ANNA MARIA AMBROSINI - ELVIRA BIANCO la VeglIa dI natale ... · ne e di preghiera in questa Veglia...

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ANNA MARIA AMBROSINI - ELVIRA BIANCO CELEBRARE INSEGUENDO UNA STELlA Celebrante: Eccoci riuniti per conce- derci qualche momento di riflessio- ne e di preghiera in questa Veglia di Natale. Siamo in attesa di celebrare la nascita di Gesù e abbiamo scelto come segno la Stella cometa. Chie- diamo a lei di accompagnarci e di guidarci sulle strade del cielo e della terra per incontrare l’atteso Figlio di Dio, che viene tra noi nascendo in un povero capanno di Betlemme. Canto: White Christmas (tutti i canti segnalati si possono trovare in you- tube). Lettore/1: Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Ge- rusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo ve- nuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si in- formava da loro sul luogo in cui dove- va nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea». Entra una grande Stella sorretta da due ministranti dal fondo della chiesa e si ferma davanti al presepe. Cometa: Buona notte di Natale a tutti! Vi chiederete: «Perché la notte di Natale abbiamo letto il Vangelo dell’Epifania?». Ma sapete chi sono io? Mi conoscete? Sono quella stella che mettete sul presepe e sull’albe- ro delle feste, sui biglietti di auguri e sulle decorazioni delle strade e degli ipermercati. Ma voglio raccontarvi qualcosa di me, della stella che guidò i Re Magi verso Betlemme. Dato che di me non si par- la molto, voglio raccontarvi qualcosa della mia storia. Come sapete, è Matteo l’unico evan- gelista che parla di una stella. Non parla di una cometa, perché allora forse la parola non era conosciuta. Ma la tradizione popolare vuole che sia stata proprio io a guidare i Re Ma- gi: una cometa, un oggetto celeste che ha sempre attratto e sbigottito e talvolta atterrito i potenti e gli umili. Lo sapete che in realtà per molti seco- li sono stata rappresentata come una normale stella, prima nelle catacom- be e poi negli affreschi, nelle minia- ture, nelle sculture piccole e grandi e nei mosaici? Sono entrata nella tradizione di Nata- le grazie a un famoso affresco di Giot- to. Nella sua Adorazione dei Magi, dipinta nel 1305 nella Cappella degli Scrovegni a Padova, Giotto inserì per la prima volta la cometa nella scena della Natività. Sembra che il pittore si sia ispirato alla cometa di Halley, apparsa nel 1301, o forse a un’altra cometa apparsa lo stesso anno. Canto: Astro del ciel. Cometa: Nell’antichità noi comete spesso venivamo viste come ruote infuocate, spade celesti, segni nel cielo, simboli della speranza, della luce che proviene dall’alto e che non Celebrazione per vivere la Vigilia di Natale e attendere la Messa di Mezzanotte. Sono previsti tre lettori e almeno due ministranti che reggono una bella e ben visibile Stella cometa. LA VEGLIA DI NATALE 6 dicembre 2018

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ANNA MARIA AMBROSINI - ELVIRA BIANCO

CELEBRARE

Inseguendo una stella

Celebrante: Eccoci riuniti per conce-derci qualche momento di riflessio-ne e di preghiera in questa Veglia di Natale. Siamo in attesa di celebrare la nascita di Gesù e abbiamo scelto come segno la Stella cometa. Chie-diamo a lei di accompagnarci e di guidarci sulle strade del cielo e della terra per incontrare l’atteso Figlio di Dio, che viene tra noi nascendo in un povero capanno di Betlemme.

Canto: White Christmas (tutti i canti segnalati si possono trovare in you-tube).

Lettore/1: Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Ge-rusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo ve-nuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si in-formava da loro sul luogo in cui dove-

va nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea».

Entra una grande Stella sorretta da due ministranti dal fondo della chiesa e si ferma davanti al presepe.

