ANGOLO TECNICO Sommario Lavori stradali e fognature · Nei lavori entro fogne o canali, dove esiste...

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Periodico quadrimestrale A cura del Comitato Paritetico territoriale per la prevenzione infortuni, l'igiene e l'ambiente di lavoro di Como Direttore responsabile: Romano De Palo Anno 18 - N. 2 GIUGNO 2003 - Sped. in abb. post. 70% Como Direzione, Redazione, Amministrazione: Como, via T. Ciceri, 16 - Tel. 031/33.70.170 Autorizzazione Tribunale di Como n. 22/86 del 6-10-1986 - Stampa: CESARENANI srl - Via Provinciale per Lecco, 825 - 22030 Lipomo (COMO) Sommario L’Angolo Tecnico trat- ta a grande richiesta, “Lavori stradali e fogna- ture”. All’interno: il quiz foto- grafico e l’elenco dei premiati (avvisati con let- tera), la soluzione del numero precedente e il resoconto fotografico dell’ultima premiazione tenutasi il 24 giugno 2003 a Como. Infine l’angolo della posta. Considerato che questo è l’ultimo numero prima delle ferie estive, Vi por- giamo con largo anticipo i migliori auguri di buo- ne vacanze. Scriveteci e seguiteci sempre numerosi e arri- vederci al prossimo numero. Il Direttore Lavori stradali e fognature Lavori stradali e fognature articolo a pag. 2 ANGOLO TECNICO Aderendo alle numerose richieste pervenuteci trattiamo un argomento di particolare interesse ossia I lavori stradali e quelli per l’esecuzione delle fognature, presentano caratteristiche particolari per le quali può dar luogo ad incertezze, spesso anche notevoli, l’applicazione delle norme di prevenzione infortuni e d’igiene del lavoro. IGIENE DEL LAVORO Servizi igienico-assistenziali Come noto, sono: - spogliatoio - lavandini - latrine - locale di ricovero/refettorio In linea generale, possono essere ipotizzate due situazioni: 1) Il ritrovo dei lavoratori avviene presso il magazzino, da dove le diverse squadre partono per recarsi sul luogo di lavoro e dove ritornano la sera. In magazzino dovranno essere predisposti lo spogliatoio, i lavandini e le latrine, oltre al loca- le refettorio se vi sono persone che ivi consumano i pasti. Sul luogo di lavoro deve esservi una baracca per la consumazione dei pasti e per l’even- tuale ricovero in caso di maltempo, oltre ad una latrina mobile con bottino. In taluni casi, può anche essere considerata la possibilità e l’opportunità di consumare i pasti presso un locale pubblico, dei cui servizi igienici il personale possa usufruire. Naturamen- te, si dovrà anche tener conto del giorno di chiusura dell’esercizio. È comunque essenziale e conveniente che eventuali accordi siano stabiliti tempestivamente e preventivamente. Non sempre gli organi accettano questa soluzione.

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Periodico quadrimestraleA cura del Comitato Pariteticoterritoriale per la prevenzione infortuni,l'igiene e l'ambiente di lavoro di ComoDirettore responsabile: Romano De PaloAnno 18 - N. 2 GIUGNO 2003 - Sped. in abb. post. 70% Como

Direzione, Redazione, Amministrazione: Como, via T. Ciceri, 16 - Tel. 031/33.70.170Autorizzazione Tribunale di Como n. 22/86 del 6-10-1986 - Stampa: CESARENANI srl - Via Provinciale per Lecco, 825 - 22030 Lipomo (COMO)

Sommario

L’Angolo Tecnico trat-ta a grande richiesta,“Lavori stradali e fogna-ture”.

All’interno : il quiz foto-grafico e l’elenco deipremiati (avvisati con let-tera), la soluzione delnumero precedente e ilresoconto fotograficodell’ultima premiazionetenutasi il 24 giugno2003 a Como.

Infine l’angolo dellaposta.

Considerato che questoè l’ultimo numero primadelle ferie estive, Vi por-giamo con largo anticipoi migliori auguri di buo-ne vacanze.

Scriveteci e seguitecisempre numerosi e arri-vederci al prossimonumero.

Il Direttore

Lavori stradalie fognature

Lavori stradalie fognature

articolo a pag. 2

ANGOLO TECNICOAderendo alle numerose richieste pervenuteci trattiamo

un argomento di particolare interesse ossia

I lavori stradali e quelli per l’esecuzione delle fognature, presentano caratteristiche particolariper le quali può dar luogo ad incertezze, spesso anche notevoli, l’applicazione delle norme diprevenzione infortuni e d’igiene del lavoro.

IGIENE DEL LAVOROServizi igienico-assistenzialiCome noto, sono:- spogliatoio- lavandini- latrine- locale di ricovero/refettorioIn linea generale, possono essere ipotizzate due situazioni:1) Il ritrovo dei lavoratori avviene presso il magazzino, da dove le diverse squadre partono per

recarsi sul luogo di lavoro e dove ritornano la sera.In magazzino dovranno essere predisposti lo spogliatoio, i lavandini e le latrine, oltre al loca-le refettorio se vi sono persone che ivi consumano i pasti.Sul luogo di lavoro deve esservi una baracca per la consumazione dei pasti e per l’even-tuale ricovero in caso di maltempo, oltre ad una latrina mobile con bottino.In taluni casi, può anche essere considerata la possibilità e l’opportunità di consumare i pastipresso un locale pubblico, dei cui servizi igienici il personale possa usufruire. Naturamen-te, si dovrà anche tener conto del giorno di chiusura dell’esercizio.È comunque essenziale e conveniente che eventuali accordi siano stabiliti tempestivamentee preventivamente. Non sempre gli organi accettano questa soluzione.

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2) I lavoratori raggiungono direttamente il posto di lavoro, dovesi cambiano gli abiti e consumano i pasti. Praticamente, lasituazione è simile a quella di un normale cantiere, nel qua-le devono essere predisposti tutti i servizi all’inizio elencati.Considerato che la durata dei lavori può essere anche abba-stanza limitata, possono trovare utile impiego roulotte pre-disposte e facilmente trasportabili.In ambedue i casi esaminati, i lavoratori devono avere a dispo-sizione acqua potabile in quantità sufficiente. Infine sul luo-go di lavoro deve essere tenuta la cassetta di pronto soccor-so completa dei presidi farmaceutici prescritti e deve esseredesignato il soggetto formato e incaricato della lotta all’incen-dio, emergenza e primo soccorso, informato dell’ubicazionedel posto di pronto soccorso più vicino al luogo di lavoro.

