Anna Ceci - Il ruolo degli indicatori di risultato nell’Accordo di Partenariato 2014‐2020

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Il ruolo degli indicatori di risultato nell’Accordo di Partenariato 2014‐2020 Anna Ceci Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche di Coesione NUCLEO DI VALUTAZIONE E ANALISI PER LA PROGRAMMAZIONE - NUVAP Roma, 7 luglio 2015 Statistiche per le politiche di sviluppo a supporto dei decisori pubblici Convegno Istat Centro Congressi Roma Eventi 1 Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche di Coesione NUVAP

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Il ruolo degli indicatori di risultato nell’Accordo di Partenariato 2014 2020‐

Anna Ceci

Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche di Coesione NUCLEO DI VALUTAZIONE E ANALISI PER LA PROGRAMMAZIONE - NUVAP

Roma, 7 luglio 2015

Statistiche per le politiche di sviluppo a supporto dei decisori pubbliciConvegno Istat

Centro Congressi Roma Eventi

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dipartimento per le Politiche di Coesione NUVAP

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L’Accordo di Partenariato (AP) 2014-2020 Il 29 ottobre 2014 la CE ha adottato l’AP con l’Italia che vale circa 44 Mld€ di risorse comunitarie cui si aggiungono oltre 20 M€ di cofinanziamento nazionaleÈ il piano strategico con le priorità d’investimento per il ciclo 2014-2020 dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE)

L’Italia è il secondo Stato membro UE per dotazione di questa parte del bilancio comunitario, dopo la Polonia, ed è tra i contribuenti netti all’UE L’intervento dell’AP è differenziato per categorie di regioni: 13 “regioni più sviluppate” (Centro Nord geografico), 3 “regioni in transizione” (Sardegna, Abruzzo e Molise), 5 “regioni meno sviluppate” (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia dove si concentra oltre il 70 per cento dei Fondi SIE) L’AP si attua attraverso Programmi Operativi Nazionali e Regionali, monofondo o multifondo

Fondo europeo

agricolo per lo sviluppo

rurale

(FEASR)

10,4 Mld€

Fondo sociale europeo

(FSE)

10,4 Mld€

Fondo europeo di

sviluppo regionale

(FESR)

20,6 Mld€

Fondo europeo per

gli affari marittimi e la pesca

(FEAMP)

0,537 Mld€

Cooperazione territoriale

europea

(CTE)

1,1 Mld€

Iniziativa per l’occupazione

giovanile

(IOG)

0,567 Mld€

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11 Obiettivi Tematici (OT)

77 Risultati Attesi (RA) in cui sono articolati gli OT

132 Indicatori di risultato «statistici»

340 Azioni per raggiungere i RA Azioni:

Mezzo con cui raggiungere i RA

Indicatori di risultato:

Strumenti per la misurazione degli avanzamenti delle policy

RA:Esplicitano le finalità degli

interventi

La struttura dell’AP

69 Common Result Indicators (CI)

Indicatori di risultato «statistici» popolati dal SISTAN almeno a livello regionale

Indicatori di risultato CE comuni (solo per FSE e FEASR), come definiti nei Regolamenti

I Regolamenti comunitari hanno introdotto una specifica condizionalità ex ante su «Sistemi statistici e indicatori di risultato» per garantire adeguati standard di qualità

Richiede che ogni Amministrazione beneficiaria di Fondi Strutturali disponga di: • un sistema statistico per effettuare valutazioni sull’efficacia e

l’impatto dei programmi• un sistema efficace di indicatori di risultato, per monitorare i

progressi verso i risultati e svolgere la valutazione d’impatto

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Politiche territoriali e multisettoriali

Politiche «territoriali»

Politiche «multisettoriali»

Indicatori «mobilitanti»

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Le caratteristiche degli indicatori di risultato «statistici» dell’AP

Sono policy responsive: hanno il ruolo di proxy segnaletica dell'elemento/elementi che si intende modificare

Hanno una natura statistica

Consentono di soddisfare la condizionalità ex ante (se acquisiti tal quali)

Risolvono il problema di omogeneità di metodi, ma non sempre di granularità (livello garantito NUTS2)

Non tutti sono oggi disponibili

Da scegliere a livello di PO «con intelligenza» ( uno per RA)≅

Alcuni rappresentano una nuova scommessa di misurazione a beneficio del sistema nel suo complesso

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Il percorso metodologico e operativo

