disegno di salvezza. Per il nostro Signore...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per i lavoratori, per chi ha perso il la-‐voro e per chi, in particolare i giovani, lo sta cercando.
Lettura della Parola di Dio Dalla prima lettera di Giovanni (3,23-‐24) Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi os-‐serva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ Credere nel Figlio di Dio Gesù Cristo e amarci gli uni gli altri è il grande comandamento del Nuovo Testa-‐mento richiamato anche da questo testo, con la differenza che qui non si di-‐ce, come nel vangelo, “amare Dio” ma “credere il Lui”. Non è però un’incongruenza ma un allargamento di veduta: non si può credere senza amare né amare senza credere, se per “credere” intendiamo appunto un da-‐re fiducia ed un affidarsi. Chiediamo al Signore la capacità di abbandonarci sempre di più a Lui ed in Lui.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 11
Giovedì 24 maggio
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui da-‐vanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chie-‐diamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Il tuo aiuto, Padre misericordioso, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà e at-‐tuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore ...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per i giovani carcerati, ritrovino in Dio un Padre amorevole che perdona e dona la luce e la forza per una vita frut-‐tuosa e gioiosa nella giustizia e nell’amore.
Lettura della Parola di Dio Dalla prima lettera di Giovanni (4,1-‐6) Carissimi, non prestate fede ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti so-‐
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no venuti nel mondo. In questo potete riconoscere lo Spirito di Dio: ogni spi-‐rito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, co-‐me avete udito, viene, anzi è già nel mondo. Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto costoro, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. Essi sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. Noi siamo da Dio: chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ È interessante questa distin-‐zione: lo Spirito che viene da Dio riconosce Gesù venuto nella carne; lo spiri-‐to del mondo no. Che cosa significa credere a Gesù venuto nella carne? La ri-‐sposta naturalmente è legata all’amore: se Gesù è venuto nella carne ciò che c’è, ciò che esiste, gli altri e la mia stessa persona, sono importanti. Le cose materiali sono importanti, devono essere usate per amare e con amore. Le cose materiali appartengono al signore di questo mondo, al diavolo, solo quando sono usate per egoismo e con avidità; mentre sono di Gesù quando sono vissute con gratitudine e nell’amore. Siamo chiamati ad amare ed a cre-‐scere nell’amore concreto per non rischiare di fare della nostra fede un’attesa astratta di qualcosa di astratto e magari anche con un cuore che disprezza la terra e le cose della terra che il Signore è venuto a redimere e a salvare.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 11
Giovedì 31 maggio (Visitazione della Beata Vergine Maria)
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui da-‐vanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chie-‐diamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di amore hai ispirato alla beata Vergine Maria, che portava in grembo il tuo Figlio, di visitare sant’Elisabetta, concedi a noi di essere docili all’azione del tuo Spirito, per magnificare con Maria il tuo santo nome. Per il nostro Signore Gesù...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per i giovani migranti ed immigrati. La vergine Maria, sollecita “visitatrice”, li protegga nei loro viaggi e li aiuti a costruire il loro futuro nella pace.
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Lettura della Parola di Dio Dalla prima lettera di Giovanni (4,7-‐10) Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ Una caratteristica dell’amore è la sua gratuità che si manifesta in particolare nel “fare il primo passo”. Quan-‐te volte siamo influenzati dal fatto che l’altro questa cosa non me l’ha fatta o non me la farà o non l’ha fatta. Quante volte valutiamo, per agire, se l’altro se lo merita o se ne vale la pena in termini di riconoscenza o di vantaggi finali. Innanzi a queste cose, che spesso parlano nel nostro cuore, chiediamo al Si-‐gnore il suo amore gratuito, che sa sempre fare il primo passo: “non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati”.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 11
Giovedì 7 giugno
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui da-‐vanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chie-‐diamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, che nella tua provvidenza tutto disponi secondo il tuo disegno di sal-‐vezza, allontana da noi ogni male e dona ciò che giova al nostro vero bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio ...
Intenzione particolare -‐-‐ Domani festeggiamo il Sacratissimo Cuore di Ge-‐sù. Ti affidiamo Signore tutti i nostri cuori, affinché crescano nell’amore gra-‐tuito.