Sorveglianza sanitariaIl medico competente, in base al programma di sorveglianza sani-taria, esegue le visite e gli accertamenti legati alla specifica atti-vità.Le mansioni svolte dai lavoratori devono essere comunicate tem-pestivamente al medico.Nei lavori entro fogne o canali, dove esiste il pericolo di lepto-spirosi, i lavoratori devono essere immediatamente invitati allavisita medica qualora presentino sintomi sospetti.

PREVENZIONE INFORTUNIPer la demolizione delle pavimentazioni esistenti, normalmentesono usati utensili ad aria compressa. Dato il tipo di lavoro, disolito ci si serve di motocompressori per la fornitura d’aria.Le apparecchiature di nuova o recente produzione sono - dinorma - del tipo silenziato, mentre i modelli più vecchi sono piut-tosto rumorosi. Peraltro se si ha l’accortezza di installarle quan-to più lontano possibile dai punti di lavoro, ed essendo all’aper-to, il disturbo per gli operatori è, di solito, limitato. Naturalmenteoccorre tenere conto della possibile esistenza di fabbricati.Gli organi pericolosi devono essere opportunamente protetti e idispositivi di sicurezza verificati frequentemente.Le tubazioni dell’aria devono seguire il percorso che meno le espo-ne ad azioni meccaniche e all’attacco devono essere munite disistema di sicurezza che in caso di distacco imprevisto le trattengaimpedendo lo scuotimento incontrollato. I martelli pneumatici devono avere il dispositivo d’avviamento pro-tetto contro l’azionamento accidentale.Al fine di ridurre drasticamente lo sforzo dell’operatore e levibrazioni, è conveniente - quando possibile - l’adozione di sup-porti mobili. L’operatore deve fare uso di scarpe antinfortunisti-che con protezione rigida sulla punta.Eventuali aperture esistenti nella superficie di lavoro o di passaggio,come i pozzetti, devono essere regolarmente coperti o recintaticon parapetti.Lavori da svolgere entro e nelle immediate vicinanze di pozzet-ti, camerette o cunicoli devono essere oggetto di particolari edattente precauzioni agli effetti dei pericoli dovuti alla possibile pre-senza di gas. Ai lavoratori addetti deve essere fatto esplicito divie-to di fumare.I lavoratori che possono venire in contatto con conglomerati a tem-peratura elevati devono essere provvisti e fare uso di idonee cal-zature e guanti.

Gli scavi a trincea che superino la profondità di m 1,50 devonoessere armati quando la consistenza del terreno non dia sufficientegaranzia di stabilità, tenuto conto della pendenza delle pareti,dell’esistenza di tubazioni e delle vibrazioni indotte dal trafficoveicolare.L’armatura deve essere adeguata alle possibili, massime solleci-tazioni dovute all’eventuale franamento delle parti di scavo.Considerato che generalmente lo scavo della trincea viene ese-guito a settori con mezzo meccanico, è conveniente, sicuro ed eco-nomico l’uso, per lavori di una certa entità, di armatura prefab-bricata, costituita da due pareti metalliche irrobustite da corren-ti, unite e contrastate l’una all’altra da traversi di adeguatadimensione.L’intero blocco viene posto in opera e spostato abbastanza facil-mente e dà buoni risultati, purché accuratamente progettato inbase alle dimensioni e caratteristiche del lavoro da eseguire.L’accesso delle persone deve tassativamente avvenire solo conarmature poste nello scavo.Sul bordo degli scavi non devono essere disposti materiali di nes-sun tipo, compresa la terra scavata.Per la posa delle tubazioni, specie se di rilevante diametro,occorre prestare particolare cura per l’imbracamento del pezzoda calare nello scavo.Se nel manufatto sono predisposti attacchi, il problema si sem-plifica.È però necessario dare un’occhiata agli attacchi metallici per con-trollare che l’ossidazione non li abbia intaccati in modo vistoso.Le funi di imbracatura devono essere in buono stato e di lunghezzasufficiente onde contenere l’angolo al vertice entro i 60°.

IMPIANTI ELETTRICI E DI PROTEZIONEAnche per questo argomento, possono essere previsti due casi:1) La corrente elettrica viene fornita dall’Ente erogatore

Impianto elettrico e impianto di protezione non presentanoalcuna differenza rispetto a quelli di un comune cantiere.

2) La corrente elettrica viene fornita da un gruppo elettroge-noa) se il gruppo è fisso, e l’impianto alimentato è esteso, puòessere realizzato un sistema di protezione simile a quello pre-visto per un impianto alimentato con propria cabina di tra-sformazione. Il centro stella del generatore, collegato alla car-cassa del gruppo elettrogeno e di qui all’impianto unico di ter-ra, tramite i diversi conduttori di protezione degli apparec-chi utilizzatori viene ad essere con essi interconnesso, con ilrisultato che un eventuale guasto a terra è ricondotto ad uncortocircuito fase-neutro, provocando l’intervento delle pro-tezioni del circuito;b) se il gruppo è mobile e, quindi, viene frequentemente spo-stato per alimentare gli utilizzatori necessari, qualora l’esten-sione dell’impianto sia limitata e il numero degli utilizzatoriridotto, conviene attuare un tipo di impianto nel quale la mas-sa del gruppo e quelle degli utilizzatori sono tra loro inter-connesse, ma nessun punto del circuito deve essere collega-to a terra. Le protezioni a massima corrente devono interve-nire entro un tempo non superiore a 5 secondi (in pratica mol-to meno!).Considerato che il buon isolamento del circuito utilizzatore èessenziale, occorre che esso sia periodicamente controllato

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durante l’esercizio.Comunque, trattandosi di impianto particolare, è necessarioche sia sempre preventivamente interpellato un esperto inmateria.

In ogni caso, prima della messa in servizio dell’impianto, deveessere verificata la sua efficienza e misurata la resistenza.L’obbligo di questa prima verifica compete al datore di lavoro chedeve provvedere a mezzo di personale specializzato.

Quadri elettriciIn considerazione delle caratteristiche di questi lavori, spesso didurata abbastanza limitata e con spostamenti non rari, è oppor-tuno e conveniente che vengano utilizzati quadri elettrici pre-fabbricati, solidi e di facile installazione, con struttura di soste-gno robusta e stabile.Quadri siffatti possono essere abbastanza agevolmente chiusi nel-le baracche al termine della giornata lavorativa, riducendo cosìla probabilità di furti.Se, invece, vengono lasciati all’aperto, è necessario siano chiu-si a chiave per evitare che estranei - e specialmente i ragazzi -possano mettervi le mani.