Confrontarsi in modo serrato con soggetti istituzionali titolari di statistiche settoriali o di dati amministrativi utilizzabili per finalità statistiche su aspetti metodologici inerenti la definizione e la quantificazione degli indicatori di risultato «statistici»

Definire il set di indicatori di risultato dell’AP

Quantificare quasi tutti gli indicatori di risultato a livello almeno regionale

Predisporre un database .xls diffuso a partire da luglio 2014 periodicamente a tutte le Amministrazioni titolari di Programmi Operativi con quantificazioni degli indicatori di risultato

Integrare la Banca dati indicatori territoriali (www.istat.it/it/archivio/16777) con «new entry»

Con il supporto metodologico e operativo dell’Istat è stato possibile realizzare un disegno ambizioso:

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Il set dei 132 indicatori di risultato «statistici» dell’AP è dunque il risultato della riflessione metodologica condivisa con l’Istat e i soggetti SISTAN responsabili di statistiche settoriali ( … e la Commissione europea)

Il set degli indicatori di risultato statistici

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Si tratta di indicatori che rappresentano delle vere e proprie innovazioni sul piano della misurazione statistica

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Sono dati la cui fruibilità è oggi possibile grazie all’attiva collaborazione avviata in ambito SISTAN

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Si tratta di una scommessa per la misurazione statistica territoriale. La «lista» dell’AP contiene infatti alcuni indicatori di risultato indicati con asterisco (*), per i quali la baseline sarà disponibile nel corso del 2015

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Una classificazione degli indicatori di risultato statistici dell’AP

• Raccolta differenziata dei rifiuti urbani

• Tasso di occupazione giovanile

• Persone a rischio di povertà o esclusione sociale

Indicatori disponibili

ex antees:

• Resilienza ai terremoti degli insediamenti

• Consumi di energia elettrica delle imprese

• Dinamica dei litorali (coste in erosione, avanzamento, stabilità, non definite)

Indicatori frutto attiva collaborazione SISTANes:

• Imprese che hanno svolto attività di R&S in collaborazione con soggetti esterni

• Addetti alle imprese e alle istituzioni non profit che svolgono attività a contenuto sociale

• Penetrazione della banda ultra larga

Indicatori rilasciati su sollecitazioni APes:

• Percentuale degli oneri amministrativi nelle aree di regolazione oggetto di misurazione

• Consumi finali di energia per Unità di lavoro

• Open Government Index su trasparenza, partecipazione e collaborazione nelle politiche di coesione

Indicatori «sfida» per la statistica pubblicaes:

• Cittadini che utilizzano il Fascicolo Sanitario Elettronico

• Imprese che hanno svolto attività di R&S in collaborazione con enti di ricerca pubblici e privati

Integrazione questionari ISTAT di rilevazione

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Ispra

Banca d’Italia

Le fonti statistiche

GSE

Dipartimento della protezione civile

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Tradizione consolidata alla statistica territoriale

La realizzazione del complesso processo di definizione e quantificazione degli indicatori dell’AP 2014-2020 è stata possibile grazie alla tradizione ormai consolidata nel nostro Paese nella produzione di statistiche territoriali, cui le politiche di coesione tra l’altro hanno contribuito negli anni in modo significativo

Tutti gli attori istituzionali coinvolti hanno dato impulso alle proprie strutture, aumentando la consapevolezza sul ruolo strategico della statistica territoriale, migliorando sensibilmente le proprie capacità di misurare in modo molto granulare, valorizzando il «gioco di squadra»

Con l’AP 2014-2020 il sistema nel suo complesso ha raccolto e raccoglie la sfida di migliorare ancora

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Cosa resta da fare per completare il processo di misurazione statistica territoriale dell’AP 2014-2020

Completare le attività

necessarie alla quantificazione

di tutti gli indicatori, inclusi

quelli con *

Aggiornare costantemente i dati

Raccogliere la sfida per il

miglioramento continuo della qualità dei dati

(es. tempestività)

Se significativi, avviare percorso per il rilascio dei

dati a un dettaglio

territoriale più fine di quello

regionale

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La «lista»