Cometa: Buona notte di Natale a tutti! Vi chiederete: «Perché la notte di Natale abbiamo letto il Vangelo dell’Epifania?». Ma sapete chi sono io? Mi conoscete? Sono quella stella che mettete sul presepe e sull’albe-ro delle feste, sui biglietti di auguri e sulle decorazioni delle strade e degli ipermercati. Ma voglio raccontarvi qualcosa di me, della stella che guidò i Re Magi verso Betlemme. Dato che di me non si par-la molto, voglio raccontarvi qualcosa della mia storia. Come sapete, è Matteo l’unico evan-gelista che parla di una stella. Non parla di una cometa, perché allora forse la parola non era conosciuta. Ma la tradizione popolare vuole che sia stata proprio io a guidare i Re Ma-

gi: una cometa, un oggetto celeste che ha sempre attratto e sbigottito e talvolta atterrito i potenti e gli umili. Lo sapete che in realtà per molti seco-li sono stata rappresentata come una normale stella, prima nelle catacom-be e poi negli affreschi, nelle minia-ture, nelle sculture piccole e grandi e nei mosaici? Sono entrata nella tradizione di Nata-le grazie a un famoso affresco di Giot-to. Nella sua Adorazione dei Magi, dipinta nel 1305 nella Cappella degli Scrovegni a Padova, Giotto inserì per la prima volta la cometa nella scena della Natività. Sembra che il pittore si sia ispirato alla cometa di Halley, apparsa nel 1301, o forse a un’altra cometa apparsa lo stesso anno.

Canto: Astro del ciel.

Cometa: Nell’antichità noi comete spesso venivamo viste come ruote infuocate, spade celesti, segni nel cielo, simboli della speranza, della luce che proviene dall’alto e che non

Celebrazione per vivere la Vigilia di Natale e attendere la Messa

di Mezzanotte. Sono previsti tre lettori e almeno due ministranti che reggono

una bella e ben visibile Stella cometa.

la VeglIa dI natale

6 dicembre 2018

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sempre gli uomini sono in grado di riconoscere. Per questo si pensa che le parole del Vangelo «Abbiamo visto la sua stella» vogliano intendere «Ab-biamo visto la luce di Cristo». I Magi sono i saggi che si mettono alla ricer-ca di quella luce, di quel Bambino che è nato.

Lettore/2: La stella è venuta a ricor-darci, in primo luogo, che è nato Ge-sù, vero Dio fattosi uomo per dirci che il Padre ci ama. Gesù, quel bambino che nasce a Betlemme da Maria, è la luce che illumina la nostra vita, è la nostra speranza di vita e la nostra pace. È Lui il centro delle festività na-talizie. Le feste sarebbero come una

scatola vuota e inutile se noi non vi-vessimo accogliendo nella nostra vita il festeggiato, Gesù Cristo, Salvatore e Redentore dell’uomo. Anche noi che siamo qui questa sera siamo alla ricerca di quella Luce che dà un senso alla nostra vita.

Canto: Se la gente usasse il cuore (youtube).

La cometa viene girata dalla parte bianca, in modo che sia come se non si vedesse.

Lettore/1: Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme

dicendo: «Andate e informatevi ac-curatamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, per-ché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono.

Cometa: Però è successa una cosa strana. A un certo punto io, che sto sempre alta nel cielo, sono scompar-sa alla vista dei Magi. Ma sarò sparita proprio io o sono quei tre Magi che non sono più stati in gra-do di vedermi? Hanno forse dubitato? Non mi trovavano più? Non credeva-no più? Sono stati attratti dalle lumi-narie dei negozi, dei centri commer-ciali, delle discoteche? Chi lo sa!

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7dicembre 2018

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CELEBRARE

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Lettore/2: Oltre alla luce delle stelle, purtroppo nel mondo brillano anche altre luci, spesso ingannevoli e degra-danti. Mi riferisco alle luci che irreti-scono la gioventù con l’offerta della droga e dell’alcol; alle luci del denaro subito e tanto, ricercato in modo di-sonesto; alle luci rappresentate dalle macchinette del gioco d’azzardo che impoveriscono famiglie e coscienze; alle luci della falsa libertà che minano le relazioni familiari e seminano soli-tudine e disperazione. Ognuno di noi, se ci pensa, può ag-giungere le proprie false luci.