CONDUTTORE AEREE ED INTERRATE(ELETTRICITÀ, GAS, ACQUA, FOGNATURE)1) Condutture elettriche aeree

Rappresentano un gravissimo pericolo in quanto il contattoaccidentale di attrezzature con i conduttori nudi in tensionepuò produrre effetti catastrofici.La distanza minima tra le attrezzature esistenti nel cantiere ei conduttori in tensione deve essere, prudenzialmente, non infe-riore a m.5,50 + 0,01U, dove U è la tensione in kV.Occorre tenere debito conto delle possibili oscillazioni dellalinea e delle attrezzature.Dato che nei lavori in esame sono frequentemente usati mez-zi che possono muoversi liberamente, senza seguire vie di cor-sa precostituite, e che potrebbero con qualche loro parte avvi-cinarsi alle condutture aeree oltre il limite di sicurezza sopra-detto, devono essere predisposti sbarramenti che impedi-scano l’accesso del mezzo nella zona di pericolo, integrati dacartelli segnaletici, mentre al manovratore devono essereconsegnate chiare istruzioni scritte richiamanti il divietod’accesso nelle zone delimitate.Eventuali operazioni che dovessero necessariamente svol-gersi entro dette zone devono essere eseguite con la continuasorveglianza e sotto la diretta responsabilità di un preposto.In ogni caso, nessuna persona deve operare a terra in con-tatto o nelle immediate vicinanze del mezzo. Un’ultima osser-vazione: le linee aeree nude dell’illuminazione pubblicadevono essere considerate in tensione, salvo preventivi e pre-cisi accordi con l’ente proprietario.

2) Condutture interratePrima di iniziare lo scavo, è necessario raccogliere - pressogli enti proprietari - tutte le informazioni possibili sull’esistenzaed ubicazione di condutture interrate di acqua, fognature e,specialmente, gas ed elettricità.Tuttavia, può accadere che non sempre le informazioni si otten-gano o che siano certe e complete. Quando si avesse qual-che dubbio in tal senso, procedere con la massima pruden-

za e senza persone a terra in contatto o nelle immediate vici-nanze del mezzo che scava.

SEGNALAZIONI E BARRIEREPER L’ESECUZIONE DI LAVORI SULLE STRADELa materia è regolata dall’articolo 21 del Decreto legislativo 30aprile 1992 n. 285. Nuovo Codice della strada e successivemodificazioni, che prevede norme relative alla modalità e aimezzi per la delimitazione e la segnalazione dei cantieri eall’articolo 30 del D.P.R. 16/12/92 n. 495 regolamento di ese-cuzione e attuazione del nuovo codice della strada e successivemodificazioni nonché al decreto del ministero delle infrastruttu-re e dei trasporti del 10 luglio 2002. Disciplinare tecnico relati-vo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada,da adottare per il segnalamento temporaneo.Di questo decreto pubblichiamo un estratto dei punti di maggiorinteresse.Nel Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codi-ce della strada (nel seguito indicato come Regolamento). Sonoinoltre previste alcune ulteriori figure ritenute necessarie per lamigliore rappresentazione di alcune situazioni specifiche.

SEGNALI DI PERICOLOLAVORI deve essere installato in prossimità di cantieri

fissi o mobili, anche se di manutenzione, corredato dapannello integrativo indicante l’estesa del cantierequando il tratto di strada interessato sia più lungodi 100 m, salvo le deroghe espressamente previ-

ste dal presente disciplinare.STRETTOIA SIMMETRICA deve essere usato per prese-

gnalare un restringimento pericoloso della carreg-giata su ambedue i lati.STRETTOIA ASIMMETRICA A SINISTRA deve esse-re usato per presegnalare un restringimento peri-

coloso della carreggiata posto sul lato sinistro.STRETTOIA ASIMMETRICA A DESTRA deve essere usato perpresegnalare un restringimento pericoloso della carreggiataposto sul lato destro.DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE deve essere usa-to per presegnalare un tratto di strada a doppiosenso di circolazione sulla stessa carreggiata quan-do nel tratto precedente era a senso unico.MEZZI DI LAVORO IN AZIONE deve essere usato per prese-gnalare un pericolo costituito dalla presenza di macchine ope-ratrici, pale meccaniche, escavatori, uscita di autocarri, ecc....,che possono interferire con il traffico ordinario.STRADA DEFORMATA deve essere usato per prese-gnalare un tratto di strada in cattivo stato o con pavi-mentazione irregolare.

MATERIALE INSTABILE SULLA STRADAdeve essere usato per presegnalare la presenza sulla

pavimentazione di ghiaia, pietrisco, graniglia, odaltro materiale instabile che può diminuire perico-losamente l’aderenza del veicolo od essere proiet-

tato a distanza.SEGNI ORIZZONTALI IN RIFACIMENTO deve esse-re usato per presegnalare un pericolo dovuto allamancanza della segnaletica orizzontale, ovvero

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lavori di tracciamento in corso sul tronco stradale della lun-ghezza indicata dal pannello integrativo II.2 “estesa” abbinato.CORSIE A LARGHEZZA RIDOTTA deve essere usato per prese-gnalare un tratto di strada nel quale la/e corsia/e è/sono di lar-ghezza ridotta.SEMAFORO deve essere usato per presegnalare un impiantosemaforico.

SEGNALI DI PRESCRIZIONEDARE PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI

deve essere usato per indicare l’obbligo di dare laprecedenza alla corrente di traffico proveniente insenso inverso, nelle strettoie nelle quali è stato isti-

tuito il senso unico alternato.

SEGNALI COMPLEMENTARIBARRIERA NORMALE le barriere per lasegnalazione e la delimitazione dei cantie-ri stradali sono a strisce oblique bianche erosse rifrangenti e di notte e in altri casi discarsa visibilità devono essere integrate da

lanterne a luce rossa fissa. Lungo i lati longitudinali dei cantieristradali le barriere sono obbligatorie nelle zone che presentanocondizioni di pericolo per le persone al lavoro o per i veicoli intransito. Possono essere sostituite da recinzioni colorate in rossoo arancione stabilmente fissate, costituite da teli, reti o altri mez-zi di delimitazione approvati dal Ministero delle Infrastrutture edei Trasporti.BARRIERA DIREZIONALE le barriere direzionali si adottanoquando si devono segnalare deviazioni temporanee che com-portano curve strette, cambi di direzione bruschi, attraversa-mento o contornamento di cantieri, od altre anomalie a caratte-re provvisorio.PALETTO DI DELIMITAZIONE viene impiegato in serie per evi-denziare i bordi longitudinali e di approccio delle zone di lavo-ro. La base deve essere adeguatamente infissa od appesantita perimpedire il rovesciamento sotto l’effetto del vento e dello sposta-mento d’aria provocato dai veicoli in transito.DELINEATORE MODULARE DI CURVA PROVVISORIA è da con-siderare una sezione modulare della barriera direzionale. Deveessere impiegato in serie per evidenziare il lato esterno delle devia-zioni con curve provvisorie di raggio inferiore o uguale a 200m.CONO il cono deve essere usato per delimitare edevidenziare zone di lavoro di breve durata, perdeviazioni ed incalanamenti temporanei, per indi-care aree interessate da incidenti o per la sepa-razione provvisoria di opposti sensi di marcia. Per i cantieri inautostrada, strada extraurbana principale e urbana di scorrimentodevono essere utilizzati coni con tre fasce bianche e altezzasuperiore a 50 cm. I coni devono essere omologati da parte delMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti.BARRIERA DI RECINZIONE PER CHIUSINI èl'insieme di varie barriere o transenne unitea formare un quadrilatero delimitante unchiusino o altro tipo di portello aperto.RECINZIONI DEI CANTIERI le recinzioni per cantieri edili, gli sca-