1 Ricercatori occupati nelle imprese sul totale degli addetti

2 Imprese che hanno svolto attività di R&S in collaborazione con soggetti esterni

3 Incidenza della spesa totale per R&S sul PIL

4 Incidenza della spesa pubblica per R&S sul PIL

5 Incidenza della spesa per R&S del settore privato sul PIL

6 Specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza

7 Tasso di natalità delle imprese nei settori ad alta intensità di conoscenza

8 Tasso di sopravvivenza a tre anni delle imprese nei settori ad alta intensità di conoscenza

9 Imprese che hanno svolto attività di R&S in collaborazione con enti di ricerca pubblici e privati *

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10 Copertura con banda ultra larga ad almeno 30 Mbps

11 Copertura con banda ultra larga a 100 Mbps

12 Penetrazione della banda ultra larga

13 Comuni con servizi pienamente interattivi

14 Cittadini che utilizzano il Fascicolo Sanitario Elettronico

15 Notifiche trasmesse in formato digitale nel processo civile

16 Utilizzo dell’egovernment da parte delle imprese

17 Grado di utilizzo di Internet nelle famiglie

18 Territorio coperto da Wifi pubblico *

19 Grado di partecipazione dei cittadini attraverso il web a attività politiche e sociali *

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Integrazione di questionari Istat

Sollecitazioni AP

Integrazione di questionari Istate sfida di misurazione

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La «lista»20 Tasso di innovazione del sistema produttivo

21 Quota dei lavoratori che percepiscono sussidi di politica del lavoro passiva

22 Investimenti privati sul PIL

23 Grado di apertura commerciale del comparto manifatturiero

24 Grado di apertura commerciale del comparto agroalimentare

25 Addetti occupati nelle unità locali delle imprese italiane a controllo estero

26 Addetti delle nuove imprese

27 Valore degli investimenti in capitale di rischio early stage

28 Quota valore dei fidi globali fra 30.000 e 500.000 euro utilizzati dalle imprese

29 Impieghi bancari delle imprese non finanziarie sul PIL

30 Addetti alle imprese e alle istituzioni non profit che svolgono attività a contenuto sociale

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31 Consumi finali di energia per Unità di lavoro *

32 Consumi di energia elettrica della PA per Unità di lavoro

33 Consumi di energia elettrica per illuminazione pubblica per superficie dei centri abitati

34 Emissioni di gas a effetto serra del settore energetico (Teq. CO2)

35 Consumi di energia elettrica delle imprese dell’agricoltura

36 Consumi di energia elettrica delle imprese dell’industria

37 Consumi di energia elettrica delle imprese private del terziario (esclusa la PA)

38 Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili escluso idro

39 Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili incluso idro

40 Consumi di energia coperti da cogenerazione

41 Consumi di energia elettrica coperti con produzione da bioenergie

42 Utilizzo di mezzi pubblici di trasporto da parte di occupati, studenti, scolari e utenti di mezzi pubblici per genere

43 Passeggeri trasportati dal TPL nei comuni capoluogo di provincia

44 Velocità commerciale del trasporto pubblico su gomma, autobus e filobus

45 Concentrazione di PM 10 nell’aria nei comuni capoluogo di provincia

46 Emissioni di gas a effetto serra in agricoltura (Teq. Co2)

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Indicatori disponibili grazie all’utilizzo a fini statistici di archivi amministrativi

Indicatori disponibiligrazie alla collaborazione

tra soggetti Sistan

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La «lista»

47 Popolazione esposta a rischio frane

48 Popolazione esposta a rischio alluvione

49 Dinamica dei litorali (coste in erosione)

50 Dinamica dei litorali (in avanzamento)

51 Dinamica dei litorali (stabili)

52 Dinamica dei litorali (non definite)

50 Percentuale di superficie forestale percorsa dal fuoco

51 Indice di rischio sismico

52Resilienza ai terremoti degli insediamenti (Comuni per classe di mitigazione del rischio che non hanno un piano di emergenza)

53 Resilienza ai terremoti degli insediamenti (Comuni per classe di mitigazione del rischio con almeno un piano di emergenza)

54Resilienza ai terremoti degli insediamenti (Comuni per classe di mitigazione del rischio con piano di emergenza e studi di microzonazione sismica)

55Resilienza ai terremoti degli insediamenti (Comuni per classe di mitigazione del rischio con piano di emergenza e analisi delle Condizioni Limite di Emergenza)

56Resilienza ai terremoti degli insediamenti (Comuni con piano di emergenza, microzonazione sismica, analisi delle Condizioni Limite di Emergenza e valutazioni complessive di operatività)

57 Resilienza ai terremoti degli insediamenti (Comuni in assenza di dati sulla classe di rischio sismico)

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Indicatori aggiornati per le esigenze informative dell’AP