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Lettura della Parola di Dio Dalla prima lettera di Giovanni (4,11-‐16) Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ L’amore non è solo un modo per essere fedeli a Dio o per essere coerenti con ciò che abbiamo scelto di credere o di osservare come una cosa buona per la nostra vita. L’amore è an-‐che il modo con cui incontriamo Dio, ci uniamo a Lui, lo facciamo dimorare in noi: il “luogo” dove noi incontriamo e stiamo con Dio è l’amore, perché Dio è amore: “chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui”.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 11
Giovedì 14 giugno
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui da-‐vanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chie-‐diamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, sorgente di ogni bene, ispiraci propositi giusti e santi e donaci il tuo aiuto, perché possiamo attuarli nella nostra vita. Per il nostro Signore...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per tutti i nostri ragazzi che si preparano all’esame di maturità: il Signore li guidi in questo passaggio im-‐portante della loro crescita e venga da loro accolto come compagno per le loro scelte future.
Lettura della Parola di Dio Dalla prima lettera di Giovanni (4,17-‐18) In questo l’amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il ti-‐more, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore.
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Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ È molto bello questo ulteriore accostamento tra amore e perdono: chi ama sa anche che è amato e quindi si affida a questo amore che, se da una parte chiede impegno concreto, dall’altro annuncia uno sguardo di misericordia su di noi, che cancella e di-‐strugge ogni timore di essere rifiutati e respinti. Dio ci ama e ci perdona sempre. Ciò, più che motivo di disimpegno, è invece libertà interiore per amare con gioia e per chiedere perdono con sincerità e fiducia.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 11
Giovedì 21 giugno
(san Luigi Gonzaga)
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui da-‐vanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chie-‐diamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, principio e fonte di ogni bene, che in san Luigi Gonzaga hai unito in modo mirabile l’austerità e la purezza, fa’ che per i suoi meriti e le sue pre-‐ghiere, se non lo abbiamo imitato nell’innocenza, lo seguiamo sulla via della penitenza evangelica. Per il nostro Signore...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per tutti giovani mettendoli sotto la protezione del giovane san Luigi, che oggi ricordiamo.
Lettura della Parola di Dio Dalla prima lettera di Giovanni (4,19-‐21) Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. Se uno dice: "Io amo Dio" e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che ab-‐biamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ È importante amare il fratello, perché non è possibile che l’amore di Gesù resti “rinchiuso” senza frutto nel nostro cuore. Quando siamo assediati dall’egoismo o dalla pigrizia, quando l’altro è usato per i miei interessi, allora dobbiamo chiederci se la nostra vita è davvero illuminata e spinta dalla consapevolezza dell’amore di Dio per noi. Più ci sentiamo e siamo convinti di essere amati, più scopriamo in noi la propensione e la capacità di amare i fratelli; più amiamo i nostri fratelli in nome di Cristo, più nasce in noi la consapevolezza dell’amore con cui Dio ci ama, infatti “noi amiamo perché egli ci ha amati per primo”.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 11
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Giovedì 28 giugno
(Sant’Ireneo)
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui da-‐vanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chie-‐diamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, che al vescovo sant’Ireneo hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa nella verità e nella pace, fa’ che per sua intercessione ci rinnoviamo nella fede e nell’amore, e cerchiamo sempre ciò che promuove l’unità e la concordia. Per il nostro Signore...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per tutti i giovani universitari che vi-‐vono il periodo d’esame nella sessione di fine anno.
Lettura della Parola di Dio Dalla prima lettera di Giovanni (5,1-‐4) Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamen-‐ti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comanda-‐menti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ La fede vince il mondo! Se per “mondo” (come fa del resto san Giovanni stesso nei suoi scritti) intendiamo il modo di vivere dei nemici di Dio, scopriamo che la vittoria sta nella fede. Fede in cosa? Nell’amore di Dio che ci salva e che, chiedendoci di amare, ci fa “passare” dal modo di vivere del mondo a quello del Regno dei Cieli. La fede apre in noi la fiducia che Dio si prende cura di noi e che noi possiamo allora “perdere la vita per i fratelli”, perché chi ama vince il mondo e la morte, pas-‐sando dalla vita del mondo alla vita dei figli di Dio.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 11
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Coppie Giovani “lontane” dal matrimonio
Notizie:
Dalle ore 17 alle 19 della domenica se-‐ra con la possibilità di cenare insieme.
Date: 5 novembre 3 dicembre 14 gennaio 4 marzo
21-‐22 aprile (week end) 13 maggio
Descrizione:
Cosa significa “lontane dal matrimo-‐nio”? Intendiamo dare un tempo di riflessio-‐ne e di confronto a coloro che vivono l’esperienza del fidanzamento. La pro-‐posta non è pensata come preparazio-‐ne al matrimonio ma come periodo di verifica e approfondimento della pro-‐pria vocazione di coppia. Dopo la proposta di tematiche legate alla vita di coppia e il tempo del con-‐fronto tra coppie, si conclude col mo-‐mento della cena. Info:
Erica: 328 357 5491
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