vi, i mezzi e macchine operatrici, nonché il loro raggio di azio-ne devono essere segnalate con luci rosse fisse e dispositivirifrangenti della superficie minima di 50 cm2, intervallati lungoil perimetro interessato dalla circolazione in modo che almenotre luci e tre dispositivi ricadano sempre nel cono visivo del con-ducente.PALETTA PER TRANSITO ALTERNATO DA MOVIE-RI i conducenti hanno l’obbligo di arrestarsi qua-lora il moviere mostri la paletta dal lato rosso e devo-no ripartire o proseguire la marcia solo se vienemostrato il lato verde.BANDIERA DI COLORE ARANCIO FLUORESCENTE utilizzata daimovieri per indurre gli utenti della strada al rallentamento e aduna maggiore prudenza. Può essere movimentata anche condispositivi meccanici. Lo stesso dispositivo è utilizzato per ilsegnalamento di un cantiere mobile assistito da moviere su stra-de ad unica carreggiata.

SEGNALI LUMINOSIDISPOSITIVI LUMINOSI A LUCE ROSSA durante le ore notturnee in tutti i casi di scarsa visibilità le barriere di testata delle zonedi lavoro devono essere munite di idonei apparati luminosi di colo-re rosso a luce fissa (almeno una lampada ogni 1,5 m di bar-riera di testata). Il segnale “lavori” deve essere munito di analo-go apparato luminoso di colore rosso a luce fissa. Per la sicurezzadei pedoni le recinzioni dei cantieri edili, gli scavi, i mezzi e mac-chine operatrici, nonché il loro raggio di azione devono esseresegnalate con luci rosse fisse.ALTRI SEGNALI LUMINOSI sono quelli a messaggio variabile.Sono vietate le lanterne, od altre sorgenti luminose, a fiamma libe-ra. Gli organi di polizia stradale sono autorizzati ad impiegarele “torce a vento” in situazioni di emergenza in condizioni di scar-sa visibilità. Tutti i segnali e dispositivi luminosi, compresi quelliimpiegati per cantieri mobili, devono essere omologati od appro-vati da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (art.41, comma 8, del Codice e art. 36, comma 9, del reg.).

SEGNALI ORIZZONTALI (ART. 35 REG.)I SEGNALI ORIZZONTALI a carattere temporaneo devono esse-re applicati in corrispondenza di cantieri, lavori o deviazioni didurata superiore a sette giorni lavorativi salvo i casi in cui con-dizioni atmosferiche o del fondo stradale ne impediscano lacorretta apposizione. In tali casi si applicano i dispositivi retro-riflettenti integrativi che possono essere usati anche per rafforzarei segnali orizzontali temporanei in situazioni particolarmentepericolose, ovvero elementi prefabbricati per costruire cordoli deli-mitatori (art. 178 reg.). I segnali orizzontali temporanei devonoessere antisdrucciolevoli e non devono sporgere più di 5 mm dalpiano della pavimentazione. Nel caso di strisce longitudinalicontinue realizzate con materie plastiche, a partire da spessoridi strato di 1,5 mm, devono essere eseguite interruzioni chegarantiscano il deflusso dell’acqua. Tali segnali devono poter esse-re rimossi integralmente e rapidamente al cessare delle cause chehanno determinato la necessità di apposizione, senza lasciare nes-suna traccia sulla pavimentazione, arrecare danni alla stessa edeterminare disturbi o intralcio per la circolazione, a meno chenon si debba provvedere al rifacimento della pavimentazione. Isegnali orizzontali da usare nell’ambito di cantieri e di lavori stra-

dali sono le strisce longitudinali continue e discontinue per indi-care i margini, la separazione dei sensi di marcia e le corsie; lestrisce trasversali per indicare il punto di arresto nei sensi unicialternati regolati da semafori; le frecce direzionali o le iscrizio-ni con la grafica e le dimensioni previste per la segnaletica oriz-zontale permanente; quando tale segnalamento modifica o è incontrasto con la segnaletica orizzontale permanente.I DISPOSITIVI RETRORIFLETTENTI INTEGRATIVI devono riflettereluce di colore giallo e non devono avere un’altezza superiore e2,5 cm. Sono applicati con idoneo adesivo di sicurezza od altrisistemi di ancoraggio alla pavimentazione, in modo da evitaredistacchi in conseguenza della sollecitazione del traffico. Devo-no essere facilmente rimossi senza produrre danni al mantostradale. La frequenza di posa massima di tali dispositivi è di 12m in rettilineo e di 3 m in curva. Tali dispositivi devono essere omo-logati da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.Possono essere utilizzati altri mezzi di segnalamento in aggiun-ta o in sostituzione di quelli previsti, purché preventivamenteautorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.I segnali verticali di pericolo e di indicazione utilizzati nellasegnaletica temporanea sono a fondo giallo. Se più segnali e/osimboli compaiono su un unico pannello, il fondo del segnale com-posito deve essere giallo. Fanno eccezione i segnali compositiimpiegati nei presegnali di cantiere mobile, e più in generale conluci incorporate, per meglio evidenziare le luci gialle. Al fine diconsentire l’avvistamento dei segnali verticali, soprattutto nelle con-dizioni di scarsa visibilità, è raccomandato l’utilizzo del coloregiallo con il più elevato fattore di luminanza.