Sollecitazioni AP

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La «lista»

71 Capacità potenziale treni/giorno *

72 Numero treni/giorno *

73 Tempi effettivi di percorrenza *

74 Indice traffico merci su ferrovia

75 Emissioni di gas a effetto serra da trasporti stradali (Teq. CO2)

76 Merci sbarcate e imbarcate per tipologia di traffico

77 Traffico ferroviario merci generato da porti e interporti *

78 Tempo medio di sdoganamento *

79 Traffico passeggeri da e per aeroporti su mezzi pubblici collettivi *

80 Indice di utilizzazione del trasporto ferroviario

81 Grado di soddisfazione dei passeggeri a livello regionale per genere

82 Indice di accessibilità verso i nodi urbani e logistici

83 Media dei ritardi per volo assistito in rotta

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Valorizzazione esperienza Obiettivi di Servizio

Settore problematico, l’AP rilancia la sfida;

lavori in corso con MIT e ISTAT

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La «lista»

84 Tasso di occupazione giovanile

85 Tasso giovani NEET

86 Imprenditorialità giovanile

87 Tasso di occupazione femminile

88 Tasso di abbandono del lavoro dopo la nascita del figlio

89 Imprenditorialità femminile

90 Tasso di occupazione totale over 54 (55-64)

91 Tasso di occupazione della popolazione straniera

92 Incidenza della disoccupazione di lunga durata

93 Quota di lavoratori beneficiari di politica passiva che hanno ricevuto una politica attiva ricollocati nel mercato del lavoro *

94Numero prestazioni erogate in base ai LEP fissati dalla legge 92/2012, differenziati in base ai target (giovani, donne, disoccupati, ecc.) e in base alla tipologia di servizio *

95 Quota dei giovani che effettuano un percorso di mobilità transnazionale attraverso la rete Eures sul totale dei giovani

96 Grado di soddisfazione degli utenti dei servizi al lavoro *

97 Tasso di occupazione nelle aree rurali

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98 Persone a rischio di povertà o esclusione sociale

99 Bambini, a rischio di povertà o esclusione sociale totale

100 Persone in grave deprivazione materiale

101 Bambini in grave deprivazione materiale

102 Bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l’infanzia

103 Anziani trattati in assistenza domiciliare socioassistenziale

104 Famiglie in condizioni di disagio abitativo

105 Beni confiscati (immobili e aziende) restituiti alla collettività *

106 Tasso di furti denunciati

107 Tasso di rapine denunciate

108 Imprese e istituzioni non profit che svolgono attività a contenuto sociale

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La «lista»

109 Giovani che abbandonano prematuramente i percorsi di istruzione e formazione professionale

110 Tasso di abbandono alla fine del primo anno delle scuole secondarie superiori

111 Rendimenti degli studenti in italiano

112 Rendimenti degli studenti in matematica

113 Quota di insegnanti che hanno partecipato ad attività di formazione e aggiornamento *

114 Adulti che partecipano all’apprendimento permanente

115Occupati, disoccupati e inattivi che partecipano ad iniziative formative finalizzate all’aggiornamento delle competenze professionali nonché all’acquisizione di qualificazioni

116 Condizione occupazionale dei Laureati o Diplomati post secondari

117 Tasso di istruzione universitaria

118Successo formativo dei percorsi di istruzione tecnici e professionale e del sistema di istruzione e formazione tecnici superiore (IFTS)

119 Sicurezza degli edifici scolastici

120 Disponibilità di nuove tecnologie per fini didattici

121 Scuole che hanno aderito al Sistema Nazionale di Valutazione (VALES)

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122 Disponibilità di banche dati pubbliche in formato aperto *

123 Open Government Index su trasparenza, partecipazione e collaborazione nelle politiche di coesione *

124 Percentuale degli oneri amministrativi nelle aree di regolazione oggetto di misurazione *

125 Dipendenti di Amministrazioni locali che hanno seguito corsi di formazione ICT

126 Grado di utilizzo dell’eprocurement nella PA *

127 Giacenza media dei procedimenti civili

128 Quota di risorse relative a interventi per i quali sono rilevati fenomeni di danno al patrimonio pubblico *

129 Progetti e interventi i che rispettano i cronoprogrammi di attuazione e un tracciato unico completo

130 Interventi con tempi di attuazione superiori ai valori di riferimento indicati da VISTO

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DPS produttore diretto di statistica pubblica

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