Canto: Il cerchio della vita (youtube).

Lettore/2: Anche noi abbiamo attra-versato i momenti bui, nei quali pen-savamo che la Luce si fosse allonta-nata da noi: sappiamo che è nei mo-menti di dolore, in cui tutto il mondo sembra crollarci addosso, che Gesù è con noi e ci porta in braccio.

Canto: An Irish blessing (youtube).

La cometa viene girata dalla parte co-lorata e portata davanti all’altare dai due ministranti.

Cometa: I Magi non si scoraggiano e si informano, chiedono, si fanno in-dicare la strada ed ecco, la mia luce riappare loro e li accompagno all’in-contro con Gesù, la vera Luce.

Lettore/1: Ed ecco, la stella, che ave-vano visto spuntare, li precedeva, fin-ché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il Bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il Bambino con Maria sua ma-dre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offri-rono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritor-no al loro paese.

Canto: Tu scendi dalle stelle (youtube).

Lettore/2: Anche tu che hai perso la speranza puoi ritrovare la Luce vera.

Alle luci di morte, sappi contrapporre la luce del Bambino di Betlemme. Allora anche tu potrai guardare il mondo con occhi pieni di meraviglia e di stupore per lo straordinario mes-saggio che manda. Non essere cieco davanti alle meravi-glie che il Signore ha creato per noi. Alza lo sguardo per sentire il cuore pieno di gratitudine.

Canto: Alza i tuoi occhi al cielo (you-tube).

Cometa: Ti giunga da parte di que-sta povera cometa, piccola stella in un angolo del cielo, l’augurio di un Natale sereno e pieno di speranza e di amore. Te lo faccio attraverso le parole del-l’arcivescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi, che dice: «Tutti siamo invi-tati a guardare la stella cometa con occhi pieni di meraviglia e di stupore per lo straordinario messaggio che ci manda. Nascerà così spontaneo e vero l’au-gurio di un Natale sereno e pieno di speranza e di amore. Un augurio che vogliamo fare tutti insieme ai bambini che, con la loro stessa vita, del Natale sono i primi e i privilegiati destinatari; un augurio di fiducia alle nostre famiglie e ai giova-ni, spesso travagliati dal drammatico problema della mancanza di lavoro; un augurio di serenità alle persone in malattia e alle molte persone anziane che spesso vivono come in un tunnel lungo e oscuro; un augurio di amo-rosa prossimità a chi è solo e con il cuore vuoto di senso, a chi è escluso, a chi soffre l’emarginazione, a chi è nel bisogno estremo della solidarietà del prossimo; un augurio di pace alla nostra città affinché ritrovi le strade dell’amicizia civile e dello sviluppo; un augurio di buon Natale a tutti, nel nome di Gesù bambino!».

Canto: Rallegriamoci (youtube).

Qui si conclude la celebrazione.

Chi vuole ancora prolungare nella preghiera l’attesa della celebrazione del Natale può servirsi di questi testi tratti dai salmi:

Salmo 8 O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la tua magnificenza. Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi? Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi; tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna; gli uccelli del cielo e i pesci del mare, che percorrono le vie del mare. O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.

Salmo 136Rendete grazie al Signoreperché è buono, perché il suo amore è per sempre.Lui solo ha compiuto grandi meraviglie,perché il suo amore è per sempre.Ha fatto la luna e le stelle, per governare la notte, perché il suo amore è per sempre.

Salmo 147 È bello cantare inni al nostro Dio, è dolce innalzare la lode.Egli conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome.

Salmo 148Lodate il Signore dai cieli,lodatelo nell’alto dei cieli.Lodatelo, sole e luna, lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.

8 dicembre 2018