SICUREZZA DELLE PERSONEPersonale al lavoroGli operatori che intervengono nella zona della strada interes-sata dai lavori devono essere costantemente visibili, tanto agli uten-ti della strada che ai conducenti di macchine operatrici circolantinel cantiere. Gli stessi sono tenuti ad indossare capi di abbi-gliamento ad alta visibilità, di classe 3 o 2, conformi alle dispo-sizioni di cui al D.M. 9 giugno 1995 o alla norma UNI EN 471.Per interventi occasionali di breve durata possono esse e ammes-si capi di vestiario appartenenti alla classe 1. I capi conformi allenorme citate sono marcati con l’indicazione della classe di appar-tenenza. In presenza di sensi unici alternati regolati da movieri,gli operatori impegnati nella regolazione del traf-fico devono fare uso, oltre che dell’abbigliamentoad alta visibilità, delle apposite “palette”. È comun-que obbligatorio il rispetto delle altre norme spe-cifiche di settore riguardanti la sicurezza deglioperatori. (D.L.vo 626/94, D.L.vo 494/96).Sicurezza dei pedoniLa segnaletica di sicurezza dei lavori, dei depositi, degli scavi edei cantieri stradali deve comprendere speciali accorgimenti a dife-sa della incolumità dei pedoni che transitano in prossimità dei can-tieri stessi. I cantieri edili, gli scavi, i mezzi e macchine operatrici,nonché il loro raggio d’azione, devono esse-re sempre delimitati, soprattutto sul lato dovepossono transitare pedoni, con barriere, para-petti, o altri tipi di recinzioni così come pre-visto dall’art. 32, comma 2 del Regolamento.Se non esiste marciapiede, o questo è stato occupato dal cantiere,

occorre delimitare e proteggere un corridoio di transito pedonale,lungo il lato o i lati prospicienti il traffico veicolare, della larghezzadi almeno un metro. Detto corridoio può consistere in un mar-ciapiede temporaneo costruito sulla carreggiata, oppure in unastriscia di carreggiata protetta, sul lato del traffico, da barriereo da un parapetto di circostanza segnalati dalla parte della car-reggiata, come precisato al capitolo 3. Tombini e ogni tipo di por-tello, aperti anche per un tempo brevissimo, situati sulla carreg-giata o in banchine o su marciapiedi, devono essere completa-mente recintati.

SEGNALAMENTO DEI VEICOLII veicoli operativi, i macchinari ed i mezzi d’opera impiegati peri lavori o per la manutenzione stradale, fermi o in movimento, seesposti al traffico, devono essere particolarmente visibili e rico-noscibili, altrimenti possono costituire, con la loro sola presenza,un pericolo per gli utenti della strada e per gli altri soggetti cheintervengono nel cantiere.

RegolamentazioneI veicoli di cui sopra devono portare posteriormente il segnale di“Passaggio obbligatorio per veicoli operativi” con freccia orien-tata verso il lato dove il veicolo può essere superato.Con lo stesso segnale devono essere equipaggiati anche i veicoliche, per la natura del carico, la massa o l’ingombro devono pro-cedere a velocità particolarmente ridotta. In questi casi i veicolidevono essere equipaggiati anche con uno o più dispositivi sup-plementari a luce lampeggiante gialla o arancione sempre atti-vi. Tali dispositivi devono essere di tipo approvato dal Ministe-ro delle Infrastrutture e dei Trasporti - Dipartimento per i trasportiterrestri - o conformi a Direttive C.E.E. o a regolamenti ECE/ONUrecepiti dallo stesso Ministero.Il numero dei dispositivi ed il loro collocamento sul veicolo è quel-lo necessario a garantire il rispetto, anche per veicoli a pieno cari-co, degli angoli di visibilità prescritti dall’art. 266 del Regolamento.L'impiego di tali dispositivi è consentito solo nelle situazioni cheli giustificano. I veicoli operativi, anche se sono fermi per com-piere lavori di manutenzione di brevissima durata, devono esse-re presegnalati con opportuno anticipo con il segnale “lavori” edaltri segnali ritenuti necessari in relazione allo stato dei luoghi.

COLLOCAZIONE E RIMOZIONE DEI SEGNALIPrincipi generaliLa posa e la rimozione dei segnali costituisce, di per se stessa,un cantiere che merita la massima attenzione, come il cantiereo il pericolo che si intende segnalare. In particolare la posa e larimozione dei coni e dei delineatori flessibili e l’eventuale trac-ciamento associato costituisce una fase particolarmente delica-ta per la sicurezza degli operatori. La sicurezza dipende dal rispet-to di procedure precise che rispondono in particolare agli impe-rativi seguenti:- la segnaletica deve restare coerente in ogni momento, di

modo che svolga il suo ruolo sia nei confronti degli utenti chedel personale impegnato nella sua posa in opera;

- l’esposizione del personale al lavoro nella zona di circolazionedeve essere ridotta al minimo.

Non è qui il caso di dettagliare i metodi di posa e rimozione deisegnali. Essi sono propri di ogni situazione da affrontare (nume-

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ro dei segnali da mettere in opera, posizionamento, veicoli daimpiegare, ecc.) e possono, a volte, essere complessi e sensibil-mente vincolanti per chi deve operare. Le operazioni sulla cor-sia di sinistra o sullo spartitraffico possono essere particolarmentedelicate.Ogni caso deve essere oggetto di una riflessione preliminareapprofondita e ispirata ai principi fin qui esposti. Queste rifles-sioni possono tradursi in un quaderno di procedure proprie di ogniente proprietario di strade che ne assicura il rispetto, e per la pre-visione di impiego di veicoli specialmente adattati al trasporto ealla posa e rimozione dei segnali. È necessario, inoltre, che glioperatori chiamati ad effettuare questi compiti ricevano una for-mazione specifica e che le modalità operative siano analizzatee rimesse in discussione periodicamente.

Posa dei segnaliSe non è possibile installare tutti i segnali in una sola operazio-ne, questi saranno prima depositati di piatto sulla banchina o sul-lo spartitraffico in corrispondenza del punto di impianto, quindirialzati una volta terminato l’approvvigionamento. Come rego-la generale, si mettono in opera i segnali nell’ordine in cui gli uten-ti della strada li incontrano, prima la segnaletica di avvicinamento,poi quella di posizione, assicurandosi, durante la posa, cheogni pannello sia perfettamente visibile. Le regole descritte sonovalide per i cantieri o i pericoli temporanei prevedibili. Nelle situa-zioni di emergenza, è importante, in via prioritaria, mettere inopera una segnaletica di posizione sufficiente, poi una segnale-tica di avvicinamento minimale. L’insieme sarà di seguito rapi-damente integrato e completato se necessario.

Rimozione dei segnaliLa segnaletica temporanea deve essere rimossa od oscurataappena cessate le cause che ne hanno reso necessario il collo-camento.Se si intende ristabilire la segnaletica permanente o stabilireuna nuova segnaletica temporanea particolare (es. segni oriz-zontali in rifacimento), bisogna farlo dopo la rimozione della pre-cedente segnaletica temporanea. I segnali devono, in generale,essere rimossi od oscurati nell’ordine inverso della posa norma-le. Alcune condizioni particolari di manovra dei veicoli di rac-colta possono tuttavia imporre deroghe a questa regola.

Segnaletica temporanea di nottee in condizioni di scarsa visibilitàChe sia in attività o meno, un cantiere di notte, in condizioni discarsa visibilità, o in galleria, presenta rischi particolari per gliutenti della strada ed eventualmente per il personale impegna-to. La segnaletica deve dunque essere rinforzata. Perciò è rac-comandabile che tutti i pannelli siano rivestiti di pellicola retro-riflettente di classe 2. Il primo pannello di pericolo incontrato èdotato inoltre di una luce rossa fissa. La delimitazione del rac-cordo obliquo è rinforzata con luci gialle in sincrono o a scorri-mento. Sulle deviazioni parziali è consigliato illuminare la zonaa monte in corrispondenza della divergenza delle corsie allo sco-po di migliorare la percezione del punto di scelta. L’illuminazionedella zona di cantiere costituisce un fattore aggiuntivo di sicurezzama non autorizza una riduzione della segnaletica da mettere inopera.

Segnaletica orizzontale temporaneaLa segnaletica orizzontale temporanea è un dispositivo di guidadegli utenti della strada affidabile, efficace, che non necessita diparticolare sorveglianza e manutenzione. Quando in occasionedi lavori i movimenti da compiere sono diversi da quelli indica-ti dalla segnaletica orizzontale permanente, è necessario segna-larli. In particolare:- per la separazione di correnti di traffico nello stesso senso con

corsie di larghezza ridotta;- per separare correnti di traffico in senso opposto, ad inte-

grazione dei dispositivi di segnaletica verticale, con utilizzodella carreggiata in maniera diversa dalla condizione per-manente;

- per guidare gli utenti nelle deviazioni provvisorie e negliscambi di carreggiata;

- per delimitare percorsi e attraversamenti pedonali in posizionidiverse da quelle permanenti.

Le modalità di impiego sono le stesse della segnaletica orizzon-tale permanente. Particolare cautela dovrà essere adottata per lasua posa in opera poiché tale operazione si esegue in genere sot-to traffico. La stessa dovrà essere rimossa alla chiusura del can-tiere. Se lo strato di usura non deve essere rifatto in occasione delcantiere, o se il cantiere comporta interventi in fasi successive, lestrisce gialle devono poter essere cancellate o rimosse senzalasciare tracce e residui. Ciò può condizionare la scelta dei pro-dotti da impiegare.

CANTIERI FISSIUn cantiere è detto fisso se non subisce alcuno spostamentodurante almeno una mezza giornata. Il segnalamento compor-ta una segnaletica in avvicinamento, una segnaletica di posizione,una segnaletica di fine prescrizione.

Segnaletica in avvicinamentoSi compone, secondo i casi, di:Sul lato destro: un segnale “lavori” o “altri pericoli” con eventualepannello integrativo; segnali di “riduzione corsie” con pannellointegrativo di distanza; segnali di “divieto di sorpasso” e “limi-te massimo di velocità”; altri segnali di pericolo o di prescrizio-ne ritenuti necessari; eventuali segnali di preavviso e direzionein caso di deviazione. Nel caso di strade a carreggiate separa-te la stessa segnaletica deve essere, in genere, ripetuta sullospartitraffico. Se la larghezza di quest'ultimo non è adeguata, lasegnaletica di ripetizione può essere di formato ridotto. La mes-sa in opera della segnaletica sullo spartitraffico comporta che unoo più operatori attraversino la carreggiata. In certi casi il rischioche devono correre questi ultimi può indurre a rinunciare alla ripe-tizione sullo spartitraffico. In tale circostanza, e se lo spartitraf-fico non consente neppure l’installazione di segnali di formatoridotto, occorre integrare la segnaletica in avvicinamento pergarantirne la visibilità.

Segnaletica di posizioneEssa comprende:Uno o più raccordi obliqui realizzati con barriere, coni, delineatoriflessibili o paletti di delimitazione integrati da segnali di obbli-go o delineatori di curva provvisoria; una delimitazione longi-tudinale costituita normalmente da coni o delineatori flessibili

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opportunamente spaziati tra loro; eventuali ulteriori segnali di peri-colo e prescrizione ripetuti nel caso di cantieri molto estesi (ognivolta che il tratto di strada interessato è più lungo di 1,0 Km).Per motivi di sicurezza, il cantiere propriamente detto (zona dilavoro) deve, preferibilmente, essere situato ad opportuna distan-za dalla fine del raccordo obliquo. In strade a carreggiate sepa-rate, ove possibile, è suggerito un franco di sicurezza di circa 150metri tra l’effettiva zona di lavoro e la fine del raccordo obliquo.Qualora la presenza dei lavori, dei depositi o dei cantieri stra-dali determini un restringimento della carreggiata è necessarioapporre il segnale di pericolo temporaneo “strettoia”. In caso dicarreggiata a doppio senso di marcia, se la larghezza della stret-toia è inferiore a 5,60 m occorre istituire il transito a senso uni-co alternato regolato in tre possibili modi:a) TRANSITO ALTERNATO A VISTA

Deve essere installato il segnale negativo “dare pre-cedenza nel senso unico alternato” dalla parte incui il traffico incontra l’ostacolo e deve deviare.Reciprocamente l’altro segnale “diritto di prece-denza nel senso unico alternato” dà la prioritàa quel senso di circolazione che è meno intral-ciato dai lavori. Da impiegarsi se gli estremi delcantiere sono distanti non più di 50 m e con traf-fico modesto.

b) TRANSITO ALTERNATO DA MOVIERIQuesto sistema richiede due movieri muniti di apposita palet-ta, posti a ciascuna estremità della strettoia, i quali presen-tano al traffico uno la faccia verde, l’altro la faccia rossa del-la paletta. Il funzionamento di questo sistema è legato albuon coordinamento dei movieri, che può essere stabilito avista o con apparecchi radio ricetrasmittenti o tramite un ter-zo moviere intermedio munito anch’esso di paletta.

c) TRANSITO ALTERNATO A MEZZO SEMAFORIQuando non sia possibile ricorrere ai due sistemi preceden-ti per la lunghezza della strettoia o a causa della non visibi-lità reciproca tra le due estremità della strettoia stes-sa, il senso alternato deve essere regolato da duesemafori comandati a mano o con funziona-mento automatico. Fuori dai centri abitatil’impianto semaforico deve essere preceduto dalsegnale di pericolo temporaneo “semaforo”. Il collegamen-to “semaforo-centralina-semaforo” può avvenire via cavo ovia radio o con altri sistemi che comunque garantiscanol’affidabilità del collegamento. Il semaforo va posto sul latodestro, all’altezza della striscia di arresto temporanea. Se iltraffico in approccio può disporsi su più file, il semaforodeve essere ripetuto a sinistra, sulla linea di separazione deisensi di marcia.La messa in funzione di un impianto semaforico per transitoalternato deve essere autorizzata dall’ente proprietario oconcessionario della strada, che ha la facoltà di stabilire omodificare la durata delle fasi in relazione alle situazioni ditraffico.

Segnaletica di fine prescrizioneLa fine delle prescrizioni è segnalata con uno o più segnali di “fineprescrizione” ovvero con gli appropriati segnali relativi alle pre-scrizioni valide sulla strada a valle del cantiere.

CANTIERI MOBILIDefinizioneUn cantiere mobile è caratterizzato da una progressione continuaad una velocità che può variare da poche centinaia di metri al gior-no a qualche chilometro all’ora. Per la segnaletica dei cantieri mobi-li, allo stato attuale delle tecniche di segnalamento, è previstol’impiego di più veicoli appositamente attrezzati. Di norma il can-tiere mobile può essere usato solo su strade con almeno due cor-sie per senso di marcia. L’impiego in galleria è consentito solo sein quest’ultima vi sono almeno due corsie per senso di marcia eduna adeguata illuminazione, e nel rispetto delle ulteriori limitazioniriportate nelle Tavv. 45 e 46. Sarà inoltre opportuno che il cantieresia operativo in condizioni di scarso traffico.

Regole di messa in opera della segnaleticaPer quanto possibile le regole di segnalamento sono le stesse deicantieri fissi, nel senso che è previsto un segnalamento in anticipoed un segnalamento di localizzazione. I sistemi si differenziano aseconda delle corsie di marcia interessate. Nel caso di cantiere cheriguarda la banchina, la corsia di emergenza o la corsia di destrail sistema segnaletico si riduce ad un minimo di due dispositivi costi-tuiti da:- segnale mobile di preavviso o presegnale di cantiere mobile

disposto in banchina o sulla corsia di emergenza;- segnale mobile di protezione disposto sulla banchina, corsia di

emergenza o corsia di marcia secondo il tipo di lavoro da ese-guire ad una distanza variabile tra i 200 e i 500 metri dal segna-le mobile di preavviso a secondo del tipo di strada.

I due segnali si spostano in maniera coordinata all’avanzamentodei lavori in modo che entrambi siano comunque separatamentevisibili da almeno 300 metri. In caso non sia possibile garantire talidistanze di avvistamento occorrerà impiegare un ulteriore segna-le mobile di preavviso in posizione intermedia. La segnaletica dilocalizzazione comprende di norma anche la delimitazione dellazona di lavoro con coni o paletti di delimitazione. I segnali mobi-li possono essere sistemati su un veicolo di lavoro oppure su car-rello trainato e nelle fasi non operative i segnali devono essere postiin posizione ripiegata e con dispositivi luminosi spenti. Nel caso dicantiere che riguarda una delle altre corsie il sistema segnaleticoè composto da:- due segnali mobili di preavviso o presegnali di cantiere mobi-

le disposti in banchina o sulla corsia di emergenza e/o sulla cor-sia di destra;

- segnale mobile di protezione disposto sulla corsia di marcia inte-ressata ad una distanza variabile tra i 200 e i 500 metri dalsecondo segnale mobile di preavviso.

Il movimento e l’avvistamento dei segnali è lo stesso del caso pre-cedente così come la delimitazione della zona di lavoro. Sullestrade intersecanti il tratto di strada interessato dal cantiere mobi-le, dove quest’ultimo può presentarsi improvvisamente ai veicoli chesvoltano, deve essere collocato il segnale di “lavori”. Sulle stradedi tipo C, E ed F, se il cantiere è costituito dalle attività di un sin-golo veicolo operativo in lento movimento, in condizioni di traffi-co modesto, e purché lo spazio residuo consenta il passaggio deiveicoli nei due sensi senza apprezzabile disagio, è possibile adot-tare un sistema di segnalamento costituito dal veicolo operativosegnalato come tale e da un moviere munito di bandiera di colo-re arancio fluorescente il cui movimento ha il significato di rallen-tamento e richiamo ad una maggiore prudenza.

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CONCORSOFOTOGRAFICONelle fotografie rappresentate vi sono 6 situa-zioni a rischio o irregolari e 3 regolari.

Restituite la scheda utilizzando la busta alle-gata contrassegnando le situazioni inesatte.

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❻ ❹

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Soluzione vignette pubblicate sul numerSoluzione vignette pubblicate sul numero di febbraio 2003o di febbraio 2003TTotale carotale cartoline pertoline pervenuteci venuteci 467467 di cui di cui 305305 esatte e esatte e 162 162 ererraterate

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❻ ❾

❼❽

❸❶Le situazioni irr egolari sono leseguenti: 2-3-5-7-8-92. Base di partenza del ponte non rego-

lare, infatti: alcuni montanti appog-giano su mattoni e fodere, inoltre ilmontante centrale è collocato su unabanchina di cui si ignora la portata.

3. Campate di ponte prive di tavolefermapiedi compreso sulle testate.

5. Lavori sulla soletta priva di qual-siasi protezione contro il pericolodi caduta.

7. Armatura solaio senza le idonee pro-tezioni contro il rischio di cadutadall’alto.

8. Piano di lavoro irregolare, infatti ilpiano di calpestio è fermato da pan-nelli d’armatura - Privo di parapet-to e accessibile mediante passerellairregolare.

9. Formazione tetto in legno (posacapriata) ponteggio incompleto diparapetti, inoltre è vietato l’uso diponticelli su campate di ponte.

Dato che erroneamente alcuni hannoindicato le tre situazioni normali comeirregolari, si ritiene opportuno chiari-re che:

1. Rampa di scala con regolare para-petto.

4. Campate di ponte provviste di rego-lare parapetto.

6. Soletta con regolare parapetto peri-metrale.

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1. BARILANI MAURIZIOVia S. Agata - GERA LARIO (CO)

2. BEVACQUA GUERINOVia Maietto, 3 - CAPIAGO INTIMIANO (CO)

3. CAPORRINO ANGELOVia S. Alessandro -MARIANO COMENSE (CO)

4. CARMINATI LUCIANOVia G. Rossini, 11 - CORTENUOVA (BG)

5. CASTIELLO SALVATOREVia Camponuovo, 60 - LIPOMO (CO)

6. CIKALLESH ARJANVia Cimnago, 11 - NOVEDRATE (CO)

7. DIONISIO UGOVia del Michelbecco - CUCCIAGO (CO)

8. DI STEFANO GIORGIOVia A. Volta, 1 - GUANZATE (CO)

9. FAVASULI PEPPINOVia Scalabrini, 118 - CERMENATE (CO)

10. GIOACCHINO ANGELOVia Varese, 32 - TURATE (CO)

11. IVASCO MATEIVia P. Paoli, 43 - COMO (CO)

12. MARTUCCI MASSIMOVia per Como, 33 - BRUNATE (CO)

13. MASALA SIMONE SEBASTIANOVia San Carlo, 100 - GRAVEDONA (CO)

14. MORELLO LUCIOVia Trieste, 1/A - FIGINO SERENZA (CO)

15. MORETTO ANTONIOCorso Bernacchi, 172 - TRADATE (VA)

16. ROMBOLETTI OSCARVia Canova, 10 - CADORAGO (CO)

17. SALLORENZO DONATOViale Trieste - OLGIATE COMASCO (CO)

18. SIPALA ROSARIOVia Madonnetta, 2 - LOCATE VARESINO (CO)

19. TORTORICI GIOVANNIPiazza Centrale, 7 - CAGNO (CO)

20. VISPA CHRISTIANVia Prepositurale, 4 -PORLEZZA (CO)

Elenco dei premiati - Concorso Febbraio 2003

La premiazione è avvenuta il

24 giugno 2003presso il Collegio Imprese Edili ed Affini, via Briantea, 6 - Como

I vincitori sono stati avvisati direttamente con lettera

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CONCORSO FEBBRAIO 2003

Foto di gruppodei premiati

Foto della premiazione 24-06-2003

da sinistra in piedi:A. Castiglioni,

R. De Palo,R. Lelli

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CONCORSO FEBBRAIO 2003

Foto della premiazione 24-06-2003

Alcuni momenti della premiazione

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L’angolo della posta

1. DomandaIl Signor EnzoTavecchio - resi-dente ad Albavilla in via Partigia-na n. 15/A - chiede se in cantieresi possono usare come indumentodi lavoro i calzoni corti.

1. RispostaNon risultano specifiche normeche lo vietino, tuttavia se la lavo-razione comporta particolari rischidi tagli, abrasioni, punture, ecc. èsenz’altro consigliabile utilizzarepantaloni lunghi.

2. DomandaIl Signor Oscar Dolce - residentea Lurate Caccivio in via Prealpi n.11 - chiede se i tecnici del C.P.T.durante i sopralluoghi in cantiereverificano se i dipendenti hanno indotazione i D.P.I. (Dispositivi diProtezione Individuale).

2. RispostaLa verifica che facciamo è doppiaprima verifichiamo l’uso dei D.P.I.nelle lavorazioni in cui è previstol’uso. Nei casi di mancato utilizzoverifichiamo se il dispositivo èpresente in cantiere ed infine con-trolliamo che nel piano operativodell’Impresa sia inserito il capito-lo riguardante la dotazione deiD.P.I. al personale.

3. DomandaIl Signor Decimo Righetti - resi-dente a Blessagno in via Righettin. 2 - chiede se è obbligatorio l’usodi cinture di sicurezza alla guidadei mezzi di cantiere (ruspe - esca-vatori).

3. RispostaAgli effetti del rischio di ribalta-mento l’uso della cintura è

senz’altro necessaria.

4. DomandaIl Signor Antonio Petrone - resi-dente a Uggiate Trevano in via S.Rocco n. 4 - chiede perché nonvengono forniti stivali di tipoantinfortunistico.

4. RispostaGli stivali antinfortunistici devonoessere utilizzati per lavori di get-to di solette o in presenza di fan-go o acqua; la fornitura è a caricodel datore di lavoro, e in caso dilavoro esposto alla pioggia di ido-nei impermeabili.

5. DomandaIl Signor Michele Failli - residen-te a Garbagnate Milanese in viaRoma n. 79 - e Pietro Failli - resi-

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dente a Caronno Pertusella in viaTrieste n. 473 - chiedono comemai non vengano predisposti sac-chi di cemento da 25 kg. anziché50 kg.

5. RispostaLo spostamento e sollevamento disacchi di cemento di peso supe-riore a 30 kg. deve esser eseguitoda due persone così come previstodalla movimentazione manuale deicarichi (Decreto Legislativo 626)leggendo attentamente i modi e leprocedure elencate negli articoli48 - 49.Perché vengano prodotti ancorasacchi di calce o cemento da 50 kg.sinceramente lo ignoro comunquegià diverse cementerie si stannoattivando per modificare il pro-gramma di confezionamento pro-ducendo sacchi inferiori ai 30 kg.Sull’utilizzo della radio in cantie-re come richiesto dal Signor Pietronon ci risultano specifiche normeche lo vietino purché sia tenuta aun volume normale e non arrechidisturbo ai colleghi di lavoro.

6. DomandaIl Signor Daniele Belastro - resi-dente a Cermenate in via L. DaVinci n. 8 - si lamenta in quanto gliindumenti di lavoro forniti dallaCassa Edile sono di taglia sempresbagliata.

6. RispostaGeneralmente a quanto ci risulta leforniture sono corrette per taglia emisure richieste; in caso di erroresempre possibile, data anche l’ele-vato numero di forniture, contattarela Cassa Edile - tel. 031 245 806.

7. DomandaIl Signor Giuseppe Dota - resi-dente a MarianoComense - chie-de se il datore di lavoro è tenuto afornire materiale di lavoro.

7. RispostaCredo che il Signor Dota si riferi-sca all’attrezzatura ed ai macchi-nari con il termine materiale dilavoro. Comunque la fornitura delmateriale, macchine e attrezzaturesono a carico del datore di lavoro,naturalmente macchinari ed attrez-zature devono essere a norma dilegge e il materiale in buono stato.

8. DomandaI Signori Alfredo Nani - residentea Como in via Canturina n. 153 -e Giovanni Tortorici - residente aCagno in piazza Centrale n. 7 -chiedono come mai non hannoancora ricevuto il kit antinfortu-nistico.

8. RispostaLa distribuzione del kit (presso leimprese di appartenenza) è inizia-ta a fine gennaio 2003, si ricordache ne hanno diritto tutti i lavora-tori iscritti alla CassaEdile diComo da almeno 1 anno.Per contattare la Cassa Edile - tel.031 245 806.

9. DomandaDiversi Signori chiedono se chiha già vinto (sorteggiato) al quizfotografico non potrà più rivince-re e alcuni consigliano di aumen-tare i premiati abbassando il valo-re del premio.

9. RispostaI vincitori vengono sempre estrat-ti, naturalmente se viene estratto ilnominativo di una persona già pre-miata negli ultimi concorsi lo stes-so viene escluso per permettereche vengano premiate altre perso-ne. Questo tuttavia non escludeche chi sia già stato sorteggiato inpassato non possa rivincere. Sullaseconda osservazione: per aumen-tare sensibilmente il numero deipremiati dovremmo abbassaretroppo il premio.

10. DomandaI Signori Jhonny Foini,DavideRonigetti, Alfio Centrone, MirceaCostantinov, Mirko Severini,Car-lo Nasatta si congratulano per laRivista.

10. RispostaRingraziamo per i complementi.

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Il Comitato pariteticoantinfortunistico di Como

uno strumento efficaceper la prevenzione

e la sicurezzanei cantieri

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